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Corso di Fisica Generale – Ingegneria Civile e Ambientale - A.A. 2022-23 Prof. P. Lenisa
o Somma di vettori a + b:
• Costruzione della poligonale dei vettori
• Il risultante si ottiene unendo l'origine del primo vettore
con l'estremo dell'ultimo vettore
- Componenti cartesiane della somma = somma delle componenti
- Gode delle proprietà commutativa ed associativa
- NOTA: le rotazioni finite NON sono vettori (nonostante
presentino direzione e verso)
o Differenza di vettori a - b:
• Somma di a e b considerato in senso opposto
1
Università di Ferrara – Dipartimento di Ingegneria
Corso di Fisica Generale – Ingegneria Civile e Ambientale - A.A. 2022-23 Prof. P. Lenisa
&
-
I 5 (ax=
espressione cartesiana:
.
+
ay +
azk) /bx by5 bzk)
.
+
+ =
ax(eux0b)ayy)+wb)
22* (tutobl
a . b = a x b x + ay b y + az b z
exbx it .
ax
by it . axde
. +
E
+
IL PRODOTTO SCALE -o
un NUMERS
i -
1 =
1 .
1casD =
1
NON
I5= 1 1 COS48 0
NESSUN
o Prodotto vettoriale o Cprodotto esternoI
HA
.
.
=
PUNTO Al APPLICAZIONE IR D .
(1)
=
[E UN VETTORE
LIBERS] - e' il vettore libero p = a x b A
definito da:
- modulo: p = ab sen f (area parallelogramma definito da a e b)
- direzione ortogonale al piano dei vettori dati
-
- verso tale che a, b e p formino una terna destra
- non gode della proprietà commutativa
- gode della proprietà distributiva rispetto alla somma
REGOLA ↳
:
I
~TERNA DESTA : CON A MAND DESTRA SI INDICA IL VERSO/POSITIVO ,
Antionare
USCENTE NESATIUD
E UGUALE AD al/b
- ,
I
SE
I
-
b 15x51 ab
DELLA PROPRIETE COMMUTATIVA
2x55x8x5
- =
5 xy
= -
at
-
=
*
5x5 = (ax +
e5
.
+
1 x
=
1 1 .
sing =
1 E -
* MATRICE MATRE Se
5
noa Tel
COLONNE
-
n 11 2n 21 3
I
RIGHE
-
.
. .
-m
2
-
22 .
1 22 22 .
.
3
20
23 1 23 243 3 DETERMINANTE
⑭5 5
.
*
.
.
I
ore
*** y
& x5 a
dyxz
I ↓4
- I S
- -
=
bx b2 bx by
bx
by b2 .
by be
2
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Corso di Fisica Generale – Ingegneria Civile e Ambientale - A.A. 2022-23 Prof. P. Lenisa
I I
MOMENTO DI Un VETTORE APPLICATO L METTA Al APPLICAZIONE
LUNG
->
x
• Vettori applicati
m
=
RISPETTO AD UN PDL I -> - -
o mo
=
Op'X a
VETTORE OL APPLICATO
I=
&
x-
P
lo
+ P'P
P'P x 2
-
*
->
AL P Ex + P'4
RA6619
liberi, ma quanto esposto per i vettori liberi può essere esteso anche a
quelli applicati.
mex
-
LI.....
& 4 .
I
P
I
>
LIme I
->
=
e
Pa
BRACCIS
sind
o Come regola generale si può affermare che vettori ottenuti come
risultato di operazioni su vettori applicati sono vettori liberi.
In BRACCIS E L COMPONENTE DEL RAGGIO HELL DIREZIONE I AL VETTORE
• Momento di un vettore rispetto ad un polo.
-
Nor GMBA
SESPOSTO IL VETTON LUNGO LA PRIPLA NETTA DI APPLICAZIONE
Agli effetti del calcolo del momento ogni vettore puo' essere
spostato sulla propria retta d'azione
3
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Corso di Fisica Generale – Ingegneria Civile e Ambientale - A.A. 2022-23 Prof. P. Lenisa
Assegnato un sistema S di N vettori applicati (a1, P1), (a2, P2) … (aN, PN) ed un punto
O.
o Si definisce risultante il vettore libero R:
R = å ak
o Si definisce momento risultante del sistema rispetto ad O il vettore
libero MO:
MO = å mk = OP1 x a1 + OP2 x a2 + … + OPN x aN
Nota: (5)
-- [ I
EQUVALENTE
o Il momento risultante di un sistema di vettori in genere non e' dato dal
momento del risultante: il risultante e' infatti un vettore libero e risulta
impossibile definirne il momento rispetto ad un qualunque polo.
ECLEZIONE A
QUESTA REGOLAo &Se pero tutti i vettori sono applicati nello stesso punto P:
0MO = å mk = OP x (a1 + a2 + … + aN) = OP x R
-
(Teorema di Varignon)
SECONDA PROPRIETI
-
Con riferimento al polo 0'
MO' = O'P1 x a1 + O'P2 x a2 + … + O'PN x aN VELOCITE= VETTORI
ma OPk = OO' + O'Pk
** MO = OO' x ( å ak ) + O'P1 x a1 + O'P2 x a2 + … + O'PN x aN
↳
Mo Mo +00xR] I t
= MO = MO' + OO' x R
d
↑ o Ne consegue che il momento risultante di un sistema di vettori e
indipendente dal polo se e solo se e' nullo il risultante del sistema.
1
/ braccia
- 2
8
MOMENTO :? o Un esempio di vettori applicati a risultante nullo e' la coppia di vettori.
SPINTE SEMPRE SPINTA R Ep &
TORE PISA
=
R DI
=
i &
& PPOSTI
M =
I 4
* CADE -STESSO MODUL
.
&
SOMMA DES VETTOR
a & VERSO OPPOSTO
↳ FORIA-DESS=
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6
D ⑧ ⑧ 29 8
-
I ·
(5 1)
,
d & I I I I
4 48)
I I
-
I
(
-
3, -
2) I · (0 ,
-
2)
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Risultante:
R = å ak u u = versore
MO ^ u à MO ^ R
OC x R = (å ak OPk ) x u
b ↓bbb
Da cui:
11
OC x å ak u = (å ak OPk ) x u
OC x å ak = å ak OPk à OC = å ak OPk / å ak
&
b -
.-
!
7
ANGOL COMPRESS
& =
PRODOTTO
- d - + -
=
21
3k
-
-
-
- -(-3) = - =
(0 ,
0 ,
-
3)
!,
I =
10 ,
- 1
,
,
9 (2
1
- 5 =
(n , -2 0 (
,
.
-
2 ,1 , 0 =
1 2) -
+ - 2(1) +
0 0 .
=
4
a .
b = ab col
dp : on cos& ba =
b asp
I E E el -5 2 lat-n-1--)
=
j( -
1 -
1 -
1 -
2)
+kf 1 1 1-2)) -
-
i) - 2)
SICCOME TUTTI I VETTORI SONO APPORTATI NELL STESSA PUNTO PALLONASI USA In
TELEMA ar VARIGNON
VETTORE IP= 16610
94 = P -
0 =
1- 1 ,1 ,
0) -
(1 ,
1 , 1) =
1 - 2 , 0, 1)
PRIMD PARZIALE RE M
M -
&m =
An-Pr ( =
-
2
,
2
,
01
An) -
2)
2,
-
~
P1
-
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Corso di Fisica Generale – Ing. Civile ed Ambientale- A.A. 2022-23 prof. P. Lenisa
CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE I
Si occupa di dare una descrizione quantitativa degli aspetti geometrici e
temporali del moto indipendentemente dalle cause che lo producono.
