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Angelo Sacco
Matteo Ciavarella
Giuseppe De Lorenzo
INDICE GENERALE
INDICE GENERALE
Prefazione ...............................................................................9
Nota degli autori.................................................................. 11
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INDICE GENERALE
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INDICE GENERALE
Manuali ................................................................................201
Manuali operativi ...............................................................201
Riviste scientifiche ..............................................................201
Linee guida della Società Italiana di Medicina
del Lavoro e Igiene Industriale (SIMLII).........................202
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PREFAZIONE
Prefazione
Angelo Sacco
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Gli Autori
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1 Lavoro e salute
Tito Lucrezio Caro nel «De rerum natura» (VI, 806-815) ha tracciato un
quadro drammatico delle condizioni di lavoro degli schiavi nelle miniere.
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preso tra la seconda metà del Seicento e la fine dell’Ottocento, che caratte-
rizzeranno fin dal nascere il capitalismo rispetto al precedente periodo,
sono l’automazione, la parcellizzazione e la razionalizzazione della produ-
zione. Anche la ricerca scientifica assume un significativo potenziamento,
registrando la nascita della psicotecnica industriale (1880) in ossequio alle
teorie di Taylor, con la somministrazione di test attitudinali ai lavoratori per
valutarne l’adattabilità alla macchina e ai cicli produttivi.
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La risposta scientifica
Per medicina preventiva si intende quell'area della medicina in cui si applicano agli
individui le tecniche e le conoscenze delle scienze mediche, sociali e del comporta-
mento, per prevenire le malattie, e, quando non abbia potuto evitarne la comparsa,
cercando di impedirne la progressione e di attenuare i danni che ne risultano.
L'intervento preventivo comprende tre livelli:
❑ primario: radicale eliminazione dei fattori di rischio
❑ secondario: diagnosi precoce
❑ terziario: prevenzione delle complicanze e della progressione della patolo-
gia, terapia e riabilitazione.
4. Anchilostomiasi: malattia parassitaria, detta anche anemia dei minatori del San Gottardo,
colpisce anche mattonai ed ortolani ed è dovuta all’infestazione da parte dell’anchilostoma
duodenale; in Italia l’Anchilostomiasi è riconosciuta come malattia professionale.
5. Saturnismo (o intossicazione da piombo): può manifestarsi in forma acuta o cronica con
gravi sintomi che coinvolgono il sistema emopoietico (anemia), cardiovascolare (ipertensione
arteriosa), renale (insufficienza renale cronica), gastroenterico (colica saturnina) ecc..
6. Silicosi: pneumoconiosi causata dalla inalazione di polvere contenente silice che deter-
mina fibrosi polmonare e conseguente insufficienza respiratoria.
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Nel 1908, Luigi Devoto, è chiamato a ricoprire, proprio presso la Clinica del
Lavoro di Milano, la titolarità del primo insegnamento universitario di Medi-
7. La data fu scelta per celebrare l’apertura del traforo del Sempione la cui costruzione, no-
nostante l’utilizzo di tecniche innovative rispetto a quelle impiegate per la realizzazione del
traforo del S. Gottardo avvenuta vent’anni prima, aveva richiesto un elevato sacrificio di vite
umane, con 106 morti per infortuni e malattie.
8. Inaugurata nel 1910, la Clinica del Lavoro di Milano rappresenta il primo istituto scienti-
fico al mondo avente come propria finalità lo studio delle patologie professionali.
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cina del Lavoro. Nel periodo in cui ha diretto la Clinica del Lavoro (1910-1935),
Luigi Devoto ha promosso attività di ricerca scientifica, con importanti studi
sulla fatica, sull’alimentazione, sull’azione delle polveri minerali nelle malattie
polmonari, sul saturnismo, sulla pellagra e sulla tubercolosi.
Da allora si è assistito ad una continua evoluzione della Medicina del Lavoro
verso un indirizzo sempre più orientato alla prevenzione, adattando questa
disciplina ai mutamenti dei sistemi di produzione e del mercato del lavoro,
ottenendo, seppure con grande difficoltà, importanti risultati almeno nel cam-
po della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.
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di Medicina del Lavoro (2002) afferma che “obiettivo della medicina del lavoro
è quello di proteggere e promuovere la salute dei lavoratori, sostenere ed incremen-
tare le loro capacità lavorative, contribuendo a istituire e a mantenere un ambiente
di lavoro salubre e sicuro per tutti, promuovendo altresì l’adattamento del lavoro
alle capacità dei lavoratori, tenendo in dovuto conto il loro stato di salute”.
● riduzione dei livelli di rumore con interventi alla fonte (es.: utilizzo di
macchinari non rumorosi, installazione di barriere fonoassorbenti ecc.)
● abbattimento delle emissioni di polveri, fumi, gas e vapori con interventi
Prevenzione alla fonte (es.: aspiratori) o sui soggetti esposti (fornitura di DPI)
Primaria ● vaccinazioni nelle categorie di lavoratori a rischio
● educazione sanitaria (informazione sui rischi e formazione sulle strategie
preventive e protettive)
● ….
Prevenzione
● sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a rischio
Secondaria
● allontanamento dall’esposizione al rischio dei soggetti malati
● riabilitazione dei malati professionali
Prevenzione
● prevenzione delle complicanze delle malattie professionali (es.: preven-
Terziaria
zione della tubercolosi nei pazienti con silicosi)
● …
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L’ERGONOMIA
Il termine ergonomia (dal greco ergon: lavoro e nomos: legge) fu utilizzato per la pri-
ma volta alla fine degli anni quaranta dallo psicologo inglese K.F.H. Murrel per inten-
dere “la scienza che si propone di adattare il lavoro all’uomo”. Tale innovazione
nacque in evidente opposizione al pensiero prevalente della prima metà del Nove-
cento, che, presupponendo l’immutabilità dell’ambiente di lavoro, mirava, invece, ad
adattare l’uomo alla macchina.
