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Cerco una relazione tra P ed E

Prendo condensatore carico e metto un dielettrico tra le facce, ma non riempio completamente lo spazio tra di esse

Supponiamo che il dielettrico riempi completamente lo spazio tra le facce del condizionatore

Eo

E
Q
/E = E So(k-1
+
a
EskE-SE E

+ ** *
I = =
=

~
E
È la relazione lineare che lega P ed E che posso
d >

Op
=
P generalizzare in forma vettoriale come:

........... Questo è vero per un qualsiasi dielettrico che


2
a E =

I 8 -
=

Es -

I =
=

d.Er EE occupa una qualsiasi quantità di spazio dentro il P = (k-1)E =


SoXE dove X =
(k-1
Suscettività
condensatore, dove E è il campo dentro il elettrica
dielettrico e E0 il campo che originariamente Relazione che vale per quasi tutti i dielettrici, quelli per
c’era dentro il condensatore senza il dielettrico cui vale si dicono dielettrici lineari , sono omogenei (k
ha lo stesso valore in ogni punto del dielettrico)
S

Relazione ricavata in un caso particolare in cui k ha lo stesso valore in ogni punto del dielettrico
Però ci possono essere dei materiali complicati in cui k non è uno scalare
La più generale applicazione lineare tra due vettori (in questo caso P ed E) non è quella di uno scalare per E, ma di matrice per E, quindi la
più generale relazione che possiamo immaginare è quella in cui chi è un tensore 3x3
Quindi in generale per questi materiali anisotropi P ed E non sono paralleli (ad esempio la calcite) materiali
Isotropia = non ci sono direzioni privilegiati
I materiale su cui ci concentreremo sono i dielettrici lineari (dipendenza lineare tra P e E) isotropi (chi scalare), omogenei (k costante in
ogni punto del materiale)

Prendiamo un materiale non omogeneo mettiamo un campo elettrico esterno e immaginiamo una superficie chiusa sigma che racchiude un volume chiuso V e vediamo che succede in termini di carica in questo volume
Il corpo è neutro ma atomi si polarizzano, quindi un po’ di carica attraverserà la superficie, un po’ di atomi escono dalla superficie di una quantità delta
Posso calcolare la quantità di carica dq che esce dalla superficie quando tutta la carica si polarizza, ovvero quella che sta in uno spessore delta in prossimità della superficie.

:
dS
La quantità di carica dq che attraversa la superficie di dS è pari al flusso di P
(P m)ds
->

da =

Wpds =
.
=
. d attraverso ds, che è positivo se la carica esce ed è negativo se entra

Per calcolare la quantità di carica totale che attraversa l’intera superficie sigma quando polarizzo il dielettrico faccio l’integrale:

ba
Gda G . Può essere positiva o negativa, infatti può uscire più carica di quanto entra o viceversa
=
=

Dipende da com’è fatto k e da quanto vale P, se P è omogeneo tanta carica entra tanta ne esce (flusso
totale è 0), tanto P entra tanto P esce; se non è omogeneo ne può entrare di più di quella che esce, perché il
valore di q cambia sui diversi punti del dominio

Dentro il mio volume contornato da sigma rimarrà una quantità di carica uguale a quella che
esce ma di segno opposto (prima era 0)
th della divergento

G
Y
ba = -
Da =
- .
I ~Divergenza
/
Gode-6
. =
de

V(z)
Da =

(20 ,
=

90
=
N
->

D. Quando il materiale è omogeneo P è costante e la sua divergenza è nulla, quindi dentro il materiale non ho carica di
Densità di carica di polarizzazione per dτ —> Sommo tutte le polarizzazione, ma solo sulla superficie. se il volume non è omogeneo, la divergenza di P è diversa da 0, quindi localmente
cariche di polarizzazione che stanno dentro il volume racchiuso da Σ ho degli accumuli di carica di polarizzazione, per cui la densità di carica di polarizzazione sarà diversa da 0.
30/10

Variazione di Ē al passaggio attraverso la superficie di due dielettrici


Abbiamo introdotto il vettore spostamento elettrico D come:

G Ed =
0 =
> DE+ = 0 Cosa succede al campo E quando attraverso la superficie di due dielettrici, I =
Es +
Carica libera totale contenuta all’interno di Σ
sapendo che non ci sono cariche libere ma solo di polarizzazione

