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Book - G6 - Gestione Emergenze
Book - G6 - Gestione Emergenze
Approaches
Fire
Prevention
6. SITOGRAFIA
3
1. INQUADRAMENTO TEMATICO
1.1 Analisi del fenomeno, il caso de- combustibile più è alta la probabilità che
vada a fuoco. Questo è dovuto al livello
gli incendi di disidratazione del combustibile, che
Il termine “incendio” indica, secondo i risulta essere più basso principalmente la
dettami della normativa vigente: notte e nelle aree boschive fitte e chiuse.
<<un fuoco con suscettibilità a espandersi - Vento, la cui direzione e velocità de-
su aree boscate, cespugliate o arborate, terminano la forma e la velocità di propa-
comprese eventuali strutture e infrastrut- gazione.
ture antropizzate poste all’interno delle
predette aree, oppure su terreni coltiva- Valore Termine Velocità Effetti
ti o incolti e pascoli limitrofi a dette Scala descrit- media del sulla
aree>>. Beaufort tivo vento terra
Affinché si verifichi un incendio è necessa- (km/h)
ria la simultanea presenza di tre compo- 0 Calma <1 Calma, il
nenti, i quali compongono il cosiddetto fumo sale
“triangolo del fuoco”, ovvero: vertical-
- Combustibile: ovvero un qualsiasi tipo mente
di sostanza infiammabile; 1 Bava di 1-5 La dire-
- Comburente: elemento che alimenta la vento zione del
combustione, questo processo riguarda vento è se-
principalmente l’ossigeno; gnalata dal
- Fonte d’innesco: sono tutti quegli movimento
elementi che fanno alzare la temperatura del fumo
del combustibile. Essi hanno varie nature, 2 Brezza 6-11 Le foglie
ad esempio elettrica, si pensi al malfun- leggera frusciano
zionamento di un’apparecchiatura; ottica, 3 Brezza 12-19 Foglie e
ovvero una forte e costante concentrazione tesa ramoscelli
di raggi solari in un determinato punto; in costante
oppure chimica, definita dalla reazione tra movimento
differenti componenti chimiche; ancora, 4 Vento mo- 20-28 Si solleva
biologica, meccanica o termica. derato polvere e
carta
5 Vento 29-38 Gli arbusti
Fo
teso iniziano ad
ondeggiare
nt
e t
fresco no anche i
d’
ur
rami grossi
in
mb
ondeggiare
sc
Combustibile 9 Burrasca
forte
75-88 Leggeri
danni agli
edifici
CAUSE SCATENANTI
Queste possono essere raggruppate sotto 10 Burrasca 89-102 Alberi sra-
fortis- dicati
due macrocategorie, la prima che comprende
sima
gli incendi naturali; mentre, la seconda
ha matrice l’elemento antropico. Analiz- 11 Fortunale 103-117 Vasti danni
strutturali
zando nello specifico, ciò che connota gli
incendi naturali sono in particolar modo 12 Uragano >118 Danni in-
sono le condizioni climatiche: genti alle
strutture
- Umidità. Meno umidità è presente nel
4
La scala di Beaufort, sistema internazio- trasportatore di calore.
nale, adottato nel 1949, per quanto ri- Infine, ovviamente, un altro elemento de-
guarda la misurazione della potenza dei terminante è la temperatura, sia del
venti. Gli effetti che il vento comporta combustibile stesso sia dell’ambiente
agli incendi possono essere riassunti in circostante. Indubbiamente, anche le ca-
sei punti: ratteristiche della vegetazione presente e
1- Aumenta l’evapotraspirazione delle la morfologia del terreno sono fattori che
piante e l’evaporazione dell’acqua presen- fanno crescere o decrescere le probabilità
te nell’ambiente. d’incendio.
2- Alimenta la combustione portando com-
burente (ossia l’ossigeno) al carburante. 1.2. Le fasi dell’incendio
3- Influenza la direzione di propagazione
dell’incendio. Ad esempio: se considerato Quando le condizioni sono “favorevoli” si
un terreno pianeggiante il fenomeno tende verifica la prima delle quattro fasi in
ad assumere una forma circolare (questo tema di incendi, definita ignizione, termi-
in assenza di vento), quindi ci sarà una ne derivante dal nome della temperatura di
propagazione su più fronti. Viceversa, il surriscaldamento che assume il combustibi-
fuoco tenderà ad espandersi seguendo la le: temperatura di ignizione.
traiettoria e la direzione da cui soffia il La seconda fase è denominata “flashover”,
vento. equivale a dire quel periodo, subito dopo
l’innesco dell’incendio, in cui c’è un
incremento esponenziale della temperatura
VENTO del combustibile. Questi minuti (che so-
litamente oscillano tra i 5 e i 25 minu-
ti) sono i tempi decisivi, durante i quali
l’incendio raggiunge la sua massima poten-
za.
