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Lo psicologo in tribunale: come effettuare una consulenza


tecnica in separazioni, divorzi e affidamento di figli minori
La perizia psicologica in età evolutiva (Università Cattolica del Sacro Cuore)

Studocu non è sponsorizzato o supportato da nessuna università o ateneo.


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DISPENSA LO PSICOLOGO IN TRIBUNALE

Centralità dell’interesse del minore, ma sopra琀琀u琀琀o dei suoi DIRITTI, in una norma琀椀va che non li vede come
un impera琀椀vo avulso dal contesto generale ma collocato all’interno delle problema琀椀che della famiglia tu琀琀a,
nella consapevolezza che il modo più corre琀琀o ed e昀케cacie di fare l’interesse del minore è quello di inserirlo in
un quadro familiare in cui ruoli e aspe琀琀a琀椀ve di tu琀� sono rispe琀琀a琀椀.

C’è un inscindibile legame tra “salute” del bambino e adeguata impostazione delle relazioni familiari.

L’a昀케damento condiviso per Elisa Manco deve essere suggerito sempre (salvo i casi vs convenzione di Istanbul,
quindi genitori maltra琀琀an琀椀 o violenza assis琀椀ta) anche e sopra琀琀u琀琀o in casi di alta con昀氀i琀琀ualità, qualora sia in
a琀琀o una dinamica che tende a escludere un genitore o che determini un rapporto di昀케cile tra ques琀椀 e il 昀椀glio.
L’equa ripar琀椀zione di funzioni, tempi e responsabilità tra ex coniugi perme琀琀e l’interruzione di dinamiche di
strumentalizzazione, recisione o esclusione.

Il termine genitore “a昀케datario” e genitore “domiciliatario/collocatario” deve essere usato solo se necessario
e con chiarezza e impossibilità di equivoci. L’indicazione di a昀케damento esclusivo, salvo casi di grave
pregiudizio da parte di un genitore sul 昀椀glio, rappresenta una evidente violazione del diri琀琀o indisponibile del
minore a un rapporto equilibrato coi genitori.

La “stabilità” da un punto di vista psicologico è quella di una relazione a昀昀e琀�va con entrambi i genitori
cara琀琀erizzata da con琀椀nuità e coerenza→ la stabilità non è da intendere come “abitazione prevalente” con
l’individuazione di un genitore “collocatario o domiciliatario” (la sua individuazione implica l’a琀琀ribuzione di
competenze e diri琀� diversi tra gli ex coniugi con la conseguente ria琀�vazione della logica di potere, vincitore- perdente
che è contraria agli interessi del minore) ma come garanzia di tempi e modalità equilibra琀椀 della presenza del
minore presso ciascun genitore.

Il libro si rivolge agli operatori che hanno il compito di coadiuvare il giudice ordinario o minorile nella
valutazione delle competenze genitoriali degli ex coniugi e dello stato psicologico del minore coinvolto nella
dinamica della separazione e della con昀氀i琀琀ualità genitoriale , suggerendo percorsi di sostegno e recupero nel
rispe琀琀o dei diri琀� inalienabili dei sogge琀� coinvol琀椀.

C’è l’intento di creare, pur nella grande varietà della casis琀椀ca, una metodologia e una deontologia che
conne琀琀a il dato umano con quello clinico e norma琀椀vo, a昀케nché il giudizio possa essere il risultato
dell’interpretazione e dell’applicazione della norma alla speci昀椀cità e alla complessità di ogni singolo caso. LA
NORMA DEVE FUNGERE DA CORNICE E RIFERIMENTO, LA PSICOLOGIA, invece, DA LENTE DI COMPRENSIONE
DELLA SINGOLARITÀ. Infa琀�, i ruoli del giudice e del consulente sono complementari nei contenu琀椀, nella
metodologia e nei 昀椀ni. Non ci deve essere separazione tra sistemi conosci琀椀vi, gnoseologici ed e琀椀ci. Il 昀椀ne di
giudice e consulente è ristabilire l’equilibrio, ro琀琀o in seguito alla separazione, di una genitorialità condivisa e
funzionale ad un sano sviluppo psico昀椀sico del minore. La separazione, infa琀�, è con昀氀i琀琀o, ma anche perdita,
so昀昀erenza e crisi di quella “normalità” che deve essere ascoltata, accolta, reindirizzata e rieducata a琀琀raverso
anche l’esplicitazione degli inten琀椀, della metodologia dell’intervento peritale e dei principi norma琀椀vi.

La consulenza deve res琀椀tuire alle par琀椀 quei principi universali di diri琀琀o dei singoli, sostenendoli anche nella
riappropriazione di competenze, ruoli e funzioni necessarie al reale superamento degli ostacoli evidenzia琀椀.

Le cri琀椀cità e le mancanze evidenziate nella consulenza non hanno come 昀椀ne un giudizio clinico, ma
rappresentano la base per un intervento educa琀椀vo, quello sancito dalla funzione di pubblico u昀케ciale di cui è
inves琀椀to il C.T.U., il quale accoglie e res琀椀tuisce nuovi signi昀椀ca琀椀 per valorizzare e s琀椀molare le risorse proprie
ad ogni speci昀椀co sistema, per a琀�vare il cambiamento e mo琀椀vare i suggerimen琀椀 richies琀椀 dal quesito nella
singolarità e sogge琀�vità di ogni caso.

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Il libro intende approfondire il percorso logico, sul piano scien琀椀昀椀co ed e琀椀co, che il giudice e chi, come il
consulente, con lui, partecipando al procedimento e al provvedimento giurisdizionale, deve compiere nel
collegare caso reale e speci昀椀co al de琀琀ato delle norme fornendo, a tale scopo, protocolli opera琀椀vi rela琀椀vi a
ogni fase del procedimento peritale.

È importante chiarire la di昀昀erenza tra giudizio di opportunità, il quale trae forza dalla valutazione di merito
ricondo琀琀o a parametri personali e sogge琀�vi del giudicante che parrebbero sempre concorrere, e giudizio di
legalità che trae legi琀�mazione solo da legge, ra琀椀o del suo disposi琀椀vo e le琀琀era della sua formulazione.

Tu琀琀avia la singola norma琀椀va ordinaria regola琀椀va della fa琀�specie ogge琀琀o di giudizio non è di per sé su昀케ciente
a garan琀椀re la Gius琀椀zia. Nella sua interpretazione devono con昀氀uire e intervenire tu琀琀e le altre norme che
cos琀椀tuiscono il sistema dell’ordinamento giudico che, in base al diverso grado di cogenza (cogente= che costringe,
che obbliga, che ha una funzione coa琀�va: norme cogen琀椀, nel linguaggio giur., quelle che non possono essere derogate dal privato)
gerarchicamente de昀椀nito dal sistema delle fon琀椀, concorrono a sostenere la loro interpretazione.

Inoltre è importante so琀琀olineare, in ogni indicazione metodologico-peritale, quanto il processo storico


evolu琀椀vo del sistema sociale odierno e il contributo della psicologia sia penetrato a琀琀raverso la giurisprudenza
nell’interpretazione di ogni singola norma琀椀va da applicare al caso concreto, assumendo una rilevanza non più
solo di fa琀琀o, ma anche giuridica.

Calare la complessità dell’ordinamento giuridico, cos琀椀tuzionale, internazionale e ordinario (cos琀椀tuzione,


convenzioni ONU, convenzioni europee, Carta di Noto, codice civile e penale e codice di procedura civile e penale) con il sistema
gerarchico delle fon琀椀 signi昀椀ca anche considerare quanto agiscano le pressioni, che sul piano culturale sorgono
nella diale琀�ca con昀氀i琀琀uale delle par琀椀 pur inconsapevolmente e in buona fede, sull’interpretazione della
norma e sul giudizio, compreso quello diagnos琀椀co, tali da rendere “rela琀椀va” l’assoluta ogge琀�vità postulata
alla funzione giudicante.

Per ridurre tale rischio i valori espressi dalle norme primarie di rilevanza cos琀椀tuzionale, che tutelano i diri琀�
della persona alla salute, debbano essere così profondamente assimila琀椀 e condivisi da assumere, nell’intento
valuta琀椀vo del consulente, una inviolabilità “sacrale”, un 昀椀lo condu琀琀ore alla metodologia e il 昀椀ne ul琀椀mo della
risposta al quesito→ i valori che sostanziano quei diri琀�/doveri della persona non sono il punto di partenza
del processo logico, ma quello di arrivo, il risultato che indica l’auten琀椀ca/ condivisa ogge琀�vità della decisione.

L’OMS de昀椀nisce la salute quale “stato di competo benessere 昀椀sico, mentale e sociale e non la semplice
assenza di mala琀�a o infermità” per cui “il mancato riconoscimento dei mezzi di tutela per singoli aspe琀�
speci昀椀ci di protezione viola il valore cos琀椀tuzionale della persona” che la Cos琀椀tuzione tutela con l’art.32 “ la
Repubblica tutela la salute come fondamentale diri琀琀o dell’individuo e interesse della colle琀�vità”.

La responsabilità di assicurare le migliori condizioni di vita necessarie allo sviluppo del minore sono
demandate in primo luogo alla famiglia nel suo compito di accudimento e protezione (art 30 Cos琀椀tuzione).

I diri琀� cos琀椀tuzionali alla salute si estrinsecano in quelli dichiara琀椀 dalla Convenzione ONU sul fanciullo,
ra琀椀昀椀cata dall’Italia nel ’91. Tale convenzione nell’art.27 a昀昀erma “il diri琀琀o del minore alla vita, alla sopravvivenza
e allo sviluppo 昀椀sico, intelle琀�vo, spirituale, morale e sociale”; la garanzia di questo diri琀琀o è ricondo琀琀a alla
responsabilità della famiglia di allevare e provvedere alla crescita del minore come disposto dagli art t, 28 e
30 del medesimo testo.

Inoltre la Convenzione sui Diri琀� del Fanciullo nell’art 24 stabilisce che “Gli Sta琀椀 par琀椀 riconoscono il diri琀琀o del
minore di godere del miglior stato di salute possibile e di bene昀椀ciare di servizi medici e di riabilitazione. Essi si sforzano
di garan琀椀re che nessun minore sia privato del diri琀琀o di avere accesso a tali servizi” e nell’art.39 “Gli Sta琀椀 par琀椀 ado琀琀ano
ogni adeguato provvedimento per agevolare il recupero 昀椀sico e psicologico e il reinserimento sociale di ogni fanciullo
vi琀�ma di ogni forma di negligenza, di sfru琀琀amento o di maltra琀琀amen琀椀; di torture o di ogni altra forma di pene o di
tra琀琀amen琀椀 crudeli, inumani o degradan琀椀, o di un con昀氀i琀琀o armato. Tale recupero e reinserimento devono svolgersi in
condizioni tali da favorire la salute, il rispe琀琀o della propria persona e la dignità del fanciullo”. Il diri琀琀o connesso a non

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essere maltra琀琀ato è quello della protezione stessa del minore sancito nell’art.19 “Gli Sta琀椀 par琀椀 ado琀琀ano ogni
misura legisla琀椀va, amministra琀椀va, sociale ed educa琀椀va per tutelare il fanciullo contro ogni forma di violenza, di oltraggio
o di brutalità 昀椀siche o mentali, di abbandono o di negligenza, di maltra琀琀amen琀椀 o di sfru琀琀amento, compresa la violenza
sessuale, per tu琀琀o il tempo in cui è a昀케dato all'uno o all'altro, o a entrambi, i genitori, al suo tutore legale (o tutori legali),
oppure a ogni altra persona che abbia il suo a昀케damento ”. A fronte dei diri琀� a昀昀erma琀椀 e garan琀椀琀椀 dalle norme
primarie di grado superiore, cos琀椀tuzionali e internazionali, appare chiaro il compito della funzione
giurisdizionale e del consulente.

L’udienza di nomina e il giuramento del consulente tecnico sono rilevan琀椀 non solo per l’inves琀椀tura formale
del CTU ma anche per i signi昀椀ca琀椀 e琀椀ci, deontologici e giuridici connessi con la funzione di ausiliario del giudice
e quella di pubblico u昀케ciale.

Il quesito diventa lo strumento necessario al 昀椀ne del giudizio e la cornice entro cui il consulente deve orientare
indagine, strumen琀椀 e risposte→ il CTU si pensa possa fornire il proprio contributo al 昀椀ne di far convergere
indicazioni, inten琀椀, 昀椀nalità speci昀椀ci e complementari del diri琀琀o e della psicologia.

L’esame degli a琀�, contenu琀椀 nei fascicoli di parte, dovrebbe essere 昀椀nalizzato e indirizzato a una generale
ricostruzione e comprensione della vicenda, ma anche a ricostruire un inquadramento processuale che tuteli
il consulente dal rischio di uno schieramento insito nella diale琀�ca tra le par琀椀, per giungere ad una
individuazione precoce di elemen琀椀 di convergenza, di accordo possibile e di risorse nello speci昀椀co sistema.

