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A V N

Regole di formazione di parola N Suf Pre V V N


Si applicano all'entrata E
RFP
oso ri leggere lava vetri
Fama
per realizzare un'uscita U.
Per evitare
l'ipergenerazione si usano le SUFFISSAZIONE
restrizioni sulle regole nei [[]x+suf]y
processi di composizione e
PREFISSAZIONE
derivazione [pre+[]x]y
Suffisso -oso
[[]N+oso]A
amoroso, virtuoso COMPOSIZIONE
[+com] [[]x []y]z
[+astr]
[-an]
Ma
Carnoso, zuccheroso
Quindi
[+com]
[-an]

Indicano eventi con estensione temporale


senza una meta da raggiungere

Verbi TELICI cioè finalizzati al


verbi raggiungimento di una meta
continuativi
La morfologia spiega:
Indicano eventi cn un'estensione
Insieme di dati tratti da testi scritti dall'analisi dei quali il
CORPUS o dalla registrazione di testi orali linguista trae delle regolarità
Indicano qualità permanenti
o stati non modificabili
temporale che possono essere
considerati conclusi dopo il

Immagazzinate nel lessico Parole semplici/ Memorizzato/ verbi


raggiungimento di una meta

verbi
Formate tramite regole di Parole complesse Costruito tramite regole COMPETENZA Ciò che il parlante sa Sa che alcune parole appartengono alla sua lingua e altre no, distingue stativi risultativi Indicano eventi senza estensione temporale
che implicano un cambiamento di stato
composizione o di derivazione
DEI PARLANTI della propria lingua parole esistenti, inesistenti ma possibili, inesistenti e impossibili
trasformativi
Se presenta almeno una ramificazione Struttura interna/ Esistente/
Struttura esterna Possibile
Indicano eventi senza estensione temporale
che non implicano un cambiamento di stato

MORFOLOGIA
Confine di parola: # (#casa#) puntuali
RAPPR Esclusiva DURATIVA
Confine di morfema: + (cas+ona) ESENTA Inclusiva 'noi' al di fuori di chi ascolta Processo che si svolge in un lasso di tempo
Parentesi per esprimere la categoria lessicale: (#casa#)N ZIONE II livello di analisi della lingua 'noi' io e chi ascolta

Studia la forma, la struttura delle parole, le NON DURATIVA


Azione priva di spessore temporale
varie forme che esse possono assumere
La 1^ persona plurale può essere

