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LEZIONE 1 .

INSIEMI (
simbologia)
A ( insieme ) 7 esiste

IN numeri naturali # non esiste


'
1 : tale che 7.esiste un unico 1 esiste ed • unico

¥ Per 7 E A
appartiene
ogni
{ 7} E A 8¬ A non appartiene
↳ sottoinsieme ¢ o c ³ include ma non • ³ AEA stesso

}
ma

uguale 0 vuoto

impropri
operazioni fra insiemi

d es : A =

{ 1,2 ,
3
} B
{ 2,3 } ,
4

A ,
B

An :B : =
{ × / × E A
d
"
×
'
E B
} ANB =

{ 2,3}
e

Exixea9.j.EB3@3.DIFFERENZalNSIEMISTlCF
AIB tutti elementi di A elementi di B
³
gli tranne
gli

g Complementaritˆ
'
P ( dei E insieme
=
D insieme numeri pari dispari )
IN
'

=p (
e
insieme numeri naturali = insieme vuoto )
'
( Ac ) =
A

d
prodohocartesiano-AXB-sas.se
grati due insiemi A e B ,
l' operazione
prodotto cartesiano

• un nuovo insieme indicato P =


AXB

Gli elementi del nuovo insieme sono coppie ordinate del tipo (x y ) ,

dove il primo elemento appartiene ad A e il secondo a B


F- A × BEH ,
h ) ( 1. K ) ( 2. b) ( 2 ,
K)} X E A YEB
' B
f g
I VETTORI
"
IR = IR × IR . . .

³
prodotto cartesiano ± i suoi elementi
- si chiamano
n volte
vettori
1132 = IR x IR ³ il prodotto cartesiano non • pi• un numero reale

ma abbiamo delle coppie ordinate lxi , xz ) un vettore • una

n -

una ordinata di

Dal di IR la retta orientata


punto vista
grafico • numeri reali che

rappresenta un
punto
0 "

- corrispondenza nello spazio IR

1 : 1

'
IR invece • il piano cartesiano

¥ ( 1,2) ( 2,1

2 - -

'
IR = IR × IR × IR ³ ( xn , xz.is
) triplette ordinate di

↳ • lo spazio numeri reali

( 1
,
2 ,
-
3
) =
corrispondenza biunivoca
ad punto sullo
ogni
spazio corrisponde uno e

un solo 1133

"
IR ¥ ± vettore
" #
IR ( Xi , Xz ,
×
} , xu .
. .
) n -

up la ordinata di numeri reali


solitamente []
³ matrice

I vettori possono essere scritti anche in verticale ±


-

(1) ±
^
ORIGINE = ma solo componenti
nulle

a"
Io :
""

Ö
Ö:
IRS e
é?) e ?
-

Due vettori sono


uguali se e solo se

tutte le loro componenti sono


uguali =
e =

y ⇐A =

Yj
1 h
j = .
. . .

OPERAZIONI CON I VETTORI

Somma :
chiamo somma fra x e y, il vettore zeRn t.c.
" "
I ¥ E IR I IR t c 2
y ty ;
t Z E
; ×
= =
;
. .
,

I
Prodotto per uno scalare
"
scalare = non
appartenente a IR
³
"

I E IR a EIR a x =
7 E
"
IR t C a
yj ×
-
=

;
.

. .

J = 1 . . . .
n

(2) =L 6)
- - -

-
5 15
-

3 -

VE -352

( IR
"

,
t
,
.
) spazio VETTORIALE O LINEARE

Dotato di due operazioni con buone proprietˆ

chiamo prodotto di x per lo scalare alfa il vettore z=alfax t.c. zj=alfaxj j=1…n
1122
^

t p
y ± +
y

.
.

ladiagonale del
retta
parallelogramma se a ci
rimango
sulla

• il vettore z se sulla retta


a >e
sempre
ma mi allontano

dall'
origine
se ac o vado nell' altro

quadrante

COMBINAZIONE LINEARE i

Def .
Siano dati ¥ , ±
'
.
.
-
±
"
E IR
"
e ai .az . .
. .
ok C- IR .

chiamo combinazione lineare dei vettori × ? . . .


xk con

"
pesi ( o coefficienti ) an ,
a
z
. . . × × il vettore Y C- IR f. C .


"

tazxt
" '
¥ =
di ± . . . .

take = a ; ±
³
sommatoria

!!!!!!?

IIII
=
. te » un

C L CONVESSA
[ ¤)
. .

• una c. l . con pesi di . . . .


ok t .
c. :

¥ j )
¥
Xj IO = i . .
.
. n (
pesi e a 0

¥
é a
; = 1 ³ somma
dei pesi = 1

' = '
es :

If;) ! tf ) It } tf = =

¥ '
INSIEME CONVESSO
def .
sia a EIR
"
.
A • convesso quando tt ± ,# E A , ¥ a e [
o
,
i ]

± ( a) A
× t 1
7 E
-

^
e-

/
Ö!
C. L . Convessa di ± e ¥

Ö ::c:*
Ö::[Ö:[Ö:
.

all' interno dell' insieme


_

PRODOTTO interno ( fra due vettori)


"
I ¥ EIR I ¥
7 = ( ±
, y
) a ±
, y
> et y = =
,
-
alternative

± .

¥ = é ×
; 9
;
j = i

[ [¤ 2 C- 1) 4 2 12 prodotto interno
±
¥ = C- 3) C- 2) t .
t . =

Non proprietˆ =

legge di annullamento del prodotto


a .
b -

c .
d = O

a = o b = O d = o c = O

[ ) [f) 2 ti 2) o sono riuscita a ottenere


-
=
. = ³

o anche se nessuno dei

due fattori • nulla

quindi la legge non vale

Questi vettori sono detti ORTOGONALI

Il loro 0 anche fattore • nullo


prodotto • se nessun .
NORMA
Sia I E R? Chiamo norma Euclidea di I il numero Reale

HA
f- 7é
: =

:
=

E.
×

± -

[%) "7 "


VIéTE =p-14
/ / Il / rappresenta
la distanza di ± dall'
origine
^

d. =
ipotenusa
-

? D= i ( 7 a)2=11×11

:} 7
7( × ,
+

³
LY N
1

LE PROPRIETË DELLA NORMA

sono 3

1 .
11×-11=0 ed • = o se e solo se ± = O NON NEGATIVITË
"
¥ ± E IR

2 .
Positiva OMOGENEITË la norma di uno scalare -

un vettore •
"
¥ 7 C- IR ,
fine IR Il 7 ± Il =
1×111×-11
uguale al valore assoluto

3- DISUGUALI ANZA TRIANGOLARE dello scalare ¥


la norma del vettore
"

± ,
GEIR 111+1 Il = Il 7 Il + Il 911

2 . .
es ±
[} ] " 7 il = Ti

11 -
51 Il =
5 tu ³ la norma viene moltiplicata
per il valore assoluto di - 5

proprietà di disuguaglianza cauchy-schwaz


per ogni x,yeRn. |x*y|<=||x||*||y||
DISTANZA TRA VETTORI

é
" d' # 7) '

=/

: Ö .

del .
siano ± .
I KEIR
"
distanza tra due
chiamo distanza tra ± e
I vettori • la norma

il numero reale della differenzadei

dix ,
II. = Ile -
III vettori

PROPRIETË

HI
"
1 .
NON NEGATIVITË ,
1 E IR d ( ± , 1) Io ed • = o

se e solo se
I =
I

II. 1
"
2. SIMMETRIA EIR al LI ,
1) = di LI :X ) ,

3. Diseguali Anza triangolare VI. IEIR "


dice 1) ,
Ed CE , E) td LEI ) )

é :Ö:Ö:[
.

±
, ) e die ,
1) -

-
il ± -
In

± -1
[¤) " e In
NéI.pt
-
=
-
DIPENDENZA E INDIPENDENZA 05110

LINEARE

animiamo
Def .
Siano dati dei vettori ( SI ±
'

, ±
"

}) tale insieme si dice linearmente indipendente ( LI )

e
non tutti nulli tale che 2 a e
'
= e
;
j = 1

Si escludono a incendia

i vettori sono linearmente dipendenti se la loro C. l . • il vettore


nullo
C. L -

[¤ )
' '
"
I'
'
es : a , e t
are t .
. .
take = e I = = e

.
- - - -

(a) f)
-

/
1 2 2 O

a. + a. tas
-
1 3 8 o

metto sistema
i _
a
per capire se

i coefficienti sono 70

:{ /
Xi f- 2 La t 2×3 e- O I t TI 5×2 t
10×3=0

Ö: : : :
± "
Ö
:
-

soddisfatte di t 2 a. = .

contemporanea . .

{! ! ! ! ! !
-

Xzt 2×2 -
Xz = 0
infinite
( Lz E
soluzioni

R )

prova : - i

] ti -

[¤] t ( f)
¤) =

] t
%] = vettore meno
segua
pesi numi

sono vettori L .
D .


I le

1! .fi
di O

Ö
=

al a *
il . . !! Ö Xz = 0

Linearmente indipendenti
TEOREMA

::
sia S
¤ }
'
"
= e ,
. . .
xk ,
E R tt ;

ÖÖÖÖÖÖÖÖÖÖÖÖÖÖÖÖ:Ö
C. L .
dei Rimanenti .


¥:) a-
'

i = = Ö

insieme per forza


00 se in un insieme di vettori c' • il vettore nullo ³ LINEARMENTE DIPENDENTE

proporzionalitˆ
¤
¥ fra vettori lineare dipendenza • SINONIMO di

solo per 2

¥ la collezione dei vettori fondamentali in R


"
• linearmente dipendenti

Se vettori b. I. vettori
¥ una collezione e L.de
aggiungiamo rimane LD .
.
Se • e
togliamo
rimane LI .

SottoSPAZI VETTORIALI


(! ) ¥
A% [¤ i , vero
!
'

non • linearmente dipendente degli altri .

I : I =

tl
il vettore ±
?

dipende
linearmente
dagli altri
^
Xz

b. =/ / ¢) }
2

es : :
± EIR ± = a
,
a EIR retta passante per l
[I

\
e per

"

combinazioni lineari di _

é]
X .
Va =/ ± E IPI / ± =
a
[ :) ,
a EIR } algebricamente • uguale
a
prima , graficamente
• una retta passante per e e il

vettore [i ]

V, =
{ e EIR
'
/ E =
a
[ é) '
t
p
'
,
×
, PER } collezione di tutte le C. L .

e e
dei due vettori assegnati .

Graficamente si tratta di un

il piano passante per l'origine


e i due vettori

sotto insieme

Def .
di sottospazio vettoriale V @ IR
"

"

Un sottoinsieme Vdi IR
"
si dice sottospazio vettoriale di IR quando

¥
¥ A y ,
E V It y E V CHIUSURA RISPETTO ALLA SOMMA

¥ ¥ ± E V ¥ X E IR X X E V CHIUSURA Rispetto Al PRODOTTO PER UNO SCALARE


,

APPARTENGONO COMUNQUE AL sottospazio

sottoSPAZIO E BASE

come sono fatti


¥ in IR ci sono due sottospazi vettoriali :

L' origine ( un insieme che non contiene l' origine non • un sottospazio vettoriale

IR
'
¥ in IR : l'origine

DI

tutte le rette passanti per l'origine


'
¥ in IR : l' origine
'
IR

Piano passante per l' origine

tutte le rette passanti per l' origine


SPAZIO VEIT .
GENERATO

{ }
"
Siano dati vettori S
'

±? # E IR chiamo s v. di IR ? da S l' insieme


i =
e ,
.

generato

{± le é }
"
V : = EIR = a E
'
sa ; e IR
;
,


"
7 • la collezione di tutte le c. l . dei vettori e ±
,

¥ S prende il nome di sostegno di V


' '
I vettori di V
'
¥ e ,
e ,
e sono i
generatori

Ogni "
sottospazio V. di IR pu˜ essere generato da un numero finito di vettori
D L D
(
. .

Va : =
{ ± e M' 1 ± =
a [é tp Etto }
↳ non
aggiunge nulla dunque • inutile e
ottengo

ci˜ che ottenevo anche in vs

Vs : =
{ ± E 1133 / a [é] t
13 £8] } ottengo solo una retta
passante per l' origine

NON un
piano

Se generatore che • linearmente dipendente dagli altri • inutili


aggiungo un

det di BASE insieme minimale mi servono tutti i


p gen .

"
Sia VER V di vettori
un suo sottospazio vettoriale ,
chiamo
BE di un insieme
'
"
± ,
± ! E IR t.ci

¥ • un
sostegno di V ( attraverso C. l )

¥ • linearmente indipendente ³ per aggiungere qualcosa in pi•

↳ LƒIL

un piano ed • linearmente dipendente


↳ non genera
"
R • sottospazio vettoriale che ammette una base ,
se contenesse

solo l' avrebbe ammesse


origine non ne

BASE CANONICA DI IR" : sono i vettori fondamentali


"
di IR • E.
'
.
. . .
.
"

ALé
-

s“ -

"

I E IR = X, • t ×
,
• t .
. . txnen

TEOREMA

Ogni IR
"
base di un S V. .
di • costituita dallo stesso numero di vettori

Def .
DI DIMENSIONE

Sia V un 5. V. di IR
"
,
chiamo dimensione di V ,
il numero di vettori che

costituisce ciascuna sua base

DIPENDE DAL NUMERO DI COMPONENTI DAL NUMERO di ELEMENTI DELLA

PROPRIETË DELLA BASE

d Ogni base S di un 5.V. di IR


"
• costituita da un numero finito di elementi

g
s.io:9?:.:::::::n:i.::nsienei
"

f Sia V un 5. V di IR Se dimv K sottoinsieme di V costituito


ogni
. =

da pi• di K vettori • L D . .

.in:0?::::::eecnesieraa
!Ö:Ö
"
¥
ogni base di IR • costituita da n vettori

(
a dim IR
"
=
n ¥ n • il numero massimo di vettori L I. di IR
.
"

"
¥ n vettori L 1 . .
di IR costituiscono una sua base
PROPRIETË DI SCRITTURA UNICA DELLE BASI

TEOREMA

¥ }
"
Sia V di IR S
' '
"
base allora elemento
un s .
v ,
e sia =
,
e , una sua ,
ogni
± E V puo essere espresso in un solo modo ( unica scelta di pesi ) come c. l .

degli elementi della base si

dalla proprietˆ
segue prima

:{ éI f. [8) }
'
ex : IR S della base i. e . la base •

sostegno di V

= - s
!) ttf ! ) MI] +

e. conseguenza della proprietˆ


della base ie della b. 1
?
¤]
.

/ genera il pavimento mq @ non • ¢ .

2 -

3 0 ±

1 -4 1 ⇐

pi lˆ! Il E zittiti »
I
t
IIII -

I tutti ti

IN
coordinate
LE MATRICI
le matrice sono caratterizzate da 2 numeri naturali che rappresentano l' ordine della matrice

A m -
n ³ numero di colonne - > di ordine (m ,
n)

1
mettero di
righe

indice di
riga i. 12.3 es :
fiorino a

%; !
a

es a indice di colonna 1,2 a 32 VI


:
¥ ³ j = =

trans posto
³

i vettori sono delle matrici : [ × × .


in ]
!
-
.

n
! . . .

-
sono matrici

diverse

possiamo vedere matrice accostamento di vettori colonna


una come
riga o . . .

( Pi )

=/! ;)
[³ 4] [o »
riga
=

.
'
± colonna ( IR )

La sotto MATRICE

scegliere delle deiie colonne


righe e

¤ ,
%! ! p p
±
¥!
[ 36 ]

MATRICI QUADRATE sono matrici con lo stesso numero di righe e colonne

Definizioni che
valgono solo per le matrici quadrate

=/! ! ¤! } ]
1 O 0

*
Diagonale principale # Matrice identitˆ I
¥
,
,
=
1

0 O I

=/} ! !!
"

* Matrici diagonali fin * Matrice simmetrica se a = a; i V-j.i-i.in

A =

[1%1] ³ La

Funge
diagonale principale
da asse di

simmetria .
OPERAZIONE DI TRASPOSIZIONE

A mxn - At
n
=

.
A
m
'

( prendo le righe della matrice A e le faccio diventare colonne in at


)
± Ö) Ö:

PRODOTTO PER SCALARE

A Ellllm ,
m ) a EIR

Ö: ti
a

:p : I: :
PRODOTTO FRA MATRICI

m
A. 13
.

qq.in
=

M
(
-
n
=
[ 2
? f) ci
;
=
• . dove • • la i -
esima
riga di A i = i .
. - m

³ CONFORMABILI é • la J -
esima c- sonno di B J =
1 . . . n
= n .

righe ,
PER

prodotto

[ ] } ?! ! é }
-

A =

!! B =

Ö : :c . i :c :)
7

é é TI
' ' "
= ( 2
,
-1,3 ) a =
( o
.
1
,
-2 ) ( µ = .

Cz ,
=
E . b

' -
( '
TI
'

) b ) I ¤
b = ( 3
,
-
2
,
o = 2
,
1
,
1 b -
_
( 0,2 ,
-3 ) c 12 = .

czz = .

TI
BI
'
13
?
C. 13
=
E .

( 23
=
}
.

[µ =
prodi .
interno tra a.
'
e TI ³ é I . =
(2 -1,3 )
,
.
( 3 , -2,0 ) = 6+2=8

( 12 = é te . = (2 ,
-1
,
3) .
( - 1
,
1
,
1) = -
2 - 1 t 3 = 0

( 23 tal b) ( 0,1 )
"

_ =
,
-2 . ( 13 =
a .
bs = ( 2
,
-1
,
3 ) .
(o ,
2
,
-
3) =
o -2 -
9 = -
11

( o ,
2 - 3) =
o t 2 t 6 =
8 ( 21
=

E
'
.

TI = (o ,
1 -
2 ) .
( 3 -2 0 ) =
0 -
2 = -2
, , , ,

( 22 =L ¥ . = ( o
,
1
,
-2 ) .
( -1 ,
1
,
1) =
o a 1 -
2 = -
1

*
LE NON PROPRIETË
¥ Non vale la simmetria del prodotto come valeva fra vettori A -
B ok MA B- A
2. 3 3.3 3- 3 2.3
-
-

non conformabili
Per prodotto
2
¤ ,
=

¤ , ?
! ¥ ,
=

,}
-

NON SONO UGUALI

ELEMENTO NEUTRO = Ha EIR a × =


xa =
a solo 1

- Esiste per il prodotto tra matrici ? si

-
é unico ? IN GENERE NO !

L' e. n .
esiste ma solo quando A• QUADRATA

¥ A Elle (m ,
n )

AI =
IA =
A
m.nO@nm.mOm0.nm.n
-
A NON é
QUADRATA

Caso particolare di prodotto tra matrici ³ PRODOTTO MATRICE .


VETTORE

A
I ± eri

Iíé
³
vettore scrivere in
voglio

¥ :-. ! "
: Ö: : : matrona

- - -

-78
ho scritto la stessa cosa

* %) Xi 1-
%) ×, +
(f) ×
,

=L
Xi , Xz ,
×
,
E IR quindi si tratta di una C. L

¥¥I¥%j?%adircneb•lac.Ldeecdonr
DETERMINANTE uno strumento fondamentale
Data A quadrata Solo matrici
de .LA = IAI • un numero IR associato ad A quadrate ! !

A fa] dieta =
a

A =

g) det A = ad -
bc es :
detto }] = 3.2 -
(-5-6)=36

Prodotto della

ÖÖ:[
ai

% %?
'

Regola di sarrus :
t t t

% } !) ; ;
* det A = -12 to t C- 2 ) -

[ a + ( -

6) t C- lei ]
t t
e a.
Ö . .. ¡ ¡ ¡ ooo

IIII ?

copio le prime
-

14 A 10 = -
4
2 colonne

es : n =3

¤ ¤}! }
'

A data ( -2 C- 3)) 3+2+3=8


=
'

= 0 to t 3 -
to t

n > 3 la
regola di sarrus.NO/VVAlEJ ³ TEOREMA DI
Lapl
Def . MINORE DI UNA MATRICE
( re H )

{ }
.