L’incontro con le par琀椀, in un’o琀�ca di rispe琀琀o del diri琀琀o al contraddi琀琀orio e dei principi sanci琀椀 dalla gerarchia
delle norme, implica competenze metodologiche e diagnos琀椀che sia giuridiche che psicologiche per le quali si
suggerisce un protocollo opera琀椀vo→ obie琀�vo= lavoro scien琀椀昀椀co, esaus琀椀vo esplicitazione metodi, modelli e
昀椀nalità capaci di reindirizzare il con昀氀i琀琀o e sostenere la cogenitorialità.

Ipotesi elaborato: realizzare, nella diagnosi tecnica, una correlazione tra la genitorialità, de昀椀nita da una
do琀琀rina scien琀椀昀椀ca come insieme di speci昀椀che e complesse competenze e funzioni nella relazione genitore-
昀椀glio, con ciò che sancisce la norma trovando una sequenzialità logica nel parallelismo che perme琀琀a indirizzi
il giudizio tecnico: le funzioni del genitore si conne琀琀ono coi diri琀� del minore, es. il suo diri琀琀o
cos琀椀tuzionalmente sancito alla salute e al benessere garan琀椀ta da una relazione equilibrata con entrambi i
genitori se pur separa琀椀.

La capacità di garan琀椀re l’accesso del 昀椀glio all’altro genitore (a昀케damento condiviso) rappresenta la cornice di
riferimento del giudizio di idoneità genitoriale nonché il 昀椀ne dell’intervento di sostegno.

La diagnosi psicologica di “quel padre/madre” nella dicotomia tra sano e patologico trova senso
conne琀琀endosi al dato giuridico “il diri琀琀o del minore al legame naturale, che può essere reciso solo in casi di
grave e irreversibile pregiudizio”→ la patologia e le mancanze devono essere esaminate non in senso assoluto
né nel tenta琀椀vo di res琀椀tuire al minore un “genitore perfe琀琀o” ma nella loro connessione con le funzioni
genitoriali che possono rimanere su昀케cientemente idonee per quel minore che deve essere tutelato nel
rapporto coi genitori tramite i necessari interven琀椀 di sostegno.

Il genitore adeguato è colui che è capace di garan琀椀re e a琀琀uare i suoi diri琀� e doveri. Gli strumen琀椀 tecnici es.
colloquio clinico, psico-diagnosi… sono orienta琀椀 non al giudizio diagnos琀椀co- personologico, ma a quello
descri琀�vo. Non solo l’eventuale diagnosi di patologia o sintomi, ma la descrizione delle cara琀琀eris琀椀che della
personalità del sogge琀琀o in esame, delle sue risposte comportamentali, del suo funzionamento rispe琀琀o allo
speci昀椀co dell’indagine e ai riferimen琀椀 norma琀椀vi: cioè s琀椀le e competenze genitoriali in una relazione
funzionale di diri琀琀o e dovere con il 昀椀glio.

Il pregiudizio genitoriale nei confron琀椀 del minore deve essere de昀椀nito a琀琀raverso un’indagine che rintracci
elemen琀椀 di diagnosi psicologica connessi alla norma.

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Si forniscono quindi indicazioni rela琀椀ve a quelle forme di maltra琀琀amento e abuso genitoriale ai danni del
minore in termini di indicatori, sintomi, e昀昀e琀� e s琀椀li genitoriali correla琀椀 per fornire al consulente elemen琀椀 di
rilevazione che rintraccino comportamen琀椀 sanziona琀椀 dalla norma e de昀椀ni琀椀 quali elemen琀椀 di pregiudizio.

La parte rela琀椀va al minore tenta di sgombrare il campo da quei tan琀椀 interroga琀椀vi che si pongono al consulente
su cosa fare, ma sopra琀琀u琀琀o su come fare in relazione ai bisogni del bambino, alle sue cara琀琀eris琀椀che
speci昀椀che, alle competenze, alle conoscenze e anche rela琀椀vamente agli e昀昀e琀� che l’intervento peritale può
avere sul suo equilibrio psichico.

Spesso il consulente vive la sensazione di confusione trasmessa dalle par琀椀 con versioni che si contraddicono
ed esprimono verità opposte, ma parzialmente vere: nell’incontro con il bambino il consulente ha la
possibilità di fare chiarezza rilevando gli indici di una verità che può non corrispondere a quella degli adul琀椀,
ma che è quella elaborata dal minore, è quella del suo mondo interno, delle rappresentazioni che ha costruito
con le sue risorse sulla base delle info verbali ed emo琀椀ve trasmesse dai genitori. Se gli adul琀椀 hanno fornito al
consulente omissioni o distorsioni della realtà nella diagnosi del bambino se ne evincono le incongruenze.

L’ascolto del minore, che è diverso e dis琀椀nto dall’audizione, è orientato alla comprensione di una realtà che
deve essere aiutata e sostenuta a琀琀raverso azioni indirizzate sopra琀琀u琀琀o ai suoi genitori.

Il consulente ha poi il di昀케cile compito di massima sintesi dei contenu琀椀 risultan琀椀 dall’indagine peritale per
de昀椀nire un quadro probatorio diagnos琀椀co-descri琀�vo dei singoli e del sistema che ne legi琀�mi le istanze del
quesito in termini di genitorialità, a昀케damento, regolamentazione dei tempi e dei compi琀椀, percorsi di
sostegno e di recupero necessari. Le conclusioni peritali dovrebbero contenere una BREVE SINTESI DELLA
DINAMICA GENITORIALE E DEL CONFLITTO CHE DETERMINANO LE DIFFICOLTÀ DELLA COPPIA A DEFINIRE
ELEMENTI DI ACCORDO E A REALIZZARE UNA GENITORIALITÀ CONDIVISA E FUNZIONALE ALLA GARANZIA DI
BENESSERE E DI ACCESSO DEL FIGLIO ALL’ALTRO GENITORE, connesse sia con le CARATTERISTICHE SPECIFICHE
DELLA PERSONALITÀ DEI SOGGETTI E DELLE LORO EVENTUALI PATOLOGIE/DISFUNZIONI E CON LA STORIA
INDIVIDUALE PREGRESSA, SIA CON LE COMPETENZE GENITORIALI ESPRESSE, GLIEFFETTI DELLE DINAMICHE
SU MINORE E SUOI BISOGNI, SIA CON LE RISORSE DEL SISTEMA E GLI EVENTUALI ACCORDI CONDIVISI.

È necessario orientare il consulente nella de昀椀nizione dei suggerimen琀椀 da ado琀琀are rispe琀琀o ad una casis琀椀ca
che, se pur complessa e cara琀琀erizzata dalla speci昀椀cità rela琀椀va a ogni singolo caso può rintracciare linee guida
adeguate alla sua risoluzione a琀琀raverso il principio indicato dalle norme, in par琀椀colare dalla legge n54 (2006).
La legge, che prevede l’applicazione prevalente dell’is琀椀tuto dell’a昀케do condiviso, nonostante le tante
resistenze nella prassi giudiziale e peritale, perme琀琀e di de昀椀nire lo strumento concreto e reale di tutela dei
diri琀� del minore e dei suoi genitori, garantendo il rispe琀琀o del bisogno del bambino di relazionarsi con
entrambi i genitori, e il suo diri琀琀o ad un sano sviluppo psico-昀椀sico, e al benessere- salute (aspe琀琀o sancito
dalla Cos琀椀tuzione) e garantendo anche i suoi genitori, in egual misura, nell’accesso al 昀椀glio e nell’esplicazione
della genitorialità rispe琀琀o alle sue tante funzioni in termini psicologico-relazionali e giuridici.

Salvo casi di grave pregiudizio per il minore da uno o entrambi i genitori l’a昀케damento condiviso deve essere
suggerito sopra琀琀u琀琀o nei casi di alta con昀氀i琀琀ualità e quando vi è in a琀琀o una dinamica che tende a escludere
un genitore, o una che determini un rapporto di昀케cile tra ques琀椀 e il 昀椀glio→ l’equa ripar琀椀zione di funzioni,
tempi, responsabilità tra gli ex coniugi perme琀琀e di interrompere o rendere più di昀케cili dinamiche di
strumentalizzazione o esclusione della relazione genitore-昀椀glio.

Nonostante la complessità della casis琀椀ca non possa essere esaurita da indicazioni opera琀椀ve il tenta琀椀vo è
quello di delineare possibili percorsi di intervento che il consulente può suggerire, in base anche alla
disponibilità e alla varietà dei servizi pubblici e priva琀椀 del territorio, i quali possono essere a琀�va琀椀 per
raggiungere l’obie琀�vo preposto→ superare le di昀케coltà speci昀椀che emerse.

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Quindi il contributo della psicologia risulta fondamentale per la comprensione delle complessità e del
processo dinamico che cara琀琀erizza le persone nella situazione speci昀椀ca in ques琀椀one e per il tenta琀椀vo di
fornire risposte ada琀琀e e funzionali che conne琀琀ano dato scien琀椀昀椀co e norma琀椀vo.

Non ci sarà mai un manuale 昀椀sso che il giudice o il consulente possano applicare meccanicamente per
risolvere tu琀琀e le problema琀椀che poste dalla molteplice diversità dei casi concre琀椀 ma ci può essere una
metodologia, che si è cercato di individuare nella convergenza tra i due mondi, che può fungere da linea
guida, sapendo però che in cer琀椀 casi o in una certa misura residua dovrà essere crea琀椀vo con
un’interpretazione responsabile.

PARTE PRIMA: LE FASI DEL PROCESSO DI CONSULENZA E LA VALUTAZIONE DELLE PARTI


La consulenza in materia di separazione, divorzio e a昀케damento di 昀椀gli minori è un incarico tecnico conferito
all’esperto dall’organo della magistratura ordinaria e minorile nell’ambito di un contesto speci昀椀co: il processo
a cui le par琀椀 hanno il diri琀琀o di partecipare e di essere in egual misura garan琀椀te dal diri琀琀o al contraddi琀琀orio e
al rispe琀琀o dei diri琀� sanci琀椀 dalla gerarchia delle norme. La funzione dell’esperto= il CTU è rispondere, tramite
gli strumen琀椀 tecnici speci昀椀ci della propria disciplina, mo琀椀vare e de昀椀nire meglio la decisione del magistrato in
ordine ai diri琀� del minore nella sua relazione con i genitori separa琀椀 o divorzia琀椀.
Tu琀琀o ciò avviene seguendo indicazioni deontologiche, metodologiche, protocolli peritali ad orientamento qui
psicodinamico all’interno della cornice giuridica di riferimento.

L’UDIENZA DI INCARICO E IL GIURAMENTO

L’art.61 del CPC recita “Quando è necessario, il giudice può farsi assistere, per il compimento di singoli a琀� o
per tu琀琀o il processo, da uno o più consulen琀椀 di par琀椀colare competenza tecnica”. L’art. 191 del CPC recita
“Nei casi previs琀椀 dagli ar琀椀coli 61 e seguen琀椀 (1) il giudice istru琀琀ore nomina un consulente, formula i quesi琀椀
e 昀椀ssa l'udienza nella quale il consulente deve comparire”.

L’udienza di conferimento dell’incarico è un momento importante per il CTU in quanto viene inves琀椀to
formalmente della sua funzione, ma è anche un’occasione in cui il consulente può già svolgere un ruolo a琀�vo.

Nell’a琀琀esa del giuramento il consulente viene fa琀琀o ogge琀琀o di una prima interazione con gli avvoca琀椀 difensori
che espongono le ragioni degli assis琀椀琀椀. Il clima di con昀氀i琀琀ualità si può avver琀椀re già in questa prima interazione
e il CTU può comprendere e chiedere quale sia la capacità della coppia a sostenere gli incontri congiun琀椀 sin
dalla prima convocazione. Inoltre in quest’occasione si possono evincere info su eventuali 昀椀gure già coinvolte
nella dinamica e nella valutazione che possono essere a琀�vate a琀琀raversi una richiesta speci昀椀ca al Giudice.

Al giuramento sono presen琀椀 il GIUDICE ISTRUTTORE O IL COLLEGIO, se l’udienza è collegiale (=presidente e


due giudici), il CTU e gli AVVOCATI DIFENSORI e, non sempre, LE PARTI. All’udienza si chiede al CTU di prestare
giuramento tramite l’esplicazione della formula di rito “Il giudice, accertate le generalità del perito (…) lo avverte
degli obblighi e delle responsabilità previste dalla legge penale e lo invita a rendere la seguente dichiarazione:
«consapevole della responsabilità morale e giuridica che assumo nello svolgimento dell'incarico, mi impegno
ad adempiere al mio u昀케cio senza altro scopo che quello di far conoscere la verità e a mantenere il segreto su
tu琀琀e le operazione peritali»”

Il giudice chiede al CTU di 昀椀ssare la data d’inizio delle operazioni peritali che coincidono con la le琀琀ura dei
fascicoli di parte prodo琀� dai difensori e con la prima convocazione delle par琀椀 o dei CTP. Le operazioni peritali
iniziano con un incontro preliminare tra CTU e CTP per concordare il calendario e esplicitare metodologia e
strumen琀椀 che si vogliono usare. Si consiglia di convocare separatamente le par琀椀 al primo colloquio qualora
gli ex coniugi non siano in grado di a昀昀rontarlo congiuntamente.

