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net/publication/286837643
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Alessandro Pontin
University of Ferrara
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All content following this page was uploaded by Valentina Vincenzi on 20 May 2016.
La realizzazione di gallerie ed opere in sotterraneo può essere accompagnata dal drenaggio di ac-
que sotterranee in relazione alle caratteristiche idrodinamiche del mezzo attraversato. Il drenaggio 1. Introduzione
delle acque sotterranee, soprattutto quando non previsto in fase di progettazione, può comportare
problemi sia durante la realizzazione dell’opera che a lavori ultimati, precludendo le condizioni di La realizzazione di gallerie ed ope-
sicurezza dello scavo. Il contributo presenta un esempio di modellazione numerica tridimensionale re in sotterraneo può alterare il natu-
con il codice numerico FEFLOW® per la stima del drenaggio operato da una galleria stradale sca- rale deflusso delle acque sotterranee,
vata entro un ammasso roccioso fessurato di origine torbiditica (Formazione del Flysch di Belluno, modificando il comportamento del
Eocene p.p.). Le simulazioni, implementate a partire dai dati di monitoraggio idrogeologico acquisiti
in corso d’opera ed al termine degli scavi, sono state realizzate a supporto della progettazione del
sistema idrogeologico in cui vengo-
sistema di drenaggio del tunnel ed hanno avuto l’obbiettivo di quantificare le portate di drenaggio in no realizzate. In condizioni sature,
condizioni idrologiche estreme (precipitazioni intense con tempo di ritorno 500 anni). le gallerie, se non impermeabilizza-
Parole chiave: galleria, drenaggio di acque sotterranee, monitoraggio idrogeologico in continuo, te, agiscono come strutture drenanti
Formazione del Flysch di Belluno, modellazione numerica. causando l’abbassamento della super-
ficie piezometrica. In funzione della
Groundwater drainage into a tunnel in fractured rock mass (flysch): numerical mo- conducibilità idraulica del mezzo si
deling to predict maximum rate of water drainage. Tunnels and underground excavations possono verificare episodi di inrush
can induce groundwater drainage, depending on the hydrogeological properties of the involved me- anche rilevanti che, in corso d’ope-
dium. Groundwater drainage, especially when unforeseen during the design phase, can represent a ra, possono comportare ritardi nell’a-
major issue during drilling operations, precluding the safety conditions.This study presents the results vanzamento del fronte di scavo, men-
of a three-dimensional numerical model with the code FEFLOW®, which aimed to predict the tunnel
tre, a galleria ultimata, la presenza
inflows induced by a road tunnel drilled in a fractured rock mass (a turbidite, i.e. Flysch di Belluno
Formation, Eocene). The simulations were implemented by means of the hydrogeological monitoring
abbondante di acque sotterranee, se
data collected during and after the drilling phase and were used to design the final drainage system non correttamente prevista in fase di
of the tunnel. Simulations results allowed estimating the maximum groundwater drainage rate du- progettazione, può portare al perio-
ring the extreme hydrological events (rainfall with return period of 500 years). dico allagamento del tunnel preclu-
Keywords: tunnel, groundwater drainage, hydrogeological continuous monitoring, Flysch di Belluno dendone l’utilizzo in condizioni di si-
Formation, numerical modeling. curezza. Diverse sono le metodologie
sviluppate per quantificare il drenag-
Drainage des eaux souterraines dans un tunnel creusé dans une unité rocheuse frac- gio operato dalle gallerie, dalle sem-
turée (flysch): une modélisation numérique pour prédire le maximum debit des eux plici relazioni analitiche (Goodman
de drainage. La réalisation de tunnels et de travaux souterrains peut provoquer la mise en place et al., 1965; Chisyaki, 1984; El Tani,
d’un drainage des eaux souterraines, qui dépendra des caractéristiques hydrodynamiques du milieu 2003; Perrochet, 2005; Perrochet e
traversé. Le développement de ce drainage, en particulier s’il n’a pas été prévu au cours du project,
peut constituer une difficulté majeure par rapport aux travaux d’excavation, en empêchant le main-
Dematteis, 2007), alla modellazione
tien de leurs conditions de sécurité. Cette étude présente un exemple de modélisation tridimen- numerica bi o tridimensionale (Ana-
sionnelle effectuée avec le code FEFLOW®, visant à quantifier le drainage induit par le creusement gnostou, 1995; Molinero et al., 2002;
d’un tunnel routier dans un masse rocheuse fracturée d'origine turbiditique (Formation de Flysch Zangerl et al., 2003; Vincenzi et al.,
de Belluno, Eocène). Les simulations, réalisées à partir de mesures en temps réel acquises au cours 2010; Piccinini e Vincenzi, 2010).