L’International Ergonomics Association (IEA) definisce, nel 2003 l’ergonomia come
“(…) disciplina scientifica che riguarda lo studio delle interazioni tra l’uomo e gli altri
elementi di un sistema, e la professione che applica teoria, principi, dati e metodi
alla progettazione al fine di ottimizzare il comportamento umano e le prestazioni del
sistema nel suo complesso”.
Già dalla fondazione della Ergonomics Reasearch Society, che avvenne ad Oxford
nel 1949 ad opera di Murrel, il pensiero ergonomico si caratterizzò per l’interdiscipli-
narietà, cioè la convergenza di più discipline come ad esempio la medicina del lavo-
ro, la psicologia del lavoro, l’antropometria, la biomeccanica, la fisiologia, la
tossicologia, la sociologia ecc.
Nella sua accezione più moderna l’ergonomia si propone di migliorare il funziona-
mento del sistema lavoratore–macchina-ambiente attraverso una fase proget-
tuale caratterizzata dalla globalità degli obiettivi, dalla interdisciplinarietà degli
interventi e dalla partecipazione degli utenti.
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2) L’ergonomia si propone:
a) di adattare il lavoro all’uomo
b) di adattare l’uomo al lavoro
c) di migliorare il funzionamento del sistema uomo – macchina – ambiente
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2.1 Introduzione
Il sistema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro è disciplinato
con norme di carattere generale (Costituzione Italiana; Codice Civile; Codice
Penale; Statuto dei lavoratori) e norme specifiche (Leggi, Decreti del Presiden-
te della Repubblica, Decreti Legislativi e Circolari Ministeriali).
In questo capitolo si affronterà il tema delle norme di tutela preventiva e
assicurativa vigenti nel nostro Paese e si utilizzeranno delle abbreviazioni,
il cui significato è il seguente:
- RD: Regio Decreto
- L: Legge
- D.Lgs.: Decreto Legislativo
- DPR: Decreto del Presidente della Repubblica
- DM: Decreto Ministeriale.
- DL: Decreto Legge.
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Codice Penale
Gli articoli 437 e 451 sanzionano rispettivamente la rimozione e omissio-
ne dolosa e colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro.
In relazione ai danni derivanti da un infortunio o da una malattia profes-
sionale occorre, inoltre, evidenziare gli articoli 589 “omicidio colposo” e
590 “lesioni personali colpose”.
Codice Civile
L’art. 2087 del codice civile precisa le responsabilità dell’imprenditore, il
quale, nell’esercizio dell’impresa “ha l'obbligo di adottare le misure che, secon-
do la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare
l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”. L’art. 2087 rap-
presenta una “norma di chiusura” dell’intero sistema legislativo preven-
zionistico, perché considera obbligatorie tutte le misure necessarie a
tutelare l’integrità psicofisica del lavoratore, indipendentemente dal fatto
che esse siano esplicitamente indicate da una norma di legge vigente.
Legge 833/78
La L. 833 del 1978 - che, come è noto, ha istituito il Servizio Sanitario
1. Legge n. 300 del 20 maggio 1970: Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della
libertà sindacale e dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento o “Statuto dei
lavoratori”.
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DPR n. 547 del 27 aprile 1955: Norme per la prevenzione degli infortuni sul
lavoro
Norma base per la protezione antinfortunistica, è stata in parte abrogata
e in parte inserita nel D.Lgs. 81/2008. Si trattava di una raccolta di precetti,
con specifici obblighi per i datori di lavoro e doveri per i prestatori d’opera
in merito ai dispositivi di sicurezza per ambienti, macchine, attrezzature,
nonché i dispostivi individuali di protezione e di pronto soccorso.
DPR n. 303 del 19 marzo 1956: Norme generali sull’igiene del lavoro
Norma caposaldo della normativa prevenzionistica italiana in tema di
igiene del lavoro e per la prevenzione delle malattie professionali, è stata
abrogata dal D.Lgs. 81/2008. Si trattava di una raccolta di precetti, con spe-
cifici obblighi per i datori di lavoro in merito ai requisiti dei locali di lavoro,
servizi igienici e spogliatoi, dormitori, mense, servizi di pronto soccorso
aziendale. Conteneva precetti per la difesa dagli agenti nocivi (polveri,
radiazioni, rumori, vibrazioni) e l’obbligo del controllo sanitario per deter-
minate categorie di lavoratori a rischio da eseguirsi a cura di un “medico
competente”. Una tabella riportava le lavorazioni a rischio per le quali vige-
va l’obbligo di sorveglianza sanitaria e la periodicità dei controlli.
DPR n. 1124 del 30 giugno 1965: Testo unico delle disposizioni per l'assicu-
razione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali
E’ il vero e proprio pilastro della normativa “assicurativa” a tutela dei
lavoratori vigente nel nostro paese.
In base a questo decreto tutti i lavoratori che svolgano attività alle dipen-
denze di terzi devono essere obbligatoriamente assicurati contro gli infor-
tuni sul lavoro e le malattie professionali. La gestione di questo sistema
5. Come si vedrà, fino al 2000 la fattispecie del danno oggetto di risarcimento era la “ridu-
zione della capacità lavorativa generica”. Con l’emanazione del D.Lgs. 38/00 la fattispecie as-
sicurata è il cosiddetto “danno biologico” o “danno alla salute”.
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