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Rientra nella giurisdizione del giudice del lavoro, ex art. 63, d.lgs. n. 165 del 2001, una controversia
avente ad oggetto l’impugnazione del provvedimento con il quale la pubblica amministrazione ha
dichiarato la decadenza dal diritto all’assunzione a tempo indeterminato alle proprie dipendenze, del
vincitore di una procedura di stabilizzazione del personale, ex art. 20 comma 2, d.lgs. n. 75 /2017 con
lo svolgimento di prove selettive, disposta perché l’interessato, nonostante i formali e ripetuti inviti
rivolti dalla pubblica amministrazione a stipulare il contratto di lavoro, ha più volte richiesto di
differire, in ragione di pregressi impegni professionali, la sottoscrizione del contratto di lavoro e, da
ultimo, ha proposto di essere disponibile a sottoscrivere soltanto un contratto di lavoro part-time al
50% piuttosto che full time espressamente previsto dal bando.
Accesso all’impiego: concorso (presenza di graduatoria di altra PA) - TAR Campania-Napoli (Sez.
V), Sentenza 29 marzo 2021, n. 2103: l’indizione del concorso pubblico rappresenta modulo di
provvista residuale all’inesistenza di graduatorie valide de efficaci.
È illegittima l’indizione di un nuovo concorso per la copertura di posti di dirigente, nel caso in
cui:
a) esista una graduatoria ancora valida di un concorso espletato per la copertura di alcuni posti
della medesima tipologia;
b) in base alla normativa di settore, a tale graduatoria possano attingere, previo formale
accordo, anche Amministrazioni diverse da quella che ha bandito il concorso ed approvato la
relativa graduatoria. Infatti, la valutazione circa l’utilizzo di preesistenti graduatorie diviene un
passaggio obbligato per l’Amministrazione interessata alla nuova assunzione, a nulla
rilevando che la graduatoria ancora valida, della quale disporre lo scorrimento, sia relativa ad
un precedente concorso indetto da un’altra Amministrazione.
Posizioni organizzative - Cassazione Civile, Sez. Lavoro, Sentenza 12 marzo
2021, n. 7067
La pronuncia interviene sul caso di un dipendente pubblico che ha svolto incarichi esterni
senza richiedere l’autorizzazione, soffermandosi sulla questione del versamento dei
compensi percepiti a favore dell’amministrazione di appartenenza. Sentenza della Corte di
Cassazione (Sez. Unite), 23 febbraio 2021, n. 4852
L’azione ex art. 53, comma 7, del d.lgs. n. 165 del 2001 promossa dal Procuratore della Corte
dei conti nei confronti di dipendente della pubblica amministrazione che abbia omesso di
versare alla propria Amministrazione i corrispettivi percepiti nello svolgimento di un incarico
non autorizzato, rimane attratta alla giurisdizione del giudice contabile, anche se la
percezione dei compensi si è avuta in epoca precedente all’introduzione del comma 7-bis del
medesimo art. 53, norma che non ha portata innovativa; si verte, infatti, in ipotesi di
responsabilità erariale, che il legislatore ha tipizzato non solo nella condotta, ma annettendo,
altresì, valenza sanzionatoria alla predeterminazione legale del danno, attraverso la quale si è
inteso tutelare la compatibilità dell’incarico extraistituzionale in termini di conflitto d’interessi
e corretto svolgimento di quello principale in termini di adeguata destinazione di energie
lavorative verso il rapporto pubblico impiego.
Incarico dirigenziale: titolo di studio (laurea triennale) - Cassazione Civile, Sez. Lavoro,
Sentenza 18 settembre 2020, n. 19617.
Il candidato dotato del titolo di studio della laurea triennale anche detta laurea breve può
partecipare alla procedura selettiva indetta da un’amministrazione per il conferimento di
un incarico dirigenziale a tempo determinato. Sentenza della Cassazione Civile, Sez.