et après les travaux d’excavation, sont utilisées pour établir les caractéristiques du système de Spesso in passato gli ammassi roc-
drainage et quantifier le maximum debit des eaux souterraines dans les conditions hydrologiques ciosi di origine torbiditica (flyschoi-
extrêmes (précipitations avec périodes de retour de 500 ans). di) sono stati considerati complessi
Mots-clés: tunnel, drainage des eaux souterraines, contrôle continu hydrogéologique, Formation de acquitardi poco produttivi e non
Flysch de Belluno, modélisation numérique. soggetti a problematiche idrogeolo-
Fig. 1. Inquadramento geologico dell’area di interesse (modificato da “Carta Litostratigrafica di superficie” - SIT Regione Veneto).
Geological sketch of the study area (modified from “Lithostratigraphic surface map” – Veneto Region GIS).
giche se interessati dalla realizzazione delle zone di faglia dove è maggiore la torbiditica in Provincia di Belluno.
di opere in sotterraneo. Questa im- densità di fratturazione, possono ave- L’ approccio modellistico adottato è
postazione è radicalmente cambiata re un comportamento acquifero, rila- quello del mezzo poroso equivalente
con la realizzazione dei tunnel della sciando considerevoli volumi di ac- (EPM, Equivalent Porous Medium
linea ferroviaria ad Alta Velocità qua sotterranea (Gargini et al., 2006, o Single Equivalent Continuum;
Bologna-Firenze, in cui l’attraver- 2008). In un tale contesto la realiz- Bear, 1993), attraverso l’uso del co-
samento di torbiditi silicoclastiche zazione di una galleria drenante con dice tridimensionale agli elementi
(Formazione Marnoso-Arenacea, bassi valori di copertura può favorire finiti FEFLOW® (Diersch, 2005). Le
Basso-Medio Miocene) e calcareni- l’ingresso delle acque di ricarica zeni- simulazioni sono state implementa-
tiche (Formazione di Monte Morel- tale entro il cavo della galleria. te a partire dai dati di drenaggio ri-
lo, Basso Paleocene-Medio Eocene) Nel presente studio viene ap- levati in corso d’opera ed a galleria
è stata accompagnata da rilevanti plicata la modellistica numerica di ultimata, mentre i risultati delle si-
problemi idrogeologici (Canuti et al., flusso delle acque sotterranee per la mulazioni sono stati utilizzati per il
2009; Vincenzi et al., 2009, 2013). Le simulazione del drenaggio operato dimensionamento dei tubi collettori
torbiditi in determinate condizioni da una galleria stradale scavata en- del sistema di smaltimento delle ac-
strutturali, per lo più in prossimità tro un ammasso roccioso di origine que di galleria.
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geoingegneria e attività estrattiva
Fig. 2. a) Galleria naturale, sezione di rivestimento corrente tipo A ; b) Galleria artificiale, sezione di rivestimento.
Natural tunnel, lining system “corrente tipo A”; b) Artificial tunnel, lining system.
2. Inquadramento geologico ubicate all’interno di sezioni allar- – imbocco NE, inizio perforazione
ed idrogeologico gate ed entro nicchie appositamente del tratto in galleria naturale nei
realizzate nei tratti di sezione cor- primi giorni di aprile 2011 (p.