Come terza fase si identifica il cosiddetto
incendio generalizzato, questa fa riferi-
mento, in particolar modo, a ciò che acca-
4- Determina la velocità di avanzamento de quando la propagazione del fenomeno si
del fuoco, tuttavia c’è una precisazione imbatte nelle strutture e infrastrutture
da dover apportare: fino ad una velocità di antropiche; provocando il collasso delle
40km/h la propagazione avrà una in senso stesse e quindi determinando un ulteriore
crescente, una volta superato questo va- rischio nel quale ci si può imbattere.
lore l’avanzamento subisce una riduzione Infine, l’ultima componente guarda lo sta-
come si può notare nella tabella sotto- dio finale dell’evento, ovvero l’arresto
stante. dell’incendio, più propriamente si parla
di “fase di decadimento”. Nonostante que-
sto però, è fondamentale prestare atten-
Velocità vento Velocità avanzamen- zione alle aree che sono state coinvolte,
(Km/h) to incendio (m/h) ciò alla luce del fatto che queste potreb-
20 250 bero trovarsi in una situazione in cui il
40 600 fuoco è in uno stadio latente, ovvero in
45 750 attesa di nuovo carburante per potersi
50 800 alimentare.
Infatti, la suddetta fase potrebbe essere
una delle più problematiche, in quanto è
anche difficile intervenire in queste deter-
5- Trasporta calore al territorio antece- minate zone.
dente al fronte dell’incendio, facilitando
la sua combustione.
6- L’ultimo punto riguarda i fenomeni di
spotting ovvero la creazione di focolai
intorno all’incendio principale, in quanto
5
1.3 Scelta aspetto specifico da
affrontare
L’aspetto chiave su cui il progetto si
basa è l’analisi delle diverse fasi
dell’incendio, per sviluppare un’appli-
cazione che restituisca informazioni ai
differenti utenti in base all’utilità rite-
nuta pertinente per ognuno di essi.
1.4 Problematiche
Le problematiche all’interno del processo
della gestione delle emergenze degli in-
cendi si dividono in tre gruppi:
Attori: la problematica principale degli
attori è la comunicazione tra di essi.
Spesso la mancanza di questo fattore in-
cide notevolmente sulla tempestività e la
gestione di un intervento o semplicemente
sulla qualità e sul numero di dati e in-
formazioni disponibili.
Processi: le principali difficoltà per quan-
to riguarda i processi sono all’interno
delle fasi di coordinamento, in tali fasi
quest’ultimo è necessario affinché venga
svolto un operato efficace e tempestivo.
6
2. ANALISI DELLO STATO DELL’ARTE
2.1 Indagine esplorativa
Precedentemente alla spiegazione di quelle che possono essere le fasi in caso di in-
cendio effettivo, sono state prese in considerazione sei applicazioni che trattano la
tematica degli incendi.
Le applicazioni sono state da noi selezionate cercando di trovare le più complete e
disponibili sulle piattaforme per telefoni-cellulari “App store”, “Play store” e altri
visualizzatori presenti in internet, accessibili anche da dispositivi fissi.
I software e le applicazioni scelte sono le seguenti:
- Sistema di allerta
servizio di informazione per la popolazione di Milano per avvisare in caso di Allerta
idro-meteo, incendio ed esondazione.
7
- Tracker Wildfire: Fireguard
Monitoraggio degli incendi boschivi utilizzando i dati della NASA. Monitora la posi-
zione e il movimento degli incendi boschivi. Fornisce le informazioni relative agli
incendi nelle ultime 24 ore (solo negli USA).
- Hydrant:
l’applicazione permette di vedere la posizione degli idranti in una porzione di terri-
torio limitata della Svizzera.
8
- EFFIS (Copernicus):
permette di inquadrare il territorio europeo fornendo indice del pericolo degli in-
cendi (FWI), possiede la cronologia degli incendi passati e visualizza i vari incen-
di attivi in tempo reale e le aree bruciate. Inoltre permette di ricevere notizie su
eventuali roghi rilevanti o nelle vicinanze e lo scaricamento di dati.
9
2.1.1 Descrizione dei criteri utiliz-
zati per la comparazione
Al fine di poter svolgere un confronto frequenza di aggiornamento;
dettagliato tra i diversi programmi, sono - Interfaccia: interfaccia pulita e user
stati individuati precedentemente una se- friendly, diversi livelli selezionabili;
rie di criteri guida, i quali rispondono - Fonti: si intende l’affidabilità delle
ai concetti di efficienza, efficacia e accu- fonti in base alla provenienza;
ratezza dell’informazione. Sulla base di - Funzioni: si intendono il numero di
questo saranno poi attribuiti dei punteggi azioni possibili da vedere all’interno
in scala, valutando, in seguito, quale dei dell’applicazione. A quanto siano utili ed
casi studio analizzati risulta essere il efficienti per l’utente.
più pertinente per questo progetto.