Il CTU chiede un an琀椀cipo delle spese che le par琀椀 converranno al primo incontro e indica i giorni per il deposito
della sua consulenza. Si 昀椀ssa la successiva udienza a cui il giudice disporrà o no la comparizione del consulente.

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Le par琀椀, tramite i loro rappresentan琀椀 legali, nominano i propri CTP, i quali dovrebbero essere scel琀椀 per le
competenze tecniche speci昀椀che dell’ogge琀琀o di valutazione e per l’inclinazione alla difesa e all’interesse del
minore. La revoca/sos琀椀tuzione dei CTP può essere fa琀琀a solo su accoglimento di una richiesta mo琀椀vata dal
giudice. I CTP possono sollevare eccezioni sull’operato del CTU già nel corso delle operazioni peritali.

Il CTU, veri昀椀cata l’adeguatezza del quesito richiesto dal GI (giudice istru琀琀ore), può porre al G altre domande:

• Aree ulteriori da inves琀椀gare


• Sogge琀� esterni da a琀�vare nell’indagine (maestre, servizi sociali, medici di base, specialis琀椀…)
• Nominare un ausiliario tecnico per la somministrazione dei test o l’esame del minore
• Altro

Si consiglia in tal sede, di chiedere al giudice di indicare in quale data i CTP debbano far percepire al CTU lo
loro controdeduzioni (la relazione tecnica di parte prodo琀琀a post acquisizione della relazione del consulente).
Di solito il CTU deve far pervenire ai CTP il proprio elaborato almeno 20 giorni prima della data di deposito in
cancelleria e rispondere poi alle controdeduzioni. L’elaborato del CTU da depositare dovrà quindi contenere
anche le controdeduzioni e la rela琀椀va risposta.

Terminata l’udienza il CTU ri琀椀ra i fascicoli di parte e una copia del verbale dell’udienza di conferimento di
incarico con il quesito posto, prodo琀琀a dalla cancelleria.

Il principio condu琀琀ore dell’udienza e delle operazioni peritali è quello norma琀椀vo del contraddi琀琀orio tra le
par琀椀 per il quale gli ex coniugi dovranno essere in egual modo garan琀椀琀椀 dal consulente e difesi dai propri
rappresentan琀椀 sia CTP sia avvoca琀椀 che hanno il diri琀琀o di partecipare in egual misura (avviene raramente visto
il divario di competenze tecniche).

Il CTU dovrà stru琀琀urare l’indagine peritale garantendo ad entrambe le par琀椀 equità di tempi, metodi,
strumen琀椀, informazioni e a琀琀eggiamen琀椀. I rappresentan琀椀 legali potranno essere presen琀椀 alle operazioni
peritali, agli incontri tra CTU e le par琀椀 come i CTP. Ques琀椀 avranno diri琀琀o a porre alle par琀椀 tramite il CTU
domande proprie. I colloqui, come le domande, devono essere verbalizza琀椀 e registra琀椀 e il materiale deve
essere accessibile alle par琀椀, per via del diri琀琀o al contraddi琀琀orio.
Gli unici incontri a cui si ri琀椀ene che i CTP non debbano essere presen琀椀 sono quelli rela琀椀vi alla
somministrazione dei test sia agli adul琀椀 sia ai minori, tali incontri devono quindi essere videoregistra琀椀 per
garan琀椀re la prova e il contraddi琀琀orio. Il materiale videoregistrato deve essere dato alle par琀椀 in corso di perizia,
ma non lo scoring dei test che il CTU consegna nella stesura della relazione conclusiva.
In assenza di un difensore, avvocato o CTP, il consulente dovrà essere legi琀�mato dalla parte stessa a
proseguire le operazioni peritali a琀琀raverso una liberatoria.
IL QUESITO DEL GIUDICE

I quesi琀椀 che vengono so琀琀opos琀椀 dal GI al consulente, pur nell’unità dell’intento= l’interesse del minore,
possono mostrare una diversità di contenu琀椀 e di complessità che il CTU deve essere in grado di comprendere
e uniformare a un criterio metodologico scien琀椀昀椀co unico ed esaus琀椀vo. Per questo in sede di giuramento il
CTU può chiedere al giudice i necessari approfondimen琀椀. Si cerca in ogni caso di fornire al CTU i contenu琀椀 del
quesito tramite un’espressione che si ri琀椀ene completa ed esempli昀椀ca琀椀va→ se il quesito non con琀椀ene tu琀� gli
elemen琀椀 descri琀� il CTU dovrebbe porre al giudice l’opportuna estensione. Il CTU dovrebbe rispondere al
quesito tramite un’indagine peritale che tenga in conto di valutare, come linee guida, i seguen琀椀 elemen琀椀:
• Competenze genitoriali
• Esclusione di comportamen琀椀 di pregiudizio per il minore (sopra琀琀u琀琀o ai 昀椀ni della bigenitorialità)
• Situazione psico-a昀昀e琀�va dei minori
• Migliori modalità possibili di frequentazione tra minore e genitori rela琀椀vamente al regime di a昀케do
• Ripar琀椀zione dei compi琀椀 di cura rela琀椀vi alle diverse e migliori competenze di ciascun genitore

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Il quesito approfondisce le aree da indagare rispe琀琀o alle competenze genitoriali, facendo riferimento a
indagine della personalità del genitore, a琀�tudine e disponibilità materiali e psicologiche verso il 昀椀glio. Le
competenze genitoriali dovranno essere comprese nella loro globalità partendo da un’indagine della stru琀琀ura
della personalità per escludere o veri昀椀care la presenza di elemen琀椀 di pregiudizio o incompa琀椀bilità rispe琀琀o
alla funzione genitoriale, non esaurendone però la complessità.
Il quesito porta anche a un’indagine delle competenze genitoriali che gli ex coniugi mostrano rispe琀琀o al
quadro norma琀椀vo di riferimento, che comprende: soddisfacimento dei bisogni di accudimento,
mantenimento, a昀昀e琀�vi e psicologici e garanzia della bigenitorialità, ove non ci sia pregiudizio.
Si indica spesso anche un accertamento della coerenza tra i requisi琀椀 richies琀椀 e le esigenze e昀昀e琀�ve del minore,
ossia tra quanto espresso dalla norma e la realtà.
L’accertamento delle disponibilità materiali del/dei genitori rispe琀琀o alle esigenze del 昀椀glio minore è a carico
del giudice. I servizi sociali sono deputa琀椀 alla veri昀椀ca dell’idoneità e dell’adeguatezza della residenza e delle
relazioni familiari.
Il consulente può, però, accertare tali elemen琀椀 a琀琀raverso la consulenza, su collaborazione delle par琀椀, sino a
prevedere una visita domiciliare alle abitazioni degli ex coniugi per la veri昀椀ca del clima e delle dinamiche e
può tentare un percorso di conciliazione per il soddisfacimento di bisogni e diri琀� minore, anche economici.
Il quesito pone anche l’individuazione/esclusione di comportamen琀椀 pregiudizievoli da parte dei genitori. Tra
ques琀椀 comportamen琀椀 si annovera il mancato accesso al 昀椀glio del genitore “non a昀케datario/ domiciliatario”.
Il quesito consente al CTU, oltre all’accesso agli a琀�, l’esperire ogni altra opportunità di indagine che può
essere speci昀椀cata (indicando terzi: scuola, nonni, servizi…) o rimanere generica. Qualora il CTU, in sede di
giuramento, non abbia fa琀琀o esplicita richiesta della 琀椀pologia di indagine non speci昀椀cata nel quesito può farne
richiesta al giudice in corso di perizia ed esserne autorizzato.
Esempio di quesito: “Voglia il consulente veri昀椀care l’idoneità genitoriale di ciascun genitore e le relazioni che il minore ha con ciascuno.
Voglia il consulente veri昀椀care o escludere eventuali condizioni di pregiudizio operate da ciascun genitore nei confron琀椀 del 昀椀glio minore,
in caso a昀昀erma琀椀vo voglia segnalarlo all’autorità competente. Qualora il consulente veri昀椀chi l’idoneità di entrambi i genitori, voglia
indicare le migliori modalità di assunzione dei compi琀椀 di cura e le modalità di frequentazione”.

RESPONSABILITÀ GENITORIALE E AFFIDAMENTO DEL MINORE: RIFERIMENTI NORMATIVI E PROCEDURALI

Il quesito porta a valutazioni circa la capacità genitoriale, il regime di a昀케damento, la regolamentazione dei
rappor琀椀 tra il minore e i genitori e l’esercizio della potestà (ora responsabilità) genitoriale.

Ci si basa sulla legge n54 del 2006 e sulle modi昀椀che previste al Codice Civile e di Procedura Civile dal disegno
di legge del febbraio 2008, il quale sancisce e regolamenta l’is琀椀tuto dell’a昀케do condiviso in via prioritaria,
quale garanzia della bigenitorialità.

L’art.150 e ss. Del CPC regolamenta is琀椀tuto separazione e divorzio→ i diri琀� e i doveri tra genitori e 昀椀gli
esulano dal rapporto tra coniugi e hanno valore e natura diversa in quanto sorgono dire琀琀amente dal rapporto
di 昀椀liazione tutelato anche a livello cos琀椀tuzionale (art.29 e art.30 della Cos琀椀tuzione).

La responsabilità genitoriale è il complesso di poteri-doveri a琀琀ribuito ai genitori a protezione e tutela dei 昀椀gli
minori non emancipa琀椀, presun琀椀 incapaci di curare i propri interessi. La potestà genitoriale è iden琀椀ca per i
genitori sposa琀椀 tra loro e per i non sposa琀椀. Oggi non si parla più di potestà, ma di "responsabilità" genitoriale.

Gli ar琀琀. 315 e ss. c.c. e l'art. 147 impongono ai genitori l'obbligo di mantenere, istruire e educare i 昀椀gli,
tenendo conto delle capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni di ques琀椀. Nella potestà sono a琀琀ribui琀椀 poteri
a tutela degli interessi del 昀椀glio sia di natura personale sia patrimoniale. Il 昀椀glio è sogge琀琀o alla potestà
genitoriale 昀椀no al compimento dei 18 anni.

La potestà si esercita congiuntamente e paritariamente da parte di entrambi i genitori, durante il


matrimonio/convivenza e in caso di separazione se ho un a昀케do condiviso (in cui il consulente deve consigliare

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al tribunale tempi e modalità della presenza del minore presso ciascun genitore. Nell’a昀케damento esclusivo il
giudice può disporre tu琀� i limi琀椀 nell’esercizio della responsabilità genitoriale del genitore non a昀케datario
necessari alla tutela del minore (art.155bis).

ESAME DEGLI ATTI E PROCEDIMENTO GIUDIZIARIO

Ogni fascicolo con琀椀ene una verità espressa in modo da mo琀椀vare la propria esclusiva ragione contro l’altro e
una realtà della vicenda e delle dinamiche familiari an琀椀te琀椀ca a quella espressa dall’ex coniuge. È comunque
importante raccogliere le informazioni contenute nei fascicoli per comprendere meglio e tutelare l’interesse
del minore, ben oltre il con昀氀i琀琀o. Il con昀氀i琀琀o può essere compreso in parte dai fascicoli, a琀琀raverso ragioni di
potere ed economiche, non a琀琀raverso dinamiche intra-psichiche, le quali saranno ogge琀琀o di una
comprensione psicologica che l’indagine dovrà contemplare.

Gli a琀� vanno le琀� e compresi rispe琀琀o ad aree speci昀椀che per ricostruire un inquadramento processuale.

