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Per il momento i ragazzi ai blocchi di partenza sono già 30, delle facoltà più disparate e
anche esterni all’università: “Abbiamo già fatto quattro riunioni. Ma vogliamo crescere.
La fascia età al momento è dal 2001/2 al 1995, con il nostro ‘station manager’
Francesco Ambrogiani, classe 1985 e a Urca dal 2016, che ci fa da guida regalandoci
la sua esperienza. Daremo anche tanto spazio alla musica e agli artisti emergenti. La
programmazione sarà spalmata su 24 ore”. Con Andrea c’è il fratello Fabio, 21 anni che
frequenta la triennale di comunicazione media e pubblicità e suona il basso e la chitarra.
Informazione strutturata e valorizzazione spazi
A dire il vero è stato lui a lanciare per primo l’idea di una radio nel 2021 “Ma non
conoscevo questo spazio. Poi ne ho parlato con mio fratello ed eccoci qua. Io di solito
propongo e lui trova la strada per fare le cose – sorride – sono contento, mi sono
confrontato con altri studenti, serve un’informazione strutturata. Quella sui cellulari è
carente e dispersiva. E poi vogliamo valorizzare tutti quegli spazi di Urbino poco o per
nulla conosciuti: per esempio la libreria del collegio dell’Aquilone, uno spazio
meraviglioso in cui si possono prendere in prestito giochi da tavolo e anche film. Ma in
pochissimi lo conoscono”.
Far conoscere i servizi
“Io, per esempio, non sapevo nulla nemmeno dello spazio della radio –
aggiunge Gloria Vinciguerra, 22 anni, studentessa di filosofia – pur frequentando la
mensa da 3 anni. Da matricola poi ero persa. In molti non fanno richiesta della borsa di
studio perché non sanno come si fa. Vogliamo fare da tramite con l’università. La cosa
più importante è che gli studenti abbiano informazioni, che votino al consiglio
studentesco”. Ma non solo: “Vogliamo dare voce agli gli studenti che fino a poco fa non
ne avevano, anche causa Covid che ha creato alienazione. Chiunque può partecipare
basta impegno e determinazione. Qui tutti faranno confidenza e dimestichezza con tutto,
pur avendo poi delle specializzazioni.”
Ne parla pimpante e con tono trascinante. Vorrebbe fare una trasmissione sulla
consapevolezza di se stessi: “La radio mette in contatto con le proprie emozioni” e uno
(tra i progetti del bando) con la musica, intrecciata con la società e il suo impatto
culturale proprio insieme ad Andrea e Fabio, che ha in serbo anche un format di
interviste a persone comuni: “Per valorizzare quelle storie che ognuno porta dentro di sé.
Si potrebbe chiamare Intimo”. Tra le idee che hanno permesso a Urca di vincere il
bando, con 94 punti su 100 e una consistente somma di denaro che hanno spalancato le
porte dell’apertura spicca _pubblica felicità_ un teatro itinerante per Urbino con focus
proprio sul significato di felicità. Vorrebbero coinvolgere anche “grandi nomi”, come
Calcutta e Massimo Varini, chitarrista, tra gli altri, anche di Vasco Rossi, Nek e Biagio
Antonacci.
E a proposito del bando: “Io dettavo e lui scriveva” racconta Fabio riavvolgendo il nastro
a quella sera di novembre e riferendosi proprio al fratello Andrea: “Abbiamo scoperto
che potevamo partecipare proprio il giorno prima della chiusura del bando. Grazie agli
amici dell’associazione Rinasci Mente che collaborano anche con noi a uno dei progetti”.
“È molto bella questa unione- continua Andrea- siamo amici delle altre associazioni.
L’anno scorso poi ho dato vita a Eureka che organizza eventi culturali e ricreativi.
Vogliamo farla collaborare con la radio”. Tutti uniti per una sola causa, far crescere
Urbino e con la città ducale i ragazzi: “È importante la tua voce come la nostra” conclude
Fabio che invita chiunque a unirsi alla squadra.