Spiegazione pesi:
CRITERI GUIDA PESO CORRISPONDEN- I pesi servono per valutare le applica-
zioni e confrontarle fra loro, in modo da
TE PER L’ANALISI
capire grazie alla media ponderata finale
Efficacia comunica- dei valori l’utilità di ognuna di esse.
0.5
tiva
Presenza dati in I valori dei pesi sono intesi come:
1 0: informazione assente
tempo reale
1: insufficiente
Interfaccia 0.7
2: scarso
Fonti 1 3: sufficiente
Funzioni 0.7 4: buono
5: ottimo
Spiegazione criteri:
- Efficacia comunicativa: si intende l’ef-
ficacia dell’applicazione nel comunica-
re all’utente i contenuti all’interno di
essa;
- Presenza di dati in tempo reale: se vi
sono dati irt (in real time) e la loro
10
2.1.2 Scelta dell’app motivata FATTORI POSITIVI FATTORI NEGATIVI
Facilmente Frame rate scarso
Dopo un confronto abbiamo deciso di soffer- comprensibile
marci sull’APP: “EFFIS”, analizzandola e
andando a descriverne le caratteristiche, Livello estetico esclusiva per
con relative peculiarità, vantaggi o man- ben curato U.S.A. e Australia
canze presenti. Fonti affidabili Impossibilità
dell’utente di
segnalare incen-
dio e/o rischi
d’incendio
Multi rischio (in-
cendi, alluvioni,
incidenti ecc.)
11
UTENTI 2.2.1 Individuazione attori
EFFIS viene utilizzato da una vasta gamma
di soggetti che operano nel settore della
L’organizzazione del visualizzatore pre-
gestione degli incendi boschivi, tra cui:
vede diversi livelli di responsabilità e
competenza.
1. Agenzie governative: le agenzie gover-
native responsabili per la gestione degli
In primo luogo, c’è il “Centro di coordi-
incendi boschivi utilizzano le informa-
namento EFFIS”, che è responsabile per la
zioni fornite da EFFIS per pianificare e
gestione del sistema EFFIS nel suo com-
coordinare le loro attività di soccorso e
plesso. Esso si occupa della raccolta dei
gestione degli incendi.
dati dai paesi partecipanti, del manteni-
2. Organizzazioni non governative: le or-
mento del sistema e della pubblicazione
ganizzazioni non governative che operano
dei risultati.
nel settore della gestione degli incen-
di boschivi possono utilizzare EFFIS per
In secondo luogo, ci sono i “Paesi parte-
monitorare la situazione degli incendi e
cipanti”, che sono responsabili di fornire
supportare le loro attività di soccorso.
i dati relativi agli incendi boschivi che
3. Forze dell’ordine: le forze dell’ordine
si verificano nei loro territori. Questi
possono utilizzare EFFIS per monitorare la
dati vengono inviati al Centro di coordi-
situazione degli incendi e supportare le
namento EFFIS.
loro attività di soccorso.
4. Media: i media possono utilizzare le
In terzo luogo, ci sono gli “Utenti finali”
informazioni fornite da EFFIS per mantene-
del visualizzatore EFFIS, come i responsa-
re i cittadini informati sulle situazioni
bili della gestione degli incendi boschivi
di incendio boschivo.
a livello regionale o locale, che possono
5. Scienziati e ricercatori: i ricercatori
utilizzare il sistema per monitorare gli
e gli scienziati possono utilizzare le in-
incendi boschivi e le loro dinamiche.
formazioni fornite da EFFIS per sviluppare
nuove tecnologie e metodi per la gestione
Infine, ci sono i “Fornitori di dati”, come
degli incendi boschivi.
i sistemi di sorveglianza satellitare, i
sensori di fumo e i rilevatori di calore,
L’EFFIS comprende, partendo dalla fase
che forniscono dati utili al sistema EFFIS
pre-incendio, i seguenti moduli:
per il monitoraggio degli incendi boschi-
- valutazione del rischio di incendio;
vi.
- valutazione rapida dei danni, che com-
prende il rilevamento attivo e la valuta-
zione della gravità;
- valutazione delle emissioni e dispersio-
ne del fumo.
12
ATTORI RUOLO UTILIZZO
Commissione Europea Gestore Monitora i diversi programmi di lavoro annuali de-
(CE) rivanti da Copernicus.
Promuove l’utilizzo del programma Copernicus e dei
suoi servizi.
Mediante un team di lavoro appositamente delegato,
si identificano tutte le necessità degli utenti.