L’esame degli a琀� o della vicenda processuale dovrebbe par琀椀re dalla raccolta di da琀椀 ogge琀�vi, proseguire
passando a quelli sogge琀�vi, cioè delle par琀椀, e concludersi con la fase conclusiva della vicenda processuale.
La raccolta dei da琀椀 ogge琀�vi dovrebbe contenere: la storia della coppia, l’indicazione della data del
matrimonio e della nascita del/i 昀椀gli/o minore, la presentazione del ricorso di separazione da una delle par琀椀,
speci昀椀cando se è di 琀椀po giudiziale o consensuale, e le ineren琀椀 mo琀椀vazioni portate. Da qui l’esame procede
non diversamente dai fascicoli con una le琀琀ura delle due par琀椀 che mo琀椀vano le azioni giudiziali successive fa琀琀e
con i propri pun琀椀 di vista e con le richieste rela琀椀ve all’ul琀椀mo ricorso e la risposta della controparte circa
l’a昀케damento del/i 昀椀glio/i minori.
Nella ricostruzione della vicenda processuale si può anche fare riferimento a indagini pregresse se si ri琀椀ene
che abbiano per琀椀nenza con l’esame. Si considerano per琀椀nen琀椀, ad esempio: documentazioni mediche circa
gravidanza/ parto sopra琀琀u琀琀o se cri琀椀ci, valutazioni mediche e psicologiche/psichiatriche del minore in caso di
una sintomatologia importante e valutazioni scolas琀椀che indican琀椀 un’evoluzione nega琀椀va nel rendimento.
Se si riscontrano tali elemen琀椀 occorre stabilire un approfondimento in sede peritale per un accertamento/
una correlazione con le dinamiche familiari in a琀琀o e con le risorse del minore.
Rispe琀琀o alla documentazione clinica e psichiatrica che può essere prodo琀琀a dalla controparte per in昀椀ciare
l’a昀케dabilità genitoriale dell’ex coniuge si ri琀椀ene non sia necessario riferirla come dato emergente, ma come
spunto di valutazione peritale nell’o琀�ca di correlazione con la competenza genitoriale.
Le perizie di parte allegate devono essere a琀琀entamente valutate e soppesate rimandandone il giudizio agli
esi琀椀 dell’accertamento peritale.

Dalla le琀琀ura degli a琀� si possono rilevare possibili elemen琀椀 di accordo per guidare la coppia ad una risoluzione
o fornire al tribunale percorsi possibili. Gli accordi intravis琀椀 o già esisten琀椀 possono fungere da pun琀椀 di
partenza per il cammino di riappropriazione della genitorialità condivisa.

Ci si può imba琀琀ere in denunce di parte di maltra琀琀amen琀椀 o violenze subite. Occorre allora procedere a una
valutazione che veri昀椀chi se alla denuncia sia seguito un rinvio in giudizio o una sentenza perché ciò ne
confermerebbe la veridicità dei fa琀�. In tal caso, rea琀椀 come “maltra琀琀amen琀椀 familiari o violenze ripetute,
condo琀琀e aggressive anche psicologiche” da parte di un genitore ai danni dell’altro devono essere valutate in
sede peritale sia rispe琀琀o all’asse琀琀o relazionale, contra琀琀uale e di potere che si determina tra i genitori, sia in
riferimento alle conseguenze psicologiche e relazionali sul minore. Il consulente, nell’accertare tali violenze
tramite i vissu琀椀 del minore e i conseguen琀椀 e昀昀e琀�, è obbligato alla denuncia in quanto ciò con昀椀gura “violenza
assis琀椀ta e maltra琀琀amento familiare”.

Il CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltra琀琀amento e l'Abuso all'infanzia), 2000-2005,
recita: "per violenza assis琀椀ta intrafamiliare si intende l'esperire da parte del bambino/a qualsiasi forma di
maltra琀琀amento compiuto a琀琀raverso a琀� di violenza 昀椀sica, verbale, psicologica, sessuale ed economica su

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昀椀gure di riferimento o su altre 昀椀gure a昀昀e琀�vamente signi昀椀ca琀椀ve adulte o minori. Il bambino può farne
esperienza dire琀琀amente (quando essa avviene nel suo campo perce琀�vo), indire琀琀amente, (quando il minore
è a conoscenza della violenza), e/o percependone gli e昀昀e琀�. Si include l'assistere a violenza di minori su altri
minori e/o su altri membri della famiglia e ad abbandoni e maltra琀琀amen琀椀 ai danni di animali domes琀椀ci".

Il tema della violenza dell'adulto ai danni del minore non può essere ogge琀琀o speci昀椀co della indagine peritale
in materia di separazione e divorzio. Tu琀琀avia il consulente, in qualità di u昀케ciale giudiziario, non può so琀琀rarsi
dall'obbligo della denuncia qualora, in ambito peritale, sia stato fa琀琀o ogge琀琀o di con昀椀denze di abuso o
maltra琀琀amento che il minore ha subito da parte dell'adulto. Ciò anche quando l'indagine veri昀椀chi indicatori
rilevan琀椀 di so昀昀erenza correlata alla violenza. Se non è ancora stato de昀椀nito processualmente, è doveroso non
menzionarlo nella ricostruzione processuale, ma me琀琀ere in a琀琀o una metodologia volta a escluderne gli e昀昀e琀�
sul minore e veri昀椀care o escludere una patologia sull'adulto, sia come possibile vi琀�ma che come autore.

IL PRIMO INCONTRO CON LE PARTI

L’incontro con le par琀椀 dovrà essere preceduto da quello tra il CTU e i CTP, durante il quale sarà esplicitata la
metodologia, gli strumen琀椀, il modello teorico di riferimento che verranno u琀椀lizza琀椀 e ci sarà una prima
de昀椀nizione di calendario dei futuri colloqui. Si consiglia di prevedere almeno due incontri con i CTP durante
le operazioni peritali oltre a uno conclusivo al 昀椀ne di garan琀椀re il diri琀琀o al contraddi琀琀orio e una collaborazione
massima tra i tecnici.

Il primo incontro con la parte è fondamentale per l’intera indagine peritale perché è il momento in cui per la
prima volta i genitori si approcciano al consulente e alle operazioni peritali. È necessario essere consapevoli
che questa fase si compone di 2 elemen琀椀: le par琀椀 e il consulente, quindi il mondo sogge琀�vo e quello peritale,
gli strumen琀椀 tecnici e gli obie琀�vi, gli interessi e i vissu琀椀 personali. Il consulente deve avere presente i due
mondi e cercare di farli incontrare così da indirizzare, comprendere e aiutare le par琀椀.

Il mondo sogge琀�vo del genitore è carico di elemen琀椀 e vissu琀椀 ansiogeni deriva琀椀 dal contesto che lo so琀琀opone
a un forte stress. Inoltre il se琀�ng non è quello della psicoterapia o di una valutazione scelta volontariamente,
al contrario la perizia è un contesto giudicante e coa琀琀o che un’autorità giudiziaria ha imposto per de昀椀nire
l’a昀케damento e la regolamentazione delle visite e dei rappor琀椀 tra genitori e 昀椀glio/i. Nessuno si approccia alla
consulenza privo di preoccupazioni, es. sul proprio futuro, sull’indagine e sulle sue risultanze. È impensabile
ritenere che le par琀椀 si so琀琀oporranno con facilità e serenità ad un’indagine che entra nel profondo in
dinamiche e vissu琀椀 intrapsichici, a昀昀e琀�, so昀昀erenze, aspe琀琀a琀椀ve e proge琀� delusi che devono essere svela琀椀,
spiega琀椀 e mo琀椀va琀椀.
L’o琀�ca che si crea è spesso quella del vincitore- perdente in cui il 昀椀glio può essere strumento e pretesto in
uno scontro che si ri琀椀ene debba essere giocato proprio nel contesto peritale. L’a昀케damento e la domiciliazione
del minore sono l’ogge琀琀o da contendere e la conclusione a un giudizio di merito che sembra scegliere l’uno
o l’altro genitore.

Le persone portano anche vissu琀椀 di paura, di昀케denza e incertezza che spesso derivano da false credenze sugli
strumen琀椀, sulle modalità di indagine, sulle norma琀椀ve, ritenendo di poter indirizzare il consulente e
manipolarlo o, al contrario, di essere vi琀�me passive di un sistema di conoscenze estranee e di un potere
superiore.

Il consulente può essere fa琀琀o ogge琀琀o di dinamiche di transfert, alleanze o scontro. Sospe琀琀o, confronto-
scontro, tenta琀椀vi di alleanza contro l’altra parte connotano la relazione tra le par琀椀 e il CTU, ampliata dal ruolo
a specchio dei CTP e degli avvoca琀椀 difensori.

Questo è il mondo sogge琀�vo e interno delle par琀椀, ma esiste anche il mondo del consulente che ha obie琀�vi,
strumen琀椀 e metodologie speci昀椀che e de昀椀nite→ come ges琀椀re l’incontro tra ques琀椀 due mondi nel rispe琀琀o
dell’obie琀�vo che l’indagine pone tramite il suo quesito e la tutela delle par琀椀?

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La consulenza può essere ges琀椀ta dal CTU e spiegata alla parte, che deve poter scegliere, a琀琀raverso due
possibili strade:
1. Valuta琀椀va e giudicante
2. Valuta琀椀va ed educa琀椀va
Gli strumen琀椀 tecnici propri del consulente possono essere indirizza琀椀 rispe琀琀o a queste due possibili strade
percorribili a seconda non solo di capacità, professionalità, mo琀椀vazioni e idee del CTU, ma anche rispe琀琀o a
quanto la parte è capace e ha volontà di sceglierle, cogliendo le implicazioni e le opportunità insite in ciascun
modello→ la variabile dell’esplicitazione alle par琀椀 delle possibilità sopra è un elemento fondante della scelta
della strategia d’indagine del CTU.
La 1° strada= una consulenza che si limita a essere valuta琀椀va e giudicante è quella più facilmente percorribile
e, a volte, anche l’unica possibile.
Il consulente applica gli strumen琀椀 d’indagine per raccogliere le informazioni necessarie ad accertare le
dinamiche, le relazioni, le capacità genitoriali e lo stato psicologico del minore , per suggerire al tribunale le
indicazioni più funzionali a benessere e interesse del minore in base al rapporto coi genitori e all’a昀케damento.
Le par琀椀 svolgono un ruolo a琀�vo limitatamente all’obie琀�vo d’indagine so琀琀oponendosi a essa. Emozioni,
vissu琀椀 interni, mo琀椀vazioni, incomprensioni, ma anche le risorse, vengono congelate e acquisite solo per
mo琀椀vare i risulta琀椀 diagnos琀椀ci e le conclusioni peritali.
Le par琀椀 poi accederanno alla “nuova vita” genitoriale tramite la le琀琀ura e l’adempimento delle indicazioni
contenute nel decreto del tribunale, successivo all’indagine e coerente con i suggerimen琀椀 contenu琀椀, ma è
come un ves琀椀to fa琀琀o in serie e non su misura e ha dei rischi. Infa琀� le indicazioni del decreto potrebbero non
corrispondere alle reali esigenze e essere vissu琀椀 come obblighi a cui aderire per il rischio della sanzione, si
andrà quindi a imporre quel regime di vita e l’a昀케damento 昀椀glio. Lo stato, l’autorità giudiziaria e l’intervento
peritale saranno vissu琀椀 come invasivi e giudican琀椀, come nemici da comba琀琀ere e vincere.
Quei vissu琀椀 di paura, incertezza, rabbia, so昀昀erenza rischieranno di rimanere inta琀� e di aumentare il con昀氀i琀琀o.
Le par琀椀 vivranno ancora l’incomprensione e la mancanza di tutela 昀椀no a sen琀椀rsi violate nella propria in琀椀mità.
Il messaggio che rischieranno di fornire al bambino sarà quello di una decisione ingiusta, di un sistema che
non tutela e della “ca琀�veria” dell’altro genitore al quale “hanno dato ragione”.
Così, quindi, non si trova l’equilibrio necessario al benessere dei bambini coinvol琀椀 nel con昀氀i琀琀o dei genitori e
non si dà agli adul琀椀 la possibilità di ritrovare una capacità genitoriale adeguata e condivisa. Ma tale scelta
metodologica viene applicata per forza là dove le par琀椀 non consentono altra via, anteponendo le ragioni del
con昀氀i琀琀o a quelle della riappropriazione di una genitorialità condivisa.

Il consulente deve ri昀氀e琀琀ere circa le possibilità che l’interazione con quella coppia di genitori perme琀琀e perché
la consulenza non è l’applicazione uniforme di principi e categorie valoriali astra琀�, né può essere uno
strumento terapeu琀椀co ed educa琀椀vo a oltranza, poiché l’elemento sogge琀�vo è la variabile fondante. La
consulenza è un luogo dove si incontrano gli a琀琀ori di una vicenda che può e deve poter percorrere la strada
dell’educazione alla bigenitorialità, qualora esista la volontà e la possibilità delle par琀椀. L’obie琀�vo rimane
quello di una valutazione e di suggerimen琀椀 u琀椀li all’interesse del minore e non si possono avere altri signi昀椀ca琀椀
se non a琀琀raverso la collaborazione delle par琀椀 che de昀椀niscono gli spun琀椀 di un accordo comune.