·
conoscono:
o Traiettoria:
§ Curva che rappresenta il luogo dei punti descritti dal punto
materiale: y= y(x)
o Legge oraria del moto P = P(t)
Vettore posizione x
T
AE
↳
•
-
• Vettore velocità
o Velocità media vm = Dx/Dt
§ Pendenza della curva x-t
o Velocità istantanea v = limDtà0Dx/Dt = d/dt x
§ Tangente della curva x-t
• Vettore accelerazione
o Dv = v1 - v2 variazione di velocita' tra due istanti t1 e t2
o Accelerazione media am = Dv /Dt
o Accelerazione istantanea a = limDt à 0 Dv /Dt = dv/dt = d2x/dt2
§ Tangente della curva vx-t
§ Concavità della curva x-t
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CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE II
Moto in due e tre dimensioni.
o Vettore accelerazione
o Dv = v2 – v1 variazione di velocità tra due istanti t1 e t2
o Accelerazione media am = Dv /Dt
o Accelerazione istantanea a = limDt à 0 Dv /Dt
§ Tramite le coordinate cartesiane:
• r(t) = x(t) i + y(t) j + z(t) k
• v = ax i + ay j + az k
= (dvx/dt) i + (dvy/dt) j + (dvz/dt) k
= (d2x/dt2) i + (d2y/dt2) j + (d2z/dt2) k
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CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE III
↑
:
SISTEMA Al COORDINATE
f
INTRINSEC
v1
Dv
v'1
aR Dvc Dv
PI
>
· v⑲1
v-> PI1
2
1 2
P2 Aut I I v
↳
1a
Avc DIFFERENTA CARATTERIZZA A VARIAZIONE
TRA Al
Pr ↑ I
X ut=VARIAZIONE Di MODULa
VETTONE :
MODULD , DIREZIONE , VERSO
ar /im
-- -
=
Ds = a R à Dvc = v a = v Ds/R
At
-
2
c
1
= -
-
↑
Il vettore accelerazione è dato dalla somma di due termini che
individuano:
DE
• variazioni di velocità in modulo (acc. tangenziale)
• variazioni di velocità in direzione (acc. centripeta).
DVc
I
-
ER MOTO NETTILINED
↳-------
&
I
.
=
-2 BAN ANA
-
& - + = T x =
VoOst
E S
È It
ES
- y V sinct-
in
D 40cm
=
VELOCITÁ
& EA . MOID NELLININED
ROTAZIONE
SCIMMIA
x =
l
140160829 3
1400 GRYrN =
4 . 04 -
2gt2 lg
,
y h =
I 10
=
4 .
2 .
↳
a
400g
-
= +
h
b
MODUL ACCELEMAZIONE
reI e
&
g
t
X ↳
↳re
2
y
&
- V
3
IS PARZIAG
I
-
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CINEMATICA ROTAZIONALE
o v = ds/dt = r dq/dt = r w
§ notazione vettoriale: v = w x r
o at = dv/dt = r dw/dt = r a. (accelerazione tangenziale)
o ar = v2/r = rw2 (accelerazione centripeta)
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d2x/dt2 + w2x = 0
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Corso di Fisica Generale – Ing. Civile ed Ambientale- A.A. 2022-23 prof. P. Lenisa
• Moto traslatorio
Il segmento orientato relativo ad un qualunque coppia di particelle si
mantiene costante in modulo ed orientamento
• Le particelle descrivono traiettorie uguali ottenibili l'una dall'altra
per traslazione
• Ad ogni istante tutti i punti del sistema possiedono la stessa
velocità e la stessa accelerazione
• Moto rotatorio
Il moto di un corpo rigido si dice rotatorio attorno ad un asse se le
posizioni di due dei suoi punti si mantengono inalterate nel tempo
• Ogni particella del sistema descrive una circonferenza il cui
centro giace sull'asse di rotazione
• Moto rototraslatorio
Scelto in modo arbitrario un punto A il moto più generale del sistema
consiste in una traslazione con velocità vA ed in una successione di
rotazioni elementari con velocità w attorno agli assi di istantanea
rotazione passanti per A.
• La velocità di un generico punto P e' uguale alla somma della
velocità di traslazione del punto A e della velocità lineare
che compete a P nel moto relativo di rotazione:
v = vA + w x r
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Corso di Fisica Generale – Ing. Civile ed Ambientale- A.A. 2022-23 prof. P. Lenisa
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CENNI DI CINEMATICA RELATIVA
Si propone di studiare le grandezze cinematiche del moto di un corpo
puntiforme da sistemi di riferimento diversi.
r(O) = vO t + r (O')
acc = 2 v x w0
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Corso di Fisica Generale – Ingegneria Civile ed Ambientale - A.A. 2022-23 - prof. P. Lenisa
Concetto di forza
Forza e' ogni azione il cui effetto e' quello di alterare lo stato
di moto dei corpi oppure quello di deformare i vincoli a cui essi
sono eventualmente sottoposti.
• Le forze hanno carattere vettoriale
• Per studiare le forze esistono due procedimenti:
o Metodo statico (prende in esame le deformazioni
indotte su altri corpi)
o Metodo dinamico (considera le variazioni dello stato di
moto)
RISPETTO ~
ALL'ALTR UND ALLONA L LEGGI DELLE FORZ SONO LE STESSE
( =
->
01 I
• Essendo il concetto di moto, un concetto relativo, e' necessario
precisare l'osservatore (sistema di riferimento) usato per studiare
il moto.
o E' un'affermazione sui sistemi di riferimento
SISTEMI DI àriferimenti inerziali.
[ -
Un sistema di forze applicate ad un corpo libero di muoversi ha come
DEF .
effetto quello di produrre un'accelerazione a, proporzionale tramite la
massa al risultante f delle forze applicate.
I
-
-
# = m .
d
o
· mg = mdi equivalenza di massa inerziale e gravitazionale
S -
Sistema Pratico
I
MyGNANDE Mi COINCIDENZA ACCIDENTAL
grande
FORZE FONDAMENTAL IN MATERIA
PICCOL PICCOLt mi FORZA FORTE
my
-
Forza 18
-
Elettromagnetica
9
1kgf 1kg 2 9 8N
=
.
= .
-
13
E
-FORZA DEBOLE 10
I kg N 1838
1kgf D &N
-
m
=
-FORZA GRAVIAZIONALE
= =
.
= .
C
. 10-12
(Fonz
Fg 8 ,81m Me 6 67
8
=
= .
Eg
,
↳
se =
g C STANTE
ACCELENAZIONE
I Kob SKAUITE 102 K
Es. 8 M1 TEN=S, 97
=
MASSA
Fg maj R 10 m
= .
R 6 , 38
=
= -
+ =
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Corso di Fisica Generale – Ingegneria Civile ed Ambientale - A.A. 2022-23 - prof. P. Lenisa
=[
COPPIA DI FORZENULLD
Se un corpo A esercita su un corpo B una forza fBA (applicata in B), allora
anche il corpo B esercita su A una forza fAB (applicata in A); in ogni
istante esse sono uguali e contrarie e agiscono sulla stessa retta d'azione.
O equivalentemente:
Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria; le due forze
hanno la stessa retta d'azione e sono applicate a corpi diversi.
ED SISTEMA
/
IL MODO DI UN Fp mg sinx
= .
In
a &
Fp
VINCOL VINCOL IDEAL PRIUI -my
Al ATTRITO/LISC
:
:
VINCOL REAL :
PRESENTAND ATTRITO
-I
REALE : PER METTER In Movimento un OGGETTO DEUS ESERCHAN UNA RESISTENZA , COE FORZA PARALLELA AL Moto .
STATIC:
LEGGI D'ATTRITO RADENTE
: ATTRITO FM AUMENTA ANCHE L FORZA ESTERNA DA APPLICARE
I
Rm /Fonzt How Rn =
Fn SE AUMENTA
>
·
STATIC Rt =
A MAX
=>
DINAMIC
b fPICE - cono m RI= FORZA TANGENZIAL= Ns Ri
MASSIMA
S & VIETE
RI
t
Rn Fn =
L
l '
NON COMPAN L'AN MS COEFFICIEN D! ATTRITO STATICO E DIPENDE DALLA NATURA DELLA SUPERFICIE A
HELLE FORMULE
=
&
Fm IFonz PEso CONTATTA
SUPERFICI A CONTATED ES ACCIAID
-
ACCIAIO N, 0 73
DELLE
= .
.
IACCIO
LEOND-LEGND
ATTRITD DINAMICA
:
Er
Mol= No ERVAZIONE
LEOND-LEGND =
0, 30 =
DEL Moto
efficiente attrito dinamico
Ne s Acciaio-chacclo Nel =
0, 01
DI RIFERIMENTO
PHAGRAMMA Al CORPO LIBERO DCLI PER DESCRIVERE In MOTH SR= SISTEMA
ARm Fs =
skm =
Ns(mg 2(x)
+
E me
SE
Se
=
In me
,
Es ~ =
②
Ren8-88r= Da una
=
L
2
.