Fire Information for Fornitore Attraverso il sensore MODIS a bordo dei satelliti
Resource Management TERRA e ACQUA individua gli incendi attivi
System (NASA FIRMS)
European Organisa- Gestore/ Mette a disposizione e gestisce i satelliti delle
tion for the Exploi- Fornitore missioni Landsat
tation of Meteorolo-
gical Satellites
(EUMETSAT)
European Centre for Fornitore Tramite l’utilizzo di un modello deterministico
medium-range Weather calcolando il Fire Weather Index (FWI) produce quo-
Forecasts (ECMWF) tidianamente previsioni del pericolo di incendio
Responsabili politi- Utente Per sviluppare normative e politiche ambientali o
ci per adottare decisioni cruciali in caso di emergen-
za
Vigili del Fuoco Utente Per monitorare gli incendi boschivi e coordinare
l’intervento sul campo
Protezione Civile Utente Per monitorare gli incendi boschivi e coordinare
l’intervento di emergenza in caso di necessità
Corpo Forestale Utente Per monitorare gli incendi boschivi e prendere de-
cisioni relative alla gestione delle risorse fore-
stali.
Forze dell’ordine Utente Per avere maggiori informazioni del territorio
Associazioni di vo- Utente Per avere maggiori informazioni del territorio e
lontari per interventi più efficaci
Enti locali Utente Per monitorare la situazione degli incendi boschivi
nei loro territori e prendere decisioni operative e
di gestione
Cittadini Utente Per avere maggiori informazioni del territorio
Istituti di ricerca Utente Per analizzare i dati sugli incendi boschivi e svi-
luppare strategie di prevenzione e gestione degli
incendi boschiv
13
Gerarchia attori
Commissione Europea
European Organisation Fire
for the Exploitation of Information for
EUMETSAT Meteorological NASA FIRMS Resource
Satellites European Management
Space System
ESA Agency
Satelliti Landsat Satelliti TERRA e ACQUA
Copernicus
METEOSAT ECMWF
European
Centre for
Medium-Range
Fire
Weather
FWI Weather Emergency
Forecasts
Index Management
Service
ACTIVE FIRE &
FIRE DANGER FORECAST EMS
BURNT AREAS
14
European
Forest
EFFIS Fire
Information
System
Responsabili politici Protezione Civile Forze dell’ordine Vigili del Fuoco Corpo Forestale
Enti locali Associazioni di volontari Istituti di ricerca
Cittadini
European Rapporto gerarchico Gestore Visualizzatore
Environment
EEA Agency
Proprietà Fornitore dati Sistemi di acquisizione
Flusso di dati Utilizzatore Funzionalità/Elaborazioni
2.2.2 Fonti Dati 2.2.3 Funzionalità
15
2.2.4 Modalità d’utilizzo
Strenghts Weaknesses
s w
senza limitazioni dati
- Maggiori informazioni sui fuochi atti-
vi e le aree bruciate
Opportunities Threats
O 16
T
3. DEFINIZIONE DELLA METODOLOGIA
3.1 Creazione applicazione e processo 3.2 Analisi della domanda informativa
decisionale
La decisione di creare questa applicazio- Gli attori presi come riferimento per
ne nasce dall’esigenza di sviluppare uno intervenire durante le emergenze sono il
strumento che operi a livello di Parco Na- corpo nazionale dei vigili del fuoco e la
zionale con specifiche caratteristiche sul protezione civile.
fenomeno degli incendi. Le esigenze che l’applicazione dovrà sod-
La presenza di strumenti simili si può disfare sono riportate in seguito, dove
trovare solo a livello Europeo, ma non na- vengono indicate tutte le funzioni che la
zionale. Inoltre le app già presenti, an- stessa svolgerà, con relative specifiche
che se a volte ben progettate, riscontrano sui destinatari.
alcuni problemi e criticità.
Questo progetto permette di creare un modo
chiaro e facile per la comunicazione di 3.3 Schematizzazione della metodolo-
notizie in merito a fenomeni di incendi gia operativa, obiettivi e funzioni
tra i semplici cittadini e gli organi di
dell’applicazione
competenza sul territorio.
Così facendo anche per le autorità compe-
Le funzioni e gli obiettivi dell’appli-
tenti, che saranno in seguito esplicitate,
cazione, sotto elencati, sono la pianifi-
sarà più facile operare in modo tempestivo
cazione a fini di antincendio delle aree
ed efficiente. Questo progetto verrà appli-
maggiormente a rischio e un maggior co-
cato in primis al Parco Nazionale dell’A-
ordinamento dei vari attori ed organi che
spromonte, il quale detiene il record per
operano in quest’area, creando una vera e
numero di incendi boschivi annuali. In
propria connessione di informazioni tra
caso di risultati positivi, “Innovati-
i vari soggetti. Anche i cittadini sono
ve Approaches to Fire Prevention” (IAFV)
coinvolti nelle azioni di monitoraggio
potrà essere replicato su tutti gli altri
delle aree del parco.
parchi affetti da questo fenomeno.