La scelta di una consulenza che non sia solo valuta琀椀va, ma anche educa琀椀va, se viene data la possibilità dalle
par琀椀, rappresenta la scelta più giusta e coerente al ruolo che l’autorità a昀케da al consulente tecnico.
Il CTU, come consulente nominato, assolve alla funzione di pubblico u昀케ciale che svolge una funzione di
pubblico interesse. Questo implica non solo la valutazione della coppia dei genitori e del bambino, ma anche
una funzione educa琀椀va che deve:
• Ges琀椀re e reindirizzare il con昀氀i琀琀o delle par琀椀 a una visione d’interesse del 昀椀glio minore
• Sostenere le par琀椀 verso una riappropriazione delle funzioni di genitori in senso di condivisione
• Sostenere la coppia genitoriale a un’elaborazione di strategie e accordi comuni

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Una strategia educa琀椀va in tal senso determina il soddisfacimento di obie琀�vi importan琀椀, quali:
• A琀琀enuazione del con昀氀i琀琀o
• A琀�vazione/assunzione responsabilità/competenze delle par琀椀 su andamento/esito indagine peritale
• Risposta al quesito che tuteli realmente benessere e interesse del/i minore/i
• Acquisizione e riappropriazione delle competenze genitoriali della coppia in senso di cogenitorialità

La valutazione implica competenze metodologiche diagnos琀椀che, sia giuridiche sia psicologiche, e la fase
valuta琀椀va dovrà essere sempre sostenuta dall’intervento educa琀椀vo nel senso sopra esposto.
La funzione educa琀椀va si compone di elemen琀椀 fondamentali e ugualmente necessari. Deve par琀椀re
dall’accoglienza della sogge琀�vità rappresentata dall’individuo come essere unico e irripe琀椀bile. Ogni
consulenza è “quel genitore” e il suo mondo interno, come “quel minore” che nella sua espressione va
valutato, ma anche accolto.
Accogliere signi昀椀ca res琀椀tuire il valore e il signi昀椀cato della loro so昀昀erenza, rabbia, paura o incomprensioni, non
perché vere in assoluto, ma perché proprie e quindi importan琀椀. Solo ponendoci all’latro in termini di
accoglienza possiamo creare una relazione di 昀椀ducia, necessaria per operare un cambiamento.
L’accoglienza implica comprensione della sogge琀�vità, occasione di sfogo e aiuto alla coppia come elemento
fondamentale del superamento. La sogge琀�vità ascoltata, accolta e compresa deve essere poi risigni昀椀cata
rispe琀琀o all’obie琀�vo peritale: le emozioni devono essere a琀琀ribuite non rispe琀琀o alla fonte, reale o no, ma
rispe琀琀o alle conseguenze che ciò ha determinato nel con昀氀i琀琀o e rispe琀琀o ai bisogni insoddisfa琀� del 昀椀glio.
Riformulare il vissuto interno, le emozioni espresse dalle par琀椀, crea nuovi signi昀椀ca琀椀 che possono perme琀琀ere
una comunicazione con l’altro nell’interesse del 昀椀glio.
Questa capacità, che la parte acquisisce durante la consulenza, può perme琀琀ere anche una fase di confronto
con il mondo interno dell’latro e una riformulazione condivisa determina una comunicazione funzionale.
Accogliere e comprendere le emozioni che spesso derivano dalla mancanza di informazioni su procedure,
norma琀椀ve, diri琀� di ciascuna parte, diverse modalità di a昀케damento, consuetudine e orientamen琀椀 della
magistratura, ma anche su bisogni e so昀昀erenze palesare del/i 昀椀glio/i signi昀椀ca rendere le par琀椀 più consapevoli,
a琀琀enuare il con昀氀i琀琀o e riformulare le emozioni e le idee.
Un elemento di comprensione importante è rappresentato dalla “normalità” del con昀氀i琀琀o che una sua
eziologia e una sua evoluzione. La con昀氀i琀琀ualità rappresenta una risposta rea琀�va alla perdita e al lu琀琀o
derivante da un’esperienza trauma琀椀ca/ carica di signi昀椀ca琀椀 e implicazioni emo琀椀ve, come la separazione.

Il lu琀琀o per la perdita dell’unità familiare e dell’inves琀椀mento connesso, a琀琀raverso le sue fasi, presenta indici
di profonda so昀昀erenza con indicatori speci昀椀ci e 昀椀siologici ed esistono vari 琀椀pi di lu琀琀o che portano a diverse
reazioni. Queste possono essere de昀椀nite “normali” in quanto 昀椀siologiche risposte all’esperienza connessa.
Tu琀琀avia il lu琀琀o ha una sua evoluzione, con un esordio, una fase ascensionale, una remissione e, in昀椀ne,
un’a琀琀enuazione e un’elaborazione on conseguen琀椀 risposte funzionali e una ripresa dell’asse琀琀o e delle
competenze preceden琀椀. Ma il ritorno alla “normalità” necessita di tempo, spesso incompa琀椀bile con i tempi
giudiziari.

Alla luce delle sue conoscenze su so昀昀erenza, lu琀琀o, even琀椀 trauma琀椀ci e risposte a ques琀椀 il consulente dovrebbe
non solo comprendere tali reazioni, ma anche riconoscerne l’andamento e capire in quale fase si trova il
sogge琀琀o e de昀椀nire in tal senso una prognosi.

Non bisogna ritenere che il con昀氀i琀琀o o le diverse risposte al lu琀琀o anche se intense siano patologiche, poiché
questo è un rischio che può comprome琀琀ere non solo la relazione con le par琀椀 e il processo educa琀椀vo, ma
anche il giudizio peritale.
Esiste una di昀昀erenza tra lu琀琀o 昀椀siologico e patologico visibile sopra琀琀u琀琀o in termini di durata, intensità ed
esordio (sintomatologia intensa che non varia in 6 mesi un anno) e il consulente dovrebbe riuscire a riconoscerli e
dis琀椀nguerli.

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Il consulente deve res琀椀tuire alla coppia la “normalità” o la “patologia” delle reazioni a琀�vatesi per rendere le
par琀椀 coscien琀椀 di una so昀昀erenza che si può superare a琀琀raverso tempo e impegno individuale tramite
l’a琀�vazione delle risorse necessarie. La consulenza può in ques琀椀 casi durare nel tempo con un monitoraggio
che a琀琀enda il tempo della remissione sostenendo il sistema famiglia.

In quanto tecnici chiama琀椀 a esercitare un ruolo incisivo di valutazione e decisione delle relazioni e del futuro
dei minori e dei loro genitori bisogna confrontarsi, in ogni momento peritale, con il mondo interno di chi
abbiamo davan琀椀 essendo dispos琀椀 non solo a far diagnosi, ma anche a aiutare e sostenere→ la mancanza di
empa琀椀a incide nega琀椀vamente non solo sul piano umano, ma anche professionale e sul risultato 昀椀nale.

Quanto premesso perme琀琀e al consulente di tra琀琀are situazioni che meritano una par琀椀colare a琀琀enzione, come
le situazioni di maltra琀琀amento o di violenze subite durante il matrimonio da uno dei coniugi e situazioni di
violenza assis琀椀ta ai danni del minore. I da琀椀 a tes琀椀monianza di tali violenze dovrebbero essere tes琀椀monia琀椀
dalla rela琀椀va documentazione contenuta nel fascicolo di parte. Spesso, però, i procedimen琀椀 possono essere
ancora penden琀椀 o non essere mai sta琀椀 denuncia琀椀, in questo caso il consulente dovrebbe essere in grado,
tramite l’indagine psicodiagnos琀椀ca, di rintracciare indicatori eviden琀椀 ed e昀昀e琀� di maltra琀琀amen琀椀.
È doveroso prestare una par琀椀colare a琀琀enzione al vissuto della vi琀�ma, come del minore, e valutare strade
che la tutelino nella relazione con l’ex coniuge (spesso la vi琀�ma è il coniuge più inves琀椀to dei compi琀椀 di cura).
Si devono, quindi, evitare disposizioni che facciano interagire gli ex coniugi ponendo speci昀椀che che indichino
orari, luoghi e comportamen琀椀 precisi. Lasciare ce la relazione tra i genitori sia cara琀琀erizzata da un’eccessiva
autonomia di ges琀椀one rappresenta, infa琀�, un pericolo in ques琀椀 casi→ il potere sull’altro e quindi sul 昀椀glio
rappresenta il nucleo della personalità e del comportamento violento.
Bisogna assicurare un regime di a昀케damento e ges琀椀one della relazione con il minore che non favorisca tale
vissuto, in par琀椀colare la norma stabilisce un a昀케damento esclusivo al genitore vi琀�ma di maltra琀琀amento
familiare, se le sue competenze genitoriali lo perme琀琀ono, suggerendo al giudice limitazioni della potestà al
coniuge maltra琀琀ante.

PROCEDURA 1° INCONTRO (indicazioni su stru琀琀urazione 1° incontro che può essere individuale o congiunto)
• Consulente si presenta come professionista incaricato Giudice a svolgere le operazioni peritali
• Presentazione dei CTP e la loro funzione (presen琀椀 per garan琀椀re diri琀琀o al contraddi琀琀orio e alla difesa)
➔ Si informa che i CTP possono: sostenere le par琀椀 durante il percorso peritale, chiarire le procedure,
la norma琀椀va, sostenere le par琀椀 circa possibili di昀케coltà di relazione con 昀椀gli o consulente e aiutare
il CTU nel raggiungere l’obie琀�vo di a琀琀enuare la con昀氀i琀琀ualità e individuare un accordo condiviso
➔ Il CTU deve impegnarsi a昀케nché i CTP concorrano all’obie琀�vo comune dell’interesse del minore
e della risoluzione della con昀氀i琀琀ualità genitoriale a favore di una condivisione delle competenze e
dei ruoli
➔ Il consulente nell’accogliere la parte cerca di mi琀椀gare ansia o dubbi sull’esito peritale de昀椀nendo
l’indagine come un’occasione di accordo, uno spazio in cui le par琀椀 hanno il diri琀琀o e la facoltà di
esprimersi, essere sostenute e rese consapevoli di ogni suo contenuto sia tecnico sia giuridico.
• Le琀琀ura del quesito posto dal giudice e illustrazione consulenza e suoi obie琀�vi alle par琀椀, mo琀椀vando
alla collaborazione per interesse del/i 昀椀glio/i. Fin dall’inizio della consulenza il CTU deve chiedere alle
par琀椀 se vi siano richieste di chiarimen琀椀 su ciò che è stato espresso o di aiuto, anche rispe琀琀o al minore.
• Si invitano le par琀椀 a collaborare a琀�vamente per raggiungere accordi comuni, delineando e spiegando
come potrà essere la consulenza in base alla scelta delle par琀椀: valuta琀椀va-giudicante o valuta琀椀va-
educa琀椀va. È necessario a琀�vare l’a琀琀enzione sugli e昀昀e琀� e sulle implicazioni, anche giuridiche, che le
due scelte avranno sul futuro e sulle relazioni, ponendo l’enfasi sulla responsabilità delle par琀椀.
• De昀椀nizione regole della consulenza: tempi, spazi e procedure uguali per entrambi
• De昀椀nizione delle sanzioni in caso di ino琀琀emperanza rispe琀琀o alle indicazioni che il consulente potrà
de昀椀nire anche in corso di CTU.

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• De昀椀nizione dei successivi incontri e di contenu琀椀, strumen琀椀 peritali e procedure che si intende usare
• Esplicitazione contenu琀椀, metodologie e 昀椀nalità dell’indagine sul 昀椀glio. È consigliabile speci昀椀care che
l’indagine non sarà invasiva, né richiederà al minore una scelta tra l’uno e l’altro genitore e che
l’obie琀�vo è fornire al giudice un quadro esaus琀椀vo circa la situazione psicologica del minore, le sue
relazioni con i genitori evidenziando, in caso esistano, indicatori di so昀昀erenza correla琀椀 con
l’esperienza di separazione e con la con昀氀i琀琀ualità tra gli adul琀椀.
• Esplicitazione del fa琀琀o che i risulta琀椀 昀椀nali dell’indagine sul minore saranno res琀椀tui琀椀 alle par琀椀 per
renderle consapevoli degli e昀昀e琀� della con昀氀i琀琀ualità genitoriale e ado琀琀are strategie e accordi comuni.

