Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
al n. 333/4675230
indicando il numero di telefono fisso
1
Abbonamento SPIN
Rivista + uso 10 software installatori + risposte mail
Costo attivazione SPIN: 84 € (anziché 89)
Rinnovo: 72,5 €
Abbonamento VIP
Rivista + uso raccolta + uso 17 software + risposte mail
Costo attivazione VIP: 139,5 € (anziché 155,89 €)
Rinnovo: 139,5 €
2
Riforma condominio
INTERRUTTORI
Registro di anagrafe condominiale: DIFFERENZIALI NEL
CONDOMINIO
documenti sicurezza condominio In un edificio civile gli impianti elet-
trici dei singoli condomini e dei ser-
vizi condominiali sono alimentati di-
squilibrio di corrente, fig. 3.
Quando la persona tocca la massa ne-
anche il differenziale da 30 mA può
rettamente in bassa tensione (sistema intervenire, perché la corrente attra-
TT) e devono essere quindi protetti da versa la persona, ma non il differen-
interruttori differenziali. ziale, fig. 4.
Il sistema disperdente è unico per E senza squilibrio di corrente il diffe-
- parti comuni
del riscaldamento centralizzato e, per terra può morire folgorata.
preferiscono imparare
quanto possibile, i ferri delle fondazio-
più dalle figure ni in cemento armato (collegamento Sarebbe opportuno che queste “qui-
equipotenziale principale - EQP), fig. 1. squillie” arrivassero all’orecchio
che dallo scritto La resistenza dell’impianto di terra dell’amministratore, responsabile del-
unico deve soddisfare la condizione la sicurezza dei servizi condominiali.
- singole abitazioni
- leggono le figure
RE ≤ 50 / Idn. Dopotutto, in base alla legge 46/90,
e guardano il testo - In genere Idn = 30 mA, quindi è suf- art. 2, tutti i condomini devono avere
ficiente una resistenza di terra RE di l’interruttore differenziale.
secondo il detto per cui
1666 Ω. Se un circuito dei servizi con- È vero che l’amministratore non è
vale più un vedere dominiali è protetto da un differen- responsabile di quello che fa in casa
ziale da 0,5 A, la resistenza di terra propria il singolo condomino, ma solo
che cento sentire. scende a 100 Ω. In entrambi i casi finché non mette a rischio la sicurez-
Soluzioni, non ci sono problemi. za degli altri condomini.
Ad esempio, che direbbe l’ammini-
e altri alloggi
ne UE = 220 RE / (RE + RN), fig. 2. per dimostrare al magistrato di esse-
destinate a formare Tutte le masse collegate a terra assu- re stato diligente e prudente, quindi
mono la tensione UE. senza colpa di un eventuale infortu-
nel complesso Se ad esempio RE = 5 Ω e RN = 1 Ω si nio.
un ricco bagaglio ha UE = 220 (5/6) = 183 V, fig. 3. Vedasi in proposito la lettera aperta
L’interruttore differenziale che pro- agli amministratori di condominio pub-
professionale. tegge le masse in tensione, ad esem- blicata su TNE 1/2000, pag. 3 ÷ 4.
pio del condomino B, non può in-
tervenire, perché non sente alcuno
3
Registro di anagrafe condominiale
IMPIANTI
Documenti impianto elettrico NEL CONDOMINIO:
NUOVE REGOLE
(parti comuni e singole abitazioni): Dopo circa 70 anni, durante i quali si sono registrati solo Occorre infatti ricordare che un difetto di realizzazione
18
maggio 2013
4
Cancelli motorizzati
Direttiva macchine:
- l’installatore è il costruttore del cancello
- non necessaria abilitazione per il costruttore
5
Cancelli motorizzati
Applicazione DM 37/08 ai cancelli:
- solo manutenzione straordinaria
- va rilasciata la DICO (e non la DICE)
6
Cancelli motorizzati
CANCELLI MOTORIZZATI
E NORME UNI
Protezione schiacciamento: QUALE ABILITAZIONE E DICHIARAZIONE
- fotocellula nè obbligatoria
Gli “impianti per l’automazione di porte, cancelli e bar- Questo configurerebbe, di fatto una violazione dell’art. 6,
addestrate)
Nel seguito del presente articolo con il termine “cancelli” si intendono
non solo i cancelli, ma anche le porte e le barriere.