Sia A m .
n . Chiamo minore di A di ordine K dove K • ⇐ minimo m
,
n

il determinante di sottomatrice quadrata di A di ordine K


ogni

es : det
f) =

'
-2 • un minore di ordine 2 di A

³ sono sottomettili di A
-

ˆ3)
"

dat .
I
=
5 altro minore di ordine 2 di A

Def MINORE COMPLEMENTARE

Chiamo minore di A dell' elemento a i ; della matrice A quadrato di ordine


comp
.

n ,
il determinante della sottomarca di A ottenuta eliminando da A la
riga
i e la colonna )

es : A minore complementare di aria


ma
=
=

rimane una sottomettilo di ordine 2

detti 9) = e
Def . COMPLEMENTI ALGEBRICI

Sia A una matrice quadrata di ordine n . Chiamo complemento algebrico


i "
dell' elemento aij di A il numero reale di ; : =L 1) -
.
mi ;

dove • il di
mi ; minore complementare aij
determinante della sottomettilo di A ottenuto

es : q ,
=
" mia
±
= -

e eliminando la colonna e la
riga di ai
;

↳ serve solo
per capire il
segno ma alla fine si tratta del minore

complementare

ƒsaˆa=é. =a¥%Öíí
Def ,
ricorsiva di DETERMINANTE

sia A quadrato di ordine n .


Se n =
1
,
A = [a ] ,
det A =
a

Laplace ±
Sen 22 ,
data =

é ,
an
;
.

an
;
dove an ; • il camp .

algebrico dell' elemento an ; di A

Xp
¡
0 t L 1)-
'

l 3)
-

t 5 .
1 = 8

Si tratta di un prodotto interno


%;) ! ;) .

giˆ d' 2 Posso non calcolarlo perchŽ • ¥ o

1)
0 -
3
A
es : =

µ1 1 2 O

¥
E io ; e

"" ""
¡ ¡" "
""
""

" "

"" " ¥ Piace ± )


Sia data An .
n .
Il data • pari al prodotto interno fra una linea di A

(o )
una
riga o una colonna e il vettore che colleziona i
complementi algebrici
degli elementi della linea selezionata ×, .
ai txz.az t ×
,
¡
a
,

SCELGO LA COLONNA 2 PERCHƒ DEVO CALCOLARE SOLO DUE COMPLEMENTI ALGEBRICI


>

detf} ?;)
"

lui -12+3+3 -8

µ ; ;) ? ?
-2
a. a = =
.
=

Ho usato sarrus !
"
?
xsz =L il-

det = -

[ 8 ti -

C- 2 +
6) = tu

dette =
42 .
O t
azz . 1 t a
32
.
C- 1 ) t ¥
a z
0 =
-8 -11 =
-

19
TEOREMA

:::Ö:ÖÖ
:ÖÖÖÖÖÖÖÖÖÖÖÖÖÖ::
quindi se no 3 vettori

I L L l L D
'
D
per capire
'
es :
± ± =
. .
se sono . . o .

formo una matrice e calcolo


A =
} !) data = zu -
u +12 to -

6 -
32=0
il determinante = o L D .

t o L I
I é
.

es : ⇐ i. i .

Se sono L D . . allora uno dei

A- í data = 1 toto -
o
-

o -

o -
o =
e * o
3 vettori pu˜ essere espresso
C. L
come degli altri due

se sono LI allora no
'
es : ±

A
=/! ! ! ) ³ •
rettangolare - - '

come faccio ?

per capire quanti vettori sono

serve uno strumento linearmente INDIPENDENTI


A
calcolo il
rango di
Def .
RANGO DELLA MATRICE

Sia data Amxn di A il massimo di colonne L I di A


chiamo
rango numero .

t ( A) ra r modi per indicarlo


; ,

A mxn ¥ numero max di colonne L I..


di A coincide con il numero Max di
righe
L I di A
-
r • l' ordine della sottomettilo
il determinante
{
cui
}
calcolo
( se
di
¥ r (A) E min
rango pieno)
=
m n
,
1 Solitamente r =
2

TEOREMA -
Sia data A mxn .
Il r (A) =
r se e solo se A ha un minore di ordine r non

nullo e tutti i minori di A di ordine rti sono nulli ( tutti i minori di ordine sr sono

nulli ) dat
I ¥) -
5-28-7+30=0

es : A
=/} { ¥] res

det
(perch•

E
'
Io
ho solo 3 cotone )

rzz
dei

detti! !)
=

=
-
e tu

-1
-7-6=0

tuo -5 -4=0

I} }]
"

det I = -
3 -
stile t 7 -
is t 2 = o
, , ,

r =L
es :

!! ! !
UN VERO
PARTO

PROPRIETË DEL DETERMINANTE ( alcune )

¥ data # o se e solo se
righe / colonne di A L .
I .

¥ detto = o se e solo se
righe / colonne di al D - .

se A ha 1 colonna tutta fatta di zeri allora data


¥ una
riga o
=

Se A ha ad un' altra det A


¥ una riga 1 colonna proporzionale sua riga 1 colonna allora =
o

¥ Se 1 colonna • di 2 1 colonne di A allora data


una
riga somma
righe = O

¥ 11 data coincide con il detat ( trasposto )

¥ teorema di Bidet

A. B nxn
,
det [ ABJ '
data -

det B

¥ sia D
diagonale ,
allora detti =

é d;
;
= dai -
d
»
.
d
»
. . .

dnn prodotto delle componenti


della diagonale
es : D=
é detd =
3. s -
A = -
so anche se •
triangolare! !
vale anche per te :

Matrici triangolari ,
Ö: iii. Ö::[
ione

% !!
"

" data .

es : A
=/ ! ! data =3 -
C- 2 ) -
4 = -24

matrimonio
II.at?.:::en;;:j:::eta--osiaicecne
ALGORITMO PER IL RANGO DI UNA MATRICE

%! !! ! ! ! ! detti o quindi re

7 E 3

ALGORITMO DI KRO NECKER

Sia A mxn .
rla) =
r se e solo se A ammette una sottometti ce B rxr con detb 70

e tutti i determinanti delle sotto matrici quadrate di A di ordine rti ottenute

accostando a B una
riga e una colonna di A tra quelle escluse da B sono nulli

sarrces
89
¥

[í ! ]
re di

B =
devo creare una 3×3 con
righe e colonne det
}} ¤ ;) 7 = 12-2-10=0 se fosse
avrei trovato
3×3 non
stato

nullo
un

.
io

minore

Av re i
escluse concluso che fosse 3
"

¤
" " devo cercare

de g + a. µ = ,

sono tutti nulli allora 7 = 2


±

osservazione una sia Amxn .


il rango di a. • i. ordine
det
[! ! =
ototu -
(0-4+8)=0

massimo dei minori non nulli di A

¤;]
es :

! ! { 9)
soHomatricediordinednenonnuila@percne.no
2 to
det perch• ho
'
una

Uso Honecker ( orlo la 2×2 )

¤
3 colonne

(• il minimo
de = ot 0 to -
( -2 t 2 to ) =
O
tra 3 e 5)

det
[¤ = 2 to to

Allora
-

r
l -2+1 ) =3

= 3
70

PerchŽ dev' essere E 3 e 23


perch•
3 non
no

nulla
una sottomarino di ordine

Esercizio

ai ! !
! ""
Ö:: : : :
2. uso subito kronecker con una 2×2
!! !! !))
es k i -
i se ho AI =L e

%
'

A det = 2K -3 -
K = o A presenta un parametro K
,
il sistema lineare ammette

"
(A)
4, = =

¥-5 ? soluzioni se r = r LA :b)

quindi ³ Per trovare i valori

K et -1 V K # 312 r =3 di K per cui il sistema ammette

se invece K = 312 soluzioni non faccio il sistema

[! }! !!}
" ma calcolo il
rango di A e

A- =
re 3 Uso kronecker A :b
.

Attraverso il determinante

trovo per quali valori di

%
dei
%) # o rzz

Lí; ; ;) = o K il
rango

dia

:b
= o # dai

"
?
"
Ö !! -

¥ - est +

se K .
.

. Per K = 312 r =3

A
í) res uso Kronecker

detti .
o rzz del
! !) .

-
o

del % }} =
1 -

6+0+2+3=0

l' ho orlata in tutti i modi possibile e il det • sempre nullo : concludo che r = 2

¥ Se rt -1 r =3

¥ Se r = -1 r = 2

⇐ Ö *
f) ⇐
I :)
QUANTI VETTORI L .
I

±: Ö .

± ⇐
µ ± :L! ! ! !)
?
data = 2k -
6 -
2K +2=0

Se K¥2
?
¥ il K f- 1 f- 3 LI K -

K -
2=0

(K -
2) ( kt 1) = o

¥ Se K -
2 r = 2 K = 2 V Il =
-1

A- =

!} { } ,
uso kronecker det
[ f) to rzz

˜et
! ! !) -

! ! ;)
"

¥ Se K =
-1 r =3 det -8-10+2=0
-

fi ! ! ! !)
a. F- 2

;
usoKroneckerdeeffjfxorz2@SeKt2ho3veHoriL.I
detf; ¤)
'
¥ se 14=2 ho 2 vettori I .
= o

deII' non

7 =3
MATRICE INVERSA E SISTEMI LINEARE

1- mxn

Ima -
-
Aln

Anxn ] ! l' elemento neutro per il prodotto : In

In A =
AIN = A

¥ A + o 7! e tic .
1. a =
a. i = a

PROPRIETË DI ESISTENZA DELL' ELEMENTO NEUTRO

7! ' '
+ a to ˆ f. c .
a- i. a = a. a- = 1

matrice quadrata
y
7! A- i.
' '

HA nxn A- f. c .
A -

A- =
A =
In .

A # [ ] o

MATRICE INVERSA

Sia
'

Anxn ( sappiamo che l' elemento neutro • unico ) ,


chiamo inversa della matrice a la matrice A- nxn
( quadrata )

tic .

' '
A- A =
A A- a-
In

TEOREMA

Sia Anxn ,
A # [03 .
A • invertibile ( ovvero ammette matrice inversa ) se e solo se data 70

/
Sia Anxn ,
A # [ o ] ¥ A non • invertibile
SSE

Ö: : : Ö:
Ö .

SSE

r (A) n A •
singolare
=
¥ ¥
SSE

A ( datato )
¥ e- non
singolare

Te o r e m a

Sia anxn t.ci datato .

'
Allora A- esiste ed • unica
come determinare una matrice inversa ?
\

-
-
'
=
-
1
.
A
+
At = (a
#
It
data
*
A- di A
• la matrice che contiene tutti i complementi algebrici degli elementi .

es : a- =

! ! ;) Ë ?

A
calcolo i

detto =
6 -3 =
complementi algebrici
3 to ( con sarrus ) la matrice •
degli
invertibile
elementi

_
di 7

matrice che
a
"
=
c- iI
"
.

detti :] =3
azz = C- 15
"
-

detto }] = 6 I det esclude riga e


"
colonna dell'
di
" "

x. , =L il
-
.

detto =-3 a » = C- .

detti ;] =
2 -
elemento -

iI
' +3 "

× ,}
= C- d) .

detti !) =
-1 a
} ,
=
( - .

detto} ) =-3

it
"
" ?

az ,
=L -
.

dette }) =-3 a
} ,
= C- il .

detti!) =3

lui
"

tengo una matrice formata a } , = .

detti :) =
2

dai complementi algebrici


*
%: ³a
Ö Ö::Ö:ÖÖÖÖÖÖ:* .

per verificare
risolvo con la formula >
µ

:* est! ! é ;) =/! !
'

A- a aˆ
'

tˆ '
%:
= . -
-

/! ! ;) !! ! !! iii.
« omnes
'

ai b [ = 1 -
1 -

113 ]

d' = [110 ] b
?
=
[ -
1 2 213 ]

é = [o - i 3]
é = E i i 213 ]

é
' '
( µ
= .
te = 2 to - 1 = 1
Cz ,
=
¤ .

¥ = ti -1 = O C } ,
=
23 f .
= ti -1 = o

Cia =
e
'

E
'
=
-272 =
o
Czz =
é ib
?
=
-1 t 2 =
1 C.
32
=
?
?
.

é = -2+2=0 7 verificata
' '
b)
'
b ?
'

C. 13
-

la = 0 ( 23
= d .
= -1 71 =
0 ( 33 =
z -
= o -1 t 2 = 1

TEOREMA

Siano A ,
Bnxn invertibili ,
allora il loro prodotto • invertibile e

-
'
' '
Cab ) = B- Ë

detta B) =
data .

detto
IO HO
Sia A invertibile : datato
'

A- .
A =L matrice identitˆ

'

detta A) edet I
-

'

detti .
data =
1

1-
'
data
-

data

SISTEMI LINEARI

Ultima mezz' ora lezione del 1411012020


SISTEMI LINEARI

scrittura in forma matriciale

± =
E

-
mxn matrice dei coefficienti
n

I =
vettore delle incognite ± EIR
"

I = vettore dei termini noti I EIR

impossibile ? es : 2
-

± = E determinato ? ( 1. sol ) .
es 1 Come saperlo a
priori ?
possibile ?
indeterminato ? ( sol -
ao ) es 3

TEOREMA di ROUCHƒ -
CAPELLI

AI =L • possibile ?
Se e solo se

¥
-

± =D •
possibile

a? an
gatta
- -

¥ =

b-
¥

esistono dei pesi Xn . xz . . . .


xn che permettono di esprimere come C. L delle colonne di _
-

¥
b- • LD .
dalle colonne di - -

¥
r (a) et in A vi sono r colonne linearmente INDIPENDENTI
-
numero Max di colonne L .
I. di -

Ai:b =

Iaia ! . . _
a
"
!
.
I rla :b ) r
'

mxcntn )

t
'

sono le colonne L .
1 in ít ! E

ri -
) = rtaitˆ

teorema R -
C

Sia dato il sistema lineare -


± =D ,
-

mxn
,
E EIR? E EIR?

'

Il sistema •
possibile se e solo se reale r A :b

Esempio 1 : -

{ -
× -

y -
2=-1
I ± = - % sistema
xk ha una
possibile
sola
e

soluzione
determinato

312
-
.

1
- 1 1

det -1/+1/-2/771 (a)


-

2 1 1 -
= -
2 # o r =3
3×3
-
1 -
1 -
1

2
× Y

-1 -1 1 2

- íb = 2
i 1 1 r ( A b) E min
{ 3,4 } =3

-1 1 1

Sistema
- -
-1

-
rlaterca :b ) =3 Possibile
,
±
r ( a :b ) =3 =
rca )
Esempio 2

{ é}! -
× t y
-
2 =
! ,

1
impossibile

1 -

1 1 -

A 2
2 -1
b
-
1
3×3 -
1 1 -
1 1

- -
-

data 11-2+2-1 2-2=0

}
=
-

REZ

r (a) =
2
-1
dati * o rzz

Ö
1 -
1 1 2

ti:b =
2 -1 2 1 ZERIA :b ) E 3 =
min
{ 3,4 }
-
t
1 1 -
1 1 Almeno =

3×4
-

RCA )

Uso kronecker
1 -
1 1

det IO - darlo - a
det = o
a -
i 2

{ orlo
-1 1 -
1

I -1
2

dee 2 -11 Io
-
1 1 1

+ ( a :b ) =3 # zar (a)

Esempio 3
a

}
+2=2 Possibile indeterminato
:[
± -3

+22 = 1
y -
× -
1
- -

-
2×+29-22=-4

-1 -1 1
2
-

±
2 -
1
2 { =
i

-
4
2 2
-
-

.
z

data = o re 2
A

detti ] # o
razr ra -2
-

1 -
1 1 2

A ! E
La :b )
=

a. era 2£ . =3
-
2 2
-

2 -
4 ,

Uso Honecker -

}
1
-

I]
Orlo
del to - a dati -

e = O

¤ orlo

T. i r il 2 -
2
rla :b ) -2
-
-
rla ) sistema possibile
2 -
i 1 IO

det 22
'

-4
COROLLARIO R -
C

Sia AI =
A. Amxn possibile ,

¥ se n =p (A) il sistema • DETERMINATO

¥ se nsr (a) il sistema • INDETERMINATO

Esempio 1

3×3 n =3 r (A) =3

n = r sistema determinato

Esempio 2

3×3
n =3 r (A) =
2

marca ) sistema indeterminato

n -
r
Un sistema -
I = E possibile ³
ammette sempre co soluzioni

-0=1 dove di libertˆ il di


gradi
n - r sono i ovvero numero
,

parametri che compaiono nelle soluzioni

Es : 1

N =3 MAI =3 n -
r =
O 000=1 soluzioni o parametri

Es :3

'
n =3 rca ) 2 n r e infinite soluzioni 1
parametro (a)
- - =
co =

-
I =D -

mxn
- -

'

' X
'
= ¤
'
E
" .

a . . _ a . . .

,
"
×
- -
-

"
d' =

collezione di tutte le C. l .
delle colonne di A

'
a- e Rm =
Un 5. V di IRM generato dalle colonne di A
Sono una base ?
¡

devono essere L .
I.

r (A) =
nocolonn L .
l '

n = numero di colonne

AI =D # E a-

é ×
;
-
a
'
ben neri A) ³ le colonne sono una base del sottospazio

ptesi vettoriale generato


colonne di a

) L
±
× sono unici se e solo se a) sono . I ³
se ho una base i pesi sono unici se no no .
Esempio

é: I.
-

1 O 0 -
2 2

= .
=
. .
. . .

. ± -
i

3×4
3
#
-

× .
-
× ? + X
} t Xu = -
5 1 -
1 1 1 -

- .

Uso Kronecker ,
non c' • determinante

+ (a) E 3
-

-
-
1 O 0 -
2 2

detto ?)
'

# o
rzz It :b =
o -

i i .
, -
i

Ö ;)
' '
dat -3
-

o e i
= _
.

7 (A) =
2 2 E r ( A : E) E 3
- -

I 0
-
I 0 2
2
-

dat alle
-

-
i =
-
3 t 2 ti e- 0
¥ _ ,
0 -
I -
I = O
i I
-

-3
I -
I 1 _
-

2. (A) =
r ( a :b ) sistema possibile
r " -2
con 2
-

=
a = ¥ soluzioni

sei quante soluzioni

7 (A) =
2

il numero di equazioni

davvero rilevanti nel sistema

cancello una
riga e controllo se il ±
il
tango • 2

2 ma no 3
rango resta
copia eq
o .

Settala abbiamo eliminato

quella sbagliata *
Manca lezione del 2011012020
STRUTTURA METRICO -
topologica

Struttura metrica -
> strettamente connessa a quella topologica

Distanza ( euclidea )

I Xl =
distanza tra × e 0 ma dlx ; 01=1×1 0 ×
>
-
di x. y )
=
1×-91 IXI

es : 0113 ,
-
5) =/ 3 -

l 5)-

1=8

norma di X

dlx 01=1×1 ,
=
Il XII = VI

dlx y ) ,
=
Ix -

yl = Il X -

911 =
7 ( × -

y)
?

2
|@

dixie )

$2 . . . . . .
. . . .
@ ¤
\

×
,
un
OLLX , o ) = Vx ' '
t ×
"
= 11×11
I

0 - Xi

dixit
:
)
.

