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Innovative

Approaches

Fire

Prevention

Gruppo 6 - Francesco Furlani, Tommaso Gasparetto,


Giorgia Leandri, Giacomo Nardini
1
Università IUAV di Venezia
Laurea Magistrale in Urbanistica e Pianificazione per la Transizione
a.a. 2022-23 | Dinamiche Spaziali e Tecnologie dell’Informazione
Prof. Giovanni Borga | collaboratore: Nicola Romanato
Gruppo 6 - Francesco Furlani, Tommaso Gasparetto, Giorgia Leandri, Giacomo Nardini
2
INDICE
1. INQUADRAMENTO TEMATICO
1.1 Analisi del fenomeno, il caso degli incendi
1.2 Le fasi dell’incendio
1.3 Scelta aspetto specifico da affrontare
1.4 Problematiche
1.5 Obiettivo finale

2. ANALISI DELLO STATO DELL’ARTE


2.1 Indagine esplorativa
2.1.1 Descrizione criteri utilizzati
2.1.2 Scelta dell’app motivata
2.2 Reverse Engineering “European Forest Fire Informnation System”
2.2.1 Individuazione attori
2.2.2 Fonti dati
2.2.3 Funzionalità
2.2.4 Modalità d’utilizzo
2.2.5 Analisi SWOT

3. DEFINIZIONE DELLA METODOLOGIA


3.1 Creazione applicazione e processo decisionale
3.2 Analisi della domanda informativa
3.3 Schematizzazione della metodologia operativa,
obiettivi e funzioni dell’applicazione

4. REALIZZAZIONE DI UN PROTOTIPO DELL’APPLICAZIONE


4.1 Reperimento dei dati e creazione dataset
4.2 Flusso di lavoro ed elaborazioni
4.3 Manutenzione del sistema
4.4 Modalità visualizzazione (Interfaccia applicazione)

5. ANALISI CRITICA DEI RISULTATI


5.1 Sintesi lavoro svolto
5.2 Riflessione critica (limiti e problematiche)
5.3 Sviluppo futuro

6. SITOGRAFIA

3
1. INQUADRAMENTO TEMATICO
1.1 Analisi del fenomeno, il caso de- combustibile più è alta la probabilità che
vada a fuoco. Questo è dovuto al livello
gli incendi di disidratazione del combustibile, che
Il termine “incendio” indica, secondo i risulta essere più basso principalmente la
dettami della normativa vigente: notte e nelle aree boschive fitte e chiuse.
<<un fuoco con suscettibilità a espandersi - Vento, la cui direzione e velocità de-
su aree boscate, cespugliate o arborate, terminano la forma e la velocità di propa-
comprese eventuali strutture e infrastrut- gazione.
ture antropizzate poste all’interno delle
predette aree, oppure su terreni coltiva- Valore Termine Velocità Effetti
ti o incolti e pascoli limitrofi a dette Scala descrit- media del sulla
aree>>. Beaufort tivo vento terra
Affinché si verifichi un incendio è necessa- (km/h)
ria la simultanea presenza di tre compo- 0 Calma <1 Calma, il
nenti, i quali compongono il cosiddetto fumo sale
“triangolo del fuoco”, ovvero: vertical-
- Combustibile: ovvero un qualsiasi tipo mente
di sostanza infiammabile; 1 Bava di 1-5 La dire-
- Comburente: elemento che alimenta la vento zione del
combustione, questo processo riguarda vento è se-
principalmente l’ossigeno; gnalata dal
- Fonte d’innesco: sono tutti quegli movimento
elementi che fanno alzare la temperatura del fumo
del combustibile. Essi hanno varie nature, 2 Brezza 6-11 Le foglie
ad esempio elettrica, si pensi al malfun- leggera frusciano
zionamento di un’apparecchiatura; ottica, 3 Brezza 12-19 Foglie e
ovvero una forte e costante concentrazione tesa ramoscelli
di raggi solari in un determinato punto; in costante
oppure chimica, definita dalla reazione tra movimento
differenti componenti chimiche; ancora, 4 Vento mo- 20-28 Si solleva
biologica, meccanica o termica. derato polvere e
carta
5 Vento 29-38 Gli arbusti
Fo

teso iniziano ad
ondeggiare
nt
e t

6 Vento 39-49 Si muovo-


i
en

fresco no anche i
d’
ur

rami grossi
in
mb

7 Vento 50-61 Gli alberi


forte iniziano ad
ne
Co

ondeggiare
sc

8 Burrasca 62-74 Si staccano


o

moderata i rami da-


gli alberi

Combustibile 9 Burrasca
forte
75-88 Leggeri
danni agli
edifici
CAUSE SCATENANTI
Queste possono essere raggruppate sotto 10 Burrasca 89-102 Alberi sra-
fortis- dicati
due macrocategorie, la prima che comprende
sima
gli incendi naturali; mentre, la seconda
ha matrice l’elemento antropico. Analiz- 11 Fortunale 103-117 Vasti danni
strutturali
zando nello specifico, ciò che connota gli
incendi naturali sono in particolar modo 12 Uragano >118 Danni in-
sono le condizioni climatiche: genti alle
strutture
- Umidità. Meno umidità è presente nel

4
La scala di Beaufort, sistema internazio- trasportatore di calore.
nale, adottato nel 1949, per quanto ri- Infine, ovviamente, un altro elemento de-
guarda la misurazione della potenza dei terminante è la temperatura, sia del
venti. Gli effetti che il vento comporta combustibile stesso sia dell’ambiente
agli incendi possono essere riassunti in circostante. Indubbiamente, anche le ca-
sei punti: ratteristiche della vegetazione presente e
1- Aumenta l’evapotraspirazione delle la morfologia del terreno sono fattori che
piante e l’evaporazione dell’acqua presen- fanno crescere o decrescere le probabilità
te nell’ambiente. d’incendio.
2- Alimenta la combustione portando com-
burente (ossia l’ossigeno) al carburante. 1.2. Le fasi dell’incendio
3- Influenza la direzione di propagazione
dell’incendio. Ad esempio: se considerato Quando le condizioni sono “favorevoli” si
un terreno pianeggiante il fenomeno tende verifica la prima delle quattro fasi in
ad assumere una forma circolare (questo tema di incendi, definita ignizione, termi-
in assenza di vento), quindi ci sarà una ne derivante dal nome della temperatura di
propagazione su più fronti. Viceversa, il surriscaldamento che assume il combustibi-
fuoco tenderà ad espandersi seguendo la le: temperatura di ignizione.
traiettoria e la direzione da cui soffia il La seconda fase è denominata “flashover”,
vento. equivale a dire quel periodo, subito dopo
l’innesco dell’incendio, in cui c’è un
incremento esponenziale della temperatura
VENTO del combustibile. Questi minuti (che so-
litamente oscillano tra i 5 e i 25 minu-
ti) sono i tempi decisivi, durante i quali
l’incendio raggiunge la sua massima poten-
za.
Come terza fase si identifica il cosiddetto
incendio generalizzato, questa fa riferi-
mento, in particolar modo, a ciò che acca-
4- Determina la velocità di avanzamento de quando la propagazione del fenomeno si
del fuoco, tuttavia c’è una precisazione imbatte nelle strutture e infrastrutture
da dover apportare: fino ad una velocità di antropiche; provocando il collasso delle
40km/h la propagazione avrà una in senso stesse e quindi determinando un ulteriore
crescente, una volta superato questo va- rischio nel quale ci si può imbattere.
lore l’avanzamento subisce una riduzione Infine, l’ultima componente guarda lo sta-
come si può notare nella tabella sotto- dio finale dell’evento, ovvero l’arresto
stante. dell’incendio, più propriamente si parla
di “fase di decadimento”. Nonostante que-
sto però, è fondamentale prestare atten-
Velocità vento Velocità avanzamen- zione alle aree che sono state coinvolte,
(Km/h) to incendio (m/h) ciò alla luce del fatto che queste potreb-
20 250 bero trovarsi in una situazione in cui il
40 600 fuoco è in uno stadio latente, ovvero in
45 750 attesa di nuovo carburante per potersi
50 800 alimentare.
Infatti, la suddetta fase potrebbe essere
una delle più problematiche, in quanto è
anche difficile intervenire in queste deter-
5- Trasporta calore al territorio antece- minate zone.
dente al fronte dell’incendio, facilitando
la sua combustione.
6- L’ultimo punto riguarda i fenomeni di
spotting ovvero la creazione di focolai
intorno all’incendio principale, in quanto

5
1.3 Scelta aspetto specifico da
affrontare
L’aspetto chiave su cui il progetto si
basa è l’analisi delle diverse fasi
dell’incendio, per sviluppare un’appli-
cazione che restituisca informazioni ai
differenti utenti in base all’utilità rite-
nuta pertinente per ognuno di essi.

