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Con la tecnologia ZibBee si realizzano reti Wireless Personal Area Network (WPAN), cioè reti personali

formate da dispositivi intelligenti e multifunzione all’interno delle quali vi sono sensori e attuatori che
traducono in dati gli stimoli esterni.
Sfrutta piccole antenne a bassa potenza e a basso consumo per instradare comunicazioni a corto raggio.
• standard IEEE 802.15.4;
• banda da 2,4 GHz;
• copertura: da 10 a 100 metri (in base alla potenza di rete);
• velocità 250 kb/s;
• tipologia di rete mesh;
• basso consumo energetico.
La rete creata dall’insieme dei dispositivi ZibBee collegati tra loro imita il modello di comportamento di un
alveare (da cui deriva anche il nome della tecnologia). La comunità (il sistema) è guidata da una sola regina
(il coordinatore), è composta da poche api maschio (router) e da migliaia di api operaie (end device) mentre
le informazioni seguono un percorso a zig-zag per arrivare al destinatario nel modo più efficiente possibile.
Ne consegue che la rete ZibBee è formata da tre differenti tipologie di nodi (cioè di dispositivi):
1. ZibBee Coordinator (ZC): vi è un solo nodo che può agire da coordinatore, deve essere attivato per
primo, funziona da tramite con gli altri nodi ed è il responsabile della formazione della rete e della sua
sicurezza, spesso è l’hub gateway (cioè il ponte) verso Internet;
2. ZibBee Router (ZR): possono essercene più di uno, permette di estendere la copertura della rete e lo
scambio di dati fra i diversi dispositivi trovando il percorso migliore. Può eseguire tutte le funzioni del
nodo coordinatore tranne la formazione della rete;
3. ZibBee End Device (ZED): sono dispositivi semplici, inviano e ricevono informazioni ma non possono
eseguire altre funzioni nella rete. Ogni end device può essere connesso a un router o al coordinatore.
Solitamente sono dotati di batteria e consumano energia solo in fase di trasmissione dati.
ZigBee è sostanzialmente uno dei possibili elementi tecnologici costituenti il
sistema nervoso della nostra domotica personale. Si tratta di uno dei più adottati in
assoluto, oltre il Wi-Fi. In concreto, si tratta di un protocollo radio aperto,
standard, tale da consentire le trasmissioni dati tra un elemento centrale (un
collettore, diciamo) e uno o più componenti domotici (attuatori, dispositivi, sensori
ecc.) presenti nel proprio ambiente. Si differenzia dal Wi-Fi (che, concettualmente,
ha un ruolo simile) nel fatto di esser concepito principalmente per uso domotico,
facendo del basso consumo elettrico e della buona distanza coperta (fino a 100
metri in campo aperto) i punti di forza.
La velocità di trasmissione invece è molto bassa: circa 20 kbps, ma questo non è
un problema: ciò che serve in questo ambito è affidabilità, non tanto una grande
capacità trasmissiva (anzi), e in questo ZigBee è uno standard più che adeguato.
Esso inoltre prevede l’adozione (automatica) di logiche di rete mesh, pertanto
la copertura non si limita solo alla portata radio del nodo centrale ma “all’ombrello”
di segnale determinato dalla eventuale presenza di più componenti “router” (ovvero
dei ripetitori: tipicamente, tutti i dispositivi ZigBee alimentati da rete elettrica, come
per esempio le lampadine, anche da spente).
Parlando di tipologie di dispositivi ZigBee, abbiamo:
ZigBee Coordinator (ZC): dispositivo principale, che fa anche da “ponte”
(gateway) con la rete internet. È il dispositivo più “intelligente” tra quelli
disponibili, costituisce la radice di una rete ZigBee e può operare da ponte
tra più reti. Ci può essere un solo “coordinator” in ogni rete. Esso è inoltre in
grado di memorizzare informazioni riguardo alla sua rete e può agire come
deposito per le chiavi di sicurezza.
ZigBee Router (ZR): il ripetitore di segnale. Questi dispositivi agiscono
come router intermedi passando i dati da e verso altri dispositivi. Di fatto
non vi sono distinzioni hardware tra un ZC e un ZR se non che viene