.
Le due equazioni continuano a valere ma la σ è una σ di polarizzazione, la Quindi, invece di usare E, posso vedere che succede alle componenti di D, che
& 2
E dS = 0 =
DEn = densità superficiale di carica di polarizzazione ->

DErdaan & 5 dipende solo dalle cariche libere, e in questo caso particolare non ci sono cariche
libere, quindi, quando passo da un dielettrico a un altro, QL è 0 e anche il flusso è 0

ine
I
Prendo la superficie di separazione tra i due mezzi e applico Gauss.
-

~
Considero un cilin
2

4 =
41 +
Gr
.
+
= dhe04r .
+

4Fz = d + 2d3 =
0

Faccio tendere a 0 l’altezza dh in modo


tale che la faccia superiore ds2 coincida
&" L

D cos0
,
, S +Dz
,
cos 02 ,
= 0 -
.
ds .
o

con ds1 e siano entrambe sulla superficie Σ &S =

dS =
dA

Normale alla superficie Di =- IN2 15 = 1 l


Dix Dato
+ -> =>
, .

diretta verso il basso Normale alla superficie diretta verso l’alto

quindi ADN =
0 So quello che succede alle componenti di D normali alla superficie

Abbiamo sfruttato le proprietà di D—> che dipende solo dalle cariche libere e quindi non essendoci carica libera questa relazione ci dice che la componente normale di D al contrario della componente normale di E è continua quando attraverso la superficie di separazione di due dielettrici
Questo ci aiuta a ricavarci le proprietà di E quando attraverso la superficie di separazione di due dielettrici

Ho un’informazione completa usando il vettore D di cosa succede al ~off " fo ...

vettore E quando attraverso la superficie di separazione di due mezzi


Ern Ez

-
Et ,
=
ETz ->
-
E, sen O
,
=
Ez sen Pz

Ricorda la rifrazione della luce, la legge di Snell, che fissa la relazione tra l’angolo di incidenza della luce e

EN ENz
L Posso fare il rapporto di queste due equazioni, l’angolo di rifrazione, tra l’acqua e il vetro (materiali dielettrici—> un materiale trasparente non è
conduttore)
,

semplifico e ottengo:

at
La luce quando passa tra due mezzi dielettrici è soggetta alla rifrazione, che è dovuta proprio al fatto che la

~= = componente tangente di E si conserva e quella normale non si conserva, quindi ho una diversa direzione di
>

"
-
-

Ex , Ho una relazione puntuale tra D e E, mi basta tra il campo E nel vetro e il campo È nell’acqua. La luce è fatta di campi elettrici e magnetici quindi la legge
sapere la costante dielettrica relativa dei due mezzi Quindi se k2>k1 allora la tangente di θ2 è
di rifrazione della luce la posso spiegare attraverso la conservazione e la discontinuità delle componenti del
I

So , Er =okzEnz = SoK , E cosO okzEzcosOz maggiore della tangente di θ1


vettore E
=
, ,
,

Dove se il mezzo è isotropo k è uno


Quando fu scoperta la legge di rifrazione da Snell e da Gauss in via sperimentale non avevano idea della
scalare, se è anisotropo k è un tensore
natura della luce, si capi la spiegazione di tale legge circa 300 anni dopo con le leggi di Maxwell.

Quando θ=0, quando siamo normali alla superficie, gli angoli non cambiano ma cambia il modulo di E
Se abbiamo un conduttore invece che un dielettrico, le linee di campo curvano ed entrano normalmente alla superficie. Quindi, basta guardare la
conformazione delle linee di campo, per capire se un materiale è dielettrico (entrano con un certo angolo diverso da 90°) o un conduttore
ISE Relazione ricavata nel vuoto Prendo lo stesso condensatore, a facce piane parallele e lo riempio con un dielettrico Quanto vale l’energia immagazzinata in questo condensatore e la densità di energia?
M=
=
->

C
Densità di energia in un condensatore dove c’è il campo
Quando il condensatore è vuoto la
+Q
elettrico, ovvero tra le facce del condensatore
capacità vale:
S
Co =