1.4 Problematiche
Le problematiche all’interno del processo
della gestione delle emergenze degli in-
cendi si dividono in tre gruppi:
Attori: la problematica principale degli
attori è la comunicazione tra di essi.
Spesso la mancanza di questo fattore in-
cide notevolmente sulla tempestività e la
gestione di un intervento o semplicemente
sulla qualità e sul numero di dati e in-
formazioni disponibili.
Processi: le principali difficoltà per quan-
to riguarda i processi sono all’interno
delle fasi di coordinamento, in tali fasi
quest’ultimo è necessario affinché venga
svolto un operato efficace e tempestivo.

1.5 Obiettivo finale

L’obiettivo finale è quello di migliorare


la prevenzione degli incendi, informare
i cittadini, fare in modo che ci sia una
maggior collaborazione e comunicazione tra
gli attori che interagiscono con la tema-
tica degli incendi e fare in modo di otte-
nere una migliore risposta nel caso doves-
se verificarsi un caso di incendio.
Inoltre, si propone una restituzio-
ne approssimativa dei danni causati
dall’evento, in modo tale da poter es-
sere di supporto alle diverse pubbli-
che amministrazioni per quantificare i
danni rilevati.

6
2. ANALISI DELLO STATO DELL’ARTE
2.1 Indagine esplorativa

Precedentemente alla spiegazione di quelle che possono essere le fasi in caso di in-
cendio effettivo, sono state prese in considerazione sei applicazioni che trattano la
tematica degli incendi.
Le applicazioni sono state da noi selezionate cercando di trovare le più complete e
disponibili sulle piattaforme per telefoni-cellulari “App store”, “Play store” e altri
visualizzatori presenti in internet, accessibili anche da dispositivi fissi.
I software e le applicazioni scelte sono le seguenti:

- Bushfire.io (mobile o browser)


Visualizzatore per le emergenze per Australia e Stati Uniti.La piattaforma di consape-
volezza situazionale degli incendi boschivi.
Permette di ricevere notifiche entro un raggio di 75 km. Fornisce le previsioni del
vento a bassa risoluzione (30 km) su 3 ore dalla NOAA (National Oceanic and Atmosphe-
ric Administration) degli Stati Uniti, sulla base delle previsioni globali Global Fo-
recast System (GFS).

- Sistema di allerta
servizio di informazione per la popolazione di Milano per avvisare in caso di Allerta
idro-meteo, incendio ed esondazione.

7
- Tracker Wildfire: Fireguard
Monitoraggio degli incendi boschivi utilizzando i dati della NASA. Monitora la posi-
zione e il movimento degli incendi boschivi. Fornisce le informazioni relative agli
incendi nelle ultime 24 ore (solo negli USA).

- Hydrant:
l’applicazione permette di vedere la posizione degli idranti in una porzione di terri-
torio limitata della Svizzera.

8
- EFFIS (Copernicus):
permette di inquadrare il territorio europeo fornendo indice del pericolo degli in-
cendi (FWI), possiede la cronologia degli incendi passati e visualizza i vari incen-
di attivi in tempo reale e le aree bruciate. Inoltre permette di ricevere notizie su
eventuali roghi rilevanti o nelle vicinanze e lo scaricamento di dati.

- Global Fire Dashboard (Greenpeace):


l’applicazione permette di visualizzare per ogni stato del mondo i focolai, la tempe-
ratura, le precipitazioni, il vento e la copertura del suolo.

9
2.1.1 Descrizione dei criteri utiliz-
zati per la comparazione
Al fine di poter svolgere un confronto frequenza di aggiornamento;
dettagliato tra i diversi programmi, sono - Interfaccia: interfaccia pulita e user
stati individuati precedentemente una se- friendly, diversi livelli selezionabili;
rie di criteri guida, i quali rispondono - Fonti: si intende l’affidabilità delle
ai concetti di efficienza, efficacia e accu- fonti in base alla provenienza;
ratezza dell’informazione. Sulla base di - Funzioni: si intendono il numero di
questo saranno poi attribuiti dei punteggi azioni possibili da vedere all’interno
in scala, valutando, in seguito, quale dei dell’applicazione. A quanto siano utili ed
casi studio analizzati risulta essere il efficienti per l’utente.
più pertinente per questo progetto.
Spiegazione pesi:
CRITERI GUIDA PESO CORRISPONDEN- I pesi servono per valutare le applica-
zioni e confrontarle fra loro, in modo da
TE PER L’ANALISI
capire grazie alla media ponderata finale
Efficacia comunica- dei valori l’utilità di ognuna di esse.
0.5
tiva
Presenza dati in I valori dei pesi sono intesi come:
1 0: informazione assente
tempo reale
1: insufficiente
Interfaccia 0.7
2: scarso
Fonti 1 3: sufficiente
Funzioni 0.7 4: buono
5: ottimo

Spiegazione criteri:
- Efficacia comunicativa: si intende l’ef-
ficacia dell’applicazione nel comunica-
re all’utente i contenuti all’interno di
essa;
- Presenza di dati in tempo reale: se vi
sono dati irt (in real time) e la loro

CRITERI Bushfire. Sistema di Tracker Hydrant Effis Global


io allerta wildfire: (Coperni- Fire Dash-
fireguard cus) board
EFFICIENZA
3 2 3 4 4 3
COMUNICATIVA
PRESENZA DI
DATI IN 4 0 0 1 5 3
TEMPO REALE
INTERFACCIA 4 2 2 4 3 4
FONTI 5 1 0 1 5 5
FUNZIONI 4 3 2 2 4 4
MEDIE
4.1 1.4 1.1 2.1 4.3 3.9
PONDERATE

10
2.1.2 Scelta dell’app motivata FATTORI POSITIVI FATTORI NEGATIVI
Facilmente Frame rate scarso
Dopo un confronto abbiamo deciso di soffer- comprensibile
marci sull’APP: “EFFIS”, analizzandola e
andando a descriverne le caratteristiche, Livello estetico esclusiva per
con relative peculiarità, vantaggi o man- ben curato U.S.A. e Australia
canze presenti. Fonti affidabili Impossibilità
dell’utente di
segnalare incen-
dio e/o rischi
d’incendio
Multi rischio (in-
cendi, alluvioni,
incidenti ecc.)