+
Immer
Ymoj
ACCELENA ENE
DIPENDE DALLA MASSA
MOTO ARMONIC SEMPLICE
Fx 8
I KX
=
-
LEGGE DI HookE
MOLLA DI MOTO RETTILINED Y
e I
I= mi mis kx]
ERAZIONE
·
ACCELENAZIONE
=
-
3 IX
IDRIA DELLA MOLLA NESATIVA
+ Ex = 8 Wo I
+ I
h =
0 FqVAZIONE DIFFERENZIALE LINEARE MAGENE De 2 ordine
X
&
Xt A m/wothb)
Wort= en i
=
I
a
I
X
-
I
I 8
PENDOLD SEMPLICE
I
SVILUPPO IN SEME DITAYLOR
↓ TENSIONE FUNE
FORZA OPPOSTA Allo
I TEA
Fe#
f f
D -
Sin SPOSTAMENTO -
mg
- .
---- --
me e
+
-ma
=
=
FORZA PESD
2 piccolo(x 1) -
TETA
+ wo
-
PERIODOT NON DIPENDE DA lo e
Esercizio 1
Il professore di Fisica si muove davanti alla lavagna in modo tale che la sua posizione vari nel tempo secondo la legge
descritta nel grafico sotto riportato.
a) Si interpreti il grafico in funzione del movimento di un punto su una retta.
b) La velocità istantanea è maggiore in A o in B?
c) Esiste alcun tratto in cui la velocità e’ costante?
d) In quali tratti la velocità è positiva ed in quali è negativa?
e) Si traccino i grafici velocità-tempo e accelerazione-tempo.
f) Dati x1=1m,x2=3m, t1=1s, t2=4s, t3=10s,t4=14s, t5=18s, calcolare velocità medie ed istantanee nei vari tratti.
x
x2
B
x1
t1 t2 t3 t4 t5 t
Esercizio 2
Alice si muove in bicicletta lungo una linea retta in modo tale che la sua velocità vari col tempo secondo il grafico di
figura.
a) In quale punto (A,B o C) l’accelerazione risulta maggiore in modulo? Quanto valgono le accelerazioni medie?
E quella istantanea?
b) In che direzione e verso sono orientate le accelerazioni?
c) L’auto torna mai indietro?
d) Si traccino i grafici spazio-tempo ed accelerazione tempo.
v(m/s) B
20
A
10 C
2 4 8 t(s)
Esercizio 3
Dato il sistema di vettori di figura, si determinino il risultante ed il momento risultante rispetto al polo M (-3,1). (Le
coppie di numeri in parentesi indicano il punto di applicazione di ciascun vettore).Si evidenzino graficamente i bracci di
ciascun vettore.
y a2
a1
(3,2)
M (-3,+1) a3 (2,1)
(-1,0) x
a4
Giovedì 09 marzo 2023 – Corso Fisica Generale ing. Civile - prof. Lenisa
Esercizio 1
La funzione y(t) =1+ 2t + 10t2 rappresenta la posizione in metri di un punto materiale in moto lungo l'asse y.
a) Determinare l'accelerazione del punto
b) Disegnare il grafico vy -t
c) Determinare l'istante in cui la velocità si annulla, e la posizione corrispondente.
d) Disegnare il grafico y-t.
e) Si interpretino i grafici disegnati in termini del moto del punto materiale sulla retta.
-
Esercizio 2
Si supponga che un punto si muova lungo l'asse x con un'accelerazione in funzione del tempo secondo il
grafico di figura, dove t e' espresso in secondi e ax in m/s2.Il punto si trova inizialmente in quiete nel punto x
= 0.Si disegnino i grafici x-t e vx-t. e si interpreti il moto in funzione dello spostamento del punto sulla retta.
ax(m/s2) TRATTAZIONE ANALINCA
ACCEL DERIVATA 1 0 4SEC
-
X(8)
.
SITROVA PUNTO
Ac IL - :
=
10
4 7 8
-10
t(s)
-20
Esercizio 3
Un punto materiale si muove lungo l'asse x, con partenza dall'origine all'istante t=0 e con velocità
rappresentata dal grafico in figura:
a) Disegnare il grafico x-t
b) Disegnare il grafico ax -t
I valori delle grandezze indicate nel grafico sono i seguenti:
v0 = 10 cm/s, t1 = 10 s, t2 = 30 s, t3 = 40 s
c) Determinare la posizione del punto all'istante t3
d) Determinare lo spazio complessivamente percorso dal punto
v
+v0 *
t1 t2 t3 t
-v0
Esercizio 4
La legge oraria del moto di una particella lungo l’asse delle x è:
x=v0/b(1-e-bt)
Esercizio 1
Alice fa il bagno nella vasca e si chiede a che velocità esca l’acqua dal telefono della doccia. Per determinarlo utilizza il
metodo rappresentato in figura: ovverossia tiene il telefono della doccia in modo tale che il getto di acqua esca con
velocità orizzontale e misura la distanza alla quale il getto raggiunge il livello dell’acqua. Qual è la velocità orizzontale
di uscita dell’acqua? Che traiettoria seguono le gocce d’acqua?
0.5 m
1.5 m
Esercizio 2
Un disco ruota con velocità angolare costante e compie 33 giri/min. Se il suo raggio e' R=20 cm, si determini:
- il valore della velocità angolare w0
- il valore della frequenza n
- la velocità di un punto alla periferia del disco
Esercizio 3
Si consideri una persona che vive all'equatore.
a) Quanto vale la sua velocità tangenziale?
b) E la sua velocità angolare?
c) E la sua accelerazione tangenziale?
d) E la sua accelerazione centripeta?
Quanto valgono le stesse quantità per una persona che viva al polo?
Esercizio 4
Dato il sistema di vettori di figura, si determinino modulo direzione e verso del risultante e del momento risultante
rispetto all’origine degli assi e rispetto al polo P (0,1). (Le coppie di numeri in parentesi indicano il punto di
applicazione di ciascun vettore).
Si evidenzino graficamente i bracci di ciascun vettore rispetto al polo P.
a1 a2
a5 P (0,1)
(1,1) a3
(-2,1)
a4 x
Lunedì 13 marzo 2023 – Corso di Fisica Generale - ing. Civile - prof. Lenisa
Esercizio 1
La posizione di un punto materiale varia come x=(4.00 m) cos (3.00 pt + p) con x in m e t in s.
Determinare:
a) frequenza e periodo del moto;
b) ampiezza;
c) costante di fase (o fase iniziale) del moto;
d) la posizione del punto per t = 0.250s
Esercizio 2
Un punto si muove secondo le seguenti leggi orarie:
asse x: x(t) = A cos(wt+f)
asse y: y(t) = A sen(wt+f)
Si determini la traiettoria del punto.
/
XEsercizio 3
Al tempo t=0 una particella parte dall’origine del sistema di riferimento con una velocità di 6.00
m/s nella direzione positiva dell’asse y. La sua accelerazione è data da a = (2.00 i – 3.00j) m/s2.
Quando la particella raggiunge il valore massimo della coordinata y, la componente della velocità
lungo l’asse y stesso è nulla. Determinare in tale istante:
a) la velocità della particella
b) le coordinate x,y
Esercizio 4
Un punto materiale si muove lungo l'asse x, con partenza dall'origine all'istante t=0 e con velocita'
rappresentata dal grafico in figura:
a) Disegnare il grafico x-t
b) Disegnare il grafico ax -t
I valori delle grandezze indicate nel grafico sono i seguenti:
v0 = 0.10 m/s, t1 = 100 s, t2 = 200 s, t3 = 300 s t4 = 350 s
c) Determinare la posizione del punto all'istante t4
v
+v0
t1
t2 t3 t4 t
-v0
Lunedì 28 marzo 2023 - Corso di Fisica Generale ing. Civile - prof. P. Lenisa
Esercizio 1
La figura mostra tre forze applicate ad una cassa che scivola verso sinistra di 3.00 m su un piano
lubrificato. I loro moduli sono: F1=5.00 N, F2=9.00 N, F3=3.00 N. Dopo lo spostamento a) quanto
vale il lavoro totale svolto sulla cassa dalle tre forze e b) quale è la sua variazione di energia
cinetica?