La capacità con un dielettrico è


( = k( =

k6S S=
Ma cambia anche il campo En =

EE =
=

-
Q

3 KEo
=

Ho tutti gli elementi per calcolarmi l’energia immagazzinata nel mio condensatore:
B &E

c gess= Ennse ssd


=

Moltiplico e divido per ε

u =
02
I =
Densità di energia di un
Campo elettrico dentro il dielettrico che condensatore con un mezzo
comprende sia il campo elettrico del dielettrico
condensatore che quello del dielettrico S
Ma per un dielettrico anisotropo dove D e E non sono paralleli, ci va E^2 o D^2 perché sono due
vettori diversi, non sono più paralleli—> per un materiale anisotropo bisogna tener conto
Confrontando le due relazioni trovate: dell’angolo tra D e E quindi per ricavare una legge generale, che applico per materiale anisotropo
sarebbe: E 5
Constatiamo che c’è una differenza di energia spesa per costruire il condensatore M= = .

Me = E2
Me =
I SE =

I kdoE Infatti in assenza del dielettrico spendo energia per caricare il condensatore e formare un campo elettrico tra le
facce, con un dielettrico spendo energia sia per il campo elettrico precedente e in più anche per il campo elettrico di
polarizzazione—> la differenza tra le due quantità rappresenta l’energia necessaria per polarizzare il dielettrico

Il conduttore è un reticolo cristallino dove gli atomi hanno posizioni fisse e l’ultimo elettrone dell’ultimo orbitale è poco legato quindi gli atomi sono facilmente ionizzabili e gli elettroni liberi di muoversi all’interno del reticolo cristallino

Sappiamo che il numero di elettroni per unità di volume n è circa: Man


= 8 5.
+ 10 /m Lu

Il miglior conduttore è il rame, altri un po’ meno come l’argento 5, 3 =1048 /m


Ag
Mag
=

Se osservo un elettrone questo si muoverà con una velocità vi, in assenza di campo elettrico avrà una direzione isotropa, diretta in ogni verso e direzione nello spazio, quindi se vado a fare la velocità media ottengo una velocità nulla—> =
-

COSTANT D' BOLETMANN K =


1
,
38 + 10-35/k

Gli elettroni si muovono per agitazione termica, quindi a seconda della temperatura gli elettroni hanno una velocità più o meno alta, quindi l’energia cinetica media è: -mer =
mer =

+ Se voglio sapere la velocità media degli elettroni uso l’uguaglianza e ricavo:

T = 293k

= =

(- = 1 1 . =

10 km/

Questa velocità deriva dalle leggi della dinamica classica (teoria cinetica dei gas, ma l’elettrone è una particella microscopica, quindi non è soggetto alle leggi della termodinamica, ma a quelle della meccanica quantistica —> quando è stata enunciata la teoria della meccanica quantistica i fisici hanno fatto una stima

della velocità dell’elettrone basata sulla meccanica quantistica—> teoria di Fermi-Sommerfeld, che permette di calcolare in maniera precisa qual è lo spettro energetico degli elettroni, l’energia minima, l’energia massima, chiamata Energia di Fermi (7,1 eV). Quindi se andiamo a sostituire dentro questa relazione

l’energia massima di Fermi, troviamo che in realtà gli elettroni vanno più veloci. -> i =
1 58
,
=100m/s =
1580km/s -> La teoria classica sottostima di circa un ordine di grandezza la velocità degli elettroni

Il metallo è come un recipiente dove stanno fermi i nuclei atomici e nello spazio interatomico si ha una nuvola di elettroni che si muovono a caso nello spazio a una velocità altissima, poi questi urtano gli atomi in modo anelastico, gli atomi sono mille/5mila volte più pesanti degli elettroni quindi in quest’urto vengono

riflessi contro gli atomi del reticolo. Ciò in assenza di campo.