2.2 Reverse engineering “European Fo-


rest Fire Information System”
EFFIS (European Forest Fire Information COLLABORATORI
System) è un sistema di informazioni su- EFFIS è un sistema collaborativo che coin-
gli incendi boschivi in Europa. È gestito volge una vasta rete di soggetti per ga-
dall’Agenzia europea per l’ambiente (EEA) rantire che le informazioni sulle situa-
e fornisce informazioni sulle situazio- zioni di incendio boschivo siano accurate,
ni di incendio boschivo in tempo reale, affidabili e tempestive.
con una copertura geografica che comprende I soggetti che collaborano con EFFIS in-
l’Europa e alcuni paesi limitrofi. cludono:
Il sistema utilizza una combinazione di
fonti di dati, tra cui segnalazioni sul 1. Agenzie nazionali: le agenzie nazionali
terreno, immagini satellitari e previsioni responsabili per la gestione degli incen-
meteorologiche, per monitorare costante- di boschivi forniscono informazioni sulle
mente la situazione degli incendi boschivi situazioni di incendio sul loro territorio
in Europa. I dati raccolti vengono utiliz- e supportano l’analisi e l’interpretazione
zati per supportare la pianificazione della dei dati.
risposta all’incendio, la gestione della 2. Organizzazioni internazionali: EFFIS
crisi e la valutazione dei danni. collabora con organizzazioni internazio-
Inoltre, il progetto è supportato da un nali come l’Organizzazione europea per la
gruppo di esperti in materia di incendi protezione delle foreste (EUROFPA) e l’Or-
boschivi, che forniscono il loro contri- ganizzazione mondiale per la meteorologia
buto nell’elaborazione di previsioni e (OMM) per garantire che le informazioni
analisi sulla situazione degli incendi. Il sulle situazioni di incendio boschivo sia-
gruppo è costituito da rappresentanti di no affidabili e complete.
agenzie nazionali e internazionali, orga- 3. Università e istituti di ricerca: EF-
nizzazioni non governative e università. FIS lavora in stretta collaborazione con
università e istituti di ricerca per svi-
L’obiettivo di EFFIS è quello di favorire luppare nuove tecnologie e metodi per la
e sostenere la cooperazione transfronta- raccolta e l’analisi dei dati sugli incen-
liera e la pianificazione della risposta di boschivi.
efficace all’incendio. Il sistema è aper- 4. Forze dell’ordine e squadre di soccor-
to al pubblico e può essere utilizzato da so: EFFIS collabora con forze dell’ordi-
tutti gli stakeholder interessati, tra cui ne e squadre di soccorso per raccogliere
responsabili delle politiche, gestori del- informazioni sulle situazioni di incendio
le emergenze, scienziati e media. sul terreno e supportare le attività di
soccorso.

11
UTENTI 2.2.1 Individuazione attori
EFFIS viene utilizzato da una vasta gamma
di soggetti che operano nel settore della
L’organizzazione del visualizzatore pre-
gestione degli incendi boschivi, tra cui:
vede diversi livelli di responsabilità e
competenza.
1. Agenzie governative: le agenzie gover-
native responsabili per la gestione degli
In primo luogo, c’è il “Centro di coordi-
incendi boschivi utilizzano le informa-
namento EFFIS”, che è responsabile per la
zioni fornite da EFFIS per pianificare e
gestione del sistema EFFIS nel suo com-
coordinare le loro attività di soccorso e
plesso. Esso si occupa della raccolta dei
gestione degli incendi.
dati dai paesi partecipanti, del manteni-
2. Organizzazioni non governative: le or-
mento del sistema e della pubblicazione
ganizzazioni non governative che operano
dei risultati.
nel settore della gestione degli incen-
di boschivi possono utilizzare EFFIS per
In secondo luogo, ci sono i “Paesi parte-
monitorare la situazione degli incendi e
cipanti”, che sono responsabili di fornire
supportare le loro attività di soccorso.
i dati relativi agli incendi boschivi che
3. Forze dell’ordine: le forze dell’ordine
si verificano nei loro territori. Questi
possono utilizzare EFFIS per monitorare la
dati vengono inviati al Centro di coordi-
situazione degli incendi e supportare le
namento EFFIS.
loro attività di soccorso.
4. Media: i media possono utilizzare le
In terzo luogo, ci sono gli “Utenti finali”
informazioni fornite da EFFIS per mantene-
del visualizzatore EFFIS, come i responsa-
re i cittadini informati sulle situazioni
bili della gestione degli incendi boschivi
di incendio boschivo.
a livello regionale o locale, che possono
5. Scienziati e ricercatori: i ricercatori
utilizzare il sistema per monitorare gli
e gli scienziati possono utilizzare le in-
incendi boschivi e le loro dinamiche.
formazioni fornite da EFFIS per sviluppare
nuove tecnologie e metodi per la gestione
Infine, ci sono i “Fornitori di dati”, come
degli incendi boschivi.
i sistemi di sorveglianza satellitare, i
sensori di fumo e i rilevatori di calore,
L’EFFIS comprende, partendo dalla fase
che forniscono dati utili al sistema EFFIS
pre-incendio, i seguenti moduli:
per il monitoraggio degli incendi boschi-
- valutazione del rischio di incendio;
vi.
- valutazione rapida dei danni, che com-
prende il rilevamento attivo e la valuta-
zione della gravità;
- valutazione delle emissioni e dispersio-
ne del fumo.

Analisi modalità di utilizzo:


Una volta localizzato il fenomeno, viene
visualizzata la città di riferimento, sta-
to del fenomeno (attivo o meno), tipologia
del fenomeno (fuoco, acqua), dimensione
del fenomeno (creando un poligono), stato
di allerta. I cittadini non possono cari-
care la posizione di un incendio, ma sola-
mente monitorarlo.

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ATTORI RUOLO UTILIZZO
Commissione Europea Gestore Monitora i diversi programmi di lavoro annuali de-
(CE) rivanti da Copernicus.
Promuove l’utilizzo del programma Copernicus e dei
suoi servizi.
Mediante un team di lavoro appositamente delegato,
si identificano tutte le necessità degli utenti.

European Space Agen- Gestore/ Fornisce le apparecchiature per lo svolgimento del


cy (ESA) Fornitore lavoro effettuato da Copernicus. In particolar modo
fornisce: supporto e coordinamento tecnico; pro-
gettazione, sviluppo, appalto e funzionamento dei
sistemi satellitari.
Programma Copernicus Gestore/ Mediante l’ingente e variegata mole di dati deri-
Fornitore vanti dai satelliti e dagli Stati Membri, Coperni-
cus fornisce supporto per le decisioni politiche,
in modo tale da gestire al meglio ogni tipo di esi-
genza derivante dai soggetti coinvolti
Copernicus Emergency Fornitore Fornisce informazioni per quel che riguarda emer-
Management Service genze di natura antropica o naturale. Le informa-
(CEMS) zioni derivano dall’utilizzo dei satelliti.

Fire Information for Fornitore Attraverso il sensore MODIS a bordo dei satelliti
Resource Management TERRA e ACQUA individua gli incendi attivi
System (NASA FIRMS)
European Organisa- Gestore/ Mette a disposizione e gestisce i satelliti delle
tion for the Exploi- Fornitore missioni Landsat
tation of Meteorolo-
gical Satellites
(EUMETSAT)
European Centre for Fornitore Tramite l’utilizzo di un modello deterministico
medium-range Weather calcolando il Fire Weather Index (FWI) produce quo-
Forecasts (ECMWF) tidianamente previsioni del pericolo di incendio
Responsabili politi- Utente Per sviluppare normative e politiche ambientali o
ci per adottare decisioni cruciali in caso di emergen-
za
Vigili del Fuoco Utente Per monitorare gli incendi boschivi e coordinare
l’intervento sul campo
Protezione Civile Utente Per monitorare gli incendi boschivi e coordinare
l’intervento di emergenza in caso di necessità
Corpo Forestale Utente Per monitorare gli incendi boschivi e prendere de-
cisioni relative alla gestione delle risorse fore-
stali.
Forze dell’ordine Utente Per avere maggiori informazioni del territorio
Associazioni di vo- Utente Per avere maggiori informazioni del territorio e
lontari per interventi più efficaci
Enti locali Utente Per monitorare la situazione degli incendi boschivi
nei loro territori e prendere decisioni operative e
di gestione
Cittadini Utente Per avere maggiori informazioni del territorio
Istituti di ricerca Utente Per analizzare i dati sugli incendi boschivi e svi-
luppare strategie di prevenzione e gestione degli
incendi boschiv

13
Gerarchia attori
Commissione Europea
European Organisation Fire
for the Exploitation of Information for
EUMETSAT Meteorological NASA FIRMS Resource
Satellites European Management
Space System
ESA Agency
Satelliti Landsat Satelliti TERRA e ACQUA
Copernicus
METEOSAT ECMWF
European
Centre for
Medium-Range
Fire
Weather
FWI Weather Emergency
Forecasts
Index Management
Service
ACTIVE FIRE &
FIRE DANGER FORECAST EMS
BURNT AREAS