F3
F1 60°
F2
Esercizio 2
Un facchino deve portare una cassa di massa m = 30 kg attraverso il balcone di un abitazione che si
trova al piano rialzato ad un metro di altezza dal suolo. Gli si presentano due possibilità: I)
utilizzare una carrucola dal balcone, II) porre la cassa su un’asse inclinata di 20° e spingerla fino al
balcone. Si supponga di trascurare l’attrito tra la cassa e l’asse.
a) Quale è la forza che il facchino deve esercitare nei due casi?
b) Quale è il lavoro effettuato dal facchino? E dalla forza di gravità?
1m 30 kg
20o
Esercizio 3
Nel punto più alto di un doppio piano inclinato di altezza h e' fissata una carrucola di dimensioni e
massa trascurabili. Attraverso la gola viene fatto scorrere un filo di massa trascurabile. Ad un
estremo del filo è appeso un corpo di massa m1 che poggia sul piano inclinato di sinistra, all'altro
estremo un corpo di massa m2 che poggia sul piano inclinato di destra. All'istante iniziale m2 si trova
sulla sommità del piano inclinato di destra mentre m1 e' all'inizio del piano di sinistra. Determinare:
a) l'intensità a dell'accelerazione con cui si muove il sistema dei due corpi;
b) se sui due piani ci fosse attrito con coefficiente d’attrito µd quale sarebbe l’accelerazione dei due
corpi?
Si assuma nei calcoli: m1 = 1.0 kg, m2 = 8.0 kg, h = 1.0 m, a = p/4, b = p/6, µd=0.10.
m2
m1
a b
Martedì 29 marzo 2023 - Corso di Fisica Generale ing. Civile - prof. P. Lenisa
Esercizio 1
Due masse sono collegate da una fune di massa tracurabile, che scorre su una carrucola, pure di
massa trascurabile e priva di attrito. La massa di 5.00 kg viene lasciata andare, da ferma come
indicato in figura. Utilizzando il principio di conservazione dell’energia meccanica si determini:
a) la velocità della massa di 3.00 kg, quando la massa di 5.00 kg tocca il suolo,
b) Quanto vale la tensione della fune? (Qui bisogna utilizzare le equazioni del moto).
5.00 kg
h = 4.00 m 3.00 kg
Esercizio 2
Il sistema per lanciare la pallina in un flipper è costituito da una molla di costante elastica k = 1.20
N/cm. La superficie sulla quale si muove la pallina è inclinata di 10.0o rispetto all'orizzontale. Se la
molla è inizialmente compressa di 5.00 cm, determinare la velocità con cui viene lanciata la pallina,
di massa 100 g, quando abbandona il pistoncino. Considerare attrito e massa del pistoncino
trascurabili.
10.0o
Esercizio 3
Un punto P di massa m poggia su di un piano inclinato privo di attrito che forma un angolo f con
l'orizzontale. Il punto si trova in equilibrio sotto l'azione di una molla e di una forza f di intensità'
nota, disposta nello stesso piano verticale. La direzione della forza forma l'angolo a con la verticale.
Sapendo che la molla ha lunghezza a riposo l0 e costante elastica k, si determini la posizione
d'equilibrio e l'intensità della reazione offerta dal piano.
Eseguire i calcoli nel caso particolare m = 10.2 kg; f = 30 N;
f
Giovedì 30 marzo 2023 - Corso di Fisica Generale ing. Civile - prof. P. Lenisa
F
m
Esercizio 2
Un blocco di 10.0 kg è lasciato libero in un punto A di una pista ABCD, mostrata in figura. La guida è priva d’attrito
fatta eccezione per il tratto BC, lungo 6.00 m. Il blocco scende lungo la guida, colpisce una molla di costante elastica k
= 2250 N/m, determinando una compressione di 0.300 m, rispetto alla lunghezza di equilibrio, prima del momentaneo
arresto. Determinare il coefficiente di attrito dinamico µd nel tratto BC tra guida e blocco
3.00 m
6.00 m
B C D
Esercizio 3
Un blocco di 20.0 kg è connesso ad un altro blocco di 30.0 kg da una corda di massa trascurabile che passa attorno ad
una puleggia priva di attrito. Il blocco 30.0 kg è collegato ad una molla, di massa trascurabile, di costante elastica k=
250 N/m, come mostrato in figura, e il piano inclinato è liscio. Il blocco di 20 kg è tirato in giù lungo il piano inclinato
finchè il blocco di 30.0 kg è 40.0 cm al di sopra del pavimento, ed è lasciato libero da fermo. Trovare la velocità di
ciascun blocco quanto quello di 30.0 kg si trova a 20.0 cm dal pavimento, posizione in cui la molla non è in tensione.
Si assuma a=30° .
20.0 kg
30.0 kg
20.0 cm
a
Lunedì 20 marzo 2023 – Corso di Fisica Generale ing. Civile - prof. P. Lenisa
Esercizio 1
Una forza orizzontale costante di 10 N è esercitata da una fune attaccata ad un blocco di massa pari
a 5 kg che viene tirato sopra un tavolo. Sul blocco agisce anche una forza d'attrito di 5 N dovuta al
contatto con il tavolo.
a) Quanto vale l'accelerazione orizzontale del blocco?
b) Se il blocco parte dalla quiete, quale sarà la sua velocità dopo 3 secondi?
c) Quale distanza percorrerà il blocco in 3 secondi?
d) Quanto tempo impiegherà il blocco per percorrere una distanza d=10 m?
Esercizio 2
La figura mostra un blocco di massa m=50.0 kg trattenuto da una fune su un piano liscio, inclinato
di un angolo q = 30.0°
a) Quali sono i moduli della forza T applicata al blocco dalla corda e della forza N applicata al
blocco dal piano?
b) Se tagliamo la corda, il blocco scivolando accelera. Quanto vale la sua accelerazione?
c) Quanto tempo impiega la cassa a percorrere una distanza di 3m sul piano e quale velocità
raggiunge?
Esercizio 3
Due carrelli connessi tra di loro sono trascinati sul pavimento sotto l’influenza di una forza F=30 N
applicata da una corda. Il carrello anteriore ed il suo contenuto hanno una massa di 10 kg, mentre il
secondo carrello ed il suo contenuto hanno una massa di 5.0 kg. Assumendo che le forze d’attrito
siano trascurabili calcolare:
a) l’accelerazione dei due carrelli
b) la forza totale agente su ciascun carrello.
F = 30 N
Esercizio 4
Trovare la tensione di ogni corda del sistema descritto in figura:
45° 30°
T1 T2
T3
10 kg
Martedì 21 marzo 2023 - Corso di Fisica Generale ing. Civile - prof. P. Lenisa
Esercizio 1
Una moneta viene appoggiata al libro di fisica, il quale viene poi gradualmente inclinato.
Supponendo che l’angolo massimo formato tra il libro di fisica ed il tavolo prima che la moneta
inizia scivolare sia di 30°, calcolare il coefficiente di attrito statico tra la moneta ed il libro.
30o
Esercizio 2
Un operaio spinge orizzontalmente una cassa di 35 kg con una forza di 110 N. Il coefficiente di
attrito statico tra la cassa ed il terreno vale 0.37.
a) Qual’è la forza di attrito esercitata dal suolo sulla cassa?
b) Qual’ è in questa situazione la massima forza di attrito statica? c) La cassa si sposterà?
d) Si supponga che un altro operaio venga in aiuto tirando la cassa verticalmente verso l’alto. Qual è
la minima forza di alleggerimento necessaria perché la spinta di 110 N del primo operaio sia
sufficiente a spostare la cassa?
e) Se invece il secondo operaio interviene tirando anche lui orizzontalmente la cassa, qual’è la
minima forza di trazione che consentirà lo spostamento della cassa?