17
Ministero della Transizione
Commissione Europea
Ecologica
Grafico di funzionamento
Regione
European Space Agency
(Calabria)
Provincia
Copernicus
(Reggio Calabria)
Ente Parco Nazionale Emergency
IQ Firewatch Network
(Aspromonte) Management Service
Sensore multispettrale EFFIS
ACTIVE FIRE &
Sala di controllo Project GAIA
18
BURNT AREAS
Osservatori antincendio ESRI ? FIRE DANGER FORECAST
GRUPPO 6 ?
IUAV ?
Osservatori antincendio
Vigili del fuoco Enti locali Cittadini
Carabinieri Forestali Associazioni di volontari
Rapporto gerarchico Gestore Visualizzatore
Protezione Civile Proprietà Fornitore dati Sistemi di acquisizione
Flusso di dati Utilizzatore Funzionalità/Elaborazioni
FUNZIONI APPLICAZIONE
19
Grafico di funzionamento
(Vigili del fuoco)
Project GAIA
Sala di controllo
Centro
Operativo Flotta statale
Aereo
Unificato
Istituzioni Sala
Operativa
Unificata
Permanente
C.O.A.U.
Cittadini S.O.U.P.
Flotta regionale
Gestione Coord. Coord.
20
Squadre di avvistamento n.verde C.O.P. aereo
Centri Direttore
Operativi Operazioni
Provinciali Spegnimento
C.O.P. D.O.S.
Squadra volontari Squadra autobotte Squadra pronto intervento Squadra VVF
Sala Operativa Centro
Com. telefonica Segnalazione Forze aeree
Unificata Operativo
S.O.U.P. Permanente C.O.A.U. Aereo Unificato
Com. applicazione
Forze terrestri Coord. tecnico su incendio
Com. radio
Centri Operativi Direttore
C.O.P. Provinciali D.O.S. Operazioni
Com. web/app
Coordinamento
centrale
Spegnimento
4. REALIZZAZIONE DI UN PROTOTIPO DELL’APPLICAZIONE
DATI VETTORIALI
NOME UTILIZZO FONTE TIPOLOGIA
CLC - Corine Land Classificazione del Corine Land Cover, Co- SHP - aree
Cover. Copertura del tessuto urbano pernicus
suolo 2018
Assi Viari (16_percor- Identificazione percor- sito Aspromonte SHP - linee
si) si esistenti
Strade Identificazione percor- Open Street Map SHP - linee
si esistenti
Limiti amministrativi Identificare i limi- sito Aspromonte SHP - aree
(regionali, provincia- ti amministrativi per
li, comunali) delegare le rispettive
competenze
“Vegetazione reale” Classificazione delle sito Aspromonte SHP - aree
diverse tipologie di
specie vegetativa
Limiti Aspromonte Identificare il perime- sito Aspromonte SHP - linee
tro amministrativo del
Parco
DATI RASTER
NOME UTILIZZO FONTE DIMENSIONE PIXEL
ESA - Copernicus 2 - calcolo NBR Copernicus 20 metri
Sentinel 2
FWI Indice meteorologico Copernicus 8 km
di pericolo incendi
boschivi
Sentinel 2 Calcolo della copertu- Copernicus 20 metri
ra del suolo
DTM Utilizzato per la fu- Istituto nazionale di 10 metri
tura elaborazione del- geofisica e vulcanolo-
le curve di livello gia (INGV) - Tinitaly
Sono stati utilizzati
i DTM: E42005; E42505;
E42010; E42510; E42515
PRODOTTI CARTOGRAFICI
NOME UTILIZZO FONTE SCALA
tavola C14 - Tavola Identificazione dei Ente Parco Nazionale 1:25.000
delle infrastrutture punti più vicini Aspromonte UTM -
WGS84 Zona 33 Nord
21
4.2 Flusso di lavoro ed elaborazioni
Gestire l'emergenza boschiva.
Area studio: Parco dell'Aspromonte
INPUT
PROCESSING
RISULTATO COMPLESSIVO
Mappa del monitoraggio contiene: Mappa dei costi post - incendio per la
sensori collocati in base alla vegetazione
quota con area di copertura
griglia esagonale che funge da
copertura del suolo
22
Fase di gestione
Gereferenziazione C14;
Plugin 'OSM': download Assi viari
Rilevamento dell'incendio,
come si interviene?
