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Prova scritta di Istituzioni di Fisica Teorica

Meccanica Quantistica
(11/09/2023)

Problema 1

Si consideri un sistema di due distinte particelle cariche senza spin che interagiscono
tra di loro in tre dimensioni con un potenziale armonico e sono soggette ad un campo
~ = E ~uz , con E > 0. L’hamiltoniano del sistema sia
elettrico uniforme e costante E

p~12 p~ 2 m ω2 ~ · ~x1 + e2 E
~ · ~x2
H= + 2 + (~x1 − ~x2 )2 + e1 E
2m 2m 2
dove p~n e ~xn sono gli operatori impulso e posizione della particella n-esima (n = 1, 2),
m e en sono rispettivamente la massa (eguale) e la carica (diversa) delle due particelle.

(a) Si definiscano dei nuovi operatori P~ , X,


~ p~, ~x che consentano di separare nell’ha-
miltoniano H il moto del baricentro dal moto relativo nella specifica forma seguente

P~ 2 ~ ·X
~ p~ 2 ~ · ~x
H = HB + Hr HB = +αE Hr = + µ ω 2 ~x 2 + β E
2M 2µ

determinando esplicitamente le espressioni di (P~ , X, ~ p~, ~x) e dei parametri (M, µ, α, β) in


funzione di (~p1 , p~2 , ~x1 , x~2 ) e dei parametri (m, e1 , e2 ), in modo da soddisfare le relazioni
di commutazione [Xi , Pj ] = [xi , pj ] = i~ δij , [xi , Pj ] = [Xi , pj ] = 0 (i, j = 1, 2, 3).

(b) Si scrivano esplicitamente, in visuale di Heisenberg, le equazioni di Heisenberg per


gli operatori P~H (t) e X~ H (t) associati al moto del baricentro e per gli operatori p~H (t) e
~xH (t) associati al moto relativo. Si determinino esplicitamente le dipendenze temporali
degli operatori P~H (t) e X~ H (t), esprimendo il risultato in termini delle condizioni iniziali
P~H (0) = P~S , X
~ H (0) = X
~ S , del tempo t e dei parametri (M, µ, ω 2 , α, β).

(0) (0)
(c) Si determinino i primi tre autovalori EN di Hr = [Hr ]E=0 ~ e le rispettive dege-
(0) ~ come una perturbazione, si determinino i
nerazioni dN (N = 0, 1, 2). Trattando poi E
primi tre autovalori di Hr al primo ordine perturbativo e le rispettive degenerazioni.

(d) Si determinino infine i primi due autovalori di Hr e le rispettive degenerazioni al


secondo ordine.

(il testo continua alla pagina seguente)


Problema 2

Si consideri una particella di spin 1 il cui stato di spin evolve secondo l’hamiltoniano
 
S+ S−
H = ~ω −1 , ω > 0,
~2

dove S± = Sx ± i Sy e gli operatori Sx e Sy sono rappresentati, nella base ortonormale


{|1iz , |0iz , | − 1iz } di autostati di Sz relativi agli autovalori (~, 0, −~), dalle matrici
   
0 1 0 0 −i 0
~ ~
Sx = √ 1 0 1 , Sy = √  i 0 −i .
2 0 1 0 2 0 i 0

(a) Si determinino gli autovalori, con le rispettive degenerazioni, e gli autostati di H.

(b) Al tempo t = 0 si effettua una misura di Sx ottenendo il valore ~. Si calcoli il


valor medio di Sx al tempo t > 0.

(c) Sempre supponendo che lo stato al tempo t = 0 sia quello determinato al punto
precedente, si calcoli la probabilità P (E > 0) che una misura di energia al tempo t > 0
fornisca un risultato positivo.

(d) Si consideri ora l’operatore Sd = (Sy + Sz )/ 2. Si determinino i possibili risul-
tati di una misura di Sd . Si supponga che il sistema si trovi nell’autostato di Sd con
autovalore massimo. Si calcoli la probabilità P (Sz = ~) di ottenere il valore ~ da una
misura di Sz .
Soluzioni (11/09/2023)

Problema 1

(a) Sfruttando m1 = m2 = m, il baricentro è definito da X ~ = (~x1 + ~x2 )/2 ed al suo


~
moto è associato l’impulso totale P = p~1 + p~2 . Affinché siano soddisfatte le relazioni di
commutazione canoniche, dovrà essere ~x = ±(~x1 − ~x2 ), p~ = ±(~p1 − p~2 )/2. Per riprodurre
la decomposizione H = HB + Hr indicata nel testo dovremo avere M = 2 m, µ = m/2,
α = e1 + e2 , β = ±(e1 − e2 )/2. Tutti i segni ± sono strettamente correlati.