rilasciato al coordinator il ruolo di inizializzare la rete, dopodiché diventano
dispositivi identici. Oltre a fungere da ripetitore (repeater), i router sono
anche end-device (vedi sotto).
ZigBee End-Device (ZED): i componenti veri e propri (sensori, attuatori
ecc.). Includono solo le funzionalità minime per dialogare con il nodo padre
(coordinator o router che sia), non possono trasmettere dati provenienti da
altri dispositivi; sono i nodi che richiedono il minor quantitativo di memoria e
quindi risultano spesso più economici rispetto ai componenti ZR o ai ZC. In
pratica, gli end-device sono i componenti finali: i sensori, gli attuatori e altro
che si gestiscono, appunto, via ZigBee.
Dato che ZigBee utilizza lo spettro di frequenza 2.4 GHz (lo stesso della
maggioranza delle reti Wi-Fi), abbiamo dedicato un FOCUS ad hoc che
spiega come scegliere, in fase di adozione dello standard, il canale corretto.
The ZibBee network has exactly one ZibBee Coordinator (ZC), responsible for forming and coordinating
the network. Forming includes choosing the PAN ID (personal area network identification) to identify the
network and determining the physical radio channel to operate on. The coordinator is also responsible for
configuring and authenticating routers and end devices that join the network. The coordinator is the Trust
Center and stores all critical information about the ZibBee network, including encryption keys and link keys.
The ZibBee Router (ZR) represents intermediate nodes to assist in the relaying of data between nodes in
the network. They are instrumental in the building of the ZibBee network where packets are exchanged. The
ZibBee routers enhance the mesh network by increasing the range of the network (relaying packets
throughout the mesh network), increasing the reliability of the packets being exchanged, and providing a
means for additional nodes to join the network (with the help of the coordinator). A good example of ZibBee
Router might be a smart plug (powered by a wall outlet). This device has an endless supply of main power
and is, therefore, always on. The fact that this smart plug is a full-function device (FFD) makes it ideal for
routing traffic and a strong candidate for becoming a parent to reduced functioning (RFD) endpoint devices.
The ZibBee Endpoint Device (ZED) are nodes that are logically attached to a ZibBee Router (ZR), and are
typically devices such as lights, plugs, sensors, switches, thermostats, etc., and communicate only with the
ZibBee Router (parent) that they are related to. ZED’s are often battery-powered devices and sleep most of
the time. They cannot communicate with other ZibBee Endpoint Devices (ZEDs) directly. In this sense,
ZED’s are considered Reduced Function Devices (RFD’s).
ZED’s have lower power requirements (due to active sleep mode) and can achieve long lifetimes on
batteries. In contrast, ZR’s and ZC’s (which are always awake) have high power requirements and for this
reason, cannot be battery powered.
ZED’s are typically off (sleep mode) most of the time, thus not able to receive any traffic sent to them in
real-time. Periodically, they wake up and check for messages by querying their (parent) router (ZR) that
they are logically connected to. Note: The router buffers the data intended for the ZED (child) and sends
that data only when polled by the ZED on wake up. Wake-up times are defined by the application developer,
NOT the ZibBee specification. ZED’s can immediately communicate with their (parent) router on wake up
because ZR’s are always awake.
Device Types
IEEE-802.15.4 defines two network device types:
FFD Full Functional Device, capable of performing all the duties described
in the IEEE 802.15.4 standard and can accept any role in the network.
RFD Reduced Functional Device (generally battery-powered), has limited
capabilities. The processing power and memory size of RFD devices
are normally less than those of FFD devices.