× i
- i

Y ,
-

X ,
;
%
Vcy
'

×
, -
olle g)
,
=
,
-

x. Italy
'
-
×
'
) =
Il × -

Y Il = llx -

yll
. I

my
-

i
y
-

"

112 dlx , y ) =
lly -
xll

Def siano ± e
± due vettori di IR ? Chiamo distanza Euclidea tra ×
ey
il numero reale

dlx y ) , III -

III

Esempio : - -

!! :{ %
2 - 1

= -3 E =
1
dl.x.pt =
HY -

eh =
-
=
Il Il = 13ft ' Atti
-4 -3
-
-
.
VTG

proprietˆ della norma

"
¥ olle ,
IO A ± . A EIR olle , -41=0 se e solo se non negativitˆ
"
¥ fa , y EIR dl.az ) =D ( y , ± ) simmetria

"
te 1,2 EIR doti 7) d (±
¥
,
E
,
Z ) t OLCZ , -9 )
diseguaglianza triangolare
STRUTTURA TOPOLOGICA : INTORNO EUCLIDEO

IR x. EIR

µ
*
O

E > O
Epsilon
¥ so data } Ie
+ ( ×
,
-

E
,
Ta t e) =

Be ( xo )
raggio
dlx , Xo ) < E XE BE ( Xo ) urna appartiene all' intorno

'

IR ±
.

e IR
'

xo

GEER belle
'

Bello ) : =
,
eo ) esce
Il X -
xollc E

Def
Sia ±
'
EIR? Chiamo intorno Euclideo di I¡ di raggio E > o l' insieme

B LE EIR Ep
"

,
LI ) : = I dla.to ) <

III -

EYI CE

MANCA forma Degli INTORNI IN TL

Definizioni Tipologiche ( Imp ) mura dobbiamo utilizzare i quantificatori tt e 7

d PUNTO INTERNO esiste

7
"
133 ( I¡ )
"
Sia AEIR . Io EIR • punto interno di A quando un intorno tic .

133 ( I¡ ) CA

esempio ACIR A = ( 1,3 ) u } 41 No


gi
.

1 ;
Xo
INT A =
( 1,3 )

}
'
BEIR
}
?
es B. =
( ×
, y) EIR 1 < × E 3 vx
-4,4=0

INT B =p

1 3 4
Es c =/ XEIRIX I. MEN' { } } -
o

¤
-

io a ¥ ¥ @ @ o -
¥ 90 )
'
" 4 '
3 % 1

=p (
" i
INTC sono punti staccati tra A- 4 n :3 A. 2

loro INOINTERVALLINOI
)

es D=
{ XEQ / 1 Ex se vx =3
}

INTA =D 7
a × ¥

1 e 3
I
7 noti •
razionale
in realtˆ tra uno

e l' altro ci sono


degli irrazionali

INFATTI

I' EINT A =D ± EA

2 PUNTO ESTERNO

"
Sia AEIR
"
. Io EIR •
punto esterno di A quando 7 Bce ( I¡ ) t.c.BE ( I¡ ) E a
'
( complementare )

¥ [E esta =D EAC

O
¥ ± E esta E irta

Es -

i )
Es ( .

X l ) il .si c.) ( I
[
.
, p . ¥

1 3 ¡
4 } "
2

esta : C- a. 1) UIJ 4) , U ( 4. to ) estc.cc


{ } o

Es . B .
Es .
D c . ) ¥ × (¥ i ¥
c.)
1 e 3

¥ × ¥ ¥
est D= C- so
,
1) U (e ,
3) U ( 3 ,
to )
1 3 4

estb E
{ 11,01 }
=

3 PUNTI DI FRONTIERA

sia -
EIR ? I' EIR " e- punto di frontiera di -

quando ttcinognis suo intorno Belen • e. C

Bellina # BELI ) macello


3 PUNTI DI FRONTIERA

sia -
EIR ? I' EIR " e- punto di frontiera di -

quando ttcinognis suo intorno Beck ) • e. C

BELI ) MA # BELI ) macello

( frontiera di A)

Io S #
xo.CA#DXo-CAc
¥ E -

noti implica finta

"
¥ Dato AEIR ? XOEIR E esta 1 e 1 sola delle 3

c- da

{s -
Es (
c ) c. ) e
;) Cgil % %
' '
.

×
7
.
.

1 O

d- =
{ 1. 3,4 } 8C - cu
{ } o

Es .
B

£ D ¥ (a) × ¥

pt f.
.

I
¥

1 e 3

dB :B vk.ch} 8D = [ 1
,
e ] U { 3}

4 PUNTI DI ACCUMULAZIONE

"
sia AEIR .
EA • punto di accumulazione di A quando ttcinogni) Becxo ) • t .
C .

Belkin -

# 0 e
tfxo}

In [ cade A diverso
ogni intorno di un
pugno
di da
o

infiniti

'

¥ IEA # EEA

# ± e AC

¥ XE Irta ed XEË

'

intasa

'

xe esta × ¢ -

{ SA Es B
7
} ; : ;
.
¥

; ;

} ) u { a. 01 }
'

A = [ 1.3 B' = ( BILL ,


o )
{ 5. ( ( X. ) >
Es D l )
Xe
¥ a ¥
o .
>
g
-

0 '
l
'
1 1
'
3 2

{ }
'

( =
O D' = [1 ,
e]

5 PUNTO ISOLATO

"
sia -

E IR? EIR •
punto isolato di A quando 7 Bell' 9 t.c.BE CHINA =
{ Io }

Est > Es B
; ; yo

4 =p .to isolato ×
^ 5 ;

( 4,0) p.to isolato

{ sc s Es D
)
¤ rg.si
× .

% ; ;
¥

e a

p .
ti isolati = C p.to isolato =3

INSIEME APERTO contiene solo

{
se

"
Sia AEIR .
A • aperto se tutti i suoi punti sono punti interni i suoi punti interni

:{ix. y) / y >
I}

¥
B. =

{ ×
, y) / ×
'
tyz < 1
}

io

INSIEME CHIUSO

"
Sia AEIR A • chiuso quando Ac • aperto ossi AEIR
"
tutti
¥ • chiuso ⇐DA contiene
.

{ }
?
[ =
( y) / X ty
?
21 i suoi di accumulazione
× , punti
"
¥ AEIR • chiuso Ed A contiene tutti

i di frontiera
suoi punti

"
In IR
"
¥
,
IR e 01 sono aperti e chiusi
INSIEME LIMITATO

"
sia AEIR .
A • limitato quando 7 un numero reale KEIR t.c.fx.CA Il xll E K

0
INSIEME compatto ( solo irti )

Sia AEIR? A • compatto se • chiuso e limitato


FUNZI Nl

Def .

Dati due insiemi A e B .


Chiama funzione da Aa B ( che manda A in B) una relazione che

associa ad elemento di A di B
ogni uno e un solo elemento .

La funzione • una tripletta : -

A -
B -
Relazione

X :@

± ³
y
-

B
DOMINIO CODOIUINIO

( E -

,
Fcc ) : =

{ yeb / y = fcx ) ,
xec }

In (f) = f- C- ) : =

{ ye Bly fcx) :
,
xealg insieme delle immagini di f

ftxt .
x
f :[Oita ) SIR
e
XZO A =
DOMINIO NATURALE DELLA FUNZIONE

GRAFICO DI FUNZIONI

Def sia f :
-
> B . Chiamo
grafico di f- l' insieme

graflf) : =

{ IX. y ) e -

xb / y =
fcx) ,
× E -

f :
-
³ IR ,
-
EIR
'

graf ( f ) : =
di x. y ) E IR l y = flx) ,
+ E -

Clodomiro
Es : fcx) = ×
?
ix. y ) y = xz × e IR

4- . _ .

q
-

e si µ dominio
Es : fcxi.xzl.IR?-slR
graf ( f) E 1123

f- ( x , . Xz ) =
× ? t xz
?
( Xi , Xz ,
y ) y
= ×
,
'
tx ?

TEST DELLE RETTE VERTICALI

^ nn in

y Mx
01=0
-

tutte sola
> hanno una

intersezione con la retta quindi si tratta di una funzione

^ n

intersecano la curva in pi• di un


punto
te

NON é UNA FUNZIONE

Def .

Sia f : A ³ B. f • infettiva quando


-

ii. ×
,
EH ,
Xi 7 Xz f ( htt fcxz )

TEST RETTE ORIZZONTALI

¥ a
)
¥ . > pi• di una intersezione NON é INFETTIVA

>

¥ ,
una sola intersezione FUNZIONE infettiva
¥ )
¥ >

Def ovvero

sia F : A B f• SURIETIVA quando D= In (f) i. tt yeb ] E t c


y fcx )
-
³ e =
.
. × - .
Def ovvero

sia f : A B f• SURIETIVA quando Be In (f) i. tt yeb ] E t c


y fcx )
-
³ e =
.
. × . .

y logx
=

• suriehiva perch• tutte le rette orizzontali

'

intersecano una volta il


grafico

non • su riattiva

Def .

Sia f : A ³ B .
f• Biunivoca o BIIETIVA quando • iniettivo e surielliva

FUNZIONE COMPOSTA

Sia data f : A ³
B. Sia data : D ³ c t c In (f) ED Chiamo
g . .

funzione fra f la funzione A


g- f
composta C
e
g : ³

t.c.V-x.CA

gof cx ) =
g( f (×) )

fcx) =3 × -4 gcx)
×

gof ? fog?

3×-4
gof =
glfcx)) =
glf ) =
@

Fog =
fcglx)) =
f (g) =
3e
×
-4 =

la composizione fare l' insieme delle interna ( f )


non si
pu˜ se
immagini della funzione

non appartiene alla funzione esterna -

(g)
gcx)
= VI fcx) = -
x2 -
1

¥
In (f)

¥
Da ¥

y
FG ) = -

x2 -
1

¡ ×

-
1 In (f) =L -
O ; -1 collezione dei valori che

la
pu˜ assumere y

Dominio = sull' asse delle ×

y = e
×
non la ×
pu˜ assumere tutti i valori D=
{ IR} o D= C- o , to )

In (f) = ( 0
,
to ) =

-
In (f)

Ö
FUNZIONE INVERSA

f
¥

X ¥

y
f-
'

A B

f :
-
³ B
'

f- Imlf ) ³ sotto quali condizioni pu˜ esistere ?


-

i. - a

DEV' ESSERE IN IEITIVA

Xi ,
×
,
EH ,
Xi 7 Xz f- ( cit fcxz ) ha una sola intersezione

con l' asse delle y

Def .

Sia f : A ³ B iniettivo .
Chiamo funzione inversa di F la funzione
'

f- : in Ifi ³ A f. c .

'

× =
f- ( y) se e solo se

y = f ( x)

osservazione importante
'

f- ffcxi) = x
' ¥ ↳

f- (9) fcxi
f- ( FI y ) )
= × y =

y
=

'

(f) f
-

> l' inverso della funzione inversa • la funzione stessa

Es : fcx ) =
opportuno verificare se • iniettivo
4- ×

ZX -
3 =
Y =
per trovare il
grafico
do un valore alla ×
4 -
×
in questo caso o

INIEITNA
. . .

E
-4
-

-2
ZX 3 =
↳( 4 × )
- -

Zx t
YX =3 tley

+ ( 2 ty) -
3749

TUY '
× =
3
= f- ( y)
2 t y
'

y =
f- ( × ) =

{I < qui la × • la
y

{ s : fcx) =
@ 3×-1+2 a
_
INIEITIVA

↳ = @ 3×-1+2 1 .

'
3 ' -

@ =
y -2 o
% ×

=
@
'
ogcy -2 )

flxt-y.es/-it2Domlf)=C-oo,too)-slR3X=logCy-
3×-1=1084-2)
2) ti Imlf ) = (2 ,
to )
i

+ =

Iglogly
-
2)
tfg > f- ( y )
'

µ = f- ( x ) =
Iglogcx -
2) t
}
I
"

¥ X > 2 ( 2. tool =
Domf
o.IM/f-i)=R-sC-oo,too
) sogni - valore di

×
perch• •

esponenziale

Es : f- CHE 4 -

log (3×+2)
Le
↳ =
-10813×72)
" -
Y
log (3×1-2)=4 -

y >
loge -
2
y
INIEITIVA

4- 9 j
3×+2 = @

4 -
y
3A = e -2

"
-9.2
+ =
} e
3

y
-

.
FCX ) 4 -

log (3×+2) ³ Dom ( f) =L 23 -

.to)

Imlf ) -
IR
"

je
× '

Eg
' -

↳ = f- ( × ) = -
Dom ( f- t.IR

Imlf ) :( -

I. to )
'

y
Osservazione devo tenere
conto del

dominio
1
Y = X
.

a-
-

× -1=92 ↳ 20 INIEITIVA
grafico unico

?
× >
y ti yzo '
¡ 1 ×
'

y : f- 1×1=+2+1
XZO
µ ³
cos“ ok

% MA QUESTA NON é INVERTIBILE A

>
}
• × »
Esercizi : f (× ) (x) 2×-3
g
= =

× -
1 XL 1
,

Determinare fog e
g of

}
e ? × 1 '
f- ( × ) =
Determinare f-
+ 3- 1 × < 1

£ :
-

SIR codominio e- IR

Def .

f A IR f- limitata superiormente quando I KEIR


t.CH/EAfcxIEk
Sia : ³
.
si dice : ¥

limitata inferiormente Z KEIR


t.CH
¥ quando

fcx × E A ) ZK

¥ limitata sia sup . che inf .

Esempio
?

y = c.
×
• limitata inferiormente y = -

X -
I

>

y =
K

Limitata superiormente ma non

inferiormente

y = sen x

µ) limitata sia
e inferiormente
superiormente
Osservazioni :

¥
¥
una funzione non limitata superiormente e. lo inferiormente si dice

ILLIMITATA

¥ Una funzione £ :
-

³ IR • LIMITATA se In (f) • LIMITATO

IR
"
PUNTI di Max E MIN
£ : -

³
,
-

E IR

Def sia f : A ³ IR .
AEIR ? x. EA • punto di :
sinonimi

¥ MASSIMO GLOBALE o assoluto quando ¥ XE A

Flea) E fca
¥ MINIMO GLOBALE O ASSOLUTO quando V' × E A

f- ( ed E flx) sinonimi

¥ MASSIMO GLOBALE O ASSOLUTO FORTE O stretto quando # XEA ,


X # Xo

f- Hai >
f- Lx )
¥ MINIMO GLOBALE O ASSOLUTO FORTE O stretto quando # XEA ,
X # Xo

f- Ceo ) afcx )

fa MASSIMO ASSOLUTO s
;


:

• forte o stretto quando ce ne •


:

i > solamente uno

Xo
NON HA PUNTO di MINIMO GLOBALE
{
PUNTO DI MASSIMO ASSOLUTO FORTE

Es : fcx) = -
x2 -
1

Xo
¥
)

¥
-
il feto) X. di Max Ass FORTE
=
punto . .

yo
= fcxo ) = -1 massimo Ass .

Il MASSIMO E MINIMO se ci sono sono unici mentre i nonna punti di


,

PUNTI DI MASSIMO E MINIMO NON sono sempre unici massimo


xkgy.rs .

I 1 I 1

Punto di minimo debole


PUNTO DI MASSIMO E MINIMO RELATIVO

Sia f
"
: 1- ³ IR ,
AEIR . Io EA • PUNTO di :

¥ MASSIMO RELATIVO O LOCALE quando ] BE Hot ( intorno ) f. C .

V-xebs.to
) ma flxoizfcx)
ABE ( Io)

t.C.tt/eBeCIoInafCIoIEflHo
¥ MINIMO RELATIVO O LOCALE

MASSIMO RELATIVO O LOCALE FORTE O STRETTO quando


IB Ho) t.c.tt/EBeCIDnA
, ,
IF # filo) > fcx)
¥ MINIMO RELATIVO O LOCALE FORTE O STRETTO quando
IB Ho) t.c.tt/EBeCIDnA IFI
, , . fciolcfcx
)

Mentre con l' Assoluto mi confrontavo con tutte le × del Dominio


,

'

mi confronto solo con le × nell intorno del punto


^
a
Y y

.
×

l
di massimo assoluto forte
punto
puntodi massimo relativo for te punto di minimo

relativo

é UNA FUNZIONE NON LIMITATA

QUINDI NON HA Né UN PUNTO DI MINIMO

| pH ,
Né UN PUNTO DI MASSIMO ASSOLUTI
a b

( a. b) -
> tutti punti di Max e min rel .

% =D • p.to di minimo relativo

Xo • di relativo
a
p.to massimo
e-

-
Se Io •
p.to di Max ( mini
globale ,
allora • anche p.to di Max 1 min

locale 1 relativo

- ! attenzione ai tratti orizzontali

-
Se f NON é LIMITATA SUPIINF allora f non ammette Massimo / minimo
^

-
×
Y =
@

non ha punti di
minimo

>

Def
sia f : A -
SIR .
AEIR? le IR • :

¥ ESTREMO SUPERIORE Dif quando • ESTREMO SUPERIORE di

In (f)
¥ ESTREMO INFERIORE di F quando • ESTREMO INFERIORE di

Im (f) ^

-
×
Y = @

supf = tono

inff =
o

>

}
^

f- (x) = -

x te
,
a > o

- X2 XEO
@
,

inff = -
a

supf =
1

Max
f- ¢ ³ nonostante •lim
superiormente xk
min f -

1 non • compreso
Osservazioni :

-
se f ammette maxi min allora maxf supf =
( minf =
inff)
-
se f non • limitata superiormente i inf .
.
non ammette estremo

superiore linf i. e .
( ovvero ) Sap .
f = tono inff = -
oo

FUNZIONI MONOTONI

crescenti debolmente

strettamente

funzioni
monotone

decrescenti debolmente

strettamente

Sia f : A ³ IR ,
AEIR
"
.
f- si dice monotona :

-
Crescente quando ttxi , xa EA .
×
,
E Xe f ( xi ) E f- ( x )

Decrescente quando ttxi , xa EA .


×
,
E Xe f ( xi ) Zfcx )

-
stretta me crescente quando tt ×
. .
×
,
E A , I CX
,
f- ( Xi ) c f ( Ya )

-
Strettamente decrescente quando FA ,
Xe EA ,
Max , fcxn) > fcxz)

{
e
"
"
" ¡ non • monotona

Es :
fai n• crescente

xt 3 Ho n• decrescente
-
,

-
I.
X I
t "" 1
-

E
- -
-

¥
I
/
,

1 I

Xd Xz

Ys Xz
{
×
e- ,
× e -1 xc -
i é DECRESCENTE ! ! !
f- ( ×) 1 ,
-
1 E X C 1 . . . . . . . . .
e

.
× × = , ³ = × × , ,
, q
,

i. :

-
i 1

X I 1

Se
f-
¥
• strettamente crescente allora •

crescente

¥ se f • strettamente monotona allora


f • iniettivo ,

non • vero l' opposto

Es strettamente crescente
¤
iniettivo

e- iniettivo
ma non

strettamente
monotona
}
l' + ' × »
Esercizi :
f- ( × )
glx ) 2×-3
-
= -

× -
1 XL 1
,

"
f- ( × ) • +21
glx ) 2×-3
=
=

"
FIX )

{
1 X < 1 le 3
=
×
XZI
-

' 2×-3 ) 4×-6

Flglxi) = e' = e.
ggf , » ,
=
z , #, _

,
2. ( × -1 ) -
3 Xci
f. (
gcx ) ) 2×-4

{
=
2×-3-1 =
" × 3 ) ,

-

,
2×-321 × 22

2×-3-1,2×-3<1 « a

}
l' 9×21 "
f (×) =
Determinare f
+ 3- 1 × < 1

"
f- ( y ) =
• f- (× ) ×
'
-1
"
↳ = • y = +3 -
1

43
"
• y X = -
1
Y
c' = ×
y
'
= -
X 1
ezx
-
-

"
Ine d'
'
lnx ti •
×
YZE
-

-
=
¥

Zy = lnx y
=P

(
FíXIíV
↳ =
I. lnx yco

ING
Ö
fitta .mx f- •

,
X so
¤
" = "

glxt =
2×-3 gof , Fog ?
,
XLI

f. glfcxi ) g

¤ { ƒƒƒ ? Ia
XZI
=
-

g.
! ? ,
' ,

.pe?:::::::ii:::::::::fcxi
Ö "" "
.