Combinazione di elementi minori dotati di significato (morfemi) costruita

ALLOMORFIA
unità minima
Morfema
unità massima

Parola
solitamente attorno a una base lessicale (morfema dotato di significato 'IO' diventa 'TU' e viceversa
rispetto a chi sa parlando
azione
referenziale) che può costituire da sola un enunciato
Variante di un morfema che realizza lo stesso significato è l'unità minima della morfologia, l'unità minima di 1^ articolazione; cos'è la parola?
e si trova nella stessa posizione di un altro morfo i morfemi sono la minima associazione di un significato a un significante che si •Definizione ‘grafica’ POLARITA'
equifunzionale con cui è in distribuzione complementare, combinano per dar luogo alle unità di base della lingua, i lessemi, nei quali ogni Ciò che è compreso tra due spazi bianchi in un testo scritto Gli amici dei miei chi compie l’azione; riferisce e collega Esprime la relazione tra MA, momento
(non vale per le lingue prive di scrittura e per le lingue in scriptio continua) amici sono miei
ciascuna forma in cui si può presentare uno stesso morfema ha una propria funzione amici l’azione verbale al suo soggetto dell'avvenimento, e ME, momento
•Definizione fonologica Parti del discorso o
morfema il morfema ven-
(di venire) si
presenta in
Il significato dei lessemi, è, solitamente, la somma dei significati dei singoli morfemi
Tutto ciò che si raggruppa attorno a un accento primario
•8 parole grafiche
•5 lessemi CATEGORIE/CLASSI Persona La localizzazione di un enunciato si misura prendendo in
considerazione il momento in cui viene prodotto l'enunciato.
dell'enunciazione. In un tempo presente MA
ed ME coincidono, in un tempo passato MA
allomorfia quattro allomorfi
diversi (ven-,
•Definizione sintattica o distribuzionale LESSICALI PASSATO: ciò che ha luogo prima dell'enunciato precede ME, e in un tempo futuro ME
LESSICALE venn-, veng-, Unità della lingua che può essere usata da sola per formare un enunciato •nomi Secondo Aristotele i verbo PRESENTE:ciò che avviene in contemporanea all'enunciato
vien-, ver-) si distinguevano dai nomi
precede MA. MR è il momento di riferimento.
Morfemi (non vale per le parole grammaticali) •aggettivi FUTURO: ciò che verrà dopo l'enunciato
proprio per la possibilità di 'alle tre era già partito.
cumulativi
Tempo
Morfemi portatori di più di un
•Definizione morfologica •articoli . esprimere il tempo. Tuttavia
in inglese, -s, -z, -iz
significato, hanno più di un
Unità al cui interno non si può inserire dell’altro materiale linguistico, I lessemi esprimono categorie
anche altri elementi lo Per localizzare due o più eventi l’uno rispetto all'altro
sono allomorfi del
•verbi
allomorfia
morfema del plurale.
Amalgama
valore grammaticale
Morfemi liberi Morfemi legati
Possono comparire solo se sequenza non interrompibile di morfemi, in posizione fissa, mobile grammaticali per ogni parte del
possono indicare, quindi è
PASSATO NEL FUTURO
-abil-, -ibil-, -ubil-, •pronomi discorso attraverso le forme flesse
una proprietà dell'intero
GRAMMATICALE sono allomorfi dello
Nasce dalla fusione di due morfemi; nel
morfema risultante non saranno più
combinati con altri morfemi
all'interno dell'enunciato, e capace di costruire autonomamente enunciato Esprime un'azione anteriore ad un'altra che è nel passato (futuro anteriore)
stesso morfema che Acqu- e idr- distinguibili i significati dei due morfemi iniziali
•avverbi esprimendo i propri valori
ha la funzione di Cavallo e FUTURO NEL PASSATO
un'enunciato, essendo dotata di una radice lessicale portatrice di •preposizioni
classe Morfemi aperta
equino
Fegato e classe Morfemi chiusa significato. •congiunzioni
Esprime un'azione posteriore ad un'altra che è nel passato (cond. passato passato)
epatico
lessicali grammaticali
SUPPLETTIVISMO •interiezioni
CATEGORIE
Non tutte le lingue hanno uno forma per indicare tutti i Il presente viene usato anche per dare

Lessema
tempi; la principale opposizione è 'passato/non passato' , il all'enunciato valore di asserzione permanente
Un morfema lessicale in alcune parole derivate, viene GRAMMATICALI Sono l'espressione linguistica di alcune secondo indica il presente tanto quanto il futuro. In molte

FLESSIONALI dimensioni cognitive dell'esperienza umana


lingue non esiste una forma per il futuro, viene indicato a
sostituito da un altro morfema con una forma totalmente Il lessema è l'unità base del lessico di un lingua
diversa ma con lo stesso significato
Morfemi Morfemi volte con l'uso di verbi che indicano desiderio

I lessemi vengono classificati in parti del discorso


derivazionali flessionali Compaiono negli enunciati in forme flesse, che esprimono cioè le categorie grammaticali
formano forme
Diatesi
derivano parole Complementari ed omogenee NOMINALI VERBALI ('atteggiamento' dal greco) indica che il verbo
diverse di una parola
da altre parole già può presentarsi in più forme: In italiano il passivo è
esistenti ATTIVO, MEDIO, PASSIVO
Il contenuto grammaticale può lessicalizzato
essere espresso tramite 2 canali: la sua funzione è quella di
Indica i verbi con forma occultare l'attore, e mettere in
GRAMMATICALE LESSICALE rilievo l'azione
espresso con mezzi non espresso con passiva e significato attivo, con