Esercizio 3
Un blocco di massa m viene lanciato con velocità iniziale v0 = 10.0 m/s dalla base di un piano privo
d’attrito inclinato di un angolo 30.0o rispetto all’orizzontale. Si tracci il diagramma di corpo libero e
si determini
a) l'equazione del moto;
b) l'istante in cui la velocità si annulla;
c) la posizione sul piano inclinato in cui la velocità si annulla
d) il tempo impiegato dal blocco per tornare alla posizione iniziale.
e) Cosa succederebbe se il piano presentasse attrito con coefficiente µd=-0.15?
v0 m
Esercizio 1
Due molle di massa trascurabile, di costanti elastiche k1 e k2 e lunghezza a riposo nulla, sono
collegate ad un corpo di massa m il quale si trova su una superficie orizzontale priva di attrito. Si
tracci il diagramma di corpo libero del sistema e si determinino:
a) la legge del moto del sistema;
b) la costante elastica della molla equivalente al sistema delle due, cioè della molla che dà
luogo ad un moto delle stesse caratteristiche.
k1
m
k2
Esercizio 2
Un pendolo semplice ha un periodo di 2.50 s. a) Quanto è lungo? b) Quale periodo avrebbe sulla
luna dove gL = 1.67 m/s2?
Esercizio 3
Un pendolo semplice, di 0.250 kg e di 1 m di lunghezza, viene abbandonato da una posizione
iniziale che forma un angolo di 15.0° con la verticale. Determinare a) l’equazione del moto, b) la
massima velocità, c) la massima accelerazione angolare e c) la massima forza di richiamo.
Esercizio 4
Un corpo di massa m1 si trova inizialmente alla distanza d dal punto P di un piano orizzontale. Un
filo, inestensibile e di massa trascurabile connesso a m1, passa su una carrucola e reca all'altra
estremità un corpo di massa m2. Sapendo che il coefficiente d'attrito dinamico tra m1 e la superficie
piana e µd, calcolare:
a) la velocità di cui e' dotata m1 quando raggiunge il punto P;
b) la tensione del filo.
(Eseguire i calcoli assumendo m1 = 8.0 kg; m2 = 2.0 kg; d = 4.0 m; µd = 0.1)
m1
m2
~
Venerdì 24 marzo 2023 - Corso di Fisica Generale ing. Civile - prof. P. Lenisa
Esercizio 1
Un'auto di 1500 kg che si muove su una strada orizzontale piana, affronta una curva di 35.0 m di
raggio. Se il coefficiente di attrito statico tra gli pneumatici ed il terreno asciutto e' 0.500, trovare la
velocità massima che l'auto può mantenere per affrontare con successo la curva.
Fs Ms N =
.
Ns my
:
N-mg =
& - N =
my
v
Es =
m . 22
-
R
fs
R
Esercizio 2
Un ingegnere vorrebbe progettare una rampa sopraelevata per una strada tale che le macchine non
debbano fare affidamento sull'attrito per affrontare la curva senza slittare. Si supponga che, in
genere, un'automobile percorra la curva con una velocità di 48 km/h e che il raggio della curva sia
50.0 m. Con quale angolazione dovrebbe essere sopraelevata la curva?
Esercizio 3
Un divertimento del luna-park di Amburgo (il rotor) consiste in un grande cilindro verticale che
ruota attorno al suo asse tanto velocemente che una persona, al suo interno, e’ bloccata contro la
parete quando il pavimento viene aperto. Il coefficiente di attrito statico tra la persona e la parete è
µs e il raggio del cilindro è R. Calcolare la velocità angolare e quella lineare del cilindro sulla parete
per evitare che la persona scivoli lungo la parete stessa.
(Si effettuino i calcoli per R = 5.00 m e µs = 0.400).
Esercizio 4
Due masse sono collegate da una funicella leggera che passa attraverso una puleggia senza attrito
come in figura. Il piano inclinato ha un coefficiente di attrito dinamico µd=0.10, m1 = 10.0 kg, m2 =
6.00 kg e q = 60°.
a) Tracciare i diagrammi di corpo libero per le due masse;
b) Trovare le accelerazioni delle due masse
c) Trovare la tensione della fune
d) Determinare la velocità di ciascuna massa 2.00 s dopo la partenza da ferme.
m2
m1
Università di Ferrara – Dipartimento di Ingegneria
Corso di Fisica Generale – Ingegneria Civile ed Ambientale- A.A. 2022-23 prof. P. Lenisa
LAVORO ED ENERGIA
L = f . ds = f ds cos a
Unita' di misura: Sistema Internazionale Joule =Nxm
Sistema tecnico 1 kgf m = 9.81 J
• Potenza:
lavoro compiuto nell'unita' di tempo
P = DL/Dt
P=f.v
Unita' di misura: Watt = Joule/s
• Energia cinetica
m v2
K = 1/2 =Emm2= Ser
• Teorema dell'energia cinetica
Relazione tra il lavoro compiuto da una forza e la variazione di en. cinetica
L = DK
Università di Ferrara – Dipartimento di Ingegneria
Corso di Fisica Generale – Ingegneria Civile ed Ambientale- A.A. 2022-23 prof. P. Lenisa
Forza conservative:
Una forza si dice conservativa se:
1. Il lavoro compiuto da essa compiuto quando il punto su cui agisce si
sposta su un percorso chiuso e' nullo.
2. Il lavoro compiuto nello spostamento tra una qualunque coppia di punti
A e B dipende solo dalla loro posizione e non dal cammino.
Energia potenziale:
LAB = U(A) - U(B) = - [U(B)-U(A)] = -DU
Conservazione dell'energia:
Esercizio 1
La figura mostra tre forze applicate ad una cassa che scivola verso sinistra di 3.00 m su un piano
lubrificato. I loro moduli sono: F1=5.00 N, F2=9.00 N, F3=3.00 N. Dopo lo spostamento a) quanto
vale il lavoro totale svolto sulla cassa dalle tre forze e b) quale è la sua variazione di energia
cinetica?
F3
F1 60°
F2
Esercizio 2
Un facchino deve portare una cassa di massa m = 30 kg attraverso il balcone di un abitazione che si
trova al piano rialzato ad un metro di altezza dal suolo. Gli si presentano due possibilità: I)
utilizzare una carrucola dal balcone, II) porre la cassa su un’asse inclinata di 20° e spingerla fino al
balcone. Si supponga di trascurare l’attrito tra la cassa e l’asse.
a) Quale è la forza che il facchino deve esercitare nei due casi?
b) Quale è il lavoro effettuato dal facchino? E dalla forza di gravità?
1m 30 kg
20o
Esercizio 3
Nel punto più alto di un doppio piano inclinato di altezza h e' fissata una carrucola di dimensioni e
massa trascurabili. Attraverso la gola viene fatto scorrere un filo di massa trascurabile. Ad un
estremo del filo è appeso un corpo di massa m1 che poggia sul piano inclinato di sinistra, all'altro
estremo un corpo di massa m2 che poggia sul piano inclinato di destra. All'istante iniziale m2 si trova
sulla sommità del piano inclinato di destra mentre m1 e' all'inizio del piano di sinistra. Determinare:
a) l'intensità a dell'accelerazione con cui si muove il sistema dei due corpi;
b) se sui due piani ci fosse attrito con coefficiente d’attrito µd quale sarebbe l’accelerazione dei due
corpi?
Si assuma nei calcoli: m1 = 1.0 kg, m2 = 8.0 kg, h = 1.0 m, a = p/4, b = p/6, µd=0.10.
m2
m1
a b
Martedì 29 marzo 2023 - Corso di Fisica Generale ing. Civile - prof. P. Lenisa
Esercizio 1
Due masse sono collegate da una fune di massa tracurabile, che scorre su una carrucola, pure di
massa trascurabile e priva di attrito. La massa di 5.00 kg viene lasciata andare, da ferma come
indicato in figura. Utilizzando il principio di conservazione dell’energia meccanica si determini:
a) la velocità della massa di 3.00 kg, quando la massa di 5.00 kg tocca il suolo,
b) Quanto vale la tensione della fune? (Qui bisogna utilizzare le equazioni del moto).
L S Fy =
ma = - 2+
mig
+
mea
D
80 & Fy Ma 2 mg mya
=
+
=
+ -
08 Y
y My Myg-meg m a
med
= -
-magg mi me
a =
-1
5.00 kg 2 =
ma -
m28 =
me8 PERCHE E Dinam
me
h = 4.00 m 3.00 kg
Esercizio 2
Il sistema per lanciare la pallina in un flipper è costituito da una molla di costante elastica k = 1.20
N/cm. La superficie sulla quale si muove la pallina è inclinata di 10.0o rispetto all'orizzontale. Se la
molla è inizialmente compressa di 5.00 cm, determinare la velocità con cui viene lanciata la pallina,
di massa 100 g, quando abbandona il pistoncino. Considerare attrito e massa del pistoncino
trascurabili.
