Sei sulla pagina 1di 202

GERUSALEMME CENTRO DEL MONDO.

Questa carla di/orma circolare provielle rami del delta del Nilo sfociallo ilei Mediterrallco, poco sotto Gemsalemme,
da 1m matloscritto latillo del 1250 circa e pOI/e Gerusalell/mi' al cetltro e il Mar Rosso, iII alto a des/ra, è proprio (olorato di rosso. Il GiordmlO swrre
del IIIotldo cOlloscimo, sl/I quale domina la fi.~lIra del Cristo. L'Asia vielle attraverso il Lago di Tiberiade (poco sopra Gerusalemme), 51/ CIIi 50110 dise,,!llati
a trovarsi iII alto, l'El/ropa in basso asillislm (' l'A{rim iII basso adestra. I sette dei pesci, e si petto ilei Mar Morto, situato sl/bif() a sillistra del Mar Rosso.
LA TEI\RA SANTA NELLE CARTE GEOGRAFICHE

"

1'.\LESTl1':E
E'\ l'LORATlO~ FU:'\ D.

P;I(I'(11, THE QUEEN.

{j1"\RTERL\' STJ\TEME\T.

I.
r-
_.,_ 'f":;.,.,....5<.~~_ , LI'Xl1o',X,

'i~ .. ",,+- J "1111 ",,, 'O TI"'; flFI l,'!,. 'I. 1'.I!lo ~1.\11. t \.~T l
1 1'1 >:TII \ .\ ""\". ~. '1:\\ 1111".!'"',1""\ ....ll,l,rl'.
VEnso LA MASSIMA JlUECISIONE, J rilevalllCllti ~[fel1llati daja[Qtill si crallO limitati alle zOlle
attraversate dafl'armafa lIapo/col/ica; patal/fO, l'associaziolle il/glese Pa!estjllc Exploratioll Flllld
si aSSllllSe i/ compito di orgm/izzare il primo rilclJalllellto illtegrale della re.f!iOl/f. ResisteI/do
agli alMa/I; della lIIa/aria e all'ostilità delle popolaziotli locali, i cartografi dell'esercito iJrittJIlllico
si dedicarol/o af/'opern da11871 (111877 (qlli sopra è 1111 particolarc, corrispolldelltc a parre
del/a carti"a )acor;II). A destra, la (opertina della ril,ista trimestrale del FII"d è dedicata agli il/'repidi
esploralori, dii' si calallo ill//II pozzo per raggi/fl/gere lejol/daziol/i del Tell/pio di Gerusalemme.
'\
~...,

-~ )

~
/(
!
>. '\ ~~

l • ,r~
~
I
.......,..- ' ) , j.,..1
\ (- ,l. l.\;h
r

IL GRANDE
ATLANTE
DELLA
BIBBIA
" • J l'
La storia, i luoghi, i costumi
;3 della Terra Santa
~) -;;-:-

SELEZIONE DAL READER'S DIGEST - MILANO

'\
\,.)

~ ~. - =p
S o m m ar i o 1II111J11111111111J111111J1111/J1111111111111J11111111111111111111J1IJlIIIIJlIIIIJlIIIIJlIJlIJlIllIllIIIIIII1IIJ11J11111J1IJlIIIIJlIJlIllIIJlJlIllIIJlIIIIIIJlIJlIIIIIIIJlIIIIIIII

10 « In principio... " 38 La terra della Bibbia


12 I popoli della Bibbia: di versi modi di vestire 40 Immagini della Terra Santa
18 Gli mlimali della Bibbia 44 Luoghi biblici in Terra Santa (cartina generale)
22 Le piante della Bibbia
24 Pesi e misure 49 ATLANTE STORICO
24 Le monete DEL MONDO BIBLICO
26 La storia della Bibbia 50 Il mondo dei Patriarchi
28 Le prime Bibbie 56 Ebla: il ritrovamento di una civiltà sepolta
30 La Terra Santa nelle carte geografiche 59 Abramo nella terra di Canaan
34 Scavando nel passato 60 Sodoma, Gomorra e le altre "città della valle"
36 Il "tell" di El-Hesi 61 Isacco, Giacobbe e Giuseppe
64 Ramses II: ilfaraone dell'Esodo?
66 L'Esodo
68 La vita nel deserto
71 Le peregrinazioni degli Ebrei
73 La Terra Promessa
75 Alla scoperta dell'antica Gerico
76 Invasione e conquista di Canaan
78 Cazor: città:fortezza dei Cananei
82 Aree tribali e città levitiche
83 Le lotte dei Giudici
87 I Filistei
88 L'arca in mano ai Filis tei
89 Samuele
90 Saul, primo re d'Israele
92 Invidia di Saul per Davide
96 Davide re
100 La ribellione di Assalonne
102 L'impero di Salomone
NIHIL OBSTAT QUOMINUS IMPRIMATUR

Milano, -'15" - ~ - A) ~6

IMPRIMATUR
ia Curia Arch. Mediolani die :. 6 AGO. 1986

+
pro Vic.Gen.

IL GRANDE ATLANTE DELLA BIBBIA


La storia, i ll/oghi, i costumi della Terra Santa

Titolo originale dell'opera: AlIas oflhe BiMe - Ali Illustra/cd Guide lo f!le Hol}' Lalld
Titolo originale della seziolle "Viaggio in Terra Santa": J?eise d"rcl! d(ls Heil(J!c Lalld

© 1986 Selezione dal Reader's Digcst S.p.A. - Milano


© 1981 Thc Reader's Digest Associatioll, Ine. - New York
© 1981 Tlw Readcr's Digest Association (Call:ld:l) Ltd.
© 1981 Rcadcr's Digest Association Far East Ltd.
Philippinc © 1981 Readcr's Digest Associatioll Far East Ltd.
© 1983 Vl'rlag Das Beste CmbH, Stllttgart
Le citazioni bibliche che compaiono nel testo sono tratte dall'l'dizione llftìciale della C. E.l.
© 1974 La Sacra Bibbia, Edizioni Conferenza Episcopale Italiana s. r.1. - Hotlla
Proprietà letteraria riservata. Riproduziolle in qualsiasi forma, intera o parziale,
vietata ilI italiano e in ogni altra lingua. I diritti sono riservati in tutto il mondo.

l' Edizione- Novembre 1986

Edito da Selezione dal Rcader's Digcst S. p.A. - Milano


Fotocomposizione: A.P.V. s.r.\. - Milano
Stampa e legatura: Grafica Editoriale S. p. A. - Bologn;l

ISBN 88-7045-062-7

1'lUNTED I N ITAL Y
IlIIfllIIIIIII"IIIIIIIIIIIIIIIIIII"IIIII""IIIIIIIIIIIIIJ'IIIIIIII111111I111111111111I11I11I11I11I""1111I11I"11I1 "11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I111I"11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I111111I111111"11I11I

104 La regina di Saba 166 Lotte per il dominio della Giudea


106 La città di Davide e di Salomone 168 Erode il Grande
109 Il Tempio di Salomone 170 Masada: il palazzofortezza di BrOlI,
110 Divisione della monarchia 172 La nascita di Gesu
110 I re di Giuda e d'Israele 175 La Natività
114 Il ciclone egiziano 176 La Terra Santa dopo Erode
116 I Fenici: popolo di artigiani e navigatori 178 Gesu in Galilea
118 Le guerre di Israele e di Giuda 180 La pesca nel Mare di Galilea
122 Il profeta Elia 182 I viaggi di Gesu a Gerusalemme
124 Eliseo e la rivolta di leu 184 Gerusalemme al tempo di Gesu
126 Sotto il ferro degli Assiri 186 La morte di Gesu
128 La rinascita dei due regni 188 I primi Cristiani
130 I potenti Assiri 190 La conversione di Saulo
132 N e! vortice della guerra 191 I viaggi apostolici di Paolo
134 Una casa israelitica a Sichem 194 Il mondo di Paolo
136 La caduta d'Israele 196 Cesarea: un avamposto dell'impero
139 Sennacherib attacca Giuda 201 La rivolta contro Roma
141 La fine di Giuda 204 La diffusione de! Cristianesimo
144 L'esilio a Babilonia 207 Il sangue dei martiri
146 Il breve splendore di Babilonia
148 Il ritorno in patria 209 DIZIONARIO DEI LUOGHI BIBLI
149 Ricostruzione e riforme 242 T AVOLA CRONOLOGICA
152 Alessandro Magno DEI TEMPI BIBLICI
154 I Tolomei contro i Se!eucidi
156 La rivolta dei Maccabei 244 I LIBRI DELLA BIBBIA
158 I Maccabei: verso l'indipendenza 245 VIAGGIO IN TERRA SANTA
160 La dinastia degli Asmonei
293 BIBLIOGRAFIA
162 L'ascesa di Roma
164 L'arrivo dei Romani 294 INDICE ANALITICO
EDIZIONI DI SELEZIONE DAL READER'S DIGEST
GRANDI OPERE
Direttore Editoriale: Carlo Rossi Fanwnc[ri
Di,.cuore Escw(il/O: Emma Pizzoni
Redaziolle: Maria Grazia Valcllrini (illcaricata dell'opera),
Roberto Agostini, Luigi Allori, Livia Cagnoli Baroni, Sebastiano Italo Cortese,
Luciana Gamba, Elena Nascimbenc

DirCffMl' Arlisriw; Piero Prancloni


UJJìcio Grafi"': Vincenzo Galli (il/caricato dell'opera),
Umberto Brandi, Bruno Dossi, Enrico Garavaglia, Gabriella Radice
Ri{('I'((l icol1ogrnfira: Mclallia Puma

Segretaria di Redaziolle: Ave Menasce

L'EDIZIONE ITALIANA DI QUEST'OPERA È STATA CURATA DA:


Prof. GIANFRANCO RA V ASI MCl/iI,ro dello POl/tifie;o COI/I/I/;ssiol/c Biblico;
Docellle di Sr;cl/ze Bibliche presso la Facoltà Teoloxica rìe/l'!falia Sefll'lltriollafe

L'EDIZIONE ORIGINALE È STATA CURATA DA:


HARRY THOMAS FRANK Dm'.fi.Jrt1l ProfeSSllr/1r Rl'f~(!i(lll: CJlaimlllll, D('parrmfllt DJ /?l'ligioll, Obi·r1i" C(tllt·.~r
che si è anche occuparo delle carri ne, ha scrino gran parte dei testi della sezione
.. Atlante storico dclmolldo biblico" e h:! compilato il "Dizionario dci luoghi biblici"

COli !(/((J/lw!rllz(/di:
DENIS GAL Y DI'J){Ir1I11f'l/t '!.f Reli,i!ioll, KI'IIYOII Colfe.I!C
EDWAHD F. CAMPBELL,Jr. j'v/cCflrlll;ck Tlteolog;m/ Sl'milw/'y
DAVID NOEL FREEDMAN D('plfrtlllrl1f ,![Nl'nr Enstrm Studil's, UII;"crs;tyoJMi(1Ii...~nl/
Hcv. STEPHEN J. HAHTDEGEN Di'partll/elll cif Edll(lftioll, Ullited Stalt's ClftJlOli( COlljr/'fl1((,
LATO N E. HOLMGREN G(·//t'rnl Secretary, ReI., Allli'rica" BilJlrSociety
GEORGE MACRAE Tlte DiI,iuity 5(11001, Hal'll,,/'d U"i"l'I'sity
N AH UM M. SA RN A Depal'llIICllf '!.f Nt'ar E(lstcm 111/d)//(/ai( Sl1Idies, firnl/dcis Ullil"'/,sily
Rabbi MARe H. TANENBAUM Nntiolln{ Director hl/crrc!(r:imls Affàil's, Alllcriwujewis{, COIl1",itrCI'

T/,(/(llIziO/l{' di: RrrA 13AI.DASSAHIU: PAI{KS

LA SEZIONE "VIAGGIO IN TERRA SANTA" È DI:


DOI\l5 METZGER C DL HARTMUT METZGER

TmdllziOl/c di: LIA POCGI


Per il lettore
È ormai accertato che non esiste libro al //Iondo pii, letto e stl/diato della Bibbia. Perciò è I/ormale
che, di tanto in lallto, si pubblichi un nuovo ar/aute storico-geografico, con lo scopo di illtHtrare
lo I/atl/ra della Terra Santa e di inql/adrare e chiarire i IrlOghi e i fatti vissuti dai protagonisti
della Sacra Scrittura. Nella grande //Iaggiormlza, però, si tratta di opere co//lpilate da specialisti
a mD esclusivo di altri esperti del settore e, come tali, rappresentano rialtefotlti di itiformazioni,
tallto da //Ieritare I/na citazione nelle bibliografie (v. quella a pago 293). Il presente volu//le,
itlllece, è stato concepito per Wl pubblico ben phl vasto: FU' essendo accurato e aggiomatissimo
per qumllo riguarda l'aspetto storico-geografico e scieutifico (si basa sulle pill recenti ricerche
archeologiche), ha anche il pregio di utl'esposiziotle ciliara e comprensibile a tutti e di tlt, riao e
itileressatlte corredo iconografico.
Le pagine che costitl/iscono lo sezione iniziale del libro (pagg. 10-43) si propongol/o di
a//lbientare sl/bito illellore nelle diverse realrò chef011/10 da sfondo alla Bibbia. Si co//lincia COI/
//Iinuziose ricostruziol/i dell'abbiglia//lento tipico delle antiche popolazioni che abilarono lo
zOlla di confine tra l'Asia e l'Africa: ricostruzioni hlteramellte basate sulle testimmtianz('
pittoriche riportate alla luce dagli archeologi. Seguono nolizie sulla fauna e lo flora che erano
fa//liliari agli abitanti della Terra Santa, sulle u"itò di //Iisl/ra che serviva"o a progettare le loro
costruzioni e sulle monete che animavano i loro commerci, Infine, si dà tino sguardo panoramico
allo svilllppo degli sllldi biblici attraverso i secoli, dall'i"terpretazio"e e sistemaziolle dei tesli
originari agli scavi archeologici che hamlO riportato alla luce tallli segreti del passato eall'appro-
fo"di//lellto dell'aspetto morfologico della regiolle.
Una gra.-Ide cortina (v. alle pagg. 44-47), che i"dividua lo maggior parte dei luoghi biblici, e
fotografie dei paesaggi pit, vari della Terra Santa prel"dono alla seziO/Ie piti importante del
volume: Atlante storico del mondo biblico.
Qllesta seziM" si propM" di spiegare, illustrare e approfo"dire soprattutto quegli avveni- CARTOGRAFIA, Le diverse fasi defl'illVasiolle assira,
menti "arroti dalla Bibbia che porrebbero presentare qualche ostacolo a I/n'immediata compren- che CO/l /a presa di Sal1Ulria provocò la cadufa
sione, e di i"serirli "elloro giusto contesto storico egeografico. Lo scopo è raggiu"to soprattl/tto del ..e,~lIo d'Israele ilei 721 a.c. i". a pago 137).
con l'amilio delle tUlmerose cartine, che illustrarlO nei particolari le zOlle in cui si svolsero i
pri"cipali episodi biblici: dal viaggio di Abramo da Ur a Ca"aa" fino alle missio"i apostoliche
di Paolo e alla lIascila delle prime Chiese cristialle. SOIlO presi in consideraziolle allche gli
sposlamenti degli eserciti, i l"oghi di battaglia o quelli di illSediallle"to, che rendollo belle l'idea
delle difficoltò illcolllrale dal "popolo di Dio" per conqllisrare quel lembo di terra eper difenderlo
dalle illvasioni. bifatti, è una terra, questa, che su ulla superficie 11011 pill estesa della Sicilia
presellta i (oHtrasti pht marcali: distese aride e desolate accanto a valli e pianure ubertose, laghi ('
fillmi sotto il livello del mare e aire cime dalle nevi eleme. E ciò, a volte, può servire a
cOll'1prendere la piega presa da cerli avvenimenti.
Oltre alle carline, lo sezione offre anche nwnerosefolografie, che illustrano i luoghi, gli scalli
archeologici, le opere d'arre e i mam{atti apparlenellli ai vari popoli COli cui gli Ebrei ebbero a
che fare: Egizialli, Fenici, Filistei, Assiri ecc. A qllesti sono dedicati alClmi degli speciali
riquadri, che si occupano anche di altri aspetti, come la vita dei 'IOmadi uef deserto o la pesca flel
Mare di Calilea, oppure ritrovamellti archeologici di particolare interesse (Ebla, Cerico).
Infiue, si possono ammirare alcune splendide ricoslruzim-li di edifici o città (il Tempio di
Salommle, il palazzo-Jortezza di Erode a Masada, Gerusalemme, Cesarea ecc), anch'esse
basate sui recellli swdi sull'argomento.
li Dizionario dei luoghi biblici elenco pit, di 800 toponimi, di cui "iene i"dicota lo
localizzazione (dove possibile, anche con riferimento alla cortina gellerale di pa.~~. 44-47) e
viene tracciata 11110 breve sloria, corredata da citazioni bibliche (a pago 244 è
spiegalo in qnanti e qllali libri si sllddivide lo Bibbia e le abbreviaziolli IIsate
nelle cilazioni).
Una Tavola cronologica riassume gli avvellimetJfi phi importanti accaduti
dII rame il periodo biblico presso le pii, grandi ci"iltò fiorite sulle sponde del
Mediterraneo e "el Medio Oriellte.
Infine, il Viaggio in Terra Santa riporta il lettore ai tempi attuali e,
seguendo particolari ith/erari utili anche a tm turista, lo guida attraverso il
moderno Stato di Israele alla riscoperta delle lJeStigia del passato. Natl.lral-
mente, anche questa sezione è ricca di illustrazioni: cartine stradali che permet-
tono di seguire passo passo gli itinerari proposti, pial'ltine delle località phi
interessanti che chiariscono lo disposizione degli edifici, e fotografie che illll-
strallo l'aspello odiemo del paese.
Per chi volesse poi approfondire le proprie conoscellze, alla fine si trovano
lino III/trita Bibliografia e !II' Indice analitico.
DOCUMENTI. UII jramlllellto del libro di
Isaia e a/culle del/e giare cile colltenel)allO 'III• •"
SELEZIONE DAL READER'S D,GEST j Rotoli del Mar Morto (II. (I tMO. 271. ~
Prefazione
Il Enlil, le tue molte perfezioni fanno restare attoniti; la loro natura segreta è come una

matassa arruffata che nessuno sa dipanare, è arruffio di fili di cui non si vede il bandolo. I)
Cosi duemila anni prima di Cristo in Mesopotamia un poeta anonimo definiva il mistero
di Enlil, il dio supremo del pantheon sumerico, un essere indecifrabile, avvolto nell'alone
dei suoi cieli c dci suoi progetti inestricabili. Secoli dopo, una religione ancor oggi viva
sullo scenario mondiale, l'Islam, proclamava nella sua professione di fede che « Dio è
l'inaccessibile I) e che tutti i suoi « bellissimi nomi )) non possono mai appartenere
all'uomo. Tra la divinità e la storia dell'uomo c'è, quindi, per queste religioni un baratro
invalicabile; sfera divina e sfera terrena sono separate da una distanza incolmabile.
Al contrario, se noi apriamo la Bibbia, è molto piu facile che ci incontriamo con una
pagina striata dal sangue di una guerra che non con un inno mistico, è piu facile che da essa
si levi il grido dell'uomo sofferente o il brusio della vita cittadina, è piu facile che ci si
incontri con un Dio-con-noi ("Emmanuele"), compagno di viaggio per le strade contorte
della storia, che non con un Dio imperatore impassibile, segregato nei cieli dorati della sua
trascendenza. Anzi, nel Nuovo Testamento, Dio prende persino un volto umano in Gesu
di Nazaret, nato in una turbolenta provincia dell'Impero Romano sotto Augusto all'epoca
del Il primo censimento I) ordinato dal Il governatore della Siria Quirino ) (Luca 2, 2).
COSI, il Credo che Israele pronunzia, appena raggiunta la terra della libertà dopo l'espe-
rienza drammatica e oscura della schiavitu egiziana e dc'! vagabondare nel deserto, non è
un arido eJenco di teoremi teologici astratti, è invece il riconoscimento della presenza con-
creta di Dio nella storia. Giosuè, infatti, nella cornice verdeggiante della valle di Sichem,
ai piedi dei due monti, quello della benedizione (il Garizim) e quello della maledizione
(l'Ebal), elenca i grandi atti storici liberatori eompiuti da Dio per il suo popolo: la vo-
".AI. cazione di Abramo dal lontano oriente di Vr, la liberazione nell'esodo dall'Egitto, il dono
della terra di Canaan (Giosuè 24, 1-13). Anche il Credo cristiano si fonda su un evento
RICOSTIWZIONI. Ecco collie si pl'eselltava
l'abbiglialllellto del 50/111/10 sacerdote ebraico storico, quello della morte del Cristo che al suo interno contiene un misterioso germe di
secotulo la descriziolle biblica (v. a pago 16). vita e di eterno: l( Cristo mori per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto cd è
risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture e apparve a CeCa e ai Dodici ) (Prima lettera
ai Corinzi 15, 3-5).
Con queste premesse, è fuor di dubbio che la Bibbia è anche storia c geografia. Certo,
una storia e una geografia particolari, perché sotto l'involucro delle date, delle vicende c
degli eventi quotidiani gli autori biblici sentono e individuano la misteriosa presenza di
Dio e della sua salvezza. L'ultima riga del profeta Ezechiele chiama Gerusalemme, la città
terrena di tutta la Bibbia,}HWH s/zalllllla/z, « il Signore è.là! », mentre l'ultima pagina del
Nuovo Testamento, i capitoli 21-22 dell'Apocalisse, vede profilarsi in Gerusalemme la
città della speranza, quella del destino ultimo dell'umanità. Storia e messaggio religioso
sono, perciò, intimamente intrecciati nella Bibbia. In questa luce, non solo ha senso, ma è
indispensabile leggere il testo biblico avendo accanto un atlante storico-geografico com'è
quello che ora stiamo per aprire.
Nato col contributo di un'équipe qualificata di esperti di scienze bibliche appartenenti a
tutte le confessioni che considerano la Bibbia come fondamento della loro fede e della loro
cultura (Ebrei, Cattolici e Protestanti), questo volume si snoda seguendo tre traiettorie. La
prima è quella strettamente storica e scandisce tutto l'itinerario della Bibbia dal mondo dei
Patriarchi, attraverso i secoli gloriosi e tormentati vissuti da Israele, per approdare alla
tragedia finale consumata nel 70 d.C. con la distruzione di Gerusalemme, ma anche al
vigoroso fiorire del Cristianesimo in tutto il mondo dell'lrnpero Romano. La seconda
linea è quella geografica cd è affidata a un'originalissima "guida" della Terra Santa attuale.
Ma all'interno delle città odierne dello Stato ebraico, sotto le volte dci santuari cristiani
moderni, lungo le strade asfaltate della Palestina di oggi, nei cantieri archeologici il lettore
della Bibbia e l'eventuale visitatore sono aiutati a ritrovare tutte le memorie fondamentali
dell'antica storia dell'lsracle biblico, del passaggio di Cristo per le vie della Galilea, della
Samaria e della Giudea, della diffusione della sua parola nelle Chiese dclla Siria, della
Turchia, della Grecia e della stessa Italia.
Da ultimo, una stupenda coilezione di mappe topografiche, di illustrazioni e di ricostru-
zioni, accompagnate da testi essenziali ma densi di informazioni, offrono un quadro vivace
dell'orizzonte biblico. Esse ci introducono nella vita quotidiana dell'uomo della Bibbia, nel
suo territorio, nei suoi commerci, nella flora c nella fauna mcdiorientali, ci fanno cono-
PAESAGGI. U,IO scorcio del Deserto di CiI/da, scere le vie per le quali il testo biblico è stato trasmesso attraverso i secoli per giungere sino
le CIIi mm/erose Cal,erlle sen/il/allO da rifugio alle nostre edizioni tradotte della Bibbia. Vn viaggio pieno di meraviglie, quindi, all'in-
ai persegllitati e agli eremiti (l" a pago 27). terno di un libro sacro c di un mondo umano e divino che - come diceva lo scrittore
francese François-René de Chateaubriand - non è inciso solo nelle pietre di Gerusalemme e
°
della Palestina, ma nel cuore e nella mente di ogni uomo, credente no, perché la Bibbia
ha parlato c parla a tuni gli uomini che sanno ccrcare, sperare e amare.

GIANFRANCO RA VASI
« In principio. •• »
Non sono mai state scritte parole piti alto il cielo non aveva anCOra ricevuto
profondamente incisive di queste frasi un nome.. ». Questa storia della crea-
semplici, epplll"C COSI maestose, che zione, di origine babilonese, rivela più di
aprono il libro della Genesi: (I In princi- un particolare in comune con la narra-
pio Dio creò il cielo c la terra. La terra zione della Genesi: il caos primordiale; la
era informe c deserta e le tenebre rico- creazione della luce, del firmamento,
privano l'abisso e lo spidto di Dio aleg- della terra e dell'uomo; il riposo degli
giava sulle acque" (Gn 1, 1-2). dèi dopo la creazione. Però, esiste lIna
I primi undici capitoli della Genesi differcnza fondamentale tra le due opere:
vengono considerati dagli studiosi come l'EI/II/lla e1ish elenca un certo numero di
una riflessione sulla storia primordiale, divinità rivali; la Genesi, invece, è domi-
scritta in forma narrativa, con lo scopo nata dalla nozione di un unico dio, cioè
di costruire uno scenario universale per dal concetto monotcistico, che resta uno
quella che sarà poi la narrazione del de- dci temi dOlninanti dell'intera Bibbia.
stino di un popolo particolare: gli Ebrei Una volta individuata in Mesopota-
dell'Antico Testamento. Alcuni avveni- mia questa rispondenza nel racconto del-
menti ben ilOti, come la creazione, hl ca- la creazione, gli studiosi vi hanno cerca-
duta dell'uomo, il diluvio, si riscontrano to anche le tracce del paradiso terrestre.
anche nella letteratura di altri popoli an- {( Un fiullle usciva da Eden per irrigare
tichi. Una storia in particolare, quella di il giardino, poi di lf si divideva e forma-
Caino e Abele, è stata interpretata come va quattro corsi» (Gn 2, 10). Due di
la persollificazione dell'antichissimo questi fiumi esistono ancora oggi e non
conflitto tra la vita dei nomadi, dediti sollevano alcun dubbio: si tratta del Ti-
alla pastorizia, e quella delle popolazioni gri e dell'Eufrate. Invece, tutti i tentativi
stabili, che traevano il loro sostentamen- compiuti per identificare gli altri due, il
to dall'agricoltura. Anche quella dei Pa- NEL GIARDINO DI EDEN. Nelln /rndizio/lc Cl'iSfi(Jf/(J
Pison e il Ghicon, sono finiti nel nulla,
triarchi non è altro che la storia di popo- i/ Jmlto proihifo dell'II nllJero del/n fOllOSCC/lza del anche se le indagini si sono spinte a est
lazioni pastorali scminomadi che finiro- bClle (' dciII/all'II (Gli 2, 9), IIInl/,(!infO da Adamo fino aU'lndo e a sud-ovest fino al Nilo.
no con l'insediarsi in certe zone, trasfor- ed ErM, si è idcllfijicato (elll/a /Ile/n, COllie si r/cde ileI Il Pison viene descritto come un fiume
mandosi in comunità agricole. L'archeo- dipinto di LIIClIs errl//(Jcli il Vecchio (1472-1553). che {( scorre intorno a tutto il paese di
logia offre un riscontro plausibile per al- Avila, dove c'è l'oro c l'oro di quella
meno uno dei fatti narrati nei primi libri della Gencsi: la costru- terra è fine; qui c'è anche la resina odorosa e la pietra d'onice»
zione della torre di Babele. Ma gran parte di questi eventi dram- (Gn 2,11-'12). È l'unico caso in.cui è menzionato nella Bibbia.
matici si sottraggono a qualsiasi indagine storica; infatti, nella Tuttavia, una successiva citazione di Avila (Gn 'lO, 7.29) situa
loro funzione introduttiva al documcllto religioso più significa- questa zona nell'area sud-occidentale dell'Arabia, mentre in un
tivo c duraturo del mondo, essi vengono proposti al credcnte altro versetto (Gn 25, 18) essa viene localizzata sul confine della
soprattutto nella loro dimensione di fcde e di riflessione reli- terra abitata dai discendenti di Ismacle, cioè la parte nord-orien-
giosa sul mistero dell'esistenza. Attraverso i sccoli, qucsti testi tale dell'Arabia. Il riferimento all'oro e alle pietre preziose non
sono stati esaminati come nessun'altra opera letteraria, con offre alcun indizio concreto per risolvere l'enigma. Il Ghicon è
risultati affascinanti, anche se raramente sccvri di controversie. descritto come il fiume che « scorre intorno a tutto il paese
d'Etiopia» (Gn 2, 13), e questo è l'unico riferimento al Ghicon
La creazione e il paradiso terrestre in quanto fiume, mentre il nome appare in altri versetti a desi-
Il resoconto biblico della creazione trova un parallelo letterario gnare una sorgente situata nella zona orientale di Gerusalemme.
in un antichissimo poema epico della Mesopotamia, chiamato Gli studiosi deIJa lingua ebraica affermano che i nomi Pison c
El/III/la e/isll dalJe prime parole del verso iniziale: ({ Quando in Ghico]) si possono tradurre rispettivamente con "acqua che
zampilla" e "acqua spumeggiante"; per questa ragione, un auto-
revole esperto del libro dell~l Genesi ha suggerito che potrebbe
trattarsi di nomi dati a piccoLi affluenti del Tigri e dell'Eufrate e
caduti in disuso già nell'antichità. Probabilmente, questi quattro
corsi d'acqua un tempo convergevano nelle vicinanze dci Golfo
Persico, creando una fertile pianura dalla vegetazione lussureg-
giante, che più tardi, nella memoria collettiva del popolo ebreo,
sarebbe apparsa come il simbolo di un vero paradiso terrestre.
Alcuni studiosi di Sacra Scrittura hanno trovato ulteriori
coincidenze tra la Genesi e altre antiche opere letterarie, come il
poema epico babilonese di Ghilgamesh. In un certo episodio,
l'amico dell'eroe, Enkidu, viene sedotto da una donna, che
subito lo elogia per essersi impossessato della sapienza di un dio;
sopravviene la caduta ed Enkidu, come Adamo dopo aver
ceduto alla tentazione, sente il bisogno di coprire la sua nudità.

Il diluvio universale
DOPO lL DILUVIO. Qual/do le (/(qlle colllillciarollo a ritimrsi, Noè ilwiò Ancor più impressionante è il confronto tra la storia di Noè c
dall'ara/lilla c%lllba, pe,.ucdcrc se /a felT(/ siJosse proscillgata. Q1/al/do quella dell'invasione delle acque narrata nell'epopea di Ghilga-
CSS(/ fomò COli 1111 ramoscel'q d'"lillo ileI becfo, Noè wpi dle la 511(/ awell/lf/·a mesh. Nel poema babilonese, gli dèi decidono di inviare un
eragillll/n nl (ermille. Ecco /n scemi iII 1111 lIIosaico l/ellczimlO dcI ~'ecolo X/ll. diluvio per far cessare l'insopportabile clamore dell'umanità,
« IN pnlNClI

J--

LA TORRE DI BA8ELE. Il pittorefiommillgo Pieter Bfl/cgel il Vea/,io //(1 l' q/lasi escl' da//imite slfpcrhm' del/a tda. Ml'l/tre ffll esercito di operai
rrafferito la Icg~cllda del/a forre di Babele uell'Europa dell/orri dei 5/10i tcmpi si a,,:girflllO col1/C'.fonuirllc intonlo al/a {oslruziollc, /III re o 1lI1nobill/ol/h
(il ucolo X Vi), prelldmdo o model/Il l'impllllellte I/Io/c del Colossel) clIC (lI!cva (iII primll pia/1o, a sil/islra) passa Wl/la SI/(/ swrta a ispcziollare i /mlori
flI1/Ho //lodo di ammirare durallle IllI SIIO IIia..'!J?io a Roma. La 10m' di Brue.C;f!i L'artistafa ifo.'!.J,io del/a SIla fertilt' illIII/",l!il/aziollt' muhe ilei raffigl/rare
è IfII,gigalltesco alveare, COli pialli disposti agradiI/aia, che SI/fila Ira le IlIIiJi impalcatllre c strllmel/t; propri drl1't'dilizia dei SIIoi tcmpi.

che turba il loro sonno. Prima, però, uno di essi sceglie un torrcnziali e avrebbe cOSI prodotto una catastrofe nattll
uomo, di nome Utnapishtim, da far sopravvivere alla catastrofe dimensioni tali da trovare memoria perenne nella storia (
e gli fornisce le istruzioni necessarie per costruire ull'imbarca- leggende dei vari popoli dci Medio Oriente, compresi gli J
zione a prova di diluvio. Infine, l'uomo prescclto prende a
bordo la sua famiglia, gli animali dei campi c le crcature selvati- Da Noè ad Abramo
che. « Allo spuntar dell'alba ", scrive l'autore di Ghilgamesh, I discendenti di Noè, continua la Genesi, si diffusero su t
«( una nuvola nera si levò aU'orizzontc l). In breve, ogni cosa terra. «Ell1igrando dall'oricnte gli uomini capitarono i
viene sommersa dalle acque, mentre si scatell:l un:l tempest:l pianura nel paese di Sennaar )) (Gn 11, 2), dove fabbric
cosi vio!cma che persino le divinità ne restano tcrrorizz:lte. li mattoni per costruirsi lilla citt;'. ScnnaJr è stato idcntificl.1
settimo giorno, mentrc la burrasca accenna a calmarsi, Utna- Sumer, una ricca terra agricola, compresa fra il Tigri e l'El
pishtim approda sulla cima di una montagna e fa uscire. uno dove sorse quella che comunemente è considerata la
dopo l'altro, una colOlnba, una rondine c un corvo, perché civiltà della storia umana: una rcte di citt;' costruite con m
vadano a cercare la terraferma. E, quando egli stcsso emerge di fango, dominate da piramidi a piu piani sovrapposti,
dall'imbarcazione, l'eroe babilonese, come Noè, offre un sacri- mate ziqqJlrat ed erette in onore delle divinità locali. No!
ficio agli dèi per lo scampato pericolo. La montagna sulla quale escludere che la cosiddetta torre di Babele si possa ident
approda Utnapishtim è stata localizzata nell'Iraq dc1nord, circa proprio con Ulla di qucste ziqq/./rfIt: se la città di "Ur dei C
500 chilometri a sud-est del Monte Ararat, in Turchia. corrisponde realmente alla Ur sumcrica, dalla quale Tcr
Le ricerche geologiche eseguite in Mesopotamia indicano allontanò con la sua tribù, ~ possibile che i discend:r
che, in un certo periodo del lontanissimo passato, le acque del patriarca avessero preservato il ricordo della ziqqlfrat di
Golfo Persico cffettivamente invasero e sommersero vaste zonc città nella narrazione delle proprie origini.
costiere. Se questo improvviso innalzamento dcI livello del Poi, come si vedrà J partire da pago 50, con la compal
mare fosse stato causato da qualche attività vulcanica sottoma- patriarca Abramo nel libro della Genesi (lI, 26) rese
rina, il fenomeno sarebbe stato anche accompagnato da piogge biblico e sfondo storico collimano.
:JIIJllJIIIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIl/li1111I1/Il1111I11I11I11I1JllIIIIIIIIIIIIJIIIl 11I11I1/11 JIIl/lIIlIIlIIlIIl/IIIIl11l11l/liIII11I/II11I/IIJ1111I/11 1111I11I11I11I1/11 JllIIIIII/Il1l1II1II1II1II1/1l1111I1JllIII/Il IlIIIIIIIIIIIIIIII JIIJIIIlIIIIIIIIIIJIIIIJJ Il

I POPOLI DELLA BIBBIA:


DIVERSI MODI DI VESTIRE
Prima di passare :l c"'s:lminarc da vicino le vicende l' gli sposramclHi sl'lllbrall9 cambiare di significato da Ull secolo JII';lltro. Ecco
dci "popolo di Dio", Ulla serie di tavole (•.lle pagg. 12-25) si pro- perché, in qlll.:stl' pagillL', ;lCClIlto :db ricostrllziollC' lIlodcrllJ. c par-
pone di dare lino sguardo d'insicl11e;l p:lfticoiari "spetti dclb vira in ticolareggi;lta l' riprodotto il doculllellto originale che l'lu ispirat<l.
epoca biblica che possono ;lilltJIT illetton.; a capire l'ilI J fondo certi
passi delle Sacre Scritture. Dal tempo dei Patriarchi al re Saul
Si comincia con llll:t r:lpida carrellata sui tipi di abbigkl111cnto In Egitto, il tcssuro pill brgalllclltl' dilTuso prr l'abbigliamcllto era
usati dai popoli che vissero in epoca bibliCI l' furono coinvolti nella il lino, la cui fìbr:l viellc cstr:l(ta dJlla pi;llIta omonima che crrscc
storia degli Ebrei. Per la realizzazione ddk ill1l1l:lgini. soprattutto comunemente in quel paese. In MesopOtJlllia, Siria e Palestina,
per i tempi pili lomani, gli smdiosi e i disegnatori hanno dovmo però, il clima pili umido l' fresco richiedcvJ Glpi di vestiario pitl
ricorrere alle testimonianze piaoriche lasciate dalle varie civihà CJldi, c gli indulllenti di lilla erano Jccompagllati dJ tuniche l'
antiche (Egiziani, Assiri, Persiani ecc.). Sfortunatamcnte, infaai, malltcUi di lalla di pecorJ.
scarseggiano documenti letterari con simili descrizioni c, benché la Il colore biJnco era predominantc nell'abbigliamento egiziano,
Bibbia fornisca un 'abbondanza di indicazioni per i diversi articoli lllentrc gli Ebrei e gli abitanti della MesopotJlllia preferivano tintl'
dci vestiario, i termini usati sono spesso vaghi e confusi, oppure vivaci e contrastami e ornavano i loro abiti con frJnge c nappe.

TRlln'j SEMITICHE. 1/ particolare riprodolto qui sopra t~ tmllli


da 111I cell.'iJre' C!.Ores(o IIII/raie (/egli ;lIizi del X / X se(olo a. C.,
dH'III ril/l'l'l/ll/o ileI/a tomba di IllllloMle e.l!izi(1Jf(la Bmi 1-ltJSal/.
Raffil!lIra IlIl11fl//lliJ!/ia St'mi/i(a (/ie' si sIa recaI/do il, E.l!iTlo pi'r 1'l'lIde'H'
iJistro per ,,!Ii MdIi (((IslIIl'ti(O Im:l!alllc/lfi' IIS(lto da IIolllilli l' dOllllC
iII q/ll'1 paesl') f' a(qllist(l/'(' (a('ali. 1/ 1m'" (lbbigliaHIt'l/fo, ((lll 0cl!/Ii
probauilità, wl'rispOlu/e a qllcllo il/dossat!) dn Almllllo (~dal/n sila m'llli.
I smu{(lli portati dagli I/Olllil/i sClI/ural/o It,,~ati ai pil'di da striscio/iii C
di CIIoio, JIIcl/fre le dOll/lC (' i ragazzi wlz(//w slirJ(J/('//i di lIIorhida
pelle, La I/!aggior parte ({l'llc persolH' del .~l'!Ipp() illd(Iss(1 fll/li(he
I/ariopillfC, a riprolJfI de'Ila spiccata pr~ràCllz(J per i ((l/ori sgmgiallfi
1I/(/1I[[w(/ta da,R/i Ebn'i dell't'poca hiflliw. Gli S((/f,i arclu'ofo.l!ifi haI/ilO
rifJl'1a/(l, il/Imti, (!le ÌI/epocJl(: sl/cccssÌln' nlClIJJe' città pOSSedCIJfll1O
illdllslrie altall/l'IIfe spccializzme' IIc/fn tcssilllm c lIe/la tillfe.'!.~iafllm
dl.'/fe sft?{[e: pl'f otlfl/l'rC ,dc a pill w/or;, si tiIlLl!CI,mJ(l prillla i Ilnri fili,
(he' poi "C/li'1(1II0 tl's.Hlli segl/l'lIdo precisi sc1lt'1l1i l' dis({!lIi. COlllt'
SII,'!.f!erisce l'illllsrrazioll(' qlli a destra, /a I!{/Sra gallllJln di (olMi
dispouibili rOlllpm,dcl/(/ tI/tic /1' iflllJlnrllrC del /,OS51), (/c/ 11111, del ,gia/lo
e de'I mammc. Il c%re pill alllMto di tllfli ('fa l'cnì la /w/1Jom,
ric~wata dal IIIlIl'i(e, IlIIlIIOl/uS(o 11/0/10 (OIlIlIlU'/ld McdilermlJco
oril.'l/1a/e: /a pO/1JOm, 1Ie'l/n ",aggior parre de/ft' n'giolli dI'I Ml'dio
Oriclltl', un pril1i/r.l!io csrillSi.,o di'i ccri soc;,I1i superiori.

!/11I/11Ilf/l/lIJIlf/ll/l /11IlfIllIllIllIllIllIJ/I/lIIIIIIIIIIIIIIIIIIIJ/I/lIIIIIIIIIIJ/I/lIIII/Ilf/IIII11I1Ilf/l/llllllllllllllJ/I/lIIIIIIlfIIllIllIllIllIllIllIlIlf/l J/lIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIJIIJIIJIIJllIIIJIIJIIJIIJIIJIII 11I1


I l'OI'OLI DELLA BIBBIA, DIVERSI MODI DI VESTIllE

11111 1111/11/11/11/11/1111/111/1111'11111111111111111'11111111111111111111 1/1111111111111111111111111/11 IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII/IIJ11 JIIJII 11111111111111111"IIIIIIIIIIIIII/IlI1111111rJIII/III1/11JIIJIII/IIIIIIIII1111111/Il III/IIIII IIIIIIIJllII111/11111r~

eu H;IZli\NI. I (IWI/Illi ;m/oss(/!; flf1l1n wppia (/ (b'/m, clic ris(/f.~(I11c1 aff'l'pIJ((/ della XIIIII Dil/astù,
(cimI /552-1306 a.C';, si ispirtlllO a/ dis(<!lIo SII papiro ripror/(l(f(l qlli sopra, che è fralto dal Libro
di'i Morii. li r/cst;or;o degli m/fielii E.\!izialli ('fa di fillO, t'il ml/.I!CI s(lein/c Iraspan'lIt1 dal/a ql/alilà
del/a sfc![fà. Gli .id,ialli c i por/n; si cil/gclwl/O iIimull; (01/ III/ti ((lr/a/ascùl di ,da ,<!rezza oppI/re
illd(JsS{lII(II/O/lll1ic/tcjìll(l (// gil/o(chill, II/cl/tre /e dassi all/lI'cllli .~!()g<!ir/ll(1I1(l ahili di [JC{OJìllissilllo
c pic.i!{If'l/a/Cl/ {I/I/gllijì//o (Ii piedi. Uomini c dOli/H' portaI/m/p olllpi (lfl/{/II1l'l1li pel/Mali afonI/a
di mezza/III/a, m/Pl'lli di pietre ([l'Orafe, e w/zaiNI/IO sClllplici st/llda/i (lp/m re {Il/darNl/1O {/ piet/; III/di.

i
;

l FILISTEI. Il particolare q/l; §


;:
sClpra, ImI/o lla IlIIlwssorilh'IIO ~
;:
l'~~i::i{/1I0 (lei X II Si'fOlo a.C.,
I/wslrtl 111/ ,~mppo di Filistei ==
==
CO"dilll; Ilio ((III/C prigiolliai ~
;:
di ,(!lIl'ITtI dopo la "il/oria
ripol'rarn dalfaraol/c Ram5l'S IIl ==
~

. slIi P{lpoli (/1" Man', di mi ;:

('ssifr/lellllIlO parte. Il t'pifll ==


, ==
,l!1IC'ITiaojilistl.'tl (qui (l sil/islm) ~
;:
t'm rnsflf(l Wl! (11m, illdossalla

I CANANEI. L'illl/srrt1fOrC, ispiraI/dosi


1111 L~ollllellillo
decoralo di lIappI'
e si prv/1Xl?C1J(/ il mpo ((J/I §==
{/ lilla dcwr<lziol/l' fil/l//.'I/Urll SI/I palll/ello 1111 ciII/clio on/ato dn lilla specie ==
la/eralc di 1/11 ((l(chio egizial/o del X V Se'COICl a.c., 1/(/ rlU.n~lIr(/f(l di corol/a, che IJellilJll assimrnfO ==
qlli sopra /1/1 (/IIr(l!a ((ll/mIC/I, {!le, (oli o.f?/Ii ln'oh(l/;ilità, n'spe((hia a!lIIellfll da IlIIn correg,gia di Cl/oio,
==
==
Icdclllll'I1f('I'llSpefftl dci,l!lIcrrieri (lie ((Imbatterol/o (olllnl C;osid
c l't'SI'l'cilO ebreo d,mlll/e la collqllis/a di Cal/aallllcl XIII secolo a.C.
Scwlldo il parere di lIIo11i esperIi,
questo copricapo COSI illsolilo cm ~
;:
Il .IZ/f/'rriero è pro/C'lfo da 1111 cllIIO di /IIc/al/o, I/Iolto adl'n'lI/e al {ap'l, fatto di pillll/c; per allri, iIlIICCC, ==
l' illdosso II/In l/esteIatto di lis/erel/e di {/Ioio Cl di (l'fa jJl'Sall(e copertn si trallaiJn di gillllc/zi, di lamcl/e ==
dn /llln II/(/,i!lin di hrouzoi nl col/o si IlOta 1111 mllllsto {ollan' Ili CIIO;O. di {I/oio Il tli (fille di fallallo. ==
§==
;:

1111111111 111111111111111111111111111IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIJllIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII111111111111111111111111 111111111111111IIIIIIIIIIIIIIIIII"1II1II1I1II1II1II11II1II1II1II1~


I POPOLI DELLA BIBBIA: DIVEHSI MODI DI VESTIRE

~lIIm I/"m 1/ ml/IIIIIIIIIIIIIIII 1/11I11I "I/I/lIIllIImm1/1/"11I1/11I11I11I1 1m 1/ I/IIIIIIIIIIIIIII""I/IIIIIIIII""I/III[ m1/11I11I11I11/1 ImI/m1/11I" I/lIImlll 1/"1/1/11 m

~
::::
::
Le grandi dominazioni straniere
Come si addiceva ai loro f.1Volosi illlllcri, sia gli Assiri sia i Persiani
t'
, ';t\
~= amavano indumenti pesanti C riccamente decorati. In confronto, il
_ vestiario di un re di Israele O di un soldato di Giuda (i due regni in cui
=: si divisero gli Ebrei alla morte di Salomone) appare fin troppo
~ dimesso. Ma ciò, probabilmente, è dovuto al fatto che le uniche
E: raffiguraziolli degli Ebrei di questo periodo, che siano giunte fino ai
~_ giorni nostri, provengono dJ bassorilievi assiri che li ritrJggono
=: come nemici sconfitti c umiliati: non proprio l'occasione ideale per
== sfoggiare il miglior guardaroba!
E: Un'attenzione particolare è S[:J.(J data alla tenuta degli arcieri assiri
§== c a quella dello speciale corpo persiano degli Immortali: Ull ch.iaro
==
=
==
~
esempio delb raffinatezza e dell'eleganza raggiullta da quei popoli"

.. '

§==
=
§==
=
§==
=
§
=
==
~=
==
==
==
~
=
§
::
=
==
~ GLI ASSIIU: RE E Crrr..... D1NI. Nrll''![{resc(l
== iII afro, prol/l'Ilitllll' da! palazzo di Kalach,
~ la città che ilei JX secolo a. C. fII la capitale
== (Ie/l'impcro assiro e che rimase residenza rea/e
~ PIlO (II 680 (I. C., SOl/O mppl'l'sellf(/ri il pMCllfC
== l'l' dell'Assiri(l T(f!lm-Pi/ezer III (cirm 745-
~ 727 a.C.) e i SI/ai lIIillistri. Qui sopra,
== r la riwstmziolle dell'illlllla,~i"e del re, ril/l'stito
~ di stoffa preziosa e cOIIIIIM!Jide calzature
oi piedi. Sio i re sia i cirradil/i maschi assiri
==
~
=
porlal!{///(l orcccililli e si arriccirwallo i mpef(i
e la barba (011 appositiferri. Il copricapo ,.('ale,
== o {orli/a di COI/O (rfll/C(l che terlllillalM
~ cc"lIIll1la piccola prof/l(,em//za (/rro/<lIIdala,
em decomlo di II(1S(/,; che sccm/evo//o
~
::
Sii, per /e spalle del sovral/o,fil/o alla vita.
=
§
=
==
~
=
eli .....SSIRI: 1 SOLDATI. 1111{lioroso esercito assiro era composto dafallteria,
c(/ll(lllerio e carri da gliel'm; questi II/timi ('l'mIO veri prototipi delleforze
== corazzate llIodeml'. Fior.lìore dd/afallleria ('l'miO ,(?li arcieri, r'![fìgll/"{/(i
§== qui a sillistra i/l 1111 disl',lJl/o ispirato flllII {uwilJ"iliellO (sopra) pnwelliellfe
dal palazzo di SmX(l1i JI (circa 72'/-705 a.c.), a DI,,. ShalTllkil/. Oglli
§ arciere indossa /II/ !'1/11el/o (Ii ",('(alfo, /I/o/Io oderc/He al {(IPO, {' 11/10 cflt/a
:: (Ii maglia; appesa al/o cillfola, 11110 spada diférro nella slIaSllailla.
~ Lo smdicro smTe,f(I!(' 1111 pi((% smdo /eg(?/'I'O,forto di giullchi illfrcaillfi
§ c ricopati di c//(IÌ<I, per pr(ltl'ggt'f(' (/lImlltc i/ tiro l'arciere, d,(' d/lrilllCllti
§ l'estere"'}!' fotolmcl/te scopato e illd'fé.w (/mlmlti ol/'(ltfa((o //t'mico,
Sopraffllf/f11l('! ({ISO del COlllfl{/lfill/{'lIfO ralJlJiciliaro.
=
§==
=
==
~
==
==
~I/IIIIII" 11I1/1/11/11I111IIII11I1111I111I11I11I11I11I11I11I11I11I11111/11I11I11I11I11I11I111/1/11I11I11I11I1111I11I111I11I11I11"1/11I11I11I11I11I11I11I11111/11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11111/11I11I11IIIIIII11I1111I111I "Il" I
1I1111lJ1lf1lflllllll"'IIIIIIlJIlfIllllfllllllllllllllJlIJllfIlllllllllllllllllllfllllllllllllllllllllllllllllIJIIIIIII 1111111I111111 WIJIII~
0=

§
S
§
§
I~
s
§
s
§
0=

§
S
S
S
S
§
S
S
GIUDEI E ISI{AELlTI. 1/ parliwlllre qui sopra pn}/liCl/(' ({(II/II ùassoriliel'o §
0=
rilllJcllllfO lIel palazzo di SCIIII(/c!lcrifj (/ Nillillf', chI.' illl/slra In (Oll1llisffl S
da pal'redegli Assiri, ilei 701 (l,C.) del/a citlà di Lac"i.., /lc! l'eg/IO ~
0=
di Giuda. Il soldato gil/deo mJfìgllraro qlli {/ Sillisrra indossa S
1111 indlllllmlo che si direbbe qllasi !/I/{I lIIaglietta /IIodcrl/a; porta illolfre §
1111 cllI/Nfo (/ !lIr/}(lIIte c Xli cill,,!c fIial/clli IIl/rI pesallfcfrlSCia prorellillo. 0=
S
Pi" iII là, è r4fi,!lImlo 1111 re d'Israele, dlc illdoss(/ slivtl/clli dalla pll/lfr1
arriccia/a, 111/ copricapo (/ pUllfa e 111/(/ IUlIga tlll1ica hianca ol"l/a{a §
diJrallge; l'i//lll/agil/e si i..pim a/ rirrallo del l'C [CII di [smc/c (cirra 842- S
S
815 (/. C.) rillllCI/Ii/0 SIII celebre obefisco lIero del re assiro 5(/1,,/(/I/(/ss(//, IIl: S
si frafla dell'lIl1ico rilmffo colltell/poral/co di 1111 5tH/rallO isme/ita. S
S
~
S
0=

§
S

~
S
S
§
S
§
0=
S
~
0=
S
~
0=
S

~
~
0=
S
§
S
§
S
~
0=
S
~
=:
0=

I PEnSI ANI . Il I/Ilr1eo cClltrafe deff'csel'cito imperiale persiallo l'm costitllito da 1/11/1 J!l/ardia def corpo §
seleziollatissill1a, col/oscillta ((lllie "1 Diecimifa [lIIlIIorM/i", clietllllltllJcrava, oltre ai Persi(lIIi, allc!legllerrieri =:
dcI/n Medin e defl'Elalll. Qlli sopra è riprodotto III1}i'egi(l iII ceralllica del fI secolo a.C.: prolliclle dalla città
rea/c di SI/sa (' ritrae alCl/ni /lu'mbri clallliti del corpo deJ!!i Imlllortali. Qucsti J!0dev{//IO alld,c di prirlilesi ~
0=
speciali, COli/C qllc/fo di farsi a((lJIllpa,~lIare I/c/le spediziolli /Ililitari daffe propric COliCI/bilie. La gllardia §
rnlr(~lIrata qlli a destra Ilei particolari porta lilla fascia di corda il1tomo al capo, stivafefli di pelle e iw!ossa
lilla splendida IICS/C. Afla base della 1(/IlCia, c'è il distilltivo del Sl/O corpo speciale: llIla/llelagralla d'oro. ~
0=
=:
'1I,,~JllJllJllJllJlllIWII "JllIIWIJllJIIJIIJIIJIIJIIJIIJllJllJIIJllJllJllJllJllJIIJllJIIJIIJIIJllJIII III "JllJllJIIJIIJIIJIIJllJllJIIJIIJIIJII/III"JllJllJIIJIIJIIJIIJllJllJllJIIJII1I11"JllJIIJIIJllJllJIIJIIJIIJIIJIIlIII "JIIJIIJIIJII JIIII/JIIJIIJII/I
I POPOLI DELLA BIBBIA: DIVERSI MODI DI VESTIRE

~ 111111111111111111111111mllllll mmmm mllllllllllllllllllllllllllllllIl1111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111mllllllllllllllllllllllllmlllllllll/.


:;
~
0=
""'"
Al tempo di Geni
~ Verso la fine dci IV secolo a.C., il Medio Oriente fu conqui-
stato dagli eserciti di Alessandro Magno; poi, quasi tre secoli
'"
:; dopo, la Terra Santa dovette assoggettarsi all'occupazione
~:; romana. Durante questo lungo periodo, il modo di vestire
degli Ebrei subi diverse trasformazioni, sotto l'influenza, a
~
:;
ondate successive, deUe fogge in voga presso i dominatori
Greci c Romani.
:; Sfortunatamente, non è giunta fino ai giorni llostri nes-
~ suna testimonianza pittorica dell'abbigliamcncQ degli Ebrei
di quel tempo c, quindi, le informazioni necessarie S0110
~
:;
state dedotte esclusivamente da fonti letterarie: in partico-
lare, i paramcl1ti sacri del sommo sacerdote si trovano
~
:;
ampiamente descritti nel capitolo 28 del libro dell'Esodo (fin
nei minimi particolari), come pure nell'opera dello storico
~
:;
ebreo Giuseppe Flavio.
Con molta probabilità, anche la Sacra Famiglia era piti o
~
:;
meno vestita come la famigliola illustrata qui sotto.

:;
:;
~
0=
:;
:;
:;
§
0=
:;
~
~
0=

~
j ~~

0= GLI EBREI: IL SOMMO SACERDOTE.


:; II paTall/elllO afonna di grembillle,
~
0=
illdossato dal SOI/lIllO sacerdote qlli sopra,
è l'çfod. SII di esso è appoggialo
~
:;
il pellora/e del giudizio, di forma
quadrata, che è appeso a due calelle d'oro
fissate al/e dlle pietre illcasrol/alt.'
~
0=
SI/Ile spallille de/l'cfod; sul pettorale si
trollano dodici pietre preziose di diverso
~ tipo (v. particolare iII alto a destra),

~
che pOl'tatlO il/cisi i IlOlI/i deifigli
di Israele e 5tatll/0 a si/l1!Joleggiare
:; le dodici triM della nazione ebraica. I
~
:;
~
0=
GLI EBREI: UN FARISEO. Sc,f!uoce
:; di lilla setta reli.f!iosa ,.igorosawellte
:; osservaI/re del/a legt!,e, è qlli sopra
:; ritratto iII preglliera e COlI ahit; 110/1
~
:;
I/Iolro dillersi da quelli della famiglia
di cowadi"i raffi.~lIrata a si"islm.
§ llfariseo, però. ha aggillllto III/ tallir
0=
:; (o ralled), Olll'ero UI/O scialle
~
:; GLI EBREI: UNA FAMIGLIA. Al tempo
per la pregl1iera, omato di lIappe:
iII ressl/to di /(///(/, /ilIO o seta,
:; di CeSII gli Ebrei di e/ltrambi i sessi
J 1/10 prefen"hifllll!lI/c di I(//Itl grezza
:; indossavouo III/a Il/Ilica di liuo e, sopra, di agI/elfo, llOlls1Jiallcata, questo

!
:;
lilla veste di lalla che proteggeva il corpo
dal collofino a metà polpaccio.
Completava l'abbiglialllcIIlo 1111 ma1ltello, che serllilla a Ilari swpi:
piccolo manto è di solito illdossato
al/cora og(!i dagli Ebrei dllrame
la preghiera. Lafrollte l' il braccio
~
:;
per ripararsi dalle illtemperie, agllisa di coperta o di tappeto, sillistro SOI/O cillti da Il/Ia striscioli"o
e peifì/lo come peglio per ottetlere 1111 prestito, purché coilli di CIIoio chialllata tcfillin, collosciuta
~
0=
che lo ill1pegl/ava potesse selvirset/e durallte la I/orte. Per impedire
che l'ampia veste creasse impaccio ai mOllime"ti, 1I0miHi e dOllllC
(//Iclle col tCJ'lIIi/legreco diji/atterio:
ad essa SOl/O al/a((ale piccole capsule
~
:;
si cil/gevallo la vita cotlllna cilllllm di corda, (l/oio o stoffa, lalvolla
finemenle decorata. Petjì/lo per gli Ebrei pili pOlleri, come quesla
di pelle di animali cOl/siderali pl/,.i,
oglllll/a delle quali col/tielle quattro
famiKlia di comaditli, la calzatllra era essenziale: lIel/ivallO versetti dei libri dell'Esodo e del
I
0=
comllllemetlle IIsati sandali di pelle di cammello o zoccoli di legllo. Dellteronomio, scritti 511 pergamella.

~IIIIIIIIIIIIIIIJ/IIJ" IIIIIIIIIIIIIIIIJIIIIIII Il1111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111mll/II


I l'OI'OLI DELLA U1HUlA: IJIVERSI MODI DI VESTIRE

1/11111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111"'/1111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 IIIIII'III'IIIII11I1111I11I11I11I11I11I11I1111I1'/IIIIIIIIIIIIIIII"III11I1f11I11I11I11I11I11I11I~

I ImMANI: GLI ARISTOCRATICI. ~


Il bassorilievo ti destra, particolare dcll'Ara S
Pacis, "altare dedicato alla P(Icefarro l'rigere ~
da AugllSto ti Roma ilei 9 a.C., raffi,l!IIra o:::
lilla prorcssial/e religiosa JiJamifiari ~'"
c d(f{IIitari deWimperatorr: .l!1i 11011/;,,;
il/dossallo la rOJ?n e le dOlllle 50110 ==
aVlloite dai drappeggi del/e loro _",~
stole. Nei tempi allteriori, la toga
era stato /'j"dIlIllC//(O di baS(' ==
per t'lltrambi i sessi a 'flui i Iii/l'IIi ==
della società, e la differel/za di ceto ==
era illdicatn soprattutto dal colon' §§:
t' dalla qualità della stoffa. AII'/'poctl S
di AI/gusto, però, i/ SI/O liSO I/cl/iva §
limitato agi; 1/011/;,,; delle classi ==
elevare e ai IlObi/i, coli/e l'aristocratico :=:
qll; a sillistra. Negli m/lli 5l',l:lIelll;, ==
questo i"dllme11to divelli/l' pill alllpil) §
l'II elaborato, arricchendosi di 1///tl/l'/'OSl' :=
variaziolli I/ello stile e Ile/colore :=
che stavallo a il/dicare il ra".~o §
sociale di coilli che lo i/ldossava. :=
==
==
==
§
==
==
==
==
==
~
'"
==
§
==
~
==
==
==
§
==
==
==
==
~
'"
==
§
==

I ROMANI: J I.EGIONARI.
r;costmzio/lt, del milite rqgìgllrato
LA
I'" ==
qlli al {el/lro si basa slli bassorilievi ~
ddla (O/DII/IO Traial1a a Roma '"
==
fa sil/istm, 111/ particolare), ci,e ::
co1J!1IIcmora Il' villorie dell'imperatore ==
Traial/o I/e/la Dacia a.~/i illizi del II
==
==
SU% d.C.} e SIIWellllcttO rOl/la/1O ==
dl'llaJ(l(o.~rtIIia qlli sopra, r;lrovato ==
iII Israele IId 1970. Ilexiollari roll/alli
==
==
portava/IO sa/u/aliflessil,ili, affaaiati ~
(Il/a {(llJ(~lia, e sul tora{l' II//{/ corazza '"
==
di lalllei/e lIIeta/lic1le, fatta iII modo ==
dnIH'rl//c·tfere alle spa'lle e al/e braccia ==
la lIIassima libertà di 1I101/imellto. ==
==
11/ testa illdossaval/o 1111 elmetto diferro che copriva al/che Ic gliali cc e SI// collo si allargava ~
a l/cl/taglio, a prote,{?Rerlle la delicata articolaziol/e. Ai.fìmlClli al/acdalla/IO 1111 pesaI/te '"
==
cil/tllrolle di Cl/oio, dal q//ale pel/deva In spada, sopra III/ XOlIl/d/il/o di sf(~ffa o di (I/oio, ==
a Zlolte riliforzaro da striscio/il/c di lIIetallo. 1101'0 swdi rettal/golari {' c(llllJessi, COli/posti ==
dn/lllo strafa di (I/oio SII lilla base di legl/o e on/ari da ri/!forzi di lIIelal/o, sen/Ì!lal/o ==
~
a prot{'g~en' qlfasi '"ffo il corpo; d/lrmlte fa I/Iarcin, lo swdo IleHIIM appeso alla spalla sil/istra.
==
'"
11Jl1Jl1Jl1ll1ll1ll1l""11l1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1l1ll11ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1l1ll11II11111l1ll1ll1l/ll""11111111111111/11111111111l1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1l11"lIIl11l11l11l /II;
~""IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIJIII"IIIIIII"IIIIII""III"lIl11ll11l11l11l11l11l11"11"III1"1111III11I11I11I11IIllllllllllllllllll/lllllllllllllllllllllllllllllllllllll',IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII( Il
==
==
==
§
'"
==
==
==
==
==
== URO
==
== BUE DOMESTICO
==
==
==
==
==
==
==
==
== ASINO
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
§==
'"==
==
==
~
==
==
==
==
==
==
==
== CAPilA
==
==
==
==
==
==
==
== BOVINI, EQUINI, OVINI E CAPRINI. L'uro è ritmuto llantenato del bue
§== domestico, il mammifero usato soprattutto come animale da tiro e da came,
ma li volte ancile (ome vittima per i sacrifici. Come cavalcatllra l gli Ebrei
'"
== adoperavauo l'asino, me"tre il suo alllenato, /'ollagro o asi"o se/vatico,
== fra celebre per la SIla j"docilità; lsmaele fII paragonato ti « 11I1 ot/agro;
==
== la sua ",arlO sarà cOlUro tutti e la l1Ia/lO di tutti {o"tro di lui» (GtI 16, 12).
§== I ",uli, iII vece, venivano i",portati, ti causa del divieto biblico di dar vita
a razze ibride. lA capra e la pecora erauo animali domestici assai cotlum;
'"
== e "ella Bibbia vengono nominale spesso. Invece, il cavallo dil/eflue
== importante soflallta a partire dall'epoca di Sa/omolle (X secolo a. C.).
==
§==
'"==
== PECORA
== GLI ANIMALI DELLA BIBBIA
==
==
== La Bibbia è ricca di riferimenti alla fauna tipica della Terra Santa. un Il pescatore di uomini lt (Lc 5, lO); o anche alle parole di Gesu ai
== Le piu citate sono ovviamente le specie domestiche, che avevano discepoli inviati a diffondere la buona novella nel mondo: « lo vi
== grande importanza nella vita delle popolazioni di quella regione; mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i
==
== ma anche gli animali selvatici piu comuni vengono menzionati di serpenti e semplici come le colombe lf (Mt lO, 16).
== frequente, come pure le belve feroci che minacciavano l'uomo e i Le conoscenze attuali sul~a fauna dei tempi biblici provengono
== suoi armenti. Oltre che nei normali episodi di vita quotidiàna, gli da tre fonti principali. Innanzitutto, dai nomi usati nei testi sacri c
§== animali ricorrono sovente nello stile immaginoso della Bibbia; nella successiva versione greca, sebbene ancora oggi sia impossi-
'"== Isaia, per esempio, descrive il regno della pace come un tempo in bile, in certi casi, ottenere la traduzione precisa di alcuni termini
== cui (l il lupo dimorerà insieme con l'agnello, la pantera si sdraierà dell'Antico Testamento. Un'altra fonte di grande importanza è
== accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e costituita da incisioni e altre raffigurazioni che risalgono a quei
== un fanciullo li guiderà It (Is 11, 6). Anche nei Vangeli gli animali e i tempi. Le indagini archeologiche moderne, infine, sono in grado di
==
== loro rapporti con gli uomini ispirano immagini significative: basti fornire indizi di notevole interesse.
== pensare alla figura del Buon Pastore che si prende cura delle sue Le illustrazioni riprodotte in queste pagine rappresentano le spe-
==
~
pecorelle (Gv lO), o alla promessa di Gesu a Simon Pietro di farne cie animali citate con maggior frequenza nella Sacra Scrittura.
==
~1II11111111111I11I11UIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIlIlllIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII1II111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111t11
GLI ANIMALI DELLA BIBBIA

IIIf 11I1111"'''' III"IIIIIIIIIIIIII"""'IIII"'"IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII"IIIIIIIIIIJII 1111I11I11I11I1 IIIIJIIIIIIIIII'" "11I11I11I11I1"'"11I11"1111I1"'"11I1'"1111I11I11I11111111I11I1111'"1111I'11I1111I1111'" '"Il11I11I1111" 111I11I11IIIIIII 1111 ~


==
DROMEDARIO
§'"
~'"
==
~
==
§
'==~"
'"
~
;g==
==
''""
~
''""
==
'=="
§l

;''";]"
==
~
==
CAMMELLI. Il call/mello,fomito di due gobbe,
(' il dromedario, COlllllla sO/al erallO IIsati sia
~
==
'"
collie al/imati da sollla sia collie caualcatllre.
È celehre la metafora del cl1l1JJ1Jelfo cile passa §'"
attraverso la ertI/la di 1111 ago (Mr 19,24).
'''"""
''""
''""
'==~"
ELEFANTI. Questi pacllidcr",; lIotlso!fallfojort/ivlHlO il prezioso avorio, IIIa '"
rappresetltavallo allche l/Il 'importatlte arllla da gilerm. Dopo che il re persimlO
Dario III avelJa il/tradotto /'IIS0 degli elefmlti /Iella battaglia di Catlgame/a '~'""
==
del 331 a.C., questi /1/1imali l!flll/ero ifllpieJ!ati al/che uef Medio Oriellle,
[(llIIe I/e/ terribile oftaao sferrato dal/l'forze di AI/fioco V cOt/tro J!li Ebrei. §'"
§'"
..- .. ''""
., , "
. ''""
§'"
§'"
GAZZELLE, DAINI, STAMBECCHI.
, ,, ,....
. . . . . . I. '
'
''""
:-..
Nel/e simili/lidi,,; e metafore bibliche
compare spesso fa gazzella,
.... ,'\..
y:'
\ ~
..~
7-
~
==
cOllie simbolo di grazia e di bellezza,
e iII particolar modo ilei Calltico
.'~", ' '==~"
dei Calltici. Vòrice invece, SlW
parellte prossimo, era considerato
"

~
'"
scliJaggitla; Isaia parla infatti ==
§'"
di III1'atltifope il/seguita dai cacciatori
..., e catturata COI/ la rete. 11 daino
compare "ell'elellco degli animali
STAMBECCO
DELLA NUBIA

DAINO di CIIi è lecito cibarsi (Dt 14, 5). ''""


Came preJibata era ritemlta quella
''""
~
dello stambecco, litI tipo di capra
selvatica; quando il vecchio Isacco
clliese affiglio Esau di portargli della ==
selvaggilla (CfI27, 3), si riferi,'a
probabilmente a 11110 stambecco.
'==~"
~I... ~
==
'1/ '11I11I11111I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11IIII1J/IIIIIIIIIIII11I11I11I11I11I11I 1I11111JIIIIIIIIII11I11I11I 11I11I11I11I11IIII 11I11111111I11I 11I11I11IIIIIIIllIIIIIIIlIml11I11I11I11I11I11IIII11I11IIII11I11I11I III11I1J Il 1111I11I1111I111I11IIII11I11II~
a
GLI ANIMALI DELLA BIBBIA

~ III11I11I11I11I11II11JIIIIIIIIIIIIIIIIII/I 111111111111111 fil fIl',1 fil fIllIlIIIIII 1111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111/1/lIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII/I/I/I/I/lIIIIIIIIIIIIII/lfIlflllllllll/lflllllfllJ/lIIlIIlIIl


0=
=;
~
0=
=;
iii:
=;
=;
=;
=;
=; LEONI. Tra gli atlimali se/vatici pili COIIlI/1li
=; /Ielle re.ftiolli del Medio Oriellre aWepoca "ibUca
=; c'è il/eDIle. Il SI/O maestoso aspetto e "indomito
§ coragrsio rapprescllfallOlIO lilla ricca fOllie
0=
=; di .limilitudilli e metafore, dalla qua/e gli al/tori
=; biblici attil/sero libera/llcllte: lo sdeg/lo del re
=;
=; è paragol/afo (I al mggito del feollc /) (Pnl 19,
=; 12); Giuda Maccabeo Il /Ielle sI/e ,f~csla fII simile
=;
=; a leollc (1 Mac 3,4). Qlfcsrojelillo compare
j)

=; spesso lIell'arfe amica dcffa zOlla, e la caccia


=; alleollc era /111 passatempo riservato fii sovYalli.
=;
=; La fossa dei /eol/i Ilclla qualefil gettato
=; il prcifeta Dal/ielc, clie il S(ffllOre protesse
=; da o,~lIi male, era H/la hl/ca scava/a /Iella pietra
=;
=; appllllto per reI/l'l'vi i feoll; iII cattività.
=;
§
0=
=;
=;
=;
§
0=
=;
=;
=;

I LEONE ASIATICO

I LEONESSA

SCIACALLO
, (;,'
,(
.'
/, LEONCINO

,,

LUPI, VOLPI E SCIACALLI.


Nel/e immagini bibliche ricorre
dijrcqllellte la figura dellllpo
come predol/e del/e greggi.
Geremia chiama llipi i lIemici di Gil/da,
e il Vallgelo di Maueo (7, 15) ammonisce:
(( GI/ardatevi daifalsi prC!.{eti che vet/gollo
a voi iII veste di pecore, ma dCII tra SOli ll/pi
rapaci /). l traduttori della Bibbia hO//1/o
illcolltrato difficoltà Ilei distillguere fra
i termilli IIsati per la volpe c lo sciacallo, /{
probabilmellte perché l'aspetto piuttosto VOLPE ,
I
simile dei dI/e animali delle allerfatto tEOPARDI. Allche qllesti grossifelilli
colljol/deregli alltori dei testi sacri. /tI villevallO iII Terra Sal1ta e, per le loro
gellere, gli stlldiosi hO/ma dedotto che, nelle abitudil/i /lottI/me l'furtive, erallo al/cora
immagilli di decndellza e cormziollc, l'autore biblicofaceva riferimento pill temlai dei feolli. Nella Sacra Scrittl/ra,
agli sciacalli: (( Ridurrò GeYllsalet1lme 1111 cumulo di roville, rifugio il feopardo indica per lo p iii lilla lIIillaccia illcombel/te, Il Sigl/ore,
di sciacalli // (Gel' 9, 10). Dove ;'llJece c'era il richiamo dell'astI/zia, sdcgllato per l'i/!{edc/tà degli IsraC/iti, li avverte: Il Come 1/11
ci si rifacelM alle caratteristiche tradiziollalmcllte attribuite alla Ilo/pe,- leopardo li spierò perla lIia )/ (Os 13,7), e tlltti i Ilemici di Israele,
è il caso, per esempio, della sarcastica difilliziolle di Erode Alltipa compresi i Babilollesi, i Persialli e i Romani, SOlIO paragollati
/Ielle parole di Gesll: (( Andate a dire a ql/ella Ilolpe.. )) (Lc 13, 32) .. a 1111 leopardo iII agguaro, prollto a balzare mI/a preda il/erme.

111111,"rllrll1lIIlJII""I'lHurullIllJfIJIIIIUflIIIII/"/'''IIIJI/'"IlJJIIJIII 1IIIIlflJIIII/llflfJJIIIIIIIIIII'"I1/IJJIJlIJIIII'I/"'lfllI/'"11111111111111111111I111111111111U1IIII11I1III11IIII1'"'.'III' '..,••••• ,•• ,''''" ,.,,"1 .1


GLI ANIMALI DELLA BIBBIA

111I11IIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlflllllIIIIIIIIIIIIIIIIIIIfIllI1II11l11l11lfllllllllllllllllllllllllll'IIIIIII.'1II1I1I1f1l1llIIlflllllllllllllllllfllllllllllllllllllllllllllflllflllllllfllllllllllllllfllfllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll1III '/l/II~
;:
;:
ORSO SIIlIANO ;:
COLOMBI E CORVI. Nell'arte ;:
cristiana, /a colomba è 11I1 COLOMBO ;:
;:
simbolo ricorrente, c/te trae
origine dall'episodio ~
;:,
del battesimo di CeSII ;:
(MI 3, 16): " Ed ~
;:,
ecco, si aprirono i cieli ;:
ed egli vide /0 Spirito ;:
di Dio scendere come TORTORA §
fllla colomba ». A volte, ;:
essa è usata pllre come §
simbolo di Israele. Cii Ebrei ;:
erano soliti allevare c%m"; ~
;:,
e tortore, c!le costituivmlO ;:
anclle l'offerta del povero
al tempio del Signore. I corl)i,
§
invece, erallO tellllti a dis/allza §
. come animali immondi; ;:
eppure, allclle SII di essi veslia
l'occhio di Dio: (( 110/1 ~
;:,
semillal/o el/Oli mietollo f. .. j ;:
e Dio li Hl/tre >J (Lc 12, 24). §
;:
VIPERA ;:,
;:
DELLA PALESTINA ;:
ORSI. Ai tempi della Bi/JfJia, {'orso lml/lo abitava le colfùlc boscose della Terra ;:
Salita c, scbbellc per Ilattlra sia III/ allima/e schivo, che evita di avvicinarsi
all'uomo, gli alltori biblici beli COlloscevano la ferocia di CIIi è capace ~
;:,
fa fel/JlIlilia qual/do deve difcl/dere i sfloi piccoli. (( Li assalirò come litI 'orsa ;:
;:
prillata deifigli Il dice il S(fI/lore per il/dica re fa Sila collera (05 13, 8).
J ;:
E, per soffolil1care la pericolosità della stoltezza tU/Wl/a, il libro dei Proverbi VIPERE. La cOlldmma ;:
(17, 12) scrive: ({ Meglio il/colltrare I//I'orsa prillata deijìgli che lItlO stolto espressa da Ciovmmi ~
;:,
iII preda allafollia ». Lafrase proverbiale "cadere dalla padella /Iella brace" Battista COli tra i Farisei ;:
trova 11I1 eqllil1afelltc /leI seguente versetto del libro di Amos (5,19): e i Sadducei - « Razza
Il COllie qual/do //fIO filgge davatlti al leolle e s'imbatte in 'Hl orso». di vipere! Chi vi ha
§
;:
suggerito di sotlrarvi all'ira
immillellte? JJ (Mt 3,7)-
prendeforse lo spunto dalla pericolosissima
e mortale vipera della Palestina, com,we
I
; :,
;:
ill tutta la regiolle. Per g/i autori della Bibbia
le vipere, e i serpenti illgCllere, erano simbolo di pericolo, tradimellto
§
;:
e paura, e con la condanlla del serpente nella Cellesi - (( maledetto pill ;:
di tllttO il bestiame e pill di tutte le bestie selvatiche )l (3, 14) - il/oro ;:
ruolo fie/le metrifore bibliche era statofissato mia volta per tutte.
;:
;:
;:
;:
;:
§
;:
~
;:,
==
~
;:
;:,
;:
;:
;:
;:
§
;:
;:
§
COCCODRILLI. Nei capitoli 40 e 41 del libro di Giobbe, ;:,
Dio, rispolldelldo alle proteste di quell'uomo persegllitato ==
dalle svwtllre, per dimostrargli la fragilità fII/Wl/a gli chiede: Il Plloi COCCODRILLO DEL NILO ~
tll pescare il Leviatml COI/ l'amo ... ? )) (Cb 40,25). Nei versetti seguEllti, ;:,
il "Levia/mlO" vielle descritto CO/I abbolldmlza di particolari e molti studiosi ==
§
;:,
dei testi sacri vi ravvisallo le caratteristiche saliellti del coccodrillo del NUo. Ifiumi e le pallidi dell'Egitto erano l'ambiente /lflturale di questo ;:
rettile, beli collosciutofin da//'alltichità, ma la letteratura fOYllisce prove ùlcolif'iltabili che, iII quell'epoca, il temilJile aflima/e popolava allche
la pianura costiera della Terra Sal/ta; pare che liti tempo esistesse addirittura U/la città chiamata Coceodriflopoli, a sud del Mal/te Carmelo.
SebbClle l'autore del libro di Giobbe parli di lilla creatura terrificante, che emettefumo efiamme, vi SOIJO beli altri elementi nella descriziotle
~
;:,
;:
a il/dica re i tratti tipici del coccodrillo. Il Siglloredice: (I Crivellerai di dardi la SIla pelle e CO/I /afiocitla la SIla testa? f. .. j Nella sua doppia §
corazza chi PIIÒ pelletrare? ( ...) Il suo dorso è a lamille di SCI/di [. .. J. Fa ribollire cOllie pellto/a il gorgo IJ (Cb 40, 31; 41, 5.7.23). ;:,
;:

'lil/Il/Il/Il/IlJIIIIl/Il/Il/Il/Il/IlIIl/Il/I/lil/IlIIl/Il/Il/IlIIl/Il/Il/Il/Il/IlIIl/Il/IlJl/I/l/Il/Il/Il/Il/Il/Il/Il/Il/Il/Il/IlIIl/Il/Il/Il/Il/Il/Il/Il/I1IIlII/IIlIIl/Il/Il/IlllIf/l/ll/ll/ll/lllll/ll/lllll/ll/ll/llflll/l/ll/ll/ll/ll/ll/ll/ll/ll/ll/ll;
1il! 111111111111111111111111111111111III1111111111111111111111111111111111111111Il111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111"1111111111111111111111111111III11I11I11I1I1JIlIIII/ll '1
;:
=;
=;
=;
§ LE PIANTE DELLA BIBBIA
~
=;
Come tanti altri popoli antichi che si dedicarono all'agricoltura, anche gli Ebrei da pastori
nomadi si trasformarono gradualmente in comunità sedentarie, adottando uno stile di vita
§ agricolo. Non deve sorprendere, quindi, che la Bibbia menzioni un centinaio di specie vege-
;:
tali diverse, c alcune di queste cosi spesso, da infondere ai loro nomi un alone suggesti"vo c
~
;:
proverbi aie.
La palma da datteri, l'ulivo e la vite erano piante essenziali nOI1 solo come fonte di cibo,
~
;:
bevanda, combustibile o altro, m3 anche come simboli perenni di concetti fondamentali: la
palma, pianta presa a emblema della città di Gerico c dci re d'Israele, era aitresi un'insegna di
~
;:
vittoria e di trionfo, il ramoscello d'ulivo un pegno di pace, e la vite il simbolo stesso della
nazione isracliu. Altro simbolo tradizionale, i famosi cedri del Libano, menzionati non meno
~
=;
di settanta volte nei versetti biblici, erano apprezzati sia per la loro bellezza naturale sia per la
loro eccezionale qualità e resistenza comI.;. materiale da costruzione. Ben conosciute sono,
inoltre, due resine aromatiche che venivano usate nelle cerimonie religiose: l'incenso l' la
~
=;
mina (la prima è in uso ancora oggi nei riti cattolici c ortodossi).
Tuttavia, non bisogna dimenticare che la maggior parte delle piante nominate nella Bibbia
~
=;
sono assai comuni, oggi come allora: vi si trovano alcuni ccreali fondamentali, come il grano,
l'orzo e il lino, insieme a frutta e ortaggi, come fichi, albicocche (le "mele" della Bibbia),
~
;:
lenticchie, cetrioli e cipolle. La vita agricola suggerisce innumerevoli immagini bibliche e nel
Nuovo Testamento fornisce addirittura la base di alcune parabole evangeliche; per esempio,
~
=;
quella del seminato re: la probabilità che il seme potesse cadere sulla strada, in luoghi sassosi o
fra i rovi era concreta, in quanto gli Ebrei usavano seminare su un terreno incolto, prima
§ ancora di ararlo. Anche la parabola degli operai dcl1<i vigna richiama alla mente il ricorso ai
;:
=; braccianti avventizi della vccchia economia agricola.
Abbondano anche i riferimenti ai fiori c, sebbene non sempre precisi O facili da tradurre,
~
=;
comprendono certamente i fiori di campo tipici dclla regione, come i tulipani, i giacinti, le
§ iris, gli anemoni c i narcisi.
;: Le piante dell'antico Medio OriclHc. illustrate in queste pagine, si presentavano allora come
=; ai nostri giorni: rigogliosc e comullissime (se ne contano pill di 2.300 specie solamcnte in
~
=; CotOIl(
Terra Santa), ricche di varietà e contrasti come la terra stessa chc le ospita.

~
=;
=;
§ PIANTE PEIlIL TEMPIO ERBE AROMATICHE
;:

~
:: Sa/iet.'
;: Ba/sali/ma

~
!
=;
~
I
;:

~
;:
§
;:
::
§
;:
::
~
;:

~
;:

~
;:

~
::
~
;:

~
;:

I
::
;:

~"""""'''''"'''"''''''''''''"'''' III """""""JII"""""" J11J11II11" 1111III11I11I11I11I1I11Il Il1I111111l1ll1ll1ll1ll1ll1ll1ll1l1ll1lJ/1II1I1l1II',IIIIIIIIIIIIIIIIJIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIl 1l1ll1ll1llll,,1 Il


IlIlIlII/lll/IlJ/ll1II IIlllllllr<!
S
S
S
~
;:
g
;:
S
g
;:
S
S
~
;:
S
S
S
§
S
§
S
S
S
~
;:
S
~
;:
S
§
S
~
;:
S
S
S
S
FRUTTA E VERDURA ~
;:
S
S
S
S
/l'is
~
FIORI DI CAMPO ;:
S
S
§
S
S
§
S
g
;:
S
§
G;aciUIll S
~
;:
S
§
S
;:

~
;:
S
§
;:
S
S
§
;:
S
g
'=:
;:
s
s
s
s
g
;:
S
Tu/ipallo S
S
§
;:
S
S
1II1/11/1111111I/1I/1/11I/1/11/11/11l/1lJ/I/I/III/I/II/IIlJ/lI/I/I/II/II/II/II/II/IIIII/II/III/IIII/II/II/II/III/II/I/IIlJ/lI/lI/I/I/III/I/II/II/II/llIII/II/IIIII/II/III/IIII/IIIIIIII/III/II/I/II/IIIII/II/III/II/I/IIlIIlJ/I/lI/I/IIIII/II/II /llIII/IIIII/~
I
~ 1111/11111111/11/11/11/11/1IIIIl11111111111/1111111111IIIIIIIIIIIII/IIIIIIlI/lIIlIIlIIl1/lIIl11llllllll/lIIl1/lIIl1/lIIll1111I1/IIII11I11I11I1/IIII11II11I11I11I1111I11I11I1/III11I1JIIIIIIIIIIIII1111111111111111111III IIIIIIJIIIIJIIIIIIIIIIII1111111111111111111

PESI E MISURE .. - - . r,
=; Nell'antichità, le unità di p<.:so e di misura vcnivJ.llo fissati..'
=;
prendendo spunto da oggetti della vita di tutti i giorni o addirit-
~
ttlra dal corpo limano. Per esempio, si potevano calcolare i pesi
'"=; con grani di ccrcali c le lunghezze sulla base della distanza dal
§ gamico alla punta delle dita o dclla spalma, cioè della larghezza
'"
I'"
della mano aperta alm3ssimo. Col passar dci tempo, si ricorse a
pietre c a pezzi di metallo per calcolare le equivalenze tra oggetti
diversi. Con molta probabilità, lo strumento di l1lisuraziom:.'
=; piu antico per determinare il peso degli oggetti è stato la bilan-
§ cia a due piatti, sospesi alle estremità di un'asticella.
~ I pesi e le misure dell'epoca biblica si basavano per lo pill sul
=; sistema adottato in McsopotamiJ e in Egitto. Non esisteva
=;
un'unità di misura riconosciuta e ;lccettar:t ufficialmente, e tal-
~ volta la stessa comunità nc adottava pili di ulla. Per esempio, un
§ cllbito poteva equivalere a 44,424 centimetri (iJ cubito "corto"
§ O "comune") o a 51 centimctri (il "cubico di Ezechiele"). All'e-
poca dd Nuovo Testamento, un talento poteva indicare sia un
§'" certo peso ben determinato, sia Ull qualcosa di molto pesante o
:: addirittura un'ingentc sOlllma di denaro.
'"=;=; LE MONETE
§ Nelle società primitive, il commercio si basava sul principio del
:: Misure di peso barano, cioè dello scambio di beni: tuno ciò che si possedl'va in
'"
:: l:ccedenza - bestiame, prodotti agricoli, oggetti d'artigian:lto -
veniva scambiato con beni di cui si sentiva la mancanza. Col
~
NELL'ANTICO TESTAMENTO
ulento (60 mine) 34,227 kg trascorrere del tempo, si pensò di fondere pezzi di metallo -
§ mina (50 sicli) 571,175g soprattutto d'oro, d'argellto e di rame - in forme ben precise che
:: siclo (2 beka) Il,423 g
rappresentassero determinati valori c pesi. Quando il peso e la
§'" bcka, Ylsido (10 gherc) 5,711 g
purezza di questi oggetti furono garantiti da un'incisione ufficiale
ghera 0.570 g
'"
:: emessa da un sovrano o un governo, nacque la moneta.
§ NEl NUOVO TESTAMENTO Sembra che le prime monete che si conoscano siano state
:: talento (talento ebraico) 34,227kg coniate nella Lidia, una regiollc dell' Asia Minore, verso la fine del
'"
=; libbra (mina ebraica)
libbT3 (libbra latina)
571,175g
325,707 g
VII secolo a.C. Grazie al commercio, la moneta venne poi intro-
~
dotta in Grt'cia e, ben presto, l'uso si estese alle altre regioni del
Mediterraneo orientale. Pertanto, rutti i riferimenti biblici a
'"=; Misure di capacità monete specifiche anteriori al VI secolo a.C. sono da considerarsi
§ NELL'ANTICO TESTAMENTO anacronistici. Il denaro sotto forma di moneta si diffuse nd
'"=; Solidi
Mcdio Oriente solo a partire dal V secolo a.C. Prima di allora, il
§ omer, misura, kor (2 lctek) 229,8921 termine ebraico "siclo" indicava un'unità di peso, che in una certa
'"
::
=;
Ictek (5 ef.'1)
efa, misura (3 seà)
114,9461
22,9861
cpoca corrispondeva a 320 grani d'orzo; poi, con l'introduzione
dei metalli, il pt'SO di un si cio venne fissato a circa 11,4 grammi
=; misur:l (3Y, omer) 7,6611 d'argento. Infine, quando si cominciò a coniare monete d'ar-
=;
omer, (VIII era, 1'% qab) 2,2971 gento, venne chiamata siclo la moneta di base. La StCSS3 storia
~ qab 1,2761 vale per il talento, che in origine equivaleva al peso di 300.000
::
=; Liquidi sicli c poi passò a indicare un grande multiplo dell'omonima
=; misura, kor (IO ba t) 229,8931 moneta; sotto questa forma, e cioè nel significato di ingente
=; bar (6 hin) 22,98fi 1 somma di denaro, il talento è citato in divcrsi passi evangelici c,
hin (3 qab)
~
3,8301 addirittura, sta alb base di una p:lrabola, detta appunto dei talenti
qab (4Iog) 1,2761
(Mt 25, 14-30). Nei Vangeli, comunque, si trovano nominati
§'"
log 0.3181
anche denari, mine, dramme.
'"
=;
=;
NEL NUOVO TESTAMENTO
misura (bat ebraico) 22.9861
Queste due pagine mostrano una piccob selezione delle
monete che furono via via usate in Terra Santa nel periodo inter-
§ misura (kor ebraico) 229,8921 corso tra il V secolo a.C. e il Il secolo dell'era cristiana.
misura (seà ebraico) 7,6611
'"=; misura 38,9851
§ quarto 1.0781
'"=;
:: maggio ladno
scstario latino
8,4551
0.5281
=;
=;
§ Misure di lunghezza
'"
=; NELL'ANTICO TESTAMENTO
§ cubito (2 spallT1e) 44,424 cm
'"=; spalma (3 palmi)
palmo (4 dita)
22,212cm
7,404 cm
§ dito 1,849cm
::
'"~ NEL NUOVO TESTAMENTO
cubito 45 cm
:: braccio 182cm
~ stadio IH4 m
:: miglio 486m
:: H

~
~JIIIII Il11/11/11111/U1111/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/IIIIIIII/II/UIIIIII/II/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11111111111111/11/IIllIli 1111/11/11/11/1111111111111IIIIIII/II/II/II/II/II/Uli1111111/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11111111111/.
LE MONETE

111111111111111111111111111111111111111111111111111111IIII1111I11II1111I11111111l11lllllllllllllllllllllllllllllllllllIlJIIIIIfllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllIII Il1111111111111111111111111111111111111111111 III1JIIIIIIIIJII~


0=
;:
~
0=
;:
;:
;:
;:
;:
;:
§
~
0=
;:
~
0=
§
0=
;:
~
0=
;:
;:
;:
§
;:
;:
;:
;:
e SI/l rovesciollll'aqllila. Jf sido d'm;~ell{o era ;:
A - PEZZI E MONILI O'AnGENTO. Prima che venisse
illfrodoffO 1'//50 delle "wllcte, COIIIC //lezzo di s[{/lIIbio la mal/eta pill COIllUlle ilei ,Medio aricl/te IIcgfi (/III/i §
si IIfiUzZtlll{/1I0 pezzi di me/allo (sopmttllffo 01"0, dal 126 a. C. al 65 d. C. E probabile che le trel/tn (I
;:
;:
m:l?cllto e rallle) il/forma di fingotti (I barre, oppI/l'e /I/Ollete d'argellto 'I ricwllte da Gil/da per il ;:
II/vI/ili vari, collie braaialctti e orecchilli. Quelli tradimelllo di CeSIi sia/IO slale sicfi di Tiro. Secol/do ;:
illustrati, d'argelllo, risa/gollo al VlI secolo a.C. In legge ebraica, tll//e le t?JJcrte al Tcmpio dOllcl/allo ;:
cssere d'm'J!elllo pllI"O, e il siclofCllicio, bellcfléfregiato §1
0=
B - TETRA DRAMMA D'ARGENTO. Eli/essa a Gaza di simboli pagalli, possedeva i reqllisiti richiesti. ;:
IIcI V secolo a.C., è/a riproduziolle di Ili/a IIIOIleta D ;:
atcl/iese: il diritto, ilUàfti, mostra la lesta della dea F - PRUTÀ DI BRONZO. COlliala iII CiI/dea 50110 ;:
;:
Alclla, c il rOllcscio I/IIQ civetta, simbolo della gmllde il re,~lIo di Alessal/dm lalmeo (103-76 a.C.), ha ;:
cirtàgrcca. /11 questo periodo, hCllché le regioni slll diritto 1111 giglio COlI la scrilla Il GiO//(/ta Re Il ;:
iII al/tico ebraico, e 5/11 rovescio Ifll'iillcora chc porta
;:
aaidcl/tali dell'Asia si trlJlJ(/ssero sotto il dOli/iI/io ;:
persial/o, lJCllilMIIO usate soltallfo mOl/cte greche l'isCI'iziolle /1 Alessalldm Re Il iII greco. §
(I COlllllllqllC colliare a illlitaziollc di queste. 0=
G - SESTEItZlO DI BRONZO. Eli/esso a Roma ;:
c - DRAMMA D'ARGENTO. FII emessa iII Ciudea
ilei l V secolo a. C. SI/I diritto è m.ffigllrata la testa
ilei 71 d.C. percelebmre la collqllisla romalla
di Gemsalemme, avvellllta l'allllo precedcllte, è ~
;:
di 1111 1/01/10 barbllto e, sul rovescio, lilla dillillità lilla del/c IlIllllerose mOlle/c colliate iII oro, argel/to 0=

e brollzo per la serie Judaca Capta. SIII diritto c'è ;:


SI/ 1111 cocchio, COlI iII I/Ifl/IO III/ja/colle: probabifmellte ;:
IIII'illtelpretaziolle persialla dci dio e"mico. la tcsla ciII/a d'alloro dell'imperatore VespasiatlO ;:
~
(69-79 d. C.) e slll rovescio dl/efigllre sim!Joliche:
D - OTTADRAMMA D'ORO. FII colliata a Giaffa 111/ 1'011/(/110 vii/arioso el/Ila dOlllW iII piallto solto
0=
(7appe) 1Ic1 III secolo a.C. 5111 diritro appare lilla palma, che rappresellta la Ciudea scollfitta. ;:
Arsilloe, moglie dclsovrallo egizial/o Tolol/leo II ;:
(284~246 a.C.); SI/! rovescio si Ilede lilla doppia H - TETRADRAMMA D'AUGENTO DELLA GIUDEA. §
0=
conII/copia. Sembra che proprio d'lral/te il l'l'glia Durame la ,rivolta di Bar-Kokbii (132-135 d.C.), ;:
di ToloII/eo Il sia stata realizzata lIella città 1111 certo 111I1IIero di mOl/ete rolllalle IIC/lllcro illcise §
di A/essalldria la veniol/egreca dell'AI/tico di III/OVO COlI i si//l{,oli ebraici. SII! diritto di qllella 0=
;:
Teslall1el/to, la cosiddetta Bibbia dei Setta/Ifa. qlli ilfl/strata, per csempio, l'illlmagille del Tell/pio ;:
e la parola "CenlSalelllllle", scritra Ilei caratteri ;:
E - SICLO D'ARGENTO. COI/iato a Tiro, porta arcaici della lillglla ebraica, 1/(111110 preso il posto ;:
;:
SIII dirillo la testa della divillitàjCllicia Melkarl degli odiati simboli rOlllalli originari. §
0=
;:
;:
;:
;:
§1
;:
0=
;:
;:
§
;:
§
;:
~
0=
;:
;:
;:
F §
;:

I IIl11l111111IIl11l11l11l11l11l11l1l11l111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111IIl1i
LA STORIA DELLA BIBBIA

ria della Bibbia


l'esegesi biblica si è avvalsa deLl'opera c giosa di Ebrei che vivevano in un vicino "monastero" a Qum-
mero incalcolabile di dotti c di studiosi, ran: nel 70 d.C., al sopraggiungere delle armate romane di Tito,
to immane. L'intenso lavoro intellettuale che stavano "normalizzando" tutta la Palestina dopo aver
: la storia dci Sacri Testi, stabilirnc i can- distrutto Gerusalemme, i seguaci di questa comunità si preoccu-
na traduzione accurata, ha avuto inizio parono di mettere in salvo i loro libri sacri all'interno delle
E. senza dubbio, si continuerà su questa grotte circostanti, COSI che non venissero profanati dagli inva-
rczioso corpo di scritture resterà la pietra sori pagani. Quei testi, scritti fra il I secolo a.C. c il ) d.C.,
iudco-cristiallo. rimasero in quelle grotte fino al 1947, quando il pastore beduino
Antico Testamento, rappresenta la storia Muhaml11ad ed-Dib li scopri per caso. Stupendo è il rotolo di
fa Dio c il popolo d'Israele. ALl'inizio, si Isaia formato da .17 pelli cucite insieme, COSI da formare una
ntc di un insieme di tradizioni orali e pergamena lunga 7 metri, alta 20 ccntimetri, scritta in 54
al XII secolo a.c. e destinate a ulteriori colonne di 29 righe.
di un altro millennio. Purtroppo, nessun A eccezione di qualche brano in aramaico, l'Antico Testa-
lutografo. è giunto fino a noi. mcnto era scritto in origine interamente in ebraico. In seguito,
poiché l'aramaico era diventato una lingua molto comune tra gli
a materia Ebrei durante l'esilio a Babilonia (VI secolo a.c.), si fecero
minciato a essere redatti in modo defini- traduzioni in quella lingua per rendere i testi accessibili ai fedeli.
le dci V secolo a. C., mentre nei secoli Poi fu la volta dci greco, che aveva acquistato importanza Ilci
vano altre opere (per esempio. Qoelet, P;:lesi che si affacciavano al bacino dci Mediterraneo, come con-
01 tempo, essi vennero l11al1 mano cano- seguenza delle spcttacolari conquiste di Alessandro Magno. La
:011lC redatti sotto l'ispirazione divina. pitl celebre traduzione in greco antico del Pentatcuco fu la Bibbia I PIU ANTICHI MANOSCRITTI BIBLICI. La scoperta pill speff(Jcolare
a organizzò i testi in tre grandi classi. La dei Setta/lta, chiamata COSI dai settanta anziani di Israele menzio- per i ",odemi sIlidi biblici è allvetl//ra "eI 1947 a Q//IIlYaI/ J

h, cioè uL:l Legge", r:lccoglieva i primi nati nell'Esodo (24, 1-9), compagni di Mosè. Una leggenda mila spollda oecidellfate del Mar Morro, qualldo 1111 pastore bedllillo,
.bia (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, afferma, invece, che questa traduzione venne effettuata sotto In illoltrarosi iII lI11a grotta, vi rillvelltu alcune pergamene, C!/ialllate
derati quasi i pitl santi, radice di tutta la guida di settantn (o scttantadue) dotti che risiedevano presso la poi Rotoli del Mar Morto. Questo e altri ritrovamcllti Ilelle grolle
Questa sezione fu poi chiam:lta col ter- comunità ebraica di Alessandria. La traduzione in greco dci vicine rivelarono l'esistc"za della biblioteca segreta di Hfla sella
ebraica (a detta di molti, si tratterebbe degli Esse"i), cile COlltcllfva mal/oscritti dell'Alltico Testamento
:0, che signific:l Ictter:llmcnte "cinquc Pentateuco fu completata intorno all'anno 250 a.C. c, nel corso
allteriori di 1111 milfellllio a quelli lIotifitlO ad allora. Nella cosiddetta grotta l V, lIisibile qui a sinistra,
) era conservato in una teca solenne all'in- dci due secoli seguenti, anche il resto dcll'Antico Testamento è stato ril/velluto 11/1 gralllllllllero di reperti. Sopra, si IJede III/fralllmento del rotolo del libro di Isaia,
, delle sinagoghe. La seconda parte delle venne tradotto in greco. scritto iII ebraico, e a deslra, due giare di terracotta "elle qllali erallo COllsenNlli i rotoli di pergamena.
J
Nevi/fili, cioè ") Profeti", cd er:l suddivisa Parallelamente, continuava il processo di canonizzazione delle
profeti anteriori", che comprendevano i Scritture: entro il Il secolo a.C., o forsc anche prima, era stato
Giudici, Primo 'e Secondo Libro di definitivamente fissato il contenuto dell'Antico Testamento; pitl Vangelo di Giovanni. Successivamente, dal IV secolo in avanti, anonime, spesso parziali c simili a parafrasi, pili che a vere e
, c Secondo Libro dci Re), c i "profeti tardi, soprattutto nell'Alto Medioevo, altri dotti isracliti com- si passò ai codici in pergamena: tra di essi sono celebri il Codice proprie traduzioni. A noi ne' sono giunte pochissime, anche
~Iievano i profeti nel senso stretto del ter- pletarono l'opera stabilendo un'ortografia e una punteggi:ltura VaticatlO, conscrvato appunto nella Biblioteca Vaticana, e il perché già allora erano rare, essendo ovviamente manoscritte.
EZeChiele, Ose:l, Amos ccc.). Seguivano, omogenee, vocalizzando il tcsto (lc vocali nelle lingue semitiche Codice Sitlaitico, conservato nel Monastero di Santa Caterina al Comunque, solo nel 1382 vide la luce la prima Bibbia com-

I "Gli Scritti", che comprendevano i libri


carattere sapienzi::J1c, comc Giobbe, P[Q-
antico dci Cantici, ccc.
non si scrivono necessariamente) e dividendo in versetti il testo
ebraico. Questi studiosi furono chiamati Masoreti (dall'ebraico
1//(15(//', tramandare) e il testo della Bibbia da essi approntato fu
Sinai sino al 1844, quando il tedesco Konstantin von Tischcn-
dorf lo "scopri" mentre stava per essere distrutto; csso venne
smembrato tra il British Museum di Londra e Lipsia (una qua-
pieta in lingua inglese. L'ispiratore di questa mossa rivoluziona-
ria fu John Wyclif, le cui convinzioni ideologiche erano netta-
mente radicali: professore di studi teligiosi c di filosofia presso
'1e, la trndizionc cristiana ne h<l poi acco- detto convenzionalmente Testo lI1asordico. rantina di pagine), mentre altri novc fogli, ritrovati pochi anni l'Università di Oxford, non perdeva mai la minima occasione
nu\:na. Nel primo blocco vennero accolti La lunga evoluzione dell'Antico Test:ll11ento, la relativa rarità fa da uno studioso greco, ora si trovano ad Atene. per scagliarsi con veemenza contro la corruzione e il materiali-
lavano si:l la Torah sia i "profeti anteriori" di antiche copie manoscritte autentiche, la varietà (e bizzarria) La diffusione dci Cristianesimo ispirò ulteriori traduzioni smo che affiiggevano la Chiesa in quei tempi, né ammetteva le
IdI visIOne giud:lica. Seguivano in una delle sue traduzioni, e gli inevitabili errori e cambiamenti appor- greche della Bibbia, e molte anche in latino, ma tutte accusa- interferenze del clero negli affari secolari. Pet Wyclif, la parola
!dpicnziali, che includevano pitl o meno i t:lti dagli scribi nel corso dei secoli, costituiscono solo una parte vano insufficienze critiche c carenza di uniformità. Infatti, di Dio, cosi come era espressa nelle Scritture, e non come la
Ill' ebraica. Infine, i Pro]eti comprende- degli ostacoli che gli studiosi hanno dovuto e devono tuttora Sant' Agostino si lamentò delle « infinite variazioni presenti interpretava la Chiesa, era chiamata a regolare la vita spirituale
;ti "m,lggiori" (Isaia, Geremia, Ezechiele, affront;ll"e. Il Nuovo Testamento, invece, presenta problemi di nelle traduzioni latine Il. Pcr rimediare a questo inconveniente, dell'uomo. Al fine di diffondere la sua dottrina, egli curò la
lrJ. natura un po' diversa, ma, in definitiva, non meno spinosi. verso l'anno 383 papa Damaso I incaricò lo studioso biblico più traduzione della Vulgata latina in inglese, per offrire finalmente i
;Ul1Cnto, l'organizznzione degli scritti si I ventisettc libri che formano il Nuovo Testamento, quella celebre dell'epoca, Gerolamo, di preparare una Bibbia definitiva Sacri Testi e il loro messaggio divino anche all'uomo comune.
l lato l quattro Vangeli c gli Atti degli parte cioè della Bibbia cristiana il cui filo conduttore consiste in latino. Per circa vent'anni Gerolamo si dedicò all'impresa, Pcr queste suc convinzioni, Wyclif si meritò l'appellativo di
Il.~ctcrc.dl Pa~lo, ::t cui seguivano le cosid- nella narrazione dclla vita e degli insegnamenti di GeSti, sono risalendo ai manoscritti ebraici dell'Antico Testamento, alle "precursore della Riforma". La Chiesa reagi con fermezza e non
(noc dcSt1l13lC a tutte le Chiese cristia- stati scritti originariamcnte in greco. .E difficile appurare con precedenti versioni latine, alla Bibbia greca dci Settanta e ai petse tempo a contrastare gli insegnamenti di Wyclif, bollan-
0, Il- ,due di Plctro, le tre di Giovanni, certezza data, luogo di originc e paternità per molti di questi manoscritti del Nuovo Testamento in greco. Il suo lavoro, ter- dolo come eretico e interdicendo l'uso della sua Bibbia. Tutta-
bn.e I Aporal",", ultimo libro biblico. testi, né si conosce l'esistenza di alcun manoscritto autografo. minato verso l'anno 405, è conosciuto sotto il nome di Vlligata o via, la traduzione di Wyclif godette di una grande popolarità
Tuttavia, i cosiddetti papiri, le più :lntiche copie manoscritte dci "Volgata" (cioè "versione comune"): essa venne gradualmente clandestina per oltre un secolo e mezzo: ne sono sopravvissute
Nuovo Testamcnto (II secolo d.C.) fra le tante sopravvissute accettata come la Bibbia ufficiale della Chiesa Cattolica Romana fino ai nostri giorni ben 170 copie manoscritte.
fino a oggi, sono 1110lto più vicine come tempo ai testi originali e definitivamente approvata dal Concilio di Trento nel 1546. Frattanto, era avvenuta llna grande svolta neIJa storia della
di qU:lnto non sia avvenuto per i libri dell'Antico Testamento o Grazie a questo ruolo prestigioso, da allora il suo impatto sul diffusione della Bibbia c della stessa cultura: tra il 1453 e il 1456,
per i testi di tutti gli autori classici greci e latini. Cristianesimo occidentale è stato immenso. )ohann Gutenberg a Magonza, usando per la prima volta carat-
teri mobili, stampava la celebre Bibbia delle 42 righe (o Bibbia
Verso la "Vulgata" cattolica Prime traduzioni in volgare Mazaril1a) , in cui il testo latino deJla Vulgata era stampato su
La traduzione greca della Bibbia dei Settanta fu accett:lta dalla La fede cristiana raggiunse, per esempio, l'lnghil.erra nel IV pagine di 42 righe. Come scriveva Gutenberg, la parola di Dio,
l11:lg.gior p~rtc dei primi Cristiani. A qucsta vennero ad aggiun- secolo d.C., più di un millennio prima che fosse approntata la prigioniera all'interno di pochi codici manoscritti, veniva aperta
gersI, graz,IC a un processo di canonizzazione durato fino al IV prima traduzione completa della Bibbia. Nel corso del Medio- a molti: « la verità di Dio sarebbe volata per il mondo )l.
se~o~o, i libri del Nuovo Testamento: si completò COSI la Bibbia evo, aleuni libri delle Scritture, quali i Vangeli e i Salmi, furono Un'altra traduzione della Bibbia in inglese fu portata a ter-
Cristiana (v, anehe a pago 244). Essa fu trasmcssn all'inizio attra- tradotti in volgare, soprattutto per venire in aiuto al clero nella mine da William Tyndale (1494-1536 circa). La sua opera coin-
~C:IS~O p:lpi,ri (~I-Y ~ecol,?), tra i quali è famoso quello detto Sua ittti.vità p~stor~le. N!~. !~ecento~ anche in. Italia cOlnincia- cise con le cor~~nti ide?logic?~ riv~luzionari; che ì~.q~cll'epo~a
~ 1IIIIlI/III'IIII11I1111111111111111I1I11I1I1111111111llllllllllllllllllllll'IlI/111111111111111l1'111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 Il:!!
S ==
==
~ LE PRIME BIBBIE =
~
=
;::
~
Nessun libro regge il confronto con la Bibbia
per il numero di lingue in cui è stata tradotta
=
;::
~
;_; c per il numero di edizioni finora realizzate. _s
Secondo )'Amcrican Bible Society, l'intera
§ Bibbia è stata tradotta in circa 300 lingue, S
~ mentre almeno parti di essa sono state pub- §
~
-
blicatc in piLi di 1.400 idiomi. Comunque,
questi dati vengono superati di anl10 in anno -~
g
-:-=-=;:'. §
-
§'".-:a: .
=__
-=~ ,~er)'apPLaribrcbd,.i vcrsidon,i, inAsempre I1 UO V l"
mguc. a l loteca c a mcncan BIb1t.' ',:..r:=-:-:.....==:
_- -=~
Socicty. a New York, dedicata soprattutto •
== alle Bibbie stampate o in manoscritto, 311110- _ i ::.:::.:i-% ==
== ==
=
;_~
vera circa 39.000 volumi, la piu vasta raccol-
ta di questo tipo e'i,...'e"tc oggi a'mondo.
- .
'e::: !': -=
==:=:;;__
--
::>
=
;_~

I
,~.

~
"" _,..,...r::
§
ESEMPLARI FAMOSI. Prima dc/I'ilwellziolle della
stampa, le Sacre Scritture lIe";,,allo copiate a IIIatlO
e decorate COti splendide miniature: era 1411 lalloro
lelltissimo e millllzioso,Jmtto di 1/11 proJol1do spirito
di alJ/legaziolle e di deboziolle, il pill delle volte
ese.~llito dai mOllati di dal/sl/ra Ilei mOllasteri di tl/Ua
EI/ropa. Sopra è "" IIIal/oscritto del/a Vulgata,
realizzato l'USO lajì"e del secolo XIII; Il sil/istm,
1/" lIIal/oscritto del/a Bibbia di Wydif, che risale
a11440; sotto, fa Bibbia delle 42 righe, stampata
l/a Clltel1berg alla metà del secolo XV
(le decoraziotli. però, emllo
eseguite m/com Il 1IJ1l11O).

:n0
ù

=
I
I
~
I=
~
=
I=
I==
==
iiiIllIIlJ/IIIIIIIII......... -• •'1U ./ ........rlIIIIIIIIIIIF-
LA STOIlIA DELLA Bill BI A

quegli anni, l'Europa intcra assisteva alla prodigiosa diffusione (quindi, non dei testi originali cbraico e greco). Eseguita fra il
dclla stampa, mentre venivano delineandosi i primi albori del- 1768 e il 1781, essa ebbe un successo talc da perdurare sino ai
l'Umanesimo, che avrebbero fomentato la sfida intellettuale nostri giorni, nonostante certi limiti di ordine scientifico. Non
lanciata dalla Riforma. Tyndale fu influcnzato dal pensiero del bisogna dimenticare che, frattanto, il clero nella sua formazione
dotto umanista Erasmo da Rotterdam, che ncl1516 aveva pub- teologica e la liturgia, diversamente da quanto avveniva col
blicato un Nuovo Testamento in greco, accompagnato da una Protestantesimo, seguivano il testo latino della Vulgata.
traduzione latina e da un commcntario. Linguista di grandis- La prima traduzione italiana scientifica completa, cattolica,
simo talento (conosceva alla perfezione almeno scttc linguc), dei testi originali è stata quella inaugurata e diretta da Alberto
Tyndale dapprima si dcdicò al Nuovo Tcstamento, che prcsc a Vaccari, esponente di spicco di uno dei piu prestigiosi centri di
tradurre in segrcto a Londra. Temendo di suscitarc la collera ricerca scientifica sulla Bibbia, il Pontificio Istituto Biblico di
della Chiesa, si trasferi in Germania nel 1524, dove ebbe contatti Roma. L'opera, realizzata con la collaborazione di altri studiosi,
con Martin Lutero, chc due aIlni prima aveva pubblicato la sua fu completata nel 1958. L'anno successivo, un altro studioso
imponente traduzione del Nuovo Testamcnto in tcdesco. cattolico, Salvatore Garofalo, iniziava una nuova versione col
Capitale non solo per b diffusione delta Bibbia c per la storia contributo di vari esegeti cattolici per le edizioni Marietti di
della cristianità, ma per le stesse origini della lingua tedesca, fu Torino, mentre nel 1960 il toscano Fulvio Nardoni pubblicava
l'opera di Martin Lutero. Egli iniziò il suo lavoro di traduzione una sua versione integralc, stesa con attenzione anche allo stile
del Nuovo Testamento nel 1521 e, un anno dopo, esso appariva italiano.
in una versione tedesca di grande potenza: dagli idiomi locali Frattanto, in Francia un gruppo di studiosi, in collegamento
dcllc varie regioni Lutero aveva inf.1tti estratto una lingua con l'importante École Biblique domenicana di Gerusalemme,
nobile, il tcdesco letterario. È per questo chc si è detto che la preparava la celebre BiMe de jérusalem (1956), che grande
versione biblica di Lutero è stata (( il piu grande dono che il influsso avrebbe esercitato anche in ambito italiano, ove fu poi
Riformatore abbia f.1tto al popolo tedesco >I. Dal 1522 sino al tradotta nelle slle notc e nelle sue introduzioni ai singoli libri
1534, Lutero lavorò incessantemente alla traduzione dell'intero biblici. Non venne, invecc, tradotto il testo biblico.
Antico Testamcnto, un'impresa colossalc condotta sull'origi- II Concilio Vaticano Il, con la slla costituzione Dei VerbI/m
nale ebraico confrontato con la versionc greca dei Settanta e (1965) dedicata appunto alla "Parola di Dio" presente nella Bib-
quella latina della Vulgata e con altre traduzioni latine, spesso bia, diede un vigoroso impulso :llla diffusione e alla conoscenza
con la consulenza di rabbini. Appariva, cosi, nel 1534 a Witten- della Bibbia all'interno della Chiesa Cattolica. Si assistette,
berg la Bibbia tedesca integrale di Lutero con questo preciso allora, anche in [talia a un fiorire di nuove versioni e commenti.
titolo: BiMia, d. i. de galllze "citige Sc"riffl, DeuIsc". LUI" (la Già nel 1963 tre studiosi - Enrico Galbiati, Angelo Pelma e
Bibbia, cioè l'intera Sacra Scrittura, in tedesco da Lutero). Piero Rossano - avevano pubblicato presso l'UTET di Torino
Mai contento, Lutero continuò a rielaborare questa versione una Bibbia in tre grossi volumi, seguiti quasi subito dai Padri
per ben nove edizioni, sino a quella "tipica" dci 1545; in cin- Francescani biblisti (Garzanti, 1964).
quant'anni se ne stamparono 100.000 copie, un numero straor- Intanto, la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) preparava
dinario per quei tempi. La traduzione è anche un documento lIna sua versionc ufficiale, dcstinata all'uso liturgico c alla diffu-
interessante dclla lettura personale di Lutero. Pcr esempio, nella sione tra i fedeli (è la versione usata anche per il presente volu-
Lettera ai Romani (3, 28) la frase paolina originale: « Noi rite- me). Da allora, le edizioni di questa che fu chiamata la "Bibbia
niamo che l'uomo è giustificato per la fede» diventa in Lutero: CEI" si moltiplicarono: citianio solo la "Bibbia della Civiltà
«( Noi riteniamo chc l'uomo è giustificato per la sola fede l). È il Cattolica" e quclla delle edizioni Dehoniane di Bologna, che
suo ce,lebre principio della sola fide, neccssaria per la salvezza. però ha le note e le introduzioni tradotte dalla Bible deJémsalem,
Un'altra versione fondamentale della Bibbia in inglese fu donde il titolo improprio l'Bibbia di Gerusalemme".
quella promossa dal re nel 1604: la "Versione del re Giacomo", Le versioni significative per altre ragioni sono molte. Nel
ufficiale per la Chiesa d'Inghilterra. 1980, l'editore Marietti di Torino pubblicava La Bibbia parola di
Frattanto, anche in Italia era apparsa in stampa ulla Bibbia Dio scritta per IlOi, col testo ufficiale della CEI e con introduzioni
tradotta in volgare: due edizioni pubblicate nel 1471, di cui la e commenti di altri biblisti italiani. L'cdizione LDC di Torino,
prima aveva come titolo Bibbia dig,wmeflt.e IJl/f,garizzata per il pur usando la versione CEl, ha tradotto le ottime note della
c1arissimo religioso dltoll Nicolao Malermi VellezimJO; la data era Traduzione ECIIl1Iwica della Bibbia, nata in Francia con la sigla
quella del 1" agosto, il tipografo era Vendelmo da Spira, con TOB (Traductioll crCllmélliqlle de la Bible) e frutto della collabora-
sedc a Venezia, e l'edizione constava di due volumi. zione di studiosi cattolici, protestanti ed ebrei. M.cno felice fu la
Bibbia cOllcordala di Mondadori: le versioni, dovute a varie per-
Le versioni italiane sone di differenti confessioni religiose, S0l10 diseguali c le Ilote
Ma la Chiesa Cattolica Romana continuava a opporsi all'ìdea di non sempre complete c accurate. Interessante è il tentativo,
mettere nelle mani del popolo una Bibbia tradotta in volgare, giunto a compimento nel 1985, di preparare una Bibbia inter-
pcr timore di veder fiorire interpretazioni indipendenti dalla confessionale "in lingua corrente", cosi da offrire un testo rigo-
tradizione ccclesiaic. Ecco le parole di un religioso cattolico che roso, ma espresso nel linguaggio più diretto c comune della vita
non nascondeva il suo disappunto, nel 1540: (( Gli eretici contemporanea (Parola del Si..~'lOre. La Bibbia iII lingua corrente,
vogliono che sia la Bibbia stessa a incarnare l'autorità suprema, ed. LDC-ABU). Le edizioni Paoline, poi, attraverso una col-
ma alla sola condizione che siano proprio loro a interpretare i lana di volumetti e in volume unico, hanno prcparato una Nuo-
Sacri Testi. Non esiste nessuna controversia tra noi e gli eretici a l/issima Versiolle dai testi ol'Jjfil1ali, coinvolgendo quasi tutti i bibli-
proposito dclla Bibbia stessa, bensi a proposito del suo signifi- sti cattolici italiani. Da segnalare è anche il tentativo, compiuto
cato... Noi affermiamo che t:lle significato dovrà sempre con- nel 1985 da Selezione dal Reader's Digest, di pubblicare una
formarsi a quanto stabilito dalla Chiesa Cattolica, mentre gli Bibbia "condensata": dal tcsto ufficiale CEI sono state eliminate
eretici continuano a diffondere la Bibbia tra gli analfabeti )l. solo parole, frasi, ripetizioni che appesantiscono la lettura, senza
È per qucsto motivo che la prima traduzione italiana di un arrecare danno alla sostanza.
certo valore scicntifico e di un buon tenore letterario apparve a L'Italia, quindi, dopo secoli di silcnzio, è diventata un cantiere
Ginevra nel 1607 a opera del calvinista italiano Giovanni Dio- di traduzioni e di ricerche, soprattutto in seguito al Concilio
dati, testo riedito sino ai pritlli decenni del nostro secolo. Vaticano Il. D'altronde, il campo degli studi biblici non è mai
In ambito cattolico bisogna giungere, al di là di tentativi spo- stato una disciplina statica, e il XX secolo ha già visto la scoperta
radici, al Settecento, allorché l'arcivescovo di Firenze, mons. di manoscritti antichi importantissimi, come pure la messa a
Antonio Martini, preparò una versione integrale della VlI(<!ala punto di nuove tecniche nello studio e nell'esegesi del testo.
La Terra Santa nelle carte geografiche
Quando Giosuè ordinò ai suoi uomini: « Andate. girate nella eseguire numerosi rilevamenti C di tracciare carte particolareg-
regione, descrivetela ... )1 (Gs 18, 8), fu come se li avesse incari- giate dell' Egitto e della Palestina. La carta geografica che essi
cati, in pratica, di tracciare a grandi lince una carta geografica. Il rielaborarono (se ne vede un particolare a pago 32) rappresenta
resoconto piu tardivo del censimento di Davide, nel Secondo una pietra miliare nella moderna cartografia della Terra Santa.
Libro di Samuele (24,1-9) e nel Primo Libro delle Cronache (21, L'interesse per gli studi biblici, che nel secolo XIX conobbe
1-6), ha portato alcuni studiosi a pensare che gli ufficiali incaricati uno sviluppo eccezionale, accompagnato da lIn incremento
del censimento abbiano fatto uso di carte geografiche. Tuttavia, parallelo delle indagini archeologiche in Terra Santa, rivelava
non esistono carte ebraiche risalenti a un'epoca cosi remota, né le sempre di pili le carenze della conoscenza geografica della
antiche civiltà che si contendevano il dOlninio di quello strategico regione. Nel 1865 fu fondato a Londra il Palestine Exploration
lembo di tcrra fra l'Asia e l'Africa hanno lasciato una qualche Fund c uno dei primi progetti che commissionò fu proprio un
rappresentazione deIJa Terra Santa. I pit.'i. antichi documenti geo- rilevamento topografico completo della Palestina. Sotto la
grafici della regione, di cui si dispone oggi, si linlitano a un guida dci luogotenenti del Genio eR. Conder c H.H. Kitchc-
trallato sull'ubicazione delle città, preparato da Tolomeo di Ales- ner, i lavori di rilevamento durarono sci anni; il risultato fu una
sandria nel Il secolo d.C., e un dizionario geograficu dell'inizio serie di 26 fogli in scala 1:600 (esattamente l pollice:l miglio),
del secolo IV, rcdallo da Eusebio di Cesarea. che venne pubblicata nel 1878 (v. particolare a pago 33). L'indi-
Per circa un millennio, in Occidente le opere di Tolomeo e di cazione accurata dei toponimi fa di quest'opera un autorevolis-
Eusebio rimasero per lo pili dimenticate, ma la Terra Santa, per simo strumento di studio e di ricerca ancora oggi, mentre l'alta
il suo primato di terra di origine sia della fede giudaica sia di qualità cartografica è stata d'esempio alle iniziative successive.
quella cristiana, continuò a esercitare il suo fascino sui cartografi Dopo l'affidamento alla Gran Bretagna del mandato sul terri-
di ogni paese. La Palestina appariva al centro deUe rappresenta- torio della Palestina nel )922, i rilevamenti eseguiti da specialisti
zioni medievali del mondo conosciuto; anzi, su alcune cane inglesi, americani e israc1iani (che, con la Seconda Gucrra Mon-
geografiche, nelle quali il simbolismo era lo scopo principale del diale, hanno fatto uso della fotografia aerea) hanno prodotto
cartografo, a scapito di una fedele riproduzione della realtà, la carte della massima precisione e ricchezza di particolari. Ormai
città di Gerusalemme era posta addirittura al centro del mondo si può dire chc oggi la Terra Santa sia una delle regioni più
allora conosciuto (v. pagina accanto). minuziosamcnte studiate e rappresentate del mondo intero.
Nonostante il numero sempre crescente di pellegrinaggi in
Terra Santa dopo il secolo IV, i miglioramenti nel campo della
cartografia riguardano pili }'aspetco artistico che l'esattezza
scientifica. La cura deH'immagine traspare chiaramente nella
carta commissionata nel XV secolo dall'ecclesiastico tedesco
Bernhard von Breydenbach (v. pagg. 32-33), nella quale il desi-
derio di raffigurare i principali punti di riferimento biblici pre-
domina su qualsiasi aspirazione a riprodurre accuratamente l'ef-
fettiva disposizione geografica del terricorio. •
Solo nel Settecento la cartografia della Palestina cominciò ad
assllmere proporzioni realistiche, e ciò fu dovuto in parte all'in-
venzione di nuovi e pili affidabili strumenti di misurazione e di
rilevamento. Per esempio, quando nel 1798 Napoleone diede
l'avvio alla campagna d'Egitto, al suo esercito si accompagnò
una vera e propria spedizione di studiosi, che s'incaricarono di

LA MAI'PA PiÙ ANTICA. Si tratta


del mosaico riprodotto qui sopra,
chefu ritlVellllto ilei 1884fra
le roville di lilla c/,iesa bizatltina
di Mailalm, sll/la spollda oriel/tale
del Mar Morto, iII Giordallia. È
stato realizzllfo lIerso il 560 d.C. e
cOlliielle iscriziolli iII greto. 1/ /lord
si IrOl/a a sillistra, dov(' s; l/ede il
fiumc Giordallo; ilei pUlHO iII Oli
questo si immette nel Mar Morto,
aVVC/l/u' il bartesimo di Gl'SII. Qui
a sillistra è il partitolare i"..f(Yalldito
del/a citrà di Gerrlsalelllllle.
All'iI/ferilO di qrlella che è og.~i fa
Porta di Damasco (sul/a sinistra),
si ..icollosc(' lo C010llll0 cill'
costituilla il plllltO di partel/za
per misurare le distanze iII Terra
Sama. La slrado prillcipale cile
artral'ersa la citlà èfial/(he,l!.../(iara
da colOlllle; ill"asso, al (ell.lra, c'è
LA TERRA SANTA NELLE CARTE GEOGRAFICHE

LA META DEI PELLEGRINAGGI. Il pmlOYalllll


parti(ol(lreg~iaroqui a destra è la sezione (elltrale di
lilla pimltilla disegnata dal pittore o/al/dese Erlwrd
Reul/Iich, che l/el1483 allt'va accompagllato
!'udesiast;co tedesco Bert/hard VOli Brrydetlbach
iiI 1m pellegrillaggio iII Terra Salita. La città
di GenlSalellllllt', cinta di IIIlIra, domil/a
comp/etametlle la SUlla, al/che se altre località
bibliclle 501/0 rappresellfate i/llllodofigurarillo. A
destra, iII alto, si vede Betlemme, e poco pill sopra i/
Mar Morto. fII alto a sillistra, c'è il Mare di Galilea
o Lago di Tiberiade. II MOli/C Carmelo si Ir01Nl
;'1 basso a siuistra, ed è solcaro da 1m corso d'{/cqlla
che arriva fil/O alla costa. li vascello '-/1 primo piallO,
sulla sil/istm, cosi ",iUIIZioSlllllfute dipillro, è
aJ1'àllcora IIel porto mediterratleo di Giaffa (Ioppe).
All'itltemo deffa città di Gerusalemme, si staglia
la Cupola del/a Roccia (fa Moschea di Olllar) e,
oltre il piazzale che si trova a destra del/a moschea,
appaiol/o le Cl/pole della Basilica de/ Salito Sepo/ao,
cOlltraddistime dalle caratteristiche croci doppie. Nel
(filtro del/a /lIl1ga /ilI/raglia, i" primo piallO, si apre
la Porta Bella oDorata, aftral!erso la qllale GeSl1
fece il SIla ingresso iII città la Domeuica del/e Palme,
meflfre iII alto a sinistra, srIbitofllori della città,
si vedono il MOl/te degli Ulivi e il Gol.l!0ta, scenario
de.,!/i IIlti",i mOllletlti della vita terreI/a di Cristo.

.\CIll-:, ;'\'.\Z.\IlKrll. 1.1': ,JOl" Jll).\1 N".