2.1. La Galleria del Col rente. La superficie di scavo della 0+74.18 km), con direzione NE-
Cavalier sezione tipo è pari a circa 125.1 m2, SO;
mentre quella della sezione allargata – imbocco SO, inizio perforazione a
arriva a 172.2 m2. Per il rivestimento metà gennaio 2012 (p. 1+580.18
La galleria del Col Cavalier è un della galleria sono state progettate 6 km), con avanzamento SO-NE,
tunnel stradale ubicato sul versante sezioni tipo corrente e 3 sezioni tipo al termine della realizzazione del
sinistro della Valle del Fiume Piave allargato (Fig. 2) distribuite lungo il tratto in artificiale.
in prossimità della città di Belluno, tracciato in base alla caratteristiche Lo scavo della galleria è termi-
realizzato da Veneto Strade S.p.A. geomeccaniche dell’ammasso roc- nato nel mese di giugno 2012 ed
nell’ambito dei lavori di adeguamen- cioso ed alla copertura. Lungo l’in- attualmente sono in corso i lavori
to della Strada Provinciale n.1 “di tero sviluppo della galleria, inoltre, è di rivestimento e completamento
sinistra Piave” (SP1). Si tratta di un prevista la realizzazione di un cuni- dell’opera.
tunnel a singola canna che si esten- colo di emergenza posto al di sotto
de per una lunghezza complessiva di della carreggiata stradale o lateral-
1884.1 m e che ha previsto, in corri- mente alla galleria nei tratti in artifi- 2.2. Inquadramento geologico
spondenza di entrambi gli imbocchi, ciale. Il cunicolo è costituito da una
la realizzazione di tratti di scavo in struttura scatolare in calcestruzzo ar- La galleria del Col Cavalier è
artificiale, di lunghezza rispettiva- mato di 3 x 2.5 m. Per la raccolta e lo stata interamente scavata in rocce
mente pari a 21.6 m a NE e 316.5 m a smaltimento delle acque sotterranee appartenenti alla Formazione del
SO, per un totale di 338.1 m (Fig. 1). provenienti dall’estradosso della gal- Flysch di Belluno (FFB; Eocene p.p.)
La quota del piano della galleria leria naturale è prevista la messa in che costituisce il substrato del rilievo
diminuisce progressivamente da NE opera di due tubi collettori posizio- del Col Cavalier sul versante sini-
verso SO con una pendenza pari a nati a lato del cunicolo di emergenza stro della Valle del Fiume Piave (Fig.
circa il 4.1‰ e con quote comprese in prossimità della sua base (Fig. 2a). 3). Localmente la presenza di FFB è
tra 352.2 e 344.6 m s.l.m. Le coper- Nei tratti in artificiale, invece, è pre- obliterata dall’affioramento di depo-
ture massime variano tra 35 e 40 m visto un solo tubo collettore ubica- siti glaciali e fluvioglaciali a tessitura
tra le progressive (p.) 0+800 e 1+200 to in posizione centrale tra il piano prevalentemente fine limoso-argillo-
km nel tratto centrale di galleria stradale e l’arco rovescio (Fig. 2b). Il sa, che presentano spessori relativa-
naturale, mentre si riducono gra- dimensionamento dei suddetti tubi mente modesti (Pellegrini, 2000).
dualmente sino ad annullarsi in cor- collettori ha richiesto le applicazioni Dal punto di vista litologico, FFB
rispondenza dei tratti in artificiale modellistiche per la valutazione del- è costituita da alternanze di bio-
presso gli imbocchi NE e SO (Fig. 1). la portata di drenaggio in occasione calcareniti grigio-azzurre, ocracee
Lungo lo sviluppo della galleria di eventi idrologici estremi. per alterazione, e prevalenti silti-
sono state realizzate 4 piazzole di Lo scavo della galleria è stato re- ti marnose e marne grigie ricche di
sosta (2 per lato a distanza di circa alizzato con martellone idraulico da foraminiferi planctonici (Stefani
600 m) e 14 stazioni di emergenza, due fronti di scavo: e Grandesso, 1991). Localmente
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georesources and mining
Tab. 1. Caratteristiche dei piezometri; per l’ubicazione dei piezometri si vedano le Fig. 3 e 4.