Lavoro, 18 settembre 2020, n. 19617
Massima: Le disposizioni di legge che disciplinano l’accesso alla dirigenza, i criteri di
selezione dei dirigenti, i meccanismi degli incarichi dirigenziali e, più in generale, i criteri
ed i meccanismi di reclutamento, di selezione, di progressione e riqualificazione dei
dipendenti pubblici, laddove fa riferimento alla laurea o al diploma di laurea,
ha inteso richiedere il possesso dell’unica “laurea” oggi riconosciuta in
quanto tale che è quella cd. triennale, ossia quella conseguita all’esito di
un corso di studi universitari di durata triennale; non ha inteso richiedere in
modo espresso un titolo di studi ulteriore e specializzante.
La Corte costituzionale interviene a tutela della competenza regionale in materia di
ordinamento e organizzazione amministrativa regionale. Sentenza della Corte
Costituzionale, 10 settembre 2020, n. 200.
Massima
La disciplina dei concorsi per l’accesso al lavoro pubblico è sottratta all’incidenza della
privatizzazione del lavoro presso le pubbliche amministrazioni, riferita alla disciplina del
rapporto già instaurato. In particolare, i profili pubblicistico organizzativi dell’impiego
pubblico regionale rientrano nell’ordinamento e organizzazione amministrativa regionale,
e quindi appartengono alla competenza legislativa residuale della Regione. Pertanto, la
precisazione delle modalità con cui deve avvenire la pubblicazione del diario delle prove,
nonché la convocazione dei singoli candidati, costituisce un profilo inerente alla disciplina
della procedura concorsuale pubblicistica per l’accesso ai ruoli regionali e, come tale,
rientra nella competenza residuale delle Regioni.
Concorso pubblico (Ente locale): diritto all'assunzione - Cassazione Civile, Sez. Lavoro, Sentenza
23 giugno 2020, n. 12368
La Corte di Cassazione afferma che il diritto all’assunzione del vincitore del concorso rientra
nell’ambito della giurisdizione ordinaria e comporta che il giudice abbia il potere di adottare nei
confronti della pubblica amministrazione una sentenza di condanna all’assunzione dell’interessato.
Massima La pretesa azionata dal vincitore di un pubblico concorso bandito da un piccolo Comune
non soggetto al patto di stabilità interno, posizionatosi al primo posto della relativa graduatoria a
causa della propria mancata assunzione in servizio – della quale il giudice del merito abbia
ritenuto l’illegittimità in considerazione dell’assenza di impedimenti dovuti ad impossibilità
sopravvenuta o a circostanze indipendenti dalla volontà della pubblica amministrazione non
investe provvedimenti discrezionali, ma atti negoziali, relativi alla fase della gestione del
rapporto di lavoro, cui si correlano diritti soggettivi.
Pubblico impiego: incarichi extra-lavorativi (divieto) -
Civile, Sez. II, Sentenza 18 giugno 2020, n. 11811
Articolo 33 (Assunzione di
personale nelle Regioni a statuto
ordinario e nei Comuni in base alla
sostenibilità finanziaria) .
ARTICOLO 33 COMMA 2 DL 34/2019 VINCOLI PER I
COMUNI
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IL COMMA 1 BIS DELL’ART. 33
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CONSIDERAZIONI SULLE
MODALITA’ APPLICATIVE
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IL CONTENUTO DEL
DECRETO.
I COMUNI SONO SUDDIVISI IN 9 FASCE DEMOGRAFICHE in
relazione alle quali sono individuati i relativi valori soglia del
rapporto della spesa del personale rispetto alle entrate
correnti.
AL DI SOTTO DEL VALORE SOGLIA:
si potrà incrementare la spesa di personale registrata
nell'ultimo rendiconto approvato, per assunzioni di
personale a tempo indeterminato, sino ad una spesa
complessiva rapportata alle entrate correnti non superiore
al valore soglia.
IL CONTENUTO DEL
DECRETO
In sede di prima applicazione e fino al 31 dicembre
2024, l’incremento annuale è autorizzato in misura
non superiore a valori percentuali indicati in apposita
tabella (la due). Prevista possibilità utilizzo resti in
deroga agli incrementi di cui alla tab. 2, fermo
comunque limite tab 1.