RISULTATO COMPLESSIVO
Richiesta/risultato Analisi fase di Analisi fase di Analisi fase post - Flusso di lavoro
monitoraggio gestione incendio
23
sopra imm. satellitare di partenza 7/08/21, sotto classificazione suolo tramite OTB
Classi identificate
1
11
12
13
14
24
Classi identificate
Roccia
Acqua
Verde
Bosco
Urbanizzato
sopra classificazione suolo con reticolo esagonale, sotto raggio sensori e tracciato incendio
to sensore-
ccia in
a ce
tr
nd
io
Area di copertura
Raggio 20 km
Sensori attivi
Confini amministrativi
Parco dell'Aspromonte
Roccia
Acqua
Verde
Bosco
Urbanizzato
25
Incendio
Postazione elicottero
Tragitto da elicottero
a incendio
Postazione autobotte
Percorso prossimo
all'incendio
Secondo percorso
prossimo - supporto
Terzo percorso
prossimo - supporto
Sentieri
Assi viari
Confini amministrativi
Parco dell'Aspromonte
sopra percorso prossimo autobotte ed elicottero, sotto presidi squadre AIB ed altimetria
26
Confine dell'incendio
Esempi di tipologia di
vegetazione intaccata
dall'incendio:
Bosco di castagno
Bosco di farnetto
Pineta naturale di pino calabro
...
Confini amministrativi
Parco dell'Aspromonte
27
4.3 Modalità di manutenzione e
monitoraggio del sitema
In Italia, la protezione dei parchi dai
rischi di incendi boschivi è promossa at-
traverso bandi per la conservazione del-
la biodiversità e la gestione sostenibile
delle foreste.
Uno dei principali programmi è il Program-
ma Nazionale di Protezione dei Boschi dai
Rischi di Incendi (PNIBR), promosso dal
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare. Questo programma
supporta le attività di prevenzione e di
risposta agli incendi boschivi, promuoven-
do la gestione integrata dei rischi, la
formazione e la sensibilizzazione della
popolazione, la cooperazione tra gli enti
locali e le forze dell’ordine e la pianifi-
cazione delle operazioni di spegnimento.
Inoltre, l’Unione Europea offre diverse
opportunità di finanziamento attraverso il
programma LIFE, che supporta progetti che
mirano a migliorare la gestione sostenibi-
le dell’ambiente e la tutela della biodi-
versità.
28
4.4 Modalità visualizzazione (interfaccia applicazione)
/d>/EK E'>/^,
APOLLO MINERVA
WK>>K ŐĞƐƚŝƐĐĞ ůĞ ƌŝƐƉŽƐƚĞ ĂůůĞ ĞŵĞƌŐĞŶnjĞ /ů ĐĞƌǀĞůůŽ Ěŝ '/͘ 'ƌĂnjŝĞ Ă ĚƵĞ ƚŽƌƌŝ
/ŶĚŝǀŝĚƵĂ ůĞ ƐƋƵĂĚƌĞ Ɖŝƶ ǀŝĐŝŶĞ Ğ ĐĂůĐŽůĂ ŝů ĚŽƚĂƚĞ Ěŝ ƐĞŶƐŽƌŝ ĂǀĂŶnjĂƚŝ ŝŶĚŝǀŝĚƵĂ ŝ
ƉĞƌĐŽƌƐŽ Ɖŝƶ ĞĨĨŝĐŝĞŶƚĞ ƉĞƌ ĂƌƌŝǀĂƌĞ ĂĚ ƵŶ ƉĞŶŶĂĐĐŚŝ Ěŝ ĨƵŵŽ ĐŚĞ ǀĞŶŐŽŶŽ ƋƵŝŶĚŝ
ĨŽĐŽůĂŝŽ ƉƌŝŵĂ ĐŚĞ ĚŝǀĞŶƚŝ ƵŶ ŝŶĐĞŶĚŝŽ͘ ƐĞŐŶĂůĂƚŝ ĂůůĞ ĂƵƚŽƌŝƚă ĐŽŵƉĞƚĞŶƚŝ͕ ĐŚĞ
ƉƌŽĐĞĚĞƌĂŶŶŽ ĂůůŽ ƐƉĞŐŶŝŵĞŶƚŽ
DEMETRA EFESTO
DdZ ĐŽŶƚƌŽůůĂ ůĂ ďŝŽĚŝǀĞƌƐŝƚă ĚĞůůĂ /ů ĐƵŽƌĞ Ěŝ '/͘ &^dK ƉĞƌŵĞƚƚĞ Ěŝ
ĨůŽƌĂ ĚĞů WĂƌĐŽ͘ ů ƐƵŽ ŝŶƚĞƌŶŽ ƐŽŶŽ ǀŝƐƵĂůŝnjnjĂƌĞ ŝŶ ƚĞŵƉŽ ƌĞĂůĞ Őůŝ ŝŶĐĞŶĚŝ Ăƚƚŝǀŝ
ŵĂƉƉĂƚŝ ůƵƚƚŝ ŝ ƚŝƉŝ Ěŝ ǀĞŐĞƚĂnjŝŽŶĞ͕ ƋƵŝŶĚŝ ŝŶ ŶĞůůΖĂƌĞĂ ĐŽŶƚƌŽůůĂƚĂ͘ &ŽƌŶŝƐĐĞ ƵŶĂ ŵĂƉƉĂ
ĐĂƐŽ Ěŝ ƵŶ ŝŶĐĞŶĚŝŽ͕͕ Ɛŝ ƉŽƚƌĂŶŶŽ ƌŝƉŝĂŶƚĂƌĞ ĚĞůůĞ ĂƌĞĞ Ɖŝƶ ĨƌĂŐŝůŝ Ğ ƐŽŐŐĞƚƚĞ Ă ŝŶĐĞŶĚŝ
ARTEMIS ETERE
ŽŵĞ ƐƵĂ ƐŽƌĞůůĂ DdZ͕ ZdD/^ >ΖĂƌĐŚŝǀŝŽ ƐƚŽƌŝĐŽ Ěŝ '/͘ ůůΖŝŶƚĞƌŶŽ Ěŝ
ƉƌŽƚĞŐŐĞ ůĞ ůĂ ďŝŽĚŝǀĞƌƐŝƚă͕ ƋƵĞƐƚĂ ǀŽůƚĂ dZ͕ ǀŝ ƐŽŶŽ ŝ ĚĂƚŝ ƌĞůĂƚŝǀŝ Ă ƚƵƚƚŝ Őůŝ
ĚĞůůĂ ĨĂƵŶĂ͘ ^ĞŵƉƌĞ ŝŶ ĐĂƐŽ Ěŝ ŝŶĐĞŶĚŝŽ͕ ŝŶĐĞŶĚŝ Ğ ĚĞůůĞ ĂƌĞĞ ďƌƵĐŝĂƚĞ ĞŶƚƌŽ ůΖĂƌĞĂ