Technical features of piezometers; points locations in Fig. 3 and 4.
Prof. Quota p.c. Prof. Inizio filtro Prof. Fine filtro
ID Tipo
(m da p.c.) (m s.l.m.) (m da p.c.) (m da p.c.)
S1 15 342.5 Foro libero 0 15
S2 10 350 Norton 3 10
S3 15 360 Norton 3 15
S4 10 368.5 Norton 3 10
S5 30 395 Casagrande 12.2 12.5
S6 40 383.5 Casagrande 33.1 33.4
S7 25 383.6 Casagrande 24.2 24.5
S7A 25 386 Norton 10 25
S8A 10 394 Norton 3 10
S10 15 346 Foro libero 0 15
S101a 28.3 384 Norton 5.7 8.7
S101b 28.3 384 Norton 13.5 16.5
S101c 28.3 384 Norton 20.7 23.7
S104a 40 400 Norton 24 27
S104b 40 400 Norton 30 33
S104c 40 400 Norton 35 40
S104BISa 25 396 Norton 14 17
S104BISb 25 396 Norton 19 25
S106a 45 402 Norton 20.5 24.5
S106b 45 402 Norton 28.2 31.2
S106c 45 402 Norton 34 37
S107a 25 380 Norton 5.5 8.5
S107b 25 380 Norton 16.5 19.5
S107c 25 380 Norton 22 25
S108a 30 374 Norton 6 9
S108b 30 374 Norton 11 15
S108c 30 374 Norton 17 20
S109 10 387 Norton 1 10
queste alternanze includono brecce NO e varia il suo angolo di inclina- le della Sinclinale di Belluno, una
calcaree e biocalcareniti biancastre zione passando da 50-60° nei primi importante piega asimmetrica sud-
in grossi banchi (Costa et al., 1996). 550 m circa (dall’imbocco NE) a 25- vergente di ampiezza superiore ai 10
In corrispondenza del tracciato della 0° nel rimanente tratto. La giacitura km, con asse di direzione OSO-ENE
galleria il flysch mantiene una dire- degli strati è concorde con le orien- immergente a NO e situata a letto
zione di immersione costante verso tazioni tipiche del fianco meridiona- della Linea di Belluno (Doglioni,
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geoingegneria e attività estrattiva
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georesources and mining
Fig. 6. Dati del monitoraggio piezometrico ante operam (AO) ed in corso d’opera (CO): a) S108, S101 e S106; b) S104, S104BIS,
S8A e S107; c) S7, S6, S5, S4, S3 ed S2; QPG, quota media del piano galleria.
Groundwater level monitoring data of AO phase and CO phase: a) S108, S101 e S106; b) S104, S104BIS, S8A e S107; c) S7, S6, S5, S4, S3
and S2; QPG, tunnel mean altitude.
toraggio (Fig. 6a, b e c). Il monito- tra maggio 2011 e maggio 2012 (Fig. mentre CO, terminando prima del
raggio in corso d’opera (CO) è stato 6a, b e c). AO risulta non sufficien- termine degli scavi, non permette
realizzato con cadenza circa mensile te per delineare in modo completo di valutare l’evoluzione del carico
su tutti i piezometri della rete di mo- il regime idrologico dell’ammasso idraulico a galleria ultimata. In alcu-
nitoraggio per il periodo compreso roccioso prima dell’inizio degli scavi, ni casi infatti (triplette: S106, S104,
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geoingegneria e attività estrattiva
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georesources and mining
Tab. 3. Caratteristiche degli eventi di drenaggio utilizzati per la calibrazione del modello di flusso; Ritardo, intervallo di tempo tra
l’inizio della precipitazione ed inizio dell’incremento della portata di drenaggio; Qmax, portata massima di drenaggio; Qm, portata
media di drenaggio; Ql, portata media di drenaggio per metro lineare di galleria.