Caso
morfologici mezzi morfologici un particolare riferimento
GRAMMATICALIZZAZIONE all'attore rispetto all'oggetto Tempi verbali
Numero
Da informazioni sulla funzione sintattica che un
Attribuzione del carattere grammaticale a una PERFETTIVI
parola basica dell'esperienza, che esprime nome ricopre nella frase Descrivono eventi conclusi
Indica a la quantità in senso cardinale;
relazioni dell'uomo con l'ambiente
l'argomento è l’elemento linguistico
che esprime uno dei due partecipanti
(Locazione, X è a Y, movimento, X va da/a Y,
attività, X fa Y, desiderio, X desidera Y,
La maggior pare delle lingue distingue il
singolare dal plurale, ma altre lingue presentano
Esempio di sistemi di casi
Aspetto Tempi verbali
cambiamento di stato, X diventa Y) nominativo/accusativo ergativo/assolutivo Esprime il punto di vista assunto sull'azione
alla situazione descritta dal predicato il duale, il triale e un paucale; IMPERFETTIVI
La maggior parte delle lingue La corrispondenza tra soggetto=nominativo soggetto verbi transitivi=ergativo Descrivono eventi nel loro
Argomento esterno forma e significato è
Il soggetto ha le proprietà sintattiche ha una marca apposita per bassa, poiché parole oggetto=accusativo soggetto verbi intransitivi= assolutivo svolgimento, ripetersi o durare
perché di norma il
VERBI
singolari possono indicare
tipiche del soggetto dei verbi transitivi
soggetto precede il differenziarli, altre, come una pluralità e viceversa. oggetto=assolutivo
I nomi numerabili e

CASI Qualifica come certo o incerto ciò che dice il


INERGATIVI •ausiliare avere verbo l'inglese, hanno il morfo zero collettivi possono avere un
plurale, quelli di massa no.
Si può esprimere anche con
avverbi valutativi che esprimono la
parlante , che quindi esprime un giudizio
PROFONDI reazione del parlante a qualcosa
data per certo o con avverbi frasali (modi verbali come condizionale o congiuntivo,
Modalità
BENEFICIARIO EPISTEMICA
SCHEMA
che esprimono un giudizio del
verbi modali dovere e potere, verbi modalizzanti
AGENTE Entità che trae beneficio da parlante sulla ualotà del proprio
Il soggetto ha le proprietà sintattiche argomento interno atto linguistico (francamente) -dedurre, credere, presumere....- avverbi modali
VALENZIALE VERBI tipiche dell'oggetto dei verbi transitivi perché di norma il
soggetto ha l stessa
Persona che intenzionalmente
svolge un'azione
ESPERIENTE
un'evento Designa le manifestazioni
linguistiche dell'atteggiamento del
-probabilmente, sicuramente, certo..-, espressioni
Ogni verbo, utilizzato piovere; zerovalente INACCUSATIVI •ausiliare essere posizione dell'oggetto
Entità senziente che
parlante rispetto a ciò che dice
avverbio valutativo:
'Qui si lavora
Modalità
modalizzanti -secondo me-, )
camminare; monovalente
Infatti di solito il verbo viene prima del soggetto sperimenta uno stato onestamente'
all'interno di un dei verbi transitivi Avverbio frasale:

enunciato, è associato io cammino VERBI Il soggetto può essere pronominalizzato con il