ŐƌĂnjŝĞ ĂĚ ƵŶĂ ŵĂƉƉĂƚƵƌĂ ĚĞůůĞ ĂƌĞĞ ĚĞůůĞ ĚĞůůĞ ƚŽƌƌŝ &ŝƌĞtĂƚĐŚ͘ /ŶŽůƚƌĞ ĨŽƌŶŝƐĐĞ ůĞ
ƐƉĞĐŝĞ Ɛŝ ƉŽƚƌĂŶŶŽ ƌŝĐŽƐƚƌƵŝƌĞ Őůŝ ŚĂďŝƚĂƚ ƐƚŝŵĞ Ğ ƚĞŶĚĞŶnjĞ ƐƚĂŐŝŽŶĂůŝ
>'E
RILEVATO FOCOLAIO
KKZ/Ed EϲϯΣ 2’
ϮϵΣ 55’
EΣ ,y ϭϰϭ
d/WK>K'/ K^K
/s/>/ ^^Ed/
^WKdd ϱŵŝŶĨĂ
EKd/&/Wh^, /Es/d
29
EFESTO /d>/EK E'>/^,
VALUTAZIONE DANNI
Mostra le aree
vulnerabili agli
Apre/Chiude la barra
laterale dei layer
>'E
incendi secondo i
layer della Provincia Riporta la mappa
PERICOLO INCENDIO Ricalcolati all'estensione
dall'indice FWI dato originale
FONTE R9- Rischio incendio da EFFIS
VALUTAZIONE DANNI
Mostra le aree
vulnerabili agli
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laterale dei layer
EEK/EE/
incendi secondo i
layer della Provincia Riporta la mappa
PERICOLO INCENDIO Ricalcolati all'estensione
dall'indice FWI dato originale
FONTE R9- Rischio incendio da EFFIS
DATA gg/mm/aaaa
Cambia layer di base LAYER DI BASE
Mostra gli incendi e
VALUTAZIONE DANNI le aree bruciate Satellite
rilevate dai sensori
MODIS e/o VIIRS, in un Topografica
Selezionare un intervallo tra date
giorno specifico
1 GIORNO 2 GIORNI 30 GIORNI oppure in un Open Street Map
intervallo di tempo
Stagione del fuoco
Mostra la posizione
Dal: gg/mm/aaaa Al: gg/mm/aaaa
Mostra informazioni
Legenda
FUOCHI ATTIVI relative all’incendio
selezionato
MODIS VIIRS
30
DEMETRA /d>/EK E'>/^,
BIODIVERSITA’
Mostra le aree
vulnerabili agli
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laterale dei layer
d'KZ/
incendi secondo i
layer della Provincia Riporta la mappa
VEGETAZIONE REALE Ricalcolati all'estensione
dall'indice FWI dato originale
ECOTOPI da EFFIS
Zoom
HABITAT
Mostra le notizie
RETE ECOLOGICHE relative agli incendi
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attivi
Satellite
CORRIDOI ECOLOGICI
Topografica
SIC
Open Street Map
ZPS
>
MODIS VIIRS
Data spegnimento Area colpita Categoria CO2 non assorbita Costo ripiantumazione
/Es/KWK^//KE
'//EKZ^K
,/DK/>EhDZK/
DZ'E
1 FOCOLAIO RILEVATO
presso la sua posizione
COSA FARE in
caso di incendio
njŝĞŶĚĂ^ĂŶŝƚĂƌŝĂWƌŽǀŝŶĐŝĂůĞŝ
CONTATTA SOCCORSI ZĞŐŐŝŽĂůĂďƌŝĂ
sŝĂ'ŝƵƐĞƉƉĞ^ƉĂŐŶŽůŽ Ϭ͕ϰŬŵ
DŽƌŝƐĐŝĂŶŽ ϱϭ
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X
PRONTO SOCCORSO > Apri percorso
31
5. ANALISI CRITICA DEI RISULTATI
5.1 Sintesi lavoro svolto 5.2 Riflessione critica (limiti e pro-
blematiche)
Il lavoro è stato articolato in diversi LIMITI
punti, collegati tra loro ma ognuno con - Copertura territoriale limitata: Il
obiettivi e sviluppi differenti. L’obietti- progetto si concentra sulla copertura
vo finale era quello di sviluppare un’ap- dell’area del Parco, ma non copre le aree
plicazione che risolvesse problematicità limitrofe. Ciò può limitare la sua utilità
in vari aspetti della gestione dell’emer- per gli utenti al di fuori di quest’area o
genza incendi. troppo lontani dal range del sistema Fi-
Abbiamo iniziato con l’inquadramento reWatch
dell’area su cui si concentra il nostro
progetto, ovvero il parco naturale dell’A- - Dipendenza dai dati: Il progetto di-
spromonte (Calabria), è stato analizzato pende dalle informazioni fornite da vari