Features of tunnel drainage events chosen for the model calibration; Ritardo, time span between rainfall start and start of tunnel drainage
rising up; Qmax, maximum drainage flow rate; Qm, average drainage flow rate; Ql, average drainage normalized flow rate (per meters of
tunnel).
Ritardo Durata Qmax Qm Ql
Inizio Fine
(ore) (ore) (l/s) (l/s) (l/s*m)
21/05/2012 25/05/2012 7 110 35.66 7.12 0.008
04/11/2012 06/11/2012 14 52 71.84 22.49 0.015
10/11/2012 14/11/2012 8 77 222.70 41.17 0.027
27/11/2012 01/12/2012 7 85 115.13 28.91 0.019
zionata non solo dalla precipitazione quaternari o direttamente dal flysch, vedere gli effetti di condizioni idro-
totale (Ptot) e da Int, ma anche dalle mentre il recapito finale è costitui- logiche estreme sul drenaggio del
condizioni idrologiche che precedo- to dalle alluvioni di fondovalle del tunnel. Una simulazione numerica
no l’inizio della pioggia. Il 4-6 no- Fiume Piave. Il gradiente idraulico tridimensionale di flusso, se calibra-
vembre, ad esempio, si registra una segue approssimativamente la mor- ta sui dati di monitoraggio, è l’unico
Ql circa doppia rispetto a quella di fologia del versante. strumento in grado di considerare
maggio, nonostante sia Ptot che Int Lo scavo della galleria drenante tutte le componenti di questo siste-
siano inferiori di circa 1/3 (Tab. 3). ha alterato la condizione naturale. I ma nelle tre dimensioni dello spazio
Il mese di maggio segue una stagio- dati piezometrici del CO mostrano ed in funzione del tempo.
ne invernale particolarmente sicci- che, nelle zone a maggiore grado di
tosa, mentre l’autunno successivo fratturazione e/o minore copertu-
si registrano piogge abbondanti che ra, il drenaggio operato dal tunnel 3.3. Approccio modellistico
iniziano progressivamente a saturare ha abbassato il carico idraulico a
l’ammasso roccioso. quote prossime al piano della galle- L’approccio EPM consiste nel
ria. I rilievi piezometrici disponibili mediare le proprietà idrodinamiche
fotografano una condizione transi- della matrice rocciosa e delle discon-
3.2. Modello idrogeologico toria in cui gli effetti del drenaggio tinuità su un volume sufficientemen-
concettuale lateralmente non superano 60/65 m te ampio da poter essere considera-
dall’asse del tunnel ed in cui, nelle to statisticamente rappresentativo
Il Flysch di Belluno, interessato porzioni a maggiore copertura, l’am- (REV, Representative Elementary
dallo scavo della galleria Col Cava- masso roccioso al di sopra della volta Volume; Long et al., 1982; Kanit et
lier, è classificabile dal punto di vista della galleria non è ancora comple- al., 2003). All’interno del REV si
idrogeologico come un mezzo perme- tamente desaturato. assume che la fratturazione sia distri-
abile per frattura dal comportamento In occasione dei principali eventi buita in modo casuale ed uniforme
acquitardo/acquifero in ragione della meteorici l’infiltrazione induce va- e che l’apertura delle discontinui-
densità di fratturazione. Il flysch, lo- riazioni significative nella portata di tà sia tale da impedire moti di tipo
calmente, è sovrastato da depositi drenaggio della galleria. Il monito- turbolento, accettando la validità
glaciali e fluvioglaciali di natura pre- raggio in continuo mostra che i tem- delle legge di Darcy. Si tratta di un
valentemente fine e spessore modesto pi di transito necessari ad attraversa- approccio modellistico che non ri-
che a seguito dei dati di scavo della re l’insaturo e raggiungere la tavola chiede una caratterizzazione speci-
galleria sono da ritenersi privi di cir- d’acqua o il cavo della galleria sono fica delle proprietà geometriche ed
colazione idrica sotterranea. Le prove compresi tra 7 e 15 ore in funzione idrodinamiche delle singole frattu-
di permeabilità confermano che l’am- delle condizioni idrologiche antece- re, che necessita di un basso sforzo
masso roccioso è un mezzo estrema- denti la precipitazione. L’assenza di computazionale e che fornisce buoni
mente eterogeneo con valori di K che una relazione diretta tra la precipi- risultati su domini di modellazione
variano di oltre 3 ordini di grandezza. tazione, sia come valore totale (Ptot) arealmente estesi (Mun e Ucrhin,
In condizioni ante operam il si- che come intensità (Int), e la portata 2004). In particolare l’approccio
stema è alimentato dalla ricarica la- di drenaggio per metro lineare (Ql) EPM rappresenta un ottimo compro-
terale proveniente da monte e della ha reso indispensabile l’impiego messo tra la simulazione rigorosa del
ricarica zenitale attraverso i depositi della modellistica numerica per pre- flusso nelle singole fratture, previ-
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geoingegneria e attività estrattiva
3.4. Simulazioni implementate quelle indotte dal verificarsi di even- zione attraverso il CI sperimentale
ti di precipitazione derivati dalle determinato con le SC.