LA PRIMA CARTA MODERNA.


campagtla d'Egitto, cond01la da
La ".
Napoleolle l/el1798-99, si rivelò
1/1/ disastro /IIilitare, //la, al tempo
stesso, fili vero Iriotifo scicl/tifico
e storico. lllfatti, lo spt.'diziolle
di scienziati al seguito dell'armata
IIapo/eollica si lanciò al/a scoperta
del/e alltichità del/a Palesrilla e
dell'Egitto (qlli sopra, a/Cf W; di
essi mislfrmlO la Sfillge). A desrra,
è 1111 parrholare della carta della
Palesti"a realizzata dal colotmello
M. jacotill, sovrintendente
del reparto carto,grafico
di Napoleolle. L'opera dijacotill,
curatafill Ilei millimi particolari,
vielle oggi coHsiderata la prima
rappresentaziolle cartografica
mnt/Prllfl del/a Terra Santa.
,

Scavando nel passato


. . a stafi;] antica della Terra Santa, cOSI come viene narrata dalle città biblica di Lachis, ma più tardi altri ricercJ.tori hanno identi-
n[ole della Bibbia, appare un mosaico avvincente, che a volte è ficato questa collinetta, in via più attendibile, COI1 Eglon. La
-icco di particolari, l11a a volte è vago c impreciso, C perfino località è tuttora oggetto di ,utenti studi; le fotogr:lfìc alle pagg.
:ol1tracldittorio. Per venire a capo dci misteri c colmare le 36-37 illustrano il lavoro condotto dalla spedizione archeologica
aCUIle, strumento d'importanza fondamentale si è rivelata la congiunta che ha iniziato un sondaggio sistematico del tcllncl
icicilza dell'archeologia. Applicata per la prima volta all'antico 1970, sotto gli auspici dell'Ameriean Sehool of Orientai Re-
\I1.edio Oriente circa 150 anni or S0I10, cC a gloria c difesa della Scarch c di un consorzio di istituti univcrsitari.
Bibbia ncIJe intenzioni dci gruppo che fìll:lIlziava le ricerche c
l)

~Ii scavi, l'archeologia è andata via via delineando un tracciato Le nuove tecniche dell'archeologia
icmprc più preciso c affidabile, nella cui prospettiva è possibile In seguito al lavoro pionieristico di Pctrie, altri tell comincia-
::saminarc il lungo evolversi degli avvenimenti biblici. rono a svelare al mondo i loro segreti. L'americano Georgc
Reisner, impegnato a Samaria dal 1908 al 1910, elaborò ulterior-
( primi passi mente le nuove tecniche rnesse a punto da Petrie. Dopo la Prima
A differenza di tante opere I11onuI11entali, maestose c imponenti Guerra Mondiale, il mandato britannico in Palestina recò lIna
:tell'antichità, come le piramidi d'Egitto o il Partenone di maggiore stabilità politica a quella regione e inaugurò cosi l'età
Atene, le vestigia materiali dci millenni susseguitisi in Terra aurea dell'archeologia: decine di spedizioni si misero al lavoro in
Santa sono per lo pitl sepolte nel sottosuolo. Fra le caratteristi- vari punti dci paesc, Alcune delle località esplorate Cfano scarsa-
:he morfologiche dci paesaggio mediorientale figurano un gran mente conosciutc, altre erano invece ricche di storiografia
numero di collinette, chiamate lell, che per molto tempo sono biblica. Un grandioso progetto, durato quattordici anni, indagò
itate ritcnute formazioni geologiche naturali, Solo nel corso a fondo la storia della famosa città-fortezza di Meghiddo, scena-
::Iell'ultimo secolo gli archeologi sono stati in grado di dimo- rio di tante battaglie bibliche; di li a poco, da un'altra località di
itrarc che, in realtà, questi lell sono collinette artificiali, scavi venne annunciato il ritrovamento delle f..1mose mura di
costruite dall'uomo, che contengono prcziosi resti e testimo- Gerico (un'affermazione che doveva essere pitl tardi contestata).
nianze del passato. Altre indagini importanti vennero messe in atto dopo la
Il primo serio studio topografico della regione, con orienta- Seconda Guerra Mondiale, ricorrendo a metodi sempre più
mento biblico, fu intrapreso nel 1838 dai ricercatori americani accurati e aggiornati, che avrebbero ampliato il campo d'azione
Edward Robinson ed Eli Smith, che riuscirono a identificare dell'archeologia fino a renderla una vera e propria scienza inter-
decine e decine di località storiche in Terra Santa. Altre spedi- disciplinare moderna.
zioni, finanziate da organizzazioni di pitl recente fondazione, Uno dei maggiori archeologi moderni, Kathlecn Kcnyon,
come il Palestine Exploration Fund (1865) e l'Ameriean Palc- descrive il dilemma della sua professione: Il Non bisogna
stine Socicty (1870), non tardarono a seguire le orme dei pio- dimenticare che scavare significa distruggere. L;l testimonianza
nieri. Ma il mistero dci tell venne risolto appieno soltanto nel data da un sito antico è legat;l agli str;lti di terreno che costitui-
1890, quando l'inglese William M. Flinders Petrie gettò le basi scono la sua base c le sue fondamenta, c a quelli situati immedi;l-
della moderna archeologia. tamente sopra e sotto. Una volta che questi strati sono stati
Esperto egittologo, Petrie trascorse sci settimane presso Tell manomessi, la testimonianza viene alterata, e addirittura
c1-Hesi, circa 25 chilometri a nord-est di Gaza. Egli riusci a distrutta, se non si è pensato in anticipo a eseguire accurati
provare in maniera inconfutabile che i tell erano formati, in rilevamenti, a registrarli e a renderli poi di pubblico dominio l).
realtà, dai resti di antiche città, viUaggi e fortificazioni sussegui- Solo dopo aver stabilito appieno il significato di uno strato, si
tisi nel tempo: ogni nuovo insediamento era stato costruito sulle potrà asportarlo, per permettere allo scavo di passare allo strato
rovine del precedente, dopo che questo era rimasto vittima di sottostante c pitl antico. Come dicono gLi archeologi, « la rispo-
abbandono o di distruzioni come quella descritta nel libro di sta è SCI1l pre al di sotto }l.
Giosuè (8, 28): « Poi Giosuè incendiò Ai C ne fece una rovina Dopo aver selezionato e ispezionato un sito, si scavano delle
per sempre, una desolazione fino ad oggi ). fosse a forma di trincea, le cui pareti vengono accuratamente
NeUa località di Tell e1-Hesi, Petrie stabili due principi chiave appianate: in questo modo, gli strati appaiono evidenti, grazie
deU'areheologia, che restano validi ancora oggi: quello della alle diverse tonalità cromatiche e ai tipi di materiali che li com-
"stratigrafia", ovvero il riconoscimento dei vari strati di rovinc, pongono. Poi, gli scavi a trincea proseguono di solito seguendo
e la "tipologia delle ceramiche", la tecnica che consiste nel una disposizione a reticolato; se però capita di portare alla luce
datare gli strati per mezzo del vasellame o dei frammenti di muri di pietra o di mattoni, allora le trincee vengono scavate
ceramiche e terrecotte scoperti durante un attento stcrramcnto perpendicolarmente al muro, in modo da individuare la posi-
degli strati. II Non vi sono monete o iscrizioni che ci permet- zione esatta dell'impiantito originale e di eventuali frammenti di
tano di datare i vari livelli l), disse Petrie a proposito di Tell e1- manufatti. Si conserva accuratamente una documentazione
Hesi. « Come possiamo allora leggere gli avvenimenti storici in completa dci materiale rinvelluto, con la descrizione dei reperti
un luogo dove non sussiste neppure un solo documento scritto? e la posizione esatta in cui sono stati trovati; si tracciano piantine
Come possiamo stabilire qui l'epoca a cui risale un gualsiasi c disegni, si scattano fotografie.
manufatto, se non resta un solo nome o una sola data? E questo' È un procedimento lentissimo c laborioso (il celebre archeo-
il compito dell'archeologia. Per l'archeologo, tutto rappresenta logo israeliano YigaeJ Yadin ha calcolato che uno scavo accu-
un documento. Farà parte della sua formazione scientifica cono- rato della località di Cazor potrcbbe occupare benissimo centi-
scere a fondo tutte le varietà di prodotti delle epoche passate, in naia d'anni), che richiede lIna precisa pianificazione, lll1J dire-
modo da saper datare ognuna di esse. Quando la nostra cono- zione intelligente e un buon lavoro di squadra. Ncgli ultimi
scenza si sarà cosi sviluppata, vedremo scaturire mille informa- anni, la manodopera locale 11011 specializzata è stata sempre piu
zioni da ogni minimo particolare. Nulla è per noi cosi infimo o spesso sostituita da studenti volontari, cosa che ha migliorato
cosi trascurabile che non abbia ulla storia da raccontarci. Gli notevolmente la qualità professionale dci lavoro di scavo c,
utensili, i frammenti di vasellame, perfino le pietre e i mattoni inoltre, ha prodotto una nuova generazione di specialisti con
dei muri parlano di storia, se solo affiniamo in noi la sensibilità una preziosa esperienza sul posto. Sono ormai lontani i giorni in
necessaria per comprenderli)). cui tarme di manovali pi~ntava'~o.. R~.?s~i pal.i Ilei l,u~~li dì
, J~
" eDan

Charles Warrcn per sondare le fondamenta delle mura di Geru- Luoghi di interesse _. _..._.,. ..J"
salemme, in tal modo distruggendo o alterando irreparabil- archeologico ,
rnente le vestigia dcllontanD passato della città. ~ Caz9:r •
L'altra tecnica archeologica messa a punto da Petrie consiste ", " \,. ~~
Acco. ,';'~~Jf:~ ,.
neU'analisi degli oggetti rinvenuti nel corso degli scavi, con -..,..J ~ ....( ,,'eGafar~ao.
particolare attenzione alla ceramica. Non solo questa era comu-
nissima dappertutto nel mondo antico, ma per fortuna i suoi ~'j
frammelHi sono pressoché indistruttibili, con grande vantaggio . ~"­
i.J .:'-.. . )f
deU'archeologia. Nel corso dei lavori eseguiti presso Tell Beit .,r., .,
Mirsim tra il 1926 e il 1932, j'eIlllncIlte archeologo americano /'J'f ~
William F. AJbrìght mise a punto una classificazione delJo svi-
luppo dell'arte della ceramica dal terzo millennio fino agli inizi
del VI secolo a. C.
I cambiamcnti verificatisi ncllo stile e nelle tecniche di produ-
zione dci vasellame si sono rivelati preziosi per datare le ondate
successive di popolazioni che abitarono i tell. Pcr esempio, la
scoperta di vasellame e altri manufatti "stranieri" sta a indicare
l'espansione del commercio e degli scambi, oppure anche l'oc-
cupazione di quella località da parte di un esercito invasore. Il
ritrovamento di tavolette o di iscrizioni non solo aiuta a datare
una certa situazione, ma contribuisce altresi a decifrare le lingue Ioppe
(Giaffa).
parlate in quella regione attraverso i secoli. Come l'esegesi
biblica ha permesso una sempre maggior comprensione dei
Sacri Testi, anche questi ritrova menti gettano una nuova luce Mezad- e
Hasha"yahu
sulle intetpretazioni della Bibbia.

Una ricerca interdisciplinare Asdod e


Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale a oggi, l'archeologia
ha conosciuto una straordinaria popolarità ed espansione. Ascalone
Numerose discipline, come antropologia, zoologia, botanica,
architettura, geologia e geografia, vengono ora applicate agli
scavi archeologici, ampliando cOSI il campo d'analisi dci ritrova-
menti. Anche la fisica nucleare ha contribuito con una tecnica di
datazione abbastanza precisa, basata sui tempi di decadimento
del carbonio 14 radioattivo, presente in tutti gli organismi
viventi e misurabiJe nei loro resti. Oggi, poi, la programma-
zione computerizzata c l'elaborazione dci dati hanno facilitato il Bersabea.
compito gravoso dell'annotazione e archiviazione dei risultati
degli studi sui reperti, e hanno favorito le analisi e le ricerche
comparate di varie località.
L'archeologia ha confermato e perfino esteso le nostre cono-
scenze su molti punti della storia biblica. Per esempio, i FiJisteì
sono soltanto uno dei tanti popoli menzionati nella Sacra Scrit-
tura la cui storia e cultura stanno prendendo forma pitl netta con
gli scavi effcttuati nellc località di Asdod c Ghezer, dove ·gli Ramal Matred e
strati numerati da Il a 13, su un totale di 26, sono stati sicura-
mente attribuiti alla presenza di qucsta popolazione. Anche i Ell'1lCQ alfabetico dI'ife Jllwfirti (lr(III'%.l.Ii(l1l·
(tr,/ pllrt!lltesi Ja dl'II0",jl/IIZitllll' //Iodema)
fatti essenziali dell'csilio degli Ebrci nel VI secolo a.c. hanno
T. = Tdl (collinetta) Kh. = KI/irbl!t (rovina)
ricevuto conferma: gli archeologi hanno rinvenuto le testimo-
Acco (T. cl-Fuhbar) Gerico A. T. (T. ·cs-Sultan)
nianze della distruzionc e dello spopola mento di quasi tutta la
Afek (Ras c1-Ain) Gerico N.T.
Giudea in quel periodo. La ricchezza e la potenza di Israele al A; (Kh. e'-Tell) (T. Abu-Abj;q)
tempo di Salomone, a lungo ritenute esagerazioni bibliche, non A"d (T. c1-M;Ih) Gerusalemme (el-Quds)
solo hanno trovato conferma, ma superano perfino le fastose Aroer (Kh. Aroir) Ghczer (T. Gezcr)
descrizioni riportate nel Primo Libro dei Re e nel Secondo Libro Ascalon (Kh. Asqalan) Giarra (Yafo)
Asdod (Esdud) Herodium (Gcbd e1-Furcidis)
delJe Cronache. Le dimensioni e la prosperità di città come Bah edh-Dhra Lachis (T. cd-Duwcir)
Meghiddo e Cazar in quest'epoca sono evidenziate dal ritrova- Bersabea (T. l'S-Seba) Madaba
mento di elaborati sistemi di approvvigionamento dell'acqua e Berd (Deitin) Maresa (T. S:mdahanllah)
di un'imponcnte doppia cerchia di mura, nelle quali si aprivano Bct-Sean (T. e1-Hosll) Masada (es-Scbbeh)
BCI-Scllles (T. er-nullleileh) Mcghiddo (T. e1-Mutcsellilll)
le porte deUa città. BCI-2m (Kh. ct-Tabciqab) Mczad Hashavyahu
Come conseguenza di queste scoperte c di tantissime altre, gli Cafarnao (T. HUlll) Mizpa? (T. cn-Nasbeh)
studiosi hanno cominciato a nutrire un maggior rispetto per gli Cazor (T. c1-Qedah) Pella (Kh. Fahil)
autori bibHci. Restano, tuttavia, ancora molte lacune da col- Cesarea (Qaisarijeh) QUll'Iran (Kh. QUl11r:m)
CbesbOl1 (H es ba n) Rabba (Amman)
mare, c tante discordanze sono tuttora in attesa di soluzione, Dan (T. d-Qadi) Rall131 Matrcd
ma, grazie allo sviluppo raggiunto dall'archeologia, esiste oggi Dcbir? (T. Rabud) Ramat Ihhct
la possibilità che i futuri studi saranno in grado di fornire una Dibon (Diban) Samaria (Sebastijch)
risposta a molte domande e di risolvere tanti enigmi. Se i mat- OOla11 (T. Dotau) Sichcm (T. e1-Balatah)
Eglon? (T. c1-Hcsi) Sila (Kh. Seilun)
tOlti e le pietre della Terra Santa hanno davvero tante cose da Engaddi (Ain Gidi) SllccOt? (T. Dcir Alla)
raccontare, come pensava William M. Flinders Petrie, ora pos- Gabaa (T. ci-FuI) Taanach (T. Ta'anck)
siamo ben dire di avere a disposizione i mezzi per decifrarle. Gabaon (d-Gib) Tiberiadc (Tabariya)
Gaza (Gazzch) Tirza (T. e1-Faral~)....
~ 1/11I111I1/11I11I11I11I11I1/111/11I11I11I11I11I11I11I11I11I1/1111I1/11I1/111/11I11I11I11I11I11I111I11I11I1/111I'11I111/11111/ '1/11I11I11I11I11I11
0=
;:
~
0=
IL "TELL" DI EL-HESI
S
§
Circa Ull secolo fa, nella IOCJlità di Tcll c1-Hcsi, a 25 chilometri di
distanza da Gaz:l, William M. Flindcrs Petri c inaugurò i metodi
0=
;: dell'archeologia moderna. Recentemente, in questo luogo SOIlO
§ stati eseguiti degli sClVi, organizzati dalla Joint Archaeological
0= Expcdition, che fa ricorso alle piti sofisticate tecniche scientifiche c
;:
si avvale della collaborazione di studiosi di varie discipline.
~
;:
Le immagini riprodotte in queste pagine danno un'idea dell'in-
gente c minuzioso lavoro ncccssJrio per svelare i segreti custoditi
;:
;: da queste collinette, che hanno visto diversi inscdiamenti mb:lIli
;: susseguirsi lIllO sull'altro nel corso dci secoli.
§
0=

~
0=
;:
~
;:
;:
;:
~
0=

~
I
0=
§
0=

!
~
;:

I0=
;:
§
0= SCAVI "STRATIGRAfICI". Lnfolo iII alto,

!
;:
/Iella pa.~i/la accallto, mostra lilla veduta
palloramica di Tell c1-Hesi. Gli scavi
rigl/ardallo la partc alla e il,Jl:rsall1e sud
§ defla coffilletta. L'acropoli, osommità, ii
0=
s'n'a ahi/n/n dnI2000a.C. circajìllo
~
0=
all'cpoca e/lel/is6m (tra il J Ve il J secolo
;: a.C.) e pelfillo lIegli almi 1948 e 1956,
durallte il wllj1it/o arabo-israeliano, quando
~
;: è servita da postaziolle militare. Qui
§ a destra, si vede //1/ particolare dei favori
0= dcll/erSfl//te slId: si t/istillgue chiaml/ll'IIte
;: il sistema di SCOllO a tri11cea c secolldo //110
;:
;: schema a relico{(l/o/ d/e ha riportato alla II/ce
;: le ml/ra di II/a/lolli difallgo di /Ula complessa
§ jorlijìcaziolle risalel/te al periodo israelitico.
0=
;: l colltrafforti si allllllgallo obliqui al pelldio:
§ si IraUava forse di UII sistema per arrestare
0=
;: l'el'Osiolle del terrello. Vellgol/o lasciati
;: ifltatti III/merosi /Ili/l'cui di tel'rellO per
;: perlllettere il passa..f. Zgio de,~1i addetti ai {al/ori
;:
;: e per alla(izzare gli strati messi iII c/lidCllza.
;: Qui sopra, gli archeologi e i {oro aiutali ti
;: si collsl/ftallo iII lIIerito a 11110vi reperti
~
0=
che SOIlO affiorati. Appclla 1/1/ particolare
l,ielle alla luce, per quanto lI/illi1ll0, deve
;: essere studiato, allllOfato e, se è di fili (crto
§
0= riliel!o,joto.'Srajato, prima c/te le opcf(lziolli
;: di SCOllO pOSSalto proseguire. Laloto il/ 0(10
~
0=
mostra Hl/a jase delle misllraziolll'
e dei rilevamenti lIl'cessari per redigere
§ I/tla mappa che ricostY//isca la disposiziolll'
0=
;: dell'itlsediallletlto ,,,ballO rivelato dagli scavi
SlllI'acropoli di Tell d-Hesi.
~
0=

~I/IIIIJ111I11I11I11I"1/1111I111I11I11I11I11I 11I11I11I11I11111/11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I1111I111/11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11111/11I11I11I11I1 11/1/


1IIl111111/fllIli fllIIlIIm

§'"
=;
=;
=;
§
=;
§
=;
=;
=;
~
=;
==
'"
~
'"
=;
§
'"
~
=;

~
'"
~
'"
=;

'"
~
=;
§
=;

~
=;
§
=;

"" I'"
I~
'"
=;

~
=;
§
=;
§
;;;-
IUCONQSCIMENTO DELLE CERAMICHE. Qlli sopra, dlle (JI"clle%gi slmlllo
({leggendo" ifra/11l11cllti di lIasel/amc "i/II/cllllti dlll'allle gli s((wi. Questi ~
frallllllellti e allri IIItllllifatri SO/IO reperti archeologici di importanza III'talc: '"
=;
le l/arie/orli/c e le fCCllielle dijabbl'iCl/ziol/c rilJe1allo dati fOlldall/clltali
sul mDI/do tllltico,jaciliullldo il compilo degli ilJl)es'~f!atori IIell'idellli{i((/re
~
'"
e datare le cim"/tà e i popoli clIC haI/ilo QUI/palo ilei {orso dei secoli i (Iillcrsi
livelli di localirà ardu:olo..'liche {OIllC TrII eI-Hesi.
I'"
=;
IL RACCONTO DI UNA TOMBA. A partire dal XV scw/o d.C., l'acropoli
di Tell e1-Hcsi lIellllC adibita a cilllilero dalle popo!aziolli islmllic!lc dlc
~
allora risieric/Mllo ileI/a ZOlla. Qui ti sinislm, 1/1/11 IJ()IOI/Iaria sIa esali/iI/alido '"
=;
=;
rlllt1 delle tOlllbe scoperte. Le spoglie lirI/alle, racch;use ;111111 po:<zellofaffo =;

~
di sassi e di pietre, I/el/i/Mlw seppellite COli il capo ril/olto iII direzioJle
della Mecca. Spesso, 1Ie1le sepoltI/re di dOIll/t.·, SOIlO stati rilll1l'l/llti lIIollili
e omamellti vari, collie collal/t? t? braccialmi. L 'osteologo della spediziolle,
COI/ la SIla profollda COI/oscellza delle ossa ilI/Wl/l', è illgrado di dedl/rre, ~
dallo stato dello scheletro, molte l1alide ;,!fon/wziolli slllla dieta, le malattie §'"
e allri aspetti {Hllllrali; ;,ifiUl', i resli I/Crral/IIO seppellili altro Ile.
§
11111111111111111 1IIl11l11l11l11/fllIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIIII/fllIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIIIIlIIIIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlII1II11111111111f1f1I11II11f1I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I/IIIII11I11I~ ==
La terra della Bibbia
« Hai fondato la terra sulle sue basi, A tutti questi cambiamenti venne a sommarsi, a partire da
mai potrà vacillare. circa 20 milioni di anni fa, l'avvcnimcnto pitl drammatico dci
L'occano l'avvolgeva come un Inanto, calendario gcologico della Terra Santa. Secondo la tcoria dcII a
le acque coprivano le montagne. tettollica a zolle, lo slitta mento dcllc piattaformc su cui poggia
Alla tua minaccia 50110 fuggite. la superficic della terra può crcarc enormi frateure nella crosta
al fragore dci tuo tuono hanno tremato. terrestre: Un insiemc di tali fratture, O f..lg1ia, chjamata Creat
Emergono i monti, scendono le valli Rift Valley, rappresenta la cicatrice piu profonda e spcttacolare
al luogo che hai loro assegnato" (Sal 104, 5-8). sulla superficie dci piancta: si estende per 6.500 chilomctri, dal-
Cosi il salmista descriveva la creazione dci mondo più di Ia Siria, a nord, attraverso la Valle del Giord;1llo c lungo tutto
2.500 anni fa. Le moderne teorie geologiche ci offrono lilla il Mar Rosso fino al Mozambico nell' Africa orientale. In Ter-
sorprendente conferma di quella spiegazione: l'acqua un tempo ra Santa, l'imponente blocco granitico che form;1 il vers:1I1tc
copriva effettivamente la terra, e dalle acque sono emerse le transgiordano della faglia vennc sospinto verso l'alto, corrugan-
montagne, mentre le valli SOIlO sprofondate. dosi e crcando le rupi scoscese dell'altopiano oriclH;1lc. A occi-
Per milioni di anni, ad esempio, la stessa Terra Santa non fu dentc, le catene montuose si sollevarono accavallandosi, dando
altro che un fondale marino. I sedimenti, composti dalle conchi- origine allc formazioni che sono oggi conosciute comc i Monti
glie di minuscoli animali marini, vennero compressi dallc acquc di Ciuda e di Efraim. Di conseguenza, si formò una rete di
a tal punto da formare quella pietra calcarea candida e brillante faglie minori, collegate alla grande fossa tettonica. la Valle dci
che Salomone avrebbe fatto estrarre per costruire il Tempio di Giordano sprofondò, divenendo la piCI bas~a terra emersa csi-
Gerusalemmc. Durante l'cra dei dinosauri, le montagne di stcnte sul globo; attualmente, il Mar Morto si trova circa 400
durissima roccia c.1lcarea e dolomitica emersero dal mare c, metri sotto il livello dcI mare.
infinc, circa 26 milioni di anni or sono, cominciarono a dcli- I popoli dell'epoca biblica guardavano a questo paesaggio
nearsi lc prime forme emcrsc della Terra Santa COSI come la si impressionantc e suggestivo con un senso di profonda meravi-
conosce oggi. glia, che confinava con il timorc rcverenzialc. Come scrisse
Vari fattori concorsero alla formazione di questa terra. Lc Gcorge Adam Smith ileI suo classico T/H;' Hisrorical Ge(l,~rtIph)1 01
piogge torrenziali diedero originc a lln vasto bacino interno, t/" Holy Lallri (La gcogratìa storica della Terra Santa): « II senso
lungo circa 300 chilometri, fra la catena montuosa centrale c gli dello spazio c della distanza, i f..lntastici contrasti fra deserto c
altipiani della Transgiordania a cst. Il Mar Mediterranco contri- valli ubertose, il litorale diritto e ininterrotto, lambito dai
bui a plasmare la zona costiera, perché le sue forti correnti prele- marosi spumcggianti, il rapido levarsi dci sole, i temporali e Ic
vavano la sabbia dalla foce del Nilo c la portavano a sbattere bufere chc si abbattcvano da un capo all'altro del paesc, i terrc-
contro la costa, depositando quelle dune che oggi si estendono moti... erano tutti simboli dei grandi tcmi profetici ».
per chilomctri all'interno dci paese. L'attività vulcanica c l'ero- Insomma, questa terra parlava al popolo ebraico della provvi-
sione provocata dal vento e dall'acqua hanno lasciato diversi tipi dcnza, dci giudizio c della maestà di Dio, perché era, secondo le
di tcrreno neUe valli c nelle pianure sprofondate sotto il HveiJo parole dci salmista, il (( luogo che hai loro assegnato Il.
del mare. Durante una fase di graduale cambiamento climatico,
le piogge andarono via via diminuendo, finché non riuscirono
piu a compensare l'evaporazione, e il mare interno si ridusse a
tre bacini distinti: il Lago di Huleh (ora prosciugato), il Mare di
Galilea (o Lago di Genesaret, o di Tiberiade), e il Mar Morto,
tutti collegati l'uno all'altro per mezzo dci fiume Giordano.

Arenaria della Nubia


Gesso Sabbia Gesso

LA TERRA SANTA IN SEZIONE. Lo schellla dà /lu'idea del/a particolare c"'forll/aziolle di qlleslo paese.
A ol/est del Mar Morto, la pressiolle delle zolle haja/to soffcl/are gli strali di rorria ra!cnrca depositali
durame le alltlllio"i periodiche. La piauura costiera è caratterizzata da sacdle di ~~esso, /Ila piI' a esi,
dOlle i lIersallti dei Mol/ti di Giuda precipilallo brusca1/fetlle, lo strato ~l!essoso è slalo erosofi/lo a rillelan'
la roccia Cf/!carea sottoslallle, lIIolto pill dl/ra, dalldo or(r;illc (I/lllml'rosissimi al Ilei di coni d'acqua,
chiamari uadi, profolldamCllte il/cassari lIella /IIol/fagl/a. A ('SI del M"r Morto, In zolla dl/rissill/a
di .e.ralliro, ricoperla;1I alCI/IIi pII/Ili di areI/aria de//a NI/!Jia, l/ellllC so/lel/(//a da~/o srol/l~(1.',l!illlelll(1
SCHEMA DEllA GREAT RlFr VALLEY. Questa immemafrattura
della crosta terrestre, creata dallo slittameuto delle zolle
cOl/til/elllali dell'Africa e del/'Asia, si IIerificò I/ei remoto passato
della Terra, /lUI alldle oggi COlltùlIlfl a modificarsi COli
impercettibili spostalllellti. Nef/a sila parte scttelltriol/ale,
la/aglia/ofllla lo Vaffc dci Giordal/o, che si frOlla solfa
il lilNdlo del mare. Il Mal' Rosso occl/pa III/'allra
seziolle della fl/llgllissima.fratfura di 6.500
c1Jilollletri: igolfi di SlIez, Aqaba e Adeu
Ile (ostillliscol/o le ramificaziolli laterali.
AlI'atti.,ità della faglia si deve al/che
la separaziollt dell'isola
di Madagascar dal
cOlltillellle africallo.

Sella
di
Beniamino
CAnTA FISICA
DELtA TEnnA SANTA.
La rc,\?iollc. collie si
preselllava lIell'epoca
biiJIica, è stata sezionata
da esI a ol'est e (la 110rd a
sl/d per oIrr;r!' 11110 spaccato
del 5110 alldameuto iII
rapporto allivello del mare.
Le maggiori caratteristiche
1Il0rfoiogiche della regiolle 50110:
(/ Ollcst, la cosla sabbiosa e le
piml/lre di gesso; al celltro, i 1I1OIIIi
di calcarc, chc, a l'51 dello sparliacquc)
precipifllllO lmISCfl/HCllle lIerso le dis/ese
del Deserto di Giuda; lo Val/edel
Giordallo, dle coillcide COllI/ila parte
della gralldefa,glia; l'altopiauo orieutale,
proteso l'l'l'SO il deserto. Dal/e pelldici del
Mal/te Ermotl, al Hord, scorre ilfil/I/lc
Giordal/o, dapprima I/el bacillO del Lago di
Hulelt. poi abbassaI/dosi rapidamel/te (di oltre
300 metri i/l 15 cltilometri) verso il Mare
di Galilea. Raddoppiata la portata d'acqua grazie
all'aff1/1ellle /al'lllllk, il GiordmlO descrive il S/IO
perwrso selpeggimllc alll'allel'SO /0 pia/1II1'lI di GllOr
(iljol/(Io dell'al/tico /Ilarc illlcl'llo)jormala da lerrel/o
lIIamoso e carat1el'izzafn da steppe m'ide, alllci di tor"el1ri
e /ladi illfossati. clte portallo acqua solo lIella stagiolle delle
piogge. Altrefaglie laterali, a I/ord del Mal' Morto,formallo
la cosiddetta SeI/a di Belliamiuo e la Val/l'di lzreel. Il Giordallo,
i/lfille, si gelta ilei Mal' Morto, /111 lago salato sellza sbocco,
Pianura clte rappresellla la massa d'acqua pill bassa (lte esista al m01ldo.
di Ghor I vellii di pOllellte, che soffiaI/O dal Mal' Mediterral/eo, provocallo
abbolldallti precipitaziolli su/llerSallte occidelltale del/o sl'artiacquc.
!11111111Jf1lllllllllllllllJflJflJflllllllJflJflJflJflJflJflJflJflJflJflJflJflllllllJflJfllllJflllllllJflJflllllllJflJflJflllllllJflJflJfl1IIlIllIllllJflJflJflJflIIllIlJflJflIllJflIllJflJflJflJflJflJflllllllJflJflJflJflJflJflJflJflJflIlIlIlJflJflJflJflIr,

~
= ~
/
:; IMMAGINI DELLA TERRA SANTA "·P,n...
~ Sebbene
l.".t:/J lli
abbia prcss':l poco 1J. superficie della Sicilia, 1J. Terra Santa presenta collsiden:volc lIllJ c,w. ~-II""'''
:; varietà di caratteristiche l1lorfologichc c addirittura situazioni estreme per quanto riguarda l'escur-
~
~{lI"l'l"
sione termie3 e le precipitazioni. Ne è un sintetico esempio questa breve carrel!aGl p:lIloramica: le
:o fotografie delle pagg. 40-41 sono state scattate nella parte settentrionale dci paese, menrn: quelle (,alift'll
:; delle due pagine seguenti provengono da zone alla stessa latitudine del Mal' Morto c danno G./"fUlde Mout~

~
:;
llll'ùnmaginc completamente diversa della Terra Santa (le localit~' in cui sono state scattate le
fotografie SOIlO indicate nella cartina di riferimellto, qui a destra).
di Galilea --l-
J1HII/I/I'a .. More

:;
:;
~
:;
In molre ZOIlC, le variazioni nella composizione dci terreno e nel clima sono ncttamente circo-
scritte entro limiti geografici molto ristretti. Dalla costa piana, caratterizzata da un clima mite,
mediterraneo, in circa 50 chilometri si sale agl.i 800 metri di Gerusalemme, dove il clima (' tcmpe-
rato. Poi, pill a oriente, la terra sprofonda di colpo: Gerico è distante soltanto 25 chilometri dalla
. °'1/'%1'
~ capitale, eppure si trova a pill di 250 metri Sotto il livello dci mare e deve vcderscla con un clima %
~
tropicale che d'estate è decisamente insopportabile. Pochi chilometri piti a est, l'altopiano della Vodl
Qell l''=rico
Transgiordania s'innalza di oltre 1.300 metri rispetto a Gerico c durante l'inverno solitamente si
copre di un mantO di neve. Gerusalemme _
'-------'

I
~
:;
Anche i contrasti tra nord e sud sono sorprendenti: dall'arida Valle del Giordano, dove la
temperatura supera facilmcnte i 40 gradi centigradi, sono chiaramente visibili le vette innevatc dci
Monte Ermon, che, con i suoi 2.814 metri di altitudine, è la montagna piti alta dell'intero paese. Le
abbondanti precipitazioni sul versante occidentale dello spartiacqlle rendono qllel1a regiOile fertile e
verdeggiante.
MOlla
d;
CiI/da

La pioggia, talvolta torrenziale, cade anche sull'altopiano orientale e concorre nell'opera di


~
:o
erosione della roccia, creando strapiombi e gole c lIadi sempre pill infossati. Lo spartiacque rappre-
senta lIna linea di divisione tra le fresche brezze marine provenicnti dal Mediterraneo e i venti del
:; deserto, brucianti e spesso violenti. Pertanto non sorprende, come scrisse Gl'orge Adam Smith,
:;
che in una terra l1'larc;lta da tanti drammatici contrasti, popolazioni cosi diverse « abbiano lott;lto

!
§
per una loro identità in questa piccola provinci;} affolJata, nel corso di tanti secoli !l.

~
IL GIORDANO Il Il MARE DI GALILEA.

;
Sopra, le acque sorgive del Giorda1lo
s,gol'gallo ai piedi del MOI//e Ermoll,
1/1/ massiccio di roccia m/carea {Osi
porosa che, qual/do /a lieve mila I/etta
~
:o
si scioglic, /'acqlln s'ilifìltra /lclla
pietra c l/C esce solo alln uase, Dopo
:; alle,. ntfrallersa[o il La,go di Hl/le",
§ il Giordano si immette lIel Mare
:; di Galilea (qlli a des/rtI), il bacillO
~ d'acq//a dolce pil/I}asso sotto illil/ello
delllll1,.e: Irfllgo cirm 20 c/li/omel,.i, ha
~
§
II/W profol/dirà lIU1ssillla di 51l11etri.

~III11II1111I11I11I11"'"l1l11l11l11l11l11l1ll1l11l11l11l11l11l11l1l1l1l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11III111l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l1l11ll11l11l11l11l11l11l11/fIIf11
IMMAGINI DELLA TEIlRA SANTA

INTORNO AL LAGO DI I-I UI.EJ-I. Questa


fotografia è stata S(allata da Caza/' iII
difeziDllc del Mon/e ErlI/Oli, di CIIi si
Ilcde SIIffo sfondo fa Iletfa alllll/allfafa di
Ilell('. La sirada chI' si sI/or/n iII primo
piallo aggira fa coffillclta di Caza/'.
Le rigogliose coiti/lazio/Ii della Inll!nfa
rapprcsl'lIla/lo il rislIl/afo di secoli
di IlIIltall/mli: lIIiliol/i d'allllifa,
/a regio//(' era SOllllllersa da 1111 gral/dr
/Ilare iIlICrl/(}; poi, le alteraziolli
ciill/miche hall/IO ridotto questo II/are
al/edill/cllsiolli pil/Illodeste del La,l!o
di Hllfe/i, [lie ha colllill//a/o (/
restrillgersi (/ car/sa delf'cl!(/pomziollf.'.
AfI!epoca dci Nllol/o Testall/cllfo,
ilfol/do a'"l1/iol/a/e del vadllo era
ill/ellSaIl/eli/e co!rirl(l/o; lo storico ebrco
CiI/seppe Flmlio (l secolo d.C.)
riporfflll(j che Il IICIIIIIIC110 1111 (ll/golo
di esso resta iII ozio IJ. Eppure,
,~ià a qllci tell/pi, i sedimellt; trascimlti
a "allc dnlle piogge, a callsa
deiJellomelli di erosiollc delle col/ille
circostallti, StazMIIO trnsjilnllalldo
il bacillo iII 1111 l!(lsto acqlli/rillo,
alimelltato dal Giordallo c circolldato
dala/Ii (mwct; di papiro. Molti secoli
dopo, lIegli mllli Cillqllallta, il
gOI/t'mo israelimlO hafatfo proscillgare
la pafllde per bOllificare fa rcgiol/e e,
allcora lilla IIolta, qllesta èJìorita collie
all'epoca biblica. La piccola II/acchia
aZZl/rra, appella Ilisibilc af celltro
dellafotogm..fia, proprio al di sopra del
filare di alberi, è tllllo qllello che resta
og~i de/l'nl/tiw Lngo di Hlllch.

LA VALLE DJ IZREEL. A SIId-ovest


del Mare di Galilea sOlge il MOllte
Morc, dalle dolcifonllc arrotaI/date,
collie si 1m/c dnllalotogra.fia ql/i a
destra, ripresa dalle nltllre dci MOli/C
Gc/boe: appare COllie 1111 rilievo sorto
SII lilla distesa di basalto III/Icallico.
AII'orizzolltc, iII alro a sillistra, si
illfl'avedollo fe col/il/C eltc eimmdallo
Nazaret. La Vallcdi lzrcc!, al eClltro,
èfol"llwta da II//afaglia la/crale che si
es/clldc dalla grallde pimllll'a di Ciudea
fillo al/(I I/nlle dci Giordallo perso est;
tallto è IJCro dlc o...\!gi i/IIOIIIC stn
a illdicare l'illtera ZOlla e colI/prcllde
qllel/a chc lIella Bibbia è dctta Gral/dc
Pialll/ra. La Valle di lzreel di biblica
IIIcmoria 11011 è a/lro che 1111 bacillO
sprC!.{olldato, riempito difertilissilllo
terrello lIIaI'llOSO, IICro e rossieeio,
c, data In Sl/a posiziolle iII mezzo
a III/(/ zOlla 1I1O/1/IIOsa, rapprcsellfal1a
lIell'alltichi/à il percorso storico del/e
i/l11(/s;olli. Proprio iII qllesta valle,
Gedeolle ~{erl"ò le sI/e campagl/e
COII/ro l'oppressione dei Madialliti
c lel/Illarciò COlltro gli Oli/ridi.

III/ UIIII/II/IIlI/UII II/11/11l1/llIllil III IIl1/lI/lI/lI/lIII IIl1/lI/l IIl1/l1111


IMMAGINI DELLA TEIlRA SANTA

INTORNO AL LAGO DI I-I UI.EJ-I. Questa


fotografia è stata S(allata da Caza/' iII
difeziDllc del Mon/e ErlI/Oli, di CIIi si
Ilcde SIIffo sfondo fa Iletfa alllll/allfafa di
Ilell('. La sirada chI' si sI/or/n iII primo
piallo aggira fa coffillclta di Caza/'.
Le rigogliose coiti/lazio/Ii della Inll!nfa
rapprcsl'lIla/lo il rislIl/afo di secoli
di IlIIltall/mli: lIIiliol/i d'allllifa,
/a regio//(' era SOllllllersa da 1111 gral/dr
/Ilare iIlICrl/(}; poi, le alteraziolli
ciill/miche hall/IO ridotto questo II/are
al/edill/cllsiolli pil/Illodeste del La,l!o
di Hllfe/i, [lie ha colllill//a/o (/
restrillgersi (/ car/sa delf'cl!(/pomziollf.'.
AfI!epoca dci Nllol/o Testall/cllfo,
ilfol/do a'"l1/iol/a/e del vadllo era
ill/ellSaIl/eli/e co!rirl(l/o; lo storico ebrco
CiI/seppe Flmlio (l secolo d.C.)
riporfflll(j che Il IICIIIIIIC110 1111 al/golo
di esso resta iII ozio IJ. Eppure,
,~ià a qllci tell/pi, i sedimellt; trascimlti
a "allc dnlle piogge, a callsa
deiJellomelli di erosiollc delle col/ille
circostallti, StazMIIO trnsjilnllalldo
il bacillo iII 1111 l!(lsto acqlli/rillo,
alimelltato dal Giordallo c circolldato
dala/Ii (mwct; di papiro. Molti secoli
dopo, lIegli mllli Cillqllallta, il
gOI/t'mo israelimlO hafatfo proscillgare
la pafllde per bOllificare fa rcgiol/e e,
allcora lilla IIolta, qllesta èJìorita collie
all'epoca biblica. La piccola II/acchia
aZZl/rra, appella Ilisibilc af celltro
dellafotogmIia, proprio al di sopra del
filare di alberi, è tllllo qllello che resta
og~i de/l'nl/tiw Lngo di Hlllch.

LA VALLE DJ IZREEL. A SIId-ovest


del Mare di Galilea sOlge il MOllte
Morc, dal/e dolcifonllc arrotaI/date,
collie si 1m/c dnllalotogra.fia ql/i a
destra, ripresa dalle nltllre dci MOli/C
Gc/boe: appare COllie 1111 rilievo sorto
SII lilla distesa di basalto III/Icallico.
AII'orizzolltc, iII alro a sillistra, si
illfl'avedollo fe col/il/C eltc eimmdallo
Nazaret. La Vallcdi lzrcc!, al eClltro,
èfol"llUlta da II//afaglia la/crale e!le si
es/clldc dalla grallde pimllll'a di Ciudea
fillo al/(I IInlle dci Giordallo perso est;
tallto è IJCro dlc o...\!gi i/IIOIIIC stn
a illdicare l'illtera ZOlla e colI/prcllde
qllel/a chc lIella Bibbia è dctta Gralldc
Pialll/ra. La Valle di lzreel di biblica
IIIcmoria 11011 è a/lro che 1111 bacillO
sprC!.{olldato, riempito difertilissilllo
terrello lIIaI'llOSO, IICro e rossieeio,
c, data In Sl/a posiziolle iII mezzo
a III/(/ zOlla 1I1O/1/I/Osa, rapprcsellfal1a
lIell'alltichi/à il percorso storico del/e
i/l11(/s;olli. Proprio iII qllesta valle,
Gedeolle ~{erl"ò le sI/e campagl/e
COII/ro l'oppressione dei Madialliti
c lel/Illarciò COlltro gli Oli/ridi.

III/ UIIII/II/IIlI/UII II/11/11l1/llIllil III IIl1/lI/lI/lI/lIII IIl1/lI/l IIl1/l1111


~III11I11 '111111111111111
=;
~
0=
=;
~
~
=;
§
0=
=;
§
0=
=;
~
=;
~
=;
~
=;
~
=;
~
=;
=;
=;
=;
=;
=;
=;
§
0=
=;
~
=;
=;
=;

~
0=
=;
~
=;
~
=;

~
0=

~
0=

~
0=
=;
~
!
=;
=;
§
0=
=;
§
0=
=;
§
0=
=;
~
=;
=;
=;
=;

~
0=

~
=;
§
~
=;
§ I MONTI DI GIUDA. Quc'sta speJ({f{o/are pm/oTtlllfic{l aerea /IIostra le pcndicj Mblici, gli (/.~ri(()/'ori (!f/e'I/lIIIO (011I;l/ciato a 'm~rorl/lal'e il1/errnz.u
0= irr(l!lIte ddh' altI/fericI/a CiI/dCII, (/ SUd-Ol/l'SI di Gl'fllsa/l'lIIlIIl? e (J ouide,,/(' i der/ivi delle colli/lc, per nm'slare l'(:ffeuo dellastallte delle preripitaziolli
=;
=; dd/a filwl rlcffo spartùu,!lIc. UI/a //o/(a ricoperto da IIl1alolfa vegl'fflziolli', ntlllo~rel'i(h/'. Le aree /lcnli rollillafc corrispolll/OIIO n/fcJl/do c/ex/; /fadi,
=; illerri/orio è 5((1/0 (/ poco (1 pow de/losta/o r/(/Werosio/lc, /lUI,fill dai tell/pi IlIlIgO i q//ali SOli o .l/ali coslmir; i /III/retti lJisiilili IIcll'illlllla,~ill('.
=;
~II IIIIl1111111 1111 IIUIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlJIIIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlJlIIllIIlJIIIIlIIlIIlIIlIIUIIIIlJIIIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlJIIIIlIIlJIIlIlllllIlJlIIllIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlJII1I111111111lJIIIIIIIlJIIIIIIIIIIlilII/I/
IMMAGINI DELLA TERRA SANTA

1111 1I11IJIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIJlIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIJIIIIIIIIIJIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII111111111111111111111111111111111111'11111111111111111111111111111111111111111rllllllll'IIIIIIIIII/IIIJllllllllllllllm
:=
§
~
:=
§§
;:

§
§
;:

~
;:

§
:=
§
;:

§
:=
.'- -J.......... :=
:=
~
;:
:=
:=
:=
§
:=
:=
:=
:=
:=
:=
:=
:=
:=
:=
§
:=
~
;:
IL MAlI MOlno. Oa/ll' aridi' distese di Qlllllrtlll si jJO.HcIIIIISWI)!CI't' le scos!iere {!Il' ddimi/{1J/(l :=
fil s/Jt)IJ(/a t>rielltnle del I\I/al' Morto, A sil/is/m, )-j /1('(/1' I/I,'(}(/si "l'l'fll)!,l!Ùllllt', irr~f!(/I(/ anI di'Ila §
(/1/11";(1//(//(' di //II I/(uli. Sul/n strati{ìcn:::io/lf a (e,.ra::::1' dd/l' spollde S(ll/Il SinI!' rillll('11II11' :=
le fraen' (Ii beli 1n'1I/a (fil/t'rsi lillc/li del/ago. Afilll('lIrll/o (lill./ìlllllf CitlH/m/tl, /1/(1 S('IIZa "Ù' :=
d'l/stira, il li IIl'/lO di questo lago sa/a/o IliCl/c IIU1111CIIIIf(1 wst(/lJ(1' (/al/'Cll(lplIrtlzitll/l'; Itlh,()f/(l, §
'1//esta è {lISI illfCIISfl t/aforli/are /fila flua wr' illa (1:: zurra (/tI' (tlc,I.!J!il1 sl///a sH}Jel:/ìrie dell'iI['!''''. :=
§
~
;:
:=
§
:=
~
;:
:=
;:
:=
~
;:

§
." :=
§
:=
?
. +';--
'~. ""'.\11
:=
:=
:=
IL DESERTO DI GIUDA. SCII/bra 1/1/ paesaggio filI/art', qlld/ol'a./Jigllrtllo qui
:=
sopra: i! i/llfo,~() imperllio, a (lIlest dci Mal' Morlo, dO/le tnllNlrlJlIO r{{ligio
:=
D(wid{' l' i riiJelli A4{/uabei. Il RisplCllde f ardc di 1111 wlore 1!J(lrteflmllC, §
wlI/(,lIl1aforl/fI(C 'I, scrisse 1/11 (lsserrlafol"e slllp~rat/(l, che Ile aVCINl :=
ripor/r'l/o Il la sellsflzio/lC di essere a dI/e passi dal ,~illdizio I/lIill('rSI//" ii. ~
;:
:=
UN UAI)I. Laforra scoscesa del Qcll, ta~~Jiata iII profol1ditiì IleI/a roccia, ~
;:
si slioda Ira i MOli/i di Gil/da l'sfocia /le! MI/r Mor/o (Sliflo sfili/do). Erode :=
/le al'('Ila colll/o.~lil/((l!t' acqlle slagio/lali per rifomire Gerico, e sia Gt'SII sia S
;:
la dcciII/a 1"~l?ioJl(' rOIUtl/w sc.~l1iroIlO il SI/O percorso./ìllo a GemSah!llIIl1c. :=
11111 IIfU IIUIlfIlIlIllUUIlIllIflIflIllIflIflIflIflIllIflIflIllIllIflIflIflIflIllIflIflIllIllIllIllIlIlf/IflIflIllIflIllIllIflIflIflIflI
~ ~
11II1II11l<

i bibli 1
A
San lO·

Gaza
,------ -
1
1
1
1
1
1
50·
1
1
1
1 J
;-
300 metri
c
l'''
1 IOOmelri
I
1 Livello dc mare

iLv.a~inw.Jmt.,o
pa~_~~~ __ j
colori delle cartine in queste
19inc e nelle due seguenti,
Ime mostra il.piccolo grafico
~i a destra. indicano l'altitu-
ine e '1011 la vegetazione. Il
unto interrogativo a fiallco di
feuni nomi significa che vi è
uaIche illcerte:ua sull'esatta
bicazione di quella localit· .

t E
33'00'

1 colori delle carline in queste


pagine e nelle due seguenti,
come mostra il.Piccolo grafico
qui a destra, indicano ~aJtitu­
dine e non la vegetaz,olle. n
punto interrogativo a fianco .d~
alcuni nomi significa che VI e
qualche il/certezza Sflll'~s~tta
ubica::.iolle di quella locallt .

Cesarea
N

t
Soco.

t
.Afek
·Eben-Ezer?
·Gat-Rimmon?

// ~oppe
(Giaffa)

.Ono
• NebaUat

Lod ·Cadid
,M...d-
Haslì\ahU
Porto di Iamnia
I .Elteke?
.Iabneel
Ghezer
I Ghibbeton. • Aialon.
Cedron. Emmaus·

/_.
Siccaron· Naama?
/ Timna
Bezer?
Ekron?·
(Accaron?)

• Madaba

Gat? • Nadabat?

• Baal-Meon? ..,.
Almon-·
Diblataim
Moreset~Ga

Zenan· Maresa.
Lacmas?
Lachis •
·EgIon?
Migda1-Gad?·

L_---l._ _-"'-_-''f-_-::;20 "m


lutta.
CopynghlC 1981 Tbc- Re.lI(kr's Dig Assorurion.lnc. Debirè.
..,. 50' Duma· 3S"OO'
Soco M 00 •

1
I I
.• ZikJag? _ SO' 35~OO'
3lT • .Zanoach?
Cerar .En-Rimmon
lattir· .Anim
Sansanna. • Kerio -Ch'ezron?

Bet·Pelet? •
.Iesua? • Ara

.Saruchen Molada?
• Bersabea
la :? • Kabzeel?
.Arad
Corma

• Aroer

.,.

"'"
~

"'"
'<!
'l:
30'

Hl'
Il mondo dei Patriarchi
Con Abramo C i suoi discendenti Isacco, Giacobbe e Giuseppe, fiume crea paesaggi di inC:lI1tevole bellezza. Nei pressi della
il popolo della Bibbia fa il suo ingresso ufficiale nelle pagine prima cateratea, rupi e gole di arenaria dalle calde sfumature di
della storia. I Patriarchi di Israele, infatti, sono i piu antichi giallo, marrone e rosso si riflettono nelle acque increspa te. Pill
personaggi biblici che è possibile inserire, con un certo grado di in là, il fiume scivola interminabilmente attraverso la "terra
sicurezza, in un contesto storico-geografico ben preciso. nera", una pianura alluvionale di colore nero-grigiastro; poi
I progenitori della nazione israelitic:l, la cui storia è n:lrrata lambisce la "terra rossa", dove, dietro i dirupi di arenaria e di
nella Genesi (capitoli 11-50), sono vissuti tra il 2000 e il 1500 roccia calcarea che delimitano la vallata, si estende il deserto.
a.c. (v. tavola cronologica a pago 242). Il loro mondo abbraccia I Ancora più oltre, la pianura alluvionale si allarga e l'azzurro del
un vasto panorama dell'antico Medio Oriente: il grande arco di Nilo spicca 111Illinoso contro il verde e il nero delle sponde, il
terra che si estende per più di 2.000 chilometri dalla Mesopota- rosso del deserto e i colori sempre mutevoli delle colline. La
mia, a est, fino all'Egiteo, a occidente. Circondata da montagne pianura si allarga ancora di più, respingendo il deserto di altri
imponenti, deserti inaccessibili e mari infidi, la cosiddetta Mez- 10-15 chilometri, specie lungo la sponda occidentale, per circa
zaluna Fertile era in pratica autosufficiente sia dal punto di vista 300 chilometri. Nel Basso Egitto, prima di sfociare nel Mar
culturale sia da quello economico, anche se poi i suoi abitanti a Mediterraneo, il Nilo con i sedimenti trascinati a valle dalle sue
volte ricorrevano al baratto con i popoli limitrofi, offrendo i acque ha creato un delta lungo 160 chilometri e largo 250 nel
loro prodotti in cambio di materie prime. Il territorio era domi- punto massimo. Mentre a sud il fiume contribuisce a unire le
nato da due importanti sistemi fluviali: il Tigri e l'Eufrate in popolazioni dell' Alto Egitto, qui nel Delta divide il paese: nei
Mesopotamia, c il NiIo in Egitto. tempi antichi, erano sette i rami principali del Nilo (oggi ne
restano soltanto due), senza contare i numerosissimi corsi
Fra il Tigri e l'Eufrate minori, che intersecavano e dividev:lI1o il suolo nero e f:1ngoso.
La parola "Mesopotamia" deriva dal greco e significa lettcr:Jl-
mente "tra i fiumi": la regione, infatti, si estende fra il Tigri e Sumer, prima civiltà urbana
l'Eufrate. Le sorgenti dci due corsi d'acqua si trovano sugli Fu proprio alle due estremità della Mezzaluna Fertile, lungo le
altipiani della Turchia. Il Tigri, lungo 1.950 chilometri, scorre sponde di queste importanti arteric fluviali, che apparvero le
veloce fino alla pianura della Mesopotamia mcridionale. L'Eu- prime civilt?! urbane della storia dell'umanità. Si svilupparono
frate, invece, segue un percorso pill tortuoso di circa 2.760 dapprima nella Mesopotamia meridionale, che è stata perciò
chilometri, per congiungersi al Tigri solo un paio di centinaia di chiamata la "cuIJa della civiltà". A partire forse dal V millennio
chilometri prima di sfociare nel Golfo Persico. Meno irrom- a.C., questa zona fu abitata da popolazioni che si stabilirono in
pente dci Tigri, le sue acque non S0110 per questo meno minac- villaggi disseminati nella pianura fra il Tigri e l'Eufrate. l primi
ciose: l'Eufrate causa spesso terribili inondazioni e, nel punto in abitanti svilupparono quellc tecniche fondamentali di irriga-
cui attraversa il terrcno durissimo e impenetrabile delle pianure zione che permisero loro di coltivare ccrcali e frutta; si dedica-
meridionali, il suo corso subisce talvolta mutamenti repentini, vano anche alla pesca e all'allevamento dci bestiame, ideando e
con conseguenze disastrose. A metà del loro corso, i due fiumi raffinando via via sempre più l'arte della tessitura, della cera-
si avvicinano fino a trovarsi separati da ulla fascia di pianura mica, della f:1legnameria e della costruzione. In seguito, verso il
larga appena una trentina di chilometri, per poi allontanarsi di 3500 a. C., fecero la loro comparsa sulla scena alcuni popoli di
nuovo e scorrere in direzione sud-est per altri 300 chilomctri, origine diversa dalla semitica, chiamati SUllleri, che si ritienc
prima che le loro acque confluiscano in un unico alveo. provenissero dall'Asia centrale. Il libro della Genesi (11, 2) con-
In questa zona, il suolo è di solito molto fertile, ma il clima serva un accenno che pare un riferimcnto aU'arrivo dei Sumeri:
passa da un estremo all'altro: d'inverno la temperatura scende (( Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura
spesso sotto lo zero, mentre d'estate supera f:1cilmente i 40 gradi nel paese di Senna:lr (Sulller) e vi si stabilirono Il.
all'ombra e le tempeste di sabbia impregnano di pulviscolo l'aria I nuovi arrivati studiarono e realizzarono una ingegnosa rete
torrida, come nebbia fitta. La pioggia non è molto frequente in di canali d'irrigazione e di dighc, di notevole complessità, che
questa vasta pianura, che si estende monotona verso l'orizzonte. permise loro di sopperire ai bisogni di una crescente popola-
A nord e a est, invece, fra il Tigri e la catena dei Monti Zagros il zione. Da questa espansione emerse una nuova civiltà, più raffi-
fertile terreno marnoso, bruno-rossiccio, viene irrigato dagli nata ed evoluta della precedente. In pochi secoli, i villaggi si
amuenti minori e dalle piogge occasiona li. Le colline offrono trasformarono in città e i Sumeri svilupparono un sisterna poli-
allo sguardo UIlO spettacolo ridente quando, dopo le prime tico e sociale basato sulla città-stato. Intorno al 3000 a. C., la
piogge primaverili, si ricoprono di un tappeto di fiori; d'estate, pianura appariva verdeggiante per le coltivazioni di grano e
però, il sole implacabile brucia rapidamente ogni traccia di d'orzo, e vi spiccavano diversi centri abitati importanti: Ur,
vegetazione e la terra assume un uniforme mantello marrone, Nippur, Urueh, Eridu, Lagas c Kish.
mentre gli illverni sono ancora più rigidi che in pianura. I Sumeri costruirono le loro città con il materiale di base più
facilmente reperibile in un paese privo di legname e di pietra da
La valle del Nilo costruzione: il fango. Grazie a questo semplice impasto di terra
In Egitto, all'estremità opposta della Mezzaluna Fertile, scorre il e acqua, modellato in mattoni e lasciato asciugare al sole, essi
Nilo, fiume regolare e prevedibilc, di gran lunga piu benevo!o furono in grado di erigere imponenti mura intorno alle città, sia
dci Tigri o dell'Eufrate. Alimentato dalle piogge Illonsoniche a scopo di protezione delle une contro le altre (poiché le città
che cadono sugli altipiani etiopici, da giugno a settembre il Nilo sU111ericbe restarollO a lungo autonome politicamente e si com-
si gonfia di acque limacciose, che un tempo addirittura straripa- battevano senza sosta per la supremazia), sia cOntro i nemici
vano (da un secolo a qucsta parte, invece, esse sono imbrigliate stranieri, i predoni delle montagne e i nomadi del deserto, che
d:l dighe e canali); in tal modo, la vallata, che è pressoché priva non davano tregua e costituivano una minaccia perenne. Entro
di precipitazioni, riceveva vita, perché il fiume depositava sul le mura delle loro città, i Sumeri, in onore delle molte divinità
terreno un ricco fertilizzante naturale, cioè un denso sedimento da loro adorate, innalzarono costruzioni imponenti a forma di
di origine vulcanica, che la corrente aveva trasportato per piramide a pill piani sovrapposti, chiamate ziqqllral.
migliaia di chilometri. Popolo davvero notevole per la ricchezza del suo ingegno e
Mentre il suo percorso si snoda in meandri in direzione nord, delle sue invcnzioni, i Sumcri furono i primi a usare l'arco e la
"""r""l"r<;r\ Il" <;t('rl11in~tf' r1i,tr,r cii s;lhhi:t dci deserto cl!iziano. il ruota, quest'ultima per il trasporto e per modellare l'argilla nella
IL MONDO DEI l'ATIlIAIlCHI

PAESAGGIO DELLA MESQI'OTAMIA. Nd delta paludMo del T('(ri (' dell'El/frate, al/cora o.'!.~i si I/sal/o
queste esili ed elegal/ti barche per illmsporto di lIIerci e persoJ/c. llllbarcazùlII; iliO/IO si",ili,
folte di gil/uclii il/frecciati, Ila/ilio 50/C(/10 q//e5le stesse arqm' piI' (Ii 6.000 iTllIlifa, qual/do sorse
/Iella pimll/rfl della Mesoporalllia II/W dellt· pii, allliche dllillà (Iella ferra.

UN DOCUMENTO SCIHTTQ DEI SUMEnl.


È //1/ prislI/a (Ile porla inciso iII (a"a!/eri
CllI/eiforn,i 1111 elI'I/CO dei sO/lfalli
SlIIllcr;ci. Qllrs/o sis/r'II1f/ di s(I'itrl/m,
il pill (lIIfico c11l' si (01105((/,/11 iIlIlCII(a(O
IId/o terra (li SI/ma 1Ir/ / I J miflt.'lIl1io
a.C. Popolo di collllllerciallli, i SIfIllC'ri
;mrodl/ssero questi loro simboli afonlla
di (/II/l'O iII tutto il Medio Orielllc, (/01/('
il sistell/a "CIII/C mpidamellte df[flisO
e assimilato perclu? si adaltal'a
facilmel/te allc diI/erse li",I!"e.

USANZE SUMEIUCHE. Qllesftl sfa/llclla


di sesso pro/lel/iCl/le dtl{f(/ McsopOfallli(/,
dOl/C è stata ril/VCIII/fa il/ //11 fClI/pio
sl/lIlcrico, risale a/III l/Iil/Cl/11io cirm
a.C. Rappn'sclI/a IIl/ft'de/e che SOlTC...I!..I!L'
illlllallO 111111 coppa per le lilmgiolli,
llsata Ile/h- cL'rimollie religiose.
La pettil/alllra, la barba arricciata
e l'abito o,."a/o daJmll,f!.c appaiol/o
((/ratteristicl/c lipichc di q//ell'epow.
9~~
~ ES Op:
M' ~ Mari.,-- __

O ~
~
'v1 ~

D'ARABIA

DESERTO
- -~<;t - --:=]
-- .~~_ ~1;.'j!.
; -.:-:: - iii'f"~~~

MAR NERO
"

~
7
'1" ...-".)"
"
~'-
C'
'Y

'" ~

cl~'
~
f,.,\)
~
ti
'l

D'ARABIA

pESERTO
IL MONDO DEI PATRIARCHI

fabbricazione dci vasellame. Scolpirono nella pietra le immagini Potenza e fascino dell'antico Egitto
delle loro divinità e dei loro governanti, c scoprirono c applica- Subito dopo l'evolversi della singolare cultura dei SUl11eri, la
fOllO la complessa tecnologia delle leghe metalliche: unendo lo scintilla delJa civiltà scoccò anche all'altra estremità della Mezza-
stagno al rame, sapevano ottellere il bronzo, che poi forgiavano luna Fertile, in Egitto. Gli Egizi:mi scoprirono il sistema di
in varie forme, producendo strumenti c utensili efficaci. Nella sfrllttare l'inondazione annuale dci Nilo per irrigare la loro valle;
matematica, furono i SU111cri i primi a inventare un sistema di COSI, riuscirono;) coltivare grano, orzo c altri prodotti nei pressi
notazione numerica, basata sui multipli di 10 c di 6, un sistema dci fiume, su una striscia di terreno lunga mille chilometri e larga
che sussiste ancora oggi nella misura dci tempo in ore, minuti c non più di una ventina. Nel Delta piantavano anche ortaggi,
secondi, c nella suddivisione del cerchio in 360 gradi, fruua, IiI)O e vite. Essi si occupavano pure dell'allevamento del
La massima gloria dci SlIlllcri, tuttavia, resta l'invenzione c lo bestiame, in particolare nell'accogliente terra di Gosen, nella
sviluppo di un sistema completo di scrittura, chiamata zona orientale dci Delra. Sul Nilo, il traffico fluviale si muoveva
cuneiforme perché si basava su segni a forma di cuneo che con facilità in entrambi i sensi: verso nord, sospinto dalla cor-
venivano impressi in tavolette di argilla. Fu proprio questa rente e, verso sud, dai venti che soffiavano dal mare.
invenzione a marcare l'inizio della storia scritta: per la prima L'Egi{to era 1110lto più isolaro, dal punto di vista geografico,
volta, l'umanità cra in grado di tramandare alle generazioni dcII a terra di SUl11cr: f:1ttO che avrebbe Jvuto lIna parte impor-
future la saggczza e l'esperienza accumulate ne] passato. Sulle tantissima nel foggiare il caraUcre della nazione e della sua
tavolette di argilla sopravvissute fino ai nostri giorni, i Sumeri civiltà. Il paese nOI1 doveva sottostare ad alcuna minaccia o
ci hanno bsciato un pregevole rctaggio letterario: miti, poemi pressione eos{;)ll{e dall'esterno; perciò, gli Egiziani non costrui-
epici, inni e il primo codice legale della sroria dell'umanità. rono l11ai grandi ciuà fortificate, come quclle dei Sumeri, e per
Questi scritti fanno rivivcre davanti ai nostri occhi un popolo molri secoli non ebbero neppure bisogno di istituire un esercito
animato dall'entusiasmo per la vita, il cui ottimismo crJ, però, regolare. Eppure, fin da un'epoca remota, forse a partire dal
temperare da un profondo senso di insicurezza e di vulnerabilità 3100 a.C., l'Alto c il Basso Egitto sì erano fusi in un unico
di fronte alle tremende e imprevedibili forze della natllra. Molti Stato, altamente centralizzato, efficiente e potente; ogni qual
secoli prima che la storia di Noè trovasse posto nella Bibbia, vol{a la s{abilità politica vacillava, intervenivano le condizioni
nelle loro leggende i SUll1eri Jvcvano descritto un grande dilu- naturali del paese a f.1vorire l'unirà, e l'unità generava la forza.
vio, un'imnune catastrofe che aveva distrutto l'umanità. Gli Egiziani furono i primi a erigere strutture 1ll0nul11entali in

PAESAGGIO EGIZIANO. UII COlltadillo lallom lafertile term lIem della IIalle sui mlllpi il limo ri(((} di lIIil1em/ifertilizzallti e colllla la vasto rete di mllali
del Ni/o. III/etodi agricoli 1101/ SOl/O mll/biati lIIolto dai tempi pill amichi: per l'irrigaziolle; l'aratro, cile appare ,già negli a.ffresciti risalel/ti al periodo
al/com 0JLt!i la popolaziol/e diprlll/c dal/a piella all/II/ale del Nilo, cite depllSita dell'Al/tico Regllo (2664-2180 a.C.), è allcora oggi tirato dai blloi.
IL MONDO DEI l'ATmARCHI

LE pmAMIDI DI EL-CIZA. Il gmlldioso


complesso di queste tOlllve resali,
simvolo della credcl/za cgizialla
lIelfa lIila dell'al/ima dopo la IIlOrte,
dOlllil/a le sabbie del deserto ormai
da 45 secoli. Le pirl ,~ralldifilrollo eref/e
iII oliare deifaraolli Miccrillo, Cll(jì'ell
(' Cheope. Costmite COli vlocchi
di pietra ralcarca, COIIII/W pelfeziol/e
tale da pOlcrfarc a I/ICIIO dcll'impiego
di II/(/{t(/, le piral/lidi 11(//1110 perso
il loro rilJcstilllelilo estel'llo di arcl/aria;
solo la IOllllw di Chcfrell (al celltro)
coI/serva iII pafte il rillestimcllto
or(~il/afio slllla SOl/lIl/ilà. Le tre lomh/'
satclliti difrollle alla piral/lide
di Miceril/o (iII primo piallO)
(/ppartCllgollo al/alallliglia del.f{/raol/e.
La tOlllha di C!I(:frCII sell/hra pili
impol/ellte della ,erallde piramide
di Cl/cape, quasi tolalmcllte I/as(()sta,
perché COSlfllila SI/l/II rilicl/() lIarllralc.
CIi sllldiosi illda,l?allo allcora oggi
slll sigllifimta del/a particolare
disposiziolle di qllesti 1II0/IIIII/Cllti.

pietra. Le piramidi sembrano concentrare l'essenza stessa del- ni, gli Egiziani hanno saputo ispirare e affascinare l'immagina-
l'antico Egitto: massicce, inimutabili, si direbbe quasi che zione umana come nessun altro popolo. Attraverso i secoli,
affondino le radici nell'eternità. Nulla al mondo riesce a rivaleg- innumerevoli spettatori hanno ammirato con stupore reveren-
giare con queste tombe reali, tra cui spiccano soprattutto la ziale tombe e templi ricoperti di descrizioni pittoriche che esal-
piramide a gradinata costruita da Zoser nel corso della III Dina- tano l'amore per la vita di questo popolo e la sua fiducia (COSI
stia (2664-2615 circa a.c.), a Saqqara, e le tre grandi piramidi diversa dall'atteggiamento dei Sumeri) nell'immortalità e nella
dclla IV Dinastia (2614-2502 circa) di El-Giza. Perfino al giorno sicurezza del suo mondo materiale e spirituale.
d'oggi, questi sepolcri colossali lasciano attoniti, come testi-
moni di incredibili realizzazioni di ingegneria. La pill maestosa Canaan: un ponte fra le grandi potenze
di tutte, la piramide di Cheope a EI-Giza, occupa un'area pari a L'anello di congiunzione tra la Mesopotamia e l'Egitto era il
53.000 metri quadrati e raggiunge un'altezza di 146 metri; è paese di Canaan, un fertile lembo di terra che si restringe a soli 60
formata da 2.300.000 blocchi di pietra tagliati nella roccia, chilometri di larghezza tra il Mediterraneo e il fiume Giordano.
ognuno dei quali pesa in media due ton- Qui colline e vallate movimentano il pae-
nellate c mezzo, mentre le nove lastre di saggio. Non essendoci grandi fiumi, j
granito, che formano il soffitto della ca- suoi campi, orti e vigneti dipendevano
mera sepolcrale del sovrano, pesano cir- totalmente dalle piogge stagionali, che di
ca 45 tonnellate ciascuna. solito hanno inizio in ottobre, aumenta-
GH Egiziani inventarono il primo calen- no in dicembre e continuano fino ad apri-
dario solare di 365 giorni, dividendo l'an- le. Le precipitazioni vanno per lo più dai
no in dodici mesi di 30 giorni, più 5 giorni 250 millimetri di pioggia l'anno nel sud,
festivi. Nessun altro popolo antico li supe- ai 570 sugli altipiani centrali, fino a tocca-
rò nell'arte della medicina: grnie alla loro re i 750 millimetri nelle regioni più eleva-
pratica di mummificare i cadaveri, essi te della Galilea, nel nord del paese. Ma le
svilupparono una notevole conoscenza piogge tendono a concentrarsi in brevi
dell'anatomia umana c si rivelarono in periodi e, quindi, sono spesso a carattere
grado di eseguire delicati interventi chi- temporalesco. Le violcnte precipitazioni
rurgici sugli ammalati. Idearono, inoltre, che si abbattono sulle colline contribui-
un complesso sistema di scrittura, serven- SCOllO ad accelerare il degrado dell'am-
dosi dapprima di pittogrammi, cioè di di- biente, asportando il sottile, prezioso
segni che raffigurano oggetti o idee, e tra- strato di terreno in superficie. Nelle buo-
sformandoli poi in geroglifici, disegni più ne annate, la grande pianura di Galilea
stilizzati corrispondenti a parole e suoni. permetteva due raccolti, e anche le strette
Nel campo della letteratura, gli Egiziani, valli centrali producevano messi abbon-
differenziandosi dalla varietà e dalla ric- danti. Nelle annate meno favorevoli, tut-
chezza d'ispirazione dci Sumeri, si appli- tavia, lo spettro tel11utissimo della care-
carono con successo ad altre discipline: stia seminava la desolazione nel paese.
scrissero trattati di medicina e lunghi testi Il ruolo storico dclla terra di Canaan è
in materia religiosa, ma soprattutto esalta- sempre stato quello di una via principale
rono incessantemente i loro sovrani, nar- L'UNIFICAZIONE DELL'EGITTO. Qllesta tavolef/a di comunicazione tra l'Egitto e la Mcso-
randone le imprese gloriose sulle pareti di illscistO, de/3100a.C. circa, raff(gllra ilfaraolle potamia. Lungo le sponde del Mediterra-
templi e palazzi. NanI/CI', al ql/ale spcsso viellc attribllita la mossa neo e lungo le dorsali degli altipiani della
Con queste loro grandiose realizzazio- politica dcff'lIl1iolie dell'AllO e dci Basso E,(?iffa. Transgiordania, correvano due piste
lllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll"IIII/IIIIIIII/IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII'I"111111111111111111111 1II111111~

§ ~
~
~
-==-=

=
~
=
~
=
~= §
= '"
==-
§=
~- '"
§
= -=:_;
§=

~= -
§=:=:-

§
!= ~;
~
=
§ §
§==:=
~
'"

=
§
=
§
== =
~- ~
=
== §=

'=
"
~
=
§
= ==
~=:=~ ~
§
~= _= IL PIV ANTICO AI~CHIVIO DI STATO. L'archeologo Paoltl
Mnl/hiae (iII nlw a sil/islra) diswfe di Eh/a a TrII Mardik!l,
1==
_
dOllC SOl/O iII CO/'50 gli mwi iniziali ilei 1964. Si sal/O ripor/ari
:: (Il/a luce /1/olti I/I(lllrifatti, 11/(/ /a scoperta Piii emoziol/allte è stata §=:_
~_ il ritrol!(/wl'lIto dell'archivio di Stato (ql/i sopra), cile COl/fellClla
pill di 16.000 ta/Jofetre il/rise COli 1(/ serirtllra (llI/riforllle (per lo pill ==
==_=== SOIIO ri/llasti però FallllllC1/li). Molte {a!JQ/elfc, COIIIC quclle §
a sillistra, 11011 solo hml/IO rillc1tuo l'esistellza di lilla 1111011(/ IiI/glia, §=
~ i
1/1(1 lUI/iliO fomiro al/che parccchi indizi p('/" lilla 1IIi.~/iore
(OlIIpreIl5;0Ill' (Ielfa cii/ilrà dci S'IIl/('ri c (/coff'illTcm AI/fico Oriel/te.

== ~
~ , = ~
1
~

EBLA: IL RITROVAMENTO DI UNA CIVILTA SEPOLTA ~


~== Ebb, una città ddb Siria totalmentc dimenticata nel corso dci vcnne a trovarsi sul cammino dell'Impero Accadico in piena ~
millenni, sta emergendo di nUovo dai detriti di un grande 1('1/ espansione, e fu distrutta nel 2250 a.C. Ricostruita e distrutta ==
§== (collinetta artificiak') situato a circa 320 chilometri a nord di all11l'nO due voltl' ancora, Ebb fu ridotta a poco piu di Ull ele- ~_=
Damasco, pronta a reclamare il suo giusto posto fra le antiche mento marginale nel corso degli L'venti storici ... fino ai n::ccnti
§= civiltà della Mesopotamia c dell'Egitto. ritrovamcnti archeologici. ==
Una spedizione archeologica italiana, guidata da Paolo Mat- La scoperta pill aff.1scinantt: è stata scnz'altro l'identificazione §_
== thiae, iniziò gli scavi in questa località nel 1964, ma ci vollero di una nuova lingua semitica, chiamata "eblaita" da Giovanni
~_ dieci anni di lavoro prima di riuscire a stabilire che Ebla era il Pettinato, il primo epigrafista ufficiale della spedizione. ~_
"'== centro di una delle rcgioni piti densamentc popolate del Medio L'eblaita, che dimostra legami soprattutto con la lingua degli ==
Orientc nel III millcnnio a.c.: si ritiene, infani, che la città Accadici e con altre lingue semitiche, ha indotto alculli studiosi a ~=_
- annoverasse ben 260.000 abir:ll1ti. Ebla vantava un pabzzo reale presupporre legami tra Ebla c personaggi c avvenimenti del-
~== c un immenso archivio di Stato, il piu antico che si conosca. l'Antico Testamento. A un cnto punto L' stato annunciato che, ~_=
Dagli studi preliminari eseguiti sulle tavolette in caratteri tra le migliaia di tavolette, si erano ritrovati riferimcllti alle ci n- _
;:: cuneiformi ritrovatL' nell'archivio, gli studiosi sono riusciti a gLie "citt:! della valle", mcnzionate llella Gencsi (14, 2). Poi, si è ~
§=_ determina n: che Ebla era un fiorente centro commerciale. Sono detto che altri nomi biblici apparivano negli archivi. Mentre il ~
stati identificati numerosi rapporti di scambio che univano que- dibattito fcrve tuttora, le accurate indagini archeologiche stanno §_
==="'_ sta città ad altre, anche lontanissime, come Kanish a nord, Ilcl- riportando alla luce la vita di ulla grandl' città sorta piti di 4.0Cl0 ==
l'Asia Minore; Mari e Tuttul a sud-est, sul fiume Eufrate; e forsc anni fa, divenuta un centro prospero c operoso, e destinata a §=:
;:: allche CalOr, Tiro c Meghiddo a sud. Purtroppo, però, Ebla cadere e scomparire nel nulla fino ai giorni nostri.
§
~"IIII11" /I /11111111lI/lI/ IIIlI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/1111 /1111lI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/IIIlI/lI/lI/lI/lI/lI/IIIlI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/1111 /I lI/lI/1111 /Ili/ lI/lI/lIIlI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/lI/l ~
IL MONDO DEI PATRIARCHI

com111crciali d'importanza intcrnazionale: la Via dci Marc c la rinascimento politico c culturale, che diede un nuovo impulso
Via Regia. Le città di Canaan - Meghiddo, per escmpio, sull'im- all'cdilizia c incoraggiò una rinnov;Jta attività letteraria. Tutta-
ponantissima via costiera, oppure Sichcm, situata a un crocevia via, il nuovo ordinamcnto non riuscf mai a tenere unite le varie
interno di grande traffico - dovevano la loro opulenza non sol- città sotto la guida di un forte governo centrale: si riaccesero le
tanto alla fertilità delle campagne che si estendevano attorno alle antiche rivalità e le città ripresero a combattcrsi per la suprema-
mura, ma anche al fatto di trovarsi sul percorso di questc vic di zia politica e commcrciale, creando una situazione insostenjbi1c
scambio. Tuttavia, Canaan rcstò poco pili di una provincia chc fini, inevitabilmente, col preparare la strada all'asccsa delle
sccondaria pcr la maggior panc dclla sua storia, assumcndo un dinastie amorrce, già ben radicate nella Mesopotamia. Alla fine
ruolo politico di rilievo solo sporadicamcntc, quando Ic grandi del XVIII secolo a. C., il territorio si trovava sotto il controllo
potenzc dci nord-est e dci sud-ovcst si ritrovavano indebolite. dell'Impero Babilonese c del suo grande re Hammurabi. Tutta-
La conformazione del terreno serviva pili a dividere che a via, il rctaggio culturale di Sutner non si spense nel nulla, bensl
unificare i Cananei, e la loro coesione politica non fu mai realiz- continuò a prosperare a Babilonia, e le scienze e la letteratura
zata: ogni città era costantemcnte impegnata in lotte incessanti conobbero un periodo di grande splendore. Hammurabi è
contro le città vicine, mentre sopraggiungevano scmpre nuovi ricordato ancora oggi per il suo celebre codice legale, dcrivato
forestieri ad aumemare la confusione e l'instabilità. Il Negheb, a in gran parte dalla precedente compilazione di leggi. la prima
sud, c le pianure al di là del Giordano sostentavano numcrosc che si conosca nella storia dell'umanità, raccolta da Ur-
tribli di pastori nomadi, i quali attaccavano di continuo Ic zone Nammu, il fondatore della Terza Dinastia di Ur. Il Codice di
periferiche, pili scoperte e vulnerabili, e di t:m[o in tanto si Hammurabi precede di vari secoli le leggi bibliche di Mosè,
avvcmuravano anche nell'interno.
Ma altri nomadi, dal temperamento pili pacifico, abbandona- In cammino verso la Terra Promes~a
rono presto i deserti aridi e infuocati e invasero il paese di Canaan Secondo il libro dclla Genesi (11, 27.31), la patria originale di
alla ricerca di una patria dove coltivare viti e ulivi, e anche Abramo c della sua famiglia era la città di Ur, nella Mesopota-
impiantare campi d'orzo e di grano, allorché trovavano buoni mia, dove forsc visse all'epoca in cui la civiltà sumerica godeva
pascoli per le loro greggi. Fra questi stranieri vi era Abramo. degli ultimi bagliori di gloria. Ur era, a quei tcmpi, la città pili
importante della regione, la capitale della dinastia al potere;
All'epoca di Abramo fondata più di 1.500 anni prima, era situata sulle sponde dell'Eu-
Al tempo dci Patriarchi, le terre del Medio Oriente avcvano già frate, dove attraccavano ai moli i vascclli a vela, carichi di merci,
una lunga tradizione e una storia illustre. Le popolazioni locali, provenienti da lontani paesi. Vaste distese di campi irrigati c
pur cominciando ad allacciare rapporti commerciali con terre e coltivati con cura circondavano le imponenti mura della città, al
popoli piti distanti, erano in pratica autosufficienti. Di solito, di sopra delle quali si stagliava la famosa ziqqllrafdi Ur, un grande
ma non sempre, disponevano di una piccola forza militare che tempio a torre, su tre piani, che alla basc misurava circa 60 mctri
permetteva loro di sopravvivere alle pressioni sia degli abitanti per 45 e in altezza superava i 20 metri; sulla sua sommità si
delle montagne sia delle tribù del deserto, sospinti dal perenne trovava un santuario dedicato alla divinità protcttricc della città,
desiderio di accaparrarsi le valli più fertili. L'era dei Patriarchi e il dio sumerico della luna, Nanna (oggi, le rovine di questa
quella immediatameme precedente corrisposero a un periodo in ziqqurat, situatc nell'Iraq meridionalc, rappresentano la princi-
cui, per varie ragioni storiche, venne meno quella capacità di pale testimonianza tangibile della civiltà sumcrica; molto tempo
difesa. Era un'cpoca di vasti c profondi sconvolgimenti, almeno addietro, l'Eufrate mutò corso, allontanandosi dalla città e
per gran parte della Mesopotamia e del paese di Canaan. Gruppi lasciandola perciò seppellire dalla sabbia, e la ziqqllmf ora appare
di nomadi bellicosi riuscirono a scalzare le difese c a mettere in al visitatore come un solitario ammasso di mattoni di fango sullo
ginocchio quelle chc un tempo erano state grandi e potenti città. sfondo di un paesaggio desolato e desertico).
A Canaan, dove dopo il 3000 a.C. si era verificato un notevole Abramo, con il padre Terach, la moglie Sara e il nipote Lot,
sviluppo urbano, gli invasori nomadi (probabilmente popoli lasciò Ur, dice il libro della Genesi (11, 31), " per andare nel
semitici conosciuti sotto il nome di Amorrci) distrussero le città paese di Canaan I). Probabilmente, essi seguirono il corso dcl-
e seminarono il caos in tutto il paese. L'alba del Il millcnnio vidc l'Eufrate, incamminandosi verso nord-ovest con le tende e gli
un graduale ritorno alla stabilità politica, mentre i nuovi arrivati armenti, finché 11011 raggiunsero la regione denominata Paddan-
fissavano i loro insediamcnti c fondavano nuove città. A partire Aram, dove il deserto della Mesopotamia incontra i primi rilievi
da qucsto periodo, sembra che anche gli Egiziani abbiano eser- delle montagne dell'Anatolia. Distesa illimitata di steppe, sol-
citato un ccrto controllo politico su Canaan, c in particolare cata in profondità dagli alvei secchi dci torrcnti, la parte meri-
sulla pianura costiera intorno a Gaza. dionale del Paddan-Aram riceve abbastanza prccipitazioni pio-
I Sumeri caddero anch'cssi vittime di prcssioni esterne. Inde- vose (200 millimetri l'anno) per dar vita a una vegetazione erba-
bolita dalle continue rivalità e dalle guerre intermittcnti fra le cea c permettere perfino qualche raccolto di cereali. Nella parte
città-stato che si contendevano il predominio assoluto, la terra settentrionale, le piogge aUmentano a 250 millimetri annui, quel
di Sumer prestava un fianco vulnerabile alle tribli nomadi che che basta pcr sosrentare un piccolo inscdiamento um:I11O.
scendevano dal nord. Intorno al XXIV sccolo a. C., un popolo Quando i viaggiatori raggiunsero il centro carovanicro di Car-
semitico, sotto il re Sargon il Grande, sÌ impadronf dci potere, ran, a circa mille chilometri da Ur, vi si stabilirono. Li si spense
dando vita alla dinastia degli Accadici, primo vero impero della Terach, lasciando il figlio Abramo alla testa della tribù.
storia, che fini per dominare non solo la regione di Sumer, ma Proprio a Carrall, il Signore ordinò ad Abramo: ( Vattenc dal
tutta la Mesopotamia c forse, a un ccrto punto, arrivò addirit- tllO paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padrc, verso il paesc
tura fino alle sponde dci Mediterranco. Gli Accadici assimila- chc io ti indicherò l), promcttendogli inoltre: ( Farò di te un
rono la cultura e la religione sumerichc e governarono quel grande popolo c ti benedirà, rcndcrò grande il tuo nomc..
territorio per circa ducccnto anni. Ncl XXII secolo ;1, C., furono (Gn 12, 1-2). Cosi Abramo, con Sara, Lot e il resto della sua
a loro volta dominati dai Gutci, orde barbariche provenienti dai gente, riprese il cammino, questa volta in dirczione sud, verso
Monti Zagros, che si impadronirono facilmente di Sumcr, ma Canaall, che distava 650 chilomctri. La carovana si spostavJ
parc si limitassero a escrcitare un controllo piuttosto formalc lentamentc, piantando le tende qua e là, c soffermandosi in certe
sulle città. Non si conoscc molto di questo periodo, ma entro il località finché i pascoli bastavano a sfamare il bestiame; di tanto
XXI secolo a.C. i Sumeri si liberarono dalla dominazione dei in tanto, si mettevano Jl1chc a dissodare il terreno, per seminare
Cutei, per dare inizio alla Terza Dinastia di Ur. orzo o grano e ottenere un paio di raccolti. Erano, tuttavia,
La Tcrza Dinastia, pur durando solo poco pill di un secolo sempre pronti a riprendere il viaggio, mentre diminuiva ormai
(dal 2060 al 1950 a.c. circa), segnò l'inizio di un vero e proprio la distanza che li separava dalla Terra Promessa.
) ·Daq ~Ic"cm '

r ~1
". çuado
dello labbok

v. ingrandimento,
qui a destra

V.
ingrandimento
, .'
in basso L
a destra

III 15 ~ li ,}Il ....,

,Ifa,...
Salalo
(.\far Mort(,)

35"00'

I
Betel •
~DaDa"
'O'

\
'ersQ l'Egitto ..",. (
Save?
l • Salem
(Gerusalemme)

4(1'

!
j
l
1Ma,... Salato,
"' AIal· ltorto)

21l"

• Genu;
.(
,

"
• Bersabea e
Bab_edh_Dhra E

li l Numeifa e~~

L'Ui\ DI FAUA. Afimc/lfa/(J tifi S(II)!C/lli (' da/h' pill,!!.l!(' ? It


;'/I)cl'/la/i, (!LTrc l/ cl/i proIlÙ'IU' da ('Si11//(/ (Idlc p;,/facili Zoar
IIil' d'a((l'SSII a C(///(J(II/, P/,o/l(Jhilll/{'/Ilr è il pcrwrm (es-Safi).
st:i!/filo t/a Abramo dopo all('l' attraversa/() il Giordallo.
l'
SODOMA, GOMORRA
E LE ALTRE "CITTÀ DELLA VALLE"
Lo storico ebreo Giuseppe Flavio, che scriveva all'incirca all'cpoca di GCSll, notava che si
potevano ancora scorgere i resti di antiche città a sud del Mal' Morto. A partire almeno dal
I secolo a.C., gli storici hanl10 situato in quella regione le bibliche "città della valle", cioè i
cinque grandi centri situati nella Valle di Siddim: Sodoma, Gomorra, Adma, Zeboim e
Bela (Zoar). In seguito, gli studiosi hanno avanzato l'ipotesi che siano stati i terremoti a
distmggcrc quelle città, facendo sprofondare le loro rovine nei bassi fondali dell'estremità
meridionale dcI Mal' Morto.
Nel 1924, William F. Albright scopri reperti ddb prima Età del Bronzo a Bab edh-
Dhra, nella regione sud-orientale dci Mar Morto. Nel corso degli scavi effettuati negli anni
Sessanta, Paul Lapp ha rinvenuto i resti di una grande città c, nelle vicinanze, un cimitero.
Dal 1973, due archeologi americani, Walter Rast e Thomas Schaub, sono riusciti a identifi-
care altri quattro inscdiamenti umani che risalgono alla stessa epoca, conosciuti con i loro
nomi arabi moderni: Numeira, Es-Safi, Feifeh e Khanazir.
Gli scavi compiuti a Bab edh-Dhra e a Numcira hanno indotto Rast e Schaub a suggerire
l'idea che queste località potrebbero corrispondere a due delle cinque città bibliche. l rilievi
ambientali confermano che, nel III millennio a.C., la regione all'estremità meridionale dci
Mar Morto C'ra piti fertile e che vi era abbastanza acqua per dar vita a una considerevole
economia agricola. Inoltre, le città-fortezza sarebbero state in grado di offrire rifugio agli
abitanti in tempi di crisi. Bab edh-Dhra, la piti estesa, molto probabilmente funzionava da
centro principale rispetto alle altre: potrebbe benissimo contenere le rovine dell'antica
Sodoma, mentre i resti della vicina città di Gomorra potrebbero corrispondere a quelli di
NlImcira.
Entrambe queste città trovarono lIna fine violellta verso il 2350 a.C., circa quattro secoli
prima della data oggi attribuita all'epoca di Abramo. E un avvenimento catastrofico di cosi
grande portata, come la repentina distruzione di tante città prosperose, si sarebbe facil-
mente radicato nelle tradizioni e nella memoria collettiva degli abitanti della regione, per
poi trasmigrare nella narrazione della vita del Patriarca.

,
" . I SEGNI DEl PASSATO. III alto, dalle acqlle
dci Mar Morto t'llIergol/o ImI/chi d'albero
§
;:
il/croslali di sa/e, du' richiamaI/O alla II/c1I1e
la statlla di sale iII CIIifu lra~rorll/ata
§
'=
la lIIo.l!/ie di Lot. Gli scavi compiI/Ii '=
;:
a Bab edll-Dllm IWlllw porlalo alla IlIcc §
l'sclI/plari dd/e mi,l!/iori 1l'ITl'((JI1l' '=
dclla prima Euì dci Brollzo (qlli a sil/istra),
cl/e risa(l!OIw al 3200-3WO a.C. SOl/O state ~'=
al/clie rÌ/wellllle n/CIII/c s(lrprelldellti camere ;:
;:
I//(/rtllarie diforll/t1 cirm/tlrl' (qlli sopra).' ;:
nlllla di silllile è sta/o lIIai riportato alla /l/((,
iII allre localilà archeologief/e del Medio §
';:::
Oricl/te. III col!ji'o///o alle sepoltI/H' lipie},c ;:
di quel telllpo - i cfl{hweri Ilellir,mlO deposti ;:
il/ cal/emc I/(/fl/mli Cl scalJ(l/e da/I'l/oll/o- ;:
;:
la IIIc/icolosn wstrllziollc di questi ossari
tl'stilll()//ia la prcscl/za di 11//(/ popolaziol/c §
(},/',~(ldl'/N1 di //(ltI'IIO/" ')('w:sst'r(' C((I//Illlli((). ;:
;:
;:
§
Il"II"''I'"I/11."."."II1l"."."I1l."J11J11II1l"."J11 .•"111111IIJ11JIIJIIJIIJllIIII III1I11/W JIIJllIIIJIIJIIJIIJIIJllJIIJIIIIIJllIIII IIJ11J11J11J11J11JllJIIIIIII/JIIJIIJIIJIIJIIJII. ~
Isacco, Giacobbe e Giuseppe
Isacco Cfa un uomo dci deserto, un pastore nomade che si spo- Un giorno, di ritorno dai campi stanco e affamato, Esali
stava da un luogo all'altro, di tanto in tanto soffCfmandosi per barattò col fratello il suo diritto di primogenirura per un pezzo
dissodare i campi c seminare qualche raccolto, sc·mprc alla di pane e un piatto di lenticchie che Giacobbe stava preparando.
ricerca di nuove fonci d'acqua per abbeverare le sue greggi. Pill tardi, a Bersabca @, Rebecca accorse in aiuto del figlio
Questo "figlio della promessa", gioia della vecchiaia di preferito, Giacobbe, per ingannare il vecchio Isacco, ormai
Abramo, era nato da Sara nel deserto, in lilla località fra Gerar C quasi cieco, che con un sotterfugio fu indotto a dare la sua
Bersabea (CD nella cartina a pago 63); e proprio in quella zona dci benedizione al secondogcnito. Privato dal fratello, con questo
Ncgheb nord-occidentale trascorse la maggior parte dclla sua raggiro, sia dci diritto di primogcnitllra sia della benedizione
vita, raramente avventurandosi piu di un'ottantina di chilometri paterna, Esali tramò per uccidere Giacobbe. Per sfuggire all'ira
d::tl luogo in cui era na[Q. Per quanto se ne sa, aveva lasciato di Esaù, e anche per trovare moglie tra il popolo della madre,
quella regione solo quando, da ragazzo, doveva essere offerto in Giacobbe si diresse a nord, verso Carran, per raggiungere la
sacrificio dal padre a Moria 0. Dopo la morte della madre, casa dei suoi antenati nella regione di Paddan-Aram.
(sacco dimorò a Lacai-Roi (i). un'oasi sulla strada carovaniera Seguendo la linea dello sparriacque lungo la catena montuosa
per l'Egitto e il luogo dove un angelo aveva confortato la schia- centrale, il giovane fece sosta proprio su quelle colline che ave-
va di San, Agar, incinta di Ismaele, quando si era allontanata vano attratto l'attenzione del nonno Abramo. In sogno, Gia-
per sfuggire ai maltrattamenti della sua padrona. Fu sempre qui cobbe vide una scala che :nrivava fino al ciclo e angeli che
che Rebecca, sposa di Isacco, venne condotta al giovane su un salivano e scendevano lungo di essa. E il Signore gli apparve,
cammello, e qui nacquero i loro figli gemelli, Esali e Giacobbe. per rinnovargli la promessa della terra fatta già al nonno c al
padre. Quando si svegliò, Giacobbe eresse lIna colonna, la unse
Il Negheb, dimora di Isacco e chiamò il luogo Betel ®, che significa "casa di Dio".
Come la maggior parte delle zone desertiche della Terra Santa, Non si sa quale sia la st~ada percorsa da Giacobbe per rag-
il Negheb è roccioso, con qualche distesa di sabbia. Quando le giungere Carran da Betel. E probabile che abbia attraversato il
sorgenti e i pozzi si seccano, la carestia minaccia la rovina eco- Giordano nei pressi di Adama e risalito il lieve pendio della valle
nomica dci pastori nomadi. Nell'antichità, le rigogliose campa- del fiume labbok, scavata dall'erosione, eppure verdcggiante,
gne dell'Egitto, irrigate e fertilizzate dal Nilo, offrivano un rifu- per raggiungere infine la Via Regia sull'altopiano orientale. Se
gio contro tali calamità, c Isacco, come aveva fatto suo padre questo fu il suo cammino, oltrepassò Damasco, città già anti-
prima di lui, si volse in quella direzione quando la fame attana- chissima, e Camat lungo il limite occidentale della gr::lllde
gliò il suo popolo. A Gerar @'l, però, [sacco ascoltò il comando steppa, per attraversare poi Aleppo, crocevia delle strade com-
del Signore, che gli ingiungeva di non recarsi in Egitto. merciali. COlltinuando il cammino, varcò l'Eufrate e raggiunse
La regione di Gerar, costellata di numerosi pozzi, si trova fra le praterie dci Paddan-Aram (v. cartina alle pagg. 52-53). In
il deserto vero e proprio e l'arca degli insediamenti permanenti. questo luogo, per caso incontrò la cugina Rachele presso un
Benché le repentine alluvioni deUa stagione invernale scavino pozzo, dove la ragazza si era recata per abbeverare il gregge dci
profonde gole nel terreno e i venti caldi dcII 'estate sollevino padre. Rachele corse subito ad annunciare la notizia al padre
furiose tempeste di sabbia, che spazzano da un capo all'altro Laballo, che accolse presso di sé con tutti gli onori il figlio della
questa terra arida c bruciata dal sole, la steppa meridionale non è sorella Rebecca.
di per sé improduttiva. Il suolo, formato da terriccio marnoso, Labano offri al nipote lavoro c salario; invece, Giacobbe gli
molto fertile, presenta le stesse caratteristiche delle zone pili chiese di servirlo gratuitamente per sette anni, in cambio del
ubertose del nord ed è stato coltivato sporadicamente nel corso diritto di sposare Rachcle. Unitosi però alla figlia maggiore di
dci secoli. Affiancando alle piogge annuali, che non oltrepas- Labano, Lia, che gli era stata presentata con l'inganno la notte
sano mai una media di 150-250 millimetri, un elementare delle nozze al posto di Rachek, Giacobbe si sottomise ancora
sistema di irrigazionc, anchc le popolazioni nomadi, dedite pre- una volta a Labano e lavorò per lui altri sette anni, con b spe-
valentemente alla pastorizia, sono in grado di seminare e di ranza di poter finalmente sposare la SUJ Rachelc. Poi, continuò a
mietere qualche raccolto. lavorare ancora per sei anni come pastore per il suocero, accu-
Qu:mdo Isacco riapri i pozzi scavati da Abramo e seminò i mulando lIna notevole ricchezza. Alla fine, timoroso che
campi, (C raccolse quell'anno il centuplo (Gn 26, ·12). Divenne
l) Labano potesse in qualche modo opporsi alla sua partenza, Gia-
ben presto cosi ricco c potente che Abimelech, sentendosi cobbe si allontanò di nascosto, mentre il suocero era occupato
minacciato, gli ordinò di togliere le tende e andarsene. Allonta- altrove con i suoi armenti.
natosi soltanto fino alla Valle di Gerar@, probabilmente a sud- Labano si lanciò subito all'inseguimento di Giacobbe e della
ovest della città, di nuovo Isacco trovò l'acqua necessaria alle sua t:1miglia, i quali, a cJ.usa del bestiame, procedevano con
greggi. Ma i pastori di Cerar litigarono con quelli di Isacco a lentezza, c ilei giro di sette giorni lo raggiunse sulle colline dì
causa dci pozzi, ai quali il Patriarca diede i nomi di Esech ("con- Galaad. Vi furono scene di collera e parole violente, ma poi
tesa") c Sitna ("inimicizia"). Infine, Isacco scavò un terzo pozzo sopravvenne la riconciliazione e i due uomini raggiunsero un
c lo chiamò Recobot ("spazio libero"), perché alla fine sembrava difficile accordo di pace. Labano se ne tornò nel suo paese e
aver trovato un luogo per far pascolare in pace le sue greggi. Giacobbe prosegui il cammino per incontrare il fratello EsalI.
Tuttavia, poi lasciò Gerar e si avviò verso l'oasi di Bersabea @, Da Macanaim @, dominata dalle pareti frastagliate di arena-
dove il Signore rinnovò la sua alleanza con i Patriarchi. ria che delimitano l'angusta Valle dello labbok, Giacobbe inviò
alcuni messaggeri a ESJli nel lontano paese di Edom (Seir), con
Il lungo peregrinare di Giaeobbe una richiesta di pace... ma venne a sapere che il fratello si stava
A differenza di Isacco, che abitò solo un angolo dci Negheb, il avvicinando accompagnato da una scorta di 400 uomini! Per
figlio Giacobbe conobbe il vasto territorio che va dalle steppe di precauzione, GiJcobbe divise in due gruppi la gente che na con
Paddan-Aram a nord, oltre l'Eufrate, fino al rigoglioso delta dci lui e i suoi beni, facendo questa considerazione: ( Se Esali rag-
Nilo a sud: una distanza di quasi mille chilometri. Nato nel giunge un accampamento c lo batte, l'altro accampamento si
cuore dci deserto, a Lacai-Roi 0, Giacobbe, il più giovane dci salverà )) (Gn 32, 9). Poi, Giacobbe inviò regali e omaggi al
due gemelli, « era un uomo tranquillo, che dimorava sotto le fratello e si raccolse in preghiera. Quella notte, egli fu impe-
tende) (Gn 25, 27), mentre il fratello maggiore, Esali, era gnato in ulla misteriosa lotta con un non meno misterioso fore-
attratto dalla vita rude e pericolosa del cacciatore. stiero fino alle prime luci dell'alba, e a quel punto l'uomo disse a
RAMSES [lo [L FARAONE DELL'ESODO?

1I/1Ji1 1/11/11 I/J//J//J/II1/,I/J//J/II /I 1//J//J//J//J/If IIJIIJ /I 1/11/11//J/1Ji/J//J//J//J//J/1Ji/J//J/II/11//J/ J~


'"
:=
~
'"
~
~
§'"
§
I~
'"
~
'"
:=
§
~
'"
~
~
'"
~
'"
~
§'"
'"
:=
§
:=
§
I TEMPLI DI ADU SIMBEL. Forse i pill gralltiiosi progetti
realizzali da RtIIl/ses Il reslm/o q//esti dI/e (clI/p!i, '"
:=
sco/pili lIella parele di roccia ((/lcarea che dOlllilla §
il Nilo. Qui a sillislm, è faJaceiara esfema del pill
,,?rmldc, la wi eli/rata è CIIsfodila da dI/e s/atllc colossali
di Rm/lses Il, afte piri di 20 /IIctri. Sopra, iII 1/11 I
bassorififl/o illTemo, ilfaraollc è ralfigllrtlto nell'a/lO
di IIccidere IIlIuclllim. COIII/II'iJllpresa d'ill,llcgllcria ~
dal/llcrostraordillaria, ((Il/dl/sn /lel 1966, i dite ;1Il/m'lIsi
telllpii 50110 stati seZiOIl(/li, s/accari dalla parere rocciosa
~
e spostati pii! iII alfa, per preservarli dallc (1cqlle '"
:=
del Nilo, destillafe a illlla/zm"si /lotellOlll/Cllte
cOI/I'elltrata infilllzioliedel!n/llfolJa dl~l!a di ASSI/ali.
g
I

L'OPERA DEGl..l SCHIAVI. L'aIfrcsco, pnwclliCllfc da 11//(1 fOlli ha di Te!Jc, (al Cellfl'O, il/ hasso) e fa si lJcrsa lIellcJorlllc dei II/arrolli (iII alfo, a desfra). :=
lIIosfra illar/oro degli .l'chiMi chrei adibifi allaJal;hrieaziollcdei I//(/((olli. SII I/I(fo r/igila il sOIJrilifelldcllfe sedllfo afimICo. I malfolli !lCllgoliO poi '"
:=
A sillisfra, si prelelJa l'acqlla da 11110 ll{/Sca; poi, si illlpasfa l'argilla lIIessi ad asciI/gare al sole (al (CI/lro iii alfo), prillla (he siallo pl'Oliti per l'liso. :=
l
:=
:=
II 1111111111/11111111111/11/1II1II1111II1II1II1II1111II1II1II1111II1111111II1II1II1II1II1 1/1II1II1111II1111II1II1111II1111II111l 1/1II1II1II111lIl1II1II1II1II11Wl1II1111II1II11Wl1II1II1II1II1II1II1111II1II1II1II1II1111II1II1111II1II1II1111II1II1111II1 ~
CCO. GIACOBBE E GIUSEPPE

lcobbe: « Non ti chiamerai pil( Giacobbe. ma Israele, perché costeggiava i pendii scoscesi della montagna, irti di cespugli
combattuttp con Dio c con gli uomini e hai vinto! l) (Gn 32, spinosi e disseminati di macigni, che offrivano ottimi nascondi-
. Al levar del sole, Giacobbe oltrepassò Penuel @, zoppi- gli ai predoni. Pili. avanti, verso Lcbona, le colline si aprivano in
Ido, perché nella colluttazione notturna gli si era slogata l'ar- un dolce fondovalle, che conduceva a Sichem @. Giuseppe
)lazione del femore. cercò invano i fratelli nelle campagne che si estcndevano tra due
\ questo punto, Giacobbe incOntrò il gruppo tribale del fra- alture isolate, il Monte Garizim c il Monte Ebal, finché gli si
o, ma, con suo grande sollievo, Esali lo accolse con affetto e i avvicinò un uomo a dargli la notizia che i fratelli si erano spinti
~ fratelli, separati per tanto tempo, si abbracciarono e versa- ancora pili. a nord, verso Dotan.
lO lacrime di gioia. Mentre Esau faceva ritorno a Edom, Per seguirli fin là, Giuseppe risali ancora una volta le colline e
lcobbe si diresse verso Succot @, giu pcr la Valle del Gior- giunse alla bèllissima pianura di Dotan @; ma in quel luogo i
10, c in quel luogo caldo c umido costrul una casa per sé c per suoi fratclli s'impadronirono brutalmente di lui e lo gettarono in
ma gente c ripari per le bestie. Ma ben presto riprese il cam- una cisterna vuota.
no: attraversò il Giordano ed entrò nel paese di Canaan, Nella stagione primaverile, la pianura somiglia a un ITI3re
;uendo l'Uadi Fara in direzione di Sichcm @. Qui giunto, ondeggiante, dove il venticello accarezza le spighe già alte del-
luistò un pezzo di terra c vi innalzò un altare. l'orzo e degli altri cercali. Ma solo qualche settimana dopo il
La tragedia, tuttavia, non tardò a colpirlo. Sua figlia Dina raccolto diventa una distesa piatta e brulla, popolata unicamente
nne violentata da Sichem, figlio di Camor l'Eveo, principe di da greggi di pecore e capre al pascolo e dai pastori che le custo-
cl pacse. Pcr vendetta, due fratclli di Dina uccisero il principe discono. Di tanto in tanto, una carovana attraversa la zona,
,uo figlio, massacrarono gli uomini di Sichem e saccheggia- percorrendo un tratto della Via dci Mare, una delle maggiori
.10 la città. Temendo rappresaglie, Giacobbe condusse la sua piste carovaniere del Medio Oriente.
bli. a BcteI @, dovc eresse un altare; poi, ricalcando le orme di Quando i fratelli di Giuseppe si accorsero che s'avvicinava
>ramo, prosegui attraverso le montagne centrali. Vicino a una carovana di Ismacliti, vidcro l'opportunità non solo di
'tlemmc, Rachele mori neI dare alla lucc Beniamino, il dodi- disfarsi di Giuseppe senza doverlo eliminare fisicamentc, ma
;imo figlio di Giacobbe. Dopo piu di vent'anni, Giacobbe si anche di trarne un piccolo guadagno. Perciò, tirarono fuori
m] a Isacco presso Mamre (Ebron) @ e, quando anche Isacco Giuseppe dalla cisterna e lo vendettero come schiavo per venti
,ri, Giacobbe ed Esau lo seppellirono nella vicina grotta di sicli d'argento. Poi, presero la tunica di Giuseppe, la fecero a
acpela. Poi, Esau " andò ncl paese di Seir, lontano dal fratello pczzi e la macchiarono di sangue di capra, per mostrarla al padre
acobbc. Infatti i loro possedimenti erano troppo grandi alloro ritorno a Ebron. Giacobbe rimase sconvolto dal dolore,
rché essi potessero abitare insieme» (Gn 36,6-7). convinto che una bestia feroce avessc fatto scempio del figlio.
Ma Giuseppe, in quel momento, era già sulla via dell' Egitto @.
icende di Giuseppe Tredici anni dopo, ormai trentenne, Giuseppe ottenne la
.la nascita del suo primogenito Giuseppe (l'undicesimo figlio carica di Gran Visir d'Egitto, ma il padre, che era tornato a
Giacobbe), Rachele aveva esclamato: " Dio ha tolto il mio Bersabea c soffriva ancora per la scomparsa dci figlio prediletto,
sonore» (Gn 30, 23). Era chiaro che " Israele [Giacobbe] non ne aveva saputo pili. nulla. Quando la carestia ricomparve
nava Giuseppe pili. di tutti i suoi figli, perché era il figlio avuto nel pacse, Giacobbe disse ai figli: (( Ecco, ho sentito dire che vi è
vecchiaia, e gli aveva fatto una tunica dalle lunghe maniche I) il grano in Egitto. Andate laggili. e compratene per noi, perché
:n 37, 3). La tunica di Giuseppe era lussuosa in confronto al possiamo conservarci in vita e non morire )) (Gn 42, 2). Giu-
mplicc mantello dei pastori, tessuto solitamente di ruvido seppe offri ai fratelli il grano chc avevano richiesto c, dopo una
:10 di capra o anche di soffice pelo di cammello, opiu rara- complicata serie di espedienti per metterli alla prova, rivelò loro
ente fatto di pelle. Non sorprende, quindi, che i fratelli di la sua identità. Venuta alla luce la vcrità, Giuseppe chiese ai
iuseppe, dal rude abbigliamento da pastori, provassero risen- fratelli di condurgli Giacobbe, per riunire la famiglia in Egitto.
11ento davanti al giovane prediletto dci padre. E Giacobbe e la sua gente vennero ad abitare « nella parte
Giacobbe cra un uomo ricco, padrone di numerosi armenti. migliore del paese [... ] nel paese di Gosen " (Gn 47, 6). Là i
ella stagione sccca, pecore, capre e altre bestie dovevano pastori ebrei pascolavano lc loro greggi nella pace e nella pro-
scre condotte verso i pascoli e le zone provviste d'acqua: com- sperità e servivano con gioia il faraone. I tempi oscuri della
to che toccò ai fratelli di Giuseppe. Era una pesante responsa- schiavitli. erano ancora molto lontani.
Jità, perché non solo si doveva provvedere ad abbeverare gli " Ecco, tuo padre è malato" (Gn 48, l). Con queste parole,
limali tutti i giorni, ma bisognava custodirli con attenzione Giuseppe fu chiamato al capezzale di Giacobbe. Condusse con
Iìnché non si smarrissero sulle colline rocciose e non restassero sé i due figlioli, Manasse ed Efraim, e li presentò al padre,
npigliati nei cespugli spinosi. E poi, naturalmente, si dove- perché ricevessero la sua benedizione dal letto di morte, facendo
1I10 proteggere le greggi da sciacalli, volpi, leoni, orsi e altre in modo che Manasse, il primogenito, fosse nella posizione
~stie feroci, sempre in agguato per ghermire la preda, soprat- giusta per ricevere sul capo il gesto bencvolo dalla mano destra
\tto durante la notte. di Giacobbe. Ma Giacobbe incrociò le mani nel benedire i figli
La gelosia invase il cuore di Ruben c dei suoi fratelli mentre si di Giuseppe, dando cosi la precedenza a Efraim sul fratello mag-
Jingevano a nord con le greggi alla ricerca di pascoli migliori; giore. Poi bencdisse i suoi dodici figli e dicde ordine di essere
;iuseppe se la sarebbe passata bene sotto le tende patcrne a scppellito con gli avi; infinc, « ritrasse i piedi nel lctto e spirò c
1amrc, mentre a loro toccava soffrire il calorc del giorno, il fu riunito ai suoi antenati" (Gn 49, 33).
'eddo della notte c la monotonia di un'alimentazionc a base di . Per volere di Giuseppe, i medici imbalsamarono il corpo di
,ttc di capra, olive, uva passa e, di tanto in tanto, un pc' di panc Giacobbe: procedimento che richiese quaranta giorni. Dopo
formaggio. Per di pili., Giuseppe non aveva mancato di van- altri settanta giorni di lutto, Giuseppe accompagnò a Canaan il
lrsi, sfoggiando il suo splendido abito; era arrivato a dire che corpo del padre, che fu sepolto presso Abramo e Isacco nella
n giorno tutti loro gli si sarebbero prostrati davanti. caverna di Macpela, a Ebron.
« Va' a vedere come stanno i tuoi fratelli e come sta il Giuseppe tornò a vivere in Egitto. dove i discendenti di Gia-
estiame », disse Giacobbe al figlio Giuseppe (Gn 37, 14). E cobbe « prolificarono e crebbero, divennero numerosi c molto
osi il giovane parti da Ebron @ e si avviò verso nord, lungo la potenti e il paese ne fu ripieno" (Es l, 7). Alla sua morte, il suo
tra da di montagna ben segnata, da una parte, dallo spartiacque corpo fu imbalsamato e composto in un sarcofago. Dopo qual-
dall'altra da profondi valloni; oltrepassò Betlemme, Gerusa- che generazione, secondo la tradizione, le sue spoglie furono
:mme e Betcl, tutti luoghi già consacrati dai ricordi di famiglia. portate via nell'Esodo dall'Egitto. per trovare l'estremo riposo a
[ cammino era pericoloso, perché in molti punti il sentiero Sichem, poiché Ebron, in quel tempo, era in mani nemiche.
,'Esodo
lora sorse sull'Egitto un nuovo re, che non aveva cono- l'esatta ubicaziolle di questo Mar delle Canne. Secondo alcuni,
:0 Giuseppe» (Es l, 8). Con queste scarne parole, che rias- era situato nella zona del Lago Timsa 0, a nord dei Laghi
ono circa 400 anni di storia egiziana, il libro dell'Esodo Amari. Altri, invece, ritengono che si trattasse degli acquitrini
rive un avvenimento infausto per gli Ebrei. Verso il 1750 d'acqua dolce a est dcIIa città di Ramses @, dove crescevano i
, gli Hyksos, una popolazione straniera, si erano infiltrati in papiri (da qui deriverebbe l'antico nomc cgiziano di questa
ta, insediandosi poi nel Delta, c alla fine si erano impadro- zona, cioè "Palude dei Papiri"). Altri ancora identificano questo
del paese, che dominarono per pili di un secolo. Sotto di "mare" con il lago chiamato Sirbonis ® dai Greci, un altro
Giuseppe era asceso all'invidiabile posizione di Gran Visir specchio d;:1Cqua circondato da canne e giunchi. In simili zonc
"raone. Ma verso il 1550 a.c., con l'espulsione degli Hyk- paludose, i carri da guerra egiziani, chc si erano lanciati all'inse-
~ il ripristino dell'antico sistema di govcrno, venne meno il guimento dei fuggiaschi, probabilmente sprofondarono nel
re reale di cui Giuseppe c i suoi discendenti avevano goduto fango, causando per l'appunto quel disastro dipinto a tinte cosi
:anto tempo. Durante la XVlIl Dinastia d'Egitto, gli Ebrei vivide ncllibro deU'Esodo.
Jusscro a poco pili di pastori e mandriani, ospiti mal tolle- Un'altra controversia, chc dcve ancora trovarc una soluzione,
alla stregua di tutti gli altri stranieri, quei "miserabili asia- riguarda la via seguita dagli Ebrei ncll'attravcrsare il Sinai, una
e "abitanti delle sabbie", come crano chiamati con penisola triangolare lunga circa 370 chilomctri e larga 240 nella
rezzo i nomadi che transitavano nel Delta dci Nilo. sua parte scttentrionale. Sono state avanzatc quattro ipotesi.
::>11 l'avvento dci primi sovrani della Dopo aver lasciato Succot, narra l'E-
Dinastia, intorno al 1306 a.c., gli sodo, gli Ebrei si diressero verso il de-
iani si dedicarono alla costrtlzione di serto, ma poi fecero marcia indietro e si
le grandi città (Pitom e Ramses), nei accamparono (( davanti a Pi-Achirot, tra
ii degli insediamellti ebraici nella Migdol e il mare, davanti a Baal-Zefoll ~)
di Gosen «(1) neUa cartina della pa- (Es 14, 2). Gli studiosi che hanno identi-
accanto) a oriente del Delta. Gli fìcato con il Lago Sirbonis la zona palu-
:i vcnnero presto radunati, suddivisi dosa denominata Mar delle Canne, ri-
'uppi di lavoro e costretti a prestare tengono che gli Ebrei riuscirono a fuggi-
ro opera nei campi e nelle fabbrichc rc lungo la sottilc lingua di sabbia ® che
attoni e malta, ncccssarie per realiz- separa il lago dal Mar Mediterraneo.
il programma edilizio dci faraone. Migdol era considerata la città piti sct-
lei tempi, la schiavitli era una condi- tentrionale dell'Egitto, come indica per
: durissima. Eppure, gli inermi ben due volte il libro di Ezechiele, e, se il
·i riuscirono a sfuggirc al dominio Monte Cassius dcll'cpoca classica corri-
.ili potente monarca dclla terra, pro- sponde effettivamente a Baal-Zefon ("il
lmente all'inizio dci regno di Ram- signore dci nord"), la descrizione dell'E-
I (1290-1224 circa a.c.). Sotto la sodo (( presso il mare ~) è dunque corret-
a del loro capo carismatico, Mosè, ta. Altre località lungo questo percorso,
iniziarono il viaggio che doveva mcnzionate nella narrazione biblica, so-
[urli fuori dei confini egiziani, verso no però di difficile collocazione. Questa
:rra Promessa. strada era davvero poco ospitale: l'acqua
libro dell'Esodo narra che nella ca- IL PASSAGGIO DEI. MAn 110550. Il Sigllorc dissc dolce scarseggiava e i fuggiaschi erano
lla vi erano « seicclltomila uomini a Mosè: « SIClldi la l/1allO SII/II/flfc: le acqlle minacciati da infidc sabbie mobili. Inol-
ci di camminare, senza contare i si ri/lenil/o sI/gli Egizialli .. Il (Es 14, 26). tre, il percorso dcI nord avrebbe poi
bini" (Es 12, 37): questo significa La seel/a iII CIIi si assiste (/11 'CUri/W prodigioso condotto gli Ebrei sulla cosiddetta Via
)tale di circa due milioni c mezzo di è stMa ripresa da IIl1l1/fTllOScrÙlo dci Xl V secolo. dci Mare dci Filistei (sebbene questo po-
'idui, e forse anche di pitl. È difficile polo si sarebbe stabilito solo in seguito
:tarc una simile cifra: dove e come avrebbe potuto approv- in quella regione, allora controllata nella parte meridionale da
marsi d'acqua e di cibo una tale moltitudine, [amo da poter avamposti egiziani). E l'Esodo, invcce, dice: (C Quando il farao-
lvvivere e da mantencre in vita il bestiame durante le perc- ne lasciò partire il popolo, Dio non lo condusse per la strada del
Izioni attraverso una tcrra arida e inospitale? Si è avanzata paese dei Filistei, benché fosse più corta» (Es 13, 17).
tesi che questa cifra rappresenti, invece, la popolazione dci Una seconda possibilità dell'itinerario dell'Esodo è la Via di
o ebraico nel X secolo a.C. sotto Salomonc. Comunque, Sur 0. Partiva da Succot e Pitom e andava a est attraversando il
brci riuscirono a lasciare l'Egitto. Ma dove andarono? deserto in direzionc di 13crsabea ed Ebron, ma senza toccare
Kades-llarnea, che sarcbbe poi diventata un importante punto
irezione presa dai fuggitivi di riferimento durantc Ic successive peregrinazioni del popolo
si conosce con precisione il percorso dell'Esodo e, con ogni ebraico nel deserto. Se gli Ebrei seguirono questo tragitto,
abilità, esso è destinato a restare un enigma. È possibile che allora sia il massiccio gialbstro dci Gebel Ye1cq, che s'innalza
li gruppi di Ebrei abbiano lasciato l'Egitto seguendo vie fino a 1.000 metri sul livello del mare, sia il Gebcl Helal, che
'se in momenti diversi, e che le loro avvcnture siano state in raggiunge quasi i 900 mctri, potrebbero corrispondere al Monte
ito collegate e fuse il1un'ullica narrazione biblica. Sinai della tradizione biblica. La Via di Sur era una delle carova-
ò ha dato adito a varie teorie circa la strada dell'Esodo. niere pili frequentate dcII 'antichità, fra l'Egitto c il paese di
lvi:l, su un particolare gli studiosi si trovano oggi d'accordo: Canaan, ma era evitata dagli eserciti in marcia a causa della poca
I avcr lasciato Succot 0, la carovana attravcrsò il Mar delle acqua disponibile, e pcr questa stessa ragione forse fu scartata
le, e non il Mar Rosso, come si è soliti tr:ldurrc l'espressione anche dagli Ebrei. Una variante a questa ipotesi è stata proposta
ca Yalll-s(if. Sembra che la confusione sia sorta, appunto, rccentemente (1984) dall'archeologo italiano Emmanuele Aiuti,
do qucsto termine ebraico, che significa" Mar delle Canne", chc ha tentato di identificare il Sinai biblico con Har Kharkom,
O tradotto erroneamcntc COI1 "Mar Rosso". un monte situato nel Negheb meridionale.
l punto tuttora molto dibattuto dagli esoerti rcsta. oerò. La terza inotesi suP"P"erisC'(' C'he b <>tr:uh ,.1,...11:'1 (110":'1 «C'O"I1;t::.
Piall"ra di
• Dotali
4 - -........ "
Dot3

~ -C---;;aclo
\
DEL NEGHEB. Ne~' J
r
i;dello labhok

S~~ì·
I\facanaim?
AI MARCINI b . Patriarchi
pressi di Bersa ea, I i e di fallto Adama
g
CIIs/odivalio le re7!o /; terra.
i" tauto, lavoravtl
32"nl'

~
'"
~
()

'\'
~ ~
"
V \'1:'
~ ~
~ </:-"
" ..,'

\
, Mo"
Sa/a/o
r-'
,\'c"...
r
(MarM'''''0'F _ ~

....... .. :w«r
lEGENDA

• · di Isacco
Itincnno

· di Giacobbe
ItinerariO

· d' Giuseppe _
Iliner:tT_"_._'
.,S .W..:...
" " L'

C.. Th Ji,., , , ~
"
21)' 40' J5"m' 21)' 4U'
L'ESODO

.'
.,
r

LEGENDA
",

- - Possibili itinerari dell'Esodo


- Itinerario tradizionale dell'Esodo

l'' "'duo",ln(

dagli Ebrei sia stata la via commerciale araba @, che attraversa e turchesi, nella parte occidentale della penisola dci Situi. Dopo
la parte centrale della penisola del Sinai in diçczionc di Ezion- la rapida fuga attraverso il Mar delle Canne, gli Ebrei si dires-
Ghcbcr. l mercanti egiziani c arabi trasportavano le loro mer- sero a sud, inoltrandosi nel Deserto di SUL In tre giorni di
canzie lungo questa strada arida c dissestata, praticamente priva marcia, arrivarono all'oasi di Mara @, che significa "amaro":
di fonti d'acqua. Si trattava forse di una strada utile a coloro cui infatti, l'acqua in quel Juogo si rivelò poco adatta al consumo da
premeva accorciare le distanze e accelerare i tempi per ragioni parte di uomini e animali; secondo l'Esodo, Mosè rese l'acqua
economiche, ma non era affatto adatta a una moltitudine di potabile, e la gente e le greggi riuscirono a dissetarsi. Di li, il
nomadi che si spostava lentamente in gruppo. popolo ebraico si spinse verso EHm @, dovc piantò le tende tra
nUlJlcrosc sorgenti d'acqua c aIJ'ombra di boschetti vcrdeg-
Attraverso la penisola del Sinai gianti, prima di dirigersi verso il Deserto di Sin.
La strada tradizionale dell'Esodo, la piu comunemente accettata Mentre si addentravano fra le montagne aride e desolate del
dalla maggioranza degli studiosi, si spinge a sud e sud-est lungo Situi, il paesaggio diventava sempre piu spoglio e ostile. Da
la pista che conduceva verso le antiche miniere egiziane di rame ogni parte sorgevano impressionanti formazioni rocciosc, che
~11I11I1111I1I111111I11111I1I1I11II1I11I1111I111I11I1111I11111I111I11IJ1IJIJIIIIIIIIIJIIIIIIIIIIIIIIIIIJIIJIIJIIJIIIIIII1JI"IIIIIJIIJIIIIIIIlJIlJIlIlI"lJIlIlI"lIlI"'"IJ1"I1"IJ1II11""I1""IIJ1'"I11IJ1I"IJ1IJ1IJ1IJ1"I11I1JIIJII"lIli1
;o
§
;o
§ RAMSES II: IL FARAONE DELL'ESODO?
~
;o
È probabile che, nell'cpoGl. in cui gli EblTi abbandonarono principale minaccia all'l-gemollia impt'riale del faraone veniva dal
l'Egitto, durante l'Esodo, qud paese fosse sotto il governo dci nord, dagli Hittiti. La Siria divenne il campo di battaglia di Ral1lscs
~ potente Ramscs Il, terzo faraone dt:lla XIX Dinastia d'Egitto. Il per le azioni militari sferrate contro qucsto popolo minaccioso c,
lungo regno di Ramscs (dal 1290 al 1224 circa a.C.) rappresenta intorno al 1286 a. C., k- due forze giunsero a uno scontro frontale a
§==
;o lIllO dei periodi pitl gloriosi nella sroria dell'amico Egitto, sopr~lt­ Kadcs. Ramses si gloriò di aVL'f vinto la battaglia praticamente da

~
tutto perché egli fu un costruttore inst:mcabilc, un ideatore ine- solo, sebbene ci siano prove che il combattimento fu inconclu-
;o sauribile di progetti grandiosi. Fu proprio Ramscs a far costruire dente. A ogni modo, circa due decCIlni dopo, il sovrano egiziano
circa la mr.:tà dei templi cgizi:l.l1i che sono sopravvissuti fino a oggi, stipulò lilla pace duratllrJ con gli Hittiti c, per consolidare l'JC-
== molti di essi furono cretti per esaltare le sue imprese.
1,' . corda, sposò la fìgli:l del re hittitJ. Nd frJttcmpo, Ramscs Jveva
==
~ Nei primi allni del suo regno, Ramscs fu soprattutto un re gUl..'r-
riero, impegnato a condurre in porto le campagne belliche iniziate
dal padre, Seti I, per la riconquista dell'impero asiatico Ull tempo
intrapreso una nuova campagna, coronata dal successo, per ridurre
:tlla n:sa le città ribelli di Call:tall. Terminate le ostilitJ. llamscs
dedicò il resto della slla vita ai progctti l'dilizi, destinati:t immorta-
==
~ appartenuto all'Egirto (v. zOlle in giallo, nella cartina in basso). La lare nella pietra le gloriose imprese del suo regno.

~
~
==
~
~
~ E " I rQ ,

~
;o
"

~
;o Kades·
SIRIA
§==
;o
Tiro·
~
;o 2;. Cazor
§
== Mcghiddo "f: ~ ' 'f:Jg
i GerUSalemme~ ~

~ DUE GIMNDI FAI~AONI. SI'/i / die(/('I'(llIvio


Gaza. V
N€CHeD
== I
~;o a/h, caJlJpa,l!lIa pa riprcl/{lusi le allliche
Cllllqllist{' dclf'E.ltitlO, poi (Olifilll/(/f(/ da/fìglio

~
Rt1JJ/scs II (zol/e;'1 giallo, /Iella carli//a).

~
;o
Qui sopra è 1111 bassorilievo dci/eli/pio
di Karnak c!le raffi~,!lfra Seli IlI/l'IItre gllida
il (arro da gllerra SI/i wrpi de'i lIemici. 50tro,
" "NAIe
d"e "cartigli" (ov(lIi W/I i//ciso il /lOII/C
~ di 1111 sormlllO, iII ,gerog/lfìri) riwrdt1J/o
o /~
! Ralllscs II (da 1/11 t('l1/pio di Abido).

!
~
==
==
~
;o
• Tebe
(Luxor)
~ (Karnak)
,
§==
;o

~
;o

!
~
;o

==
!
~
o
Il,'1
~ IlIIIIIIlIiIJIIIIIIIIJIIIIIIIIJIIIIIJIIIIIIIlIIl Il li Il IlIIIIIIIIIIIIIII111111
'ESODO

lcombcvano su valli strette e tortuose. Le montagne, dai fian- ~"HlHlHlI/""HI"II""IIJ/HlHlHI"IIJII""II"HlHI"II"HlIIIIJII"Hl/"HlII"""IIJIIJII"HI"IIJIIJII"III


hi ripidi c inaccessibili, prima di arenaria rossastra, poi di gra-
ito color bronzo, nel calore del giorno suscitavano sgomento, §'" LA VITA NEL DESERTO
1a anche meraviglia, e stavano come sentinelle impassibili a '"
sscrvarc il passaggio dei gruppi disordinati di uomini, donne e ~ Mentre gli Ebrei, sotto la guida di Mosè, attraversavano il deserto
dci Sinai, percorrendone le aride vallate, fiancheggiate dagli spetta-
ambini, che si aprivano un varco attraverso le distese sabbiose,
isscminate di rocce e macigni. Di tanto in tanto, appariva qual-
he arbusto, un ciuffo di vegetazione c, qua c là, una tarncrice o
n'acacia solitaria; l'acqua scarseggiava. Ben presto, vennero
leno anche le riserve di cibo, e il malcontento cominciò a
I
:=
~
colari speroni di roccia calcarea e dalle montagne di granito dai mille
riflessi, lo stile di vita che furono obbligati ad adottare, con tutta
prob,?bilità, non doveva differire molto da quello dci Beduini che
abitano la regione al giorno d'oggi.
Ritenuti i discendenti di Ismaele, il figlio di Abramo scacciato nel
~rpcggiare tra la moltitudine esausta c provata dalle tante pri- deserto, i Beduini continuano da secoli a condurre la stessa vita. Si
.~
azioni: i fuggiaschi ricordavano le campagne fertili e verdeg- riparano sotto le loro tende fatte di pelo di cammello, custodiscono
ianti del paese che si erano lasciati alle spalle, una volta tanto '" le greggi, cacciano la selvaggina c, di tanto in tanto, attaccano e
diato, ma che ora rimpiangevano amaramcnte. Perfino i tristi
iorni della schiavitll apparivano sercni ai loro occhi, sc con-
~ontati con il miserabile presente e le incertezze che riservava il
I'" depredano le tribu vicine. Eppure, questi nomadi non si aggirano
senza scopo, bensf viaggiano entro il perimetro di un territorio ben
definito. Possono trascorrere solo qualche giorno, oppure qualche
settimana, o addirittura un'intera stagione in uno stesso luogo,
.lturo. Oltre le miniere di turchcsi di Dofka (Serabit el-Kha- prima di riprendere il cammino alla ricerca di nuovi pascoli.
im), presso Refidim 0], i temibili Amalcciti, vero flagello del Il regime alimentare dci Beduini è molto povero, rispetto alle
eserto, sferrarono un attacco. Mosè affidò a un uomo più gio- abitudini dei popoli occidentali. Raccolgono tutto quello che può
ane l'incarico di capitano e Giosuè, qui nominato per la prima
olta nella Bibbia, riuscf a respingere i predoni.
~ offrire la terra in cui si trovano, specialmente datteri e fichi, e attin-
gono l'acqua delle oasi, aggiungendo alla loro alimentazione anche
~ latte di cammella, farinacci oppure cereali tostati. La èarne viene
10sè sul Monte Sinai '" riservata per le occasioni speciali, per i giorni di festa. Tuttavia,
)i nuovo salvo, il popolo d'Israelc continuò a spostarsi lenta- ~ secondo la tradizione del deserto, sono sempre pronti a condividere

~
lente fra Ic montagne del Sin ai meridionale, finché giunse tutto ciò che hanno con il forestiero di passaggio, poiché rifiutare
l'ospitalità a un viandante nel deserto torrido e spoglio, privo di vie
resso il Monte Sinai, che per tradizione viene identificato con il di comunicazione, rappresenterebbe un'offesa contro la divinità.
;ebel Musa @, ("la montagna di Mosè"). Benché nOIl sia il pill
Ito della zona, le sue vette offrono alla vista uno spettacolo ~
:=
Ormai abituato al deserto, in cui vive da millenni, e avendo impa-
rato a comprenderne ogni minimo segnale, un beduino i: in grado di
avvero impressionante. Una sorgente pcrenne e qualche
iscreto pascolo dissetarono e sfamarono la gente e gli animali, ~ percepire nell'aria l'avvicinarsi di lIna tempesta di sabbia, e non gli è
difficile scoprire un'oasi nascost:l né ritrovare, con estrema preci-
:=
lentre i fianchi inaccessibili della montagna offrivano pro te- sione, il suo cammino in un paesaggio che, a prima vista, si direbbe
ione contro eventuali attacchi dci predoni. Sullo sfondo di ~ privo di qualsiasi punto di riferimento.
uello scenario essenziale, si verificò l'avvcnimento che avrebbe
onsacrato Israele come il popolo di Dio. Secondo il libro dcl- !:=
Esodo, fu qui che il Signore stabili un'alleanza eterna con il suo
opolo, rivc1ando a Mosè le leggi e i comandamenti divini. ~
:=
~
L'identificazione del Monte Sinai con il Gebel Musa venne
tabilita solo nel IV secolo d. c., quando, secondo la leggenda, ]a :=
~
udrc dcll'imperatore Costantino, Sant'Elena, fece erigere una
appella e una torre ai piedi della montagna, per commemorare il
JOgo dove Mosè aveva visto il roveto ardente. Due secoli dopo,
imperatore Giustiniano (527-565) proclamò il GebeI Musa
JOgo sacro c vi costrui un monastcro fortificato a protezione dei
lonaci che custodivano la nuova chiesa, dedieata a Maria Vcr-
I
~
ine. Vcrso il X secolo, ilmonastcro fu dedicato a Santa Caterina
'Alessandria, le cui reliquie vcnnero trasferite nella chicsa.
dlChe pcr il Corano, il Gebel Musa corrisponde al Montc Sin ai;
I
on è certo, però, se Maometto, nell'affermare ciò, abbia attinto ~
~
una tradizione indipendente, sia stato influenzato da Giusti-
iano o si sia riallacciato a leggende ebraiche ormai perse Ilella
'"
~
atte dci tempi. Ino]tre, i] Primo Libro dei Re (capitolo 19)
ccenna a un viaggio del profeta Elia fino a una montagna sacra,
lolto più a sud di Bersabea: forse si trattava del Gebcl Musa.
::
'"
In primavera, un anno dopo la fuga dall'Egitto, gli Ebrei si
lIontanarono dal Monte Sin ai e attraversarono il Deserto di ~
aran, che conduce al Negheb.
Qualunque sia stata la via seguita, gli Ebrei alla fine stabilirono
~
'"
loro accampamenti sulle colline e nelle vallate che circondano
oasi di Kades-Barnea. È possibile che, come è scritto nei
Jumeri (33, 35), essi abbiano piegato verso est, fino a toccare
,zioll-Gheber @. Ne] Deuteronomio (1, 2), si ,fferma che
I
§
'"
ccorrono undici giorni per coprire la distanza tra la montagna
lcra e Kades-Barnea Q3l, circa 240 chilometri; ma l'autore biblico ~ LE OASI IUSTORATIHCJ. Fra le dislese desertidll' (;' le IIIO/Itagllc di III/da )"(lecia
riferiva sicuramente ai pellegrini che viaggiavano spediti e con
oco bagaglio; al contrario, le tribù nomadi, con le greggi al
~guito, si spostavano a un passo infinitamente più lento.
I'" delfa pt'lli)'o/a del SiI/ai, le vasi lJt'1"deg~iallli oJFollo 1/011 solo riposo
e sollielJo ai IJiaJ!.i!ia/ori, I/U/ allche di dI(' IIlItrirsi e disse/arsi. Le IIIMS{(JSC
paill/c da dalleri, Ic {/(acie sClllpn.'/Jcrdi, le trll/lerici illfiore c fallte altre specie
Una volta traversato il Sin ai, gli Ebrei si ritrovarono quasi in ~ di lJita IJcgeta!C abllolldal/o il/lomo al/l'fresche sorgell/i di acq//a crisla/lil/a.
:=
ista della terra di Canaan. In quel punto, sulla soglia della
'erra Promessa, Mosè inviò dodici esploratori in avanscoperta. ~"IIIIII Hl HlIIIIIIIII HlIII HlIIIIIII/111I HlHl HlIIIIII HlIIIHlIII HlIIIIII HlHl HlIIIIII HlIIIIII HlIIIIIIIII HlI/i11/i1
/1/1

IL MONTE SINAI. Oggi chiamato Gl'bel MI/Sa, ossia "fa 1I/0IltaJ!"11 di Mose', questo massiccio 511/1e mi
pelldici, per ,,.at!iziollc, Masi! firel/ette le tallo/e dei Dil'Ci COII/audomell'; dal Sigllore, iII seguo della l//fova
alletlllza COli il popolo d'lsrae/e, si trova ilei sl/d della penisola del SiI/ai. La sila l'ella dignmito rosso,
(iII primo piallO), 51/ (Ili è stata eretta III/O ((Ippel/o votiva, raggilfll.t.:e l'oltitudille di 2.285 metri.

