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CAPITOLO A LA BIODIVERSITÀ:

12 GLI ANIMALI

DAT I I N A G E N DA CA
D MM
IM B I AL A
P RTO
USAP! E T T I V A
SOS biodiversità Animali invasori

Spero spariscano tutti i topi e


i piccioni dalla città!
???.
Ma come, lo dici tu che ami
così tanto gli animali?

Sì, quegli animali sporcano


???.
e portano malattie.

Non si può provare affetto solo


???
per i propri animali domestici.
Guarda il video, poi rispondi alle domande.
1. Quante specie di vertebrati vivono in Italia Domande:
e che animali comprendono? •1. CDis
Con quale posizione
et officae. Gitiur,sei d’accordodoloris
optatemo e perché?
2. Che percentuale di specie di vertebrati terrestri 2. praeped
Quali affermazioni non ti convincono
itaspel iciiscias mi, offic to mi,diid ut
sono a rischio estinzione? entrambe le opinioni e perché?
fugia ducim eataque ex eic tessunto ea ea
3. Qual è la percentuale di rettili considerati 3. porro
In questo capitolo sint,
expliquodit, sottolinea
solorroi contenuti che ne
dolorro quae
in pericolo critico? trattano questo argomento,
volestibusda pos res voloremque dicerca informazioni
4. Quali sono i mammiferi più minacciati in Rete che ti consentano di argomentare
nel territorio italiano? la tua posizione e discutine in classe.

N AV I G A I L C A P I TO LO
Gli animali
possiedono

caratteri generali una struttura contribuiscono alla biodiversità


distintivi e corporea la cui perdita può provocare
condivisi organizzata nuove epidemie e pandemie
LEZIONE 1 LEZIONE 2 comprendono LEZIONE SOSTENIBILITÀ 10

poriferi e nematodi, artropodi echinodermi agnati e pesci anfibi, rettili mammiferi


cnidari platelminti e LEZIONE 5 e cordati LEZIONE 7 e uccelli LEZIONE 9
LEZIONE 3 anellidi LEZIONE 6 LEZIONE 8
LEZIONE 4

A326
1
A

LEZIONE

L’ORGANIZZAZIONE
GENERALE DEGLI
ANIMALI
Gli animali sono costituiti da

sono

pluricellulari, cellule specializzate 2


eterotrofi e dotati di
digestione interna
e movimento 1 che si originano da Ailuropoda melanoleuca

B
foglietti embrionali 3

1 I caratteri distintivi
degli animali
Attualmente conosciamo circa 1,8 milioni di specie ani-
mali e sappiamo che ne esistono milioni che non sono
ancora state descritte. Ma come si riconosce un animale?
La domanda sembra banale nel caso di un cane o di un
gatto, ma si fa più incerta nel caso di organismi come
le spugne, che in passato erano considerate piante. No-
nostante la loro grande variabilità, tuttavia, gli animali
hanno alcune caratteristiche in comune.
La pluricellularità. I protisti, i funghi e le piante com-
Furcifer sp.
prendono anche forme unicellulari: gli animali costitu-
iscono invece l’unico regno formato solo da organismi
pluricellulari. I loro cicli biologici prevedono sequenze Figura 1 Gli animali sono eterotrofi

complesse di sviluppo, da uno zigote unicellulare a un Gli animali sono eterotrofi, cioè ricavano energia nutrendosi
(A) di vegetali o (B) di altri animali.
adulto pluricellulare.
Un metabolismo eterotrofo. A differenza delle piante,
tutti gli animali sono eterotrofi. Essi perciò devono nu- movimento, prodotto dai muscoli, è coordinato da un
trirsi di altri organismi o ricavare dall’ambiente i com- sistema nervoso sempre più complesso che, in genere,
posti organici di cui hanno bisogno (Figura 1). funziona anche come sistema sensoriale. Tutti gli ani-
La digestione interna. Anche i funghi sono eterotrofi, mali devono muoversi alla ricerca di cibo, o in alternati-
ma animali e funghi digeriscono il cibo in modo diverso. va portare il cibo verso di loro; per questo motivo molte
Mentre i funghi digeriscono il cibo fuori dal proprio cor- strutture proprie di questi organismi sono specializza-
po, la maggior parte degli animali introduce il cibo in un te per il movimento e per l’identificazione della preda
intestino, un canale digerente che comunica con l’esterno (Figura 1B).
e nel quale ha luogo la scomposizione delle macromole-
cole dei nutrienti in molecole più piccole, che possono RICORDA Tra gli eucarioti, gli animali sono l’unico
essere assorbite e utilizzate dalle cellule. regno costituito da organismi pluricellulari,
Il movimento. A differenza delle piante e dei funghi, la eterotrofi, capaci di movimento e che svolgono
maggior parte degli animali è in grado di muoversi. Il digestione interna.