} e
"

+3 -1
,

,
xai

+ ci
"

f- ? ¥

{
i

y
-

- e
"
e "=x inchina

f. ↳ Zy = lnx y
-

Izlnx
4=+3-1 y
?
-1 > ×
ys = + ti Yí × ti

! !! ! ! !
!
si ? ??
I LIMITI

Ripassare gli interni completi , destro e sinistro

f :
-

³ IR -
EIR
t
i
condominio
dominio
ma dobbiamo usufruire del concetto d' intorno in entrambi

I limiti sono un concetto prettamente topologico

X. • un punto di Accumulazione di A

>
in ogni int Xo devono cadere infiniti punti di A

a
Xo con esclusione del
fa;) . . . . . . . . _ . . . . .
.
punto Xo stesso

intorno
f . .
. . . . - - -
-

f
.
Iim fcx) = l ³ in prossimitˆ di Xo la funzione
i X -

JXO

I fcx) assume CIRCA il valore


c. :-p y
Xo
µ di l lfcxi • un intorno di E)

dev' essere un punto di accumulazione del

dominio , altrimenti possiamo


non
parlare

di limite

{
i.
.

Es : fcxs 1 .
× = - i :
"

limfcx)
'

1 . ,
× # 0 . = to
za
. .
/
,

X -
J O
;
,

'
00
'
l

Def .

Sia f : -
³ IR ,
-

E IR ,
e sia Xo EË ( p.to di Acc ) .
.

-
( esteso )

Diremo che le IR • il limite di fcx) per ×

che tende ad Xo quando :


¥ calligrafica( intorno )
¥ intorno di l ] un intorno di Xo t.c.V-xeULX.tn A ,
Xtxo ,
fcxi E Ill )

In tal caso scriveremo

Iim fcx) = e fcx) al


× s X o
X sto
-
-
Es : Xo , le IR Es : fcx ) =

! ti X. = -
o

l = 1 EIR

f- E
l tim
III. fai =L
× -
s -
00
f. ti =
i

:
Xotf
YñSXO

+ I d)
t.c.tt )
E > o o

xe ( xo -

S ,
xots na Ix -

xo ) ed ti
-
>

XFX fcx ) E Il -

E le E)
g
. .
,
× 0
K
E latte )
intorno di -
a
+

Ifcx ) -
ll < E tt E > o ] KEIR : Axe C- Kina

fcx) E ( 1 -
E
,
1 TE )
xck

Ifcxi il -
CE

trovo intl lo proietto x trovare intro

)
{s e
:
figo i -

=
-

is HE so ] Sso : Axe ( o -

S ,
ots ) ma
-
e

i. ,
fcx ) e (1 -
E
,
it E)

-
- e Falso !

LIMITI UNILATERALI ( da dxldaesx ) ³ considero o l' intorno dx - sx

II. ¥ +
=L

considero solo l' intorno destro di 0


>

¥ E > o Asso : ttxe ( Xo ,


X. td ) MA

f- CHE ( 1- E ,
etc ) ( Xo ,
x. + 8) na n

- v

µ
↳ non Xo
comprende

LIMITI PER ECCESSO / PER difetto

é
{I > ×.
fcx) = (
per eccesso ) ³ intorno dx di l

II. difetto)
-

fcxi =L ( per - sx di l
× .
-
s "

Es tim it
!
.

(
: = 1
X -
J -
o

t Eso ] kc.IR : kx.sk, XEA


*
¥ fcxie ( 1 -

E. 1
.

Sx .

X K

[l E)
'
LIMITE PER ECCESSO Lim fcxi =L LEIR fcx) e
,
la
+ ³ X.

LIMITE PER DIFETTO limfcxt-l-l.CM fcx) e (C -


E
,
l
.

× -
JX -

LIMITE DA DESTRA Lim fcxl =L XOEIR XE ( Xo ,


xotc)
X -

> xot

LIMITE da sinistra Lim


.
fcxl =L XOEIR XE ( Xo -
O ,
Xo )
x -

io

fcx) LEIR
-

Es : Lim =L Per casa :

× - sto

fcx) - to XOEIR
-

¥7, .

¥ Esco JKEIR : ti xsk XEA


,

fcxie ( e e] fcx) letta


'

E =L
YI
-

,
.
¥

-
Lim flx ) = -
ao XOEIR
+ ³ X
.
Te o r e m a

sia f : A ³ IR ,
AEIR ,
× EË

Se fcx) e esiste esso • unico


¥7
=
,
.

Te o r e m a

sia f : A ³ IR ,
AEIR ,
× EË

Lim fcx) =L sse Lim fcxi = e n Lim fcx) =L


+³ Xo X -

JXñ × .
> X -
t

{ s : fcxi =

{
× × »
,
1×1 :

¥? ¥
=

-
X XLO
,

( ¡
Oto )
/
-

Lim 1 × , t
II. ¥
'

= -

Hot T +

him ¥ sono diversi ,


il limite non esiste
× -
so X

é -1 perch• se esiste •
unico
-

il
7 ¥
= = =

Lim -
.

-
× v
× -
so
primo teorema

( o -8 o )
,

{ s :
fcx) = e t 2
±
×
( ifniliardesimo )
ƒtat e +2 to 1 miliardo
= =

ettz il limite
¥? ±
esiste !
non

tim
-
e' +2 = 2 ( í miliardesimo =
-1 miliardo )
+³ o

7
to

¥
quando l' esponente di e • sempre +
grande ³ to

¥
quando • sempre pi• piccolo ( ³ -

-
a)
¥
³ o

× -70 e

Per casa : verifico la veridicitˆ delle


seguenti affermazioni ,
attraverso Def .

" '
-
time
× -32
-
e -

III. ? +
= to -

ftp.jnlitft-o
" '
1 eco - E c e c e TE ±
, ,

7
* e
(2-0,2+5) ? ±

ASINTOTO VERTICALE

sia f- i 1- ³ IR
,
AEIR ,
XOEË .

× =
Xo • asintoto verticale per f- quando almeno una delle seguenti condizioni

• soddisfatta

e .

¥9,0 .
fcx ) = -

oo oppure to es : fcx) =
+2 XEO

• asintoto verticale poich•

tim fcx) to
2 = to
oppure ¥

¥ ? ¥+2 =
-
.

sot ,
X -

ASINTOTO ORIZZONTALE

sia f : a ³ IR ,
AEIR ,
e sia ( K ,
tool e/o C- oro
,
K) EA
, per qualche KEIR

allora e- asintoto orizzontale quando


y a
per ateo
per × -7
= o
× -

o
-

Lim fcx ) ( per ×


-
> tool
× -
sto

es : flx ) =
! ti

Lim fcx) -

× ( per x - s - ¥ ) him +1=1 =


¥ ×
-

× -
J -
00
X - J -

00

1 • asintoto orizzontale
y =

s
per × -
-
a
Esercizi :

1 him fcx) = tono ( K


,
to )
t
-

x -
sx .

V-KC.IR I 0 > 0 : Axe ( Yo -

O ,
Xo ) ma

fcx) > K ( appartiene all' intorno di P che essendo CK.to) . .


.
)

si tratta solo di dare una forma all' intorno

2
'

Lim fcx) . l l -
no
,
K)
X -
J -
co

# E > o ] KEIR : tt × - K ,
XEA ,

fcxsell.ltE)

Iim e
' "
= eco E > o

X > 2
eco
-

b
c'
+
e' fcx) e
'
e -
E < e + E ±a ( l -

E .lt E)

log (
' '
e -
E) e
3xclogle.GE) E < e

'
)
¤ log (
'
(e E) < te
¤ log
-
a × e

I 1 I

2- E a × e 2 + E XE ( 2 -

ñ ,
2+5 )

( im 2 -
×
= tono
× -
sit × -
1

f- CHE Ill ) KEIR

( K
,
to )

³ fcx) > K

2- X sk 2 -

Xs X -
1 Se × > 1
× -1

2- × > kcx -1 )

-
X -
kxs -
2 -
K

12×21+8 1kt 1) × e Ktz divido x

Ktt -1
XE ( 1,1 tal
7 e 1 +8 <
+
± × a
× +2
KTI 70

k.in km _

kt 1
'

Quando il lim fcx) =L = ? f : 1- ³ IR x. c- A


X -
sx -

Def .

'

Sia f : A -
SIR ,
AEIR ,
X. EA

f- • detta :

(X sxot, )
-

a infinito > Xo
per ×
× - -
× ³
,

quando

Iim fcxl = tono o


-
a

× -
SXO
Xot
-

Xo

b. INFINITESIMO per × -
sx -

quando

Lin fcx ) = o

+ ³ Xo

Xot

es : fcx) =L .
f • un infinito per × -
so infatti
×

);
¥ .rs .
# = ' '

fcx) =

% • un infinitesimo per × -

sta infatti

tim = O
X -
sto

es : fcxs per × -
so

1
Lim = to
;
'
' un infinito per × -
so
× so
7 fcx)
-

1in I = !
× ×
+ ³o

¥10 } = -
o un infinito per × -
> —
.

Iim III = tono pose il limite del valore ass .


data
× -
so
anche se il limite non esiste diremo che

• un infinito
!
es : fcx) :c + ³ o

Lim • =
y -30

Iim e = tono
per × -30T ho un infinito
× - sot

Iim ho
-

e = 0 . . .

× -
so un infinitesimo
-

× -
so

TEOREMA : limite funzione monotona

Sia f :( a. b) ³ IR crescente scala , b) ,


con

-
00 E a c b E too . Allora avremo che :

¥ tim f- ( x ) = Inf fcx ) ( estremo inferiore )


'
× sa
b)
-

× c. ( a.

¥ lim fcx) =
sup fcx) ( estremo superiore )
× -
> b- xe ( a. b)

Sia f :( a. b)
³ IR decrescente sul a. b) allora :

¥
Iim
'
fcx) =
sup fcx)
sa
xelaib)
× -

¥ lim fcx) = inf fcx)


+ ³ b-
xeca , b)

(2 . . . -
.
. . . . . .
. . .

supfcx)
i

"

gg

XE ( a. b) :
00
.

fa
.

inffcx) ± . . . . .

× e (a. b) .

(ecc s» )
d b
{
[ a. b)
f- ( × )
¥ + =
, [ o
,
to )
,

Iim fcx) =
1 I inf io =
minf
'
× -30 XECO.to)

¥ « <
L' INTERVALLO NON

é APERTO !

Corollario

sia f :( a. b) ³ IR monotona .
Allora tt Xoe ( a. b) fiammette
limite per × -

sx— e × -
> xot .
Inoltre se f • :

¥ CRESCENTE allora

sup fcx ) =
Iim fcx) e fcxo) E limfcx) =
inf fcx)
× -

sx— +³ xot XECXO b)


( a. Xo )
,

XE

¥
DECRESCENTE allora

inf fcx ) =
Iim fcxizfcxo
) = limfcx) =
sup fcx)
× -

sx— +³ xot XECXO b)


Caio)
,

XE l '
| ,
l, la

@1
i

T
-

f- ( Xo) .

¥
"

Cz "
.

"
/.

^ '

/
,

> » « e

a Xo b
limite delle funzioni elementari agli estremi del dominio

ii. ESPONENZIALE

fcx)
×
=
a a > 1 oca ci

i ii

D= C- o
,
to ) iy.at a > 1

¥
1in ax . 0
µ
( infinitesimo )
× -
s -00

Lim
'
¥ a =
to ( infinito )
x -
sto

ii.

\
"
= a oc × "

"
¥ Iim a =
0 ( infinitesimo )
X -
sto

( infinito )
"
¥ lim a = toro

× -
s -
o
2. FUNZIONE LOGARITMO #
fcx) • .
. .

per
X
-
> . .
.

f- ( x )
logax a >1 oca < 1

i ii

D= ( o
,
to )

*
Iim
.

( y logax a > i
logax to ( infinito )
-
- =

× -

sto

< s»

#
( im logax = -
¥ ( infinito )
× -
so

iiy-logaxoca.ci/imlogax=-oo × -

sto
( infinito )
#

*
limlogax-toocinfini.to
)
× -30
3. FUNZIONE POTENZA
"

'

fcx) = × XEIR

C- 00 too ) ×
?
+3 ×
"
,

D= )
c- 00,0 ) UCO ,
to
¥ I
×
2

"
[ 0
,
to ) Tx ve

d.) 1

ti:O "

"


« 0

i
'

Iim ×
'
= to a > o Iim × = o aso

X -
sto +³ ot

= 1 × IO = 1 a = -

=
o × so = to a co

+0=1 FX
y
=

I C- )
es :
y = oo
,
o u (o ,
-7
×

1in I
×
× -
S -
o

Iim
× -
so
- ¥ = -
o
« »« »

C- Ju ( )
es : y >

¥ so
,
- o
,
too

I
Iim = tono
)))
- #
X -
so

'
lim = 0
X -
) -
oo é
Esercizio : ks
}
.

' ""
{ ii. iii. iii. .
" = .

}
kc -
?
.
× 3
1

,
=
, « +2 > ¥ × , .

;

+

pm µ .
, = 1 3kt 2=0 K : - I
× - sit 3

= to 3kt 2 so ke - I
3

=
to 3K +2 so K > - E
3K -12 3
Iim ( ) 1 3kt 2=0 K
¤
× -
i a- : -

× - sta
= O 3kt 2 so ke - I
3

ttf ) !
×
lim (
¥ it sup ( e
fingo #
=
es : = sto

× sta
(0,1-00)
-

XE

\
+ 00

-
1 _
FORMA INDETERMINATA

¥ • monotona crescente

( -00 ,
a) UCO +00 )
,

"
Iim '
ttf )
+ ³
-
¥
"
f- (
Cx ) =
1 t
¥) ³ monotona crescente

f)
" "
D= ( o
,
too ) i Iim ( it = e KEIR LIMITE NOTEVOLE
× -
sto

'
)
"
cesto
II. ttf
)
-

× ×

1. fcx) =

( it
f) =
sup ( it
f) = le IR

XE ( 0, to )

×
2 .
fcx) =
itf • limitata superiormente

ammette limite ma un numero

con la parte decimale infinita


= : e
CALCOLO DEI LIMITI

ALGEBRA DEI LIMITI

Te o r e m a
'

siano f : ³ IR AEIR × E
g
e
- -

.
.
, ,

Siano fcx) =L M L M IR )
¥] ¥7 gcx )
E ( possono essere anche Io
=
, > ,

× ,
,

a .
tim fcxstgcx) = LT M ?
× -
> Xo

¤
9 ¥ non se L =
tono 1 M = -
ao e v.v .
³ FORMA INDETERMINATA


:
@eb.limfcxs.gcx) =L .
M ?
E 7 × -
> X -

N -

ore
fa ¥ non se L = I 00 n M = o e v.v .
³ FORMA INDETERMINATA
E
-
o
±
ce
¥
E
, ¤ • forma indeterminata

M # in di Xo
c
gcx) Fo intorno XEIXO
0 un
.
, ,

O
1in fcx)
=p ?
E
é × - sx .
gcx,

¥ non se =
Io 1 M = I oo ³ FORMA INDETERMINATA

-
FORME DI INDETERMINAZIONE

4 Algebriche t 3 di natura esponenziale

1 .
[ + a te -

ooh

Iim '
e
tlogx = to 00
-

× -
sta

Io

± -
2 .
- -

Iim logx =
tono

× sto
to
-

} . -
: - -

O
Iim tim
?
× tax =
-

X -
so -

×
?
-
× O X -73
-
-

4 ( to ) .
0
. ,

¥? x.
logx =

:O .
c-
a)
-

Io
1 .
(1)

-
-

lim 1 TI = e
×
X -

sto

2 .
Ö
-

"

Io
× =

!
-

3. Ita )
1in !
-

× = todo
× -
sto
es :
II. III +
=
= too

Risolvere le forme di indeterminazione

'

' '
lim × -1 ×
-

× tra =
to -

F
X - sto

lim
XZtx-xzt3x.si?tX-X?t3XX-stoOx2tX-x?t3X
2 2

Iim Xltx ) ( Lim


-00×-7+00
' ZX
tax
-

-
+ = =

?
X sto × tx -1 ? to
-

?
-1
× ×
× + × × ?t3X

Iim ZX
-

ZX
-1
-

= =

ttf
× sto

1+1×-1
-

+
}
× * it
× it

I 1
?
7 v

1 1

Lim Tí tx = [ to -
³
+ ³ -00

Iim ×
?
+ × t × .
X ? -
X -
X
=
# -
X -
# =
to

X -
s -
00 to
X ?
-
×
-
X
?
× -
X -
X -
-

Iim ×
-
-
× ×
¤
-

= = =

+ ³ -
ao xrln -

fi -
×
1×11 - 1 -1 -

Hi Ita) -

trinomio speciale
( 4) ( X 3)
1in ?

é
X
-

7×+12 e 1in
-

× -

=
= = _

> 3 -0 X -33 ( xt 3) ( 3)
× ?
9 X
-
-

× -

differenza
di quadrati
Def .

Siano f. g : A -
ok ,
AEIR ,
Xo EË .

fcx ) • trascurabile rispetto agcx ) ³


fcx) o piccolo di gcx ) per × -
> × .

quando :

f- cx ) fcxi
Iim = o Iim _
= to
× sto
gcx ) X -7×0
gcx)
-

In tal caso scriveremo fcxi = o ( gcx) ) per × -


so

fcx)
? '
es :
glx ) ×
per sta
= =
× × -

fifa
?
Per × -

sta x
?
= OCX ) infatti = o

es :
per x -
so
(f) ? No !
^ ¥
Metto il valore assoluto perch•
1in Iim to altrimenti il limite esiste
X -
so 1
=

X -
so
¥ . × = non

Io
' ⇐
Ö il :[Ö .ee

Per
¥ % infatti
.

× -

so = o .

í é
tim
III. Iim
=

X 70 1 ¥
¥ . =

+ ³ o
1 -
× =
O

2
+
Te o r e m a
'

Siano f. g. h ,
K : A ³ IR
,
xo EA .
Sia inoltre :

¥
per + ³ Xo
gcx ) =
¥ (
fcxi)
¥
per × -
> Xo Kcx ) =
o Ch ( xD

Allora
fcx) tgcx) fcx)
1in =
1in
sto
sto KCX) ×
hcx )
-

×
h ( ) +
-

Iim
?
)
?
es : × -
×
per × -
sta × =
¥ ( x

× sto
TZX
-
?
×
ZX =
o ( x2 )
I

Iim = 1
× -
sta

Def .

f. g : A AIR Xo E A
'

Siano dat -

a. siano f. g due infiniti per × -


> xo

Diremo che f • infinito di ordine inferiore 1g infinito di ordine slip .

rispetto a
g , quando
1in fcx ) 0
=
oppure
× -
sxo
gg ,
Iim 8 "'
= too
+ ³ Xo
fcx)

i. e .

per × -
sx .
fcx) olglx)) =

?
es :
fcx) = ×

'

glx ) sta
=
× × -

×
'
• infinito di ordine inferiore rispetto a +3 per × -

sto

II. a
= o
tirato ¥ = to
b. Siano f. g due infinitesimi per × -

sxo -
diremo che

f- • infinitesimo di ordine superiore rispetto a


g.
1 . - -

quando
fcx)
1in = o oppure
× -
> Xo
gcx )

Iim gcx) = to

fcx)
× -
sxo

i. e .

gcx) =
o ( fcx) )

fcx)
?
es : = × × -
so

(a) = +3
g.