I POPOLI NOMADI. I Bedllilli, abitatori del deserto,


portallo sempre cOI/sé t"tle le foro ricchezze;
per siwrezz(/, le II/Ollete d'oro ,'Cl/gOIIO Cllcire
a/II,elo deI/etiO/III c (qlli sopra). Le flll/glic
~1I1J1che, i veli e i I/lrballti 1101/ solo proteggol/o
I Bedl/ill; dal sole torrido del aeserlo, 11/0 5el"llOl/0
al/che ad assorbire la traspiraziolli' l' a mOlltCJlcre
costallte la temperatura COI]Jorea.

LA "NAVE DEL DESERTO". Il ((//III/H'lIo (~


(//Iimale di eS/l'cII/a Ilti/irrì pcr il bedl/il/o. Oltre
11/1
(/ essere 1111 mezzo di trasporto il/dispe1lsabile,
.rappresellta allcl,e lilla fOllte di cibo e di /IIateria
prima per l'abbigliallll'lIto e per ripararsi da/sole o
dal freddo (la pelle e il pdo del cammello servol/o
afabbricare coperte, tc/Ule, i/U/If/llc/IIi, ecc.).
Peifìllo lo slerw è IItilizzato coli/e collllmstibile.
m~ ~
""'''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''''111111111111111111111"'' ' ' ' ' ' ' ' ' 111'""''''"'''''"'"'"'"'"'"'"'""'''''"'"'"'"'"'"'"III'"'"'"'"'"'"'"'"'"'"111111'"'"'"'"'"'"'"'"'"'"'"'"11111Il ~
"-r. "";,
Gerico.
.Y--,.
P
steppe
z:'
eli ~ .'0
Moob-

Monte Nebo • ."i/fII':

'"
Ven-o Dali/fuco
(v. riqulldro 1/ ~illjsll"U)
j
(/

ìW ~~~\ ~:

Almon.~@)

-
.. l Diblataim
. I,alid
Valle
di Esco/? • M'are
~alalo
LEGENDA

Percorso degli esploratori

,o'
•o La strada verso Canaan
secondo il cap. 21 dei Numeri

La strada verso Canaan


secondo il Clip. 33 dei Numeri

®
Conna • __• Arad

-'~
.,,<.:
c ... I

Jl"{.llf .. ~
./'
( Iie·A

O'
~.

~:
~ .
":
.- y .~
"..
"O •
21)'
'" .

" ',5 lO l.~


.
)CI K",
l, "
Copyright" 1981 The Reader's Oigesl A~so<iation"llc Kades-
Barnea
Le peregrinazioni degli Ebrei
« Salite attraverso il Negheb; poi salirete alla regione montana c Ebrei nei pressi di Arad e li sbaragliarono, respingendoli di
osserverete che paese sia, che popolo l'abiti, se forte o debole }) nuovo nel deserto al di là di Conna. In resoconti posteriori,
(Nm 13, 17-18). Con queste parole, Mosè inviò Giosuè di tllttavia, questa disfatta venne trasformata in una vittoria del
Efraim, Calcb di Giuda e un uomo di ciascuna delle restanti popolo israelita.
dicci tribu, a compiere una missione esploratrice nella terra di Dopo che gli abitanti delle montagne ebbero ricacciato gli
Canaan. Fra le altre cose, avrebbero dovuto repcrire informa- invasori ({ come fanno le api il (Dt 1,44), gli Ebrei piantarono le
zioni particolareggiate sulla via migliore da seguire per entrare tende nella regione settcntrionale del Sinai. Gli scavi archeolo-
in quel paese, che per gli Ebrei costituiva la Terra Promessa. gici rivc1ano che, mcntre questa zona era piuttosto abitata in
epoche anteriori e posteriori, n~l XIII secolo invece, l'epoca di
Esploratori in avanscoperta Mosè, ci furono pochissimi o addirittura nessun insediamento
A nord-ovest passavano le vie costiere, di facile accesso, ma stabile: una situazione che si rivelò certamente vantaggiosa per
dalle quali si tenevano alla larga i pastori nomadi, come gli gli Ebrei. La regione di Kades-Barnea è in grado di fornire cibo
Ebrei. Verso oriente si apre una zona desertica tra le piu desolate e acqua a un gran numero di nomadi per lunghi periodi di
del Negheb. La via più corta e più facile per gli esploratori di tempo. Nascoste fra le pendici rocciose, sgorgano numerose e
Mosè, quella seguita in ogni tempo dalle popolazioni del ricche sorgenti e i vasti uadi, poco profondi, sono facili da
deserto, portava verso nord-est da Kadcs-Barnea (CD l1ella car- sbarrare, per raccogliere l'acqua delle piogge invernali, che per-
tina della pagina-accanto) cl COrIna e Araci 0, c di là verso gli mette la coltivazione e la produzione di modesti raccolti. Anche
altipiani di Ebroll @. Questa importante pista efa ben rifornita quando l'incantevole tappeto primaverile d'erba e di fiori cede il
d'acqua c facile da percorrere, perché si spingeva su per i dolci c posto ai colori rossi cci e bruciati dell'estate, i corsi d'acqua si
agevoli declivi meridionali della regione montuosa, apparente- conservano nelle falde del sottosuolo, raccogliendosi in pozzi di
mente privi di difficoltà. scarsa profondità, sufficienti ad appagare l'eterna sete degli
Gli esploratori di Mosè non si fermarono a Ebron, ma prose- uomini e degli animali.
guirono fino a toccare i confini settentrionali di Canaan, oltre A Kades-Barnea si spense Maria, sorella di Mosè e Aronne, c
Damasco (0 nel riquadro in alto) c ancora piu cl nord « fino cl li fu sepolta. E fu verosimilmente in quclluogo che Mosè colpi
R.ecob, in direzione di Camat » (Nm 13, 21). La spedizione di la roccia con il bastone per farne scaturire l'acqua, ma forse non
ricognizione, quindi, copri tutta la superficie della Terra Pro- ebbe fede in Dio nel compiere il miracolo, e probabilmente per
messa e oltre. questo gli fu vietato l'accesso alla Terra Promessa. Da Kades-
Comunque, la meta naturale di qualunque invasore prove- Barnea, la moltitudine si diresse verso il biblico Monte Or ®,
niente dal sud fu sempre nell'antichità l'altopiano appena a nord forse identificabile con il Gebel Madurà, lungo la via seguita in
di Ebron, che raggiunge e supera i 1.000 metri di altitudine. precedenza dagli esploratori. Qui 1110ri Aronne.
Però, gli Ebrei vi videro le mura imponenti di città fortificate e Ormai del tutto dissuasi, dopo la sconfitta di Arad, dall'effet-
riferirono notizie allarmanti sui discendenti di Anak, un popolo tuare un'altra sortita verso nord, e probabilmente nell'impossi-
di statura particolarmente imponente, tanto che di fronte a loro bilità d'invadere Canaan dall'ovest a causa dell'arrivo dci Filistei
(I sembrava di essere come locuste» (Nm 13,33), narrarono gli lungo la costa, gli Ebrei presero l'unica strada che restava loro
esploratori. Eppure, nonostante tlltto, quella terra esercitava su aperta: l'invasione da oriente della zona centrale ddla terra di
di loro un fascino irresistibile. Canaan. Ma in quale modo e per quale strada giunsero dal
L'estate volgeva al termine quando gli esploratori si nlisero in Monte Or fino al punto da cui avrebbero sferrato l'attacco, nelle
cammino: era la stagione delle melagrane, dei fichi e dell'uva. steppe di Moab, a nord dci Mar Morto' In fatto di geografia
Dalla Valle di Escol, presso Ebron, i messi tagliarono un unico biblica, esistono poche questioni piLl difficili e controverse di
grappolo, cOSI pesante che dovettero trasportarlo in due appeso questa. Il libro dci Numeri indica due strade diverse e la storia è
a un bastone. Ancora oggi questa regione è famosa per l'uva di ripetuta, con qualche variante, anche nellJeuterol1ol11io.
dimensioni eccezionali, le cui piante vengono [atte crescere
appoggiate a monticelli di pietre, perché le pergolc non riusci-
rebbero a sorreggere il peso dei loro frutti. Capitava anche, di
tanto in tanto, che un pastore seminasse un campo di grano, ma
la frutta rappresentava una vera squisitezza per la gente dci
deserto c la coltivazione dci frutteti era diventata il simbolo
stesso di un'csistenza stabile e sicura. Non c'è da meravigliarsi,
perciò, che gli esploratori riferissero che nella terra da loro attra-
versata « scorre latte e miele l) (Nm 13, 27).

Il castigo divino: quarant'anni ne] deserto


Caleb e Giosuè incitarono a procedere immediatamente all'in-
vasione, ma il popolo ne fu dissuaso dal timore dimostTato dagli
altri esploratori, e prese a lamentarsi dicendo che avrebbe prefe-
rito piuttosto Inorire in Egitto o nel deserto. Il Signore, allora,
esaudi il loro desiderio e predisse a Mosè che, per la mancanza di
fede dimostrata, il suo popolo avrebbe errato per quarant'anni
nel deserto: un anno per ogni giorno che gli esploratori avevano
trascorso nella terra di Canaan. Nessuno di coloro che supera-
vano i vent'anni di età in guel tempo, tranne Calcb e Giosuè,
DOVE SBOCCA LA VALLE DELL'ARABA. La spollda sertel1/riollaledel Golfo di
sarebbe quindi entrato nella Terra Promessa.
Aqaba, 11I1 tempo dOll/illala dal/a città di Ezioll-Ghcher, è illCOl"llici(l/a da al/c
In seguito, nonostante l'avvertimento di Mosè « il Signore scoglierejrastagfiate, a/Clllle del/c qllali raggiulIgollo i 600 IIIftri di a/titl/dillc.
n.on è in mezzo a voi il (Nm 14, 42), un manipolo di uomini La presenza di barriere corallille a pelo d'acqlla, le burrasche illlpl'Ol/llise
risoluti decise d'invadere la regione montuosa. L'azione si rivelò e i IIl1l11el'osi isofotti, che illtralciallo la lIolJignziollc, relldelMllo iI!lìdo
una sconfitta disastrosa: gli Amaleciti e i Cananei fermarono gli qllesto hraccio di /Ilare per /e piccolc l' illSiCIII'C illl!Jormziolli dcll'ollficl,ità.
LE PEREGRINAZIONI DEGLI EB1tEI

l!lIJllIIIIJllllllllllllllllllllllllllllllllllflllfllllflllllllllllflllllfllllllllflllllllllllflllflll-
~
~
~'"
~
§==
'"
~
~
==
~
==
~
~
~
~
I
'"
~
==
~
'"
~
~ LA VITE: UN SIMBOLO RICORRENTE. Nei testi biblici,
~ la /lite rappresenta il simbolo della collqllista della Terra
Promessa da parle del popolo d'Israele. Nellibm
'"
~ dei Salmi (80) 9), si legge: «( Hai dirle/Io IIIW [lite
dnll'Egitlo, per trapial/farla liai esplliso i popoli )).
'"
~
'"==
~ TERnA FERTILE, MA IMPEGNATIVA. UI/a delle tre
prillcipali aree geografiche di Israele è costitllifa da dolci
== colfille IIcrdeggiflllfi, ricclie di vigl/eti cfrutteti. III q/lesta
'"
~
terra di profolldi colltmsti, !efertili colfille riparaI/O
/lallate silllili a quella dcll'ill1l11agillc qlli a destra,
Illa passaI/o al/che cedere il passo, a!l'illlprolJlliso,
==
~ alle steppe spoglie dlalberi o addirittura all'arido di'sato.
==
~II 111111111J//1ll1ll1f/I IlJ//J//IIIIIIJ//J//J//J//J//J//J//J//If1111J//IfIf IlJ//J//J//J//J//J//J//J//J//J//J//J//J//If/1/1J//J//J//If1111J//J//J//J//J//J//J//J//J//J//J//J//J//J//J//1II1IIJ//lIIl1l11l11l11J//1ll1ll1ll1ll1ll1ll1f1II1111111111111J//IIIIII/I

Nei capitoli 20 c 21 del libro dci Numeri (a cui fa eco il devono essere sorti a est e a sud-est dci Mar Morto verso la fine
capitolo 2 del Deuteronomio), si dice chiaramente che gli Edo- del Xlii secolo a.c. Il capitolo 33 del libro dei Numeri descrive i
miti e i Moabiti rifiutarono a Mosè e al suo popolo il permesso popoli di Edom e di Moab come incapaci d'impedire a vaste
di attraversare le loro terre, e che non mancavano certo dei tribù di pastori nomadi di attraversare le loro terre al seguito di
mezzi per far rispettare questo loro divieto. Ne risultò, quindi, greggi e armenti voraci: si tratta di una situazione storica evi-
che gli Ebrei si videro costretti ad affrontare il terribile Deserto dentemente anteriore a quella narrata nei capitoli 20 e 21, dove
di Paran, forse spingeIidosi al sud fino a Ezion-Gheber (@ nel invece gli Ebrei sono costretti a evitare le terre dei regni stabiliti
riquadro in basso, a pago 70). Secondo il capitolo 33 dcllibro dci in quella zona.
Numeri, invece, sembrerebbe che gli Ebrei si siano avviati Nella narrazione della Conquista (libri di Giosuè e dei Giudi-
direttamente verso est, dal Monte Or fino a Zalmona: percorso ci), redatta dopo l'entrata del popolo israelita nella terra di
che li avrebbe portati lungo la Via dell'Araba, una delle princi- Canaan, alcuni studiosi hanno trovato un'ulteriore testimo-
pali piste carovaniere della regione, dai paesaggi spettacolad. Il nianza che le pcregrinazioni nel deserto e l'invasione di Canaan
problema delle due strade nel libro dei Numeri è ulteriormente coinvolsero più di un unico gruppo di individui. Ne hanno
complicato dal fatto che non è stato possibile identificare tutte le tratto la conclusione che, in un'epoca più tarda, gli scrittori
località menzionate. biblici devono aver raccolto e fuso insieme varie tradizioni, per
Molto probabilmente, si tratta di tradizioni indipendenti, che comporre un'unica storia del popolo d'Israele, cercando anche
riportano le peripezie di vari gruppi di Ebrei in tempi diversi; di semplificare un complesso processo storico e geografico.
infatti, si sa che il popolo d'Israele si mosse (( secondo l'ordine Qualunque sia stato il percorso seguito, gli Ebrei impiegJ-
che il Signore dava di tappa in tappa» (Es 17, l). Le ricerche rono trentotto allni per spostarsi da Kades-Barnea fino ai can-
n_~I~~~l~~;~I, __ .. •. ;~ __ . L_ : . ..I: 1'..1_. ..I: ~". __ l_ e .. ; .J: ~" __ 1_ C' __ ~_ •• _.__ : .. ~ • • ._ ..: _~ __ ;_. __ 1: :_._:_._~_ ..;
LE PEI\EGI(lNAZIONI DEGLI EBREI

IIlfIlfIIJlllllfIlfIIIIIIIHlHlHlIIlIlIHlHlHlHlllillIlIllIlIlIIHlHlHlIIIIIIHlHlIIllllIIIHlIllHllJllJllIlHlllIlJllIII11IJllI/HlIJIIIIHlHlHllJllIIIIIHlIIIIIIHlIIIIIIIIIIIIIIIIJIIIIlJlIlIIIIHlIIIHlIIIlIIlJllI/IIIIIIIIIHl/HlHllIIl~

~
LA TERRA PROMESSA '"
§
Per gli Ebrei, che passarono Cjuarant';lilni nell'arido deserto del zione di Can33n era molto piel stl'11tat3. Nel libro dci Deuteronomio §
Sinai, CanJ3n era Ull paese dove « scorre latte e miele j) (Es 3, 8), la
tJIlto sospirata Terra Promcss;l. Il "miele" (si trattava probabil-
(11,10-11), gli Ebrei vengono aVVl'rtiti che la terra loro promessa
non sarà come l'Egitto che si sono lasciJti alle spalle, dove gettavi (1
~
mente di sciroppo di datteri) e il "latte" esprimono le due forme il tuo seme e poi lo irrigavi con il piede, come fosse un orto di §'"
dell'economia agraria di Canaan: la coltivazione delb teàa e l'alle-
vamento dc] hr'sti:l111C.
erbaggi ); si sarebbe trattato, invece, di un paese che « beve l'acqua
della pioggia che viene dal cielo I). La trrra di Canaan si limitava a §'"
Popolo di abitudini fondamentalmente pastora!i, gli Ebrei cr:lIlo
già esperti nell'arte di allevare gli armenti. L'agricoltura vera e pro-
valli e colline il cui rendimento era strettamente legato a precipita-
zioni atmosferiche piuttosto illcostanti; le condizioni di partenza, ~
pria c b frutticoltura, invece, rapprcscntJva- perciò, erano in tntto dissimili da quelle delle ~
110 un lusso per quei p3stori, cl:!. sempre vis- vaste pianure dell'Egitto e della Mesopot:!-
mi:!, che erJno abbondantemente e costante-
§'"
suti a base di cibo frug:dc, raccogliendo quel-
lo che potevano dal deserto e dalle rare oasi. mente irrigate dai loro grandi fiumi e da una '"=:
Si capisce perché gli esploratori, inviati da vasta rete di canali. Sarebbe stata, Canaan, §
Mosè a visitJre quella terrJ, tornassero trio n- ulla terra di duro lavoro, echeggiando cosi le
f.lnti con un grappolo d'uva di dimensioni
tali da doverlo trJsportare « in due con una
parole del Signore nella Genesi (3, '19): Il Con
il sudore dci tuo volto mangcrJi il pane )).
~
stanga (Nm 13,23).
)1 Poiché l'agricoltura faceva parte integrante §
Il libro del Deutcronomio (8, 7-8) dice che drlla vita degli antichi Ebrei c ne ritmava i =:
Canaan era un « paese fertile: paese di torren- giorni e le stagioni, non deve meravigliare §
~
ti, di fonti c di acque sotterranee che scaturi- che essa si trovi strettamente collegata alla
scono nella pianllrJ e sulla montagna; paese religione; infatti, nella Bibbia, i concetti e gli
di frumento, di orzo, cii viti, cii fichi e di
lnclograni; paese di ulivi, di olio e di miele ).
ideali religiosi sono spesso presentati sotto
forma di immagini e metafore che prendono
§'"
Dei prodotti elencati nei versetti biblici, l'u-
va, le olive e il grJllO formavano la base del-
spunto dall'agricoltura, dai lavori e dalle abi-
tudini di vita ad essa connessi. Nel libro di ~
'"
~
l'economia cananea. L'uva veniva consumata Amos (9, 15), per esempio, la restaurazione
sia fresca sia secca, oppure trasformata in vi- d'Israele è dipinta in questi termini: (I Li
lla. Anche le olive erano consumate fresche, pianterò nella loro terra e non saranno mai '"
=:
ma erano prcgiate soprattutto come materia divelti da quel suolo che io ho concesso lo-
ro l). Nel Nuovo Testamento, fra le parabole
§
prima da cui si otteneva l'olio. I cereali come
il frumento e l'orzo costituivano la base del-
LA MELAGRANA. La polpa rossa C succosa
di Gesù, si trovano le metafore più conosciu-
te della vita agreste, come nel Vangelo di
~
l'alimentazione. '"
Gli Ebrei non erano stati certo il primo po-
polo a rendersi conto che la terra di Canaan
di qucstoInltto dal sapore acidulo-dolciastro
lJellirJa /lsata per preparare squisite beI/aI/dc,
Marco (4, 31-32), dove il regno di Dio viene
paragonato a « un granellino di senapa che,
~
era un paese Jccogliente. Già nel XX secolo /IIelitre dalla scorza ii ricalMIM /11/ ollimo
estratto, /liafo I/c/la wl/cia delle pelli.
quando viene seminato per terra, è il piel pic- §'"
a. c., il fuggiasco egiziano Sinuhe, come rac- colo di tutti i semi che sono sulla terra; ma
conta l'omonimo capobvoro della letteratura
dell'Antico Egitto, aveva trovato rifugio in Canaan e descriveva
appena seminato cresce e diviene più grande
di tLltti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli dci cielo
~
quella regione con molto entusiasmo: « Era un ottimo paese 1 ... 1 ric-
co di fichi l'd'uva. Aveva piel vino che acquJ, miele:l profusione e olive
possono ripararsi alb sua ombr3 )1.
La piel citata, poi, è la pianta i cni frntti avevano colpito l'atten- ~
=:
in abbondanza. Ogni tipo di (rutta cresceva sugli alberi. C'erano orzo zione degli esploratori di Masi':: la vite. Essa è usata nella Bibbia
ed CIII/ileI' Ifrumentol. E non si contavano le varietà di bestiame u. come simbolo della conquista della Terra Promessa da parte dci
§
Comunque, in confronto Jl rigoglioso Delta del Nilo e ;1 grall popolo di Israele, e la vigna in tante parabole di Gesù sta a rappre-
=:
parte della estesa pianura bagnata dal Tigri e dall'Eufrate, 1J vegeta- sentare il regno di Dio. '"
=:
§
'111111111111HlIllIfIIllIllIfIIllIfIIfIIllIfIIllIfIIfIIllIfIIllIllIfIIlIIIl1fI1fI1ll1fI1fIHlIIIHlIfIHlIfIIfIHlHlHlIfIIilIfIIfIHlIllIllIfIIIIHlIfIIllIfIIllIfIIfIIliHlIfIIlIlIlIllIfIIfIIll HlIfIIllIfIIllIfIIfIIilIfIIfIIllIfIIfIIllIfIIfIIllIfI/~

Ilei pressi delle oasi e dei pozzi, oppure vicino ai corsi d'acqua, profondità le alture, il terreno si presenta accidentato e roccioso,
dove talvolta questo popolo migrante si dedicò anche alla colti- mentre a valle gli argini sono formati da sedimenti alluvionali di
vazione dclb terra, pur continuando a occuparsi principalmente sJbbia mista a terriccio l11arnoso e argilla, sui quali spuntano
delle greggi e deUe mandrie. Al termine della breve stagione qua e là radi cespugli che punteggiano il paesaggio sterile. A
produttiva, conducevano il bestiame più lontano, in cerca d'ac- metà strada, l'Araba si restringe a una larghezza media di circa 6
qua e di cibo, sempre suddividendosi i lavori nell'ambito della chilometri. Le precipitazioni annuali non raggiungono neppure
famiglia, dci clan e della tribù. Dopo una stagione, un anno o i 250 millimetri, e i corsi d'acqua sono brevi e spesso si seccano
anche'più anni, riprendevano il cammino. da un anno all'altro. Di tanto in tanto, le distese di sabbia
lasciano il posto a larghe sacche di sale. Soltanto a sud dell'oasi
Il lungo viaggio a sud di lotbata, le dune si alternano a sedimenti di sabbia e terriccio
( Poi gli Isracliti partirono dal Monte Or, dirigendosi verso il marnoso, che permettono quel po' di vegetazione cbe basta a
Mal' Rosso per aggirare il paese di Edom »: cosi continua il sfamare le greggi dei pastori nomadi, almeno durante la sta-
racconto dci libro dci NUl11cri (21, 4). La Via dci Mar Rosso gione dcllc piogge.
correva seguendo per tutta la sua lunghezza la parte occidentale Forsc gli Ebrci prcscro la Via dcII' Araba da Kades-Barnea
d.eH'Araba, ulla valle che si estende per 180 chilometri in dire- fino a Tamar, per poi girare a sud e seguire in tutta la sua
Zlonc nord-sud dal Mal' Morto fino al Golfo di Aqaba ed è lunghezza la Via del Mal' Rosso? Non c'è dubbio che i loro
delimitata, a ovest, dalle pcndici scoscese di roccia calcarea del numerosi armenti non sarebbero sopravvissuti a lungo in quclle
Negheb meridionale e, a est, dalla parete di granito delle monta- zone aride. È invecc più probabile che abbiano seguito la Via
gne di Edom. Il fondovalle è cosparso di massi, depositati su un delle montagne degli Amorrei, la pista che portava da Kades-
sottile strato di ghiaia. A monte dei corsi d'acqua che scavano in Barnea a Ezion-Gheber, attraverso il Deserto di Paran; ancora
LE PEREGRINAZIONI DEGLI EBREI

oggi, una pista in terra battuta ricalca le tracce di quell'antica L'altra strada verso oriente
via. Non è proprio un pcl'corso agevole, però appare piu rego- (( Partirono dal Monte Or e si accamparono a Zalmona l), rac-
lare di tanti altri nel Sinai, perché evita sia le montagne a nord- conta invece il capitolo 33 dci libro dei Numeri. Zalmona @ è
est, sia le paurose voragini e le valli intaccate dall'erosione che una località situata a est dell'Araba, a circa 100 chilomctri dal
dominano il paesaggio a sud-ovest. Quando arriva a una cin- Monte Or, al di là del tratto più aspro e desolato dell'intero
quantina di chilomctri di distanza dal Golfo di Aqaba, il senticro paese. Questo itinerario fa pensare che gli Ebrei abbiano seguito
prende a salire, e da circa 500 metri di altitudine si porta quasi a la Via dell'Araba, che correva lungo l'altopiano che si estende al
"1.000. In quel punto, c'è anche una pista laterale che gira verso limite settentrionale delle maggiori alture del Deserto di Parano
est, tenendosi lontana dalle alture, e raggiunge la Via del Mar A sud-ovest, s'innalzano le cime frastagliate, che raggiungono i
Rosso a nord di lotbata. Sarebbe stato possibile agli Ebrei rag- 1.000 metri sul livello dci mare, prima che il pendio discenda a
giungere Ezion-Gheber per questi ampi sentieri che attraver- poco a poco verso l'Araba. Una stentata vegetazione rivelava la
sano il deserto. presenza di diversi corsi d'acqua, ma, quando gli Ebrei s'inol-
Lasciata Ezion-Gheber per il nord, gli Ebrei avevano per- trarono ancor di più nel Dcserto di Zin, gli effetti del drenaggio
corso solo un'ott:lI1tina di chilometri, soffermandosi presso le delle pendici orientali del Negheb si fecero ancora più marcati, e
oasi e i pozzi lungo la Via Regia, quando l'acqua e i pascoli per le greggi e gli ar-
si trovarono davanti un massiccio mon- menti si rivelarono più abbondanti. Alla
tuoso con vette alte dai 1.400 ai 1.700 sinistra degli erranti, sul limite setten-
metri. Lc indagini archeologiche hanno trionale dci Deserto di Zill, il dolce de-
rivelato che, a quei tcmpi, il confine me- clivio si perdeva in speroni rocciosi che
ridionale del pacse dì Edom era dotato di si spingevano fino a fondovalIe. AlIa lo-
possenti fortificazioni. Un poderoso ba- ro destra, invece, verso sud, la roccia
stione (0 nel riquadro in basso, a pago ancor:l più aspra e frastagliata appariva
70) custodiva il valico scosceso attraver- inaccessibile, con le sue ripide scarpate e
so il quale passava 1:1 Via Regia nel pro- le forre invalicabili che intagliavano la
ccdere verso l'altopiano di Edom; pochi parete rocciosa.
chilometri piti a nord-est, altre rovine di Solo per un breve periodo, nella sta-
muraglie S0I10, al1cora oggi, i muti testi- gione invernale, è possibile la vita per i
moni dcgli sforzi cdomiti per impedire pastori nomadi che transitano per queste
alle popolazioni str~ll1iere di aggirare la sterili colline a sud dci Deserto di Zin, e
fortezza principale e di introdursi nel c'è da essere sicuri che gli Ebrei non pro-
territorio attraverso UI1 altro valico. Una varono alcun desiderio di fermarvisi. AI
schiera di fortificazioni, estesa verso contrario, sì spinsero nel più profondo
nord, manteneva ai margini del deserto dell'Araba infuocata e arida, probabil-
le popolazioni indesiderate che procede- mente nelle vicinanze di Tamar, un'oasi
vano lungo la Via dci Deserto di Edom. situata al crocevia di varie piste carova-
Per gli Ebrei, ciò significava un'ulteriore niere, quasi 300 metri sotto il livello del
deviazione verso est, che allungava an- mare. Passando a guado gli uadi profon-
cor pitl il loro già faticoso viaggio. damente incassati che conducono alla
Secondo qucsto itincrario, gli Ebrei, vasta distesa di acqua salata al nord, at-
dopo avcr costeggiato Edom, girarono traversarono la valle nel punto più con-
verso ovest lungo la valle del torrente venientc e arrivarono a Zalmona, sul
Zcred c si accamparono dapprima cl. fianco orientale della valle. Poi, si dires-
Obot (località sconosciuta) e poi a Iie- sero a sud, costeggiando le alture della
Abarim @: era un percorso che li avreb- Transgiordania, c s'inoltrarono nclla re-
be ricondotti sulla Via Regia, in territo- IN VISTA DELLA TERRA PROMESSA. Dalla lletra gione montuosa lungo la strada che por-
rio moabita. Purtroppo, il tentativo di del M~I/te Nebo, SiI Ila/O a md-esI del/e sfcppe tava verso l'ampia radura a Punon@.
penetrare nel territorio di Moab falli, e di Moao, Mosè Ilo/se lo sguardo DII re il Giordallo, Da PUl10n gli Ebrci arrancarono su
gli Ebrei dovettcro ancora una volta ri- verso i/ pal'u di Cal/atlll; /Ila all'al/zia/IO proJela per quei sentieri rocciosi e dissestati
1/01/ JII {~I/ceSSO di {ol/dl/wi i/ SI/O popolo.
piegare verso il deserto, seguendo forse finché giunsero sul vasto altopiano
la Via dci Deserto di Moab. Di qui giun- orientale, che si trova a circa 1.000 metri
sero prima o poi ali' Amon, un corso d'acqua che serpeggia nel sul livello del mare, e imboccarono finalmente la Via Regia, una
fondo di una valle spettacolare, stagliata nella montagna e larga delle più famose J:iste carovaniere dell'antichità. Cosf raggiun-
quattro chilometri. 11 Signore li condusse fino all'acqua di Beer sero lìe-Abarim ~, presso il guado del fiume Zered, nel regno
(che significa "pozzo"; località sconosciuta), prima che la molti- di Moab, ai confini con Edol11. Proseguendo verso nord lungo
tudine si dirigesse cl. nord-ovest, verso la sua destinazionc, le la Via Regia, gli Ebrei passarono il fiume Arnon e sì accampa-
steppe di Moab. A Mattana ®, gli Ebrei entrarono nel territorio rono cl. Dibon @. la pill importante città moabita di quella
di Sicon, re degli Amorrei. Dopo aver attraversato il letto poco regione, che sarebbe stata più tardi assegnata alla tribù di Gad.
profondo del Nahaliel, all'inizio del suo corso, continuJrono Pitl oltre, ad Almon-Diblataim @, dalla Via Regia si staccava
per Hamot ® e le alture di Pisga, tra le quali svetta il Monte un sentiero in direzione nord-ovest, che si spingeva attraverso
Nebo@. zone collinari sempre pill densamente popolate, fino a perdersi
Il rifiuto di Sicon, che negò a Israele il permesso di attraver- nelle steppe di Moab, di fronte a Gerico.
sare il suo territorio, si ritorse in modo catastrofico contro di lui Dopo aver condotto il suo popolo ai confini della terra di
c contro i suoi sudditi Amorrei e Ammoniti, poiché gli Ebrei lo Canaan, Mosè sali sul Monte Nebo per godere della vista pano-
affrontarono, lo uccisero in battaglia e invasero la capitale dci ramica della terra promessa ai Patriarchi: la sua missione era
suo regno, Cheshon @, e tutte le sue terre ancora pitl a nord. Fu compiuta, ma il volere divino gli impediva di mettere piede in
cosi che le tribll di Ruben e di Cad presero possesso dclla quella terra, perché egli aveva dubitato delJa misericordia di
regione della Transgiordania, mentre il resto degli Ebrei si Dio. Mosè si spense e fu sepolto in un luogo sconosciuto. E i
accampaVJ finalmcnte nelle steppe di Moab @, a est dci Gior- figli d'Israele, alla vigilia di quell'invasione tanto attesa, «( lo
.-I ; ;,.. ( ,.-,..; 11 .. ,..;t"t"; r I"" .-I; r;. ;r..... ... i'ln.::'··r..... npll,~ .::tPI......... ..Ii "'A ..... 'l h l"'I ... r h·... nt'l o-inrni " f1ìt '\4 sn
,""'" ""'""""""""'' ' ' ' ' ' '"' ' ' ' ' ' ' ' ' j
~
~
§
g
~
§

~ ~-~
~--

§~ ~_-I-
§ §
~ ~
~~ i=:_=:

=
~ ~

i_~ ~
- ==
§ §
~ ~_:

I
'"

1_-

~ =:

I ~~tt,l~~f~:~~RICO
~_
"'=:_
Sicu;)t;) nella vasta e umida pianura dclla Valle dci Giordano, a circa 270 metri sotto il
livello dci mare e a quasi 15 chilometri dal Mar Morto, Gerico (la "città delle palme" di
biblica memoria) è la piu antica cinà abitata dall'uomo che si conosca. La posizione Il "TELL" DI GERICO. NellaJofo aerea -=
I
::::
=:_::~_

"'=:"'_: dell'oasi, ben alimentata dalle sorgenti, offre un ambiente ospitale, mentre i vicini guadi si vede lo {ollilletla arlifìdale, raslill/ila ~=:"'=:_
_ dci Giordano assicurano un vantaggio strategico. da successi,,; jllsediamellti lI/1umi, d,e si erge _
Numerosi scavi hanno perforato la collinerta di Tell es-Sultan, ma è solamente COIl il per lilla vl'fltilla di lIIetri SlllIa piallura
== lavoro condotto da Kathlccn Kenyon negli anni Cinquanta che l'antico passato della città è òrcosrallte, La gl'lite è sempre stata a/tirata
~ venuto alla luce. qui dalla presellza di IIlIaJollte ricca d'acqlla §_'"
::: La primissima abitazione umana rinvenuta a Gerico risale a circa 1'8000 a.C.: è un'inso- tutto f'allllo. Nel (IIore del tellgti archcolo,(!i
~ lita struttura, che secondo il parere degli esperti potrebbe corrispondere a un santuario. Pitl hill/I/o ";,wellllto le roville di alltiche cil'l·ltà. ~
== tardi, intorno al 7000 a.C., gli abitanti di Gerico innalzarono mura massicce, dominate da La torre cililldrica di pietra (ilei riquadro ;::::
~ una torre cilindrica di pietra, c scavarono un enorme canale. Tutto questo prova che vi era iII afro), che si erge ilI/cora oggi perqllasi 8 §
::: una comunità alquanto numerosa insediata in quel luogo, in grado di costruire opere lIIetri di altezza, risafe all'epoca del prilllo ==
::: pubbliche almeno 3.000 anni prima della fondazione delle città sumeriche. Successiva- sistema difellSilJo, illtorl/o aI7000a.C. §
.,'''
"'__
' _=:_., mente, forse nella prima mctà dci XVI secolo a.c., corrispondente alla media Età del Splel/didi "''''plal'i di l'ill'alli d'argilla _=: ",~_"'~=:_
Bronzo, ci sono tracce di un vasto incendio che distrusse l'intera città. Dopo questa lIIodeflataslli/eschi(colllc qllello quisopra),-=
catastrofe, Gerico fu rioccupata dal XIV al XIlI secolo (ma la cosa non è sicura), forse esprcssiolleJorse dci fIIlto degli ilIl/Cl/ali,
durante l'invasione guidata da Giosuè. Non sono stati rinvenuti resti di periodi successivi, risalgollo a III/a popolazione che abitò
::: fino a quelli del VII secolo a.C., epoca in cui però il tell smise di essere il centro di Gerico. Gerico dal VII al VI millclII/io a.C.

'~1I111111111
" 1/ 11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11IJIJ IIIJIJ 11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11W/IIIIII 1/ 111111IJIJ 11I11I11111I11I11I11I11I11I11I1/WIIII JIJ 11I11I11I11I JWIIIIW/IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIJIJJIJ J~
Invasione e conquista di Canaan
Accampati presso Abel-Sittim «1) nella cartina in basso), nelle Era primavera, l'epoca in cui le acque del fiume 111 pIena
steppe di Moab, e assicuratisi ormai il possesso di gran parte dei scalzano gli argini scoscesi e argillosi presso Adama, una tren-
territori di Ammon e Galaad, gli Ebrei si prepararono a inva- tina dì chilometri piti a nord. Anche nel nostro secolo, per ben
dere la Terra Promessa. Quelle che furono probabilmente le due volte, il crollo di questi argini dissestati e friabili ha bloccato
azioni bclliche di vari gruppi d'invasori, nel corso di molti anni il corso dél1e acque proprio in quel punto (e una volta per quasi
c forse anche di secoli, nclla Bibbia sono sintetizzate in un unico Ull giorno intero), mentre il letto del fiume, a valle, restava a
resoconto epico, narrato nei libri di Giosuè e dci Giudici. secco. Quando Giosuè diede il via all'invasionc, è probabile che
si sia verificata una situazione del genere, che permise agli Ebrei
AI di là del Giordano: Gerico di attraversare il Giordano pressoché all'asciutto.
Secondo la narrazione cOSI unificata della Conquista, Giosuè Una volta varcato il fiume, gli Ebrei si raccolscro a Galgala
inviò dapprima duc esploratori al di là del Giordano per racco- @, dove Giosuè stabilf la sua base per estendere il suo dominio
gliere informazioni strategiche. A circa 8 chilometri dal fiume, sulla regione circostante e per il successivo e imminente attacco
nella torrida vallata a 270 mctri sotto il livello dci mare, si alla zona montuosa centrale. A Galgala, vennero erette dodici
trovava Gerico 0: la sua oasi e le colline circostanti furono la pietre (una per ogni tribu), ptelevate dal letto secco del Gior-
meta degli esploratori, i quali riferirono che la gente del posto dano durante la traversata, come monumento commemorativo
era spaventata all'idea di venire attaccata da un popolo di cui si del miracoloso passaggio. In quello stesso luogo, rutti i maschi
raccontavano meraviglie. La cosa incoraggiò gli Ebrei a muo- nati durante gli anni di peregrinazione nel deserto furono chia-
versi subito in direzione della città: all'alba, attraversarono a mati a stringere alleanza con il Signore, a suggello della quale
guado il Giordano, in quel punto fangoso e poco profondo, vermero circoncisi. Intanto si preparavano alla guerra santa.

20' so' 4()' so'

lO'

V. i~grandimcnto

(gal ,
V. ingrandimento

32"00'
7~"'

Ghezer.
so'

Timna
Ekron?-

Gat?-
4()'

:Ascalon

so' ..Gaza
INVASIONE E CONQUISTA DI CANAAN

L'assedio e la conquista di Gerico da parte delle truppe di vano vcrso l'interno del paese e le montagne centrali. La narra-
Giosuè è una delle azioni belliche meglio conosciute dell'anti- zione biblica ha, quindi, una tonalità epica e gloriosa per
chità. Per sei giorni di seguito. gli Ebrei marciarono intorno alle mostrare l'azione di Dio accanto al suo popolo, soprattutto nclla
mura della città (un giro al giorno). E il settimo giorno, dopo conquista di Gcrico, chiave di volta dell'ingresso in Palestina.
aver compiuto sette giri attorno alle mura, sette sacerdoti die-
clero fiato alle loro sette trombe, ricavate da corni d'ariete; gli La distruzione della città di Ai
Ebrei lanciarono un grande grido di guerra c le mura della città Sono tre le vie principali verso l'altopiano centrale che partono
crollarono al suolo. Entrati a Gerico, gli Ebrei massacrarono dalla zona di Gerico: tutte seguono le dorsali montuose al di
tutti gli abitanti e s'impadronirono del tesoro, che consacrarono sopra di gole e voragini spettacolari, caratteristiche di questa
alla "casa dcI Signore". zona desertica e desolata che si innalza dalla profondità della
Le piu approfondite indagini archeologiche condotte a Gerico Valle del Giordano fino a più di 800 metri sul livello del mare
negli anni Cinquanta non hanno rivelato l'esistenza di una città nei pressi di Gerusalemme. La via che si spinge più a meridione
circondata da mura nel XIII secolo a.C., l'epoca dell'invasione prende la direzione sud-sud ovcst verso Betlemme. La seconda
di Giosuè. Nel migliore dci casi, in quel tempo esisteva solo un via, che è anche la piti corta, collega Gerico a Gerusalemme ed è
villaggio. praticamente privo di fortificazioni o di altri sistemi sempre stata la strada di maggior traffico nel corso dci secoli.
difensivi. La vita dclla città di Gerico dalle mura imponenti era Però, come la strada che porta a Betlemmc, è irta di pericoli pcr
giunta al termine circa tre sccoli prima. in seguito a una distru- un esercito: prescnta salite ripide e sconnesse, è priva d'ombra e,
zione violenta. forse per mano di altri invasori. Ma, qualunquc quel chc è peggio, manca l'acqua. Il scntiero è costeggiato da
sia stato il tipo di insediamento umano a Gcrico al tempo di arbusti, ciuffi di ginestre c di cardi, ma l'impressione dominante
Giosuè. resta indubbio il fatto che gli Ebrei se ne devono essere resta quella della desolazione, il significato, per l'appullto, del
impadroniti per assicurarsi i rifornimenti d'acqua nella valle a nome ebraico lesimon attribuito a qucsta zona.
nord del Mar Morto, prima di esplorarc le strade che conducc- Giosuè decise di seguire la strada piu a nord, la Via del
Deserto, che si inoltra fra le alture a ovest di Gerico e si snoda
vcrso settentrionc, in direzione di Ai. Nemmeno questo è un
percorso facile. tuttavia non presenta le difficoltà degli altri due,
poiché, una volta arrivati in quota, il deserto lascia il posto alla
vcgetazione. Fattore ancora più imporrante, questa strada porta
direttamente al vasto altopiano a nord di Gerusalemme, una
sterile brughiera costellata di macigni, il cui controllo è sempre
stato d'importanza strategica per le popolazioni che si contcndc-
vano il dominio su tutto il paese.
Nel racconto biblico, la strada degli Ebrei verso gli altipiani
era sbarrata dalla città fortificata di Ai @). Di nuovo, Giosuè
inviò in ricognizionc i suoi esploratori per valutare la situazione.
Essi riferirono di aver trovato una piccola guarnigione di difesa,
facile da sopraffare; ma la loro valutazione si rivelò errata,
quando l'attacco frontale degli Ebrei venne respinto con una
perdita di 36 uomini. Gli Ebrei, allora, scoprirono che uno di
loro aveva portato con sé una partc del bottino di Gerico, pro-
vocando cosi l'ira divina, che si era riversata sull'intero esercito.
l! popolo venne purificato con l'esecuzionc di quell'uomo c
della sua famiglia. Poi Giosuè, con uno stratagemma, riusd ad
attirare i difensori di Ai in campo aperto, a nord dclla città,
mentre un piccolo contingente di soldati pcnetrava in Ai dall'o-
vest. Cosi, un'altra città fu data alle fiamme c rasa al suolo, e i
suoi abitanti vcnncro pJSSJti a fil di spada.
Di nuovo, gli archeologi non sono stati in grado di reperirc
alcuna confernu di qucsto particolare episodio menzionato nella
narrazione della Conquista. Nel XIII secolo a.C., non esistc-
vano città o villaggi nclla località di Ai. Una città importantc vi
era fiorita in un'cpoca molto anteriorc, ma era andata distrutta
verso il 2400 a.C. La zona fu abitata nuovamcnte soltanto dopo
il 1200 e, tra le antiche rovine. in quel periodo sorse soltanto un
piccolo, miserabile villaggio, privo di fortificazioni. L'enigma
LEGENDA può trovare forse una soluzione nel nome stesso di Ai, che
_ Campagna centrale
significa per l'appunto "rovina", visto che in questa località
giacquero ingenti ruderi durante molti secoli dell'antichità .
• Campagna meridionale Forse resoconti C leggende locali sulla devastazionc della città
I nomi in marrone indicano le cillà cananec
venivano riportati a voce presso il santuario di Bctel, a un paio
secondo il libro di Giosuè (12, 7-24) di chilometri di distanza, c, quando la lIiilT<lzium: della Conqui-
sta cominciò a prendere forma, è probabile che anche queste
Mare Salato Lc città cananee sottolincate fanllo pilrte storie locali venissero incorporate nell'epica di Israele.
dclla coalizione del re Adoni·Zcdck
(Mar Morto)
I nomi in rosso indicano le città filislee La sconfitta dei Cananei
• Città attaccala e dala alle fiamme
È ccrto che gli Ebrei, sotto il comando di Giosuè, non dovettero
ricorrere alla forza pcr impadronirsi di Sichem @, benché que-
sta importante città, situata una trentina di chilometri a nord di
Ai, dominasse una vasta zona delle montagne centrali. Cii abi-
tanti di Sichem erano di discendenza mista e traevano forse
CAZOR: CITTÀ-FORTEZZA DEI CANANEI
Verso la fine dci XIII secolo, Cazar, la pitl grande città della terra Per intere generazioni, in seguito alla distruzione operata da
di Canaan c per lungo tempo il principale centro commerciale c Giosuè, la città un tempo orgogliosa rimase uno scenario di tri-
politico dell'intera regione, contava lilla popolazione di 30.000- stezza e di desolazione. Solamente qualche rudimentale abita-
40. 000 abitanti. zione e un gruppetto di tende occuparono questo luogo fino al X
In queste due pagine, l'illustratore ne ha fatto una ricostru- secolo a.C., quando il re Salomone ricostruf una parte della Città
zione, basandosi sulle scoperte archeologiche della fine degli anni Alta, trasformando la in guarnigione reale, dalla quale le sue
Cinquanta c Sessanta, compiute da un gruppo di studio sotto la truppe erano in grado di controllare le vie di aCCesso dci nord. La
guida dell'archeologo israeliano Yigael Yadin: essa mostra la città Cazor di Salomone, però, venne anch'essa distrutta dal fuoco,
cinta di mura come poteva apparire a Giosuè e alla sua gente. Qui per essere poi sostituita ilei IX secolo a.c. da un'imponente
è vista da sud-ovest: in primo piano si nota una delle imponenti nuova città, costruita con tutta probabilità sotto il regno di Acab,
porte nella cerchia esterna delle mura, e sul fondo si scorge la re di Israele.
roccaforte, costruita su un'altura, ai piedi della quale si adagia la Alla fine, la storia di Cazor, città GlIlanca e poi israclitica, si
Città Bassa. La roccaforte copriva una superficie di 60.000 metri concluse con la distruzione definitiva per mano degli Assiri nel
quadrati ed era circondata da una sua cinta di mura, una linea 733 a.C. In seguito, su) posto si stabilirono solo modesti insedia-
difensiva eretta un migliaio di anni prima, quando la città intera menti, mentre le vestigia dello splendore passato erano destinate
non oltrepassava i confini della collinetta. a restare sepolte nella terra c dimenticate per ben 27 secoli.

"
"

,·,tt'·, . '
"

;~".';" ·l~. .
•..

..
.... ----~ ...
INVASIONE E CONQUISTA DI CANAAN

onglne dal movimento di popolazioni che, in epoche prece- Verso il sud


denti, aveva vism anche l'arrivo di Abramo a Canaan. Sebbene La seconda fase, la campagna meridionale, si svolse celermente:
non faccssero parte del gruppo dell'Esodo, avevano probabil- gli Ebrei sfrllttarono il vantaggio ottenuto penetrando nella
mente piu d'una affinità con gli Ebrei invasori c, quindi, si Sefda, per invadere la valle strategica a sud di Azeka, larga dai 3
mostrarono lieti di stipulare un trattato di alleanza con loro. Ciò ai 5 chilometri, da cui si diramavano due importanti vie di
potrebbe spiegare l'adunata di " forestieri e cittadini» (Gs 8, 33) comunicazione in direzione est, verso la regione montllosa.
che ebbe luogo tra i monti Garizim ed Ebal, le due vette gemelle All'estrcmità nord, la Via di Bet-Semes si inerpicava su per un
che controllano il valico di Sichem, per la benedizione di Israele. sentiero ripido e roccioso verso Gerusalemme; il controllo di
Fu ancora una volta grazie a un trattato che gli Ebrei s'impa- questa"strada cosi importante era ferocemente conteso e svolse
dronirono dell'altopiano strategico nei pressi di Gabaon @, a un ruolo di primissima importanza nella storia successiva dci
sud-ovest di Ai. In questa zona importantissima, di circa 15' popolo d'Israele. A sud della valle, una seconda strada s'inol-
chilometri per 20, quattro città (Gabaon, Beerot, Chefira c trava nei fitti boschi che coprivano quasi tutta la distanza tra
Kiriat-Icarim) avevano formato una confederazione governata Lachis e l'altopiano di Ebron, a 900 metri di altitudine. Giosuè
nOI1 da un re, bcnsi da un consiglio di anziani. Si trattava di condusse il popolo d'Israele lungo questa v:!lle, proccdendo con
popoli Evei, che si distinguevano dai Cananei. I loro capi avvi- rapidissimi att:!cchi di sorpresa contro le città di Libna ®,
cinarono Giosuè a Galgala, facendogli credere di cssere venuti Lachis ® cd Eglon @. Girando poi a est, distrusse Ebron @ e
da un paese lontano per stipulare con lui un trattato di amicizia. Dcbir@. (I Cosi Giosuè batté tutto il paese (... 1con tutto Isr:!e1e
Gli lsraeliti accettarono l'alleanza con gli Evei, consacrandola tornò all'accampamento di Galgala " (Gs IO, 40.43).
con un so1cnne giuramento. Quando Giosuè scopri l'inganno, Gli scavi archeologici condotti in molte di queste località, e in
non venne meno al patto: risparmiò la vita agli Evei, ma stabili particolare a Lachis e a Debir, mostrano cffettivamcnte segni di
che sarebbero diventati « tagliatori di legna e portatori di acqua distruzione che risalgono aU'epoca di Giosuè. Tuttavia, alcuni
per la comunità e per l'altare dci Signore» (Gs 9, 27). studiosi non sono convinti che tali devastazioni debbano attri-
Gli Ebrei si erano cosi assicurati l'accesso a tutte le strade che buirsi a Giosuè. Secondo il libro dci Giudici (1, 10-15), Caleb e
portavano a ovest, nella Sefcla, una regione collinosa confinante la sua gente, della tribu di Giuda, erano ancora impcgnati in
con la pianura costiera. Ora che la minaccia dell'invasione si era campagne militari in quella zona dopo la morte di Giosuè. È
estesa all'intero paese, non tardò a formarsi una coalizione di anche possibile che alcune delle città maggiori della Serda c
sovrani cananei, per contrastare l'avanzata degli Ebrei. Adoni- delle zone limitrofe siano state assalite non solo dagli Ebrei, ma
Zedek, re di Gerusalemme, invitò i governanti di Ebron, lar- anche da incursioni dì Filistei o perfino di Egiziani.
mut, Lachis ed Eglon a unirsi a lui per attaccare Gabaon.
I Gabaoniti, assediati, non persero tempo e chiesero aiuto a Cazor e la Galilea
Giosuè in nome della loro alleanza. Dopo una notte di marcia da Il teatro della terza fasc della Conquista furono lc fertili colline
Galgala, gli Ebrei attaccarono i Cananei e in breve li sconfissero. dell'Alta Galilea, ricche di sorgenti d'acqua e di boschi, all'e-
Il racconto biblico mette in cvidenza il sentimento di meraviglia strcmo nord dcI pacse. La città principale era Cazor (@ nella
e gratitudine del popolo israclita per l'intervento prodigioso di cartina dclla pagina accanto): situata lungo la Via dci Marc, ci re:!
Dio in quella battaglia: infatti, una terribile grandinata si era 13 chilometri a nord dci Mare di Galilca e nei pressi delle paludi
abbattuta sui Cananei, piu micidiale delle spade israelite, e, che si trovano a 8 chilomctri dal Lago di Huleh, aveva goduto di
secondo un'immagine poetica per descrivere questo "giorno piu saltuari periodi di opulenza per piu di 1.500 anni, prima dell'ar-
lungo" di guerra e di vittoria, il sole e la luna si erano fermati nel rivo degli Ebrei. All'epoca in cui Giosuè si trovò a osservare il
ciclo (( finché il popolo non si vendicò dci nemici I) (Gs lO, '13). profondo fossato, i bastioni massicci e le enormi porte, il peri-
La ritirata dci Cananei lungo la Via di Bet-Coron si trasformò in metro delle mura racchiudeva una roccaforte e un abitato di
rotta completa: gli Ebrei li inseguirono fino ad Azeka 0 e Mak- 830.000 metri quadrati.
keda (località ignota). La prima fase dclla Conquista, la campa- Il dominio sul nord esercitato da Cazor fu messo ripetllta-
gna centrale, era giunta a felice conclusione. mente alla prova dal numero sempre crescente di Ebrei che si

VESTIGIA DI CAZOIL SOl/O {)g~ctti sacri appartel/I/li ti 1/11 stll/tl/ario del XI Il


suolo (/. C. che si ritiel/c t11lteriore tllI'tIITipo degli Ebrei. LafigI/m sedl/ta,
J

lafila di piccole stele e l'tlltare delle o.fferte iII primo pitllIOftl(('IJaIIO /)(/rtl',
((III filI/a probabilità, di 11I1 complesso eretto iII al/ore dd/ti dilJillità della "lIIa.

Jf leDI/e appartielle allo stipite di Hl/a porta.


- INVASIONE E CONQUISTA DI CANAAN

/
Valle di Mis,'"
:.-_-':.-_-"'f'--_---'1,5'--_--"111 K",
Copyrighl Cl 1981 l'he: Re~dcr'§ Digc:st Associuioll.ll1c. IO·

(MarI' -Ii
Cali/t I

LEGENDA

Raduno dell'esercito cananeo

_ _ Ritirata dell'esercito cananeo

_ Esercito ebraico

I nomi in marrone indicano le citta canallCc


secondo il libro di Giosuè (12, 7-24)

Le ciuà cananee sottolineate fanno


parte del!;. coalizione del re Iabin

• Città attaccat:! c data alle fiamme

X Battaglia campale

inscdiJvJl10 sulle alture c si spingevano sempre più addentro nel Giosuè e i suoi uomini smisero di inseguire il nemico e si vol-
suo territorio, erodendo cl poco a poco la potenza della grande sero invece verso Cazor, che per il momento si trovava senza
città. Pcr contrastare la minaccia ebraica, il re Iabin chiamò cl difensori. Gli Ebrei s'impadronirono della città e la incendia-
convegno, presso le acque di Mcrom Q1J, gli alleati delle cinà rono, dopo aver sterminato tlltti i suoi abitanti.
camnee dell'Alta e Bassa Galilea e delle città della costa. I guer- Le indagini archeologiche eseguite a Cazor negli anni Venti e
rieri cananci, equipaggiati con armamenti pesanti, erano certi Cinquanta confermano il resoconto biblico. Nel XIII secolo
che i combattenti ebraici delle colline 11011 avrebbero potuto a. C .• la città fu effettivamente distrutta dal fuoco, quasi certa-
tcner tcst:l alle loro schiere di cavalli e carri da guerra. mente a opera di Giosuè, c venne ricostruita solo all'epoca di
Ma anche Giosuè aveva radunato i suoi uomini dall'Alta c Salomone. Pcr due secoli, la località fu occupata da qualche
Bassa Galilea per sferrare un attacco di sorpresa sull'esercito capanna e forse da qualche insediamento transitorio di tribu
cananco accampato a Mcrom, tra strette gole c fitti boschi di accampate sotto le tende. Ciò non sorprende, dato che si trat-
sicomori e di quercc. Privi dello spazio necessario per la mano- tava di pastori nomadi, privi di tradizioni urbane che potessero
vra, i carri da guerra si rivelarono inutili. Tra il caos generale, spingerli a rimettere in piedi la città, un tempo cosi temi bile.
gE Ebrei recisero i garretti ai cavalli e appiccarono il fuoco ai La narrazione della Conquista termina con un elenco delle
carri. I Cananei si diedero alla fuga nei boschi e per le valli, ma città cananee vinte, il che potrebbe indurre a pensare che tutte le
gli Ebrei tagliarono loro la via di scampo verso Cazor e blocca- città di Canaan caddero davanti a Giosuè c il suo esercito inva-
rono anche tutte le strade che portavano a sud, lasciando aperte sore. Invece, la narrazione non manca di accennare al L.1tto che
solo le vie settentrionali verso Sidone (il grande porto fenicio a una certa parte del territorio restava da conquistare, e ciò non fa
nor~-ovest) e la valle di Mizpa. Mentre le forze dei re della che sottolineare ulteriormente la complessità del fenomeno sto-
11. C. __ •
_:_~ ...l~11'.., •. ~;., ...... ..-1" .... 1; J=:J..,,.pj l1f'lb Tr-rr:l Prnnlessa.
CopYTlght © 1')81 Tll<' HC:ldcr'~ lJl!:~'St A;,oci311ull. [,K. , 1IfIIfIIfIJJllllifliflIfIIJIIIJIJIJIJIfIIfIIfIIJ/IfIIJIIIJIJllllll/ifliflifliflIfIIJIIIJIJIIIJlllIfIIJlIIIIJIJlfllflm
§
AREE TRIBALI §
,
E CITTA LEVITICHE ~
§'"
MARE GRANDE « Quando Giosuè fu vecchio e JVJnti negli anni li (Gs 13, I), il ~~_
Signore gli ordinò di assegnare « questo paese in possesso agli -=:
(MAli MFIJITEIII/ANFO)
Israeliti )) (Gs13, 6), anche se restava ancorJ da conquistJre una ==_;=~_
buona parte del territorio di C;lnaan, comprese le temibili città
filistee ddlJ costa.
Le tribll d'Israde, che ottennero in sorte le terre ai due lati del =_=
Giord:lllo, facevano risalire le loro origini ai dodici figli di Gia- =
cobbe. La gente di Giuseppe si era suddivisa in due tribù, ~_
discendenti dai suoi due figli ManJsse ed Efraim. Le tribll di
H.ubcn, Gad e metà della trib(i di Manasse avcvano già ricevuto ~
dalle mani di Mosè parti di territorio a est del Giorc!Jno; perciò, -=:
a Giosuè non restJva Jltro che assegnare b terrJ cOllquistJta J §_
occidente del fiume alle rimanenti tribù: Giuda, Efraim, Bcnia- =
mino, Simeonc, ZJbulon, Issacar, Aser, Neftali, Dan e l'altra ~=
metà della tribù di Manasse.
- '" , Un trattJl1lento a parte ebbe la tribll di Levi, i cui membri ~
59? aveVJno l'obbligo di dcdicJrsi Jgli uffici divini; perciò, non §_
ricevettero alcun territorio. Vennero però Jssegnate loro qua- =:
rJntOtto città (v. cartina a lato, che ne riportJ soltanto Cluaran- ~_
turio, perchf le Jltre non SOIlO state localizzate) e i pJscoli circo-
stanti. Sci delle quarJl1totto città vennero definite "città di rifu- ~
gio": in questi luoghi potevano trovare scampo tutti coloro =
che si erano macchiati di un omicidio involontario, per proteg- ~
gersi dJlIa vendetta dei parenti della vittima, finché non veni- =
vano sottoposti J rego1Jre giudizio .
•93 La questione dei confini delle tribCl rJppresenta tino dei mag- ==
/ ",'
"," 91?
giori problemi tuttora da risolvere nella geografia storica della
Bibbia, per le molte discordanze o l'incompletezza dei testi. Per
~_
-
.92 ••••. .' esempio, nel libro di Giosuè i capitoli 13-19 attribuiscono unJ ~
'
... 99? -
.100
città a llnJ certa tribll, .mentre nei capitoli 20-21 tale città L'
inclusa nel territorio di un'altrJ tribl1. Inoltre, i capitoli 13-19
-=:
§
·101 sembrano combinare due elenchi distinti, uno dei confini e uno ~=
__
delle città, i quali probabilmente risalgono a epoche storiche -=
differenti. Per esempio, per le tribù di Efraim e di Manasse ==~=
La mrlilla 1I10stra i lelTi/ori assf:,J:Ilr1/i {/Ile /l'iM di lsme/e, secolldo il Iibl'O di Giosuè
vengono indicati solo i confini, mentre per Simeone si mcnzio- _
(Wpifo/i 13-19). IIlU/IIt'fi rill/{//1{itmll III/e cilflÌ elrl/m/e qui di seguito; illllulrrollc SOl/(} i nano soltanto le città; per alcune tribù dci nord vengono definiti §=
__
/lollli di q//a,.all/1II1O dci/c qllaf(Jl1fotfo cilflÌ lClJitiche (le allrc SO/IO di ig/lota localizzazio- entrambi, sia i confini sia le città, mentre il confine di IssJcar _
/le), seco/ldo Giosuè (capitoli 20-21) dI Primo Libro delle Crollache (6, 54-81). appare incompleto. I territori di Rubcn, Gad e metà della tribù ~=_=
di Manassc, che si erano insediati a est del Giordano, vengono _
descritti soltanto vagamente. Infine, il limite meridionale del
1. Tiro 35. Bet-Gan 69. Bctcl
36. Ibleam 70. GhibbdOll
territorio attribuito a Giuda corrisponde dfeuivJl11ente ai con- ~_
2. Abdon
3. Acca 37. Dot:1l1 71. Siccaron fini del paese di Canaan.
4. Recob 38. Bct-Scan 72. Timlla È veramente un'impl'esJ impossibile stabilire i confini di quei ==
5.
6.
Miscal
Cabul
39.
4(J.
Tirza
Sichem fil
73. Bl..'t-SClllCS
74. Kiriat-Iearim
territori: sono qualcosJ di difficilmente definibile e sembrano
soggetti J numerosi cambiaml'1lti. Per esempio, \\'redità di
~=_=~_= "'=
7. Cl1kkok? 41. Taallat-Silo 75. Mizpa? Simeonc si trovava nel bel mezzo del territorio di Giuda e pJre
8. Abel-Bct-Maaca 42. lokmcam? 76. Ibma che, già in epoca antica, sia stata assorbita dai pill potenti
9. Dan 43. Naaran 77. Almon discendenti di Giuda. LJ tribll di Dan, incapace di impiantarsi
lO. Bct-Anat? 44. Galgala? 78. Gab:Joll
11.
12.
Kedes
Bcr-Semcs
ti! 45. Asraror fil 79. Gabaa nel territorio che le crJ stato assegnato, fini con l'emigrare a
nord e s'impadroni della città di Lais (LesC'Ill), ribJttezzandola
§=
__
_
46. Golan? 80. Acque di Ncftoach
13. Cazor 47. Ihmot di G,llaad et! Hl. An,llot Dan. La terr;} che all'inizio era stata destinata a DJn venne a un
certo punto divisa tra Beniamino (v. sulla cartina i confini ori-
==
14. Rama 48. MJCamim: 82. En-5cmes
15. Kinllcrct 49. Rabba 83. Gerusalemme ginari di Beniamino a occidente), Efraim, i Filistei e, probabil-
lfl. Kartan? 50. lazer? S4. Gheba mente, Giuda. ~=~
17. Call1lTlat 51. Mcf.1at? 85. Gerico Molti studiosi vedono nelle aree tribali descritte nel libro di -
18.
19.
20.
En-Gannim?
labnccl
Chele/?
52.
53.
54.
Chcsboll
lkzer?
Madaba?
e. 86. Bct-Cogla
87. Bet-Araba
88. labncel
GiOSUL' le circoscrizioni amministrative realizzate in un'epoca
succcssivJ, al tempo di Davide o, con maggior probabilità, di
§~_-
_
21. DJberat 55. 1Jza 89. EkrOll? (Accaroll?) Salomone. Comunque, si SJ anche che durJllte i secoli XII e XI =_;
22. lotba 56. KedL'lllot? 90. Gat? a.C., quando venne meno l'egemonia egiziana, il territorio di
23.' Cana 57. Diboll 91. Eglon? Canaan si trovò in condizioni d'incertezza e confusione. Molte ~_=
24. Cannaton 58. Aroer 92. Gaza popolazioni JVanzaVano pretese su varie zone del pJesc, e tra
25. G:lt-Chefcr 59. GJt-Rimrnon? 93. AscalOIl queste anche le diverse tribll di Israele. Le lotte intraprese da ~
26.' Chislot-Tabor 60. Micmctat 94. Asdod queste tribll contro le Jltre popo1Jzioni c l'una contro l'altra =:
27. Sarid 61. Tappuach 95. Li!>n;.? sono l'argomento principale di una fase successiva della storia §
28. Chclkar? 62. Silo 96. Betlemme
29. loknealll 63. Ianoach 97. Ebron ljI
di Israele: il periodo dci Giudici, le cui vicende sono rJccontJte ::_;
30. Meghiddo 64. Eltckc? 98. lutta per l'appunto nel libro biblico dei Giudici. -
31. Kisioll 05. Ghezer 9S1. Dcbir?
l(~). Esremoa
32. Endor 66. Aialotl
11111111111'lf'IIIIIIIIIIIIIIlIIIIJ'IIIIIII"Jf'lllllll1IlIJJIIlfJIIIIIIlIIIJIJIIJIIlIIlIIIIIlIIIIIlIllJIJIllIIliIIJlI~
Le lotte dei Giudici
Durante gran p~lftc dci secoli XII c XI a.C., in quello chc è unica via di scampo era caduta in mano agli Ebrei, che IlOIl
conosciuto come il periodo dei Giudici, il paese di Canaan si ebbero difficoltà a decimarli. Pare che questa sconfitta abbia
trovÒ in UIlO sta m di anarchia. Sebbene le trib(1 ebraiche aves- messo realmente fine al dominio moabita nell'area di Gerico,
serO pretese di dominio sull'intero territorio, nOI1 erano riuscite inaugurando un periodo di pace destinato a durare ottant'anni.
a soggiogare tutte le popolazioni che vi risiedevano. Le cirtà-
stato di Canaan, ora solo nomillalmcntc sotto il dominio egi- La profetessa Debora e i Cananei di Galilea
ziano, erano separate da montagne e valli; perciò, la configura- Un più grave conflitto, scoppiato ilei nord dci paese, vide gli
zione dci territorio incoraggiava la divisione politica, lIna debo- Ebrei, che da tempo si erano stabiliti nelle zone boschivc e nelle
lezza cronica del paese di Canaall, che in quegli anni era ancor valli dclla Galilea, schierati contro gli abitanti cananci di quella
piu minacciato clall'amusso costante di nuove genti. Gli Ebrei regionc. I riferimenti dci testo biblico a IJbin di Cazor (CD in
arrivarono a scontrarsi anche con alcuni di questi nuovi arrivati, verde, nella cartin::l alla pagina seguente) fanno pensare O che la
in particolare i Filistci, come pure con gli Ammoniti e i Moabiti storia di Debora risalga a un periodo anteccdente alla distru-
della Transgiordania. da lungo tempo insediati in quelle zione di Cazor per mano di Giosuè, oppure che labin, un re
regioni. senza contarc poi le ostilità contro i predol1.i nomadi assai celebre, sia stato introdotto nella storia in un 1110mento
madianiti e amaleciti che infestavano le zone desertiche a est e a successivo. A ogni modo, secondo il libro dei Giudici, il re
sud del paese. E, di tanto in tanto, le varie tribll d'Israele non labin era riuscito a mantenere il controllo sulla regione per ven-
mancavano di impugnare le armi le une contro le altre. Ma, non t'anni, malgrado le pressioni esercitate dagli Ebrei. A quel
appena il paese godeva di un minimo di pacc, gli Ebrei convive- punto Debora, una profetessa vissuta tra Rama e Betel 0,
vano pacificamcntc con i loro vicini e da loro apprendevano chiamò a sé llarak, un giovane della tribù di Neftali, e gli
l'arte dcll'agricoltur::l, ilei lento processo che li vedeva abbando- ingiunse di raccogliere 10.000 uomini nei pressi del Monte
nare gradu::llmente le antiche abitudini di vit::l p::lstoralc. Tabor @. per marciare contro Sisara, il comandante in capo
«( In quel tempo nOIl c'era un re in lsraelc; ognuno faceva quel dell'esercito di labin. Gli Ebrei si radunarono, in condizioni di
che gli pareva meglio» (Cdc 21, 25): con queste parole il libro relativa sicurezza, a Kedes di Neftali @). dove furono raggiunti
dci Giudici descrive la situazione caotica chc rcgnava fra le tribu dagli uomini inviati dalle tribù di Efraim e di Manassc, e da li si
d'Israele in un periodo in cui non vi era alcuna autorità centrale. diressero verso le pendici del Monte Tabor. Intanto, le forze di
In tempi di crisi, però, alcuni uomini prescclti (chiamati "giu- Sisara, che vantavano ben 900 carri di ferro, si erano disposte in
dici" di Israele) venivano suscitati dal Signore ed elevati al rango ordine di battaglia a Caroset-Goim @, a ovest degli Ebrei, ma
di capi, per liberare il popolo dai suoi nemici. Eud, Debora, da loro separate da rilievi montuosi e valli. Per gli uomini delle
Gedeone, lefte e Sansone, alcuni tra i più importanti capi mili- montagne. piuttosto male in arnese quanto a equipaggiamento
tari e politici dalla morte di Giosuè fino al rcgno di Saul, diven- bellico, affrontare i Cananei ben armati e addestrati e i loro
nero celebratissimi eroi popolari: la narrazione delle loro gesta temutissimi carri da guerra in uno scontro frontale in pianura
abbonda di elementi grandiosi e leggendari. Allo stesso tempo, significava andare direttamente incontro al disastro. Eppure, gli
le loro avventure illustrano la frammentazione regionale degli Ebrei avanzarono attraverso i campi, mentre i Cananei dispone-
Ebrei nel tormentato periodo che li vedeva impegnati in lotte vano i loro carri in assetto di guerra.
incessanti per stabilirsi in quella regione. I due eserciti si scontrarono in una zon::l paludosa @' «( sulle
acqlle di Meghiddo » (Cdc 5, 19). Si trattava dci bacino dci
Eud, il mancino, contro i Moabiti Kison, un piccolo fiume che a montc del suo corso. lontano
Fin da quando gli Ebrei avevano conquistato le steppe di MO::lb dalla costa, resta asciutto per gran p::lrte dell'anno; ma, quando
((D in viola, nella cartina ::llla pagina seguente) nel corso dell'in- vi si abbattono i temporali che vengono dal mare, il piccolo
vasione di Canaan, i Moabiti avevano tentato di riaffermare la Kison, poco profondo, si gonfia d'acqua che, superati gli argini,
loro suprcmazia in quella regionc. Con l'ausilio degli Ammoniti straripa e invade la pianura, rendendola impraticabile. E la piog-
e degli Amalcciti, riuscirono a invadcre nuovamente quclla zona gia cadde sugli Ebrei e sui Cananei. I carri restarono ben presto
pianeggiante, e perfino a riprendersi la "città delle palme" (Ge- impantanati nel fango, privando cosi i Cananei della loro arma
rico 0), sull'altra sponda del Giordano. L'influenza moabita si offensiva più temuta. Mentre gli Ebrci si precipitavano ad ::lssa-
estese fino alla Sella di Beniamino @, un';lrea di pascoli fertili e lire i carri da guerra, ormai immobilizzati, il generale Sisara,
dolci colline, intagliatc da uadi profondi e racchiusi in argini colto dal panico. fuggi a piedi verso la Quercia di Bezaannaim
scoscesi. Gli Ebrei ivi residenti furono costretti a portare i loro <2), nei pressi di Kcdcs di Neftali. e qui incontrò una tragica finc
tributi a Eglon, re di Moab, che aveva stabilito la sua corte nella nella tenda di Eber il Kenita. con il quale il re labin di Cazor
città di Gerico. intratteneva relazioni pacifiche.
Gli Isracliti sopportarono il giogo moabita per ben diciotto La vittoria degli Israeliti è celebrata nel "Canto di Debora", il
anni. finché un giovanc mancino, di nome Eud. della tribù di più antico brano di una certa ampiezza della letteratura ebraica,
Beniamino, escogitò uno stratagemma. mentre si recava con nel quale si trovano i versi seguenti:
tanti altri a presentare il tributo dovuto a Eglon. Invece di tor- " Dal ciclo le stclle diedero battaglia,
narsene a casa con la sua gente, Eud si separò dai suoi a Galgala dalle loro orbite combatterono contro Sisara.
@) per tornare sui suoi passi fino al palazzo di Eglon, dove fecc Il torrente Kison li travolse;
annunciare al sovrano moabita che aveva un messaggio segreto torrente impetuoso fu il torrente Kisoll ...
da riferirgli. Non appena le guardie dci corpo reali ebbero Anima mia, calpesta con forza! )) (Gdc 5,20-21).
lasciato il sovrano al «( piano di sopra, riservato a lui solo. per la
frescura H (Gdc 3, 20), Eud uccise Eglon con Ulla lunga spada a Gedeone all'inseguimento dei Madianiti
doppio taglio che aveva nascosto sotto il mantelJo dal lato Benché Barak e Debora avessero inflitto un duro colpo alla
destro e. quindi, non era stata notata dalle guardie del palazzo. supremazia cananea nelle montagne meridionali della Galilea,
!~ifl1giatosi poi nelle montagne di Efraim @, Eud radunò non apparve nessun capo a colmare il vuoto creatosi, cosicché
1I1torno a sé gli Ebrei per sferrare l'attacco contro i nemici. tutta la regione restò indifesa ed esposta ai predoni provenienti
ormai privi del loro capo. I Moabiti. terrorizzati, si diedero a dai deserti orientali. L'angusta Valle di Izrccl (CD in azzurro,
u~a fuga disordinata attraverso la valle in direzione dei guadi del nella cartina alla pagina seguente), fertile c ricca d'acqua, chc
Giordano ®. ma, quando vi giunsero, si accorsero che la loro risale verso ovest dalla depressione del Giordano, costituiva una
LE LOTIE DEI GIUDICI

,J

.
I
f
,I

~ A/l TA~
-----~"""'~'G A LI l E A
J:l"UU'

LEGENDA

o Lotte di End
Lotle di Dcborn c Barak
O Lotte di Gedeone
• Lotte di lerte
• Lotte di Sansonc

X Battaglia campale
4(1'

20'

z
32"\.M:J' !Og®,xo
~

~
o&(


• Ascalon

/ Mare
Salato


Gaza • (Mar Morto)
L~_~'"L_'~!_'=:"L_,~,_.!).lDKm

Copyright IQ81 The RI".lder's Digesl AS"OC;dIIOll.l~(.


,
2J)' 35''00'
/ "'"
LE LOlTE DEI GIUDICI

facile via di accesso verso terre piu invitanti per i Madianiti e gli Poi, però, furono gli Efraimiti, pieni di risentimento, ad
Amaleciti. Per sette anni, queste popolazioni devastarono c sac- attraversare il fiume per affrontare lefte a Zafon @: reclama-
cheggiarono gli insedial11enti delle tribli di Manasse, Aser, vano una spiegazione per non essere stati chiamati a partecipare
Zabulon, Neftali e forse anche Issacar, sebbene questa trib6 non alla campagna contro gli Ammoniti. Forse nutrivano qualche
venga menzionata nel resoconto biblico. Alla fine, per liberare il segreta rivendicazione su quella zona, forse erano venuti per
popolo dall'oppressione, il Signore scelse Gedeone di afra 0, il compiere vendetta o in cerca di bottino: fatto sta che commisero
figlio minore della pi6 povera e oscura famiglia della trib6 di il grave crrore di provocare e minacciare lefte, che subito li
Manasse. attaccò con ingenti forze e li respinse verso i guadi del Giordano
Quando Gedeonc chiamò a raccolta gli Ebrei di quella ad Adama (7), causando loro gravi perdite. AI guado, gli
regione per mettere fine alle scorrerie dei predoni, si presenta- Efraimiti s'imbatterono negli uomini di lefte, i quali, prima di
rono 32.000 uomini. Gedeone ne scelse solo 300 e a ciascuno di lasciarli attraversare, chiedevano loro di pronunciare la parola
essi consegnò una tromba, ricavata da un corno d'ariete, e una scibbolet: dato che gli uomini di Efraim non sapevano pronun-
brocca di terracotta con all'interno una fiaccola. Divise, quindi, ciare bene il suono se e dicevano sibbolel, venivano facilmente
le sue forze in tre reparti di cento uomini ciascuno e, alla testa riconosciuti e subito passati per le armi dai loro fratelli ebrei.
dei suoi, si allontanò dall'accampamento presso la fonte di
Carod @; nel cuore della notte, attraversarono lo stretto passo Sansone: un uomo solo contro i Filistei
in fondo alla valle e si appostarono su tre lati del quartier gene- Quella regione particolare, chiamata Sefela, caratterizzata da
rale nemico stabilito nelle vicinanze di Endor @). AI segnale piccoli rilievi collinosi e valli anguste, che separa la fascia
convenuto, gli uomini di Gedeone diedero fiato alle trombe, costiera, in quel tempo popolata dai Filistei, dai Monti di Giuda,
spezzarono le brocche che avevano con sé e gridarono: « La era l'arena d'interminabili conflitti e scontri tra Ebrei e Filistei.
spada per il Signore e per Gedeonc! » (Gdc 7, 20). Colti di E fu nell'ampia e ridente vallata del Sorek (CD in rosso, nella
sorpresa, i nemici si lanciarono terrorizzati verso il Giordano, la cartina della pagina accanto) che Sansone, con le sue sole forze,
loro unica via di scampo. affrontò i Filistei. Nonostante l'alone leggendario che le cir-
Gedeone chiese allora agli uomini di Efraim di bloccare tutti i conda, le innumerevoli storie che narrano le gesta di questo
guadi dci Giordano, probabilmcnte nella zona piu facile da grande eroe popolare riflettono chiaramente le lotte accanite ma
attraversare ®, a sud di Bet-Sean. Ma egli non aveva pensato di infruttuose intraprese dagli Ebrei nel tentativo di assicurarsi il
cercare per tempo l'aiuto degli Efraimiti c, quindi, molti Madia- dominio su quella regione. Malgrado tutto, infatti, la tribli di
niti riuscirono a fuggire; Gedeone, allora, incitò i suoi uomini a Dan, dalla quale proveniva Sansone, non riusci mai a stabilirsi
lanciarsi all'inseguimento dci nemico oltre il Giordano. A Suc- in quel territorio e si vide costretta, in un secondo momento, a
cot@c a Pcnuel (7), le sue truppe affamatc chiescro cibo, ma gli etnigrare molto pi6 a nord.
abitanti del luogo rifiutarono loro ogni aiuto, per timore delle La nascita di 5ansone venne preannunciata da un angelo, a
rappresaglie dei Madianiti. Oltre logbca @, alla tcsta dei suoi Zorea 0: l'essere celeste apparve a un uomo di nome Manoach
soldati Gedeone sorprese i nemici, i quali si sentivano ormai al e a sua moglie, che era sterile, per dire che il loro figlio sarebbe
sicuro nei loro accampamenti. Non appena i re madianiti stato un nazireo, cioè ulla persona consacrata a Dio per mezzo di
Zebach e Zalmunna caddero nelle mani degli Ebrei, Gedeone si voti speciali.
volse contro Succot e Penuel, per punire gli abitanti per la man- Sansone era diverso dagli altri Giudici, nel senso che, in tutte
cata collaborazione; subito dopo, mise a morte i due re madia- le lotte contro i nemici, faceva affidamento esclusivamente sulla
niti. Gli Ebrei vittoriosi chiesero a Gedeone di diventare loro re, sua enorme forza fisica, piuttosto che assumere il ruolo di capi-
ma egli rifiutò; in compenso, però, chiese che ogni uomo gli tano e condurre il popolo in battaglia. lno]tre, passò la maggior
consegnasse i pendenti d'oro tolti al nemico, e con questo bot- parte della sua breve vita a cercare pretesti di lite con i suoi vicini
tino f:1bbricò un efod, forse un idolo O altra immagine pagana, filistei o abbandonandosi a bagordi e dissolutezze in compagnia
che si rivelò (( una causa di rovina per Gedeone e per la sua di donne filistee.
casa" (Gdc 8, 27). Malgrado tutto, però, grazie alla vittoria di Il primo amore di Sansone fu una giovane di Timna @, figlia
Gedeone, il paese rimase in pace per quarant'anni. di un filisteo. Una volta, mentre si recava a farle visita, venne
assalito per strada da un Icone, che egli prontamente uccise con
Iefte contro Ammoniti ed Efraimiti le sue stesse mani. Al festino di nozze, propose un indovinello
A est del Giordano, da diciotto anni gli Ammoniti infliggevano su questo episodio agli invitati filistei: se non avessero saputo
incursioni e razzie agli insediamenti ebraici di Galaad, nel tenta- rispondere, i FiHstei gli avrebbero dato trenta tuniche di lino e
tivo di riprendersi il territorio perduro; avevano perfino attra- trenta abiti festivi. Quando la moglie di 5ansone, dopo soli sette
vcrsato il Giordano per assalire le terre di Giuda, Beniamino ed giorni di matrimonio, rivelò la risposta alla sua gente, Sansone
Efraim. Gli anziani di Galaad si rivolsero allora al figlio di una andò su tutte le furie: si precipitò ad Ascalon ®, dove uccise
prostituta, il valoroso guerriero lefte, che viveva in csiJio nella trenta Filistei per spogliarli dei loro abiti festivi e farsi cosi
tcrra di Tob <CD in marrone, nella cartina della pagina accanto}. pagare la scommessa fatta a Timna. Tornato a Timna, scopri
Rientrato a Mizpa 0 c accettato il comando dcgli Ebrei, Ieftc che, nel frattempo, la moglie era stata concessa in seconde nozze
inviò un messaggio al re ammonita, intimandogli di mettere a un suo compagno.
fine alle ostilità. Visto però che il re insisteva con le sue rivendi- Era la stagione della mietitura del grano, quando Sansone
cazioni, lefte decise di passare all'attacco. Fece voto al Signore decise di vendicarsi. Catturò 300 volpi, le legò per la coda a due
che, in caso di vittoria, avrebbe offerto in sacrificio la prima a due, attaccò una fiaccola tra le loro code e poi le sguinzagliò
persona che, al suo ritorno, fosse uscita da casa sua per andargli per i campi: non solo i covoni già ammonticchiati nei campi, ma
lJ~c.ontro. Nella campagna che segui, lefte sconfisse gli Ammo- anche i boschetti di ulivi andarono in fiamme. Quando poi i
IUtl su un esteso territorio, da Aroer 0, a sud presso la gola Filistei misero a morte la moglic e il suocero di Sansone per
percorsa dal fiume Arnon, fino ad Abel-Cheramin ®, assicu- rappresaglia, Sansone «( li batté l'UIlO sull'altro, facendone una
randosi cosi i pascoli occidentalì della regione degli Ammoniti, grande strage" (Gdc 15, 8), c poi si rifugiò a Etam @, nelle
comprese le terre pili settentrionali, anche al di là dci fiume montagne di Giuda. Nel timore dci Filistei, che erano arrivati in
I~bbok @. Quando però il vittorioso lefte rientrò a Mizpa e si cerca di Sansonc, gli abitanti di Giuda riuscirono a persuadere il
diresse verso casa, la sua gioia si tramutò in tormento nel vedere fuggiasco ad arrendersi a loro, che lo avrebbero legato e conse-
" uscirgli incontro la figlia, con timpani e danze» (Gdc 11, 34): gnato nelle mani dei Filistei. Ma, quando i Filistei giunsero a
~ra la sua unica figlia. Ma, pur con il cuore straziato dal dolore, prendere possesso del prigioniero, (( le funi che aveva alle brac-
11 padre 110n venne meno alla parola data al Signore. cia divennero come fiJi di lino bruciacchiati dal fuoco e i legami
LE LOTTE DEI GIUDICI

gli caddero disfatti dalle mani. Trovò allora lilla mascella ~/l1I /I/IIII11/1/11111/11/IIJ/I /I11I11I11I11IIII1JI1JIIJIIJIIIIIJI/,IIJ1/ JII /I/l1IJ1//IIII1J/I 111 /l1I1IJIIJIIJIIJ111/I /111I/11/111 /1
d'asino ancora fresca, stese la mano, l'afferrò c uccise con CSS3
mille uomini" (Gdc 15,14-15).
Un'altra avventura di Sansone si svolge sullo sfondo dclla §==
città filistea di Gaza ®. dove Sansonc aveva (;:'Itto visita alina '"'"
prostituta. I Filistei si appostarono alle porte della città per 50r- ~
prendcrlo sulla via del ritorno, ma Sansonc non solo riusci a §
eludere i slioi persecutori, ma divelse le porte della città e se le
'"
portò via « in cima almante che guarda in direzione di Ebron ») ~
(j) (Gdc 16, 3): una distanza di citca 60 chilometri!
Tornato ancora una volta nella Valle dcI Sorck, Sansonc si ~
innamorò di Dalila: la loro storia d'amore è lilla delle piu famose §

I
della letteratura di tlltti i tempi. l Filistei riuscirono a persuadere
Dalila a carpire a Sansone il segreto della sua immensa forza. Per
tre volte la giovane tentò di rubargli il segreto, e per tre volte
falli, perché Sansone le dava risposte fasulle. Ma Dalila non si
arrese, finché l'uomo, «( annoiato fino alla morte» dalle pres-
santi richieste della donna, cedette e le rivelò: « Non è mai ~
passato rasoio sulla mia testa, perché sono un nazireo di Dio dal
seno di mia madre; se fossi rasato, la mia forza si ritirerebbe da ~
me, diventerei debole e sarei come un uomo qualunque Il (Gdc
16,16-17). E cosi, mentre Sansone dormiva sulle sue ginocchia, ~
Dalila gli fece radere le chiome fluenti; poi mandò a chiamare i ~
capi dei Filistei. L'eroe, cos1 indebolito, venne catturato senza
opporre resistenza. Condotto a Gaza, i suoi nemici gli cavarono !
gli occhi, lo incatenarono con ceppi di bronzo e lo Inisero al
lavoro alla macina della prigione. Dopo qualche tempo, quando ~
'"

I
ormai i capelli erano ricresciuti, in occasione di una festa San-
sane venne condotto al grande tempio di Dagon, una delle
maggiori divinità filistee, per divertire il pubblico con giochj.
Ma Sansone covava la vendetta e, per mettcrla in atto, invocò
l'aiuto del Signore. Trascinando al suolo le due colonne portanti
del tempio, fece crollare l'intero edificio su di sé e su quanti vi ~
'"
erano in quel momento, e 1< furono più i morti che egli causò
con la sua morte di quanti ne aveva uccisi in vita Il (Gdc 16,30). ~
'"
I Giudici minori ~
I
Nella Bibbia sono citati cinque Giudici minori; benché anch'essi
siano "giudici d'Israele", nOI1 vengono chiamati liberatori del
popolo, e ben poco si sa al loro riguardo. In alcuni casi, SCAVI DELtA CllTÀ DI ASOOO. Qlli sopra
si conosce il nome della città in cui vissero o dove furono si lIede lilla parte di questi scalli, che hO/iliO ril,elaro
sepolti; per altri, l'autore biblico si limita a indicare solo una COllll' i" questa località, ilei periodo callal/CO,
zona generica, e talvolta il resoconto si fa ancora più vago. Tola, ~ esistesse 1111 imporranre Ct'lltro colIIlIllTciale.
Nel X l/I secolo a. C., jl III/eleo abitalO "CIII/e

I
figlio di Pua, visse e fu sepolto a Samir (località ignota), « sulle
montagne di Efraim » (Gdc IO, l). Dopo di lui, il Signore il/cCI/diato, pro!Jabilmel/tc dai Popoli dci Marc
dl/rtlllte la loro marcia trtlllo/gelllc verso
suscitò lair, i1 Galaadita, che trovò sepoltura a Kamon, nel paese
~
/'[;:,<ilto. Pii! lardi, slIlIe rolli/Il' di q//C5to
di Galaad. Ibsan dì Betlemme generò trenta figli, come lair. al/tico illsl'diaJJll'llto, i Filistei costruirollo
Elon, della tribù di Zabulon, venne sepolto ad AiaJoll, nel terri- §'" Asdod, lilla delle loro Cillqll(, lIIag~iol'i
torio della sua tribù, nella grande pianura di Galilea. Abdon, ciltiì; imporlallre c('//Iro religios(l,
figlio di lIIel, proveniva da Piraton, nella regione di Efraim, ed
ebbe quaranta figli. I ospirmla ilsalltuario del dio Da.l!0/l,
lilla Ji.<!/fra di possellle guerriero.

Oltre ai maggiori liberatori già presentati, vi furono altri due


giudici che lottarono per la salvezza del popolo, ma le loro gesta
non sono state tramandate nei particolari. Otnicl di Debir, nella
terra di Giuda, fu il primo dei giudici-liberatori. Nipote e
I~ Tra /t, rovine della Asdod.fì/istea è s'a'lI
riportata afla luce fa sta/Ha di terracorra
aforll/a di tremo qui (/ sillistra:
rappresellta III/a dillillitiì femmillile,
chiamata spiritosa/lle/lte "Asdoda"
genero dci grande Caleb, Otniel liberò le popolazioni dci sud '"
dci paese di Giuda e divenne tanto celebre che lo si trova nomi-
nato nel libro dei Giudici (1, 13; 3, 9-11), in quello di Giosuè
! da.~1i ardlc%.l!i.

(15, 17) e nel Primo Libro delle Cronache (4, 13; 27, 15).
Eppure, il silenzio totale circonda gli avvenimenti piu gloriosi I
della sua vita: quali furono le sue azioni valorose, e chi era il suo
nemico, il misterioso Cusan-Risataim, re di Aram? i
Di Samgar si sa soltanto che 1< sconfisse seicento Filistei con
un pungolo da buoi" (Gdc 3,31) e che salvò Israele. Il canto di i'"
~
vittoria di Debora, nel libro dei Giudici, dicc chc in questo
periodo « erano deserte le strade e i viandanti deviavano su
sentieri tortuosi l) (Gdc 5, 6). La località dove si svolsero le sue
azioni è ignota: alcuni pensano che si tratti della grande pianura ~
settentrionale di Galilea, mentre altri la situano nella Sefcla. ~/I J/111I11I11I11I11I1II1II1II1II111/1/1111I1//I1II1111II111/1/1II1111II1111II1111111II1111II1111111II1111II11/1II1II111III1JIII
1/1 1111I111111I IIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIH IIIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIH IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIHIIIII Il11I11I1111I111I11I1

I FILISTEI
Pcr circa duecento anni, i Filistei furono i vicini alquanto molesti di
Israele nella terra di C:l.I1aan c arrivarono perfino a mettere a repen-
taglio l'esistenza stessa dcll'emcrgenre nazione ebraica, soprattutto
grazie alla loro superiorità tecnica.
Questa popolazione, il cui nome oggi è diventato sinonimo di
meschinità c conformismo, apparteneva a una vasta cOllfcdcrnionc
di tribù, conosciute collettivamente sotto il nome di Popoli dcI
Mare in quanto si muovevano principalmente lungo le coste orien-
tali dci Mar Mediterraneo.
Secondo la tradizione biblica, i Filistei provenivano dall'isola di
Cafror, che viene solitamente identificata con Creta; ma oggi molti CERAMICA DI STILE COMPOSITO. /I vasdlallledi terracottafilistco illl/strato
studiosi S0110 inclini a pensare che le loro origini risalgano invece q/li sopra (lIl'lI'ordil/c: 1/1/(/ brocca, I/lla piccola carq,17à e 1111 grmule bacile) è
all'Anatolia. Spinti a emigrare dalla madrepatria dalle carestie che fil/clI/ellte derorato COI/figli re geometriche (' 1/11 e/cgmlfe uccel/o stilizzaro.
affiiggevano l'Asia Minore verso la fine del XII secolo a.C., essi si Lo stile dd/e decol'aziolli riflcttc lilla collliJillaziolle mlrllra/c ctcrogellca,
diressero verso la Siria C il paese di Canaan, arrivando perfino a che abbilla e/emcllti di prOlll'lIiel/za l'gl'a, cipriota, egizialla c wl/(/I/ea.
sferrare attacchi contro l'Egitto, prima di occupare, nel XII secolo,
la costa meridiona1c di Canaan.
I Filistei vengono menzionati per la prima volta nelle iscrizioni di soprattutto, alla superiorità delle loro armi. Mentre gli Israeliti con-
Ramscs III, r.uaone d'Egitto (circa 1183-1152 a.C.), che fecc tinuavano a combattere con lance e spade di rame c di bronzo, i
immortalare la loro invasione sulle pareti del suo tempio a Medinet Filistei aveVJno sviluppato l'arte di fondere c forgiare il ferro, Ull
Habu. Questi bassorilievi, finemente cesellati, narrano come i segreto che custodivano gelosamente. Di conseguenza, come dice il
Popoli dci Mare avanzarono per terra e per mare, portandosi dietro Primo Libro di Samucle (13, 19), l( non si trovava un fabbro in
donne, bambini e tutro quello che possedevano: erano tribtl intere tutto il paese d'Israele ~.
che si spostavano verso il sud, con la forza inarrestabile di una Per questa ragione, quando gli Isracliti, mal in arnese quanto a
Illarca umana, depredando e incendiando ogni citrà e villaggio che equipaggiamento e ancor peggio organizzati dal punto di vista mili-
incontravano sul loro cammino. Alla fine, nel corso di una scrie di tare, si scontrarono in battaglia con i nemici vicino a Eben-Ezer,
battaglie campali, questa ond:HJ. di invasori venne arrestata c battuta nella seconda ml,tà ddl'XI secolo J.C., era prevedibilc il risultato
dcfinitivamente alle soglic dell' Egitto. catastrofico che ne seguI. Gli Ebrei incassarono una dura sconfìtta,
Costrette a ritirarsi, tribtl intere di questi Popoli dci Mare retro- ma la lezione fu ugualmente utile, perché diede loro l'impulso a
cedettero lungo il litorale di Canaan. Un gruppo in particolare, i unificarsi sotto un unico capo. Comunque, si deve arrivare al X
Filistei, fini col dominare la pianura costiera meridiona!c:.', una volta secolo perché il re Davide riesca a sottomettere i Filistei, anche se
consolidato il potere in cinque città principali: Gaza, Asedol1 c non rillsci mai a eliminarli completamente.
Asdod, che controllavano la pistJ carovaniera lungo la costa, la ViJ I Filistei resistettero llelle loro cittJ pL'r Jltri trecento anni, fìnché,
del Mare, d'importanza strategica c commerciale, e Gat ed Ekron nel VII secolo a.C., si dovettero arrendere davanti all'avanzata dci
pitl all'interno. conquistatori assiri. dai quali furono a poco a poco interamente
Ben presto. gli eserciti filistei entrarono in conflitto con gli Israe- assorbiti. Durante quel lungo periodo, solamente di tanto in tanto
liti per il dominio della zona montana. l Filistei si rivelarono nemici molestarono i due regni ebraici: l'antica confederazione filistea, tut-
acemiti, grazie alla loro ottima organizzazione politica e militare e, tavia, era destinata a nOIl risorgere mai più.

§
UNA BATTAGLIA NAVALE CONTRO GLI EGIZIANI. /I (Iisegl/o riprodotto speroll/1re le 1I1111i I/emiehc. Allclle l'imbarcaziol1cfilisrea ha 1111 solo albero, §
q/li sopra si ispira a 1111 bassorilievo ritwel11/1O ilei tempio di Medillet Halm lIIa 1101/ è provllista di l'l'mi; pm/1 c poppa SOIlO IlIIlIIitc di rostri aforma
e rapprcsellta 111I0 SCOl/trofra {a lIIarll/a eglzial/a dI Ramses III e I FilisteI. di becco d'allalra. l guerrierifilistci portaI/o i loro caratteristici elmctti §
11 vascello degli Egizlmll (a sillistra) è dorato dI /III I/1/1CO albero e d, l'CII/I, pil/mati, I//Clltre i gllcrrieri della col/federtlziolle dei Popoli del Mare ~
la prua è orl/ata da I/lla lesta d/ Icolle, cile senI/va aIul,e da ro)r,O per (iII basso a destra) si protl',I!.,?OIlO il capo COI/ elmetti provvisti di coma. ~
1III/IIIIImm mmmmi11m mm111111 mmmmmmmm1111limi III 11m mm111111mmmmlllmmmlllmllllllmmmmmmmmmmmmmlllmlll 1111Il mmllllllmmmmmmmmmmmmlllmmmmmI~
L'arca in mano ai Filistei
Lo scoppio delle ostilità fra gli Ebrei, che si andavano man dci Mare si riuniva a quello orientale, per loi proseguire costeg-
mano insediando nella zona montuosa, e i Filistei, impegnati a giando le sorgenti lungo il fiume larkon W e. a nord, l'acquitri-
consolidare il loro dominio nella fascia costiera, apparve inevi- nosa Pianura di Saroll, un'area totalmclHc impraticabile sia per
tabile quando cntral"nbi i gruppi etnici crebbero di numero e le carovallc sia pn gli eserciti. A circa tre chilometri a est di
cominciarono a estendere il loro potere. Già da tempo esiste- Afek, presso Eben-Ezer 0, si erano accampati gli Ebrei, per
vano tensioni, come dimostrano i resoconti delle lotte di San- impedire l'accesso a qpa pista che da li conduceva verso le mon-
sane contro i Filistei; ma, a un certo punto dell'XI secolo a. C., tagne di Efraim e a Sila ®, importante luogo di culto dove era
verso la fine del periodo dei Giudici, le crescenti ostilità sfocia- stato cretto un santuario per custodire l'arca dell'alleanza.
rono in un conflitto aperto. Nel corso di questa guerra, molti Fin dai giorni dell'Esodo l'arca, lIna cassa di legno costruita
Ebrei si resero conto della necessità di un 'autorità centrale, tro- appositamente per contenere le tavole dei Dieci Comandamenti
vandosi costretti ad abbandonare il loro settarismo triba1c affidate da Dio a Mosè, era stata considerata l'oggetto pill sacro
davanti all'incombente minaccia filistea. Il risultato del primo del popolo d'Israele: aveva accompagnato gli Ebrei durante le
vero scontro globale tra forze ebraiche e filistee, la battaglia di loro pcrcgrinazioni e rappresentava il patto d'alleanza stipulaco
Eben-Ezer, contribUI a sottolineare la futilità degli sforzi di un con il Signore.
popolo diviso contro un nemico altamente organizzato. I Filistei sferrarono l'attacco nei pressi di Eben-Ezer. Nello
scontro francale che ne segui, gli Ebrei furono sconfitti, ma non
La battaglia di Eben-Ezer costretti a ritirarsi da Eben-Ezer. Nella speranza di radunare le
Dalla loro arca d'insediamento originaria in Filistea (CD in gri- loro ultime forze e d'ispirare coraggio ai combattenti, gli anziani
gio, nella cartina sottostante), i Filistei avevano esteso il loro mandarono a prelevare l'arca, che venne trasportata a valle sotto
dominio verso il nord, lungo illirorale. In occasione dello scon- la responsabilità di Cofni e Pincas, i due figli del vecchio e cieco
tro decisivo, essi radunarono le loro forze ad Afek (ID, un incro- Eli, sacerdote di Sila e capo spirituale degli Ebrei in quel tempo.
cio d'importanza strategica, dove il ramo occidentale della Via Ma, quando si riaccese la battaglia, i Filistei, nonostante il timore

". 40·

~ _ _',-I ',-!_ _-"ZO K",

D 1981 Thc nc~dcr's Digcsl "SSoci~lion. hle.

.Silo
O@

.Betel
®
Miz~a? s Il L L A ~.
(!l'
_Gheba
Rama. .@ ,
CDB'E;fl_-'.llf-oI""
SO·
Gabaa·

•• ~ Ekron?: ~ ~ .

A5do~.~~0
():~. ~'Bet-~ '"
.: Cl)~- : 4;

.:" ;.Gat? '" f


. W, o o "" ;---:;;.0,-,-,-,,'1;;,-=--0_,~~_--'-------='-----, ...
Ascalon.

"
....., _

_
Itinerario dell'arca in mano agli Ebrei

Itinerario dell'arca in Illano ai Filistei

~ " X Battaglia
campale

30·
oza
che ispira va loro il misterioso potere dell'arca, riuscirono a sbara-
gliare gli Ebrei, massacrandone un gran numero, compresi i due
Samuele
figli di Eli, c, peggio ancora, s'impadronirono dell'arca.
Quando la tremcnda notizia dell'accaduto raggiunse Eli a Ancor prima della nascita di Samuele, la madre Anna aveva
Sila, l'anziano sacerdotc si accasciò al suolo: nella caduta batté la fatto voto di dedicare il figlio al servizio del Signore. Quando il
nuca c mori. La nuora di Eli, moglie di Pincas, che cra incinta, fanciullo fu svezzato, lo condussero dalla città natale, Rama (CD
fu presa dalle doglie del parto c diede prematuramente alla luce in verde, nella cartina della pagina accanto), al santuario di Sila
un figlio; lo chianlò Icabod, chc significa "non piti gloria", 0, dove restò al servizio del Signore sotto la guida del sacerdote
perché, disse, (( se n'è andata lungi da Israele la gloria Il (l Sam Eli. Mentre il ragazzo cresccva, «( tutto Israele, da Dan fino a
4, 22) con la cattura dell'arca di Dio da parre dei nemici. Bersabea, scppe che Samuele era stato costituito profeta dal
Signore" (I Sam 3, 20).
Il castigo di vino Dopo la battaglia di Eben-Ezer, che aveva causato la morte
I Filistei, esultanti, portarono questo eccezionale bottino di del sacerdotc Eli, la distruzione della città di Sila e l'invasione
guerra ad Asdod @, dove lo sistemarono nel tempio di Dagon, filistea della zona montuosa, la guida spirituale degli Ebrei passò
una dellc loro maggiori divinità. Ma, il mattino seguente, il nelle mani di Samuclc. La Slla principa1c preoccupazione riguar-
tripudio si trasformò in terrore quando dava la fede del popolo eletto; per questa
scoprirono l'immagine del loro Dagon ragione, lo fece radunare a Mizpa @,
rovesciata a terra. Ad aggravare la situa- dove gli Ebrei confessarono i loro pccca-
zione, sopravvenne una pestilenza a tor- ti ed egli invocò la protezione dci Signo-
mentare gli abitanti di Asdod (le tumefa- re su di loro. Quando i Filistei vennero a
zioni che colpirono la gente erano molto sapere dell'adunara degli Ebrei, attacca-
probabilmente dovute a un'epidemia di rono Mizpa. (( Ma in quel giorno il Si-
peste bubbonica, che poi si scopri essere gnore tuonò con voce potente contro i
propagata dai roditori; il Primo Libro di Filistei" (1 Sam 7, 10), gettandoli nella
Samuele dice, infatti, che il paesc cra in- confusione, ed essi furono facilmente
festato dai topi). I capi dci Filistei (cioè i sconfitti. Tuttavia, di li a poco, i Filistei
governanti dclle cinquc città principali, tornarono in forze a Gheba 0, occupan-
che comprcndevano, oltre ad Asdod, do una posizione da cui dominavano le
anche Gaza, Asealon, Ga, ed Ekron), maggiori vie di accesso dall'oriente alla
grandemenre turbati, si riunirono a deli- zona montuosa centrale, attraverso la
berare e. alla fine. decisero di condurre Sella di Beniamino; solo con grandc dif-
l'arca a Gat 0; ma di nuovo si verifica- ficoltà, in seguito, gli Ebrei riuscirono a
rono tra la popolazione le piaghe pesti- scalzarli dalle loro posizioni e a respin-
lenziali. Quando l'arca fu condotta a gerli da questa regione.
Ekron ®, si diffuse (( un terrore mortale Pur cssendo un periodo incerto nella
in tutta la città l) (1 Sam S, 11), mentre i storia degli Ebrei, per il saltuario accen-
segni funcsti delJa malattia facevano la dersi di scontri nella zona di confine del-
loro comparsa tra la gente. Allora, die- la Sefcla, la situazionc si presentava ab-
tro consiglio dei sacerdoti c degli indo- bastanza stabile, tJnto da permettcre a
vini, i capi filistei si prepararono a far Samuele di effettuare un viaggio di un
uscire l'arca dal loro territorio, dove per anno dalla natia R.ama fino a Betel ®,
sette mcsi non aveva procurato loro al- Galgala @ e Mizpa. Nel corso delle sue
ALTAltE DELL'EPOCA DI SAMUElE. Di pie/m
tro che calamità e sfortuna. calcarea, risale al X secolo {/. C. ed è stato ril/llel/lfto visitc a queste città, il profeta era di soli-
Da Ekron part.iva una via importante a Meghiddo; alto 56 ce//limetri, era probabilmelllc ro chiamato a risolverc le dispute tra i
verso oriente, che si snodava attravcrso la IIsato dai sacerdoti per bruciarvi "il/cel1so. J comi cittadini e ad amministrare la giustizia.
Valle del Sorek e conduceva in territorio agli al/goli SOIIO il simbolo della potCllza dillil1a; Quando Samucle fu vecchio, poiché i
ebraico: lungo questa pista si incamminò la loroforma derillaforse dalle fi.l!lIre di toro suoi figli si erano rivelati successori inde-
Ientamentc l'arca dell'allcanza, sistcmata adorate dai primi abitami della terra di Callaall. gni di lui, il popolo guardava con cre-
su un carro trainato da due vacche, senza scente apprensione al futuro, che si an-
conduccnte. Nel carro avevano anche sistemato lIna ccsta con nunciava incerto. Molti erano convinti che la loro unica speranza
un'offerta di riparazione: cinque effigi auree dei bubboni e cinque di sopravvivenza fosse un governo centralizzato, che cOllcen-
immagini di topi, anch'esse d'oro, una per ogl1una delle cinque trasse il potere nelle mani di un unico capo ben determinato,
città filistec. I Filistei speravano che queste offerte avrebbero capace di agire con rapidità ed efficacia contro il ncmico. A
allontanato la pestilenza dal loro territorio. questo scopo, gli anziani di Israele dissero a Samuele: « Stabilisci
Mentre il carro si avvicinava a Ber-Semes @, sul confine tra i quindi per noi un re che ci governi, comc avviene per tutti i
duc paesi, gli Ebrei chc si trovavano occupati nei campi vicini a popoli» (1 Sam 8, 5). Samue!c tentÒ di ammonire i capi delle
mietere il grano lo videro, ne riconobbero il carico ed esulta- tribli sui possibili abusi di un potere monarchico, ma i suoi
rono. E, quando il carro raggiunse il campo di Giosuè, ne tol- avvertimenti caddero nel vuoto, e il Signore gli ingiunse di
sero l'arca preziosa, poi lo fecero a pezzi c con il legno alimenta- esaudire il desiderio del popolo e di trovare un rc.
rono il fuoco sul quale bruciarono le vacche, offerte in olocausto La scelta di un capo, dcttatJ a Samuele dall'ispirazione divina,
di ringraziamcnto al Signore. Ma l'arca produsse conseguenze cadde su Saul di Gabaa, un prode guerriero capace di assumcre il
funeste anche sugli uomini di Bet-Semes, alcuni dei quali peri- comando, ma il cui potere nell'ambito delle tribù era piuttosto
rono per aver osato guardare all'interno. dcbole; e pertanto sarebbe stato piti facile tenerlo sotto controllo
Il santuario di Sila cra stato raso al suolo, in seguito alla c reprimere ogni abuso di autorità. Saul proveniva da un'umile
Vittoria filistea ad Eben-Ezer, quando l'esercito vincitore aveva famiglia della tribù di Beniamino, la più piccola fra tutte le tribù;
inseguito gli Ebrei su per le montagne; perciò, l'arc:. dovette eppure, non c'era uomo più prcstante di lui in Israele: « supcrava
essere condotta in un alno luogo, e precisamente:. Kiriat-Iearim dalla spalla in su chiunque altro del popolo" (1 Sam 9, 2). Sotto il
69, dove restò per circ:. vent'anni, finché il re Davide non la fece segno di questo personaggio imponente ha inizio la storia tUlllul-
trasportare nella sua nuova capitale, GcrusalemlTie. tuosa della monarchia in Israclc.
SanI, primo re d'Israele
La crisi che portò Saul al potere era stata provocata dagli scontri zione a una minaccia ben piCl seria: i Filistei, i quali, grazie alla
sempre piu frequenti che ormai intercorrevano tra gli Ebrei e i conoscenza delle tecniche di lavorazione del ferro e alla possibi-
Filistei, specialmente nella zona chiamata Sella di Beniamino, lità di rifornirsi di ottima materia prima, disponevano di armi
appena a nord-est di Gabaa, città natale del primo re d'Israele ii1finitamente superiori a quelle degli Israeliti.
(CD nella cartina della pagina accanto). Benché non Illirassero a
occupare o dominare l'intero paese, tuttavia i Filistei tentavano La disfatta dei Filistei
di espandere il loro potere, frenando allo stesso tempo la crescita Presso··l'antico santuario di Galgala (}), Saul venne consacrato
e l'espansione di Israele. Senza volerlo, però, questi sforzi pro- re. A poco pi6 di una ventina di chilometri di distanza, a Gheba
dussero proprio la situazione opposta, ovvero l'unificazione, ® c a Micmas @, i Filistei controllavano un valico d'impor-
delle trib6 d'Israele sotto un'unica autorità militare e politica. tanza strategica, chc conduccva verso gli altipiani del territorio
La rapida ascesa di Saul al trono viene riferita per due volte israelitico. Saul riusci a radunare un corpo di 3.000 combattenti,
nel Primo Libro di Samuele. Inviato a recuperare le asine del dei quali prese 2.000 con sé per marciare su Micmas, asse-
padre, il giovane Saul, in compagnia di un servo, attraversò le gnando il rimanente come reparto di riserva a Gabaa, sorto il
montagne di Efraim, senza però riuscire a trovare gli animali. comando del figlio Gionata. Ma questo principe impetuoso
Sulla via del ritorno, i due entrarono in Rama @, dove decisero decise di assaltare la guarnigione filistea di Gheba, riportando
di chiedere consiglio al profeta Samuele. Senza che Saul sospet- una folgorante vittoria, che venne annunciata in tutto il paese
tasse nulla, proprio il giorno prima il Signore aveva detto a allo scopo di incoraggiare un maggior numero di Ebrei a unirsi
Samuele: « Domani a quest'ora ti manderò un uomo della terra alla causa nazionale. A vvertiti dci pcricolo, i Filistei radunarono
di Beniamino e tu lo ungerai come capo del mio popolo i loro avamposti disseminati in varie località, disponendoli in
Israele» (1 Sam 9, 16). Con sua grande sorpresa, Saul venne un'unica forza qi attacco costituita da carri da guerra, cavalieri e
ricevuto con gioia e festeggiato dal profeta. Di buon'ora, la mat- fanteria, (I una moltitudine numerosa come la sabbia che è sulla
tina dopo, Samuelc lo prese in disparte, lo unse con olio d'oliva e spiaggia del mare» (1 Sam 13, 5). Quando vide che i suoi
gli disse: « Tu avrai potere sul popolo dci Signore e tu lo libererai contingenti rischiavano di disgregarsi per timore del nemico, il
dalle mani dei nemici che gli stanno intorno ) (1 SalTI lO, 1). re Saul prese la decisione di ritirarsi a Galgala. Molti dei suoi
In un altro resoconto dell'investitura ufficiale di Saul, si dice soldati avevano disertato c si erano nascosti in tombe e cisterne,
che Samucle chiamò a consiglio le tribu di lstaelc a Mizpa @, al come pure nelle numerose grotte esistenti nelle montagne di
fine di soddisfare le loro richieste e designare pubblicamente un roccia calcarea.
re tramite un'estrazione a sorte: metodo antichissimo che pre- La battaglia era ormai imminente e Saul attendeva con ansia
supponeva l'intervento diretto della volontà divina. La scelta crescente l'arrivo di Samuele, che gli aveva promesso di presen-
cadde cosi su Saul, che accettò l'incarico a malincuore, mentre il ziare all'offerta di un olocausto per invocare l'aiuto del Signore.
popolo prorompeva in alte grida di « Viva il re! l,. Quando fece Alla fine, spazientito per il ritardo, Saul offri lui stesso il sacrifi-
ritorno a Gabaa, venne accompagnato da «( uomini valenti ai cio. In quel momento apparve Samue1e, che rimproverò aspra-
quali Dio aveva toccato il cuore» (1 Sam 10, 26). C'erano, mente il sovrano per aver osato arrogarsi il ruolo di sacerdote. Il
però, tanti altri che nutrivano dubbi sulla capacità di Saul, di cui regno di Saulnon sarebbe durato a lungo, l'ammoni Samucle;
non si aveva ancora alcuna prova, di liberarli dalla minaccia dei Dio aveva già manifestato il desiderio di scegliersi « un uomo
Filistei. Il giovane sovrano ebbe presto l'occasione di provare la secondo il suo cuore » (1 Sam 13, 14). Con queste parole, l'an-
sua tempra sul campo di battaglia, ma contro gli Ammoniti. ziano profeta abbandonò SauI e si diresse a Gabaa.
Nonostante tutto, Saul avanzò verso Gheba con i seicento
La vittoria sugli Ammoniti uomini che gli restavano ancora fedcli. Dall'altro lato della
Il capo ammonita Nacas aveva posto l'assedio alla città israe1i- valle, i Filistei si erano arroccati a Micmas con tutte le loro forze
tica di labes di Galaad @), molto a nord, dall'altro lato del e continuavano a inviare reparti d'assalto a depredare le campa-
Giordano. Come truce condizione per giungere a un accordo di gne c a compiere azioni intese a rafforzare la loro posizione
pace, Nacas aveva chiesto l'occhio destro di ogni uomo della tattica. Saul non passò all'attacco, preferendo spostarsi su
città. Ottenuta una tregua di sette giorni, gli abitanti di labes, in Gabaa, a una decina di chilometri di distanza. Tuttavia, il valo-
preda alla disperazione, avevano inviato messaggeri alle altre roso Gionata decise una sortita per conto proprio. Portandosi
tribCl in cerca di soccorso. A Gabaa, Saul fu informato della dietro solo il suo scudiero, usci per un giro di ricognizione delle
situazione mcntre tornava dai campi con i suoi buoi, e « si irritò postazioni nemiche. Da una guarnigione filistea, piazzata su uno
molto" (1 SalTI 11, 6). Per chiamare la gente alle armi, prese un sperone roccioso, gli giunsero parole di sfida. Gionata e il suo
paio di buoi e li fece a pezzi, che poi inviò a tutto il territorio scudiero si arrampicarono sul pendio scosceso, aiutandosi con
d'Israele con questo avvertimento: « Se qualcuno nOI1 uscirà mani c piedi, e assalirono selvaggiamente il nemico, riuscendo a
dietro Saul e dietro Samucle, la stessa cosa avverrà dci suoi trucidare una ventina di uomini. La notizia di questo colpo cosi
buoi» (1 Sam 11, 7). Il popolo rispose alla sua chiamata e si improvviso e terribile volò da un punto all'altro dell'accampa-
mosse «( come un sol uomo », radunandosi a Bczek @, sulla mcnto filisteo, provocando un'ondata di panico e di confusione.
strada che da Sichem porta a Bet-Sean. Era un'occasione d'im- Vedendo nel campo nemico « la moltitudine che fuggiva qua e
portanza storica: per la prima volta, tutte le trib6 ebraiche si là" (1 Sam 14, 16), Saul prese al balzo l'occasione propizia per
trovavano riunite per combattere il nemico comunc. sferrare l'attacco con tutto il suo esercito. Ne segui un'immane
Il valore e le doti militari di Saul furono ben presto evide~lti. carneficina, e i Filistei sconfitti si diedero a una fuga disordinata.
Con una veloce marcia notturna, guidò le sue forze al di là del Ora i disertori isracliti, che in un primo momento avevano
Giordano c, attraverso l'Vadi labis @, fino alla vallata verdeg- cercato scampo nella fuga, riemcrscro dai loro nascondigli per
giante ai piedi della città di labes di Gabad, cinta d'assedio. unirsi agli altri combattenti nell'inseguimento dei Filistei:
All'alba, inviò tre contingenti d'attacco contro l'accampamento pareva che la terra intera si fosse sollevata contro i nemici di
ammonita, che non aveva il minimo sospetto. La sorpresa fu Israele. I Filistei si prccipitarono verso ovest, lungo la Via di
completa e la vittoria schiacciante. Il massacro dei nemici si Bet-Coron @, girando a sud di Aialon @: era il cammino più
prolungò" finché il giorno si fece caldo» (l Sam 11, 11). rapido verso la Filistea. Le campagne circostanti erano dissemi-
La liberazione di labes di Galaad consacrò Saul come condot- nate di cadaveri. Solo quando giunsero ai confini della Filistea,
tiero. Assicuratesi le spalle, ora Saul poteva volgere la sua atte n- gli Isracliti misero fine all'inseguimento.
r.
r~ ~
j_""--_
"'-!,;.JI I
...
I
/ ~ .- ' I .,

LA VIA DI BET-CORON. Era IIIlt1 pisftf importaI/Il' cbe si sl/odava tra; Mollt; di 9//d4.-
e (he rappreselltò liUti facile via di scampo verso il/oro pMst per i F~!f../,e1 i'lsfJ;l!lt;,
! .. ,
dall'eserciro di Salii, dopo la mmfitta Sllbita //l,fin balJag/ia d;Mi~r \' 4
~/
,

/~~ .
f -/
o Vicende di Saul

_ Incursioni dei Filistei

- Fuga dei Filistei


/ X Battaglia campale

{'

COPYright Cl lQ81 Thc Re.1der'~ O~t AssocìJtion. /ne.


.,. SO' 35"00'

Disobbedienza e castigo di SanI cosa cd csserc vivcnte, sacrificandola come cx-voto a Dio:
Questa vittoriJ spcttacolarc assicurò agli Ebrei il controllo degli (( Poiché hai rigettato la parola dci Signore, Egli ti h;1 rigettato
altipiani, il cuore del regno di SaLII. Da questa base strategica, comc re » (1 Sam 15, 23). Il pentimento di Saul non servi ;1
Salii continuò a lanciare le sue campagne contro i nemici di nulla. Quando Agag fu condotto davanti a Sal11ucle, l'amalecita
Israele in ogni direzione, dalle regioni orientali sull'altra sponda si rallegrava già. « dicendo: "Certo è passata l'amarezza della
dcI Giordano fino al deserto meridionale, c « dovunque si vol- mortc!". Samuele "apostrofò: "Com c la tua spada ha privato di
geva aveva successo l) (1 Sam 14, 47). Fu durante Ulla di queste figli le donne, cosi tra le donlle sarà privata di figli tua madre" »
campagne militari che Saul di nuovo suscitò l'ira di Samuclc. (1 Sam 15,32-33) c, inflessibile, lo tralìsse a morte.
Nella battaglia contro gli Anulcciti, una popolazionc del Subito dopo, Samucle fecc ritorno a Rama e Saul a Gabaa, a
dcserto meridionale, Saul prese prigioniero il re nemico, Agag. cinque chilometri di distanza. Secondo "ordine dci Signore,
Mentre i suoi seguaci furono passati a fil di spada, al sovrano Samuele riempi d'olio il suo corno C si avviò verso sud, in
venne risparmiata la vita, come pure ai migliori capi di direzione di Betlemme @, tcnendo nascosto il motivo della slla
bestiamc, che furono condotti a Galgala. Ma li, Samuele invcl missione per timore che Saul potesse farlo uccidere. A Betlemme
duramente contro Saul per aver rifiutato di distruggere ogni trovò Davide, figlio minore di lesse, e lo unse re d'Israele.
Invidia di Saul per Davide
Davide svolse un ruolo di primissimo piano nella storia Davide, allora, gLi si precipitò sopra, estrasse la spada del filisteo
d'Israele, e la sua vita, soprattutto agli inizi, divenne il fertile e lo decapitò. Vedendo morto il loro campione, i Filistei si
terreno di innumerevoli leggende, intese a glorificare qucsco dicdero alla fuga, inseguiti dagli uomini di SaltI. L'insegui-
grande sovrano di umilissima origine. La storia e la leggenda si mento ebbe fine solo quando gli sconfitti trovarono rifugio
S0l10 fuse in un'unica narrazione, per cui non si sa esattamente, dentro le porte delle città fortificate di Gat@e di Ekron@.
per esempio, in quali circostanze Davide si sia fatto notare per la
prima volta da SauI, visto che la Bibbia ci offre due versioni L'eroe costretto alla fuga
diverse di questo primo incontro. Il giovane Davide era diventato di colpo un grande eroe per gli
In seguito alla rottura con Samuele, Saul (secondo il capitolo Israeliti. e non tardò a coprirsi di trionfi al servizio del suo rc.
16 del Primo Libro di Samuele) fu soggetto a frequenti crisi di «Le donne danzavano e camavano, alternandosi:
sconforto e di paura, quando lo assaliva un ({ cattivo spirito "Salti ha ucciso i suoi mille,
sovrumano» (1 Sam 16, 15), segno dello sfavore di Dio. l servi. Davide i suoi diecimila" » (1 Sam 18.7).
allora, suggerirono al sovrano di ricorrere a un abile suonatore Davide si legò d'amicizia sincera con il figlio di SaLII, Gionata,
di cetra, la cui musica avrebbe alleviato le sue sofferenze durante e giunse a sposare la figlia del re, Mikal, dopo aver dato prova
gli accessi di depressione. Condussero da Saul Davide di del suo valore uccidendo duecento Filistei. Ma il tragico destino
Betlemme, un giovane che si era già fatto notare per il suo del re era già segnato: « un cattivo spirito sovrumano s'impos-
valore e anche per il talento musicale; il suono della sua cetra sessò di Saul Il, rendendolo profondamente geloso di Davide, e,
ottennc l'cffetto desiderato: «( Saul si calmava e si sentiva meglio fuori di sé, « si mise a delirare in casa Il (1 Sam 18, la). In tre
e lo spirito cattivo si ritirava da lui" (1 Sam 16. 23). Cosi occasioni divcrse, il sovrano scagliò la sua lancia contro Davidc,
Davide entrò al servizio del re, il quale, riconoscente per i bene- che tentava di calmarlo con il stlono della cetra. Ormai Saul era
fici che la musica del giovane gli apportava, non solo lo accolse « nemico di Davide pcr tutti i slloi giorni Il (1 Sam 18, 29).
in funzione di musicista, ma gli conferi anche il titolo di scu- Avendo appreso di un complotto per eliminarlo, Mikal avverti
diero personale, con l'incarico di portare l'armamento più il marito: « Se 11011 metti al sicuro la tua vita questa notte,
pesante e ingombrante del sovrano, come lo scudo, c di proteg- domani sarai ucciso" (l Sam 19. Il). Con l'aiuto della moglie.
gere l'incolumità fisica del suo signore sul campo di battaglia. Davide fuggi dalla sua casa di Gabaa ®. lasciando nel letto, al
Però, nel capitolo successivo del Primo Libro di Samuele, si suo posto, un pupazzo di stracci per ingannare gli uomini del l'C.
dicc che Davide si fece notare per la prima volta da Saul su un Cosi ebbe inizio l'odissea di Davide, che lo avrebbe portato ben
campo di battaglia, in occasione del celebre combattimento con lontano dalla sua città, per sfuggire all'odio vendicativo di SaliI.
il gigante Golia, durante le rinnovate lotte contro i Filistei. Per prima cosa, Davide si recò a Rama ® per chiedere aillto a
Samuele, che lo aveva consacrato futuro re d'Israele. Per tre
Il giovane Davide contro Golia voltc i messaggeri, che Salii avcva inviato per catturare Davide,
Si erano, infatti, riaccese le ostilità fra costoro e gli Ebrei, e si ritrovarono nel bel mczzo della comunità di profeti di
questa volta lo scenario delle lotte era la Sefela. I Filistei si erano Samuele, rapiti in una sorta di danza estatica, e allora anch'essi
(e

accampati in forze tra Soco e Azeka (CD nella cartina della pagina fecero i profeti ») ('J Sam 19, 20) e non tornarono più indietro dal
accanto), pronti a sferrare l'attacco verso i Monti di Giuda. rc. A quel punto, Saul in persona andò a Rama, ma anch'egli fu
Consapcvole della minaccia incombente, Saul aveva disposto il distolto dalla sua furia omicida da una specic di frcnesia: si
suo esercito in posizione tale da bloccare il nemico nella vicina stracciò le vcsti c cadde al suolo. Nel frattempo, Davide aveva
Valle di Elah @. contornata da basse colline. Entrambi gli eser- fatto ritorno a Gabaa pcr scongiurare l'amico Gionata d'interce-
citi si trovavano in ottima posizione strategica per attaccare, ma dere in suo f.:1vore. I due giovani si misero d'accordo su un
nessuno dei duc azzardava la prima mossa: le duc armatc si segnale: se Gionata avesse appurato che le intenzioni del padrc
fronteggiavano in una situazione di stallo. erano «( favorevoli a Davide Il (1 Sam 20, ]2), avrebbe tirato trc
C'era una tradizione presso gli eserciti nell'antichità: in simili frecce e inviato un ragazzo a raccoglierle nel campo dove
casi d'incertezza, si potevano decidere le sorti della battaglia Davide si era nascosto; se la situazione, invece, non fosse stata
ricorrendo a un combattimento individuale. Ognuna delle parti propizia al ritorno di Davide, avrebbe scagliato le frecce molto
avrebbe fatto scendere in lizza un unico campione: l'esercito del al di là del ragazzo. Le notizie crano negative: le frecce oltrepas-
superstite del combattimento avrebbe riportato la vittoria, men- sarono il ragazzo, c Davide dovette fuggire ancora una volta.
tre quello del perdente avrebbe abbandonato le sue posizioni. l Affamato e sel1z'armi, si recò a Nob ([), dove convinse il
Filistei, avvalendosi di questo diritto, inviarono in campo un sommo sacerdote di quell'importante santuario che egli era
campione davvero temi bile, il fortissimo Golia di Gat. giunto in missione segreta da parte di Saul. Gli vennero dati da
Ogni giorno, pcr quaranta giorni, quest'uomo gigantesco - mangiare i pani consacr3ti del tempio e come arma la spada di
«( cra alto sci cubiti e un palmo », cioè circa tre metri, e (( l'asta Gol.ia, che era stata li deposrJ come tribmo al Signore.
della sua lancia era come un subbio di tessitori l), dice l'autore A questo punto, messo alle strette, Davide dovette giocare
biblico (I Sam 17. 4.7) - si fece avanti dal campo filisteo. a d'astuzia: decise di cercare asilo tra gli acerrimi nemici d'Israele,
sfidare l'esercito di Saul perché inviasse un campione a misurarsi i Filistei. Abbandonò i Monti di Giuda e raggiunse la città di Gat
con lui. La sua sfida rimaneva, però, senza risposta: (l tutti gli @. Tuttavia, i servi di Achis, re di Gat, sospettJrono di lui,
lsraeliti, quando lo videro, fuggirono davanti a lui ed ebbero chicdendosi come mai questo t:lmoso sterminatore di Filistei
grande paura" (1 Sam 17. 24). Ma l'animo del giovane Davide sembrava ora disposto a passare dall'altra parte. Davide, però, si
non vacillò: irritato da quel continuo insulto inflitto alle schiere rese subito conto di essersi esposto a un grave pericolo e si finse
del Dio vivente. decise di raccogliere egli stesso la sfida. Saul gli pazzo: Achis, disgustato, lo fecc scacciare dalla città. Davide
offri la sua corazza c la sua spada, ma Davide 110n sapeva servirsi percorse circa 15 chilollletri nella Sefela in direzione sud-est,
di tali armi ingombranti, c le rifiutò. Armato solo della propria verso Adullam @, vicino al luogo che era stato tcatro della sua
fionda da pastore e di una manciata di ciottoli raccolti dal letto vittoria su Golia. In quella zona aspra e selvaggia, terra di nes-
di un torrente li vicino, si fece avanti. Golia squadrò il rivale con sllno tra il dominio dei Filistei e quello di Saul, Davide eresse un
disprezzo, facendosi beffe di lui. Davide balzò in àvanti, roteò la accampamento fortificato; lIna volta al sicuro sulle pendici sco-
sua fionda c scagliò un'unica pietra, che andò a colpire il gigante scese della montagna, che gli offrivano abbondanti sorgenti
proprio in mezzo alla fronte: Golia rovinò al suolo, tramortito. d'acqua e numerose caverne naturali, ai suoi nemici non sarebbe
IL "RIFUGIO" DI DAVIDE. Da al/fralti Ila/11m/i, IIIIII/erosi /lelfa ZOlla /lIO/lfllosa
Ilei pressi di Adllffalll, DalJide e i sI/ai llOlIIilli po/eva/lo spiare illosserllafi
l'alTi I/O dell'esercito colldotto dal geloso 5md e 411ggire all(1 sI/a caccia spie/a/a.

)O'

,~

""
to... • Ekion?
@)

"
"-""®®®. Gat?
'<I
" Aze1<a
·CD ®
~

"
Soco·

~ '<I

'. Ziklag?
@)

LEGENDA
.Corma
o Guerre tra Saul e i Filistei

O Peregrinazioni di Davide lO'


Aroer.
I nomi in marrone indicano le cillà
cOllosciute dove Davide inviò parte
dci bottino agli iUlZiiWi di Giuda

X Battaglia campale

IO 15
INVIDIA DI SAUL PEIl DAVIDE

stato facile scovarlo. Qui lo raggiunsero i fratelli e altri paremi,


come pure (C quanti erano in strettezze, quelli che avevano debiti
c tutti gli scontenti, ed egli diventò loro capo )} (1 Sam 22, 2).
Con questo gruppo di diseredati egli formò un'armata fuori-
legge di 400 avventurieri. Non dimenticò, però, di prendere
altre precauzioni: temendo per la sicurezza dci familiari, accom-
pagnò i genitori in lln lungo viaggio al di là del Mal' Morto, fino
a Mizpa (@ nel riquadro a sinistra, a pago 93), nel regno di
Moab, e li lasciò laggiu sotto la protezione dci re moabita. Poi,
andò a nascondersi dapprima nel suo "rifugio" @, vicino ad
Adullam, c in seguito nella foresta di Chcrct@, ulla località che
gli offriva maggiori vantaggi strategici.