La direttiva 2006/42/CE prevede dunque che il fabbri- 2 L’impresa installatrice “fabbrica” il cancello motorizzato (macchina),
cante di un cancello (macchina) sia qualsiasi “persona assemblando i diversi componenti, e per questo è il fabbricante del
fisica o giuridica” che “realizza” il cancello stesso, senza cancello motorizzato (nel caso dei cancelli, di fatto, la fabbricazione
prescrivere che debba possedere alcuna abilitazione o del prodotto coincide con l’installazione dello stesso).
specifico requisito tecnico professionale. 3 Tale affermazione non è in contrasto, anche alla luce delle indicazioni
Una norma di carattere nazionale, quale è il DM 37/08, fornite dalla Guida all’applicazione della direttiva macchine (2° edizione,
non può certamente imporre che il fabbricante di una giugno 2010), con la facoltà, concessa agli Stati dall’art. 15 della di-
rettiva 2006/42/CE di prevedere requisiti, relativi alla installazione ed
determinata tipologia di macchine, quali sono i cancelli utilizzo delle macchine, ulteriori rispetto a quelli previsti dalla stessa
motorizzati, possieda requisiti non previsti dalla direttiva direttiva, per “garantire la protezione delle persone e in particolare dei
2006/42/CE. lavoratori durante l’uso delle macchine”.
7
Abilitazioni DM 37/08:
pareri ministeriali
DM 37/08
ABILITAZIONE IMPRESE
INSTALLATRICI
Impresa installatrice intende: SECONDO I PARERI DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
- acquisire nuova lettera DM 37/08 1. Premessa tandole alla luce delle molteplici situazioni che possono
presentarsi, ad oltre cinque anni dall’entrata in vigore
Incompatibilità RT
tipologia impiantistica.
la veridicità delle eventuali dichiarazioni rilasciate dal soggetto indi-
Come noto spetta alle CCIAA valutare se l’impresa è in cato come RT. Contro le decisioni della CCIAA è ammesso il ricorso al
possesso dei requisiti necessari per l’abilitazione e dunque TAR, DLgs 104/10.
se sussistono le condizioni sopra indicate. 2 3 È infatti vero che le decisioni in materia di abilitazioni spettano al-
Poiché però le disposizioni contenute nel DM 37/08 sono la CCIAA, ma quest’ultima non ha motivi per discostarsi da un parere
generali e vanno poi applicate nella pratica, interpre- espresso dal MISE in materia.
8
Rapporto contrattuale tra RT e impresa installatrice:
9
Esperienza RT (requisiti professionali)
10
IMPIANTI ELETTRICI E DI PROTEZIONE CONTRO I FULMINI
Manutenzione IL REGISTRO
DEI CONTROLLI
MANUTENTIVI
Obbligo per gli impianti elettrici:
RICHIESTO DAL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA SUL LAVORO
Controlli.
NUOVO DM 37/08
- tutti gli edifici: DM 37/08, art. 8, c.2 E LEGGE 46/90
1. Premessa autonome dii Trento e Bolzano, sono stabilite le modalità LE NOVITÀ EMERGONO DAL CONFRONTO
er l’effettuazione delle verifiche
ed i criteri per verifiche e dei controlli
Il datore di lavoro deve provvedere a controllare periodi- mma 1.
di cui al comma
camente lo stato di conservazione e di efficienza, ai fini
della sicurezza, degli impianti elettrici e di protezione 3. L’esito deii controlli di cui al comma 1 è verbalizzato e
dai fulmini. sposizione dell’autorità di vigilanza.