clitico partitivo ne , tipico dei verbi transitivi
PAZIENTE
Persona he subisce un i verbi MODALI/ SERVILI sono
'Onestamente qui si
lavora'
Qualifica come obbligatorio o permesso lo stato
di cose su cui verte l'enunciato
delle VALENZE,
implicate dal significato
interrogare; bivalente
io interrogo te INTRANSITIVI Il participio passato dei verbi inaccusativi può
Genere mutamento a causa di verbi ausiliari; si collegano DEONTICA (modo imperativo, bisogna, avere da, avverbi
regalare; trivalente In italiano esistono i morfemi del genere femminile e del un'azione non svolta da l*i STRUMENTO direttamente a un verbo all'infinito -necessariamente, obbligatoriamente-)
del verbo; ogni verbo essere usato come modificatore aggetttivale del
Approfond Entità, normalmente inanimata, che Modalità
configura degli io regalo qualcosa a te soggetto, tipico dei verbi transitivi genere maschile; in altre lingue esiste anche il neutro.
ire viene manipolata da un'agente per ASSERTIVA / NON ASSERTIVA
elementi chiamati in tradurre; tetravalente Tuttavia non sempre il genere grammaticale coincide con
PARTICIPI compiere un'azione
causa. io traduco qualcosa da qualcosa a qualcos'altro il genere 'naturale': parole maschili e femminili non
O
PRODUTTIVITA
MORFOLOGIA
sempre designano entità rispettivamente 'maschio' e
Non si può misurare con la frequenza in cui si applica 'femmina'
o con le parole che forma; non si può parlare di
produttività in senso assoluto, ma di una produttività di
una regola relativamente a una classe di basi LESSICALE
DEFINISCE I PROCESSI MORFOLOGICI POSSIBILI
Dipende dalla facilità con cui si lega alla base. Se
il processo è trasparente e va in contro a poche FLESSIONE
restrizioni e non chiede riaggiustamenti fonologici Aggiunta di categorie grammaticali
allora la regola potrà dirsi produttiva
DERIVAZIONE Non modificano la radice lessicale ma la
attualizzano nel contesto di enunciazione
deriva parole da altre parole già esistenti, anche già derivate,
IRB, ipotesi della mediante l'aggiunta un affisso a una parola base
ramificazione binaria PARASINTETICI o
CIRCONFISSAZIONE PREFISSAZIONE. INFISSAZIONE. SUFFISSAZIONE
SUFFISSAZIONE
VALUTATIVA
Parole formate simultaneamente
Approfon [pref+[]x]x Si aggiungono uno alla volta
[[]x+suf]y
con prefisso e suffisso, di cui
dire
VERBI PARASINTETICI
non esiste una forma nominale
con solo il prefisso o solo il VALORE LOCATIVO
Non cambiano la categoria della base,
non sono mai la testa

VALORE ITERATIVO
I suffissi possono cambiare la categoria
lessicale della base in uscita