Sani aH'inseguimento
Non appena venne a sapere che i Filistei si trovavano impegnati
in battaglia contro la città di Keila @, che non apparteneva né a
Giuda né alla Filistea, Davide c il suo piccolo esercito si precipi-
tarono contro gli assedianti fìlistei e li sbaragliarono. Ma, con
grande sorpresa di Davide, gli abitanti di Keila non mostrarono
alcuna riconoscenza per la loro liberazione; anzi, scopri che
intendevano consegnarlo con l'inganno all'esercito di Saul, che
si stava avvicinando. Ancora una volta, Davide cercò scampo gridò quello che aveva fatto, mostrando la lancia e la brocca come
nella fuga, rifugiandosi a Corsa 9, nel Deserto di Zif. In questo prova che aveva di nuovo rispettato la vita dcl re. Ancora una
luogo, non tanto un deserto quanto un altopiano tra i Monti di volta, Saulsi penti delle sue azioni c mise fine :lil'inseguimento.
Giuda, Davide stabili la sua dimora. Ma alcuni uomini di Zif
andarono a riferire a Saul il nascondiglio di Davide, e cosi, Davide tra i Filistei
braccato dall'esercito di Saul, forte di 3.000 uomini, Davide si Eppure, nel profondo del cuore, Davide sapeva benissimo che
affrettò a spostarsi piu a sud, nel Deserto di Maon. « Saul pro- la tregua non sarebbe durata a lungo. Allora, adottò una stl-ate-
cedeva sul fianco del monte da una parte e Davide e i suoi gia diversa c piC! aggressiva. Come aveva fJtto in precedenza, si
uomini sul fianco dclmontc dall'altra parte. Davide cercava in rifugiò a Gat @, tra i Filistei. Questa volta, però, prese con sé
ogni modo di sfuggire a Saul e Sali] e i suoi uomini accerchia- tutto il suo esercito, che ora contava fino a 600 guerrieri ben
vano Davide e i suoi uomini per prenderli (1 Sam 23, 26). A
l) temprati. Quando Saul vennc a sapere che Davide si era rifu-
Davide già sembrava prossima la fine, quando giunse un mes- giato a Gat, « non lo cercò piC! » (I Sam 27, 4). Davide chicse ad
saggero provvidenziale ad avvertire Saul che i Filistei stavano Achis, re di Gat, di concedergli un insediamento filisteo dove
scatenando incursioni e razzie nel nord del paese. Il re fece, avrebbe potuto governare come vassallo dci re. Forse perché
quindi, ritorno per fronteggiare la crisi. Salvo ancora una volta, ora trattava da una posizione di forza militare, la sua richiesta
Davide raggiullse la relativa sicurezza di Engaddi @, sulla venne esaudita: gli fu concessa la città di Ziklag @, nel Negheb.
sponda del Mal' Morto. Qui rimase per sedici mesi, impegnato a condurre uÌ'l gioco
Dopo aver eliminato la Ininaccia filistea, Salti riprese la sua mortale con i Filistei. Achis si aspettava che Davide, con il suo
caccia instancabile a Davide. Nelle selvagge montagne c valli esercito, si impegnasse a combattere i nemici della Filistea sui
nei pressi di Engaddi, il sovrano entrò a riposarsi in una grotta, Monti di Giuda e ai margini del Negheb. Invece, Davide fece
dove Davide e i suoi uomini si erano nascosti. Davide avrebbe razzie c incursioni contro gli Amalcciti e altre popolazioni che
potuto benissimo uccidere il re in quel frangellte; invece, senza abitavano nel cuore del Negheb; erano razzie particolarmente
farsi notare, si limitò a tagliare un lembo del mantello di Saul sanguinose perché, al fine d'ingannare Achis, Davide « non
per poter dimostrare di avergli risparmiato la vita_ Di li a poco, lasciava in vita né uomo né donna» (1 Sam 27, 9), che potessero
allontanatosi dalla gtotta, Davide gridò la verità a Salti, rivelan- riferire ai Filistei come stavano realmente le cose.
dogli la sua azione c mostrandogli il lembo del mantello, ma Quando i Filistei raccolsero le loro forze ad Afek (@ nel
non mancò di prostrarsi fino a terra in segno di rispetto verso il riquadro a sinistra, a pago 93) nel tentativo di pr;epararc uno
monarca. Saul, preso momentaneamente dal rimorso, fece scontro finale con Israele, Davide si trovò davanti a un amaro
ritorno a Rama, e Davide si rifugiò nella sua roccaforte nei dilemma: se si fosse unito ai suoi ospiti filistei in battaglia, si
pressi di Adullam. sarebbe comportato da traditore del suo popolo; se si fosse rifiu-
In questo periodo mori Sal11uc!e, che poi fu sepolto a Rama. tato di partecipare, avrebbe messo allo scoperto tutte le trame c
Forse a causa di questo decesso, Davide di nuovo spostò il suo gli inganni orditi fino a quel momento. Fortunatamente,
campo, tornando nel Deserto di Maon. Nelle vicinanze, nel Davide non si trovò in condizione di dover decidere: infatti, gH
paese di Carmelo @, Davide ebbe un dissenso con il ricco com- altri governanti fiHstei, confcderati di Achis, non facevano
merciante Nabal e, piu tardi, ne sposò la vedova Abigail. molto affidamento sul celebre condottiero ebreo, temendo che
Glj abitanti di Zif, ancora una volta, riferirono a Saul che avrebbe potuto volgere la slla potente armata di mercenari pro-
Davide si trovava in zona, facendo cosi precipitare lo scontro prio contro di loro nel momento piu critico dell'imminente
finale tra i due uomini. Il re c il suo esercito si accamparono ai battaglia. Per questa ragione, Davide e i suoi uomini vennero
margini del Deserto di Zif, per preparare un tranello a Davide_ rispediti a Ziklag, mentre i Filistei si dirigevano a nord, in attesa
Durante la notte, mentre Saul dormiva tra i suoi uomini sotto le della battaglja decisiva contro SaliI.
tende, Davide e un compagno s'infiltrarono nel campo senza Di ritorno J Ziklag, attraverso un territorio arido e polve-
essere visti. Il compagno si offri di uccidere il monarca addor- roso, Davide scopri che gli Amaleciti si erano vendicati delle sue
mentato, ma Davide gli fermò la mano. « Per la vita del precedenti incursioni dando alle fiamme la città e portandosi via
Signore », disse, « solo il Signore lo toglierà di mezzo o perché come bottino le famiglie e i beni dci suoi uomini. Questi, ama-
arriverà il suo giorno c morirà o perché scenderà in battaglia e reggiati e furibondi, si volsero contro Davide e per poco non lo
sarà ucciso)) (1 Sam 26, 10). Si accontentò, quindi, di allonta- lapidarono; ma egli riusci a calmare gli animi e subito organizzò
narsi, dopo essersi impossessato della lancia e della brocca del- una spedizione punitiva per inseguire gli Amaleciti. In breve
l'acqua dci sovrano. UnJ volta fuori tiro dal campo, Davide tempo, raggiunsero i predoni, chc si spostavano con una caro-
vana di cammelli, presso il loro acc.ampamento nel deserto @, LA VAllE DI IZREEL Term ridel/le, ai piedi de/massiccio del Malile Gelboe,
all'interno del Negheb, olcre il torrente Besor, c misero in atto che si l/ede mllo ~rolldo,flllo swwrio della sangllitlosa battaglia lIella quale
una terribile vendetta: la carneficina durò « dalle prime luci del- gli lsraelili sllbirono IIIW disastrosa diifalla per IIIallO dci Filistei.
l'alba fino alla sera dci giorno dopo» (1 Sam 30, 17). Tutti i Tra gli 1I0lllilii che « caddero traJìlli sul MOllte Ce/boe» (1 Salii 31, 1),
IJi erallo SalII e i sl/oi rrejìgfi GiOI/ala, Abilladab e Malkislfa.
prigionieri furono liberati e il bottino recuperato. Sapendo che il
destino gli riscrbava la corona reale, Davide accortamente
decise di dividere le spoglie anche con gli anziani del territorio uomini non poterono far altro che darsi alla fuga, cercando
meridionale di Giuda, per farseli amici. rifugio sulle pendici del Monte Gelboe. Tra le rocce e i cespllgli
della montagna, l'inseguimento si fece accanito e spietato. Il
La battaglia decisiva valoroso Gionata, che aveva offerto il suo aiuto a Davide, cadde
Nel frattempo, i Filistei si erano schierati in battaglia contro gli nella misehia, e anehe gli altri dlle figli di SaLII, Abinadab e
Israeliti. Dal loro punto di raduno ad Afek, marciarono verso Malkisua, trovarono la morte. Il re stesso fu gravemente ferito
nord, seguendo la Via dci Mare, e poi si volsero a oriente, da un arciere filisteo. Allora, chiese al suo scudiero di ucciderlo,
penetrando nella Valle di Izrecl (v. cartina in alra a pago 93). Si (l prima che vengano quei non circoncisi a trafiggermi e a scher-

accamparono a Sunem @, all'inizio della valle, ai piedi dci nirmi » (1 Sam 31, 4). Ma il giovane, terrorizzato, si rifiutò di
Monte More. Saul dispose il suo esercito nei pressi del Monte compiere un simile gesto, e allora Il Saul prese la spada e vi si
Gclboe @, piu a sud, probabilmente vicino alle fa mi che scatu- gettò sopra ».
riscono dal versante nord-occidentale clelIa montagna. Quando Il giorno seguente, quando i Filistei tornarono sul campo
Saul vide l'interminabile distesa delle forze nemiche, « rimase della loro vittoria, trovarono i corpi di Saul c dei tre principi, li
atterrito e il suo cuore tremò di paura» (1 Sam 28, 5). Tutti i spogliarono delle armi e li decapitarono. Le armature tolte ai
suoi sforzi per capire la volontà di Dio per quel che riguardava il caduti vennero poi prcsentate come tributo di vittoria nel tem-
futuro svolgimento dell'imminente battaglia rimasero senza pio di Astarte a Bet-Sean §, mentre la testa di Saul fll appesa
risposta. Allora, preso dalla disperazione, si rivolse a una negro- nel tempio di Dagon in quella stessa città. I corpi mutilati
mante per poter avere un segno dal cielo, contravvenendo egli furono esposti al popolo sulle mura della città, mentrc i messag-
stesso alle proprie disposizioni che vietavano tali pratiche. Sul geri si precipitavano in Filistea (( ad annunziare la vittoria ai loro
far della notte, travestito, si diresse in gran segreto verso nord, a idoli e al popolo" (1 Cr lO, 9). La notizia della disfatta e dello
Endor @, dove implorò la negromante (o strega) di Endor di scempio delle spoglie di SaLII e dei slloi figli si propagò rapida-
evocare lo spirito di Samuele. La donna fece quello che le chie- mente in tutto Israele. Durante la notte, un coraggioso mani-
deva Saul. Ma anche nella morte, COSI come aveva fatto in vita, polo di uomini di labes di Galaad @, città a oriente del Gior-
Samuele non pronunciò parole di conforto per Saul; profetizzò dano, che un tempo era stata liberata da Saul, si recò a Bet-Scan,
solo l'imminente catastrofe: « Domani tu e i tuoi figli sarete con staccò i corpi dalle mura e li riportò a labes, dove vennero
mc; il Signore consegnerà anche l'accampamento d'Israele in cremati e sepolti secondo i riti ebraici.
mano ai Filistei» (1 Sam 28, 19). Con la disfatta dell'esercito di SaLII al Gclboe, gli Ebrei per-
Nelle precedenti battaglie contro i Filistei, le risorse strategi- sero il controllo sulla regione che confinava con la Valle di
che di Saul sul campo di battaglia, insieme alle imprese ardi- Izrecl, abbandonarono le loro città e si diedero alla fuga. I terri-
mentose e ispirate di Gionata e di Davide, avevano sempre dato bili resoconti del disastro c delle sue conseguenze raggiunsero
la vittoria agli Israeliti. Ma questa volta i Filistei non avrebbero anche Davide a Ziklag, nel deserto, tre giorni dopo il suo rien-
ceduto tanto facilmente. Benché i loro temibili carri da guerra tro dalla spedizione punitiva contro gli Ama]eciti. In segno di
fossero in gran parte ostacolati dal terreno accidentato del Gel- lutto e di dolore, (( Davide afferrò le sue vesti c le stracciò; cosi"
boe, essi decisero di servirsi dci loro vantaggio numerico per fecero tutti gli uomini chc erano con lui. Essi alzarono gemiti e
sgominare, con un'azione improvvisa, le forze avversarie e pianti e digiunarono fino a sera per Saul c Gionata suo figlio, per
impadronirsi della posizione tenuta da Saul. Con ogni probabi- il popolo del Signore e per la casa d'Israele >l (2 Sam l, 11-12).
lità, sferrarono l'attacco non in linea diretta da SUllem, ma piut- Lo strazio profondo provato in quell'occasione ispirò a Davide
tosto facendo un giro verso sud, laddove i pendii piu dolci e gli lilla dci lamenti funebri pill commoventi di tutti i tempi, che
uadi poco profondi avrebbero permesso loro d'incunearsi facil- comincia con questi versi:
mente nel fianco sinistro dcII 'esercito di Saul, bloccando al (( Il tuo vanto, Israele,
tcmpo stesso la sua unica via di ritirata e di scampo. Le difese sulle tlle alture giace trafitto!
piazzate da Saul vennero ben presto sopraffatte, e il re e i suoi Perché sono caduti gli eroi? » (2 Sam l, 19).
Davide re
La morte di SaLII, sopraggiunta intorno all'anno 1000 a.C., mise Perché vuoi che ti stenda J terra? Come potrò alzare lo sguardo
in pericolo la monarchia d'Israele, minacciando un ritorno 311'3- verso loab tuo frarello' " (2 Sam 2, 22). Ma l'impetuoso Asael
:larchia politica dell'epoca precedente. Era necessario scegliere continuò a braccarlo senza sosta, e l'anziano guerriero lo uccise.
ti pitl presto un successore a capo del regno. La lott;! finale sì Con un messaggio disperato a loab - (l Dovrà continuare per
:telillcò tra Davide e Is-Baal. l'unico figlio superstite di Salii, e sempre la spada a divorare? Non sai che alla fine sarà una sven-
Jer un certo periodo sembrò che vi sarebbero stati due regni, tura? Quando finJlmentc darai ordine alla truppa di cessare l'in-
nvcce di uno solo. scguimentò dci loro fratelli? I) (2 Sam 2, 26) - Abner si ritirò a
fs-Baal si proclamò « re su Galaad, sugli Asuriti, su Izrccl, su Macanaim, passando p"robabilmentc da Micmas c dai guadi del
:'fraim c su Beniamino, cioè su tutto Israele l) (2 Sam 2, 9), Giordano nei pressi di Ada ma. Sconvolto dal dolore per la per-
)vvero l'intero regno di SaLII a eccezione di Giuda. Ma era un dita del fratello, loab seppellì Asael nella tomba paterna a
lallto che non corrispondeva alla realtà: egli non efa altro che un Betlemme @. «( loab e i suoi uomini marciarono tutta la notte;
~ovcrnal1tc manovrato dai slIoi ministri c funzionari, c dipen- spuntava il giorno quando furono in Ebron l) (2 Sam 2, 32).
leva dalla lealtà di Abller, il capo dcll'esercito di Saul. E il f.1tto
:hc si vide costretto a stabilire la sua eone a Macanaim (CD nella La riunificazione del regno d'Israele
:artina in basso, a pago 97), nel territorio di Gabad, a est dcl (l La guerra tra la casa di Saul e la CJSJ di Davide si protrasse a

~iordal1o, dimostra quante regioni dcI regno di SaLII fossero lungo)) (2 Sam 3, 1) c la fortuna di Is-Baal cominciò a venir
'aclutc in I"nano ai Filistei. meno, mentre lJ posizione di Davide si rafforzava sempre più.
Nel frattempo, Davide aveva consolidato la sua base di potere Malgrado ciò, prima di uno scontro sul campo di battaglia, Is-
lolitico c militare. Subito dopo il periodo di lutto che segui la Baal e Abner ebbero anche un violento litigio: il re, in preda
lisastrosa sconfitta di SaLII a Gelboc, il Signore ingiunsc a all'ira, rinfacciò al comandante di aver preso con sé una delle
)avide di abbandonare Ziklag (0 nella cartina in alto), nel concubine di Saul, atto considerato come un'implicita rivendi-
.Jegheb, c di stabilirsi a Ebron (0 in basso), la principale città cazione del potere reale. Infuriato per il grave affronto, Abner
li Giuda e il luogo dove erano sepolti i Patriarchi di Israele. Li, decise di schierarsi dalla parte di Davide e appoggiare i diritti
;Ii anziani lo unsero «( re sulla casa di Giuda Il (2 Sam 2, 4), sulla che quest'ultimo vantava su tutto il territorio d'Israele e di
uale avrebbe regnato per oltre sette anni. Giuda, da Dan «(]) in alto), neliJ parte piu settentrionale, fino a
Bersabea ® a sud, nel Negheb. Si adoperò, quindi, in ogni
.c lotte per la successione modo per scalzare il potere di Is-Baal, in particolare nella terra
'ra la casa di Davide e quella di Saul, rappresentata da Is-ilaal e di Beniamino, affermando che Davide offriva migliori speranze
~bJ1er, si scatenò quasi subito una "guerra fredda", La tattica per liberare il paese dal dominio dei Filistei. Is-Baal, abbando-
liziale di Davide nella lotta per il potere implicò persuasione e nato nella lontana Macanaim, al di là del Giordano, era stato
iplomazia. Per esempio, inviò messaggeri nelle regioni del tradito. Dietro la promessa di un salvacondotto fattagli da
ord, fino a labes di Calaad (@) in alto), una postazione strate- Davide, Abner e venti dei suoi uomini arrivarono a Ebron,
ica che aggirava Macanaim, per ponare la sua benedizione agli dove il re aveva preparJto un banchetto per riceverli con tutti gli
bitanti, che avevano recuperato i corpi di Saul e dei suoi figli, onori. Abller stipulò un accordo segreto con l'aspirante al trono
Ivitandoli a trasferire la loro lealtà e fedeltà a lui, ora che il loro e l( p:lrtl in pace I) (2 Sam 3, 21).
)vrano era morto. Ma questo tentativo non produsse alcun Quando fece ritorno da una scorreria, loab andò su tutte le
sultato. furie nell'apprendere del patto tra Davide e Abner. ScnZJ dir
Nel territorio di Beniamino, a Gabaon (@ in basso), città nulla a DJ vide, loab richiamò Abner a Ebroll e lo assassinò per
'importanza vitale, situ:1ta sulla principJ!c via di comunica- vendicare la morte del fratello Asacl, come pure per eliminare
one trJ est c ovest Jttravcrso gli altipiani, alcuni repani dci due un possibile rivale al comando dell'esercito di D:lvidc. L'omici-
;erciti si ritrovarono f.:1ccia a faccia. Abner in persol1J condu- dio di Abner mise in grave pericolo la posizione di Davide nei
~va le truppe di Is-Baal, mentre loab, luogotenente di Davide, confronti degli :lnziani delle tribù dci nord, perché Abner, al
'a alla testa del contingente di Giuda. I guerrieri delle due momento dell'agguato, si trovava sotto b protezione realc.
zioni si guardarono in cagnesco da una parte all'altra della Davide riuscl, tuttavia, a dimostrare la sua innocenza nel brutale
piscina di Cabaon » (2 Sam 2, 13). (Probabilmente, questa attentato, org:lnizzando Ull solenne funerale per Abner e into-
)iscina" faceva parte di un'ammirevole opera d'ingegneria nando egli stesso il lamento funebre. Oppresso dallo sconforto,
.Ibblica, un sistema di rifornimento d'acqua le cui rovine sono il re segui il feretro e manifestò pubblicamente il suo dolore
:nute alla luce nel corso degli scavi eseguiti verso la fine degli davanti al sepolcro del comanclJnte di Saul.
llli Cinquanta, c che si vedono nella fotografia dellJ pJgina L'assassinio di Abner provocò UIlO sconvolgimento alla corte
'canto. Si tratta di un enorme pozzo largo e profondo più di 10 di Is-Baal a Macanaim. Due capitani dell'esercito, i fratelli
etri, protetto da pareti cii roccia, nella quale è stJto scavato a Recab e Baana, si sentirono spinti a prendere la situazione nelle
; metri di profondità sotto il livello della città, allo scopo di loro mani: passJrono accanto alla portinaia che si era assopita,
Trire agli abitanti di Gabaon un sicuro approvvigionamento s'introdussero inosservati nella stanza da letto del re e lo assassi-
rico in caso d'assedio.) narono mentre questi faceva la siesta. Aspettandosi una consi-
Nel tentativo di placare gli an.imi in quella situazione che stente ricompensa, presero con sé la testa di Is-Baal e si allonta-
inacciava di esplodere clJ un momento all'altro, Abner pro- narono di notte per consegnarla a Davide. Da Macanaim (@ in
)se che venissero scelti dodici uomini da ognuna delle due basso), attraversarono il Giordano e si affrettarono verso sud,
rri, per « alzarsi [... ] c scontrarsi» (2 Sam 2, 14). Questi lungo la valle @, per giungere a Ebron @. La reazione di
:::ontri di lotta avevano lo scopo di risolvere una contesa evì- Davide fu la punizione esemplare dei regicidi, per dimostrare il
ldo inutile spargimento di sangue. Ma ben presto balenarono suo imperituro rispetto per Saul e la sua famiglia. l due assJssini
ade e pugnali, gli uomini caddero a terra e Ile seguI una vennero giustiziati, ebbero mani e piedi recisi, e i loro corpi
ischia furibonda. Le truppe di loab, in breve tempo, ebbero la furono appesi in un luogo pubblico, alla vista di tutti, perché
~glio e Abner e i suoi uomini si videro costretti a darsi alla servissero da ammonimento per il popolo.
~a verso le montagne. Poi, gli anziani di tutte le tribù del nord vennero da Davide a
Asacl, fratello minore di loab, si lanciò all'inseguimento del Ebron, dicendo: «( Ecco, noi ci consideriamo come tue ossa e
mandante nClnico. Abner lo implorò: «( Smetti di inscguirm.i. tua carne II (2 Sam 5, 1). Stipularono Ull solenne patto davanti al
" "
Copyright 1981 Tht.' Re<lder's Digesl

~~
Ghezcr_
i(. Gabaon Micmas
e •
,
.:"
'.. , ..
Bf· ·Ghcba.......-Ger,c.~o~.....'-I"'-'.
K;,;;,t-.
Iearllll
IV, A M I N O

LA "PISCINA" DI GAnAoN. t. 1/11 pozzo cifilldr;ro Im:f!0 pOfi) pill di /011/("1''-,
~ Cerus.llemmc che costitllìlM il sistema di rifomill1('11f() idriw della cilld. Nella roccia i" 5w/pila
Q.Betlemn~c lilla scala che penllelle di SfCI/{/cfe./ìllo illfm/(fo a/ pozzo, da dOI)(, nltri,f!mdilli
coI/dI/coI/o (/ 1111(1 riscl'l/(/ d'acqua sill/(/la cirm "f3mt'lri pill iII basso.
:>
_
Mare
Sa/al
Ebron -O '\fQ~ \1"

Slr

.Ghezer
~

Gat?

_ Fuga di Abner da Cabaoll


_ Percorso degli assassini di Is- 8a:11
_ Fuga dell'esercito rilistco
VIDE RE

nore C unsero Davide, consacrandolo capo di tutto Israele: il Ma Davide aveva pronta per loro un'altra sorpresa: inviò i suoi
Davide" avrebbe cosi regnato su una nazione unificata per contingenti per un sentiero che s'inoltrava in un fitto bosco di
ltatré anni, fin verso l'anno 961 a.C. alberi balsamici, e le sue truppe piombarono sulla retroguardia
delle colonne filistee decirnandole e bloccando loro l'unica via
rusalemme capitale diretta di scampo attraverso la valle. Il nemico lottò strenua-
città di Ebron, wttavia, era troppo a sud e troppo strctta- mente per aprirsi una via d'uscita attraverso le aspre terre più a
ntc legata al territorio di Giuda per restare la capitale di nord, inseguito con foga dagli Ebrei fino a Ghezer~, in territo-
vide. Gerusalemme @, circa 3D chilometri piu a nord, lungo rio filistco. Davide, trionfante, aveva sconfitto il nemico non
,ia che seguiva la dorsale delle montagne centrali c di facile una volta sola, ma due.
esso da piu direzioni, presentava invece molti lati positivi Assicuratosi il possesso di Gerusalemme, Davide si preoc-
ne capitale di uno Stato unificato d'Israele. Situata su 1I1l0 cupò di consolidare la sua autorità. Prelevò l'arca dell'alleanza
fone roccioso di fOfma triangolare, era protetta su due lati da da Kiriat-Iearim @, dove era rimasta per vent'anni, dal giorno
li profonde. Una fonte perenne assicurava un costante in cui era stata restituita dai Filistei. Lungo la strada, i buoi
.rovvigionamcnto d'acqua, mentre nelle montagne circo- aggiogati al carro che trasportava l'arca a un tratto incespica-
lti, di roccia calcarea, si trovavano ben poche sorgenti adatte rono e l'arca cominciò a vacillare. Ma, quando un uomo della
issetarc un esercito nClnico. Le pendici verdeggianti delle scorta, un certo Uzza, allungò una mano per tenere fermo l'og-
line intorno alla città erano ricche di vigne e uliveti. Forse, getto sacro, venne colpito a morte sul posto dalla collera divina.
ò, il fatto principale era che Gerusalemme rappresentava una Pieno di timore, Davide Il non volle trasferire l'arca del Signore
la neutrale tra le due f.,zioni che si erano contese il potere; presso di sé nella città di Davide, ma la fece portare in casa di
Itti, 110n si trovava neppure sotto il controllo israelitico, ma Obed-Edom di G.t" (2 S.m 6, 10). Solo dopo tre mesi,
rimasta un'oasi territoriale, occupata da una popolazione quando ebbe sentito che l'arca aveva bencdetto la casa di Obed-
,le, quell. dei Gebusei. Edom, Davidc si decise a condurla a Gerusalemme. Fu un'occa-
)avide e il suo esercito assediarono Gerusalemme. I Gebusei sione di grande gioia. Preso dall'esultanza c dalla frenesia di
,cero beffe di lui d.II'.lto delle mur., grid.ndo: « Non cntre- questo momento tanto atteso, Davide, coperto solo da un cfod
qui: basteranno i ciechi e gli zoppi a respingerti )) (2 Sam S, di lino (probabilmente lIna sottile fascia di stoffa stretta intorno
Ma le loro fanfaronate non si accompagnavano a una grande ai fianchi), si mise a danzare con entusiasmo. La moglie Mikal,
izia militare: infatti, i Gebusei si curarono ben poco di 111011- che osservava la scena dalla finestra, lo disprezzò in cuor suo,
: la guardia alla tortuosa galleria sotterran~a e al pozzo che perché, disse, il sovrano si era (e scoperto davanti agli occhi delle
metteva loro di attingere acqua in caso di assedio. Mentre serve dei suoi servi, come si scoprirebbe un uomo da nulla l }) (2
vide conduceva un assalto alle mura, per distrarre gli asse- S.m 6, 20).
ti, loab con un manipolo di uomini scelti riusci a penetrare Il trasferimento dell'arca a Gerusalemme aveva rappresentato
pozzo e a introdursi in città. E cosi Gerusalemme divenne la una mossa geniale, poiché conferiva a quella città importanti
Ittà di D.vide » (2 S.m 5, 7). legami con il piti sacro passato di Israele e la fissava per sempre
Filistei, che dovevano aver osservato con evidente soddisfa- nella memoria del popolo comc la "città santa". Davide, inoltre,
ne le lotte intestine che opponevano le tribti d'Israele l'una ebbe il merito di aver saputo organizzare una burocrazia effi-
Itro l'altra, ora si sentirono allarmati. Non erano certo lieti di ciente e prestò un'attenzione particolare a rafforzare le forze
lere una nazione ebraica unificata sotto un sovrano astuto armate di lsraele. Tuttavia, non rinunciò al suo piccolo escrcito
ne Davide. Si luisero, quindi, in marcia verso gli altipiani di privato, chc gli era ciecamcntc fedele ed era rimasto con lui fin
Ida, avvicinandosi a Gerusalemme attraverso la selvaggia e dai giorni dell'avventurosa fuga da SauI.
spit.le V.lle di .Ref.im @. All'improvviso, l'esercito di
vide si volse contro di loro « come una breccia aperta dalle Sempre nuove conquiste
ne » (2 S.m 5, 20) e li respinse con decisione. M. i Filistei, Davide sferrò guerre incessanti contro i nemici di Israele e altri
inati, si radunarono di nuovo e ripercorsero la Valle di regni potcnzialmente ostili. Riparti all'offensiva contro i Filistei,
:aim, stando questa volta all'erta contro eventuali imboscate. riuscendo perfino, a un certo punto, a impossessarsi della loro
città fortific.t. di G.t @. Nel Negheb, rinnovò gli .tt.cchi
contro i suoi antichi nemici nomadi, gli Amaleciti (@ in alto).
In una serie di campagne a est del Giordano, riusci a sottomet-
tere i Moabiti @eJ2li Ammoniti @; sconfisse anche gli Edomiti
nell. V.lle di S.le~.
Fu durante le guerre contro gli Ammoniti chc nacquc la storia
d'amore tra Davide e Betsabea. Un tardo pomeriggio di prima-
vera, il re passeggiava ·sul terrazzo delJa sua residenza reale a
Gerusalemme, quando scorse una donna molto avvenente che
faceva il bagno. La mandò a chiamare, c da quel loro incontro
Betsabea concepf un figlio. Ma, siccome la donna era sposata
con Uria l'Hittita, Davide escogitò un piano per fare in modo
che Uria fosse inviato in prima linea, dove più accanita ferveva
la mischia. Com'era prevedibilc, Uria venne ucciso in battaglia
e Davide poté sposare Betsabca. Per questo peccato, tuttavia, il
figlio che la donna parto Ti venne colpito dalla mano del Signore
e mori. Più tardi, Davide e Betsabea avrebbero avuto un altro
figlio: S.lomone.
Il dominio di Davide si estese anche considerevolmente verso
il nord, il che gli permise di godere di notevoli privi1cgi com-
merciali nella regione del fillme Eufrate. In seguito a queste
\Sl DI ENGAODI. Sitl/ma sulla spollda oecidcl/tale del Mal' Morto, è cosi vittorie, a Gerusalemme affluirono bottino e tributi. Durante il
, d'acqua dafor/llare 1/11 piccolo, invitaI/te bacillO. L'acqrfa 'l/'cl/efomila suo lungo regno, il re Davide aveva creato un grande impero,
orgellti lIaturali e offrc 1/11 g~adevo/e ristoro ai "iaggialori lallto ogf!i ma, nel realizzare questa impresa mirabile, rischiò di esaurire le
'Ilo IIcJ1'allt;c1lità, coli/e accadde a Da"ide pcrseJ!lIilato da Sari/. risorse di Israele per governare un cosi vasto dominio.
IL DESERTO DI GIUDA. Nella sila quasi fo/alità, qllesta zOlla arida che aIfìallca per trollare rifugio ilei deserto, Ilei pressi dell'oasi di ElIgaddi. Le al/fiche parole
la sponda occidentale del Mal' iV/orto 11011 è alfro c!le lilla s/ermilla/a ebraiche per questo tipo di terrellO sterile e ostile 50110 icsimon e ziiah,
e illlpressiollall/e distesa rocciosa. Nel/ellfafillo di if1'~l!,ire alla collera di Sald, che significallo "desolaziolle" e "distesa desertica". Nella Bibbia, la ZOlla
Davide e i slloiIedeli segllaci percorsero ques/e altllre, solcafe da forre c IMlloni, illfOrl/O a Ellgaddi viCI/C al/che chiamafa le "rocce delle capre selvatiche".
...,a ribellione di Assalonne
avide fu un grande re, ma, col passar degli anni, si allontanò a Non sapendo, però, quale consiglio avrebbe seguito Assa-
ICO a poco dai problemi più immediati del suo regno, e il suo 10nl1e, Cusai inviò un messaggio a Davide per dirgli di non
rzo figlio Assalonne colse l'occasione per inalberare la ban- passare la Ilotte presso i guadi del Giordano, ma di attraversare
era dcii a rivolta. il fiume in tutta fretta, « perché non venga ]0 sterminio sul re c
Il seme della ribellione era già stato gettato circa undici anni sulla gente che è con lui ,) (2 Sam 17, 16) per mano delle forze di
ima, quando Amnon, il primogenito di Davide ed crede al Assalonne. Ai primi albori dcll1l1oVO giorno, bJ?cnte di Davide
)no, aveva violentato la sorellastra Tamar. Davide, benché in Cfa già al sicuro al di là dei guadi del Giordano C§) c si incammi-
liera, non aveva preso alcun provvedimento. Due anni dopo, nava faticosamente verso Macanaim @. Nella regione della
;salonne, fratello di Tamar, decise di prendere in mano la Transgiordania i rifugiati, ormai esausti dalla lunga fuga, VCll-
:cenda e ordinò ai suoi servi di uccidere Aml1on; poi, fuggi n'ero accolti c rifocillati dai fedeli sudditi di Davide che risiede-
l nord del paese, rifugiandosi per tre anni presso il nonno vano nelle terre di Galaad e Ammon: erano i Subi di Rabba (}), i
atemo, re di Ghesur (CD nella cartina della pagina accanto). Machir di Lodcbar@c i Barzillai di Roghelim@.
la fine, loab riuscl a persuadere Davide a concedere ad Assa- Poiché Assalonl1c aveva alla fine seguito il consiglio di Cusai
11I1e il permesso di rientrare a Gerusalemme @, perché vedeva di ritardare l'inseguimento del vecchio re, Davide ebbe tutto il
e il re soffriva molto per l'assenza del figlio. Eppure, dove- tempo di radunare le sue forze e organizzare i suoi uomini in tre
no passare ancora due anni prima che padre e figlio giunges- poderosi contingenti. Achitofel, non appena venne a sapere che
ro a un;] vera e propria riconciliazione. il suo avvertimento era stato ignorato dal giovane Assalollne,
({ sellò l'asino e partl per andare a casa sua nella sua città. Mise in
avide ancora una volta in fuga ordine gli affari della casa e s'impiccò )) (2 Sam 17, 23). Quando
;salonnc era un giovane prestante, di bell'aspetto e ricco di il nuovo esercito di Assalonnc - ora sotto il comando di Amasa,
ento: sem brava nato per il trono. La madre era ulla princi- nipote di Davide, dopo il suicidio di Achitofel - si apprestò ad
ssa, ed egli aveva ereditato dal padre il valore e l'astuzia. Non attraversare il Giordano e a passare nel territorio di Galaad,
pena fu rientrato nel favore paterno, subito si diede da fare Davide era ormai perfettamente preparato alla guerra e diede
r scalzare l'autorità del vecchio re e usurpare la corona. Non l'ordine di partenza ai suoi esperti soldati, non prima però di
lo sfoggiava atteggiamenti reali, spostandosi su un cocchio aver raccomandato ai loro capitani: ({ Trattatemi con riguardo il
e faceva precedere da cinquanta uomini in corsa, ma, cosa giovane Assalonne! ,) (2 Sam 18, 5).
col'a più grave, aveva preso l'abitudine di sostare presso la
Irta della città per dire a quanti passavano per andare a chie- Il ritorno della pace
re giustizia a Davide che, se il trollO fosse stato SllO, la giusti- I due eserciti si scontrarono nel cuore di una regione boscosa: la
l sarebbe stata amministrata in modo ben più celere ed effi- foresta di Efralm @. Gli uomini di Assalonne non erano 111
ce. Quando qualcuno accennava a inchinarsi davanti a lui, grado di reggere l'urto dei veterani di Davide: mentre la batta-
ìsalonne gli tendeva una mano, lo faceva rialzare e lo baciava. glia dilagava nella zona coperta di boschi, aumentava il numero
)n questo comportamento « Assalonne si cattivò l'affetto degli uccisi, e ancor più numerosi erano quelli che si perdevano
gli Isracliti » (2 Sam J 5,6). senza speranza nella foresta selvaggia e priva di sentieri.
Dopo quattro anni di minuziosi progetti, Assalonne si senti Temendo per la vita, Assalonne fuggi in groppa al suo mulo,
rte abbastanza per tentare un colpo di mano che l'avrebbe ma gli si impigliarono i capelli nei fitti rami di una grande
,rtato al trono. Fingendo di dover adempiere a un vecchio quercia. Rimasto appeso all'albero per la chioma, indifeso,
ItO, si recò a Ebron @, facendosi accompagnare da duecento venne raggiunto da loab e dai slloi scudieri, i quali uccisero il
suaci, che però erano all'oscuro dei suoi veri pr.ogetti. Una giovane ambizioso che non era stato capace di attendere il
lIra in città, si fece ungere re, e i suoi sostenitori, da un capo giorno in cui il trono sarebbe stato suo per diritto.
'altro dci paese, proclamarono: « Assalonne è divenuto re a Sconvolto dal dolore per la morte del figlio, Davide tornò al
Jroll »(2 Sam 15,10). Giordano, dove gli abitanti di Giuda si recarono a rendere
Quando la notizia giunse alle orecchie di Davide, il vecchio omaggio a quel sovrano che solo poco tempo prima erano stati
vrano, convinto di non essere in grado di opporsi con le armi pronti a tradire. Accompagnato dalle tarme festanti, Davide
figlio, lasciò precipitosamente Gerusalemme @, seguito dai attraversò il fiume e si fermò a Galgala @, l'antico santuario
niliari e da un manipolo di soldati che gli erano rimasti fedeli. dove tanti anni prima gli Ebrei, sotto il comando di Giosuè, si
r fuggire, il re e i suoi presero la strada più diretta che portava erano consacrati al Signore dopo aver varcato il guado all'a-
l'SO est, attraverso il Deserto di Giuda, in direzione dei guadi sciutto e fatto il loro ingresso nella Terra Promessa. Quando
l Giordano nei pressi di Gerico. Davide sapeva che là avrebbe giunsero gli Israeliti, questi si arrabbiarono e vollero sapere
,tuto attraversare il fiume in tutta sicurezza e continuare poi perché era stato loro negato l'onore di scortare Davide sull'altra
rso nord, per raggiungere il territorio di Galaad, sulla cui sponda del Giordano. In un'atmosfera di crescente tensione, la
tltà egli poteva contare. ribellione iniziata da Assalonne era destinata a conoscere il suo
Davide non aveva alcuna intenzione di cedere il trono al ultimo, tragico atto.
;Iio. Perfino durante la fuga, l'astuto re pensò bene di inviare Seba, un beniaminita delle montagne di Efraim @, si trovava
fidato consigliere, di nome Cusai, a Gerusalemme, che nel tra gli Israeliti a Galgala; egli convocò gli uomini e disse loro:
lttempo era stata occupata da Assalonne e dagli Israeliti. Il l( Non abbiamo alcuna parte con Davide

mpito di Cusai era quello di fingersi sottomesso al nuovo c non abbiamo un'eredità con il figlio di lesse. )) (2 Sam 20, 1).
vrano e di offrire al giovane consigli ingannevoli, in modo Quindi, Seba si ritirò al nord, lasciando Davide in compagnia
e Davide avesse il tempo di mettersi in salvo c di radunare di dei suoi seguaci di Giuda. Ancora adirato con loab per avergli
avo le sue forze. Infatti, mentre un ufficiale dell'esercito, di ucciso il figlio, Davide incaricò Amasa, che era stato il coman-
me Achitofel, incitava Assalonne a lanciarsi senza indugio dante in capo dell'esercito di Assalonne, di radunare le truppe
Ile tracce di Davide, prima che il re potesse riorganizzare le per la battaglia finale contro Seba. Siccome Amasa tardava, Ioab
:.; truppe, Cusai insinuava invece che era meglio attendere e con il fratello Abisai e tutti i più valorosi guerrieri d'Israele,
estire i contingenti militari adeguati per un attacco decisivo membri della guardia personale del re, si lanciarono all'insegui-
ntro Davide. Il vecchio re, diceva Cusai, era ancora « un mento di Seba. Quando Amasa incontrò queste truppe a
erricro )} (2 Sam 17, 8) assai temibile. GabaoJ1 @, venne brutalmente assassinato da loab, che prosegul
40'

LA MORTE DJ ASSAlONNE. Nel telllativo


di uSl/rpare la corolla patema, Assalolllle
"lI/frappose le sI/e forze ribdli all'esercito
beli addestrato del re Davide efu costretto
allaII/ga: la chiomagli si impigliò Ilei rallli
di "/I albero ed egli, cosi immobilizzato,
lIelltle raggil/uto e ucciso da Ioab, come
illustra questa miniatl/ra del secolo Xv. 20' '

~
~
,&
,"I
~
-.:.r
<::'
"
~~
\.:> k
'<J~
~i:!
~c;
§
Abel·Bct·'Maaca
'"
z
32"00'
O

Rivolta di Seba
%.i
I. T_

X Battaglia campale là ...:


".... -U-

Mare
.::-....-. \\
:~
Salato I~
'----"_-"'-'_:i"'----''''----'''''---.c:;Jll ".. (Mar Morto) ~t '
Copyright" 1961 The Reader's Digesl Association, Ine.

20'

il cammino sulle tracce di Seba fino ad Abcl-Bet-Maaca (@nel zialmentc pericolosa, rischiava di sfociare in una sanguinosa
riquadro piccolo), a cui pose l'assedio. Per aver salva la vita, gli guerra civile. Natllr~dl11cnte Adonia, il quarto figlio di Davide c
abitanti dcllJ città tagliarono la testa a Scba e la gettarono oltre il maggiore tra quelli ancora in vita, era certo che il trono
le mura verso loab, il guale tolse subito l'assedio e fece ritorno a sarebbe spettato a lui. Ma Betsabea, un tempo amante e ora
Gerusalemme. La rivolta di Assalonnc era stata soffocata, e la moglie di Davide, p.ersuase il vecchio sovrano a nominare re di
tragica spirale di avvenimenti che aveva avuto inizio con lo Israele e di Giuda il loro secondo c ora unico figlio, Salomone.
stupro di Tamar era giunta alla fine. Poco tempo dopo la consacrazione di Salomone a nuovo re
Negli ultimi anni della sua vita, la salute di Davide declinò degli Israc1iti, Davide « mori molto vecchio, sazio di anni, di
progressivamente c le sue capacità di governare apparvero seria- ricchezza c di gloria ) (1 Cr 29, 28). Il suo regno, durato quaran-
mente compromesse: la questione di un successore si fece allora r'anni (dal 1000 al 961 circa a.c.) e decisivo per le sorti del paese,
critica. Davide sapeva benissimo che questa situazione, poten- era giunto alla fine: stava per aver inizio l'età aurea di Israele.
L'impero di Salomone
«( Salomone, con tutta la sua gloria}) (Mt 6, 29): è un'espres- I grandiosi piani di Salomone prevedevano anche l'impiego
sione che è riecheggiata attraverso i secoli fino a oggi. Questo dei lavori forzati per costruire le basi militari fortificate che
sovrano, il pili glorioso che abbia mai regnato su Israele, fu avrebbero dovuto vegliare sulla zona centrale del paese: Cazor
molto diverso dai suoi due predecessori: se Saul era solito tenere 0, che dominava le vie del nord; Meghiddo @, a sentinella del
udienza sotto una tamerice, Salomone regnava nell'opulenza di valico principale attraverso la catena del Monte Carmelo; Ghe-
una vasta e splendida reggia; se Davide aveva custodito l'arca zer (1), all'inizio della pista più diretta che dalla costa conduceva
dell'alleanza sotto una tenda nella sua nuova capitale, Gerusa- ai Monti"di Giuda e a Gerusalemme; e Bet-Coron Inferiore (ID.
lemme, Salomone vi fece costruire un magnifico tempio desti- Baalat, la quinta città, corrisponde forse a Kiriat-iearim @, ileI
nato a ospitarla. Israele aveva fatto molta strada dall'epoca qual caso essa rappresentava la terza base fortificata a difesa dei
pastorale dei Patriarchi: tuttavia, la nazione avrebbe dovuto confini occidentali (Salomone si preoccupava, e a ragione, delle
pagare un prezzo molto elevato per questa trasformazione. vie di accesso che conducevano nel suo regno; in quel periodo, è
Salomone è diventato un personaggio storico di grande fama; assai probabile che gli Egiziani avessero riaffcrmato la loro
eppure, sorprendentemente, si sa ben poco di lui. In pratica, autorità sulla Filistea, e ciò spiegherebbe il dono della città di
della sua gioventli la Bibbia si limita a dire che era il secondo Ghezer da parte del faraone, come dote della sposa egiziana di
figlio di re Davide c di Betsabea. Come narra il Primo Libro dei Salomone). A sud del Mar Morto, Tamar Cf) aiutava a tenere
Re, la sua ascesa al potere era stata architettata dalla madre sotto controllo un vassallo inquieto come il regno di Edom, e
ambiziosa attraverso oscure trame di palazzo, che fecero SI che serviva inoltre a sorvegliare le vie che conducevano alle miniere
Salomone venisse unto re mentre suo padre era ancora in vita: di rame dell' Araba e al porto marittimo di Ezion-Gheber@.
un'occasione abbastanza insolita, per quel che si conosce, nella
storia della monarchia israclitica. Tuttavia, si era rivelata una Animatore del commercio e delle arti
mossa molto saggia, poiché a Israele mancava una vera tradi-" Per assicurare il successo del suo spettacolare programma edili-
zione dinastica, fatto che, in altre circostanze, avrebbe potuto zio, Salol110ne aveva richiesto l'aiuto di Chi ram, il re di Tiro @,
sfociare in tristi e sanguinose lotte di successione. nella Fenicia. Chiram inviò a Salomone architetti, mastri mura-
Alla morte dell'anziano sovrano, Salomone freddamente eli- tori c falegnami (i Fenici godevano di una ben meritata reputa-
minò tutti quei membri dei circoli interni del palazzo che pote- zione in questo campo e disponevano di esperti artigiani e
vano rappresentare una minaccia immediata al suo potere. Tra costruttori), senza contare il materiale da costruzione, soprat-
questi c'era il figlio maggiore di Davide, Adollia, il cui prece- tutto legno di cipresso e di cedro, proveniente dalle montagne
dente tentativo di farsi proclamare re era miseramente fallito. del Libano. In cambio, Salomone acconsenti a inviare ogni anno
« Il regno si consolidò nelle mani di Salomone» (1 Re 2,46). a Chiram ventimila kor di grano e venti kol' di olio d'oliva. E per
alcuni anni, tutto andò secondo l'accordo.
Costruttore di palazzi e fortificazioni Inoltre, Salomone si associò a Chiram e ai suoi esperti naviga-
Dal padre, Salomone ereditò un impero che si estendeva dall'E- tori in una vasta impresa, per sfruttare congiuntamente tutte le
gitto fino alla regione di Kades al nord, ma la cui sfera d'in- possibilità di commercio marittimo. Israele dominava già la Via
fluenza giungeva fino all'Eufrate. Per prima cosa, Salomone dci Mare e la Via Regia, due tra le più fruttuose vie commerciali
cercò di rafforzare la sua autorità su questo vasto impero. Molto del mondo antico (v. riquadro a destra). Da Ezion-Gheber,
proficua si rivelò la sua politica di assicurarsi oculate alleanze, porto marittimo situato all'apice del Golfo di Aqaba, dove Salo-
spesso suggellate da matrimoni con membri delle case reali, mone aveva costituito la sua flotta, i vascelli dell'impero solca-
come quello da lui contratro con la figlia del faraone d'Egitto. vano il Mar Rosso sino alla favolosa Ofir (benché non si COIlO-
Durante il suo lungo c pacifico regno, dal 961 al 922 circa a. C., sca la sua esatta ubicaziolle, alcuni studiosi l'hanno situata in
il sovrano dedicò tutta la sua attenzione a incoraggiare lo svi- Somalia, nell'Africa orientale, mentre altri la pensano sulla costa
luppo culturale ed economico del paese. Diede l'avvio a una dell'Arabia). Quando i commercianti navigatori tornavano dai
fruttuosa industria marittima, la prima nella storia d'Israele, che loro viaggi, della durata media di tre anni, riportavano oro,
permise di intraprendere scambi commerciali di prodotti di argento, avorio, pavoni e perfino scimmie ammaestrate. Ezioll-
lusso con l'Africa orientale c, probabilmente, con la penisola Gheber serviva anche da centro importante sulla strada carova-
arabica. Si preoccupò di incentivare lo sfruttamento intensivo niera dell'Arabia. In tal modo, Salomone controllava gli scambi
delle risorse naturali, creando numerose colonie agricole, cOSI commerciali tra l'Asia e l'Africa, come pure il traffico delle
necessarie alla prosperità della nazione. Ristrutturò il sistema spezie dall' Arabia. Egli divenne ben presto un ricco mediatore
fiscale, dividendo il paese in distretti e circoscrizioni. Ma, tra i potentati del nord e gli Egiziani, scambiando i costosi
soprattutto, si rivelò un costruttore insaziabile, dedicando alla cocchi egiziani con i magnifici stalloni di Kue (l'antica Cilicia, in
realizzazione dei suoi ambiziosi progetti gran parte delle ric- Asia Minore). E non c'è dubbio che il viaggio della regina di
chezze dell'impero. Saba (antico regno corrispondente probabilmente all'odierno
Questa passione di Salomone per i bei monumenti si rivolse Yemen, nella penisola arabica) fino a Gerusalemme, per visitare
soprattutto, è ovvio, alla capitale, Gerusalemme (CD nella car- il celeberrimo principe-mercante, venne suggerito da considera-
tina della pagina accanto). Su un piccolo altopiano, poco a nord zioni di natura commerciale.
della città di Davide, Salomone fece edificare la sua grandiosa Salomone prestò un'attenzione speciale al Negheb, edifi-
reggia, con annesso un tempio reale, secondo la moda dell'e- cando una complessa rete di piccole fortezze, per proteggere le
poca (alle pagg. 108-109 se ne vede una ricostruzione). Ma que- piste carovaniere, e stabilendo colonie agricole in un primo ten-
sto tempio era ben più di un semplice luogo di devozione: tativo, parzialmente coronato dal successo, di far fiorire il
divenne il punto centrale della vita spirituale di Israele, perché deserto. Poiché l'agricoltura rappresentava la base dell'econo-
Salomone vi fece insediare l'arca dell'alleanza. La reggia non era mia nazionale, Salomone adottò tutta Ulla serie di misure per
da meno per magnificenza, ricca com'era di splendidi apparta- incoraggiare ed espandere questa risorsa COS1 vitale. Le indagini
menti reali e tre vasti edifici adibiti a uso pubblico: il palazzo archeologiche hanno rivelato che, all'epoca di Salomone, Bet-
detto Foresta del Libano, il vestibolo delle colonne e il vestibolo Semes @, Debir @ e Hamat Matred @I, della quale non si
del trono, dove sei gradini portavano al sontuoso trono d'avo- conosce il nome antico, erano importanti centri di attività agra-
rio intarsiato, ricoperto d'oro puro, perché «( al tempo di Salo- ria. Tra questi, assume un'importanza particolare Ramat
mone l'argento non si stimava nulla » (1 Re lO, 21). Matred, perché dinlostra i tentativi compiuti da Salomone per
L'IMPERO DI SALOMONE

Kades. Palmira.

LEGNAME DALLA FENICIA. Per i SIIO; ambiziosi


progetti edilizi, Salomollf si rifortliva
di legname dai vici,,; Fenici. Questofregio
iII alabastro, di provenienza assira, • Damasco
che risale all'epoca di re Sargo1l Il
(722· 705 a.C.) e cile è stato yil/velluto
a Khorsabad, mostra vascelliJet/ici Tiro.
che rimorchiatlo trollch,. di cedro.
®
!
Pianura 1J'
di Acco leJ

1S'l A
"~l V~r$O
l'Asia Millor/~ • Palmira
Bel-Coron Verso la
Ghezer Inferiore .~ fl,Jf'so/HJtamia

. ~@• •® ••• Damasco

• @Kiriat-'learim Via del:

, '"
-'
Mare o
.... •Bet· -<DG salemnle
... : 'Via R~ia
~ Semes

" E:tion-Gheber••
",'
..
'" . ' ..
Ramat Matred •
CI
.. :s
:i
• Tamar
®
o
. ".
.-:;..
..
"(
~
O
<:)
'"
"( ~

'"
..
SABA
• Ezion-Gheber
/ ® Verso il Mar Arabico· • '.--'"

I CopyrighllD 1981 Thc Rcadcr'§ Digcsl i\uocialion. Jnc.


IMI'EHO DI SALOMONE

:11I 1/11I11I1111I11I111I111/1/11IJ!l1II1I1II1I1/11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I111I11I1/11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I111I1/11I11I11I111/1/11I11I11I111/11I11I1/11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I111/1/11I11I11I11I

LA REGINA DI SABA
La figura di questa favolosa sovrana ha acceso la fantasia della gente per più di 3.000 anni e il suo
ricordo sopravvive tuttora nella letteratura, nella musica e nell'aree. Il poeta William Buder
Yeats ne ha lodato la saggezza; il compositore Hacndell'ha celebrata nelle cadenze barocche del
suo oratorio, intitolato Sa/oll/ol/c; e tanti artisti, d:1 Piero della Fr:1ncesca a Hans Holbein, d:11
Tintoretto a Rubens h:1nno cercato di immortalare sulla tela quel suo fascino misterioso, quella
sua sottile grazia ed eleganza tramandata dalla tradizione.
Ma pitl di ogni altra co!sa, è stato il1egame sentimentale tra il re Salomone e la regina di Saba a
suscitare il pitl vivace interesse. Eppure, si sa ben poco di questa storia d'amore... se di storia
d'amore si è trattato in realtà.
L:1 vicenda originale di Salomone e della regina di Sa ba è narrata in tredici versetti dci capitolo
10 del Primo Libro dei Re. Secondo il resoconto biblico, la regina, avendo udito parlare della
grande saggezza di Salomone, H venne per metterlo alla prova con enigmi » (1 Re 10, 1).
Rimasta soddisfatta nel notare che la sapienza e la ricchezza del sovrano sorpassavano di molto
le sue aspettative, (l diede al re centoventi talenti d'oro, aromi in gran quantità e pietre pre-
ziose (1 Re 10,10). Si dice che Salomone sia rimasto talmente affascinato dalle grazie di quella
l)

donna eccezionale, che (I diede alla regina di Saba quanto essa desiderava e aveva domandato
[... 1. Quindi essa tornò nel suo paese con i suoi servi » (1 Re 10,13).
Chi era questa donna misteriosa e piena di fascino, e da dove veniva? Secondo il resoconto di
Giuseppe Flavio, lo storico ebreo del I secolo d.C., si trattava della regina dell'Egitto e dell'E-
tiopia. AI contrario, la maggior parte degli studiosi moderni si trova concorde nel ritenere che il
regno di Sa ba fosse probabilmente situato nella zona sud-occidentale dell' Arabia, sulla sponda
orientale del Mal' Rosso, press'a poco nella regione corrispondente all'odierno Yemen, e che lo
scopo principale della visita della regina fosse di natura commerciale.
Le indagini archeologiche hanno rivelato che il regno di Saba godeva di una cultura molto
avanzata, sostenuta da un commercio redditizio basato sull'incenso e la mirra, resine gommose
estratte dalla corteccia di piante balsamiche. Sul suo territorio si snodavano le principali piste
carovaniere che portavano verso nord e verso oriente, in direzione della Siria, dell' Asia Minore
e della Mesopotamia, come pure verso ovest, in direzione dell'Egitto.
La regina di Saba sarebbe stata, quindi, molto interessata ad allacciare buoni rapporti diplo-
matici con Salomone, che non solo controllava un punto d'incrocio vitale in queste vie di terra,
l11a possedeva altresf una nutrita flotta commerciale che scambiava prodotti nei porti del]' Ara-
bia e navigava lungo la costa del!' Africa orientale, riportandone oro, argento, pietre preziose,
avorio e altri prodotti esotici. Andava tutto a vantaggio della regina presentare a Salomone un
campionario dei prodotti della sua terra, per discutere con lui di accordi commerciali vantag-
giosi per entrambi.
Ma,. qualunque fossero le ragioni del loro incontro, la storia è stata ripetuta mente abbellita
UNA DONNA ['IENA DI FASCINO. Per q//(//Ito nel corso dei secoli. In alcune leggende, la regina appare nelle vesti di un'aff.1scinante seduttrice,
si sn, IiOIl esislol/O rifratti della n:~ill(/ in altre ancora è dipinta a fosche tinte, come una negromante malefica. Le SOl10 state attribuite
di Sa/)(J (j,e risl1/gal/o all'epoca iII wi l/is~'c, anche alcune bizzarre caratteristiche fisiche: le leggende ebraiche la rappresentano come il
bCII(h{~ /a sI/a {jcflezza sia s/ala {cggclldar;a, demone femminile Lilit; nelle storie islamiche, ha uno zoccolo d'asino; nelle sculture gotiche
è /n lesta di qlle5/a gi01JallC
1III1'r1'5.\'(/lIle francesi, i suoi piedi sono palmati. Le leggende di origine etiopica affermano che i sovrani di
dOIIl/(/} da/In ((Ip(e/iafllm di gesso c dngl; quel paese sono i diretti discendenti di Menelik, il figlio nato dall'unione di Salomone con la
rechi di lapislazzllli, diI' "('llIle S[(l!pila regina: fatto che, fino a non molti anni fa, era esplicitamente riportato nel testo della costitu-
iii 11I1 blocco di a!a!Jaslrolld lllliffl'llllio zione di quella nazione.
a.C.,./òrsc all'ejJo({/ della re~~ill(/ di Sa!Ja; Anche se è assai improbabile che i particolari veritieri di questa antica vicenda verranno mai
pnwjcllc dal cimitero di Timlla ilei alla luce, la storia di re Salomone e della regina di Saba resta sempre lIna delle pitl amate, piu
Q{/faf,all, 1111 regI/o Wllji'1Ulllfl' [oli Sa/)(/, discusse e meglio conosciute di tutta la letteratura biblica.
III1111I111I1/11I11IIlIIllll1111I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I1III1111I11IIII11I11I11I11I11I11I11I1III1111I11I1111Il11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I1111I/11I1111III11I1111I11I11I11I11I11I11I11I1111Il1II1II1l/ll/1II1II1II1II1II1II1II1II1II1I/1I/

Lre sviluppo all'Jgricoltura nel deserto meridionale. Le sue stia al potere. Nel nuovo tempio la musica conobbe una sta-
lpn::se conobbero un discreto esito, e i successivi governanti si gione aurea c il re, sullo stile di altri antichi potenti, si fece una
orzarono di emulare le sue azioni intese J rafforzare il con- reputazione nel raccogliere e comporre massime di saggcZZ:1 e
0110 israelitico su quella regione. aneddoti edificanti, tra i quali forse alcune sezioni del libro dei
Come il deserto era diventJto verdeggiante, tuttJ la nazione Proverbi, che la tradizione attribuisce appunto a Salomone.
?nne coinvoltJ in un gigantesco processo di trasfòrmazione,
entre Salomone dava impulso allo sfruttamento di tutte le I segni di una crisi profonda
)tenziali fonti di ricchezza. La burocrazia centrale, molto Ma tutto questo eccezionale sviluppo era stato conseguito a un
tesa ma ben organizzata, dJva lavoro a molti, come pure l'im- prezzo eccessivo per la nazione. l debiti contratti verso Chi ram
ensa macchina militare, con la sua nuova forza di Jssalto di cominciarono ad accumularsi, finché, dopo vent'anni, Salo-
400 cocchi e 12.000 cavalieri. Alla crescente ricchezza di beni mone si vide costretto a cedere al sovrano fenicio venti città a
ateriali di Israele si aggiunsero i tributi e i successi commer- nord del Monte Carmelo c gran parte del territorio della pianura
;)li; moltissimi si arricchirono. Le arti conobbero UIlJ fioritura di Acco @, a saldo delle somme dovute. Non si trattava qui di
nza pari. Le varie narrazioni delle più antiche trJdizioni di territorio strappato ai nemici, ma di una pJrtc di Israele stesso, e
raele (i Patriarchi, l'Esodo, la Conquista di Canaan) vennero la popola'zione provò un forte risentimento per qucsto distacco.
odellate e fuse in un'unica epopea naziOllJle, nella quale Dio L'insaziabi1c bisogno di entrate, pcr finanziare gli ingenti pro-
a concepito come guida del destino del popolo eletto, mentre grammi edilizi c il costosissimo stile di vita della corte, condusse
leggendarie imprese eroiche di Davide glorificavano la dina- Salomone a dividere «( tutto Israele ) (ovvero le tribù dcI nord)
L'IMPERO DI SALOMONE

,t r "II"IlJIIIIIIIIJII/IlJIIJIIJIIJIIJIIII'JllJllJllIIIIIlJII/IlJIIJIIIIlJII/l'JIIJIIIJIII"IlIIIJIIII"1II1I11II'""IlIIlIllI'IIIIIIl'IIIIIII"IlJIIII"IlIIIJII'Il"'''''IIIJII~

§
STOIUA DI UN INCONTRO REGALE. La versiolle Sa/Olllolle accollscmi, purché la regi/m 1/011 portasse
etiopica della leggellda di Sa/olllollc e della regillfl IIlIlIa COli sé SCliza il 5/10 permesso. Quel/a 1I0tte, ==
~
di Saba è i/lu51rato, Ilei sI/ai diversi episodi, ilei assetata a causa delle pietallze pi((allli serllite =
§J!
dipilllo 51/ pergmllCllt1 qll; a sillistra. Nel panico/are a c('//(/, la regilla prese COli sé 1/11 calice d'acqua: il re =
riprodotto qll; sotto, la primafila di immagini 5alolllol/(' l'acc/fsò di (/ller violato il gil/ralllel/to
mostra 1111 I/Jessag.~e,.o iiI I/iaggio verso la corre e la sedusse. La l'esilia ritomò poi ilei SIiO paese, ==
==
di Sa/ol/lol/e (sullo sfolldo si SfOr.~OIlO le piramidi), dove diede alfa II/ce 11/Ifì<.I(/i<', che IIetllle cI,ialllato ==
seguito di li a poco tlal/a regi/ldj la s(,colldafila l\!/ellC'lik, o Ibu al·Hakilll, cile sigl/ifìca "ilfìglio ==
iflllstra le fasi dell'j//101/tro tra i dlle 501mllli. de! saggio". Oil/e/lllto adlllto, il.~iolla"e si recò afar
==
~
La storia è ripresa dal Kebra Nagast ("la gloria l/isita a 5alo//lol/e, vol/e COllOscere e approfolldire
=
dei re"), (ompilato dallllollflco Yeslwq /le/ XI V lafede ebmica, e sif(!(e 1I11,\!Cre re d'Etiopia. ==
~
secolo d. C. per legittimare le rivl'lIdiloziollj Per secoli e secoli la casa n'ale d'Etiopia si è Ilalltata =
~
avanzale dall'Etiopia q"ale Ul1ico e ,'ero sl/a('ssore di qllesto allric1,issill/o legame COli persollaggi tallto =
d'Israele. Nel Yac{ollfo di Yeshaq, si legge che famosi. La costit"ziOIli' lIazilllwle, rilledllta ==
Saloll/ol/e restò fa/meli te n.ffascillato dalla regilla Ile! 1955 e om abolita dal 11110110 regime, dichiaral/a ==
che decise di (/llere IlI/fig/io da lei; la lusillgò esplicitall/ellti' che la.rall/i.~/ia l'l'aie « discel/de sellza ==
(OII/II/(/fes(a solel/lle, poi la iI/IIitò a cOlldil/idere illtermziolle dal/a dillastia di Melle!ik l,figlio ==
==
la SIla cali/era da lerro. La regilla a((C'rtò, della n'gil/a di Etiopia, l'egilla di 5aba, e di re ==
II/a a coudiziolle che 11011 lefosscfatta Iliolellza, e Saloll/olle di Cr,."salelllme Il. ==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
~
=
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
==
~
=
==
'1lIII/ll/llIIIIIlIIIIIIIIIII/",,,,,,,,,,,JllII", 111",,,,,,,,,,,,,,,,111111,,, III",,,,Il1l1I",11111111111 Il IllII111111111111111111111111",1111111111 JII 1/1111111111111111111 JII Il,,,1II1II1II1I1II1I JII IlIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII ~

in dodici circoscrizioni tributarie. Lo scopo principale era di contro i santuari edificati per venerare le divinità delle mogli
rendere più cfficiente l'esazione delle imposte: ogni circoscri- straniere di Salomone, che il re avcva dato il permesso di
zione avrebbe dovuto fornire cntrate sufficienti a coprire le costruire appena a oriente di Gerusalemme. Lo stile di vita a
spese della famiglia l'cale per un mese all'anno; comc dicc il corte, compreso l'harelll di 700 mogli e 300 concubinc, impo-
Primo Libro dci Rc (5, 2-3), ciò significava un rifornimcnto neva ulteriori aggravi fiscali ai suoi sudditi. Ma il risentimento
giornaliero di (( trenta kor di fior di farina c sessanta kor di f..1fina aveva radici molto più profonde: parecchi cominciavano a con-
comunc, dieci buoi grassi, venti buoi da pascolo c ccnto pecore, testare duramente la politica di Salomone, che vedevano come
Scnza contare i cervi, le gazzelle, le antilopi e i volatili da stia ». un empio sovvertimcnto dell'antico ordine sociale e un deterio-
Il L1tto, per di piti, che il territorio di Giuda fosse escnte da tali ramento irrevcrsibile delle abitudini tradizionali di vita del
gravose imposte contribuiva ad alimcntare lo scontento che già paese. In queste crescenti recriminazioni giacevano i semi della
COvava negli animi degli abitanti delle regioni del nord. futura divisione politica.
Per un ccrto periodo di tempo, Salomone si vide costretto a Alla fine, sotto queste molteplici pressioni, le strutture gover-
riCorrere a schiere di operai obbligati ai lavori forzati per la native cominciarono a cedere e a disintegrarsi. Benché il territo-
realizzazione dci suoi programmi edilizi. Davide aveva reso rio di Israele fosse ancora considerevole per superficie comples-
schiavi i popoli da lui conquistati, ma Salomone costrinse all:t siva, Salomone aveva perso il controllo sulla zona subito a sud
prestazione d'opcra gratuita dapprima la gente di stirpe cananea, dell'Eufratc e si era procurato un nemico a Damasco. Dopo un
e poi i suoi stessi compatrioti delle tribll dci nord. Inoltrc, nella regno durato quarant'anni, Salomone si spense intorno al 922
popolazionc serpeggiava un sentimento di opposizione religiosa a. C .. e il suo splendido regno mori con lui.
La città di Davide e di Salomone
«( Il Signore ha scelto Sion, mentale, secondo la tradizione di Mqsè, e con questo atto uffi-
l'ha voluta per sua dimora: ciale la città di Davide si trasformò nella capitale religiosa, oltre
"Questo è il mio riposo per sempre; che politica, di una nazionc chc stava rapidamentc cmergendo
qui abiterò, perché l'ho desiderato" ». quale una delle nuovc potcnzc del Mcdio Otiente.
2uesti versetti del Salmo 132 (13-14) sottolineano chiaramente Se Davide aveva poco tempo a disposizionc da dedicare allo
ruolo particolarissimo e di enorme influenza che la città di sviluppo edilizio, Salomonc al contrario si applicò con entusia-
;erusalemme (simboleggiata da Sion, la collina su cui sorge smo alla p'rogcttazionc C rcalizzazione di ambiziose impresc
antico centro) svolgeva nella vita religiosa di Israelc. La Città urbanistiche. Avendo ereditato il vastissimo rcgno conquistato
anta, infatti, non si identificava soltanto con un luogo, ma era dal padre e l'enorme ricchezza chc questo produccva, re Salo-
n simbolo, un'idea, capace di offrire un punto focale c una monc trasformò Gcrusalemmc in una capitale degna di un vasto
)rza coesiva che contribuivano a preservare nel popolo ebraico e potente impero. Il vcro gioicllo dclla città cra il quartiere chc
l sua specifica identità attraverso una storia lunga e tUlllultuosa. comprcndeva la reggia c il primo Tempio d'Israc1e, costruito
:01 passar dci tempo, la città divenne un importante centro di sul Montc Moria, dove si trovava l'antica aia che Davide aveva
evozione anche per i Cristiani e per i Musulmani, poiché sia acquistato da Arauna, il Gebuseo, per costruirvi un altare e
;esu sia Maollletto erano legati a Gerusalemme, anche se in offrire olocausti al Signorc. Pcr prima cosa, Salomonc dovette
)rme molto differenti. t'stendere le mura della città verso nord, per abbracciare anche
All'origine, Gerusalemme era diventata parte della 'iita di questa zona, dove fcce costruire un'immensa piattaforma di pie-
iracle per una ragione piu che altro d'ordil''lc pratico: il re tra, di forma press'a poco rcnangolare, che doveva servire da
)avide aveva bisogno di una capitale fondamema. Secondo il racconto bibli-
er il suo regno unificato (v. pago 98). In co, il solo completamento del Tempio
onfronto all'aspetto odierno della città, richiese sette anni, mentre il complesso
anche a quello del tempo di Gesù (v. la rcale adiaccnte - che comprendeva due
icostruzione alle pagg. 184-185), la città palazzi separati per Salomone e la sua
ei Gebusei conquistata da Davide e dal moglie principale, la figlia dci faraone, e
LIO esercito cra un inscdiamento estrc- altri alloggi per le attività amministrati-
1amente modesto. Come si vede dalla vc e cerimoniali - richiese altri tredici
iantina nella pagina accanto, la città di anni per giungere al termine.
>avide, arroccata sullo speronc mcri- Con qucste importanti realizzazioni,
ionale dclla cima Ofcl, non superava in Salomone cambiò drasticamente l'aspet-
'tensione i 45.000-50.000 metri quadra- to di Gerusalemme: la superficie della
"' e la popolazione non doveva superare città aumentò fino a 130.000 metri qua-
,2.500 persone. Tuttavia, la località era drati, quasi triplicando l'arca originaria,
tata colonizzata dall'uomo circa due mentrc la popolazione arrivò forse ai
lillenni prima ed era abbastanza rile- 4.500 O 5.000 abitanti, senza contare i
ante. tanto da esserc inclusa in alcuni borghi minori che immancabilmente
ocumenti egiziani che risalgono addi- L'AnCA DELL'ALLEANZA. Era la cosa pill sacra proliferavano vicino alle mura di qualsia-
ittura al XIX secolo a. C. Il nome Geru- per gli Ebrei, ma il S/IO fIero aspetto rimaI/e al/com si fiorente centro commerciale. E infatti,
:tlemme deriva da yem. che significa oggi /II/mistero. Forse è identificabile COli queSta per la maggior parte dei quarant'anni di
fondamenta", e dal nome dell'antica di- cassa decorata e montata su motc, provcllicmc dalla regno di Salomone, Gerusalemme svolse
inità della stella vespertina, Salem. In sil/agoga di Cafamao iII Galilea (III secolo a.C.). un'attività di controllo su un movimento
na dcII e primissime storie narrate nella d'arf.ni tra Egitto e Mesopotamia mai
iibbia, nel libro della Genesi (14, 18), il Patriarca Abramo visto fino ad allora e su un traffico commerciale sempre piu
iceve l'offerta di pane e vino da parte del re cananco di Salem, sostenuto tra la Fcnicia ed Ezion-Gheber, l'attivissima porta
l località identificata con Gerusalemme. d'accesso sul Mac Rosso, che dal sovrano avcva ricevuto un
La prima cosa che fece Davide, è importante ricordarlo, fu di impulso fondamentale, e i porti dell'Africa e dell'Arabia.
:lfforzare ed estendere il suo regno, ma non sembra chc riu- Alla fin fine, però, se si valuta l'influenza esercitata da Salo-
:isse a completare tutti i progetti di rinnovamento e di riassetto mone sull'aspetto e sulla storia di Gerusalemme, la sua impresa
rbanistico della nuova capitale. La Bibbia dice che Davide piu duratura e significativa resta la costruzione del Tempio (v. la
fortificò la città tutt'intorno, dal Millo [forse la zona sul pendio descrizione dettagliata alle pagg. 108-109). Davide aveva fatto il
rientale] per tutto il suo perimetro; loab restaurò il resto della primo, importantissimo passo ncl portare l'arca a Gerusa-
ittà " (1 Cr 11, 8). Da questo e da altri resoconti si capisce che lemme, ma, per ordine del Signore, comunicatogli tramite il
gli rafforzò le strutture difensive della città, riparando le mura profeta Natan, aveva desistito dall'idea di costruire un santuario
ipecialmente sul lato nord. dove le condizioni del terrcno ren- permanente per ospitarla. Toccò, quindi, a Salomone il com-
evano la città particolarmente vulnerabile), ricostruendo la c.it- pito di completare le trasformazioni che avrebbero fatto di
ldella dci Gebusei e facendo erigere le caserme destinate a ospi- Gerusalemme la Città Santa d'Israele e, nell'istituire un santua-
ne le sue truppe. La Bibbia dice, inoltre, che « si costruI cdi- rio ufficiale per l'arca, il simbolo dell'alleanza sacra stipulata da
.ci " (1 Cr 15, 1), benché, date le proporzioni esigue dello Dio con il suo popolo eletto, egli inevitabilmente aveva reso
pazio racchiuso da quelle mura, la residenza di Davide non quella città diversa da tutte le altre.
otesse certo avere le dimensioni di una reggia (in ogni caso, Nel costruire il Tempio, Salomone dovette superare la con':'
alomone si dovette sentire a disagio in uno spazio cosi vinzione, ancora radicata nel popolo, che l'arca non dovesse
istretto, a giudicare dal tempo e dalle risorse che ptodigò nella avere una dimora fissa e che, quindi, il crearne una significava
ostruzione della propria reggia). rigettare un'antichissima e venerabile tradizione. In pratica,
Il principale contributo di Davide alla nuova capitale, ovvia- Salomone stava fondando una nuova tradizione. I giorni delle
lente, fu quello di trasportare l'arca dell'alleanza a Gerusa- peregrinazioni tribali erano terminati da tempo per il popolo
:mme, prclevandola dalla sua precedente sistemazione a Kiriat- ebraico, e finalmente Israele aveva raggiunto una struttura poli-
;arim. L'arca venne, quindi, installata sotto lIna tenda orna- tica unificata e una salda coscienza nazionale.
LA CITTÀ DI DA VIDE E DI SALOMONE

N
t

LA CAPITALE DI ISRAELE. Il vasto pmlOrama della Gerusalemme 1/I0demfl, qui


sopra, è do",il1ato dall'elegante Cl/pola de/la Roccia, la cosiddetta Moschea
di Olllar, costruita ilei VII secolo d.C. slIWaltllra dalla qua/cJone il Tempio
di Safomollc aveva vegliato StilI/W città molto pill picco/a quasi 3.000 mll/i
or SOIlO. III questa illquadrafura, presa in direzione tlord, si vede belle Sl/f1a
destra fa Valle del CedrO/I, c!te si moda alfe peli dici del Mal/te del Tempio:
essa appare anche sulla cartilla del riquadro iII alto sulla qllale 501/0 i"dicati
J

i limiti della città sotto Davide (in giallo) esotto SalomO/lc (iiI rosso). L'al/tica
Valle del Tyropeoll, SIIbito a sillistra delle /ilI/l'a originarie, è stata colmata
e livellata per ordille dell'imperatore rommlO Adriallo, ilei II secolo d. C.,
il/modo da poter ampliare la città verso occidel/te. La piscil/a di Si/De (qui
asinistra) riceve le acque dellafol/te di Ghicoll per mezzo di lilla galleria
sotterratleaJatta scavare dal re Ezechia verso {'anllo 701 a. C. (II. apag. 139).
Il Salomol/e ril/estl rlll'il/temo le pareti (I Fece ilei tempiofillestre
del tempio CO/I tavole di cedro qlladral/golari COI/ grate I)
dal pallimento al soffitto; rivestI al/dle (1 Re 6,4).
COli legllo di cedro la parte iII tema
del soffitto e COli tar/ole di cipresso
Il III tal modo Salomone costf'l/I
il pal/imento Il (1 Re 6, 15).
il tempio; dopo al/erlo terlllillato,
lo ricoprf COli assi e travi di cedro Il
Il RicoprI le pareti del tempio COli (1 Re6, 9). •
t( Nella cel/aJter du
sCIIltllre e illcisioni di ehel'llbilli, di palme di Idillo, alti dieci fu'
e di boccioli difiori Il (1 Re 6,29).
...
~ allch 'essi rivestiri d'

Il Fece costmire la porta della eeffa {{ J dlenlbi"il


COli battellti di legl/o (li ulivo Il l'arca; essi COj
(1 Re6, 31). stmwlJeJaU'
.....
..-,.

Ht~
~. '11- ,,4ì ".....,~.
'''--~
lJ. ~i ~ ·<;I..,~aFil ~

Il Fece la I/asea di metallofllso del diall/etro


'~ tt/
di dieci CIIbiti, rotollda, alta eil/que wbiti

~"~l
f. ..). Quesla poggiaI/a SII dodici biloi: tre
.'[lIardal/aIlO verso seffelltriolle, tre l/erso
oecidel/te, Ire I/erso meridiolle e tre
verso ariel/te Il (2 CI" 4,2-4).

Il Pose la vasca 5111 falo destm del

tempio, a sI/d-est (1 Re 7, 39).


)1
t~~,

~I

...~~\-,
\ ~ ~_::s-~:'~~~ _'.
~~,.~

~~ '1iI_~..,.e"",,~W':,;;~"~:~r:~~"'~~~-;7~:}U\~.j"
IL TEMPIO DI SALOMONE
fS'* s.nA i~j~ ~,'
#f un ':il.>1'l"'"·~
li o ... ,,~. " ";(" _.!( 'I
Fatto costruire dal re Salomone, in blocchi di candida pietra direttamente dietro l'altare dell'incenso, vi erano alcuni l
- l ~.
~i. _. ~ ::J~
4;'.TP?:;i~:;:.,.~,
~ .I ~
. .d'.~./~~,
. . ' .•
..
d.",
c.. :,...[~ '~';~."'~'~"
'I. • • . n . ~' ," _.
,1
"
calcarea dai mille riflessi, il Tempio venne dedicato intorno che conducevano al luogo piu sacro del mondo ebraico: i
all'an11o 950 a.c. Era un mOllumento di nobili proporzioni: dci Santi, una cappella senza (inestre, nella quale solo un
misurava circa 54 metri di lunghezza, 27 di larghezza c 15 di all'anno penetrava il sommo sacerdote. Davanti all'ent~
altezza. Tempio si ergevano un altare :l1to 5 metri per l'offerti
Si Jecedeva all'interno dalla facciata est, attraverso una porta olocausti, e un immenso bacino di bronzo, chiamato "11
affiancata da due colollne di bronzo alte 12 metri. Il vestibolo bronzo" o anche "vasca di metallo fuso", che conteneva I
conduceva verso il vasto santuario principale, illuminato da usata forse per le purificazioni e le abluzioni rituali.
piccole finestre in prossimità del soffitto. All'interno dci Tem- Questa ricostruzione si ispira ai dati c alla rapprcs~nl
pio, da nessuna parte si poteva scorgere la pietra usata per la forniti dalla Bibbia stessa (v. le citazioni in queste paglll 1
costruzione, poiché il pavimento l'l'a ricoperto di legno di reperti archeologici risalenti a quell'epoca; non si dì
Il Dijrol/te al tempio eressc dI/e co/O/llle, alte trclltacil/q/lc wbiti; cipresso c IJ struttura del tetto l'l'a ornata da soffitti a cassettone. invece, di informazioni simili riguardo alla reggia di Salo
il capitello slllla cillla di ciasoll/a era di cillqlle w!Jiti [. . .j. Eressc AI di là del tavolo delle offerte, situato nel centro della navata e che si trovava, pare, in prossimità del Tempio.
le colali Ile di frollte nlla lIallata, lilla a destra e lilla (j sillistrai quella
a destra la chialllò facllill e qllella a sil/istra Boaz I) (2 CI" 3, 15.17).
-,
Il Sa/OI/lOlle rlllcsti all'il/lemo le pareti (I Fece ilei/cII/pio fincstre

del tcmpio CO/I tavole di cedro qlladral/golari COli grate ))


dal pallill/Clllo al soffitto; r["estf al/che (1 Re 6, 4).
COli {egli a di cedro la parte il/lema
del soffitlo e COli tavole di cipresso
il Pfllll'/IICllfO )1 (1 Re 6, 15). (i /11 talI/lodo Sa/Oli/Oli e coslntl
il tcmpio; dopo auer/o tCl'lIIillato,
lo ricopri COli assi c fralli di cedro Il
(( RicoprI le pareti del/empio COI/ (1 Re 6, 9). ' (( Nella cel/afeee dI/C c!lembill; di Icglla
sCII/flire e il/cislolli di chcntbilli, di pa/mc r.
di H/iliO, alri dieci wbiti .f. Erallo
..... e di boccioli difiori Il (1 Re 6,29). al/ch'essi ri/lestiti d'oro Il (1 Re 6,23.28) .
~. '

(I I cilcmbil/i stelldClJallO le ali sopra


ii Fece costwire la porta della cella
COli batrellti di legllo di IIlillo Il {'arca; essi coprilla/lo l'arca e te sile
(1 Re6, 31). sta/lghedall'alto Il (1 Re8, 7).
,;C'

w-....I:t.-..
~ . , 'f\~'"
.
~~,,·,.......,-... <J_~ . -
~~·~I~

~..
t t~
~-
(J " ~ "',"'.~" "i'::" il.",~ .
5'"
{li
'~
aflo JIISO del diall/etro
alta cillqllc CIIbifi
tt 1."

~~t
l,
a SII dodici Imoi: tre
eJltriolle, tre l/erso
?ridiollc e tre
4,2-4).

'o destro del


Re 7,39).
t~~,

<.:,1

~\~~;!~""~;:-
IL TEMPIO DI SALOMONE
b ;
_
$(I h,,;ZCh••
.. _' . ~' /~
t2liP .. A '}I,
..,.;#'..; .. ..A ... .,', ~",.:. ;.C
j,A·c .4 'I l .....,?4 =49
. ".
r '... . [1*'_'. l
Fatto costruire dal re Salomone, in blocchi di candida pietra
calcarea dai mille riflessi, il Tempio venlle dedicato intorno
direttamente dietro l'altJre dell'incenso, vi erano alcuni gradini
che conducevano al luogo pitl sacro del mondo ebrJico: il Santo
all'anno 950 a.C. Era un monumento di nobili proporzioni: dei Santi, una cappella senza finestre, nella quale solo una volta
misurava circa 54 metri di lunghezza, 27 di larghezza e 15 di all'anno penetrJva il sommo sacerdote. Davanti all'entrata dci
altezza. Tempio si ergevano un altare alto 5 metri per l'offerta degli
Si accedeva all'interno dalla facciata est, attraverso lIna porta olocausti, e un immenso bacino di bronzo, chiamato "mare di
affiancata da duc colonne di bronzo alte 12 metri. Il vestibolo bronzo" o anche "vasca di metallo fuso", che conteneva l'acqua
conduceva verso il vasto santuario principale, illuminato da usata forse per le purifieazioni e le abluzioni rituali.
piccole fincstre in prossimità del soffitto. All'interno dci Tem- Questa ricostruzione si ispira ai dati c alla rappresentazione
pio, da nessuna parte si poteva scorgere la pietra usata per la forniti dalla Bibbia stessa (v. le citazioni in queste pagine) e dai
costruzione, poiché il pavimento era ricoperto di legno di reperti archeologici risalenti a quell'epoca; non si dispone,
Il Difrollte allcmpio ercsse due wloll/le, alte trCIIlacillqlle wbiti; cipresso c la struttura del tetto era ornata da soffitti a cassettone. invece, di informazioni simili riguardo alla reggia di Salomone,
il capitello slflla cillla di ciasCIIlla era di clllqlle CIII;ili [ ... ;. Eresse AI di là del tavolo delle offerte, situato nel centro della navata e che si trovava, pare, in prossimità del Tempio.
le cololll/e difrollte alfa Ila Ila/a, lilla a destra e lilla a sillistra; qllella
a destra /a clliamò lachill e quella a sillisfra Boaz Il (2 CI' 3, 15.17).
Divisione della monarchia
ubito dopo la morte di Salomone e la sua sepoltura a Gerusa- La potente nazione costruita da Salii, Davide e Salomone si
'mme «1) nella cartina della pagina .accanto), il rcgno che egli divise press'a poco lungo i confini terriroriali che separavano le
veva ereditato da Davide si spaccò in due. Suo figlio diverse tribli fin dal tempo di Giosuè. "Tutto Israele" (cioè le
.oboamo, riconosciuto come re dagli anziani di Giuda, si recò a tribli del nord, che si erano stabiJjte nella zona montuosa cen-
ichel11 0, al nord, dove si erano radunati i capi delle tribli di trale, nella grande pianura dì Galilea e nella Transgiordania) fu
tuttO Israele". Questi si rifiutarono di confermare la sua ascesa governato da Geroboamo, che scelse Sichem come sede del suo
l trono, a meno che non avesse abbandonato la politica repres- potere. Da, Gerusalemme, l'altezzoso Roboamo controllava
,va del padre. Benché i suoi consiglieri più anziani ed esperti gli solamente Giuda, Simeolle, la maggior parte di Beniamino (v.
vessero raccomandato la clemenza, Roboamo prestò orecchio çartina a pago 82), una piccola zona della Filistea, una fascia di
iuttosto ai suoi coetanei, che lo indussero a promettere ai sud- deserto fino cl Ezion-Ghebcr e forse una parte di Edom.
id del nord un giogo ancora più ferreo: «( Mio padre vi ha Le aree conquistate dagli Ebrei si liberarono subito dal giogo
lStigati con fruste, io vi cJStigherò con Oagelli " (1 Re 12,14). della dominazione di entrambi i regni. Il re di Damasco conso-
:li anziani delle tribù del nord respinsero il giovane sovrano lidò la sua posizione in Siria, mentre Ammon e Moab, nella
rrogante ricorrendo quasi alle stesse parole usate tanto tempo Transgiordania, si assicurarono l'indipendenza. La situazione
:ldietro da Seba per rigettare il nonno di Roboamo, Davide: della regione dj Edom è l11eno chiara, ma certamente Giuda non
(( Che parte abbiamo con Davide? riusci a mantenere l'intero territorio, semmai solo una parte
Non abbiamo eredità con il figlio di lesse! minore. A occidente, i Filistei riaffermarono la propria autono-
Alle tue tende, Israelc! nlia nella zOlla di Ghibbeton.
Ora pensa alla tua casa, Davide! ,,(1 Re 12,16). L'impero economico fondato da Salomone, che già aveva
Gli anziani si spinsero oltre, e unsero re un uomo di loro incontrato difficoltà durante la sua vita, ora su bi un grave tra-
radimento: si trattava di Geroboamo, efraimita, un ribelle con- collo. Vennero meno le entrate dovute al monopolio delle pro-
-o Salomone, ora di ritorno dal suo esilio in Egitto. Da questo spere vie commerciali (la Via del Mare e la Via Regia), come
lomento in poi, la monarchia si trovò diVisa in due regni, pure furono tagliati i versamenti dei tributi da parte delle popo-
gnuno con un suo sovrano (v. la successione cronologica dei re lazioni assoggettate. Si ridusse il volul11e d'affari delle grandi
cl riquadro sottostante). imprese commerciali COll l'Egitto, Kuc, Sa ba e l'Africa, anche

I RE DI GIUDA E D'ISRAELE D,vide (c. 1000-961)


Salomone (c. 961-922)
Davide e il figlio Salomone governarono su un regno unificato per I GIUDA I I 15RAELE I
piu di settant'anni. Ma alla morte di Salomone, sopravvenuta Roboamo (922-915) Geroboamo (922-901)
intorno all'anno 922 a.C., il regno si spaccò in due: il meridione Abiam (915-913)
con Giuda decise di confermare sul trono il figlio di Salomone, A" (913-873)
Roboamo; le tribu del nord, invece, scelsero il ribelle efraimita Nadab (901-900)*
Geroboamo come capo di Israele. Ba", (900-877)
Il Signore aveva promesso (2 Sam 7,16) che la casa di Davìde, di Eia (877-1!76)*
padre in figlio, avrebbe regnato per sempre sulla nazione ebraica. Zimri (876)**
La dinastia, in effetti, si protrasse per diciannove generazioni fino Giosaf:u (873-849) Omri (876-869)
al 587, quando Gerusalemme, la capitale dci regno di Giuda, cadde Acab (869-850)
in mano ai Babilonesi. Unica eccezione fu la principessa Atalia,
della casa degli Omridi, che usurpò il trono ,.;eU'S42 e lo detenne Acazia (850-849)
per cinque anni. Tuttavia, durante il massacro di entrambe le case Ioram (849-842) sposò Atalia, loram (849-842)*
reali, che segui la rivolta di lcu nell'S42, venne risparmiato un regina di
figlio del re di Giuda Acazia, caduto a sua volta vittima di un Acazia (842)* Giuda
le" (842-815)
attentato: questo giovane sovrano di nome Joas ristabili nuova- lo" (837-800)* (842-837)*
mente la casa di Davide sul trono di Giuda. loacaz (81 :--801)
Soltanto verso la fine del regno meridionale, la successione Ama~àa (800-783)* lo" (801-786)
divenne irregolare: a Giosia seguirono, uno dopo l'altro, i suoi due Geroboamo Il (786-746)
figli Ioacaz e Ioiakim, poi il nipote Ioiachin, che fu deportato in Ozia (783-742)
esilio, e infine un terzo figlio, Sedecia, che venne accecato e con- Zaccaria (746-745)*
dotto in catene a Babilonia, dove mori. Sallum (745)*
In Israele, invece, non ci fu una vera e propria successione dina- lotam (742-735) Mcnachem (745-738)
stica: regicidi e colpi di Stato si susseguirono senza tregua nel regno Pckachia (738-737)*
dci nord. Il figlio di Geroboamo, Nadab, venne assassinato da Pek.eh (737-732)*
Baasa; il figlio di Baasa, EIa, fu ucciso da Zimri (ma questi, quando Aeaz (735-715)
la città si trovò assediata, si suicidò dopo aver regnato una sola Osc. (732-724)
settimana). La casa di Ornri durò poco piu di tre decenni, fino al
Ezechia (715-667) CADUTA DI SAMARIA (721)
massacro dell'S42; quella di Ieu quasi un secolo, e rappresenta per-
ciò la piti lunga dinastia di Israele. Nei vent'anni che precedettero la Man3SSC (687-642)
Amon (642-640)*
caduta di Samaria in mano agli Assiri nel 72 t a. C., cinque re st
Giosla (640-609)
avvicendarono sul trono di Israele, ma solo un figlio (Pekachia)
riuscl a ereditare il potere dal padre (Menachcm).
Gli autori biblici fecero ricorso a diversi sistemi cronologici per Ioacaz loiakim
(609) (609-598)
elencare i re di Giuda c di Israele, e talvolta i loro resoconti
appaiono contraddittori. Le date nella tabella qui a destra si basano loiachin
* = assassinato
sulle ricerche dello scomparso studioso biblico americano William (598-597)
Sedeeia
(597-587) ** = suicida
F. Albright. NC:)J1 tutti gli esperti, però, sono concordi.
CADUTA DI GERUSALEMME (587)
se gli scambi non cessarono del tutto, mcntre lotte intestine e
guerre periodiche contro le popolazioni limitrofe esaurivano le
energie dei due staterelli succeduti all'impero.

Lotte di confine
L'intenzione di Roboamo di riunire il paese con la forza venne
vanificata dall'opposizione dei religiosi conservatori, che gi?l
manifestavano ostilità alla monarchia, e probabilmente anche
dalla lucida consapevolezza che Israele era militarmente più
agguerrito e potente di Giuda. Inoltre, le tribù del nord, che
avevano sempre covato una profonda insofferenza nei confronti
della politica di Salomone, erano ora pronte a difendere la loro
indipendenza a tutti i costi, mentre gli abitanti di Giuda non si
sentivano tanto propensi alla lotta armata, benché fossero
costretti a combattere per difendere i propri confini da Israele.
La linea di divisione tra i due regni passava all'incirca lungo il
confine tradizionale fra i territori di Efraim e Beniamino. A COIifi"e tra In'aete e
Giuda dopo Ili morte
nord-ovest, tuttavia, erano rimaste in possesso di Giuda le città
di Salo/1/o"e, i/ltorno
di Ghczer @e Aialon e l'importante Via di Bet-Coron. La linea al 922 a.C.
proseguiva subito a sud di Betel 0 e poi verso est attraverso la
terra di Beniamino, fino alla Valle del Giordano a sud di Gerico
@, città conquistata da Israele. Questa frontiera riusciva intolle-
32"00'
rabile a Roboamo, poiché esponeva al pericolo la capitale,
Gerusalemme. Il Ci fu guerra continua fra Roboamo e Gero-
boamo» (I Rc 14, 30), impcgnati in asprc lottc pcr impadro-
nirsi dell'altopiano strategico a nord di Gerusalemme.
Dopo la mortc di Roboamo, il figlio Abiam (o Abia) rinsci a
strappare al regno di Israele BeteI c le colline circostanti. Ma
Baasa, che aveva assassinato il figlio c successore di Gero-
boamo, Nadab, per impossessarsi del trono di Israele, 110n solo
riusci a riprendere questa zona al figlio di Abiam, Asa, ma si
spinse fino a Rama@, a soli 9 chilollletri da Gerusalemme. 30·
Con mossa magistrale, Asa si alleò con Ben-Hadad, re di
Damasco, che non si fece troppo pregarc per invadere Israele dal
nord, occupando Dan 0, Abel-Bet-Maaca ®, Cazor ® c Kin-
neret @. La Bibbia non fa menzione di Cazor, ma in quella
località le indagini archeologiche hanno rivelato tracce di distru-
,
zioni che risalgono a quest'epoca. Come il re di Giuda aveva
prcvisto, .l3aasa si vide costretto a ritirare le suc truppe dal con-
fine mcridionale, per fronteggiare la minaccia aramaica.
Coglicndo l'occasione al volo, Asa passò all'attacco, riprese
Rama e smantellò le opere di fortificazione in corso in quella 31"00'
"
città; poi, con le pietre e il legname sottratti a Rama, si preoc-
cupò di fortificare Ghcba @c Mizpa@, contro i pcricoli provc-
nienti da Israele. Nel corso degli scavi effettuati a Mizpa, gli
archeologi hanno rinvenuto i resti di una massiccia muraglia,
con caratteristici bastioni sporgenti, che si ritiene corrispondano
a una parte delle fortificazioni erette da Asa per dominare le vie
settentrionali d'accesso a Gerusalemme. A ogni modo, Betel c i
dintorni rimasero in mano agli Israc1iti, e gli abitanti di Giuda
dovettero rassegnarsi a viverc con la minaccia di un potenziale 30'
nemico arroccato a soli 16 chilometri dalla capitale.

Il regno del nord: Israele


Quanto a popolazionc c risorsc, lsraelc (v. la cartina a pago 112)
era di gran lunga il piu forte dei due regni, favorito anche dalla
configurazione del suo territorio. AU'inizio, Geroboamo stabili
la capitale a Sichem CD, ma ben presto la spostò in una città
molto pil' [,cilc da difendcrc, Tirza 0. La politica cstcra filo-
orientale. da lui instaurata, trovò conferma nelle fortificazioni
innalzatc a Penue! @: una mossa tattica nella lunga lotta di 3WOO'
Israele per controllare almeno una parte della Via Regia 0. Ma
LE MURA DI MIZPA. Ecco ci,e cosj rimallf·pgvt ael/e ..,.....)-.
di maggiore importanza per Israele era la Via dcI Mare @, che
attraversava l'intero paese: lungo qucsta arteria passavano merci
impOllcllli forti(icaziolli (alle cQsfrllil'e dal '1i"eMsa I
di CiI/da uel X secolo a:c. p~f'prole,l?,geì:~e'(glllrofl{/I'e(~ . ' /
e carovanc, uomini e idee, eserciti c ambizioni di potere. le ~ie clie dal IIonl colldllCel?tJO a G('I"lIsblelll,'~~' ),11
La stcssa posizionc geografica di Israele contribuiva a immer-
gere il paese nclla vita internazionale dell'epoca, con tutti i van- -I • • 1 /
taggi e gli svantaggi che Ulla simile situazionc poteva compor-
tare. C'era si il commcrcio con gli altri paesi, chc recava alla
."" ,'::~
"
30· Ezion·Ghebi['e f j,; l JQ.'
I" 135''00' ti I
I
lIVJSIUNJ: Ut.LLA MUNAHLHIA

20' .J(J' 35"00'

,
i
I
,.,.
• Iaftir
,
J

Kedes.
J
l'

" 33"00'

.Ian a,ch

@,,'

. 1 J ..,:
,. .' -
~:

~: Iabn

c;.
9
-" ~io ~:
.' •••••
,,T -l. "~.'
r'. .~ .Olra?
Da.
.. l/'»
Meghiddo..
t'
?
.
®...9?...
....
ç>
·S nem

. /
.' ~ .&-. Taanach
../. -~
.,....~ J}
;- / : : -.. :~---; d

.~or:im ~;...
'---_"-_'~" _ _"_"_ _'~"_ _"_"_ _"3U "m ~Gat
Copyright © [981 Thc llc,dcr'~ DigcSl Association, [ne. ·Y·aham " 20'

~'Soco
Samaria.
Ci)

;
32"00'

«l' -. .
-..--

20'

G • Bersabea
.Corma

.Aroer I~

:1'"

31"00'

ll''()( • ...r
~ .
popolazione un certo livello di prosperità, ma, quando sul trono Israele, tanto contestato, lo tagliava fuori dal nord, mentre la
dell'Egitto O dell' Assiria sedeva un governante con mire espan- distesa dci Mar Morto bloccava ogni tentativo di espansione
sionistiche, Israele immancabilmente sentiva risuonare sul suo verso oriente; a sud si apriva il deserto, mentre a occidente le
territorio il passo cadenzato di eserciti ostili. La grande pianura colline delJa Scfcla coperte di arbusti costituivano un'altra bar-
di Galilea ® formava un'altra specie di pista che dalla Fenicia, riera naturale, La dinastia di Davide permise un periodo di sta-
sulla costa settentrionale, conduceva a sud-est fino al cuore di bilità politica di quasi 400 anni, c il Tempio di Gcrusalemmc(!).
Israele. Anch'essa portò prosperità, in quanto i prodotti della come pure una tradizione ininterrotta di profeti riformatori,
Fenicia e i suoi esperti artigiani si riversarono in Israele, soprat- assicurarono la continuità religiosa. Eppure Giuda fu una
tutto dopo l'anno 875 a.C., quando il re Omri stabi1i la nuova nazione relativamente povera, conservatrice, introversa, finché
capitale a Samaria <2) e imparti alla sua politica economica un verso il 600 J. C. 11011 si lanciò in varie alleanze contro il domi-
orientamento nord-occidentale, Da quella direzione non arriva- nio babilonese: una mossa che avrebbe causato la slla rovina.
vano a Israele minacce militari, ma idee diverse, idee straniere, La zona centrale di Giuda era ben delimitata dalle fortifica-
soprattutto in materia di religione, politica ed economia, che si zioni che Roboamo aveva fatto erigere all'inizio del suo regno,
scontravano con le tradizioni del paese, causando l'insorgere di probJbilmclltc per difendere il territorio dall'imminente attacco
violente lotte che laceravano il tessuto della vita sociale e ali- del f.1raone egiziano Sisach. Nel Secondo Libro delle Cronache
mentavano l'instabilità politica. Da queste forze contrastanti (11, 5-10) si legge che Roboamo aveva trasformato in "for-
ebbero origine figure di grande rilievo, come Acab, Gezabele, tq.ze" quindici città. Nel rafforzare i sistemi difensivi di Aialon
Elia, Eliseo, e la terribile e sanguinosa rivolta di Icu. 0, Zorea 0, Azeka @, Soco @' Adullam @, Maresa (}) e
La posizione di Israele, a cavallo tra l'Asia e l'Africa, proiet- Lachis ®. egli intendeva rendere sicuri i quattro valichi che da
tava quel regno nell'arena internazionale; almeno in superficie, occidente conducevano alla regione montuosa (Gat @, invece,
esso presentava un aspetto cosmopolita e urbano. Da sempre si era situata nella fascia costiera). Con Bct-Zur @ ed Ebron @,
era ritrovato coinvolto in complesse manovre geopolitiche, ma Roboamo rafforzò il limite meridionale deUa pista che attraver-
negli ultimi tempi si vide costretto a stringere alleanze contro sava il suo regno da nord a sud, seguendo la dorsale montuosa.
potenze di gran lunga superiori c, da ultimo, venne travolto nel Adoraim @ c Zif@ si trovavano in posizioni strategiche sulle
vortice dell'uragano assiro, che ne segnò la distruzione C iJ fine. vie di accesso verso Ebron. Betlemme Q3l ed Etam @ blocca-
vano la via che seguiva la cresta montuosa nei pressi di Gerusa-
Il regno del sud: Giuda lemme c formavano, con Tckoa @, un perimetro difensivo
AI contrario di Israele, il territorio di Giuda (v. la cartina qui contro eventuali attacchi da oriente.
sopra) non avcva alcuno sbocco al mare, era isolato dalle impor- Tuttavia, gli sforzi compiuti da Roboamo per difendere il suo
tanti piste carovanierc c, di conseguenza, dal commercio inter- regno dimezzato contro le pressioni ostili provenienti in quel
nazionale c dal contatto con popoli stranieri. Il confine con momento da sud, dovettero ben presto rivelarsi inutili.
30'

Il ciclone egiziano
Nel quinto anno del regno di Roboamo in Giuda (intorno al918
a.c.), il faraone Sisach, il fondatore libico della XXII Dinastia
d'Egitto, invase i due Stati ebraici.
Dal momento che aveva dato rifugio al ribelle Gcroboamo
quando questi era fuggito per evitarc ]a collera di re Salomonc,
c'era da aspettarsi che Sisach avrebbe sostenuto la sua ascesa al
potere nel regno del nord. Invece, l'intenzione del faraonc (forse
anchc nel pcrmcttcre al fuggiasco di tornare in patria per far
,valere le sue pretese al trono di Sichcm) cra sempre stata quella
d'indebolirc anche il regno del nord, il quale era ormai arrivato
a dominarc tutti i traffici commcrciali che passavano da qucl
"ponte" strategico con l'Asia, ostacolando COSI le ambizioni
imperialistiche dell'Egitto in quella direzione. Con il regno di
Salomone ormai diviso, Sisach dccisc di passare all'attacco, col
proposito d'indcbolire ancor di più i due Stati separati e di
prcndere sotto il suo controllo lc importanti vic commcrciali.
I brevi accenni all'invasione di Sisach che si riscontrano nella
Bibbia (1 Re 14, 25-28; 2 Cr 12, 1-12) danno l'impressione che
l'obicttivo del faraone fosse Gerusalemmc e chc Roboamo gli
avesse consegnato i tesori del Tempio e della reggia (compresi
gli scudi d'oro fatti fare da Salomone) per ottenere in cambio
che la capitale vcnisse risparmiata dalla distruzione. Ma la Bib-
bia nota, altresl, che l'esercito egiziano cra composto da 1.200
carri da guerra e da 60.000 cavalieri, e che Sisach aveva espu-
gnato «( le fortezze di Giuda lì: ciò suggerisce qualcosa di più di
un scmplice attacco diretto a Gerusalemme e al cospicuo tesoro
aureo di Salomone.
Fortunatamente, esistc anche un resoconto personale di
Sisach di quella spedizione militare, che è stato rinvenuto nel
Tempio di Amon a Karnak: si tratta di un'iscrizione murale che,
e1cncando più di 150 località conquistatc, rivela che Sisach non
si limitò ad attaccare Giuda, ma si rivolse anche verso gli inse-
dia menti nel Negheb e il regno settcntrionale di Israe1c, inclusa
la Transgiordania. Inoltre, le più approfondite ricerche archeo-
logiche comprovano la versione egiziana dell'invasione: lc
tracce di incendio, ancora visibili sulle mura e sulle portc delle
città, e i detriti della distruzione, disseminati tra i resti di case e
botteghc dcvastatc, sono testimoni della fcrocia dell'assalto egi-
ziano; cosi è possibile seguire la marcia funesta dcgli invasori a
3.000 anni di distanza dal colpo mortale sferrato ai regni ebraici.

Sul territorio di Israele


Avanzando nclla pianura della Filistea, gli Egiziani giunsero a
Gaza (CD nella cartina a sinistra) e qui divisero il ]01'0 esercito in
due contingenti: un reparto d'attacco si diresse a sud e a est,
attravcrso il Neghcb, mentre l'altro proseguI per il nord. Tutta-
via, gli Egiziani diretti a settentrione non penetrarono nel terri-
torio di Giuda da un'unica via. Da Ekron 0, un'unità dell'eser-
cito di Sisach si diresse prima a nord e poi a orientc lungo la Via
di Bet-Coron, attraversando Bet-Coron Supcriore 0, mentre
un sccondo gruppo aggrcdiva la zona delle montagne centrali
una dozzina di chilometri più a sud, lungo la Via di Bct-Semes,
passando per Kiriat-karim 8): la stcssa strada lungo la quale,
tanti anni prima, i Filistei avcvano rimandato agli Ebrei l'arca
dcII 'alleanza. Lc duc colonnc si ricongiunsero a Gabaon @,
,. meno di dicci chilomctri a nord-ovcst di Gerusalcmmc. A quc-
[' sto punto Roboamo, visto che le sue città fortificate erano
"-
, I 3U"OY ridotte a un ammasso di rovine fumanti, si precipitò a Gabaon
pcr offrire i tesori dci padre in cambio dclla salvezza dclla capi-
tale di Giuda.
Continuando verso il nord, lungo la via che seguc la dorsale
montuosa, l'esercito egiziano pcnetrò nel regno di Israele in un
punto molto vulnerabile, dovc non si trovavano grandi città
fortificate su cui appoggiare una linea difensiva; c, infatti, un
vero e proprio sistema di difesa non esisteva. Nonostante le
incessanti lotte c dispute pcr i contini con Giuda, gli lsracliti non
Il TEMPIO DI AMON A KAUNAK.
SI/Ila sila parele meridiol/ale
(IIdla1010) djamolle Sisachjece
(l~I?0.l!liosallleulc il/cidere i 1/011/;
di pill di 150 città conquistate
duri1llle la sila il/l/asiolle /IIilitare
dei lerrilori di Israele e di C;mla.
Fra le (illii II01ll;l1ale I/ell'dellco
del jamollefiguraI/O al/du~
Mc,l?hiddo e Ghezer, egli sCaI,i
archcolo.l?ifi IWI/Ilo attestato (hl'
la foro distruziol/e alll'Cl/lie
rffettillalllellle all'epoCll di Sisad,.
Gerusafemme, iJwece,jlf
rispmmiata dallo sll'rmillio
,I?razie al peSi1llte riscatto pagato
da Ro/Joamo. Il riliello
sulla parele mostra il dio A/IIOII,
al (('llIrO, che regge iII /IIallO
le tonle alle qual; SOl/O lesati i re
StlllJjìlli, /IIelllre altri pr(C?iol/ieri
sal/o ill,l?illOahiati davmlti allli
iII a1l0 di sottomissiolle.

avevano mai nutrito eccessive preoccupazioni riguardo alla pos- il ramo principale delb Via del Mare attraverso le montagne del
sibile forza d'aggressione del regno rivale J sud. E Geroboamo, Carmelo. In questJ località è stJto rinvenuto Jnche un fram-
che forse considerJva SisJch un alleato, evidentemente non mento di stele che commemora la presa di Meghiddo da parte
aveVJ preso sul serio l'eventualità di un'invasione egiziana. Ma delle forze di Sisach.
orJ l'esercito nemico marciava già tra i vigneti e gli orti indi fesi A questo punto, Sisach prese Id via del ritorno, seguendo la
delle colline di Israele. Via del Mare; ma la Slla opera di distruzione non era ancora
Né le antiche fortifìcazioni di Davide e di SJlomone, né le terminata: ridusse in suo potere le città che incontrava lungo il
misure difensive di Roboamo potevano arrcstar.e la valanga egi- cammino (tra queste Aruna, Borim, Gat, Yaham e Soco) e
ziana. Gli ingegneri militari di Salomone avevano dato la prefe- impose il suo controllo sull'importante via commerciale non
renza alle mura a casematte (due muri paralleli, collegati da altri solo nelle valli del nord, ma anche nella Pianura di Saron @ e
muri), considerate il sistema ideale per contrastare e annullare lungo la costa, fino al territorio filisteo.
l'effetto degli arieti e degli altri strulllenti d'assedio. Mura di
questo tipo, risalenti all'epoca di Salomone, sono state riportate Fino al Mar Rosso
alla luce a Ghezer, Cazor e Meghiddo, dove gli archeologi Nel frattempo, il contingente dell'escrcito egiziano che aveva
hanno anche rinvenuto le speciali porte a tre camere, costruite marciato da GaZJ @ verso il Negheb si impossessò di Saruchen
dal corpo del genio militare di Salomone. Benché si tr:lttasse @, la quale, secondo il parere degli archeologi, venne probabil-
della pill aV:lnZ:lta tecnologia di quei tempi in nuteri:l di difesa mente fortificata nuovamente come guarnigione egiziana per
militare, l'esercito di Sisach non faticò molto ad abbattere le controllare i movimcnti trJ il Negheb e la costa. La lista di
mura di Ghezer e di Meghiddo, come rivelano i vari livelli delle località del Negheb elencata da Sisach contiene all'incirca set-
rovine. È interessante notare che la Bibbia non fa parola di tanta nomi, la maggior parte dci quali corrisponde a insedia-
alcuna di queste battaglie, e che l'iscrizione egiziana di Karnak si menti stabiliti in quella zona :lll'epoca di Salomone. Oggi è
limita a enumerare le città conquistate. Che ne era dunque stato possibi1c identificare solo un numero limitato di queste località.
delle forze armate che Salomone aveva organizzato ed equipag- ma se ne sa abbJstJnza per poter affermare che l'attività egiziana
giato con tanta cura? si concentrò nel Negheb meridionale. cosa che fa pensare che
Gli Egiziani oltrepassarono Sichem ® (e gli scavi archeolo- l'obiettivo principale di Sisach fosse il controllo egiziano sulle
gici rivelano che la città fu effettivamente distrutta in questo vie commerciali collegate con l'Arabia, e quindi anche con il
periodo), per attaccare Tirza 0, la nuova capitale di Israele. Ma, regno di Saba.
dalle rovine riportate alla luce. si scopre che i danni in questa Gli Egiziani occuparono tutto il Negheb a sud di Arad @,
località furono di gran lunga inferiori a quelli sopportati da altre che, a quanto risulta, fu la città piu settentrionale attaccata dJ
città, e Tirza non tardò molto a riprendersi. A est di Tirza, questo contingente d'invasione. Come risulta dagli scavi ar-
l'Uadi Fara offri agli Egiziani una larga e comoda pista fino ai cheologici, in questo periodo furono distrutti sia fortezze, come
guadi del Giordano presso Adama @. Qui gli invasori passa- Arad, sia insediamenti agricoli, come Ramat Matred @. Agli
rono sulla sponda orientale e si diressero a nord, verso Succot Egiziani non interessava affatto insediarsi nel Negheb, ma solo
@, per poi proseguire lungo la Valle dello labbok fino a Maca- porre fine JII'influenza politic:l cd economica che il regno di
naim e a PcnucI, forse perché Penuel era una città reale di Giuda esercitava su questa regione. A questo scopo, pare che si
Israele, oppure semplicemente per annient:lre il dominio israeli- siano spinti fino in prossimità di Edom, sottraendo anche questa
tico nella Transgiordania. zona al dominio di Giuda. Infinc, gli scavi condotti a Ezion-
L'invincibile arnuta egiziana rifece il cammino lungo la VJlle Gheber @ mostr3no che pure quella città ingrandita da Salo-
dcllo labbok e riprese la sua marcia inesorabile verso nord. Gli mone venne data alle fiamme all'incirca nella stessa epoca; è,
invasori distrussero Zafon, poi varcarono nuovamente il Gior- infatti, improbabile che questo grJndc porto e centro del com-
dano e penetrarono nella Valle di lzrecl a Bet-Sean @: Recob, mercio con l'Arabia sia sfuggito Jll'Jttcnzionc di Sisach.
Bet-Se;'l11 c SUl1cm caddero nelle loro mani. Sul limite meridio- Dopo aver scminato Id distruzione nella maggior parte dei
nale della grandc pianura di Galilea, venne conquistata c data due regni, il farJonc dovette ritornarscne in patria, per spegnere
alle fìamme Taanach @, come hanno confermato gli scavi. alcuni focolai di disordini. Se Sisach non fu poi in grado di
Otto chilometri pill in là, la stessa sorte toccò a Mcghiddo, la infondere nuova vita alle terre conquistate, con la sua campagna
grande città di Salomone, che venne incendiata e distrutta, per devastante almeno riuscl a garantire che la frontiera nord-orien-
essere poi ricostruita come base egiziana, destinata a sorvegliare tale dell'Egitto non avrebbe pitl avuto un vicino potente.
i"1111111111111 JII IIlfIlIIlIlIIllIIlIIlIlIIl1111Il1JI1111111111111111111111111111111Il1111111111111111 Il1111111111Il111111111lfIlIIlIIlIIlIlI 111111111111111111111111111 IIlfIlIIlIlI Il1111IlIIIIIIIJIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII 111111111111111111 IIIIIIJIUI
I FENICI: POPOLO DI ARTIGIANI E NAVIGATORI
A nord, il territorio di Israele confinJvJ con il paese dei Fenici, un momento del suo tllJssimo splendore. Nel corso di una spedizione
popolo ingegnoso di mercanti, artigiani c navigJtori che, speciJI- in Fenicia jntol"llo JIl';111ll0 H76, re Assurnasirp3] Il annotava nei
mente J pJrtire dJII'XI secolo J. c., avevano esteso i loro traffici cb suoi JnllJli di aver ricevuto «;}rgcl1to, oro, piombo, rame, coppe di
un capo JlI'altro del MediterrJlleo orientJIc. bronzo, Glpi di vcsriJrio di Ialla dai viv:lci colori, indumenti di
Disccndenti degli Jntichi CJIlJllei, i Fenici si erJ110 stJbiliti lungo lino, un;} scimmiJ grande c una pill piccola, legno di Jccro, di
b costa e verso il 1200 a.C., dopo le incursioni e i saccheggi dei bosso c :lv,orio », Buona parte dci tributi lllCllZiollJri l'rallO indub-
bellicosi Popoli dci Mare, sentirono la necessità di organizzJfsi in biamente di produzione artigianale locale. ma, quanto alle materie
una specie di confedeLlzione di Citt3-StJtO. prime, i Fenici imporravano il rame da Cipro; l'oro c il lino dall'E-
Occupando una sottile fascia di terrJ compresa frJ le montagne a gitto; l'avorio dall'India; il rJllll', lo stJgno c il ferro dalb Spagna;
oriente e il mare a ovest, i Fenici cdi fica l'ono i loro centri su isolotti le pietre preziose dall'Arabia; la lan;l dalla SiriJ; i cavalli dall'Anato-
o su promontori rocciosi, che offrivJno ottime inscnatun: nJturJli lia; schiavi c p;lVoni dall' Africa. Il che vuoI dire che, con h: loro
sia sulla spondJ settentrionale sia su quelb meridiol1Jle. Floride navi, qucsto popolo di n:J.vigJtori spaziava dall'Oceano Indi;l11o
città, come Tiro e Sidone, Arvad e Biblos, punteggiavano il lito- fino all' Atlantico e attrJverso ogni P;H,'Sl' che si ;lff:ICCiJVJ sulle
rJle come gioielli, suscitando l'invidia dei popoli vicini, ma anche sponde del MJr MeditelT'llleo.
un forte senso di competizione tra loro stessc. Il profeta ebreo I Fenici erJno anche Jbili artigiani, ben noti pl'r 1<1 loro lìnissim,l
Ezechiele annunziò b caduta della superbJ Tiro sotto il ferro di iavorJzionc dell'Jvorio c del metJl1o, e soprattutto espcrti f:ll~'­
popoli stranieri, nel1e sue invettive rivolte alla citt3: Snuderanno l( gnami, costruttori e architetti. Inoltre, rJffìnarono le tecniche di
le spade contro la tua bella SJggezza, pro(1111Tanno il tuo splen- produzione del vetro tìno a rcnderle unJ vcrJ arte, c a loro l' stata
dare" (Ez 28, 7). attribuitJ l'invcnzione del1a soffìatura dcI vetro.
I Fenici svilupparono llna vastissima c fiorente rete commerciale Comunque, il loro maggior contributo culturak pare siJ stato lo
marittima, come pure un'importante industria IlJvale, grazie anche sviluppo dell'alGlbeto, che cambiò k sorti della civilt;l. Pur conti-
JlIe consistenti e varie risorse I1Jturali di cui disponcva il loro pur I111Jlldo J usare la scritturJ cuneiforme, i Fenici fìn dal X V secolo
ristretto territorio. a.C. possedevJllo un sistem,l di car,ltteri alfabetici, composto da 22
L'agricoltura era fiorcnte, perché, sebbene b terra JrJbilc tosse consonanti, che divenne in seguito la base delk lingue ebrJiGl,
assai limitata, era però fertilissima e ben irrigatJ dJi corsi d'acqua araba e siriana, e di altre forme di scrittura JlfabcticJ nel Medio
che scendevano dJllc montaglll'. Abbondavano infatti i fichi, gli Oriente. Qucsto sistcma fu adott;lto anchc dagli antichi Greci, si
ulivi e le pJlme; la coltivazione dci cereJti dJva ottimi raccolti e le diffusc per tuttJ b civilt3 occident;l!c e costituisce Jllcor;l oggi la
vigne erano rigogliose; sulle pendici delle colline pJscobvJno libe- base del nostro Jlf:lbeto.
rJmente greggi di pecore l' capre. LJ Fenicia raggiullse il suo apogeo JIl'inizio dci Imillcnnio J.c.,
Non mancaVJno certo i prodotti ittici, COll numerose qualità di con b colonizzazione delle terre chc si JtTJCciJno al bacino dci
pesci e molluschi, e b regione era ben notJ per ilmurice, cbl qUJIe i MediteITJlll'o. Intorno JII'Jnno 900, esistevano bJsi cOlllmerciali
Fenici estraevano la pregiatissima porpora, usatJ per tingere le fenicie a Cipro, in SiciliJ, _in Sudcgn;l, sulla costa scttclltrion:J.1e
stoffe riservate alle autorità e ai ceti abbienti. dell'Afì'ica c in SpagnJ; e nell'B14 erJ st;1tJ fond,lta C,utagine (se-
DJlle montJgne si ricavJva marmo, lignite e ferro, come pure b condo b Ieggencb da Elissa, figlia del re di Tiro, soprannominatJ
sabbia finissima USJtJ nelb mJllifJtturJ del vetro. Inoltre, nJtural- Didone, ''!'errJbonda''). Mentre c]llcStJ famosJ città sarebbc
mente, le montagne del LibanQ er,H1O fJlllOsissime in tutto il soprJVVissllta fìno Jlb distruzione operata dJ Roma nel 146 a.C., le
Medio Oriente per le magnifiche foreste di pini e cipressi, ma conquiste assire misero molto prima fine Jll'indipcndellZJ delle
sOPrJttutto di cedri. E SJIOmOl1e, per la costruzione del Tempio, grJl1di citt3-stato della Fenicia: quando, nel 573, la citt3 di Tiro
fece brgo llSO del legno pregiJto di cedro del Libano, fornitogli cJdde Bel1e tIlani dci rc babiloncsc NJbucodollosor, comc aveVJ
Jppunto dal re Chiram di Tiro. annullciJto Ezechiele, lo splendore della FcniciJ ebbe termine. A
I tributi versati dalle città fenicie ai sovrJni Jssiri, quando qucsti loro voltJ, i BJbilonesi cJddero davanti ai PcrsiJlli nell'Jl1no 539, c
nel IX secolo a.C. cominciarono a occupare b regione, danno nel 332 Alessandro MJgno, con b conquist;l di Tiro, incorporò
un'idea dell'estensione dei traffici commerciali della FeniciJ nel Jll'impcro ellenistico quel che restaVJ dclb cultura fcnicia.

IL MARE, LUOGO DI TRAFFICI. Per i Fellici,


l'il/trodllziol/e del dCllafil CO/IIC mezzo
di scambio rappresentò 11// llallfaggio
illdisCl/libile. Le primc nlone/ejellicief/lrDllo
collia/e a Tiro illfOfllO alla mctà del V secolo
a.c.; il sido di Tiro, qui sopra, por/a illliso
1111 delfil/o e /l1I/lIlIricc l illllO/lllSCO da CIIi
si estracva la porpora. A dcstra, fe ol/de
s'il!frallgol/o {Oli/l'O le scoglierc del litorafc.

1/11/11/11/11/11111/11/11/HI/I/1ll1I/1/111/11/11/11111/11/11/11111/11111/11/11111/Hill/II/11/11111111/11111/J1111/11111/11/11/11/11111111/11/11/11/11/11/HI/1/11111/11/11/11111/11111/11111/11/HII/11111/11/11/11/11111/11/11/11/1/111111/11/1/111/1111
i"11/11/11/1111"11/lfIlI/lIl1/llI/lI/lIl1"1111"1111111111"11/11/11/11/11/11111/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/lfIlIlI"11/1111"1111"11/11/11/11/11/1111"1111"1111"1111"11/11/11111111/11/11/11/1111"11/11/11/11/11/11/11/1 "11/1 /Ii",
I FENICI: POPOLO DI ARTIGIANI E NAVIGATORI
A nord, il territorio di Israele confìluva con il paese dci Fenici, un momento del suo lllassimo splendore. Nel corso di ulla spedizionc
popolo ingegnoso di mercanti, artigiani c navigJtori che, SpCCi;ll- in Fcnicia intorIlo all'alino H76, l'C Assurnasirpal Il annotava nei
mente a partire dall'XI secolo a. C., avevano cstt:so i loro traffici da suoi annali di aver ricevuto «argento, oro, piombo, ramc, coppc di
un capo all'altro del Meditcrr:lllco orientale. bronzo, capi di vesti:lrio di lana dai vivaci colori, indumcnti di
Discendenti degli antichi Cananei, i Fenici si erano stJbiliti lungo lino, un3 scimmia grande e una pill piccola, legno di acero, di
la costa c verso il 1200 a.C., dopo le incursioni c i saccheggi dci bosso e av,orio l,. Buona parte dci tributi menzionati erano indub-
bellicosi Popoli dci Mare, sentirono la necessità di organizzJl"si in biamente di produzionc artigianale locale, ma, quanto alle m;lterie
Llna specie di confcderJzionc di città-stato. prime, i Fenici importavano il rame da Cipro; l'oro e il lino dall'E-
Occupando tlll:l sottile fascia di terra compresa fra le montagne a gitto; l'avorio dall'India; il rallle, lo stagno e il fcrro dalla Spagna;
oriente c il mare a ovest, i Fenici edificarono i loro ccntri su isolorti le pietre preziose dall'Arabia; la lan;l dalla Siria; i cavalli dall'Anato-
o su promontori rocciosi, che offrivano ottime inscnatun: natur:di lia; schiavi c pavoni dall'AfriCa. Il che vuoI dire che, con le loro
sia sulla sponda settentrionale sia su quella meridionale. Floride navi, questo popolo di navigatori spaziava dall'Oceano Indiano
città, come Tiro e Sidone, Arvad e Biblos, punteggiavano il lito- fino :lIl ,Atlantico e attraverso ogni paese chc si ;1fT,lcciava sulle
rale come gioielli, suscitando l'invidia dei popoli vicini, ma anche sponde del Mal' MeditelT'lllco.
un forte senso di competizione tra loro stesse. Il profeta ebreo [ Fenici erano anche <"Ibili artigiani, bell noti per 1;1 loro lìnissim,l
Ezechiele annunziò la caduta della superba Tiro sotto il ferro di lavorazione dell'3vorio e del met<"lllo, e soprattutto esperti (;l[~'­
popoli stranieri, nelle sue invettive rivolte alla città: Snuderanno l( gnami, costruttori L'architetti. Inoltre, raffìnarono le tecniche di
le spade contro la tua bella saggezza, prof.1neranno il tuo splen- produzione del vetro tìno a rcnderle una vera artl" c a loro l' stat;l
dore )) (Ez 28, 7). attribuita l'invenzione della soffìatura del vetro.
J Fenici svilupparono una vastissima e fiorente rete commerciale Comunque, il loro maggior contributo culturale pare sia stato lo
marittima, come pure un'importante industria navale, grazie anche sviluppo dcll'alGlbeto, che cambiò le sorti della civiltJ. Pur conti-
alle consistenti e varie risorse naturali di cui disponeva il loro pur nuando a usare la scrittura cuneiforme, i Fenici fin dal X V secolo
ristretto territorio. a.C. possedevano un sistema di clr,ltteri alf<lbetici, composto da 22
L'agricoltura era fiorente, perché, sebbene b terra arabile tossc consonanti, che divenne in seguito b base delle lingue ebraic<"l,
assai limitata, era però fertilissima e ben irrigata dai corsi d'acqua araba e siriana, e di altre torme di scrittura alfabctica nel Medio
che scendevano dalle montaglll'. Abbondavano infatti i fichi, gli Oriente. Questo sistema fu adott;lto anche dagli antichi Greci, si
ulivi e le palme; la coltivazione dei cereali d3va ottimi raccolti e le diffuse per tutta la civiltà occident;l1c c costituisce <"Incora oggi la
vignc erano rigogliose; sulle pendici delle colline p3scolavallo libe- base del nostro alf.lbeto.
r3mente greggi di pecorc e capre. La Fenicia raggiunse il suo apogeo ;]ll'inizio del I milkllllio a.c.,
Non m3nC3vano certo i prodotti ittici, COll llumerose qualità di con la coionizzniolll' delle terre che si 3tTJCci:lllO al bacino del
pesci e molluschi, e la regione era ben nota per ilmurice, dal quale i Mediterraneo. Intorno 311'anno 900, csistevano b3si commerciali
Fenici estraevano la pregiatissima porpora, uS3ta per tingcre le fcnicic a Cipro, in Sicilia, _in Sardegn,l, sulla costa settentrionale
stoffe riservate alle autorità e ai ceti abbienti. dell'Afi'ica e in Spagna; c nell'Bl4 era stata fond;lta Cartagine (se-
Dalle mOllt3gne si ricavava marmo, lignite e ferro, come pure la condo 13 leggenda da Elissa, figlia del re di Tiro, soprannominata
sabbia finissima usata nella manifattura del vetro. Inoltre, natural- Didone, "l'errabonda"). Mentre qucsta famos<"l città sarebbe
mente, le montagne del Libano er;mo famosissime in tutto il sopravvissuta tìno ;]11a distruziolll' operata da Roma nel 146 a.C., le
Medio Oriente per le magnifiche foreste di pini e cipressi, ma conquiste assire misero molto prima fine all'indipendcnza delle
soprattutto di l'l'dI'i. E Salomone, per la costruzione dci Tempio, grandi città-stato del1a Fenicia: quando, nel 573, la cittJ di Tiro
fece largo llSO del legno pregiato di cedro del Libano, fomitogli c3dde nelle mani dci re babiloncse Nabucodollosor, come aveva
appunto dal re Chiram di Tiro. annunci3to Ezechiele, lo splendore del1a Fcnicia ebbe termine. A
I tributi versati dalle città fenicie ai sovrani assiri, quando qucsti loro volta, i B3bilonesi caddero davanti ai Persiani 11ell'anno 539, c
nel IX secolo a.C. cominciarono a occupare la regionc, danno nel 332 Alessandro M3gno, con la conquist,l di Tiro, incorporò
un'idea dell'estensionc dei traffici commCfciali della Fenicia nel all'impero ellenistico qucl che rl'stav3 della cultura fcnicia.

IL MARE, LUOGO DI TRAFFICI. Per i Fellici,


l'il/trodllziol/e del del/aro (OIIIC' lI1ezzo
di scalllbio rappreselltò 11// llal/faggio
illdisCl/tibile. Le prilllc Ilio/lefejelliciefli/'Ollo
cvlliafe a Tiro il/fOI'l/O alla lIIetà del V secolo
a.c.; il sido di Tiro, qlli sopra, porta illciso
11// delfino e 1IIIIIIIlrice, ill/lolll/sco da CIIi
si estraeva la porpom. A destra, le onde
S'il!{r(lIIgOIIO collfro le scogliere del liforalc.

1111/11/lilJIllI/lI/11/11/lilJI/1I/1I/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/li111/11/11/11/11/11/11/11/11/11111111/11/11/11/lJIlI/lI/lI/11/11/11/IIlJ1l1"11111/11/11/11/11/11/11/11/11/11/li11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11111/11/iii
I FENICI, POPOLO DI ARTIGIANI E NAVIGATORI

LA DIVINITÀ PIWTETTIlICE. Nei loro I/faggi,


i Feuiri portaval/o (O/I sé l'iIlIJJltlgilll' degli di'i.
Lafigum Celi fra/e il/cisa SII!f(/ srele qlli sopra
corrispollde a Tallit, lilla di'Jiuità mrtngil/rse,
detta flllChe Astarle, COli/C i FCllici chia1llal/mlO
la dea madre. Il delfil/o, simbolo dijcrolldirà,
rappresellla la ria/u'zza dei dOli; della dea.

INFLUENZE STRANIERE. l Fl'IIici derivarollo


gnm parte del/a 101'0 ispirazione artistica da altri
popoli cile essi jreqIlCII1aVflIlO, come appare dalh'
figlfre IIl11fllle stilizzare, slIl modello
di quelle egizial/e, e dai awalli di ispiraziol/c
cJ.!ea, cile decoraI/O il,/a50 (('rimoll;a/e d'argellto
qui a des/m, del V/l s('(% a. C.