14
European
Forest
EFFIS Fire
Information
System
Responsabili politici Protezione Civile Forze dell’ordine Vigili del Fuoco Corpo Forestale
Enti locali Associazioni di volontari Istituti di ricerca
Cittadini
European Rapporto gerarchico Gestore Visualizzatore
Environment
EEA Agency
Proprietà Fornitore dati Sistemi di acquisizione
Flusso di dati Utilizzatore Funzionalità/Elaborazioni
2.2.2 Fonti Dati 2.2.3 Funzionalità

Rilevamento incendio attivo Le funzionalità di EFFIS sono uguali per


Gli incendi attivi sono localizzati sulla tutti gli attori, indipendentemente dalla
base delle cosiddette anomalie termiche persona o dall’ente che ricerca e richiede
da essi prodotte. Gli algoritmi confron- i dati. Questi vengono forniti in seguito
tano la temperatura di un potenziale in- a una richiesta tramite la compilazione di
cendio con la temperatura della copertura un modulo e sono disponibili per qualunque
del suolo circostante; se la differenza di persona li richieda senza alcun tipo di
temperatura è superiore a una determina- esclusività.
ta soglia, il potenziale incendio viene
confermato come incendio attivo o “punto EFFIS è il sistema europeo d’informazione
caldo”. per quanto riguarda gli incendi boschivi,
EFFIS utilizza il rilevamento attivo degli è un sistema web modulare che fornisce in-
incendi fornito dalla NASA FIRMS (Fire In- formazioni geografiche quasi in tempo reale
formation for Resource Management System). e permette di visualizzare le informazioni
Il Fire Information for Resource Manage- storiche sugli incendi boschivi passati.
ment System (FIRMS) della NASA distribui- Le funzionalità e i dati sul monitorag-
sce i dati sugli incendi attivi in tempo
​​ gio degli incendi comprendono sia la fase
reale (NRT) entro tre ore dall’osserva- antecedente all’incendio sia la fase che
zione satellitare dal Moderate Resolution valuta i danni al termine del fenomeno.
Imaging Spectroradiometer (MODIS) e dalla
Visible Infrared Imaging Radiometer Sui- Le principali funzioni di EFFIS includono:
te (VIIRS) della NASA. FIRMS fa parte di 1. Raccolta di dati: EFFIS raccoglie dati
Land, Atmosphere Near real-time Capability su incendi boschivi, meteo e clima, non-
for EOS (LANCE) della NASA. ché informazioni geospaziali da una vasta
gamma di fonti in tutta Europa.
MODIS 2. Elaborazione dei dati: EFFIS elabora
Il sensore MODIS, identifica le aree del i dati raccolti per fornire informazioni
terreno nettamente più calde dell’ambien- dettagliate sulle condizioni dei boschi e
te circostante e le segnala come incendi sugli incendi boschivi in corso.
attivi. 3. Visualizzazione dei dati: EFFIS visua-
lizza le informazioni sui dati elaborati
VIIRS in forma di mappe interattive, che consen-
Il VIIRS (Visible Infrared Imaging Radio- tono di esaminare i dati a livello regio-
meter Suite) a bordo della NASA/NOAA Suomi nale, nazionale e internazionale.
National Polar-orbiting Partnership (SNPP) 4. Condivisione dei dati: EFFIS condivide
utilizza algoritmi simili a quelli uti- i dati con gli Stati membri dell’UE e con
lizzati da MODIS per rilevare gli incendi altre organizzazioni che lavorano nel set-
attivi. tore degli incendi boschivi. Ciò consente
una risposta coordinata e integrata agli
Previsione del pericolo di incendio incendi boschivi in tutta Europa.
Il Centro europeo per le previsioni meteo- 5. Monitoraggio: EFFIS monitora costan-
rologiche a medio termine (ECMWF) produce temente gli incendi boschivi in corso e
quotidianamente previsioni del pericolo di fornisce informazioni sulle condizioni dei
incendio per i servizi di gestione delle boschi in tempo reale.
emergenze di Copernicus (CEMS). La rete 6. Previsione: EFFIS utilizza i dati rac-
EFFIS adotta il Canadian Forest Fire We- colti per fare previsioni sul rischio di
ather Index (FWI) System come metodo per incendi boschivi in futuro. Ciò consente
valutare il livello di pericolo di incen- una migliore pianificazione e preparazione
dio in modo armonizzato in tutta Europa. per la stagione degli incendi boschivi.

15
2.2.4 Modalità d’utilizzo

Sono previsti differenti livelli di detta- specifici.


glio e funzionalità, in modo da risponde- D’altra parte, per gli utenti meno esper-
re alle esigenze e alle competenze degli ti, come i cittadini comuni, EFFIS of-
utenti finali, dai cittadini comuni agli fre una visualizzazione semplificata degli
esperti del settore. incendi boschivi in corso o recentemente
Ad esempio, gli utenti esperti del settore avvenuti, attraverso mappe interattive e
possono accedere a informazioni più detta- strumenti di ricerca. In questo modo, gli
gliate e specialistiche, come ad esempio i utenti possono monitorare la situazione
dati meteorologici e climatici, la veloci- degli incendi boschivi nelle loro aree di
tà di propagazione dell’incendio, l’indice interesse e adottare misure di precauzione
di rischio di incendio, e altri parametri adeguate.

2.2.5 Analisi SWOT

Strenghts Weaknesses

- Efficienza comunicativa (comprensione - Download di alcuni dati su richiesta


dei dati, nella loro natura e nella loro - Legenda non filtrabile
rappresentazione) - Scarsa notorietà a livello pubblico e
- Presenza di dati in tempo reale privato
- Fonti verificate - Efficienza limitata nel breve periodo
- Presenza di un archivio storico data dalle tempistiche dell’aggiornamen-
- Guida utente to dell’immagine
- Open data per tutti gli utilizzatori - Difficoltà nel reperire le fonti dei

s w
senza limitazioni dati
- Maggiori informazioni sui fuochi atti-
vi e le aree bruciate

Opportunities Threats

- Altre lingue europee - Server offline e impossibilità di un


- Opportunità di ampliamento dell’uti- corretto funzionamento
lizzo a livello pubblico e privato - Informazioni errate dovute a dati sba-
- Aggiungere maggiori informazioni per gliati ricevuti (letture sbagliate sa-
fuochi e aree bruciate (coordinate, cit- telliti)
tà, data spotting, durata, cause)

O 16
T
3. DEFINIZIONE DELLA METODOLOGIA
3.1 Creazione applicazione e processo 3.2 Analisi della domanda informativa
decisionale
La decisione di creare questa applicazio- Gli attori presi come riferimento per
ne nasce dall’esigenza di sviluppare uno intervenire durante le emergenze sono il
strumento che operi a livello di Parco Na- corpo nazionale dei vigili del fuoco e la
zionale con specifiche caratteristiche sul protezione civile.
fenomeno degli incendi. Le esigenze che l’applicazione dovrà sod-
La presenza di strumenti simili si può disfare sono riportate in seguito, dove
trovare solo a livello Europeo, ma non na- vengono indicate tutte le funzioni che la
zionale. Inoltre le app già presenti, an- stessa svolgerà, con relative specifiche
che se a volte ben progettate, riscontrano sui destinatari.
alcuni problemi e criticità.
Questo progetto permette di creare un modo
chiaro e facile per la comunicazione di 3.3 Schematizzazione della metodolo-
notizie in merito a fenomeni di incendi gia operativa, obiettivi e funzioni
tra i semplici cittadini e gli organi di
dell’applicazione
competenza sul territorio.
Così facendo anche per le autorità compe-
Le funzioni e gli obiettivi dell’appli-
tenti, che saranno in seguito esplicitate,
cazione, sotto elencati, sono la pianifi-
sarà più facile operare in modo tempestivo
cazione a fini di antincendio delle aree
ed efficiente. Questo progetto verrà appli-
maggiormente a rischio e un maggior co-
cato in primis al Parco Nazionale dell’A-
ordinamento dei vari attori ed organi che
spromonte, il quale detiene il record per
operano in quest’area, creando una vera e
numero di incendi boschivi annuali. In
propria connessione di informazioni tra
caso di risultati positivi, “Innovati-
i vari soggetti. Anche i cittadini sono
ve Approaches to Fire Prevention” (IAFV)
coinvolti nelle azioni di monitoraggio
potrà essere replicato su tutti gli altri
delle aree del parco.
parchi affetti da questo fenomeno.