'
infinitesimo
'
× • di ordine sup .
rispetto a × per + ³ o

2
'
1in ×
= o Iim ×
= to

X so ×
?
X so 3
×
- -

? 3 5
× + ×
Iim = f. i .

× sto
23
-
?
+5 -

? 513
Iim × + ×
per × -
sto × 3=0 ( ×
?
)
2×513
?
× -
sto -
×

7
| Iim ×
5/3
= . . .
1
= O
3
X -
sta 2
2
× ×
Iim e = -1

2×2+3
X -
Soo -

3
xst )
5
+5 1
Iim
'
×
= =
_
per × -
so + =
¥ (
23 23
?
× -
so -
× × 2

é
'

II. .
-
-

II.
x. o
"
3×+23 "
×
L'm 2 = (2) =p per ×
-

sta
X -
sto
gxti.si
'

3T (8 Iim
-

= ¥ = O

sto
gx
× -

"

1in 3×+8 1

Fog ? !
= =

g-
sig
×
× sta
} >
-
. .

' "

Linn
+
× ×
per × -

sto
× -
sto
( xs )
'
×
-

× TX =
0

Ö
X

olxk )
'
× >

? too
>
K +
+
1in e-
21
× -
sto +2 4
a
0 XK = - ( ×
?
)

3 O
ti
K K > 3
+ 1
Iim =

2
× -
sto 73 TJ
> }
il too O se Kc 3

= K = 2
Iim 2×2 = O 1 se K =3
+ ³ too

I + o se K > 3
tz
Iim = a

× -
sta
CLASSIFICAZIONE ( PARZIALE
) DI INFINITI E INFINITESIMI
GERARCHIE

Esponenziali

fcx )
"
b
gcx ) b
'
Ö
.
× -

sta =
a = 1 sa a

× "
a = o ( b )
Potenze

fcx '
é
+ ³ tono )
gcx ) ocxcps
-
= =
×

( x B)
'
× -
¥

Logaritmi
-

× -
sto fcx) =

log ,
×
gcx)
=

logo ×

NON C' é GERARCHIA

X ,
5 so 2,5 # 1 sono infiniti della
,

proprietˆ dei
log ±
stesso ordine
di base
.

cambiamento
e
i

logsx logsx ,
Iim = km = EIR # O
sto
logsx 10858 iogss
× -

× -
sta

logo ×

TEOREMI SUL CALCOLO DEI LIMITI

Te o r e m adi permanenza del


segno
Siafia
'

³ IR
,
-

EIR ,
X. e
-

.
Sia inoltre
¥7 f- ix. lato .

»
letti { } o .
Allora esiste un intorno Icxo)
t.c.tt/EICxdnf;dom .

xtxo , fcx) .
E so
( i. e .

fcx) e l hanno lo stesso


segno )

IPOTESI HP TESI E

¥ Iim fax ) =L 7 ICXO )


X
sto
-

in cui

¥ CZO fcx ) . CZO

III. a
( ~ ,
la funzione • positiva ma

il limite • 0
HP E
Iim fcx) =L
+ ³ io

> LE 0

] I ( )

t.c.tt/EICXo)nAtxogfcxiEo
xo

7
I
Corollario ( contro nominale )

f le ITT
'

sia : A ³ IR
,
XOE A .
Sia Lim fcxs = e esista
× ³ Xo

un Ilxo) t.c.tt/EICXoInA ,
x # Xo
,
fcxi sia
¬ 0 .
Allora

C.
é 0 .
Te o r e m adel confronto

siano f. g ,
n : A ³ IR ,
AEIR ,
X. EË .

¥
siano
III. gcx ) =
ftp.ohcxs-lc.IR
¥ Esiste inoltre Icxo) t.c.tt/Etcxdna ,

× I Xo
gcxi E fcx) E hcx )

Allora lim fcx) = e


X -
> XO

es : tim sen x = o
>
sinusoidi ,
il limite non esiste
× -
sto
×
quindi non posso

usare l' algebra


-1 E San XE 1 ttx dei limiti

¥ K
sei
× > > o e a-

¥ ¥

fine é )
I

gvcxi E

Lieto =

III. ¥
E = o =

III. ¥
se = o

es :
fi ? si
?
× =
[é .
= 1 ± cerco sul libro

sostituzione _
-

te )
tim log (x =
E
X -
30 O
X

#
- -

I. logl
)
¥? I togati) II. logcxti ?
= = ti 1
+

+
× - > o - s t ao

1 = E =
lim . . .
2
-

×
× -
so
-

× -
so ³ -
co

Info log ( it
!
logli It
^
.
! =

I + ¥
1

fiato ( it ! E- e
2
fino togli
.

=L ? -
¥
loglitftt.it
1in ( itftte
t -
s -

Iim 1081×+11=1 LIMITE NOTEVOLE


+³ o ×

II. e

!; ex i. ×
-

×
c. = × ti

e' =
t.tl

Iim
'
e -1 = 1 LIMITE NOTEVOLE
× -

so ×

"

III ( ttf ) -
e
"
KEIR I. N .

Iim 1 -
cosi =L I. N .

× -30 2 2
×
FUNZIONI CONTINUE

Def
sia f : A ³ IR ,
AEIR ,
Xo E
-

Diremo che f • continuo in xo


quando :
'

a. Xo E AMA

Iim fcx) =
fcxo)
X -
7×0

b. X -
• p.to isolato di A

f • continua in × . per definizione .

' " "


Iim
es : e -

410g x =
e -
4
log 7
× -77
-

• una fune'ione continua in 7

1in
× -37
fcx ) =
fcxo)

Se f • continua in tutti i
punti di un insieme A ,

diremo che • continua in -

Riconoscere le funzioni continue CLASSE DELLE

FUNZIONI CONTINUE

Tu t t e le funzioni elementari sono continue sul loro dominio

-
toga × trigonometriche
'
× ? a
, ,

solo i punti che

al
appartengono
Dominio

teorema
algebra funzioni continue )
siano f. : A IR XOEA ³

g ,

Siano esse continue in Xo

a. Allora ftg : A -
SIR • continua in Xo

b. Allora af : A -
IR • continua in Xo
c .
Allora f. g : A ³ IR • continua in Xo

d. Se gcxo) = o allora
flg e- continua in Xo

'
?
Cat 3 )
' -8C e
tim log
? -

es : X -
2 × @ = = ze

× -
J -
2 -

4
Zx

Te o r e m a composizione ( di funzioni composte

Sia f : A ³ IR ,
continua in xo EA

Sia
g
: In (A) ³ IR ,
continua in 2- =
fcxo)
Allora
g. f :
-
³ IR • continua in Xo

?
9
Iim log ( +3 -1 ) log ( 26 )
×
es : e -
7 =
e -
7

X -
s -
3

Te o r e m a
Sia f : A ³ IR iniettivo e continua in Xo E A .

'

Allora f- : 1mL f) ³ A e- continua in


yo
=
fcxo)

esempio funzione discontinua

} Iogx
3×-1 + < 1 Definita
e
f- ( × )
,
,

× 21
>

a tratti 2

2 funzione di Dirichl•t
|
=/
1
_
+ EQ

ñcx) :

o
,
XEIRIQ

fcx)
:{ ƒ
(
,
× # 0
3

3 × = o
,
Specie di discontinuitˆ

sia f : 1- ³ IR ,
io e int -

, f- • continua in Xo quando :

fcx) f- li
^
II ×.
-
=
li a
fine ,
+
Che la esistono
, la EIR

e sono finiti
2 la =
la =
l

3 l =
f ( Xo )

Discontinuitˆ di # specie ( eliminabile)


sia f : 1- ³ IR ,
Xo E irta

¥? ×.
.
fai =

.fi#fcxi--leIR
Ma l * flxo)
Allora Xo • punto di discontinuitˆ di III specie

fcx
?
es : ) =
× -

3×-4
2
× -
1

Discontinuitˆ di I specie ( a salto )

f : 1- ³ IR ,
Xo E irta

¥7 fcxi = la EIR ,
finga ,
fcx) e
la EIR
,
Ma la # la
-

Hora Xo • punto di discontinuitˆ di I specie

Discontinuitˆ di II specie essenziale )

Almeno uno dei due limiti

lim fcx) v Iim fcx)


× -
> x˜ x -
> xot

esiste •
-

a- • ma toro o -
da

Allora Xo • un punto di discontinuitˆ di II specie


Te o r e m i sulle funzioni continue

Te o r e m adi weierstroess
"
Sia f : -1 ³ IR ,
AEIR compatto ( chiuso e limitato ) .
Sia f continua su A .

Allora f ammette massimo e minimo su -

questi teoremi forniscono condizioni sufficienti ma non necessarie

{
¥ Max .

(
× ⇐ d
-

×
-
^ .

l
'

f- ( × ) 1
-

'

p.to di 1 : NON POSSO APPLICARE

X te X so MQX . :
.

-
IL TEOREMA PERCHƒ LA
i

-
1 FUNZIONE NON E- CONTINUA
.

D.to di
'
-

min . -26 min Ma

il massimo e il minimo

ci sono comunque

Te o r e m a di barboni ( valori intermedi)

sia f : [a. b) ³ IR ,
[aib ] intervallo chiuso e limitato continua su [a b) , .

Allora f assume almeno una volta tutti i valori compresi tra massimo

e minimo .

Ovvero

¥ de [ minf maxf ] ,
XE [a. io] XE fa , b]

] ce [ a. b] f. c fcc) = X tale c • unico se f • strettamente


^

Monotona
Max fa . .
. . . . .

+ ¥ -

'
) . . . _ . . .

/ ,
/
i 1
l
'
i l

minf . .
¥
,
i

i
/
.
'

.
,

[C
' i i
] s
:
C C C
a b
unico !
Te o r e m aBolzano ( degli zeri devono avere
segno opposto

a
f : [a. b) ³ IR continua su Ea , b ] . Sia fca) .
f- (b) co .

Allora 7 ce la b) ,
tic . feci =
o

il punto C • unico

se la funzione • fcb) ¥

[¥¥¥]µ
. . . .
.
. . . . . .

strettamente monotona
C C C
a
b
feat . . . . . .
¥

Te o r e m a1 relazione tra continuitˆ e


funzioni convesse )
Sia f : a ³ IR ,
a aperto e convesso

se f- • convessa o concava allora f- • continua su -

.
• convessa
-

'

"
i ³ le funzioni concave o con : esse
,

/ l

'

: sono continue sull' interno


a b
del loro dominio

Te o r e m a2
Sia f : -

³ IR ,
A E IR ,
continua su A .

f- • iniettivo se e solo se f • strettamente monotona

f- continua

f strettamente ) f iniettivo

monotona e fai .
.
.
.
. .

;
fao) . . .
. . .

; ;
i .

Io ³ x

{
-

incremento fcx) fcxo) -

= A f
× X
A
-
-

relativo ×

I
7

Rapporto incrementale di f nel c- t.gl/o,x) i =

punto Xo relativo all' incremento × -


Xo
X = × -
X .
= h

f- ( × ) .
. . . . . .

:
f- ( Xd .
. . .
. .

i. i

Xo - x

h X =
Xoth
f- ( Xoth ) fcxo)
( Xo
¤
-

h)
tf
:-. =
,

cos' • la tetta tangente ai


- . . . ( xo fio))
fcx)
,

grafico di nel
-

/
punto
-

( Xo
, fcxoi) ? 0

Xo

F- retta secante
graff in a

Xo ,
fcxoi) e ( x. fcxi) ¥
io e
fcx)
b

X
fcxd
Mr = coeff .

ang .
di r =
Tg x =

,
io ~
-
cateto opposto Xo

cateto adiacente
f- ( ) f- (×»
I
× -

( Xo )
rf
= = ×
=
,

× -

Xo

f ( ) fcxo fcxoth) fcxo)


( ) × -
-

tf Xo ,
× = = =

× -
xo h

=
coeff .

angolare della retta seccante il


grafico di flx) ¥

nei punti ( Xo , fcxoi) e ( ×


, fcx))

INTERPRETAZIONE GEOMETRICA

DEL RAPPORTO INCREMENTALE


delle
La retta
tangente • il limite rette secanti

Definizione informale

FUNZIONE DERIVABILE E DERIVATA

Def .

Sia f : 1- ³ IR
,
AEIR , xo E irta .

f- e- derivabile nel punto Xo quando esiste finito


fcx ) fcxo)
7in rf (
)
-

( im = Xo
,
X

+ ³ Xo × -
×
X -
> Xo
¥

In tal caso tale limite prende il nome di derivata prima di f nel punto

#A
Xo e lo indico con
f
1in fcx ) fcxo)
f IR
'
Cxo )
-

= e

X -
sx
× -
Xo
,

µ
rappresenta il c. a. della retta

tangente al
grafico di fcx) nel punto

( Xo , fcxi)

INTERPRETAZIONE GRAFICA !

Osservazione
'

sia f derivabile in Xoeinta . allora f- Cxo) -

figo × -
Xo

fiotti) -

f
= Iim
× -
ah h
Es : calcolare la derivata di fcx) =
×
?
nel punto Xo =
-1

'
fcxoth) tfcx) ffith) etnie iI
f- ( ) Lim Iim fi -1 ) c- C-
-
-

× . =
= = . . . =

n -
so n n -
so h h

= .
. .

H¥± = -2

Es :
fcx) = Tx X. = ×

fica) th Tx
E
-

Iim
×
= =

h 0
-
so h

. . .
+ th -
Tx .
Fin + tt
= . . .
•tti # =
^

Tx
"
Txth trx A ( rxthtrx )
+

funzione
1
. . .
una derivata
ZTX

7
'

funzione f :B - > IR ,
BEA ,

che associa ad ogni XEB la


'

derivata f- Cx ) di f calcolata

nel punto × .

B ³ insieme di derivabititˆ di f-
( insieme dei punti in cui f- •

derivabile)
Def .

Sia f : A ³ IR ,
AER ,
x. E MTA .
Diremo che f • :

¥ Derivabile da destra in Xo quando esiste finito


1in
fcxoth) -
fcx»
h -
sot h

chiameremo tale limite derivata destra di f in xo

e la indicheremo con FICXO)

¥ Derivabile da sinistra in Xo quando esiste finito


1in
fcxoth) -
fcx»
n
-

-
so ti

chiameremo tale limite derivata sinistra di f in xo

e la indicheremo con FICXO)

osservazione

sia f: A -
SIR , Xo E irta .

£ • derivabile in Xo Sse .

f • derivabile da dx e da sx in XO

e f; io ) -
fi ( xo) .

ficxo) fi (
'

In tal caso =
yo ) =
f Cxo)

Es 1 : fcx) = 1×1 in Xo
-

-
o

flotti) f
fico, co ) lol
lo + hi
Iim Iim
- -

= = =

b- so h h ³o ti h - so h

ƒtat ¥ =
f- = i ³ fico)

II. -1 fico)
o
.

¥ = = ³

}
'

f-
'

co) NON ESISTE ³ f- cxo) f! Ho ) # fico)


Es :
fcx) = 1×31 in X. = -

éIO '
¥ = o =
fico,
1in 1h31
"³ ¡ "

figo III ¥ o fico)


-

= = =
.

'
} '
.

} =L
Es 2 fcx) h
-

: = × in xo -

. o .
h = h
1
FE

II. ehm
h -
so
=L:p .
= to non • finito
non • derivabile
tot
in XO

é é ti }
'

Es 3 : fcx) =
in x.
,
.
n' = =

1
Iim
h-sotfz.to ?
= × )

Iim
} ha _
3K = Iim
% = 1in
1
_ -

h -
so h h -
so h h -
so %

f :( × )
1
Iim = -
¥ e-

" ³˜
?
'

f- io ) non esiste fico ) # fico)

TEOREMA con dimostrazione

Sia f : A -
> IR, AEIR , xo E irta .

se f- • derivabile in Xo allora f • continuo , in Xo

PREAMBOLO

a .
Xo C- irta f- continua in Xo

Iim fcx) =
fcxo) i.e .
Iim fcx) fcxo)-
- o tesi
+ ³ X -3×0
xo

DIMOSTRAZIONE

1 .
Scrivo Iim fcx) fcxo) -

+ ³ Xo

2. Moltiplico e divido X Xo # Iim FCX ) -

FCXO ) (× xo )
per O =
- -

+ ³ Xo X -
Xo

3 Iim
f- (× ) -
feto ) Iim Sse i limiti esistono
= × xo
. -
.

+ ³ Xo × -
× o
× -

sto

11 non sono uno o e uno o


Il
0

f. ( Xo )
³
] finito
'

= f- cxo )
TEOREMA con dimostrazione

Sia f : A -
> IR, AEIR , xo E irta .

se f- • derivabile in Xo allora f • continuo , in Xo

PREAMBOLO

a .
Xo C- irta f- continua in Xo

Iim fcx) =
fcxo) i.e .
Iim fcx) fcxo)
-
- o tesi
+ ³ X -3×0
xo

DIMOSTRAZIONE

1 .
Scrivo Iim fcx) fcxo) -

+ ³ Xo

2 Moltiplico e divido X Xo # Iim FCX ) -

FCXO ) (× xo )
per O =
- -

.
.

X -3×0 X -
Xo

3 Iim
f- (× ) -
feto ) Iim Sse i limiti esistono
= × xo
. -
.

+ ³ Xo × -
× o
× -

sto

11 non sono uno o e uno o


Il
0

f. ( Xo )
³
] finito
'

= f- cxo )

4. Uso HP di derivabilitoi di finto


'

f- ( xo ) .
O = o C. V. D .

come volevasi dimostrare

{ ¥ × # O
,

Es 4 :
fax , =
1 ,
X = o

ƒtat text
,

e)
=

discontinuitˆ salto
¥70 ¥ a

II. fa , .

f- non e- continua in x. = o e quindi non • derivabile in Xo =


o
2 .
Xo punto angoloso
sia f: A ³ IR ,
AEIR ,
Xo E irta

f ff f. cxo )
'

Xo • punto
angoloso
di quando ( xd
, fico) E IR ma
fino
Xo e- anche quando delle due derivate DX
punto angoloso una O SX

• un numero reale e l'altra • tono o -00

A
Es 1 : fcx) = 1×1 in Xa =D PUNTO ANGOLOSO

fico) f. coi
'

= e = -1

NB : f deve essere continua in Xo

3 .
Xo punto a
tangente verticale

sia f : A ³ IR AEIR , do finta continua in XO


,
, .


Xo punto a
tangente verticale quando

f! O ) =
f! cos =
Io

Es 2 : fcx) =
'
Tx in Xo :O

fico ) =
too

4 .
CUSPIDE

sia f : A ³ IR ,
AEIR ,
AEINTA ,
continua in xo .

Xo • una cuspide di f- quando

o f! cxo ) = to a fi cxo ) = -
ao

of ! ( xo ) = io ^ f :( xo ) = to
Es 3 : fcx) =
'
xr in x. = _ a

fio , =
ton a) = -
o
| D

5. Categoria residuale

f- e- continua in xo E irta

f- : 1- ³ IR ,
.AE/R,xoEintA
ma non si verifica nessuna delle condizioni 2- 4

{
Es : Xo :O

sin
¥ × # o

f- (a) =
,

¡ × o

ftp.fcxi-fi?oxsinf=o=fco )
-

f • continuo in xo

flotti) fco)
fico) hsinf
-

o
Iim
-

= = .
.
=
.

n -

so h
h
Asine
= Iim n = -

fico ] fico 7
Hot n
, e )

Regole di derivazione delle funzioni elementari

fcx) f- fcx)
' '

f-
" '
K > ( ×) a > cxi a
toga
=
-

-
= .

fcxi-kxsficxi.is fcx
'

f.
× '
) = @ > cx ) = e

fcxt-logaxsficx.fi/ogaefcxI=sinxsfixI=cosx sfida
' ^

fcx ) xxa
-

= ×

fcx
'

) =

Iogex > f- cx ) =
I
f (tgx)
' '

fcx) f-
'

cosa f cx ) =
sinx cx ) =

Tg x
> cx ) -
1

-1
-
. ³ - -

2
(
cosa )
Algebra delle derivate

Te o r e m a

Siano f. g : A -
AIR
,
AEIR ,
Xo tinta
,
deriva bili in xo .