10.0o
Esercizio 3
Un punto P di massa m poggia su di un piano inclinato privo di attrito che forma un angolo f con
l'orizzontale. Il punto si trova in equilibrio sotto l'azione di una molla e di una forza f di intensità'
nota, disposta nello stesso piano verticale. La direzione della forza forma l'angolo a con la verticale.
Sapendo che la molla ha lunghezza a riposo l0 e costante elastica k, si determini la posizione
d'equilibrio e l'intensità della reazione offerta dal piano.
Eseguire i calcoli nel caso particolare m = 10.2 kg; f = 30 N;
SOMMATORIA Di Ex 0
yo
=
FY a
↓
&
X
P Fp
f
,
Giovedì 30 marzo 2023 - Corso di Fisica Generale ing. Civile - prof. P. Lenisa
F
m
Esercizio 2
Un blocco di 10.0 kg è lasciato libero in un punto A di una pista ABCD, mostrata in figura. La guida è priva d’attrito
fatta eccezione per il tratto BC, lungo 6.00 m. Il blocco scende lungo la guida, colpisce una molla di costante elastica k
= 2250 N/m, determinando una compressione di 0.300 m, rispetto alla lunghezza di equilibrio, prima del momentaneo
arresto. Determinare il coefficiente di attrito dinamico µd nel tratto BC tra guida e blocco
3.00 m
6.00 m
B C D
Esercizio 3
Un blocco di 20.0 kg è connesso ad un altro blocco di 30.0 kg da una corda di massa trascurabile che passa attorno ad
una puleggia priva di attrito. Il blocco 30.0 kg è collegato ad una molla, di massa trascurabile, di costante elastica k=
250 N/m, come mostrato in figura, e il piano inclinato è liscio. Il blocco di 20 kg è tirato in giù lungo il piano inclinato
finchè il blocco di 30.0 kg è 40.0 cm al di sopra del pavimento, ed è lasciato libero da fermo. Trovare la velocità di
ciascun blocco quanto quello di 30.0 kg si trova a 20.0 cm dal pavimento, posizione in cui la molla non è in tensione.
Si assuma a=30° .
20.0 kg
30.0 kg
20.0 cm
a
Giovedì 30 marzo 2023 - Corso di Fisica Generale ing. Civile - prof. P. Lenisa
F
m
Esercizio 2
Un blocco di 10.0 kg è lasciato libero in un punto A di una pista ABCD, mostrata in figura. La guida è priva d’attrito
fatta eccezione per il tratto BC, lungo 6.00 m. Il blocco scende lungo la guida, colpisce una molla di costante elastica k
= 2250 N/m, determinando una compressione di 0.300 m, rispetto alla lunghezza di equilibrio, prima del momentaneo
arresto. Determinare il coefficiente di attrito dinamico µd nel tratto BC tra guida e blocco
3.00 m
6.00 m
B C D
Esercizio 3
Un blocco di 20.0 kg è connesso ad un altro blocco di 30.0 kg da una corda di massa trascurabile che passa attorno ad
una puleggia priva di attrito. Il blocco 30.0 kg è collegato ad una molla, di massa trascurabile, di costante elastica k=
250 N/m, come mostrato in figura, e il piano inclinato è liscio. Il blocco di 20 kg è tirato in giù lungo il piano inclinato
finchè il blocco di 30.0 kg è 40.0 cm al di sopra del pavimento, ed è lasciato libero da fermo. Trovare la velocità di
ciascun blocco quanto quello di 30.0 kg si trova a 20.0 cm dal pavimento, posizione in cui la molla non è in tensione.
Si assuma a=30° .
20.0 kg
30.0 kg
20.0 cm
a
Giovedì 30 marzo 2023 - Corso di Fisica Generale ing. Civile - prof. P. Lenisa
F
m
Esercizio 2
Un blocco di 10.0 kg è lasciato libero in un punto A di una pista ABCD, mostrata in figura. La guida è priva d’attrito
fatta eccezione per il tratto BC, lungo 6.00 m. Il blocco scende lungo la guida, colpisce una molla di costante elastica k
= 2250 N/m, determinando una compressione di 0.300 m, rispetto alla lunghezza di equilibrio, prima del momentaneo
arresto. Determinare il coefficiente di attrito dinamico µd nel tratto BC tra guida e blocco
3.00 m
6.00 m
B C D
Esercizio 3
Un blocco di 20.0 kg è connesso ad un altro blocco di 30.0 kg da una corda di massa trascurabile che passa attorno ad
una puleggia priva di attrito. Il blocco 30.0 kg è collegato ad una molla, di massa trascurabile, di costante elastica k=
250 N/m, come mostrato in figura, e il piano inclinato è liscio. Il blocco di 20 kg è tirato in giù lungo il piano inclinato
finchè il blocco di 30.0 kg è 40.0 cm al di sopra del pavimento, ed è lasciato libero da fermo. Trovare la velocità di
ciascun blocco quanto quello di 30.0 kg si trova a 20.0 cm dal pavimento, posizione in cui la molla non è in tensione.
Si assuma a=30° .
20.0 kg
30.0 kg
20.0 cm
a
Università di Ferrara – Dipartimento di Ingegneria
Corso di Fisica Generale – Ingegneria Civile ed Ambientale - A.A. 2022-23 prof. P. Lenisa
1
Università di Ferrara – Dipartimento di Ingegneria
Corso di Fisica Generale – Ingegneria Civile ed Ambientale - A.A. 2022-23 prof. P. Lenisa
Notazione
Massa totale: M = ∑mk
® ®
-
® (e) ® (e)
Risultante delle forze esterne R =å f k
® ® ® ®
L O = å l Ok = å r k ´ p k
rispetto al polo O
Momento risultante delle forze
-
® ® ® ®
M O( e ) = å m Ok = å r k ´ f
esterne rispetto al polo O k
1
-
® (i ) ®
Lavoro delle forze interne:
-
W (i )
= åò f k ×d r k
® (e) ®
Lavoro delle forze esterne: W (e)
= åò f k ×d r k
L FORE INTERNE SONO TUTTE COPPIE AZIONE -
REAZIONE /SESSO MODUL
,
VERSO MA Direzione
Nota: DIVERSA)
Nelle definizioni per i sistemi non compaiono né R(i), risultante delle forze interne, né
MO(i), momento risultante delle forze interne rispetto al polo O. Queste quantità sono
infatti nulle come conseguenza del terzo principio della termodinamica. Al tempo
stesso è presente W(i), ovverosia il lavoro delle forze interne, che come vedremo
contribuisce alla dinamica del sistema
2
Università di Ferrara – Dipartimento di Ingegneria
Corso di Fisica Generale – Ingegneria Civile ed Ambientale - A.A. 2022-23 prof. P. Lenisa
pk
rk
O
y
3
Università di Ferrara – Dipartimento di Ingegneria
Corso di Fisica Generale – Ingegneria Civile ed Ambientale - A.A. 2022-23 prof. P. Lenisa
®
®
dL A ® ®
= M A( e ) - v A ´ P
dt
I
I
-
Nelle applicazioni più importanti, che analizzeremo nel seguito del corso, si
® ®
verifica v A ´ P = 0 ed in questo caso l’equazione assume la forma semplificata:
®
®
dL A
= M A(e )
dt
4
Università di Ferrara – Dipartimento di Ingegneria
Corso di Fisica Generale – Ingegneria Civile ed Ambientale - A.A. 2022-23 prof. P. Lenisa
Si noti che alla variazione di energia cinetica contribuiscono tutte le forze e non solo
quelle esterne, come accade per le variazioni di quantità di moto e del momento della
quantità di moto.
5
INCASTRS
LIMITA
& FONZA GENERATA DAL VINGOLO
↳
N
-a
REAZIONI VINGLARI <N GDLIPOSTATIC
DI X
s
N DI REAZIONI VINGLARI =
M GDLISOSTATICA X&
⑧ x
2 sic , ↑
- -
INCOGNITE Università di Ferrara – Dipartimento di Ingegneria
E UAZIONE
PAND R
=
D Corso di Fisica Generale – Ingegneria Civile ed Ambientale - A.A. 2022-23 prof. P. Lenisa
3
I
SCER E
2 Ea
Dl
3onet
.