Piano Fabbisogno e Parere Organo Revisione
ALCUNE RECENTI POSIZIONI
INTERPRETATIVE DELLE SEZIONI
REGIONALI DI CONTROLLO
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SEZIONE EMILIA ROMAGNA
DELIBERAZIONE N. 32/2020/PAR
62 Pasquale Monea
Natura Giuridica delle Partecipate
natura giuridica delle società partecipate dagli enti
pubblici, come spesso segnalato da autorevole dottrina,
rappresenta una questione di preliminare risoluzione in
ordine a tematiche rilevanti, quali, ad esempio: il radicarsi
o meno della giurisdizione della Corte dei Conti, l'effettiva
applicabilità della disciplina di cui al D.Lgs. 163/06 in
tema di appalti pubblici di lavori, servizi e forniture o del
D.Lgs. 165/01 inerente norme disciplinanti il rapporto di
lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione.
In particolare, oggi è comune definire la pubblica
amministrazione in ambito "allargato”.
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Tendenza attuale
Sulla base della dicotomia tra ente pubblico e società di diritto privato
il legislatore di recente ha imposto, anche alle società
pubbliche, di esperire procedure concorsuali o para-concorsuali
per l'assunzione di personale.
Consiglio di Stato, Sezione Consultiva per gli atti normativi, del 24
maggio 2010, n. 2415.
In tale parere, partendo dal dato contenuto nella legge L. n. 241/90,
che ha introdotto nell'art.1, il co.1- ter ("i soggetti privati preposti
all'esercizio di attività amministrative assicurano il rispetto dei principi
di cui al comma 1"), il Consiglio di Stato riconosce che l'attività
amministrativa, anche ove svolta dai privati, sia assoggettata ai
principi generali della materia, rivestendo per l'assunzione del
personale una particolare essenza i principi costituzionali, fissati
dagli artt. 97 e 98 della Costituzione.
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Sulla Giurisdizione
In tema di giurisdizione, il Consiglio di Stato,
SEZ. V - sentenza 8 giugno 2015 n. 2794 ha
avuto modo di chiarire che così come
affermato dalla Corte di Cassazione a Sezioni
Unite, ciò che è essenziale per radicare la
giurisdizione del giudice amministrativo in
materia di procedure concorsuali per
l'assunzione di personale è la riconducibilità
dell'atto o del comportamento all'esercizio di
pubblici poteri.
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LA MOBILITA’ NELLE PARTECIPATE
A. Al fine di poter realizzare la mobilità, le società interessate
dovranno stipulare un accordo, per effetto del quale
potranno trasferire i lavoratori senza il loro consenso. Altro
presupposto necessario è una previa informativa alle
rappresentanze sindacali operanti presso la società ed alle
organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo
applicato, in coerenza con il rispettivo ordinamento
professionale. Detti processi di mobilità debbono escludere
oneri aggiuntivi per la finanza pubblica. Sono escluse da
queste disposizioni le società partecipate quotate e le
società da loro controllate.
B. Il legislatore esclude espressamente processi di
mobilità che possano comportare il trasferimento dei
dipendenti delle società partecipate alle amministrazioni
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pubbliche.
La stabilizzazione delle assunzioni a tempo
determinato
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Nullità
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Incarichi
Le società a partecipazione pubblica totale o di controllo
prima di affidare incarichi professionali esterni devono
verificare i requisiti di legittimità relativi a:
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segue
In tema di società c.d. in house, il reclutamento del
personale, a seguito dell'entrata in vigore del d.l. n.
112 del 2008, convertito con modif. in I. n. 133 del
2008, nel testo risultante dalle modifiche apportate
dalla I. n. 102 del 2009 di conversione del d.l. n. 78
del 2009, avviene secondo i criteri stabiliti dall'art.
35 del d.lgs. n. 165 del 2001, che impongono
l'esperimento di procedure concorsuali o selettive,
sicché la violazione di tali disposizioni, aventi
carattere imperativo, impedisce la conversione dei
rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti a
tempo indeterminato".
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Totò i Tartassati: sessant'anni dopo
nulla è cambiato
Grazie per l’attenzione!