A12 | La biodiversità: gli animali | A327


Flagello
Spugne

Cnidari
Antenato
comune
Platelminti
Due foglietti
embrionali
Il blastoporo Anellidi

Protostomi
dà origine Singola
alla bocca cellula
Simmetria bilaterale; Molluschi
tre foglietti embrionali

Nematodi
Peduncolo

Artropodi Gli individui formano


Simmetria colonie attaccate
radiale al substrato con un

Deuterostomi
peduncolo.
Echinodermi
Il blastoporo dà
origine all’ano
Notocorda Cordati

Figura 3 Il progenitore degli animali


Figura 2 L’albero filogenetico degli animali Gli animali derivano da un protista
Questo albero si basa sulle relazioni evolutive esistenti tra i principali unicellulare che viveva in colonie nelle
gruppi di animali. I pallini rossi evidenziano i caratteri omologhi condivisi quali le cellule avevano assunto livelli di
tra gli organismi di uno stesso gruppo. specializzazione sempre maggiori.

2 Verso la specializzazione Negli organismi più semplici come le spugne, la specia-


cellulare lizzazione è ridottissima; nella maggior parte degli altri
Anche se le loro caratteristiche generali ci aiutano a ri- animali ritroviamo decine di tipi cellulari organizzati in
conoscere gli animali, nessuna di esse è valida per tutti modo gerarchico a formare tessuti, organi e apparati:
gli animali. Alcuni non si muovono, altri non hanno un • un tessuto è un insieme di cellule specializzate per
sistema nervoso centrale e alcuni non hanno neppure un svolgere una determinata attività; esistono quattro
intestino. Tuttavia, come scopriremo, tutti gli animali tipi fondamentali di tessuto: epiteliale, connettivo,
si sono evoluti a partire da un unico antenato comune, muscolare e nervoso;
grazie alla comparsa di caratteri omologhi condivisi. • un organo è composto da due o più tessuti che svol-
Il progenitore degli animali (Figura 2) era probabil- gono una funzione comune;
mente un protista flagellato unicellulare che viveva in • un sistema di organi (o apparato) è l’insieme di due o
colonie come quella che vedi nella Figura 3. All’interno più organi che svolgono una o più funzioni correlate.
della colonia, alcune cellule avrebbero provveduto al Così come la specializzazione è differente da caso a ca-
movimento, altre alla nutrizione, altre ancora alla ri- so, allo stesso modo è possibile distinguere vari livelli di
produzione e così via. Una volta messa in atto questa organizzazione gerarchica. Le spugne non possiedono
specializzazione funzionale, le cellule avrebbero potuto veri tessuti, mentre le meduse sono dotate di tessuti che
continuare a differenziarsi. Gruppi coordinati di cellule però non sono organizzati in organi. Altri animali, come
specializzate si sarebbero, infine, evoluti fino a dare ori- le planarie (vermi piatti), hanno sistemi di organi assai
gine ai tessuti degli organismi più grandi e complessi. semplici; i molluschi cefalopodi, come i polpi e i calama-
Questa differenziazione evolutiva in gruppi di ri, possiedono invece sistemi di organi complessi, simili
cellule specializzate trova riscontro nello sviluppo em- a quelli dei mammiferi.
brionale. Già dai primi stadi, infatti, si osservano una
differenziazione e una specializzazione cellulare pro- RICORDA Negli animali si sono evolute decine di tipi
gressive, che sono state tra le chiavi dell’enorme varietà di cellule, organizzate in modo gerarchico a formare
di specie che caratterizza il regno animale. tessuti, organi, sistemi o apparati.

A328
Alcune cellule cambiano forma e Altre cellule si liberano Qui si svilupperà la bocca.
iniziano a migrare. dall’ammasso cellulare
e si trasformano in
mesoderma. Mesoderma

Ectoderma

Endoderma

Blastula Gastrula Mesoderma

Figura 4 Le prime fasi dello sviluppo embrionale Qui si svilupperà l’ano.