UNA NAVE DA GUERRA. Il /ilor/el/ilio d'ill1barcaziolle q/li SOltO, iII tcrracotta, clie risa/e alI/-IV secolo
a. C., mppresCllta lilla trirel/lc, la lIal/e da g/lerm dei Fellici, dotata di trefile di rellli, 1111 potellte rostro ~
a pl'lla e 11110 scherlllo di SCI/di slIl pOli/e superiore, a proteziolle dei lIogatori. flascelli di qllesto tipo ==
potevano mggillllgere i 40 metri di {linghezza e ospitareJìllo a 170 relllatori. / Fenici emno Wl popolo §
di esperti //{wigatori: sapevallo trolltlre /a rotta iII base all(l posiziolle delle stelle e, quilldi, potel!mlO
IIavigare allche di /lotte. Le /01'0 spediziolli cOlllmerciali ed esplorative li porrarollo fili/go le coste
dell'Africa efilll/ell'OceaJlo Allalltico, dOI!l'forse si spiI/sera verso /lord,fil/o alle Isole Brilnlmiche. ~
f'
~
I~
PRIME MONETE. Quella qui sopra è
§==
Hl/meZZO sido di Sidol/e, COI/iato
iII 10m o a1400 a. C. Vi è raffigllrata ~
~
,
/llla galea da gliel'm, orl/leggiata
dal/allfi afle /III/m
di Sidol/e. §
==
~
==
==
Illil/IlIIlIIl/Il/Il/Il/Illil/Illil/Illil/IlIIlIIlIlIlIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIlIlIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlI lIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIl~
i
Le guerre di Israele e di Giuda
Nel mezzo secolo che seguI la morte di re Salomone, guerre intrapreso dal padre. A Samaria completò la "casa d'avorio", la
incessanti e instabilità politica indebolirono progressivamente il reggia opulenta sulla quale il profeta Amos piu tardi riversò
regno settentrionale di Israele. All'epoca della morte di re Baasa sprezzanti invettive. Edificati sulla sommità della collina, i
(877 a.c.), alcune regioni dell'Alta Galilea erano state devastate quartieri reali erano isolati dal resto della città da un sottile muro
dalle incursioni degli Aramei di Siria e gran parte del territorio a casematte: era, questa, una barriera eretta tra sovrano c
di Beniamino, sul confine meridionale di Israele, era passato popolo, lontanissima dall'ideale israclitico di un monarca consa-
nelle mani di Giuda. Il figlio di Baasa, EIa, era asceso al trono da crato al trono nell'assemblea dei suoi fratelli.
meno di due anni quando venne assassinato nella sua capitale, Imponenti opere di ricostruzione furono intraprese a
Tirza (CD nella cartina della pagina accanto), per mano di un Meghiddo @), a Cazor ® e probabilmente anehe in altre parti
ambizioso capitano di carri, conosciuto con il nome di Zimri. del paese. A Meghiddo, le mura della città vennero restaurate e
L'usurpatore massacrò spietatamente l'intera famiglia di Baasa, la porta principale rafforzata; inoltre, fu cretto un piccolo
proprio come quest'ultimo aveva annientato la famiglia di palazzo fortificato, affiancato da un immenso complesso di scu-
Geroboamo, ventiquattro anni prima. derie, capace di ospitare qualcosa comc 500 cavalli. Oggi, le
L'esercito degli Israeliti, impegnato in scontri con i Filistei nei rovine delle scuderie di Meghiddo sono i muti testimoni degli
dintorni di Ghibbeton 0, dove convcr- sforzi compiuti da Acab per incrementa-
gevano i confini di Israele, di Giuda e re e rendere più efficaci le forze armate
della Filistea, subito proclamò re il pro- di Israele, e soprattutto le divisioni mo-
prio generale, Omri, e marciò su Tirza. bili di assalto, che si avvalevano dei carri
Appena la città cadde in mano a Omri, da guerra. A Cazor venne costruita una
Zimri si rifugiò nel palazzo reale, all'in- roccaforte che occupava la maggior par-
terno della cittadella, e diede fuoco all'e- te dell'acropoli. Le antiche muraglie a
dificio, trovando egli stesso la morte. casematte, fatte erigere da Salomone e
Israele ebbe, quindi, il terzo sovrano nel rivelatesi inefficaci contro l'attacco degli
giro di una settimana; ma Omri avrebbe Aramei, furono riparate e colmate, in
dovuto ancora lottare contro i seguaci di modo da trasformarsi in solide fortifica-
un altro pretendente al trono, un certo zioni. Per assicurarsi un rifornimento
" Tibni, figlio di Ghinat » (1 Re 16,21), adeguato di acqua alla roccaforte, Acab
prima di assicurarsi il potere. fece scavare una galleria sotterranea fino
Pur regnando per soli sette anni, Om- a raggiungere la falda acquifera che scor-
ri riuscf a fondare una dinastia di gover- re presso il limite meridionale della colli-
nanti straordinariamente capaci, tanto na. Questo sorprendente sistema idrico,
che, vari decenni dopo l'estinzione di ta- portato alla luce nel 1968, tocca i 30 mc-
le dinastia, i re di Israele venivano anco- tri di profondità; la galleria, alta 5 metri,
ra chiamati "figli di Omri". Gli Omridi scende per 80 gradini che, in alcuni pun-
non solo apportarono profondi muta- ti, superano i 5 metri di ampiezza.
menti alle strutture politiche e religiose INFLUENZA FENICIA A SAMARIA. La 11110 Ila capitale Probabilmente Acab mise in atto que-
del regno del nord, ma riuscirono perfi- di IsraeleJII costmita cOl/l'aillto degli artigialli sti e altri preparativi per la difesa del suo
no a relegare i re di Giuda a un ruolo di JCllici,falllosi per i lavori d'il/taglio nell'avorio, regno in seguito all'invasione di Israele
collie testimollia qllesta sfillge del IX secolo a. C.
secondo piano. Inoltre, fu una principes- da parte degli Aramei di Damasco. Nel
sa onuide l'unica regina mai salita al tro- IX secolo a. C. la Siria, sotto il dominio
no in uno dei due Stati: Atalia, il cui governo, durato cinque degli Aramei, aveva preso il posto dell'Israele di Davidc c Salo-
anni, rappresenta l'unica interruzione ne1lungo controllo eserci- mone come potenza dominante nella regione. Durante una
tato dalla stirpe di Davide sul regno meridionale. campagna, di cui si sa ben poco, il capo dell'alleanza dci regni
aramei, Ben-Hadad (un nome che restò poi ai successivi
Sulle orme di Salomone regnanti di Damasco), si spinse fino all'interno di Israele. Non si
Una volta a capo della nazione, Omri cercò di far rivivere la conosce la strada seguita da Ben-Hadad e dal suo poderoso
politica di re Salomone, dando l'avvio a un vasto processo di esercito per assediare Samaria, nel cuore di Israele, né quali
pacificazione e riallacciando i legami commerciali con i vicini di devastazioni essi causarono lungo il cammino; ma l'assalto ara-
Israele. Le sue iniziative ebbero l'effetto di riportare nel paese meo venne respinto, e Acab riportò una strepitosa vittoria.
stabilità e prosperità, ma si inaspri, di rimando, l'opposizione La primavera seguente, però, Ben-Hadad era già di ritorno.
religiosa alla politica dcllo Stato. Ncl piu ampio panorama Questa volta Acab riuscl a bloccare gh Aramei ancor prima che
internazionale, Omri si affrettò a stipulare un'alleanza politica attraversassero il Giordano. Era in ballo il controllo di Afek @,
con i Fenici, che suggellò favorendo il matrimonio del principe una postazione strategica a est del Mare di Galilea, dove una
ereditario di Israele, Acab, con Gezabele, la figlia del rc di Tiro pista di grande traffico conduceva all'altopiano di Basan e di là a
(in seguito, Acab avrebbe seguito l'esempio paterno in questa Damasco. Si pensa che la battaglia vera e propria sia stata com-
politica dei matrimoni tra case reali, concedendo la mano della battuta a sud della città, e forse anche più lontano, nella Valle
figlia Atalia al principe ereditario di Giuda, Ioram). dello Iarmuk. Per sette giorni, i due eserciti restarono accampati
Un altro segno di questo nuovo indirizzo politico fu il trasfe',:" uno di fronte all'altro, finché le forze di Israele, pur essendo
rimento della capitale, che Omri spostò a ovest di Tirza di circa inferiori per numero, passarono all'attacco ed ebbero la meglio.
15 chilometri, su una collina isolata acquistata da un certo Gli Aramei ripiegarono sulla città, dove molti di loro, com-
Semer, dal quale prese il nome la città di Samaria @. Come la preso Ben-Hadad in persona, furono costretti alla resa. Quando
Gerusalemme di Salomone, Samaria venne edificata con Ben-Hadad accettò di restituire le città sottratte a Israele nella
l'esperto contributo degli architetti e dci mastri muratori fenici: precedente incursione e di permettere ai mercanti israeliti di
i resti delle mura di protezione della reggia sono tra i migliori aprire i loro bazar a Damasco, Acab lo liberò, suscitando la
esempi di questo genere sopravvissuti dall'antichità fino a oggi. disapprovazione risentita di quei capi spirituali e religiosi che
Asceso al trono nell'869 a.C., Acab continuò il programma avrebbero voluto la morte del sovrano arameo.
33"00·

"""

lO"

~
Samaria e
,"
LEGENDA
O
o Campagna di Israele e Giuda
contl'O Moab

X
Campagna di Moab contro Giuda

Battaglia campale
o
-~-
32"'JO" :
"
....~
- - l
" (I.J
,. I.V·
. ~ •

~~e~) S"pp, "/..J' ('. ~ ....:


d; M o a b f -
/"
C'I~~~'
aIe.
.'<
~o
o'
_ : . . . .Chesbon
\',' :

'" ;..., ;.~..,


:.
'.
; Madaba

4(}"
w, :a. -4 I

_.lj~IfIJ..(k·~
.....,""'-

Iaaz e

""'-
~

2U'

Arade
e Bersabea ®
O
: GUERRE DI ISRAELE E DI GIUDA

Ma gli interessi di Israele nella Transgiordania non erano l'Assiria a Karkar (v. cartina a pago 130), sul fiume Gronte,
nitati all'area contesa da Damasco: Acab era ansioso di assicll- nell'anno 853 a.C. Tuttavia, dagli annali di Salmanassar si sco-
rsi il territorio di Galaad, che riteneva parre integrante dci suo pre che Acab mise in campo 2.000 carri da guerra: più della
lese, c di continuare a esercitare il controllo sui regni di AI11- metà dci contingente;} disposizione dell'intera coalizione. Il Si
LOIl c Moab. Non riusci nelle sue mire per quel che riguardava levarono contro di me per una battaglia decisiva >l, dice l'assiro,
111111011, ma, per un certo periodo, riusci a imporre il vassallag- che passa poi a descrivere una pianura disseminata dei cadaveri
O al re Mcsa di Moab c a conservare molti illscdiamcnti dei nemici. Benché Salmanassar si attribuisse la vittoria, lo
rac!itici nel territorio moabita a nord del fiume Arnon. scontro non ebbe in realtà né vincitori né vinti, poiché entrambe
Nel frattempo, sotto il re Asa e suo figlio Giosaf.1t, stava le parti subirono notevoli perdite. Ma lo scopo della coalizione
nramente risorgendo il regno di Giuda. Lo Stato meridionale era stato soltanto quello di arginare l'avanzata assira, e infatti
leva ristabilito la sua autorità su Edom C su gran parte dci dovettero passare piu dì quattro anni prima che gli Assiri fos-
rcitoria che aveva perso con l'invasione di Sisach. mezzo sero in grado di tornare a colpire con rinnovato vigore.
'colo prima. Le ricerche archeologiche mostrano che Ezion-
heber (Cf) nel riquadro in alto, a pago 119) venne ricostruita in Uniti davanti ai nemici Aramei
Llesto periodo; le rovine risalenti a quest'epoca hanno molti Durante questo breve intervallo, AGtb riprese le ostilità contro
atti in comune con gli edifici contemporanei dì Meghiddo. la Siria, ma le conseguenze furono disastrose per Israele. Il terri-
pinto dal desiderio di emulare le imprese di Salomone nel Mar torio di Galaad, ricco di corsi d'acqua, con le sue montagne
osso, Acab fecc allestire una flotta mercantile nel porto del coperte di fitti boschi, era in mano agli Israeliti; gli altipiani del
·olfo di Aqaba. Nel Negheb, sorsero nuovi insediamenti Basan, nude distese di basalto e calcare, appartenevano invece
)Caici a ovest di Betsabea @. Anche il Desetto di Giuda vide alla Siria. La divisione naturale tra Galaad e Basan non era
mntare nuovi centri abitati, come la Città di Sale @, c si tentò segnata dal fiume larmuk, bensf dall'altopiano di roccia calcarea
i dissodare le aride colline a ovest di questa località. che si estende a sud del fiume, fino alle ptime ptopaggini delle
montagne di Galaad: un'arca che era oggetto di incessanti
pericolo assiro dispute da parte delle due nazioni. E, proprio in questa zona,
lell'anno 859, sali al ttOno dell'Assitia Salmanassat 111. Al l'inctocio sttategico di Ramot di Galaad (@nel riquadro in alto,
)mando di ingenti forze militari, egli varcò "Eufrate e si spinse a pago 119) divenne il punto focale della battaglia.
:traverso la Siria settentrionale, fino a raggiungere il Mediter- Giosafat di Giuda si alleò con Acab di Israele, e i due sovrani
II1CO, dove si vantò in seguito di Il aver lavato le sue afmi l). tentarono di procedere con l'astuzia. Giosafat si abbigliò con i
'emergere di questa superpotenza nella zona nord-orientale paramcnti regali per attirare l'attenzione degli Aramei di Siria,
:ce si che Acab e Ben-Hadad dimenticassero le loro dispute mentre Acab si gettò nella mischia travestito in modo da non
leschine, per unirsi a un certo numero di prfncipi con l'intento essere riconosciuto. Bcn-Hadad aveva avvertito tutti i capitani
i contrastare questa minaccia, che avrebbe potuto rivelarsi dei carri di individuare solo Acab durante la battaglia. Quando
ttalc. La Bibbia non fa parola di questa coalizione, limitandosi gli Aramei scoprirono che alla testa dell'esercito c'era Giosafat e
:I accennare che «trascorsero tre anni senza guerra fra Aram e non Acab, cessarono l'inseguimento. Ma una freccia vagante
iTaele )) (l Re 22, 1); né menziona la battaglia sferrata contro colpi ugualmente Acab «fra le maglie dell'armatura e la

LA RICOSTRUZIONE DI CAZOR. È probabile che il re Acab di Israele l'abbia


attl/ata lIella prima metà del IX secolo a.C. Nrl pUlitO pili alto della città.
(araI/alla lo massiaiafortificazio1le lilla cittadella rewmgolare di 21 metri
per 25, cima di lI/1tra dello spessore di due metri. IlItol'llo alla roccaforte
si strillgellal/D IIH11Jerosi ed,fìci al/lll/illistratilli, tra i qllali 11110 splel/dido
complesso, i mi pilastri portOll!i, (heforse SOITe.~~ellallo /11I secol/do piallO, SOli o
al/cora sul posto, collie si vede IIcllafoto qlli sopra. Si frafta/IO probabilmente
di dep()Sifi c magazzilli militari a I/SO della gllal'lligiol/e assc,gllafa al COI/frollo
della prillcipale arteria che dalle l'l'gialli del Hard porfalla a Israele.

OPERE GRANDIOSE. La porta qlli a sinistra. ricostruita ilei Museo di Israele


a Gerllsalemllle, colldllcella ilei cortile illtemo della cittadella di Cazor.
L'impollel1za delle costruzioui 1I01llte dal re Acab è ellide11le Ilei capitelli
prato-eolici, sui quali poggia lfll'architralle mOllolitica aforll/are la comice.
LE GUEIlI\E DI ISI1AELE E DI GIUDA

corazza Il (1 Re 22,34). Per timore che le sue truppe si sarebbero


date alla fuga in preda al panico, se avessero visto il sovrano
abbandonare il campo, Acab, sebbene mortalmente ferito, si
fece sostenere dallo scudiero sul suo carro e restò nella mischia
fino al tramonto, quando spirò. Mentre gli eserciti riuniti di
Israele c di Giuda si ritiravano, il corpo di Acab venne traspor-
tato a Samaria e là fu composto nel sepolcro. Il suo carro,
imbrattato di sangue, venne lavato presso la piscina della città,
« dove si lavavano le prostitute e i cani leccarono il suo sangue ~>
(1 Re 22, 38).
Acazia succedette al padre Acab sul trollo di Israele, ma regnò
per soli due anni. Vittima ~i un bizzarro incidente, Acaz,ia preci-
pitò attraverso la grata di una finestra al secondo plano del
palazzo reale di Samaria, riportando gravissimc ferite che ben
presto lo portarono alla mortc. Nell'849, Ioram succedette allo
sfortunato fratello (per una curiosa coincidenza, anche Giuda
avrebbe avuto, in quegli stessi anni, un sovrano di nome loram:
era figlio di Giosafat e genero del re loram di Israele). \\\
\ ,_
.
....""
Le ribellioni di Moab, Ammon ed Edom / ,I \

Ancor prima degli avvenimenti di Ramot di Galaad, il re Mesa


di Moab aveva sospeso il versamento del suo tributo annuale a
Israele, che consisteva in lana di ariete e agnelli: era un segnale
inequivocabile di ribellione. Di 11 a poco, come narra la Bibbia
(2 Re 1, 1; 3, 5), Mesa approfittò della crisi di successione,
scatenata dalla morte di Acab, per passare alla rivolta aperta. La
Bibbia, però, non descrive l'offensiva militare di Mesa: il reso-
conto personale delle vittorie dci re è inciso su una stele rinve-
nuta a Dibon, la cosiddetta "stele moabita" o "di Mesa".
Secondo quanto è narrato nel Secondo Libro dci Re (3,4-27),
loram si precipitò a sedare i ribelli moabiti; da Samaria marciò
verso sud, per riunirsi a Giosafat c al suo vassallo, il re di Edom.
L'esercito congiunto oltrepassò Arad @, avviandosi lungo la
Via di Edom, dove, dopo una marcia di sette giorni lungo piste
prive di sorgenti d'acqua, giunsero a Zoar @ con uomini e _ I I ,,",",.'
animali allo stremo delle forze per la sete. Il profeta Elisco, che
accompagnava la spedizione, annunciò la vittoria su Moab, LE MURA A CASEMATTE. Er(/llo 11/1 tipo dijc)J'/i{icaziolle ampiamellte /lsalo

affermando che il Signore avrebbe fatto scaturire l'acqua per mICora prima dei tempi del re Salolllolle (qlli sopra si lIede lilla seziolle
delle /II/lra l'il/llel1l1le a Salllaria). Si /rattal/a di III/a doppiafila di IIIlIri
amore di Giosafat, sovrano devoto e ti1110rato di Dio. Il mattino
paralleli, sllddir/isa iII "s/allze" da al/l'i IIIlIri pill sottili, pelpClldicolal'i
seguente, gli uomini scoprirono che gli uadi erano colmi d'ac- ai prillli. Dllrml/c 1/1/ assedio, qlleslo tipo di IHI/raglia l'il!forza/a era iII grado
qua, probabilmente in conseguenza di qualche occasionale di sostellere 1'1Ir10 degli arie/i e di altre macchi/le da gllerra 1II0ito lIIe,R/io
acquazzone riversatosi sulle montagne di Ed0111. di lilla sillgola linea diforlificazio/le. 111 lempo di pace, gli scompartilllell/i,
Dirigendosi verso nord lungo la sponda del Mar Morto, lasciali liberi dai lIIifitari, veli il/allo IIsati collie depositi o lIIagazzil/i.
l'esercito confederato di Giuda e Israele si volse a oriente per
raggiungere l'altopiano e, quindi, aggirare le difese di Mesa
lungo il confine meridionale di Moab. Pare che ci sia stata una Engaddi @. Risalite le colline, attraversarono il Deserto di
battaglia presso Coronaim @, in seguito alla quale Mesa si ritirò Giuda e giunsero presso le steppe di Tekoa @, dove la loro
lungo la Via Regia, trincerandosi nella roccaforte di Kir-Caresct marcia venne contrastata dall'antica linea di fortificazioni
(j3l, dove le forze nemiche lo ciI;Condarono. Tutti i tentativi costruita da Roboamo. In quella zona, proprio sul confine delle
moabiti di sbloccare l'assedio fallirono, finché, preso dalla loro terre più fertili e densamente popolate, i Giudei lottarono
disperazione, Mesa condusse sui bastioni della fortezza il figlio all'ultimo sangue, e l'esito della battaglia fu in loro favore. Per
primogenito, principe ereditario, e là lo sacrificò alla vista del- ragioni che ci restano ignote, i Moabiti e gli Ammoniti a questo
l'esercito assediante. Pare che lo spettacolo raccapricciante abbia punto si volsero contro gli Edomiti, e la coalizione di Mesa si
seminato il panico tra i soldati di Giuda e di Israele, che di li a spaccò in due nei pressi di Tekoa.
poco tolsero l'assedio e si ritirarono. Giuda era salvo, ma ben presto un altro disastro si abbatté su
La stele moabita non contiene il minimo accenno alla campa- quel regno vacillante: questa volta, la scintilla della ribellione
gna di loram: si limita a elencare le città che caddero davanti ai scoccò nel territorio di Edom. Nel corso di una battaglia a sud
Moabiti, compresi alcuni antichi centri israelitici, come Atarot di Zoar@, gli Edomiti riuscirono a respingere il figlio di Giosa-
@ e laaz @, una delle basi militari di Acab. Grazie al lavoro dei fat, Ioram di Giuda; poi, non solo ripresero il controllo dclle
prigionieri israeliti, si vantò Mesa: ( Ho fatto tagliare le travi ricche miniere di rame dell'Araba (v. il riquadro in alto, a pago
per Karkar [... ] ho edificato Aroer e ho tracciato la pista nella 119), ma occuparono anche Ezion-Gheber. In questo frangente,
valle dell'Arnon; ho costruito Bet-Bamot [... ] ho innalzato che vedeva precipitare Giuda nella crisi pill grave che avesse mai
Bczer [... ] con cinquanta uomini di Dibon ». In realtà, Mesa si conosciuto, si ribellò anche Libna @, nclla Scfcla.
era iml'adronito di tutto l'altopiano intorno a Madaba @, Che- Frattanto, Ioram di Israele aveva riacceso le ostilità contro la
sbon ~ ed Eleale @l, come pure delle aspre pendici rocciose, a Siria nei pressi di Ramot di Galaad. Ferito in combattimento, si
ovest, che conducono alle steppe di Moa b @l. fece condurre a Izree1 @, nel palazzo estivo dei sovrani israeliti,
Mcsa attaccò anche Giuda. Con l'aiuto di rinforzi ammoniti per rimettersi in forze, e qui ricevette la visita del nipote Acazia,
ed edomiti, i Moabiti attraversarono il Mar Morto in un punto che era appena salito al trono di Giuda. Lo scenario era ormai
poco profondo e si impossessarono dell'importante oasi di pronto per l'ultimo atto sanguinoso nella saga degli Omridi.
[l profeta Elia
fra i personaggi di maggior rilievo dell'Antico Testamento zioni e rappresaglie, e talvolta furono puniti perfino con la
:ampcggia la figura di Elia, che insieme ad Abramo, Mosè c morte. I luoghi di culto israeliti vennero presi di mira e gli altari
)avide dimora nel ricordo più vivo del popolo di Israele. Molto del Dio di Israele profanati e distrutti; perciò, molti profeti ebrei
'cmpo dopo la sua morte, i credenti devoti erano convinti che il dovettero cercare rifugio nelle montJgne, dove vivevano nasco-
Jrofcta sarebbe tornato per annunciare la nascita del Messia, e i sti in grotte e caverne.
Jrimi Cristiani ritrovavano in Giovanni Battista la figura di LJ crisi interna che peSJva sul paese si aggrJvò quando dJ
:lia, anch'egli precursore di Cristo. Ancora oggi, nella festa Tisbi (CD l)eUa cartina della pagina accanto), al di là del Gior-
:braica di Pasqua si riserva lilla coppa di vino cl tJvolJ per Elia et dano, si fece avanti un campione del Dio d'Israele: il severo,
l li Il certo momento della cerimonia, si apre la porta per invitare minaccioso Elia, pronto J sfidare sia il re sia la regina strzlI1iera.
I profeta a entrare. 'Quando i due implacabili nemici religiosi, Elia e Gezabele,
Le vicende di Elia, descritte nel Primo c nel Secondo Libro ognuno saldo nella convinzione incrollabile della propria fedc,
.ki Re, formano Ull ciclo narrativo in cui si intrecciano le azioni si affrontarono apertJmente, ne segui IJ catastrofe per la nazione
lliracolosc dell'uomo di Dio c gli eventi storici dell'epoca degli di Israele. Nella nUOVJ capitale, San1Zlria 0, Elia annunciò l'ini-
Jmridi. In questo modo, il lettore raccoglie brevi squarci della zio imminente di una tcrribile carestia, con la quale si sarebbe
,ita dci grande profeta, piuttosto che seguirne via via la narra- manifestato il giudizio di Dio su) pacse: t( Per )a vit;] dci
~ione cronologica, e ciò rende impossibile stabilire con certezza Signore, Dio di Israele, alla cui prcsenza io sto, in questi anni
'ordine preciso degli avvenimenti o la loro esatta collocazione. non ci sarà né rugiada né pioggia, se non quando lo dirò io )
:::2ucst'uomo rude c vigoroso, cresciuto ai limiti del deseno, (1 Re 17, 1). Poi, seguendo l'ordine del Signore, Elia fuggi da
}ustero, solitario, vestito di una rozza tunica di crine e di cuoio, Samaria e si nascose Cl presso il torrente Cherit, che è a oriente
lppare e scompare continuamente di scena, si direbbe secondo dci Giordano» Q) (I Re 17,3). In uno degli episodi più affasci-
.In disegno imperscrutabile, lasciando in un certo senso diso- nanti della vita di Elia, si legge che il profeta venne nutrito dai
:icntati i suoi sostenitori e perplessi i suoi nemici. corvi e attinse l'acqua dci torrente Cherit per dissetarsi, finché
anche questo non si seccò.
A.nni di persecuzioni religiose Sempre obbedendo al volere del Signore, Elia intraprese un
I rctroscena storici della carriera di Elia sono conosciuti. Nel- nuovo viaggio, questJ volta in direzione della città fenicia di
l'anno 869 a.C., Acab succcdette al padre Omri sul trono di Zarepta. Si dice che, durante il suo soggiorno qui, abbia com-
lsraele e continuò la sua politica di sviluppo dci contatti econo- piuto vari miracoli: impedi che si esaurissero le riserve di cibo
mici pacifici con i popoli vicini. Favori l'immigrazione di lavo- della vedova presso la quale alloggiava c richiamò in vita il
ratori specializzati stranieri, soprattutto fellici, e garanti la tolle- figliolo della dOllna, la cui cc malattia era molto grave, tanto che
ranza religiosa verso tutti. Ma la consorte di Acab, la regina aveva cessato di respirare Il (1 ne 17, 17).
:=:ezabcle, figlia di un re fenicio, era devotissima alla divinità dci Nel terzo anno di siccità, la parola dci Signore giunse a Elia:
iliO paese, Baal Mclkan, e non si sentiva appagata, come era C( SU, mostrati ad Acab; io concederò la pioggia alla terra l)
itato nel caso delle mogli forestiere di Salomone, dal fatto di (I Re 18,1). Nel frattempo, Aeab aveva f.mo attivamente ricer-
,lVer cretto un tempio al suo dio nella capitale. Gezabele, per- care Elia su tutto il territorio e lo aveva infine rintracciato con
tanto, decise di insediare 450 profeti di Baal e 400 profeti di l'aiuto di Abdia, il maggiordomo della casa reale, un uomo pio
Asera in qualità di sacerdoti della casa reale, riuscendo perfino a che aveva fatto nascondere cento profeti del Signore nelle
investirli di funzioni uffìciali. cavcrnc per salvarli dalle persecuzioni. Nell'avvicinarsi a Elia, il
Mentre la popolazione locale, per la maggior parte, conti- re esclamò: (C Sci tu la rovina di Israele! l) (J Re 18, 17). Senza
nuava a (1 zoppicare da entrambi i piedi ) (1 ne 18,21), vi furono lasciarsi per nulla intimorire, EEa ritorse quelle parole contro il
alcuni che accettarono di buon grado il culto pagano, ma anche sovrano, accusando Acab di aver causato la disgrazia della
molti che vi si opposero. Coloro che osavano contrastare il nazione CI perché avcte abbandonato i comandi del Signore e tu
volere della regina divennero ben presto bersaglio di intimida- hai seguito Baal " (I Re J 8, 18). E sr.dò il re a convocare i
profeti di Baal e dì Asera, « che mangiano alla tavola di Geza-
belc " (1 Re 18, 19), per Ulla prova che avrebbe detcrminato
quale fosse il vero dio.
Acab esaudi la richiesta del profeta, c il popolo di Israele si
radunò presso due altari cretti sul Monte Carmelo 0: uno dcsti-
nato ai profeti di Baal, l'altro per Elia. Su ogni altare venne
sistemata una pira c deposto un giovenco da offrire in olo-
causto. Per tutta la mattina e fino al primo pomeriggio, gli
adoratori di Baal danzarono invasati intorno al loro altare,
alzando alte grida c praticandosi incisioni sul corpo con spade c
lance, finché non furono tutti ricoperti di sangue, e invocando
freneticamente la loro divinità perché inviasse dal cielo il fuoco
per consumare il sacrificio. Ma da Baal non arrivò alcun segno,
e si sentirono solo le parole sarcastiche di Elia. Alla fine, il
profeta solitario fecc irrorare d'acqua il suo altare per ben tre
volte. Mentre pregava il Signore, sull'altare cadde lIna folgore
dal ciclo c il fuoco consumò l'olocausto. AI comando di Elia, i
profeti di Baal vennero catturati e condotti al torrente Kison@,
dove furono uccisi.
Una volta ritornato sulla montagna, il profeta si prostrò a
terra e per sette volte inviò il suo servo a scrutare il mare; alla
ELIA T1M IL POPOLO DI DIO. Questa milliatura prol/l"lit!ll/C da 1111 lIIalloscriflo fine, questi vide lIna ( nuvoletta, comc una mano d'uomo, sa-
dci X V secolo //Iostra il profeta d/(, arriIla iII groppa a /11/ asi/IO per celebrarc lire dal mare l) (1 Re 18,44). Mentre il ciclo si oscurava di nubi,
la Pasqua; dietro a Il/i sta iII sella 111lafallli~,!lia di quattro persol/e. Acab montò sul suo carro c si avviò verso Izreel @, ma Elia,
I
35''00·

(Icintosi i fianchi, corse davanti ad Acab finché giunse a lzrecl »


(1 Re 18, 46).
Furibonda, Gezabelc minacciò di far uccidere Elia quello
stesso giorno. Il profeta si mise subito in cammino per cercare
scampo al sud, forse seguendo la strada piu rapida e più sicura,
la Via del Mare 0. c giunse infine nel meridione di Giuda, a
Bersabea @, ai margini dci Negheb. Laggiu, Elia lasciò il
ragazzo che lo accompagnava c si avviò da solo nel deserto,
dove, affranto c scoraggiato, pensando di essere l'unico uomo
rimasto fedele a Dio in tutto Israele, implorò il Signore di farlo
morire. Ma, mentre Elia dormiva all'ombra di un ginepro,
venne un angelo a confortarlo, recandogli cibo e acqua.

Annuncio del castigo di Dio


Inoltrandosi sempre di piu nel deserto, Elia «( camminò per qua-
ranta giorni c quaranta notti fino al monte di Dio, l'Oreb })
(1 Re t 9, 8). Benché sia difficile identificare con certezza questo
Monte Oreb, la tradizione vuole che si tratti del Gebel Musa (v.
la cartina a pago 67), il Sinai. Lassù, come aveva fatto Mosè
prima di lui, Elia parlò con Dio. Il profeta aveva preso a lamen-
tarsi dell'infedeltà del popolo eletto, quando si scatenÒ una tem-
pesta, accompagnata da scosse di terremoto e da vampate di
fuoco, ma egli 110n udi la parola dci Signore. Alla fine, «( il
mormorio di Ull vento leggero (1 Re 19, 12) si rivolse al
l)

profeta, per comunicargli un messaggio di rivoluzione politica:


Icu, figlio di Nimsi, sarebbe stato unto re d'Israele, rovesciando
cosi la stirpe di Acab; sul trono di Damasco sarebbe salito
Cazael, capostipite di una nuova dinastia. E infine, il Signore
aveva già destinato Elisco, figlio di Safat, a prendere il posto di
Elia: una volta unto profeta, avrebbe portato a termine tutte
queste azioni. « Se UIlO scamperà dalla spada di Cazacl, lo ucci-
derà leu; se uno scamperà dalla spada di Icu, lo ucciderà Elisco Il
(1 Re 19, 17). Sarebbero stati risparmiati solo i 7.000 lsracliti che
non si crano genuflessi davanti a Baal. Qucsto particolare della
storia di Elia dovrebbe risalire all'epoca delle guerre tra Israele e
la Siria e delle contese tra Acab e Ben-Hadad, descritte nel
capitolo precedcnte.
.......
La ventata di ribellione e distruzione non si abbatté Sll Israele
durante la vita di Acab, benché il conflitto tra il sovrano ed Elia
si accentuasse sempre di piu. A Izreel, in quel periodo capitale
estiva di Israele, Acab si era interessato per acquistare la vigna di
un certo Nabot, un israelita il cui appezzamcnto di terra era
adiaccnte ai giardini reali; ma Nabot si rifiutò categoricamente I/v",oil
jf MOl/te Oreb
di vendere, ricordando al sovrano il principio ebraico che la
terra dci padri doveva restare per sempre di proprietà dci figli.
ALlora Gezabele, che non prestava molto peso aLla fede o aLle
tradizioni di Israele, accusò falsamente Nabot di aver maledetto
il re e Dio, e lo fecc condannare alla lapidazionc. Alla sua morte, ,-'
Acab entrò in possesso della vigna. Ma Elia si fece subito avanti
a denunciare l'operato del sovrano c a profetizzare la caduta vita: in compagnia di Elisco, che aveva chiamato a sé ad Abcl-
deUa dinastia, annunciando che i cani avrebbero leccato il suo Mecola ® per farne il suo successore, il profeta intraprese il suo
sangue e divorato Gezabele « nel campo di IzreeI I) (1 Re 21, ultimo viaggio. Malgrado i ripetuti tentativi compiuti da Elia
23). All'udire queste parole, il re si penti e provò rimorso per le per lasciarsi indietro il giovane seguace, il fedele Eliseo restò al
sue cattive azioni. suo fianco lungo il cammino da Galgala @ a Betel @ e a Gerico
Quando la morte, sopraggiunta sul campo di battaglia presso @. Presso il Giordano, Elia si tolse il mantello, l'avvolse e con
Ramot di GaJaad durante lo scontro con gli Aramei, privò il questo colpi le acque, che subito si divisero. permettendo ai due
governo di Israele della forte mano di Acab, fu solo questione di viandanti di attraversare il letto del fiume all'asciutto. Il giovane
tempo perché le forze dell'opposizione, scatenate durante il suo Eliseo chiese allora all'anzianq profeta di concedere al suo umile
regno, rovesciasscro le istituzioni dello Stato. Il figlio e succes- successore i due terzi del suo spirito ed Elia promise che ciò si
SOre Acazia, un adoratore di Baal, in seguito al suo infortunio sarebbe avverato « se mi vedrai quando sarò rapito lontano da
(era precipitato dalla finestra del secondo piano dci palazzo reale te Il (2 Re 2, lO). Mentre conversavano, un carro sfolgorante,
di Samaria, riportandone gravissime lesioni) inviò subito alcuni trainato da cavalli di fuoco, si interpose tra di loro C rapi Elia in
messaggeri a interrogare Baal-Zebub, dio di Ekron @, per un turbine di fiamme verso il cielo.
sapere se sarebbe sopravvissuto alla disgrazia. Elia riusci a inter- Afflitto per la perdita del maestro, Eliseo si stracciò le vesti,
cettare i messaggeri, forse sulla strada che da Samaria porta poi raccolsc il mantello di Elia e ritornò sui suoi passi fino al
verso la costa, e li rinviò al re con ulla risposta per il giovane Giordano, dove ripeté il miracolo c attraversò il guado all'a-
sfortunato: « Dal letto, in cui sei salito, non scenderai, ma di sciutto per giungere a Gerico. I "figli dei profeti", cioè i membri
certo morirai JI (2 Re 1, 6). di una congregazione spirituale, si prostrarono davanti a lui,
Era giunto ormai per Elia il momento di andarsene da questa dicendo: « Lo spirito di Elia si è posato SlI Elisco» (2 Re 2, 15).

123
~liseo e la rivolta di Ieu
. essendo stato unto profeta per completare l'opera inizi;lta da Israele e Siria tornarono ben presto a combattersi. Avvertito
l, il suo successore prese immediatamente una posizione in delle macchinazioni della Siria, grazie al SllO dono soprannatu-
to contrasto. Anche a Elisco vengono attribuiti Ilumerosi rale di divinazione profeti ca, Eliseo mise in guardia il re di
"aeali: rese potabili le acque della fonte di Gerico; riuscf a Israele, che riusci a sventare un'imboscata. Quando gli Aramci
llarc cento uomini con lilla picco-ia qUJJ1tità di pane; riportò a di Siria tentarono di catturare il profeta a Dotan @), questi
la il ferro di lilla scure caduto nell'acqua; rcsticlI! il respiro c la invocò l'aiuto dci Signore c i suoi nemici furono accccati;
t a lln fanciullo che era 111orto. In contrasto con il suo prcdc- quindi, fu Illi ...1 condurli a Samaria. In un'altra occasione, Sama-
iore, personaggio austero c solitario, Eliseo esplicò la sua ria, assediata dall'esercito arameo, stava morendo di [lmc e gli
Ta in stretta collaborazione COIl i "figli dci profeti", quelle abitanti si davano al cannibalismo per sopravvivere; ma Eliseo
grcgazioni di uomini religiosi, toccati dallo spirito divino, predisse che, nel giro di ventiquattr'ore, ci sarebbe stato cibo a
avevano f.Uta la loro comparsa in tutto il paese ancor prima sufficienza per tlltti. AI tramonto del sole, quattro lebbrosi, che
tempi di SJul. Anche Elisco, preso dal fervore divino, vagavano nei pressi della città, scoprirono che l'accampamento
cva in estasi; infatti, fu proprio in uno stato di rapimento arameo era stato abbandonato. loram sospettò un tranello per
tico, indotto tramite la musica, che egli profetizzò l'arrivo di costringere gli abitanti della città a uscire in campo aperto, e
ondante acqua per l'esercito allcato di Isracle e di Giuda, inviò degli esploratori; ma gli Aramei erano veramente fuggiti
:ltre le truppe attravcrS~lvano il deserto dirigendosi a sud-est al di là del Giordano, seminando indumenti c attrezzature lungo
Mar Morto nel corso della spedizione contro Moab. il cammino. Nell'accampamento nemico furono rinvenute
.a presenza di Elisco in quella campagna militare indica che grandi riserve di vettovaglie.
svolgeva un ruolo pubblico in Israele ed era profondamente Qualunquc sia stato il retroscena storico alla base del reso-
lVolto negli affari di Stato sia a livello nazionale sia a quello conto biblico della liberazione miracolosa di Israele per opera di
·[nazionale. Mentre Elia si era sempre comportato da strc- Elisco, resta certo che egli partecipò attivamente alla politica
I oppositore di Acab, Elisco divenne il consigliere del figlio non solo di Israele, ma anche di Damasco. Alla fine, nell'ese-
\cab, loram: fatto strano, poiché Elia aveva lasciato in cre- guire la missionc che il Signore aveva già affidato a Elia, Elisco
aI suo successore un'implacabile ostilità verso la casa di fu direttamente responsabile della rovina di entrambe le dinastie
lri. Eppure, sembra che Elisco abbia effettivamente sostc- regnanti nelle due capitali. Elisco stesso si recò a Damasco, dove
J gJj Omridi per un certo numcro di anni, finché, da ultimo, il re Ben-Hadad giaceva malato. Quando il sovrano seppe che
abbracciò per intero la missione affidatagli da Elia. l'uomo di Dio era nclla capitale di Siria, gli inviò il suo uomo di
fiducia, Cazael, con doni e una domanda: (( Guarirò o Ila da
luenza del profeta sulle sorti del paese questa malattia? (2 Re 8, 9). Eliseo mandò un falso responso a
l)

:be se probabilmente Eliseo doveva avere una specie di base Ben-Hadad e incitò Cazacl a impadronirsi dci trono; cosa che
Monte Carmelo (CD nella cartina della pagina accanto), egli questi fece, dopo aver soffocato Ben-Hadad nel sonno.
-cava spesso nella capitale Samaria ® o nei suoi dintorni. Era Con la morte di Acab, la fortuna di Israelc cominciò a decli-
ramcnte là quando loram ricevette una richiesta di aiuto da nare, soprattutto a causa di alcune infauste avventure militari
·e del re arameo Ben-Hadad: una cura per il suo generale nella Transgiordania. Nello scoppio di rinnovate ostilità contro
Iman, che era affetto dalla lebbra. Se si legge questa storia la Siria nei pressi di Ramor di Galaad (0 nel riquadro piccolo),
contesto delle rinnovate ostilità tra la Siria e Israele, si capi- loram venne ferito in combattimento c, come si è già detto, si
perché il re di Israele abbia visto in questa strana richiesta ritirò a lzreel @, nel palazzo estivo dei sovrani di Israele. Qui
scusa di Ben-Hadad per riaccendere la scintilla della con- egli fu raggiunto dalla regina madre, Gezabcle, e dal nipote
In questo momento di grande tensione, Elisco disse a Acazia, che era appena salito sul trono di Giuda.
m di inviargli l'ufficiale, al quale ingiLlnse di andare a lavarsi Era l'anno 842 a. c., e a Ramot di Galaad, nel reparto dei
:;iordano, nonostante la perplessità di quest'ultimo. conducenti dei carri da guerra, che un decennio prima si era
uttavia, malgrado la cura miracolosa effettuata da Elisco, coperto di gloria nclla battaglia di Karkar, ma nel quale ora
serpeggiava il malcontento, si trovava un giovane capitano di
nome Icu. Profondamente deluso dalla politica degli Omridi, il
gruppo dci dissidenti religiosi ora stava pensando di unirsi all'c-
sercito in una cospirazione contro il re. Elisco inviò uno dci
"figli dei profeti" a ungere re il giovane feu, ingiungendogli
inoltre di sopprimere l'intera dinastia di Acab. Gli Omridi
sarebbcro stati, perciò, cancellati dalla faccia della terra, come lo
erano stati in precedenza i casati di Geroboamo e di Baasa.
Allora, leu e i suoi uomini scesero fino al fiume Giordano,
oltrepassarono Bet-Sean ® e risalirono la Valle di lzree!.

Un bagno di sangue
La residenza estiva dei sovrani era situata sulle pendici occidcn-
tali della valle e godeva di un panorama stupendo che si apriva
verso il Giordano. Una sentinella avvistò la truppa di leu e
avvisò il re. loram inviò due mcssaggeri per chiedere a leu se si
avvicinava con intenzioni pacifiche: la sentinella li vide unirsi al
gruppo che avanzava lungo il sentiero, e allora 10ral11 e.il nipote
Acazia, ognuno sul proprio carro, lasciarono il palazzo reale c si
fecero incontro a Icu. Si trovarono faccia a faccia proprio nella
vigna che Acab, sobillato da Gezabelc, aveva strappato a Nabot.
\LLE DlIZREEL. Ferti/e e verdeggiallrl', divide le (ollil/e della Galilea Il Tutto bene, Ieu? Il, chiese il re di Israele. cc Si, tutto bene Il,

elle di Sall/ar;a. La città di Izreel, situata ai piedi del Moute Ge/boe, rispose il ribelle, «( finché durano le prostituzioni di Gezabcle
IIlCO ovest della valle, ospital'a la residenza esriva dei sovrani di Israele. tua madre e le sue numerose magie» (2 Re 9, 22). Comprcse le
ELISEO E LA IlIVOLTA DI IEU

I
~r

'-_--''1_--'''"'-_--'''''-_-"2.U Km

Copyn",ht' 1961 Thl.' Re.ldl.'r's Digest Associ.lllon, [oe.

vere intenzioni di Icu, loram si diede alla fuga, ma !eu lo colpi eliminato ({ tutti i superstiti della famiglia di Acab in Izrecl »
con lilla freccia che gli attraversò il ClIore. (2 Re lO, Il), Icu avanzò verso Samaria ®, accompagnato dai
IClI C i suoi uomini si gettarono, allora, all'inseguimento dci suoi sostenitori religiosi; sul cammino, incontrò quarantaduc
giovane re di Giuda, passando per Bet-Gan 0, e sulla salita di parenti di Acazia e uccise anche costoro.
Gur ®. vicino a Iblcam, riuscirono a ferirlo. Acazia, tuttavia, A Samaria, Icu continuò il massacro. Radunò tutto il popolo
continuò a condurre il suo carro fino a Mcghiddo, ma appena e disse: « Acab ha servito Baal lIn poco; Icu lo servirà molto t)
giunto in città morI c, in seguito, venne sepolto nella tomba dci (2 Re lO, 18). Il tono ironico di un simile discorso non venne
suoi padri a Gerusalemme. percepito, e cosi tutti i sacerdoti e i seguaci di Baal si raduna-
Nel frattempo, Gczabclc si era imbellettata il viso e ornata il rono nel tempio del loro dio, dove Icu si accingeva a offrire gli
capo, cd era aff..1cciata alla finestra del palazzo quando Icu fece il olocausti prescritti; ma, subito dopo il sacrificio, fece passare a
suo ingresso a Izreel. (( Tutto bene, o Zimri, assassino dci suo fil di ~pada tutti i presenti, c il tempio di Baal si trasformò in un
padrone? n, lo scherni la regina madre, rÌfcrcndosi all'assassino carnaIO.
del re EIa. « Gettatela giu n, ordinò fcu a due attendenti di A Gerusalemme, la regina madre Atalia, figlia di ACJb, non
palazzo di Gezabele; essi eseguirono il comando e (l il suo san- perse l'occasione per impadronirsi dci trono vacante e governò
gue schizzò sul muro e sui cavalli. leu passò sul StiO corpo » Giuda, come usurpatrice, dall'842 all'837 a.C Ma loas, il gio-
(2 Re 9, 31.33). Pitl tardi, dopo aver mangiato c bevuto, leu vane figlio di Acazia, era sfuggito al massacro, nascosto in una
diede ordine che il corpo di Gezabele venisse seppellito con tutti stanza da letto da alcuni membri della famiglia, in modo che un
gli onori, perché si trattava, in fin dei conti, della figlia di un re; giorno la stirpe di Davide potesse regnare ancora sul territorio
ma dci cadavere della regina, gli uomini di Icu non trovarono dello Stato meridionale.
altro che il cranio, i piedi e le palme dellc mani. La tremenda In Israele, l'uomo che Elisco aveva scelto per il trono si stava
profezia di Elia si era avverata: il corpo della regina madre era rivelando una catJstrofe per il paese; ben presto, però, ICLI si
finito in pasto ai cani. sarebbe prostrato fino a terra davanti a Salmanassar III, re del-
La morte di loram, Acazia di Giuda e Gezabele segnò solo l'Assiria.
l'inizio del bagno di sangue scatenato da Icu. Il nuovo re sfidò Elisco sopravvisse al sanguinoso regno di Icu, ma la sU1mis-
gli anziani di Samaria a scegliere un capo tra i rimanenti settanta sionc pubblica erJ ormai praticamente terminata. Durante il
figli di Acab, in modo che egli potesse continuare la lotta contro regno del nipote di lell, loa5 (801-786), il profeta si ammalò e
di lui. Pcr tutta risposta, gli anziani li fecero trucidare tutti e mori, mentre il re in lacrime ripeteva le parole che Elisco aveva
settanta e inviarono le loro teste a leu in tanti canestri che vcn- pronunciato quando Elia era stato rapito in ciclo: li Padre mio,
ncro ammonticchiati davanti alle porte di Izrecl. Dopo aver padre mio, carro di Israele c sua cavalleria » (2 Re 13, 14).
,
~otto il ferro degli Assiri
fine della dinastia degli Omridi, nell'842 a. c., trovò gli Stati della pagina accanto), dove uno strato di rovine risale per l'ap-
:;iuda c Israele gravemcntc indeboliti dai disordini religiosi punto a questo periodo. In seguito, Salmanassar potrebbe aver
~rni e dai decenni di guerre saltuarie con la Siria e i regni della attraversato il paese per colpire Libnat (El, dove gli scavi hanno
ltlsgiordania; Edom, Moab e Ammon avevano riconquistato portato alla luce tra ccc di devastazione risalenti a quel tempo.
oro indipendenza, e la maggior parte del Negheb cra andata Questa strada suggerisce che la scena raffigurata sull"'obelisco
duta. Inoltre, la rivolta di leu in Israele significò la fine delle nero" potrebbe aver avuto luogo presso il Monte Carmelo, un
anze che gli Omridi avevano accuratamente imbastito con la grande promontorio proteso nel mare. Dal Carmelo, con tutta
ticia e con Giuda. probabilità. gli Assiri si diressero a nord lungo la costa, verso
sracle era rimasto prostrato in modo particolare dalla straor- Tiro ® e Sidone, giungendo ben presto al fiume Cane (a nord
aria esplosione di violenza scatenata dalla rivolta di leu. Gli dell'attuale Beirut). Alcune iscrizioni, incise su una roccia in
vi archeologici in varie località israelitiche indicano che. in quella località, parlano di un certo numero di sovrani, e alcuni
:sto periodo, il livello di vita subi un rapido declino. Con- studiosi ritengono che presso il fiume Cane Icu abbia fatto atto
Iporaneamente Damasco, sotto l'usurpatore Cazael (842- di sottomissione. A ogni modo, sembra che il tributo di leu sia
I), vedeva crescere la sua potenza. Approfittando della situa- riuscito ad assicurare un certo respiro al suo regno travagliato.
ne tumultllosa in Israele, Cazacl esercitò una tale pressione
territorio di Gabad che, con mossa poco saggia, Icu fini col L'avanzata degli Aramei di Siria
edere aiuto al sovrano assiro Salmanassar III. Ma furono anche le difficoltà interne dell'Assiria a salvare
Israele, Damasco e gli altri piccoli Stati di quella zona. La ribel-
ime azioni minacciose lione di uno dei figli di Salmanassar e i conflitti con alcune
battaglia di Karkar, nell'853, aveva convinto i governanti popolazioni ribelli. un tempo soggette agli Assiri, sulle monta-
;li staterelli situati tra la Mesopotamia e l'Egitto che pote- gne al di là dell'alto corso del Tigri, contribuirono a distoglierc
IO, se non altro, arrestare la marcia degli Assiri verso sud. la pressione assira dalla regione sud-occidentale. Cogliendo al
:ondo i suoi annali, Salmanassar III aveva attraversato l'Eu- volo l'opportunità che si presentava, Cazael non solo inviò i
:e per cornpiere operazioni militari nell'area di Carchemis, suoi eserciti nel territorio di Gala::ld 0, ma li spinse piti a sud,
ma di volgersi a sud lungo la pista commerciale che congiun- lungo la Via Regia, fino ad Aroer @. Ncl Secondo Libro dei Re
'a Aleppo a Camat e Karkar (v. cartina a pago 130). (lO, 32-33), si legge che « Cazael sconfisse gli lsracliti in tutti i
'cr trc volte, negli anni 849, 848 e 845, Ben-Hadad di Dama- loro confini; dal Giordano,. verso oriente, occupò tutta la
aveva cercato di organizzare una coalizione dei piccoli Stati regione di Galaad, dei Gaditi, dei Rubeniti e dei Manassiti, da
contrastare le mire espansionistiche del l' Assiria, ma nei Aroer, che è presso il torrente Arnon, a Galaad e a Basan l).
acanti di queste battaglie non si fa alcuna menzione di Subito dopo, Cazael attraversò il Giordano e si spinse verso il
Iele. Benché Ben-Hadad e i suoi alleati fossero rimasti scon- mare, m;] non esistono prove certe delle battaglie che vennero
i in tutti questi scontri nella Siria scttentrionale, gli Assiri probabilmente combattute in quella zona. loacaz, figlio e suc-
1 proseguirono l'avanzata verso sud a causa delle pressioni cessore di leu, vide il suo esercito ridotto a (I cinquanta cavalli,
rcitate sul confine settcntrionale del loro vasto impero da dieci carri e diecimila [lnti l) (2 Re 13,7): Cazacl aveva annien-
·te di popolazioni ostili. tato il resto, riducendolo « come la polvere che si calpesta Il e
'\Jel1'S41, mentre l'attenzione dell'Assiria era rivolta altrove, lasciando nelle mani di loacaz poco piti di un piccolo contin-
ucccssore di Ben-Hadad, CazaeI, sferrò un attacco poderoso gente, appena sufficicnte al controllo interno. Furono probabil-
1tro il territorio di Galaad, e fu proprio questa aggressione cl mente gli Aramei ad attaccare C radere al suolo in questo
lVincere leu a fare appello a Salmanassar. Il monarca assiro periodo Cazor @, la splendida città riedificata da Acab, poiché
n aveva certo bisogno di un simile invito per colpire Dama- quclla fortezza era da tanto tempo una vera spina nel fianco di
,; di li a poco, il suo esercito raggiunsc le mura della città, Damasco. A ogni modo. Cazael c il suo esercito continuarono
trusse i giardini che la circondavano, ma non riusci ad aprirsi la marcia lungo la costa, seguendo senza dubbio la Via del
] breccia nei massicci bastioni della capitale della Siria. Mare, fino a occupare Gat 0. Ora, si trovavano nella posizione
ideale pcr artaccare Giuda, risalendo le gole che dalla Sefcla
I prostrato davanti a Salmanassar In portano verso il cuore della regione montuosa.
I avvelùmcnto successivo of(re l'unico ritratto contempora- Giuda, in quel periodo, era di nuovo governata da un discen-
) di un monarca israelita. Nei suoi annali, Salmanassar riferi- dcnte della stirpc di Davide. Il figlio di Acazia, loas, era salito al
i fatti avvenuti dopo la partenza da Damasco alla testa dci trono all'età di sette anni, in seguito al colpo di Stato architet-
) esercito: Ho marciato fino alle montagne di Ba'li-ra'si,
C< tato dal sacerdote loiada, nel quale aveva trovato la morte la
~ formano un promontorio [sul mare1. In quel tempo, ho regina Atalia, l'llsurpatricc omride. NeI Secondo Libro dei Re
evuto il tributo degli abitanti di Tiro e Sidonc, e di leu, figlio (12, 18-19) si legge che, quando il sovrano arameo Cazacllasciò
Omri Il. Un monumento cretto a commemorare l'occasione, Gat e (I si preparò ad assalire Gerusalemme l) ®, loas gli inviò,
:osiddetto "obelisco nero" di Salmanassar IIl, porta scolpite a titolo di omaggio, i doni votivi dei suoi antenati c (l tutto l'oro
'erse scene che rappresentano i re in atto di offrire i loro trovato nei tesori del tempio c della reggia n. Tuttavia, neI
laggi di sudditanza al sovrano assiro. In un riquadro si vede Secondo Libro delle Cronache (24, 23-25) si apprende che ci fu
I prostrato davanti a Salmanassar, con la testa appoggiata a invece una battaglia, nella quale perirono i principi e il re stesso
ra; l'iscrizione annuncia: Il Il tributo di leu, figlio di Omri. riportò gravi feritc. Mentre era in convalescenza, loas venne
gento, oro, una coppa d'oro, un vaso d'oro, tazze d'oro, assassinato: gli succedette il figlio Amazia, ne))'anno SOO a.C. I
:chi d'oro, stagno, un bastone per la mano reale [?] e plJnthari congiurati volevano vendicare 1:1 sentenza di morte emessa dal
1 tipo di frutta] n. La scena rivela fino a che punto fosse re contro Zaccaria, figlio del sacerdote loiada, che aveva accu-
.duta la fortuna di Israele dai giorni gloriosi di Acab, appena sato loas di aver dimenticato il Signore; ma non era privo di
decennio prima. significato il fatto che gli attentatori fossero un ammonita e un
Dove ebbe luogo l'atto di sottomissione compiuto da leu moabita, i nemici tradizionali di Giuda.
vanti a Salmanassar? È possibile che l'esercito assiro, provc- Mentre l'incombente minaccia assira distoglieva ancora una
:nte da Damasco, si sia volto verso sud-ovest per invadere volta l'attenzione di Israele e della Siria da Giuda, Amazia si
aele, distruggendo sul suo cammino Cazor (Ci) nella cartina accinse a riprendersi il territorio di Edom.
Nuovi contrasti fra Israele e Giuda
l'cscrcito di Amazia si scontrò con le forze cdomite ncll'arido
deserto della ValJe di Sale ® e riportò la vittoria, inOiggendo al
ncmico pcsanti pcrdite. Il re di Giuda sfruttò immcdiatamcntc il
vantaggio per spostarsi a sud-est, verso le rosse montagne di
Edom, c att3cc3rc di sorprcsa Sela @, assicurandosi cOSI le ric- :rl"(xr
chc miniere di rame della regionc. Non si sa pcr quale via l'ar-
mata di Ciud3 abbia raggiunto Sela. COlllunque, 3110ra c'er3
una strad3 per Edom che si snodava tra due grandi depressioni
aride e desolate, che sulla cartina del Ncgheb appaiono come
due gigantesche orme di picde umano. A Tamar sgorga una
fonte ricca d'acqua, e da qui la pista attravcrsa la torrida valle
dell'Araba per raggiungere le colline di EdotTI, passando per
Punon: si tratta della via più frequentata in direzionc di Edom e,
se fu proprio questo il percorso scguito dall'esercito di Ciuda,
allora AIl13zi3 riusd a impadronirsi non solt3nto delle minicrc di
ralllC, l11a anche di un'importante via commcrciale.
Nell'cuforia dclle vittorie riportate su Edom, Amalia inviò
alcuni messaggeri al rc di Israele, Ioas, nipote di lcu, per chie-
dergli un incontro privato c proporgli di concedere la figlia in
matrimonio al figlio suo, principc ereditario di Giuda. Una
dclle controvcrsie tra i due monarchi riguardava i merGenari
israeliti, che Amazia aveva assoldato in vista della spedizione
edomita, ma chc poi aveva congedato all'improvviso, prima
della battaglia ndla Valle di Sale. Nd tornare in Israele, questi 32"00'
guerrieri, delusi e amareggiati, si abbandonarono a massacri e
saccheggi nelle città di Giuda che incontravano sul loro C3m-
mino. Se Am3zia aveV3 intcnzione di risolvere qucsta f:1ccenda e
ristabilire rapporti amichevoli tra Gilld3 e Isr;tcle, i suoi passi
non ebbero fortuna: loas inviò una rispost;t sgarbata 3 quella che
considerava una richicsta arrogante da parte di Amazia, parago-
nando Giuda a un cardo e Israele a un cedro, e consigliando ad
Amazia di accontentarsi delle sue vittorie sugli Edomiti.
Quando Amazia cercò di insistere, scoppiò la guerra.
Sembra prob;tbilc chc gli Israeliti si siano mossi da Samaria ®
prima verso ovest e poi ;t sud, lungo la Via del Mare, nel dise-
gno di invadere Giuda dalla parte più vulner3bile, cioè da occi-
dente. I due eserciti si scontrarono 3 Bct-Semes @, dove Ama-
zia venne fatto prigioniero. Priva ormai di un esercito e di un
sovrano in grado di difenderla, Gcrus:tlemme @ capitolò e gli
Israeliti abbatterono vasti tratti delle sue mura :t nord, mentre il
resto della città, compresi il Tempio e In reggia, veniva abban-
donato al s3ccheggio. QU3ndo gli invasori si ritir;trono, trasci-
narono con sé a Salnaria 3nche parecchi ostaggi, oltre ~II bottino.
:H"lXr
Amazi3, però, vcnne rilasciato.
Spronato dal vecchio Eliseo, ormai in fin di vita, loas mosse
di nuovo gucrra contro la Siria, distruggendo la base militare di
Afek @. Con questa impres3, non solt3nto allontanò la minac-
cia che si stava addensando contro Isr3elc, m3 preparò 3nche un
trampolino di Inncio, dal quale il figlio Geroboamo II avrebbe
potuto in seguito conquist:lre Damasco.
Ncl regno di Giuda, invece, le sorti dello Stato sembravano
meno promettenti. Anuzia continuò ancora per molti anni a
governare nella sua capitale devast3t;t, ma non riuscl a risolle- 30' LEGENDA
varsi completamcnte dalla sconfitta subfta nella gucrr;t contro
Israele. In questa atmosfer3 di profondo sconforto, si moltipli- • Invasione di Salmanassar III
carono i disordini.
Invasione di Ca7.ael
Quando infine Amazia venne a conoscenza di una congiura Conquista di Edom
che si stava tramando contro di lui, si rifugiò nella città-fortezz;t • da parte di Amazia
di L3chis @, vicino al confine con la Filistea; m;t ugualmente • Guerra tra Israele e Giuda
non gli riuscl di sfuggire agli assassini che lo avevano seguito fin X Battaglia campale
laggiù. Il corpo di Amazia vennt;, riport3to a Gerusalemme e
sepolto, mentre nel 783 a. C. saliva al trono il figlio sediccnne,
Ozia. Pochi avrebbero sospettato allora che quel rag3zzo
sarebbe stato capace di ribaltare il tragico declino delle sorti di
Giuda e di guidare il suo popolo verso un'epoca di potcnza e di
prestigio scnza prccedcnti, proprio negli stessi anni in cui anche
Israele conosceva un periodo di straordinario rigoglio c di
splendore, sotto il regno di Gcroboamo II.
La rinascita dei due regni
Le sorti di· Israele c di Giuda mutarono drammaticamente in impegnati a Meghiddo. negli anni successivi, da scoprire quale
meglio nella seconda decade dell'VIII secolo a.c. alto livello di vita e di prosperità avesse raggiunto all'epoca di
La Siria, che poco tempo prima aveva rappresentato una ter- Geroboamo II quella grande città, dotata di innumerevoli edifici
ribile minaccia sia per Israele sia per Giuda, non si era piti ripresa pubblici ed eleganti abitazioni in pietra.
daLl'ultimo attacco degli Assiri, quello condotto nell'806 da In effetti, gli archeologi che hanno lavorato agli scavi di
Haclad-Nirari IIl, il quale aveva espugnato Damasco c preteso Cazor ®. hanno rinvenuto i resti di alcuni tra i piu begli edifici
un enorme tributo, prima di essere richiamato in patria a sedare israclitici 'dell'antichità, che risalgono appunto al regno di Gero-
una rivolta scoppiata nel nord del suo paese. Alla morte di boamo II. Durante il rinascimellto d'Israele dell'VIII secolo,
Hadad-Nirari, sopravvenuta nel 784, l'impero assiro precipitò sulle rovine dcI grande deposito f..ltto costruire circa un secolo
in un periodo di disordini, che durò quasi mezzo secolo; il che prima da Acab in questa località sorsero negozi, botteghe e case,
imperli la realizzazione di ulteriori imprese e conquiste a occi- la cui fattura ha notevole pregio artistico e tecnico, e indubbia-
dente. Per di piu, dopo l'invasione di Sisach, alla fine del X mente aveva richiesto l'impiego di manodopera esperta. Una di
secolo, l'Egitto era stato un fattore militare o politico di ben queste case presenta un cortile interno di circa 9 metri per 8, sul
scarso rilievo in quella regione. quale si aprono due grandi stanze, affiancate da tre più piccole.
In questo frangente favorevole, sorsero contemporaneamente Altri edifici erano costruiti su due piani e dotati di scale di
in Israele e in Giuda due sovrani di eccezionali capacità, otti~a fattura, ancora perfettamente agibili dopo pitl di 2.700
entrambi destinati a godere di un lungo regno. Geroboamo Il, alll11.
figlio di loas di lsraele, salf al trono di Samaria ((j) nella cartina Le suppellettili domestiche rinvenllte in queste abitazioni
della pagina accanto) nel 786 e regnò per quarant'anni; Ozia testimoniano anch'esse di lIna certa prosperità economica e di
(chiamato anche Azaria) successe allo sfortunato padre, Amazia grande abilità artigianale. Si usava una grande varietà di vasel-
di Giuda, come re di Gerusalemme ® e regnò per quarantuno lame finemente lavorato, come pure coppe e macine di mulino
anni. Durante il governo di questi due sovrani, entrambi gli ricavate nel basalto locale. La scoperta di maggior rilievo arti-
Stati conobbero periodi di insolito splendore e prosperità. stico è un cucchiaio d'avorio, usato per la preparazione dei
cosmetici, dal manico elegantemente intagliato con un nlotivo a
La prosperità di Israele sotto re Geroboamo II palmetta rovesciata, molto comune nel Medio Oriente di quel-
Sovrano energico e capace, Geroboamo Il cercò subito di sfrut- l'cpoca; anche la parte convessa del cucchiaio presenta una deli-
tare il vantaggio su Damasco che il padre aveva acquistato ad cata lavorazionc: una testa di donna, sulla cui capigliatura sono
Afek CEl, e riportò importanti vittorie militari, delle quali, però, posate due colombe. Altri raffinati e lussuosi oggetti d'avorio,
sfortunatamente si sa ben poco. L'unica fonte scritta è rappre- sempre dell'epoca, sono stati rinvenuti tra le rovine, ma solo in
sentata dal libro di Amos (6, 13), dove si trova un rapido cenno corrispondenza dei palazzi rcali.
alla conquista di due città. Ci si deve. perciò, basare sulle attuali In seguito a un terremoto che danneggiò Cazor verso la metà
conoscenze dell'assetto geografico del paese c delle tattiche mili- dci regno di Geroboamo, probabilmente intorno al 760, altre
tari dell'epoca, per ricostruire a grandi linee la strategia seguita splendide case sorsero in questa località; il che 110n lascia piu
da Geroboamo. dubbi sul livello di prosperità di Israele durante la seconda metà
È chiaro che si diresse contro Lodebar @:l, città che control- dci regno dci grande monarca.
lava un altopiano strategico e una pista importante verso l'in- Ma tra le rovine di Cazor si può scoprire qualche cosa ancora.
terno della regione di Basan e Galaad: era il primo passo neces- Anche se dopo il terremoto la vita normale cra ripresa come al
iario se si voleva arrivare a Ramot di Galaad (@ nel riquadro solito, le fortificazioni subirono invece drastiche modifiche. Gli
piccolo), la città da tanto tempo contesa, che si trovava circa 40 edifici che si trovavano nei pressi della collinetta vennero demo-
:hilometri più a est. L'unico altro sito menzionato nell'attacco liti, in modo da rafforzare la cinta di mura, che ora venne dotata
ii Geroboamo contro la Siria è Karnaim (@ nel riquadro picco- di contrafforti sporgenti e rientranti, capaci di offrire migliori
o), oggi un ammasso di rovine, su una pista principale che si postazioni per rintuzzare sui fianchi gli attacchi degli assedianti.
ipingc verso settentrione, da Ramot di Galaad in direzione di Allo strategico angolo nord-occidentale della collinetta venne
Jamasco. Ora che sia Afck sia Ramot erano nelle sue mani, aggiunta un'imponente torre a sezione rettangolare. che misu-
::ieroboamo aveva la possibilità di avanzare su Karnaim con- rava lO metri per 7; le difese della porta principale dclla città
emporaneamente da ovest e da sud. Ma la sua offensiva andò vennero migliorate e rafforzate. È il segno che ulla certa preoc-
)en oltre il limite meridionale dell'altopiano di Basan: arrivò cupazione dovette percorrere il paese quando il gigante assiro
ìno a Damasco e si spinse ancora piu avanti. Al termine della ricominciò a dare segni di risveglio.
:ampagna, gli Israeliti avevano esteso il loro dominio fino a
~ebo-Camat, piu o meno ai confini settentrionali dci regno un Amare profezie
empo governato da Davide e Salomone. Anche presso altre genti serpeggiava una crescente tensione e un
Con le foreste e i pascoli di Galaad di nuovo in mano agli senso di malessere, malgrado la prosperità di cui potevano
sraeliti, con la minaccia aramea almeno per il momento neutra- disporre. Due anni prima dci grande terremoto, un uomo stra-
izzata, e con i tributi versati dalle varie popolazioni via via ordinario della tribù di Giuda, che si ,era recato al nord per
otto messe, Israele conobbe un periodo di prosperità che sol- visitare il santuario di Betcl @, aveva cominciato a predicare un
mto raramente aveva goduto da quando si era separato dal messaggio di sventura per Israele: era Amos di Tekoa, il primo
egno meridionale di Giuda. La popolazione si accrebbe note- dei grandi "profeti scrittori". Nel libro di Amos (3,15), il pro-
olmente e, come rivelano gli scavi archeologici, dilagò al di feta ammonisce: « andranno in rovina le case d'avorio », frase
lori delle mura delle città. I reperti attestano anche l'aIto livel- che viene interpretata dagli studiosi Gome un riferimcnto agli
) artistico raggiunto qall'artigianato in quel periodo. A Me- splendidi ornamcnti e ai preziosi intarsi d'avorio che avevano
hiddo (2), importante centro amministrativo del regno, gli reso famoso in tutto il regno il palazzo di Geroboamo, eretto
:avi compiuti agli inizi del secolo hanno riportato alla luce un sull'acropoli di Samaria (agli inizi dci Novecento, gli archeologi
lagnifico sigillo, che porta l'immagine di un leone ruggente e hanno rinvenuto i resti del palazzo, che aveva subIto il saccheg-
. scritta (( Sema, servo di Geroboamo ). gio e la distruzione degli Assiri: erano ancora evidenti le tracce
Probabilmente, Sema cra il governatore della regione e l'og- della sua opulenza e deLl'altissimo livello artistico dclle sue strut-
etto il suo sigillo ufficiale. Restava ancora agli archeologi ture). Amos puntava il dito accusatore a indicare i mali sociali
33"00'
"
Copyrighl Cl I?SI Thc Rc~dcr's Digol Associmon, Illc.

40'

• Regno di Geroboamo II

Regno di Ozia

W'
x Battaglia campale

, "'~
32"00' ..
~
<

'O'
....
.~.
0:.

,.' G
• Bersabea
@
I
I

,.' .o'
l'l ";,)L.ll " IJtl IJUJ:::. l{tLd'll

'1II1I1I1J1lJllJllJ/JllIIIIJIlIIIIIIIIJIIJIIIIIIJllJllIIJIIJIIJIIIIIIJlJIIIIJlfllJlJIIlfllfll fii JlJllJllJllllllfII JlJllIIJlfIIJ/JIIJIIJIIlfllfllJlJllllllfIIfIIJ1I1I1J1J11I1J1I1J11f11J11J11I1I1I1J11J11J11J11J11J11J11J11f11J11J11J11J11J11f11l1Jl

C
co,,:;;,' "'98'11k Il,,d,,', D"", ~''''m', h" \, I POTENTI ASSIRI
Nell'VIII secolo J.C., l'impero assiro, che il profeta Osea paragona a
(I un'aquila su\lJ CJSJ dci Signore (Os 8, t), aveva già alle spalle 1I1lJ
)J

tradizione centenaria di conquiste c saccheggi. Fin cbl 1100 a.C., il


./URART:C'l',
sovrano assiro Tiglat-Pilezer I si era fatto chiamJre con orgoglio "il re dci
l/1{O ~ (/Il
mondo" (sotto il suo scettro si trovava gran parte della Mesopotamia,
l ClI{II di
Unmo anche se soltanto per un periodo piutrosto breve) e una lunga seril' di
Carchemis. .Carrall • Khorsabad
successori si sforzò di seguire il suo esempio. DurJ.lHl' la mJ.ggior parte
dci IX secolo, l'Assiria conobbe un pl'riodo di grande potenzJ. espll"l1dorc
·Aleppo Ninive· "'1
sotto la guida di sovrani l"I1crgici c decisi, che piu volte si spinsero a
TlM Nimrud. J"oS' occidente per sottomettere le popolazioni di quelle regioni e pretendere il
.n~ .Camat ; .
7 .. Karkar ;p Ecbalana pagamento di tributi da un gran numero di Stati, fra i quali si trovava
Rilila , "" ~ I
.r- ~.., anche il regno settentrionale di Israde. Con l'avvento al trono, nel 745, di
Dan~aco .....<1t- Q-i Tiglat-Pilezer III, sovrano scaltro c potente, l'Assiria iniziò una nuova
Cazo • lo) epoca che avrebbe visto una fortulw militare ed economica senza prece-
Babilonia _~,(
-Susa denti per quell'impero.
I~ ElE , N' .0.,
achis. -Gerusalemme lppur 'Y; ~L AM l! fatton: più importante di quell'espansione era rappresentato dal cde-
:.l~ GIUDA U,· berrimo esercito assiro: immenso e ben organizzato, sotto il comando di
esperti comandanti, che conducevano in battaglia truppe ben addestrate e
disciplinate, circondate da un'impafl'ggiabile reputazione di brutalità,
costituiva la forza militare pill temibile di quell'epoca. Un fattore chiJ.vl'
del loro successo militare era l'imbattibile tattica di assedio sviluppata
dagli srrateghi assiri. Testimonianze dell'epoca, come il bassorilievo qui a
destra, che immortJ.1a l'assedio di Lachis cd è stato rinvenuto nel palazzo
di Sennacherib a Ninive, illustrano alcune tJ.ttichc assire, che compren-
dono l'utilizzo di particolari macchine belliche: si trattava di torri di
legno, montate su ruote, che si pott'vano spingere su per rampe di legno
fino alle mura dc1b città assediata, e che trasportavano all'interno arcieri e
arieti dal maglio di ferro.
Grazie a tattiche militari ben studiate e alla politica di deportare Ilei pill
remoti angoli dell'impero gran parte delle popolazioni sconfitte, l'Assiria
estese il suo potere J. un territorio pill vasto di quanto fosse mai riuscita a
conquistare nessun'altra nazione dcII 'antichità fino a quel momcnto.
Nella prima metà dci VII secolo, l'impero raggiunse la sua massima
estensione (v. la cartina qui a sinistra), che toccò l'apice nel 663 con la
conquista di Tebe, IJ. capitale dell'Egitto. Ma la storica marea subito si
ritirò: l'Egitto riacquistò la sua indipendenza e, per la maggior parte dci
suo rcgno, il re assiro Assurbanipal (668-627) fu costrl'tto a destreggiarsi
tra due focolai di tensione alle estremità opposte dell'impero. Questa
I.'IMPEIW DI ASSURHANIPAL. Ra.{]j!illl/se la SIla lIIassima situazione indeboH al massimo le risorse dell'Assiria c, appena quindici
espal/siolle (il/ giallo /Iella cal'lil/a) soflo qlles,o SOllra/1O anni dopo b 1110rtl: di Assurbanipal. quello che era stato un gigante
(Ile! bassoriliello sopra), /10/1/0 w/tissimo, chefccc invincibile fu messo in ginocchio, soppiantato da Ull ah:ro, il cui nOl11e
mao.,?/ierl' /11/ 'iII/pOI/CII te biblioteca di talla/elle d'(/~l!illa. avrebbe risuonato da lIn capo all'altro degli allnali biblici: l:bbilonia.

Illlllllllll/lllllllllllllllllllllllllllllllllJIIlIlIIlIIlIIlIIlJllIIlIIlIIlIIlIIlIIlIlIIIlIIlIlIJlIJlIIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIIlIlIIIIIIIJ/lII1II11111111J1II1II1II1II1II1II1IIIIIlIIlIIlIIIIJIIIIJlIIIIIIIIJIIIIIIlIIlIIlIIlIIIIIIJIIJllJIIIIIIIIUI

i dalla prosperità nel paese: lo sfruttamento dei poveri da Espansione di Giuda sotto re Ozia
dci ricchi, la corruzione c la mancanza di giustizia nei A sud, ncl frattempo, Ozia aveva restituito a Giuda, almeno in
ali, il dcclino dci scnso morale, i problemi causati dall'a- parte, quella gloria che il regno non aveva piu visto dai giorni di
Icl vino e di altre bcvande inebrianti, l'ipocrisia in veste di Salomone. Amministratore di grandc talento, Ozia si mise con
: il travisamento delle pratiche religiose nei santuari del impegno a sfruttarc sistematicamente lc risorse econOiniche del
Israele aveva ormai ancora poco tempo, come un frutto paese. Fece scavare nuove cisterne per abbevcrare i suoi nume-
) maturo che porta già i segni del marciume, e il giudizio rosi armenti e promosse lo sviluppo dell'agricoltura a seconda
s:nore era già stato pronunciato: ( Ecco inf..ltti, io darò dclla natura del suolo: cercali nelle valli e nelle pianure, vigneti
e scuoterò, fra tutti i popoli, la Glsa d'Israele come si sulle colline,
il setaccio " (Am 9, 9), Una delle più notevoli realizzazioni di Ozia fu l'estensione
a, un giovane profeta contemporanco di Amos, cra dellc opere iniziate da Giosafat, a imitazione dci piano di Salo-
nato in Israele, ma non si sa csattamente la sua città di mone, per inserire nel Negheb nuove colonie militJ.ri c agricole
~. Meno severo del profeta di Giuda che cosi c1amorosa- e assicurarsi cosi il controllo delle vic commerciali in quella
andava condannando la nazione, Osea piangeva per la regione desolata, eppure di spettacolare bellezza. Questa rinno-
rra c implorava Dio di avcr pietà del suo popolo e di vata attività in corso nel Negheb era stata attentamente pianifi-
niarlo. Ma Jnche Osea vedeva chiaramente la nube cata ed eseguita con somma cura. Presso gli incroci delle vie
:iosa che si profilava a nord-est e il prossimo giudizio ed principali e in postazioni strategiche lungo il percorso, vennero
(( Come un'aquila sulla casa del Signore.. perché hanno erettc grandi e piccole fortificazioni, secondo un progetto mili-
:dito la mia alleanza e rigettato la mia legge" (Os 8, 1), tare di base, che prevedeva l'impiego di muraglie a casematte e
riferendosi all'Assiria (l'aquila) e all'infedeltà del popolo nOI1 Illcno di otto torri. Le colonie agricole crano si impiantate
:Ie verso il Signore, come pure a tutti i mali c le ingiusti- in prossimità di molte di queste fortezze, ma Ic località venivano
iali che anche Amos andava denunciando. scelte in base ai vantaggi militari che potevano offrire, piu che
LA H.INA~C11 A 1Jt.1 IJUt. 1<.t.L.NI

liIIl
'
'''""I1lIll""" Ill "'''"I1fIlIl"IlIllIllIl"llll'''"IlIllIllIllIl''''''IIII11"IlIllIll"IllIllIIlfIllIl"llllllllfIlIIlIllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllflllllllllllllllllllllllllfllllllllllllllllllllllllllllllflllllllllllllllllllI~

La cilrà del regllO di CiJl(/a.!il ==


LA l'llESA DI lACI·Il$. ==
presa d (lssal1o da S/'lIIlacherib ilei 701 (I.C.,
J
==
(' l'iII/presa 1'('1/11e i1111110rtalala iII lilla ==
serle fii /,nssorilievi .. iII questo
==
==
parriw/are, si vedol/o bClle ==
le II/a((h,l/(' belliche (hl' §==
apri,'allo/'(fl)l1l/za((/
(/d/e tl'l1ppl' assire. ==
==

Id
A,

==
==
IIlllllllllllUlUlUlUlUlUlUlUllllIllUlIllUlUlUlUlUllIlIllUlIllUlUlUlUlIllUlUlllllllUlUlUlUlUlUlIIUllIllUllIllllUlUl1II111U1111111U1I1I1IlIlIllIIllIllUlllllllllllllllllllllllllllnllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll~

per le risorse del terreno. Alcune località di grande importanza, terraneo lo convinse a portare un'offensiva militare contro la
come Arad @, Bersabea @ e Carina @, vennero dotate di Filistea. Si assicurò la Sefela, che venne annessa al regno di
nuove fortificazioni; ma vi erano anche altre «torri nella Giuda, e costrui lIna fortezza ad Azeka ~. Le difese di Gat @.
stcppa ", come le definisce il Secondo Libro delle Cronache (26, Asdod @e labne @ vennero rase al suolo, c labne c Gat furono
"IO). GH archeologi sono stati in grado di identificarne diverse, incorporate al territorio di Giuda, insieme a parte della regione
anche se non tutte. controllata in passato da Asdod. Infine, Ozia estese la sua auto-
Ozia, inoltre, rafforzò le strutture difensive di Gerusalelllme. rità sul porto di loppe@, che era stato l'obiettivo fondamentale
Costruf spalti in legno sulla sommità dei bastioni e delle mura, della sua campagna bellica, insicme con la possibilità di assicu-
per proteggere i soldati impegnati a lanciare frecce o a scagliare rarsi le vie di accesso occidentali, sempre pericolosc e vulnera-
pietre contro il nemico. Si preoccupò altresf di riorganizzare bili, che conducevano verso i Monti di Giuda.
l'esercito di Giuda, equipaggiandolo a nuovo con « scudi e Si ha notizia anche di un'azione militare (( contro gli Arabi
lancc, cimi, corazze, archi e pietre per le fionde" (2 Cr 26, 14). abitanti in Gur-Baal c contro i Meuniti » (2 CI' 26, 7). Gur-Baal
Nella prin1J linea di queste truppe ben disciplinate vi erano i è una località ignota, ma i Meuniti sono stati idcntificati da
"prodi", un reparto d'assalto speciale che faceva risalire le sue alcuni esperti con Ic popolazioni del deserto di Edom, che pote-
origini al corpo di guardia personale del re Davide. vano rappresentare una minaccia all'autorità di Giuda sul tronco
. Con le sue nuove forze armate, Ozia llon soltanto si assicurò meridiollale della Via Regia. Anche se Ozia n011 aveva il con-
Il Negheb, ma rinnovò le spedizioni contro Edom, già intra- trollo della parte più settentrionale di quclla famosa pista, gli
pr~se dal padre, rioccllpando tutto il territorio perduto fino a Ammoniti che ne detenevano il dominio versavano un tributo
~zlon-Gheber (@ nel riquadro piccolo), che fece ricostruire :11 monarca di Giuda. Non si sa nulla di Moab in questo periodo,
ndan?ole l'aspetto di importante città portuale c centro com- ma i Moabiti non dovevano certo causare molti fastidi a questo
merciale dì spicco sulla via carovaniera dell'Arabia tra l'Egitto e re, « la cui [11113 giunse sino alla frolltiera egiziana, perché egli
Damasco. Il desiderio di Ozia di avere un porto anche sul Medi- era divenuto molto potente Il (2 CI' 26, 8).
Nel vortice della guerra
.Ila morte di Geroboamo Il, ncl 746 a.c., Istacle sprofondò ncl chc minacciava di rivelarsi fatale pcr tutti loro. Si trattava, però,
105 politico: nel giro di un solo anno, ben trc re si succedettero di un'imprcsa senza spcranza: per le sue vastc risorsc di uomini e
11 trono di Samaria. Dopo un regno durato solo sei mesi, materiali, era incvitabile che, da ultimo, l'Assiria sarebbe riu-
accaria, figlio di Geroboamo, cadde vittima di un attentato a scita a portare a compimento le suc ambizioni imperialistiche.
)!cam <CD nella cartina della pagina accanto) e la sua morte mise Ben presto, quasi tutti i rcgnanti si videro costretti a versare i
ne alla dinastia centenaria di Icu. L'assassino c successore di loro tributi all' Assiria, compresi Rezin di Damasco, Chiram di
aecaria, Sallum, detenne il potere solo per un mese, fin Tiro c perfino Zabibe, la regina dcll'Arabia.
uando a sua volta venne eliminato per mano di Mcnachem di Anche Mcnachem di Isracle era tra quanti pagavano il tributo
'irza. Un'idea del carattere di Menachcl11 c dell'opposizione qi vassallaggio a Tiglat-Pilezer, in realtà cullando la speranza
le lo contrastava nel suo tentativo di consolidare il potere si chc in tal modo non solo sarebbe riuscito a impcdire ai soldati
uò avere dallo spietato saccheggio di Tappuach 0, da lui ordi- assiri di mcttere piede sul suolo di Israele, ma avrcbbe anche
HO, nel quale (( fccc SVCIHrare tutte le donne incinte)} (2 Re 15, potuto ricever ne un aiuto per rafforzarc le sue traballanti pretese
J). Adottando silniii misure, Mcnachem riusd a imporre la al trono. Ma le richieste assire si rivelarono esorbitanti (mille
ropria autorità sul regno di Israelc, che fino a poco prima talenti d'argento), a tal punto che Mcnachcm fu costretto a
leva goduto dì grande potenza e prestigio, ma che in quei imporre una tassa di 50 sicli d'argento a tutte le famiglie facol-
iorni vcrsava in condizioni drammatiche. tose del paese. CosI, Menachem riuscl a tencre le redini del
In quello stesso anno 745, Tiglat-Pilezer III (chiamato anche potere per sette anni; ma il modo in cui cra asceso al trono, i
ul nella Bibbia) sali sul trono dell' Assiria e, grazie alle sue contributi imposti ai proprietari terrieri e l'atteggiamcnto acco-
:cezionali capacità amministrative e mìlitari, portò queU'im- modante verso l'Assiria contribuirono ad accrescere l'impopo-
:ro già tcmibile al suo pcriodo di maggiore espansionc (v. pago larità del sovrano. Il figlio Pekachia quasi non fcce in tempo a
~O). Il nuovo sovrano, inoltre, apportò un cambiamento radì- sedersi sul trono chc venne assassinato da Pckach in un colpo di
Ile alla politica imperialistica dell'Assiria: ora, le campagne stato architettato dai Galaaditi. Fu un atto, questo, che marcò
lilitari non venivano piu iIHraprese semplicemente per rastrel- una svolta profonda, e fatale, nella politica estera di Isracle.
re bottino, schiavi, tributi e vantaggi commerciali; a partire da Israele e la Siria, cOSI spesso accrrimi ncmici nel passato
.IcI momento, tutti i territori invasi sarebbero stati annessi recentc, dccisero di unire le loro forze e Pckach si alleò con
l'impero assiro. Il piano prevedeva anche la dcportazione di Rezin, in un ennesimo tentativo di formarc una coalizionc di
Itti i rappresentanti dci poterc locale e, nellc regioni appena difesa contro l'Assiria. Ma lota111 di Giuda, figlio di Ozia, che
mquistatc, l'insediamento forzato di gruppi ctnici già sotto- aveva assunto la funzione di reggente negli ultimi anni di vita
.essi, provenienti dai piLI remoti angoli dell'impero. del padre e Ofa regnava da solo, non ne volle sapere. Isolati fra le
loro montagne, i Giudei speravano che la tempesta sarebbe pas-
raele e Siria alleati contro gli Assiri sata da sola, cOSI com 'cra venuta. Quando lotam mori nel 735,
)ttando strenuamente, ma senza csito, per ripetere l'impresa il figlio Acaz vennc nuovamente sollecitato da Pekach e da
:11'853, quando erano riusciti a intralciare le ambizioni impe- Rezin. Delusi dal rifiuto di Acaz, Pekach e Rezin dccisero di
llistiche degli Assiri in uno scontro in campo aperto a Karkar, invadere Giuda, rovcsciare Acaz e sostituirlo con "il figlio di
>iccoli Stati a occidente piti volte inviarono una forza multina- Tabeel" (conosciuto solo con qucsto nome), che era favorevole
onale ad arginare l'avanzata dcgli Assiri. Gli annali di Tiglat- all'adesione di Giuda alla coalizione anti-assira. Quando ACJZ
lezer III identificano nel capo di qucsta coalizione un certo ebbe sentore che Israele c Siria avevano fatto causa comune
\zriau di luda", che non è altri che Ozia (o Azaria) di Giuda. contro di lui, «( il suo cuorc e il cuore del suo popolo si agita-
ffetto dalla lebbra e ormai cadcnte per la vecchiaia, questo rono, come si agitano i rami dci bosco per il vento Il (Is 7,2).
·ande monarca tentò di radunare intorno a sé gli altri sovrani In qucsto momento d'incertezza e di declino, Israele e Giuda
:lla regione, pcr lottarc uniti contro la potcnza del nord-est, persero il controllo dclla Transgiordania, che passò in mano alla

MARIA, l.A CAPITALE DI ISHAELE.


r circa Wl secolo e //ICZZO, jìllo alla
IlIfa di Israele lIel721 a.C., la città
Sali/aria era stata la capitalc dcI
~'IO de! Ilord. Perla s//a posiziollC,
'la sommità ddla (ollina c!lc si vede
(e,ltro di qllcstafotografia, Samaria
,facile da difel/dere:fattorc c!le P;II
o,~lIi altro deve avere illfl//cllzalo
dccisione di Omr; di erigere la Sila
Jitale proprio iII questo lllogo.
t; scavi ar(heolo.~ici testimollia"o cile
maria era //Ila delle città p iii r;al,e
orcllti di Israele iII quei tempi,
la di IIIl/m e sede di lilla reggia
IIlellra. Fra le roville SOl/O stati
vell,,'i pill di 500jrallllllellli
oggetti d'allorio fiI/l'mCII/e
arsiato, Irlfti di sqrlisitafatlllra.
30·

Siria quando Rczin inviò un esercito a sud, lungo la Via Regia,


per estendere la slIa autorità su Ezion-Ghebcr @. Ma si trattava
di un'autorità piuttosto instabile, c il dominio arameo su gran
parte della Transgiorclania. in particolare al sud, conobbe breve 33"(Xr
durata: venne facilmente rovesciaw non appena le popolazioni
locali fecero valere i propri diritti.
Rczin inviò anche un contingente militare in Israele per con-
giungersi alle forze di Pckach. ed esercitare p.r~ssion~ S~I Giuda.
E possibile. e perfino probabile. che la coahzlone 51 sta mossa
lungo la via pie, diretta, passando da Afek 0 e da Lodebar@, di
nuovO in 111ano agiI ArameI. Visto che lo scopo pnnclpale di
Pckach c Rezin era quello di intimorire gli abitanti di Giuda c
rovesciare il trono di Acaz, gli eserciti alleati invasero Giuda
direttamente dal confine settentrionale e, ncU'infuriare di un'a-
spra battaglia, strinsero d'assedio Gerusalemme@. Nel corso di
questa campagna, fu rastrellato un ingente bottino e preso un
gran numero di prigionieri. Quella povera gente, aff.1mata,
assetata, priva d'indumenti e in pessime condizioni fisiche e
morali, venne dapprima condotta a Samaria 0. Ma il profeta
Odcd denunciò i misfatti di Israele, dicendo che la nazione
aveva peccato già abbastanza, senza aggiungere quest'altra tra-
sgressione. Quando anche diversi capi del paese unirono le loro
obiezioni a quelle di Oded. i prigionieri furono rifocillati, venne 32"00'
loro dato di che coprirsi e si pensò a medicare le loro ferite; poi
furono condotti a Gerico @. Da questo piccolo incidente tra-
spare forse un indizio dell'opposizione che si addensava nel
paese contro Pckach c la sua politica. In ogni caso, non era certo "
una notizia tale da confortare il re di Gerusalemme.

Giuda chiede aiuto agli Assiri


Ancor piu in preda alla disperazione e ormai sull'orlo del
panico, Acaz prese in considerazione l'idea di lanciare un
30·
appello a Tiglat-Pilezer. In quel momento cruciale, il sovrano
venne affrontato da Isaia, uno dei piu grandi profeti dell'antico
Israele. (l Fa' attenzione e sta' tranquillo )), lo confortò l'uomo
di Dio, « non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due
avanzi di tizzoni fumosi )) (Is 7, 4). La speranza dì salvezza, per
Giuda, era tutta nella sua fede in Dio. La stirpe reale, benché
rimasta allora senza prole, non era destinata a spegnersi: la gio-
vane regina avrebbe dato alla luce un figlio, a cui sarebbe stato
imposto il nome di Emmanuele, che significa "Dio con noi".
Inoltre, Sion, la santa collina di Dio a Gerusalemme, era invio- 31"00'
labile, secondo Isaia. Ma anche se Gerusalemme fosse caduta in
mano nemica, sarebbe pur sempre sopravvissuto un nucleo dì
uomini giusti. Una valutazione realistica della forza effettiva di
cui disponevano quei due « tizzoni fumosi », Israele e la Siria,
avrebbe mostrato chc la coalizione ostile rappresentava per
Giuda un pericolo di gran lunga minore. in confronto ai temi bili
Assiri e alle loro sconfinate ambizioni: con queste parole Isaia
consigliava e confortava l'amareggiato monarca.
Ma gli Israclit.i e gli Aramei non cessavano di esercitare pres- LEGENDA
30·
sioni su Gerusalemme. E, proprio in quel momento critico,
alcuni antichi nemici di Giuda colsero l'occasione per sferrare il .Attacchi di Siri" e Israele il Giuda
loro attacco. Edom non solo riconquistò l'indipendenza, ma si
imposscssò di tutta l'Araba ®, con lc suc risorse minerarie, fino O Incursioni degli Edomiti
ad Ezion-Ghcber. Appena le difese di Giuda crollarono sul
Incursioni dei Filistei e città
fronte meridionale, le incursioni edomite si spinsero in profon- • cadute in loro mano
dità nel Negheb @. A occidente, i Filistei non solo riuscirono a
riprendersi quello che avevano abbandonato nelle mani di Ozia, ,.
ma espugnarono Bet-Semes@, Soco @, Timna @, Aialon @e
Ghimzo @. In tal modo, le entrate di due delle vie di accesso da 30"00·
t
,,
occidente pill importanti e piu esposte di Giuda, la Via di Bet- J /
Coron e la Via di Bet-Semcs, erano cadute in mano ai nemici di ìp .,"
Giuda c, quindi, risultavano ormai in utilizza bili per Acaz. Per di
2,0
"
piu, i Filistei assaltarono Ghederot @ e compirono razzie nel Copyright O 1981 The Readus Digest>
Negheb @, saccheggiando e distruggendo la rete di colonie
militari e agricole impiantata da Ozia.
Incalzato e minacciato da ogni parte, il re di Giuda si decise a
lanciare il fatidico appello a Tiglat-Pilezer.
~

~ --_.~~~~.
~-..Jk
..:::::t~....:.-~
UNA CASA
_~ __ ~~~ _. _ ... ~;;t
ISRAELITICA
A SICHEM
QU;llldo Geroboamo l S;l!i 31 trOllO di IsrJ.c1c nel 922
a.C., scelse COI11(' sua Glpitale Sichctl1, il luogo dove
Abramo avcv;ì cretto il primo 3ltarc nella terra di
Canaan, forse un migliaio di anni prima. Sebbene la
Glpitalc dci regno fosse subito dopo spostatJ altrove
(dapprima a Tirza, poi J Samaria), Sichclll restò Ull
importante centro 31111llinistrativo pcr l'esazione dclJc
imposte in tutto il corso della stori;) del regno del
nord. Distrutta dagli Assiri nel 724 a.c., llU subito
ricostruita, la città scomparve come inscdiJll1cnto
limano verso la fine dci II secolo a.c. Tuttavia, ap-
profondite indagini ;lrcheologichc, condotte a Si-
ChClll negli ultimi decenni, 11311110 portato alla luce
molta parte dell'antica cittJ.
La ricostruzione di queste due p:J.gine ispir:J.ta alle
indagini di G. Ernest Wright e Edward F. Campbell
jUllior, richiama alla vita una tipica abitaziollc israeli-
tica dell'VlJI secolo a.C. In m:J.l1Clllza di legname
adatto alla costruzionc, gli Israeliti si servivano della
pietra per edificaI"(: le loro case, ricoprendone poi le
parcti con Ull intonaco di fango. L'cntrat:J. (a destLl,
nella pagina accanto) immctteva in un cortile interno
che serviva, fra le altre cose, anche da cucina all'aria
aperta. Sul cortile si aprivano due locali, dai pavi-
menti di acciottolato, adibiti a stalla per gli animali
domcstici della famiglia, c altre due stanze, piCI picco-
le, riservate ad abitazione. Dal lato opposto all'elltl":J.-
ta (in primo pialla), si apriva una sala comune, di
circa 2 metri per 7. Le tr;1Vi di legno del soffitto (tron-
chi tagliati a metà) sostenevano un secondo piano,
che si raggiungev:J. per mezzo di una scda c ospit~va
probabilmente le stanze da letto. Di Il, un'altra scalet-
ta dava accesso al tetto J terrJZZO, dovc in grandi orci
venivano conservate le provviste alimentari, come
cereali e olio. D'estate, i membri della famiglia. dor-
mivano anche sul terrazzo, dove potevano godere
della fresca brezza notturna.
Abitazioni di questo genere, che dovevano appar-
tenere a famiglie piuttosto Jgiate, si sono trovate sia a
Sichem sia in altre città di Israele dello stesso periodo
e sono tutte simili per dimensioni e disposizione.
La caduta d'Israele
a richiesta di soccorso inviata dal re Acaz di Giuda a Tiglat- un'offcnsiva dirctta a Isracle, con l'intenzione cvidcnte di sotto-
ilczcr III ebbe conseguenze immediate c di vasta portata. mettere la Galilea c invadere la regione di Galaad, per tagliar
ome aveva avvertito il profeta Isaia, il sovrano assiro 110n fuori la Siria sia dal lato occidentale sia da quello meridionale.
leva poi tanto bisogno d'incoraggiamento: infatti, aveva già Ora toccava a Pekach sopportare le disastrose conseguenze della
~onti i piani per annientare la potenza della Siria c annetterne il sua alleanza anti-assira stipulata con Rezin, re degli Amorrei.
rritorio al suo impero. Sapendo che l'Egitto si sarebbe oppo-
o ai suoi programmi, intendeva inoltre prevenire qualsiasi Distruzioni a catena
tcrferenza dal sud. Perciò, il piano prevedeva tfe campagne Le intenninabili colonne ncmiche marciarono alle falde del
ilitari, che avrebbero avuto lo scopo di neutralizzare l'Egitto. Montc Ermon, alto piti di 2.800 metri; superarono poi il valico
Jlarc la Siria C, infine, distruggere il potere di Damasco. tra le montagne del Libano e dell' Antilibano, per discendere
Pare che Israele non rientrasse nei disegni di Tiglat-Pilezcr, se nella grande depressione presso le fortezze israclitiche di lion e
)11 in quanto il sovrano assiro avrebbe dovuto attraversarne il Abcl-Bet-Maaca 0, che costrinsero facilmente alla resa. Questa
rritorio per recarsi a sferrare il suo attacco contro l'Egitto. strada, altrettanto importante oggi come lo era stata nell'anti-
uttavia, l'alleanza stipulata da Pekach con Rezin di Damasco chità, si snoda ai piedi delle colline della Galilea, tenendosi lon-
'eva messo Israele in una situazione piu pericolosa di quanto tana dal bacino del Lago Huleh c dalle vaste paludi presenti in
mprevidente sovrano israclita non avrebbe potuto immagi- quella zona. A sorvegliare questa via di accesso verso l'interno
Ire. Quando Tiglat-Pilczer ebbe infine raggiunto i suoi scopi del paese si ergeva Cazor @, Ulla possentc roccaforte eretta su
,Ile tre successive campagne dci 734, 733 c 732 a.c., il regno una collinetta di lIna quarantina di mctri di altezza.
Israele era già stato colpito a morte. Gli scavi archeologici condotti a Cazor hanno confermato che
gli Assiri presero d'assalto la roccaforte dal versante orientale
li Assiri sulla strada dell'Egitto della collinetta, che presenta un pendio relativamcnte meno
cl 734, l'esercito assiro si mise in cammino verso sud, costeg- ripido. Da qucllato, la distruzione fu talmentc grave che rima-
ando il litorale lungo la Via dci Marc, per raggiungere il Tor- sero soltanto le fondamenta degli edifici; dappertutto, sulla col-
nte d'Egitto, che costituiva la frontiera tradizionale egiziana a lina, erano evidenti le tra ccc di un assalto ferocc e, negli edifici
"d-est. AI di là di Tiro «Il nella cartina della pagina accanto) c militari e nelle abitazioni civili, il suolo era cosparso di detriti.
:co @, si presentò il problema di oltrepassare in tutta SiClI- Ben poche sana le suppellettili di valore rimaste sepolte tra le
lza il Monte Carmelo. In un certo punto, solo qualche centÌ- rovinc, a testimonianza del saccheggio metodico compiuto dai
io di metri separa lo scosceso promontorio dal mare. Senza il soldati assiri. Alla fine, Cazor venne data alle fiamme: lo strato
ntrollo sulla regione circostante, condurre un esercito, per di cenere, ancora nera, che ricopre la collinetta, raggiunge in
tanto potente, attraverso un passo cosf angusto rappresentava alcuni punti lo spessore di quasi un metro. I reperti parlano di
! rischio militare inaccettabile. Per questo motivo, gli Assiri un'aggressione cosf drammatica e brutale che finora non ha
:ero una deviazione di lIna quindicina di chilometri verso l'in- trovato parallelo in nessun altro scavo compiuto nel paese.
'no dci paese, per raggiungere il primo valico importante Benché non si sappia con certezza quali siano stati i movi-
Ila catena dci Carmelo. Quale danno possa aver inflitto a menti dell'esercito assiro, sembra però che a Cazor Tiglat-Pile-
ade questa digressione, non è dato sapere. L'esercito risaif le zer abbia diviso le sue forze in tre battaglioni d'assalto. Il primo
ime propaggini del Carmelo a lokneam @, ne uscf a est di venne inviato nell' Alta Galilea lungo la strada molto frequentata
)r @) e si immise di nuovo nel tronco principale della Via del che passa da Kedes ® c da lanoach @, entrambe distrutte dall'e-
are in direzione sud, evitando quindi di porre l'assedio alle sercito invasore, per poi ridiscendere verso la costa ad Acco@.
incìpali città fortificate dell'interno. In seguito, questo primo contingente si diresse verso sud, que-
Si sa che, nel corso di questa campagna, Tiglat-Pilezer sferrò sta volta passando tra il Monte Carmelo e il mare. Una volta
attacco contro Ghezer ®. benché non sia chiaro il motivo superato Dor@, le sue tracce si perdono; forse si diresse ancora
~ gli fece decidere di distruggere questa città fortificata. Forse piu a sud per portare rinforzi alle guarnigioni piazzate lungo il
sua vicinanza al ramo orientale della Via del Mare, a soli 8 Torrente d'Egitto.
ilo metri di distanza, era considerata una minaccia. Gli archeo- Il secondo e il terzo contingente si spostarono da Cazor verso
~i che hanno condotto gli scavi presso Ghezer hanno rinve- sud, in direzione di Kinneret @, dove si divisero. Uno prese la
to dovunque le tracce di un'ingente distruzione; i resti delle strada verso sud, fino a Pehcl~, girando poi a est vcrso labes di
:e dì questo periodo, che sono stati riportati alla luce, recano Galaad, mentre una sua parte proseguiva verso sud lungo la
:ora i segni delle fiamme, testimonianza drammatica di un pista che passa da Macanaim @: cosi le forze assire invasero da
mde incendio che aveva devastato 1a città. L'antica porta di piu parti il territorio di Galaad.
omone. che era stata ricostruita in epoca piu recente. di strut- Il terzo contingente seguf per un tratto la Via dci Mare verso
·a possente e ancora in uso, venne alla fine abbattuta in questo la Bassa Galilea, risalendo dalla depressione in corrispondenza
jodo. Tra i bassorilievi che decorano le pareti del palazzo di dci vulcano estinto che sorge nei pressi di Adama; poi continuò
~Iat-Pilezer a Nimrud si trova conferma dell'assedio e della il cammino verso ovest, attraverso la valle centrale della Bassa
lquista dì Gazru, cioè Ghezer. Galilea, espugnando via via le città di Ruma, Cana, lotba e
Jopo aver espugnato Gaza @, Tiglat-Pilezer marciò verso il Cannaton @. Da Cannaton, una vallata porta verso sud fino alla
rrente d'Egitto, dove procedettc a insediare le sue ingenti grande pianura della Galilea, al di là della quale sorge la città di
ze, in modo da contenere qualsiasi tentativo da parte della Meghiddo@.
:enza rivale del sud. Il successo di breve durata raggiunto da In posizione strategica per il controllo dell'Vadi Ara (un pas-
~Iat-Pilezer era forse dovuto, da una parte, allo stato di debo- saggio principale, intagliato dalla natura attraverso le montagne
la in cui versava l'Egitto in quel momento e, dall'altra, alla del Carmelo, di cui usufruiva anche la Via del Mare), Meghiddo
lOrdinaria supremazia militare dell'Assiria. Quando poi era da lungo tempo una città-fortezza c, in questo periodo, era
gitto ptocurò difficoltà ai successori di Tiglat-Pilezer, lo fece anche una delle piu importanti città di Israele, il centro ammini-
lrattutto fomentando sedizioni e sommosse locali nei territori strativo cui facevano capo la maggior parte dei territori setten-
lquistati, oppure inviando eserciti non molto efficienti a cer- trionali dci regno. Meghiddo venne assalita, con tutta probabi-
e di ristabilire il controllo egiziano nella zona di Gaza. lità, dal contingente assiro che aveva attraversato la Bassa Gali-
.:anno seguente, il 733, gli Assiri fecero ritorno per sferrare lea, forse con il rinforzo di alcuni distaccamenti di quel contin-
LA CADUTA D'ISRAELE

20' 40' 3S"OO'

IO IS 20 2S JIl"m

Copyrighl@I981 Thc Uudcr's DigC51 Associ~lion. l'l(:.

33"00'
LEGENDA

•. Campagna assira del 734 a.C.

O Campagna assira del 733 a.C.

• Campagna assira del 732 a.C.

Ciuà ribelli

MARE GRANDE
'JfAR \fEDITERRANf:O)

32"00'

'O'

Mare
Salato

L' ••
Gaza
.~
.:(.
.. ,,
(Mar Morto)


..
0• • • • • • _
A CADUTA I)'ISRAELE

ente che, dopo aver percorso l'Alta Galilea, era disceso verso il Tcmpio di Gcrusalemme, spostando l'altarc del Signorc dalla
13re. Benché già difesa da posscnti fortificazioni da tempo sua posizione di prcmincnza. Pcr Acaz e i suoi consiglieri, la
nmcmorabilc, Mcghiddo, in un certo periodo del regno israc- sottomissione era l'unica strada possibilc che offrisse loro una
tico, probabilmente all'epoca di Acab. era stata dotata anche di qualche garanzia di sopravvivenza.
Ila muraglia a contrafforti alternativamente rientranti c spar-
enti, per permettere di colpire sui fianchi gli assalti degli assc- La caduta di Samaria
ianti. Protetti dalla cinta di mura, vi erano in città molti edifici Tiglat-Pilezer mori nel 727. Comc capitava molto spesso nel-
ubblici di notevoli dimensioni, due grandi scuderie c vaste l'antichità al venir meno di un sovrano potente, le popolazioni
)I1C residenziali con robuste case in pietra. sottomesse delle regioni più rcmotc dell'impero si ribellarono.
Le tracce clelia distruzione assira a Meghiddo non si prcscn- E Israele non fece eccezione. Fingendo sudditanza e lealtà al
lIlQ cosi sconvolgenti come a Cazor, forse perché gli Assiri si nuovo monarca assiro, Salmanassar V, Osca inviò richieste di
fcoccuparono di ricostruire gran parte della città c, cosi aiuto al sovrano dell'Egitto. Riccvuta rassicurazionc dal debolc
\Cendo, rimossero quanto era stato preccdentemente cdificato. faraone (si trattava probabilmcnte di Tiraca, della XXIV Dina-
la la portata dell'attacco di Tiglat-Pilezer contro Meghiddo stia), Osea smise di versarc il suo tributo a Salmanassar: gesto
uò essere misurata dalla constatazione chc gli Assiri ricostrui- che equivaleva a una dichiarazionc di rivolta. Troppo tardi Osea
)no la città in base a un piano urbanistico totalmente divcrso. I si accorse del suo sbaglio: aveva toccato un nervo molto sensi-
ruppi di case erano disposti lungo strade diritte, chc si in terse- bilc nei vertici assiri, la minaccia potenziale che per loro l'Egitto
Ivano tra di loro ad angolo retro cd erano orientate in modo rappresentava. Salmanassar si mossc contro Israele e il re Osea
iverso da qucllo della Mcghiddo israelitica. La città cosi risorta venne fatto prigioniero, forse mentre si stava recando dal
iventò il centro amm.inistrativo di una nuova provincia assira sovrano assiro per implorarnc il pcrdono. Migliaia di abitanti
enominata Maghiddu. Isaia chiamò questa provincia Galil- delle cittadine e dei villaggi di Israele fecero appena in tempo ad
;oim ("distretto o regione dci popoli stranieri"), mentre oggi è ammassarsi al riparo delle mura di SJmaria Qj, che gli Assiri
Jnosciuta sotto il nome di Galilea. Tutto il territorio setten- arrivarono a cingere d'asscdio la città.
'ionale del regno di Israele venne incorporato all'impero assiro, Benché le forze assire non avc:sscro incontrato alcun ostacolo
Ientrc il litorale a sud del Monte Carmelo, fino al torrcnte sul loro cammino fino a S:llllaria, trovarono la città, arroccata
.ana, vcnne annesso con il nomc di provincia dì Dar. sulla sua collinetta solitaria, 1110lto difficilc da espugnare. L'asse-
dio si protrasse per tre anni, lino degli assedi piti lunghi di cui si
j]j ultimi tentativi per sopravvivere abbia notizia nell'antichità. E, anche sc Salmanassar mori ncl
. Samaria, nel frJttcmpo, Pekach caddc vittima di una congiura frattempo c venne sostituito da Sargon Il, il cambio della
l'dita da asca, chc divenne l'ultimo re di Israele. Secondo gli monarchia non alterò affatto la situazione di Israele.
lnali di Tiglat-Pilezer, Osea si era avvalso dell'assistcnza assira Durante l'assedio. le soffcrenze della popolJzione alllTlenta-
er organizzare e condurre a tcrmine la cospirazione. Ma gli vano di giorno in giorno C gli animi sì inasprivano sempre più,
vvcnimcnti successivi avrebbero dimostrato che asea e i suoi finché gli Assiri non riuscirono ad aprirsi una breccia nelle mura
)stenitori a Samaria non erano poi cosi favorevoli agli Assiri c invadere la città. Era l'anno 721 a.C.: a due secoli dalla divi-
Jme le circostanze avrebbero potuto suggerire in un primo sionc da Giuda, il regno di Israele era giunto al termine. Nci
~mpo. Pcr il momento, tuttavia, il colpo di Stato servi a preser- suoi annali, Sargon si gloria di avcr trascinato via con sé, come
are un scnso d'indipendenza nel regno di Israele, i cui confini bottino di guerra, ben 27.290 abitanti di Samaria, che poi ridi-
rana già stati cosi drasticamcnte ridotti, anchc se ormai era stribui nelle regioni dell'Alta Mesopotamia c della Media. Si
liaro chc i suoi giorni erano contati. preoccupò, inoltre, di trasfcrire in Israele varie popolazioni
Israele aveva ormai abbandonato qualsiasi rivendicazione sul assoggettate altrove, insediando un governatore assiro e impo-
~rritorio di Galaad, c dci suoi possedimenti a ovcst del Gior- nendo i soliti tributi. Aveva riunito, infatti, quello chc rcstava di
ano restava sotto il suo controllo meno della metà. Le risorse Israele con la provincia di 001' e incorporato il territorio al suo
:lcora disponibili crano bcn grame, e gran parte di quel che impero sotto il nome di provincia di Samaria. I nuovi arrivati,
maneva dovcva csscrc versato come tributo all' Assiria. Il con il passar dci tcmpo, si fusero con gli Israeliti rimasti e die-
:nso d'indipcndenza che persisteva nel paese era soltanto un'il- dero origine ai Samaritani del Nuovo Testamento.
Isione: l'Assiria circondava da tre lati ciò che rimancva di In una nota a questa tristissima storia, Sargon accenna a foco-
;raele; le vie d'accesso, che dal nord conducevano a Samaria, lai di ribellioni e sommosse che si erano accesi a Camat, Dama-
rano ormai spalancatc, scnza che alcun presidio militare rima- sco, Samaria e Gaza. Era l'anno 720, c tali disordini pare siano
;0 intatto si frapponesse tra la grande pianura di Galilea c la stati sobillati dal re di Camat (uno dci regni aramei), ma vi si
lpitale. Un solo errorc, a questo punto, sarebbc bastato per trovavano coinvolti anche gli Egiziani. Sargon si mosse subito
ibrarc il colpo fatale alla vita del paese, e asea era proprio sul per sedare questi tumulti e sconfisse l'esercito egiziano che era
unto di commctterlo quando Tiglat-Pilezer mori. accorso in aiuto a Gaza @. Proscgucndo verso il sud, Sargon
Nel corso della terza campagna meridionale, nel 732, Tiglat- espugnò Rafia (@ nel riquadro piccolo): ne demoli le mura,
ilezer avcva finalmcnte espugnato Damasco, trasformando la diede alle fiamme la città e inviò in esilio più di 9.000 abitanti.
iria in una provincia dell'impero e deportando gran partc degli Ma ancora una volta, nel 713 O 712, gli Egiziani riuscirono a
bitanti. Poi, proseguendo verso sud, le forzc assire si crano fomentare tumulti, e questa volta il focolaio della sedizione
nche impadronite della regione aramea del Basan@. divampò ad Asdod @. In qucsta occasione, pare che anche
In qucsto periodo, Acaz di Giuda, che aveva inviato comc Giuda, sotto il nuovo re Ezcchia, comc pure Edom e Moab si
'ibuto al rc assiro le ricchezze del Tempio, della reggia e dci siano uniti alla ribellione. Isaia si pronunciò contro la partecipa-
alazzi dci principi di Giuda, ricevette l'ordinc di rccarsi a zione di Giuda, e Giud:!., Edom e Mo:!.b riuscirono a ritirarsi in
)amasco per offrire sudditanza al suo liberatorc, Tiglat-Pilczer. tempo, prima che i loro territori subissero danni troppo ingenti.
si sa, dal Secondo Libro delle Cronache (28, 20), che il Ma Asdod e il suo porto, Asdod-Iam, caddero in mano nemica
)vrano dell'Assiria « lo opprcsse anziché aiutarlo jl. Proprio c l'intera zona venne annessa come provincia assira di Asdod.
lcntre si trovava a Damasco, Acaz vide un altare pagano c sc ne Gat @, Ekron ®J e Ghibbeton ® furono gli altri bersagli presi
;ce costruire una copia. Già in varie occasioni, in passato, Acaz di mira dall'implacabile vcndctta assira. Azcka @, che control-
veva offerto sacrifici allc piu svariate divinità, nclla speranza lava la Via di Bct-Semcs c quindi l'accesso a Gerusalemme,
he gli vcnissero in aiuto. Ora, seguendo la tradizionc che vennc anch'essa espugna t:!.. Gli Assiri sapevano che, prima o
nponcva al vassallo di adottare le pratiche religiosc del suo poi, avrebbero dovuto passJre a vie di fatto anche COll Giuda. E
gnore, il rc di Giuda eresse l'altare al dio pagano nello stesso la storia dice che ciò avvcnnc molto prima del previsto.
Sennacherib attacca Giuda
Poco tempo dopo la definitiva distruzione di Israele, il sovrano del territorio di Ciuda e chc in quei tempi contribuiva ;]Jl'isola-
assiro Sargon Il pensò ad affrontare le ribellioni scoppiate all'e- mento del regno meridionale. Giuda non era certo incspugna-
stremità piti remota del suo impero qU:lI1do un principe caldeo, bile, ma le sue carattcristiche geografiche offrivano molti van-
di nome Mcrodacb-Baladan, riusci a strappare la città di Babilo- taggi naturali ai suoi difcnsori.
nia alla dominazione degli Assiri: un conflitto che si sarebbe Si prcsentavano, però, molti spinosi problemi di difesa pcr
trascinato per pitl di un decennio. Ritirando le sue truppe dalla Ezcchia. Una scrie di gole c strette valli, che si sono scavate un
Samaria e dai territori circostanti per Cronteggiare i disordini passaggio attraverso la regione dclla Sefela, offrono un accesso
sorti a oriente, Sargon rischiò di far riaccendere i tentativi di relativamcnte agevole al territorio ccntr::de di Giuda; la più
scccssionc nelle province da poco sottomesse sulle sponde dci importante è la Via di Bet-Semcs @, una pista naturale che
Mal' Mediterraneo. E, come si è visto, sommosse e ribellioni conduce fino a Gcrusalemmc. Gli avvenimcnti succcssivi
scoppiarono un po' dappertutto, nel 720 a.C., cOllle pure negli mostrano che Ezcchia conccntrò proprio in questo punto le sue
anni 713-712. Ezechia di Giuda, chc voleva rovesciarc la politica fortificazioni e chc Sennachcrib trovò non poche difficoltJ a
filo-assira del padrc, proprio ncl713-712 si unI allc forze contra- misurarsi con tali ostacoli. L'antica linea difensiva, voluta da
rie agli Assiri: una mossa che avrebbe avuto grandissimc riper- Roboamo lungo la frontiera scttentrionale di Giuda (v. la car-
cussioni di If a poco. tina a pago 111), indubbiamentc costituiva ancora il punto di
Alla fine, Sargon riuscf a soffocare qucstc sfidc alla sua auto- rifcrimento per i preparativi militari di Ezechia. TuttaviJ, a
rità chc gli venivano lanciatc dai poli opposti dci suo vastissimo giudicare dalle affermazioni di Sellnacherib, che si gloriava di
impero. Salito al trono ncl 704, il figlio e succcssore Sennache- aver distrutto ben quarantasci tra città c fortezze cinte di mura in
rib si rivelò un governante dal polso mcno fermo di quello Giuda, si può essere certi che Ezechia sfruttò al massimo i van-
paterno, consacrando i primi anni del suo regno ad abbellire la taggi tattici offertigli dalle carattcristiche dci tcrritorio per tra-
capitale Ninive. All'incirca ncllo stesso periodo, l'Egitto, da sformare tutto Giuda in lIna roccaforte irta di capisaldi in ogni
tanti anni lontano dalla scena politica internazionale, si risvcgliò punto strategico.
sotto i re della X X V Dinastia (la cosiddetta dinastia ctiopiea). Oltre a rafforzarc le piazzcforti già esistenti, Ezechia si pre-
parò alla gucrra anche in altre maniere. Fcce alcune incursioni
I preparativi di Ezechia nel territorio di Edom (0 nel riquadro piccolo), al fine di assi-
Il re di Giuda, cogliendo l'occasione che si presentava, si rifiutò curarsi le frontierc meridionali. Procurò nuovi armamcnti per le
di pagare il suo tributo e allesti prcparativi su vasta scala per truppe, uniformando tutto l'equipaggiamento in dotazione
dare il via a una globale ribcllionc contro l'Assiria. La Bibbia all'cscrcito di Giuda, c si assicurò in particolar modo che fossero
spiega come egli approntò le difese di Gerusalemme «1) nella disponibili grandi scortc di freccc e di scudi. Ezechia, inoltrc,
cartina alla pagina segucnte) per l'attacco che si annunciava favorI il risvcglio religioso, collegando il ritorno ai valori tradi-
immincnte. Tra i resti spettacolari di tali preparativi c'è una zionali dclla fede a un sentimento di risorgente nazionalismo.
galleria sottcrranea, chc il re fece scavare per convogliarc le Sulla base delle sue riformc religiose, il re lanciò un appello alla
acque della fontc di Ghicon, situata nclla Vallc del Cedron, fino Samaria e alla Galilea affinché si unisscro a lui nella guerra di
all'interno delle mura, in modo da assicurare il rifornimento liberazione, ma le sue proposte incontrarono per lo più una
idrico alla città in caso di assedio. Si tratta di Ulla galleria lunga reazione scettica e diffidente.
piu di 500 mctri, scavata a mano nclla roccia viva conl'impicgo
di utcnsili di ferro. La sua larghezza va da quasi un metro a piu La coalizione sgominata dagli Assiri
di 3 c "altezza da 1,20 a 5 metri; è usata ancora oggi, per incana- Ezechia non mancò neppure di cercare appoggi presso altre
lare le acque limpide della sorgente fino alla piscina di Siloe. popolazioni che nutrivano scntimenti anti-assiri. Riccvette gli
Inoltre, Ezechia fece di tutto pcr impcdire l'approvvigiona- ambasciatori dci ribelle Merodach-Baladan, che avcva riacceso
mento idrico a un esercito ncmico; sulle collinc di roccia calca- la miccia della ribellionc babilonese contro Scnnacherib, e sti-
rca che circondano Gerusalemme sgorgano poche sorgcnti con pulò un'alleanza con il re Sidqa di Ascalon @). Ma altri gover-
una grossa portata d'acqua, e i Giudei si preoccuparono di nanti filistci, di Asdod e Gaza, che conservavano il recente,
ostruirk o contaminarle mentre l'invasore si avvicinava. drammatico ricordo della potenza assira, esitarono a impegnarsi
Sfortunatamcntc, la Bibbia non rivela dove c come Ezechia in modo definitivo. Siccome Padi, re di Ekron ®, era rimasto
rafforzò Ic altre strutture difensive dci paese; tllttavia, sulla base fedele a Scnnacherib, i suoi sudditi lo catturarono e lo inviarono
dell'assctto gcografico dci territorio c del corso degli avveni- a Ezechia, che lo tenne prigioniero presso di sé a Gerusalemme.
menti successivi, ci si può fare un'idea chiara delle necessità piu Quando il faraone egiziano Sabaka promisc la sua partecipa-
impellenti. Mcntrc gli antichi nemici di Giuda potcvano scate- zionc militarc, Ezechia firmò con lui un trattato, malgrado l'av-
nare Ic loro incursioni da oriente o da sud, un attacco principale vertimento di Isaia: Il La protezione dci t:lI'aone sarà la vostra
da parte degli Assiri non sarebbe venuto da quelle direzioni, vergogna, il riparo ali'ombra dell'Egitto la vostra confusione I)
dove il deserto di Giuda e il Negheb offrivano valide frontiere (Is 30, 3). Può darsi chc anche i regni di Ammon, Moab cd
naturali. D'altra parte, a nord di Gerusalemmc il confine con la Edom siano stati in un primo momento coinvolti nclla coali-
provincia assira di Samaria distava solo una quindicina di chilo- zione voluta da Ezechia; ma, all'apparirc dell'esercito assiro, si
metri, ma sarcbbe stata un'impresa piuttosto difficile condurre tirarono subito indietro.
un grande esercito attraverso il territorio aspro c dissestato dellc Nel 702, la ribellione di Merodach-Baladan a Babilonia era
montagne di Samaria. Malgrado ciò, l'altopiano a nord di Geru- tornata sotto controllo, e subito Sennachcrib si occupò della
salemme restava un punto vulnerabile, chc non poteva essere coalizione che gli indocili vassalli avevano formato intorno a
trascurato. Ezechia. Nel 70], gli Assiri scesero in grandi forzc lungo la
~ occidente, la Sefela, quella regionc di basse collinc, bru- costa, aggredendo dapprima il tcrritorio dei Fenici. Luli, re di
ghlerc e valli anguste, adagiata tra la pianura costiera e lc monta- Tiro (@ nel riquadro piccolo), cercò scampo rifugiandosi a
gne ccntrali, offriva una prima linea difensiva. Un invasore che Cipro, mentre Tiro e Uzu, una cittadina dell'interno, vennero
fossc riuscito a superare il solido sbarramento di fortificazioni in devastate c rasc al suolo, al punto che quel grande porto intcrna-
questo punto, avrcbbe poi dovuto fare i conti con un'altra linca zionale, sebbcne ricostruito in seguito, perse il suo antico ruolo
difensiva naturale, dove gli accaniti difensori di Giuda potevano di premincnza nel commercio marittimo.
arroccarsi: la compatta catcna montuosa che protegge l'intcrno L'esercito assiro non si permise altre distrazioni c, imboccata
ENNACHERIU ATTACCA GIUDA

'O'
"" ""

~·Asdod

Ascalon
.'

...
. ..
.' ...
..
'------''-----''"'-----',,'----'',,
C~t 01931 The Re~er's Oigesl
..
Associ.alion. )"",

l Via dci Mare, sì diresse rapidamente verso la Filistea c il semicerchio attraverso Betel @, Aiat, Micmas, Gheba, Anatot e
onfinc occidentale di Giuda. Il primo bersaglio fu il porto di Nob. Parte di questo contingente d'assalto occupò Rama @,
appe 0. nel circondario di Ascalon: cadde scnza opporre una isolando cosi Mizpa, il punto fermo delle difese settentrionali di
;ranclc resistenza. Ma, all'improvviso, Scnnachcrib si trovò di Ezechia. Volendo evitare inutili perdite di uomini, mezzi e
ront<; un esercito egiziano rafforzato dalla presenza di conrill- tempo, gli Assiri non attaccarono la roccaforte di Mizpa, ma si
;enti etiopici. composti da arcieri, carri da guerra c cavalleria. limitarono a isolarla dal resto dci regno. Sennacherib pose l'as-
;Ii eserciti si scontrarono a Eltckc ® c gli Assiri riportarono sedio a Gerusalemme 63 c fecc innalzare barriere di terra per
lI1a grande vittoria. Dopo aver cspugnaro c distrutto Eltckc, impedire a chiunque di lasciare la città: Ezechia si era ritrovato
lIttavia, Scnnachcrib trascurò di sfruttare al meglio la situa- intrappolato nella sua stessa capitale, si vantava Sennacherib,
ione vantaggiosa c permise agli Egiziani di ritirarsi in tmta (( come un ucccllo in gabbia l).
ranquillità. Invece di inseguirli, il sovrano assiro preferi prose- Mentre il re di Giuda si trovava cosi nell'impossibilità totale
;uire per Timna ® cd Ekron @, non come preludio all'in va- di dirigere le difese del suo Stato, l'altro contingente dell'eser-
ione diretta degli altipiani centrali, lungo la Valle del Sorek e la, cito assiro, sotto il comando di Sennacherib in persona, si pre-
tia di Bet-Scmcs, 111a piuttosto per punire tutti coloro che avc- parò ad assaltare ed espugnare i presidi militari e le città fortifi-
'ano cooperato con Ezechia, rendendosi colpevoli della cattura cate della Sefela. Punto chiave di queste difese occidentali era la
prigionia di Padi, re di Ekron. Solo allora cominciò a dcli- città di Lachis@, situata sull'altura più ampia di quella regione e
lcarsi il piano assiro per costringere alla resa il regno di Giuda. dotata delle maggiori fortificazioni. Se fosse riuscito a impadro-
nirsi di Lachis, Sel1nacherib avrebbe avuto via libera verso il
/assedio alla capitale nord, attraverso la Sefela, per attaccare e assoggettare una città
)na parte dell'esercito si avviò lungo la Via di Bet-Coron @, dopo l'altra. E queste furono proprio le sue mosse, anche se
on lo scopo di colpire Gerusalemme da nord: si apri la via fino Lachis non si dimostrò una vittoria facile. Nei suoi annali, 5en-
Il'altopiano a nord della capitale, dopo aver descritto un ampio nacherib parla dell'impiego di terrapieni, gallerie e brecce, ese-
LA FINE DI GIUDA

guiti dal genio dell'esetcito ncl corso delle operazioni. Le inda- colpi dell'implacabile assalimre. Secondo i piani di Sennacherib,
gini archeologiche a Lachis confermano la fcrocia dell'assalto la Sefela a poco a poco era stata ridotta a terra bruciata.
degli Assiri, che fecero largo impiego di proiettili incendiari Gli avvenimenti successivi non sono molto chiari. Pare che
come arma offensiva. Sono state rinvenute anche le fosse Sennacherib si sia diretto a Gerusalemme, o per ricongiungersi
comuni nelle quali gli Assiri gettarono le vittime dopo la caduta con i contingenti che li si trovavano, oppure per portare rin-
della città: una sola di esse contiene i resti di 1.500 corpi! forzi. Di colpo, misteriosamente, l'armata assira venne deci-
Mentre una parte dell'esercito assiro era impegnata nell'asse- mata. Diee il Secondo Libro dei Re (19, 35): « Ora in quella
dio di Lachis, altri contingenti espugnarono Adullam @e conti- notte l'angelo del Signore scese e percosse nell'accampamento
nuarono a seminare strage c terrore nella regione di Gerusa- degli Assiri centottantacinquetnila uornini. Quando i superstiti
lemme. Le campagne venivano devastate sistematicamente, c si alzarono al mattino, ceco, quelli erano tutti morti l>. Erodoto,
tutto ciò che in esse si trovava era messo a ferro c fuoco: coltiva- lo storico greco del V secolo a.C., parla di un'i,nvasionc di topi:
zioni, città, paesi e villaggi. Molti disertarono l'esercito giu- i roditori, penetrati nell'accampamento, avevano costretto
daico, c perfino Isaia, che in un primo momento sì era opposto l'esercito assiro a ritirarsi. JI riferimento ai topi fa pensare che
alla resa all'Assiria, incoraggiava ora Ezechia ad arrendersi nel campo nemico fosse scoppiata forse la peste, il flagello che
prima che fosse troppo tardi. sovente si abbatteva sugli eserciti dell'antichità.
Si diede il via ai negoziati, ma le condizioni dettate da Scnna-
cherib si rivelarono pesantissime. In risposta all'offerta di oro e Un paese in ginocchio
argento fatta da Ezechia (una parte dei doni era stata prelevata Dopo questa campagna, Sennacherib governò l'Assiria per ven-
dal Tempio), Scnnacherib inviò a Gerusalemme uno dei suoi t'anni, e alcuni studiosi leggono nel testo biblico un riferimento
ministri, il gran coppiere, per negoziare la resa c condurre una a un secondo attacco contro Ezechia di Giuda, che si sarebbe
piccola battaglia psicologica. Quando l'inviato dci sovrano verificato intorno al 689: secondo loro, fu questa invasione suc-
assiro fu davanti alle mura della città, smise di parlare in ara- cessiva a terminare con la prodigiosa liberazione di Gerusa-
maico, la lingua djplomatica di quel tempo, per rivolgersi in lemme. Ma gli annali assiri tacciono a proposito di una seconda
ebraico ai difensori di Gerusalemme. L'inviato di Sennacherib campagna. Da queste fonti si apprende, tuttavia, che Ezechia
illustrò loro la situazione disperata in cui erano venuti a trovarsi, inviò effettivamente a Ninive l'ingente tributo richiesto d;l Sen-
riversando su Ezechia ogni responsabilità per il caos politico e nacherib. Il sovrano assiro ci riferisce che si trattava di « 30
religioso di cui dovevano ora subire le conseguenze. A nome del talenti d'oro, 800 talenti d'argento, pietre preziose, antimonio,
re d'Assiria, il gran coppiere disse: (( Fate la pace con me c grossi blocchi di pietra rossa, divani con intarsi d'avorio, sedie e
arrendetevi; allora ognuno potrà mangiare i frutti della propria sgabelli con intarsi d'avorio, pclli d'clefante, legno d'ebano, di
vigna e dci proprio fico e ognuno potrà bere l'acqua della sua bosso c tanti altri generi di tesori preziosi, le proprie figlie c
cisterna» (Is 36, 16). Ma le sue parole furono accolte da un concubine, giovinetti e fanciulle esperti nell'arte della musica.
silenzio glaciale, e ora anche Isaia incitò Ezechia a resistere a Per consegnare il tributo e sottomettersi al sovrano come
oltranza davanti a questo pericolo mortale, affermando che Dio schia va, inviò inoltre il suo messaggero personale ».
avrebbe salvato Gerusalemme. Per la resistenza opposta a Sennacherib, Ezechia ricevette le
Se Isaia credeva che lo spirito dci Signore aleggiasse sulla città congratulazioni di Merodach-Baladan, il principe caldeo che si
santa di Gerusalemme per proteggerla, Michea di Moreset-Gat era piu volte ribellato al dominio assiro. Ma c'era ben poco da
aveva ben altra impressione. Questo grande profeta incarnava i rallegrarsi. Sennacherib si vantÒ di aver deportato da Giuda
sentimenti degli abitanti dell'occidente di Giuda, dove già si 200.150 persone, « giovani c vecchi, uomini e donne », strap-
erano piu volte abbattuti sulla popolazione i colpi durissimi pandole dalle loro proprietà, c di aver razziato «( cavalli, muli,
della guerra, a causa delle decisioni politiche prese a Gerusa- asini, cammelli, bestiame grosso e piccolo in gran quantità l>.
lemme. Michea minacciò la distruzione della capitale corrotta, Non solo le grandi città e le fortezze di Giuda erano cadute in
pietra su pietra, finché nelle sue strade sarebbe crescima l'erba. mano al nemico, ma anche le campagne, con i loro piccoli
Quando il gran coppiere fece rimrno dal suo sovrano, Senna- villaggi, avevano subfto una tremenda devastazione. Ci sareb-
cherib si trovava a Libna @, dopo la caduta di Lachis. Moreset- bero voluti vari decenni prima che il regno del sud si riavesse da
Gat e Maresa, a ovest e a sud di Libna, caddero anch'esse sotto i un simile, totale sconvolgimento della sua vita.