In ZibBee, there are three physical device types:


Coordinator forms the network, has routing capability, is powered by main, must
always stay awake, can be a parent. There can only be one
coordinator per network. Coordinators node ID is always 0000.
Router cannot form the network, has routing capability, is powered by main,
must always stay awake, can be a parent.
End Device cannot form the network, does not have routing capability, is powered
by main or battery, must have a parent. End device can be non-sleep
end device or sleep end device. ZibBee endpoint devices (lights, plugs,
sensors, switches, thermostats, etc.) are extremely low-power and can
last years on tiny batteries.
While it is true that greater range and higher data rates allow for superb streaming video using
Wi-Fi (and to a lesser degree audio streaming using Bluetooth), the requirements for ZibBee
control and sensor networks are far less demanding.
Technically speaking, that is exactly why ZibBee is the better choice, as control and sensor
network nodes are typically less than a few meters apart from each other, so range is hardly
an issue. And communication between nodes can be established using very small packet
sizes, thereby allowing very low data rates (20-250 kbps). Lower data rates and close
proximity nodes yield more reliable communications (fewer retries, etc.) and work well with
low power, battery-operated end-point devices, keeping costs down dramatically as the
network continues to grow in size.
By creating a network of devices that can communicate with each other (in a mesh network),
the 10 to 100-meter range can be extended significantly, making it extremely useful in
commercial lighting and industrial control automation applications.
New devices (nodes) can easily join the network (with a theoretical maximum limit of 65,000
nodes). Rerouting of communication traffic (due to failed nodes) provides a form of self-
healing for the network.
ZibBee networks are self-forming and self-healing mesh networks. What this means is that
when a new device joins the network, the (parent) router is chosen based upon relative
distance, by determining the shortest route. This allows for more reliable communications
(fewer dropped packets) and helps facilitate self-healing should a parent (ZR) fail or be moved
to a different unrelated network. In this case, the next closest router (or coordinator) will
become the new parent.
As we can see, we have one coordinator (ZC) which is the trust center of the network. We
have two routers (ZR) that function as smart plugs, and we have two end devices (ZED)
that function as sensors. Also, we can see that Smart Plug-1 is the parent of Sensor-1,
while the Coordinator is the parent to Sensor-2, Smart Plug-1, and Smart Plug-2.
Although this arrangement of devices is fine for small home networks that are well within
range of the coordinator, ideally it would be more beneficial to move the coordinator to the
center of the network’s target area. This becomes even more important when automating
large commercial properties with hundreds of possible nodes.
Pianificare la copertura
A differenza di una rete Wifi, dove ogni dispositivo comunica solo con l’access point, la rete ZibBee forma automaticamente
una rete mesh che estende la copertura man mano che si aggiungono dispositivi.
Il dispositivo che permette l’accesso alla rete ZibBee prende il nome di Coordinator e ne può esistere uno soltanto per ogni
rete ZibBee. Normalmente il coordinator è il dispositivo connesso al nostro hub di domotica (es. Home Assistant o Smart Life)
ed è spesso sotto forma di una chiavetta USB (ConBee II, Gateway USB universale ZibBee, Aqara Hub Domotica E1).
I dispositivi possono invece essere di due tipi: router o end device.
I router sono dispositivi che, oltre alle proprie comunicazioni, prendono in carico anche le comunicazioni dei dispositivi vicini,
inoltrandole e facendo quindi da tramite, estendendone la copertura. Normalmente tutti i dispositivi alimentati integrano
automaticamente la funzione di router. Lampadine smart, prese comandate, attuatori, sono tutte categorie di dispositivi che
normalmente effettuano il routing. E’ bene considerare la copertura di ogni dispositivo come inferiore rispetto ai dispositivi
Wifi, per permettere la formazione della rete mesh.
Gli end device, normalmente dispositivi a batteria, sono invece dispositivi che effettuano le proprie comunicazioni con il
coordinator o con il router più vicino, senza però inoltrare le comunicazioni di altri dispositivi. Questo tipo di apparati non
estende quindi la copertura. Rientrano in questa categoria tutti i sensori a batteria quali sensori magnetici apertura porte e
finestre, allagamento, temperatura e umidità, vibrazione, telecomandi, ecc.
Prima di iniziare ad aggiungere dispositivi ZibBee, quindi, è bene fare un minimo di pianificazione per capire a grandi linee di
cosa avremo bisogno per coprire le zone dove intendiamo aggiungere dispositivi.
Per un piccolo appartamento, ad esempio, può essere sufficiente anche il solo coordinator collegato ad Home Assistant, se
posto in posizione centrale. Per case più grandi o complesse, come ad esempio abitazioni su più piani, la situazione va
prevista con più cura. Alcuni fattori con cui regolarsi sono i seguenti:
La portata del proprio coordinator (una Conbee II avrà un raggio di copertura superiore ad un coordinator basato su cc2531
ma inferiore ad un cc2538 amplificato con cc2592, per citare un esempio).
La posizione del proprio coordinator. Chiaro che se partiamo dal centro dell’area da coprire siamo avvantaggiati, se partiamo
da un angolo siamo svantaggiati. A tal proposito si tenga in considerazione che oltre alle ottime chiavette ZibBee esistono
delle soluzioni come il bridge Sonoff ZBBridge che permette di posizionare il punto di accesso ZibBee in un luogo non
vincolato dall’hardware su cui è installato Home Assistant.
Estendere la copertura con router ZibBee (ZR). Se non possiamo raggiungere direttamente i dispositivi o se la distanza
diventa comunque piuttosto elevata conviene pensare di predisporre dei dispositivi in posti strategici che estendano la
copertura della rete ZibBee garantendo una comunicazione con un buon segnale tra i dispositivi. Meglio predisporre più
router di quanti ne servano così che la resilienza della rete aumenti risultando meno fragile in caso si guasti un router.
Topologia di esempio rete mesh ZibBee IEEE 802.15.4