Durante il passaggio da blastula a gastrula le cellule migrano e


formano i tre foglietti embrionali che daranno origine ai tessuti.

3 L’origine di tessuti e organi: 3. l’endoderma, lo strato interno, è destinato a formare


i foglietti embrionali il rivestimento del canale digerente e dei polmoni e
Nel ciclo vitale degli animali lo zigote, ovvero la cellula diverse ghiandole.
che si forma dalla fecondazione di una cellula uovo da In base al numero dei foglietti embrionali, gli animali
parte di uno spermatozoo, va incontro a una serie di rapi- si dividono in due grandi gruppi: diblastici e triblastici.
de divisioni cellulari (mitosi) che originano un embrione Gli embrioni degli animali diblastici, come spugne e Stoma è una
parola di origine
pluricellulare diploide. meduse, possiedono soltanto due strati cellulari: l’ecto-
greca e significa
Il primissimo stadio embrionale, formato da 12-32 cellu- derma e l’endoderma. Gli embrioni degli animali tribla- «bocca»; viene
le, si chiama morula; il secondo stadio è detto blastula stici, invece, sviluppano anche il foglietto intermedio, il utilizzata come
suffisso in parole
e ha l’aspetto di una piccolissima sfera composta da uno mesoderma. Gli animali triblastici, che costituiscono la come protostoma
strato di cellule che racchiude al proprio interno una stragrande maggioranza delle specie, si dividono a loro e deuterostoma,
per distinguere
cavità, il blastocele. volta in protostomi e deuterostomi.
gli animali in
A questo punto anche la forma dell’embrione, finora Nei protostomi (dal greco «prima la bocca») il blasto- base al momento
sostanzialmente sferica, inizia a cambiare: la blastula si poro dà origine alla bocca dell’animale, mentre l’apertura di formazione
dell’apertura
trasforma nella gastrula, un sacco in cui una parte della anale si forma in un secondo tempo: tra i protostomi si boccale, ma anche
parete si ripiega verso l’interno (Figura 4). La prima aper- trovano gli anellidi, i molluschi e gli artropodi. come termine
per identificare
tura che si viene a creare si chiama blastoporo. Nei deuterostomi, al contrario, dal blastoporo si
l’apertura presente
Lo sviluppo dell’embrione prosegue con la forma- origina l’apertura anale, mentre la bocca compare in sulle foglie delle
zione di tre strati di cellule differenziate, i foglietti seguito (deuterostoma significa «la bocca dopo»). Gli piante che favorisce
gli scambi gassosi.
embrionali, destinati a trasformarsi nei futuri tessuti e echinodermi (stelle marine e ricci di mare) e i vertebrati
organi: sono tutti deuterostomi.
1. l’ectoderma, lo strato più esterno della gastrula, darà
origine all’epidermide e al sistema nervoso; RICORDA Lo sviluppo embrionale degli animali
2. dal mesoderma, lo strato intermedio, si formeranno parte dallo zigote e prevede gli stadi di morula,
i muscoli, lo scheletro, il sistema circolatorio, i reni e blastula e gastrula, fino alla formazione dei foglietti
l’apparato riproduttore; embrionali.

Rispondi Scegli le parole Ora tocca a te


1. Quali sono le caratteristiche generali degli 1. Più tessuti formano un . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Ernst Haeckel è stato il primo scienziato a
animali? 2. Gli embrioni degli animali diblastici formulare un’ipotesi sul passaggio dalla vita
2. Come si è arrivati alla specializzazione possiedono l’ectoderma / il mesoderma e unicellulare a quella pluricellulare basandosi
cellulare? l’endoderma. sui rapporti di filogenesi: la cosiddetta legge
3. Che cosa sono i foglietti embrionali? 3. Nei deuterostomi / protostomi dal filogenetica fondamentale. Cerca informazioni
4. Come sono suddivisi gli animali triblastici? blastoporo si origina l’apertura anale. in Rete e scopri se è ritenuta ancora valida.