Siano x. BEIR .
Allora of t
Bg : A -
a IR e derivabile in Xo
'

of Pg) f
'

P
'

e t cxo ) x. cxo ) t Cxo )


g
= .

Es : h CX ) = 3×2 -

710g ×
é
"

f. ( h (× ) (
?
)
gcx) logx 3 Zx ) 7
=
x = × =
-

× =3
13 = 7
-

Te o r e m a

siano f. g : A -
SIR ,
AEIR ,
Xoeinta deriva bili .
in Xo .

Allora
f. g. • derivabile in 40 e

( f f cxoi.gl/oItfCXoI.g'cxo )
' '

g) cxo ) =

f g
Es : hcx ) :X
} .
sin ×

'
h 3×2
'

( × ) = sin × t × .

cos ×

Te o r e m a

Siano f. g : A -
SIR ,
AEIR ,
Xo E irta ,
derivabili in Xo

e sia
gcxo) = 0

Allora flg • derivabile in xo e

( fig )
"

filo) ) fcxo) gicxo)


gfxo
.
.

(
-

× . ) =

Lgcxo) ]
?

µ é
Es : h ( × ) = -
=
×

log ×
toga
% ↳ 1
hicx) fa
-

=
× .

logx -
× .

log × ]
?
Te o r e m a

Sia f : A
Regola
-

alta ,
della catena

AEIR Xoeinta
) derivabile in XO
, ,

sia
g
: In (f) ³ IR derivabile in 20 =
fcxo ) .

Allora derivabile
gof : A -
SIR • in xo e

(
'

f)
'

g.
cxo ) =

g
'
( f- ( xd ) .

f- Cxo )

Es : hcx ) =
Ex
fcx) logx -

.
=
f g (f) =
Tf =
ftz

hicx-ff-I.fi ³
f- iogx
-

é _

Es : hcx ) =
sin ( x
"
)
4×3
'

fcx) =
×
"
f =

gcf ) sinf =
g' (f) cosf =

'

f 4×3
'

h ( x ) =
cosf . =
cosfx ) .

Es : hcx ) =
log ( 3 ×
"
-

cosa )

fcx ) =3 ×
"
-
cosa f-
'
cx ) =
12 Xstsinx

g (f) logf g. (f) é


= =

¤
'

n' ( × ) (f) f '


'
12 + sin
g
= -
-
= × ×

12×3 t sin ×
=

"
3 × -
cos ×
Te o r e m a

Sia f : A -
ok ,
AEIR , ×, e irta derivabile in Xo e invertibile

f
'
su A. Sia inoltre CXO ) 70 .

(f)
"
' 1
Allora (f) ( yo ) con
yo
=
fio ) esiste e ( yo ) =

f-
'

CXO)

EQUAZIONE RETTA TA N G E N T E AL GRAFICO DI fcx) nel punto ( Xo


,
f- ( Xo ) )

( Xo ,
Yo) m

t ( X Xo )
y yo m
=
-
¥

Es : equazione retta passante per C- 3,2) con c. a .


-
44

mcx ) 2 % ( x C- 3))
y go t xo
y
t
-
=
-
= ³
-

y
=
2
-

% × -

E = -

fax +54

P ( Xo

m . f-
,
'
f- ( Xo)
( Xo) e
f- CXO) . . . .

'

é
t :
y =
fcxo) t filo) Ix -
Xo)

! !

fcx
?
Es : ) 2
logx +2 Xo =
=
-

equazione retta
tangente al graf ( f) in x. = -2 ?
'

t :
y = fcxo) tf ( Xo) -

( × -
Xo) funzione
composta
a

f
'

f- C- 2) log 4
1 2 ×
(
=
t 2 =

logo × ) =

42
. 2 × =

?
× × t 2

'
4
logo } (x 2) f C- 2) E
-

+
y = - = =
= .

6 3

logo -

Ix ¤ -
Esercizio : Equazione della retta tangente al graf ( f- ) nel

punto yo = o essendo f- ( × ) =

logx t × -

¡
esiste l' inversa ? si ,
la funzione • invertibile in quanto
somma di due funzioni strettamente

crescenti , dunque • iniettivo,

¥
come invertirla ? non posso avere l' espressione analitica

della funzione inversa

f)
-
×. .
yo y = variabile indipendente
a

i
× = variabile dipendente
f.
' "

tff )
-

+ =
Xo ( yo ) ( y -

yo) yo
= o

Xo ?

( f- I' ego?
'

f- • derivabile perch• somma di due derivati li

'

f- ( Yo) # 0 ma se • cos“ scatta il teorema della funzione inversa

'

f. cx ) =
é + I fichi
↳ devo trovare i Xo
t.ci/ogXotXo-1--o
-

Xo = 1

1 î
,
'
f-
' '

f)
'

f- g.) coi
=p ! ín
=
=

'

( f- )
"

(f)
'

f-
'

f No) (1) =
2 col =

é yo ko =L coi =

fa
-
= -
o

t : × =
1 t
f. ( y -

a) =

f- y ti

y =

é x te
* *
Fermat - Rolle -

Lagrange

^
,
film ) = 0

: .
fiasco
0
'

] ,
'

si
'

f
-
= o

» .

Xo % % % : X
,

i
fichi = o

¥ Esiste un legame fra la monotonia di


f e il segno di f
'

/
Corollario di .

f-
? '

cresce >
f cxszo Lagrange

?
f-
'

decresce s f CHE 0

'

¥ Esiste un
legame tra il massimo e il minimo di f e f ?
Te o r e m adi Fermat

f
'

Xo p.to di c s cio =
o primo enunciato

maxi min

Def . p.to stazionario

sia f : A ³ IR ,
XO E irta .
Sia f- derivabile in Xo .

Xo • punto stazionario per f quando


'

f. cxo ) =
o
Te o r e m adi Fermat

sia f : A ³ IR ,
AEIR ,
Xoeinta.mu,
Sia f
derivabile in Xo e sia
-
Xo p.to di Max lmin locale di f .

- HPZ
Allora Xo • un punto stazionario per HP , f

Preambolo

a . XOEA • p.to Max rei sse 7 BE ( Xo ) t.ctxc.BE ( Xo)


f- ( x) E f- CXOIEO

i. e 7 E so t.c.tt × E ( Xo -

E ,
Xot E)

fcx) fcxo) -

E 0

b. Te o permanenza
.

segno ( corollario
)

e- funzione di X

Xo ) )
rf ( X rf (
= ¥
,
Xo
,

ftp. fi?,orfCx.xd=l.rf(X.k.o)ZoV-xEBglXo)lGXo ( to )
}

Allora le 0

E 0

Dimostrazione
1 .
Per Hp 3
Xo • punto di Max relativo / locale

2 .
i. e .
( Hp , e Hpi J E so t.c.tt/ECxo-E,xotE)fcx)-fCXo
) E 0 ( preambolo p.to A)

3 .

Distinguo in punto 2 XE ( Xo -
E
,
Xo ) e × e ( Xo ,
Xot E) :

] E > o t . c

f- ( × ) f- ( Xo )-

EO XECXO -

E
,
Xo ) x -
xoco

f (×) -

f ( Xo ) E 0 XE ( Xo ,
Xot E × -
xo so

4 .
in p.to 3 dividi per X -

Xo :

f- (× ) f (×»
Xo)
g. (x.
( Xo
-

×. ) zo xe -
E ,

× -

Xo

fcx ) -

fcxo)
rgli ,
Xo ) E 0 XE ( Xo ,
Xot E)
× -
Xo
5. Applico il teorema di permanenza del segno ( preambolo b)

f- ( x ) fcxo)
fcx) fio )
-

lzo Iim
-

1in = =
MEO
Xot
-

× ³ X Xo
X JXO X Xo
-

Hp,
-
-

"%
7 v
, Perm segno , perm segno
.

ficxoizo
.

f :( XOIEO

'

Applico e uso HP 2 :
f derivabile in × .
quindi ficxo) =
# cxo) f CXOIEIR
-

'

f.cxotttzficxo)
'
"
6 .
cxo ) :O

C. v. D Xo • un punto stazionario

pfggg@esifcx.x
? ?
hcx ) = -
×

libasse ) '
glx
>
×
^

¥: : :-. :X
'
:O

ne × , =
-
x2 tiene -2×-0

µ
g. ( Xi' 3×2=0
'

gcx ) Xo • estremante
=
× non

relativo .
es : fcx ) =
2 × [ 2,3 ]
voglio trov . Max . . . .

6
i
t
- - -
' .

f- cx ) =
2
'
.

µ
_ - -

"
,

Xo di min i
2
p.to
= .

2 3

Xo =3 di
p.to MAX

NON SONO PUNTI INTERNI

{
'
1. × »
es :
fcx) 1×1 =
f. cx ) =

- 1 X < o
,

Xo =
o p.to di min relativo .

Fermat non va
perch• la funzione
non • derivabile ! ³
PUNTO ANGOLOSO

Te o r e m adi Rolle

Sia f :[ a. b) ³ IR

HP , -

continua in Ca , b ]

HP, .
derivabile in ( a. b)

HB -
fca) =
f- (b)

'

Allora 7 ce (a. b) t . c. f- cc ) -

. o

f. (a) =
fcb) .
. .

/
. . . . . .
.

-
,

-
/

/
,

a b

Dimost .

1. applico Weinerstrass a
f su [a. b ]
[a. b ] • chiuso e limitato , f • continuo /

=D 7 ci , Cz e [a ,
b) .
ci p.to min
di f su [ a. b]
(
2 p.to ma ×
2 .

Distinguo due casi

a . Ci .cz si trovano agli estremi dell' int .


[a. b ]

ex : ci = a

Cz = b

b .
almeno uno fra ca e ca • interno ad [ a. b ]
ex : ci E ( a, b)

3 .
Tr a t t o caso a
"

minftfccif-f.cat ! f- (b) ettnaxf


'

« a)

minf = maxf -
s f • costante su [ a b) ,

f
'

i. e .
ccs -
.
o ttc E Ca ,
b)

4 .
Tr a t t o il caso b

Ci p.to di min

ci E Ca , b)

per Hpz f- • derivabile in ( a. b)

scatta FERMAT

f.
'

Cci ) = o c. v. 01 .
.
TEOREMA LAGRANGE ( generalizzazione di Rolle )

sia f : [ a. b) ³ IR

¥
sia f continua su DI

¥ sia f- derivabile su Ca b)
,

Allora esiste un punto C E ( a, b) t .


c

'
f- Cb) fca)
f
-

(c) =

b a

coeff.org
-

L'

reetatggraffinx-cms-scoeff.org retta . sec .

Int grafica
"

.
+8
s
(b. fcb)) Ala feat
g B ,

B (b fcb))

/
-

"
ca.f.ca
g
- A :
'

¥
a b

ftb) fca)
fca)
-

s t ( a)
:
y ×
¥
=
-

b- a

coeff.org .
corollari del teorema di Lagrange 4

1 . fcx) = KEIR , fino


-

fcx) :
K e FXE ( a. b)
.

ttxe ( a. b)

Sia f : ( a. b) ³ IR ,
derivabile su Ca b) ,
.

f- t.c.fcxs-KV-xc.la
'

Allora ( x) =
o ltxe Ca , b) sse I KEIR ,
b)

tutte e sole le funzioni costanti hanno derivata nulla !


\

2 .
fcx ) derivabile su Cab) gcx)
=
fcx) tk su ca , b)

KEIR

I v

'

g. ( × )
=
f- cx ) Axe ( a. b)

Siano f. g. : Ca b) ,
³ IR
,
derivabile su ( a b) ,

fcx)
'

f- H Ca , b) 7 KEIR t
'
Cx ) tk
cx )
g e sse c
gcxs
= =
× . .

33 ..

'
7
f. cxtzo f. crescente
j
e s

µ f.
'

cx ) Eo c s
f decrescente

SEGNO DELLA DERIVATA E MONOTONIA DI F ( importante )

Sia f :( a. b) ³ IR ,
derivabile su Ca b) , .

Allora :

'

a. f- cx ) zo Axe ( a. b) Sse f • crescente su Ca , b)

b. fica) e ¥ × e Ca , b) Sse f • decrescente su Ca , b)

f
'
c. Se Cx ) > o ti xeca , b) ,
allora f • strettamente crescente su ( a. b)
'

d. Se f cxi co Axe Ca b)
, ,
allora f• strettamente decrescente su ( a. b)
f :( a. b) ³ IR ,
der . su ( a. b)

a . ficxszo ± farese . c .
fin > o

*
f stretti cresc .

fisico f-
'

b. e > fdecr .
d. cx ) co of stretti decr .

Contro esempio
'

f- derivi su Ca , b) f so su ca , b)

f stretti cresce

fcx) 3

/
=
×

• der . in IR .

• streh . cresci

'
-
Ma f cx ) = 3×2 Z o tt × E IR

Esempio
" "

importanza di fderiv.su ( a.b)

fcx f.
'

) =
¥ cx ) = -

fa co

allora f stretti decr .

I
'

. . . .

Xz JX ,
ma fcxz) s fcx )
.

l' HP di deriva bilitoi di f su tutto l' intervallo • fondamentale


7
NON UN INSIEME !
NON UN' UNIONE DI

INTERVALLI !
Esercizio:

fcx)
"
( locali )
=
xe -
Max ? -
min ?
D= IR
'

f- ' ' '


cx ) = e t xe = ( it × ) .
e = O

×_ = -1 ³
punto stazionario
'
dove si annulla f- cx )

te
( dov' • crescente ?) i. e .
candidato a maxi Min

f-
'
"

cx ) zo ( it x ) -
e zo - 1

/
1 t × Z O

xz -1

Xo di minimo J
=
-1 • p.to
↳ punto di minimo

( locale e
globale)

Proposizione
condizione sufficiente per p.fi di Max lmin locale )

sia f :( a. b) ³ IR , der iv. inca , b)

sia XOE ( a. b) Un punto stazionario t .


C .
flcxo) -
o se E>o
'

f.
'

¥ cx ) E o in CXO -
E ,
Xo ) e f CXIZO in ( Xo
,
XOTE )

allora Xo • p.to di minimo locale

'

f f
'

20 in ( yo E Xo ) e cx ) E in ( Xo Xot E)
-
¥

, ,

allora Xo • p.to di Massimo locale .

Xo E io
Xo Xot E
-

-
E Xo ho t E

fico
'

fico f ! -
f ? O

7
7

7 J

↳ xop.to di minimo X . p.to di Massimo locale

locale
fcx)
'

f-
'
CX : =
× Cx ) : 2 × = o

Xo = O

f.
'

( × ) = 2×20
7 Xo
=p .to min

X 20

f- (a) f
'

= ×
}
( y ) = 3×2=0 Xo :O

f- ( × ) = 3×220

¥
é una c. s .
ma non necessaria

{
senti !
?
(
f(
× ¡
{ × : × ) xo = o • p.to di min .

0 X IO
,

fcx) zo tt x

f
'
co ) = Iim
f- Ch) -
fco)
= Iim tacenti ) - ¡
= o Xo = o
p.to stazionario
h -
so h n -
so #

:{
senta cosí
'
" 2 + ( sent ) 2 × #o ?

f-
-

( sent )
, ?
( × ) g : ×

( sentito# sent
o × = ,
g. (a) a 2 cos'
, =
× -
.

E
'

$ un intorno sx di XO o in cui

µ fico e $ un intorno dx di × .
- o

'

in cui f > o

osservazione

nella proposizione basta che f- sia continua in xo e derivabile in ( a. b) I { }


Xo

é
fcxi.IT/2f'cx
23ft
-

es : )
¤ = × =

| p.to
Xo = o non •

f- • continua in Xo = o e derivabile stazionario

altrove ma × - Io •

p.to di minimo

IV. B : serve continuitˆ di fin xo

ftp.T.IT
-
es : fast ! ³ Ii xonone-p.to di
Min

f- non • continua !!
corollario N .
4

Sia f :( a. b) ³ IR.a.be í ,
Xo E Ca , b.)

Sia f continua in Xo e derivabile in Ca , b) i


{ Xo }
'
Se lim f cx ) = Iim fcx) =
LE IR
× -
sx— '
× -

sxo

f f-
'
Allora • derivabile in xo e cxo ) =L

{
? ?
a
fderiv in
× + × > -

f. ( a. b EIR
.

= Xo = -2

bxt 3 × E -2
,

fcx) fcx) f- C- 2)
ÖíI ,
-

iI ³
+
=

Iim bxt f- C- 2) Zbt Ita


I.
3 3
-

= = =
,
-
z
X -
s -2

| -

Zbt 3=4 tal ³ f- continua in Xo = -2

{
'
? × × > -2 ( cdx )
f.
.

cx ) = il corollario dice :

b. xc -
2 Csx ) ' '

1in f- cx) = Iim f- cx )


X -
32
-

× -
s -
zt

Limb = b = him Zx = -4 D= -4
X. 2
-

× -
) -
zt

-
Zbt 3=2+4 ³ sostituisco

b. = -
4 a = 7
DERIVATE DI ORDINE SUPERIORE

f-
'

fcx) > cx ) • derivabile in Xo E Ca b) ,

(f)%)
"
=
f- cx ) = derivato, secondo di f

Def .

Sia f : ( a b)
,
³ IR ,
derivabile su Ca , b) e sia xo E Ca , b) .
Diremo che f • due

volte derivabile nel punto Xo E Ca , b) quando esiste finito :

Iim
fiotti) -
fcxo)
h so
h
-

"

Chiameremo tale limite derivato seconda di f in Xo f ( Xo)

fcx )
'
fcx) =
logx =
×

}
'
' '

f- +1 f 3×2
-

cx ) =
= × Cx ) =

1×-2
"

(
"

f. ( ×) = -
= . 0
,
too ) f ( ×) = 6 X- p • possibile calcolare

la derivi

Def .

Sia f :( a. b) ³ IR ,
derivabile n -1 volte in Ca , b) e sia Xo e Ca b)
, .
Diremo che f • n

volte derivabile in Xo quando esiste finito :

% .tn )
'
f
"
f ?
-

Iim -

h -
so
h

'"
Chiameremo tale limite derivata di ordine n di f- in Xo
f ( xo )

fcx) logx fcx)


'

}
=
×

fichi =3 ×
'
I
'

f- (x) =

f.
"

(×) =
? ×
- a
( o
,
to ) f.
"

G) =
gx
' "

2×-3 f.
'"

f. ca ) =
(×) =
g
"

f- 6×-4
"
G) =
f. cx ) = o

( n)
f (x ) = o
Te o r e m adi de l' h˜pital

Siano f. g :(a. b) ³ IR ,
derivabile in (a. b) ,
-
cosa < beta ) ,
e sia xoeca b) , .

Sia inoltre tt Ca , b) i
{ }
'

( x ) # o E Xo Sia inoltre vero che


g × .

1in fcx) Iim E


+ ³ Xo
=
gcx ) = o

× ³ Xo 0
-

oppure

Iim fcx) =
tono o -00 e

(
-
-

× -
sxo
Io

.to
Iim
gcx) to 0 L
= -
ao

× -
sxo

f
Se 1in
+ ³ Xo
g. (x)
=L ( finito o infinito) allora esiste anche il
I» . ¤ =L

xot sat
Analogo enunciato vale anche per x.³ ,
× -
sx—
,
X -

,
x ³ b-

Io e f. Ind che tratta teorema


sono le .
questo
:-O 0

é
f- ( ) de l' h˜pitai ficx) fcx)
1in lim
x
him
s -
= -

X -3 Xo
gcx) × - sto
gicx ) x -
sx .
gcx)
IO

IO

Porto D sopra
Esempio : + facendo reciproco

1 .