La fine di Giuda
La morte risparmiò al re di Giuda Ezechia di subire ulteriori quiste e, nella seconda metà del VH secolo, non nUSClrono plll
umiliazioni da parte degli Assiri. Il figlio e successore Manasse, ad amministrare con efficienza i loro vastissimi territori.
il cui regno, durato quarantacinque anni (dal 687 al 642 a.c.), fu L'Egitto si liberò dal giogo e Babilonia, che aveva sempre rap-
il piu lungo neUa storia di Giuda, adottò una politica di servile presentato una spina nel fianco dell'Assiria, si ribellò di nuovo,
sottomissione all'Assiria. Versò regolarmente i tributi dovuti a questa volta avvalendosi dci sostegno della Media. Quando gli
Sennacherib c ai suoi successori, adorò le loro divinità nel Tem- eserciti assiri furono richiamati dalle province piu lontane per
pio di Gerusalemme e inviò perfino un contingente di truppe meglio far fronte alla minaccia babilonese, venne a crearsi un
per aiutarli nelle loro vittoriose campagne militari contro vuoto di potere proprio in quella importante striscia di territo-
l'Egitto, paese ehe alla fine fu ridotto anch'esso a vassallo dcl- rio che collega il continente asiatico a quello africano, nella
l'impero assiro. quale si trovava appunto il regno di Giuda.
Il risentimento popolare contro il governo di Manasse cre-
sc~va di giorno in giorno. Per le sue pratiche di culto pagano, Una ventata di rinnovamento
glI autori biblici lo considerano il peggiore sovrano che sia mai Per il 628, quando Giosia era ormai ventenne, Giuda aveva
toccato in sorte al regno di Giuda. Eppure, bisogna considerare riacquistato l'indipendenza politica per l'abbandono degli inva-
che egli aveva ben poca scelta, e identica fu la situazione del sori. Per un breve momento, come l'ultimo guizzo della
figlio Amon, che continuò la linea politiea del padre per due fiamma della candela prima che si spenga, Giuda conobbe una
anm, finché non cadde vittima di un attentato nel 640; gli succe- nuova espansione politica e un livello di prosperità che non si
dette il figlioletto di otto anni, Giosia. era piu ripetuto dai giorni di re Ozia, più di un secolo prima.
Intanto, però, i governanti assiri avevano esagerato nelle con- Liberato dall' Assiria, Giosia sollecitò l'attuazione di riforme
LA FINE DI GIUDA

r~dicali in campo religioso, appoggiato dal profeta So fonia, che mortali durante il combattimento e venne ricondotto a Gerusa-
condannò le pratiche pagane fiorite sotto il regno di Manassc e lemme ([) ormai agonizzante. Il regno di Giuda, in pratica, si
incitò gli abitanti di Giuda a purificare i loro cuori c a ripristi- spcnse con lui. Profondo fu il dolore della nazione, c Geremia
nare la fecle dci padri. Un altro profeta, il giovane Geremia, levò elevò il suo lamento per questo sovrano di trentanovc anni che
allch 'egli la sua voce a favore delle riforme del re. aveva ridato alla nazione l'unità politica e religiosa.
Il rinnovato vigore spirituale e religioso c la manifestazione di Intanto, nel lontano nord-est, presso Carran, Nec:lO c i suoi
fervore patriottico, dopo lunghi decenni di sottomissione alleati assiri avevano subito una grave sconfitta da parte dci
all'Assiria, non solo servirono a unificare internamente il regno Babilonesi. Necao si rifugiò a Ribla, in Siria, e fece chiamare
di Giuda, ma incoraggiarono anche lilla ripresa dell'espansione loacaz, che era sllcceduto al padre Giosia sul trono di Giuda
territoriale. Giosia riusci ad allargare i confini dcI suo Stato nel appena tre mesi prima. Quando ebbe davanti a sé il giovane
Neghcb, anche se non si sa bene fino a che punto. Comunque, sovrano, lo depose dal trono, sostituendolo con il fratello loia-
dato che in seguito Edom si trovò impegnato in ostilità contro kim. È lecito pensare, inoltre, che Necao 110n abbia esitato a
Giuda nel Negheb e che Nabucodonosor di Babilonia arrivò a impadronirsi di quei territori settentrionali riconquistati da
sottrarre parte di quella regione al dominio di Giuda, è proba- Giuda sotto il regno di Giosia.
bile che Giosia fosse effettivamente riuscito ad assicurarsi una l'illusione dell'Egitto di ristabilire il suo antico impero in
notevole estensione di territorio al sud. Asia ebbe breve durata. Nel 605, Nabucodonosor sconfisse
A ovest, gli archeologi che hanno condotto scavi lungo la Necao a Carchcmis c, l'anno seguente, si spinse verso sud fino
costa in una località conosciuta oggi sotto il nome di Mezad alla pianura costiera della Filistea, occupando il territorio sul
Hashavyahu (G) nella cartina della pagina accanto) hanno ripor- quale erano puntate le mire egiziane. In lIna lettera ritrovata
tato alla luce le prove concrete che Giosia si spinse fino al Mar dagli archeologi in Egitto, il re di Ascalon ® invocava l'aiuto
Mediterraneo. E stata ritrovata una piazzaforte dell'epoca di del faraone, dicendo che i Babilonesi stavano avanzando per
Ciosia, con iscrizioni che attestano che in quel tempo la regione attaccarlo e che erano già arrivati ad Afek ®'
era nelle mani di Giuda.
La Bibbia dice, inoltre, che Giosia estese il suo regno verso il Confusione e decadenza denunciate da Geremia
nord, incorporando Efraim 0, Manasse 0) e Neftali @; il che fa Il giovane loiakim si dichiarò vassallo di Nabucodonosor c, cosi
supporre che Giuda si sia annesso la maggior parte delle antiche facendo, risparmiò a Giuda un att:lCCO durissimo nel corso di
province assire di Samaria e Meghiddo (una delle mogli di Gio- questa campagna. Ma nel 601, quando Necao d'Egitto e Nabu-
sia, infatti, proveniva da Ruma, a ovest del Mare di Galilea). La codonosor di Babilonia si scontrarono in una battaglia che non
città di Meghiddo ® venne ricostruita da Giosia c adibita a vide né vincitori né vinti, loiakim si ribellò. Non ancora pronto
centro amministrativo per i nuovi territori del nord. Non si sa a impegnare i suoi eserciti nella zona montuosa centrale, Nabu-
quali siano state le cause del declino della Meghiddo assira, ma codonosor si accontentò di ingiungere ai suoi vassalli di
gli scavi archeologici rivelano che, ~t1I'epoca di Giosia, venne Ammon, Moab ed Edom di attaccare Giuda.
effettuata una ricostruzione generale, benché modesta, della Sotto il regllo di loiakim, le riforme religiose di Giosi:l svani-
città. Le case erano piccole, piti adatte al sistema di vita di un rono: il scnso morale della gente si andava indebolendo e a
villaggio che a quello di una metropoli: certamente, non si trat- palazzo sempre pi(l si diffondeva la corruzione. Prova evidente
tava più della imponente roccaforte che era stata un tempo, dello scarso interesse dci sovrano nei confronti del popolo è il
prima della distruzione compiuta da Tiglat-Pilezer, pur essen- ricorso ai lavori forzati per l'ampliamento del palazzo reale a
doci anche un grande palazzo fortificato. Ramat Rahel. Geremia condannò la decadenza progressiva dci
paese c denunciò loiakim per la slla casa le dipinta di rosso Il
Tra Egiziani e Babilonesi (Ger 22, 14; gli archeologi hanno effettivamente ritrovato pietre
Ninivc cadde nelle mani dei llabiloncsi nel 612, e il libro di di colore rosso negli scavi condotti a Ramat Rahel). A sua volta,
Naul11, che è un inno di esultanza per la distruzione dclla capi- il re in persona stracciò uno scritto di Geremia, manifestando i
tale assira, interpreta il gaudio provato dai nemici dell'Assiria suoi sentimenti di avversione contro questo profeta che non
aUa notizia. Tuttavia, l'avvenimento annunciava anche disgrazia voleva saperne di stare dalla parte dell'autorità. Ma Geremia
per Giuda. Gli Assiri, messi alle strette, ripiegarono sempre di non era affatto disposto a offrire parole di consolazione e conti-
più verso la Siria settentrionale. Nel 609, la loro situazione si efa nuò a riversare il SliO disprezzo sui falsi profeti che parlavano di
fatta disperata, mentre i Babilonesi si preparavano all'attacco pace e di prosperità in quei giorni.
finale. Ma il faraone Necao d'Egitto, vedendo delinearsi l'occa- loiakim mori verso la fine del 598, forse vittima di una con-
sione di riaffermarc le slle pretese a un impero in Asia e non giura. Geremia lo aveva già condannato, dicendo: «( Sarà
sopportando l'idea di una potente llabilonia al posto dell'Assiria sepolto come si seppellisce un asino, lo trascineranno e lo gette-
ormai al tramonto, si affrettò verso il nord, lungo la Via del ranno al di là delle porte di Gerusalemme» (Ger 22, 19). loia-
Mare, per correre in aiuto degli Assiri. chin, il figlio diciottenne di loiakim, ereditò il trono proprio al
Necao aveva assicurato Giosia che 11011 intendeva recare alcun momento della crisi suprema: alla testa dci suo esercito, Nahu-
danno a Giuda, ma desiderava soltanto attraversare rapidamente codonosor già marciava verso sud per mettere in atto la sua
il suo territorio: gli Egiziani avrebbero toccato Meghiddo, vendetta contro Giuda.
attraversato la Galilea e infine sarebbero passati presso le rovine Anche questa volta, si hanno ben poche notizie sull'attacco
di Cazor @. Per ragioni che non sono chiare, Giosia rifiutò il vero e proprio, e se ne conoscono soltanto le conseguenze.
permesso di transito agli Egiziani, anzi, tentò di bloccar loro la Quello che si sa è che Gerusalemme @ fu assediata e che Nabu-
strada :lI valico del Monte Carmelo che porta in direzione di codonosor era venuto esprcssamente da Babilonia per presie-
Meghiddo. Come gli avvenimenti avrebbero ben presto dimo- dere aH'assalto. Né gli scritti babiloncsi giunti fino a noi, né gli
strato, l'Egitto aveva in progetto di impadronirsi delle antiche scavi archeologici sono in grado di aggiungere nuovi particolari
province assire della Samaria e di Mcghiddo, e forse Giosia ne alla vicenda. Alcuni ritengono che Lacbis @.e Debir @ siano
era al corrente. state espugnate in questo periodo, ma non si può affermarlo con
Ben poco si sa della battaglia di Meghiddo, oltre al risultato c assoluta certezza.
alle conseguenze. Gli Egiziani annientarono l'esercito di Giuda, In ogni modo, l'intera campagna babilonese giunse a una
pare, con estrema facilità e, dopo aver raso al suolo la piccola rapida conclusione. Dopo tre mesi e dicci giorni di rcgno, nei
fortezza di Meghiddo, si affrettarono verso nord. Benché pre- 597 loiachin si arrese c consegnò la capitale nelle mani di Nabu-
sente sul campo di battaglia sotto altri abiti. in modo da non codonosor. I capi del movimento di opposizione a Babilonia
farsi riconoscere dal nemico, Giosia ricevette numerose ferite vennero deportati, e tra questi il re.
30'

La situazione a Gerusalemme era molto confusa. I testi ritro-


LEGENDA
vati a Babilonia rivelano che loiachin, in cattività, vcnne trattato
con rispetto e molti degli abitanti di Giuda pensavano che il so-
Giuda sotto Giosia
vrano sarcbbe tornato a liberarE. Invece Nabucodonosor, dopo JJ"o(r

aver tolto a Giuda alcuni territori del Ncgheb c partc della rcgio- • Egitto e Babilonia in guerra
nc strategica della Sefela, mise sul trollo di un regno assai ridotto • Attacchi di Nabucodonosor a Ciuda
lo zio ventuncnnc di loiachin, Scdccia. Molti ritcncvano che Se-
• Rivolta di Giuda
dccia, dcstinato a csscre l'ultimo re di Giuda, non avessc alcun di-
ritto legittimo al trono; infatti, le scoperte archeologiche rivelano
che i funzionari del re si autodcnominavano "ufficiali di loiachin".
I sentimcnti di opposizione al giogo babilonese frcmcvano
ovunque, c il rc Sedecia, ben intenzionato ma debole di carat-
terc, si lasciò trascinare dalla marea popolare. Quando, tra il 595 30'
c il 594, balenò una breve fiammata di ribellione sul territorio di
Babilonia, Gerusalemme divenne il centro di una vasta cospira-
zione che coinvolgeva Edom, Moab, Ammon e, al nord, Tiro
@e Sidonc. Il profcta Geremia si pronunciò decisamente contro
la piega chc stavano prcndendo gli avvenimenti, e venne tac-
ciato di tradimento dai nazionalisti. Scdccia, sempre pitl insi-
curo, continuava a sollecitare i consigli di Geremia, chc poi in
gran parte si rifiutava di seguire.
Nel 589, confortato dallc promcssc di appoggio dcgli Egi-
ziani, Sedcci3 si ribellò apertamente contro il rc di Babilonia. 32"00'
All'inizio dell'anno seguente, i Babilonesi erano di nuovo Mezad·
accampati davanti alle mllra di Gerusalemme. Come in una Hashavyah '
replica dclla campagna di Sennacherib, Nabucodonosor isolò la
capitale costrucndole attorno opere d'assedio, e si dcdicò alla
~•." .
'b~:
'

devastazionc sistematica delle campagne circostanti.


4~:
L'inesorabile avanzata babilonese
Uno sguardo alla cartina qui a destra indica quanto esteso sia
Ascalo
..
stato il raggio dclla distruzione opcrata dai soldati di Nabucodo-
nosor: da Cabaa Q1l ad Arad @, da Eglon @ fino a Engaddi@,
Giuda fu messo a ferro e fuoco (gli scavi eseguiti in queste
località c a Lachis, Bet-Semes, Debir, Bct-Zur e Ramat Rahcl
dimostrano drammaticamente quanto fossero complete e meto-
dichc le devastazioni compiute dai Babilonesi).
...
Un ricordo tragico della terribile e inarrestabile avanzata dci
Babilonesi si è trovato presso la porta della città di Lachis,
vcnuta di recente alla luce: ulla serie di frettolosi messaggi, sca-
rabocchiati su cocci di tcrracotta. Era stato organizzato un cen-
tro di scgnalaziolli per trasmettere i messaggi tra Lachis @ c 31"00·
Azcka @, le ultime fortezze che resistevano ancora fuori della
capitale. All'ansioso comandante di Lachis, l'ufficiale incaricato
delle segnaiazioni scrivc: «Stiamo aspettando i segnali di
Lachis, sccondo tutte le disposizioni che il 1l1io signore ha dato,
perché finora non riusciamo a vedere quelli di Azeka ». A quel
punto, erano rimaste in piedi solo Lachis e Gerusalemme. donne, già inclini a pictà, hanno cotto i loro bambini, che sono
Le rovine di Lachis mostrano ancora oggi la fcrocia dell'as- serviti loro di cibo" (Lam 1, 1.20; 3, 4; 4, 4.10).
salto babilonese. Il calore dei fuochi acccsi tra le mura della città Geremia implorò Sedecia di offrire la resa della città, ma il re
raggiunse una tale intensità che la malta tra le pietre si fuse, rifiutò, per paura di essere consegnato in mano ai suoi opposi-
scorrendo a rivali verso la strada di accesso alla città, dove si tori, già passati dalla parte dei Babilonesi. Nell'estate del 587, le
solidificò cd è restata fino al giorno d'oggi. Immensc brecce provviste di vcttovaglie della città si esaurirono. All'incirca
vennero scavate nellc mura di cinta. Alla fine, restava soltanto nello stesso periodo, i Babilonesi riuscirono ad aprirsi un varco
Gerusalemmc. nelle mura. Quclla notte, Scdccia, accompagnato da un mani-
Un'ultima speranza per Giuda si accese nell'estate dci 588, polo di uomini, fuggi dalla porta sud-orientale della città verso
quando un esercito egiziano si avvicinò lungo la costa, probabil- Gerico @, con la speranza forse di raggiungere Amman, il
mente richi;'ll113to da ulla richiesta di soccorso dci comandante quale, a differenza degli altri Stati dclla infruttuosa coalizione,
supremo dell'esercito giudaico. Ma Nabucodonosor non ebbe cra rimasto fedele alla parola data. Ma l'infelicc sovrano venne
difficoltà a respingcre questo contingente di rinforzi in un punto catturato nella pianura di Gerico e condotto a nord, al cospetto
imprecisato a sud di Gaza @, e l'assedio di Gerusalemme si di Nabucodonosor, che si trovava a Ribla, in Siria. Là, Scdecia
trascinò ancora fino alla primavcra del 587. Mentre Giuda si dovette assistcre all'uccisione dei propri figli; poi vennc accc-
stava spcgncndo, Edom attaccò il Negheb. cato, caricato di catene e portato prigioniero a Babilonia.
Il libro dclle Lamcntazioni dipinge a tinte vivaci lo scenario Circa un mese dopo, Nabuzardan, capo delle guardic di
atroce dcgli orrori di Gerusalemme: « Ah! comc sta solitaria la Nabucodonosor, arrivò J Gerusalcmme, radunò migliaia di cit-
città un tempo ricca di popolo! [... ] Di fuori la spada mi priva tadini da deportare a Babilonia e dicdc allc fiamme la città. Il
dei figli [... 1. Egli ha consumato la mia carne c la mia pelle [... l. comandantc babilonese (l lasciò alcuni fra i più poveri dci paesc
La lingua del lattante si è attaccata al palato per IJ setc; i bambini come vignaioli c comc C:I111pagnoli » (2 Re 25, 12), ma il regno
chiedevJl10 il pane e non c'era chi lo spezzasse loro. [... 1Mani di di Giuda, quattro secoli dopo Davidc, non csisteva ormai piu.
L'esilio a Babilonia
La vittoria riportata dai Babilonesi su Giuda nel 587 a.c. fu La deportazione a Babilonia fu solo una fase della definitiva
totale: in ogni località della regione montuosa, gli archeologi dispersione del popolo ebraico, poiché molti abbandonarono il
hanno via via trovato le tracce inequivocabili della distruzione e paese volontariamente. In conclusione, fra le vittime del con-
degli incendi non solo di instalJaziOlù militari, ma anche di flitto, l'esilio forzato e l'allontanamento volontario, la popola-
quartieri commerciali e residenziali. Gerusalemme stessa (CD nel zione di Giuda si ridusse a circa la metà dei 250.000 abitanti che
riquadro piccolo della pagina accanto), un tempo splendida vivevano nel regno all'inizio del secolo. Inoltre, poiché i Babilo-
città, ora giaceva desolata fra le ceneri, mentre i pochi superstiti nesi non riuscirono a insediare altri popoli nel territorio di
avevano cercato rifugio in grotte e caverne delle alture circo- Giuda, come invece avevano fatto gli Assiri in Samaria dopo la
stanti. Molti luoghi, come Debir 0, non videro mai piu un, loro conquista del regno di Israele nel 721 a. c., e dal momento
insediamento umano. Invece a sud, nel Negheb, e a nord, a che la tragica situazione economica della regione contribuiva a
Betcl ® c oltre, non si verificò alcuno sconvolgimento della vita un ulteriore allontanamento della popolazione, si calcola che,
quotidiana, poiché queste zone erano già state annesse all'im- nel giro di mezzo secolo, la terra di Giuda abbia finito con
pero babilonese un decennio prima e, pertanto, erano sfuggite l'ospitare meno di 20.000 anime.
alla bufera degli anni 588-587. l Babilonesi stabilirono un governo locale a Mizpa <@ nel
riquadro piccolo), poiché Gerusalemme non era piu all'altezza
Dispersione del popolo ebraico del compito, e nominarono governatore Godolia, membro di
Migliaia di persone persero la vita nel vano tentativo di difen- una delle famiglie pitl illustri di Gerusalemme. Godolia incorag-
dere Giuda; altre cedettero alla fame e alle malattie. Molti Giu- giò il popolo a non temere i Babilonesi, ma a tornare nel paese e
dei si rifugiarono nel deserto, mentre altri fuggirono a oriente, a versare illoio tributo al re straniero, dicendo loro: « Fate pure
verso Ammon e Moab, o anche a sud, verso Edom, nella spe- la raccolta del vino, delle frutta e dell'olio, riponete tutto nei
ranza di salvarsi la vita; alcuni trovarono asilo in Egitto (0 nella vostri magazzini e dimorate nelle città da voi occupate » (Ger
cartina della pagina accanto), il nemico di Babilonia. 40, lO). Dai loro rifugi e nascondigli sulle colline e nel deserto,
Dopo la vittoria, i Babilonesi misero a morte un certo come pure dai regni di Amman, Moab ed Edom, gli sfollati
numero di capi politici, militari c rc.ligiosi, e in seguito deporta- tornarono a poco a poco alle loro case. Un succedersi di buoni
rono in Babilonia ® gran parte di quelli sopravvissuti, insieme raccolti aiutò Godolia nel suo tentativo di ristabilire ordine nella
con le loro famiglie. È difficile calcolare con esattezza il numero vita del paese.
degli esiliati. Secondo Geremia, la piu grande deportazione di Nel 582, proprio mentre stava ottenendo qualche successo nel
massa ebbe luogo nel 597, quando vennero condotte in esilio, rimettere in piedi le sorti di Giuda, Godolia cadde vittima di un
insieme con il re (oiachin, piu di 3.000 famiglie; nel 587, il attentato, insieme con qualche alto funzionario ebraico e con
numero dei deportati poteva assommare a 830 famiglie o poco . alcuni ufficiali babilonesi, per mano di un certo Ismacle, che era
piu, mentre altre 745 famiglie presero successivamente la via a capo di una banda nazionalista in lega con il re di Amman. Nel
dell'esilio ne.! 582. In totale, quindi, si dovette trattare di circa caos che ne seguI, molti ufficiali dell'esercito di Giuda e altri
4.600 famiglie: qualcosa come 18.000 individui. ancora, che erano rientrati nel paese dietro l'invito di Godolia, si
rifugiarono in Egitto, per non diventare il bersaglio della ven-
detta babilonese.
Quando il profeta Geremia li avvisò di non abbandonare il
paese, i fuggitivi lo costrinsero a seguirli a Tafili 0, sul confine
con l'Egitto. E di conseguenza, per la terza volta in quindici
anni, molte famiglie abbandonarono la loro terra poco prima
che i Babilonesi ordinassero un'altra deportazione.

Le comunità ebraiche in esilio


Ben poco si sa della storia di Giuda nel corso del mezzo secolo
successivo, poiché il centro della vita ebraica si spostò altrove.
Indubbiamente, alcuni tra « il resto di Giuda» (Ger 40, 15), che
la Bibbia a questo punto denomina Giudei, si fermarono nei
territori di Amman, Moab ed Edom, mentre altri si diressero
verso la Samaria e la Galilea. Tuttavia, i centri maggiori di
questa prima Diàspora ebraica (la dispersione del popolo di
Giuda nel mondo, lontano dalla sua terra) sorsero in Egitto e nel
paese di Babilonia.
In Egitto, la comunità ebraica sarebbe cresciuta in numero c
prestigio, fino a svolgere un ruolo di rilievo nel commercio c
anche, di tanto in tanto, nella vita politica sotto i Tolomci, che
governarono quel paese dal IV al l secolo a.c. Comunque, ne.!
periodo che segui immediatamente la caduta di Giuda, le comu-
nità giudaiche si insediarono soprattutto nel Basso Egitto, in
particolare nel Delta orientale, dove secoli prima Giacobbe si
era stabilito con i figli per evitare una diversa catastrofe. A circa
800 chilometri di distanza dal Mar Mediterraneo, all'altezza
della prima cateratta del Nilo, nell'isola di Yeb o Elefantina@ si
stabili una colonia militare i cui documenti, riportati alla luce in
DAVANTI A GERUSALEMME DISTRUTTA. III questa miniatura, provel/iellte tempi recenti, rivelano che i suoi membri avevano credenze
da lilla Bibbia 'ati"a del secolo XI V, il profeta Geremia sosta rattristato religiose piuttosto insolite per i Giudei, compreso il culto di una
davalll; a Gerusalemme, lamelllalldo la distnlzio"e della città per ma "O divinità femminile.
dei Babilollesi e la deportaziolle di gra" parte dei slloi abitami. Babilonia divenne il centro piu importante e prestigioso della
L'ESILIO A HABILONIA

V. ingrandimellto
( (7?TafÒi qui il sinistra
, (j)
(.
l

'-_--"'OO"--_--"'OO"--_--:::i31f/l KIn
Copyright© 11)1l1 Thc JkJùa's Difll'51 Assodation. In<:.
.Yeb
®

vita e del pensiero ebraici durante l'Esilio, e oggi se ne hanno ranza nella redenzione, che un giorno, prima o poi, sarebbe
conoscenze molto piu approfondite che sulle prime comunità finalmente arrivata.
della Diaspora in Egitto. Dopo la caduta di Samaria, nel 721, gli Ma l'amarezza e la disperazione consumavano gli animi di
Assiri trascinarono in esilio molti lsraeliti, disseminandoli per il molti, come rispecchiano questi versi tratti da un salmo:
loro vasto impero, dove scomparvero dal corso della storia « Sui fiumi di Babilonia,
senza lasciare traccia (si tratta delle cosiddette dieci tribu perdu- là sedevamo piangendo
te). Invece, la politica babilonese di far stabilire il "resto di al ricordo di Sion.
Giuda" proprio nel territorio di Babilonia, per la maggior parte Ai salici di quella terra
in città e villaggi che punteggiavano le sponde del fiume Chebar appendemmo 'le nostre cetre.
(in realtà, si trattava di un canale d'irrigazione), assicurò la Là ci chiedevano parole di canto
sopravvivenza del popolo ebraico. Il canale, ovvero i celebri coloro che ci avevano deportato,
« fiumi di Babilonia» (Sal 137, 1), scorreva attraverso il cuore canzoni di gioia, i nostri oppressori:

I
della Bassa Mesopotamia, da Babilonia fino a Uruch, per piu di "Cantateci i canti di Sion!".
160 chilometri. Come cantare i canti del Signore
Non solo agli Ebrei in esilio venne concesso di vivere insieme in terra straniera? " (Salmo 137, 1-4).
all'interno di comunità, ma anche di lavorare la terra e di dedi- Il vero pericolo che si presentava alla comunità ebraica era la
carsi ad altri mestieri utili. Nel complesso, il quadro che se ne facilità con cui i suoi membri potevano venir assimilati nella vita
trae è quello di un esilio benevolo, durante il quale tanti Ebrei di Babilonia. Senza dubbio, molti dovettero spezzare i loro lega-
riuscirono perfino ad arricchirsi. Alcune tavolette di argilla, rin- mi conIa tradizione e scomparire nel tessuto sociale che li circon-
venute presso la Porta di Istar nella città di Babilonia, indicano dava. Per non correre questo rischio e preservare invece la loro
che anche in esilio lo sfortunato loiachin continuò a essere chia- identità, gli Ebrei di Babilonia osservavano scrupolosamente la
mato re di Giuda e che riceveva dai magazzini reali tutto il festa dci sabato c facevano circoncidere i figli maschi: tutte prati-
necessario per la sussistenza. che che li distinguevano dai loro nuovi vicini. Fu questo anche un
Da Gerusalemme, Geremia scriveva agli esiliati, esortandoli a periodo di intensa attività letteraria: le antiche tradizioni vennero
trarre il massimo profitto dalla loro sventurata situazione: rielaborate, riscritte e preservate per la posterità.
( Costruite case e abitatele, piantate orti e mangiatene i frutti; Le comunità ebraiche a Babilonia erano composte dall'aristo-
prendete moglie e mettete al mondo figli e figlie, scegliete crazia religiosa e politica di Giuda, poiché erano proprio questi
mogli per i figli e maritate le figlie; costoro abbiano figli e figlie. gli individui che ai Babilonesi premeva allontanare dalla nazione
Moltiplicatevi li e non diminuite" (Ger 29, 6). sconfitta. E da costoro venne la spinta a conservare le antiche
Nel pensiero di Geremia, che rispecchiava la concezione della tradizioni, dando vita nello stesso tempo a nuove istituzioni.
maggior parte dei teologi e profeti del tempo, l'Esilio rappre- Piu tardi, fu proprio da Babilonia che Esdra tornò a Gerusa-
sentava la punizione inflitta da Dio al suo popolo fuorviato; lemme portando con sé i libri della Legge: uno dei fatti di mag-
perciò, nonostante tutto, gli esiliati dovevano conservare la spe- gior peso nella storia del popolo ebraico.
III11\11\111111111\11I1111\11\11\11\11\11\11\111I11I1111\11\11\111I11I1111\1111I11\\111I11I1111\11\11\111111I111I11I1111I11I1111\111I1111\11\11\11\1111I1111I1111\11\11\11\ III IlIII\11\11\11\1111I\1111111I\11I1111I1111\11\111I11I111I11I1111\1111\111111111111'

'"
~ IL BREVE SPLENDORE DI BABILONIA
§'" Sullo sfondo della scoria antica dci Medio Oriente, il rinascimcnto loro nuovi allc.:ati egiziani, Ilon lasciarono nessun 'altra potenza in
babilonese dci secoli VII c VI a.C. appare come lilla meteora: folgo- grado di frenare l'avanzata babilonese verso le sponde del Mediter-

I rante, straordinario C di brevissima durata.


Quando si spense il re assiro Assurbanipal, nel 627, la popola-
raneo. In un lasso di tempo sorprcndentemente breve, Babilonia si
vide padrona di un impero quasi altrettanto esteso quanto quello

Ig
zione di Babilonia comprendeva un gran numero di Caldei, nomadi che l'.(\ssiria aveva impiegato secoli a costruire.
che si erano stabiliti in quella regione da secoli c non avevano mai Il figlio di Nabopolassar, Nabucodonosor, il celebre sovrano la
sopportato il giogo degli Assiri senza fremere. I tumulti che segui- cui fama è legata in particolar modo all' Esilio degli Ebrei in Babilo-
rono la morte di Assurbanipal incoraggiarono il loro ambizioso nia, si rivelò piu che all'altezza di governare un simile impero
'" capo Nabopolassar, primo sovrano caldeo di Babilonia, a procla- durante il suo lungo regno (dal 605 al 562 a.C. circa). Egli era
mare l'indipendenza ncl626. capace di ogni efferatezza, al pari dei conquistatori assiri, come
'"
~
Durante gli anni successivi, caratterizzati da ostilità intermittenti, dimostrano la distruzione di Gerusalemme compiuta nel 587 e il
il governo assiro si in deboli sempre di piti, soprattutto quando i trattamento spietato inflitto al re di Giuda Sedecia, suo prigioniero;

i Babilonesi strinsero un'alleanza con i Medi allo scopo di scalzare il


potere degli Assiri. Nel 612, gli alleati arrivarono a distruggere la
ma mostrò anche un senso di tolleranza nei confronti degli Ebrei
deportati in Babilonia, concedendo loro ampia libertà e trattando il

~
celebre capitale assira, Ninive: un avvenimento descritto con com- loro antico rc, loiachin, comc un ospite a corte, piuttosto che come
prensibile gaudio dal profeta Naum. un prigioniero di guerra.
'" I canti di giubilo, tuttavia, si rivelarono piuttosto miopi. Infatti, Tuttavia, il potere e la gloria della Babilonia di Nabucodonosor
le successive vittorie di Babilonia sugli Assiri ormai in rotta e sui non erano destinati a sopravviverglì a lungo. Nei sette allni che
~'"
seguirono la sua morte, avvenuta nel 562, il trono fu occupato da
tre diversi successori, prima di finire nelle mani di Nabonide. Que-
'"
-~} : 4tCO;:'h~:::~~\"RC:~dc:r.sDij{~."t/U((1101lInC
st'ultimo si occupò piu di studi che di politica (per evitare noie,
spostò perfino la residenza reale per dieci anni a Tema, un'oasi del
Deserto d'Arabia) e il suo regno, durato circa diciassette anni, rap-
presentò il capitolo finale della breve storia dell'impero, 'perché

C"che ;, • Camo
~ -1...
..
fJ'
()

':.. \
• Khorsabad
I
-1
Lago di
Urmia r:::- /
Babilonia ormai non possedeva più una foTte unità nazionale né la
volontà comune di difendersi dai continui pericoli interni ed
esterni.
e u' Una nuova, grave minaccia si profilò all'orizzonte nella persona
di Ciro, re dci Persiani, la cui campagna militare contro i Mcdi,
(' Carnat. "t" suoi oppressori, aveva sconvolto l'intera struttura di potere nel
""KITIIM Ò; • Ecbatana Medio Oriente.
(CIPRO) ;; Per ironia dci destino, in un primo momento Nabonide si era
• Damasco persino rallegrato dell'opposizione sollevata da Ciro contro i Mcdi,
Tiro. .Opis nei quali egli vedeva la principale minaccia alla propria sicurezza, e
J
Babilonia _ l'aveva addirittura appoggiata. Quello che però non aveva potuto
prevedere, era l'incredibile velocità e la vasta portatd del successo di
Lachis • Jerusalernme Ciro: intorno al 550, i Medi erano stati sottomessi e, qualche anno
G3\. ·GIUDA dopo, il regno di Ciro si era esteso a occidente, fino a inglobare
tutta l'Asia Minore.
A questo punto, appariva inevitabile che, prL'sto o tardi, il grande
IINÌI stratega persiano avrebbe rivolto lo sguardo verso Babilonia: c lo

! fece, infatti, nel 539. Sbarazzatisi facilmente di una minima par-


venza di resistenza, i Persiani raggiunsero le porte della capitale e vi
penetrarono senza incontrare particolare opposizione. L'era babilo-
\~ ·Tema
nese era cosi definitivamente tramontata: per i due secoli successivi,
l'universo biblico avrebbe ruotato nell'orbita dell'impero persiano.
~
§ LA MASSIMA ESTENSIONE

~
DElL'IMPERO BABILONESE.
Il territorio conquistato ilei ,~iro
di solo qualclledeCCllllio da Babilollia
'"
§ (itlgiallo /Iella cartil/a qui sopra)

'"
;: si estel/deva quasi qual/fo l'impero
assiro al SI/O apogeo (v. anche
~ la cartilla apag. 130). Dopoi/crollo
dell'Assiria, i Medi avevauo rivolto
'~" le loro mire espamiotlistiche verso
nord-ovest; iiI tal modo, Babilonia
§ ebbe via /ibera per imporre la sila
autorità SII tutte le regiolli della
'"
~ Mezzaluua Fertile clIC fosse stata
iII grado di cOllqllistare. II SIIO l'ili
'~" famoso SOVrallO, Nabllcodo/losor,
colse al volo l'o((asiolle, fallto cile,
'" afl'il/izio del VI secolo, il SIIO
~ dominio si estendeva dal Golfo
~ Persicofillo al Mar Mediterral/eo.

'~"II 11\11\1111111I111111111\11\1111111I111111\11\11\11111\11\1111111Il1111111111111I11111111111I\1111111I11111111I\11\11\1111I\1111I111111\11111\11\11\1111Il11\11\11\1111I11111111I111111\11\11\1111111111111111Il11\1111I\11111\11\11111\11111111\11\11\11 Il
111I111I1~
1
11111111111111111111111 :=
:=
:=
:=
§'"
§'"
~
§
§'"
~
:=
!:=
§
§
:=
~
'"
§
!
~
'"
:=
~
§'"
:=
~
'"
~
'"
:=
§

!'":=
!
~
'"
~
~
'"
~
'"
~
'"
'"
:=
§
:=
~
•, '"
~
'"
~
IL fASCINO DELLA CAPITALE. La realizzaziollc pill importamI' del l'egllo i /illiri che costeg:(,iavallo l'ampia strada di accesso alla città, si SI/oda va '"§_
di NabllcodollosorJII la traiforlllaziollc della città di Babilol/ia /Iella Ili/a processiolle di leolli mggelHi, di CIIi si P"Ò lIedere 11/1 esemplare ::::
capitale wltl/rale, politica ed ccolloll1ica deff'impero. La ricostmziollc lIella pagiua aceallto. AI di là deffa porta di lsrar, mila destra si vedO/IO :::;
qlli sopra mostra, iII primo piallo, l'i//llllel/sa porta di lsrar, che CIIsfodil,o i favolosi giardilli pellsili, colfivati SI/Ife terrazze del palazzo reale. O/tre §_
"elltrata setrclltriolla/e del/a città. La porta era decorata da splel/didi i giardilli, si profila fa sagoma impOllcl1te di lilla ziqqurat a sette pialli I ==
bassol'ilielli di l/1atrollelle smaltate COli figI/re di tori e di draghi; llll/go
I c!le qualche uDIta è stata idemijicata COli la biblica Torre di Babele. §
111111 1111I11I11I11111111I11I11I11I11I11III1II111111111111l11l1111111111l11l11111I11I1111I11II11l1111111111II11111111111l11l1111111111111111Il11I11111111111I11I11I11I11I11I11111I11I1111I111I11l11l11l11111111l1111II1II1II11lI1lI1lI1I1II1II1II1II1II1II1II11I1I ~
Il ritorno in patria
Intorno alla metà del VI secolo a.C., nel Medio Oriente si veri- Giuda trascinato in esilio a Babilonia nel 597 a. C. Non si sa
ficarono mutamenti e sconvolgirncnti politici di vasta portata, quale sia stato il percorso seguito nel viaggio di ritorno, né
in seguito ai quali furono esaudite le speranze degli esuli - quanto tempo abbiano impiegato i reduci. Il tragitto piu breve,
superstiti e discendenti di Giuda deportati a Babilonia - di far attraverso il Deserto di Siria, comportava quasi mille chilometri
ritorno a Gerusalemme. di cammino; ma è piu probabile che gli Ebrei abbiano seguito la
Le antiche civiltà dell'Egitto e della Mcsopotamia, toccato via commerciale che passa da Aleppo: in questo caso, devono
l'apice del loro splendore, si stavano avviando a un rapido aver perGorso circa 1.600 chilometri.
declino. L'ultimo re di Babilonia, Naboniclc, introdusse prati-
che religiose che gli costarono la fedeltà dci suoi sudditi; e il Una realtà pio dura del previsto
crescente antagonismo con la casta sacerdotale fu una delle Quando gli esuli finalmente giunsero tra i Monti di Giuda e
ragioni che lo convinsero a spostare la residenza reale a Tema, contemplarono Gerusalemme (CD nella cartina della pagina
un'oasi all'estremità sud-occidentale del Deserto d'Arabia. Al accanto) dalle alture circostanti, la loro gioia dovette tingersi di
governo nella capitale restò, con le funzioni di viceré, il figlio amaro sconforto alla drammatica vista: la città era un ammasso
Baldassar (il suo celebre convito è descritto nel capitolo 5 del di rovine, e le mura distrutte e le case devastate apparivano i
libro di Daniele). Intanto gli eserciti persiani, che avevano sot- muti testimoni del feroce assalto sferrato dai Babilonesi mezzo
tomesso l'impero dei Medi, ampliandolo anche fino a includere secolo prima. Il compito di ricostruire la capitale superava le
tutta l'Asia Minore, cominciavano a premere sui confini di effettive possibilità di questo manipolo di fedeli.
Babilonia. Verso la fine dell'estate del 539, i Persiani sferrarono Inoltre, le difficoltà non erano soltanto di natura tecnica.
l'attacco c, nel corso di una battaglia decisiva a Opis, sul fiume Benché Sesbassar fosse nominato governatore di Giuda, sembra
Tigri, sgominarono l'esercito babilonese. Poche settimane che i Samaritani rivendicassero la loro autorità su Gerusalemme
dopo, la capitale cadeva in mano ai nemici senza opporre resi- e non vedessero di buon occhio la rioccupazione di quel territo-
stenza. Per ordine di Ciro, re dei Persiani, le truppe d'occupa- rio. Da parte loro, gli Ebrei reduci da Babilonia rifiutarono
zione rispettarono gli abitanti della città e i loro beni; quando il l'aiuto offerto dai Samaritani per l'opera di ricostruzione, consi-
sovrano fece il suo ingresso trionfale a Babilonia diciotto giorni derandoli impuri dal punto di vista religioso (i Samaritani
dopo, torme di cittadini festanti si ammassarono lungo il cam- discendevano dai superstiti del regno di Israele, che si erano
mino per salutare in lui il liberatore che li aveva riscattati dall'o- ormai mischiati con i forestieri introdotti in quelle regioni dagli
diato regime oppressivo di Nabonide. Agli occhi di un profeta Assiri dopo la distruzione dello Stato ebraico del nord circa due
ebreo in esilio, il cui nome resta ignoto ma la cui opera è stata secoli prima). Si sollevò perfino l'opposizione di quei gruppi di
raccolta nei capitoli 40-55 del libro di Isaia, questo avvenimento Ebrei i quali, sfuggiti alla deportazione, erano rimasti a Giuda e
portava i segni della mano di Dio: ora avanzavano giuste pretese sulla terra dove erano senlpre
,( Chi ha suscitato dall'oriente vissuti. Ad aggravare ancor più la situazione, concorse un altro
colui [Ciro] che chiama la vittoria sui suoi passi' [... ] fattore: un succedersi di cattive annate e di raccolti insufficienti
lo, il Signore" (ls 41, 2.4). lasciò un gran numero di rimpatriati in condizioni di indigenza,
Questo profeta vedeva in Ciro l'unto del Signore, inviato a benché alcuni riuscissero a trarre profitto dalle avversità altrui.
redimere il popolo eletto, le cui aspettative non furono deluse. La dura realtà della vita quotidiana mise fine ai lavori di rico-
Ricordato tra i monarchi piu illuminati dell'antichità, Ciro struzione del Tempio, quando si era provveduto a risanare poco
abbandonò la politica assira e babilonese basata sulla piu spietata piu delle fondazioni. Da questo punto in poi, non si hanno più
repressione e sulla deportazione in massa delle popolazioni notizie di Sesbassar, il quale, già avanti negli anni, deve essere
assoggettate, perseguendo invece un programma di tolleranza e deceduto qualche tempo dopo.
restaurazione. Nel 538, emise un editto che permetteva agli In un secondo momento, ma non piu tardi dci 522, arrivò a
Ebrei di far ritorno a Yehud (cosI era chiamata la provincia Gerusalemme un altro contingente di Ebrei babilonesi, e subito
persiana di Giuda) e di ricostruire il Tempio di Gerusalemme. gli esuli rientrarono ( ognuno alla sua città ») (Esd 2, 1). I nomi
Come viene riferito per ben due volte nel libro di Esdra (1, 2-4 e di queste città, elencati nei libri di Esdra (2, 2-35) e di Neemia
6, 3-5), l'editto specifieava che una parte delle spese per la rico- (7, 6-38), rivelano che quanti avevano fatto ritorno si stabili-
struzione dci Tempio sarebbe stata messa a disposizione dalla rono sui Monti di Giuda, in una zona di circa 60 chilometri per
tesoreria della corona. Il decreto reale, inoltre, garantiva la resti- 50. Verso oriente, avanzarono nella Valle del Giordano, inse-
tuzione di tutte le suppellettili sacre che Nabucodonosor aveva diandosi nei dintorni di Gerico @, mentre a occidente penetra-
asportato dal Tempio. rono nella pianura costiera, per stabilirsi a Lod e Ono @; a
Per gli esuli era giunto il giorno agognato della redenzione. nord, superarono l'antico confine del territorio di Giuda e rag-
Nell'entusiasmo generale, composero inni di esultanza: ai loro giunsero BeteI (1); a sud, occuparono la postazione strategica di
occhi, i cieli innalzavano canti di gloria, le profondità della terra Bet-Zur @, ma si trovarono tagliati fuori da Ebron, che nel
prorompevano in grida gioiose e le montagne emettevano voci frattempo era caduta nelle mani degli Edomiti. Benché l'area da
di giubilo, a magnificare l'opera del Signore. Ma, alla prova dei essi occupata fosse esigua, gli Ebrei ripresero il controllo delle
fatti, il ritorno doveva rivelarsi una realtà ben diversa. principali vie di accesso verso gli altipiani. Comunque, non
I documenti scritti che narrano il ritorno nella terra di Giuda avrebbe potuto esserci alcuna sicurezza per loro finché Gerusa-
non sono affatto chiari, poiché il "cronista" (lo scrittore biblico lemme, la città principale e luogo di rifugio in caso di pericolo,
del Primo e Secondo Libro delle Cronache e dei libri di Esdra e non fosse stata dotata di nuove fortificazioni.
di Neemia) con molta probabilità ha confuso un primo ritorno Il secondo gruppo di esuli fu guidato da Zorobabcle, nipote
in patria con un secondo afflusso di esuli, dimostrando oltre di loiachin, che ne era il capo civile, mentre Giosuè, figlio di
tutto un interesse minimo per l'esatta cronologia degli avveni- lozadak, era il sommo sacerdote e il capo spirituale di quella
menti: spesso tralascia lunghi periodi di tempo, 70 o perfino 120 minuscola comunità, che non doveva superare i 20.000 indivi-
anni, senza dare spiegazioni. A ogni modo, pare che, non dui. Nello stesso periodo, fecero la loro comparsa due persona-
appena possibile, un piccolo gruppo di Ebrei, spinti dallo zelo lità di spicco: i profeti Aggeo e Zaccaria. A quasi vent'anni dal
religioso, sia partito dalla regione di Nippur, in territorio babi- rimpatrio del primo gruppo di esuli, soltanto le fondazioni del
lonese, diretto a Gerusalemme. Era forse condotto da ,( Sesbas- Tempio erano state completate. « Vi sembra questo il tempo di
sar, principe di Giuda» (Esd 1, 8) e figlio di loiachin, il re di abitare tranquilli nelle vostre case ben coperte », si sdegnava
HICOSTIlUZIONE E IlIFOIlME

Aggeo, « mentre questa casa [il Tempio] è ancora in rovina? »


(Ag l, 4). La C1me c la povertà erano quindi, per il profeta, la
punizione inviata dal cielo per lo scarso impegno dimostrato dal
popolo nell'opera di ricostruzione della casa dci Signore. Aggeo
profetizzò, inoltre, l.a caduta dei regni nemici e l'elevazione di
Zorobabcle a prescclto dci Signore degli eserciti. Tali discorsi
32"00·
avevano un certo sapore di sedizione, come pure le visioni not-
turne in base alle quali Zaccaria sollecitava maggiori sforzi neUa
ricostruzione del Tempio e di Gerusalemme, prevedendo sia il
ritorno della prosperità per le città di Giuda, sia la riunione
finale in Sion di tutti gli Ebrei dispersi nel mondo. Per effetto di
cosi fervidi incita menti, fu ricostruito l'altare (benché pare che
non fossero mai cessate dci tutto le funzioni divine nel luogo
dove sorgeva il Tempio) e venne celebrata una solenne cerimo-
nia religiosa alla ripresa dei lavori.
Lo zelo messianico di Aggeo e Zaccaria era forse collegato 30·
allo sviluppo degli avvenimenti internazionali dell'epoca.
Quando, nel 522, Dario I sali al trono di Persia, scoppiarono
numerose ribellioni di carattere nazionalistico in piu punti del-
l'immenso impero, che allora si estendeva dall'Asia Minore e
dall'Egitto, a occidente, fino alla frontiera con l'India, a oriente.
Ma Dario non perse tempo e subito si mosse per ristabilire
l'ordine nei suoi sconfinati domini, riorganizzando l'impero in
venti satrapic, ognuna governata da un rappresentante del rc. La
quinta satrapia abbracciava tutto il territorio comprcso tra la quotidiano che, sebbene la comunità ebraica, ristabilita nella sua
Siria dci nord c il confine con l'Egitto, includendo anche l'isola terra, avesse felicemente superato la prima crisi, Yehud ormai
di Cipro. Era stata denominata Abar-Nahara, la rcgione del- faceva parte integrante di un immenso impero straniero.
l' "Oltrefiume" (il che significava a ovest dell'Eufrate), cd era Quando Zorobabele usci di scena, con lui si spense la spe-
amministrata direttamente da Damasco. Il territorio di Ychud ranza di restaurare sul trono la stirpe reale di Giuda. Si sa ben
rappresentava una circoscrizione della satrapia. poco della vita di questa piccola comunità nei circa settant'anni
che seguirono, fino alla venuta di Neemia. Il profeta Malachia
Risorge il Tempio di Gerusalemme incoraggiava il popolo a mantenersi fedele all'alleanza divina e
Mentre si riprendevano seriamente i lavori del Tempio, l'oppo- condannava i sacerdoti che avevano corrotto i riti del culto.
sizione si fece sentire ancora una volta. Non passò molto tempo Eppure, la vita religiosa degli Ebrei stava degenerando: i sempre
che il governatore di Abar-Nahara, Tattenai, si recò a Gerusa- piu numerosi matrimoni con gli stranieri c i contatti commer-
lemmc pcr sapere con quale autorità gli Ebrci stavano rico- ciali con popolazioni di origine diversa minacciavano l'assimila-
struendo il loro Tempio. Tuttavia, egli permise di proseguire i zione di culture estranec. I piccoli insediamenti della comunità,
lavori Illentre veniva avviata un'inchiesta presso la corte per- disseminati sulle alturc nci dintorni di Gerusalemme, isolati e
siana. Negli archivi reali fu ritrovato il rotolo di pergamena con privi di difese, conducevano un'esistenza precaria, fra ristret-
il decreto di Ciro, che Dario non esitò a riconfermare. A Tatte- tezze e pericoli, sotto la guida spirituale di sommi sacerdoti che
nai venne, quindi, ordinato di non interferire con la ricostru- si arrogavano, in una certa misura, anche l'autorità politica
zione di « questo tempio al suo posto» (Esd 6, 7); non solo, ma locale. La comunità riusci a sopravvivere, ma in condizioni ben
gli vellne ingiunto di contribuire alle spese del progetto, attin- misere. Le sue grandiosc spcranze erano state mitigate dallo
gendo dalle entrate dci governo. scontro con la cruda realtà; una volta ricostruito il Tempio,
Grazie a questo aiuto finanziario, e incitato dalle solerti parole sembrava che non ci fossero rimasti altri validi motivi a spin-
dei profeti, Zorobabele prese in mano la direzionc dei lavori e li gere il popolo ad agire per l'unità della nazione.
portò a termine. Pur rimanendo lontano dall'antico splendore, Col passare del tempo, le notizie delle tristi condizioni degli
il nuovo Tempio appena finito venne riconsacrato tra grandi Ebrei di Yehud giunsero alle orecchie di un ebreo di Susa, Nee-
manifestazioni di gaudio nel 515, scttantadue allni dopo la mia, che ricopriva la carica di coppiere del re di Persia. Uomo
distruzione per mano dei Babilonesi. A differenza del Tempio devoto, egli chiese al sovrano il permesso di recarsi a Yehud per
di Salomone, però, questo santuario non era piu il punto focale dirigere i lavori di fortificazione di Gerusalemme. Non solo il
della vita spirituale di una nazione. Ogni giorno venivano innal- desiderio di Neemia vcnne esaudito, ma il monarca lo nominò
zate preghiere per il sovrano persiano e la sua famiglia, a ricordo governatore di quella lontana provincia.

Ricostruzione e riforme
Nel secolo che segui il rientro degli esuli dalla cattività babilo- amministrata dai Fenici, ma, verso la metà del V secolo a.C., la
nese, gli Ebrei furono testimoni di drastici mutamenti nella sua numerosa comunità di mercanti greci la fece entrare di
realtà che li circondava. Fra l'altro, la zona si stava aprendo a diritto nella Lega di Dclo. A Dar è stato rinvenuto molto vasel-
traffici commerciali internazionali in piena espansione, in parti- lame di provenienza attica, segno di stretti legami commerciali
colare con la Grecia. I Fenici dominavano la zona costiera da con la Grecia. Ceramiche dello stesso genere sono state riportate
Acco (CD nella cartina a pago 151) fino a Gaza 0, benché gran alla luce anche ad Acco, Gaza c Asdod @. Gaza fu trasformata
p~rtc delle città portuali fossero diventate anche base di colonie in una fortezza reale persiana - come era accaduto pure ad Acca,
dI. merca.nti greci. Dor ® rappresenta un buon esempio di que- Cazor ® e Lachis ® - e venne utilizzata dal figlio e successore
sti nUOVI e sempre piu frequenti contatti cosmopoliti: la città, di Ciro, Cambise, nel corso della spedizione militare del 525 che
che faceva parte della quinta satrapia dell'impero persiano, era culminò con l'invasionc e la conquista dell'Egitto.
RICOSTRUZIONE E RIFORME

Per Gaza, nel frattempo, si stava delineando un diverso ruolo, simi, però, si presentarono volontari, disposti a trasferirsi a
che per vari secoli avrebbe conosciuto una continua espansione, Gerusalemme e contribuire alla ricostruzione della città.
recando grande prosperità a questo antichissimo porto. A La cerchia delle mura venne suddivisa in piu segmenti,
oriente, nel territorio che era stato un tempo il regno di Edom, ognuno dei quali fu affidato a un gruppo di lavoratori prove-
si stavano insediando nuove popolazioni originarie del nord- nienti dalla stessa zona. Nell'incredibile periodo di soli cinquan-
ovest dell'Arabia, conosciute in seguito con il nome di Nabatei. tadue giorni, le mura furono risanate; i bastioni, i contrafforti e
Destinati a svolgere un ruolo di primissimo piano come uno dei le porte richiesero altri ventotto mesi di lavoro per essere com-
maggiori popoli di commercianti dell'antichità, i Nabatci fecero pletati. Gli archeologi hanno rinvenuto alcuni tratti delle mura
di Gaza ilIaco principale scalo marittimo a occidente. Le inva- di Neemia, che portano i segni di un lavoro affrettato e racchiu-
sioni babilonesi del VI secolo avevano rovesciato e annientato le dono up.'area molto ridotta rispetto alla Gerusalemme dell'e-
strutture governative di Edom e Moab, permettendo cosi a poca monarchica.
queste tribii nomadi del deserto di infiltrarsi e, alla fine, di Benché Neemia avesse ricevuto dal re di Persia l'autorizza-
dominare una zona che si estendeva dalla Siria meridionale fino zione a ricostruire le fortificazioni di Gerusalemme, dovette
a Edom e comprendeva anche gran parte del Negheb, spingen- affrontare violenti contrasti. Il governatore di Amman, Tobia,
dosi fino alla zona occidentale della penisola del Sinai. Da Petra era imparentato con il sommo sacerdote di Gerusalemme, con il
0, i Nabatei riuscirono a controllare la Via Regia, come pure le quale si alleò anche Sanballat, governatore della Samaria, in
piste carovaniere sulle direttrici est-ovest, che partivano dall'A- seguito al matrimonio con una donna della sua famiglia. Ghe-
rabia, passavano per Ezion-Gheber ® e raggiungevano Gaza e sem l'Arabo governava le popolazioni emergenti del deserto,
l'Egitto. L'apogeo di queste popolazioni sarebbe giunto in un che si estendevano dall'Arabia nord-occidentale fino alla zona
secondo momento, ma già stavano ricaccianclo gli Edomiti (co- occidentale del Sinai. Questi tre potenti governanti, insieme con
nosciuti in seguito con il nome di Idumei) nel Negheb e in la popolazione di Asdod, cercarono in vari modi di minare
quello che era stato il territorio meridionale di Giuda. Gli Edo- l'autorità di Neemia e di bloccare i lavori a Gerusalemme. Il
miti, fcrmatisi ai limiti del deserto a sud di Bersabea@. occupa- rafforzamento di Gerusalemme costituiva una particolare
rono gli altipiani e le colline relativamente fertili nei dintorni di minaccia per le rivendicazioni di Sanballat su Yehud: la città
Ebron@, che divenne una delle loro principali città. potcva cosI diventare una base sicura per un rivale politico. Da
Nella Transgiorclania, i Tobiadi avevano esteso il loro con- parte sua, Tobia gettava il ridicolo su Neemia e i suoi compa-
trollo su gran parte della zona a nord-est del Mar Morto, che in trioti, dicendo: « Edifichino pure! Se una volpe vi salta su, farà
precedenza era stata oggetto di rivendicazioni da parte di Israele crollare il loro muro di pietra! )) (Ne 3,35). Di comune accordo,
e Moab, e governavano la provincia persiana di Ammon. Al di questi due uomini fecero ricorso a parenti e amici di Gerusa-
là di Gerusalemme@, in quello che era stato un tempo il centro lemme per intimorire Neemia, mentre altri tentativi venivano
del regno settentrionale di Israele, i Samaritani occupavano una compiuti per minare il morale degli operai. Ma Neemia, deciso
provincia della quinta satrapia e rivendicavano pretese territo- ed energico, non ebbe problemi a rendere inoffensiva questa
riali su Yehud. I Tobiadi e i Samaritani, inoltre, si considera- campagna provocatoria. Tuttavia, quando Arabi, Ammoniti e
vano i veri depositari dell'antica fede di Israele ed erano in Asdoditi si misero a spargcre il terrore fra i villaggi ebrei e a
stretto contatto con gli Ebrei che non si erano mai mossi da spingere le loro scorribande fino ai dintorni di Gerusalemme,
Gerusalemme e dai suoi dintorni. Neemia si vide costretto a passare all'azione. Con la sua tipica
Pertanto, quando Neemia giunse a Gerusalemme in qualità di determinazione, fece radunare a Gerusalemme gli abitanti dei
governatore della provincia persiana di Yehud, probabilmente villaggi e divise in vari turni gli uomini in grado di portare
intorno al 445 a. C., trovò la piccola comunità ebraica circon- armi. Alcuni, armati {( di lance, di scudi, di archi, di corazze )
data da ogni parte da popolazioni che facevano a gara per con- (Ne 4, IO), facevano la guardia mentre gli altri lavoravano, e
quistarsi uno spazio in quell'epoca di nuovo sviluppo, c trovò tutti gli operai tornarono ai loro compiti con la spada cinta al
pure che il suo popolo era demoralizzato e diviso. fianco. Con simili accorgimenti, malgrado le pesanti pressioni
esercitate dai nemici, Neemia c il StiO popolo ricostruirono le
Le nuove mura di Neemia mtlra di Gerusalemme, per garantire la prima condizione indi-
Gli esperti non sono d'accordo con la cronologia stabilita dai spensabile alla ripresa della vita della comunità: la sicqrezza e
libri di Esdra e Neemia. Benché la narrazione biblica indichi che l'incolumità fisica.
Esdra venne prima di Neemia, gli studiosi sono convinti che i Dodici anni dopo il suo arrivo a Gerusalemnle, e forse nel-
due testi in questione contengano delle gravi dislocazioni stori- l'impossibilità di ottcnere una proroga al suo mandato, Neemia
che; il che rende impossibile stabilire con esattezza la sequenza dovette far ritorno a Susa. Con la sua opera, egli aveva assicu-
degli avvenimenti. E piu probabile che Neemia sia venuto per rato le difese della città e introdotto varie riforme economiche
primo e che Esdra abbia fatto la sua breve comparsa verso la fine per impedire lo sfruttamento delle classi piu povere, ma sapeva
del secondo mandato di Neemia come governatore di Yehud. che il suo lavoro era ancora ben lontano dall'essere terminato.
Insieme, queste due personalità di spicco ristrutturarono, e pre- Nel giro di un anno, aveva convinto il re a nominarlo nuova-
servarono, la comunità ebraica. mente governatore di Yehud. Al suo ritorno, intraprese alcune
Alto funzionario della corte persiana, Neemia giunse a Geru- efficaci riforme religiose, anche se frammentarie: assicurò i
salemme accOlupagnato da una scorta militare e da un altro fondi finanziari necessari al Tempio e ai suoi funzionari isti-
gruppo di Ebrei di Babilonia. Si accorse subito della necessità tuendo un severo sistema di esazione della decima; rese obbliga-
impellente di rafforzare le difese di Gerusalemme e, durante la toria l'osservanza del sabato, vietando ogni attività commerciale
terza notte passata in città, usci di nascosto e percorse l'intero in quel giorno; si oppose decisamente ai matrimoni con stra-
perimetro delle mura per stabilire di persona l'entità degli inter- nieri, al punto da far ricorso persino alla forza fisica per convin-
venti piu urgenti. E decise che la ristrutturazione delle mùra cere tutti coloro che si mostravano riluttanti.
sarebbe cominciata immediatamente. Radunati gli abitanti, egli
disse: « Voi vedete la miseria nella quale ci troviamo; Gerusa- Esdra e il libro della Legge
lemme è in rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco. Mentre Neemia riusd a dare alla comunità un nuovo senso di
Venite, ricostruiamo le mura di Gerusalemme e non saremo piu sicurezza e una certa misura di stabilità economica e politica, le
insultati! ) (Ne 2,17). Per procurarsi la manodopera necessaria, sue sporadiche riforme religiose non ebbero effetto sulla vita
e anche per ripopolare la città decaduta, Neemia istitul una leva interiore del popolo. Toccò a un sacerdote di nome Esdra il
obbligatoria nelle quattro circoscrizioni amministrative della compito di generare quel rinnovatuento spirituale che i tentativi
provincia che i Persiani avevano rilevato dai Babilonesi. Moltis- di Neemia non avevano saputo suscitare. Anch'egli ebreo di
r
35"00'

Babilonia. Esdra ottenne l'autorizzazione reale a presiedere agli


affari religiosi nella satrapia di Abar-Nahara. Nel mese di aprile,
probabilmente del 428 a.c., si diresse a Gerusalemme recando
con sé i contributi offerti dagli Ebrei di Babilonia per il Tempio, 33"00'
l'oro c l'argento donati dal re, c i libri della Legge. Percorrendo
)a via piti rapida attraverso il deserto, senza scorta militare,
Esdra arrivò a Gerusalemme nell'agosto seguente. Due mesi
dopo, alla vigilia della Festa dci Tabernacoli, insieme con i suoi
assistenti Esdra Icsse vari passaggi dal libro della Legge, in piedi
su una tribuna di legno eretta in una piazza di Gerusalemme.
L'aramaico era la lingua piti diffusa dell'impero persiano, c
Fenici, Nahatci, Tobiadi e Samaritani parlavano vari dialetti
aramaici, com'era anche il caso degli Ebrei di Yehud. Dall'alba 30'
fino a mezzogiorno, i collaboratori di Esdra presentarono al
popolo il testo ebraico della Leg&e, traducendolo brano per
brano in aramaICO e soffermandosl a dare tutte le spiegaZIOni
necessarie. Il giorno seguente, si celebrò la festa con grande
solennità e tra l'esultanza popolare.
Ma le trasgressioni continuavano, e a dicembre Esdra, « pian-
gendo, prostrato davanti alla casa di Dio» (Esd lO, I), fece una
confessione pubblica dci peccati del suo popolo, il piti grave dci
quali era il matrimonio con donne stranierc. Riconoscendo di
esser venuti meno alla fedeltà verso il Signore, un rappresen- 32"00'
tante del popolo propose un accordo, in base al quale gli Ebrei
avrebbero ritnandato le loro mogli straniere e i figli nati da
quelle unioni. Un proclama chiamò a raccolta gli Ebrei da un
capo all'altro del territorio, ingiungendo a tutti di trovarsi tre
giorni dopo a Gerusalemme, sotto pena di vedersi confiscare •
ogni avere e bandire dalla comunità. Di nuovo Esdra si fece Asdod
avanti, al cospetto del popolo, per pronunciare le sue accuse. @)
Sotto una pioggia scrosciante, in una piazza nei pressi del Tem-
pio, la folla rispose come un sol uomo: « SI, dobbiamo fare
secondo la tua parola" (Esd IO, 12). Esdra nominò un gruppo 30'
•Gaza
di anziani per esamjn~re uno per uno tutti i casi particolari di
quegli uomini che avevano sposato donne straniere, e tre mesi
®
dopo, quando la commissione presentò i risultati dell'indagine,
tutti i matrimoni misti vennero annullati.
Un anno dopo il suo arrivo a Gerusalemme, l'opera di Esdra _Bersabea
poteva dirsi compiuta. La Legge che egli aveva letto al popolo c ®
in base alla quale i fedeli si conformarono di nuovo al volere
divino, era la Tarah o il nucleo fondamentale di quello che
sarebbe diventato la Torah, cioè i cinque. libri della Legge di 31''00'
Mosè: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Dcuteronomio. Non
sorprende, quindi, che i rabbini abbiano sempre onorato in
modo speciale questo sacerdote, apparso sulla scena per un
breve ma decisivo momento, al quale attribuiscono il merito di
aver restaurato la Legge.
Il testo biblico afferma che Neemia fu il primo ad apporre il
suo sigillo al patto stipulato da Esdra: subito dopo, i due uomini
scomparvero dalla scena. Secondo un'antica tradizione, Esdra
morf e fu sepolto a Gerusalemme; però, nell'Iraq meridionale
30'
c'è ancora oggi una tomba indicata come la sepoltura di Esdra,
Ritornò forse a Babilonia? E chc ne fu di Nccmia? È probabile
che, al termine del suo secondo mandato di governatore, sia
ritornato a Susa. A ogni modo, l'opera compiuta da questi due
uomini era stata completata: la comunità di Yehud era per il
momento al sicuro e il giudaismo aveva ora la sua Legge, quel
grandioso monumento spirituale grazie al quale è sopravvissuto
attraverso i secoli.
Dopo le riforme di Esdra e Neemia, nella seconda metà del V
secolo a.C., ci si trova di fronte a un ampio vuoto storico,
almeno nei testi biblici: da allora fino a poco prima della rivolta
3iJ''OO'
" "
del Maccabei nel Il secolo a. c., non si sa piti nulla della storia
ebraica; come ha osservato uno storico, « nessun periodo della
storia di Israele, dal tempo di Mosè, è piti scarsamente docu-
~entato di questo l). Tuttavia, con l'ascesa e il declino di nuovi
Imperi - in particolare Grecia e Roma - la fascia di terra che
co.ngiunge l'Asia all' Africa continuò a essere il campo di batta-
.-i,
..
~~r •

gha sul quale scesero a confronto le grandi potenze del tempo. @


Ezion-Gheber _..
......•
fl''':
I
Alessandro Magno
« Arrivò sino ai confini della terra e raccolse le spoglie di molti le loro grandi catapulte da assc!dio e gli arieti, ma ottennero
popoli. La terra si ridusse al silenzio davanti a lui; il suo cuore si scarsi risultati. L'assedio si trascinava ormai da sei mesi, quando
esaltò c si gonfiò di orgoglio. Radunò forze ingenti e conquistò Alessandro, che nel frattempo aveva allestito una flotta navale,
regioni, popoli e principi, che divennero suoi tributari »: con progettò un assalto combinato su vasta scala. Mentre le falangi,
queste parole il Primo Libro dei Maccabci (1, 3-4) riassume la con l'appoggio delle macchine da guerra, attaccarono dalla parte
folgorante, drammatica fortuna di Alessandro Magno. Esaltato del molo, le forze anfibie tentarono di aprirsi un varco ai lati.
come uno dei piu celebri conquistatori della storia, Alessandro Nel corso,di feroci combattimenti, l'esercito di Alessandro riu-
si limitò a rasentare le alture fortificate del territorio di Giuda sci a fare una breccia nelle mura. Ricorrendo a passerelle
durante la sua marcia verso l'Egitto, eppure il suo breve passag- sospese, simili a quelle oggi usate dai mezzi da sbarco, i rinforzi
gio cambiò per sempre il corso della storia ebraica. , si riversarono nella cittadella, per sfruttare al massimo il vantag-
La spettacolare ascesa al potere di Alessandro ebbe inizio nel gio offerto dalla breccia. Ne seguirono aspri combattimenti per
336 a.c., quando all'età di vent'anni le strade di Tiro, c ben presto i Macedo-
succedette sul trono della Macedonia al ni ebbero il sopravvento. Si calcola che
padte Filippo Il, che aveva perso la vita circa 8.000 difensori della roccaforte ab-
in un attentato. Egli rivelò subito le sue biano perso la vita nella mischia, e altri
brillanti doti militari, riducendo sotto 2.000 prigionieri furono passati per le
l'egemonia macedone gli staterelli della armi; il resto della popolazione fu ridot-
Grecia, in perenne lotta e rivalità tra di to in schiavitu. Quasi tutta la cittadella
loro. Nel 334, condusse il suo esercito al fu rasa al suolo, al fine di eliminare ogni
di là dell'Ellesponto «j) nella cartina in possibilità che Tiro tornasse a essere una
basso della pagina accanto), deciso a re- base navale della flotta persiana.
spingere i Persiani dall' Asia Minore. A Alessandro avanzò, quindi, lungo la
Isso <:ID, riportò una clamorosa vittoria costa in direzione sud, sottomettendo
contro lc armate di Dario 1II, benché i Acco @) e deviando verso l'interno del
nemici disponessero di forze tre volte paese nei pressi della Torre di Stratone
superiori. Cosi, Alessandro era arrivato @; i reparti di cavalleria sedarono qual-
al cuore dell'impero persiano. (( D'ora in siasi tentativo di insurrezione negli alti-
poi lI, disse al sovrano sconfitto, piani centrali. Poi, i Macedoni fecero ri-
(( quando dovrai rivolgerti a mc, mi torno alla pista costiera e conquistarono
chiamerai re deU'Asia .. , Il, Comunque, Azoto @ e Ascalon 0. A Gaza @, la
prima di continuare la sua campagna in storica porta dell'Egitto, l'avanzata
Asia, doveva rendere sicuro il confine trionfale dei Macedoni s'imbatté in un
meridionale e, perciò. condusse il suo ostacolo imprevisto. Batis, il coman-
esercito sulla strada dell' Egitto. IL GIOVANE CONDOTTIERO. III questoframmeuto dante persiano della guarnigione, tentò
Per annientare il controllo dei Persiani di mosaico, rillve'lIIto a Pompei! è raffigurato in tutti i modi di arginare la marcia di
sul Mediterraneo orientale, Alessandro Afessa"dro MagliO, cile ilei 3JJ a.C., a/l'età di 23 Alessandro in attesa dei rinforzi che gli
pensò d'impadronirsi de.lla principale ba- mmi, alla testa del SI/O esercito sCOIifisse Dario Il I, dovevano giungere dall'Egitto (a sud) o
se navale nemica a Tiro (0 nella cartina re di Persia, nella battaglia decisiva di Isso. da Dario (a oriente).
in alto), una città-fortezza che consisteva Come Tiro. anche Gaza rappresenta-
in due distinti agglomerati urbani, uno situato sulla terraferma e va un ostacolo piuttosto arduo: la fortezza. protetta da alte
l'altro su un isolotto, a meno di un chilometro dalla costa. mura, era situata sulla cima di un'altura ripida e scoscesa, che la
L'eccelsa reputazione militare di Alessandro è dovuta principal- rendeva invulnerabile alla tattica d'assedio in uso a quei tempi,
mente alle innovazioni da lui introdotte nell'impiego strategico cioè all'impiego delle torri di legno, che venivano sospinte
delle poderose falangi di fanteria e della rapida azione della caval- verso le mura in modo da attaccare gli assediati dall'alto.
leria, ma la situazione che ora si ritrovava ad affrontare a Tiro Allora, Alessandro conccpi l'idea di creare una posizione sopra-
stimolò il suo talento nel campo dell'ingegneria militare. elevata dalla quale il suo esercito avrebbe potuto passare all'at-
tacco, e gli instancabili soldati macedoni si misero subito al
Insuperabile stratega e ingegnere militare lavoro per costruire un'immensa rampa, capace di far arrivare
In mancanza di una forza navale in grado di sferrare un attacco le macchine belliche allo stesso livello della fortezza. Ben pre-
anfibio contro l'isolotto fortificato, Alessandro concepi l'idea sto, arieti, magli e catapulte furono in condizione di tempestare
geniale di costruire un immenso molo, una sorta di terrapieno, le mura. ancor piu indebolite dal1'opera di un reparto speciale
che consentisse ai suoi soldati di giungere fino alla roccaforte, che, nel frattempo, scavava una galleria al livello delle fonda-
superando cosi il braccio di mare che sbarrava il passaggio (v. zioni. Alla fine, venne aperta una breccia e i fanti macedoni,
riquadro nella cartina in alto). Per prima cosa, si preoccupò di servendosi di scale aeree per arrampicarsi sulle macerie, si
conquistare la città sulla terraferma e di raderla al suolo, in riversarono nella città. Batis e le sue truppe caddero fino all'ul-
modo da ottenere i detriti necessari per la costruzione del molo. timo uomo c la città fu abbandonata alla devastazione e al
Venne fatto venire appositamente il legname dalle foreste del saccheggio.
Libano e si misero in opera cave di pietra per fornire altrò Secondo la tradizione, subito dopo la caduta di Gaza, Ales-
materiale. Mentre fervevano i lavori e la gettata, larga una ses- sandro si recò a Gerusalemme per incontrarsi con il sommo
santina di metri, avanzava sul mare in direzione della cittadella, i sacerdote. Non si sa con certezza se si tratti di realtà o di leg-
difensori della fortezza attaccarono con le catapulte, tempe- genda, ma, in ogni caso, Gerusalemme venne in pratica sotto-
stando gli assalitori macedoni di pietre, piombo fuso e sabbia messa all'autorità di Alessandro. Verso la fine del 332, il con-
ardente. Per nulla scoraggiate da questa strenua resistenza, le quistatore condusse la sua invincibile armata in Egitto. I Per-
forze di Alessandro incalzavano. siani rinunciarono a quel remoto caposaldo del loro impero
Finalmente, il gigantesco molo venne completato e i Mace- senza nemmeno una battaglia, e a Siva <@ nella cartina in bas-
doni si scagliarono contro le mura massicce della roccaforte con so) Alessandro si proclamò faraone per diritto divino. Aveva
già curato di persona la disposizione urbanistica di Alessandria, \ TIRO
destinata a diventare uno dei maggiori centri clelia cultura elleni- ..... Molo
r' \ (Istmo)
I;~r-
stica c una deIJe città piu celebri dci mondo antico. Alla fine,
33"011'
Alessandro Magno avrebbe fondato pili. di una decina di città
che porcavano il suo nome, secondo l'ambizioso piano di irra-
diare la cultura greca fra le popolazioni da lui sottomesse. Terrafenna
La conquista di Tiro c di Gaza c l'occupazione dell'Egitto
diedero ad Alessandro la certezza che la parte meridionale dci
suo nuovO impero era ormai al sicuro. A questo punto, riprese
la sua marcia d'invasione c di conquista verso l'oriente, dove
Dario stava cercando di rimettere in piedi i suoi eserciti nella
valle dci Tigri. Nella primavera del 331, l'armata macedone
risaif lungo il litorale del Mediterraneo orientale. Durante l'as- lO·
senza dci conquistatore. impegnato in Egitto. i Samaritani si
crano sollevati contro il loro governatore: Ecr rapprcsaglia,
Alessandro ordinò la distruzione di Samaria (C!!» nella cartina in
alto). Sembra che, nello stesso periodo, una spedizione mace-
done di avanscoperta si sia spinta fino a Gerico. Giunto a Tiro
@, Alessandro condusse il suo esercito a nord-est, attravcrso la
Siria, spingendosi avanti verso i "confini della terra".
L'incredibile percorso di conquista seguito da Alessandro,
senza eguali nella storia dell'antichità, lo cond.psse per ben
22.000 chilometri fino nella lontanissima India. A Gaugamcla
(@ nella cartina in basso), sgominò le forze di Dario III, impar-
tendo il colpo di grazia alla potenza ormai vacillante dell'impero
persiano. Per rafforzare quella vittoria, prese possesso delle
cJpitali dell'impero persiano - Babilonia @, Susa @e Persepoli
@ - dove s'impadronf dell'immenso tesoro, rim~sto intatto, e
diede alle fiamme il grandioso palazzo di Dario. Completa- LEGENDA
mente soggiogato dalle sue ambizioni di conquis~a, Alessandro
rIprese mstancabile la campagna a oriente. Nel 326, nella batta- ~ Inva~ione dell'impero
gita sulle sponde del fiume ldaspe @, sconfisse quello che forse @ 11 • persiano
fu il suo nenllCQ piÙ scaltro: Poro, 11 re dell'ln'ha. Alla fine, ~. Gaz. Conquiste meridionali
cedendo alle sempre pI.ii pressantJ rIchIeste del SUOI soldatI, stre-
Conquiste orientali
mati da tante perIpeZIe c combattImentJ, Alessandro mise fine
Viaggio di ritorno
alla sua odlssea c rIprese la via del rItorno, dopo aver esteso Il Verso
- di Alessandro
suo donullIo su gran parte dell' ASIa (in glalJo, nella cartma In ['EgItto
Ritorno via mare di
basso). Ma non avrebbe mai raggiunto il paese n~tale: a Babilo- - - - altri contingenti greci
nia, nel 323 a. C., si ammalò c mOrl, a soli 32 anni. Con lui si
spense anche quell'ideale ambizioso di un impero universale chc X Battaglia campale
l'aveva portato alla conquista del mondo.

lO·

Gaugamela
X@
~.)! Susa

Babilonia.~'

-' • ~
/~,
Persepoli
.~
'='\
~, ~-~----
'.,o(ç'
~~
'G~
Copyrigln(i) 1'J!ll Thl'lh:~dcr's Dig('SI Associalioll.lnç. . .f ',<-·6
--~
o
I Tolomei contro i Seleucidi
Alla scomparsa di Alessandro Magno, i generali macccloni si Sean), Filadelfia (Rabba). La pianura costiera, d'interesse parti-
affrettarono a dividersi l'immenso impero. Narra il Primo colare per i Tolomei, venne riorganizzata in piccoli distretti
Libro dei Maccabei (1, 9): « Tutti cinsero il diadema e dopo di amministrativi. Le navi da guerra proteggevano le rotte lungo
loro i loro figli per molti anni ». Fra il 320 e il 301 a. c., la Siria le quali, a ritmo sempre crescente, si svolgeva il traffico com-
meridionale c i terricori che si stendevano sino ai confini dell'E- merciale via mare.
gitto cambiarono di mano per ben cinque volte, mentre sovrani La fortezza di Samaria continuò a svolgere il suo ruolo di sede
rivali si contendevano i porti strategici che potevano assicurare amministptiva per gli altipiani centrali, mentre Gerusalemme
loro il dominio del Mediterraneo orientale. restò il punto focale della provincia della Giudea. In quella città,
il sommo sacerdote aveva anche una certa autorità civile, sotto i
I primi scontri fra Tolomeo e Antigono funzionari di Tolomeo; probabilmente. era tenuto a versare un
Il primo a impossessarsi di questa regione fu Tolomeo l, che si tributo annuale per un sim.ile privilegio.
era stabilito in Egitto. Ben presto, però, la sua autorità venne Tuttavia, da parte dei governanti egiziani, non venne messa
messa in pericolo da un antico compagno d'armi, Antigono. in atto alcuna strategia politica per alterare il sistema di vita o
detto ''l'Orbo'', che si spinse dall' Asia Minore verso sud e che, per influenzare le pratiche religiose degli Ebrei deUa Giudea.
scendendo lungo la costa fino all'Egitto, conquistò Tiro ((1) Purché le tasse venissero regolarmente pagate (ed erano piutto-
neUa cartina della pagina accanto), foppe ® e Gaza @. Nel 312, sto salate) e le condizioni sociali e politiche mantenute inalte-
mentre Antigollo era di nuovo impegnato in Asia Minore, rate. i Tolomei si mostravano soddisfatti. Nel 219, però, si
Tolomeo sconfisse il figlio del rivaJe, Demetrio, a Gaza. ricac- verificò uno sconvolgimento radicale nel paese.
ciandolo attraverso la Siria fin nei suoi possessi in Asia Minore.
Antigono passò subito al contrattacco, conducendo uno sconfi- Dalla Siria arriva Antioco il Grande
nato esercito nell'area in questione e sgominando le forze di I successori di Seleuco non erano rimasti passivi come lui nel-
Tolomeo. Questi, durante la ritirata verso il sud, fece radere al l'accettare il controllo di Tolomeo sulla Siria e la Fenicia. A
suolo loppe e Gaza, come pure le città fortificate di Acca ® (ehe partire dal 276, avevano ingaggiato trc guerre sanguinose, ma
in seguito si sarebbe chiamata Tolemaide), e Samaria ®. per inconcludenti, contro i dominatori macedoni dell'Egitto, per
impedire al nemico di servirsene come piazzeforti per la sua rivendicare il territorio contestato. Però, nel corso di una quarta
avanzata militare. guerra (219-217), Antioco III ("il Grande") riusci a spingersi
Nel 311, Antigono inviò Demetrio ad attaccare i Nabatei a lungo la costa, a impossessarsi di Tiro (j) e di Tolemaide @, e a
sud di Petra @, nel tentativo di assicurarsi sia il controllo del mettere l'assedio a Dora@. Voltosi poi a oriente, oltre il Mare
redditizio commercio delle spezie dell'Arabia, sia le risorse di Galilea, conquistò altre città, mentre alcune si limitavano a
minerarie in via di sfruttamento nella regione a sud del Mar spalancare le porte al suo arrivo. Alleatosi con i Nabatei, prese
Morto (allora denominato Lago Asfaltide). Ma questi Arabi, Filadelfia @ e rinviò la cavalleria sull'altra sponda del Giordano;
signori del deserto e sicuri nella loro fortezza di roccia dai riflessi poi, stabilito il suo quartier generale a Tolemaide, passò l'in-
rosa, riuscirono a respingere i Macedoni, infliggendo loro verno a consolidare le sue conquiste e a ristorare le sue forze,
pesanti perdite. preparandosi per la prova che si annunciava imminente contro
Nel frattempo, il conflitto fra Tolomeo e Antigollo prose- l'imponente armata egiziana.
guiva in modo discontinuo. Alla fine, Tolomeo si associò con Nella primavera del 217, Antioco III avanzò lungo la Via del
altri antichi compagni d'armi che avevano miHtato nell'esercito Mare, toccando Gaza @e Rafia @. Tolomeo IV e il suo ingente
di Alessandro, compreso Seleuco, il quale S~dva tentando di esercito, appoggiato da reparti di elefanti addestrati al combatti-
installare una base occidentale in Siria. mento, si avvicinarono attraverso il deserto, provenendo dal-
Nel 301, anche senza l'intervento di Tolomeo sul campo di l'Egitto. Nello scontro che segui, gli Egiziani ebbero il soprav-
battaglia, la coalizione riusci a schiacciare Antigono a Ipso, nel- vento e riuscirono a respingere Antioco fino alla Siria. Tolomeo
l'Asia Minore. Nel corso della spartizione delle terre conqui- IV marciò attraverso il paese in corteo vittorioso fino ai confini
state, che segui la battaglia, Seleuco ricevette la provincia della settentrionali del suo regno, quasi si trattasse di un'ispezione
Siria, che eomprendeva anche la Giudea (nome dato dai Greci al reale intesa a dimostrare che la Giudea e la Fenicia erano ancora
territorio di Giuda). Ben presto, però, Seleuco si accorse che saldamente in mano ai Tolomei.
Tolomco si era già impadronito della nuova provincia: due Preoccupato per altre difficoltà sorte in diversi punti del suo
decenni passati a difendere i confini dell'Egitto contro le inva- vasto dominio, Antioco III non riprese le ostilità contro i Tolo-
sioni dall'oriente avevano convinto Tolomeo dell'importanza mei fin verso il 203. Ancora una volta, riparti verso sud lungo la
strategica di quel lembo di terra proteso tra l'Asia e l'Africa. costa: davanti a lui si arrese una città dopo l'altra, e solo a Gaza
Non volendo opporsi al suo amico e alleato. Seleuco rinunciò a @ incontrò una difesa preparata e decisa. Dopo un lungo asse- .
ogni pretesa su quella zona cuscinetto, e cosi la Giudea passò dio, anche Gaza cadde, ma il ritardo risultò vantaggioso per i
sotto il dom.inio egiziano di Tolomeo. Tolomei, che ebbero tutto il tempo di radunare il loro esercito e
di passare al contrattacco. Agli ordini di Scopas (un generale
Un secolo di prosperità sotto il dominio egiziano greco, tra i piu celebri del tempo), i Tolomei respinsero i Se1cu-
La provincia di Tolomeo, denominata "Siria e Fenicia", cidi nel corso di aspri combattimenti. Dopo essersi assicurato
conobbe quasi un secolo di prosperità, malgrado i conflitti che Gerusalemme §, malgrado le piogge e il freddo dell'inverno
non tardarono a divampare tra i successori di Tolomeo e di Scopas decise di avanzare verso nord, segucndo la dorsale mon-
Seleuco. Il governo dei Tolomei, la cui sede amministrativa era tuosa ccntrale, per ristabilire l'autorità dei TolOlnei su tutta
ad Alessandria, trasformò la provincia in una zona difensiva, quella rcgione.
Drganizzata secondo i sistemi ellenistici: si stabilirono guarni- Antioco si ritirò sulle colline verdeggianti e ricche di corsI
gioni nelle località e nei crocevia strategici, e la frontiera fu d'acqua nei pressi di Paneas@, ai picdi del Monte Ermon, e nel
disseminata di presidi militari. 198 si preparò a una grande battaglia decisiva. Scopas attaccÒ in
I tempi stavano cambiando, e alle antiche città venne imposto forzc, ma venne respinto risolutamente. Allora, con quel che
Lln nome greco, secondo la politica iniziata da Alessandro per la rimaneva dei suoi contingenti, il generale fuggi a Sidone @'
diffusione della cultura ellenica fra le popolazioni sottomesse: sulla costa, dove venne assediato e costretto alla resa per fame.
:osi si ebbero, per esempio, Tolemaide (Acca), Scitopoli (Bet- Anche Antioco intraprese allora lln giro trionfale, per ristabi-
Copyright© l'Jlll Th~ Ik~dcr'~ Digcst As§ocbd,,". Ine..

LEGENDA

I <::> Campagne di Antigono e Demetrio (315·301 a.C.) MAR MEDITERRANEO


O Prima campagna di Alllioco III (219·217 a.C.)

Q Seconda campagna di Antioco III (203-198 a.C.)


Acco
(Tolemaide).
®.
Dora.
® • Bet·Sean
(Scitopoli)
Samaria. ~ ....,1 _
...,,, t
.........~ l:l. Rabba
lop o
~""l"" à,/ (Filadelfia)
_ l O@)
•Getu alemme
<;<;' "
o ~G-<) • l.ago·Apl/ide
S;doLJe
l v ..ingrandimento Gaza. ~ ,\fQ{~:::'(J}

@.
1\,-~
Rafia qUI a destra
o .

• Rafia
@ .I I "
I . "'"
............,.. ~
/..-~,.,
"


Petra....

lire la sua autorità sui territori strappati a Scopas. I Selcucidi L'impero seleucida in pericolo
imposero alla provincia conquistata il nuovo nome di "Celesiria Per trent'anni gli Ebrei prosperarono sotto il dominio dei Seleu-
e Fenicia"; cclc significa "scavato", "cavo", in riferimento alla cidi, ma intanto venivano sparsi i semi della discordia, che
grande depressione della Siria meridionale, compresa tra il avrebbe avuto gravi conseguenze. Siccome la posizione dci
Monte Ermon e la catena costiera. sommo sacerdote era stata considerevolmente rafforzata. fiori-
Non ci S0l10 notizie particolareggiate sugli effetti che tante rono diverse interpretazioni sul significato di tale carica in ter-
guerre e battaglie ebbero sul territorio e sulla popolazione; si sa. mini politici. Di li a poco, sarebbero esplosi altri conflitti per la
però, che villaggi e città dovettero affrontare enormi disagi c politica di ellenizzazione perseguita dai dominatori seleucidi,
danni incalcolabili e che l'economia della regione venne pres- che si ritenevano gli eredi spirituali di Alessandro Magno e,
soché distrutta. Gerusalemme e il Tempio furono anch'essi dan- quindi, investiti della missione di riunire tutti i popoli in un
neggiati dalla guerra, quando gli Egiziani difesero la cittadella e unico impero permeato della cultura greca. Una simile politica
scoppiarono tumulti nelle strade tra i sostenitori dei Tolomei e era destinata a provocare aperte ostilità tra gli Ebrei c i Seleucidi
quelli dei Selcucidi. Alcuni membri del partito ebraico dci della generazione successiva.
Tobiadi restarono fedeli ai Tolomei, e l'ultimo rappresentante Nel 192, sei anni dopo i successi riportati nella Celesiria,
della casa dei Tobiadi, Ircano, sarebbe poi morto suicida Antioco III passò in Grecia, avendo già sottomesso gran parte
durante il regno di Antioco IV. dell'Asia Minore. Commise, però, un errore tattico fondamen-
Malgrado il secolo di relativa prosperità sotto il dominio dei tale, alleandosi con Annibale di Cartagine. l'acerrimo nemico
Tolomei, tra gli Ebrei di Gerusalemme era rimasta accesa una della potenza emergente di Roma e delle sue temibili legioni.
forte simpatia per i Selcucidi. Nel 198, Antioco III aveva ema- Roma si era assicurata il controllo dci Mediterraneo occidentale.
nato un decreto nel quale stabiliva che i materiali necessari per la in seguito alla vittoria riportata nella Seconda Guerra Punica
ricostruzione del Tempio potevano essere introdotti in Giudea contro Cartagine, e ora rivolgeva lo sguardo verso oriente. Il
esenti dai normali dazi doganali. Vennero sospesi i tributi che Senato romano dichiarò guerra ad Antioco e nel 190 a. C. Publio
erano stati imposti dai Tolomei al sommo sacerdote e ad altri Cornelio Scipione Africano, il celeberrimo vincitore di Anni-
funzionari della città. mentre i comuni cittadini furono esonerati bale, annientò l'eserc.ito selcucida nella battaglia di Magnesia, in
dal pagamento delle tasse per tre anni. Fra gli altri benefici Asia Minore.
concessi agli Ebrei, vi era il diritto ( di instaurare una forma di I Romani imposero ad Antioco condizioni di straordinaria
governo in conformità alle 1cggi del paese l). Per i Seleucidi, si durezza, obbligandolo a disarmare quasi tutte le forze militari
trattava di una semplice formalità concessa ai popoli dci loro che gli restavano, ad abbandonare i territori dell'Asia Minore e a
impero: in tal modo, rispettando i costumi e le tradizioni locali, versare un tributo esorbitante. Il vasto impero seleucida
incoraggiavano la fedeltà dei loro sudditi. Per gli Ebrei, invece, mostrava già i segni di tensioni interne che minacciavano di
un simile atteggiamento significava molto di piu, anche una dissolverlo, e la sconfitta di Magnesia non fece altro che accele-
riconferma dci sommo sacerdote come capo della comunità, rare il suo declino. Ma, prima del crollo finale, vi fu ancora un
dotato di un certo numero di poteri politici, anche se non bene tentativo di occupare l'Egitto e, di conseguenza, una guerra
definiti; toccò, infatti, al sommo sacerdote il compito di rico- contro gli Ebrei della Giudea. È a questo punto che la Bibbia ci
struire la città di Gerusalemme e il Tempio. offre una sua interessante documentazione storica.
La rivolta dei Maccabei
[ trent'anni di pace che seguirono la battaglia di Pancas dci 198 la viabilità delle due arterie principali che conducevano a Geru-
Le. vennero interrotti bruscamente nel 167 dallo scoppio di salemme: la Via di Bet-Coron 0, proveniente dalla costa, e la
violente persecuzioni religiose a Gerusalemme (O) nella cartina pista che da Samaria si snodava lungo la dorsale montuosa @.
:Iella pagina accanto). Il nuovo monarca sclcucida Alltioco IV, Siccome aumentava la minaccia della ribellione, il partito
che, nel tentativo di realizzare le ambizioni paterne sull'Egitto, ebraico filoellenista di Gerusalemme si decise a fare appello ad
:;ra stato bloccato dall'intervento dci Romani, si volse incolle- Apollonio, il governatore sclcucida della Samaria, la cui giuri-
rito contro la Giudea, suo vassallo irrequieto. Dopo aver sac- sdizione si estendeva anche alla Giudea. Apollonio radunò
cheggiato il Tempio, Antioco proscrisse il giudaismo. forse die- quella che era in sostanza lIna milizia civile, con ogni probabilità
tro istigazione del partito filoellcnista della città, i cui esponenti composta da Macecioni, e marciò su Gerusalemme lungo la
l'avevano convinto che il popolo avrebbe accettato il suo editto. 'pista che attraversava le montagne. Presso Lebona ®, Giuda
Vennero cosi proibite pratiche ebraiche come la circoncisione tese un'imboscata e sbaragliò il contingente seleucida. Apollo-
dei maschi, l'osservanza del sabato e le varie prescrizioni ali- nio perse la vita nello scontro; Giuda s'impadronI della sua
mentari. Nel Tempio, il culto di Zeus Olimpico prese il posto spada e « l'adoperò in guerra per tutto il tempo della sua vita l)
dell'adorazione del Dio d'Israele: è il famoso « abominio della (1 Mac 3, 12). I suoi guerriglieri raccolsero morte armi in questa
desolazione .. dci libro di Daniele (11, 31). Ogni villaggio dci azione, aumentando notevolmente le loro capacità offensive.
territorio ricevette l'ordine di adorare le divinità straniere. A
Gerusalemme venne eretta una nuova fortezza, chiamata Acra, Le vittorie di Giuda Maccabeo
che fu adibita a caposaldo 5eleucida allorché si scatenarono Per altre quattro volte i Scleucidi di Siria tentarono di ripristi-
rivolte ebraiche nel successivo quarto di secolo. nare le comunicazioni con Gerusalemme. Un esercito di soldati
regolari agli ordini di Seron, comandante militare della Celesi-
Contro la politica filoellenistica ria, segUI una via che attraversava la pianura costiera, per poi
Gli Ebrei che si rifiutavano di abbandonare la loro fede tradizio- volgersi verso l'interno, in direzione di Gerusalemme. A Bet-
nale venivano giustiziati oppure venduti come schiavi. Tanti Coron Superiore 0, di nuovo Giuda agi di sorpresa: i suoi
cercarono scampo nella fuga, nascondendosi sulle montagne o irregolari si scagliarono giù per il pendio della montagna, piom-
nel deserto; ma quelli che restarono, furono vittime di una san- bando sulla colonna dei nemici pesantemente armati che arran-
guinosa persecuzione. Un giorno a Modin 0, a una trentina di cavano in salita. I Seleucidi ripiegarono in una fuga disordinata,
chilometri da Gerusalemme, un sacerdote ebraico di nome Mat- lasciandosi alle spalle i corpi di Seron e di 800 uomini.
tatia Asmoneo provocò un incidente che fu la scintilla della Nella primavera dci 165 a.c., Antioco IV fece un altro tenta-
rivolta. Quando un emissario del re si presentò per controllare tivo e ordinò al suo comandante in capo, Lisia, di inviare un
che gli abitanti del villaggio offrissero i dovuti omaggi alle divi- grande esercito in Giudea «( per distruggere ed eliminare le forze
nità straniere, Mattatia non solo uccise un concittadino ebreo d'Israele [... ] e cancellare il loro ricordo dalla regione" (1 Mac
che stava per presentare un sacrificio sull'altare pagano; ma tru- 3, 35). Agli ordini di Nicanore e di Gorgia, questo esercito
cidò anche il funzionario del re. Poi, con i suoi cinque figli avanzò cautamente da nord e fissò il quartier generale presso
(Giovanni, Simone, Giuda, Eleazaro e Gionata). Mattatia si Emmaus @. Saputo che Giuda si trovava a Mizpa ®, Nicanore
rifugiò sui Monti di Gofna 0, coperti di fitti boschi. pensò di ripagario con la sua stessa moneta, effettuando a sua
Gli Ebrei di tutto il paese si radunarono al seguito di Mattatia, volta un attacco di sorpresa. Ordinò a Gorgia di avanzare in
e soprattutto gli Asidei, "j pii", una setta consacrata all'osser- piena notte. con un contingente di 6.000 uomini, contro l'ac-
vanza della Legge divina. Da tempo, ormai, essi stavano campamento ebraico. Ma, grazie all'eccellente rete di informa-
cedendo il loro potere ai filoel1enisti, che incoraggiavano la dif- tori C all'appoggio popolare che lo circondava, Giuda venne
fusione della cultura grcca tra la popolazione della Giudea. Un subito avvertito di questa mossa ed eseguI una manovra di
villaggio dopo l'altro, tutto il paese insorse contro i Greci della affiancamento che lo portò a sud di Emmaus. A Mizpa, Gorgia
Siria. Mattatia mise Simone, (f uomo saggio» (1 Mac 2, 65), a trovò soltanto un accampamento abbandonato in tutta fretta;
capo della rivolta, ma l'anziano e scaltro sacerdote scelse il terzo allora, si mise a rastrellare le colline alla ricerca dei fuggiaschi e,
figlio, Giuda, come comandante militare, poiché era stato dopo una caccia infruttuosa, fece ritorno alla base. Ma, rag-
« forte guerriero dalla sua gioventu Il (1 Mac 2, 66). Giuda era giunta la cima dci colle che domina Emmaus, Gorgia vide una
già conosciuto con il soprannome di Maccabeo ("martello"), e colonna di fumo alzarsi in direzione dci suo accampamento:
da lui avrebbe preso il nome la nascente ribellione. Quando durante la sua assenza, Giuda era piombato sulle forze di Nica-
Mattatia si spense nel 166, la rivolta non aveva ancora provo- nore e le aveva sbaragliate, e ora i superstiti cercavano scampo
cato importanti scontri militari, ma quasi tutta la Giudea, nella fuga disordinata. Alla vista dell'esercito ebraico vittorioso,
eccetto i villaggi maggiori e le città fortificate, era sotto il con- già disposto in formazione di battaglia, i Seleucidi di Gorgia
trollo dci ribelli. furono presi dal panico e anch'essi si diedero alla fuga.
Giuda dedicò la massima cura nell'addestrare le sue milizie Punto nel vivo dalla terza sconfitta consecutiva, Lisia ora
alla guerriglia. I suoi uomini conoscevano bene il territorio prese personalmente in mano il comando e scelse un percorso
movimentato del paese, con le sue montagne e vallate, i boschi e che, passando per un territorio amico, arrivava a Gerusalemme
i tratti rocciosi, e traevano il loro sostentamento dalla gente dal sud. Però, a Bet-Zur @, a circa 25 chilometri da Gerusa-
locale. Durante il giorno, si mischiavano agli abitanti dei vil- lemme, Giuda di nuovo fece ricorso alle sue brillanti doti di
laggi o restavano nascosti tra le montagne e i boschi; di notte, stratega, per poter decidere su quale terreno sferrare l'attacco.
attaccavano gli insediamenti filo-seleucidici e tendevano agguati Le colline della zona, interrotte da nllmerose gole, intralciarono
alle pattuglie nemiche. La reputazione di Giuda volò da un capo lo spiega mento tattico dei Seleucidi, e l'offensiva repentina di
all'altro del paese e un numero ancora maggiore di seguaci si Giuda si rivelò spaventosamente efficace: le forze di Lisia ven-
radunò sotto la sua bandiera. Come per il re Davide tanti secoli nero annientate, con la perdita di 5.000 uomini.
prima, si canta vano ovunque le lodi dell' eroico condottiero: Disse Giuda: « Ecco, sono stati sconfitti i nostri neIllici:
« Nelle sue gesta fu simile a leone, andiamo a purificare il santuario e a riconsacrario n (1 Mac 4,
come leoncello ruggente sulla preda .. (1 Mac 3,4). 36). A Gerusalemme, le milizie ribelli occuparono il Monte del
Le bande dei guerrieri di Giuda recavano notevoli disagi al Tempio e ( Giuda ordinò ai suoi uomini di tenere impegnati
traffico lungo le strade del paese, mettendo inoltre a repentaglio quelli dell' Aera, finché non avesse purificato il santuario »)
IO 1.5 lO 2S 30 h:m

Copyrighl6) 1981 The lte:.c.h:r·J Digest A5sociJlion. 111<:.

~
32''00'

~
,l
~
$ LEGENDA

....
~

zoto.
•• Itinerario di Allollonio

Itinerario di Seron

. •• Itinerario di Nicanore
e di Gorgia
Le due campagne di Lisia


Marisa

20' 40'
• ""'35'110'
Le due campagne di Giuda
COIlIro Gorgia

(1 Mac 4,41). Nel dicembre del 164, con una solenne cerimonia voleva, invece, costringere il nemico alla battaglia in campo
il Tempio venne nuovamente consacrato e furono riaccesi i can- aperto, dove la superiorità numerica del suo esercito, combinata
delabri della luce eterna per la gloria del Dio d'Israele. Da quel con la presenza degli elefanti c della veloce cavalleria, gli
giorno in poi, gli Ebrei commemorarono l'avvcnimento nclla avrebbe dato ragione delle forze ribelli.
fcstività chiamata Hanukkah o Festa della Dedicazionc. Giuda aveva fortificato la città di Bet-Zl1r, il luogo della sua
precedente vittoria su Lisia, ma le potenti macchine da guerra
I Seleucidi alla riscossa selel1cidiche impiegate nell'assedio non arretravano davanti allc
Pcr i due anni succcssivi, l'attcnzione dci governanti scleucidi fu difese. Giuda, allora, ritennc opportuno ritirare un certo
distolta da avvenimenti verificatisi in regioni molto distanti numero di uomini dall'assedio dell'Aera di Gerusalemme, per
dalla Giudea. Antioco IV era morto e Lisia aveva assunto la rinsaldare la sua posizione a l3et-Zaccaria @. I Seleucidi avanza-
funzione di reggente per il giovane re Antioco V, di nove anni. vano baldanzosi, forti del loro numero, e « quando il sole bril-
Simonc e Giuda sfruttarono questo intervallo per rafforzare la lava sugli scudi d'oro e di bronzo, ne risplendevano per quei
loro posizione: intervennero ad alleggerire le pressioni esercitate riflessi i monti e brillavano come fiaccole ardcnti )) (1 Mac 6,
dagli oppositori sugli insediamcnti ebraici dcll' Acrabattene @, 39). Gli elef.:1nti, addestrati per il combauimento, trasportavano
inviarono spedizioni al di là del Giordano contro i nemici che sul dorso torrette di legno cariche di arcieri e si rivelarono l'cle-
molestavano gli Ebrei stabiliti nella Perca @, e accorsero in mento decisivo dcII a bauaglia. Inferociti dalla bevandJ di vino e
aiuto delle comunità ebraiche sperdute nel Galaad, a nord-est, e succo di more che cra stJtJ loro somministrata e pungolati dai
in Galilea, al nord. conducenti indiani, i pachidermi si lanciarono alla cJrica contro
Al sud, però, Giuseppe c Azaria, due comandanti di Giuda, le schiere ebraiche. Il fratello di Gitl'da, Eleazaro, con gesto
non riscossero uguale successo. Contravvcnendo agli ordini coraggioso si lanciò sotto uno di questi elefanti e gli affondò la
ricevuti, invasero la pianura costiera vicino a la111nia @, che cra spadJ nel ventre, ma la bestia colpita a morte si accasciò su di
sotto il governo di Gorgia. Negli scontri che seguirono, i due lui, schiacciandolo. Furono atti come questo, di sommo eroi-
non si rivelarono all'altczza del generale seleucida e subirono smo, ma anche inutili, a caratterizzare il combattimento dalla
una dura disfatta, perdendo circa 2.000 uomini, quasi un parte degli Ebrei. La potente fanteria di Siria, appoggiata dalla
decimo dei contingenti armati a disposizione dcgli Ebrei. Giuda cavalleria, spazzò letteralmente il campo. Per mettere in salvo
si mosse con celerità per impedire un disastro di proporzioni quel che restava dci suo esercito, Giuda dovette cercare scampo
maggiori. Per prima cosa, diede alle fiamme loppe Q1) e il porro sui Monti di Gofna.
di lamnia @. In una seconda campagna, distrusse Ebron @, Ma, prima di riuscire a trasformare la sua vittoria a Bet-
sconfisse Gorgia a Marisa @ e avanzò fino alle mura di Azoto Zaccaria nella conquista della Giudea, Lisia apprese che la sua
@, rastrellando sul cammino un cnorme bottino. reggenza in Siria era minacciata. Nella fretta di rientrare ad
Nel 163, mentre Giuda cingeva d'assedio l'Acra di Gerusa- Antiochia, propose agli Ebrei di Gerusalemme una pace di com-
lemme, Lisia si fece avanti, alla testa dell'esercito pit'i imponente promesso: Jvrebbe garantito loro la libertà di culto se avessero
che avcsse mai raccolto durante i suoi tentativi di domare defini- evacuato b roccaforte sul Monte dci Tcmpio. Il pJtto fu con-
tivamente la ribellione. Nel Primo Libro dei Maccabei si legge cluso. Per molti degli Ebrei, lo scopo della rivolta, cioè la ricon-
che l'esercito comprendeva 100.000 fanti, una cavalleria di quista della libertà religiosa, era stato ormai raggiunto; gli Asi-
20.000 unità e 32 elef.1nti da guerra, che l'armata ebraica non dei, per esempio, abbandonarono la lotta armata, dichiarando
aveva mai prima d'allora affrontato in combattimento. Lisia che non avrebbero appoggiato ulteriori ribellioni. Ma Giuda,
ripercorse il cammino che da sud portava fino a Gerusalemme. pur essendo caduto al punto piti basso délla sua fortuna, e ora
Facendo tesoro degli errori commessi in passato, era ferma- disertato perfino dai suoi piu strenui sostenitori. era deciso a
mente deciso a impedire a Giuda di prendere l'iniziativa e sfer- continuare la rivolta: il suo ideale era di conquistare la piena
rare l'attacco sul terreno che gli era più propizio. Il seleucida indipendenza politica per tutta la Giudea.
I Maccabei: verso l'indipendenza
Nell'anno 162 a.C. Antiochia, la capitale dclla Siria, vide l'inizio pianse: furono in gran lutto e fecero lamcnti per molti giorni,
~i una lunga e sanguinosa guerra fratricida per il trono selcucida esclamando: "Come è caduto l'eroe che salvava Israele?" }) (1
~ra gli eredi e i presunti eredi di Antioco IV c quclli di suo Mac 9, 20-21).
fratello Seleuco IV. Il figlio di Sclcuco, Dcmctrio I, fccc la I pochi guerrieri scampati al disastro fuggirono verso sud,
prima mossa nella lotta per la successione, deponendo e facendo rifugiandosi nel Deserto di Tckoa (@nella cartina in alto), dove
lssassinare sia il cugino Antioco V sia il protettore del giovane si conservò aceeso il focolaio della rivolta dei Maccabei. La
re, il comandante Lisia. E fu proprio nel belmczzo dci conflitto guida militare passò ora a Gionata, il più giovane dei figli di
:linastico che gli Ebrei ribelli della Giudea riuscirono a riotte- Mattatia. All'inizio, i ribelli si videro ridotti a una vita di bandi-
:lere finalmente l'indipendenza politica. ,tismo per sopravvivere; poi, a poco a poco, riconquistarono il
sostcgno popolare e le loro file s'infittirono di nuovo. Nell'anno
La rivolta riprende vigore 156, Gionata disponeva di forze ben addestrate, insediate a Bet-
Dal suo quartier generale tra i Monti di Cofna (CD nella cartina Basi @, al limite del deserto, nei pressi delle zone più densa-
~ella pagina accanto, in basso), Giuda ancora una volta tentò di mente abitate e lungo la principale direttrice nord-sud che con-
Imporrc il blocco alle vie principali che portavano a Gerusa- duceva a Gerusalemme.
lemme @. Quando il sommo sacerdote inscdiato a Gerusa- La Giudea era rimasta in pace per due anni e perciò, quando il
lemme dai Seleucidi chiese aiuti per contrastare la rinnovata partito ebraico filoellenista di Gcrusalemme implorò Bacchidc
minaccia dei Maccabei, Demetrio rispedi in Giudea Nicanore. di lasciare Antiochia per accorrerc a domare le rinnovate
~uesti, in una dimostrazione di forza, condusse 3.000 uomini minacce dei ribelli contro la città, la notizia gli dovette giungcre
:la Gerusalemme sulla Via di Bet-Coron, ma cadde nella rete come un fulmine a cicl sereno. L'illustre generale subito cinse
:he Giuda gli aveva teso a Cafarsalama @. Mcntre Nicanore si d'assedio Bet-Basi con un imponcnte esercito. Mentre il più
~itirava a Gcrusalemmc, Giuda e i suoi gucrriglieri raccolsero anziano dci fratelli Maccabei, Simone, conduceva con perizia le
~innovato favore e nuovi sostenitori. operazioni di difesa della fortezza, Gionata batteva la campagna,
Nicanore fece un secondo tentativo per riaprirc la Via di Bet- molestando e attaccando le linee di rifornimento di Bacchide.
20ron: si avviò da Gerusalemme verso Bet-Coron Inferiore@, Spazientito da queste classiche tattiche di guerriglia, Bacchide si
:love si uni ai rinforzi che arrivavano da Lidda @. Mentre faceva volse rabbioso contro gli esponenti del partito filoellenista di
~itorno a Gerusalemme, Nicanorc venne di nuovo colto di sor- Gerusalemme, accusandoli di aver trascinato lc sue truppe scelte
?resa, questa volta nei pressi di Adasa @: gli Ebrei sferrarono il in una situazione militare chc poteva rivelarsi disastrosa: per
oro attacco da sud, per tagliare ai Seleucidi la strada di Gerusa- rappresaglia, ne mise a morte un gran numero e minacciò di
emme. Lo stesso Nicanore caddc tra i primi c, quando 1 soldati tornarscne ad Antiochia. Perciò, quando Gionata gli propose la
;i accorsero della sua scomparsa, furono presi dal panico; la loro pace, Bacchide si dimostrò pronto a intavolare i ncgoziati. Ces-
:uga disordinata su 35 chilometri di terreno montuoso verso la sarono i combattimcnti, vi furono scambi di prigionieri e Bac-
:ortezza di Gazara (]) si trasformò in una rotta disastrosa. chide se ne tornò nel suo pacse. A questo punto, Gionata rinun-
I\vvertiti dal suono delle trombe di Giuda, gli abitanti dci vil- ciò alla spada a favore della politica e organizzò un governo di
aggi della zona si scagliarono sulle tarme di soldati di Siria allo opposizione con sede a Micmas@.
;bando e li massacrarono a centinaia.
La rivolta dei Maccabei riprese vigore: ancora una volta, Gionata approfitta delle rivalità dinastiche
::;iuda rapprcsentava una forza con la quale i dominatori seleu- In quegli anni, il corso degli avvenimenti volgeva nettamente a
:idi dovevano fare i conti. I Romani, mai come ora ansiosi di suo vantaggio, grazie anche al1e continue lottc per la successione
ntraprendere qualunque azione atta a scalzare l'impero seleu- che straziavano Antiochia. Nel 153, un certo Alessandro Bala-
:ida, strinsero un'alleanza con Giuda. Ma, prima ancora di rice- l'Alessandro Epifane nominato nel Primo Libro dei Maccabei
verc notizie di questo patto, Demetrio avcva ordinato al suo (lO, 1) - arrivò nella Siria meridionale, dichiarandosi figlio di
nigliore comandante in campo, Bacchide, di recarsi in Giudea Antioco IV. Benché fosse bcn noto a tutti che si trattava in
dIa testa di un selezionato corpo d'assalto. Bacchide scgui un realtà di un impostore, numerosi governanti gli assicurarono il
Jercorso che attravcrsava direttamente il cuore del paese fino a loro appoggio contro Dcmetrio I, nella speranza di indebolire
::;erusalcmme. Giuda non credette opportuno sferrare battaglia l'impero scleucida. Intanto, Cionata era più che mai impegnato
:ontro un simile nemico, anche per il fatto che molti dei suoi a estendere la sua autorità su tutto il territorio dclla Giudea. Al1a
-lomini si erano persi di coraggio e il numero dci disertori era ricerca disperata di amici e sostenitori, Dcmetrio offri a Gionata
lumentato paurosamente. l'autorizzazione l'cale ({ di raccogliere milizie, di preparare armi
Nc1161, Bacchide fissò il suo quartier generale a Beerot@, e considerarsi suo alleato l) (1 Mac lO, 6). Prontamente, Cionata
ia dove avrebbc potuto marciare senza indugio contro le forze trasferi il suo governo a Gerusalemme. Tranne che per un paio
:ibelli, di gran lunga inferiori per numero, accampate prcsso di guarnigioni lasciate a difesa di Bet-Zur c dell' Acra di Gcrusa-
Elasa @. Benché la strategia della guerriglia adottata da Giuda lemme, i Sclcucidi evacuarono il paese.
~li imponesse di evitare le battaglie campali, in questa occasione Il pretendcnte Alessandro BaIa non volle cssere da meno e
~videntemcnte ritcnne più opportuno affrontarc il nemico in offri a Cionata la carica di sommo sacerdote, che fu accettata .
.1110 scontro diretto. Ai suoi uomini, chc lo sollecitavano a riti- Nel decennio seguente, Gionata riusci a manovrare con suc-
'arsi e a rimandare la battaglia a un altro giorno, Giuda rispose: ccsso i duc rivali al trono seleucida, ogni volta consolidando un
( Non sia mai che facciamo una cosa simiJe, fuggire da loro; se è po' di piti la propria posizione in Giudca. Quando Alessandro
~iunta la nostra ora, moriamo da eroi per i nostri fratelli e non' Baia contrasse matrimonio con Cleopatra, figlia di Tolomeo VI
asciamo ombra alla nostra gloria}) (1 Mac 9, 10). Giuda con- d'Egitto, Gionata non solo fu tra gli invitati alle fastose celebra-
iusse le sue sparute schiere contro lIn'ala dell'esercito seleucida zioni, ma venne ricevuto con grandi onori. Cosi, molti obiettivi
:omandato da Bacchidc in persona e, pcr un certo pcriodo di politici della rivolta dei Maccabei crano stati raggiunti. Se la
empo, riusci a travolgere l'avversario. Ma troppi fattori con- Giudea non era ancora completamente libera, almcno ora for-
:orrcvano a suo sL1vore. L'altra ala incalzava senza tregua con- mava una parte autonoma dell'impero seleucida.
l'O la retroguardia dci contingenti di Giuda. Prese nclmezzo dei Dopo la morte di Demetrio I in battaglia contro Alessandro
iue imponenti schieramenti nemici, le forze ebraichc vennero Baia, il figlio Demetrio II prosegui la lotta per la causa paterna.
tHa fine schiacciate e Giuda trovò la morte. (( Tutto Israele lo Come primo passo, si alleò con l'Egitto sia sul piano militare sia
3(1'

su quello dinastico, ottenendo dall'accordo non soltanto arma-


menti, ma persino Cleopatra, che Tolomeo VI aveva ripreso ad
Alessandro Baia, rivclatosi un alJeato sempre meno efficace e
affidabile. 33"00'
Demetrio Il decise, alJora, di punire Gionata per l'alleanza
stipulata con Alessandro e inviò a sud un esercito agli ordini di
Apollonio, che aveva nominato governatore dc.lla Cclesiria. Ma
il tcntativo falli. Per di pili., Gionata marciò verso la costa, dove
si impossessò di loppe @, riusci a evitare un'imboscata dell'e-
sercito scleucida a sud di lamnia ~ e sconfisse i ncmici ad Azoto
@. L'croe dci Giudei, quindi, prosegui la sua marcia vittoriosa
-~
fino a porre l'assedio all'Acra di Gerusalemme, nella speranza di
assicurarc al suo paese la separazione definitiva dall'impero

~:~}
",.
seleucida. Il solito appello, lanciato dai filoellenisti ad Antiochia
per ottenere aiuti militari, non ricevette alcuna risposta questa
volta, poiché Demetrio Il, assillato da gravi problemi sorti ../J
altrove, non vedeva l'ora di metter fine alla situazione incre- 'f , . A( (;")
~~ '. o·
sciosa venutasi a creare in Giudea. A Tolemaicle @, Demetrio
incontrò Gionata e gli concesse gran parte della Samaria, esone- ~~\ ~ JI_-"",,",,
randolo dal tributo annuale e riconfcrmandolo in tutte le sue
cariche ufficiali.
r.,~~ . :.. j ~!.}(
Nel 143 a.c., sullo scenario sanguinoso delle lotte per la 0.-v ~ '{.
loppc Co -1'/ ,o: "
successione al trono scleucida emerse un nuovo personaggio: 32"00' 4D "'.0/ b / -"
Alessandro BaIa era stato assassinato, ma uno dei suoi generali, Lidda. -1 --1'
Trifone, fece proclamare re il figlio minorenne di Alessandro, /-. . 1\ ... '. EI~,. .Mlc. _as
I."'. Gazara • •
con il nome di Antioco VI. All'inizio del nuovo conflitto, Gio-
nata si schierò con Demetrio Il, arrivando perfino a spedire
l
"im. i· ~.
ill~randimcnlo
.••.• CD,I-J:.....- .....e~c--".
• !.
3.000 uomini ad Antiochia per sedare un'insurrezione scoppiata Azo o. (IU'1 sotto Gerus;~.l~m te
in quella capitale. Tuttavia, quando Demetrio venne meno alle ""
'il - .'. ~
-'Bet-Basi I-
promesse fatte, Gionata cambiò alleanza e passò dalla parte di I~,,o, (D.t
Trifone: venne ricompensato con nuove concessioni territoriali
lungo la pianura costiera, d'importanza vitale per la Giudea dal .
Bet.Zul\..
;;:-
punto di vista strategico. Assicuratasi quella regione, Gionata ""

Adora·
diede l'avvio a una campagna m.ilitare per incorporare al suo
Stato anche le città dell'Alta Galilea. L'operazione per poco non
fini in un disastro, quando le forze fedeli a Demetrio tesero
un'imboscata all'esercito ebraico nella pianura di Cazor@. Ma,
radunatc di nuovo le sue forze sull'orlo della disf.:1tta, Gionata l!' 2,0 )O -MI su 6llKm

riusci a ricacc.iare il nemico e a dominare il campo; quindi, si '<'/ !


Copyright" 1961 The Reader's Oigest Associatlon, rnc.
spinse ancora piu. a nord, fino a Camat, f.1cendo numerose ,o/t , ~;:;~.'
incursioni e rastrellando un ingente bottino. ,,,,-,,".
LEGENDA
31"00'
La Giudea è di nuovo Stato autonomo 20'

Intanto Trifone, che nutriva segrete ambizioni di rovesciare il • Prima campagna di Nicanore
suo re-fantoccio Antioco VI, aveva intrapreso manovre oscure e Seconda campagna
sleali ai danni di Gionata. Con la promessa di concedergli Tolc- di Nicanore
maide, attirò in quella città Gionata c la sua guardia d'onore, • Campagna di Bacchide
composta da 1.000 guerrieri; una volta all'interno delle mura,
Cianata venne fatto prigioniero e tutti i suoi uomini furono • Campagna di Trifone
trucidati. Poi, Trifone c iJ suo esercito avanzarono lungo la pista
costiera per attaccare la Giudea da sud, ma, nei pressi di Adora ~5"OO'
32"00'
@, il loro cammino venne bloccato da un'abbondante nevicata. ",.

Allora, Trifone rinunciò all'impresa, attraversò il Giordano c


riprese la via del nord. Nei pressi di Bascama @, fece mettere a
marre Gionata.
Si apriva cosi l'ultimo atto della rivolta dei Maccabei.
Quando Trifone, sbarazzatosi di Antioco VI, avanzò le sue pre-
tese al trono, Simone riprese il gioco pericoloso dci fratello
Gionata, cioè si impegnò a manovrare i potenti rivali lino con-
tro l'altro. Il prezzo che qucsta volta esigeva, e che riusd a
Gazara.
estorccre a Demetrio, era l'indipendenza totale della Giudea. ]"'00' . . . . . ._~_ _~~~~~
Simone godeva di una posizione di forza e Demetrio si trovò ... 50'

Costretto ad acconsentire alle sue richieste. Nella primavera del


142, la Giudea ottenne l'autonomia politica « e il popolo comin-
ciò a scrivere negli atti pubblici e nei contratti: "Anno primo di
Simone il grande, sommo sacerdote, stratega e capo dei Giu- !' JO
?ci" ~) (1 Mac 13, 42). Erano passati venticinquc anni dal giorno -t
111 cui Mattatia Asmoneo aveva fatto scoccare la scintilla della Copyright Cl 1961 The Reld~gul':ijtrll~'"
:;;../ -~
rivolta nel piecolo villaggio di Modin.
La dinastia degli Asmonei
Una volta raggiunta l'indipendenza politica e approfittando e Gazara. Tuttavia, questa piccola sconfitta si rivelò solo tempo-
della persistente debolezza dell'impero seleucida, Simone si ranea. Nel 129, quando Antioco VII peri in battaglia, l'impero
affrettò a consolidare le sue conquiste. Occupò Ioppe (CD nella seleucida entrò in agonia e, nel vuoto di potere venutosi a
cartina della pagina accanto) e il suo porto, « e apri un accesso creare, Ircano cominciò ad allargare i confini della Giudea, acce-
alle isole del mare» (1 Mac 14, 5). Gazara <Il, che sorvegliava lerando l'ascesa del regno asmoneo.
due dei maggiori valichi occidentali in direzione di Gerusa- Con la presa di lamnia (j) e Azoto ®, si stabilirono ulteriori
lemme 0, fu conquistata e ne venne espulsa la popolazione di collegarhenti con il mare. Inoltre, dopo un lungo assedio, fu
Gentili, cioè coloro che non erano ebrei; la località fu ben presto conquistata la città di Madaba ®, in Transgiordania; cOSI, un
trasformata in una base militare ebraica agli ordini del figlio di tratto della Via Regia che collegava Damasco al Mar Rosso si
Simone, Giovanni Ireano, nominato governatore. Nel 141 ritrovò sotto il controllo ebraico, con tutti gli importanti van-
a. C., finalmente si arrese la guarnigione seleucida assediata nel- taggi economici che la situazione comportava. Entro il 125
l'Aera di Gerusalemme e gli Ebrei esultanti penetrarono in que- a. C., Ircano si era annesso una parte della Samaria e tutta l'Idu-
sto odiato simbolo del dominio straniero. mea. La conquista dell'Idumea significava che le facili vie di
accesso meridionali ai Monti di Giuda, deUe quali i Seleucidi si
Le conquiste di Simone e Giovanni Ireano erano serviti ripetutamente, erano ora saldamente in mano
Il popolo riconobbe Simone come sommo sacerdote, attri- ebraica. Agli abitanti di queste zone fu imposta la religione
buendo alla sua carica tutti i poteri temporali e i diritti ereditari ebraica come garanzia della loro fedeltà (tra i convertiti vi erano
che le erano stati conferiti dai governanti seleucidi. Il Senato anche gli antenati del futuro re della Giudea, Erode il Grande).
romano, sempre favorevole a ogni azione utile a indebolire i Nel 108, Ircano diede l'avvio a una seconda campagna militare
Seleucidi, garantf agli Ebrei i pieni diritti sul loro territorio. in Samaria, durante la quale fu espugnata e rasa al suolo Sichem
Una fazione ebraica, però, considerava il sacerdozio di Simone @, la famosa località dove Abramo aveva eretto il primo altare
come una profanazione del sacro ufficio e del Tempio; i suoi nella Terra Promessa. Cadde e venne distrutta anche la città di
membri si ritirarono a Qumran 0, sulla sponda nord-occiden- Samaria @, dopo un anno di assedio.
tale del Mar Morto, dove eressero un monastero per condurvi
un'esistenza ascetica, consacrati allo studio della Sacra Scrittura L'opposizione dei Farisei
e a preservare la purezza dei riti ebraici, nell'attesa della venuta Malgrado tutto, però, verso la fine del regno di [rcano, durato
di un Messia. Sono stati costoro a lasciare i famosi "Rotoli del trent'anni, cominciarono a manifestarsi i primi segni di gravi
Mar Morto", in uno dei quali si riferiscono a Simone (o a qual- divisioni interne. Si era scatenata una crescente animosità tra i
che altro rappresentante degli Asmonei) con l'epiteto di "sacer- Sadducei, la fazione aristocratica dei sacerdoti che sosteneva la
dote malvagio". Eppure, la stragrande maggioranza della popo- casa reale, e i Farisei, un gruppo religioso consacrato alla piu
lazione prosperò sotto il governo di Simone e gli Ebrei (4 in pace rigida osservanza della Legge. Ircano tentò di reprimere i Fari-
si diedero a coltivare la loro terra» (1 Mac 14, 8). sei, ma mori prima che questo conflitto dilagasse con violenza
Nel 139, però, Amioco VII, che si sarebbe rivelato l'ultimo da un capo all'altro del paese. Comunque, nel suo testamento
sovrano seleucida di un certo peso, tentò di riaffermare i suoi aveva fatto un ultimo tentativo per appianare i contrasti, prov-
diritti su alcune città della Giudea. Il vecchio Simone inviò i suoi vedendo a separare il potere secolare dalla funzione del sommo
figli Giuda e Giovanni Ircano ad affrontare il pericolo, e il loro sacerdote: il figlio maggiore superstite, Aristobulo, avrebbe
esercito sconfisse i Seleucidi a Cedron @. Tuttavia, probabil- dovuto assumere il sacro ufficio, mentre il governo dello Stato
mente nel 134 a.C., Simone e due suoi figli, Maltatia e Giuda, sarebbe stato affidato alla vedova di Ircano. Ma Aristobulo,
vennero assassinati a tradimento nella fortezza di Dok ®. nei appena insediatosi nella carica, fece gettare la madre in prigione,
pressi di Gerico: l'assassino era il genero di Simone, quasi certa- dove la lasciò morire di fame. Assicuratosi il pieno potere nelle
mente in combutta con Antioco. Simone fu l'ultimo dei cinque sue mani, riprese la politica espansionistica del padre: con un
fratelli Asmonei a perire di morte violenta. rapido colpo di mano conquistò la Galilea e iniziò il processo di
Avvertito dell'esistenza di una congiura anche nei suoi con- giudaizzazione della regione, come [rcano aveva fatto neU'Idu-
fronti, Giovanni Ircano si affrettò ad assicurarsi Gerusalemme, mea. Aristobulo peri nel 103, dopo un solo anno di potere, ma
dove assunse la carica di sommo sacerdote per diritto ereditario. tutto il territorio montuoso a ovest del Giordano era tornato in
Antioco lo cinse d'assedio per un anno intero: la città resistette, mano ebraica.
ma Ircano fu costretto a versare ai Seleucidi un tributo per Ioppe Aristobulo fu il primo ad assumere il titolo reale e ad atteg-

Giovanni
m.l60
MaUatia
m.134
Anfigono
m.104
Maccabei e Asmonei
Simone Giuda Aristobulo I Ircano Il Alessandra Aristobulo III
.142-134 m.t34 .* 104-103 .76?-67 sposò ·35
sposò .63-40 Alessandro Il m.35
Mattatia Giovanni Ircano I Salame Alessandra m.30 m.49
.167-166 Giuda Maccabeo .134-104 regina 76-67 Mariamne
.166-161 sposò sposò

Elenaro
111. 163
.*
Alessandro lanneo
103-76 .*
Aristobulo Il
67-63
m.49 Antigono Il
Erode il Grande
* 37-4 a.c.

Gionata
.161-142
• capo della rivolta
• sommo sacerdote
.*
Ill.
sommo sacerdote e re
= anno di morte
* 40-37

* ce
giarsi a sovrano. Malgrado le obiezioni sollevate dai Farisei, i L....::1,O'-....::"'--''''L....::..'-_'':;:._:::60 "'m
quali affermavano che solo un discendente di Davide poteva
Copyright 01981 The Re.lder's Digesl ASSOCilfibo,.Iné'",
aspirare al titolo di monarca, Aristobulo soffocò ogni tentativo
di opposizione. Il peggio, tuttavia, doveva ancora venire sotto 3)"00'

Alessandro lanneo, che succedette al fratello nel 103.


Tolcmaide.

L'espansione di Israele con Ianneo


lanneo lanciò una serie di campagne militari destinate ad
aggiungere vasti territori al regno, e le sue mire espansionistiche
allargarono i confini della Giudea fino a toccare le dimensioni
del dominio del re Davide. I risultati ottenuti nel suo regno,
durato ventisette anni, derivavano non tanto dal suo talento di
comandante (infatti, non vinse mai una battaglia importante), JO'
quanto piuttosto dalla perseveranza e dalla ferrea ostinazione
che lo distinguevano.
La campagna iniziale di f:tnneo era diretta contro la città por-
tuale di Tolemaide @. Le sue forze d'assedio, però, vennero
sbaragliate dall'intervento dci sovrano di Cipro, Tolomeo
Ladro, egiziano, che sferrò un attacco contro la costa «( depre-
dando la Giudea impuncmente l). Quando Tolomeo raggiunse
il confine con l'Egitto, però, venne aggredito sia da terra sia dal
mare dalle forze della madre, Cleopatra III. Non solo la regina
riusci a sconfiggere il figlio, ma annullò le conquiste di Tolo-
meo stipulando un trattato di alleanza con lanneo; dopo di che,
fece ritorno in Egitto. Dopo qualche campagna a est del Gior- Porto di lamnia
••
loppe


dano, lanneo marciò contro le città della costa sud-occidentale, lamnia.0
che la sconfitta di Tolomeo e il ritiro di Cleopatra avevano Cedron·.
lasciato in pratica senza difese. Solo Gaza @ si ostinò a resistere, Porto di Azoto.
ma anch 'cssa cadde nel 96 a. C., dopo un lungo e dispendioso Azoto·®
assedio. La resa di Gaza metteva l'intera costa - dal Monte • Ascalon
Carmelo fino a Rillocolura, sul confine egiziano - nelle mani
degli Ebrei, a eccezione di Ascalon e dintorni.
• Gaza
Nella zona sud-orientale, lanneo estese ancora di piu le terre
conquistate in precedenza da Ircano e, lungo la sponda orientale
4)
del Mar Morto, occupò varie città, da Libba 63, a nord, fino a
Zoar@, a sud: il Mar Morto era divenuto un lago ebraico.
Nel frattempo, però, i rapporti tra Ianneo e i Farisei si stavano
progressivamente deteriorando. Le milizie mercenarie del
sovrano si scontravano con le varie fazioni ebraiche, e l'ammini-
strazione civile, basata su modelli ellenistici e affidata a nume-
rosi funzionari greci, riscuoteva una larga opposizione. Il sem-
plice fatto che sulle monete da lui coniate fossero impresse le
parole « Alessandro Re Il in lingua greca, oltre che in quella
ebraica, era visto da molti come un simbolo della sua dipen-
denza dalla cultura ellenistica. Nel 90 a. C., i Farisei passarono
alla ribellione aperta e, ben presto, la Giudea ripiombò nel caos
della guerra civile. Tutti i tentativi di lanneo per intavolare • Il regno SOtio Simone
negoziati f..lllirono, quando i Farisei chiesero la sua morte come
prezzo della pace. Costoro sì rivolsero, quindi, alle truppe di
o Il regno sotto Giovanni Ircano

Siria perché accorressero in loro aiuto, e vi furono battaglie Il regno sollo Alessandro I.mnco
campali tra le due parti. Alla fine, dopo sei anni di conflitti, i la 7.ona in verde corrisponde 30'
Farisei vennero messi a tacere. Lo storico ebreo Giuseppe Flavio all'estensione del regno asmoneo
ha calcolato che il prezzo della guerra civile è stato la perdita di all'epoca di Alessandro Ianneo
«( non mcno di cinquantamila Ebrei I).