Nell’immagine sopra, che rappresenta una tipica rete mesh ZibBee, vediamo come il Coordinator (rappresentato
dalla chiavetta nera, una Conbee II), comunichi con i dispositivi nelle immediate vicinanze e con i dispositivi più
lontani tramite l’ausilio dei router presenti nella rete. Nell’esempio sono infatti presenti due prese comandate Xiaomi
Smart Plug o Aqara Presa Intelligente e due lampadine Ikea TRÅDFRI, tutti dispositivi che fungono da router. Tali
dispositivi rilevano automaticamente il coordinator e/o gli altri router presenti a portata comunicando di volta in volta
con il dispositivo più conveniente, ovvero quello con segnale più forte. Questo permette di creare diversi percorsi
possibili aumentando anche la resilienza della rete nel caso uno dei dispositivi si guasti, se è stata fatta una attenta
pianificazione. Possiamo poi vedere altri due tipi di dispositivi di tipo end device, dei sensori porte e finestre Aqara e
dei sensori di temperatura e umidità Aqara. Tali dispositivi alimentati a batteria, infatti, cercano il coordinator o router
più vicino e lo utilizzano per effettuare le comunicazioni. Il router, a sua volta, comunicherà con il coordinator oppure
con un altro router più vicino al coordinator e così via fino ad arrivare a destinazione.
Using router devices
You use routers to increase the number of Zigbee devices that can be
used in a network.
The total number of Zigbee devices that you have on a Zigbee network
depends on how many directly connected devices (“direct children”)
versus how many routers are connected to your Zigbee coordinator.
Zigpy library which ZHA (Zigbee Home Automation) uses has an upper
limit. This is 32 direct children, but if your Zigbee coordinator hardware is
powerful enough then you can still have hundreds of Zigbee devices
connected through routers.
The least powerful Zigbee coordinator hardware supported by Zigpy is
CC2530/2531 and its default firmware only supports 20 devices connected
directly to the coordinator. However, by having routers in your Zigbee
network, the mesh network size can be extended. You can assume that
most, if not all mains/AC-powered devices, e.g., wall-plugs and always
powered-on lightbulbs in your Zigbee network can serve as a router.
€ 10,70
I would recommend having at least 3 “stable” always-on mains-powered Zigbee
router devices in any house regardless of size just to create the core of a Zigbee
network mesh with some robustness to it.
Signal transmission and reception strength depend a lot on wall/ceiling/floor
materials and construction.
You might technically not even need any Zigbee router devices if your house only
has a single floor with open plan living and you have the possibility to place the
Zigbee coordinator up high in the middle/center of that house, however, if
robustness is a requirement then I would still have Zigbee router devices.
As long as you at least have some “good” Zigbee devices acting as always-on
mains-powered Zigbee router + known to be compatible then they do not all need
to be dedicated Zigbee routers, some of them can be any type of permanently
install Zigbee wall plug or lightbulb. The more devices you have acting as “stable”
Zigbee routers the better.
I have a four-floor house counting the basement and attic where the two main floors
are about 1000 square feet each and to cover that I started out by putting an IKEA
Signal Repeater on each floor as dedicated always-on mains-powered Zigbee
router devices (even hidden them away a little so that they will not get unplugged
by accident), but after that I still added many more additional always-on mains-
powered Zigbee devices which most of them can also act as Zigbee router devices.
Pianificare la copertura

Nell’esempio vediamo una


possibile disposizione degli
apparati ZibBee in una
abitazione a più livelli così da
garantire la raggiungibilità di
tutti i dispositivi, se possibile
attraverso più di un’unica via
di comunicazione.
Possiamo infatti immaginare
come l’impianto possa
continuare a funzionare anche
se perdessimo la funzionalità
di uno dei router predisposti.