L’INDAGINE SUI GENITORI è:


• Trasversale
• Longitudinale
In questa fase occorre raccogliere da琀椀 concernen琀椀:
• Storia individuale del sogge琀琀o, dinamiche prevalen琀椀, esame della stru琀琀ura della personalità
• Sistema famiglia di origine e quello cos琀椀tuito con il matrimonio e la nascita del/i 昀椀glio/i
Entrambi i genitori sono, infa琀�, individui con la propria storia e stru琀琀ura di personalità, 昀椀gli di un sistema di
origine, marito e moglie di un sistema cos琀椀tuito successivamente e genitori di quel/i minore/i.
L’anamnesi deve quindi riguardare ques琀椀 aspe琀�, a prescindere dalla speci昀椀ca formazione del CTU per avere
un esame obie琀�vo sulla stru琀琀ura e le dinamiche u琀椀li a comprendere: con昀氀i琀琀ualità, limi琀椀 e risorse di sistema
e individui, so昀昀erenze del minore, e per de昀椀nire indicazioni speci昀椀che da res琀椀tuire al giudice.
L’anamnesi sui genitori comprende:
• Esame clinico e psicodiagnos琀椀co degli adul琀椀
• Ricostruzione della vicenda familiare
• Dinamiche del con昀氀i琀琀o
• Qualità e 琀椀pologia delle relazioni-competenze genitoriali
• Pun琀椀 di debolezza e di forza
• Colloquio sul 昀椀glio

L’intervista coi genitori ha lo scopo di comprendere opinioni, idee, a琀琀eggiamen琀椀, percezioni, cara琀琀eris琀椀che
della personalità, esperienze, vissuto interno, dinamiche in a琀琀o ed eventuali disfunzioni. È di solito
un’intervista stru琀琀urata con domande pre昀椀ssate, ma il colloquio può anche contenere altre domande che
potranno essere formulate in relazione al sogge琀琀o e all’andamento del colloquio stesso.
Lo scopo non è solo quello di conoscere il sogge琀琀o, ma anche quello di creare una relazione di 昀椀ducia e aiuto.
Si devono registrare da琀椀 e risposte del sogge琀琀o per perme琀琀ere alle par琀椀 di acquisirli successivamente come
elemen琀椀 probatori, inoltre ciò perme琀琀e di ascoltare e scrivere poi il tu琀琀o fedelmente nella relazione. Il CTU
in accordo con le par琀椀 e i consulen琀椀 può non videoregistrare questa fase peritale.
L’obie琀�vo del consulente è quello di facilitare:
• La relazione
• L’espressione delle par琀椀
• Il processo di conoscenza di sé, dell’indagine e delle dinamiche
• La mo琀椀vazione
Il colloquio deve essere stru琀琀urato a琀琀raverso la formulazione di domande in relazione a: età dei sogge琀�,
livello di comprensione rela琀椀vo al grado di istruzione, linguaggio e capacità cogni琀椀va, livello culturale e
sociale, cara琀琀eris琀椀che speci昀椀che della personalità e meccanismi di difesa.
Le domande vanno formulate lentamente, accertandosi che siano state comprese e riformulate se fraintese.
Il consulente deve essere in grado e disposto ad a琀琀endere i tempi di risposta delle par琀椀 sostenendole e
incoraggiandole e accogliendone empa琀椀camente i silenzi.

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Se il sogge琀琀o mostra di昀케coltà o incapacità a a昀昀rontare alcuni temi del colloquio se ne prende a琀琀o senza
forzarne le difese, chiedendo la disponibilità di parlarne eventualmente in un altro momento. È anche
l’occasione di a琀�vare il ruolo del CTP che può aiutare il sogge琀琀o ad a昀昀rontare, in una sede diversa,
l’argomento ogge琀琀o del blocco.
I da琀椀 raccol琀椀 vanno messi in relazione con le dinamiche in a琀琀o per consen琀椀re al consulente la comprensione
e l’accoglienza, ma anche la riformulazione di quanto espresso così da perme琀琀ere il processo educa琀椀vo delle
par琀椀, guidate nella riappropriazione delle funzioni genitoriali in condivisione, anche nella separazione.
Il sogge琀琀o spessò può tendere a descrivere tu琀琀o posi琀椀vo, nascondere le par琀椀 cri琀椀che perché preparato dal
CTP ma anche per una tendenza naturale di difesa.
Il consulente deve rendere le par琀椀 consapevoli dell’importanza di riferire un esame il più corre琀琀o possibile
della realtà e di sé per garan琀椀re un esito peritale obie琀�vo e funzionale per il minore. L’obie琀�vo, infa琀�, non
è il giudizio sulla persona , ma la de昀椀nizione di un percorso che tuteli il minore.
Giungere alla verità è però il risultato non il presupposto della consulenza, le dissonanze vanno veri昀椀cate con
test, domande incrociate e speci昀椀cazioni, tramite la comparazione tra il verbale e il non verbale, tra quanto
espresso e i da琀椀 ogge琀�vi.
In questa fase ci può essere la tendenza delle par琀椀 a non gradire di dover parlare di sé e occorre, quindi,
essere accoglien琀椀 evitando giudizi.

ESAME CLINICO AREA INDIVIDUALE

Il colloquio clinico sull’area individuale ha lo scopo di comprendere la personalità e le dinamiche del sogge琀琀o
rispe琀琀o alla famiglia d’origine. La psicodinamica, come altri modelli teorici, pongono enfasi su relazioni e
esperienze infan琀椀li nella determinazione della personalità adulta e dei legami a昀昀e琀�vi futuri.
Pur in un’o琀�ca non determinis琀椀ca il consulente indaga accertando quanto esperienze infan琀椀li, a昀昀e琀�vità,
linguaggio, valori e dinamiche della famiglia d’origine in昀氀uenzino personalità adulta, genitorialità e con昀氀i琀琀o.
Spesso si riscontra un’evoluzione rispe琀琀o al modello familiare grazie a processi evolu琀椀vi che il sogge琀琀o ha
percorso a琀�vando modalità ada琀�ve più funzionali.

Il colloquio può essere stru琀琀urato con domande o modi alterna琀椀vi, es. geno gramma (derivazione sistemica).
Si indagano:
• Composizione della famiglia d’origine
• Professione dei genitori
• Valori e credenze trasmessi
• “ci deteneva il potere” in casa
• Qualità delle relazioni tra i genitori, tra ques琀椀 e i 昀椀gli o tra fratelli e sorelle
L’a昀昀e琀�vità come modalità di comunicazione della relazione familiare va indagata per comprenderne la qualità
e gli e昀昀e琀� rispe琀琀o a ciò che il sogge琀琀o esprime perché appreso o, al contrario, quanto e come se ne discos琀椀.
Il modello familiare si svela nel colloquio tramite la descrizione e la collocazione delle sue 昀椀gure principali,
dei ruoli a琀琀ribui琀椀 a ciascuno, dei con昀椀ni e della dipendenza-indipendenza.
L’autonomia nella funzione educa琀椀va del 昀椀glio/a rappresenta un’importante variabile che può cara琀琀erizzare
quella del genitore adulto con il proprio→ si indaga, quindi, la funzione che la famiglia d’origine ha avuto nel
processo di autonomia del 昀椀glio in tu琀琀e le fasi evolu琀椀ve.
Spesso modelli familiari patologici impediscono il processo d’autonomia del 昀椀glio, che può oggi essere un
genitore ancora so昀昀erente e, anche, pregiudizievole.
Le esperienze di perdita o le separazioni trauma琀椀che nella loro collocazione temporale, rispe琀琀o alle fasi
evolu琀椀ve del sogge琀琀o, nei vissu琀椀 e nelle modalità ada琀�ve successive vanno indagate perché rilevan琀椀 non
solo per la storia individuale e clinica del sogge琀琀o, ma anche perché possono cara琀琀erizzare le reazioni a琀琀uali
rispe琀琀o alla separazione.

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Inoltre, i bambini abbandona琀椀, trascura琀椀, maltra琀琀a琀椀 o abusa琀椀 nell’infanzia possono, spesso, essere genitori
inconsapevolmente trascuran琀椀 o tenden琀椀 ad abbandonare i 昀椀gli in questa fase o essere incapaci di ges琀椀re ed
elaborare il processo di separazione dal minore, a琀�vando meccanismi prote琀�vi o di strumentalizzazione. Il
modello familiare appreso, quindi, va le琀琀o in relazione alla fase successiva dell’indagine, cioè quanto esso
abbia determinato la scelta del coniuge, le aspe琀琀a琀椀ve, la crisi e il con昀氀i琀琀o a琀琀uale.

La fase successiva del colloquio ricostruisce l’infanzia e l’adolescenza del sogge琀琀o rispe琀琀o alla qualità del
vissuto e dei ricordi, alla ricostruzione degli elemen琀椀 e delle funzioni cos琀椀tu琀椀ve dei processi evolu琀椀vi (scuola,
relazioni, even琀椀 posi琀椀vi e nega琀椀vi…).

È anche u琀椀le acquisire info sulla salute del sogge琀琀o in termini sia medici sia psichiatrici per considerare
connessioni di eventuali mala琀�e, di entrambi i 琀椀pi, con l’equilibrio psichico del sogge琀琀o. La mancanza di
approfondimento su tali argomen琀椀 e di confronto con il medico specialista può in昀椀ciare non solo il lavoro
peritale determinando giudizi fuorvian琀椀, ma anche ledere il diri琀琀o del sogge琀琀o che sarà danneggiato
dall’esito dell’esame.
Si richiede un approfondimento sull’uso di farmaci che possono interagire sulla funzionalità del sogge琀琀o.

Il colloquio deve perme琀琀ere di raccogliere anche altre informazioni che non sono sempre esplicitate o riferite,
ma che contribuiscono a de昀椀nire la stru琀琀ura della personalità del sogge琀琀o e il suo funzionamento, es.
considerazioni circa la condizione mentale, l’orientamento rispe琀琀o a tempo, spazio e persone, nonché anche
il funzionamento perce琀�vo, il 琀椀po di pensiero, il sistema di a琀琀ribuzione causale, la capacità cogni琀椀va, il
linguaggio, lo s琀椀le emo琀椀vo, sopra琀琀u琀琀o i meccanismi di difesa messi i a琀琀o, i con昀氀i琀� e il non verbale.

Il colloquio perme琀琀e già di comprendere i pun琀椀 di forza e di debolezza del sogge琀琀o, le cara琀琀eris琀椀che del sé
e delle relazioni familiari che dovranno essere messe in relazione con la con昀氀i琀琀ualità e la genitorialità a琀琀uale.

RICOSTRUZIONE DELLA VICENDA FAMILIARE


Il colloquio sull’area coniugale può essere condo琀琀o sia congiuntamente che intervistando le par琀椀
singolarmente. Se possibile, però, un’indagine congiunta è importante per il processo educa琀椀vo e di
riformulazione delle credenze e delle idee delle par琀椀.
A琀琀raverso la ricostruzione della FORMAZIONE DELLA COPPIA, della SCELTA DELL’ALTRO, dell’incontro e delle
ASPETTATIVE REALIZZATE E NON, della TRASFORMAZIONE DELLA COPPIA IN TRIADE, dopo la nascita del/i
昀椀glio/i, sino alla CRISI i sogge琀� adul琀椀 possono, tramite le parole espresse e il non verbale, grazie a una guida
esperta, percorrere un camino evolu琀椀vo che può avere esi琀椀 posi琀椀vi.
Ripercorrere con consulente ed ex coniuge la storia di coppia, famiglia, singoli, genitori e sogge琀� so昀昀eren琀椀,
in con昀氀i琀琀o aiuta a dare signi昀椀ca琀椀 e collocazioni giuste a un mondo interno in subbuglio o incompreso.
Ciascun genitore pensa di essere solo nel proprio vissuto e nella propria so昀昀erenza, che queste siano solo
proprie, ma tale visione viene superata da una presa di consapevolezza dell’altro con l’esplicitazione comune.
Il con昀氀i琀琀o si a琀琀enua mediante la condivisione delle esperienze reciproche sia in quanto simili, sia uniche, 昀椀no
all’acce琀琀azione dell’altro come genitore capace e ugualmente coinvolto nel processo educa琀椀vo del/i 昀椀glio/i.
questa fase non ha solo lo scopo di indagine, ma anche quello di ricerca delle risorse del sistema genitoriale
che vanno valorizzate dal consulente in ogni parte sia individuale sia di coppia, a琀琀raverso la res琀椀tuzione e la
presa di consapevolezza in senso di condivisione.
L’obie琀�vo generale è aiutare la coppia genitoriale a ritrovare in sé e nell’altro gli elemen琀椀 posi琀椀vi che hanno
determinato la scelta iniziale, riconoscendo una competenza condivisa alla co-genitorialità, oltre il con昀氀i琀琀o.
Infa琀�, le di昀케coltà, i blocchi difensivi a琀�va琀椀 dalla con昀氀i琀琀ualità hanno portato a un processo di iden琀椀昀椀cazione
e generalizzazione del pensiero che giudica l’altro ancora come partner, non perme琀琀endo di riconoscere le
risorse e capacità di genitore.

