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GEOMETRIA
Ingegneria Elettronica - Fisica
Fulvia Spaggiari
λ1 u1 + λ2 u2 + · · · + λn un = 0
λ1 u1 + λ2 u2 + · · · + λn un = 0 =⇒ λ1 = λ2 = · · · = λn = 0
Uguagliando si ottiene
2α + 4γ = 0
3α + β = 0
α + β + γ = 0
−2β + 2γ = 0
da cui 1
γ=− α
2
β = −3α
1 5
α − 3α − α = − α = 0
2 2
6α − α = 5α = 0
Uguagliando si ottiene
2α + γ = 0
3α + β = 0
α+β−γ =0
−2β + 3γ = 0
da cui
γ = −2α
β = −3α
α − 3α + 2α = 0
6α − 6α = 0
Ovvero
α + 3β + γ 2α − β − 5γ 0 0
=
3α + 2β − 4γ α + 2β 0 0
Uguagliando si ottiene
α + 3β + γ = 0
2α − β − 5γ = 0
3α + 2β − 4γ = 0
α + 2β = 0
Se poniamo β = 1, α = −2, γ = −1
otteniamo
1 2 3 −1 1 −5 0 0
−2 +1 −1 =
3 1 2 2 −4 0 0 0
Pertanto l’insieme A é linearmente dipendente.
Ovvero
α+β+γ α+γ 0 0
=
α α+β 0 0
Uguagliando si ottiene
α+β+γ =0
α + γ = 0
α = 0
α + β = 0
L’unica soluzione é α = 0, β = 0, γ = 0.
Pertanto l’insieme A é linearmente indipendente.
λ1 u1 + λ2 u2 + · · · + λm um + 0um+1 + · · · + 0un = 0
Questa combinazione dá il vettore nullo con scalari non tutti nulli,
segue che u1 , u2 , · · · , un sono linearmente dipendenti.
Dimostrazione.
Condizione necessaria. Se u1 , u2 . . . , un sono linearmente
dipendenti, allora esistono n scalari λ1 , λ2 , . . . , λn ∈ K non tutti
nulli, tali che
λ1 u1 + λ2 u2 + · · · + λn un = 0
Supponiamo λ1 6= 0. Possiamo scrivere
λ1 u1 = −λ2 u2 − · · · − λn un
u1 = α2 u2 + · · · + αn un
Esempio.
Sia V = R3 .
Basi
Sia V uno spazio vettoriale finitamente generato su un campo K.
Un sottoinsieme finito B di V si dice base di V se
1) B é un insieme di generatori di V , cioé Span(B) = V
2) B é linearmente indipendente
Dimensione
Proprietá
Se V é uno spazio vettoriale di dimensione n, allora
1) Ogni sottoinsieme di V formato da n vettori linearmente
indipendenti é una base di V
2) Ogni sottoinsieme di generatori di V formato da n vettori é una
base di V
3) Ogni sottoinsieme di V formato da h vettori linearmente
indipendenti, h < n puó essere completato a una base
4) Ogni sottoinsieme di V formato da h vettori, h > n é
linearmente dipendente
5) Da ogni insieme di generatori si estrae almeno una base
Lo spazio vettoriale Kn
B = {e1 , e2 , . . . , en }
dove
e1 = (1, 0, 0, . . . , 0, 0)
e2 = (0, 1, 0, . . . , 0, 0)
..
.
en = (0, 0, 0, . . . 0, 1)
é una base di Kn .
Infatti
1) B é un insieme di generatori di Kn , perché ogni vettore
u = (u 1 , u 2 , . . . , u n ) ∈ Kn si puó ottenere come combinazione
lineare dei vettori di B:
(u 1 ,u 2 , . . . , u n ) =
= u 1 (1, 0, . . . , 0) + u 2 (0, 1, 0, . . . , 0) + · · · + u n (0, 0, · · · , 0, 1)
cioé
n
X
u= u i ei
i=1
cioé
(λ1 , λ2 , · · · , λn ) = (0, 0, . . . , 0)
implica λ1 = λ2 = · · · = λn = 0
Esempio.
Lo spazio vettoriale R3 ha dimensione 3. L’insieme
é la base canonica di R3
Esempio.
Consideriamo M(2, 3; K) (spazio della matrici di tipo (2,3) a valori
in K)
L’insieme B = {E11 , E21 , E31 , E12 , E22 , E32 }, dove
1 1 0 0 1 0 1 0 1 0 0 1
E1 = E2 = E3 =
0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0 0
E12 = E22 = E32 =
1 0 0 0 1 0 0 0 1
é una base per M(2, 3; K).
Infatti,
1) B é un insieme di generatori di M(2, 3; K) perché ogni matrice
1 1 1
a a a
A = 12 22 32 ∈ M(2, 3; K) si puó ottenere come
a1 a2 a3
combinazione lineare dei vettori di B:
1 1 1
a1 a2 a3 1 1 0 0 1 0 1 0 1 0 0 1
= a1 + a2 + a3
a12 a22 a32 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 2 0 0 0 2 0 0 0
+a12 + a2 + a3
1 0 0 0 1 0 0 0 1
→
Lo spazio vettoriale euclideo E 3
Se A, B, C ,D sono quattro punti di E 3 non complanari.
→ → → →
I vettori a = AB, b = AC , c = AD costituiscono una base B di E 3 .
→
B = {a, b, c} dim (E 3 ) = 3