L
3 Ea
EQUILIBRIO DEI CORPI RIGIDI -
...
SCAR
#
Cenni alla statica del corpo rigido
=
& 1 ER . SCAR M2 =
&
N GDLIPERSTATICA
I
REAZIONI VINGLARI >
-o
DI M
EQUAZIONI SCALAR
R
[Due problemi per l’ingegnere:
3
-
un
-
I EQUAZIONI VETTORIAL =
MI -
Ci occuperemo del primo problema. (Il secondo verrà trattato nel corso di Scienza
delle Costruzioni). GRADI D' LIBERTE DI UN SISTEN /M PANAMETRI DI HECESSARI
1
Università di Ferrara – Dipartimento di Ingegneria
Corso di Fisica Generale – Ingegneria Civile ed Ambientale - A.A. 2022-23 prof. P. Lenisa
Ldi
Al REALISNI VINCOLARI > N GRADI Al LIBERTE= IPER STANDA
Al REAZIONI VINCOLARI <N GRADI Al LIBERTA= AOSTATI A
merzien vincontri =
GntAl I BERTA ISBSTATICAN
=
2
Martedì 18 aprile 2023 – Corso di Fisica Generale ing. Civile - prof. P. Lenisa
Esercizio 1
Ambra, che ha una massa di 40.0 kg, si trova ad una estremità di una barca di 70.0 kg e di 4.00 m di
lunghezza. Inizialmente la barca si trova a 3.00 m dalla banchina e Lucia vede una tartaruga sopra
uno scoglio vicino all'altra estremità della barca. Lucia si sposta nella barca per cercare di prendere
la tartaruga. Trascurando l'attrito tra la barca e l'acqua,
a) descrivere il moto del sistema barca-bambino
b) dove si troverà la bambina rispetto alla banchina quando sarà arrivato all'altra estremità della
barca?
c) Riuscirà Ambra a prendere la tartaruga? (Si assuma che si possa sporgere 1 m fuori dalla barca)
Esercizio 2
Una sbarra omogenea d'acciaio poggia agli estremi su due carrelli. La sbarra pesa 40 N, e' lunga 1
m ed un oggetto del peso di 60 N e' posto a 25 cm da un estremo. Quale sarà la reazione esercitata
dai due carrelli sulla sbarra?
Esercizio 3
Un'asta omogenea AB di massa m e lunghezza l, e' appoggiata su due superfici piane di attrito
trascurabile. Essa giace nel piano verticale, inclinata di un angolo q rispetto alla direzione verticale,
ed e' tenuta in equilibrio da una molla ideale di costante elastica k applicata tra il punto O ed il
punto B. Si determini l'allungamento Dl della molla e l'intensità delle reazioni offerte dalle superfici
piane. (Eseguire i calcoli assumendo m = 10 kg, q = p/6; k = 2.0 x 103 N/m)
A
[Fx 1 R F 0
o
-
=
=
q
[Fy= 0 -
Mg Re
+
=
&
[Mz
D
1 des er
Re - Mo d
=
+
sin
↳ BNACHOM
Re O B
E
ECASTIG
Martedì 18 aprile 2023 – Corso di Fisica Generale ing. Civile - prof. Lenisa
Esercizio 1
Una trave omogenea e' incernierata ad un muro. Un cavo connesso al muro a una distanza d sopra il
cardine e' attaccato all'altro estremo della trave. La trave forma un angolo di 30 gradi con
l'orizzontale quando un peso p e' appeso ad una corda all'estremo non incernierato della trave. Se la
trave ha peso P e lunghezza l, trovare la tensione del cavo e la forza esercitata dal cardine sulla
trave. Si eseguano i calcoli assumendo: P = 300 kgf, p = 50 kgf, d = 10.0 m l = 6.0 m.
X
d
*
l
30 IbRx
Esercizio 2 ↑3 Ry ↑
La figura rappresenta un noto gioco d’equilibrio ornamentale. Tutte le asticciole sono orizzontali,
hanno massa trascurabile e sono sostenute da ciascun filo nel punto che le divide in proporzioni di
¾ e 1/4 . Il pinguino 1 ha una massa di 4.8 kg. Qual’ è la massa degli altri?
Esercizio 3
L’estremità di una trave omogenea del peso di 222 N è incernierata ad un muro. L’altro estremo è
sostenuto da un filo nella posizione indicata in figura. a) Trovare la tensione del filo; b) Quali sono
le componenti orizzontale e verticale della forza che agisce sulla cerniera?
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Centro di massa
Nello studio della dinamica dei sistemi di punti materiali risulta utile introdurre il
concetto di centro di massa:
® ®
t
®
rC =
åm r k k
=
åm k rk
åm k M
·
è dotato di moto traslatorio con la stessa velocità del centro di massa (ed in genere
non è un riferimento inerziale).
I vettori posizione e velocità della k-esima particella nel laboratorio e nel centro di
massa sono legate dalle relazioni:
® ® ® ® ® ®
rk = rC + rk ' , vk = vC + vk '
z’
z
mk
E
r’k
rk C
y’
rc
x’
O
y
1
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piano
p
• Se il corpo omogeneo ha un piano di simmetria, il centro di massa giace su quel -
Ay-Meno
2
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® ®
Da rC
®
=
åm r k k
=
åm k rk ® ®
si ottiene: M rC = å mk rk che derivata rispetto al tempo dà:
åm k M
® ® ®
dr dr ® ® ® d rc ®
M C = å mk k = å mk v k = å pk = P . Ed essendo: = vc risulta:
dt dt dt
We ® ®
P = M vC
Kit
Cioè:
* La quantità di moto totale di un sistema di punti materiali è uguale alla massa totale
del sistema per la velocità del centro di massa.
In altre parole:
La quantità di moto risultante di un sistema di massa complessiva M è la stessa di un
punto materiale di massa M in moto con la velocità del centro di massa.
A QUANTITE DIMOTO TOTALE ® ® ® ®
e re
↳ Nel riferimento del centro di massa si ha: P ' = å mk v ' k =å mk v k - M vC =0
In accordo con il fatto che rispetto al riferimento del centro di massa il punto C è in
quiete. -
&- -
CENTROMSSA I
®
TENEMA dP
= M aC
®
&~CENTRO DI MASSA I
dt M
STA SEMPRE NECLA PANAROLA
DEFINIZIONE ENUNCIATO
[
Il moto del centro di massa è equivalente a quello di un punto materiale di massa
↑
uguale alla massa complessiva del sistema sottoposto ad un forza uguale alla risultante
delle forze esterne applicate.
X = & =
DENSIE LINEAR
dl
3
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Vogliamo ricavare la relazione che intercorre tra il momento angolare calcolato nel
laboratorio e quello calcolato nel riferimento del centro di massa assumendo C come
polo.
z’
z
mk
r’k
rk C
y’
rc
x’
O
y
Sia L’C il momento angolare risultante rispetto al centro di massa calcolato nel S.R. del
centro di massa e Lc il momento rispetto al centro di massa calcolato nel S.R. del
laboratorio, si ottiene:
® ® ® ® ® ® ® ® ® ® ® ®
L'C = å r ' k ´mk v' k = å r ' k ´ mk ( v k - v C ) = å r ' k ´ mk v k - å r ' k ´ mk v C = L C - 0 = L C
®
® ®
essendo ´ m k vC = å m k r ' k ´ v C e å m k r ' k = M r C = 0
® ® ® ®
å r' k
Cioè:
Assumendo C come polo, il momento angolare risultante (o momento risultante della
quantità di moto) nel laboratorio è uguale al momento risultante delle quantità di moto
relative al centro di massa.
®
Inoltre siccome nel sistema del centro di massa P ' = 0 , il vettore L'C è indipendente
®
dal polo ed è lecito parlare di Momento Angolare intrinseco senza dover specificare il
polo.
4
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Il momento della quantità di moto, calcolato nell’origine O del laboratorio è uguale, alla
somma del momento di quantità di moto calcolato nel sistema del centro di massa e del
momento rispetto ad O della quantità di moto P applicata in C.