17
Ministero della Transizione
Commissione Europea
Ecologica
Grafico di funzionamento
Regione
European Space Agency
(Calabria)
Provincia
Copernicus
(Reggio Calabria)
Ente Parco Nazionale Emergency
IQ Firewatch Network
(Aspromonte) Management Service
Sensore multispettrale EFFIS
ACTIVE FIRE &
Sala di controllo Project GAIA

18
BURNT AREAS
Osservatori antincendio ESRI ? FIRE DANGER FORECAST
GRUPPO 6 ?
IUAV ?
Osservatori antincendio
Vigili del fuoco Enti locali Cittadini
Carabinieri Forestali Associazioni di volontari
Rapporto gerarchico Gestore Visualizzatore
Protezione Civile Proprietà Fornitore dati Sistemi di acquisizione
Flusso di dati Utilizzatore Funzionalità/Elaborazioni
FUNZIONI APPLICAZIONE

Tempo reale: (per tutti utenti app)


- App per Parco Nazionale Aspromonte
- Segnalare posizione incendio (coordina-
te N e E)
- Segnalare intensità e dimensione (alto,
medio, … e forma in shape)
- Segnalare condizioni atmosferiche (tem-
perature, direzione del vento, umidità)
- Rischi dell’incendio
- Ora della fase di innesco e ora di in-
tervento Vigili del fuoco
- Caserma di competenza dei vigili del
fuoco
- Tramite la localizzazione si invierà un
messaggio/notifica per comunicare l’innesco
ai possibili cittadini coinvolti
- Possibilità da parte degli utenti di
segnalare direttamente gli incendi inne-
scati
- Monetizzazione del danno causato
dall’incendio sapendo il costo dei diversi
tipi di vegetazione all’ettaro.

Storico incendi: (per tutti utenti)


- Segnalati e mappati tutti gli incendi
passati, così da permettere di visualiz-
zare le aree più colpite, con rispettive
cause, danni causati.

Funzione solo per le autorità (Vigili del


fuoco e protezione civile)
- Mettere in contatto tramite avvisi tut-
te le principali caserme della zona, in
modo da organizzare velocemente le squadre
di intervento.
- Previsione su dati scientifici di luoghi
soggetti a forte rischio di incendio
- Tipo di vegetazione o piantumazione per-
sa a causa incendio

Funzione informativa (per tutti gli uten-


ti)
- Informare i cittadini al termine degli
incendi dei dati relativi a causa, modali-
tà di intervento avvenuto, tempo impiegato
per lo spegnimento e danni riportati.

Pericoli correlati derivanti dagli incendi


(per tutti gli utenti)
- Inquinamento dell’aria dovuto al fumo
con relative zone
Disboscamento provocato e possibili rischi
dovuti ad esso

19
Grafico di funzionamento
(Vigili del fuoco)
Project GAIA
Sala di controllo
Centro
Operativo Flotta statale
Aereo
Unificato
Istituzioni Sala
Operativa
Unificata
Permanente
C.O.A.U.
Cittadini S.O.U.P.
Flotta regionale
Gestione Coord. Coord.

20
Squadre di avvistamento n.verde C.O.P. aereo
Centri Direttore
Operativi Operazioni
Provinciali Spegnimento
C.O.P. D.O.S.
Squadra volontari Squadra autobotte Squadra pronto intervento Squadra VVF
Sala Operativa Centro
Com. telefonica Segnalazione Forze aeree
Unificata Operativo
S.O.U.P. Permanente C.O.A.U. Aereo Unificato
Com. applicazione
Forze terrestri Coord. tecnico su incendio
Com. radio
Centri Operativi Direttore
C.O.P. Provinciali D.O.S. Operazioni
Com. web/app
Coordinamento
centrale
Spegnimento
4. REALIZZAZIONE DI UN PROTOTIPO DELL’APPLICAZIONE

4.1 Reperimento dei dati e creazione dataset

DATI VETTORIALI
NOME UTILIZZO FONTE TIPOLOGIA
CLC - Corine Land Classificazione del Corine Land Cover, Co- SHP - aree
Cover. Copertura del tessuto urbano pernicus
suolo 2018
Assi Viari (16_percor- Identificazione percor- sito Aspromonte SHP - linee
si) si esistenti
Strade Identificazione percor- Open Street Map SHP - linee
si esistenti
Limiti amministrativi Identificare i limi- sito Aspromonte SHP - aree
(regionali, provincia- ti amministrativi per
li, comunali) delegare le rispettive
competenze
“Vegetazione reale” Classificazione delle sito Aspromonte SHP - aree
diverse tipologie di
specie vegetativa
Limiti Aspromonte Identificare il perime- sito Aspromonte SHP - linee
tro amministrativo del
Parco

DATI RASTER
NOME UTILIZZO FONTE DIMENSIONE PIXEL
ESA - Copernicus 2 - calcolo NBR Copernicus 20 metri
Sentinel 2
FWI Indice meteorologico Copernicus 8 km
di pericolo incendi
boschivi
Sentinel 2 Calcolo della copertu- Copernicus 20 metri
ra del suolo
DTM Utilizzato per la fu- Istituto nazionale di 10 metri
tura elaborazione del- geofisica e vulcanolo-
le curve di livello gia (INGV) - Tinitaly
Sono stati utilizzati
i DTM: E42005; E42505;
E42010; E42510; E42515

PRODOTTI CARTOGRAFICI
NOME UTILIZZO FONTE SCALA
tavola C14 - Tavola Identificazione dei Ente Parco Nazionale 1:25.000
delle infrastrutture punti più vicini Aspromonte UTM -
WGS84 Zona 33 Nord

Tavola R9 Identificazione delle Provincia di Reggio 1:100.000


(Tav.R.9) - Nome: aree predisposte agli Calabri UTM-WGS84 Zona 33 Nord
R9 - Aree percorse dal incendi boschivi
fuoco e rischio incen-
dio

21
4.2 Flusso di lavoro ed elaborazioni
Gestire l'emergenza boschiva.
Area studio: Parco dell'Aspromonte

Fase di monitoraggio Fase di gestione Fase post incendio

INPUT

Immagine satellitare S2 7/08/2021 Griglia esagonale classificata Area bruciata


Plugin OTB Sentieri Vegetazione reale
Digital Terrain Model Assi viari Tabella con la codifica della vegetazione
Limiti amministrativi provinciali Plugin OSM reale
Confini amministrativi del Parco Nazionale Curve di livello Informazioni sulle diverse tipologie di specie,
dell'Aspromonte Tavola C14 - Tavola delle infrastrutture in particolare costi e benefici persi
Sensori