Corretta disposizione degli apparati ZibBee in una abitazione su più livelli


l canale e la coesistenza con Wifi
Un altro aspetto importante da conoscere è la suddivisione in canali della frequenza
assegnata a ZigBee in Europa. In tale area infatti, ZigBee è assegnato alla frequenza
libera 2,4GHz, esattamente nel range assegnato anche a WiFi secondo le specifiche
802.11.bgn.
E’ quindi estremamente importante una pianificazioe delle frequenze utilizzate per
la nostra rete Wifi e per ZigBee affinchè siano in range separati e non si disturbino
a vicenda. Sappi che normalmente, quando questo avviene, chi ci rimette è ZigBee,
più delicato da questo punto di vista.
Certamente dobbiamo fissare il canale utilizzato dal nostro Wifi in modo che risulti
su un canale poco congestionato dal vicinato (questa è una buona idea a priori…)
non lasciandolo assolutamente in automatico in quanto il nostro router / access point
potrebbe un giorno assegnare un canale sovrapposto alla nostra rete ZigBee,
determinandone un cattivo funzionamento.
Questo potrebbe accadere in quanto i router / access point Wifi, per determinare il
canale da utilizzare, eseguono una scansione delle reti Wifi presenti e valutano qual è
il canale che offre meno interferenze. In questo processo la nostra rete ZigBee è
“trasparente” e non viene rilevata. Nulla vieterebbe quindi al nostro router / access
point Wifi di scegliere un canale totalmente sovrapposto al canale ZigBee scelto, che
invece non può essere cambiato in modo automatico.
Il canale ZigBee andrà quindi posizionato sulla frequenza dove riceviamo meno
disturbi dal nostro wifi e da quello dei vicini.
Ma Wifi e ZigBee hanno gli stessi numeri di canale? No, ed anche il distanziamento tra un canale e l’altro è
differente. Facciamo riferimento alla seguente immagine:

Guello

Comparazione delle frequenze utilizzate dai canali Wifi e dai canali ZigBee
Guardando l’immagine sopra va da sé che la scelta migliore sarebbe assegnare il canale 25 o 26 a ZigBee,
per tenerlo più separato possibile dalle comunicazioni più potenti che ne disturberebbero le trasmissioni. Si
tenga anche in considerazione che il canale 25 è più “accettato” dai dispositivi ZigBee mentre il 26 non
funziona correttamente con alcuni di essi. Si faccia quindi una prova con i propri apparati ZigBee per
appurarne il funzionamento, se si decide per il canale 26.
Attenzione a scegliere il canale corretto prima di associare tutti i dispositivi perché, sebbene i dispositivi
ZigBee abbiano la possibilità di rilevare il cambio canale del coordinator, non sempre questo funziona come
dovrebbe con tutti i dispositivi (il rischio è maggiore con quelli a batteria che non hanno comunicazioni
continue) e il rischio è di dover effettuare nuovamente l’associazione di tutti i dispositivi!
Tuya Smart Life
Nel panorama dei dispositivi intelligenti per la domotica fai da te, l’approccio più frequente
è che il produttore dell’hardware fornisca anche una propria applicazione proprietaria,
come ad esempio Nest, tado, Netatmo, Honeywell Evohome, Caleffi Code, Shelly,
Reolink, Meross, Philips, BTicino, Vimar, Daikin, Panasonic solo per fare qualche nome.
Se non vogliamo dover usare tante applicazioni diverse per poter gestire tutti questi
dispositivi, abbiamo la necessità di usare altre applicazioni e servizi come Alexa, Google
Home e IFTTT per integrare tra di loro i device di produttori diversi.
L’azienda cinese Tuya fornisce una piattaforma che può essere utilizzata da qualsiasi
produttore di hardware per semplificare la realizzazione dei propri prodotti.
Il risultato per l’utilizzatore finale è una grandissima disponibilità di soluzioni intelligenti a
basso costo compatibili con le due versioni gratuite di app: Smart Life e Tuya Smart.
MOES Tuya ZigBee Smart Gateway Hub per prodotti
Tuya ZigBee, Smart Home Bridge, Smart Life App

(video)

which one would you like to choose between a wired and a wireless hub

29,99€ 35,99€

https://it.manuals.plus/moes/moes-zigbee-3-0-hub-wired-gateway
è necessario collegare un cavo di rete tra il router e l'hub del gateway

Compatibilità: funziona solo con Tuya ZigBee 3


l'hub wireless può collegare un numero massimo di 50 dispositivi
l’hub cablato (wired) può collegare un numero massimo di 300 dispositivi
video

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