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nuovo polo scolastico dell’infanzia a noventa padovana

103
9.98 committente
9.8 comune di noventa padovana
localizzazione.
noventa padovana
11.12

9.76 9.76

tipo di incarico
8.8
progetto architettonico
cronologia
2006 - concorso
2010 - progetto esecutivo
8.8

8.8
2013 - fine lavori
dati dimensionali
8.7

20 aule, palestra, 14.440 mc

9.5
8.8
importo lavori
9.3
€ 3.677.000,00

Il progetto per il nuovo Polo Scolastico di Noventa Padovana è l’esito di un concorso di progettazione indetto dall’Amministrazione Comunale
nel 2006. Nel caso dell’area di intervento si sono immaginati dei luoghi di addensamento e concentrazione dei segni del paesaggio, in una
contrapposizione mirata fra l’esistente ed il nuovo. In questa prospettiva i quasi due ettari del lotto di intervento rappresentano una grande
opportunità: l’ambito rappresenta oggi una discontinuità dello spessore della città lineare “stretta” tra il Brenta ed il Piovego e proprio questa
discontinuità pare una valenza da preservare. Proponiamo di immaginare il plesso scolastico come un vero e proprio parco le cui regioni di
confine e di relazione con la città esistente possano di volta in volta trovare una declinazione attenta con ciò che c’è e con ciò che ci sarà.
La dimensione del nuovo insediamento scolastico prevede un’occupazione di suolo per 19.000 mq, comprensivo sia della parte relativa
all’edificio che di quella delle pertinenze (aree verdi e parcheggi). A Sud la fascia di rispetto lungo via Cellini viene interpretata come luogo
di attestamento degli accessi alle attrezzature scolastiche e della palestra, quest’ultima collocata in modo da risultare potenzialmente rivolta
anche ad utenze esterne. In quest’ambito si vuole sviluppare uno spazio racchiuso mediante un parterre erboso, staccato da via Cellini. Ciò
consente l’accesso carraio, all’ambito di parcheggio, in modo puntuale dall’angolo sud-ovest dell’area. Si forma in questo modo uno spazio
dalle proporzioni gradevoli che assume carattere attraverso la sequenza di piccoli accadimenti (ingresso alla scuola elementare, ingresso alla
palestra ecc.) che “animano” il fronte sud dell’edificazione a pettine scelta per sviluppare il manufatto edilizio. Con andamento est-ovest, si
susseguono i corpi di fabbrica della mensa, delle aule didattiche e, leggermente ruotata ed addossata al terrapieno, la manica delle aule spe-
ciali. Un corpo lineare si propone come limite dell’edificazione e unisce i quattro corpi di fabbrica con andamento nord/sud conformando,
di volta in volta, differenti relazioni rispetto agli stessi. Trovano posto, in sequenza da ovest ad est: la centrale termica, gli uffici amministrativi,
il grande atrio di ingresso alla scuola elementare, la biblioteca, il corpo di servizio alla palestra. La profondità degli spazi serventi delle aule
didattiche è scandita dai blocchi colorati dei bagni, ognuno dei quali abbinato ad un patio a doppia altezza.
L’alberatura definisce volumi complementari all’edificato: “stanze da frutta” individuano aree d’ombra all’esterno e quinte prospettiche all’in-
terno degli ambienti della mensa e delle aule; il perimetro del lotto è segnato da filari di carpini bianchi: in forma naturale in corrispondenza
dei parcheggi a bordo strada, in forma piramidata lungo il confine ad est. Il sistema dell’alberatura si chiude con un bosco di frassini accom-
pagnati da bassi cespugli di noccioli, delimitato lungo via marco Polo da un muro verde di pioppi cipressini. La modellazione del terreno,
sempre nella forma del terrapieno, è stata utilizzata in modo più forte ed evidente per l’ambito inedificabile a ridosso di via Marconi: uno
spazio di relazione con il grande mall alberato, che a sua volta reinterpreta il senso ed il ruolo della permanenza del collegamento fra villa
Giustiniani-De Chantal ed il canale Piovego, che dovrebbe a sua volta ambire a diventare uno spazio pubblico ciclo-pedonale di rilevanti
dimensioni in grado di ristrutturare relazioni oggi indebolite.
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