I suffissi, tranne che nella suffissazione


aggiungono una
valutazione alla parola base
COMPOSIZIONE
DEAGGETTIVALI
ante-; sopra; sub.
VALORE TEMPORALE
Ri-/re- valutativa, costituiscono la testa della
Non sempre cambiano la
categoria lessicale della base,
Unione di due o più morfemi lessicali in na sola parola
suffisso Pre-; ex-.
VALORE COMITATIVO parola a cui sono aggiunti, quindi nelle Ciò avviene in alcune forme
Co-/con-
Hanno valore ingresivo, VALORE NEGATIVO
[[]x+[]y]z [[capo]N[stazione]N]N
VALORE INGRESSIVO parole derivate la testa è a destra.
Accoppiare, impastare. In-; dis-; s-; de-
lessicalizzate
parafrasabile con 'far diventare, In-:; s-; ad-
VALORE VALUTATIVO CONVERSIONE o -izzare N>V
rendere più A' Non accoppia, impasta (come nomi) Iper-; super-; mega-;
maxi-; mini- SUFFISSAZIONE ZERO
-oso N>Avv SUFFISSI NOMINALI
(allegerire, ammorbidire, -aio N>N
DEVERBALI DI AZIONE
appiattire)
formazione di una parola appartenente a
una parte del discorso diversa da quella di
-zione V>N
O PROCESSO In italiano la composizione forma nomi, o aggettivi accostando
-bile V>A
base, ottenuta senza l’aggiunta di affissi -ezza A>N
operatori di NOMINALIZZAZIONE,
formano cioè nomi da verbi. due aggettivi o un aggettivo ad un nome che lo definisce COMPOSTI STRETTI
PROCESSO DI TRANSCATEGORIZZAZIONE
I processi di derivazione sono di tipo concatenativo; un affisso -ificare A>V
VERBI PARASINTETICI NON SEGNALATO -mente A>Avv -zione; -mento; -tura; hanno un confine debole tra P1 e P2
DENOMINALI si aggiunge a una parola, un altro si aggiunge alla nova giallo limone, chiaro scuro
Rosso (aggettivo)> il rosso (nome) -anza/enza; -a/i/uta
INGRESSIVI, LOCATIVI, parola e così via..ogni passaggio forma una parola reale
Quando si ha una coppia di parole, un nome e l'esistenza di na parola con un
gentiluomo
STRUMENTALI, ORNATIVI
[[[[industria]N+ale]A+izza]V+zione]N
un verbo, aventi la stessa base (gioco, giocare) suffisso impedisce la formazione
[[]x+[]y]z
'far diventare un N'
V
N
si presuppone che la base sia il verbo, e che il
nome, transcategorizzato senza l'aggiunta di un
SUFFISSI NOMINALI con un altro suffisso Combinazioni possibili in italiano
'mettere in un N' DEAGGETTIVALI DI
A suffisso, designi l'azione indicata dal verbo.
QUALITA COMPOSTI LARGHI
'dotare X di N' N Quando si hanno invece un verbo e un aggettivo
(calmo/calmare) si presuppone che la base sia Si aggiungono ad aggettivi qualificativi
SUFFISSI NOMINALI NN capostazione. AA pianoforte Con il tempo e con la frequenza d'uso
industria ale izza zione l'aggettivo, e il che il verbo indichi il processo
-ità/età; -ezza; -ìa; DEVERBALI DI AGENTE NA cassaforte. PN dopobarba Hanno un confine forte tra P1 e P2 il confine di parola può indebolirsi e
che fa assumere quella qualità.
-aggine; -erìa -tore; -one lavavetri diventare confine di morfema
Le parole derivate si possono categorizzare secondo tre criteri: Valutativo, Forma nomi di agente
VV saliscendi VAVV buttafuori
•il procedimento di derivazione;
SUFFISSI AGGETTIVALI Forma nomi di (non umano), o di
AN fuoristrada AVVAVV sottosopra [[]x#[]y]z
DI RELAZIONE agente che indicano strumento.
•la categoria lessicale della base da cui derivano; Formano aggettivi di relazione da nomi o azione abituale Non possono
suffissare i verbi
PV sottomettere. NV manomettere
•la categoria lessicale del risultato. verbi; mettono in relazione il nome a cui si
riferiscono on quello da cui sono derivati intransitivi, perché non
VN lavapiatti
SUFFISSI NOMINALI hanno argomento
Polverizzare = suffissato verbale denominale -are; -ale; -ivo; -ario; DENOMINALI esterno

Lavaggio = suffissato nominale deverbale -ario; -ico; istico; -ile; Formano nomi da nomi
I composti con semiparole o affissoidi (non con forme
Asociale = prefissato aggettivale deaggettivale -ino; -izio; -oso; -bile -aio; -aro; -ario; -ista; libere) sono detti prodotti neoclassici (biografo,
-iere; -erìa dattiloscritto, biodegradabile)

PREFISSOIDI e SUFFISSOIDI SUFFISSI VERBALI

TESTA
Alcuni morfemi sono radici lessicali, che però -izzare; -eggire;
si comportano, funzionano come prefissi o -ificare COMPOSTI
suffissi attaccandosi prima o dopo altre radici
lessicali modificandone il significato
È il costituente che da alla parola in uscita le informazioni ENDOCENTRICI CON TESTA
ALTERAZIONE categoriali e i tratti morfo-sintattici e morfo-semantici
suffissazione che aggiunge al COMPOSTI
significato della base un
valore valutativo, diminutivo, In alcune lingue la testa può essere individuata grazie alla posizione, in inglese ESOCENTRICI SENZA TESTA
accrescitivo, peggiorativo. ad esempio è sempre a destra. In italiano la testa è produttivamente a sinistra;
i composti italiano con testa a destra compongono la periferia del sistema.

Come trovare la TESTA?


Test Test
categoriale semantico
capo azione RELAZIONI Le due parole che costituiscono un composto
sono in una relazione che non viene messa

GRAMMATICALI
in evidenza da alcun elemento

è un capo?
è una stazione? INCORPORAZIONE
Verbo composto da V+N
tra P1 e P2
(manomettere)

SUBORDINAZIONE ATTRIBUZIONE
Un costituente è il modificatore
Un costituente è un attributo
e l'altro il modificato
dell'altro

COORDINAZIONE
I due costituenti hanno lo stesso
valori, sono accostati
st

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