II , é
"
-
II ±
fiIm é = =

II , 2¥ = -

rx
2
= .

2.
tirato TE .
II. a
IEI tirato é IEI
é 1in e
"
= to
X -
sta 6
Manca GERARCHIE DEGLI INFINITI
'

b
"

(b )
×
a 1cal a
×
= ¥

"
b

E II.
s'

Io
i
corsa
= =

e í
Iim
+³ o
=
lo Io Ö = 1

^
1
'
' é
'

'
08
¤ 1in
×
1+1
1
¥7,0 =

× -
so
1
=

(1 é
"
Iim
II.
"

17¥ )
3 H
3 -

logx = to -
o -
= - s

¥7
× -
sta +¥ ,
f

7 Iim ¥ = o
'
1093
+ 00 × -
JX 3
- .

é
'
II xiogx-to.to» II.
é Fa II. I'
=
=
-
¡

"
'
" '
08¥ × 08 ×
' in × = 00 K > ¥ K = @ + = e
X -
Jo

ateo
"
'
• aIIa 08 '
' "
" × '
e' 08 ' ±
II. figo
,
× =

Io
a-
-
=

1in xlogx = lim Lí =


× -30 to
× -
so 1
×
±
é lim ×_ = o A-
X - so
-

¥2
' ak
Per definizione di Log . K > o • E. c .
K = a fa > o

a # 1

l'08k
"
Kso K =
¥) ³ K = e' 08

µ :o) ³ K

It of ] -
ok

K
ƒlim
³
'
! "
109 Iogx
Es : tim × = ad ] = Iim e e Iim e ×

× - sto × -
sto × -
sto Y -
sto

¥
é tim e T = lim • = 1
× - sto x -
sta

II. é

{
¥

[ + ¥ -
o ] raccolgo le algebriche
-

0 ( -0
! PRENDENDO
PORTO sotto IL RECIPROCO
.

¥
µ

) ×'

efcx
×

[(gcx ))
)
Iogcgcx))
.

»
eiogcgcx
.

=
¥ =
,
DIFFERENZIA LE mia approssimazione della funzione
attraverso un polinomio

f- Cx ) =
log ( ( sen Txt ) ti ) Xo =
7

Definizione

Sia f : ca b)
,
³ IR ,
xo e Ca , b) . f • differenziabile nel punto Xo

quando esiste un me IR ( moli pende solo da f- e da Xo ) t .


c .

¥ × E Ca ,
b) errore di
,
approssimazione
fcx) =
fcxo) t m (× -
xo ) t ¥ ( × -
×»
t t
I 1
per × ³ Xo
polinomio approx .

Chiamo differenziale di f in Xo la quantitˆ

dfcxo ) =
m ( x -
xo )
^

¥
'

m =
f cxo)
/

i
>
ko

Te o r e m a

Sia f : Ca , b) ³ IR ,
differenziabile in Xo .

f
'

Allora f • derivabile in xo e m = cxo)

Quindi
'

dfcx) =
f cio) ( x -
xo)

'
=
f Cxo ) .
dx

Osservi

fcxo)
'

fcx) = t f cxo ) ( × -
xD t o ( x - xo )

- per × ³ Xo

retta tg graffi nxo


Interpretazione grafica del differenziale

fcxo)
'

fcx) = t f CXOICX -
xd t ocx - xo )

- per × ³ Xo

retta tg graffiti "

y fcx)
yd

d' é}
-

siiii
,
}
. .
- .
. . . .

-
-
.
.

,
-
Ö:
)
i

Xo X
×
-
b. = X -
Xo

f-
'

df ( to ) = mcx -
Xo) =
MCX -
Xo) - Cxo) ( × -
Xo)

tga-m.fi/o)==db × -
Xo

b. = × -
Xo

'
a
= f- Cxo)

f-
'

a = cxo ) ( t -
xo ) -
-

dfcxo)

Errore trascurabile rispetto a × -


Xo quando + ³ xo

Olt Xo)
( im
-

= o

X - io X -
Xo
f- f f
'

diff =p derivabile in Xo cxo) -


-
m

in Xo
4-
> vale solo per funzioni definite in AEIR

Te o r e m a
sia f ( a. b)
: IR Xo C- Ca ³
, ,
b)

f • differenziabile in xo Sse
f • derivabile in Xo ( e
'

f- cxo ) =
m
)
Te o r e m a

sia f :( a. b) ³ IR ,
xoe ( a b)
,

Se f • differenziabile in Xo ,
f- • continua in Xo

f- diff in Xo
Ed f- continua in Xo

sempre

Cosa devono avere in comune fcxi e il polinomio


"
approssimate perchŽ l' approssimazione sia
"
buona ?

1? ( x ) =
fcxo) tficx» (x -
xo )

fcx)

Valore in × . in × = xo fcxo)
'

Pi ( xo ) =
fcxo) tf cxo) (x -
Xo)

fcx) f. ( ×
in '

f.
'
*o
Derivata prima in Xo ³ cx ) . )

'
sf
'
in ↳
1 ( ×)
? cx ) f Cxo)

Polinomio approssimate 17 cx) di grado 1 ha in

comune con f il valore che essi assumono in Xo e

il valore della loro derivata prima in Xo


in =
2

f- Cx) =

,
ao ta , ( x -
Xo) tazcx -
Xo )
; t Errore

Pzcx)
cosa devono avere in comune ?
Valore in Xo Derivata prima Derivata seconda

in Xo in X-

do =
fcxo) "

f
'

cxot.ae f ( Xo ) =
Laz

f f
"

dˆ CXO)

do a ,
da
'
?

fcxo f- tff
"
Pcx ) = ) t Cxo) ( X -
Xo) io) ( X -
Xo)
" "

Parabola
"

f
"

che meglio approssima vicino al p.to ×.

'

li del del
aumentare
grado polinomio non cambia ci˜
-

che devono avere in comune Pncx ) e fcx) fatta ,

eccezione per il numero delle derivate .

es Pn ( x ) f- ( x) ¥
val . in Xo

¥ Derivata prima

¥ Derivata seconda

¥ Derivata terza

¥ G -

¥ Derivata in -
esima
Te o r e m a di Ta y l o r
sia f :( a.b) ³
IR , x. E Ca b) , ,
n volte derivabile in xo .

Allora ti × E ( a. b)
"
fcx) fcxo) ¤ f ? xoicx-x.int
' " ?
:
t f- ( Xo ) ( x -

Xo )
t' f- ( xo ) ( x -
Xo) +

"

0 (( x -
xd )
Pncx) =
polinomio di Ta y l o rarrestato al grado n di f per × -
sto

centrato in Xo

f- Formula di Ta y l o r di f centrata in xo arrestata all' ordine n con

resto secondo Peano ( errore )

Pn CX ) ha in comune con f il valore che assume in Xo e tutte

le derivate calcolate in xo fino a quella di ordine n

?
t
Esempio fcx ) • Xo
-

: t 2 × = -
1

cerco la parabola appr . secondo taylor

Pzcx) If
' "
?
=
fcxo) t f Cxoscx -
xo ) t cxo ) ( X -

Xo )

fio ) fc =
-

1) =
-1 Pzcx) =
-1 tocxti)
tf -

6 ( x te )
? 2

f
×
it
' -

(×) =
zxe 2 =3 ( xt 1) -1
'

f C- 1) = o
7
" ? ' ?
f.
× '
×
( × ) =
2 @ t 4×2 e Parabola che meglio
"

f- C- 1) ±
2 t 4=6 approssima fcx)

"
Es : cubica che
meglio a.
pprox .
fcx) = e- a ×
?
in Xo = 0

' " ?
FCXO) tf },
'

13 tff f-
?
Xo)
"
4) = cxo ) ( X -
xo ) (×» (× -
xD t ( ×» ( x -

Xo = o
> fattoriale ( 3 . 2 .
1)
"

f
"
f- (
'

o ) =
1 Cx ) = Lee-2×+2 f cosa -8
' ' "

f-
"

cx ) = -2 e- tzx f co ) =
6
' '" ZX
f- f
-

co ) = -
2 ( × ) = -

ge

Beh ¤
'

f.gcx d' of 1 2×+3×2


it C- 2) ( ott
tf C- 8) ( x ×
=
x =
- -
- -
- -

e- 27×2=1 -
2 × t 3 ×
?
-

¤ ×
?
+ 0 ( ×
'
)
per × -7×0
Te o r e m a
Sia f : Ca , b) ³ IR derivabile rivolte nel punto Xoeca, b) .

"" ' n'


Se f- ( Xo ) =
o
per K = 1 . . . n -1 e f cxo ) # 0 allora :

' "
a .
se n • pari
e f- ( Xo ) so allora Xo • punto di min relativo

b. Se n • pari e fenicio) c - allora Xo e- punto di Max .


vel .

c . se n • dispari Xo non • estremante rel .

es :
fcx) =
- 3×2

' '

f. ex) =

¤ × -6 × = O

Xo = O

= 3 × é × -

2) = o
punti stazionari i. e .

in = 4 dove si annulla ficx)


=
0
- 6
to
"

f. ( Xo ) =
3×-6
+
6
'
a
4

n = a pari

"

Xo =
o • p.to di Max rei perchŽ f- cosa o

"

× ,
= 4 • p.to di min nel perchŽ f casso

coincide

Polinomio / formula di Maclaurin E polinomio / formula di Ta y l o r

centrato in toto

" '
es : tax t Ca ? » × x. =
o al variare di AEIR la natura

dell'origine

fkxhxutuaxst3.ca
?
?
-
1) ×
'

f- co ) =
o Xo
-
-
o • p.to stazionario
"

4×3+122×2
'
f cx ) =
tg ( a -
e) ×
"

co )
f =
o

12×2+242 ×
" ?
1)
'

f (x) = t Coca -

' "

f- # I 1
?
co ) 6 (a - 1) Io se a
'"

Se a # Il f costo quindi x. =
o non • estremante relativo

(n disp )
'"

se a = Il f co ) =3 .

f- Yo)
"
' "

f- ( × ) =
24×+24 a se a -1 so ³ p.to min rel Xo = o

"
f vco)
'
= 24A # o se a = -
e f co ) co ³
p.to di Max rel Xo = o
Derivata 11 e convessitˆ

E
rese .

f f
'
deer .

convessa

f- concava

Esiste una relazione tra la monotonia e la convessitˆ della funzione?

f
' "

f- convessa e s
f cresc s s Io

' "

f- concava e s f- decr < > f E 0

Te o r e m a

sia f : Ca b) ,
³ IR derivabile su ca b) ,

'

a. f • convessa su Ca , b) Sse f • crescente su la b),

'

b. f • concava su Ca b) ,
Sse f • decrescente su Ca , b)

c. f- • strettamente convessa su Ca , b) Sse f


'
• strettamente crescente

su ( a b) ,

f
'

d. • strettamente concava su Ca , b) sse f • strettamente decrescente

su Ca b) ,

Te o r e m a

Sia f : Ca , b) ³ IR 2 volte derivabile su Ca b)


,

"

a. f ( x) a ott × e la , b) Sse f • convessa su Cab)

f f
"

b. cx ) e ott x Ela ,
b) Sse • concava su ( a. b)
"

c. f Cx ) so tt xeca , b) allora f- • stretta convessa su Ca b)


,

"

d. f cx ) a ott × e Ca , b) allora f • stretti coricava su Ca , b)


convessa stretta convessa

f. ( × ) = ( x2 -
× ) e
'
monotonia lpti Max e min reti convessitˆ?

D= IR

'

f " ? "
cx ) =
(2×-1) -

e
'
t ( x2 -
× ) e =
( X t × -
1) e zo

?
?
X t X -
1 Io
quando •

I 174 -1 I Fs crescente ?
%, = -1 =

2
2 I
- e -
TS - 1 te
2 2

Xo i TE rei
p.to
- -
=
Max

2 7 7

' + TE V
X, p.to Mintel
-

"

f ( t' + 1) )
" × ?
( ZX
×
( x ) = t 1) e t × -
e = ( x t 3 × e = o

' ?
× t 3×20 X E -3 V XZ 0

^ -
3 0

"
- I 1- Tg
,

5
i
-

i
:
Ö )
-
3 - i _
Fs .

-
i -
VE p.to Max rei
³

it FS
-

p.to min rll lasso lento


2

}
× = O

Piti di flesso
× = -

3
Punti di flesso ( punto in cui si ha il cambiamento di concavitˆ )

Def .

Sia fica ,
b) ³ IR derivabile in Xo E Ca b) ( o quantomeno
,
ammetta in Xo

tangente ver ticale ) .


Xo • detto punto di flesso di f quando 7 E > o

E. c . f • stretta concava ( convessa ) in C × .


-
E ,
Xo ) e stretta convessa ( concava)

in Cxo ,
Xot E)

a sinistra • strettamente concava e ad x stretti


~
! convessa
Xo

. non • punto di flesso perch• la funzione non • derivabile e non

ha tangente verticale

Te o r e m a

sia f : Ca , b) ³ IR 2 volte derivabile in Xo E Ca ,


b) e sia Yo p.to di flesso
f. Allora f
"

di ( Xo ) = o

>
i
punti di flesso annullano la derivata seconda

"

punti che annullano f senza essere p ti di


.
flesso
"
ex : ×

f.
'

4×3
7
=

" ?
f = 12 X = O

Xo =
o non • un
"

punto di flesso ³ nel p.to di flesso f si deve annullare

E deve anche cambiare di segno


f- 2 volte derivabile su Cab)
"

f. zo ⇐d f convessa

f f
"
E 0 Ed concava

f f
"
so Street . convessa

f- f
"
co =D stretto concava

é f- ( × ) = ×
"

f-
"
( × ) = 12×2 si annulla in Xo =
o

" "
f cx ) zo ma fcx) =
× • stretta convessa

>

f- (x ) 2 volte derivabile su a. b

↳ insiemi
gli unici

convessi in IR sono

intervalli
gli

fcx) é
-2
es : = = x
.

'

f
3
cx )
-

= -
2 ×

" "
f. ¤
-

(x) = -
gx = so ¥ XED
"

non • stretto .

Convessa

Te o r e m a
sia f : ( a. b) -
SIR derivi su Ca b) ,

f • convessa su ca , b)
'
Sse t ×
,
xo E Ca , b)

fcx ) = fcxo) tf cxo ) ( x -


xD
retta tg
f
.

¥ • concava su ca , b) Sse t ×
,
×. E Ca , b)
'

f- ( x ) E fcxo) tf cxoicx -
Xo )

retta tg .

ex convessa

la retta si
tg .

trova sotto

graff
Te o r e m a
Sia f : Ca , b) ³ IR derivi su a. b)
.
se f • convessa su ( a , b) ogni suo
punto stazionario e
p.to
di min assoluto

¥
se f • concava su Ca , b)
ogni suo p.to star ,

p.to di
Max assoluto
INTEGRALI

INTEGRALE INDEFINITO
'
fcx)
'
= × s f cx ) =
2 x

f derivabile su Ca , b) s esiste una sola derivata


'

f- su Ca , b)

Data una derivata sono

<
in
grado di trovare la f
? originaria ( unica ) ?

fcx)
' '

=
× r f cx ) =
ZX

fcx)
?
=
× t 7 e

fcx) = x2 tk
,
#

corollario Lagrange n . 1

f
'
Sia :( a. b) ³ IR derivi su Ca , b) e f- (a) = of × e Ca , b) . Allora fcx) = K

KE IR .

corollario Lagrange n .
2
'

siano f g ,
: ca , b) ³ IR deriv.su Ca , b) e t.ci f- cx ) =
g' Cx ) ¥ × E Ca b)
,
.

Allora I HER t .
c . fcx) =
gcx) tk

-
Primitive
"

funzione originarie
"

> tutte le

di una derivata sono


uguali
a meno di una costante additiva *

Def . funzione primitiva imp .

Siano G , f :( a. b) SIR t .
c .
G sia derivabile su Ca , b) .

G • una primitiva di f su Ca , b) quando ttx e Ca , b)

C' cx ) =
fcxs

?
y = × • una primitiva di y = 2x

y = 1×1 • una primitiva di


y
=

é
Def di
integrale indefinito imp
Sia f : ca b)
,
³ IR .
Chiamo integrale indefinito di f su ca , b)

la collezione delle sue primitive su Ca b) , .

| fcxsdx ¤ ( = x) tk

primitiva
es :

| Zxdx =
×
'
tk
lattariabile di integrazione • X

fcx ) =
funzione integrando

fcosxd; tk

si:X
ex : =

Regole di integrazione immediata ( quasi )

1. Potenza

fcx
'
a .
) =
× a # -1

[ (×) =
1
. +
a te

× t 1

| × ad × =
1
. ×
a t 1

t K
X t 1

{
:

{
4 5 ""
× da =
× di

1 514 ti

[ (× ) =
.
×

5,4 t 1

514

|
t 1
"
×
s
= 1- . X t K

514 t 1

914

| 4 xs =
¤ × t K

/ fica
'
b. [ fcxs] dx a # a

' + '

=
! .
[f + ×

/ =/
"

lo [ logx]
es :
}
× dx ¥ dx =

fa
'

f .
" "
=

,
[ ,
[ logx] t K =

1g ( log xp t k


es
:/!;ÖÖ dx
=/ 4×3-4
'
. ( x
"
- uxt
"
dx

,
f f-
5

-
" st'
"
=

-
% + ,
(× -
4×+2 ) + K

:/ % ? =/
?
-3×5
'
es dx 3×2-3 .
( x dx =

, ,

-3×52+1
Ö
'
( tk K
-
¥1 x = -

,
+

Ö
integrale indefinito

2 .

Logaritmo
a.
/! dx =
logl Xl t K

/ ! !? =/
'
b. dx fin fcxi .

=
log Ifcxiltk
"

es : dx
=) noo !! da =
logllogxltk
"

es :

/} ,
é? ! dx =
loglxst 3×+41 tk

f
3. Esponenziale
a .
/ @
+
dx = e.
×
t K

f-
/ ficxi e'
"' cxi
b. .
dx = e tk

µ ! esintxd
:

" "
.
, =
es t K

4. seno ( goniometrico)
a.
/ sin × DX = -
cosa t K

b. / L' ex ) .
sinfcxi dx = -
cos fcxitk
'

f f
es :
/ sin
ogx )
dx =

/ sin
Clogx ) .

Ö DX

= -
cos log × t K

5 .
coseno ( goniometrico)

a .

/ cos × DX = sinxtk

/
'

b. f cx ) -

cos fcxidx =
sin fcx) t k

f
'

f
es :
/ 3×2 cosi
'
di = sin ×
3
t K
METODI DI INTEGRAZIONE INDEFINITA

1. Metodo per scomposizione ( linearitˆ)

2 .
per sostituzione

3 .
per parti

METODO DI SCOMPOSIZIONE

( (afcxst Bgcx ) ) dx =
a
ffcxidx + B
fgcxsdx
Fa IR l' integrale della somma • la
, 13 E
somma
degli integrali
!
/ '

/
' '
41 al
410×8 dx
-5
;
es : × t × -
sx e × = t e =
+

di
{ ¥ fa
t
× +
f- SI • di =

, } iogx
porto fuori le costanti

| X2 DX
4) 10,0¥ 5)
× moltiplicativa
t al × - @ d. × =

1. a .
1
. b 3 d. .