Effetto del campo elettrico

In precedenza avevamo messo un conduttore dentro un campo elettrico esterno, generato da una distribuzione di carica fissa, questo campo elettrico spostava gli elettroni in modo da schermare il campo elettrico all’interno del conduttore stesso, per il fenomeno dell’induzione elettrostatica, però il moto era
molto veloce, in un milionesimo di secondo gli elettroni si erano già ridistribuiti, ovvero mediamente si avevano più elettroni su una faccia che sull’altra, ma non stavano immobili, bensì si ha una nuvola di elettroni il cui baricentro si sposta su un lato, lasciando scoperti gli atomi sull’altro, però si muovono a
quelle velocità. Però la corrente dopo poco tempo finisce. Finché è stato inventato un meccanismo in modo da creare un campo elettrico costante all’interno di un conduttore—> generatore (di forza elettromotrice) o pila, dispositivo inventato all’inizio dell’800 da Alessandro Volta, che è in grado di
generare una differenza di potenziale costante ai suoi capi, quindi, all’interno del conduttore, un campo elettrico costante e quindi non più un equilibrio statico all’interno del conduttore, ma un equilibrio dinamico, mentre in quello statico il conduttore annullava il campo al suo interno e gli elettroni stavano
fermi (moto termico), in quello dinamico il campo elettrico è costante, gli elettroni si muovono in modo costante all’interno del campo elettrico.
Quindi se prendo un conduttore e metto ai capi del conduttore una pila questa mi genera un campo elettrico costante attraverso una serie di reazioni chimiche (rame, zinco, acido solforico…). Quindi la velocità media degli elettroni sarà diversa da 0, tenderanno a spostarsi, visto che hanno carica negativa,
in verso opposto al campo elettrico E

Ciò non vale solo per i metalli, ma anche per altri tipi di conduttori—> conduttori gassosi, atomi ionizzati nei gas si muovono, la loro agitazione termica sarà diversa, dipenderà dalla loro massa, ma comunque in presenza di un campo elettrico
I

tenderanno a muoversi con velocità diversa da 0.


Un altro esempio è l’acqua, che sebbene distillata sia un dielettrico perfetto, ha costante dielettrica relativa k=80, se in essa vengono disciolti dei sali, questi si ionizzano, ho ioni positivi e ioni negativi, questi si muovono dentro l’acqua—>
-

diventa un perfetto conduttore, gli atomi ionizzati positivamente andranno nello stesso verso di E e gli atomi ionizzati negativamente (e anche gli ioni negativi)andranno in verso opposto, quindi avrò una corrente di ioni positivi da un verso e

L
B
negativi dall’altro, cambia semplicemente la velocità media degli ioni positivi e negativi.
Ci sono poi altri tipi di materiali in cui avviene il fenomeno dell’induzione elettrica, in cui si generano correnti elettriche —> semiconduttori, quelli che stanno dentro i chip al silicio (sabbia opportunamente trattata).
Possiamo prendere tali materiali e aggiungerci artificialmente delle cariche—> i silici vengono drogati. Come nell’acqua queste cariche, positive o negative, si muovono in un verso o nell’altro, con velocità media diversa da 0. La densità è però
di un ordine di grandezza in meno rispetto a quello nel caso di un conduttore metallico, densità volumetrica è molto più bassa
La caratteristica comune di tutti i mezzi, quando attacco una pila al capi del mezzo, ho un campo elettrico, che esercita una forza costante sul conduttore di carica. Quindi ho queste cariche che accelerano con accelerazione costante, nella
direzione del campo, ma queste fanno degli urti, tipicamente elastici, vanno a urtare gli atomi—> l’elettrone accelera va a sbattere con un atomo viene riflesso indietro, poi fa un altro urto e viene riflesso a destra, quindi compie un moto che non
E =
cost
->

è rettilineo uniforme, sono urti isotropi, ovvero l’elettrone può assumere una qualsiasi direzione nello spazio, quindi l’informazione che avevo prima, l’accelerazione con una certa direzione viene cancellata da ogni urto.

AV =

! d
Gli effetti di questi urti sono visibili in modo macroscopico nel caso di un corpo in caduta libera in atmosfera, quindi in presenza dell’aria, questo è soggetto all’attrito viscoso, dovuto agli urti del corpo con gli atomi dell’atmosfera, gli urti tra
atomi e elettroni rallentano il moto, infatti in caduta libera c’è una forza pari alla forza peso mg - βv (dovuta all’attrito viscoso) che indica che mano a mano che il corpo accelera cadendo, a un certo punto viene raggiunta una velocità limite per
cui mg=βv e quindi il corpo si muove di moto rettilineo uniforme.
E =