tenuto a disposizione V. Carrescia
L’esito dei controlli deve essere verbalizzato a cura del Analisi comparata.
datore di lavoro e tenuto a disposizione dell’autorità di Il successivo art. 87 punisce il datore di lavoro e il diri-
vigilanza. gente per laa violazione dell’art. 86, commi 1 e 3, con la
In pubblicazione su TuttoNormel:
Tali obblighi discendono dall’art. 86 del Testo unico sulla mministrativa pecuniaria da 500 € a 1800 €.
sanzione amministrativa
sicurezza sul lavoro, DLgs 81/08, di seguito trascritto. nologia del Titolo III del Testo unico sulla
Nella terminologia
ul lavoro le verifiche
sicurezza sul verifiche sono quelle condotte
Art. 86 - Verifiche e controlli à, o da chi per lei, tipicamente le verifi
dall’Autorità, fiche
1. Ferme restando le disposizioni del decreto del Presidente di cui al DPR R 462/01, mentre i controlli sono svolti dal
della Repubblica 22 ottobre 2001, n. 462, in materia di voro, anche1.ai Campo
datore di lavoro, fini della di regolare manuten-
applicazione già rientravano nella legge 46/90 e rimangono nel campo
TuttoNormel
gli impianti antintrusione. o barriere deve avere l’abilitazione per gli impianti di cui
Il cambiamento è giustificato, poiché gli LPS sono realiz- all’art. 1, comma 2, lettera a) del DM 37/08.
zati più dagli installatori di impianti elettrici che dagli
elettronici e antennisti. Impianti di rivelazione incendio
giugno 2010
Il nuovo decreto conferma che per “impianti di prote-
Impianti di automazione di porte, cancelli e barriere zione antincendio” si intendono non solo gli impianti
Nella lettera a) sono stati aggiunti gli “impianti per di idranti e di estinzione di tipo automatico o manuale,
l’automazione di porte, cancelli e barriere” in considera- ma anche gli impianti di rivelazione di gas, di fumo e
11
Piccoli cantieri
12
Prese a spina nei cantieri
- vanno utilizzate prese ad uso industriale
- ammesse prese a spina ad uso domestico fino a 16 A
se protette da urti e acqua dall’involucro del quadro
- adattatori spina domestica/presa industriale
solo per uso temporaneo
- prese fino a 32 A protette da differenziale 30 mA
13
Quadri ASC DICO impianto cantiere:
- ACS: differente - committente e
nuova norma 17-117 proprietario
- obbligo anche - obbligo schema
fuori recinto cantiere
- relazione ponteggi/gru
- non necessari nella baracca e fulmini
DA ASC AD ACS
UNA NUOVA NORMA IN VIGORE
SPIN DICO
1. Introduzione norma è ancora applicabile fino al 20 dicembre 2015. Le
due norme sono cioè in vigore in parallelo.
Secondo la vecchia norma CEI EN 60439-1 (CEI 17-13/1)
i quadri erano suddivisi in:
• quadri totalmente sottoposti alle prove di tipo (qua- 2. Requisiti del quadro ACS
dri AS);
• quadri parzialmente sottoposti alle prove di tipo (qua- Di seguito sono indicate le molte conferme e le poche
dri ANS). varianti normative di interesse dell’impiantista elettrico,
La “prova di tipo” è condotta su un campione (o più alla luce di quanto indicato su questo tema dalla norma
campioni) di quadri, in genere costruiti in serie, ad esem- CEI 64-8.
pio per stabilire la tenuta al cortocircuito del quadro. I costruttori di quadri elettrici sono invitati a consultare
La prova di tipo si distingue dalle “prove individuali” le la norma, la quale deve essere applicata congiuntamente
quali sono condotte su tutti i quadri prodotti. alla norma generale CEI EN 61439-1 (la norma particolare
I quadri per i cantieri dovevano essere di tipo AS, in integra/modifica la norma generale per il caso specifico).
conformità alla norma CEI EN 60439-4 (CEI 17-13/4) “Pre- È confermato che tale norma non si applica ai quadri
scrizioni particolari per apparecchiature assiemate per installati nei locali di servizio annessi al cantiere, quali
cantiere (ASC)”. uffici, mense, spogliatoi, dormitori, ecc.