(b) Le equazioni di Heisenberg sono


~H
dX i h~ i P~
H dP~H i h~ i
=− XH , H B = =− ~
PH , HB = −α E
dt ~ M dt ~
d~xH i p~H d~pH i ~
= − [~xH , Hr ] = = − [~pH , Hr ] = −2 µ ω 2 ~xH − β E
dt ~ µ dt ~
Quelle per il moto del baricentro sono risolte da
~ ~
P~H (t) = P~S − α E
~t ~ S + PS t − 1 α E t 2
~ H (t) = X
X
M 2 M
(0) √
(c) Hr descrive un oscillatore armonico isotropo in tre dimensioni di pulsazione 2ω
3
p~ 2 1 √ X (0) (0) p2i 1 √
Hr(0) = + µ ( 2ω)2 ~x 2 = Hr,i Hr,i = + µ ( 2ω)2 x2i
2µ 2 i=1
2µ 2

(0) (0) (0) (0)


di autovalori EN = En1 + En2 + En3 , con N = n1 + n2 + n3 e

 
(0) 1
Eni = ~ 2ω ni + (ni = 0, 1, 2, . . .) (i = 1, 2, 3)
2
I primi tre autovalori e le rispettive degenerazioni corrispondono a N = 0, 1, 2:

(0) 3 ~ω (0) (0) 5 ~ω (0) (0) 7 ~ω (0)


E0 = √ d0 = 1 E1 = √ d1 = 3 E2 = √ d2 = 6
2 2 2
~ è parallelo all’asse z, Hr = P3 Hr,i , con
Poiché E i=1

(0) (0) (0)


Hr,1 = Hr,1 Hr,2 = Hr,2 Hr,3 = Hr,3 + β E x3
(1)
L’unica potenziale correzione al prim’ordine è dunque ∆En3 = hn3 |β E x3 |n3 i = 0, √ in
quanto
pper un oscillatore armonico semplice di massa µ = m/2 e pulsazione ω e = 2ω
x3 = ~/(2µe ω )(a3 + a†3 ), e al prim’ordine gli autovalori e le rispettive degenerazioni non
(1) (0) (1) (0)
sono modificati: EN = EN , dN = dN (N = 0, 1, 2, . . .).
(d) Al second’ordine
X |hk3 |β E x3 |n3 i|2
∆En(2)
3
= (0) (0)
k3 6=n3 En3 − Ek3
√ √
Ricordando che a|n3 i = n3 |n3 − 1i e a† |n3 i = n3 + 1 |n3 + 1i, i contributi non nulli
alla somma provengono dagli stati per cui k3 = n3 ± 1:


 √ √ 
hk3 |β E x3 |n3 i = K hk3 |a3 |n3 i + hk3 |a3 |n3 i = K n3 δk3 ,n3 −1 + n3 + 1 δk3 ,n3 +1
s
~ (0)
K = βE En(0) − Ek3 = ~e
ω (n3 − k3 )
2µωe 3

(2)
Si trova che la correzione ∆En3 agli autovalori di Hr,3 non dipende da n3 = 0, 1 e dunque
(2)
quella ∆EN agli autovalori di Hr non dipende da N = 0, 1:

(2) (2) K2 β2 E2 β2 E2 (2) (2) β2 E2


∆En3 =0 = ∆En3 =1 = − =− = − ⇒ ∆EN =0 = ∆EN =1 = −
ω
~e 2µωe2 4 µ ω2 4 µ ω2
(2) (0)
per cui EN = EN − β 2 E 2 /(4 µ ω 2 ) e la degenerazione resta la stessa che nel caso
(2) (0)
imperturbato, dN = dN (N = 0, 1). Il risultato trovato vale in realtà per tutti i valori
di n3 e dunque di N . La ragione è che riscrivendo opportunamente
!2
p~ 2
1 βE~ β2 E2
2
Hr = + µω ~x + −
e2 e2
e
2µ 2 µω 2µω

il problema agli autovalori di Hr si può risolvere esattamente e la soluzione esatta coincide


con la soluzione perturbativa al second’ordine ricavata sopra. Il fatto che la degenera-
zione non sia rimossa dalla perturbazione è legato ad un’invarianza residua per rotazioni
spaziali attorno al centro del potenziale armonico anziché attorno all’origine.
Problema 2