il fenomeno degli incendi approfondendo le soggetti (EFFIS, NASA, EUMETSAT,...). In
varie fasi di esso e le relative problema- alcune situazioni, i dati possono essere
tiche correlate. incompleti o non aggiornati, il che po-
In seguito è stata eseguita una ricerca trebbe limitare l’efficacia del sistema
su varie piattaforme di applicazioni esi-
stenti per dispositivi fissi o mobili per - Difficoltà di interpretazione dei dati: a
indagare la presenza o meno sul mercato di causa della complessità dei dati e delle
un prodotto con funzioni ed informazioni informazioni fornite dal progetto, potreb-
risolutive alle nostre problematicità. be esserci una certa difficoltà nel com-
Una volta constatata la non presenza di prendere e interpretare i risultati. Ciò
applicazioni tali, siamo partiti usan- potrebbe richiedere un addestramento spe-
do come base quella che più si avvicinava cifico per gli utenti che desiderano uti-
al nostro modello di pensiero, andando ad lizzare il sistema.
analizzare a fondo e tenendo in considera-
zione gli aspetti positivi per replicare - Limitazioni nella previsione: anche se
migliorando ed adattando le varie funzio- i visualizzatori possono aiutare a moni-
nalità al nostro caso. torare gli incendi boschivi in tempo rea-
Procedendo, è iniziato lo sviluppo le, la previsione degli incendi futuri può
dell’applicazione vera e propria elencan- essere difficile a causa di variabili come
do e spiegando le funzionalità adattate le condizioni meteorologiche e il compor-
e quelle create. Specificando inoltre, il tamento del fuoco.
processo decisionale all’interno di essa
e i vari attori che ne possono usufruire
con tutte le informazioni di pertinenza.
Una volta spiegato bene le funzioni più PROBLEMI
importanti e fondamentali di questa nuova - Mancanza di dati (Geoportale Regione
applicazione si sono elencati tutti i dati Calabria non OpenData)
usati dall’app. per la realizzazione di soluzione: dati ottenuti dall’Ente Parco
varie mappe con relativa provenienza o con Nazionale Aspromonte
la spiegazione di creazione.
- Problema Pathfinder (identificare i per-
corsi più veloci in relazione ai punti
strategici)
soluzione: utilizzo del plugin OSM per ot-
tenere il grafo stradale).
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5.3 Sviluppo futuro
33
6. SITOGRAFIA
https://www.isprambiente.gov.it/pre_meteo/
archivio.html
https://www.meteotrentinoaltoadige.it/
forum/index.php?topic=2644.0
https://rischi.protezionecivile.gov.
it/it/approfondimento/dataset-naziona-
le-degli-aggregati-strutturali-italia-
ni
https://www.esri.com/it-it/industries/
earth-sciences/disciplines/gis-weather
https://realadvisor.it/it/valutazio-
ne-terreno-boschivo-al-mq
https://areasosta.com/domande-frequen-
ti/quanto-rende-un-ettaro-di-bosco-ce-
duo
https://www.proiezionidiborsa.it/
quanto-vale-un-ettaro-di-bosco-e-cri-
si-anche-nel-settore-del-legno-e-nel-
la-filiera-del-mobile/#:~:text=Il%20
valore%20di%20un%20bosco%20in%20gener-
e%20parte%20dai%204.000,di%20nocciole-
to%2C%20castagneto%20o%20uliveto
https://www.regione.calabria.it/websi-
te/
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