PROCESSING

Plugin OTB: elaborazione dell'immagine Join shapefile 'vegetazione reale' e foglio


satellitare, classificazione suolo in 15 di codifica delle diverse specie di OUTPUT
classi vegetazione;
OUTPUT "Reclass" comando che raggruppa le Comando 'unisci attributo per posizione Griglia esagonale
medesime tipologie di suolo. (riassunto)' -> maggioranza con la tipologia di
Griglia esagonale
Creazione di una griglia esagonale (lato vegetazione
come base di
200m)
supporto
"Statistiche zonali" (Maggioranza)
Ritaglio della griglia secondo i limiti Attività di ricerca: reperimento delle
provinciali informazioni su: OUTPUT
1- Costo di ripiantumazione dell'area
mediante la stessa specie bruciata (costi); Tabella dei valori
2- Quantità di CO2 assorbita dalla specie specifici per specie
Sostituzione dei valori nella tabella attributi intaccata (benefici persi)
Aggrega -> campo univoco 'id' -> 3- Se reperibile, quantità di CO2 rilasciata
OUTPUT inserimento della condizione nel campo
'Majority':
dalla combustione di quella determinata
specie.
Case
Griglia esagonale
when "majority" = 1 then 'ROCCIA'
come base di
when "majority" = 12 then 'VERDE'
supporto
when "majority" = 11 then 'ACQUA'
classificata secondo
when "majority" = 14 then 'URBANIZZATO'
l'uso del suolo
when "majority" = 13 then 'BOSCO'
End

DTM -> Merge -> Estrapolazione curve di


OUTPUT livello;
Operazione di filtro: identifica le vette a
Collocazione dei quota massima (Nord e Sud del Parco);
sensori Buffer 20km sui sensori: area di
copertura;

RISULTATO COMPLESSIVO

Mappa del monitoraggio contiene: Mappa dei costi post - incendio per la
sensori collocati in base alla vegetazione
quota con area di copertura
griglia esagonale che funge da
copertura del suolo

22
Fase di gestione

Gereferenziazione C14;
Plugin 'OSM': download Assi viari

Rilevamento dell'incendio,
come si interviene?

Calcolo dei percorsi:


Identificare la tipologia di tracciato più
vicino all'incendio, virtual layer -> formula
n° 1:

select p.id, ST_shortestLine (l.geometry,


p.geometry) as geometry, st_length
(ST_shortestLine (l.geometry, p.geometry)) as
min_dist
from esagono_incendio as p, Strade as l
group by p.id
having min (st_length (shortestline
(p.geometry, l.geometry)))

Medesima formula da applicare per i sentieri,


modifica del nome

Formula n°1 tra incendio e postazione


elicottero

Identificazione del tracciato più vicino:


Comando: '$lenght' -> valore minimo ->
tracciato più vicino.

Comando 'unione' shapefile sentiero e

OUTPUT distanza minima; OUTPUT


Comando 'intersezione linee' tra l'unione
e le curve di livello
Distanza minima tra Valori delle quote nel
incendio e tracciato tratto percorribile solo a
piedi.
Intersezione linee: distanza minima e il
tracciato (sentiero nel caso studio);
Comando 'breve percorso' sul vettore:
autobotte, squadre AIB
Classificazione dei primi tre percorsi più
veloci: il principale è quello vicino
all'incendio, gli altri di 'supporto'.

RISULTATO COMPLESSIVO

Mappa dei percorsi:


Ad ogni attore coinvolto viene associato il
percorso più breve per lui per raggiungere
l'incendio.

Richiesta/risultato Analisi fase di Analisi fase di Analisi fase post - Flusso di lavoro
monitoraggio gestione incendio

Fasi dell'analisi Output fase di Output fase di Output fase post -


monitoraggio gestione incendio

23
sopra imm. satellitare di partenza 7/08/21, sotto classificazione suolo tramite OTB

Classi identificate
1
11
12
13
14

24
Classi identificate
Roccia
Acqua
Verde
Bosco
Urbanizzato

sopra classificazione suolo con reticolo esagonale, sotto raggio sensori e tracciato incendio

to sensore-
ccia in
a ce
tr
nd
io

Area dell'ncendio attivo


Sensore in fase di
rilevamento
Collegamento di
rilevamento
Roccia
Acqua
Verde
Bosco
Urbanizzato

Area di copertura
Raggio 20 km
Sensori attivi
Confini amministrativi
Parco dell'Aspromonte
Roccia
Acqua
Verde
Bosco
Urbanizzato

25
Incendio
Postazione elicottero
Tragitto da elicottero
a incendio
Postazione autobotte
Percorso prossimo
all'incendio
Secondo percorso
prossimo - supporto
Terzo percorso
prossimo - supporto
Sentieri
Assi viari
Confini amministrativi
Parco dell'Aspromonte

sopra percorso prossimo autobotte ed elicottero, sotto presidi squadre AIB ed altimetria

I valori riportati cor-


rispondono all'altimetria
espressa in metri.

Presidi squadre AIB


Incendio attivo
Terzo percorso
prossimo - supporto
Secondo percorso
prossimo - supporto
Percorso prossimo
all'incendio
Sentieri
Assi viari

Presidi squadre AIB


Incendio attivo
Terzo percorso
prossimo - supporto
Secondo percorso
prossimo - supporto
Percorso prossimo
all'incendio
Sentieri
Assi viari
Confini amministrativi
Parco dell'Aspromonte

26
Confine dell'incendio

Esempi di tipologia di
vegetazione intaccata
dall'incendio:
Bosco di castagno
Bosco di farnetto
Pineta naturale di pino calabro
...
Confini amministrativi
Parco dell'Aspromonte

sopra tipologia vegetazione incendiata, sotto calcolo danni

Totale area incendiata: 3,46 ha


Categoria vegetazione: ginestra odorosa
CO2 annua non più assorbita: 1,2 tonnellate
Costo per la riforestazione dell’area: 37.000 €/ha

Totale area incendiata: 3,46 ha


Categoria vegetazione: castagneto
CO2 annua non più assorbita: 8,8 tonnellate
Costo per la riforestazione dell’area: 24.000 €/ha
Totale area incendiata: 3,46 ha
Categoria vegetazione: quercia congesta
CO2 annua non più assorbita: 4,6 tonnellate
Costo per la riforestazione dell’area: 22.000 €/ha

27
4.3 Modalità di manutenzione e
monitoraggio del sitema
In Italia, la protezione dei parchi dai
rischi di incendi boschivi è promossa at-
traverso bandi per la conservazione del-
la biodiversità e la gestione sostenibile
delle foreste.
Uno dei principali programmi è il Program-
ma Nazionale di Protezione dei Boschi dai
Rischi di Incendi (PNIBR), promosso dal
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare. Questo programma
supporta le attività di prevenzione e di
risposta agli incendi boschivi, promuoven-
do la gestione integrata dei rischi, la
formazione e la sensibilizzazione della
popolazione, la cooperazione tra gli enti
locali e le forze dell’ordine e la pianifi-
cazione delle operazioni di spegnimento.
Inoltre, l’Unione Europea offre diverse
opportunità di finanziamento attraverso il
programma LIFE, che supporta progetti che
mirano a migliorare la gestione sostenibi-
le dell’ambiente e la tutela della biodi-
versità.

Ci sono altri programmi che potrebbero


finanziare un progetto per proteggere i
parchi dagli incendi boschivi. Ad esempio:

1. Programmi Nazionali di Ricerca: or-


ganizzazioni come il Consiglio Nazionale
delle Ricerche (CNR) o l’Istituto Superio-
re per la Protezione e la Ricerca Ambien-
tale (ISPRA) possono finanziare progetti di
ricerca per la protezione dei parchi e la
prevenzione degli incendi boschivi.
2. Fondi Europei per lo Sviluppo Regio-
nale (FESR): questi fondi sono destinati a
finanziare progetti che migliorano la com-
petitività e la coesione delle regioni eu-
ropee, e potrebbero quindi finanziare pro-
getti per la protezione dei parchi dagli
incendi boschivi.
3. Programmi di Cooperazione Internazio-
nale: organizzazioni internazionali come
la Commissione Europea o l’Agenzia Ita-
liana per la Cooperazione allo Sviluppo
(AICS) potrebbero finanziare progetti per
la protezione dei parchi dagli incendi bo-
schivi in paesi in via di sviluppo.