Sopravvissuto alla tempesta della guerra civile e alla succes-


<-
siva minaccia seleucida, Ianneo riprese le Slle manovre espansio- 30'
nistiche. Per tre anni condusse campagne militari a sud e a est
del Mare di Galilea. Nella Transgiordania, venne rasa al suolo
Pella @ ed espulsa dal paese la sua popolazione straniera. Poi vegliava sull'inquieto confine sud-orientale; Ircania @, famige-
caddero Hippos@, Filoteria @e Gamala @: cosi, anche il Mare rata e temuta prigione di Stato nel Deserto di Giuda; e Alcxan-
di Galilea, con la sua importante industria della pesca, divenne dreion@, che controllava il traffico nella Valle dci Giordano.
interamente ebraico. Nel 76 a.C., mentre teneva d'assedio una città a est del Gior-
Stranamente, si sa poco dell'organizzazione interna dci regno dano, Alessandro Ianneo cadde vittima della sua eccessiva pas-
di Ianneo. Le cinque zonc territoriali che egli aveva ereditato- sione per le bevande inebrianti. Alla sua morte, il regno asmo-
Giudea, Idumea, Samaria, Galilea e Perca - erano governate da neo aveva raggiunto la sua massima estensione (in verde nella
funzionari civili, mentre le città greche conquistate erano sotto- cartina qui sopra). Eppure, aU'interno la nazione era profonda-
poste a regime militare. Nell'intero paese, si contavano piu di mente lacerata: le correnti sotterranee, fino ad allora represse
venti importanti basi militari fortificate, comprese le spettaco- con brutalità, sarebbero risalite alla luce nell'arco di una genera-
lari piazzeforti del deserto: Masada @; Macheronte @, che zione, per provocare la caduta della dinastia asmonea.
~ III1I1JIIJIIIII JIIJIIIIIIIIIIIIIIJII 11111111111111111 1111IlIl""11111''" IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIJIIJII 1111111111111111111111" III11II1111l11l11l11lJillllllllllllllllllllll "'"I11I11I11I11I11I11I11II1J"IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII"'"I11"""1Ii11lf1
=;
~

!,\ 1'-\..\..\'" " ~ \

/ \" "
AIx-eD· I
!' \..o • Vercelli
@
Prov:ence e
@
CORSICAt<1
(ihf
\;.
Rom'!.""1( ~
SARDEG~
'@!
~
<D:S-1~ Canne

<5ìCltl..y
~
ar

pyriglll © 1981 Thc l~cadtr's J)igc5t AssociatiOIl. Inç.

'"=;
=;
=; L'ASCESA DI ROMA
~ Nata nell'VIII secolo a.c. come Ull piccolo villaggio polveroso imperiale, Roma riuscl a radunare c riorg~lJlizzare le sue forze con
;::;: dcll'ltJliJ centrale, sulle sponde dci fiume Tevere, Roma crebbe c si rinnovato vigore. In ScipiollC Africano trovò un generale che
~ sviluppò a un passo sempre pitl rapido, fino a divL'l1tarc il colosso doveva rivelarsi all'altezza di Annibale. AI termine di quel conflitto
=: dci mondo antico. E nei l secolo a.c., la sua politica cspansioni- punica, le forze imperiali entrarono in possesso dclb Spagna carta-
:=: stica l'avrebbe portata a diretto confronto con il regno asmOlleo, ginese@, ricchissima di materie prime.
~ che si trovava sotto la guida di Alessandro lanneo. Per la sua tipica intransigenza c la sua prassi di condurre fino in
=: Durante la sua ascesa fino al dominio del mondo allora cono- fondo ogni azione intrapresa, Roma chiuse la Terza Guerra Punica
§ sciuto, Roma ebbe indubbiamente il vantaggio di poter affrontare i (149-146) con la completa distruzione della città di Cartagine. La
§"'_:::: suoi nemici uno alla volta, piuttosto che collettivamente. Alla fine, regione fu annessa come provincia romana dcii' "Africa". Ma,
inoltre, si dimostrò sempre in grado di sconfiggere oppure di assor- ancor prima di aver eliminato per sempre la minaccia di Cartagine,
~ bire i suoi vari oppositori, rafforzando al tempo stesso, con ogni i Romani si erano già volti a oriente.
§ vittoria, le proprie strutture di potere. Dal suo punto di partenza UIU delle principali direttive della politica espansionistica di
:::: sul Tevere, Roma (CD nella cartina qui sopra) si spinse a nord e a Roma consisteva nella strategia dd dir/idI' ef Impera (dividi e domi-
~ sud finché, verso l'anno 270 a.C., non giunse a dominare l'intera na!), che diede sempre ottimi risultati. Li prima fase di quasi tutte
=: penisola italica. Allora, da questo già consistente dominio territo- le avventure imperialistiche di Roma era caratterizzata da pro-
=: riale, la repubblica di Roma cominciò a levare lo sguardo verso messe, minacce, ripetuti tentativi di minare il governo rivale, e
~ altri mondi da conquistare. tLltta lIna serie di "alleanze" puramente nominali. La seconda fase,
_",§ Il progressivo sviluppo delle tecniche militari, conseguito in contro un nemico ormai rabbonito, era il pugno di ferro. Questa fu
buona parte anche adottando le tattiche piu efficaci e le migliori anche la tattica adottata nei confronti delle due grandi potenze
~ armi in uso presso i nemici, entro illIl secolo a.C. rese le legioni orientali, gli Stati che erano sorti dalle conquiste di Alessandro
§ romane sufficientemente agguerrite per affrontare la loro prova Magno: la Macedonia di Filippo V e l'Impero Scleucida di Antioco
== maggiore. La sfida proveniva da Cartagine 0, la potenza marit- III. ComLlnque, Roma fu bcn attenta a provocare e ad affrontarc
!§ tima fondata dai Fenici sulla costa africana, che occupava la zona questi giganti uno alla volta.
=_= corrispondente all'attuale Tunisia. Il primo bersaglio fu la Macedonia 0. Dopo aver fomentato la
=: I principali territori conquistati da Roma, dopo la vittoria ripor- ribellione tra le popolazioni greche cd etoliche soggette al dominio
§_ tata nella Prima Guerra Punica contro i Cartaginesi (264-241 a.C.), di Filippo, Roma sconfisse i Macedoni in Tessaglia ncl197 a.C. In
furono le isole della Sicilia 0, della Sardegna@edella Corsica @' questo modo, la Grecia si ritrovò "liberata" dal giogo macedone, o
§",=: c1.le costituirono, dal punto di vista amministrativo, le prime pro- per lo meno questo fu quanto proclamarono i vincitori. Col passar
vlllce romane. dci tempo, però, la confederazionc delle città-stato della Grecia,
=: Però, nel corso della Seconda Guerra Punica (218-201), l'esercito chiamata Lega Achea, venne subdobmente incitata a sollevarsi
§ di Roma venlle respinto sull'orlo della disfatta dal genio militare di contro i suoi protettori romani c, quindi, definitivamente schial'-
~ Annibale, che guidò la sua celebre marcia attraverso le Alpi per l'iata: l'Epiro fu devastato e circa 150.000 dci sLioi abitanti vennero
~ portare la guerra alle porte della stessa Roma. A Canne, nel 2J6, ridotti in schiavitti; Corinto subf un feroce saccheggio e fu depre-
=: Annibale inflisse una schiacciante sconfitta alle schiere romane, in data di tutti i slloi tesori. La Grecia meridionale divenne la provin-
§ una battaglia che provocò la morte di 25.000 soldati romani c la eia romana dell' Acaia@.
!§ cattura di altri 10.000. Eppure, grazie alla capacità di rccupero e alla Antioco non attese il suo turno per subire l'aggressione romana,
~ determinazione che contrassegnarono ogni fase della sua ascesa ma imprudentemente passò all'offensiva e vellne sconfitto alle Ter-

illl'" W1I1J11111J111111J11J11J11111J11J11J11J11J11J11J11J11111J11J11J11J11J11J11J11J11J11J11J11111J11J11J11111J11J11J11J1111JJIIJ/IJIIJIIJIIJIIJIIJIIJIIJIIJIJJIIJ1IJIIJIIJIIJIIIIIJIIJIIJIIJIIIIIJIIJIIJIIJIIJIIJIIJIIJIIJIIIIIJIIJIIJIIJIJJ/lIIIIIJI/iI 1111


IIfli f11111111 fIIf11 f1111J11I11111I11I11J11J11I11I1WIJllIIIJllJllIllII

ALL'EPOCA DJ CESARI: E POMPEO. Nel/a ((Irti/II1, SOl/O il/dir(lf(' il/ gÙll10 /1' !errr apparl{'//cllti ai [(ollltllli q//(/I/dcl Pompco
Maglio rir/o/sc /(/ 051/(/ tlltel/zioll/' alfa Gilldca. Qui (/ desfra {~ !III l)IIsto idealizza/o dc! gl'mille ((ll/dOllicro, c},eI"
sempre iII (/lIra.~{)lIisIllO CO/l 1111 11/lro soldi1fO iII I1S(('sa, CiII/io Cesare (sopra ti sillistra), tallfo d,c la loro ril'n/iftÌ al/a.lìllt'
spn!{lJlldà l?()//W I/elfa gll('Ym cilli/e. Il hassorilicllO qlli sopra a/ (Clllro, prollcllim/c daff(/ C%li/la Tmi{///(1 (J I SI'((l/(1 d. C.),
ill/l51m illipo di w/l/halli/llw/o 11 corpo a (OIPO prnlim/o il/ qllel {CIII/W (' (/ic 111(/5; SCI "/ne' prowmrJr1{a "il/oria (/ I?ol/w. :=
:=
~
;:

mopili l; nella battaglia di Magnesia. l Romani, COll apparcntL'


generosità, affidarono l'Asia Minore ai loro nuovi alk'ati, plT poi
mortc. Mario, allora, si volsl' Vl'rso i Barbari germanici c li scon-
lìsse dapprima ad Aquae S{,'xtial' (Aix-en-Provcnce@), in Gallia, c ~
;:
passare a sovv('rtirc questi Stati clientelari. Riscossero Ull tale suc- poi ai Campi Raudii (Vercelli@), in It:dia. :=
cesso a Pergamo ®, che il sovrano di quella regione, Attalo III,
assill:l.to e torJll('ntato, non trovò migliore soluzione che lasciare il
Però Mario, cccelso gen('r:lIt' 111<1 privo di grandi doti in politica,
non riusc1 ad arginare il caos chc regnava a Roma. Tra i suoi ~
;:
suo regno in eredità a Roma, nel 133 (una sant' simik' toccò ancht' uomini emerse lill rivalc, Silla, che, alla tL'sta delle sue legioni di :=
a Ci rene @, nell'Africa settt.:ntrionale). Bcn presto, turta l'Asia v(,'terani, marciò su Roma e rovesciò il governo a favore della ~
;:
Minore vcnnc saldamcnte inserita ncll'orbita romana. Subito fJzione aristocratica degli Orrimati. Poi, Si Ila si volse ad affrontare :=
dopo, Roma si prcocCl~ò di accelerare il crollo di quel che restava la ribellione pitl grave che avesse mai sconvolto le province romane §
;:
dell'Impero Scleucida QJ), ormai agonizzante, sobillando rivoltL, e dell'oriente.
sedizioni tra le irrequiete popolazioni sottomcsse, tra le quali si
annoverava anche la Giudea.
Nell'88 a.C., Mitridate, re dci l'onta 631, aveva promosso l'eli-
minazione ill massa dei Romani che si erallo inscdiati nelle pro-
~
;:
:=
Tuttavia, anche a Roma il fruno delle conquistc cra spesso vince conquistate, uccidcndone circa HO.OOO in un solo giorno. Nel :=
amaro. La repubblica romana era tale soltanto di nome, poiché corso di duc guerre durissimc, Silla riusci a sl'dan" con spictata §
;:
l'organo principalc di governo, il Senato, era dominato da aristo- ferocia la ribellione di Mitridate, La sua vendetta non risparmiò
cratici indolenti e la corruzionc era ormai praticata Stl vasta scala. Il
conflitto per il potere riguardava soprattutto gli Ottimati, che
neppure coloro che si erano dimostrati fcddi alleati in prccedenza.
Agli Ateniesi che protestavano pcr il saccheggio dcII a loro città e lo Il
~
sostenevano il Senato, c i Plebei, che si appellavano allc asst'mbk'l' stt:rminio dei cittadini, Silla rispose: • Non 50110 velluto a imparare
dci popolo. Caio Gracco, eletto tribuna della plebe grazie al StiO la storia antica, ma a pUllirc i ribelli IJ. Tornato a Roma ncll'H2,
coraggioso programma di riforme economichc e sociali, non riuscl venne eletto dittatore da un Senato debole e intimorito. Abbando- :=
a portare a termine la sua missione e venne rovesciato e ucciso dagli
Ottima ti nel 121.
A qucsto punto, sulla caoticJ scena politica romana fu l'esercito a
nata la scenJ politica, quattro anni dopo si spcgllev~l tranquilla-
mente nel suo letto.
Nel 70 divennero consoli Crasso, un ricco mcrcante, e il gene-
~
:=
prendere il sopravvcnto: Jzione che signilìC:lVa la condanna a l'alt' Pompeo, un giovalll' collaboratore di Silb. L'ascesa al potere §
morte delle istituzioni repubblicane. Sotto il comando di Caio di Pompeo era stata fulminea: valoroso guerriero, si era già fatto :=
Mario, l'csercito divenne altamente professionale:. Ora i soldati conoscere con l'epiteto di "boia imberbe" pcr il modo aggressivo c :=
erano volonuri ambiziosi, non pitl l'antica milizia composta da spietato con cui eseguiva gli ordini dci suo protettore. In soli tre ;:
~
contadini miserabili che Iasciav:lIlo l'aratro per scrvire la patria. Le Illcsi, sbarazzò il Mediterraneo dallc bandl' di pirati che infcsrav:lllo :=
forze arlllate erano ben addestrate c ottimamcnte equipaggiatc, le vie comlllerci:lli c deptTdavano ino.'ss.1l1telllcnte i vascelli :=
benché retribuite piuttosto male: la loro sussistenza dipcndt'va dalil' romani. Subito dopo, si mosse per andare a sedare un'ahra rivoha ~
prede di guerra chc riuscivano a rastrellare, c spcsso la loro fcdelt~ di Mitridate scoppiata nclk province orientali, ;:
=:
non era legata tanto allo Stato quanto ai generali cap:lci di procurar Acclamato "Magno" (il granciL') dai suoi soldati, Pompco allargò ~
;:
loro l'agognato bottino. i confìni di Ronu dal Mal' Caspio :lII'Eufratl', aggiungl'ndo all'im- =:
Nel 105, i soldati di Mario portarono a termine lilla glorios'l
campagna nell'Africa settcntrionale, nel corso della quale il re della
pero in cspansiollc le provincl' dell:1 Bitillia L' dci Ponto. Nel 64
occupò Antiochia, in Siria, cal:1lldo il sipario sull'ultimo atto del- ~
;:
Numidia, Giugurta, Vl'nnc fatto prigionicro, condotto a n,Dm:l l'ormai malato Impcro Sdl'ucida. Con il suo podl'roso esercito, =:
carico di catcne pcr il trionfo dci vincitore c, subito dopo, ml'SSO'1 I)ompeo er:1 pronto a volgl'rsi a sud, Vl'rSO la Giudl"l. §
~
:=
'"
~
IIIIIIIIJllJllJllJllIIIIIIIII111111IIII11I11J11I11I11111111111111IIII11I11J11I11111111111111III111111IIII11I11I11I11J11I11I1WIIII111111III111111IIIJ11111IIIJ11J11IIIIIIJ11l11i f1111J11J11I1I1 fii 1111Il f11l//flllWIIII//IIIIIII//W11111111111111//111I
L'arrivo dei Romani
Alla morte di Alessandro lanneo, nel 76 a.c., gli succedette sul ma il varco era custodito da una fortezza. A corto di catapulte e
trono la vcdova, Salome Alessandra, e lrcano Il, il figlio mag- macchine d'assalto, Areta non era in grado di aprirsi una breccia
giore, assunse la carica di sommo sacerdote. Non vi furono nella roccaforte di Aristobulo: optò, quindi, per l'assedio.
cambiamenti territoriali durame i nove anni di regno di Ales-
sandra. Gli abbondanti raccolti portarono prosperità alla Giudea Pompeo arbitro della contesa
c resero possibili ingcnti esportazioni di frumento, olio d'oliva, Era questa la situazione in Giudea nel 65 a.C., quando Pompeo
resine balsamiche, fichi e vino. Fedele al consiglio che il marito Mag,no fecc il suo ingresso sulla scena politica dci paese. Uno
le aveva dato sul letto di morte, Alessandra si rappacificò COIl i dei suoi luogotenenti, Scauro, raggiunse Gerusalemme e venne
Farisei, concedendo loro la conduzione della maggior pa~te importunato dagli inviati dei due fratelli rivali. Valutata la situa-
degli affari interni del regno. l Sadducci invece, malgrado aves- zione e accortosi che sarebbe stato difficile stanare Aristobulo
sero cosi perso il loro potere (molti vennero condannati a morte dalla sua fortezza, Scauro ordinò ai Nabatei di togliere l'assedio,
nei tribunali dei Farisei), rappresentavano ancora una forza che se non volevano essere dichiarati nemici di Roma. Cosi essi
sarebbe stato pericoloso sottovalutare. La guerra civile, che fecero, ritirandosi a oriente, ma a Papyron 0, in una zona
aveva già straziato il paese durante il regno di lanneo, era pur- paludosa nei pressi della foce del Giordano, Aristobulo li rag-
troppo destinata a riaccendersi dopo la morte di Alessandra, giunse e inflisse loro una grave sconfitta. Forte della sua vitto-
quando i suoi due figli si contesero il trono. ria, Aristobulo si mise a ricercare il f:,vore di Pompeo. Come
tributo, gli inviò uno splendido tralcio di vite in oro, che venne
Ircano e Aristobulo rivali per il trono poi collocato nel tempio di Giove Capitolino a Roma. A questo
Alessandra aveva incrementato la milizia mercenaria, affidan- punto, però, si fece avanti Antipatro, per sostenere la causa di
done però il comando a ufficiali ebrei; COS1 sperava di assicurarsi Ircano presso il comandante romano. Pompeo non prese nes-
la fedeltà dell'esercito. Tuttavia, molti di questi ufficiali nutri- suna decisione e ordinò ai due fratelli rivali di presentarsi a
vano spiccate simpatie per i Sadducei e desideravano una ripresa Damasco (@ nel riquadro in alto). Mentre costoro si prepara-
deUa politica espansionistica, che avrebbe reso indispensabile la vano a perorare ognuno la propria causa, comparve a Damasco
presenza di un esercito forte e ben organizzato. Le loro prefe- una terza delegazione di Ebrei, per contestare le rivendicazioni
renze andavano al secondo figlio di Alessandra, Aristobulo II, di entrambi i pretendenti al trono e chiedere ai Romani di abo-
descritto dallo storico ebreo Giuseppe Flavio come « uomo lire la monarchia e ristabilire in Giudea l'antico sistcma di
d'azione e di grande intelligenza >l, piuttosto che al debole e governo, affidato alla casta sacerdotale. Pompeo non si pronun-
indolente Ircano. Lamentandosi di non aver alcun ruolo da svol- ciò in merito alla contesa, ma decise di muoversi verso sud per
gere nel regno, mentre il fratello aveva ottenuto la carica di sferrare una campagna contro i Nabatei.
sommo sacerdote, Aristobulo chiese alla madre il comando All'improvviso, Aristobulo lasciò Pompeo e si affrettò a rag-
delle fortezze. Ignara che il figlio stesse preparandosi a combat- giungere la fortezza di Alexandreion ®, eretta sulla cima di una
tere per il trono, Alessandra gli concedette alcune piccole piaz- montagna, forse per servirsene come base dalla quale sobillare la
zeforti. Quando la regina si ammalò, Aristobulo, con l'appog- rivolta. Pompeo, però, non era affatto disposto ad accettare Una
gio del corpo degli ufficiali, si dichiarò in aperta ribellione, non simile mossa: tralasciando momentaneamente la spedizione
contro l'autorità materna, quanto piuttosto per impedire che il contro i Nabatei, incamminò le sue legioni sulla via della Giu-
trono passasse a Ircano. Nell'arco di due settimane, ventidue dea. Scese dalle alture della Transgiordania, oltrepassò Pella e
fortezze si erano schierate dalla parte di Aristobulo. attraversò il Giordano nei pressi di Scitopoli 0) per raggiungere
Alessandra si spense di li a poco, lasciando il trono a Ircano. Coreae @, ai piedi della fortezza di Alexandreion. Dopo lunghe
Aristobulo si mise subito in nlarcia contro il fratello maggiore e trattative, Aristobulo abbandonò la roccaforte e si rifugiò a
lo sconfisse a Gerico (Q) nella cartina della pagina accanto), Gerusalemme. Pompeo c il suo esercito lo seguirono. A Gerico
costringendolo a fuggire e a cercare asilo a Gerusalemme @. ®, Aristobulo si presentò a Pompeo e si offri di consegnargli la
Nella capitale, Ircano si arrese e rinunciò al trono a favore di città di Gerusalemme e di versargli un tributo, ma i suoi seguaci
Aristobulo, ponendo come unica condizione che lo si lasciasse all'interno della capitale sprangarono immediatamente le porte
libero di godersi le sue rendite. Il destino volle, però, che l'op- della città. Pompeo fece mettere Aristobulo agli arresti e marciò
portunista Antipatro, che aveva governato l'ldumea durante i su Gerusalemme@.
due regni precedenti, intervenisse direttamente a convincere Al riparo delle mura, il popolo di Gerusalemme vide risaltare,
molte personalità politiche ebraiche che Aristobulo non avcva nitidi e brillanti contro le colline brune, gli elmetti piulllati e i
alcun diritto legittimo al trono. Egli, inoltre, garanti un rifugio mantelli rossi di migliaia di soldati romani, mentre il sole faceva
sicuro a frcano, inviandolo a Petra (0 nel riquadro in alto), la sfavillare le punte delle lance. La città era in subbuglio. Gli
capitale del re dei Nabatei, Areta. uomini di Aristobulo si ritirarono all'interno delle fortificazioni
Ircano promise ad Areta ulla dozzina di città (scritte in rosso, del Monte del Tempio (@ nella piantina), facendo crollare il
nella cartina) a est e a sud dci Mar Morto, in cambio di un ponte @ che le collegava alla parte alta della città, e si prepara-
esercito per affrontare il fratello. L'accordo venne rapidamente rono a combattere. Nel frattempo, i sostenitori di Ircano spa-
stipulato. Le forze dei Nabatei sconfissero Aristobulo, costrin- lancarono le porte della città @ ai Rornani. Quando i difensori
gendolo a ritirarsi nella fortezza del Monte dci Tempio a Geru- del Monte del Tempio rifiutarono di scendere a trattative, Pom-
salemme (v. la piantina nella pagina accanto). Per la maggior peo fece venire da Tiro, sulla costa, le macchine da guerra
pane, le milizie mercenarie al servizio del pretendente al trono necessarie aJ1'asscdio e si preparò all'offensiva.
disertarono, come pure lo abbandonò la popolazione della città; Secondo il loro costume, i Romani si misero all'opera con
solo il partito dei sacerdoti restò fedele ad Aristobulo. Però, la metodo. I soldati si sparsero sulle colline per tagliare gli alberi
sua posizione, all'interno della fortezza che si ergeva sul Monte necessari alla costruzione di grandi rampe di legno e terra, che
del Tempio, era davvero inespugnabile: a est, c'era uno stra- permettessero di portare l'attacco su due fronti diversi: contro IJ
piombo di circa 120 metri, che scendeva nella Valle del Cedron; muraglia settentrionale al di là della fortezza e contro quella a
a ovest, si apriva la Valle del Tyropeon; a sud, si stagliava la occidente. Mentre ferveva il lavoro alla costruzione delle
scarpata scoscesa dell'Ofel, dove tanto tempo prima era stata rampe, venivano fatti avanzare a poco a poco arieti e catapulte.
eretta la città di Davide. Solo dal lato nord-occidentale una sot- La resistenza opposta dai difensori era feroce c, di tanto in tanto,
tile striscia di terra e roccia dava accesso al Monte dci Tempio, irnpol1eva quasi la sospensione delle operazioni di assedio. I
,JJanlasco •
LEGENDA
v. !
ingrand;mento
.O Aristobulo e Ircano
qui a de tra
.Canata

Dium
• si contendono il trono

Campagna di Pompeo

• Assedio di Gcrusalemme

Le citta in rosso furono


promesse da Ircano ad Arei",
re dci Nabatci, in cambio
di ilppoggio militare
~~
.M;dda? ~p.~p. Lc città in marrone
appartengono alla Decapoli
® Petra

N
t

Romani riuscivano a fare i maggiori progressi nei giorni di ebbero luogo nella regione: furono rimosse le ultime vestigia
sabato, quando la legge ebraica vietava ai difensori di combat- del potere seleucida c le città ellenistiche del paese vennero libe-
terc, a meno che non fossero attaccati. rate dai loro despoti orientali. Ma le perdite subite dagli Ebrei si
Alla fine, le macchine da guerra furono in posizione e presero rivelarono le più tragiche. Tutte le città greche conquistate in
a martellare le grandi muraglie di pietra calcarea. La battaglia passato dai sovrani asmonei - comprese Gaba, Samaria, Scito-
infuriava. Nel terzo mese d'assedio, nel settembre o nell'ottobre poli, Hippos, Diul11, Pella, Gerasa e Marisa - ottennero l'auto-
del 63, vennero aperte varie breeee (i§ e @) nelle mura e le nomi;'! politica, sotto il proconsolc romano della Siria. L'intera
legioni romane si precipitarono all'interno della roccaforte, zona costier;'! venne staccata d;'!lla Giudea, c con essa le città di
seguite dagli uomini di Ircano. Migliaia di difensori caddero Dora, Torre di Stratone, Apollonia, Aretusa, loppe, lamnia,
sotto il ferro romano o ebraico. Moltissimi preferirono la Azoto, Gaza C R.afia.
morte, gettandosi nel vuoto dall'alto delle mura, mentre tanti Pompeo riconobbe che l'area di Lidda-Gazara era in preva-
altri si lasciarono morire nell'incendio delle loro case, piuttosto lcnza giudaica e non la separò dalla Giudea; ammise, inoltrc, chc
che arrcndersi. In tutto, trovarono la morte circa 12.000 uomini l'influenza giudaica si era cstesa alla Galilea e alla Perea fino a
di Aristobulo. Le perdite romane, invece, furono lievi. Pompeo Macheronte, a sud; separò 1'ldu111ca occidentale intorno alla
e alcuni dei suoi uomini penetrarono nel Santo dei Santi, il città di Marisa, mentre l'Idumea orientale, incentrata su Adora,
luogo sacro dove solo il sommo sacerdote poteva accedere, 111a restò unita alla Giudea.
non toccarono il tesoro del Tempio né le preziose suppellettili In tal modo, vennc annientata l'opera costruita pazientemente
che lo adornavano. Infatti, il giorno dopo il massacro, Pompeo dagli Asmonei. Il regno si ritrovò non solo radicalmente ridotto
ordinò che il Tempio venisse purificato e che si riprendessero quanto a dimensioni, ma anche spaccato in duc: la Samaria,
regolarmente le celebrazioni dei riti ebraici. infatti, risultava interposta fra la Giudca e la Galilea. A nord-est,
si trovava la 1cga delle dieci città, voluta dai Romani: la celebre
Il regno viene di nuovo smembrato Decapoli, che comprendeva Damasco, Canata, DiulTI, Hippos,
Pompeo riconfermò h·cano nella carica di sommo sacerdote, Abila, Gadara, Scitopoli, Pella, Gerasa c Filadelfia (i loro nomi
senza però conferirgli il titolo realc. Il conquistatore romano si sono scritti in marrone nella cartina). Anche queste città, come
d~dicò subito a smantellare il regno costruito con tanta fatica da tutto il territorio della Giudea, dovcttero sottostare al dominio
GIOvanni Ircano I e da Alessandro Ianneo. Altri cambiamenti di un governatore straniero.
Lotte per il dominio della Giudea
Lo sl11embramento del regno asmoneo, operato da Por!lpeO, re, animato dalla brama di arricchirsi c di coprirsi di gloria nelle
non produsse né pace né stabilità; al contrario, la Giudea spro- gllerre contro i Parti. Senza perder tempo, spogliò il Tempio di
fondò in un quarto di secolo di incessanti disordini. Le f<lzioni Gerusalemme: non si limitò a prelevare 2.000 talenti dal tesoro
rivali si contendevano il potere e il riconoscimento ufficiak delle della sacra dimora, ma asportò dal santuario anche le preziose
loro pretese, ma soprattutto tentavano di assicurarsi l'apppgg~o suppellettili d'oro e le opere d'arte che lo adornavano, per un
militare romano: situazione che senza dubbio era resa ancora pIÙ valore complessivo di altri 8.000 talenti. Prima che la sua sfre-
complicata dalle lotte interne per la supremazia che sconv'olg c- nata avidità potesse arrecare ulteriori danni alla Giudea, Crasso
vano Roma in quel periodo. Alla fine, dal caos e dalla confu- trovò la morte in battaglia contro i Parti. I rivali superstiti,
sione generali emerse un re di Giudea: Erode il Grande. Pompeo c Cesare, si ritrovarono ben presto ai ferri corti. Le
lotte che dovevano scaturire dal loro antagonismo avrebbero
Pedine dei giochi di potere romani avuto conseguenze profonde c durature per la Giudea.
Benché Pompeo, dopo la caduta di Gerusalemme nel 63 a.c., All'inizio, Ireano e Antipatro (le oscure manovre di quest'ul-
avesse inviato a Roma prigionieri Aristobulo c la sua fantig lia , timo facevano di Ii'cano un semplice fantoccio) si schierarono a
questo provvedimcnto non impedl il ripetersi di tentativi (con- favore della causa di Pompeo. 1 sostenitori di Cesarc tcntarono
giure per rovesciare il governo fantoccio di Ircano e AlltilJatro. di contrapporsi a questa mossa liberando Aristobulo dalla pri-
Il figlio di Aristobulo, Alessandro, sfuggi alla cattura e inalberò gionia c inviandolo in Giudea alla testa di due legioni; ma gli
il vessillo della rivolta. Nel 57 tornò nel suo paese, raccolse lIna agenti di Pompeo sventarono il piano fin dall'inizio, avvele-
forza di 10.000 (1nti e 1.500 cavalieri, e conquistò le fortezze di nando Aristobulo. Di li a poco, il figlio di questi, Alessandro, fu
Alexandreion (CD nella cartina della pagina accanto), h·cani a 0 e decapitato ad Antiochia per ordine di Pompeo.
Macheronte @. Inoltre, tentò di ripristinare le fortificaziPlll ~l Antipatro, ansioso di placare i Romani a qualunque costo,
Gerusalemme @), ma i Romani rimasti nella città glielo impedI- ben presto trovò l'occasione propizia per passare dall'altra parte.
rono. A sedare la rivolta a Gerusalemme giunse il goven~atorc Dopo la sconfitta inflittagli da Cesare nella battaglia di Farsalo
romano della Siria, Gabinio, accompagnato da un giovane e nel 48, Pompeo si rifugiò in Egitto, dove fu assassinato. Poco
brillante ufficiale, Marco Antonio. Alessandro, pcsanternente dopo, quando Cesare si ritrovò coinvolto in una difficile offen-
sconfitto in battaglia nei pressi di Gerusalemme, si rifugiò l~ella siva in Egitto, Antipatro si adoperò per procurargli un contin-
fortezza di Alexandreion, dove venne assediato da Gabi11lo e gente di rinforzo di 3.000 uomini, che si rivelò di grande aiuto.
Antonio e poi costretto alla resa. 1 Romani procedettero, Era stata una mossa di importantissimc conseguenze per tutti gli
quindi, a radere al suolo i tre presidi fortificati che egli ;1veva Ebrei dell'impero: Cesare, riconoscente, si fece garantc dei loro
riconquistaro. diritti sia in Giudea sia in altre parti dei domini romani, impo-
Nel tentativo di consolidare il dominio romano, Gabinio stando una linea d'azionc politica alla quale non sarebbero
riorganizzò la Giudea in cinque circoscrizioni, ognulla gover- venuti meno neppure i futuri imperatori. Antipatro venne
nata da un suo centro amministrativo: la Giudea (Gcrus;11em- ricompensato con la cittadinanza romana e con l'esenzione da
me), la Valle del Giordano (Gerico), la Perca (Amathus), la imposte e tributi, c inoltre fu insediato al vertice del potere
Galilea (Sefforis) e probabilmente anche l'Idumea (Ado.-a). Il politico. Ircano, da parte sua, si vide riconfermare la carica di
piano non ebbe lunga vita, ma raggiuIlse ugualmente lo ~copo som mo sacerdote e attribuire il titolo di etnarca: un ruolo poli-
di privare Ircano di ogni poterc politico. tico altisonante, ma privo, in questo ca-
Nel 56, Aristobulo fuggi da Roma, so, di qualsiasi potere effettivo. Antipa-
raggiunse la Giudea e mise in piedi un tro percorse il paese da un capo all'altro,
altro esercito. I Romani annientarono le sollecitando la sottomissione a Roma e
sue truppe, composte da soldati avventi- tirando le redini del potcre: nominò il
zi e poco aggucrriti, nel corso di una figlio maggiore, Fasael, governatore di
disastrosa ritirata attraverso il Giordano, Gerusalemme, c il secondogenito Erode
fino alle rovine della fortezza di Mache- governatore della Galilea.
rontc. Aristobulo dovette arrcndcrsi e di Una situazione che sembrava promet-
nuovo si trovò prigioniero sulla via di tere una certa stabilità divenne improv-
Roma. visamente precaria allorché, nel 44, Giu-
Senza lasciarsi intimorire dal fallimen- lio Cesare fu assassinato c, poco dopo,
to paterno, Alessandro tentò ancora una uno dei congiurati, Cassio, si recò in Si-
volta di fomentare la ribcllionc, e ancora ria e impose alla Giudea nuovi gravami
una volta Gabinio lo costrinse alla batta- fiscali. Tutte le città che non riuscivano a
glia: nei pressi del Monte Tabor @, l'ar- racimolare le somme richieste erano co-
mata ribclle venne annientata, lasciando strette a consegnare i loro cittadini ma-
ben 10.000 uomini sul campo. La supe- schi, da vendersi come schiavi. Questo
riorità militare di Roma era troppo stato di cose, già di per sé grave, divenne
schiacciante per essere impunemente addirittura drammatico quando Antipa-
contrastata c, alla finc, i dominatori riu- tro fu avvelenato durante un banchetto.
scirono a imporre lIna pace forzata a tut- Una nuova generazione si levava ora in
to il paese. anni, pronta a riprendere la lotta per il
La Giudea divenne cosi una semplice trono di Giudea: da una parte c'era Anti-
pedina nella lotta per il potere, che si gono, il piti giovane dci figli di Aristo-
faceva sempre piu intensa all'interno di buIo, e dall'altra gli idumei Erode e Fa-
OPERE DI RICOS·PWZIONE. /11 base al piano m'l,iato
Roma. Nel 60, i tre rivali - Pompeo, sae!, figli di Antipatro. I due fratelli si
da Erode il Grmide, questa wllil/etrafll tra~rorlll{/ta
Crasso c Giulio Cesare - avevano for- lIell'impo/Jelltcft?/"fezza di HerodiulII. La SOllllllit;' allearono con i Romani, ma il loro go-
mato un'instabile alleanza, chiamata Pri- del/ti collil/a l/el/IIC ria/ztlta tlrtij"icitl!IIlCllfC verno non riscosse le simpatie popolari.
1J1U T.1iLIIII v iUllu. CiUYUL dllJJi ùupu, e Il rf)OI"lIlI/ICIITO idrico assiCllrato dtl 1111 tlcqlledollo, Nel 40, i Parti invasero la Giudea con
Crasso giunse in Siria come govcrnato- cosfmito apposittll/leJlte COli illgellti spese. ingenti forze: s'impossessarono del pae-
LOTTE l'EH IL DOMINIO DELLA GIUDEA

se e permisero ad Antigono (che li aveva corrotti con la pro-


messa di 1.000 talenti e 500 donne, se lo avessero proclamato re)
di fare il suo ingresso trionfale a Gerusalemme.
Con il pretesto di dare avvio ai negoziati di pace, i Parti
catturarono Fasael e Ircano e li imprigionarono in una località
sulla costa, a nord di Tolemaide, da alcuni identificata con
Aczib. Erode, invece, riusci a sfuggire al tranello e si allontanò
Tolemaide.
da Gerusalemme, iniziando una lunga odissea che, piu tardi, lo @
avrebbe ricondotto in Giudea e insediato nuovamente al potere.

Erode riconquista Gerusalemme


Respinto dai Nabatei e rifiutata l'ospitalità offertagli dagli Egi-
\ \,
ziani, nel cuore dell'inverno Erode intraprese un pericoloso -!
,) j ,

viaggio attraverso il Mediterraneo, per giungere fino a Roma. r


Venne accolto da Antonio, il quale persuase il Senato a dichia- J"
39,
rarc Erode re della Giudea e a incriminare Antigono come
nemico di Roma per la sua defezione. Malgrado ciò, Erode .. ,
restava ancora un sovrano senza regno: Antigono era stato inse-
diato sul trono della Giudea dai Parti. Fasacl era morto e Ircano
era stato mutilato di proposito, per impedirgli di riprendere la
funzione di sommo sacerdote (infatti, questi doveva essere fisi-
camente integro). Senza lasciarsi abbattere dalle avversità,
Erode s'imbarcò in direzione dcll'oriente e arrivò a Tolemaidc
® agli inizi del 39 a. C. Quando il comandante della regione,
corrotto da Antigono, gli rifiutò qualsiasi aiuto, Erode radunò Io~. 32"(!Q.
un esercito di lnercet1ari e si diresse verso la Galilea. Puntando a
sud, occupò loppe 0; poi si spostò verso l'interno del paese,
attraverso l'Idumea, per assicurarsi Masada @, dove era rimasta
la sua famiglia, ed espugnare la fortezza di Oresa@.
Nell'impossibilità di sostenere l'assedio di Gerusalemme,
Erode si rivolse contro Gerico @, per poi penetrare in Samaria,
lungo un percorso ignoto, e stabilire il suo quartier generale
invernale in Galilea. In quella regione, durante una bufera di
neve, espugnò Sefforis @ e sgominò bande di briganti ebrei che
infestavano la zona di Arbela @. Tuttavia, indispettito dalla
mancanza di cooperazione da parte dei generali romani, si recò a
Samosata, sull'Eufrate, per sostenere la sua causa davanti ad
Antonio in persona. Gli fu assicurato l'appoggio di Sosia, il
nuovo governatore romano della Siria, c quindi Erode fece
ritorno in Giudea nell'anno 38 per rinnovare la sua offensiva,
questa volta percorrendo la Valle del Giordano fino a Gerico@.
A questo punto, Antigono commise l'errore di sfidare Erode
con solo metà del suo esercito, sotto il comando del generale
greco Pappus. A Isana @, Pappus subi una rovinosa sconfitta.
La primavera seguente, Erode avanzò fino alle porte di Gerusa-
lemme @, Sosia arrivò alla testa di un forte esercito, e s'inizia-
rono le operazioni di assedio. Fu una battaglia cruenta e spietata,
con feroci combattimcnti a corpo a corpo; vennero scavatc gal-
lerie e controgallerie sotto le mura della città e gli uomini di
Antigono azzardarono anche varie sortite per dar fuoco alle
macchine da guerra degli assedianti. Dopo quaranta giorni, le
mura esterne caddero sotto l'impeto delle forze combinate di
Erode e Sosia, e, quindici giorni dopo, vennero espugnate o Campagna di Alessandro
anche le fortificazioni interne. Ingenti forze si riversarono nel
Tempio e nella Città Alta, e ne risultò un'orrenda carncficina. o Campagna di Erode del 39-38 a.C.

Antigono si arrese e si gettò ai piedi di Sosia, implorando di O Campagna di Erode del 38·37 a.C.
aver salva la vita. Sosia scoppiò a ridere, chiamandolo "Anti-
gone" (il femminile del suo nome), e lo fece mettere in catene. I Le cillà in Illa....one indicano i cent"i
amministrativi sotto Cahinio
soldati romani si abbandonarono quindi al saccheggio, a cui
avevano diritto come ricompensa per i sacrifici sostenuti. Solo
dopo aver versato un lauto compenso a ogni soldato e un'in-
gente somma a Sosia, Erode riusci a convincere i Romani a
ritirarsi dalla città insanguinata, portandosi dietro Antigono.
Costui venne poi decapitato ad Antiochia, per ordine di Anto-
nio e dietro istigazione di Erode.
Erano passati ventisei anni da quando Pompeo aveva conqui-
stato Gerusalemme, e le brecce che egli aveva scavato nelle
mUra erano di nuovo apertc. Erode, però, si preoccupò subito 3(}'

di ricostruire le fortificazioni della città e... di ben altro ancora.


Erode il Grande
Quando ncl37 a.C. i Romani abbandonarono Gerusalemme (CD Quando nel 32 a.C. scoppiò la guerra civile fra Antonio e
nella cartina qui sotto), lasciarono il trcntasciennc Erocle a capo Ottaviano (il futuro Cesare Augusto), Erode offri il suo aiuto ad
dell'antico regno di Ircano Il (che comprendeva la Giudea, ]a Anconio, ma gli venne ordinato di allestire una spedizione contro
Galilea, la Perca e gran parte dell'ldumea) e di altre zone di i Nabatei. Dopo una disastrosa sconfitta subita a Canata (non
recente affidJtegli dal Senato romano (la Samaria, la regione di rientra nella cartina), Erode evitò altri scontri campali, prefe-
famnia-Azoto e il resto dell'Idumea). Purtroppo, però, il suo rendo compiere razzie e incursioni nel territorio nemico. In que-
protettore Marco Antonio era caduto sotto l'influenza di Cleo- sto periodo (primavera deI31), la zona fu devastata da un tremen-
patra VII, l'ultima e la piu celebre delle regine d'Egitto, della do terremoto. L'esercito di Erode, accampato all'aperto, se la
dinastia dei Tolomei. Nella speranza di far risorgere l'antico cavò con pochi danni, ma piu di 30.000 persone perirono nella
impero dci suoi avi, Cleopatra insistette presso Antonio per sola Giudea. [ Nabatei, approfittando della situazione, ripresero
riavere sia la Giudea sia il territorio dci Nabatei, cd egli le con- la guerra, ma nei pressi di Filadelfia Ci) Erode inflisse loro una
cesse la fascia costiera, privando cosi Erocle di accessi al mare. In pesante sconfitta e fcce ritorno a Gerusalemme in trionfo. Poco
seguito, Antonio aggiunse ai possedimenti egiziani anche le tempo dopo, Antonio fu vinto da Ottaviano ad Azio. Allora
terre dei Nabatei e le vaste piantagioni di Erode presso Gerico Erode, dimostrando d'avere ereditato le doti diplomatiche dci
(ID, cosicché questi fu costretto a versare un canone di locazione padre Antipatro, astutamente passò dall'altro campo.
per poter usufruire delle proprie coltivazioni. Quando giunse l'ordine inevitabile di prcsentarsi davanti al
nuovo astro della scena politica romana, Erode pensò bene di
mettere a morte il vecchio Ircano Il, per evitare che Ottaviano
fosse tentato di ristabilire la dinastia asmonea, e si preoccupò an-
che di mettere al sicuro la sua famiglia, prima d'imbarcarsi per
Rodi, dove lo attendeva il colloquio con il vincitore di Azio. Mal-
grado il nervosismo che lo attanagliava, i suoi timori si rivelaro-
33"00'
no infondati: Ottaviano si rendeva ben conto che Erode era un im-
portante sovrano, suddito di Roma, e lo riconfermò nella sua ca-
rica. Inoltre, in seguito al suicidio di Antonio e Cleopatra, Otta-
viano gli rese la fascia eostiera e le città di Gerico, Gadara@, Hip-
pos ® e Gab, ® (più avanti, anche vaste zone della Trallsgiorda-
nia). Il regno di Erode (in verde, nella cartina) si avvicinava cosi al-
le dimensioni del territorio ebraico dell'età aurea degli ASInonei.
Ma le tragedie familiari minacciarono ben presto la stabilità del
governo di Erode. Nel 29 a.C., mise a morte l'amatissima con-
sorte Mariamne, nipote di h·cano, perché la sospettava di adulte-
30' rio; poi, straziato dal dolore, si abbandonò a lIna vita dissipata e
alle bevande inebrianti, fino ad ammalarsi gravemente. Allora, la
suocera Alessandra, principessa asmonea, tentò d'impadronirsi
del potere con un colpo di mano, ma Erode si riprese in tempo e
la fece giustiziare. Una volta assicuratosi il controllo totale del
regno, Erode concentrò tutta la sua attenzione ed energia nella
realizzazione di un grandioso programma edilizio, del quale sono
giunti fino a oggi i resti ammirevoli. Era un'epoca di prosperità
economica c, quindi, non mancava un sostanzioso gettito fiscale
loppe~

•• ..../ " .....•


. LI.I ,.....; 32"{)(r

c.=- W~Fil~.delfia _
per finanziare i progetti del sovrano.

Un grandioso piano edilizio


lamnia _ Q. ~- Già egli ;:lveva intrapreso i lavori più urgenti per ristrutturare
Gerusalemme dal punto di vista militare: aveva fatto ricostruire
le mura della città, sgretolate sotto i colpi inflitti dai ripetuti
Azoto _
assedi, ed erigere una nuova, grandiosa fortezza, l'Antonia,
dotata di quattro possenti torri e custodita su tre lati da ripide
scarpate, che egli fece rivestire di lastre di pietra levigata, ren-
dendola cosi una delle piazzeforti più temibili e inespugnabi1i a
oriente. Erode finanziò anche la costruzione di un teatro e di un
ippodromo in città e di un anfiteatro nella pianura limitrofa; qui
egli, da sovrano filoellenista, alla testa di un regno composto da
Ebrei e Gentili, faceva tenere concerti musicali e manifestazioni
sportive (la sua passione per l'atletica lo portò a finanziare nel 12
a.C. i Giochi Olimpici della Grecia, dei quali fu nominato "pre-
sidente onorario perpetuo"). A Gerusalemme sorse uno splen-
dido palazzo reale, con immensi saloni per i banchetti e lussuose
camere da letto, marmi preziosi e innumerevoli suppellettili
d'oro e d'argento; colonnati circolari si aprivano sui viali cbe
attraversavano i magnifici giardini reali disposti lungo canali e
piscine e abbelliti da numerose statue di bronzo.
Nel 27 a.C., Erode intraprese la ricostruzione di Samaria 0,
che venne ampliata c trasformata in luogo di rifugio e in centro
amministrativo. Intorno all'abitato fu innalzata una cinta di
mODE IL GIlANDE

mura lunga piu di tre chilometri. Sulle rovine del palazzo dì


Omri e Acab, sorse un immenso tempio in stile corinzio, di cui
oggi si possono vedere ancora i quattordici gradini che porta-
vano all'entrata; davanti si ergeva una statua dell'imperatore, di
cui è rimasto solo il torso. Erode impose alla città il nuovo
nome di Sebaste, l'equivalente greco di "Augusto", alla cui glo-
ria essa era stata dedicata. Era una città dci Gentili e, secondo lo
storico Giuseppe Flavio, «( un'eccellente fortezza n.
Un programma ancora piu grandioso prevedeva la costru-
zione di una nuova città portuale, che Erode chiamò Cesarea ®
sempre in Ollore dell'imperatore romano, sulla costa sabbiosa
del Mediterraneo in corrispondenza della Torre di Stratone (v.
la ricostruzione alle pagg. 196-197). Dappertutto, nel paese, ci
furono progetti di nuovi lavori. Erode fece rimettere a nuovo le
fortificazioni di Alexandreion @, Ircania @ e Masada @ (v. la
ricostruzione alle pagg. 17()"'171); fece erigere nuovi capisaldi a
Gerico e a Herodium @. A nord di Gerico, fondò la nuova città
di Faselide @, in memoria del fratello deceduto. A Ebron @, IL SANTUARIO DI EBRON. Queste mura massicce, opera degli esperti costmUori
innalzò un imponente santuario sulla caverna di Macpela, il di Erode, racchilldoflo illllogo cOl/sacrato dafla tradizione come l'al/tico
luogo in cui, secondo la tradizione, erano stati sepolti i Patriar- sepolcro dei PtJlriarcJ,i. Millareri e merli SOfIO aggirmte dei secoli successivi.
chi. Eretto con gli enormi blocchi di pietra che caratterizzano lo
stile architettonico dell'epoca di Erode, il santuario rappresenta
un eccellente esempio di come gli ingegneri del tempo movi- principali città ebraiche, Gerusalemme e loppe @. non erano
mentavano le immense pareti con rientranze decorative, senza governate in base a sistemi ellenistici. Per molti Ebrei, tuttavia.
però comprometterne la resistenza. Erode restava uno straniero, che nQn poteva vantare alcun
Comunque, il progetto per il quale soprattutto si ricorda diritto legittimo al trono.
Erode è la ric0struzione del Tempio di Gerusalemme: fu dedi- Negli anni della vecchiaia, l'esistenza di Erode fu turbata da
cato nel 18 J. C., ma per portare a termine il grandioso progetto drammi familiari. Egli divenne vittima di fissazioni, tanto da far
ci vollero ben 84 anni. La spianata sulla quale sorgeva il com- giustiziare due dci suoi figli, sospettati di aver ordito una pre-
plesso era ulla meraviglia di ingegneria, immensa e protesa sulle sunta congiura ai suoi danni. «( Preferirei essere il maiale di
vallate circostanti. Il Portico Reale, all'estremità meridionale Erode, piuttosto che suo figlio l), si dice che abbia esclamato
della piattaforma, parla ancora oggi della magnificenza del pro- Augusto, giocando sull'assonanza che i due vocaboli indicanti
getto: lungo quasi 250 metri, comprendeva 162 colonne corin- "maiale" e "figlio" hanno in greco e alludendo al fatto che i
zie, la piti alta delle quali superava i 30 metri. Il Tempio si maiali non erano commestibili in Oriente perché considerati
trovava all'interno di una serie di grandi cortili. Sfortunata- animali impuri. Intorno all'anno 5 a.C., Erode fu vittima di una
mente, gli scritti dell'epoca non danno un'esatta descrizione del- grave infermità che lo costrinse a spostarsi su una lettiga. Nel
l'edificio, ma, secondo Giuseppe Flavio, « il costo di quest'o- suo palazzo di Gerico, tentò perfino il suicidio. Mentre si avvi-
pera era incalcolabile, la sua magnificenza insuperabile li. Di cinava alla morte, fece giustiziare anche un terzo figlio, sempre
recente, sono stati portati alla luce gli enormi gradini che con- per presunto tradimento. Nel testamento, lasciò il regno nelle
ducevano all'entrata meridionale. Una scalinata scendeva verso mani di tre dei figli che gli restavano.
la Valle dci Tyropeon, dove erano stati creati splendidi giardini Erode si spense nella primavera dcH'anno 4 a. C. Archelao si
pubblici, allietati da fontane e viali alberati: anche la disposi- incaricò dei funerali, che furono maestosi: un reparto di soldati,
zione di questi parchi è tornata in parte alla luce. . rivestiti delle loro armature, accompagnò la salma reale, coperta
Sotto l'aspetto amministrativo, Erode aveva messo in piedi da un manto di porpora e con in capo una corona d'oro, attra-
un governo efficiente, benché autoritario e repressivo. Il regno verso i Monti e il Deserto di Giuda fino a Herodium, dove
era stato suddiviso in cinque 1IJerises o regioni (Giudea, Idumea, venne composta nel sepolcro. Ma, poco prima della morte di
Samaria, Galilea e Perca) e ventidue "toparchie" (o circoscrizio- Erode, si era verificato un avvenimento che in quei giorni passò
ni), ognuna dotata di un proprio centro amministrativo. Le città totalmente inosservato, ma che avrebbe avuto conseguenze di
greche avevano ciascuna un consiglio di governo, ma le due enorme risonanza per i secoli a venire: la nascita di Gesu.

La famiglia di Erode Antip3tro IIl'ldumoo


3vvelcnato nel 43 a.c.; sposò Cypros

Fasacl Erode il Grande Giuseppe Ferora Salome


ucciso nel 40 a.c. sposò (1) sposò (2) sposò (3) re di Giudc3 sposò (4) ucciso nel sposò (5) sposò avvelenato 1l1.IOd.C.
Doris Mariamnc Mariamnc m.43.C Maltacc 38 a.c. Cleopatra altrc 5 nclS a.c.
mogli

Fasaelll Antipatro III Alessandro Arisrobulo Erode Archt'iao Eracle Antip.1 Erode Filippo Erode
giustiziato ncl4 a.c. entrambi gillstiziati diseredato esiliato nel6 d.C. esiliato nel 39 d.C. sposò Salame.
sposò b figlia nel 7 a. C. sposò Erodiade sposò (I) la figlia figlia
di Antigono /I di Aret:l di Erodiade
Cypros Erode Il Agrippa l Erodìade (2) Erodiade
sposò Agrippa I 1ll.48d.C. m.44d.C. sposò (1) Erodc
sposò Cvpros l l11l·lllbn .1~Jllorll'i lh:l!.l (.lllli!-:ha
(2) Erode Antipa
dI [md\., !>OIIO lIlJILHl iiI JUl;rro

Aristobulo Agrippa Il Drusllia Berenicc Salame Gli l'redi dci rq~no dI Erod\.' !>OllO
sposò Salome sposò il sposò (1) Erodc Filippo illl!lt"Jti in llluronl.'
procuratore Felice (2) Aristobulo m. = anno di morte
MASADA:
IL PALAZZO-FORTEZZA DI ERODE
Sorta su lI1l0 sperone roccioso lungo quasi 600 metri e largo 200, che richiama vagamente
la forma di una nave, Masada si erge in splendido isolamento e in posizione spcttacolarc, a
dominare la sponda occidentale del Mar Morto. Nel I secolo a.C., Erode il Grande
trasformò questa remota altura in una fortezza cinta di mura, c nel complesso in serI anche
un magnifico palazzo residenziale, i cui resti sono stati rinvenuti e in parte ricostruiti per
merito dell'archeologo israeliano Yigael Yadin, negli anni tra il 1963 c il 1965.
Erode fece erigere la sua villa SlI tre terrazze digradanti, che si protendevano verso nord
dalla stretta superficie dello sperone roccioso, che poi con ripide 'scarpate c strapiombi
sprofondava vertiginosamente fino alla sponda del Mar Morto, 400 metri piu in basso.
La terrazza più alta, che una muraglia separava dalla residenza principale e dal complesso
degli edifici di servizio, ospitava il rifugio personale di Erode. Scalinate scavate nella roccia
viva conducevano alle due terrazze inferiori, ampliate artificialmente c sostenute da impo-
nenti contrafforti di pietra. Esse ospitavano lussuosi padiglioni, ornati da armoniosi colon-
nati, che offrivano spaziosi saloni per i banchetti e ampie verande dalle quali si poteva
godere lIna vista incomparabile sul vasto panorama circostante.

. ,.

,/
La· nascita di Gesu
I quattro Vangeli di Maneo, Marco, Luca c Giovanili, da selll- scrive Luca, (( alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la
pre riconosciuti come eloquenti confessioni di fede in Gcsu di guardia alloro gregge» (Lc 2, 8).
Nazaret, non sono biografie nel senso moderno della parola. Gli La data del 25 dicembre è stata celebrata come il giorno della
autori mostrano scarso interesse per una cronologia particola- nascita di Gesti solo a partire dal IV secolo. quando la festività
reggiata. e )a collocazione geografica di molti avvenimenti resta cristiana venne a soppiantare una celebrazione stagionale
spesso nel vago. romana in onore del dio Sole. E anche iJ sistema di numerare gli
Il Vangelo piu antico (probabilmente scritto da Giovanni anni a partire dalla presunta data della nascita di Cristo è stato
Marco a Roma, dopo la morte di Pietro, intorno al64 d.C.) e il adottato solo dal VI secolo in poi. Esiste almeno una possibilità,
Vangelo piu recente (che viene in genere attribuito a un disce- in base alle deduzioni suggerite dall'ipotesi originale di Keplero,
polo dell'apostolo Giovanni e risale al 90-100 d.C.) si aprono che Gesti sia nato verso la fine dell'autunno dell'anno 7 a.C.,
con il battesimo di Gesti per mano del cugino Giovanni Battista. anche se di questo non si potrà mai essere certi.
Le tanto venerate vicende della nascita c dei primi anni di
vita di Gesu appaiono soltanto nel Vangelo di Matteo (l'apo- L'Annunciazione deH'angelo a Maria
stolo che Gesu distolse dalla professione di esattore delle impo- Luca collega la narrazione della nascita di Gesù con quella del
ste) c in quello di Luca (che è stato identificato nel « caro cugino, Giovanni Bateista. Secondo il suo resoconto, un sacer-
medico» menzionato nella Lettera ai Colossesi 4, 14). dote di nome Zaccaria e la moglie Elisabetta, che era sterile,
entrambi avanti negli anni, si recarono a Gerusalemme «D nella
Una data difficilmente accertabile cartina della pagina accanto), dove Zaccaria ebbe l'onore di pre-
« Gesù nacque a Betlemme di Giu>fea, al tempo del re Erode », senziare alla cerimonia dell'offerta deIJ'incenso nel Tempio; nel
scrive Matteo (2, I), indicando perciò che la Natività avvenne santuario gli apparve l'angelo Gabriele, che promise un figlio
prima della morte di Erode il Grande, sopraggiunta nell'anno 4 all'anziano sacerdote, per ricondurre cc molti figli d'Israele al
a.c. Ma Luca dice pure che la nascita si verificò all'epoca dci Signore loro Dio [... ] per preparare al Signore un popolo ben
censimento ordinato da Augusto, (l quando era governatore disposto" (Lc 1,16-17).
della Siria Quirino» (Lc 2, 2). Si sa che l'imperatore inviò Sci mesi dopo, «( Gabriele fu mandato da Dio in una città
Quirino in Siria nel 6 d. c., nello stesso periodo in cui Coponio della Galilea, chiamata Nazaret ,,0 (Lc 1,26). Qui, egli annun-
fu nominato prinlo governatore della Giudea, e che i due indis- ciò alla vergine Maria cbe avrebbe concepito un figlio: ( Sarà
sero un censimento. Ma Gesu, in quel tempo, avrebbe dovuto grande e chiamato Figlio dell' Altissimo; il Signore Dio gli darà
avere almeno dicci anni! Alcuni studiosi suggeriscono che Qui- il trono di Davide suo padre e rcgnerà per sempre sulla casa di
rino deve avere assunto un precedente l1tandato in Siria, fra il1 O Giacobbe e il suo regno nOI1 avrà fine" (Le l, 32-33). Maria,
e il 7 a. C., e che probabilmente Luca si riferisce a questo avvertita dall'angelo che anche Elisabetta aveva concepito Ull
periodo, usando infatti l'espressione «( primo censimento ~l. figlio, si mise in viaggio dirigendosi (C verso la montagna e
Un terzo indizio per stabilire la data della Natività è la stella di raggiunse in fretta una città di Giuda Il (Lc 1, 39), per visitare la
Betlemme, citata nel racconto dci Magi di Matteo (2, 2-12). sua parente.
Alcune fonti cinesi registrano l'apparizione di una cometa, La città natale di Giovanni Battista nOIl è meglio identificata
verso il12 a.C., e un'esplosione stellare, cioè una "nova", nel 5 nel Vangelo, ma la tradizionc vuolc cbc corrisponda ad Ain-
a.C., c uno di questi astri avrebbe potuto servire come guida Karim ~, un villaggio nella bellissima vaUe che si adagia ai
celeste ai tre saggi orientali che andavano in cerca di Gesu. piedi delle colline, appena otto chilometri a ovest di Gerusa-
Un'altra spiegazione è stata offerta all'inizio del XVII secolo lemme. Quando Elisabetta udi il saluto di Maria, il bambino le
dall'astronomo e matematico tedesco Giovanni Keplero. il sussultò di gioia nel grcmbo cd ella esclamò: cc Bcnedetta tu fra
quale osservò la congiunzione dei due pianeti Saturno e Giove le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che
con la costellazione dei Pesci. Keplero ricordava un'antichissima la madre dci mio Signore venga a me? » (Lc l, 42-43). Maria
trad.izione ebraica secondo la quale la na- rispose con il meraviglioso inno di cui
scita del Messia sarebbe avvenuta in sono note le parole iniziali (in latino,
concomitanza con il verificarsi della Magllifìw/): cc L'anima mia magnifica il
congiunzione di questi due pianeti, ossia Signore e iJ mio spirito esulta in Dio,
quando i due astri si sarebbero trovati mio salvatore» (Le 1,46-47).
cOSI vicini da apparire quasi come un'u- Quando venne alla luce il bambino di
nica, grande stella. Nel controllare le ta- Elisabetta, gli fu dato il nome di Gio-
belle astronomiche del passato, Keplcro vanni, cbe significa "il Signore è stato
scopri che Saturno e Giove avevano misericordioso". Poi, della sua vita non
avuto tre incontri spaziali di questo tipo si sa piti nulla, finché non comparvc sul-
durante l'anno 7 a. c.: il 29 maggio, il 29 le sponde del Giordano per battezzare la
settembre e il 4 dicembre. gente e proclamare l'imminente venuta
È possibile che" alcuni Magi» dell'o- del regno di Dio.
riente, forse astrologi di Babilonia, aves- Nel frattempo, Maria c il marito Giu-
sero osservato il fenomeno il 29 maggio seppe lasciarono Nazaret @) alla volta di
per interpretarlo come un segno della Betlemme ®, in Giudea, per adempiere
venuta dci Messia? Forse attesero che la alle formalità del censimento romano,
torrida estate fosse passata, prima di poiché Giuseppe era della casa e della
mettersi in cammino lungo la pista caro- stirpe di Davide.
vaniera verso la Giudea, scegliendo il Betlemmc, la città che aveva visto la
mese di settembre come inizio di buon L'AVVISO AI MAGI. bi qllesta variopillfa I/etrata
nascita c i primi anni di vita di Davide,
auspicio per il faticoso viaggio. Sarebbe- medievale, i trc Magi VCllgOIIO aVllcrtiti iII soglio cra un ccntro importante sulla strada che
ro quindi giunti nelb zOlla di Betlemme da 1111 al/gelo di 11011 fare pii; ,.ilomo a Gel'llsalelllllle seguiva la dorsale montuosa in direzione
verso la metà di non'mhrc, una stagione lIé di rivelare al geloso re Erode il ll/ogo dove nord-sud, collegando Gerusalemmc a
in cui potevano cs..;erci ancora, come l/(ulIIo trovato e adorato il balll!JirlO Gesll. Ebron. Circondata da campi verdeg-
LA NASCITA DI GESÙ

.J
r
'" -1
,I
j

)]"cxr

VERSO BETLEMME. LA via pritlcipale, che


da Gerusalemme portalla a sud attraverso il
dolce paesaggio dei Motlti di Giuda, toccava
Betlemmc, la città /lfllale del re Davide,
dOlle IIl1l11illclIl/;O dopo Ilidc la luce Gl'SII.

'.
-'''J
-,

,---,,-...:;",--,,,I!,_-,';C'_-''''---'''JOK.
Cop)'ngIIlClI<J81 Thc Ik;u!cr's DigçSI Associ~non, Ine.
, 20"

LEGENDA

Viaggio a Betlemme
'.1/
., ,.--
O Fuga in Egiuo
O Ritorno a NazarCI
32'Ur

"'"

40' )5"00'
LA NASCITA DI GESÙ

gianti C da folti boschetti d'ulivi, Betlelllme vanta lIna posizione merci e viandanti diretti a oriente, oltre il Monte Tabor, la cui
felice, che ne giustifica il nome ("casa dci pane"). Tuttavia, a sagoma caratteristica si staglia isolata dalla pianura circostante.
poca distanza dalle alture di roccia calcarea su cui si adagia Dalla città si vedono le colline della Samaria, come pure il
Betlemme, si apre l'arido Deserto di Giuda, proteso verso Monte More, a sud-est, e la grande catena del Monte Gclboe
oriente, e si vedono chiaramente le alture desertiche al di là della ancora oltre. Verso occidente, si scorge il massiccio dci Car-
sottile striscia azzurra dci Mal' Morto che si estende a ulla melo e il Mediterraneo che brilla all'orizzonte. A nord, a circa
distanza di circa 20 chilometri c oltre 1.000 metri più in basso. sci chilometri di distanza, si eleva la collina su cui ai tempi di
Gesu sorgeva la città di Sefforis, popolata dai Gentili. In lonta-
Il Bambino suscita sentimenti contrastanti nanza, a nord-est, a più di SO chilometri, le vette innevate dci
Le locande di Betlemme erano sempre affollate di viaggiatori Monte Ermon torreggiano sul paesaggio della Galilea.
diretti a Gerusalemme o che ne provenivano, poiché la capitale A Nazaret, dalle alture di roccia calcarea scaturisce un'unica
Cfa a soli 8 chilometri pili a nord. Durante il censimento, è facile sorgente, chiamata attualmente il Pozzo di Maria, ma le precipi-
immaginare come la vita del villaggio sia stata ancora piti mov~­ tazioni piovose, che ammontano a 625 millimetri l'anno, sono
mentata del solito. E cosi Gesu nacque in una stalla, forse una sufficienti a irrigare le colline circostanti, coperte di uliveti e di
grotta dove venivano custoditi gli animali, e fu deposto in una boschetti di agrumi. L'altitudine stessa, combinata a un piace-
mangiatoia(La località tradizionale di questa grotta, che viene vole venticello secco. abbassa la temperatura di 5-10 gradi
mcnzionata nei primi scritti cristiani dci Il secolo, vennc incor- rispetto alle condizioni prevalenti della pianura costiera, e la
porata in una chiesa, eretta nel IV sccolo per volere di Costan- rende molto più gradevole del clima caldo c umido delle sponde
tino; ricostruita da Giustiniano nel secolo VI, la basilica è una dci Mare di Galilea, cioè il Lago di Tiberiade,. lontano 25 chilo-
delle piu antiche chiese dci mondo::> metri e situato 210 metri sotto il livello del marco
Luca narra che un angelo annunciò la nascita di Gesti ai Nazaret era una cittadina ebraica, una delle tante che punteg-
pastori che vegliavano nei campi vicini, ed essi si affrettarono a giavano la Galilea, ulla regione popolata in prevalenza da Gen-
raggiungere Betlemme per vedere quel bambino prodigioso. È tili. Vi era una sinagoga, e Gesu, in compagnia degli altri
sempre Luca che parla della circoncisione di Gesti, l'ottavo ragazzi del luogo, avrà udito narrare le storie esaltanti dei grandi
giorno dopo la nascita, secondo i precetti della legge ebraica, e eroi della fede di Israele. Sfortunatamente, ben poco sopravvive
dell'imposizione del nome: Ye!losllIIa" (Giosuè) in ebraico (in oggi della Nazaret di GestI: le poche tracce superstiti vennero
latino, JeslIs), che significa "il Signore salva". Quando Maria e cancellate nell'Alto Medioevo dai Musulmani, e la città
Giuseppe portarono il Bambino al Tempio di Gerusalemme per moderna, adagiata sulle colline, ha sepolto gli antichi resti,
presentarlo al Signore e offrire un sacrificio di ringraziamento, anche se la tradizione devota non ha mancato di identificare
adempiendo COSI alla legge ebraica per i primogeniti, due per- numerosi luoghi santi. Tuttavia, tra il 1955 e il 1960 gli archeo-
sone devote, Simeone e Anna, benedissero Dio c, picni di grati- logi francescani B. Bagatti ed E. Testa, mentre si stava
tudine per aver visto il Bambino, innalzarono una preghiera al costruendo l'attuale grande Basilica dell'Annunciazione, sono
cielo. Simeone disse: riusciti a portare alla luce un luogo di culto cristiano antichis-
(IDra lascia, o Signore, che il tuo servo simo, forse dci Il secolo, cretto dai "fratelli del Signore", i
vada in pace secondo la tua parola; membri del clan familiare di Gesu passati alla sua fede. Oltre a
perché i miei occhi han visto la tua salvezza» (Lc 2, 29-30). una vasca battesimale c a frammenti di mosaici, gli archeologi
Matteo non dice nulla di questo viaggio a Gerusalemme, ma hanno scoperto un graffito con la scritta in lingua greca XAIPE
narra la storia di Il alcuni Magi l) venuti dall'orientc (Mt 2, l). MAPIA (<< Ave Maria »). È probabile che questa fosse la sede
Le indagini da loro fatte a Gerusalemme per rintracciare il della casa di Maria o della Sacra Famiglia.
nuovo Il re dei Giudei l) allarmarono Erode, che tentò di ingan- Comunque, la geografia della zona riesce a dare un senso del
narli, esortandoli a rivelarglì, sulla via del ritorno, il luogo dove paesaggio ameno dove Gesù Il cresceva e si fortificava, pieno di
avevano trovato il piccolo. Proseguendo per l:3etlemme, i Magi sapienza, c la grazia di Dio era sopra di lui ~) (Lc 2, 40). Le
giunsero fino al bambino Gesu e sua madre, lo adorarono, Il poi parabole che Gesù avrebbe pronunciato piu avanti riflettono
aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e l'attenta osservazione della terra dove era vissuto: egli parla dei
mirra )) (Mt 2, Il). Ma, avvertiti di li a poco in sogno delle vere gigli dci campi, della semina e della mietitura, della cura del
intenzioni di Erode, evitarono di attraversare Gerusalemme nel pastore per il suo gregge c dclle reti che i pescatori gettano nel
viaggio di ritorno verso il loro paese. Mare di Galilea, ritirandole colme di ogni tipo di pesci.
Giuseppe, avvisato anch'cgli dci pericolo, si allontanò con All'età di dodici anni (Luca fa di nuovo da guida), Ges",
Maria e il Bambino, per recarsi in Egitto@, il tradizionale paese secondo l'usanza del tempo e del luogo, come tutti gli altri
di rifugio fin dai tempi di Abramo. Cosi Gesu vcnne salvato dal fanciulli ebrei venne condotto a Gerusalemme dai genitori per
furore di Erode, il quale - narra Matteo - ordinò la morte di celebrare la Pasqua. Nella capitale, tra i lavori ancora in corso
tutti i bam bini maschi fino a due anni di età a Betlemme e nei per completare i grandiosi progetti di Erode, Gesù contemplò
dintorni, per eliminare un possibile rivale. Benché le tradizioni lo splendido santuario bianco c dorato, con i suoi cortili gremiti
cristiane e islamiche menzionino ben diciannove località nel di pellegrini, tra il denso fumo dell'incenso.
Delta del Nilo c nell'Alto Egitto che forse furono visitate dalla Al termine della festa, i suoi genitori, pensando che fosse in
Sacra Famiglia, la Bibbia non fornisce alcun indizio o conferma compagnia di am.ici e parenti sulla via dci ritorno verso la Gali-
a tali supposizioni. lea, si allontanarono dalla città e viaggiarono per un'intera gior-
IC Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre )), fu ordinato nata, giungendo forse fino alla ripida salita di Lebona @. Men-
a Giuseppe in sogno, « e va' nel paese d'Israele; perché sono tre si accampavano per passare la notte, si accorsero chc il loro
morti coloro che insidiavano la vita del bambino» (Mt 2, 20). ragazzo mancava. Tornati a Gerusalemme, lo trovarono tra i
Tuttavia, sulla via dci ritorno, Giuseppe decise di non fermarsi dottori del Tempio, Il mentre li ascoltava e li interrogava. E
in Giudea, dove Archelao era succcduto al padre Erode: prose- tutti quelli chc l'udivano erano pieni di stupore per la sua inte)lì-
gUI verso settentrione, finché raggiunse la Galilea e li (l andò ad gcnza e le sue risposte" (Lc 2, 46-47). Quando i genitori lo
abitare in una città chiamata Nazaret I) CD (Mt 2,23). rimproverarono per la preoccupazione che la sua assenza aveva
causato loro, egli rispose: Il Non sapevate che io devo occu-
L'infanzia a Nazaret panni delle cose del Padre mio? I) (Lc 2, 49). Comunque, tornò
La città si trova in una piccola valle a circa 400 metri sul livello subito con loro a Nazaret, con un viaggio che durò tre giorni, e
del mare, fra le alture pitl meridionali della Bassa Galilea. A sud di lui non sappiamo piu nulla finché non si recò da Giovanni per
si apre la grande pianura di Galilea, con il suo costante traffico di farsi battezzare nelle acque dci Giordano.
LA NASCITA DI GESÙ

~ 1111/11/11/11"1111111111111/11111111111111111/11/11/11/1111Il 1111/"""""11/11/11/11/11/11/11/11/11/"" Il"""11/11/11/1111"Il""11/11/11/11/11/1 JII 1111/11/11/11/1111111111111111 III1/II/II/II/II/II/IIIIIII/II/II/II/II/II/II/I'M

= SCENI 1IIII"'I.\N/.li\ DI GESU. Qui sopra è n)irodotto 1/1110111050 mosaico del/a Natil)ità, cile risa/t'al XIII 5('(0/0 esi trolla Ilella Basifica roma/la :::
§ (Ii S.III',' .\l,'fi,/ Maglliore. bwece, la Fuga iII E.'lirto, illi/strafa qui sotto iII ilI/ mosaico realizzatofm il XIII e il Xl V s('colo, è lIua delle lIIolteplici ~
§ HI'IH' tli ispiraziol/f biblica che omano "jmemo della mpola del Battistero di Sali Giallanl/i, (/ Firel/ze. §

I
~
LANATIVITÀ
Pochi soggetti, di mtllra spirituale o
I
~
5: terrena, hanno ispirato tante opere d'ar- ~
§ te attraverso i secoli come la storia della §
~ Natività. !§
§ L'unica, brevissima descrizione bibli- §
§ ca della nascita di Gesù, che si trova nel §
§ Vangelo di Luca, è ben nota: ., Diede ~
§ alla luce il suo figlio primogenito, lo av- §
E§ volse in fasce c lo depose in una mangia- §
§ coia, perché 11011 c'era posto per loro §
§ nell'albergo. (Le 2,7). §
E§: Un'antica tradizione aggiunse alla §
§ scena un bue e un asino, animali che §
~ ancora oggi trovano posto nel presepio ~
§ che si prepara in occasione dci Natale. §
§ Anche gli artisti delle varie epoche si §
E§: sentirono generalmente liberi di intro- §
§ durre, nelle loro raffigurazioni degli §
i§ episodi del Vangelo, particolari che le §
s: Sacre Scritture nOIl menzionano assolu- §
§ tamente. Per esempio, 1ll~1 mosaico ri- §
~ prodotto qui a destra, IJ Sacra Famiglia, §
== durante la fuga in Egitto, è accompa- §
~ gnata da lilla quarta persona, totalm<..'ntc §
== ignota alla narrazione biblica. §
s: §

l'II//J//J/II//J//J//J//J/IIIJIlIIlI""III/II/IIIIlII/II/II/II/II/II/III/I/II/II/II1/I/II/1I/1I/1I/1I/1I/1If""11/1/I1/11/11/11/11/11111 HIIIIIIIIIIIII/lI/lI/lIllIllIllIfIll/1II 11I1II1II1II1II1II1f1l1/1II1111111111111111/11/11/J/1


l Terra Santa dopo Erode
; dove Gesù di Nazarct visse fino alla maturità, benché ro le truppe governative capeggiate da Achiab, cugino di Erode,
mente governato dai successori di Erode, costituiva una respingendole dalla pianura fin nelle montagne; intanto, un
postazione orientale dell'Impero Romano. Come Erode pastore di nome Atronghes si proclamava re e scatenava l'offen-
,pccificato nel testamento, alla sua morte, avvenuta nel 4 siva dclla guerriglia. In Galilea, un certo Giuda, secondo quanto
_suo regno venne suddiviso in tre principali aree politi- attcsta Giuseppe Flavio, « divennc oggetto di terrore per tutti
[chelaa, il figlio che Erode aveva avuto da llna moglie gli esseri viventi ~): alla testa di ulla nutrita banda di briganti,
:ana, avrebbe regnato a Gerusalemme (CD nella cartina occupò e saccheggiò Sefforis @, senza risparmiare nemmeno il
19ina accanto) su un territorio che comprendeva la Giu- palazzo reale. Altri uomini condotti da Simone, un antico
Samaria e l'Idumea, oltre alle città ellenistiche di Sebaste schiavo di Erode, diedero alle fiammc lo splcndido palazzo di
"area 0. A Erode Antipa, fratello minore di Archelao, Gerico@, dove era morto il vecchio re, e furono probabilmcnte
: toccato il titolo di tetrarca della Galilea e della Perca, responsabili della distruzione dclla residenza reale di Bet-
i separati dalle città della Decapoli. Il loro fratcllastro Ramata @. In seguito, Simonc fu catturato e decapitato, ma la
, figlio di Cleopatra, una delle mogli ebree di Erode, violenza continuò a imperversare nella Perea, dove anche il
e avuto anch'egli il titolo di tctrarca delle regioni a nord c palazzo di Amatllus (BJ venne incendiato e distrutto.
cl Mare di Galilea, in prevalenza abitate da Gentili: un
io che si estendeva ben oltre i limiti della cartina qui La reazione dei Romani
), ma, pur essendo vasto, era relativamente povero. Il brigantaggio, il terrorc c l'anarchia dilagavano ormai a mac-
11e, sorella di Erode, ricevette in eredità lamnia @, chia d'olio in tutto il paese, ma la reazione di Varo non si fece
®, Faselide ® e il palazzo di Erode nella città libera di attendere. Con le duc legioni di stanza in Siria c quattro reparti
" 0. Le città ellenistiche di Gaza 0, sulla costa, e di di cavalleria, si diresse a Tolemaide@, dove fu raggiunto da un
o e Hippos @, oltre il Giordano, vennero sottoposte nutrito corpo di fanteria e cavalleria inviatogli da Areta IV, re
dei Nabatei, che era stato acerrimo ncmico di Erode.
Irità diretta del governatore della Siria, il funzionario
) di grado pili elevato in oriente. Varo inviò una parte delle truppe, ai comandi del figlio, a
sta divisione in tante unità politiche distinte suggerisce, a stanare i ribelli dalla Galilea occidentale: il distaccamento riprese
vista, l'idea di un regno frammentario. In realtà, però, la Sefforis, ridussc in schiavitù gli abitanti e diede alle fiamme la
Lazia dei Romani avrebbe garantito al territorio almeno città. Intanto, Varo si era avviato verso Scbaste @ con il contin-
se non proprio la stabilità politica. Ma la divisione del gente principale dcII 'esercito; risparmiò questa città, perché era
non poteva entrare in vigore fino a che Augusto non rimasta fedele, e si accampò circa 17 chilometri più a sud, presso
ratificato il testamento di Erode. Arus @, una località strategica sulla strada per Gerusalemme.
Mentre Varo si avvicinava alla capitale, i Nabatei derredarono e
lini e sommosse incendiarono Arus e, più a sud, il villaggio di Saffo (1jI. Emmaus
sette giorni di lutto, Archdao si recò a Gerusalemme, @fu data alle fiamme per ordine di Varo.
popolo era insorto a protestare per l'esecuzione capitale Mentre le legioni romane si approssimavano a Gerusalemme
rabbi (o maestri religiosi), ordinata dal padre. I suoi @, gli Ebrei addetti ai lavori di difesa della città, ancora incom-
li di riconciliazione non ebbero alcun risultato, cd cgli si pleti, si dicdero alla fuga e Varo penetrò senza sforzo nella
)stretto a fare ricorso alle forze armate per sedare i capitale, liberando i Romani che vi si trovavano assediati. Le
i, e gli scontri che seguirono fecero 3.000 vittime. Nem- truppe del govcrnatore si sparsero per il territorio, dando la
I governo repressivo di Erode aveva mai visto un simile caccia ai ribelli. Molti di quelli che erano stati catturati vennero
di sangue. Prima d'imbarcarsi da Cesarea alla volta di poi rilasciati, ma ben 2.000 cittadini trovarono la morte sulla
per ottenere la convalida del testamento paterno, Arche- croce (per i Romani, la crocifissione era la pena di morte riser-
'iò il governo nelle mani del fratello Filippo, che si trovò vata agli schiavi). l'ersuaso da Achiab, Ull reparto di 10.000
mtare una situazione esplosiva. Di li a poco, anche Erode uomini si arrese a Varo senza opporre resistenza c, per la mag-
si recò a Roma, per rivendicare i suoi diritti di unico gior parte, non subf conseguenze; ma i loro capi furono inviati a
I regno del padre, adducendo a sostegno delle sue pretese Roma, dove Augusto rilasciò quasi tutti, trattenendo presso di
amento anteriore. Pili tardi, arrivò anche Filippo, per sé solo quanti erano imparcntati con Erode.
;iare la causa di Archelao c, tra l'altro, per salvaguardare i Alla fine Augusto, che aveva rimandato ogni deliberazione in
interessi. merito alle rivcndicazioni di Archelao e Antipa e alla richiesta di
) però che i disordini non accennavano a spegnersi a ulla delegazione di Ebrei, che invocava invece il governo diretto
lenlme e, anzi, si erano estesi alle campagne circostanti, dei Romani, annunciò Ic sue dccisioni: confermava il testa-
l governatore romano della. Siria, alla testa di un potente mento di Erode, negando però ad Archclao il titolo reale finché
l si precipitò in Giudea per metter fine ai tumulti. questi non avesse dato prova di meritarlo. A ogni modo, lo
o fece ritorno al nord, si lasciò alle spalle una legione nominò etnarca, un titolo superiore a quello attribuito ai fratelli,
ler mantenere l'ordine nel paese. Ma il funzionario da lui che erano stati confcrmati tetrarchi.
to alle finanze, Sabino, riaccese la miccia quando tentò
,ssessarsi del tesoro di Erode, con la scusa di prenderlo La spartizione del regno
suo controllo a nome dell'imperatore. I soldati di Arche- Con il suo prestigio notevolmente diminuito dal diniego del
:cirono a opporsi a Sabino e la situazione divenne sempre titolo reale, Archclao fece ritorno a Gerusalemmc, dove regnò
a. Durante la festa della Pentecoste, mentre i pellegrini pòco meno di dieci anni. Questo figlio di Erode, di origine
'vano a Gerusalemme dalla Galilea, dall'ldumca, dalla idul11eo-samaritana e di cultura romana, si rivelò un despota
. da altre località, si scatenarono violenti disordini per le ' spietato. Nell'anno 6 d.C., una delegazione di Ebrei e Samari-
della capitale. Molti veterani di Erode passarono a tani lo accusò di crudeltà nei confronti dei slloi sudditi, in palese
are le file dei ribelli, mentre i soldati romani e 3.000 violazione degli ordini ricevuti da Augusto. Convocato a Roma
ausiliarie, provenienti per la maggior parte da Sebaste, dall'imperatore, Archelao venne deposto ed esiliato in Gallia. La
no di sedare le sommosse c di ristabilire l'ordine. Samaria, la Giudea e 1'Idu111ea furono, quindi, riunite nella pro-
.n capo all'altro del paese scoppiarono sedizioni e tumul- vincia romana della Giudea .
:iudea, 2.000 soldati di Erode, bene addestrati, sconfisse- Antipa, dal canto suo, riuscl a portare pace e prosperità alla
r
• Cesarea
Galilea e alla Perea e governò il suo territorio per quasi quaran- di Filippo
,.
tatré anni, finché anch 'egli venne deposto. Dopo la rovina del CD
fratello maggiore, Antipa assunse il nome di Erode, col quale
viene menzionato piu volte nel Nuovo Testamento. }3"O[l'

Da lungo tempo, la l'crea era un centro importante della vita


ebraica e la Galilea, benché abitata in prevalenza da Gentili, Tolemaide.
ospitava anche una considerevole cOl11unitJ ebrea. Antipa si @
recava a Gerusalel'nme in occasione delle solenni festività reli-
giose e stava attento che le monete che faceva coniare non recas-
sero immagini offensive per i suoi sudditi ebrei. Non soltanto i
Farisei sostenevano Antipa, ma sorse anche una nuova setta
aristocratica, gli Erodi:llli, che si schierarono in suo favore. Gli
Erodiani erano di sentimenti filo-romani, ma, visti i risultati dci 3t)'
governo diretto dci Romani in Giudea dopo Archelao, preferi-
vano il dominio indiretto tramite un'autorità locale.
Antipa fece ricostruire le principali città della Perea e della
GaHlea che erano andate distrutte durante le sommosse e la
conseguente guerra di Varo. SefToris venne ribattezzata Auto-
cratoris (Uimperarore", in greco), mentre Bet-Ramata ebbe dap-
prima il nome Livia, in onore della consorte di Augusto, e poi
Giulia, quando Livia venne adottata dalla t:1I11iglia Giulia alla
morte di Augusro. Questa città divenne il centro amministra-
tivo della Perca, ma, per capitale, Antipa costrui' una nuova,
splendida città sulla sponda occidentale dci Mare di Galilea, nei
pressi di f:ll11ose sorgenti di acque termali. Dopo circa nove anni
di lavoro, la cit" (LI dedicata nel 18 d. C. c chiamata Tiberiade@
in onore dell'imperatore Tiberio. Il lussuoso palazzo reale sfog-
giava un tetto dorato e conteneva innul11crevoli suppellettili
preziose e opere d'arte di grande pregio. Lo stadio poteva conte-
nere fino a 10.000 persone (su una popolazione che forse Ascalon.
ammontava a 30-40.000 abitanti). Benché nel corso dci lavori O
fosse venuto alla luce un antico cimitero - cosa che, secondo la
3(1'
legge d'Israele, avrebbe reso impura l'intera città - un certo
numero di Ebrei vi stabili la propria residenza.
Fu Antipa, come si vedrà in seguito, a ordinare la condanna a
morte di Giovanni il Battista e poi a interrogare Gesù alla vigilia
della crocifissione. Una decina d'anni dopo, nel 39 d.C., Antipa
incontrò lo sf:lvore del nuovo imperatore Caligola, e anch'egli
venne deposto cd esiliato in Gallia.
Dci tre successori di Erode, Filippo (LI quello che godette dci
regno più tranquillo. Aveva ereditato le zone selvagge del nord, LEGENDA
dominate da montagne svettanti, vaste steppe desertiche e scon- 31"()(j'

finati altipiani. Governava una popolazione in prevalenza com- _ Eredità di Archelao


posta da Gentili, con quella che lo storico Giuseppe Flavio defi-
nisce «( una disposizionc moderata e benevola 1>. Nella bella c Eredità di Antipa
rigogliosa regione presso le sorgenti dci Giordano, ingrandi la _ Eredità di Filippo
città di Paneas e ne fece la sua capitale, chiamandola Cesarea di
Filippo @ per distinguerla dal grande porto (ano costru;re da - Eredità di Salome
Erode; è sotto questo nome che la città appare nel Nuovo Testa-
mento. Nella zona dove il Giordano si immette nel Mare di
o Guerra di Varo

Galilea, trasformò il villaggio di pescatori di Betsaida @ - che


diede i natali ai discepoli di Gcsu Pietro, Andrea e Filippo - in .lIl"

una città che ribattezzò Giulia in onore della figlia di Augusto.


Qui Filippo venne sepolto dopo un regno durato trentasettc
anni. Aveva trascorso un'esistenza tranquilla e pacifica nei suoi un gesto di riconciliazione. Tre anni dopo, comunque, venne
domini, godendosi gli ultimi anni di vita in compagnia della insediato in quella funzione il genero di Anna, Giuseppe Caifa.
moglie Salame, la stessa che aveva danzato per Antipa e chiesto Nel 26 d. C., la situazione della Giudea si aggravò nuova-
in cambio la testa di Giovanni Battista. mente con l'arrivo del governatore (-'onzio Pilato. La violenza
Mentre il governo dei territori del nord era nelle mani di veniva contrJstat:l con nuova violcnz:l e le esecuzioni c:lpit:lli
Antipa e di Filippo, la Giudea visse in pace sotto i primi tre non erano uno spettJcolo raro. Caifa si rivelò un fedele Jlle:lto
governatori romani. Il centro di potere fu trasferito da Gerusa- di Pilato nel tentativo di prevenire c soffocare qualsiasi tipo di
lemme a Cesarea, città collegata direttamente con Roma per via sedizione che minacciasse di provocare, an'cora lIna volta, l'af-
marittima. Non vi erano legioni stanziate in Giudea: le uniche flusso in forze dci Romani nella provincia. Nei dieci anni tra-
forze armate presenti consistevano in truppe ausiliarie, per un scorsi a Cesarea, Pilato divenne il bersaglio di un odio c un
totale di circa 3.000 uomini, che per la maggior parte proveni- rancore crescenti c, alla fine, fu rimosso dal suo incarico sotto
vano dalle città non ebraiche di Sebaste e Cesarea. Tuttavia, accusa di malgoverno. Benché personaggio minore sul vasto
quando nel 15 d.C. Valeria Grato, il primo dci governatori scenario della storia romana, Pilato tuttavia era destinato a gua-
nominati da Tiberio, giunse in Giudea, depose il sommo sacer- dagnarsi una fama imperitura come il governatore romano chc
dote Anna, che in precedenza era stato nominato in carica per autorizzò la condanna a morte di Gesu di Nazaret.
Gesu in Galilea
Marco c Giovanni iniziano il loro Vangelo con la narrazione
delle opere di Giovanni il Battista, un personaggio da vvcro
eccezionale, che si presentò « a battezzare nel deserto, predi- t
cando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati
(Mc 1,4). Questo« uomo mandato da Dio », dice il Vangelo di
l)
,.,;
Giovanni (1, 6.8), (l non efa la luce, ma doveva render testimo-
nianza alla luce }).
Giovanni Battista proveniva dalla zona montuosa della Giu-
dea, ma svolse la maggior parte del suo ministero sulle sponde
orientali del fiume Giordano, nella Perca, cioè una regione che
si trovava sotto la giurisdizione del tetrarca Antipa. Il StiO Flavio - Giovanni venne arrestato e rinchiuso nclla fortezza di
appello accorato agli uomini, perché si preparassero alla venuta Macheronte (@ nel riquadro della pagina accanto). Mentre
imminente del regno di Dio, mise in allarme non solo Antipa, Antipa presiedeva a un grande banchetto, la giovane figliastra
ma anche le autorità religiose di Gerusalemme. Salame eseguI per lui una danza. Antipa ne rcstò talmente
incantato che promise alla giovane di realizzare un suo desidc-
I primi passi della vita pubblica rio, qualunquc fosse. Istigata dalla madre Erodiade, la ragazza
La data del battesimo di Gesu per mano di Giov~mni non è chiese la testa di Giovanni Battista.
conosciuta, anche se molti la pongono nel 26 d. C., lo stesso Dopo l'arresto di Giovanni, Gcsu si manifestò pubblicamcnte
anno che vide l'arrivo di Ponzio Pilato a Cesarea in funzione di in Galilea, dicendo: « Il tempo è compiuto e il regno di Dio è
governatore della Giudea. Ugualmente vaga resta la località del vicino; convertitevi e credetc al vangelo ~) (Mc 1, 15). Luca
battcsimo di Gesu. Il Vangelo di Giovanni (1, 28) dice che riporta che Gesu insegnò in moltc sinagoghe e racconta anche la
« avvenne in Betania, al di là del Giordano »: un punto scono- storia di come Gesu venne scacciato dalla sinagoga della sua
sciuto, sebbene la tradizione cristiana fin <;Ial VI secolo l'abbia città natale di Nazarct (@ nella cartina della pagina accanto),
identificato nel guado di Hajlah (G) nella cartina in questa pagi- prima di andare a predicare il suo messaggio sulle sponde del
na) a est di Gerico. Marc di Galilea.
Dopo il battesimo, « Gesu fu condotto dallo Spirito nel Fu proprio su quelle sponde che Gesù raccolse intorno a sé i
deserto per essere tentato dal diavolo" (Mt 4, 1). Il "dcscrto" primi discepoli. Simon Pietro e suo fratello Andrea, pescatori di
significa forse le desolate alture che circondano Gerico, ed è qui Betsaida ®, vennero chiamati mentre gettavano le reti in acqua:
che la tradizione cristiana ha consacrato una montagna tra le piu « Seguitemi >l, disse loro Gesu, « vi farò diventare pescatori di
alte, dove un tempo si ergeva l'antica fortezza di Dok 0, comc uomini» (Mc 1,17). Non si sa dove sia avvenuto con esattezza
la cima dall'alto della quale il diavolo mostrò a Gesu i regni di questo incontro, ma è certo che, nei punti dove i fiumi sfociano
questo mondo. Il maligno condusse Gesu anche a Gerusalemme nel lago, ancora oggi gli uomini del posto si spingono in acqua
0, « lo depose sul pinnacolo del tempio" (Mt 4, 5) e lo sfidò a per gettare le reti e prendere i pesci che si aggirano in banchi in
gettarsi nel vuoto e a farsi salvare dagli angeli. Ma Gesu respinse prossimità della sponda. Un'altra coppia di fratclli, Giacomo e
le tentazioni del diavolo e fecc ritorno in Galilea, per dare avvio Giovanni, figli di Zcbcdeo, risposero all'appello mentre ram-
alla sua missione. mendavano le reti. E Gesù chiamò a sé Filippo, anch'egli di
Nel frattempo, Giovanni Battista aveva criticato il matrimo- Betsaida.
nio di Antipa con Erodiade, poiché in precedenza la donna era Cana (]) era forse la città natale di Simone, un altro apostolo
stata sposata a un fratello del sovrano, a cui aveva dato anche di Gcsù, comc pure quella di Natanaelc, chc più tardi Filippo
una figlia. Per tale impcrtinenza - racconta lo storico Giuseppe condusse dal Maestro. 1n seguito, Gesù radunò intorno a sé altri

IL BATTESIMO DI GESU. UIIO degli


el/(!?f//i /seografici, che lIIaggionnellte
ajfascillal/o gli stlldiosi del Nllovo
Testalllento, rigl/arda la località esatta
dove appelli/e il battesilllo di..Geslf
per malia di Giova/llli il Battista.
L',mica illdicaziolle biiJIica,jomita
dal Val/gelo di GiOIla/llli, idelltffica
qllesto ll/ogo COIIIC (l Befallia, al di là
del Giorda/IO JJ (Gli 1,28), che lilla
delle prime tradiziolli cristiallc sitllapa
a SI/d-est di Gerico: illjafti, è questa
la località indicata lIella carta
geografica di Madaba dci VI secolo
(v. pago 30). Benché 1/011 si disponga
di alClllla prova storica a cOlifcrma
della tradiziol/e, qllesto trallqllilfo
scorcio del Giordallo (illustrato q//i
a destra), appella a I/ord del pulitO
iII CIIi si getta ilei Mal' Morto, lIielle
spesso visitato dai pelfegrilli che
si recaI/o in Terra Salita cOllie /IliO
dei flloghi testimolli della lJita di Gesil.
Nef tOlldo a destra, si l/ede lilla scel/a
del battesimo illlll/lllosaico del V secolo,
clic si trova lIella CIIpola del Battistero
degli Ortodossi a Ravelllla.
GESO IN GALILEA

/......
Tolemaidel •

ancora, tra i quali il futuro evangelista Mattco, che di profes- Gesu soleva ritirarsi di tanto in tanto per dedicarsi alla pre-
sione faceva l'esattore delle imposte a Cafarnao @. Poiché que- ghiera e alla riflessione, ma questo gli divenne sempre piu diffi-
sta era la prima città dcI regno di Antipa che si incontrava sulla cile con il diffondersi dclla sua fama. In un'occasione partico-
riva dcI lago provenendo da Bctsaida, la quale rientrava invece lare, mentre insegnava in una casa a Cafarnao, quattro uomini
nel territorio del tctrarca Filippo, è molto probabile che Maueo gli portarono un paralitico da guarire; nell'impossibilità di avvi-
fosse un agente addetto alla riscossione dci dazi doganali. cinarsi all'abitazione a causa della folla che la circondava, deci-
sero di salire sul tetto e, dopo aver rimosso qualche tra ve, riu-
La predicazione nei dintorni di Cafarnao scirono a calare il lettuccio con l'infermo fino alla presenza di
Gesli' limitò la sua predicazione e le sue guarigioni miracolose GestI. Un'altra volta, racconta Marco (1, 33), « tutta la città era
per lo piu a una piccola zona intorno al Mare di Galilea, soprat- riunita davanti alla porta l) della casa dove Gesu si trovava.
tutto nei villaggi ebraici lungo la sponda occidentale del lago c L'episodio piu famoso della predicazione di Gesu alle molti-
sulle colline della Bassa Galilea. Cafarnao dista soltanto 32 chi- tudini avvenne quando, dall'alto di un monte, il Maestro si
lometri da Nazarct, dove era cresciuto Gesu; e da Betsaida, rivolse alla folla, istruendola sul comportamento da seguire per
dove il Maestro guari un cieco, fino al paese dei Gadareni a sud- giungere al regno di Dio; si tratta delle celebri Beatitudini, che
est dcI Mare di Galilea, dove scacciò gli spiriti maligni da due cominciano con il versetto:
indemoniati, ci sono circa 24 chilometri di strada. Eppure, « Beati i poveri in spirito,
anche sullo sfondo di uno scenario cOSI ristretto, ci si può fare perché di essi è il regno dei cieli» (Mt 5,3).
solo un'idea vaga del ministero di GestI, poiché i Vangeli non Non si sa neppure dove abbia avuto luogo il Discorso della
offrono alcuna cronologia ordinata e gli avvenimenti principali, Montagna. La tradizione ha consacrato varie località al ricordo
come pure le parabole e gli insegnamenti, vengono per lo piu di questo importantissimo compendio di insegnamenti spiri-
riferiti al di fuori di un contesto geografico preciso. Mattco, tuali, e oggi, su una collina che si affaccia sul lago, subito a
Marco e Luca offrono resoconti pitI o meno paralleli, i quali, nord-ovest di Cafarnao, conosciuta comc il Monte delle Bcati-
però, non sono identici in tutti i particolari. Il Vangelo di Gio- tudini, si cleva un convento di suore italiane.
vanni, poi, sembra seguire una cronologia tutta propria c, inol- Da Tiberiade e dagli altri villaggi disseminati sulle sponde del
tre, riferisce eventi ed episodi che gli altri tre non menzionano lago, la gente arrivava a Cat:1rnao anche in barca per vedere
affatto. Di conseguenza, risulta impossibile trarre una narra- Gesu; e il Maestro a sua volta si allontanava da Cafarnao per
zione coerente di questo periodo della vita di GestI o ricostruire andare a insegnare nelle sinagoghe di altre città. Non si conosce
un qualsiasi itinerario plausibile dei suoi viaggi attraverso la l'itinerario seguito da Gesu in questi viaggi in Galilea; si sa
Galilea e le regioni limitrofe. soltanto che visitò Corazin e Betsaida.
Cafarnao, in origine soltanto un piccolo villaggio ebraico di Cinque chilometri a nord di Cafarnao, seguendo un sentiero
pescatori, si era sviluppato fino a diventare un grosso centro ripido e dissestato, che si inerpicava lungo il letto scavato da un
sulla strada che conduceva dalla tetrarchia di Filippo a quella di corso d'acqua, si trovava su un'altura rocciosa il villaggio di
Antipa. Si adagiava in una stretta zona pianeggiante, circondata Corazin @, che offriva una splendida vista del Mare di Galilea,
da ncrc colline di basalto che non raggiungono i 250 metri sul quasi 300 metri più in basso. Abbarbicato in parte sul bordo di
livello del lago. In quei tempi, la baia sassosa di Cafarnao un precipizio e in parte su uno sperone roccioso, il villaggio era
vedeva un costante movimento lacustre, poiché anche le barche dominato dalla sinagoga. Ancora oggi, i resti ammirevoli di una
degli altri villaggi vi si fermavano a gettare le reti, visto che le sinagoga del III secolo, costruita con blocchi di basalto nero
acque piu pescose si trovavano appunto tra quella zona c Bet- della regione, si elevano fra strade solitarie e deserte, fiancheg-
saida. Fu proprio Cafarnao a diventare il centro della missione giate dalle rovine di antiche case e botteghe. I blocchi di pietra
di GestI in Galilea, al punto tale, dice Marco, che Gesu in questa sono riccamente decorati e parlano di una certa prosperità eco-
città era l( in casa l) (a casa sua, di casa). nomica. Fra le rovine è stata rinvenuta una "cattedra di Mosè",
/III/l'M che porta un'iscnzlone 111 aramaiCO, la lingua parlata da Gesu;
:= qui sedeva probabilmente il sacerdote che impartiva gli insegna-
:=
:= menti della Legge. La "cattedra" di Corazin risale a un'epoca
§j! posteriore a quella di Gesll, ma richiama le parole del Maestro:
:=
= « Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.
:= Quanto vi dicono, fatelo c osscrvatelo, ma non fate secondo le
§i
=
:= loro opere, perché dicono e non fanno» (Mt 23,2-3).
Betsaida, un villaggio di pescatori che cra stato ingrandito,
:=
:= abbellito, fortificato c ribattezzato Giulia da Filippo quando
:= Gesu era (i.ncora un fanciullo, non è stata ancora identificata con
:=
:= certezza: nOn sussistono né una chiara tradizione né testimo-
:= nianze archeologiche a illuminare le ricerche. Probabilmente,
:=
:= era ubicata vicino al punto in cui il Giordano sfocia nel Mare di
:= Galilea, a circa 5 chilometri da Cafarnao.
:=
:=
:= Un po' piu lontano
:=
:= Gesu lasciò talvolta le sponde del lago, per recarsi presso i villaggi
:= ebraici della Bassa Galilea. È la geografia a suggerire l'itinerario
LA PESCA :=
:= che il Maestro potrebbe aver seguito. Da Cafarnao, dovette
:=
NEL MARE DI GALILEA := costeggiare la riva dcllago verso sud, passando per Genesaret@
§! fino a raggiungere Magdala @, la città di Maria Maddalena.
<ISeguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini» (Mc 1,17): = Dall'epoca della costruzione di Tiberiade, Magdala aveva perso
con queste parole Gesti si rivolse a Simon Pietro e ad AndreI,
~ la sua antica importanza, ma ancora ospitava una consistente
:=
che divennero cosi i suoi primi discepoli. L'incontro, che segna
l'inizio dell'opera di conversione promossa dal Figlio di Dio, è = industria della pesca. Volgendosi verso occidente, il sentiero
:= prendeva a salire lungo una spetta colare fenditura a oltre 250
raffigurato nel mosaico qui sopra. := metri sul livello del lago, fino a raggiungere l'altopiano basaltico
II Mare di Galilea, in realtà, rappresentò certamente un punto ~
focale nei primi tempi dcI ministero di Gesu, ma non pitl di :=
= dominato dal vulcano estinto, oggi conosciuto come i Corni di
Hattin. Questa fenditura, chiamata Valle delle Colombe, è un
quanto lo fosse effettivamente nella vita quotidiana della Terra §l
Santa:. per la maggior parte della popolazione, infatti, il pesce
efa un alimento assai pitl importante della carne, c il Mare di :=
= passaggio angusto, ripido e pericoloso: sui due lati incombono
§! pareti a picco, disseminate di grotte e caverne; quella settentrio-
:=
Galilea ne era la principale fonte di approvvigionamento. Il nale s'innalza a quasi 100 mctri sul livello del mare, mentre il
grande lago, che raggiunge una lunghezza di 20 chilometri e =
~ fianco meridionale arriva a 180, che vogliono dire circa 400 metri
:=
un 'ampiezza massima di 12, era ricco di prodotti ittici e rifor-
niva di pesce fresco non solo tutta la regione circostante, ma = al di sopra della superficie del Mare di Galilea.
anche llna fiorente industria di conservazione sia a Cafarnao sia := Giunto alla sommità di questa salita, Gesti avrebbe visto il
:= villaggio di Arbcla @, dove forse si soffermò a predicare, e i
in altre cittadine Iacustri; li, infatti, il pesce appena pescato :=
veniva salato ed essiccato in grandi quantità, tali da permetterne ~ vasti campi di grano che dall'abitato si estendono fino alle pen-
l'esportazione da un capo all'altro dell'Impero Romano. :=
= dici dell'Hattin. Da Arbcla, un sentiero agevole attraversava i
§! campi c in breve raggiungeva la strada principale che collegava
=
:= Tiberiade a Tolemaide. Da questa via di grande traffico, si stac-
UN J.AGO PESCOSO. AI/cora
:= cavano due rami, verso Sefforis e verso Nazaret. Ma Gesù
:= potrebbe anche aver proseguito direttamente per Nain @. Cer-
oggi, lUI/go le spollde del lago si :=
trovaI/o aff'orll1eggio 1I11/f/erOse := tamente, si dovette soffermare almeno una volta in questo pic-
barelle da pesca (qlli sotto). Di
:= colo villaggio, adagiato su un pianoro alle pe11dici settentrionali
:=
solito, i pescatori partol/o al := del Monte More, poiché proprio qui richiamò in vita il figlio di
crepllscolo per !omare all'alba := una vedova. Sembra anche che sia tornato un'altra volta a Cana
:=
WII la pesca della IlOtte, che := - dove aveva compiuto il primo miracolo (riferito solo da Gio-
spesso comprel/de grosse re/a/e §! vanni) della trasformazione dell'acqua in vino a un banchetto
di musht, opesce di Sali Pietro :=
= nuziale - perché il Vangelo di Giovanni riporta che il Maestro a
(qui a sil/istra), 1/110 specie che := Cana guarf il figlio di un funzionario di Antipa.
I/illc iII acqua dolce e abbonda :=
ilei Mare di Calilca. := Si sa che Gesù non svolgeva sempre da solo la sua missione.
:= Luca dice che egli (( designò altri settantadue discepoli e li inviò
:=
:= a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per
:= recarsi » (Lc 10, 1). Inviò anche i Dodici Apostoli a predicare
:=
:= nelle cittadine e nei villaggi della Galilea, ammonendoli severa-
:= mente, però, di non portar nulla con sé per il viaggio e di
~

- :=
=
:=
:=
:=
~
:=
=
§!
« scuotere la polvere dai loro piedi » (Lc 9, 5), a testimonianza
contro quanti si fossero rifiutati di riceverli.
Tuttavia, Gesu e i suoi discepoli tornavano selnpre in riva al
lago e a Cafarnao. Le folle lo ricercavano, e cOSI pure Antipa, il
quale, avendo udito dei miracoli da lui compiuti, temeva che si
trattasse di Giovanni Battista tornato dal regno dei morti, e per
:=
= questa ragione voleva vederlo. Malgrado tutto, però, Gesu pro-
:= seguiva nella sua missione.
:= Quando i discepoli fecero ritorno dal loro viaggio in Galilea,
:=
:= Gesù aveva pensato di condurli in un luogo appartato, dove
:= avrebbero potuto riposare per qualche tempo. Ma la gente,
:=
:= vedendo la barca che si allontanava dalla sponda, si precipitò

IJIl/llllIJllJll/llI/lIIl1/lIIl11l11l11l11ll11/1I11I11I11I11I11I11I11I1/1/1l11l11I11I1/IIII11IJll/lIllIlIfJ'IIII~
lungo la riva, in modo che, quando GestI arrivò al luogo stabi-
lito, trovò un'immensa folla ad attenderlo. In uno degli episodi
GESÙ IN GALILEA

pili conosciuti del Vangelo, il Maestro non schivò le folle che l~


circondavano, ma « le accolse e prese a parlar loro del regno di
Dio" (Lc 9, 11); e sul far della sera, quando i discepoli gli
ricordarono che la gente non aveva nulla da mangiare, molti-
plicò cinque pani e due pesci e con essi sfamò la moltitudine di
5.000 persone. Poi, rinviò i suoi discepoli con la barca et II con-
gedata la folla, sali sul monte, solo, a pregare" (Mt 14, 23).
Quando scese la notte, la barca era già lontana sul lago, ma i
discepoli si trovarono in difficoltà a navigare sulle acque agitate.
« a causa del vento contrario )ì (Mt 14, 24), c si spaventarono.
Poco prima dell'alba, Gesu si avvicinò alla barca « canuninando
sul mare" (Mt 14, 25) e, calmando le paure dei discepoli, sali
sulla barca con loro. Poi di nuovo, appena toccarono terra a
Genesaret, la gente riconobbe Gesll c condusse da lui quanti
erano infermi perché li guarisse.
In un'altra occasione, Gesu e i suoi discepoli salirono su una
barca da pesca per recarsi « nel paese dei Gadareni » (Mt 8, 28).
I venti che soffiano dalle colline a occidente del Mare di Galilea
talvolta si abbattono sul lago sollevando burrasche improvvise. CAFARNAO. Della città evallgelica rimal/gono oggi soltanto due complessi di
La Valle delle Colombe spesso si comporta da gigantesco roville, parzialmeme riportate alla II/CC: lilla splclldida sillagoga dci IV sccolo
imbuto, incanalando gli impetuosi venti di ponente e spingen- (qlli sopra) e lefol/daziolli di lilla chiesa del V secolo, c!le si dice sia sorta
doli a turbinare sulle acque poco profonde del lago. Queste sllliuogo della casa "atale di Pietro e dalle si frOIMIlO allChe le tracce
burrasche si verificano di solito d'inverno, benché non siano di 11/1 alltic1lissimo (II secolo) luogo di CIIlto dei giudeo-cristialli, i primi segllaci
infrequenti anche nella stagione estiva. Narra Luca (8, 23): « Un del Cristo durallte l'età apostolica. NOI/ SO/la opere del tempo di Gesll, ma
turbine di vento si abbatté sul lago, imbarcavano acqua ed erano resta/IO H/la testimolliOiIZa deWimportallte molo religioso svolto dalla città.
in pericolo I). Gesu, che dormiva nella barca, venne svegliato
dai pescatori, esperti ma impauriti, che gli dissero di essere
ormai perduti. Ma egli « sgridò il vento e i flutti minacciosi; essi no Giovanni il Battista, risorto dai morti, altri invece pensavano
cessarono e si fece bonaccia» (Lc 8,24). che fosse Elia, mentre altri ancora vedevano in lui (j Geremia o
L'attività di Gesu non si limitava soltanto alla Galilea. Visitò qualcuno dei profeti» (Mt 16, 14). Ma, quando richiese la loro
piti volte Gerusalemme (v. a pago 182) e intraprese anche un opinione, Simon Pietro testimoniò a nome di tutti loro: « Tu sei
viaggio « nella regione di Tiro [v. riquadro piccolo a pago 179] e il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Mt 16, 16). A partire da
di Sidane » (Mc 7, 24), dalla quale molta gente era venuta per quel momento, Gesti cominciò a dire apertamente ai suoi
j(

ascoltarlo. Non è chiaro fino a che distanza a nord o a ovest si discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto
sia spinto Gesu. Una parte della regione di Tiro si protendeva [... ], venire ucciso e risuscitare il terzo giorno >l (Mt 16, 21).
nell' Alta Galilea, ed è possibile, ma non certo, clie Gesti abbia Sei giorni dopo, prendendo con sé solo Pietro, Giacomo e
esercitato il suo ministero anche qui. Marco dice che fece Giovanni, salf « su un alto monte ) (Mt 17, 1) e si trasfigurò
ritorno attraversando il « territorio della Decapoli " (Mc 7,31), davanti a loro. Elia e Mosè apparvero al fianco di Gesti, circon-
a est del Giordano, benché sia difficile . dato di splendore, con il quale si misero
capire la ragione di una tale devi.azione a conversare. E si udI una voce dal cielo
per rientrare in Galilea. Matteo riferisce che diceva: «( Questi è il Figlio mio pre-
semplicemente che, quando Gesu tornò diletto [... ]. Ascoltatelo» (Mt 17, 5). l
in Galilea dal territorio di Tiro, si diresse Vangeli non indicano il luogo esatto do-
verso le colline, dove «( attorno a lui si ve ebbe luogo questa profonda espcrien-
radunò molta folla recando con sé zoppi, za spirituale, ma l'espressione "un alto
storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; monte" suggerf ai primi pellegrini il
Ii deposero ai suoi piedi, ed egli li gua- Monte Tabor @; già nel VI secolo, sulla
ri» (MtI5, 30). sommità di quell'altura isolata erano sta-
Nel giro di qualche tempo, però, le te erette trc chiese: una per ognuna dclle
folle cominciarono a disertare Gesti. tre tende che i discepoli volevano pianta-
Egli non si era rivelato ai loro occhi il re per Gesti, Elia e Mosè.
messia che essi speravano, l'eroe nazio- Pur continuando a svolgere il suo mi-
nale capace di ricacciare i Romani. E, nistero in Galilea, sempre più spesso Gc-
sebbene alcuni Farisei della Galilea gli Stl istruiva privatamente i suoi discepoli,
fossero amici, altri lo contestavano dicendo loro come sarebbe stato ucciso
aspramente, volendo sempre sapere da per poi risorgere dopo tre giorni, ma es-
dove gli venisse l'autorità che gli faceva si non lo capivano. A un certo punto,
affermare certe cose. Ora, in un mo- non si sa con certezza quando, alcuni Fa-
mcnto cruciale del suo ministero in Gali- risei amici di Gesu vennero a dirgli:
lea, Gesti si ritirò con i suoi discepoli nel ({ Parti e vattene via di qui, perché Erode
distretto di Cesarea di Filippo (®i nel ri- [Antipa] ti vuole uccidere» (Lc 13, 31).
quadro piccolo a pago 179). In questa zo- Gesti ordinò loro di andarc a dire a
na stupenda ai piedi del Monte Ermon, ({ quella volpe I) che egli doveva prima
irrigata dalle fresche acque dei torrenti portare a ternline la sua missione in Ga-
impetuosi, che si raccolgono a formare il IL MONTE T ABOR. Ulla serie di ripidi tomatlti
lilea. «Però è necessario I), aggiunse
Giordano, Gesu interrogò a fondo i suoi caratterizzatlO la salita verso la !Ietta isolata Gesti, « che oggi, domani c il giorno sc-
seguaci per sapere quello che la gente del Monte Tabor, da sempre idClltifìcato come gucnte io vada per la mia strada, perché
pensava di lui e della sua missione. Gli l' "alto /lIol/te" dove gli apostoli Pietro, Giacomo non è possibile che un profeta muoia
risposero dicendo che alcuni lo riteneva- eGiovatllli assistettero alla traifigl/raziolle di Gesll. fuori di Gerusalemme» (Lc 13, 33).
I viaggi di Gesu a Gerusalemme
cc Tre volte all'anno farai festa in mio onore» (Es 23, 14); con tra i compiti piu urgenti, di rendere sicuro il transito sulle prin-
queste parole la Legge di Mosè istituiva le tre maggiori solen- cipali vie di comunicazione, anche se, all'atto pratico, ogni
nità ebraiche: la Pasqua, la Pentecoste c la Festa dei Tabernacoli sforzo si rivelava inutile. Non era, quindi, insolito che gli Ebrei
(o delle Capanne). Per adempiere a questo precetto, tutti i provenienti da Babilonia e diretti a Gerusalemme viaggiassero
maschi ebrei avevano il dovere di presentarsi al Tempio di in grandi carovane; persino entro i confini della Giudea la gente
Gerusalemme. Ma, poiché era quasi impossibile per gli Ebrei si spostava di solito in gruppo, come informano i Vangeli.
dispersi nel mondo dalla Diaspora recarsi a Gerusalemme tre cc Era 'costume degli abitanti della Galilea, in tempo di solen-
volte all'anno, il grande pellegrinaggio alla Città Santa rima- nità religiose, di attraversare il territorio della Sanlaria per
neva il sogno di tutta una vita. Invece, gli Ebrei che risiedevano recarsi alla Città Santa Il, scrive Giuseppe Flavio, indicando cosi
nel paese avevano maggiori occasioni di recarsi nella capitale. la via piu diretta, che penetrava nelle montagne della Samaria a
Mercanti e pellegrini si mettevano spesso per strada, ma i Ginae (CD nella cartina in basso), per poi snodarsi verso sud,
viaggi in quei tempi non rappresentavano certo una fonte di passando vicino al Monte Garizim, fino a giungere a Gerusa-
svago o di piacere, irti com'erano di difficoltà e di pericoli, lemme @ lungo l'antica pista che seguiva la dorsale montuosa.
senza contare che, per la stragrande maggioranza dei viaggiatori Benché questa fosse la strada diretta, gli Ebrei se ne tenevano di
e a eccezione dci ricchi, gJi spostamenti erano lunghi, perché si solito lontani, tanta era l'ostilità che covava tra loro e i Samari-
procedeva a piedi. I viaggiatori dovevano portare con sé tutte le tani. Appena qualche anno dopo Gesu, gli abitanti di Ginae
vettovaglie necessarie, oppure acquistare cibi e bevande nei vil- aggredirono una comitiva di pellegrini ebrei della Galilea e ne
laggi che attraversavano di volta in volta; però, gli approvvigio- fecero strage: fu uno scoppio improvviso dell'odio profondo
namenti non erano sempre disponibili: perfino l'acqua era tal- che divideva i due popoli e contribUI ad aggravare i pericoli e le
volta custodita gelosamente. Il pericolo era in agguato a ogni incognite che già minacciavano i viandanti all'epoca in cui Gesu
svolta del sentiero, soprattutto per il viandante solitario che percorreva le strade fra la Galilea e Gerusalemme.
all'improvviso poteva ritrovarsi nelle condizioni dell'uomo
della parabola del buon Samaritano, il quale (l incappò nei bri- Cinque diverse circostanze
ganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, Il Vangelo di Giovanni narra che Gesti si recò a Gerusalemme
lasciandolo mezzo morto" (Lc lO, 30). Durante tutta la slla almeno cinque volte, durante gli anni della sua predicazione. La
storia antica la Terra Santa fu infestata dai banditi, c le cose non prima fu in occasione della Pasqua, poco tempo dopo la chia-
erano molto cambiate ai tempi di Gesu, visto che tutti i gover- mata dci primi discepoli e il miracolo di Cana, e forse egli segUI
natori romani che si avvicendavano al potere si proponevano, la pista centrale lungo la catena montuosa.
Sulla via del ritorno in Galilea, è probabile che Gesti abbia
seguito il cammino che attraversa il centro della Samaria. Men-
tre percorreva l'ampia e torrida vallata (si era in primavera) che

)
J"",
si apre a nord della Salita di Lebona 0, egli deve aver abbrac-
ciato con lo sguardo il paesaggio: le basse colline a oriente e le
L, •
montagne che si elevano gradualmente verso ponente; poco piu
\, ,-,',milid, avanti, il Monte Garizim. Passato ai piedi dei suoi picchi roc-
33"00· ciosi, Gesu raggiunse Sicar 0, non lontano dalle rovine dell'an-
tica Sichem. Stanco del viaggio, si sedette all'incrocio di due
importanti piste, presso il Pozzo di Giacobbe. Una donna di
Samaria venne ad attingere acqua e Gesu le rivolse la parola.
Indicando le cime frastagliate del Monte Garizim. che si ergeva
nelle vicinanze, ella replicò: (( I nostri padri hanno adorato Dio
sopra questo monte c voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui
bisogna adorare" (Gv 4, 20). Ma per Gesli non è pili il
momento di sentirsi legati alla santità di un luogo, sia esso il
Monte Garizim per i Samaritani, dove si elevava in passato il
3(l'
loro santuario, o il Tempio di Gerusalemme per gli Ebrei; Gesu
afferma che d'ora in poi « i veri adoratori adoreranno il Padre in
spirito e verità» (Gv 4, 23).
Tornato in Galilea ®, Cesu riprese a diffondere i suoi inse-
gnamenti e a compiere miracoli; m,a di li a poco, secondo Gio-
vanni (S, 1), fece ritorno a Gerusalemme per partecipare a « una
festa per i Giudei ». Questa occasione, che non viene meglio
definita, induce alcuni studiosi a pensare che si tratti della Pente-
coste, il giorno di festa che segue di cinquanta giorni la Pasqua c
che celebra il termine della mietitura.