Le nuove norme della serie CEI EN 61439 hanno abolito la Tra i dati da riportare sulla targa del quadro è stata ag-
distinzione tra quadri AS e ANS, poiché hanno introdotto le giunta la data di costruzione, fig. 1, TNE 1/06, pag. 20.
verifiche di progetto, che comprendono accanto alle prove
di tipo, regole di progetto e calcoli, TNE 5/10, pag. 10.
Alla fine del mese di luglio 2013 è stata pubblicata,
Costruttore OMEGA srl
per il momento solo in inglese, la nuova norma CEI
EN 61439-4 (CEI 17-117) “Low voltage switchgear and Tipo Alfa 1
controlgear assemblies - Part 4: Particular requirements CEI EN 61439-4 Data di costruzione 1/9/2013
for assemblies for construction sites (ACS)”. InA 250 A f c.a. 50 Hz
In sintesi: Grado di protezione IP55
Un 400 V
• quadri ASC: quadri di tipo AS per cantiere, secondo
(1)
la vecchia norma CEI EN 60439-4; Massa 40 kg
La nuova norma è in vigore dal 1° agosto 2013; la vecchia Fig. 1 - Targa di un quadro ACS.
21
settembre 2013
SPIN Ponteggi & Gru
TuttoNormel
settembre 2013
14
Gruppi elettrogeni
DICHIARA
Installatore elettrico:
sotto la propria personale responsabilità, che i lavori sono stati realizzati in modo conforme alla regola dell’arte, tenuto conto delle condizioni di
esercizio e degli usi a cui il gruppo elettrogeno è destinato, avendo in particolare:
Luogo e data
23
a propria tutela settembre 2013
Fac-simile dichiarazione
15
Bordo macchina
EQUIPAGGIAMENTO
ELETTRICO
- non si applica DM 37/08 (no DICO) DELLE MACCHINE
della macchina (no DICE) Spesso quando un’impresa installatrice realizza l’equipag-
giamento elettrico di una nuova macchina, o interviene
su quello di una macchina esistente, omette di chiarire,
L’equipaggiamento
china e deve
DI COMPETENZA ANCHE DEGLI INSTALLATORI
iamento elettrico è parte integrante della mac-
eve dunque essere progettato e realizzato in
conformità alla norma EN 60204-1 (CEI 44-5), in modo
e pattuire per iscritto aspetti fondamentali, rischiando
LA MARCATURA CE
da adottaree le misure di protezione necessarie per far
dichiarazione (fac-simile)
costruzionee dell’equipaggiamento elettrico ad un’impresa
Come noto, in base alla direttiva 2006/42/CE, il costrut- e. In proposito è bene distinguere se l’impresa
installatrice.
tore di una macchina deve: installatricee assume l’obbligo di:
QUANDO RICORRE L’OBBLIGO IN RELAZIONE ALLE DIRETTIVE APPLICABILI
• progettare e realizzare la macchina valutando tutti i a) progettarere l’equipaggiamento elettrico che realizza; 4
rischi che un uso ragionevolmente prevedibile della b) realizzaree l’equipaggiamento elettrico progettato dal
stessa comporta, in modo da adottare le necessarie ente.
committente.
misure di protezione;
• predisporre il fascicolo tecnico, costituito dall’insieme 1 La direttiva 2006/42/CE è stata recepita in Italia con il DPR 459/96,
dei documenti atti a dimostrare la rispondenza della sostituito poi dal DLgs 17/10.