® ®
Tenendo presente che P = M vC la seconda equazione cardinale può essere scritta:
®
®
dL A ® ®
= M A( e ) - v A ´ M v C
dt
Dove A è un punto generico non necessariamente in quiete nel sistema del laboratorio.
®
- v A = 0 (il punto A è fisso)
®
- vC = 0 (il centro di massa è in quiete nel laboratorio)
- A=C (si assume come polo il centro di massa)
Esso esprime il teorema del momento angolare risultante rispetto al centro di massa:
Se si assume C come polo, la derivata rispetto al tempo del momento risultante della
quantità di moto misurate nel laboratorio o nel sistema del centro di massa, è uguale al
momento risultante rispetto a C delle forze esterne applicate.
5
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® ® ® ® ®
Ricordando: v k = vC + vC ' che elevata al quadrato dà: vk2 = vC2 + 2 v C × v' k + v' 2 k dalla
definizione segue:
1 1 ® ® 1 ®
K=
2
å m k vk2 = MvC2 + v C × å mk v ' k + å mk v ' 2k
2 2
1 ®
å
® ®
Ed essendo åm v 'k = P' = 0 e K ' = mk v ' 2k si può scrivere:
k
2
1
K = MvC2 + K '
2
6
Giovedì 18 aprile 2023 – Corso Fisica Generale ing. Civile - prof. P. Lenisa
Esercizio 1
Determinare la posizione del centro di massa di un sistema di 4 sferette puntiformi, di massa m1 = 1g, m2 = 2g, m3 = 3g,
m4 = 4 g distribuite secondo la disposizione di figura. Si consideri la spaziatura = 1 cm
m1 m2
m3
m4
Esercizio 2
Determinare la posizione del centro di massa del profilo di figura costituito da segmenti di filo omogeneo . Si
esprimano le coordinate del centro di massa a partire dall’origine degli assi
Esercizio 3
Determinare la posizione del centro di massa del profilo di figura costituito da aree di densità omogenea. Si esprimano
le coordinate del centro di massa a partire dall’origine degli assi
O
Esercizio 4
Determinare la posizione del centro di massa di una lamina piana omogenea di massa m, avente la forma di un
semicerchio di raggio
y
dy'
y’ R
x
Giovedì 18 aprile 2023 – Corso di Fisica Generale ing. Civile - prof. Lenisa
Esercizio 1
I. Trovare il CM di una piramide retta alta h sopra la base.
II. Dimostrare che anche per un cono retto vale il risultato precedente.
Esercizio 2
Trovare la posizione del centro di massa di una semisfera omogenea di raggio R.
Esercizio 3
Trovare la posizione del centro di massa di un guscio semisferico sottile omogeneo di raggio R.
Esercizio 4
Determinare la posizione del centro di massa di una lamina piana omogenea di forma circolare
dotata di un foro tangente al bordo come in figura. Siano R il raggio della lamina ed r quello del
foro. Si studi il caso particolare di r=R/2.
Esercizio 5
Una scala lunga 12 m e di massa m = 45 kg si appoggia ad un muro a 9.3 m dal suolo. Il centro di
gravità della scala si trova ad un terzo della sua altezza. Un uomo di massa m = 72 kg sale fino a
che il suo centro di massa si trova a metà della scala. Supponendo che il muro (ma non il
pavimento) sia privo di attrito, calcolare le forze esercitate dal sistema sul muro e sul suolo.
Se il coefficiente di attrito statico tra scala e suolo e' µs = 0.4, fin dove può salire l'uomo sulla scala
prima che inizi lo slittamento?
h
Iz I'z I Is+ MoR
!
:
Iz =
= ml m(t
=
!
I. TEOREMA DEGLI ASSI PARALLELI
Il teorema degli assi paralleli pone in relazione il momento di inerzia calcolato rispetto
ad un asse che passa per il CM (ICM) e il momento di inerzia IP rispetto ad un asse
parallelo a questo, passante per un altro punto P.
Se M è la massa del corpo, d la distanza fra i due assi paralleli, questo teorema
afferma che
⑤I I P= CM+Md* Ec
2 =
! +
Ma]
↳
IENZIA
Il momento di inerzia di un corpo rispetto ad un asse che passa per il generico punto P
è la somma del momento di inerzia del corpo rispetto ad un asse parallelo passante per
il centro di massa, più il momento di inerzia del centro di massa rispetto all’asse
passante per P.
Dimostrazione
• Si sceglie un sistema di coordinate cartesiano, con origine nel centro di massa,
ed asse di rotazione parallela a z perpendicolare al piano xy, e passante per il
punto P di coordinate a,b.
• Si considera il punto generico di massa infinitesima dm, di coordinate x,y
• La distanza r di dm dall’asse di rotazione per P è espressa in funzione delle
coordinate cartesiane di dm e P
y
y
r dm r 2 = (x - a ) + ( y - b )
2 2
a P(a, b )
h b
CM x
O x
asse parallelo I =ò [(x - a ) + ( y - b) ]dm
2 2
´ ´
( )
I = ò x 2 + y 2 dm - 2a ò xdm - 2b ò ydm (
+ ò a 2 + b 2 dm )
(
I CM = ò x 2 + y 2 dm ) ò xdm = Mx CM =0 (a 2
+ b2 )ò dm = h 2 M
1
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Una lamina piana di forma arbitraria può ruotare attorno ad un asse perpendicolare
alla lamina stessa per esempio l’asse z o a due assi perpendicolari tra loro e all’ asse z,
per esempio gli assi x e y. Tra i vari momenti d’inerzia vale la relazione:
Iz = Ix + Iy
Dimostrazione:
z
dI z = R 2 dm = rR 2 dV
dI x = y 2 dm = ry 2 dV
dimostrazione
x
y dI y = x 2 dm = rx 2 dV
R
( )
y dm
dI z = r x 2 + y 2 dV = dI x + dI y
( )
I z = ò r x 2 + y 2 dV I x = ò r y 2 dV I y = ò r x 2 dV
Ed il teorema risulta direttamente dimostrato. -
> +
Iy
=
32
RISPETTO AD UN ASSE GENERIC
20 ->
I Im= Iy 02 1 Iycos B+
Fzcsp1=21xycsda Fyzaar/o=
=
= 2
2Ixzocop
by
Ax
2
I =
*
2
2
xdm = x dx = x [x] = = m
D
- = =
=
Iu = Ix cos2a + Iy cos2b +Iz cos2g -2Ixy cosa cosb -2Iyz cosb cosg -2Ixz cosa cosg (1)
Dove:
Ix, Iy, Iz sono i momenti d’inerzia del corpo rispetto agli assi x, y,z
Ixy, Iyz,Ixz sono chiamati prodotti d’inerzia e sono definiti da:
Dell’equazione (1) si può dare una rappresentazione mediante una superficie che va
sotto il nome di Ellissoide d’inerzia rispetto al punto O. La sua importanza sta nel
fatto che, una volta nota l’equazione di questa superficie relativa ad un generico punto
O del corpo, è possibile ottenere il momento d’inerzia rispetto ad una qualunque retta
passante per il punto stesso.
8
Con una opportuna scelta degli assi solidali al corpo, che indichiamo con OXYZ,
l’equazione (1) si può porre nella forma “canonica”:
ALFA
Y
2
BETA
z
GAMMA
2
(2)
In (2) IX, IY,IZ sono i momenti d’inerzia del corpo rispetto agli assi corrispondenti e
cosa’, cosb’, cosg’ i coseni direttori dell’asse u rispetto alla nuova terna. I momenti
d’inerzia IX, IY,IZ si chiamano Momenti Principali d’Inerzia e gli assi XYZ vengono
detti Assi Principali d’Inerzia.
Se poi il punto O coincide con il centro di massa i momenti principali d’inerzia sono
grandezze caratteristiche del sistema. In questo caso, gli assi principali d’inerzia si
chiamano Assi Centrali d’Inerzia o anche Assi Spontanei o Assi Liberi di Rotazione.
3
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Esempio: Nel parallelepipedo omogeneo i due assi ortogonali alle facce aventi area
minima ed area massima (assi x e y di figura), sono stabili, mentre quello ortogonale
alla faccia intermedia (asse z) è instabile.
--- - -
4
f - -
-
74
-x
200
/
/
270
-
I -D
I -
-
25
S
e
-
228
55
-
95