E o La stessa cosa avviene nei conduttori: quando c’è un campo elettrico l’elettrone/ione accelera, urta con gli atomi, si crea una specie di attrito e la velocità del mio portatore di carica raggiunge un valore costante quindi andando a calcolare la
velocità media dovuta al campo elettrico, otteniamo un valore di velocità costante—> velocità di deriva. Questo effetto, nel caso delle correnti elettriche, si chiama effetto di resistenza (la resistenza in un circuito è l’effetto degli urti dei
portatori di carica sugli atomi del reticolo, del mezzo, che fa si che la velocità con cui le cariche di muovono è costante.
* Va cost RESISTENZA
Il nostro modello di conduzione è quello di una nuvola di elettroni che si muove a 1000km/s per il metallo, col campo elettrico, gli elettroni continuano a muoversi a 1000km/s, ma tutta la nuvola comincia a derivare nella direzione del campo—
= =

di
CADUTA LIBERA
coeff .

> il baricentro della nuvola di elettroni comincia a spostarsi con velocità costante (velocità di deriva) —> modello della conduzione elettrica, dove si hanno due velocità: la velocità di agitazione termica e la velocità di deriva costante (dovuta
: VISCOSITA"

E E -
c alla resistenza) con cui il baricentro delle cariche si sposta nella direzione del campo
= =

mg
-

B = =

Ci sono dei casi particolari in cui il materiale non ha resistenza. Questa classe di materiali si chiamano Superconduttori, tipicamente delle leghe di metalli rari, titanio, stanno, di in determinate condizioni, in temperature vicine allo 0
assoluto, non presentano resistenza, quindi posso far circolare grandi quantità di carica.
CORRENTE ELETTRICA Definiamo l’intensità di corrente elettrica—> prendo un conduttore metto una pila ai capi del materiale, generando un campo elettrico costante, possiamo avere un portatore di carica positivo o negativo, a seconda del segno avrà
un certo verso di velocità di deriva, se ha segno positivo allora la velocità avrà lo stesso verso di E, sennò verso opposto.
Consideriamo una superficie Σ aperta che taglia il mio conduttore—> sezione del conduttore stesso
Definisco una nuova grandezza, chiamata intensità di corrente i, che mi dice la quantità di carica Δq che passa attraverso Σ nell’intervallo di tempo Δt, cerco un’informazione istantanea quindi mi interessa un intervallo di tempo infinitesimo dt, quindi i è definito come
. - s limite del rapporto.
E Ho la corrente di 1 Ampere quando attraverso la superficie Σ
: =

S =
(i) =

[a)[+]" 21 =
14 es
passa la carica di 1 Coulomb in 1 secondo

L’intensità di corrente è uno scalare non ha direzione né verso, il segno della carica è irrilevante, quindi, per semplicità, la convenzione usata è che le cariche che circolano all’interno del conduttore siano positive, in modo che la velocità di deriva abbia lo stesso verso di E,

Relazione tra intensità di corrente, moto delle cariche e il campo elettrico all’interno del conduttore

Prendo un conduttore, e all’interno considero una qualsiasi superficie Σ aperta, che può essere anche inclinata. Prendo un campo E costante all’interno del conduttore quindi assumendo i portatori di carica positivi

⑪Do
ottengo una certa velocità di deriva che ha lo stesso verso di E.
Calcolo l’intensità di corrente
~
VaAt
Scelgo una superficie infinitesima ds che appartiene a Σ, che quindi forma un angolo θ con il vettore E e calcolo l’intensità di corrente, che attraversa ds, ovvero la carica che attraversa la superficie Σ nell’unità di

t
Ed -
tempo
i
= E -

Se considero un intervallo di tempo Δt quanta carica attraversa la mia superficie ds?


-
Prendo tutta la carica che sta in un volume dietro la superficie ds, questo deve avere un’altezza pari alla velocità di deriva per Δt
La carica che sta sulla faccia posteriore in un tempo Δt arriva sulla faccia anteriore e la attraversa.
Quando vale la carica nel volume?
La base del cilindro è la proiezione di ds sulla sezione del cilindro, la proietto normalmente al cilindro, perché se prendo un cilindro ds perpendicolare ha un certo valore, se lo inclino

etere tascost~ l’area di base aumenta, però la quantità di carica all’interno è la stessa, perché inclino entrambe le superfici, quindi mi interessa la sua proiezione perpendicolare ad E.