Tutte le simulazioni sono state re- curve di possibilità pluviometrica
alizzate allo stato transitorio e sono per un tempo di ritorno di 500 anni
suddivisibili in due tipologie: simu- (Autorità di Bacino dell’Alto Adria- 3.5. Discretizzazione
lazioni di calibrazione (SC) e simu- tico, 1996). Nel dettaglio sono stati
lazioni previsionali (SP). analizzati gli effetti di precipitazioni Il dominio di modellazione è co-
Le SC riproducono il drenaggio di durata rispettivamente pari a: 1, 2, stituito da un poligono di forma irre-
operato dalla galleria durante 4 even- 3, 6, 12, 18 e 24 ore, ipotizzando, per golare ed estensione pari a 3.72 km2,
ti di precipitazione registrati con il ciascuna durata, due modalità di rea- compreso tra la Valle del Fiume Pia-
monitoraggio delle portate: 1 duran- lizzazione dell’evento (Tab. 5): ve in direzione N-NO ed il corso del
te le operazioni di scavo e 3 a galleria – precipitazione costante su tutto Torrente Turriga verso S-SO; a NE
ultimata (Tab. 4). Gli obbiettivi del- l’intervallo temporale (ricarica è delimitato dal Rio dei Bati, men-
le SC sono l’ottimizzazione dei pa- tipo a); tre verso E-SE si interrompe ai piedi
rametri idrodinamici dell’acquifero – precipitazione progressivamente dell’abitato di Castion (Fig. 1).
e la determinazione del coefficiente crescente secondo una funzione Sul piano orizzontale il dominio
di infiltrazione sperimentale (CI) da lineare a partire da un valore nul- è stato discretizzato con una mesh
utilizzare nelle SP per l’assegnazione lo all’inizio dell’evento (ricarica triangolare costituita da 52,416 nodi
della ricarica zenitale. tipo b). e 91,128 elementi di dimensione va-
Le SP riproducono il drenaggio In tutte le SP la pioggia è stata riabile, più fitti e di dimensioni mi-
potenziale operato dalla galleria in convertita in ricarica zenitale appli- nori lungo l’asse della galleria allo
condizioni idrologiche estreme quali cata al top del dominio di modella- scopo di favorire la riproduzione del
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georesources and mining
Fig. 8. Distribuzione delle unità idrogeologiche nei diversi layers: in grigio chiaro il flysch normalmente fratturato ed in grigio scuro il
flysch a maggior grado di fratturazione.