1 ti
.

ti
1
2
1 ×
( x) tk
-
.
X t 4
log - 5 e
2 t 1 1 ti

es : fzxts DX = per integrare


una funzione con primo g sopra e

1- 3 ×
Sotto devo avere sopra e sotto la stessa cosa

±
2
↳ Ig? DX =
moltiplico e divido per -3 =

costante

f- / ? é di
aggiungo e
sottraggo 1
=
-

é
{{
1 3 1
-
-
× - -

da = ora posso spezzare il numeratore in

1 -

3 × 2 pezzi

If ! :3 : -

I dx =

Eofidx Gf
-
-
-

I dx

{ × t
"

idx =
'
ƒdevo ottenere sopra la derivata del
-

¥ den .
quindi moltiplico e divido .
-

} xt
¥ -

5) %Ö× dx = -

Ix -

¥ logli -

3×1 tk
METODO PER PARTI si usa quando ho un prodotto tra funzioni
-
"

)
'

fcx ) .

gcxi =
f- cx ) .

gia
'
tfcx ) -

gin

fcxi.gl/Yidx=/f'cxi-gcxidxt/fcxi-g'cxsdxfcxi.gCx)=/f'cxi.gcxsdxt/
([
fcx) .

g
'
Cxiolx

{ fin -

gcxidx =
fcx) -

gcx )
-

ffcxs .

g Cxsdx
'

'

f- funzione differenziale
{f
=

f. g-/ f. g
'

'
-

g
=

g
=
fattore finito

/ f-
'
'

'
es : × logxdx g =
logx = ×

I f 1- 3 ti

g. = =

3 1- 1
.
×

logx.ae/3#.x3titK
' + '
Ö

, +
! .
× tk . .

%
" 3
1 -
"

{ .
x .
logx -

¥ .
× .

,
dx

lo metto alla

fine
fa /
'

f-
'

I. fa
"
log dx K
"
× × -
× =

! ×
log × -
× t

↳ I ×
"

'6

| px )
' '
×
log ( dx a ± -
i

13 ,
t to
'

f.
'
= ×

'

g
=
log Bx

}
/ =/
'
ex : ×
log 5×2 dx ×
log 5×2
:/
'

es .

logxdx f = 1
g
=
Iogx
f- = ×
g
'
=
I

Xlogx -

{ × .

¥ dx =
xlogx -
× tk

In si questo modo
generale integrano in

{ log Cox B) dx
+ × # o

'

f- = e
g =
logcaxtp )

ex
:{ log (3×-2) da

:( ( log f-
'
' 2
derivi funzione
es di el
gallega) ±
composta

f-
'

= ×
g
=
Zlogx .

(
log xp ( # 2) logxdx
?
= × -
x.
ziogx . dx = × ( logx) -

'

f = e
g
=
logx
× ( logx ) -
l [ xlogx / - x.
é Dí =
f = x
g
'

'
× ( logx) -2×108+2×7 K

In generale n

| xaftogcpxindx L' [ logcpx )


'
= ×
g.

¥ e
Rif -
e
} ne IN

Integrare per parti rivolte

'

ex :
/ VT [ log xD di
es://ie-sxdxfi.ci?I.g=xrf=-fe-3+g'=2x
'

3×01×-13×2
×

file
-

¤ . zx e-

fxe
'

-3×+2 3×01 f
-3 "
-

e e
8
'
, = ×
,
sx
[ je
-
'
1
g
= -

}
"

¤ xl•stt} fox• ) je dx - +
- . -

' ×
3×+14
? "
e-
-

¤ xz• .

¤, × +
¤
-

13 e-

In
generale
f-
'

{
"
c' +
" ×
dx l' =
g
× = ×

netti -
fa } xelR.to?f=Iea+
integro per parti rivolte

ex
:/ ×
'
e-
+

dx

4 b

es://ns.inczxldxft-sinczx
-
.

)
g
=
×

f- é CZX )
'

g
= -
cos > e

{ XCOSCZX) ] -

I COSCZX )

5. b.
DX

I XCOSCZX) t
! sinczx ) tk

In
generale
{ Xnsinlxx) dx
cos ( XX )
¥ to

MIO
'

f- =
sincax ) ³
f- =L E- coscxx)
"

integro per parti rivolte


g
=
×

fx ( 3×7 DX
?
ex : cos
es://sinxfdx-fsinx.sn/dxf'=sinxf=-cosxg=sinxg '
= cosa

-
sinxcosx -

¤ - ( COSXí da = - sinx cosa +


{( 1 lsinx
- íolx
=

{
?
- sinxcosx t × -
( sin × ) dx

RISCRIVO

fcsenxtpolx flsenx )
?
= -
sinxcosx tx - DX

Zfcsinx )
?
dx =
f. ( x -
sinxcosx ) tk

In
generale "

| [ sin ( xx ) ) dx ato

|
?

[ coscxx) ) dx

{
'
ex : (cos (3×7) DX
METODO PER SOSTITUZIONE

f : ( a. b) ³ IR continua su ca , b)

{ fcxidx

( d) ( b) invertibile di classe '


glt ) : c ,
³
a, C

su Cc d) ( derivabile e
'
• continua su Cc d)
,
g ,

| fcxsdx = / f- cgct) )
.

g.
'

(E) alt

( )
g- x

es :
/ × 7 3×+2 DX t = 3×+2
b
³ x = t
3
-
2

1. dt =3 di te

e - dx =

} dt

| e
{ de =
¤ / e
'"
-
zt
'
"
de =

ƒI é ƒatitk
It' ¥ :#
"

¤ ft
" =

de
¥ -

de

3×+275
"
}"
Ö ( .

} × 72 t k

es :
/ :[ ¤ ?
dx t =
1 -
sx -
sx = 1
;
e

di =
-

f- dt

| 2

e-
ts
-
-

fait

Iss Eff
t
+
E
dt
! ¤ +
E) de
-

=
-

. -

¤ [{ / ; de -

Isole +
5) f. de

¥ logltl-fttslogltlf.tk
é logli 3×1
¤ logli
-3×1
¤
-
-

le -3×3 - tk
es :
/ Tx - 1
dx t.mx -
1 TE
1
= e -11

× = de

|
zitti ) alt to
t
dx = ZTX alt

y ƒtat
de = aceti ) alt

1. a .

2) ( ttzt
f) de =
2 (¥ tzttlog.tl/tK
?

2 tzlvx -17 t
loglrx -
il t K

ex :

/ VE -1
veti
dx t = rx ti

io fra le primitive della funzione f- cx ) = et determinare quella


P ( -3 )
passare per 1 ,

{ etdx fa
dxedtdx-zrxdt-ztdtfet.z.de
iI = e

=/
'

et
eetdt f =
f. et
'
t i
g g
= =

=
ztet -
et t K = ZVE et - et t K = G ( × )
io
| famiglia
G- (1) = -
3 delle primitive
G- (1) =
2 e
-
l t K = -

K -
3 -
e

#
G ( x ) = zia e -
e
F- 3 -
e

Ex : Sia G : R - SIR la primitiva di fcx) = ( 3 -


x te
"

su IR passante

per il punto P C- 2,3 )

¥
studiarne monotonia e convessitˆ

¥ Determinarne polinomio di Ta y l o ral I ordine centrato in X- =


2
Osservazione

Quali sono le funzioni che ammettono primitiva ?


Risponderemo pi• avanti a
questa domanda
Ma sapendo che una funzione ammette primitiva
come facciamo ad esprimerla

'

f
×
es ( ×) -
. e

f- ( ×) :

logo

INTEGRALE DEFINITO

> indefinito famiglia delle primitive

Integrale } due oggetti


-
definito un numero reale completamente
diversi

integrati impropri , generalizzati

INTEGRALE DEFINITO secondo RIEMAN

Interpretazione grafica
A
-
trapezoide

I' ¥ . . -

ing,µ,f@
----
4,4
-EtE-Teazz .

n b

impara í
f
-

qnt
min .
( X
,
-

Xo )
i

[ x. xD

: : :{ in
Ö !!
-

- -

I' %ff.ca
[
. .

'
-

b. ×.
=

uso area di
rettangoli per approssimare A tmoexf .
( X2 -

Xi )
[ xnxa ]
× difetto x eccesso

in te

III. b- a
fa:{
t.cn ai
-
.
COSTRUZIONE DELL' INTEGRALE DI RIEMANN

f- :[ a. b] ³ IR limitata su [ a. b ]

[a , b] chiuso e limitato

Def
sia dato l' intervallo [a. b] chiuso e limitato .

Chiamo PARTIZIONE di [ a ,b ] una qualsiasi


collezione finita di punti di Ca , b ]

µ : =
} Xo = 2, X. , Xz .
. .
Xp = b
}
× ; e [ a. b ]

[ i i i
] >
× % +3
a
,
b
" "

Xo X
4

Def .

Sia Piena partizione di [ a. b ] chiamo RAFFINAMENTO

P P di [ a. b ]
'
di su [ a. b ] una partizione tic

Pe P
'

su ciascun [ xj.ee ,
×
;] j = 1 . . . n
definisco

ej :-.
inf f- en : = in f- £ e
,
:-. inf f-
[ × ; - I
,
× ;] [ Xo ,
× ,
] [× , ,
× ,]

surr ,

del
minimo
en : = inf f-
[ Xn .
i.
Xn]

Ej : =
supf
[ ×
;
-
I
,
X ;]
Def
sia f : [ a. b] ³ IR limitata . Chiamo

¥
SOMMA INFERIORE DI RIEMANN di f su [a b) relativa alla partizione
,

P di [ a. b) la quantita s (f ,
P ) : =
é e
,
CX ; -
x
; - i )
f. = i

¥
SOMMA SUPERIORE DI RIEMANN di f su [a
,
b) relativa alla partizione
di P di [ a. b ] la quantitˆ s
(£ , P) : =
é ,
( ×
;
-
×
; -
i )

osservazioni

f : [ a. b) ³
IR
,
Ppart . di [ a. b ]
,
f- limitata

5 f P
s f. P E
,

'

Se P • raffinamento di P allora

( f. P sff
' '

s e , P = 5 f. P e 5 f. P

Def .

Sia
f :[ a. b) ³ IR limitata su Ca la] ,
. Chiamo :

¥
integrale inferiore di Riemann di f su la ,
b] la quantitˆ
P s
( f. P)
d ' variare di <

che indico con


%f
¥
integrale superiore di Riemann di f- su [a b] ,
la quantitˆ

f s
f. p
b
che indico con
[ f
Def .

Sia f : [ a b) ,
³ IR limitata
"
.

f- si dice
integrabile (secondo )
Riemann

f
fa
[ a. DI quando
! f
su =

In tal caso chiameremo tale valore comune INTEGRALE DI RIEMANN

di f su [a. b) .
Lo indicheremo con

% fcxidx =/ ; f
f funzione
=
integrando
a = estremo inferiore di integrazione
b = estremo superiore di
integrazione
× =
variabile di integrazione

'

integrale definito non • un area . .

[
"

es : sinxdx = o non • un' area ,


ma pu˜ essere

interpretato come area

gazebo 7
L'area non • = 0 , ma noi
sgasate
l'
sappiamo che
integrale
• = 0

5 =
??
,
lj ( ×
;
-
X
; _
,
) ma un' area negativa non esiste

mentre la somma di Riemann

pu˜ essere
negativa
devo stare attento a n

segno di f
-

estremi di
integrazioni >

MM 0

f. xdx
é
quando l'estremo inferiore • la funzione •
<

pi• piccolo dell' estremo inferiore negativa


"

la base • Ma le
"

positiva altezze
,

sono
negative perch• la funzione •
negativa dunque l' integrale ha
segno meno
Te o r e m aimp . condizioni di integrabilitoi
sia f : [a ,
b ] ³ IR limitata su [ a , b] .

00 se f • continuo su [ a ,
DI allora f •
integrabile ( s .
R ) .
su [ a , b]

¥ se f • monotona su [ a. b ] allora
f •
integrabile ( s .
R ) . su [ a b] ,

¥ se
f • limitata su [ a, b ] e ammette su [ a, b] un numero finito
di punti di discontinuitˆ allora f- •
integrabile su [ a ,
b ]

La funzione di Di richie t non •


integrabile su [a ,
b]

PROPRIETË INTEGRALE DEFINITO

1 Additivita rispetto all' intervallo di


.

integrazione
f- : [ a. b ] ³ IR
integrabile su [ a. b ] .
Allora fece [a. b]

" "

{ faida =

} cfcxsdx ! = fcxidx

2 .

{ bfcxsdx = -

{ fcxidx cambia il
segno delle basi

3.
↳ cxidx = o

%:Ö: Ö:*:* .
it .
.

4 .
Additivitoi rispetto alla funzione integrando
f. g : [a ,
b] ³ IR integrabili su [ a. BI .
allora ftg :[ a. b ] ³ IR •

integrabile su [ a. BI e

=/bfcxidx ! bgcxsdx
"

a) ( ft g) cxidx t
5 .
Omogeneitˆ
f : [ a. BI -
SIR
integrabile su [ a. DI
[ a. BI
xf : [ a. b) ³ IR integrabile su

] fcxidx
"

{ afcxsdx =
a

6. Monotonia
siano f. g : [ a. b ] ³
IR integrabili su [ a. b) ,
bza .

Sia ttx E [ a. b] fcxszgcx) . Allora


[ fcxidxsfbgcxidx
a. Se fcxszo tt × e [ a. b ] a

bfcxidx
{
Z o

"

{
"

b. fcxsdx E

{ fcxsdx E

fa / fcx ) dx

es :

[ fcxidx fai f :{ I I

ícxsdx
.

! fjcxidx-fjcx.mx =

ídxt
.

= dx
-

sirtaki

{
.

= .
. ax - xdx

- -

;
> 2
, fa = 2 -

la
-
i MALI .

_
4 -
E =
11

i. pp 2 2
:
Valor medio integrale

Def .

Sia f :[ a. b) ³ IR integrabile su Cab] . Chiamo valor medio


integrale
di f- su [a. b] il numero reale :

Mf : =
% fcxiolx
b- a

(b -
a) .
Mf =

[ fcxidx
Te o r e m a1 .
.

Sia f [ a. b) IR
integrabile [ a. b] allora Mf {[¥ )
¤! !
: ³
su ,
E ,

¤
XC 1
^ fcx) =
,

Fogg !
:

1 xzi
,

O 1 2
[ 0
,
2
]

¤
{ (a) dx =
-

1
Mf =
_
=
1

b- a 2

*
Te o r e m a( valor medio integrale )
7
sia
f :[ a. b) ³ IR continuo . su [ a. b) .
Allora ce [ a. b ]

[ fcxidx
t - c .

f cc ) =

Mf =

b- a
Preambolo
Pi Weinerstrass ³
f continua su [ a. b) ammette su [ a. DI Max e min

Pa [ a. b ] [ il ]
Dar beaux ³
f continua su allora ttl e m ,

] ce [ a ,
b ] t .
c .
f (c) = 1

DIMOSTRAZIONE

1. applico weier strass a f su [ a. b ] ( Pi ) :

tt × e [ a. b ]

me
fcx ) E M

2. a < b applico monotonia


integrale definito
" "
bmdx
=/ =/
Mola

{
fcxsdx

( f integrabile su [ a. b ] perch• continua

3 .
faccio i conti :

"
m . b- a
) e
fa fcxsdx E MC b -
a)

4 .
Divido per b- a > o
"

m = ↳ fcx ) dx
= µ
b. -
a

Mf = i

5. Applico Dar beone : I c e [ a. b] t .


c .
( Pz
SI fcxsdx
f- (c) =
1 =

b- a
Te o r e m a fondamentale del calcolo
integrale
To r r i c e l l i Barrow -

Def .

Sia f : [ a. b]
³
IR Integrabile su [ a. b ] .

Chiamo funzione integrale di f su [ a. b] ( riferito al punto C )


la funzione f

/
× ~
FCX )

=/ fetide
<
Fcxi ! }
[
×
c a xf
x

es : Fcx )
=/ 0
tdt =

é ~ ,
Fin =
× =

fcx )

'

-
mai!; ×

Te o r e m a
1

Sia
f : [ a. b ] ³ IR integrabile e sia Ecx ) la sua funzione integrale
( riferita al punto ce [ a. b ] ) :

"

E cx ) fcxidt
!
=

Allora Fa • continua su [ a. BI ! Dare sempre la Def ,


di

Fcx )
Te o r e m a fondamentale del calcolo
integrale
To r r i c e l l i Barrow -
#

Sia f : [ a. b) ³ IR continua su [ a. b) .

Allora la funzione integrale


"

Fcx ) fcxidt
=

!
e- di classe C
"
( [ a. b) ) Fc • derivabile su [ a. b ] e FI e- continua su

[ a. BI ) e

FI ( ×) =
f- ( × ) ³ f. integrando
¥ × e [ a , b?

Dimostrazione

1 .
c = a scrivo il
rapporto incrementale Fcxth) -
Fcx ) =

h
"

{
"
fiesole -

{ fetide

2 .
Uso additivi toi
integri def .
.
rispetto all' h
di
intervallo
integrazione

~
=D
×
a xth b

íchtidt -1 ícttdt
I "

fctidttfa f) de {
'

íntidt { > = fetide t

h
3. Uso teo .
media
integrale di f su [ ×
,
xth ]

f • continuo .
su [ a. b] -
> continuo su [× ,
xth ]

essendo [ ×
,
Xth ] e [ a. BI .
7 c e [ × ,
xth ] t . e
Mf =
fcc)

4 .
Ricapitolando
f ( × th ) Fcx )
] f
-

ce [ ×
,
xth ] t .
c . = (c )
h
-

)
5 .
Applico lim per h ³ o ai due membri
FCX )
(im f ( xth ) Iim fcc) [ xth ]
-

= c e ×
,

h so h so
h
-
-

6 .
Essendo f continuo in × E [ a ,
b) e
poichŽ h -
so =D c ³ ×

=
fcx) il limite di dx esiste ed • finito ed • =
a fcx)

Fcxth) -
Fcx ) '

7 .
Allora lim esiste finito e = F cx ) =
fcx)
h so
h
-

' '
8 La continuitˆ di F [ a. b ] dall' E fcx)
.
su scende
ugualiamo .
cxi =

e dalla continuitˆ di f ttx e [a ,


b]

OSSERVAZIONE

fcx) =L fcx) = e
+2

'
ogx

Tutte le funzioni f- continue su [ a ,


b] ammettono primitivo .

Fcxi =
SI f- ce ) ott

*
Corollario

Sia f : [ a. b) ³ IR continua su [ a. b ] .
E sia Gcxs una primitiva di f
su [ a. b)

{ bfcxsdx
.

Allora = Gcx ) -

G Ca )

Dimostrazione
'

1 .
G primitiva di f su [ a. b ] i.e .
ttx E [ a. b ] G ( × ) =
f- ( × )

"

2 .
Anche Fcx ) =

fa fltidt • una primitiva di f ( vedi teo fandom ) .

3. Quindi

C. (x) =
fcx ) t K K E IR
"

Gcx) =

fa fctidt tk

4 .
Calcolo Coca ) =

[ fctidt -
tk = K

O
"
5. Calcolo G ( b) =

{ f- (f) dt tk

6- Calcolo GCB ) -

G Ca ) =

fabf (E) de te #

"

¤ fctiolt

Quando mi chiedono un' area

1. studio il segno di f in [ a. b ]
'
A =
{bfcxidx -

f fcxsdx fa 0 XZC

Ö
fzo in f- < o in [ a. CI
[ c. b)

2. Calcolo Gcx ) ( e quindi ffcxsolx )

3 . Calcolo l' area

21T

ex
/
0
seri xdx =
o

A 1 .
Selex IO O T 21T

+ -

íenxdx "
íenxdx
A =

{ -

{ =
fsenxdx = -
cosa tk

GCX ) = -

cosx

A = GCT ) - Coco) -

íCZIT ) -
GCT ) )
G( it ) = -

cost = a- C- 1) = 1

GCO ) = -
1

GCZA ) = -
1

A = 1 -

C -
1 ) -
[-1-1] = 2 + 2 = 4

íenxdx
"

{ { # = o L' INTEGRALE NON é UN' AREA

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