28
4.4 Modalità visualizzazione (interfaccia applicazione)

/d>/EK E'>/^,

APOLLO MINERVA
WK>>K ŐĞƐƚŝƐĐĞ ůĞ ƌŝƐƉŽƐƚĞ ĂůůĞ ĞŵĞƌŐĞŶnjĞ /ů ĐĞƌǀĞůůŽ Ěŝ '/͘ 'ƌĂnjŝĞ Ă ĚƵĞ ƚŽƌƌŝ
/ŶĚŝǀŝĚƵĂ ůĞ ƐƋƵĂĚƌĞ Ɖŝƶ ǀŝĐŝŶĞ Ğ ĐĂůĐŽůĂ ŝů ĚŽƚĂƚĞ Ěŝ ƐĞŶƐŽƌŝ ĂǀĂŶnjĂƚŝ ŝŶĚŝǀŝĚƵĂ ŝ
ƉĞƌĐŽƌƐŽ Ɖŝƶ ĞĨĨŝĐŝĞŶƚĞ ƉĞƌ ĂƌƌŝǀĂƌĞ ĂĚ ƵŶ ƉĞŶŶĂĐĐŚŝ Ěŝ ĨƵŵŽ ĐŚĞ ǀĞŶŐŽŶŽ ƋƵŝŶĚŝ
ĨŽĐŽůĂŝŽ ƉƌŝŵĂ ĐŚĞ ĚŝǀĞŶƚŝ ƵŶ ŝŶĐĞŶĚŝŽ͘ ƐĞŐŶĂůĂƚŝ ĂůůĞ ĂƵƚŽƌŝƚă ĐŽŵƉĞƚĞŶƚŝ͕ ĐŚĞ
ƉƌŽĐĞĚĞƌĂŶŶŽ ĂůůŽ ƐƉĞŐŶŝŵĞŶƚŽ

DEMETRA EFESTO
DdZ ĐŽŶƚƌŽůůĂ ůĂ ďŝŽĚŝǀĞƌƐŝƚă ĚĞůůĂ /ů ĐƵŽƌĞ Ěŝ '/͘ &^dK ƉĞƌŵĞƚƚĞ Ěŝ
ĨůŽƌĂ ĚĞů WĂƌĐŽ͘ ů ƐƵŽ ŝŶƚĞƌŶŽ ƐŽŶŽ ǀŝƐƵĂůŝnjnjĂƌĞ ŝŶ ƚĞŵƉŽ ƌĞĂůĞ Őůŝ ŝŶĐĞŶĚŝ Ăƚƚŝǀŝ
ŵĂƉƉĂƚŝ ůƵƚƚŝ ŝ ƚŝƉŝ Ěŝ ǀĞŐĞƚĂnjŝŽŶĞ͕ ƋƵŝŶĚŝ ŝŶ ŶĞůůΖĂƌĞĂ ĐŽŶƚƌŽůůĂƚĂ͘ &ŽƌŶŝƐĐĞ ƵŶĂ ŵĂƉƉĂ
ĐĂƐŽ Ěŝ ƵŶ ŝŶĐĞŶĚŝŽ͕͕ Ɛŝ ƉŽƚƌĂŶŶŽ ƌŝƉŝĂŶƚĂƌĞ ĚĞůůĞ ĂƌĞĞ Ɖŝƶ ĨƌĂŐŝůŝ Ğ ƐŽŐŐĞƚƚĞ Ă ŝŶĐĞŶĚŝ

ARTEMIS ETERE
ŽŵĞ ƐƵĂ ƐŽƌĞůůĂ DdZ͕ ZdD/^ >ΖĂƌĐŚŝǀŝŽ ƐƚŽƌŝĐŽ Ěŝ '/͘ ůůΖŝŶƚĞƌŶŽ Ěŝ
ƉƌŽƚĞŐŐĞ ůĞ ůĂ ďŝŽĚŝǀĞƌƐŝƚă͕ ƋƵĞƐƚĂ ǀŽůƚĂ dZ͕ ǀŝ ƐŽŶŽ ŝ ĚĂƚŝ ƌĞůĂƚŝǀŝ Ă ƚƵƚƚŝ Őůŝ
ĚĞůůĂ ĨĂƵŶĂ͘ ^ĞŵƉƌĞ ŝŶ ĐĂƐŽ Ěŝ ŝŶĐĞŶĚŝŽ͕ ŝŶĐĞŶĚŝ Ğ ĚĞůůĞ ĂƌĞĞ ďƌƵĐŝĂƚĞ ĞŶƚƌŽ ůΖĂƌĞĂ
ŐƌĂnjŝĞ ĂĚ ƵŶĂ ŵĂƉƉĂƚƵƌĂ ĚĞůůĞ ĂƌĞĞ ĚĞůůĞ ĚĞůůĞ ƚŽƌƌŝ &ŝƌĞtĂƚĐŚ͘ /ŶŽůƚƌĞ ĨŽƌŶŝƐĐĞ ůĞ
ƐƉĞĐŝĞ Ɛŝ ƉŽƚƌĂŶŶŽ ƌŝĐŽƐƚƌƵŝƌĞ Őůŝ ŚĂďŝƚĂƚ ƐƚŝŵĞ Ğ ƚĞŶĚĞŶnjĞ ƐƚĂŐŝŽŶĂůŝ

MINERVA /d>/EK E'>/^,

>'E
RILEVATO FOCOLAIO
KKZ/Ed EϲϯΣ 2’
ϮϵΣ 55’

EΣ ,y ϭϰϭ

d/WK>K'/ K^K

/s/>/ ^^Ed/

^WKdd ϱŵŝŶĨĂ

EKd/&/Wh^, /Es/d

29
EFESTO /d>/EK E'>/^,

VALUTAZIONE DANNI
Mostra le aree
vulnerabili agli
Apre/Chiude la barra
laterale dei layer
>'E
incendi secondo i
layer della Provincia Riporta la mappa
PERICOLO INCENDIO Ricalcolati all'estensione
dall'indice FWI dato originale
FONTE R9- Rischio incendio da EFFIS

INDICE Fire Weater Index (FWI) Zoom

Mostra gli incendi


VALUTAZIONE DANNI attivi rilevati dai Cambia layer di base LAYER DI BASE
sensori MODIS e/o
VIIRS in tempo reale Satellite
FUOCHI ATTIVI
Topografica
MODIS VIIRS
Open Street Map
Mostra le notizie
NOTIZIE relative agli incendi
attivi Mostra la posizione
2021/08/12
Aspromonte, gli incendi che
cancellano il Parco Legenda
- Montagna.tv
2021/08/13
Incendi: la devastazione
dell'Aspromonte vista dal
satellite
- Ansa.it

ETERE /d>/EK E'>/^,

VALUTAZIONE DANNI
Mostra le aree
vulnerabili agli
Apre/Chiude la barra
laterale dei layer
EEK/EE/
incendi secondo i
layer della Provincia Riporta la mappa
PERICOLO INCENDIO Ricalcolati all'estensione
dall'indice FWI dato originale
FONTE R9- Rischio incendio da EFFIS

INDICE Fire Weater Index (FWI) Zoom

DATA gg/mm/aaaa
Cambia layer di base LAYER DI BASE
Mostra gli incendi e
VALUTAZIONE DANNI le aree bruciate Satellite
rilevate dai sensori
MODIS e/o VIIRS, in un Topografica
Selezionare un intervallo tra date
giorno specifico
1 GIORNO 2 GIORNI 30 GIORNI oppure in un Open Street Map
intervallo di tempo
Stagione del fuoco
Mostra la posizione
Dal: gg/mm/aaaa Al: gg/mm/aaaa
Mostra informazioni
Legenda
FUOCHI ATTIVI relative all’incendio
selezionato
MODIS VIIRS

AREE BRUCIATE Data inizio Data spegnimento Comune Area colpita

MODIS ϮϬϮϭͲϬϴͲϬϰ ϮϬϮϭͲϬϴͲϮϬ ^ĂŶ>ŽƌĞŶnjŽ ϳ͘ϬϵϲŚĂ


VIIRS
Ϯϯ͗ϰϭ͗ϬϬ ϭϭ͗ϰϳ͗ϬϬ

30
DEMETRA /d>/EK E'>/^,

BIODIVERSITA’
Mostra le aree
vulnerabili agli
Apre/Chiude la barra
laterale dei layer
d'KZ/
incendi secondo i
layer della Provincia Riporta la mappa
VEGETAZIONE REALE Ricalcolati all'estensione
dall'indice FWI dato originale
ECOTOPI da EFFIS
Zoom
HABITAT