macchina alla direttiva, e la dichiarazione CE di con-
2 Quando nel seguito del presente articolo si fa dunque riferimento
formità;
all’obbligo di marcare CE una macchina, non ci si riferisce (soltanto)
• marcare CE la macchina. 1 all’obbligo di “apporre la targhetta”, ma agli obblighi ed alle responsa-
di rimarcare CE il prodotto
• la direttiva bassa tensione (2006/95/CE); le debba essere considerato nuovo non basta per rende-
TuttoNormel
• la direttiva compatibilità elettromagnetica (2004/108/CE);
• la direttiva macchine (2006/42/CE). 2 1
In quest’ultimo caso, si applicano anche le sanzioni derivanti dalla
Ad esempio, la marcatura CE apposta su un apparecchio, mancanza della marcatura CE di un prodotto, previste nel decreto di re-
soggetto alla direttiva BT ed a quella EMC, significa che cepimento di ogni direttiva.
gennaio 2014
2 Alcuni prodotti possono essere inoltre soggetti alla direttiva Atex
l’apparecchio in questione è conforme ad entrambe le di-
rettive, secondo quanto dichiarato dal costruttore. 3 (1994/9/CE), al regolamento prodotti da costruzione (regolamento
16
Reti wifi
ACCESSO
PUBBLICO
Installazione libera per esercizi commerciali AD INTERNET
o non protetta
Alcuni sostengono l’inopportunità di installare una rete propria condotta colposa (omesso controllo), nel reato
che non permette di identificare gli utenti e tracciare (doloso) commesso dall’utente della rete (in altre parole
le connessioni, adducendo problemi di responsabilità ed il gestore, omettendo di controllare, avrebbe agevolato
affermando che il gestore di tale rete è corresponsabile la condotta illecita dell’utente).
degli eventuali reati e/o illeciti civili commessi dagli Si tratterebbe dunque di concorso o cooperazione colposa
utenti della rete, ed in particolare: nel reato doloso, che è comunque esclusa nel caso di
• a livello penale, risponde del reato commesso dall’u- reati puniti solo a titolo di dolo, (cioè compiuti inten-
tente, se non è in grado di dimostrare di non essere zionalmente) come quelli che si possono ipotizzare a
stato l’autore della condotta criminosa, indicando il carico dell’utente della rete.
soggetto che l’ha posta in essere; In definitiva, si può tranquillamente escludere una re-
• a livello civile, il soggetto danneggiato è legittimato sponsabilità penale del gestore della rete per reati com-
ad agire, per il risarcimento del danno, nei confronti messi dall’utente attraverso la rete stessa.
del gestore della rete in quanto “titolare del contrat-
to” della connessione ad internet attraverso la quale
1 Tali obblighi sono decaduti con l’art. 2, comma 19, del DL 225/10
16
settembre 2013
17
Impianto di videosorveglianza
VIDEOSORVEGLIANZA
Assenza permesso: sanzioni penali NEI LUOGHI DI LAVORO
Come noto, l’installazione degli impianti di videsorve-
glianza nei luoghi di lavoro è soggetta ai limiti della legge
Con la circolare n. 37/0007162/MA008.A002 del 16/4/12
il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha però pre-
300/70 “Statuto dei lavoratori”, la quale (art. 4) vieta “l’u- visto che per le piccole attività a forte rischio di rapina
so di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per fi- (quali, ad esempio, ricevitorie, tabaccherie, oreficerie, far-
nalità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori”. 1 macie, edicole, distributori di carburante, ecc.) la DTL non
In base alla suddetta legge “gli impianti e le apparecchiatu- effettui più alcun sopralluogo, sussistendo in tali casi la
re di controllo che siano richiesti da esigenze organizzative “presunzione” di necessità dell’impianto (il quale rappre-
e produttive ovvero dalla sicurezza del lavoro, ma dai quali senta sia un fattore deterrente per i rapinatori, e dunque
derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’atti- una tutela per l’incolumità del personale lavorativo e dei
15
agosto 2013
18
Polizza assicurativa
19
Recupero crediti
20
T-SHIRT “MAGLIA TEC” IN OMAGGIO
21