(a) Dalla teoria generale del momento angolare è noto (o si può facilmente ricavare) che

S+ S− = Sx2 + Sy2 + ~Sz = S 2 − Sz2 + ~Sz

Per una particella di spin 1 (s = 1) possiamo indicare una base ortonormale di autostati
simultanei di S 2 e Sz semplicemente con |miz , e scrivere:

S 2 |miz = 2 ~2 |miz Sz |miz = m ~ |miz (m = −1, 0, 1)

da cui si ricavano immediatamente autovalori e autovettori di H


 
1 2 2 2 2
H |miz = ~ω 2 2 ~ − m ~ + m ~ − 1 |miz = ~ω(2 − m2 + m − 1) |miz

~

Gli autovalori di H sono dunque ~ω, doppiamente degenere con autovettori (|1iz , |0iz ),
e −~ω, non degenere, con autovettore | − 1iz .

(b) Lo stato al tempo t = 0 è dato dall’autostato di Sx con autovalore ~, quindi


|ψ(0)i = |1ix . Utilizzando la rappresentazione di Sx data nel testo si trova che l’autostato
normalizzato relativo all’autovalore ~ si scrive come
1h √ i
|1ix = |1iz + 2|0iz + | − 1iz
2
Il vettore di stato normalizzato al tempo t > 0 è dunque
1 h −iωt √ i
|ψ(t)i = e−iHt/~ |ψ(0)i = e (|1iz + 2|0iz ) + eiωt | − 1iz
2
Notiamo che
~ h −iωt √ √ iωt
i
Sx |ψ(t)i = √ e (|0iz + 2|1iz + 2| − 1iz ) + e |0iz
2 2
da cui si ricava il valor medio dell’operatore Sx :
~
hψ(t)|Sx |ψ(t)i = (1 + cos 2ωt)
2
(c) Dallo stato normalizzato |ψ(t)i ricavato al punto precedente si ricava che la probabi-
lità che una misura di energia al tempo t dia un risultato positivo (ovvero ~ω) è, indicato
con P+ = |1iz h1|z + |0iz h0|z il proiettore sull’autospazio di H associato all’autovalore ~ω:
1 1 3
P (E > 0) = ||P+ |ψ(t)i||2 = + =
4 2 4
(d) Per evitare di diagonalizzare l’operatore Sd si può notare che l’autostato |1id corri-
spondente all’autovalore ~ si può ottenere dall’autostato |1iz tramite una rotazione in
senso orario di angolo θ = π/4 attorno all’asse x. I possibili risultati di una misura di
Sd sono dunque ±~, 0 e l’autostato |1id si scrive

eiSx θ/~ h √ i
|1id = eiSx θ/~ |1iz = |1ix + 2|0ix + | − 1ix
2
1 iθ
h √ i
= e |1ix + 2|0ix + e−iθ | − 1ix
2

 
1 1+i 1−i
= √ |1ix + 2|0ix + √ | − 1ix
2 2 2
dove si è ricavato |1iz dalle espressioni
1h √ i
|1ix = |1iz + 2|0iz + | − 1iz
2
1
|0ix = √ [|1iz − | − 1iz ]
2
1 h √ i
| − 1ix = |1iz − 2|0iz + | − 1iz
2
Si ottiene quindi
1 1 √
P (Sz = ~) = |z h1|1id |2 = (1 + cos θ)2 = (3 + 2 2)
4 8
Alla stessa conclusione si giunge diagonalizzando esplicitamente la matrice che rappre-
senta Sd nella base di autostati di Sz :
√ 
2 −i 0
~
Sd =  i 0 −i


2
0 i − 2

trovando √ √
2+ 2 i 2−2
|1id = |1iz + |0iz + | − 1iz .
4 2 4

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