!
32'U)"
Giovanni, nel capitolo 7, parla di un viaggio privato di Gesu a
Gerusalemme per la Festa dei Tabernacoli (o delle Capanne), la
terza grande solennità che richiamava nella Città Santa un gran
numero di pellegrini. Si trattava di lIna celebrazione autunnale,
in concomitanza con la vendemmia c la raccolta della frutta e
delle olive; inoltre, ricordava agli Ebrei le peregrinazioni nel
deserto al tempo di Mosè e gli interventi prodigiosi della prov-
videnza divina in aiuto dci popolo prediletto. La presenza di
Gesu, tuttavia, non passò inosservata c, ben presto, egli riprese
311" la predicazione nella città,
)U"
Qualunque sia stata la strada seguita da Gesu in questo suo
I DINTORNI DI GERUSALEMME.
Nei sl/oi viaggi a piedi attraverso
la Terra Sal/fa, CeSII ebbe /IIodo
di col/oscere la call1pagna il/ tlltti
i panicolari, cosi collie Ile cotlosceva
aIolldo gli abitallti. Allora cOllie
adesso, si trattmlO di lI11a lerra aspra,
1II000illlelltata da collim' e IMlfate dll'
rappreSellfal1allO II/Ia vera sfida al
l/ialldall/e. Era spesso III/ territorio
solitario e desola/o, scarsamellte
abitato (Il di filOr; deffe città e dei
I/il/ag~i (lgr[co/i, IIci qllali risiedella
/a lIIa,f!.~ior parle della popolaziollc.
Il paesaggio Olldlliato elle al giomo
ll'o.f!..f!i si offre allo \,!f1t11'do IIC; pressi
di Cerusalelllme (qlli a sillistra) 11011
PIIÒ essere 11/0110 cambiata da cOllie
si preselltava a Cesii dI/rame i slloi
lrasferilllC'IIti lIella Città Stlllla.

terzo viaggio, il paesaggio presentava certo un aspetto molto gio a Gerusalemme; ma questa affermazione è corrctta da
diverso daUa primavera in cui si era recato a Gerusalemme per la Marco (10,1.46), da Matteo (19, l; 20, 29) c dallo stcsso Luca
Pasqua. Era sparito il tappeto fiorito, ravvivato dai « gigli del (18,35), i quali rifcriscono chc Gcsti lasciò la Galilea pcr l'ultima
campo» (Mt 6, 28), che copriva le vallate c i dcclivi verdcg- volta per recarsi a Gerico, dopo aver predicato ( nel territorio
gianti delle colline. Ora un venticello frusciava tra le erbe secche dclla Giudca c oltrc il Giordano". Forsc, scoraggiato dall'attcg-
c gli arbusti, agitando le fogliolinc vcrdc-argento dcgli ulivi. giamento dci Samaritani nei pressi di Ginae, egli si volse prima a
Cardi e rovi, crudeli in tutte le stagioni, ferivano i piedi callosi oricntc, sulla strada per Scitopoli @, c poi a sud lungo la via chc
dei viandanti che si allontanavano dal scntiero battuto. segue il corso del Giordano. Nei dintorni di Fasc1ide 0, circa 20
È possibile che Gesti non abbia pit'i fatto ritorno in Galilea, chilometri a nord di Gerico, Gesll deve aver attraversato le
per dedicarsi alla predicazione a Gerusalemme, a Gerico c nella ricche piantagioni di palme da datteri fino a raggiungere l'antica
regione oltre il Giordano, a nord del Mar Morto. Questo oasi di Gerico @. Poi, voltando verso occidente, deve aver
periodo di evangelizzazione durò forse dall'autunnale Festa dei raggiunto Gerusalemme attraverso il Deserto di Giuda.
Tabernacoli fino alla Pasqua della primavera successiva. Egli continuò a svolgere la sua l'nissione a Gerusalcmme e
È certo. comunque. che Gesu si trovava a Gerusalemme in nella regione a est della città, verso la Valle del Giordano. Ma,
dicembre per la Festa della Dedicazione, una solennità minore dopo la risurrezione di Lazzaro a Betania @, la crescente oppo-
chiamata anche Hanukkah, che era stata istituita per commemo- sizione delle autorità religiose della capitale, specialmente da
rare la riconsacrazionc del Tempio, violato dai Seleucidi, a parte del sommo sacerdote Giuseppe Caifa, costrinse Gesu a
opera di Giuda Maccabe.o, il quale aveva riacceso i sacri lumi del ritirarsi « nella regione vicina al deserto, in una città chiamata
santuario nel 164 a.C. Gerusalemme doveva risplendere di fiac- Efraim [@J, dovc si trattennc con i suoi discepoli» (Gv 11, 54).
cole in quell'occasione: non soltanto il Sei giorni prima della Pasqua, secon-
Tempio, ma tutte le case venivano deco- do la cronologia seguita da Giovanni,
rate da lampade e torce fiammeggianti Gesu si recò di nuovo in visita dai suoi
durante le festività che si prolungavano amici di Betallia Maria, Marta e Lazza-
per otto giorni. La stagione era fredda, e ro. Maria gli cosparse i piedi di olio pro-
forse Gesti vide anche i Monti di Giuda fumato, assai prezioso, sollevando le
ammantati di neve. proteste di Giuda, secondo il quale quel-
Per molto tempo si è pensato che il l'unguento si sarebbe potuto vendere
lungo racconto di Luca (9, 51-18, 34), per trecento denari, l'equivalente di dieci
nel quale sono riportate le parabole piu mesi di salario, somma che poi i disce-
famose, si riferisca alla predicazione di poli avrebbero provveduto a distribuire
Gesu nella Perea. Anche se quasi certa- in elemosine. Ma Gesu gli replicò: « I
mente non è giusto attribuire tutto que- poveri l... ] li avete sempre con voi, ma
sto materiale solo al ministero svolto in non scmprc avcte me' (Gv 12, 8).
queUa zona, sembra però che Gesu abbia Il giorno dopo Gcsti, in groppa a un
fatto ritorno in Perca, la regione nella asinello, sccsc dal Monte degli Ulivi c si
quale Giovanni Battista aveva svolto la diresse verso Gerusalemme. Lungo la
sua attività a est del Giordano. Anche strada, la folla stendeva i mantelli ai suoi
l'evangelista Giovanni (lO, 40) descrivc piedi e agitava rami di palme. (( Osan-
questo periodo di predicazione: (( Ritor- na! », grida va la moltitudine che si ac-
nò quindi al di là del Giordano, nelluo- calcava per vededo passare. «( Bencdetto
go dove prima Giovanni battezzava, e colui che viene nel nome del Signore l)
qui si fermò l). È anche possibile chc Ge- (Mc11,9).
Su si sia recato ancora una volta in Gali- Alla vista dclla Città Santa chc si sten-
LA lHSUIWEZIONE DI LAZZARO. Il r;/OI"I/o al/a lIila
lea dopo la Fcsta dci Tabernacoli, pcr deva dinanzi ai suoi occhi, Gesu pianse
di quest'uomo, chc,,!iact'IM I/ei sepolcro a BClal/ia già
poi ritornare nella Città Santa in occa- da quattro giomi, è s('l1z'altro il miracolo di CeSII
su di Ici, prediccndo: (( Giorni verranno
sionc dcIIa Hanukkah c pcr la Pasqua, che ha mag{!iofllu'ute affasciuato l'illllllagillaziom' per te in cui i tuoi nemici [... ] nOlllasce-
nella primavera successiva. popolare e de.f!/i artisti di epoclle SI/((eSSi,/e. La ranno in te pietra su pietra. perché non
Luca (9, 51-56) sostienc chc Gcsti at- SUlla è raffi.f!lIrata iII queslo IIIosaico del XIl secolo, hai riconosciuto il tempo in cui sci stata
traversò la Samaria nel suo ultimo viag- clie si trova lIella Basilica di Sali Marco a Vellfzia. visitata, (Lc 19, 43-44).
, - ... _~-::::-: .... -'~./""' r r-C '
" _ .. - ~0'~,<,_~ --':'~'.~~I

~~:,;~::-~~-":_~~~')~~-"~ . --=.-
" ~

GERUSALEMME
AL TEMPO DI GESÙ
Non S:lr3 !lui possibile riprodurre fcdell11t.:nte l'aspetto della
Gerusalemme di duemila anni or sono; tuttavia, le ricerche ar-
cheologiche <Illcora in corso h::lllllo fornito agli studiosi i (bti
necessari per avanzare ipott:si di ricostruzioni assai plausibili.
Questo panorama della citt~, visto gU:lrcbndo verso oriente in
direzione dci Tempio (il nord risult:l COSI a sinistra), prcndt..' lo
SpUllto da un lllodcl1illO rC;llizzato in bOlse alle indagini condotte
dal professor Michad Avi-Yol1:lh ddl'Universit~ di GL'fUS:I-
lemme. I numeri corrispondono alle seguenti località:

I. Monte degli Ulivi ~. Palazzo di Erode


2. Giardino dcI Gl.'lSCllI:11l1 lO. Golgota o Calvario
3. Tempio 11. Via di 1:kl1e1ll1l1C
4. Fortezza Antonia 12. Via della Galilea
5. Palazzo degli Asmonci 13. Via di Geriço
6. Ippodromo 14. V:dlc dci Ccdroll
7. Piscina di Siloe 15. Vallcdi Bcn-Hillnon
8. Tearro
La morte di Gesu
Mentre, jn quclla prima Domenica dclle Palmc. Gesu scendeva d'accordo con i sommi sacerdoti per tradire il Maestro e conse-
dalla sommità dci Monte degli Ulivi, la gloriosa città creata da gnarlo nelle loro mani.
Erode il Grande gli si innalzava davanti dalle alture del versante Il giovedi" trascorse nclla preparazione della Pasqua. Alla sera,
opposto della Valle dci Cedron. Una volta arrivati al fondo- Gesu tornò ancora in città con i discepoli per consumare con
valle, c'era ancora da percorrere una lenta e tortuosa salita fino loro il pasto tradizionale. Non si sa dove sia avvenuta l'Ultima
alla Potta Bella o Dotata (CD nella piantina della pagina accanto), Cena. ma, a partire dal Medioevo. il luogo è stato identificato
attraverso la quale Gcsu entrò nei sacri recinti del Tempio 0. con un locale al secondo piano di un edificio eretto sul Monte
Nonostante le grida di « Osanna! ) che echeggiavano ancora 5ion 0, che risale al periodo delle Crociate.
nelle sue orecchie, egli non si faccva certo illusioni sull'acco- Dopo la cena, Gesu attraversò il Cedron con i suoi discepoli
glienza finale che lo attendeva. Poi, mentre stava calando la c, « come al solito» (Le 22, 39), giunse al Monte degli Ulivi.
sera, « dopo aver guardato ogni cosa attorno I) (Mc 11, 11), Nell'aria fresca della sera, si ritirò nel Giardino del Getsemani
ritornò a Betania in compagnia dei Dodici Apostoli. per trovare forza nella preghiera e affidarsi alla volontà di Dio.
La tradizione cristiana ha sem pre situato il Getsemani sulle
La Settimana Santa prime falde dci Monte degli Ulivi, dove ancora oggi è presente,
Il giorno dopo, secondo la cronologia di Marco, GeSti tornò nci accanto alla Basilica cattolica dell' Agonia, un giardino di ulivi
sacri recinti. Nel cortile dei Gentili ®. ( rovesciò i tavoli dei secolari. Non deve sorprendere che Gesu andasse spesso in
cambiavalute c le sedie dei venditori di colombe» (Mc 11, 15). quella zona, poiché sia il Cedron sia le pcndici del monte servi-
Fermò tutti quelli che si servivano dei vano da rifugio ai pel1cgrini piu poveri,
cortili del Tempio cOllle di una specie di chc si accampavano all'aperto durante le
scorciatoia per trasportare le merci da maggiori festività ebraiche. Il luogo, a
una parte ~lIl'altra di Gerusalemme. ogni modo, era ben noto a Giuda, che,
«( Non sta forse scritto >l, esclamò, (( "La mentre Gesu pregava c i suoi disccpoli
mia casa sarà chiamata casa di preghiera dormivano, si avvicinò accompagnato
per tuttc le genti"? Voi invece ne avete da una scorta armata del Tempio, e salu-
fatto una spelonca di ladri! » (Mc 11, tò l'amico e maestro con un bacio, se-
17). Le autorità che lo udirono comin- condo l'usanza orientale, segnalando co-
ciarono a ccrcare il modo di eliminar- si alle guardie l'uomo da arrestarc.
lo, a causa della sua crescente influenza Gesd fu, quindi, condotto alla casa dci
sul popolo. sommo sacerdote Giuseppe Caifa, dove
Il martedi seguente, Gesu tornò nei venne interrogato dai capi religiosi, gui-
rccinti del Tcmpio per esporre i suoi in- dati da Anna, suocero di Caifa, che era
segnamenti e rispondere alle. domande. stato anch'cgli soml11O sacerdote cd era
Quando i sommi sacerdoti, gli scribi c ancora una figura di grande autorità.
gli anziani misero in dubbio la sua auto- Quasi certamente questo interrogatorio
rità, il Maestro ritorse la domanda con- ebbe luogo in un quartiere residenziale
tro di loro, chicdendo a sua volta con della Città Alta. Gli scavi l'id recenti
quale autorità avesse agito Giovanni hanno portato alla lucc i resti di grandi e
Battista. Non avendo ottenuto alcuna ri- lussuose residenze delle classi abbienti: si
sposta, GeSti continuò: « Neanch'io vi tratta di ville in stile romano. dai pavi-
dico con quale autorità faccio queste co- menti decorati di mosaici e dalle stanze
se » (Mc 11, 33). Ai Farisei e agli Ero- sontuose disposte intorno ai cortili inter-
diani, che cercavano di coglierlo in fallo ni. La mobilia, di ottima qualità, era
con una domanda provocatoria di natura spesso importata da altri paesi. Si sa che
politica a proposito dci gravami fiscali Anania, che ricopri la carica di sommo
UNO SCORCIO DI GERUSALEMME. LtJ città che CesII
imposti dai Romani, egli rispose: « Ren- sacerdote dal 48 al 58 d. C. ~ viveva nella
visitò e percorse pill volte era liti wltro del/samente Città Alta, c si può supporre che anche
dete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio
popolato, caratterizzato da lflliabiri"to di vicoli
ciò che è di Dio» (Mc 12, 17). Infine, tortuosi, all.~lIsti sottoportici e ripide stradille Caifa avessc Il la sua residenza. Ma do-
alla domanda di uno scriba su quale fos- a scali,,;, come questa che è statafotografata ve, esattamente?
se il primo di tutti i comandamç:nti, sta- /Iella Città Vecchia della Gerusalemme lIIodema. Nell'808 d.C., un visitatore recatosi a
biliti dalla Legge neUe tavole affidate a Gerusalemme scrisse di una chiesa chia-
Mosè, Gesli rispose con quello che è il concetto di base di tuttO mata "Le Lacrime di San Pietro", che si trovava sul Monte Sion;
il suo insegnamento, e cioè che il primo comandamento, C il piu e attualmente, sul versante orientale della montagna, sorgc lIna
imponante, era di amare Dio sopra ogni cosa, e il secondo: bella chiesa chiamata "San Pietro in Gallicantu" (San Pietro dci
( Amerai iJ prossimo tuo come te stesso ) (Mc 12,31). Inoltre, canto del gallo), a ricordo appunto del canto del gallo che Pietro
ammoni il popolo di diffidare deUa tanto ostentata devozione senti risuonare dopo aver rinnegato Gesu per tre voite, nel cor-
degli scribi, che amavano mettersi in bella mostra, ma celavano tile della casa di Caifa, dopo di che egli (( piansc amaramentc I)
nell'animo sentimenti di dubbia moralità. (Mt 26, 75). Esistc tuttavia un'altra tradizione, risalente al diario
Il mercoledi, Gesu era di nllOVO a Betania, dove venne di un anonimoJ'cllcgrino di Bordeaux, del 333 d. c., che situa la
cosparso di olio prezioso da una donna, nella casa di Simonc il casa di Caifa (2) ancora pitl in alto sul Monte Sion. Gli scavi
lcbbroso: episodio quasi identico a quello descritto dal Vangelo condotti nel 1971-72 dagli archeologi israeliani in quella località
di Giovanni, che però avrebbe avuto luogo quattro giorni hanno rivelato che, all'epoca di Gesu, vi sorgevano numerose
prima. Cospargere d'unguento faceva parte dei preparativi per residenze di lusso. Quindi, gli studiosi sono giunti alla conclu-
la sepoltura, osserva Marco, ma era altresi il simbolo della con- sione che il loro !avoro di scavo tende a confermare, per quanto
sacrazione di un sovrano, e su questo aspetto Giovanni mette riguarda il luogo dell'interrogatorio dì Gesu, l'asserzionc dcI
l'accento nel suo resoconto della Passione c della morte di Gesu. pellegrino di Bordeaux, dci IV secolo.
Sembra, inoltre, che proprio quel giorno Giuda si fossc messo Subito dopo l'alba, quando i govcrnatori romani di solito
L.n ''''v ~

Fortezza Santo Sepolcro, venerata come il luogo della morte, sepoltura e


@Antonia
risurrezione di Gesu. Tuttavia, alcuni studiosi S0l10 piu pro-
pensi a ritenere che il processo di Gcsu davanti a Pilato si sia
svolto nel Palazzo di Erode 0, sottolineando il fatto che,
secondo quanto afferma Giuseppe Flavio, i governatori romani,
di tanto in tanto, stabilivano la loro dimora in quclla sede.
Luca dicc che Pilato, dopo aver ascoltato le accuse mosse
contro Gcsu, gli chiese se non era per caso un Galileo e, quindi,
sotto la giurisdizione di Erode Antipa. Visto che Antipa si tro-
vava a Gerusalemme per le solennità pasquali, Pilato gli inviò
Gesù, verosimilmente presso il Palazzo degli Asmonei @. Da
tempo ormai Antipa desiderava incontrare questo suo famoso
suddito e ora si unf ai soldati che schernivano Gesu; (( poi lo
rivesti di una splendida veste e lo rimandò a Pilato (Lc 23, 11). J)

Alla fine, il governatore romano cedette alle richieste insistenti


dei" sommi sacerdoti, lc autorità c il popolo " (Lc 23, 13), c
condannò Gesu alla crocifissionc.
L'csatta ubicazione del Calvario, o Golgota, solleva anch'essa
qualche perplessità. Nel 335 d.C., venne eretta una chiesa <ul
luogo che si ritiene sia stato il Calvario ®, dove oggi sorge la
Basilica del Santo Sepolcro. Benché al giorno d'oggi questo
posto si trovi entro la cerchia delle mura della Città Vecchia di
Gerusalemme, all'epoca di Gesù era una 1110ntagnola di pochi
metri di altezza, appena fuori delle mura sul lato occidentale. Gli
scavi eseguiti dagli archeologi inglesi verso la metà degli anni
Sessanta mostrarono che, all'epoca di GeSti, quella zona non
soltanto si trovava al di fuori delle murJ, ma non vi sorgeva
alcuna struttura muraria, pcr cui avrebbe benissimo potuto trat-
tarsi di un giardino, come afferma Giovanni.
La domenica successiva alla crocifissione di Gesu, tra i suoi
seguaci si sparse l'incredibi1e notizia che non solo la tomba era
stata trovata vuota, ma che egli era risorto dai morti cd era
iniziavano le loro funzioni, i sommi sacerdoti si recarono al apparso a Maria di Magdala c ad altri ancora. Quella sera stessa,
pretorio per presentare le accuse politiche contro GeslJ. Dove egli si presentò ai discepoli che si erano radunati e chiusi in casa
ebbe luogo questo conftonto fatidico? con le porte sprangate per timore dclla loro incolumità. « Pace a
voi! », egli disse loro (Gv 20, 19), mostrando le mani c i piedi
La Passione e la Risurrezione trapassati dai chiodi. Altre apparizioni si verificarono a Gerusa-
Dall'inizio dci IV secolo, una tradizione quasi ininterrotta lemme, nella vicina Emmaus, come pure in Galilea, prima che
sostiene che Gesu velUle trascinato davanti a Ponzio Pilato nella cgli, alla presenza dci disccpoli, fosse assunto in cielo. A com-
Fortezza Antonia @. Qui si trova la prima Stazione dclla Via memorare l'Ascensione c'è oggi, sul Monte degli Ulivi, una
Crucis, chiamata Via Dolorosa, che arriva fino alla Basilica dci piccola cappella eretta dai Crociati.

L'ULTIMA CENA. A sinistra, si vedol/o CeSII e i Dodici Apostoli sdraiati per illseguare l'rll/liltà e lo spiri/o di sCl'vizio. L'illl/strazial/l" prol/icl/c da'
illtomo alla tavola preparata per lo CClla pasqrtale, secol/do 1'lIsallza del tempo, Codiu di Rossal/o, 1Il/IIU/lloscril1o dci Val/,{!cli il/ pel'gallll'lIa, COI/SL'I'IIa/o
'!lelltre Ciuda, il traditore, i1/tillge il boccotle I/el piatto COIIIl/l1e; a destra, Cesl; OPPI/iliO a Rossa1/o, iII provillcia di Cosellza, dle.f(li sllIdiosi ritell,!?OIlO sia di
e raffi.f(l/rato Ilel/'atto di lavare i piedi ai discepoli: ffll.f:es1o compiuto apposta origille sira o bizalltilla, e risalga COli o.f(lIi probabilità al VI secolo d.C.
I primi Cristiani
Cinquanta giorni dopo la Pasqua terminata con la crocifissionc la città, portando il messaggio cristiano a Cipro, Antiochia,
di Gesti, i suoi seguaci si trovavano riuniti a Gerusalemme per la Damasco e altre regioni oltre i confini della Giudea. Non si può
festa della Pentecoste, quando « venne all'improvviso dal cielo essere sicuri della cronologia di quei primi giorni della Chiesa
un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e ricmpi delle origini, ma pare che il vangelo si fosse già diffuso in Sama-
tutta la casa dove si trovavano [... ] ed essi furono tutti picni di ria e lungo la pianura costiera.
Spirito Santo» (At 2, 2.4). Immediatamente, questi Galilei Filippo, un altro dei sette diaconi, si recò da Gerusalemme (CD
analfabeti uscirono per le strade di Gerusalemme ad annunciarc nella Gartina della pagina accanto) (l in una città della Samaria Il
la buona novella di Gesti e subito, in risposta al sermone di o (At 8, 5), dove la sua predicazione del vangelo riscosse un
Pentecoste pronunciato da Pietro, circa 3.000 persone si fecerq forte consenso tra la popolazione. Non si fa il nOlnc di questa
battezzare. Era il primo passo nella diffusione del Cristiane- città negli Atti degli Apostoli, e molti ritengono che si tratti di
simo, secondo quanto è riferito negli Atti degli Apostoli. Sebaste; ma questa era una città ellenistica, ed è da dubitare che
Il numero dei battezzati cresceva di giorno in giorno, ma il messaggio evangelico in quel periodo si sia diffuso largamente
anche l'ostilità nei confronti della nuova religione. Una volta tra i Gentili e che abbia ottenuto numerose adesioni. Pietro e
che Pietro e Giovanni si erano recati al Tempio per pregarc, Giovanni raggiunsero Filippo per prestargli aiuto, e i tre disce-
verso le tre del pomeriggio, guarirono uno storpio che chiedcva poli predicarono il vangelo in molti villaggi della Samaria,
l'elemosina presso la Porta Bella:; intor- prima di far ritorno a Gerusalemme.
no a loro si raccolse la folla ed essi co- Filippo non si fermò a lungo nella
minciarono a predicare, ma subito ven- Città Santa. Un eunuco etiopico, alto
nero tratti in arresto. l due apostoli furo- funzionario sovrintendente al tesoro di
no trattenuti quella notte in prigione e, il Candace, regina d'Etiopia, si era recato a
giorno dopo, le guardie li condussero Gerusalemme per il culto e ora si trova-
davanti al Sinedrio, il consiglio supremo va sulla via del ritorno nel suo paese. Un
degli Ebrei; venne loro ingiunto di ces- angelo apparso a Filippo gli ingiunse di
sare di parlarc e di insegnare nel nome di andare a incontrare quell'uomo, e Filip-
Gesti. Ma Pietro c Giovanni non si la- po si avviò «( sulla strada che discende da
sciarono intimorire e replicarono: « Se Gerusalemme a Gaza" (At 8, 26). La via
sia giusto innanzi a Dio obbedire a voi più rapida da Gerusalemme @ passava
piti che a lui, giudicatelo voi stessi; noi da Bet-Ter 0 c attraversava la Valle di
non possiamo tacere quello che abbiamo Elah - Davide vi aveva un tempo sfidato
visto c ascoltato» (At 4, 20). Benché Golia, ai piedi della collina dove sorgeva
nuovamente minacciati, i due vennero l'antica città di Azeka -, per poi volgere
alla fine prosciolti e rimessi in libertà. a sud lungo la Sefela fino a raggiungere
Qualche tempo dopo, gli apostoli si Betogabris @, che aveva preso il posto
trovavano sotto il Portico di Salomone, di Marisa nel ruolo di città principale
il lungo colonnato che correva parallelo dell'ldumea occidentale. A questo im-
alla Spianata del Tempio, interrotto sol- portante incrocio, i viaggiatori si dirige-
tanto dalla Porta Bella o Dorata: Pietro e vano a sud, nei pressi dell'imponente al-
gli altri stavano operando guarigioni tra tura di Lachis, per poi girare verso sud-
gli infermi, quando vennero arrestati per ovest, attraverso la pianura costiera, fino
ordine dci Sadducei. Miracolosamente, a Gaza@. Forse in un punto imprecisato
quella stessa notte furono liberati dalla della pianura, Filippo si avvicinò al carrO
prigione c l'alba del giorno seguente li dell'etiope c senti che stava leggendo un
vide di nuovo al Tempio a insegnare alla passo del libro del profeta Isaia: " Come
folla. Arrestati ancora una volta, venne- una pecora fu condotto al macello Il (At
ro condotti immediatamente davanti al LA RISURREZIONE DI GESU. /tI questaformclla 8, 32). Quando Filippo gli spiegò che il
Sinedrio, dove il coraggio e la sicurezza d'allorio del V secolo d. C., si lIedol/o, iII basso, brano in questione si riferiva a Gesti,
le tre donI/e (Ile giungono al sepolcro dalle l'angelo l'eunuco credette e, appena trovarono
da loro dimostrati mandarono su tutte le
le illforma (Ile il Maestro è risorto. lu alto, Gl'SI'
furie alcuni membri del consiglio. Ma il asullde al cielo, afferraI/do la mallo del Padre, dell'acqua a lato della strada, ricevette il
dotto fariseo Gamaliele ammoni i colle- metltre 1/11 discepolo, iII estasi, osserva la SUI/a. battesimo; subito dopo, pieno di letizia,
ghi con parole sagge, invocando una riprese il cammino attraverso l'Egitto
presa di posizione pitl cauta: ( Lasciateli verso l'Etiopia. Filippo, invece, si recò
andare. Se infani questa dottrina o questa attività è di originc ad Azoto (1) e, (I proseguendo, predicava il vangelo a tutte le
umana, verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non riuscircte a città, finché giunse a Cesarea" ® (At 8,40).
sconfiggerli » (At 5, 38-39).
Tuttavia, il risentimento e l'ostilità nei confronti dci seguaci La buona novella anche ai Gentili
di Gesti si crano accesi fra le autorità e nOIl tutti scguirono il La predicazio ne del vangelo, ristretta dapprima agli Ebrei e ai
prudente consiglio di Gamaliele. Stef:1no, uno dci sette Iluovi proseliti del giudaismo, ora cominciava a essere diffusa anche
diaconi appena eletti dalla Chiesa di Gerusalemme, proclamò la tra i Gentili: Pietro, infatti, ( andava a far visita a tutti )) (At 9,
sua nuova fcde nella sinagoga cosiddetta dei "Liberti" (a quanto 32). Quando giunse presso l'antico crocevia strategico di Lidda
pare, si trattava di una sinagoga degli Ebrei della Diaspora). Ma @, in mezzo a campi e piantagioni, guarlun paralitico di nome
le sue parolc inasprirono gli animi di alcuni dci prescnti, i quali Enea. l discepoli di loppe @, sentendo clic Pietro era nei din-
sobillarono il popolo: Stcfano venne trascinato fuori dalle mura torni, a poco pili di 16 chilometri di distanza, lo mandarono a
della città c lapidato, diventando cosi il primo martire della chiamare perché si recasse nel vecchio porto: si era appena
Cristianità. spenta Tabità, una donna « la quale abbondava in opere buone e
La morte di Stefano scatenò la persecuzione generale dci faceva molte elemosine II (At 9, 36). Pietro si appartò nella
seguaci di Gesti a Gerusalemme, e molti di essi abbandonarono stanza dove giaceva la morta, si raccolse in preghiera e la
I !'IlIMI CnJSTIANI

0-

(
15.341 .....
" " "
Copyriglll~ 1981 Thc itc..d"r'5 DigCSI Associ;olion, I",. I •

34"(X)'
LEGENDA
"'~ .

Sebaste.
+
~ ',.1
Itinerario di Filippo

, ,~ ,. ~.:
Itinerario di Pietro

-, . "
-4'

r
,/ -,r

~
/\.AntiPatride ~,.."
loppe. ,~·.r./~/-;'<;:'
-.
l'- ,-
"
'i": -f"-_,
,:.'..r..'.:''', -:.!'
. . ("(, 1_., -1"

"
~','
,
40'

• Lidda_ r_...../ :...::_ I • .,,~:" " " - -


( _"",-""-_-4>/,r,/.
-\'-~--

/",.'
-- -
~
...
,,~-
~,~- ...
~

-" "
!~~)~r~ • •
' ~, .. ~
/ '

l/mo;a. ""
~ ..,r, - ~ '.

Azo t o. '(;..;,. r;;-'~''''·Gerusalemn~e

,~'<.r: . 4 l Ì " •
;'
~ ~ lo'\,'. 1_ V ;
_/:_ ~e{-Te_r . '" ','
'" I ,"7"':' /" .-~ , )J"2tl'
". Valle - ......
di Elah
I l.J'" D.
Betogabris. """"'" ..
, J'
'.

. f4~_ ....-",_"'-~La:dehl:'ii;
/aMarisa

I ()
4

~-
)',
'
;

.~,-
- --
~'\
'\"
.. '
~

l.J
---~
- ..... -'" ....

20' Verso l'Egitto 40'


I

richiamò alla vita. Si trattenne poi a loppe per vari giorni, ospite prese il significato della visionc sul terrazzo a [oppe ed esclamò:
nella casa di un conciatore di nome Simonc. (( In verità sto rendendo mi conto che Dio non fa preferenze di
A Cesarea viveva un centurione romano di nome Cornelio, persone, ma chi )0 teme e pratica la giustizia, a qualunque
" uomo pio c timorato di Dio» (AtIO, I), già affiliato alla popolo appartenga, è a lui accetto» (At 10, 34-35). E, mentre
sinagoga; studiava la Legge, ma non era circonciso né seguiva le Pietro parlava di Gesti a Cornelio e ai suoi amici, (( anche sopra i
regole alimentari dci giudaismo. Un giorno, ebbe una visione, pagani si effuse il dono dello Spirito Santo» (At 10, 45).
in cui un angelo gli disse di mandare a chiamare Pietro a loppe. La notizia di questo fatto sorprendente precedette Pietro a
Nel frattempo, anche Pietro aveva avuto una visione. Dopo Gerusalemme, dove si trovò ad affrontare gravi critiche perfino
che, verso mezzogiorno, si era recato sul terrazzo della casa di per essersi recato a casa di Cornelio e aver condiviso la sua
Simone per raccogliersi in preghiera. vide qualcosa che scen- mensa. Mentre, a quanto pare, a Gerusalemme Pietro era riu-
deva dal ciclo verso di lui (( come una tovaglia grande, calata a scito a calmare i timori di quanti ritenevano che il messaggio di
terra per i quattro capi)} (At lO, Il), su cui si trovavano ogni Gesù fosse riservato esclusivamente agli Ebrei, altre notizie
specie di animali. Una voce risuonò dall'alto e gli in giunse di giungevano da Antiochia: alcuni di coloro che erano sfuggiti
uccidere e mangiare quegli animali, ma Pietro obiettò che crano all'ondata di persecuzione sollevata in seguito al martirio di
impuri, cioè proibiti dalla legge ebraica. (C Ciò che Dio ha puri- Stefano, avevano di recente convertito anche gente non ebrea.
ficato, tu non chiamarlo pier profano» (At 10, ] 5), gli disse La Chiesa dì Gerusalemme scelse allora Giuseppe Barnaba, un
allora la voce. ebreo cipriota discendente dalla tribù di Levi, perché si recasse
Mentre Pietro rifletteva sul significato della visione, arriva- ad Antiochia a fare indagini. Esaminata la situazione, egli se ne
rOno i messaggeri di Cornelio, e il giorno dopo l'apostolo, rallegrò ed esortava tutti a perseverare con cuore risoluto nel
(I

insieme ad alcuni compagni, li seguI a Cesarea @. Una volta là, Signore" (At 11, 24). Per farsi aiutare nel complesso lavoro
Cornelio gli disse: (( Siamo qui riuniti per ascoltare tutto ciò che pastorale da svolgere ad Antiochia, Barnaba ricorse al piu rag-
dal Signore ti è stato ordinato» (At lO, 33). Ora, Pietro com- guardevole dei nuovi adepti: Saulo di Tarso.

La conversIone di Saulo
Dopo aver assistito con compiacimento alla lapidazionc di Ste- persecutoria nei confronti dci discepoli di Cristo a Gerusa-
fano, il giovane e zelante fariseo Saulo di Tarso si dedicò con lemme. Co] passare del tempo, la perseveranza di Saulo nel suo
entusiasmo alla successiva persecuzione dei seguaci di Gesti a nuovo aneggiamento fcce si che tra i Giudei si arrivasse al punto
Gerusalemme. E cosi, mentre persone pie seppellivano Stefano di ordire una congiura per eliminarlo; ma Saulo sfuggi all'atten-
e si mettevano in lutto, Saulo « infuriava contro la Chiesa cd tato, facendosi calare dalle mura della città nascosto in una cesta.
entrando nelle case prendeva uomini e donne e li faceva mettere Quindi, si rifugiò al sud: secondo la Lettera ai Galati (1, 17), « in
in prigione» (At 8,3). Arabia », cioè probabilmente nel territorio del re dei Nabatei
5aulo, il cui nome latino era Paolo, proveniva da una famiglia @), Areta. Dopo tre anni, fece ritorno a Gerusalemme@.
di stretta osservanza ebraica, stabilitasi I discepoli si dimostrarono dapprima
nella città di Tarso, in Cilicia, ma aveva restii ad accettare Saulo tra di loro, ma

I
anche ereditato la cittadinanza romana / ben presto anch'egli si mise a parlare
dal padre. Ricalcando le orme dci geni- « apertamente nel nome del Signore»
tore fariseo. il giovane Saulo si recò a (At 9, 28). guadagnandosi l'ostilità degli
Ci) Tarso
Gerusalemme, dove venne giudicato de- Ebrei di lingua greca di Gerusalemme.
gno di intraprendere gli studi sotto il ce- Fuggi quindi a Cesarea ®. per imbar-
lebre rabbino Gamalielc. Là si distinse.
come riferisce egli stesso nella Lettera ai
Galati, (( superando nel giudaismo la
/ ,.
Antiochia
carsi alla volta della sua città natale Tar-
so 0, dove restò finché Barnaba non lo
condusse con sé ad Antiochia @. I due
maggior parte dei mici coetanei e conna- @ lavorarono insieme per un anno, la
zionali, accanito com 'cro nel sostenere le Chiesa crebbe e si sviluppò, c (( ad An-
tradizioni dci padii" (Gal I, 14). Era tiochia per la prima volta i discepoli fu-
proprio questo zelo ardente, e il timore rono chiamati Cristiani" (At 11, 26).
che il messaggio di Gesti potesse minare Pili tardi, quando la carestia fece la sua
le basi dell'antica fede, a infondere nel- comparsa in Giudea, la Chiesa di Antio-
l'animo di Saldo una tale violenta oppo- chia inviò a Gerusalemmc Barnaba c Pao-
sizione al vangelo. Tuttavia, comc si è lo (cosi l'autore degli Atti degli Apo-
visto, contrasti c persecuzioni non pro- stoli lo chiama da questo momento in
dussero altro effetto che quello di inco- poi) per recare aiuti ai fratelli di quella
raggiare la diffusione dci vangelo a Ci- città. Non è possibile stabilire se questa
pro, ad Antiochia, a Damasco e in altre visita ebbe luogo prima o dopo lo scop-
regioni al di là dci confini dclla Giudea c pio di un'altra ondata di persecuzioni
della Samaria. contro la giovane comunità cristiana di
A Gerusalemme (G) nella cartina qui a Gerusalemme. Comunque, le persecu-
destra) Saulo, (( sempre fremente minac- zioni pitl feroci si ebbero sotto Erode
cia e strage contro i discepoli del Signo- Agrippa I, al quale gli imperatori Cali-
re » (At 9, 1), ottenne l'autorizzazione gola e Claudio, suoi protettori, avevano
dal sommo sacerdote di recarsi a Dama- affidato il governo della maggior parte
sco per estirpare tutti i seguaci di Cristo dci regno dci nonno, Erode il Grande.
che avrebbe trovato nelle sinagoghe di Nonostante la sua cultura di stampo lati-
quella città. PartI in tutta fretta per il no (infatti, era stato allevato a Roma),
nord, ma non si sa con certezza quale Agrippa era di strenui sentimenti filo-
percorso abbia compiuto: può darsi che giudaici, e questo forse lo incitò a tenta-
abbia seguito la dorsale montuosa fino a re in tutti i modi di sopprimere la na-
Siear, per poi scendere a Scitopoli @ c scentc comunità cristiana di Gerusalem-
passare vicino a Hippos. Comunque, al- me. A Pasqua, l'apostolo Giacomo ven-
la fine egli raggiunse le alture a est del ne ucciso « di spada" (At 12, 2) e Pietro
Mare di Galilea c attraversò l'altopiano La~tJ
.... fu arrestato e gettato in prigione, sotto la
di basalto nero prima di giungere a Da- \lfa/ticl;
fII Il,,,.,
custodia di uomini armati. Ora che Gia-
nlaSCO @. Mentre si avvicinava aU'anti- como era morto e Pietro stava per essere
ca città, ebbe una visione accecante « e tratto in giudizio, Agrippa poteva ben
cadendo a terra udi una voce che gli di- vantarsi di aver vibrato un colpo morta-
ceva: "Saulo, Saldo, perché mi persegui- le ai massimi vertici della comunità,
ti?" " (At 9, 4). Saulo chiese chi fosse a CopynghlC> 1981 The Rc~dcI'S l)ig~'St Associ~llOIl. lllc. convinto che in questo modo l'avrebbe
chiamarlo e allora udi queste sorpren- annientata. Ma la notte che precedeva il
denti parole: (( lo sono Gesli, che tu per- suo processo, Pietro (( piantonato da due
seguiti! Orsu, alzati ed entra nella città e soldati c legato con due catene stava dor-
ti sarà detto ciò che dcvi fare" (At 9, 5-6). I compagni di mendo )) (At 12, 6), quando vcnne miracolosamente liberato dal
viaggio guidarono Saulo, accecato, fino a Damasco, dove restò carccrc. Fuggi quindi in casa «( di Maria, madre di Giovanni
per tre giorni, (( senza vedere e senza prendere né cibo né detto anche Marco" (At 12,12), c vi si nascose, prima di allon-
bevanda» (At 9, 9). In una visione, il Signore ordinò al disce- tanarsi dalla città per trovare rifugio in un luogo sicuro. I soldati
polo Anania di imporre le sue mani su Saulo per ridargli la vista; di Agrippa non riuscirono a rintracciare Pietro, e il re se ne
(( c improvvisamente gli caddero dagli occhi come delle tornò a Cesarea. Secondo Giuseppe Flavio, durante una manife-
squame» (At 9, 18): Saulo si alzò c si fece subito battezzare. stazione pubblica nell'anfiteatro di quella città, ncl 44 d.C., il
Quando Saulo in persona si mise a proclamare la divinità di sovrano fu colto da improvviso malore e poco dopo morI. I
Gesli nelle sinagoghe di Damasco, il fatto sollevò scalpore c Cristiani videro nella sua prematura scomparsa il segno della
apprensione tra gli Ebrei, che ben conoscevano ]a sua attività vendetta divina per le persecuzioni inflitte alla Chiesa.
I viaggi apostolici di Paolo
Tra i capi spirituali della Chiesa di Antiochia, vennero prcscelti 15). Allora, Paolo ricordò ai fedeli le esaltanti opere di Dio nella
Barnaba c Paolo per andare ad annunciare il vangelo nelle storia, compresa la risurrezione di Gesu, in adempimento delle
regioni occidentali. Prendendo con sé Giovanni, detto Marco, antiche promesse fatte al popolo di Israele. Alcuni dei presenti
come riferiscono gli Atti degli Apostoli, i due s'imbarcarono da chiesero a Paolo e Barnaba di ritornare il sabato successivo,
Seleucia Pieria (CD nella cartina di sinistra a pago 193) alla volta mentre altri, in gran parte Giudei e proscliti, li seguirono per
di Cipro. attraverso il Mediterraneo che in quell'epoca era saperne di piti. Il sabato seguente, però, davanti a una gran folla
ormai consideraw un lago romano. radunata nella sinagoga, i Giudei contraddissero Paolo e lo
Per sfuggire alle ricorrenti calamità che affiiggcvano la loro coprirono d'ingiurie. Si verificò allora una svolta importante.
terra natale. gli Ebrei nel corso dei secoli si erano sparsi in ogni Citando la frase di Isaia Il lo ti ho posto corile luce per le genti Il
parte dell'Impero Romano orientale e rappresentavano circa il (At D, 47), Paolo rivolse la sua parola ai Gentili di Antiochia,
20 per cento della popolazione totale. Fin dagli ultimi anni del molti dei quali lo accolsero con gioia. Ma i suoi nemici giudei
IV secolo a.C., si era stabilita una comunità ebraica a Cipro, e i Il suscitarono una persecuzione contro Paolo e Barnaba e li scac-

Cristiani erano giunti in quell'isola ancor prima di Paolo. Delle ciarono " (At D, 50) dalla Pisidia.
attività dell'apostolo a Salamina 0, principale città dell'isola e Lasciatesi alle spalle le montagne c scendendo per le colline
porto di grande traffico, si sa soltanto che egli e i suoi amici verso oriente, Paolo e Barnaba giunsero a Iconio@, importante
Il cominciarono ad annunziare la parola di Dio )) (At 13, 5). centro commerciale sulla via che collegava la provincia romana
«( Attraversata tutta l'isola fino a Pa- dell'Asia alla Siria. il quale ospitava una
fo » @ (At 13, 6), il centro amministra- numerosa comunità ebraica. Fedele al
tivo romano sulla costa sud-occidentale, principio di portare la salvezza sempre
si fermarono in quella città. Due strade prima al giudeo, come dice nella Lettera
collegavano tra loro questi centri ciprio- ai Romani (l, 16), Paolo si recò alla sina-
ti: una correva lungo la costa meridiona- goga di Iconio, dove assistette a un ripe-
le, l'altra attraversava le montagne del- tersi degli avvenimenti accaduti ad An-
l'interno. Non si sa quale abbiano scgui- tiochia: la gente anche questa volta si di-
to i due missionari né quanto tempo ab- vise su due fronti opposti, di sostegno o
biano impiegato nel compiere il viaggio, di opposizione a Paolo, e sia i Giudei sia
poiché erano impegnati nell'opera apo- i Gentili si schierarono secondo entram-
stolica di conversione. be le opinioni. Ma Paolo e Barnaba riu-
A Pafo, il proconsolc romano Scrgio scirono a stabilirsi in quella città « per
Paolo chiamò a sé i missionari per senti- un ceno tempo Il (At 14, 3), finché non
re quello che predicavano. Al seguito del vennero a conoscenza di un tentativo
governatore si trovava Il un tale, mago e " pcr maltrattarli c lapidarli " (At 14, 5).
falso profeta giudeo. di nome Bar-Je- Allora fuggirono circa 40 chilometri pitl
sus» (At 13, 6), del quale Paolo profe- a sud, a Listra 0, città che, come Antio-
tizzò che sarebbe stato colpito da cecità. chia e Iconio, faceva parte della provin-
«( Di colpo piombò su di lui oscurità e cia romana della Galazia, c sorgeva in
tenebra, e brancolando cerca va chi lo una piccola valle, racchiusa tra basse
guidasse per mano» (At D, 11). Visto il colline, ai piedi dei Monti del Tauro.
prodigio, Sergio Paolo si converti. La guarigione di un paralitico COI11-
Da Pafo, Paolo c i compagni fecero piuta da Paolo a Listra suscitò 1110lto cla-
vela verso la costa dell' Asia Minore, per
raggiungere la fertile pianura della Pan-
. more in città e corse la voce: « Gli dèi
sono scesi tra di noi in figura umana! »)
L'APOSTOLO DelLE GENTI. Ne/mosaico del XlI
filia, una sottile striscia di terra calda e (At 14. 11). A stento i missionari riusci-
mllida tra il mare e la catena dei Monti secolo, (he si trolla "ella Cattedrale di Mourealr, rono a dissuadere la popolazione dall'of-
Sali Paofl) è raffi,,!//rato "ell'atto di bel/l'dire. E.,!li
del Tauro. Pare che gli apostoli non si fece' sosta iii Sicilia dI/mille ill/jaggio iii Itafia, frir loro un sacrificio, ma l'umore gene-
siano fermati a lungo a predicare a Perge rale mutò radicalmente quando giunsero
€l, loro prima tappa e una delle maggio- in città alcuni Giudei zelanti, inviati claUe
ri città della zona, forse perché « una malattia del corpo» (Gal comunità di Antiochia e Iconio. Paolo venne preso a sass3te e
4, 13) costrinse Paolo ad abbandonare quella regione poco salu- trascinato fuori della città: là lo abbandonarono, credendolo
bre e a continuare lungo la ripida strada che portava verso i morto. Con l'aiuto di alcuni amici, l'apostolo passò la notte in
freschi altipiani della Pisidia, piu a nord. A Pcrge, Giovanni città per riaversi dalla brutta avveIHura, prima di ripartire con
Marco si staccò dal gruppo per far ritorno a Gerusalemme. Barnaba alla volta di Derbe ®, città di frontiera chc distava
circa SO chilometri da Listra, ai limiti della zona sotto il con-
La predicazione in Asia Minore trollo effettivo dci Romani: là predicarono in pace c raccolsero
La regione montuosa della Pisidia offriva uno spettacolo selvag- intorno a loro molti proscliti.
gio eppure affascinante, con vette altissime, innumerevoli valli Poi, i due missionari si misero sulla via dci ritorno, ripercor-
percorse da fiumi impetuosi e, di tanto in tanto, qualche grande rendo il cammino già fatto ed esortando i nuovi Cristiani di
lago. Gli abitanti di quella zona erano rozzi, pronti alle dispute, Listra, Iconio c Antiochia (( a restare saldi nella fede l) (At 14,
spesso indocili a qualsiasi autorità, c il paesc cra tristcmcnte 22). Quando, verso la fine della vita, nel ripensare alla sua opcra
celebre come rifugio di predoni e di trafficanti illeciti di schiavi. Paolo ricordò (( le persecuzioni e le sofferenze l) (2 Tm 3, 11),
Quando pitl tardi Paolo, descrivendo le peripezie affrontate nel ricollegava quelle penose esperienze appunto al suo primo viag-
COrso dei suoi viaggi, parlò di aver incontrato (( pericoli di gio missionario attraverso]' Asia Minore.
fiumi, pericoli di briganti" (2 Cor 11, 26), ricordava forse i Di nuovo nclla pianura di Panfìlia, «( dopo avere predicato la
giorni trascorsi in questi altipiani. Ad Antiochia di Pisidia @, parola di Dio a l'erge" (At 14, 25), si recarono ad Allalia ®, da
Paolo si recò alla sinagoga nel giorno di sabato e gli fu chiesto se due secoli il porto principale della regione, dal quale le merci
aVesse (( qualche parola di esortazione per il popolo l) (At 13, affluivano alla Siria e all'Egitto. Là trovarono una nave pronta a
l V 11\1..-...... 1 I\PU;) 1 ULIL.1 1)1 I~I\ULU

salpare per Scleucia Pieria. Pill tardi. Paolo scriveva: « Tre volte nuovo questi luoghi, (( confermando nella fede tU[ti i disce-
ho fatto naufragio l~ (2 Cor 11, 25), ma si sa con sicurezza di poli Il (At 18, 23) che aveva convertito in precedenza.
un'unica occasione, accaduta durante il suo viaggio a Roma. L'affollato porto di Troade era l'accesso più diretto alla Mace-
Comunque, anche se il ritorno si fossc svolto normalmcnte, donia, e cosi fu anche per Paolo. A Troade, egli ebbe una
simili traversate nOIl erano mai prive di pericoli e insidie. visione: un uomo lo supplicava, dicendo: « Passa in Macedonia
Dopo un'assenza di forse due anni, Paolo e Barnaba fecero e aiutaci! " (At 16,9). Sempre a Troade, pare che a Paolo, Sila c
ritorno alla Chiesa di Antiochia @, in Siria, Il c riferirono tutto Timoteo si sia unito Luca, un gentile, poiché a questo punto (At
quello che Dio aveva compiuto per mezzo loro e come aveva 16, 10) l'autore degli Atti degli Apostoli, cioè proprio Luca,
aperto ai pagani la porta deUa fede» (At 14, 27). Le notizie di comincia a usare il "noi" nella narr:tzione (si tratta dello stesso
questi avvenimenti raggiunsero alla fine la Chiesa di Gcrusa- Luca.che, in seguito, avrebbe scritto uno dei Vangeli). I missio-
lemme, dove alcuni si mostrarono alquanto prcoccupati chc i nari salparono da Troadc diretti :t nord-ovest, verso l'isola
nuovi convertiti non fossero stati circoncisi né obbligati all'os- montuosa di Samotracia, dove la nave gettò l'àncora pcr la
servanza dclla Legge giudaica. Quando giunsero ad Antiochia notte. Il giorno dopo, Paolo sbarcò a Neapoli, il porto della
alcuni fratelli di Gerusa1cmme per sostcncre la necessità della città di Filippi @, mettendo per la prima volta piede in Europa.
circoncisione, Barnaba c Paolo si opposero vivamente e ne nac- Chiamata cosi in onore di Filippo il Maccdone, padre di Ales-
que una discussione animata: nella vita della giovanissima sandro Magno, Filippi era una prosperosa città, che doveva la
Chiesa si era scatenata la prima crisi. Paolo, Barnaba e alcuni sua ricchezz:t alla posizione privilegiata di cui godeva, sulla
altri vennero inviati a Gerusalemme per illustrare la loro presa grande strada roman:t che attraversava la Macedonia fino a
di posizione davanti agli apostoli e agli anziani. Nell'attraver- Dyrrhachiulll (Durazzo), da dove si poteva salpare per l'lt:tlia.
sare la Fellicia e la Samaria, essi riferirono della conversione dci Paolo non trovò sinagoghe a Filippi, ma al sabato si recò in
Gcntili, con grande B,ioia di quanti li udivano. un luogo di preghiera fuori delle Illura dclla città, presso il
A Gerusalemme Q!), la questione vcnne affrontata e dibattuta fiume, e là rivolse la parola a un gruppo di donne. tra le quali si
a lungo: alcuni Cristiani, (l della setta dci Farisei Il (At 15, 5), trovava una certa Lidi:t, che divennc la prima convertita alla
insistevano chc nessuno poteva dirsi crist.iano se non era circon- fcde cristiana in Europa.
ciso e non osservava la Legge di Mosè. Pietro e Giacomo, i capi Mentre si recava in qucsto luogo di culto, Paolo csorcizzò una
spirituali della Chiesa di Gerusalemme, si schierarono a favore giovane schiava (l che aveva uno spirito di divinazione e procu-
di Paolo e Barnaba. Tmtavia, per mantenere la pace, esortarono rava molto guadagno ai suoi padroni f:1ccndo l'indovina ~~ (At
i proseliti non ebrei ad astcnersi I( dallc carni offerte agli idoli, 16, 16). Vedendo sfllmare le loro speranze di guadagno, ora che
dal sanguc, dagli anim:tlì soffocati e dall'impudicizi:t ~) (At 15, la ragazza era guarita, i proprietari trascinarono Paolo e Sila
29). Giuda Barsabba e Sil:t vennero scelti per seguire Paolo e davanti alle autorità. La folla insorse contro gli stranieri, e i
Barnaba ad Antiochia e informare quella Chiesa della decisione magistrati diedero ordine di strappar loro le vesti di dosso c di
[:tggiunta. O:t quel momento, non si parlò pill né di leggi rituali bastonarli; poi li gettarono in prigione.
né di qualsiasi altro le giogo )1 da imporre (l sul collo dei disce- (( Verso mezzanotte, Paolo e Sila, in preghiera, cantav:tno
poli" (At 15, 10), come Pietro definiva tali regole. inni a Dio, mcntre i carcerati stav:tno :td ascoltarli ~) (At 16,25),
quando all'improvviso Ull terremoto scossc la prigione, f.:1cendo
Per la prima volta in Europa crollare parte dell'edificio e rendendo cosi possibile la fuga. Il
Dopo alcuni giorni tr:tscorsi ad Antiochia (@ nella cartina di c:trceriere, sapendo che l'attendeva una severa punizione per l:t
destra della pagina accanto), Paolo suggeri a Barnaba di visitare perdita dci prigionieri, stava per toglicrsi la vita, quando Paolo
i fr:ttel1i incontrati nel loro precedente viaggio apostolico, « per lo chiamò per avvertirlo che loro due non erano fuggiti. Il
vedere come stavano ~l (At 15, 36). Barnaba voleva prenderc carceriere, pieno di gratitudine, si converti insieme alla su:t
con sé anche Giovanni Marco, ma Paolo rifiutò la collabora- famiglia, e furono tutti battezzati quclla notte stessa. Il giorno
zione di uno che si era allontanato dur~lI1te la loro precedentc dopo, i magistrati inviarono l'ordine di scarcerazione per i due
missione comune e Il non aveva voluto partecipare alla loro uomini, ma Paolo rifiutò di andarscne, dicendo di esserc un
opera" (At 15, 38). Allora, Barnaba se ne andò a Cipro in cittadino romano c di avcr subito una grave umiliazione. Spa-
compagnia di Giovanni Marco, mentre Paolo scelse Sila come ventati, i magistrati si rccarono dai prigionieri per scusarsi con
compagno per il suo secondo viaggio :tpostolico, e insieme si loro, ma allo stesso tempo li pregarono di allontanarsi al pil'
diressero via terra lungo la pista che conduceva fino in Cilici:t. presto dalla città.
Dopo Tarso @, città natale di Paolo, la strada volgeva a nord Luca, però, si trattcnne a Filippi (a questo punto, negli Atti
verso le famose Porte della Cilicia, una gola spettacolare che si degli Apostoli, la narrazione ritorn:t a svolgersi alla terza per-
:tpre un varco tr:t i Momi del Tauro, a piti di 1.200 metri di sona plurale), mentre Paolo, Sila e Timotco si diressero :t sud-
altitudine. La geografia del luogo imponeva a questa strada di ovcst: attraversarono Anfipoii e Apollonia e giunsero a Tessalo-
grande traffico di proseguire verso nord, per evitare le vette piu nica @, la principale città della Maccdonia.
alte, prima di poter girare a ovest verso Derbe, Listra ciconio. Per tre scttimane Paolo, (l come era sua consuetudine Il (At
In questi luoghi ormai f.1miliari, Paolo riferi la decisione degli 17, 2), si recò alla sinagoga per discutcre le Scritture e dimo-
apostoli e degli :tnziani di Gerusalemme. A Listra CB. si uni ai strare che Gesu cra il Cristo. Alcuni dei presenti furono convinti
missionari un certo Timoteo, di madre giudeo-cristiana e di dalle sue parole, m:t altri misero in subbuglio la popolazione c
padre greco: sarebbe diventato il fedele compagno di Paolo assaltarono la casa di Giasone, che aveva ospitato Paolo c i
durante quasi tutto il resto della vita dell'apostolo. compagni. Non avendoli trovati in casa, trascinarono Giasonc e
A questo pumo, pare che Paolo intcndesse proseguire lungo i suoi amici davanti alle autorità, con l'accusa di avcr agito
la via principale che porta a occidente, nella provincia romana contro i decreti di Ccsare proclamando l'esistcnza di un altro re,
dell'Asia, di cui Efeso era la celebre capitale. Ma, « avendo lo chiamato GestI. Giasone e i suoi, alla fine, venncro rilasciati, m:t
Spirito Santo vietato loro di prcdicare la p:trola nella provincia Paolo, Sila e Timoteo preferirono allontanarsi discrctamente
di Asia ~) (At 16, 6), i due continuarono verso nord, da Antio- dalla città. A Berea @, trovarono una sinagoga dove i Giudei
chi:t di Pisidia attraverso la Galazia occidentale e la Frigia (l'e- «( accolsero la parola con grande entusi:tsmo, esaminando ogni

satto cammino è però ignoto), perché volcv:tI1o raggiungere la giorno lc Scritture per vedere se le cose stavano davvero cosi »
Bitinia; ma di nuovo (l lo spirito di Gesu non lo permisc loro II (At 17, 11). Tuttavia, i nemici che Paolo si cra procurato a
(At 16, 7): dopo più di 160 chilometri, i tre missionari girarono Tessalonica lo inseguirono fino a Berea, e allora l'apostolo salpò
verso ovest in direzione di Troade @. Non si trattava, comun- per Atene@, lasciandosi dietro Sila c Timoteo.
quc, di viaggi oziosi, poiché si sa che in seguito Paolo visitò di Mentre aspettava che i suoi compagni lo raggiungessero in
J VI/\LJLJI I\PU:'lULlL.J UI I~I\VLV

CIPRO. Paolo vi approdò durante il Sila primo


viaggio apostolico. Nella foto si lIede liti tratto
della lostafrastagliata della splendida isola.
,mi. ~~"".
Anliochia.~
'-' ---:.Iconio Porte della Cii
Lislra.'
, / CIUCIA
PISIDIA @ ~Derbe
o~
arso
An IOC
o@

Gerusalemme·
@ '-_-",,00_---":;:00'-_""00"-_.::;400 Km
COpyril(hl4:> I~I Thc RC3dcr's Digest Associ3lion. Ine.

quell'antichissimo centro della cultura greca, Paolo fremeva allo riscuotendo un grande successo, tanto che si fermò a Corinto un
spettacolo della città straripante di idoli pagani. Si recava a anno e mezzo. Qui dicdc l'avvio a un altro aspetto del suo
discutere con gli Ebrei nella sinagoga e ogni giorno si presen- ministcro, quello cpistolario. scrivcndo varie lctterc alle Chiese
tava nell'agorà, la splendida piazza principale, per attaccare cristiane disseminate in altre regioni. Da Corinto scrisse per ben
discorso con quanti incontrava. Certi intellettuali, di tendenza due volte ai Tessalonicesi, e queste sono le prime epistole di
stoica ed epicurea, si interessarono a lui e lo condussero con loro Paolo e anche i primi scritti cristiani che siano giunti fino a noi.
ali' Areopago, una collinetta ai piedi della celebre Acropoli di In scguito, Paolo lasciò Corinto per recarsi in Siria, accompa-
Atene, dove si riuniva l'assemblea tradizionale della città (a gnato da Aquila e Priscilla. Da Cenere @, il porto di Corinto
quell'cpoca investita di funzioni onorarie, piuttosto che esecuti- sulla costa orientale dell'istmo, Paolo salpò per Efeso @, attra-
ve) per dibattere nuove idee o per interpellare i filosofi e gli versando il Mare Egeo, punteggiato da incantevoli isole.
uomini colti di passaggio in città. Tutti volevano saperne di piu A Efeso, Paolo si separò dagli amici e si recò alla sinagoga. I
delle « cose strane» (At 17, 20) che Paolo andava dieendo. Giudei dci luogo gli chiesero di fcrmarsi J?iu a lungo, ma egli,
L'apostolo rivolse all'assemblea riunita un discorso eloquente, trovata una nave in partenza per Cesarea ~, si congedò da loro
ricorrendo perfino a citazioni da autori greci. Ma, quando parlò promettendo di far ritorno, cc se Dio lo vorrà (At 18, 21).
j)

della risurrezione dei morti, alcuni si misero a deriderlo, mentre Appena sbarcato, dopo una traversata di milJe chilometri, si
altri scrollavano le spalle, dicendo che l'avrebbero sentito su mise in cammino per Gcrusalemme~, per dare un saluto alla
questo argomento un'altra volta. Per questo, Paolo, dopo aver Chiesa di quella città; poi riparti per Antiochia di Siria.
raccolto intorno a sé un piccolo gruppo di convertiti, m3 senza
aver avuto la possibilità di fondare una chiesa, se ne parti da Gravi conflitti con le nuove Chiese
Atene, senza attendere l'arrivo dei suoi amici da Berea, e si Negli Atti degli Apostoli (18, 23), la narrazione dci terzo viag-
diresse a occidente, a Corinto @, uno dei centri commerciali gio apostolico di Paolo ha inizio senza alcun preambolo: c< Tra-
pi(\ importanti dell'impero. Qui Paolo trovò due buoni amici in scorso colà [ad Antiochia (CD nella cartina a pago 198)] un po' di
un certo Aquila e sua moglie Priscilla, che erano da poco giunti tempo, parti di nuovo percorrcndo di seguito lc rcgioni della
in quella città per esercitare il loro mestiere di fabbricanti di Galazia c della Frigia, confermando nella fcde tutti i discepoli)).
tende, (C in seguito all'ordine di Claudio che allontanava da Furono forse i gravi conflitti menzionati nella lettera di Paolo ai
Roma tutti i Giudei" (At 18, 2). Ogni sabato, Paolo si presen- Galati a suggerire questo viaggio. Nella Chiesa di Gerusa-
tava alla sinagoga, dove converti molti fedcli, compreso Cri- lemme, i Cristiani più ligi alla Legge mosaica avevano riaffer-
spo, il capo spirituale della comunità ebraica. Quando arriva- mato la loro autorità. Padlo aveva affrontato apcrtamente Pie-
rono Sila e Timoteo, Paolo era impegnato nella predicazionc ai tro, piuttosto titubantc a qucsto proposito, accusandolo di
Giudei, ma ben presto si rivolse anche ai Gentili di qucUa città, insincerità e di non comportarsi cc rettamente secondo la verità
I V 1f'\""''''''1 r\1'U,) I ULI\....I IJI Vr\VLU

1t?111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111I11I1111111111I11I11I11111111I11I111111I11I1111I11111111I11I1111I11I111I11I11I111I1111111111I11IIIIIIIIf/llllllllllllllllllllll1IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIImll Il
==
'" IL MONDO DI PAOLO
Il Cristiancsimo si diffuse nel mondo rom:lno con una tale rapidità c spaziando su tcrritori talmcntl'
vasti che il fenomeno app:lrc vcr:unentc eccezionale sotto molti ;Jspctti, anche pcrch(- questa fede
:lvcva avuto le sue origini ai margini dell'impero, l1e11:1 terra ancestrale degli Ebrei, e affondava le
radici nel giudaismo, la religione di un minuscolo gruppo etnico.
Ben pochi uomini, a quei tempi, avrcbbero saputo fare meglio di Paolo - allevato comc fariseo,
nella strceta osservanza della legge ebraica, ma esposto nd contempo alle influenze culturali ellenisti_
che nelJa nativa Tarso - nel gettare un ponte fra le tradizioni giud:liche e il tanto pitl esteso e vario
mondo pagano.
Era ovvio, quindi, che gran parre dci lavoro apostolico di Paolo si doVèssc concentrare nelle grandi
metropoli, come Efeso c Corinto, e in altre città, le quali, come l'arso, erano centri commerciali
cosmopoliti, abitati da ulla numerosa c variegata popolazione: tutti luoghi dove le nuove idee c i
nuovi movimenti religiosi avevano maggiori probabilità di essere recepiti c toller~lti. Com'era natu-
rale, Paolo non doveva limitare la sua missiont' a raccogliere prosditi fra \<.- comunità ebraiche di
quelle città, ma avrebbe csteso il suo apostolato per raggiullgl'rt:' e convertire anche i pagani, i quali si
mostravano sempre piti inclini ad ;l(cogliere lilla fede ChL' esaltava c infondeva nei suoi seguaci i più
alti valori morali: principi per lo più assenti in gr:lI1 parte della società roman:l di quel tempo.

§== Il. TEATIW DI EFESO. COSIl'llitfl SIII pcndio


di lflla (ollilla ill1a((i(l al porlo, dal qualc
'"
§== dista 11/1'110 di 1111 {hi/oll/etm, pott:/la ospita/'e
slIllc SI/C gmdù/(/te (v. lafàlo qlli sopra )fillo
'"== a 24.000 spettatori. AI SIIO illtemo,
~ si r(/(Iw/a/'o/lo i rivoltosi, sobillati
dall'onifìct' Demetrio, percollll'starc
== 1'(1p05'ol(/IO di Paolo iII quella città.
§==
'"
~lIIlIIlIIf 111I111I11I11I11I1111I111I1111I/11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I1111I11I/11I11I11I11I11I11I1111111IIIfllllllllllllllllllllllllllll11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I1111111111I/11I1111I111I11I11I11I11I11I11I11I11I11I1111 Il
I
del vangelo» (Gal 2, 14). Per Paolo, l'argomento teologico era la popolazione, mentre egli svolgeva la sua opera a Efeso. Fece
chiaro: « Questa vita che vivo nella carne io la vivo nella fede inoltre ricorso alle vie marittime per mandare le sue lettere c, di
del Figlio di Dio [... ]. Se la giustificazione viene dalla legge, tanto in tanto, anche i suoi assistenti alle Chiese disseminate
Cristo è morto invano» (Gal 2, 20-21). Ma gli oppositori di sulle sponde del Mare Egeo.
Paolo non furono d'accordo c, ben presto, presero la via dell'A- Pcr pitl di due anni Paolo si trattenne a Efeso, ( una porta
sia Minore per contestare la sua autorità e con l'intenzione di grande e propizia» (I Corl6, 9) per la sua opera. Ma gli avver-
apportare diversi cambiamenti alla pratica seguita dalle Chiese sari non mancavano neppure qui: (C le belve Il ("I COI' 15, 32) di
di quella provincia. Ecco perché anche Paolo si affrettò a partire Efeso, come ebbe modo di definirli. Inoltre - sì lamcntava
per il nord. La lotta per la libertà del vangelo, come la concepiva l'apostolo - non lo lasciava mai il suo « assillo quotidiano, la
lui, si sarebbe combattuta tra le colline c le valli, lungo le pia- preoccupazione per tutte le Chiese Il (2 COl' Il,28). L'inquietu-
nure e le coste dell' Asia Minore. dine per il peso della fazione rigorista giudaizzante nella Chicsa
Paolo l'i percorse il cammino seguito nel suo secondo viaggio di Gerusalemmc e per l'effctto che tali presc di posizione pote-
apostolico, passando attraverso le Porte della Cilicia, per prose- vano avere sulle Chiese dell' Asia Minore l' dcllJ Grecia, resta un
guire verso l'interno dell'Asia Minore e raggiungere Efeso 0. tema costante di questo terzo viaggio apostolico di Paolo. Nel
Insieme ad Alessandria d'Egitto c ad Antiochia di Siria, Efeso frJttcmpo, pJrc che alcuni Cristiani di Corinto fossero cnduti
era una delle tre principali città dell'Impero ROI1uI1o orientale: nell'estremo opposto, scambiando il vangelo delb liberazionc
un porto marittimo dal quale si partivano importanti vie di per licenza e an:lrchiJ morale. La situazione era talmcnte gr;lve
comunicazione vcrso oricnte, che seguivano le valli scavate dal che P3010, in Ull primo momento, inviò a Corinto Timotco,
corso dci fiumi. Paolo si servi di questa posizione stratcgica per al quale si aggiullsc poco tempo dopo Ull altro collaboratore
mandare avanti i suoi collaboratori lungo le valli a evangelizzare fidato, Tito, e alla fine vi si recò di persona.
I VJf\l.rl.r1 f\1~U~IULJLI LJI I~!\ULU

1111 1111I11I11I11I11I11I11I11IIIIIIIJJII 1111I11I11I11IJJIIIl11I1 J/I Il1IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIJ/lIIIIIIIIIIIIIIIJ/lIIIIIIIIIIIIJ/lIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIJJIl1111I11I11I11I11I11I1 J/I IlIIIIIIIIIJJIIIl11I11I11I11I11I11I1 IlIIIIIIIIIIIIIIIJJII IlIl Il11I11I1II1II1II1~
:;

IL TEMPIO DI APonO A COIUNTO. Allcora iII piedi,


dopo pill di dI/e lIIille"I/i, le el/orllli colO/me di pietra
qui sopra (pill di sette metri d'altezza e quasi dI/e
di diametro) SOIIO tlltrO ciò che resta del peristi/io
origillale di 38 cof01llle c!te circol/dava il gl'alide
tempio: 1fll'tJlllfllirevoie opera archi/etrol/ica
c!te IMI/ta/M ,~ià sei secoli di vira qllalldo Paofa
giJmse a predicare if lIallgelo iII qllella citrà.

DA CESAnEA A POZZUOLI. L'Ii/timo viaggio di


Paolo, per softoporsi a processo a Roma, ebbe il/izio
ilei por/o di Cesarea, la capitale allllllillistratilM
della Giudea. Città marittima, Cesarea ospitava
1111 illllll('1150 bacillO artificiale il CII; fOl/dale era stato
I

SCa/N,tofil/O a 35metr; di profoudità. Edificata


sotto il regllo di Erode il Gml/de, /a ciltà veniva
rlforuita di acqlla potabi/e dalle pendici delle collil/e
a "ord-est, per mezzo di "" acqlledotto (qlli
a sinistra) Itlllgo 21 (hi/ollletri, metà del qua/e
t'ra costituito da //tla galleria sotte"allea. La
te"ibile traversata di Paolo si cOl/clll5e a Pozzuoli,
i/ tIIag~iore porto italiano dell'epoca. L'affresco
qui a destra, elle risale al I secolo d.C., raffigura
la sUlla cile WI/ og'li probabilità aaolse l'apostolo. ~

§
III IIII11JJIIIIJJIlJ/lIlIIIIIIJJIlIlIIII/IIIIIIII/II/II/II/II/II/II/II/II/II/II/II/II/II/II/II/II/II/II/II/II/II/II/IIIII/IIIII/IIIII/IIIII/IIIIJJIlIlIII11I1/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/11/1JJIl ij

L'ironia del caso volle che fosse proprio il successo riscosso a alla fine placata e dispersa grazic all'intervento di un'autorità
Efeso a costringere Paolo ad abbandonare la città. Per molti cittadina. Questi avverti la popolazione che rischiava di essere
secoli, la città era stata un'importantissima meta di pellegrinag- accusata di sedizione davanti ai tribunali romani. I Cristiani -
gio: i fedeli affluivano da ogni parte per visitare il magnifico continuò - non avevano commesso sacrilegio né bestemmiato la
tempio di Artemide, la dea della fertilità, considerato una delle dea Artemide; se gli artigiani pretendevano un risarcimento per
settc meraviglie dci mondo antico. I pellegrini spesso acquista- la perdita subita negli affari, potevano far valere le loro ragioni
vano per ricordo piccole copie del santuario e della statua della presso i tribunali designati a questo scopo.
dea dalle numerose mammelle, tutti oggetti dell'artigianato Paolo aveva già deciso di visitare le Chiese della Macedonia e
locale, eseguiti in argento, marmo o terracotta. Quando i dell' Acaia, per poi far ritorno a Gerusalemme, e fu proprio la
seguaci di Paolo, convertiti alla fede cristiana, abbandonarono il S0111mossa di Efeso ad accelerare la realizzazione del suo pro-
loro antico culto, gli affari presero una brutta piega. Col passar gramma. Tuttavia, mentre si apprestava a partire per Troade
del tempo, gli artigiani e gli orefici della città si riunirono per @, non si sa se per mare o per terra, egli si sentiva stanco e
ascoltare un certo Demetrio che accusava Paolo di aver causato abbattuto nello spirito come nel corpo. Da quella città forse
la rovina economica della loro categoria. La denuncia provocò salpò per Neapoli @): " Da quando siamo giunti in Macedo-
un tumulto popolare e le grida di " Grande è l'Artemide degli nia l), dice, (( la nostra carne 110n ha avuto sollievo alcuno, ma
Efesini! " (At 19, 28) echeggiarono per tutta la città. da ogni parte siamo tribolati: battaglie all'esterno, timori al di
Due collaboratori maccdoni di Paolo, Gaio c Aristarco, dentro" (2 Cor 7, 5). Lo stato d'animo di Paolo migliorò
furono trascinati nell'immenso teatro della città (poteva conte- quando giunse Tito con la notizia che i Corinzi avevano final-
nere fino a 24.000 persone), che guardava sul porto. Alcuni mente accolto i provvedimenti disciplinari e si erano ravveduti.
amici dissuasero Paolo dall'avventurarsi tra la folla, che venne Tuttavia, Paolo si affrettò ad andare a Corinto @, per contra-
CESAREA: UN AVAMPOSTO DELL'IMPERO
La Cesarea da cui Paolo passò in almeno tre occasioni era una non offriva nessuna insenatura naturale, Erode fcce coslruire un
delle piu imponenti realizzazioni di Erode il Grande nel campo molo largo 60 metri (in basso a destra) per otTrire ai vascelli
dell'urbanistica in Terra Santa. A differenza dei suoi ambiziosi ormeggiati un'adeguata protezione contro le corremi predomi-
programmi edilizi di restauro e ristrurrurazione a Samaria e a nanti da sud-ovest. La merce veniva depositata in cemo magaz-
Gerusalemme, Cesarea era una cirrà interamente nuova, e il zini coperti con terri a volta. A nord, un molo semicircolarc
primo vero porto marirrimo dci regno. Poiché la costa sabbiosa proteggeva una rada. la cui entrata era fi:lIlchcggi:na da statue.

. ' ...
':~
,~'
. ....
.:.. "" ... ~

.... ~ ..
;~
-

-
...... '" ...,......"' ... ,....... ",
Nella progettazione urbanistica di Cesarea, Erode fece ricorso a sottosuolo della città era stato disposto un ingegnoso sistema di
Ull moderno sistema a reticolo: nel punto di interseziolle delle due fognature, che veniva svuotato e ripulito periodicamente dalle
arterie principali, creò un tipico foro romano, con edifici mOIlU- maree e dalle correnti m3rine.
mcntali, comc il tempio in onore di Cesare Augusto, il patrono al Completata nel 9 3.C. dopo un deccnnio di lavoro, Cesarea nel
qualc Erode, con mossa diplomatica, dedicò la spettacolare città Il secolo d.C. vantava già una popolazione di 40.000 abitanti.
marittima. Una lunga strada affiancata da colonnati conduceva a Una spedizione archeologic3, diretta da Robert J. Bull, che ha
sud verso l'anfiteatro, ancora in uso oggi. Un acquedotto (in alto ripreso un precedente scavo italiano, ha già riportato alla luce
a sinistra) riforniva la città di acqua potabile attinta alle sorgenti oltre un ettaro di tracciato urbano, e ciò lascia supporre un'esten-
sulle pendici del Monte Carmelo, a 21 chilometri di distanza. Nel sione globale che doveva sfiorare i 320 ettari.

.... :,.
.. , ~'.' .... , .. '::.' , ~~'"
'
• ••• l''

_-
..... r'

, ....
.. -....
~~
ppio
Pozzuoli-.@
O Tel'zo viaggio apostolico
di Paolo
i,.
O Viaggio di Paolo a Roma

....~
F R I G JA "v
( J Antiochia .......
·~.Iconio
'-~

SICILIA
~ • Reggio
@
\
. ,
Listra· ..........
Porte della Cilida
1/ bUCIA
Siracusa
@ COSTo
>
Derbe
.~
-Antiochia
CD
}~
Feni<:,,-, ~RETLA Jeapo ~almone c':f
CAUDAS "'"
® ~Buoni Porti
@
~ .Sidone
te@)Tiro
{-@Tolemaide

c@@·~l
Gerusalemme- f
@
Alessandria.

Copynght © 1'.181 Thc Itc~dcr's Digcst As,ùci~lioll. In.:.


(
stare l'influenza esercitata da alcuni rappresentanti della Chiesa sione pcr visitare la comunità cristiana locale e dai discepoli
di Gerusalemme che si crano recati in quella città per contestare venne avvertito di non recarsi a Gerusalemmc. Dopo una gior-
la sua autorità. nata trascorsa con i Cristiani di Tolemaide @, Paolo e i suoi
Ben poco si sa dell'attività svolta da Paolo a Corinto nel corso amici arrivarono a Cesarea @, dove l'apostolo si fermò in casa
di questa visita, tranne che, nel profondo del suo animo, egli era di Filippo, uno dci sette diaconi della Chiesa di Gerusalemme.
ormai determinato a recarsi prima o poi a Roma. Pare che pro- Di nuovo sconsigliato di recarsi nella Città Santa, Paolo replicò:
prio da Corinto, quell'inverno, egli abbia inviato una lettera ai (( lo sono pronto non soltanto a esser legato, ma a morire a
Cristiani di Roma, esprimendo la spcranza di visitarli prima Gerusalemme per il nome del Signore Gesù» (At 21, 13). Tutti
d'intraprendere un viaggio apostolico verso la Spagna. i tentativi fatti per dissuaderlo fallirono. e Paolo parti per Genl-
Con l'arrivo dcII a primavera, le vie marittime crano di nuovo salcmmc@.
al sicuro dalle tempeste, e Paolo trovò una nave in partenza per L'apostolo riferi agli anziani della Chiesa di Gerusalemme
la Siria, forse un'imbarcazione che portava a oriente i pellegrini « quello che Dio aveva fatto tra i pagani per mezzo suo » (At
giudei in occasione delle festività pasquali. Ma di If a poco venne 21, 19). Benché si rallegrassero di qucste buone notizie, gli
alla luce un complotto che voleva attentare alla sua vita, e Paolo anziani sollecitarono Paolo a mostrare ai Giudei convertiti al
abbandonò l'idea del viaggio per mare, preferendo passare per Cristianesimo di onorare e rispettare ancora le tradizioni
la Macedonia, dove celebrò la Pasqua a Filippi @. Poi, da qui ebraiche. Il giorno dopo, Paolo si recò al Tempio per adempiere
salpò per Troade: la lunga traversata di cinque giorni fa sup- ai riti di purificazione. Ma alcuni Giudei della regione di Efeso,
porre che si sia scrvito forse di una nave mercantile locale. A che si trovavano in città, si scagliarono contro di lui, accusan-
Troade si trattennc una settimana; alla domcnica, si fermò a dolo, a torto, di contaminare il Tempio introducendovi un
convcrsarc con i fedeli fino a mezzanotte, in un locale al terzo greco efesino, Trofimo, suo compagno. Nella sommossa che ne
piano dove si erano raccolti numerosi Cristiani. Un ragazzo, segui, i soldati romani a stento impedirono alla folla di linciare
che si era seduto sul davanzale della finestra, si addormentò, Paolo; poi, condussero l'apostolo nella Fortezza Antonia.
cadde nel vuoto e « venne raccolto morto >l (At 20, 9). Ma
Paolo scese in strada e rassicurò gli altri dicendo: « Non vi Prigioniero a Roma
turbate; è ancora in vita! »(At 20,10). Quando il capitano romano ebbe sentore di una congiura per
Da Troade, Paolo proseguI a piedi fino ad Asso (]), mentre i uccidere il suo prigioniero, allesti una folta scorta di fanteria e
suoi amici preferirono andarvi per mare. Poi, ad Asso, egli si cavalleria e, col favore della notte, fece condurre Paolo a Cesa-
imbarcò con loro: la nave fece sosta a Mitilene e a Samo, sull~ rea r§i, dove l'apostolo rimase sotto custodia per due anni.
rotta per Mileto @. Paolo aveva evitato Efeso di proposito, AI suo arrivo a Cesarea in qualità di governatore nell'estate
perché era ansioso di raggiungere Gerusalemme; però, non del 60 d. c., Porcia Festa ricevette da parte delle autorità reli-
mancò di convocare gli anziani della Chiesa efesina a Mileto per giose di Gerusalemme la richiesta di inviar loro il prigioniero;
dare loro un commovente saluto, prima di riprendere il mare in ma Paolo si appellò al suo diritto, in quanto cittadino romano,
direzione di Cos, Rodi e Patara @. In questa località, Paolo e i di essere giudicato a Roma. «( lo mi appello a Cesare Il (At 25,
suoi compagni s'imbarcarono su un mercantile che salpava per 11), disse l'apostolo. " Ti sei appellato a Cesare », gli rispose il
la costa fenicia. Costeggiarono l'isola di Cipro e, alla fine, giun- governatore, (I a Cesare andrai II (At 25,12).
sero a Tiro @. Il viaggio per Roma, una traversata di pit'i di 3.000 chilome-
Durante una sosta di sette giorni a Tiro, Paolo colse l'occa- tri, cominciò abbastanza tranquillamente. Giulio, un centurione
I VIAGGI APOSTOLICI DI PAOLO

della coorte Augusta, ebbe l'incarico di scortare il prigioniero la nave, il centurione c i suoi soldati recisero le gomene della
l1ella capitale dell'impero. Accompagnato da Aristarco, altro scialuppa di salvataggio, lasciandola cadere in mare vuota. Allo
superstite della sommossa di Efeso, c forse anche da Luca, Paolo spuntar del giorno, Paolo esortò tutti a prendere cibo c a rifocil-
sali a bordo di lIna nave in partenza per )' Asia Minore. Alla larsi, poiché avevano mangiato ben poco in quei quattordici
prima tappa, Sidone @, Giulio permise a Paolo di scendere a giorni.
terra a far visita agli amici. Ripreso il viaggio, la nave aggirò a All'alba, videro la terra, cbe però nessuno seppe riconoscere.
nord l'isola di Cipro. evitando di spingersi troppo in mare Tagliate le gomene delle àncore e allentate le corde che legavano
aperto, a causa di venti contrari. Gilllio~ tut.tavia,_ non iJ1(cn.dcv~ i timoni, spiegarono al vento la vela e si diressero verso una
proseguire lungo le coste c. una volta g1llllti a MIra @. deCise di piccola insenatura sabbiosa. Ma la nave incappò in una secca e la
imbarcarsi per l'Italia su un vascello commerciale egiziano, che prua restò bloccata, mentre le ondate furiose minacciavano di
trasportava grano. Gravata dal pesante carico c con 276 uomini sfasciare la poppa. Il cenwrione impedi ai suoi soldati di ucci-
a bordo, tra passeggeri cd equipaggio, l'imbarcazione procc- dere i prigionieri e ordinò a coloro che sapevano nuotare di
dcva con lentezza, tenendosi in prossimità della costa fino a gettarsi in mare e raggiungere la terra. Anche gli altri riuscirono
Cnido @. A quel punto, il capitano dovette decidere se affron- a mettersi in salvo, aggrappaci ai rottami della nave. Fu cosi che
tare i venti impetuosi che soffiano tra le isole dell'Egeo, oppure i viaggiatori approdarono nell'isola di Malta @.
scegliere il mare aperro in direzione di Creta. Preferl qucst'ul- Li i naufraghi si fermarono tre mesi, ma, quando il tempo
tima rorca, ma, dopo aver doppiato il Capo Salmone, la punta cominciò a migliorare, probabilmente all'inizio di marzo, un'al-
oricntale dell'isola, ebbe non poche difficoltà a raggiungere tra nave egiziana carica di grano offrf a Giulio e al suo prigio-
Buoni Porri @, sulla costa meridionale. niero un passaggio fino in Italia. Dopo una traversata di circa
La stagione era ormai molto avanzata, con il pericolo costante 150 chilometri, la nave gettò l'àllcora nel porto di Siracusa ®,
d'improvvise burrasche, e Paolo suggerl dove restò per tre giorni. Siracusa era
di passare "inverno in quella località. Ma stata, un tempo, una splendida città gre-
Buoni Porti non offriva un ormeggio si- ca della Sicilia, ma in quel periodo svol-
curo, e il capitano, che era anche il pro- geva un ruolo secondario come capitale
prietario del vascello, d'accordo con il romana dell'isola. Col favore del vento,
centurione scelse Fenice, un'ottima inse- la nave continuò la rotta verso nord e
natura distante un'ottantina di chilome- toccò il suolo italiano a Reggio @. Tre
tri. Levarono quindi le àncore e salparo- giorni dopo, ormeggiava a Pozzuoli @,
no, aiutati da un leggero scirocco, facen- grande porto commerciale deli'Italia
do attenzione a non perderc mai di vista meridionale.
la costa. « Ma dopo non molto tempo si A Pozzuoli, l'aDio fu accolto dalla co-
scatenò contro l'isola un vento d'uraga- munità cristiana locale, presso la quale
no, detto allora" Euroaquilonc". La nave soggiornò per una settimana, prima di
fu travolta nel turbine c, non potendo piti riprendere la strada per Roma. AUlla
resistere al vcnto, abbandonati in sua ba- settantina di chilometri dalla capitale,
lia, andavamo alla deriva" (At 27, 14- nelle vicinanze del Foro di Appio, nota
15). Il vascello si trovava ancora a sud di stazione di transito sulla via Appia, i
Fenice, ma er;} stato trascinato dal vento e Cristiani di Roma si fecero incontro a
dalle correnti fuori rotta di circa 50 chilo- Paolo. Alle Tre Taverne, altra stazione
metri; i marinai, tuttavia, riuscirono a 20 chilometri pitl a nord, altri fratelli di
riprendere tcmporanc;}mente il controlJo Roma vellnero a salutare l'apostolo.
dell'imbarcazione mentre costeggiavano «( Paolo, al vedcrli, rese grazie a Dio e

sottovento l'isolotto di Caudas @. Te- prese coraggio" (At 28, 15).


mendo, però, che il vento li avrebbe so- A Roma @, Paolo godette di una no-
spinti 3 incagliarsi nei banchi sabbiosi tevolc libertà, anche se si trovava sotto
deIJa Grande Sirre, sulla costa africana, i sorveglianza costante. Alloggiava «( nel-
marinai ammainarono le vele, ma il ven- la casa che aveva preso a pigione e acco-
to non cessò di ricacciarli sempre piti a glieva tmti quelli che venivano a lui, an-
sud-ovest. Il giorno seguente, l'equipag- nunziando il regno di Dio e insegnando
gio gettò il carico in mare. La violenta le cose riguardanti il Signore Gesu Cri-
bufera imperversò per diversi giorni; nel- sto, con tutta franchezza e senza impedi-
l'impossibilità di vedere il sole o le stelle, mento» (At 28,30-31).
i viaggiatori abbandonarono le ultill1e Gli Atti degli Apostoli terminano con
speranze di salvezza. Ma Paolo li confor- il soggiorno di Paolo a Roma, dove l'a-
tò, perché un angelo gli aveva annunciato postolo trascorse due anni. Alcuni riten-
che sarebbe giunto vivo davanti a Cesare. gono che sia stato sottoposto a giudizio
Verso la mezzanotte della quattordi- e subiw rilasciato, potendo quindi rea-
cesima notte di bufera, mentre l'imbar- lizzare il suo antico sogno di portare la
cazione, sballottata dai flutti e dai venti, parola di Dio in Spagna: lo fa pensare
andava alla deriva tra l'Acaia c la Sicilia, una lettera di Clemente di Roma, degli
« i marinai ebbero l'impressione che una ultimi anni del I secolo a. C. Poi, Paolo
qualehe terra si avvicinava" (At 27,27). avrebbe f..1tto ritorno a Roma qualche
Gettato lo scandaglio, si accorsero che anno più tardi, per essere sottoposto a
stavano entrando in acque sempre meno un nuovo giudizio, in base al quale fu
Il. MAlnJ1HO DI ]lIETI~Q E l'AQLO. Benché /a Bibbia
profonde; mollarono quindi le àncorc a 1101/ dica 1I111l(1 iII proposito, I/~ pill allticlle tmdiziolli
condannato e decapitato. Altri studiosi
poppa c, nell'impossibilità di fare qual- crisliallc (ljfenl/(I/Io c/te ell/rl1l1lbi gli apostoli pensano, invece, che l'apostolo non sia
siasi cosa, aspettarono con ansia il nuovo mbirollo illl/arli,.io a ROl/la; Pietro {II crocifisso mai pitl riuscito ad allontanarsi da Roma
giorno. Quando l'eqnipaggio, preso a tcsta ;11 gill, e Paolo decapita/o, co·/IIc si l/ède e abbia trovato la morte durante la per-
dalla disperazione, tentÒ di abbandonare iII questa 1/I;II;a/llI'(1 da 1111 salferia del X secolo. secuzione di Nerone nel 64 d. C.
40'

~,,;;i'!:r~'
,\~

.--
--
~

LA ZONA DI MASADA. S// qucste spettacolari


alture, lafiamma della rillolta dei Giudei
fOllIro Roma dillflmpò./ìllo al 73 d. C .•
: •
mel/tre onnai da tre mll/i la pace era
stata ristabilita ilei resto del/a Ci//dea;
al/afille, i 960 rif,eJli S/Ipersti/i
pnjerirollo il sllicidio al/a n'sa.

.Cada...
• loppe
32"00'

Lidda.
®
lamnia.

-Azoto
- \

40'

LEGENDA

O Via seguita da Ceslio Gallo


fino a Gerusalemme
Campagna di Vespasiano del 67 d.C.

III ro""so ,>ono indil:ate le localita prindpali


o(;('ul)al(' dai Romani nel 67 d.C.

• Campagna di Vespasiano dci 68 d.C.

Le citta indicate in mal'rone furono


""
espugnate dai Romani nel 68 e 69 d.C.

Assedio di Gerusalemme nel 70 d.C.


O V.e allre fortezze espugnale
anche la cartina pago 203
11

Rivolla di Bar·Kokbà

2tJ'
La rivolta contro Roma
Per i Romani, la Giudea si stava dimostrando la provincia piu pale e si ritirò nella fortezza di Iotapata @, dove i difensori
irrequieta del loro immenso impero. Perfino in tempi di pace riuscirono a resistere per quarantasette giorni, prima di essere
apparente, gli Ebrei andavano continuamente organizzando sopraffatti. Giuseppe, però, sopravvisse al disastro, per assistere
sedizioni segrete, che minacciavano di sfociare, da un momento in qualità di prigioniero all'intera campagna bellica, che qualche
all'altro, in conflitto aperto contro i conquistatori. Dopo la anno dopo, come cittadino romano, avrebbe affidato alle pagine
morte del re dci Giudei Erode Agrippa I, nipotc di Erodc il della storia.
Grande, avvenuta nel 44 d.C., la tensione andò sempre piu Nel frattempo, Vespasiano aveva domato le sommosse scop-
accumulandosi da un capo all'altro della regione. Ogni procura- piate a lafia ([) e presso il Monte Garizim @, piti a sud. Subito
tore romano inviato a governare la provincia sembrava più COf- dopo, dal suo quartier gencrale, fissato a Cesarea @, il generale
rotto, dispotico c sprezzante, nei confronti delle pratiche reli- si mosse per sedare un'insurrezione esplosa a Taricheac @.
giose dei Giudei, del suo predecessore. Gli estremisti, cono- Quest'operazione, però, lasciava ancora sopravvivere tre
sciuti sotto il nome di Zcloti, predicavano la guerra santa contro importanti focolai di rivolta al nord: Gamala@, il Monte Tabor
l'oppressione romana, assumendo atteggiamenti di sfida che @ e Giscala @. Quando anche questi tre capisaldi caddero, la
sempre piu rasentavano la temerarietà. Gerusalemme era infe- Galilea si trovò ancora una volta saldamente sotto il dominio
stata da numerose brigate di sicarii, ovvero "uomini armati di romano. Vespasiano si preoccupò inoltre di assicurarsi la costa,
pugnale" (la sica), chc rapivano o assassinavano tutti coloro, espugnando una dopo l'altra loppe@, lamnia@e Azoto@.
Romani e Giudei, che erano sospettati di avcr collaborato con il NeI 68, il generale romano diede l'avvio a una campagna
governo di occupazione. La Giudea era ormai giunta sull'orlo sistematica, allo scopo di isolare Gerusalemme. Invase e sotto-
dell'aperta rivolta contro il governo di Roma. mise il distretto della Perea, a est deI Giordano. A occidente, fu
espugnata Emmaus @, nella quale poi si insediò un 'intera
Primi scontri a fasi alterne legione romana. Penetrando nella Valle del Giordano dal nord
La scintilla fatale scoccò nella primavera del 66, quando il cru- attraverso Coreae @, le colonne romane presero Gerico @,
de1c procuratore Gessio Floro fecc requisire un pesante tributo dove si stanziò una seconda guarnigione. Nel frattempo, a
in oro dal tesoro del Tempio. Allorché i cittadini si radunarono Gerusalemme numerose fazioni giudee avevano ripreso a com-
per deplorare una tale dissacrazione, Floro lanciò le sue truppc battere tra loro per il controllo dcll'insurrezione.
contro la popolazione di Gerusalemmc: 3.600 civili caddero
sotto il ferro degli oppressori. La misura era ormai colma e la La caduta di Gerusalemme
città esplose. I ribelli spuntarono da ogni angolo delle strade, La caduta e il suicidio dell'imperatore Nerone causarono la
assicurandosi il controllo della zona del Tempio. Altri insorti sospensione momentanea delle operazioni in Giudca, e Vespa-
assaltarono e occuparono l'arsenale di Masada, sul Mar Morto, siano pensò che fosse prudente ritirarsi, per aspettare di vcdere
impadronendosi delle scorte di armamenti, che poi trasporta- da che parte avrebbe soffiato il nuovo vento imperiale. Di li a
rono a Gerusalemme. Floro abbandonò la città precipitosa- poco, egli stesso fu nominato imperatore; quindi, nella prima-
mente, e la guarnigione militare romana venne assediata e i suoi vera dci 70 s'imbarcò alla volta di Roma, lasciando la campagna
occupanti massacrati. Entro il mese di agosto, tutta Gerusa- per la riconquista di Gerusalemme nelle mani del figlio, il valo-
lemme era caduta nelle mani dei ribelli e la rivolta si era propa- roso Tito. Da Ccsarea @, Tito marciò rapidamente verso sud-
gata per il pacse. est alla testa di due legioni e si accampò davanti alle mura di
Cestio Gallo, il governatore militare della Siria, sotto la cui Gerusalemme @, dove venne raggiunto dalle legioni di stanza a
giurisdizione si trovava anche la Giudea, partf da Antiochia alla Emmaus @ e Gcrico @. Calcolando anche la cavalleria e le
testa di una legione di veterani, per sedare i tumulti. I Romani forze ausiliarie, egli disponeva fo di 80.000 uomini.
procedettero lungo la costa, attraversarono Cesarea (CD nella Tito dovette, quindi, affrontare un compito molto arduo. In
cartina della pagina accanto) e poi girarono verso l'interno, pas- quel telnpo, Gerusalemme era indubbiamente la città d.otata
sando pcr Lidda (3) e Bet-Coron Supcriore e Inferiore @. Mal- delle rhigliori fortificazioni: le ripide scarpate che la circonda-
grado le gravi perdite inflittegli dagli attacchi a sorpresa dei vano rendevano le sue mura inespugnabili su tre lati, e solo da
guerriglieri, Cestio raggiunse Gerusalemme @. Le possibilità nord poteva avvicinarsi una forza di assalto; inoltre, erano ben
che l'esiguo manipolo di difensori potesse resistere a una cosf tre le cerchie di mura e torri che formavano le lince difensive
potente forza d'assalto sembravano minime, ma improvvisa- della città. I Giudei sapevano bene che la disfatta sarebbe costata
mente Cestio interruppe le operazioni di assedio e si ritirò per il loro la morte o la schiavitu, e avevano quindi abbandonato i
cammino dal quale era venuto. I ribelli, esultanti, inseguirono le conflitti fratricidi, per difendere tutti insieme la loro roccaforte,
forze romane da presso. Alla fine, Cestio riusci ad allontanarsi, animati da un ardore fanatico. Apparve chiaro, fin dall'inizio,
ma non senza avcr perso tutta l'artiglieria da assedio, la maggior che non avevano alcuna intenzione di accettare la richiesta di
parte dei bagagli dell'esercito e l'intera retroguardia, composta resa incondizionata proposta da Tito, né di limitarsi a una difesa
da 400 uomini. Era una brillante e sorprendente vittoria per i passiva. Le forze d'attacco dei Giudei fecero ripetute sortite, per
Giudei. Subito i capi della ribellione passarono a suddividere il sferrare i loro colpi contro le torri d'assedio che i Romani
paese in sette distretti militari, per prepararsi alla difesa contro sospingevano, sul lato occidentale, verso la cerchia esterna delle
una rinnovata offensiva romana, che non avrebbe certamente mura (@I nella piantina a pago 203). Fu solo tra millc difficoltà
tardato a scatenarsi. che gli assedianti riuscirono a piazzare gli arieti da attacco. I
Quando le notizie dell'insurrezione della Giudea giunsero a Giudei avevano fatto ricorso alle catapulte sottratte a Cestio
Roma, l'imperatore Nerone ordinò al suo generale supremo, quattro anni prima, e aggressori e assediati si scambiavano
Vespasiano, di prendere in mano personalmente le operazioni nugoli di proiettili. Le perdite si facevano pesanti su entrambi i
belliche. Comandante valoroso e deciso, quanto avveduto, fronti. Il 25 maggio, gli attaccanti riuscirono ad aprire una brec-
Vespasiano scelse come primo bersaglio la Galilca. Nella prima- cia nella cerchia esterna delle mura: la fanteria romana si riversò
vera del 67, seguito da tre legioni di fanteria, un reparto d'asse- nella città e s'impadronf deI quartiere settentrionale, conosciuto
dio, la cavalleria c un corpo del genio, iniziò la sua spedizione c, con il nome di Betzaetà (Città Nuova).
pcr prima cosa, occupò Sefforis ® senza bisogno di combattere. Cinque giorni dopo, si apri una nuova breccia nella seconda
Il comandante militarc della Galilea, Giuseppc Flavio (il futuro cinta di mura @ e ancora i legionari si precipitarono all'assalto;
storico), non era in grado di sfidare il nemico in battaglia cam- solo che, questa volta, si trovarono davanti a un labirinto di
LA RIVOLTA CONTRO ROMA

stradine e vicoli tortuosi: assaliti da tutte le direzioni, furono subite dai rivoluzionari ebrei nel connitro, furono seguite da un
respinti e rigettati al di là delle mura. La vittoria dci difensori, periodo d'instabilità e di pace precaria in Giudea. Il potere mili-
però, era solo temporanea; ali 'inizio di giugno. il secondo muro tare dci rivoltosi era stato annientato, eppure la loro religione
fu di nuovo squarciato, e questa volta definitivamente. restava una forza di coesione e di sostegno reciproco. Nei vil-
Le muraglie che circondavano il Tempio, la Città Alta c laggi c nelle città dclla loro terra, e nelle comunità ebraiche
quella Bassa, rappresentavano la barriera piu difficile. Tito sparse in tutto il mondo mediterraneo (la cosiddetta Diaspora),
decise allora di rimandare l'assalto in forze, scegliendo la tattica l'insegnamento e la pratica dclla loro antichissima fede non ven-
dclla fame. Fino ad allora, durante l'assedio una certa quantità di nero mai meno. Cosf come era accaduto prima della rivolta
viveri veniva introdotta di contrabbando quasi ogni notte; 1113 contro Roma, riprese picde un movimento segreto di opposi-
ora i Romani isolarono completamente la città costruendole zione. Molti Giudei continuavano a credere che la provvidenza
intorno uno sbarramento artificiale jn terra battuta, del perime- divina avrebbe inviato Ull capo messianico alla nazione ebraica
tro di 8 chilometri. Fin dall'inizio dell'assedio, tutti coloro che per restaurare la sua legittima autorità sul paese c, quindi, si
vcnivano catturati nel tentativo di varcare la linea di sbarra- preparavano nclla clandestinità a quel grande giorno.
mento erano giustiziati con la crocifissionc. Talvolta, le esecu- Sotto Traiano (98-117), l'Impero Romano conobbe la Sll,
zioni giornaliere arrivavano a cinquecento e lc croci non resta- massima espansione. Mentre l'imperatore era impegnato in un
vano mai nude. AII'intcrno dclla città, la fame e le cpidemie conflitto contro i Parti, in accordo con la sua politica imperiali-
dccimavano intanto la popolazione: i cadaveri invadevano le stica, numerose ribellioni contro il dominio romano scoppia-
strade o venivano accatastati nelle case; dall'alto delle mura, i rono tra le comunità ebraiche in Mesopotamia, a Cirene sulla
superstiti lasciavano prccipitare migliaia di corpi senza vita nelle costa meridionale del Mediterraneo, nell'isola di Cipro e ad
voragini sottostanti. Alessandria d'Egitto. La reazione dei Romani fu immcdiata e
A questo punto, Tito concentrò la sua attenzione sull'Antonia brutale: le sommosse e le insurrezioni vennero soffocate nel
@, la grande fortezza fatta costruire da Erode nei pressi del sangue, e le pratiche religiose ebraiche severamente represse.
Tempio. Gli arieti cont.inuarono la loro insistente opera distrut- Tuttavia, verso I. metà del regno di Adri.no (117-138), suc-
tiva finché, il 24 luglio, le truppe romanc riuscirono ad aprirsi cessore di Traiano, ci fu tra i Giudei un anelito di speranza in un
un varco, respingendo gli oppositori in un fcroce corpo a corpo. futuro migliore: nel corso della sua visita in Giudea ncgli anni
Le grandi porte di legno dci Tempio non ccdevano agli arieti, e 130 e 131, Adriano scmbrò favorevole alla ricostruzione di
vennero quindi incendiate. Ben presto fiamme e combattimenti Gerusalemmc c alla restaurazione del Tempio. Ma, ben presto,
divamparono ovunque sulla Spianata del Tcmpio c, nel giro di le speranze della popolazione della Giudca caddero in frantumi:
pochi giorni, l'intero complesso, una delle meraviglie del invece di un:! nuova Gerusalemme c di un Tempio consacrato al
mondo romano, fu ridotto a un cumulo di macerie. Dio degli Ebrei, l'imperatore svelò il progetto di ricostruire la
I ribelli superstiti fecero un ultimo, disperato tentativo di città come colonia romana, da chiamare Aelia Capitolina, il cui
opporre una resistcnza a oltranza, asserragliandosi all'interno vanto maggiore sarebbe stato il tempio erctto in onore della
dci p.lazzo di Erode@. Gli .rieri ripresero. tempest.re di colpi massima divinità wm:lna, Giove Capitolino.
l'edificio. Quando i Icgionari alla fine riuscirono a penetrare in
questo rifugio, non trovarono altro che cadaveri. Il Palazzo di L'ultimo sussulto di Bar-Kokbà
Erode e il resto della Città Alta vennero dati alle fiamme. Geru- Mentre l'effetto deprimente della decisione di Adriano si propa-
salemme era diventata una città di morti. gava nel paese, i fedcli ancora una volta levarono il vessillo
dell'insurrezione contro Roma. Tra i ribelli emerse Ull capo, un
Fine della guerra, ma non è ancora pace certo Simone 13ar-Kokbà (o Simeone ben Kosiba), che molti
Dopo che i Romani si furono impadroniti dei c.pisaldi ribelli di consideravano un mcssia inviato al popolo per riconquistare
Herodium (@ nell. cartina. pago 2(0) e M.cheronte@, restava l'indipendenza e trionfare sui pagani, benché oggi gli storici
ancora da compiersi un ultimo atto efferato nella tragica rivolta sollevino molti dubbi sul fatto chc Bar-Kokbà vedesse effettiva-
dei Giudei contro l'autorità di Roma. Un gruppo piuttosto mente il proprio ruolo sotto questa luce. A ogni modo, cgli si
numeroso di Zeloti superstiti si era rifugiato a Masada @, l'an- rivelò un intrepido capitano, capace di indurre gli uomini all'a-
tica fortezza e villa di Erode, costruita sulla sommità di una zione, e diede il suo nome a una ribellione che, di li a poco,
montagna in vista del Mar Morto. Flavio Silva, il nuovo procu- avrebbe sconvolto l'intero universo romano.
ratore della Giudea, parti con l'intento di spegnere quest'ultimo A differenza della generazione precedente che si era sollevata
focolaio di ribellione. in armi contro Roma, i ribelli di Bar-Kokbà erano molto
La presa di Masada richiedeva abilità c tccniche d'ingegneria meglio preparati per affrontare in battaglia la piu telnibile
fuori del comune. La prima mossa di Silva fu quella di costruire potenza militare del mondo antico. Non si verificarono piti
un terrapieno intorno alla base della montagna, per impedire quelle dispute c quci conflitti interni che avevano lacerato e
agli Zeloti di ricevere rinforzi o di allontanarsi dalla piazzaforte. indebolito i massimi vertici degli Zeloti durante la guerra prece-
Poi, innalzarono una grande rampa di terra per portare le mac- dente. I Giudei, questa volta, avcvano accumulato scorte di
chine da guerra all'altczza delle mura. Nel corso dei mcsi, la armi e le avevano nascoste in postazioni strategiche disseminate
rampa aumentò fino a raggiungere quasi 100 metri d'altczza in rutto il paese, elaborando nel contempo tutte le tattiche per
contro la parete rocciosa. In cima alla rampa, venne sistemata ulla campagna basata sulla guerriglia. Piuttosto che lasciarsi
una piattaforma dotata di torre d'assedio, dall'intelaiatura atta a in trappola re nelle grandi fortezze, dove l'abilità dei genieri
contenere un ariete dal maglio di ferro. Nel maggio del 73, romani nella strategia dell'assedio rendcva inevitabile la scon-
l'ariete sfondò la muraglia principale. I difensori si ritirarono fitta finale, essi dccisero di allestire Il,Umerose posizioni fortifi-
dietro una linea secondaria, una barriera fatta di legno e di terra. cate di "ripiegamcnto", che sarebbero servite da rifugio per
I Ronuni diedero fuoco a questo argine rudimentale e, ben sfuggire all'annicntamento e sopravvivere, in vista di una
presto, espugnarono l'ultimo baluardo degli Zcloti. I vincitori, ripresa della lotta al momento piu propizio.
però, scoprirono che quasi tutti gli occupanti di Masada - quasi Accortosi che le forze dci ribelli erano troppo potenti e
un migliaio tra uomini, donne e bambini - avevano preferito il troppo ben organizzate per ottencre su di esse una facile vittoria,
suicidio al giogo romano. Soltanto due donnc c cinque bambini il governatore romano Tineio Rufo ritirò la guarnigione di
crano sfuggiti al patto mortale. Cosi, dopo sette anni di stragi legionari da Gerusalemme e la trasferi a Cesarea. I rivoluzionari
sanguinose, la guerra era terminata. furono cosi in grado di insediare il proprio governo a Gerusa-
La distruzione del Tempio e della maggior parte di Gerusa- lemlne, arrivando perfino a coniare monete con una scritta che
lemme nel corso della guerra del 66-73, e le spaventose perdite proclamava il 131 « anno primo dclla redenzione di Israele IL
'AL~MM~ '" LA IlIVOLTA CONTRO ROMA

IL TRIONfO DEI ROMANI. L'Arco di Tito, da CIIi è tratto il bassorilievo


qui sopra, velllle ercllo a Roma durame il regno di DomiziaHo (81-96),
per COt/ll1lflflOrarc la vittoria riportata sui CiI/dei ribelli dal padre
dell'imperatore, Vespasiallo, e dal fratello Tito lIe,1?li almi 66-70.
Nel particolare q//i illustrato, si vedo/IO" soldati rOlllalli che trasportallo
iII triollfo la mel/orah (il candelabro ebraico a sette bracci) e altro bottillo
di valore, prelevato dal tesol"O del Tempio di Ceri/sa/emme.

I Romani reagirono alla nuova sommossa come avevano fatto dizioni disastrose dellc mura e dei bastioni ne facevano una città
nella prima ribellione dei Giudei. Publicio Marcello, il governa- impossibile da difendere con efficacia. Bar-Kokbà si ritirò a
tore della Siria, si mosse per primo: raccolte le sue truppe, Bet-Ter con i seguaci che gli restavano e, in questo caposaldo,
ordinò rinforzi perfino dall'Egitto, e tentò di soffocare la rivolta l'esercito giudeo si arroccò per una difesa a oltranza, ormai
prima che si estendesse al resto clelia provincia. Non si cono- dccimato e troppo esausto per continuare una guerra di mano-
scono i particolari dei combattimenti che seguirono, ma il risul- vra. Non si sa quando sia cominciato l'assedio né come si siano
tato fu strepitosamente a favore di Bar-Kokbà. Ben presto, svolti gli avvenimenti successivi, ma, nell'agosto del 135, i
quasi tutta la Giudea era passata nelle mani dei ribelli. Ma, come Romani riuscirono a penetrare nelle mura e massacrarono i
era già accaduto in precedenza, anche questa volta Roma venne difensori. Simone Bar-Kokbà fu anch'egli tra i caduti.
stimolata all'azione dalla grave disfatta subita, che aveva gettato I ribelli superstiti cercarono scampo nascondendosi negli
nel discredito la potenza e il prestigio di cui andava cosi fiera. anfratti e nelle caverne nei pressi del Mar Morto, a nord di
Adriano richiamò dalla Britannia il suo miglior generale, Giulio Masada, dove per la maggior parte perirono di sete e di fame;
Severo, per affidargli il comando della campagna contro la molti vennero trucidati dai ~omani, ma tanti altri preferirono il
Giudea. suicidio. Forse un esiguo manipolo riusci a scatnpare all'eccidio.
Già pratico delle tattiche della guerriglia, di cui si servivano Verso la fine del 135, la rivolta di Bar-Kokbà era stata definiti-
anche i Britanni, Severo organizzò un piano d'azione molto vamente schiacciata, senza pitI speranza di ripresa.
cauto. Per prima cosa, rilmI un esercito imponente - sei legioni Non contento della vittoria, Adriano si mostrÒ deciso a sradi-
c, in piu, i distaccamenti inviati da altri reparti militari e un care perfino la piu remota possibilità di una futura insurrezione
ingente corpo di ausiliari stranieri - e, nel 134, diede l'avvio a in Giudea. Tutti i Giudei che non riuscirono a fuggire dal loro
un'offensiva su vasta scala contro i Giudei. Sempre deciso a paese furono passati per le armi o ridotti in schiavitu. Gerusa-
evitare uno scontro frontale, Bar-Kokbà si ritirò negli altipiani a lcmnle divenne una città romana e fu interamente ripopolata
sud di Gerusalemme e condusse una selvaggia campagna di con gente pagana; una statua di Adriano venne eretta nel tempio
guerriglia dalle sue piazzeforti di Tekoa @, Herodium @ e Bet- di Giove, sorto sul luogo dell'antico Santo dei Santi, e le prati-
Ter @. Sullo sfondo di un paesaggio aspro e desolato, segnato che religiose ebraich.e caddero in prescrizione. Per decreto
da gole rocciose e caverne nascoste, il combattimento si tra- imperiale, il nome di Giudea venne cambiato in Siria-Palestina.
sformò in una serie di imboscate e sortite rapidissime, ricam- Sebbene le colonie e le comunità ebraiche impiantate in altre
biate da inseguimenti implacabili, benché ostacolati dalla natura nazioni e città (compresa Roma) traessero un nuovo impulso di
del suolo. Le perdite furono pesantissime da entrambe le parti. vitalità dall'afflusso dei rifugiati dalla Giudea, gli Ebtei diven-
Alla fine, l'inarrestabile potenza di Roma ebbe il soprav- nero un popolo senza patria, e tali sarebbero rimasti fino alla
Vento. Nel 134, Gerusalemme venne strappata ai ribelli: le con- creazione del moderno Stato di Israele, nel 1948.
La diffusione del Cristianesimo
CI Andate in tutto il mondo ~, aveva detto Gesu agli Apostoli, apostolici importanti compiuti durante quel periodo critico.
" c predicate il vangelo ad ogni creatura» (Mc 16, 15). La Infatti, all'epoca dclla conversione di Paolo, erano già sorte
solenne missione venne intrapresa nella festa deJla Pentecoste. diverse comunità cristiane. e non soltanto in Terra SantJ, bensi
sette settimane dopo la Crocifissione, quando Pietro cominciò a anche in Fenicia, in Siria e in altre parti dell'Asia Minore.
predicare agli « osservanti di ogni nazione Il (At 2, 5) che si Quando piu tardi Paolo si recò a Roma 0. vi erano già dci
erano recati a Gerusalemme (CD nella cartina qui sotto). Una Cristiani che lo aspcttavano in parecchie tappe del suo viaggio.
simile occasione, cioè una festività religiosa tradizionale che si Sfortunatamcnte, ben poco si sa della fondazione di queste
svolgeva in un angolo sperduto dell'Impero Romano, doveva comunità o di altre ancora che forse si impiantarono in luoghi
essere sembrata insignificante alle autorità locali. Eppure, nella, piu rcmoti, nell'Africa del Nord, per cscmpio, o in Mesopota-
dovuta prospettiva storica, quclla Pentecoste si sarebbe distinta mia, durantc qucgli anni di sviluppo. Di ccrto si sa che, alla fine
come l'inizio di un vasto processo, destinato non soltanto a dclla vita di Paolo, avamposti della nuova fedc fiorivano dap-
conquistare l'immenso impero di Roma, ma anche a modellare pcrtutto: dalla Terra Santa verso nord, fino alla Siria, c oltre
il futuro della civiltà occidentale fino ai nostri giorni. le spondc settentrionali del Mediterraneo, attraverso l'Asia
Minore e la Grecia, fino a Roma.
I primi anni di evangelizzazione La diffusione del Cristianesimo a occidente vcnne favorita da
La prima generazione di evangelizzatori cristiani, come rifcriscc una combinazione unica di fattori storici C culturali, tra i quali il
il Nuovo Testamento. sembra dominata dall'instancabile Paolo principale cra indubbiamente l'esistenza stessa dell'Impero
c dai suoi compagni. Eppure, i loro nOI1 furono i soli viaggi Romano. Con l'eccezione delle due rivolte in Giudea, i territori

t.

GERMANIA

-.7'
Alessandrja·
<ID
LA DIFFUSIONE DEL CIUSTIANESIMO

dell'impero godettero di un periodo di pace per diverse genera- Ebrei: cosi era superato anche l'ostacolo che pongono di solito
zionj. Il commercio conobbe uno sviluppo rigoglioso: i mer- le barriere linguistiche. La lingua comune servi anche a unificare
cantili veleggiavano attraverso un Mediterraneo finalmente la rete sempre piu estesa delle Chiese cristiane, che continua-
libero da pirati e le carovane percorrevano, in tutta sicurezza, rono a servirsi del greco anche nel piu lontano occidente, come
una vasta rete di strade ben sorvegliate, per un totale di circa in Gallia, per tutto il I e il Il secolo. Ovviamente, nessuno di
100.000 chilometri. I viaggi e gli spostamenti si erano fatti questi fattori sarebbe stato determinante senza lo zelo e il fer-
molto pili semplici e agevoli, sia per i mercanti sia per i missio- vore che animavano i primi missionari cristiani e l'attrazione
nari, e il livello generale di prosperità incoraggiava i contributi illsita nella fede stessa, che prometteva la salvezza eterna a
necessari per sostenere l'opera degli evangelizzatori e le loro quanti credevano con cuore sincero, senza alcuna distinzione di
nascenti comunità. razza, nazionalità o condizione sociale.
Era altrcsi importante la presenza delle sinagoghe ebraiche in La storia della Chiesa negli anni che seguirono la persecuzione
quasi tutti i maggiori centri abitati dell'impero. Dopo diversi voluta da Nerone, nel 64 d.C., non è ben documentata, benché
secoli di Diaspora, vi erano probabilmente piu Ebrei che vive- qualche testimonianza frammentaria dia un'idea dci decorso
vano lontano dalla Terra Santa che nella loro stessa patria. La degli eventi in quel tempo. Avvenimento cruciale fu il rapido
sinagoga era il primo luogo che Paolo, e presumibilmente anche declino della Chiesa di Gerusalemme, che si era ritrovata sotto-
gli altri missionari, si recavano a visitare non appena giunti in posta a pesanti pressioni da parte delle autorità ebraiche locali.
una nuova città, e sovente capitava che le prime conversioni si Visto che le ostilità si facevano via via sempre piu intense, ali-
verificassero nello stesso luogo di culto ebraico. mentate dalle incessanti dispute sull'osservanza della legge di
Un altro fattore che svolse un ruolo di primissimo piano nella Mosè, molti membri della Chiesa nasccntc lasciarono Gerusa-
rapida diffusione del Cristianesimo fu la lingua greca, di uso lemme pcr andare a stabilirsi ad Antiochia@, in Siria, che stava
corrente nell'impero tanto presso i pagani quanto presso gli emergendo come ccntro predominante della diffusione dci Cri-
stianesimo tra i pagani. Alla fine, allo scoppio della rivolta
ebraica del 66, gli ultimi membri della Chiesa cristiana che
restavano ancora a Gerusalemme fuggirono per rifugiarsi a Pclla
@, a est del fiume Giordano, e con questa mossa finale l'impor-
tanza di Gerusalemme nella storia dclla Chiesa venne a decadere
completamente.
LEGENDA L'Asia Minore, tuttavia, continuava a dimostrarsi un terreno
fertile per la crescita della comunità cristiana. Era una delle
regioni più prospere dell'impero, percorsa da un attivissimo
traffico commerciale, che si spostava tra le fresche montagne,
D Comunità cristiane prima dei viaggi
apostolici di Paolo (circa 45 d.C.) attraverso le pianure infuocate e giù dalle valli che conducevano
ai porti industriosi della costa, come Efcso @. Al seguito dei
D
D
D
Diffusione del Cristianesimo nell'anno 100

nell'anno 185

nell'anno 325
( commercianti e delle loro carovane viaggiava la fede cristiana.
Nell'anno 100 d.C., si stima che il numero dei proseliti avesse
raggiunto e superato le 300.000 unità s'n tutto il territorio del-
l'impero, una crescita di ben otto volte nel giro di trent'anni, e
di questi fcdeli circa 80.000 erano concentrati nella sola Asia
Minore. In una lettera all'imperatore Trajano, scritta intorno al
112, Plinio il Giovane, allora governatore della Bitinia, notava
che « questa superstizione contagiosa si è propagata» da un
capo all'altro della provincia, lasciando quasi deserti gli antichi
templi pagani. Traiano rispondcva raccomandando la massima
moderazione nel trattare con i Cristiani, ma la corrispondenza
tradisce l'instabile posizione della Chiesa e i problemi di varia
natura che la sua crescita incessante poneva all'amministrazione
romana.
Per di più, quella rapida esp:lI1sione stava creando difficoltà
notevoli alla Chiesa stessa. Un elenco di vescovi, redatto nel 185
da lreneo, vescovo di Lione @, in Gallia, rende evidente quale
fosse stata la diffusione della nuova fede dalla fine dc1ministero
apostolico di Paolo. A oriente, la fede cristiana aveva raggiunto
®
Melitene.
la Mesopotamia, e si contavano comunità di fedeli a Edessa (])-
.>.. probabilmente la prima località dove il Cristianesimo venne
q,....
proclamato religione ufficiale - come pure a Melitene @. Nel-
.\fESO l'Africa del nord, due centri principali - uno ad Alessandria ® e
~, POr l'altro a Cartagine@-assunsero un ruolo di guida nell'elabora-
'.,.... 4"114 zione dottrinale e teologica del Cristianesimo. In Europa,
•Dura-Europos infine, le frontiere della Chiesa si erano spinte a occidente fino
@ alla Spagna, e a nord fino a Colonia @, nella Valle dci Reno.
« Siamo appena nati ieri ), scriveva il grande teologo Tertul-
liano, alla fine del Il secolo, « eppure abbiamo già oltrepassato i
Limiti del vostro impero: le vostre città, isole, fortezze, assem-
blee, accampamenti, palazzi, senato, foro, tutti sono gremiti di
Cristiani» .
Com'era inevitabile, però, questa continua espansione geo-
grafica, combinata con la relativa autonomia delle Chiese indi-
viduali, diede origine a discordanze e conflitti. Benché tutti
condividessero le stesse credenze fondamentali, si sviluppò una
varietà sorprendente di riti C dottrine locali. Quindi, appariva forse interessare l'aristocrazia colt:! di noma, ma che non sfiora-
sempre pitl evidente la necessità di lIna struttura formale che vano neppure l'esistenza della gente comune; troppo spesso, il
collegasse tra loro le comunità più distanti e risolvesse le even- conflitto prendeva una forma di inaudita ferocia e brutalità. I
tualì differenze tramite canali di autorità riconosciuti e accettati Cristiani condannavano apertamente le lotte dci gladiatori e altri
da tutti. Divenne anche chiaro - benché con un processo più spettacoli pubblici, e per questo venivano bollati come disadat-
graduale e non scevro da dissensi animati - che Roma doveva tati ed emarginati, nemici della concezione romana della vita.
diventare il centro naturale di quell'autorità. Correvano voci che il culto cristiano comportava pratiche
atroci, come il cannibalismo (in riferimento :dl'Eucarestia), l'in-
Conflitti dottrinali e di opinione cesto (l'amore professato per i "fratelli" c le "sorelle") c la stre-'
Nel Il secolo, esistevano numerosi centri cristiani di grande goneria (le guarigioni miracolose che essi raccontavano). Ali-
importanza, tra i quali Antiochia, Efeso, Alessandria e Carta- menta'ta da queste voci diff.,matorie, l'ostilità popolare spesso
gine, ma nessuno poteva vantare il prestigio della Chiesa di sfociava in sanguinosi tumulti che prendevano a bersaglio i Cri-
Roma. La posizione di quest'ultima, al ccntro dell'impero; stiani, COI1 il tacito conSCnso delle autorità locali.
l'aveva privilegiata sin dalJ'inizio, c le antiche tradizioni che la
riallacciavano all'apostolato e al martirio di Pietro c Paolo esal- Le grandi persecuzioni
tavano la sua aspirazione al primato su tutte le altre. Alla fine del La politica di Roma nei riguardi dei Cristiani fu contraddistinta
I secolo, il vescovo di Roma, Clemente, aveva manifestato la da oscillazioni estreme, nei primi trecento anni di vita della
sua preoccupazione pastorale nei riguardi delle altre Chiese, Chicsa. Per ben due volte nel corso del I secolo, sotto Nerone
esponendo le sue impressioni in una nunicra che richiamava nel 64 e Domiziano nel 95, furono messe in pratica persecuzioni
nettamente le epistole di Paolo. All'inizio del Il secolo, il ufficiali, benché sia difficile stabilire fino a che punto furono
vescovo Ignazio di Antiochia, condotto a Roma dove lo atten- attuate oltre i confini di Roma. Preoccupazione costante dci
deva un crudele martirio, aveva espressamente richiesto che la governo era non solo la diffusione geografica della nuova reli-
Chiesa di quella città si astenesse dall'intervenire in suo favore: gione, ma la sua lenta ascesa verticale attraverso la struttura di
segno che i capi spirituali della Chiesa di Roma godevano c1:Isse della società romana, dal livello basso e medio fino a
indubbiamente di considerevole prestigio e appoggi altolocati, raggiungere i ceti più mondani e privilegiati. La campagna anti-
tali da poter alterare le decisioni dci governo. A ogni modo, il cristiana lanciata da Domiziano colpi forse anche la stessa fami-
ruolo di Roma nell'espansione del mondo cristiano assunse glia imperiale: Flavio Clemente, un cugino dell'imperatore,
un'importanza sempre maggiore, come prova Ireneo di Lione venne condannato a morte e la moglie esiliata con l'accusa di
alla fine del Il secolo, quando afferma che ogni Chiesa deve "ateismo" ... che forse significava Cristianesimo.
sottostare a quella di Roma in tutte le quest.ioni di dogma. DurantI.: la prima metà dci Il secolo, prevalse una politica di
Un'indicazione più accurata della posizione di spicco' rag- moderazione. inaugurata per la prima volta da Traiano nella sua
giunta dalla Chiesa è data dalla comparsa, durante il Il secolo, di corrispondenza con Plinio, e in genere seguita anche sotto i
un corpo di diatribe letterarie pagane contro di essa, le quali, a regni di Adriano (117-138) e Antonino Pio (138-161). Nono-
loro volta, ispirarono contestazioni decise e vigorose da parte dì stante tutto, il Cristianesimo non era ancora ufficialmente tolle-
intellettuali cristiani, che non solo si levarono a difesa della loro rato c i suoi adepti erano, in qualsiasi 1110mento, passibili di
fede, ma contrattaccarono, puntando il dito accusatore sulla alTcsto, tortura, prigionia, confisca dei beni, esilio e condanna ai
vacuità della religione pagana e sull'immoralità della vita dei lavori forzati sulle galec o nelle miniere, né era esclusa la pena
Rom:lI1i. Conosciuti con il nome di Apologisti, questi pensa tori capitale.
si fecero notare in località molto diverse e distanti tra di loro: Durante la seconda metà del secolo Il, l'atteggiamento uffi-
fenomeno che sta a indicare come le comunità cristiane, in ciale nei confronti del Cristianesimo si inaspri ancora una volta.
molte parti dell'impero, stessero progressivamente maturando In quell'epoca, la fede cristiana stava raccogliendo un gran
ed evolvendosi in importanti centri di pensiero e di studio. numero di conversioni, anche per merito degli ideali di cui
Verso la fine del Il secolo, come esponente di spicco del pen- davano testimonianza i credenti che si rifiutavano di abiurare la
siero cristiano emer5e Tertulliano di Cartagine, che fu anche il loro fede davanti alle persecuzioni e al martirio. Mentre aumen-
primo grande dottore della· Chiesa a servirsi di quella che tava in tutto l'impero il numero dei proscliti pronti a sostenere
sarebbe diventata la lingua principale del Cristianesimo occi- fino all'ultimo la loro fede religiosa, l'opposizione delle autorità
dentale: il latino. andava via via intensificandosi. L'imperatore e filosofo Marco
Forse il più celebre tra i primi attacchi letterari al Cristiane- Aurelio (161-180) manifestò una profonda avversione nei con-
simo fu scritto da Celso, uno dei maggiori pensatori politici di fronti dci Cristianesimo e durante il suo regno, sotto tanti altri
Roma. Egli accusava la nuova religione di esercitare la sua attra- aspetti moderato e benevolo, gli attacchi contro i Cristiani si
zione sui ceti sociali pill miseri, « gli analfabeti e i contadini fecero pitl virulenti.
ignoranti Il. Se Gesu non era riuscito a convincere nessuno Nonostante tutto, questa nuova ondata di persecuzioni non
durante la sua esistenza - incalzava Celso - era assurdo che i suoi ebbe maggior successo nel soffocare il Cristianesimo di quanto
seguaci sperassero di persuadere e convertire le moltitudini, ora non ne avessero riscosso i precedenti tentativi, e la fede conti-
che il loro capo era morto. nuò a propagarsi nell'impero. Nella maggior parte dei casi,
A Celso, con una lunga e abile refutazione, replicò Origene, nucleo fondamentale dc Ile prime comunità cristiane erano le
che era stato un tempo un allievo brillante presso la scuola di abitazioni private, che svolgevano la funzione di "chiese": qui si
catechesi di Alessandria. Il pcnsatore che voglia dirsi davvero rJccoglievano di solito i fedeli la domenica per celebrare la risur-
perspicace - obiettava Origcne - ricerca attivamente le più rezione di Gesti con canti c preghiere, seguiti dallo studio delle
recondite verità della Legge, dci profeti c dci Vangeli. Queste Scritture e dall'Eucarestia. Il pitl antico edificio che si conosca,
verità, invece, Celso le aveva scansate « come se non contenes- adibito propriamente a chiesa, è venuto alla luce negli scavi
sero nulla d'importante », ma ciò in realtà era solo perché egli condotti a Oura-Europos @. località sul fiume Eufrate, nella
(( non aveva esaminato il significato, né tentato di penetrare il Siria orientale, e risale all'anno 232 circa.
proposito che si erano prefissi gli scrittori sacri )). Chi è quindi il 11 secolo [JI continuò a produrre sporadiche, seppure minori,
vero stolto, chiedeva Origene: coilli che indaga e poi decide, esplosioni di violenza anticristiana, che ebbero tuttavia un
oppure colui che semplicemente rifiuta di prendere in conside- effctto minimo sullo sviluppo della Chiesa. Verso la metà del
razione l'evidenza dei fatti? secolo, però, l'impero si ritrovò còinvolto in una tragica spirale
fnutile dirlo, frizioni e scontri tra i valori cristiani e quelli di caos poLitico ed economico: le zone di frontiera a occidente
pagani non si limitavano agli scambi letterari, che potevano erano diventate il bcrsaglio di incessanti incursioni delle tribtl
~I/JIIIII IIIIjJll~

""-

I-
-~-
I""""
~

~- §
==
'"
=
i=
~_
Is
~

I~=- ~""
- §~
-~- '"
==
~ ~
~-- '"==
§", ""
~
§
""==
§-
'"== ==
§ §-
§'" ~
; ==
== IL COLOSSEO, TEATRO DELLE PERSECUZIONI. COII/pletato lIell'almo BOff.C., if Colosseo, o AIIJitea/m Flavio, cl dii/fII 1110 il simbolo illlperitl/rD ==
E:
== delle persewziolli YOl/wl/e col/tro i Cristial/i. Arcl/a iII w; e1Jhcl'o Illogo ill/lIl/lIncl/oli spettacoli sal/gllillari, (l1/';lIi"io (le! Il sewfo assisteI/l'forse ==
==
~ al sacrificio del primo martire (fistial/o, Ignazio di Alllio,hia, rappreselltato Ile! dipillto del riquadro iII nlto, che risale al X secolo. §
; ==
§- §
'"
§== IL SANGUE DEI MARTIRI ""==
; ==
§== Fin dall'inizio, la diffusione. del Cristianesimo nell'Impero primo fu crocifisso a testa in giu, mentre l'altro, in quanto ==
==
=: Romano venne accolta da sospetti e ostilità, che sfociarono cittadino romano, venne decapitato. Piu grave ancora era il ~
~ periodicamente in manifestazioni di violenza, talvolta a opera fatto che la persecuzione istigata da Nerone stabiliva un prece- ==
== delle folle inferocite, in altre occasioni dente funesto che sarebbe sta [Q seguito ~
~ socto l'egida ufficiale delle stesse auto- di frequente, e su scala molto piu gran- o=:
~ rità. Tali eccidi si vcrificarono pratica- de, negli anni seguenti. ~
~ mente in ogni angolo dell'impero, ma Tra le vittime piu illustri delle perse- ==
S nessuna persecuzione ebbe maggiori ri- cuzioni successive, si trovano Ignazio di o=:
~ percussioni di quelle che si svolsero a Antiochia, dilaniato dalle belve feroci in ~
== Roma. La capitale dell'impero stava un'arena romana intorno al 107, e l'illu- ==
:: emergendo come centro dottrinale della stre apologista Giustino Martire, man- ==
~ Chiesa e i resoconti dclle persecuzioni dato a morte nel 165. ~
:: avvcnute in quella città ebbero una vasta Le persecuzioni ufficiali raggiunsero §_
~ risonanza e assunsero un'importanza l'apice della brutalità e dclla ferocia sot- ==
=: particolare negli annali delle prime co- to il regno di Diocleziano (284-305), che =:
== munità cristiane. La piu antica di cui si diede l'avvio all'ultima c piu sanguinosa ~
~ abbia traccia fu la campagna condotta da ondata di terrore contro i Cristiani. ~
=: Nerone contro i seguaci di Gesu nell'an- Sfortunatamente, le testimonianze ==
~ no 64 d. C., quando, secondo lo storico storiche di cui si dispone sono cosi va- ==
~ romano Tacito, l'imperatore mandò a ghe c frammentarie che è difficile rico- §;
== morte un Il ingente numero Il di Cri- struire in modo affidabile il totale delle :=
=: stiani, nel tentativo di addossare loro la vittime delle persecuzioni, benché gli ==
~ responsabilità di un immenso incendio studi pill recenti abbiano gettato l'om- §;
) ~
==
che aveva da poco devastato la capitale.
La Chiesa romana a quel tempo non
bra dci dubbio sull'antica tradizione che
parla di un numero incalcolabile di Cri-
==_=
==
== aveva ancora raccolto intorno a sé un stiani, forse anche milioni, che si trovò ==
== ==
( §
~
gran llumero di proseliti, ed è quindi
impossibile calcolare effettivamente
quanti abbiano perso la vita in quell'oc- lI: CATACOMlH! DI SAN CALLISTO. Si lrarra di III/()
ad affrontare il martirio. A ogni modo,
il vero significato dci sacrificio dei primi
martiri non dipende certo dal loro nu-
==
~
~ casiol1c; m3 si suppone che si debbano dci IlIImerosi rimileri sottCl'ral/ei, iII/mel/si favirill!i mero, bcnsi dall'influenza duratura =
== annoverare tra i martiri le due figure di di gafferic f.' CIII/icoli, scal/ali ilei sotloSl/% IIci esercitata dal loro coraggio indomito Sll §
==_== maggior spicco delJa Chiesa: gli apostoli l/iII/Ori/i di ROllla 1m i sccoli Il e IV, che serviraI/O tanti altri credenti, in quegli anni tra va- ==
Pietro c Paolo. Secondo la tradizione, il da riJlI.f!io ai Crislimli dr/mI/Il' le persewziolli. gli:ai c nellc epoche successive. ==
~ ==
~ 1111I11I11I11I11I11I11111111I111I11I11I11I11I11111111111111I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11I11IIIIl11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l1l1l1l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l11l1l1l1l1l1l1l11l11l11l11l11l11l11l11l11li
LA DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO

germaniche, mentre l'oriente era minacciato dall'Impero Per- Milvio @. Fu in quella località, secondo la tradizione, che
siano che dava i primi segnali di ripresa, e un'epidemia di insu- Costantino vide una croce fiammeggiante nel ciclo, un segno di
bordinazione e di ammutinamenti percorreva gli eserciti impe- vittoria che lo convinse della veridicità e della potenza sovran-
riali. Una misura, presa nella speranza di arrestare il declino e di naturale del Cristianesimo.
radunare la popolazione intorno alla figura dell'imperatore, fu Pur non essendo ancora convertito, Costantino tuttavia si
quella di rinnovare e incoraggiare il culto pubblico delle divinità rivelò un protettore attivo e generoso della Chiesa. Nel 313, con
tradizionali dell'impero. Quando i Cristiani, in gran numero, si l'editto di Milano emesso insieme al co-imperatore d'oriente
rifiutarono di partecipare a tali manifestazioni, l'imperatore Licinio, proclamò la libertà di culto per tutte le religioni e risarci
Decio (249-251) lanciò una brutale campagna di persecuzioni ai Cristiani i danni provocati dalla confisca dei beni. SeguI tutta
con lo scopo di sterminarli: iniziativa che venne poi continua- una serie di provvedimenti destinati a rafforzare la posizione
ta a intervalli dai suoi successori, Gallo (251-253) e Valeriano della Chiesa, come l'assegnazione di cospicue sovvenzioni
(253-260). finanziarie per le comunità cristiane, alle quali fu consentito di
Lo spargimento di sangue si arrestò nel 261 grazie a un editto accettare lasciti di proprietà; i Cristiani furono esonerati dalla
che garantiva la tolleranza verso tutte le religioni. Durante i partecipazione ai giochi dei gladiatori e ai sacrifici pagani; e
quarant'anni che seguirono, sorsero comunità cristiane dall'e- venne fissata la domenica come giorno di riposo.
stremo nord, nelle Isole Britanniche, fin oltre i confini orientali Il sostegno offerto da Costantino al Cristiancsimo, natural-
dell'impero, nella remota Mesopotamia. Questa tregua, tutta- mente, non era esente da benefici pratici per il governo stesso. I
via, ebbe una fine inattesa nel 303, quando l'imperatore Diocle- Cristiani non rappresentavano ancora la maggioranza della
ziano indisse quello che sarebbe stato l'ultimo e piti. violento popolazione dell'impero, ma erano numerosi, distribuiti dap-
tentativo di annientare il Cristianesimo. Ex ufficiale dell'eser- pertutto e legati tra loro da molteplici vincoli di coesione spiri-
cito, Diocleziano aveva adottato misure estreme, per restaurare tuale e di solidarietà, che offrivano un elemento di unificazione
l'ordine nell'impero, dal giorno della sua ascesa al potere nel estremamente necessario in quelle circostanze. Questa situa-
284. La sua mossa piti. radicale fu quella di dividere l'immenso zione era vera in particolar modo nell'Asia Minore e in altre
territorio in due settori, delegando il controllo della parte occi- regioni orientali, che vantavano le piu antiche c importanti
dentale a un co-imperatore, Massimiano. Dapprima Diocle- comunità cristiane, e che offrirono il loro appoggio a Costan-
ziano si dimostrò tollerante nei confronti del Cristianesimo (a tino quando, nel 324, sconfisse e fece eliminare Licinio, e di
cui avevano aderito forse anche la moglie e la figlia), ma col nuovo riunificò l'impero nelle sue I1uni.
passare del tempo cominciò a vedere in questa fede una minac- Fu proprio Costantino a convocare, opportunamente, una
cia crescente alla sua autorità. Nel 303, Diocleziano emise una storica assemblea della Chiesa l'anno seguente, nella città di
serie di decreti che ordinavano, fra le altre cose, la distruzione di Nicea (gl, in Bitinia. Circa trecento vescovi presero parte al
tutti gli edifici adibiti a luoghi di culto dei Cristiani e la prigio- Concilio per affrontare una tempestosa controversia, riguar-
nia, l'esilio o la pena capitale per tutti coloro che si rifiutavano di dante la natura della divinità di Cristo, che minacciava di provo-
offrire sacrifici alle divinità imperiali. care gravi spaccature in seno alla Chiesa. Dopo varie settimane
La campagna di odio e di violenza cOSI scatenata inflisse terri- di dibattito, il Concilio adottò la risoluzione destinata a formare
bili sofferenze alle comunità cristiane in molte parti dell'impero, il nucleo centrale della dottrina cristiana: la dichiarazione di fede
ma alla fine era destinata all'insuccesso. Il numero stesso dci conosciuta da allora in poi come il Credo di Nicea.
fedeli rendeva una simile impresa difficile e costosa, e la cre- La lunga lotta per la sopravvivenza era terminata. La fede
scente simpatia nei confronti delle vittime innocenti di tanta cristiana era ormai fermamente radicata fino ai punti piu remoti
brutalità portò sempre di piu i funzionari locali a moderare i del mondo allora conosciuto, ed era destinata a sopravvivere
loro sforzi nel mettere in pratica la persecuzione. all'impero che aveva tentato di sopprimerla e che ora l'abbrac-
ciava apertamente. Il Cristianesimo era ancora una religione
Costantino proclama la libertà di culto minoritaria, concentrata soprattutto nelle grandi metropoli del-
Sia Diocleziano sia Massimiano abdicarono nel 305, sprofon- l'impero; a quel punto, tuttavia, poteva dirsi sicura c, negli anni
dando l'impero, ormai diviso, in un pauroso disordine. Nel a venire, avrebbe conquistato rapidamente i cuori degli umili.
306, un giovane capitano dell'esercito, Costantino, fu procla- Gli apostoli e coloro che li seguirono avevano lavorato a lungo e
mato dalle sue truppe imperatore del settore occidentale, ma con devozione, andando l( in tutto il mondo ii a predicare il
passarono sei anni prima che potesse prendere possesso indi- vangelo del loro Maestro, e il trionfo della Chiesa sotto Costan-
scusso di quel titolo, quando occupò l'Italia e sconfisse il suo tino testimoniava dell'adempimento clamoroso della missione,
principale rivale, Massenzio, nella storica battaglia di Ponte iniziata tre secoli prima a Gerusalemme.

COSTANTINO A PONTE MILvro. III


qUl"sta milliatura, fratta da//ll {(Jdirl'
che risale al IX sccolo, il scgl/o della
croce COI/ferII/a la decisiva vilforia
riportata da COStalllil/(J lIe/312 d.C.
SI/ Massellzio, SIlO rivale al rrol/o
dell'impero, appllllto al POI/te Mi/via,
presso Roma. Secolldo la celebre
leggellda trasmessa attralJcrso
i secoli, Costalltillo adoltò la croce cOllie
ell/blema del SI/O eserciro, dopo auerla
l,ista illl/I/'appariziol/e a((Olllpa,~lIata
dalle parole latillc In hoc signa
vinccs (COI/ qllesto segl/o uil/cerai).

Potrebbero piacerti anche