Mostra le notizie
RETE ECOLOGICHE relative agli incendi
Cambia layer di base LAYER DI BASE
attivi
Satellite
CORRIDOI ECOLOGICI
Topografica
SIC
Open Street Map
ZPS

Mostra le aree Mostra la posizione


VALUTAZIONE DANNI bruciate rilevate dai
sensori MODIS e/o
Mostra informazioni
VIIRS, layer importato
relative all’incendio Legenda
AREE BRUCIATE da ETERE
selezionato

>
MODIS VIIRS
Data spegnimento Area colpita Categoria CO2 non assorbita Costo ripiantumazione

ϮϬϮϭͲϬϴͲϮϬ ^ĂŶ>ŽƌĞŶnjŽ YƵĞƌĐŝĂ ϰ͕ϲƚŽŶ 22.000 €/Ha


ϭϭ͗ϰϳ͗ϬϬ

MINERVA /dE MINERVA /dE MINERVA /dE

< PRONTO SOCCORSO


WK^//KEdZKsd
Mappa Lista

/Es/KWK^//KE
'//EKZ^K

,/DK/>EhDZK/
DZ'E

1 FOCOLAIO RILEVATO
presso la sua posizione

COSA FARE in
caso di incendio

njŝĞŶĚĂ^ĂŶŝƚĂƌŝĂWƌŽǀŝŶĐŝĂůĞŝ
CONTATTA SOCCORSI ZĞŐŐŝŽĂůĂďƌŝĂ
sŝĂ'ŝƵƐĞƉƉĞ^ƉĂŐŶŽůŽ Ϭ͕ϰŬŵ
DŽƌŝƐĐŝĂŶŽ ϱϭ
ϴϵϬϯϰŽǀĂůŝŶŽ
X
PRONTO SOCCORSO > Apri percorso

31
5. ANALISI CRITICA DEI RISULTATI
5.1 Sintesi lavoro svolto 5.2 Riflessione critica (limiti e pro-
blematiche)
Il lavoro è stato articolato in diversi LIMITI
punti, collegati tra loro ma ognuno con - Copertura territoriale limitata: Il
obiettivi e sviluppi differenti. L’obietti- progetto si concentra sulla copertura
vo finale era quello di sviluppare un’ap- dell’area del Parco, ma non copre le aree
plicazione che risolvesse problematicità limitrofe. Ciò può limitare la sua utilità
in vari aspetti della gestione dell’emer- per gli utenti al di fuori di quest’area o
genza incendi. troppo lontani dal range del sistema Fi-
Abbiamo iniziato con l’inquadramento reWatch
dell’area su cui si concentra il nostro
progetto, ovvero il parco naturale dell’A- - Dipendenza dai dati: Il progetto di-
spromonte (Calabria), è stato analizzato pende dalle informazioni fornite da vari
il fenomeno degli incendi approfondendo le soggetti (EFFIS, NASA, EUMETSAT,...). In
varie fasi di esso e le relative problema- alcune situazioni, i dati possono essere
tiche correlate. incompleti o non aggiornati, il che po-
In seguito è stata eseguita una ricerca trebbe limitare l’efficacia del sistema
su varie piattaforme di applicazioni esi-
stenti per dispositivi fissi o mobili per - Difficoltà di interpretazione dei dati: a
indagare la presenza o meno sul mercato di causa della complessità dei dati e delle
un prodotto con funzioni ed informazioni informazioni fornite dal progetto, potreb-
risolutive alle nostre problematicità. be esserci una certa difficoltà nel com-
Una volta constatata la non presenza di prendere e interpretare i risultati. Ciò
applicazioni tali, siamo partiti usan- potrebbe richiedere un addestramento spe-
do come base quella che più si avvicinava cifico per gli utenti che desiderano uti-
al nostro modello di pensiero, andando ad lizzare il sistema.
analizzare a fondo e tenendo in considera-
zione gli aspetti positivi per replicare - Limitazioni nella previsione: anche se
migliorando ed adattando le varie funzio- i visualizzatori possono aiutare a moni-
nalità al nostro caso. torare gli incendi boschivi in tempo rea-
Procedendo, è iniziato lo sviluppo le, la previsione degli incendi futuri può
dell’applicazione vera e propria elencan- essere difficile a causa di variabili come
do e spiegando le funzionalità adattate le condizioni meteorologiche e il compor-
e quelle create. Specificando inoltre, il tamento del fuoco.
processo decisionale all’interno di essa
e i vari attori che ne possono usufruire
con tutte le informazioni di pertinenza.
Una volta spiegato bene le funzioni più PROBLEMI
importanti e fondamentali di questa nuova - Mancanza di dati (Geoportale Regione
applicazione si sono elencati tutti i dati Calabria non OpenData)
usati dall’app. per la realizzazione di soluzione: dati ottenuti dall’Ente Parco
varie mappe con relativa provenienza o con Nazionale Aspromonte
la spiegazione di creazione.
- Problema Pathfinder (identificare i per-
corsi più veloci in relazione ai punti
strategici)
soluzione: utilizzo del plugin OSM per ot-
tenere il grafo stradale).

32
5.3 Sviluppo futuro

Ci sono molti possibili sviluppi e dire-


zioni che questa applicazione potrebbe
prendere nel futuro.
Alcuni esempi di miglioramenti futuri sono
ad esempio:
- Espansione a nuovi territori: potrebbe
aumentare la base di utenti dell’applica-
zione, fornendo questo servizio ad altre
regioni, altri parchi regionali o naziona-
li, nei quali si andrebbe ad aumentare la
salvaguardia e la tutela di questi luoghi
ricchi di vegetazione.
- Integrazione di nuove funzionali-
tà: potrebbe aumentare la prestigiosità
dell’applicazione e offrire nuovi servizi
agli utenti. Queste funzionalità potreb-
bero includere l’aggiunta di funzionalità
per diversi attori in base alle tecnologie
future sviluppate.
- Integrazione di tecnologie emergenti:
come la blockchain o il 5G potrebbe mi-
gliorare le funzionalità dell’applicazione
e aprire nuove opportunità per l’innova-
zione, fornendo un’ottimizzazione e un
ampliamento dei servizi. Tutto ciò permet-
terebbe agli organi competenti una maggior
agevolazione nell’operatività sul terri-
torio, andando ad ottimizzare il proprio
operato.
- Semplificazione dei dati: potrebbe es-
sere un fattore cruciale per la crescita
dell’applicazione e per una più rapida
lettura delle informazioni.

Questo lavoro in futuro come sopra citato,


potrebbe essere utilizzato in molteplici
realtà simili a quella del Parco Nazziona-
le Dell’Aspromonte.
Con la diffusione di questo sistema di mo-
nitoraggio, inoltre, si permetterebbe agli
organi territoriali che utilizzano l’ap-
plicazione una sempre maggior quantità di
informazioni fornite e quindi un’operati-
vità più tempestiva ed efficace

33
6. SITOGRAFIA

https://www.isprambiente.gov.it/pre_meteo/
archivio.html

https://www.meteotrentinoaltoadige.it/
forum/index.php?topic=2644.0

https://rischi.protezionecivile.gov.
it/it/approfondimento/dataset-naziona-
le-degli-aggregati-strutturali-italia-
ni

https://www.esri.com/it-it/industries/
earth-sciences/disciplines/gis-weather

https://realadvisor.it/it/valutazio-
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ti/quanto-rende-un-ettaro-di-bosco-ce-
duo

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quanto-vale-un-ettaro-di-bosco-e-cri-
si-anche-nel-settore-del-legno-e-nel-
la-filiera-del-mobile/#:~:text=Il%20
valore%20di%20un%20bosco%20in%20gener-
e%20parte%20dai%204.000,di%20nocciole-
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