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Il colloquio si sviluppa con domande stru琀琀urate formulate in relazione all’andamento dello stesso, si compone
di due fasi:
1. Ricostruzione della storia di coppia 昀椀no all’evoluzione da diade a triade; crisi della relazione
2. Esame di con昀氀i琀琀ualità a琀琀uale, pun琀椀 di forza e debolezza del sistema, de昀椀nizione spun琀椀 di accordo
All’inizio si indagano le par琀椀 circa la formazione della coppia. Questa fase può richiedere un sostegno dal
consulente per sollecitare la coppia a ricordare fasi che, oggi, appaiono irrecuperabili, senza signi昀椀cato perché
o昀昀uscare dal con昀氀i琀琀o e dal tempo trascorso. Tu琀琀avia tale ricostruzione è importante per svelare contenu琀椀 e
mo琀椀vazioni della scelta ed evidenziare le cri琀椀cità e le dinamiche future, ma anche per recuperare quegli
elemen琀椀 posi琀椀vi che possono contraddis琀椀nguere i due nella loro funzione genitoriale.
Si ricostruisce la storia della coppia, dell’incontro, i mo琀椀vi della scelta, ma anche i desideri, le aspe琀琀a琀椀ve, i
proge琀� iniziali e si opera la dis琀椀nzione tra periodo dell’innamoramento e della scelta duratura e della
proge琀琀ualità che ha condo琀琀o al matrimonio e alla nascita del/i 昀椀glio/i. Bisogna rilevare istanze individuali,
legate ad a琀琀ese e bisogni emo琀椀vi e sogge琀�vi, e sociali, fru琀琀o di forze sterne, credenze e modelli familiari
appresi e il processo evolu琀椀vo del ciclo di coppia, al 昀椀ne di scovare importan琀椀 indicatori.
Come ogni passaggio evolu琀椀vo che determina un cambiamento anche quello dis琀椀nzione tra periodo
dell’innamoramento e della scelta duratura è fonte di stress, si abbandona la fase idilliaca di perfezione,
sicurezza, equilibrio, si comprendono le dissonanze dell’altro, si a琀�vano processi cri琀椀ci e di contra琀琀azione.
Il consulente dovrà veri昀椀care quanto la coppia si sia evoluta dalla fase iniziale, ossia quanto sia stata capace
di sostenere la perdita dell’idillio, e abbia ride昀椀nito cri琀椀camente il rapporto e la scelta su basi mature. Spesso
la crisi della coppia ha origine in questa fase.
Anche l’apertura della coppia agli altri può rappresentare una crisi insuperabile, come ogni esperienza cri琀椀ca
o di cambiamento del sistema.
Le risorse come i limi琀椀 della coppia rileva琀椀 in questa fase vanno messi in relazione con quelli individuali
dell’esame anamnes琀椀co e confronta琀椀 con quelli a昀昀eren琀椀 dall’indagine dei test.
Rispe琀琀o all’andamento successivo della coppia, il modello di a琀琀accamento e le esperienze rela琀椀ve all’infanzia
riferite dal sogge琀琀o sono rilevan琀椀 perché determinano la capacità di realizzare il giusto equilibrio tra fusione
e separazione in ogni aspe琀琀o della relazione con l’altro: emo琀椀vo, 昀椀sico, ideologico, a昀昀e琀�vo, relazionale…
Quindi il passaggio alla fase matura della relazione va approfondito chiedendo alla coppia l’origine della scelta
di sposarsi/convivere e dei signi昀椀ca琀椀 a琀琀ribui琀椀 da ciascuno al proge琀琀o.
In questa fase la coppia può riconoscere elemen琀椀 di condivisione e forza del sistema quali risorse ancora
presen琀椀 e vedere le proiezioni o le aspe琀琀a琀椀ve deluse come spun琀椀 di ri昀氀essione per un’acce琀琀azione e
ride昀椀nizione delle cri琀椀cità che hanno connotato la 昀椀ne del legame e che cara琀琀erizzano il con昀氀i琀琀o, ma anche
per riconoscere la solidità di un legame genitoriale.
Si interroga la coppia circa l'andamento della relazione, approfondendo ogni aspe琀琀o cos琀椀tu琀椀vo: quello
a昀昀e琀�vo, di divisione dei compi琀椀, di potere, di comunicazione, di apertura verso l'esterno, di con昀椀ni e di ruoli;
si indagano le abitudini e gli interessi condivisi e personali, le reazioni alle di昀케coltà e l'evoluzione del sistema
rispe琀琀o alla proge琀琀ualità.
La prospe琀�va d'indagine e di valutazione deve basarsi anche sull'individuazione di quanto il mondo
individuale del singolo si sia connesso con quello dell'altro, determinando un'iden琀椀tà di coppia che si sia
evoluta rispe琀琀o a legami e nodi non risol琀椀 della famiglia d’origine; quanto cioè la coppia sia stata capace di
realizzare un giusto equilibrio tra modello familiare d’origine e quello prodo琀琀o dalla coppia. Per questo si
approfondisce il ruolo che ha avuto la famiglia d’origine di ciascuno sia rispe琀琀o alla scelta del partner, sia nel
rapporto successivo: le reazioni alla scelta, i giudizi, le dinamiche, i sostegni, le possibili interferenze.
La famiglia d'origine può essere presente 昀椀sicamente e mentalmente legando il 昀椀glio/a ad obblighi di fedeltà
che, spesso, con昀椀gurano forme patologiche di legami familiari. Bisogna riconoscere ques琀椀 indicatori quali
possibili elemen琀椀 di un patologico con昀氀i琀琀o di coppia e di ruolo genitoriale, quindi è consigliabile un’indagine
con un colloquio stru琀琀urato con le famiglie d’origine.

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È poi doveroso indagare la vicenda rela琀椀va alla nascita del 昀椀glio dalla scelta alle implicazioni dell’evento. Infa琀�
la nascita del 昀椀glio rappresenta un’importante modi昀椀cazione del sistema: da coppia si passa a triade con la
conseguente ritra琀琀azione di tu琀� gli aspe琀� della coppia: tempi, spazi, a昀昀e琀�vità, comunicazione, ges琀椀one
della vita quo琀椀diana. C’è una ride昀椀nizione del sé individuale e di quello di coppia.
Inoltre alla gravidanza e alla nascita del 昀椀glio si conne琀琀ono istanze biologiche e modelli acquisi琀椀 dal sistema
familiare d’origine.
La donna subisce notevoli modi昀椀cazioni biologiche e 昀椀siologiche (a琀琀enzione primaria alla prole) e gli e昀昀e琀�
che si ripercuotono sulla coppia sono so琀琀ovaluta琀椀 e poco conosciu琀椀.
Spesso l’uomo vive una sensazione di estraneità come se il legame tra madre e bambino fosse esclusivo ed
espulsivo e questo può determinare una crisi coniugale→ bisogna quindi raccogliere info sulla gestazione e
sui primi mesi di vita del bambino.
Inoltre la nascita di un 昀椀glio si conne琀琀e con elemen琀椀 culturali e deriva琀椀 dalle preceden琀椀 relazioni familiari,
con il modo in cui l’adulto stru琀琀ura la relazione, il linguaggio, fornisce informazioni e de昀椀nisce ruoli, poteri e
aspe琀琀a琀椀ve nel rapporto con il 昀椀glio.
L’analisi del sistema familiare pregresso e a琀琀uale aiuta a rilevare possibili nuclei di con昀氀i琀琀o e informazioni
rela琀椀ve al vissuto del minore che si incontrerà.
Una parte fondamentale dell’analisi peritale riguarda l’esordio della crisi coniugale, sia nella collocazione
temporale sia rispe琀琀o al vissuto sogge琀�vo di ogni parte, sia rispe琀琀o alla sua escala琀椀on. Spesso la crisi si
colloca a par琀椀re dai primi anni di matrimonio.
La temporalità dell’esordio rappresenta un indicatore di conferma di quanto già apparso a琀琀raverso l’indagine
pregressa sul sistema coppia e di come gli indici di cri琀椀cità personali pregressi abbiano determinato un
incontro che non ha permesso una crescita comune, matura e funzionale.
Anche il mo琀椀vo della crisi può essere un’importante variabile→ ro琀琀ure improvvise e inaspe琀琀ate subite da
una parte, dovute a decisioni date senza apparente preavviso/per l’insorgere di una relazione extraconiugale,
possono incidere profondamente nel vissuto di chi le subisce. L’impa琀琀o trauma琀椀co di tali even琀椀 può
in昀氀uenzare il percorso di elaborazione e acce琀琀azione, i cui tempi diventano più lunghi.
Al vissuto si associano le variabili rela琀椀ve ad aspe琀琀a琀椀ve e inves琀椀mento fa琀琀o sulla relazione, mi琀椀 e credenze
sociali e familiari a cui il sogge琀琀o aderisce e lo status economico e culturale.
Ogni indicatore raccolto, se è reso possibile dalle par琀椀, deve essere compreso, acce琀琀ato e fa琀琀o ogge琀琀o di un
percorso che aiu琀椀 il singolo o il sistema a trovare modalità funzionali al suo superamento.
L’obie琀�vo ul琀椀mo, ossia l’interesse del minore, non può che passare a琀琀raverso il benessere dei suoi genitori.

DINAMICHE DEL CONFLITTO

La seconda fase del colloquio deve comprendere un’analisi sulla con昀氀i琀琀ualità che la coppia riferisce come
cara琀琀erizzante il rapporto odierno.
Nell'analisi peritale il consulente può riscontrare una convergenza degli indici già espressi, per cui le ragioni
del con昀氀i琀琀o saranno quelle che hanno determinato la crisi della coppia. In questo caso le ragioni del con昀氀i琀琀o
possono essere recuperate dalle par琀椀, aiutate a trovare canali di comunicazione più funzionali ad una
genitorialità condivisa.
Ma non è raro scontarsi con un vissuto per cui le ragioni del con昀氀i琀琀o rappresentano un’evoluzione complessa,
non una somma del vissuto pregresso, in cui le emozioni possono riguardare una fase della elaborazione della
perdita, o la sua stessa incapacità o paure circa gli esi琀椀 del procedimento, o il cos琀椀tuirsi di nuovi nuclei
familiari, ecc. Anche in questo caso, le par琀椀 potranno, con l'aiuto del C.T.U., approdare ad una comprensione
del sistema a琀�vando le proprie risorse.
Altre volte, le ragioni sono molto concrete: soldi, casa, a昀케damento, collocazione dei 昀椀gli e regime di visita.

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A volte le ragioni di un con昀氀i possono sembrare irrecuperabili e insanabili, il solo 昀椀ne è quello di uno scontro
昀椀nale che deve lasciare sul campo l'altro, come unica vi琀�ma scon昀椀琀琀a.
Il colloquio, nel suo orientamento, perme琀琀e alle par琀椀, a琀琀raverso l’ascolto reciproco, di rintracciare
competenze e funzioni genitoriali che, se esistevano durante l'unione, possono essere riconosciute anche
adesso: la scelta del partner rispe琀琀o alle cara琀琀erizzazioni posi琀椀ve di competenze e disponibilità può essere
ricollocata nella dimensione di genitore, che, se pur separato, può contribuire alla crescita del/i 昀椀glio/i.
La coppia viene invitata a esprimere quelle paure, quei blocchi/difese che impediscono oggi una
comunicazione funzionale sul 昀椀glio con l’ex coniuge, per le quali il consulente può porsi da garante
nell’impegno, con l’altra parte, al loro accoglimento e alla de昀椀nizione di strategie a琀琀e al superamento. Ciò
perme琀琀e di cominciare a indirizzare l’a琀琀enzione della coppia genitoriale sul 昀椀glio e i suoi bisogni per ride昀椀nire
la con昀氀i琀琀ualità e i con昀椀ni di un possibile percorso di accordo 昀椀nalizzato alla bigenitorialità.

IL COLLOQUIO SUL FIGLIO

Il colloquio orientato esclusivamente sul 昀椀glio perme琀琀e di comprendere le cara琀琀eris琀椀che delle funzioni
genitoriali che saranno poi veri昀椀cate dall’analisi dell’interazione con il 昀椀glio.
L’asse琀琀o della consulenza può determinare il rischio di una manipolazione o tras昀椀gurazione dei da琀椀 riferi琀椀
dalle par琀椀, preparate dai CTP, quindi bisogna esplicitare ai genitori l’importanza di riferire nella maniera più
realis琀椀ca possibile i fa琀� così da perme琀琀ere al consulente di operare scelte, formulare opinioni e soluzioni
corre琀琀e.
Obie琀�vo del colloquio è comprendere la qualità della relazione di ciascun genitore verso il 昀椀glio, le
aspe琀琀a琀椀ve, le strumentalizzazioni e le resistenze al cambiamento, i pun琀椀 di forza e le debolezze. Centrale
resta l’indagine rela琀椀va all’immagine interna che quel genitore ha di suo 昀椀glio, se sia o meno connessa con
quella reale, e quanto ciascuna parte sia disponibile a contemplare e a琀琀uare una genitorialità condivisa.
Il colloquio dovrebbe sollecitare le par琀椀 a de昀椀nire tempi, spazi, funzioni e compi琀椀 da dedicare al 昀椀glio,
tenendo conto dei suoi bisogni e delle reali possibilità dei genitori al 昀椀ne di de昀椀nire un’ipotesi di accordo e
rintracciare indicatori in posi琀椀vo rela琀椀vi alla separazione.
Grazie alla possibilità concessa dalle par琀椀 il consulente può chiedere di elaborare una bozza di accordo
comune sostenendo la coppia nel superamento di resistenze non funzionali ai diri琀� e agli interessi del 昀椀glio,
mo琀椀vando la cogenitorialità quale obie琀�vo 昀椀nale.
Il colloquio rileva, per ogni genitore la genitorialità, quale parte fondante della propria personalità e processo
dinamico a琀琀raverso cui si è capaci di prendersi cura e rispondere in modo su昀케cientemente adeguato ai
bisogni del 昀椀glio, rispe琀琀o alle sue fasi evolu琀椀ve, alle cara琀琀eris琀椀che sogge琀�ve e alle situazioni della vita.