Hydrogeological units distribution in the different layers: with light grey the normally fractured flysch, with dark grey the highly fractured
flysch.
gradiente idraulico indotto dal dre- piano inclinato a debole pendenza zona rappresenta l’ammasso roccioso
naggio del tunnel. che segue le quote del piano galleria. normalmente fratturato, mentre la
Lungo la verticale sono stati indi- seconda corrisponde alle zone a mag-
viduati 8 layers di spessore variabile giore densità di fratturazione e coin-
compresi tra la superficie (slice) di 3.6. Parametrizzazione cide con l’andamento delle faglie
top, derivata dal modello altimetri- (Fig. 8). L’orientazione spaziale degli
co della Regione Veneto con passo All’interno del dominio di mo- elementi tettonici è stata mantenuta
di 25 x 25 m, e quella di bottom co- dellazione, sulla base del modello assegnando la K delle faglie a diversi
stituita da una superficie piana a 300 idrogeologico concettuale, sono elementi sui diversi layers cercando
m s.l.m. In particolare la slice 6 è un state distinte 2 zone di K. La prima di approssimarne l’immersione reale
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geoingegneria e attività estrattiva
(Fig. 8). A seguito del processo di ca- erano stati differenziati in accordo te E-SE (monte idrogeologico). Nel
librazione, la K, assegnata come pro- con la K. Questa distinzione però, primo caso è stato utilizzato un ca-
prietà isotropa, è risultata rispettiva- durante l’ottimizzazione dei parame- rico idraulico variabile da 310 a 330
mente pari a 1.0E-06 m/s per il flysch tri, si è rivelata inadeguata alla ripro- m s.l.m. che rappresenta il livello di
normalmente fratturato e 5.0E-04 duzione del rapido decremento della base del sistema idrogeologico, men-
m/s per il flysch a maggiore densità di portata di drenaggio al termine della tre nel secondo è stato utilizzato un
fratturazione. precipitazione (Fig. 7). flusso costante per unità di superficie
I parametri di immagazzinamen- pari a 1.0E-04 m/giorno, che ripro-
to: storage compressibility (o spe- duce l’alimentazione del versante a
cific storage o immagazzinamento 3.7. Condizioni al contorno monte del dominio di modellazione.
specifico, Ss) e storativity (o specific La condizione di 1° tipo verso valle
yield, Sy) sono stati assegnati costan- Il gradiente piezometrico nel ver- ha lo scopo di simulare l’alimenta-
ti su tutto il dominio e pari rispet- sante sinistro della valle del Fiume zione del sistema ai depositi alluvio-
tivamente a 3.0E-07 m-1 e 3.0E-07 Piave è stato riprodotto utilizzando nali di fondovalle del Piave, mentre
(adimensionale). Si tratta di valori una condizione di 1° tipo o di carico la condizione di 2° tipo è indispen-
molto bassi anche per un ammasso idraulico assegnato (Dirichlet) sul sabile per controllare il flusso in in-
roccioso di origine torbiditica che limite N-NO (valle idrogeologico) gresso da monte nelle simulazioni
derivano dalla calibrazione e che ed una condizione del 2° tipo o di previsionali. Il valore di tale flusso è
nelle fasi preliminari del processo flusso assegnato (Neuman) sul limi- stato derivato sulla base dei risulta-
Dicembre 2013 15
georesources and mining
Fig. 10. Ricarica assegnata alle simulazioni previsionali: a) costante; b) secondo una funzione lineare.
Infiltration rate applied to prediction simulations: a) constant; b) variable according to a simplified linear function.
Tab. 6. Parametri statistici della calibrazione nelle diverse simulazioni: N, numero dei target di confronto; Rmax, residuo massimo; Rmin,
residuo minimo; MR, media dei residui; MAR, media assoluta dei residui; RMS, scarto quadratico medio; nRMS, scarto quadratico
medio normalizzato.
Statistical parameters of calibration procedure in the different simulations: N, number of target values; Rmax, maximum residual; Rmin, mini-
mum residual; MR, residual mean; MAR, absolute residual mean; RMS, root mean squared; nRMS, normalized root mean squared.
16 Dicembre 2013
geoingegneria e attività estrattiva
Fig. 11. Risultati delle simulazioni di calibrazione, confronto tra la portate misurate (in nero) e le portate calcolate (in grigio): a) SC-1;
b) SC-3 e c) SC-2.
