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Relazione del progetto di rete

Laboratorio di Sistemi e Reti


Classe 4D Informatica
A.S. 2020/2021
I.I.S. Pentasuglia (Matera)

TITOLO DEL PROGETTO: Società di logistica e trasporti

Autori:

- Cristallo Davide
- Corrado Davide

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Sommario
1 Descrizione del progetto

2 Il cablaggio strutturato e i componenti della rete

3 Indirizzamento

4 Protocolli e servizi utilizzati

4 Simulazione della rete con l’applicativo Packet tracer

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Documento di progetto
1. Descrizione del progetto
L’attività di laboratorio, prevede lo svolgimento e la simulazione di una rete di un’attività
che si occupa di trasporto logistico. La rete deve essere composta da 1 sottorete per un
ufficio di amministrazione, 1 sottorete per un ufficio che si occupa del commercio, 1
sottorete per un ufficio che si occupa della direzione e 1 sottorete per il deposito merci,
ognuno con un numero diverso di postazioni (Pc Desktop, palmari). Per la simulazione della
rete è stato utilizzato un software user-friendly apposito per la creazione della topologia e
la simulazione stessa: Cisco Packet Tracer, che ci permette di inviare un pacchetto da un
host all’altro e verificarne la completa funzionalità.
Per lo sviluppo dell’intero progetto sono state impiegate circa 5 ore. La responsabilità, per
quanto riguarda lo sviluppo della rete, appartiene principalmente a Cristallo Davide con
l’aiuto di Corrado Davide. L’implementazione della relazione, è stata effettuata da Corrado
Davide.

1.2 I requisiti di progetto


Per la realizzazione di questa attività progettuale, servono conoscenze teoriche e tecniche sui
seguenti argomenti:

- Protocollo TCP/IP e indirizzi ip;


- Subnetting e uso della subnet mask;
- Configurazione di un host in maniera dinamica (DHCP) e statica;
- Protocollo ICMP e NAT;
- Configurazione di un router da linea di comando (CLI);

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2. Cablaggio strutturato e i componenti della rete

La rete è composta da un totale di 4 sottoreti con indirizzamento privato. La sottorete 1 è


costituita da 2 host, la sottorete 2 è costituita da 5 host, la sottorete 3 da 4 host. In tutte e tre le
sottoreti gli host sono collegati ad un router attraverso uno switch, permettendo l’inoltro di
pacchetti da una sottorete all’altra. Nella sottorete 5 il server rappresenta graficamente internet e
quindi consente il collegamento a internet alle varie sottoreti. in fine la sottorete 4 è costituita da
10 palmari connessi via wireless ad un access point. Quest’ultimo è collegato ad un router
attraverso uno switch. Tutti i router sono collegati ad uno switch centrale con indirizzi pubblici. In
questo modo abbiamo collegato tutte le sottoreti. Per quanto riguarda il cablaggio strutturato
della rete, abbiamo utilizzato un cavo Copper-Straight-Through che permette la connessione fra i
vari componenti della rete, attraverso le porte FastEthernet tranne per quanto riguarda il server,
in quanto abbiamo utilizzato un cavo Cross-over. Per la connessione dei palmari non abbiamo
utilizzato nessun cavo, ma abbiamo utilizzato un access point tramite la connessione wireless.
Inoltre, alla fine della configurazione dei router, abbiamo utilizzato attraverso la CLI un comando
che permette di salvare e mantenere le configurazioni anche al riavvio dei router:

copy running-config startup-config

2.2 Componenti della rete


I componenti utilizzati per la realizzazione di questa rete sono:

- Pc Desktop: Dispositivo fisso per la connessione a internet via cavo;


- Palmari: Dispositivo mobile per la connessione a internet via wireless;

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- Server: Dispositivo che fornisce ad un client, un qualunque tipo di servizio per l’accesso a
internet all’interno di un sistema informatico, ricevendo richieste da parte del client.
- Router: Dispositivo di rete che permette l’instradamento di pacchetti all’interno della rete.
- Switch: Dispositivo di rete che si occupa della commutazione di un segnale nella rete LAN.

3. Indirizzamento
La rete 192.168.0 la suddividiamo in 4 sottoreti, poiché abbiamo 2 bit dedicati alle sottoreti e bit
restanti dedicati agli host. Utilizziamo un indirizzo di classe C. Nelle varie sottoreti, abbiamo
utilizzato degli indirizzi privati per gli host e attraverso il NAT li rendiamo pubblici per permettere il
collegamento a internet. Nella sottorete 1 utilizziamo come indirizzamento privato l’indirizzo
192.168.0.0. Nella sottorete 2 utilizziamo l’indirizzo privato 192.168.0.64. Nella sottorete 3
utilizziamo un indirizzo privato di tipo 192.168.0.128, e nella sottorete 4 utilizziamo l’indirizzo
privato 192.168.0.192. In tutte e quattro le sottoreti la subnet mask corrispondente è
255.255.255.192, poiché nell’ultimo ottetto i primi due bit sono dedicati al subnet-id. In fine,
utilizziamo una 5 rete pubblica con un server, con indirizzamento 13.0.0.0 per permettere la
connessione agli host della rete a internet. In questo modo abbiamo assegnato ad ogni sottorete
un range di indirizzi in modo dinamico (DHCP), attraverso il router. Inoltre c’è una rete centrale
con indirizzo 20.0.0.0 pubblico che collega tutte le sottoreti e il server. Tutti i vari router sono
collegati ad uno switch centrale e utilizzando il NAT, rendiamo gli indirizzi da privati in pubblici. Gli
indirizzi che mostriamo pubblicamente, fanno parte della rete 40.30.20.0 e la rispettiva subnet
mask è 255.0.0.0.

4. Protocolli e servizi utilizzati


Per permettere il collegamento a internet dei vari host, abbiamo bisogno di utilizzare diversi
protocolli e servizi come:

- NAT: il network address translation (NAT) è una tecnica che consiste nel modificare gli
indirizzi IP contenuti negli header dei pacchetti in transito su un sistema che agisce da
router all'interno di una comunicazione tra due o più host, permettendo la connessione
all’host.

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Per la configurazione del NAT abbiamo utilizzato la CLI e abbiamo inserito i seguenti
comandi:
interface [nome della porta]
ip nat pool [nome pool] [indirizzo iniziale range] [indirizzo finale range] netmask [subnet
mask degli indirizzi pool]
access-list 10 permit [indirizzo della rete privata] [subnet mask inversa della rete privata]
interface [nome della porta]
ip nat inside/outside
interface [nome della porta]
ip nat inside/outside
exit
ip nat inside source list 10 pool [nome pool]

- DHCP: Il Dynamic Host Configuration Protocol (DHCP) è un protocollo che permette ai


dispositivi di una rete locale di ricevere automaticamente ad ogni richiesta di accesso a
internet, la configurazione IP necessaria per poter stabilire una connessione in quella
sottorete
- RIP: il Routing Information Protocol (RIP) è un protocollo di routing di tipo distance vector,
che impiega il numero di hop come metrica. Evita i routing loop adottando un limite
massimo di hop dalla sorgente verso la destinazione: il numero massimo di hop consentito
è 15. Questo numero di hop limita in ogni caso il diametro della rete consentito da RIP. Un
numero di hop equivalente a 16 viene considerato come metrica infinita per indicare le
rotte inaccessibili che non verranno installate in tabella di routing. Inoltre, a differenza
della versione 1, RIPv2 invia gli update in multicast.

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