LA VALUTAZIONE PSICODIAGNOSTICA

La 昀椀nalità dell'indagine peritale in materia di separazione e a昀케damento di 昀椀gli minori è quella di comprendere
il funzionamento della personalità del sogge琀琀o, per veri昀椀care o escludere indicatori patologici/cri琀椀cità che
in昀椀ciano un adeguato ada琀琀amento e risorse personali e del sistema, per la valutazione della genitorialità in
senso di condivisione e di garanzia di un sano sviluppo psico昀椀sico del minore, per indicare percorsi possibili
di recupero, di sostegno e di relazione.

I test rappresentano uno strumento di analisi del funzionamento della personalità che possono supportare,
l'anamnesi clinica che deve rimanere lo strumento principe d'indagine.

Il test può rappresentare un ostacolo alle difese e un aggravamento dell'ansia che l’indagine determina. Si
tra琀琀a, inoltre, di strumen琀椀 sconosciu琀椀 ai non adde琀� ai lavori e che per questo possono suscitare perplessità
e fraintendimen琀椀, tra cui quello di un'indagine che "sveli chissà cosa della persona".

Se lo scopo della consulenza è quello di un'occasione di crescita e collaborazione, occorre ado琀琀are un


a琀琀eggiamento quanto mai esplicito e chiari昀椀catorio, accogliendo e valorizzando le parole e i dubbi.

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Abbandonando i tecnicismi, è consigliabile spiegare alle par琀椀 che s'intende u琀椀lizzare il test al solo 昀椀ne di
comprendere meglio "chi sono", per conoscerli appieno, senza tralasciare elemen琀椀 che il colloquio, la fre琀琀a
o le parole non riescono spesso a fare; e che non si richiede una prestazione o una performance di alto livello,
né chissà mai quali capacità, ma che il test risulterà più valido più riusciranno ad esprimersi serenamente.

Si consiglia di spiegare, bene e con calma, sia la composizione generale del test, sia la consegna, trascrivendo
ogni par琀椀colare riferito, del verbale e del non verbale.

Ci sono due variabili stre琀琀amente legate, di cui il consulente deve tenere di conto nell'u琀椀lizzo e sopra琀琀u琀琀o
nella le琀琀ura dei da琀椀 a昀昀eren琀椀 alla valutazione dei test in ambito forense, che di昀昀erenziano tale contesto da
quello pre琀琀amente clinico: la mo琀椀vazione del sogge琀琀o ed il se琀�ng.
Il contesto peritale non è sempre lo stesso, ma cambia a seconda delle esigenze de琀琀ate dallo speci昀椀co sistema
da valutare e, spesso, non garan琀椀sce quella privacy caldeggiata dai protocolli; il contesto è inoltre coa琀琀o e la
mo琀椀vazione del sogge琀琀o a so琀琀oporsi all'indagine non è spontanea, né volontaria.
Le prestazioni del sogge琀琀o possono quindi esprimere ansia, di昀케denza.
Si consiglia di leggere i da琀椀 tenendo conto dello speci昀椀co contesto che può, comunque, rendere un'immagine
congrua del sogge琀琀o.
I test maggiormente riconosciu琀椀 e u琀椀lizza琀椀 in ambito forense sono suddivisi in:
• Test di Intelligenza: WAIS-R per adul琀椀; la WISC-R per bambini; Rea琀�vi di memoria e di percezione
per bambini di A. Rey;
• Test Proie琀�vi: Rorschach, rea琀�vo di personalità per adul琀椀; CAT per bambini; IL BLACKY'S PICTURES,
rea琀�vi di personalità per bambini; D.F.U. (Disegno della 昀椀gura umana), il DISEGNO DELL'ALBERO, il
DISEGNO DELLA FAMIGLIA DI ANIMALI, il DISEGNO DELLA FAMIGLIA, il DISEGNO DELLE EMOZIONI,
test gra昀椀ci ;
• Test non proie琀�vi: MMPI-2, ques琀椀onario di personalità per adul琀椀 con sua versione per adolescen琀椀.
I test sopra cita琀椀 sono na琀椀 in ambito clinico-terapeu琀椀co e, dunque, il loro u琀椀lizzo in ambito forense necessita
di alcune considerazioni: essi indagano ampiamente la personalità del sogge琀琀o, anche oltre le 昀椀nalità e le
aspe琀琀a琀椀ve del consulente; ma non veri昀椀cano sempre/con certezza simulazione e enfa琀椀zzazione del sogge琀琀o.
Rorschach, 'MMPI e la WAIS-R, hanno indicatori e scale che perme琀琀ono di veri昀椀care con maggior certezza la
simulazione.
Oltre a ciò si suggerisce l'u琀椀lizzo di una ba琀琀eria di test o di un test ed una scala, ed il colloquio, sia per una
diagnosi più approfondita, sia per veri昀椀care indici discordan琀椀, il loro signi昀椀cato e l’origine.

TEST D'INTELLIGENZA

La WAIS-R per i sogge琀� adul琀椀, la WISC-R, per i bambini, perme琀琀ono di veri昀椀care l'integrità intelle琀�va, sia in
termini di capacità come Q.I., sia qualita琀椀vamente rispe琀琀o al pro昀椀lo, allo s琀椀le cogni琀椀vo, all'organizzazione dei
processi di pensiero, alle potenzialità di rendimento e alla capacità di problem-solving sociale e ada琀�va.
Ai 昀椀ni di una valutazione peritale che intenda rispondere al quesito, ques琀椀 test perme琀琀ono di veri昀椀care, o
escludere, indici di mal funzionamento cogni琀椀vo, lo s琀椀le di pensiero e, quindi, di ada琀琀amento agli altri e
all'ambiente e a situazioni di stress, perdita, cambiamento, con昀氀i琀琀o, quali quelle generate dalla separazione.
I limi琀椀, come anche le risorse del sistema o del singolo, le possibili opzioni che il consulente suggerisce al
Tribunale, le previsioni a breve e lungo termine degli esi琀椀 dei percorsi propos琀椀, possono dipendere
fortemente da problema琀椀che ineren琀椀 proprio il funzionamento cogni琀椀vo, qualora esse esistano.
Si consiglia comunque di valutare a琀琀entamente la necessità di somministrare sudde琀� test, subordinandone
la scelta all'esito di indici signi昀椀ca琀椀vi o dubbi emersi dal colloquio clinico.
Le risultanze posi琀椀ve al test vanno le琀琀e e esplicitate non tanto per fornire una diagnosi di de昀椀cit, quanto per
collegarle con lo svilupparsi e il perdurare di situazioni con昀氀i琀琀uali, limi琀椀 sistema o singolo al cambiamento e
per de昀椀nire percorsi che, partendo dalle risorse, possano garan琀椀re un reale aiuto a famiglia e minore.

Scaricato da C?t?lin Cibea (uncatalin@yahoo.com)


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Nel caso di gravi de昀椀cit da parte dell'adulto genitore il dato dovrà sempre essere le琀琀o e considerato rispe琀琀o
alla capacità genitoriale del sogge琀琀o che può essere comunque idonea.
La rilevazione del livello di maturità delle funzioni perce琀�ve, associa琀椀ve e mnes琀椀che nel minore può aiutare
per valutarne la capacità di autodeterminazione, di scelta, di espressione di pun琀椀 di vista adegua琀椀 e autonomi
dagli adul琀椀, ed anche di capacità a tes琀椀moniare, in caso ne sia previsto l'ascolto in sede processuale.
Il test WAIS è un indicatore di sta琀椀 emo琀椀vi e di a琀琀eggiamen琀椀 simulatori.

MMPI-2

L'MMPI-2 è un ques琀椀onario u琀椀le per la valutazione delle competenze genitoriali e della capacità del sogge琀琀o
minore (adolescente), a rendere tes琀椀monianza, poiché rileva e misura le cara琀琀eris琀椀che di personalità del
sogge琀琀o, i disturbi emozionali e le componen琀椀 psicopatologiche. Fornisce inoltre informazioni sulla natura
permanente o meno della patologia riscontrata e sulla rela琀椀va prognosi.
Ha 3 scale di validità che accertano l'a琀琀eggiamento con cui il sogge琀琀o ha risposto alle domande, evidenziando
eventuali simulazioni, tendenze a un'immagine idealizzata di sé e/o ad esagerare di昀케coltà e preoccupazioni.
Per una valutazione peritale il dato rela琀椀vo alla produzione di un protocollo non valido va le琀琀o correlandolo
ai da琀椀 a昀昀eren琀椀 all’indagine complessiva e ricondo琀琀o ad una possibile generale tendenza del sogge琀琀o al
mascheramento di 琀椀po difensivo rispe琀琀o all'indagine, come ad una stru琀琀ura di personalità di 琀椀po patologico,
pur nell’impossibilità di de昀椀nire una diagnosi, a琀琀raverso il solo strumento tes琀椀s琀椀co.
Sovente stru琀琀ure di personalità patologiche, e/o altamente con昀氀i琀琀uali tenden琀椀 a me琀琀ere in a琀琀o
strumentalizzazioni e a琀琀eggiamen琀椀 alienan琀椀 producono test non validi o pro昀椀li ai limi琀椀. Il consulente deve
res琀椀tuire il dato clinico emerso dall’indagine non solo per una diagnosi di tra琀� o di stru琀琀ura patologica che
"e琀椀che琀�" il sogge琀琀o quanto per correlare il dato con la compromissione della capacità genitoriale anche in
senso di cogenitorialità e quindi, se questa non sia in grado di soddisfare su昀케cientemente i bisogni e i diri琀�
del minore, approntando in tal senso percorsi di sostegno, recupero al sistema.

TEST PROIETTIVI

Si possono usare test che pur avendo una solida validità di costru琀琀o perché si riferiscono a un preciso modello
teorico, non hanno un metodo di scoring e di a琀琀ribuzione di punteggi ben de昀椀nito, tu琀琀avia hanno una tecnica
di siglatura o di analisi del contenuto, come il test di RORSCHACH, il CAT, IL BLACKY'S PICTURES. Ques琀椀
perme琀琀ono al sogge琀琀o di rispondere in libertà sino ad avere la possibilità di a琀�vare la fantasia inventando
storie che, a琀琀raverso le categorie di contenuto, rilevano i bisogni, gli sta琀椀 d’animo, le pulsioni, gli
a琀琀eggiamen琀椀 e i vissu琀椀, ma l'esaminatore non a琀琀ua un'interferenza sogge琀�va perché si limita alla le琀琀ura
del testo e alla registrazione della frequenza delle risposte e dei temi.
Le interpretazione fornite dal sogge琀琀o nei proie琀�vi di昀昀eriscono rela琀椀vamente alla personalità: a琀琀raverso le
interpretazioni e le scelte rileva le componen琀椀 inconsce della personalità; a琀琀raverso l'ada琀琀amento allo
s琀椀molo esterno rileva la funzione di realtà e componen琀椀 consce della personalità e il livello di maturità
raggiunta. Lo strumento perme琀琀e una valutazione qualita琀椀va della personalità del sogge琀琀o, della sfera
cogni琀椀va, a昀昀e琀�va-relazionale e della stru琀琀ura dell'Io, sia in età evolu琀椀va, sia nella fase adulta.
Il sogge琀琀o fornisce informazioni importan琀椀 di sé che perme琀琀ono al consulente di approfondire, svelare o
confermare i da琀椀 dell'indagine: modalità e strategie associa琀椀ve e perce琀�ve volte all'organizzazione della
realtà esterna ed interna, contenu琀椀, immagini e vissu琀椀.
I da琀椀 a昀昀eren琀椀 all'indagine dovranno essere messi in relazione e 昀椀nalizza琀椀 solo agli elemen琀椀 stre琀琀amente
ineren琀椀 il contesto peritale e il quesito.
I TEST GRAFICI sono maggiormente usa琀椀 per i bambini.

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