Results of calibration simulations, comparison between measured (black) and calculated (grey) flow rates: a) SC-1; b) SC-3 and c) SC-2.
maggiore densità di fratturazione vamente a: 7.98% per SC-1, 8.49% prime due faglie che intercettano la
sono più elevati di oltre 2 ordini di per SC-2 e 8.26% per SC-3, con un galleria. Un incremento di portata
grandezza, ma comunque in linea valore medio di 8.25%. Anche in massima più contenuto si registra tra
con i valori di K utilizzati in lettera- questo caso si tratta di valori coe- le p. 1+000 e 1+300 km ed è legato
tura per la simulazione del flusso in renti con i CI disponibili in lettera- alla presenza della terza faglia ed al
litologie analoghe (Piccinini e Vin- tura per litologie di origine torbidi- progressivo aumento della copertura
cenzi, 2010; Piccinini et al., 2012). tica (flysch fratturati; Civita, 2005; (Fig. 3). Viceversa la cumulata della
Ss del REV è congruo con le caratte- Gargini et al., 2006; Piccinini et al., portata media è caratterizzata da una
ristiche litologiche del mezzo, men- 2012). pendenza quasi costante in entrambe
tre Sy è di molto inferiore all’1%, ad In Figura 12 è mostrata la cumu- le simulazioni.
indicare che la circolazione idrica lata delle portate di drenaggio mas-
sotterranea avviene esclusivamente sima e media ogni 300 m di galleria
attraverso la rete di fratture. naturale calcolate con le simulazioni 4.2. Simulazioni previsionali
Il coefficiente di infiltrazione SC-2 ed SC-3. Come si può vedere i
sperimentale (CI), derivato dal maggiori incrementi di portata mas- Secondo i risultati delle simu-
confronto tra ricarica applicata e sima si registrano tra le p. 0+300 e lazioni previsionali la galleria Col
precipitazione totale, è pari rispetti- 0+700 km in corrispondenza delle Cavalier, in condizioni idrologiche
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georesources and mining
estreme, può drenare portate di presa tra 38 e 111 l/s (Fig. 14b), con
picco comprese tra 383 e 664 l/s in i valori massimi causati dagli eventi
relazione alla modalità, alla durata di maggiore durata. 5. Conclusioni
e all’intensità della precipitazione Differenziando i contributi di dre-
(Fig. 13). La modalità di distribu- naggio del tratto in galleria naturale La galleria Col Cavalier è un tun-
zione più sfavorevole è quella cre- da quelli in galleria artificiale si ot- nel stradale a singola canna realizza-
scente, mentre la durata più critica tengono portate di picco comprese to entro un ammasso roccioso di ori-
è di 6 ore in entrambe le modalità rispettivamente tra 551 e 280 l/s e gine torbiditica (FFB) sul versante
di distribuzione (Fig. 14a). Valori di tra 133 e 53 l/s rispettivamente. Il sinistro della Valle del Fiume Piave
portata di picco poco inferiori si rag- tratto in naturale raggiunge il pic- in prossimità di Belluno. Il monito-
giungono anche con le simulazioni co di portata con un evento di 3-6 raggio delle portate di drenaggio sia
degli eventi di 3 e 12 ore, mentre la ore, mentre per quello in artificiale in corso d’opera che a galleria ulti-
portata media di drenaggio è com- occorrono eventi di 12-18 ore. Per mata conferma che in determinate
Fig. 13. Risultati delle simulazioni previsionali: idrogramma delle portate drenate dal tratto di galleria indagato; a) simulazioni con
ricarica a distribuzione costante e b) simulazioni con ricarica progressivamente crescente.
Prediction simulations results: tunnel drainage flow rates as a function of time; a) constant recharge; b) variable recharge.
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geoingegneria e attività estrattiva
Fig. 14. Risultati delle simulazioni previsionali: portate di picco a) e portate medie b) drenate dalla galleria nelle diverse simulazioni,
differenziate per tratto in naturale e tratto in artificiale.
Prediction simulations results: maximum a) and average b) flow rates drained by the tunnel in the different simulations; natural and artifi-
cial tunnel parts are distinguished.
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georesources and mining
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