volest-
Il numero di portatori di carica lo conosco perché so quanto
Da =

Ne .
=
mevat scusa vale il numero di portatori di carica per unità di volume n
carica me /
ilindro

di=C -

mevatdscosO merd - a e

In termini vettoriali rappresenta:


Vd ha la stessa direzione e verso di E di =
mevd .s -

Quindi posso definire in ogni punto del condensatore la densità di corrente, la quantità di carica per unità di volume
Quindi posso introdurre una nuova grandezza chiamata densità di corrente: I =
meva ric per la velocità di deriva—> mi dice come si muove una certa quantità di carica presente in un certo volumetto τ

Quindi posso riscrivere di come il flusso infinitesimo del vettore J attraverso la superficie ds —> quindi l’intensità
della corrente elettrica che circola in un conduttore non è altro che il flusso di J attraverso la sezione del materiale e
di=j
(di ( 5
. ds - i = =
- as

si può calcolare come l’integrale attraverso la superficie aperta Σ di di (flusso infinitesimo).

.
Il + vuol dire che ha lo stesso Per questo scegliamo come convenzione i portatori di carica positivi, perché J é sempre diretto nella stessa direzione e verso di E, indipendentemente
~ t

verso e stessa direzione di E


-

dal segno dei portatori di carica, quindi è più semplice se i portatori sono positivi e la velocità di deriva sia equiversa a J.
-

5 +
=
m( e)( d)
+ +

Non sono capace attraverso una misura di determinare se i portatori di carica siano positivi o negativi—> J ha sempre lo stesso verso—> con misure
E
elettriche è impossibile determinare il segno dei portatori di carica perché la corrente è la stessa e il flusso è lo stesso.
e)) =d) -
I m( Ud
= - -
-

Stima della velocità di deriva


Z Attraverso ogni superficie ds avrò un flusso infinitesimo che è uguale a J scalar ds
Ho un cavo metallico di rame 8 3 1028 e /m Quindi il flusso totale può essere nullo, positivo o negativo a seconda dei singoli contributi che possono essere 0, positivi o negativi
=
m =
=
-
,

Di è positivo quando J esce ed è negativo quando J entra


>

It's di =

Fd . =

IdscusD -di =
0 0= 98
Flusso uscente di J vuol dire che escono delle cariche positive, ma se le cariche di conduzione sono negative
Ha un raggio R del cilindro r =
0 8 mu

queste entrano.
,

-> di so 0- 70 90,
Supponiamo che il flusso sia uscente (di positivo) esce complessivamente della carica dal volume V contenuto
Nel cavo circola una corrente i i
=
15A in Σ, quindi dentro il volume V la carica diminuisce
Conservazione della carica—> se in un volume entra della carica dentro il volume la carica cresce, se da un
- dieo 0=7901800[ volume esce della carica, la carica nel volume diminuisce, se il flusso è nullo tanta carica entra e tanta ne esce

Tendenzialmente in un circuito elettrico si è in un regime stazionario—> non ho accumuli di carica in alcuni


punti, tanta carica passa da una parte, tanta carica esce dall’altra -> Regime stazionario

Il coseno dell’angolo compreso è 1

:
Prendo la superficie aperta Σ perpendicolare al cilindro, in modo che ds sia parallelo a J, che è costante in

(j
ogni punto del cilindro quindi as
i
(3ds 5) d
55 S ar2 64 10-8 2x100m
= =

3
=
.
= = .
= . =

Considero il volume
*

EQUAZIONE di
i =

0 di .
=
-

I CONTINUITÀ DI CARICA
contenuto in una superficie va =

s
=
5x10-4m1s =

2m/h
chiusa Σ
· gale o
ins si i
Eguagliando otteniamo l’equazione di continuità 85x108 1 6x10
- 13
13 6x10Clm
f
=
me = x =
,
,

in forma differenziale: E
densità volumetrica di carica di
5 = -

I Se la divergenza è 0 la carica non varia e conduzione, se tengo conto anche di


*
sto in regime stazionario e viceversa quella ionizzata la somma è 0

Teorema della Siamo in grado di misurare la corrente elettrica sebbene le velocità considerate siano molto piccole,
divergenza perché è la velocità di deriva per la carica che è molto molto grande—> effetto macroscopico

i
IS newds'
=
=

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