A12 | La biodiversità: gli animali | A329


2
A Simmetria radiale
Un piano qualsiasi
LEZIONE passante per l’asse
principale del corpo di
questo anemone di mare
LA STRUTTURA (uno cnidario) divide
l’animale in metà uguali.
CORPOREA
NEGLI ANIMALI Asse principale del corpo

La struttura corporea
Solo uno dei piani
degli animali B Simmetria bilaterale
che passano per la
linea mediana antero-
posteriore divide
presenta è caratterizzata da Dorsale (schiena) l’animale in due metà
specularmente uguali.
Anteriore
(capo) Posteriore
simmetria assenza o metameria (coda)
radiale o presenza e appendici 6
bilaterale e di cavità Ventrale
(ventre)
cefalizzazione 4 celomatica 5

Figura 5 La simmetria corporea

4 La simmetria corporea (A) La simmetria radiale è tipica delle meduse e dei coralli.
e la cefalizzazione (B) La simmetria bilaterale si ritrova nella maggior parte
degli animali.
La struttura generale di un animale e la disposizione dei
suoi organi e dei suoi apparati costituiscono il suo piano
strutturale. Una delle caratteristiche che definiscono il 5 Le cavità corporee
piano strutturale di un animale è la sua simmetria cor- degli animali
porea, che può essere radiale o bilaterale. Gli animali triblastici si possono ricondurre a tre diversi
La simmetria radiale è tipica degli animali le cui tipi strutturali in base alla presenza e alla struttura di una
parti del corpo sono disposte intorno a un singolo asse cavità corporea interna (Figura 6):
centrale, senza che siano presenti una «testa» o una «co- 1. Gli animali acelomati, come i vermi piatti, non pos-
da» (Figura 5A). Molti animali caratterizzati da simmetria siedono alcuna cavità corporea; lo spazio tra l’intesti-
Sèssile deriva dal radiale sono sessili, fluttuano nell’acqua, senza seguire no (derivato dall’endoderma) e la parete muscolare
latino sessìlis, cioè una direzione precisa, oppure si muovono lentamente: del corpo (derivata dal mesoderma) è occupato da
«stare seduto», e ne sono un esempio le meduse, gli anemoni di mare, le masse di cellule di origine mesodermica, che prendo-
si riferisce a forme
di vita che vivono stelle marine e i ricci di mare. no il nome di mesenchima. Questi animali si muovono
attaccate a un La simmetria bilaterale è caratteristica, invece, degli in genere per mezzo del battito di ciglia.
substrato.
animali che si muovono attivamente: in queste specie si 2. Gli animali pseudocelomati, come i vermi cilindrici,
osserva una progressiva cefalizzazione, ossia la presenza sono dotati di una cavità corporea piena di liquido
di un capo dove sono localizzati gli organi di senso che denominata pseudocele, posta tra endoderma e meso-
rilevano gli stimoli ambientali e un cervello più o meno derma; in questa cavità sono sospesi gli organi interni,
sviluppato. Il corpo di questi animali può essere suddivi- che non sono rivestiti dal mesoderma.
so in due metà speculari (destra e sinistra) da un singolo 3. Gli animali celomati, come i lombrichi, possiedono
piano, detto piano sagittale mediano, che passa attraverso un celoma, cioè una cavità corporea che si sviluppa
la linea mediana del corpo (Figura 5B) partendo dall’estre- all’interno del mesoderma; il celoma è rivestito da
mità anteriore fino all’estremità posteriore. uno strato di cellule detto peritoneo, derivato dal
mesoderma, che avvolge anche gli organi interni.
RICORDA La simmetria corporea può essere radiale La struttura della cavità corporea di un animale influisce
o bilaterale: la simmetria radiale è tipica degli animali fortemente sulle sue modalità di movimento; in molti
sedentari; la simmetria bilaterale degli animali che si animali, infatti, essa svolge le funzioni di scheletro
muovono attivamente. idrostatico. Poiché i liquidi sono relativamente poco

A330
A Acelomato (verme piatto)
comprimibili, quando i muscoli che avvolgono la cavità
corporea si contraggono i liquidi sono spinti verso un’al- Intestino Strato muscolare
tra parte della cavità. Se i tessuti che avvolgono la cavità (endoderma) (mesoderma)

corporea sono flessibili, il liquido che fuoriesce da una


parte della cavità può provocare l’espansione di un’altra
parte; in questo modo i liquidi in movimento inducono
lo spostamento di specifiche porzioni del corpo. Ectoderma
Mesenchima
Gli animali celomati controllano il movimento dei
fluidi nella cavità corporea molto meglio rispetto agli Gli acelomati non
hanno cavità corporea.
pseudocelomati; un animale dotato di muscoli circolari
(che circondano la cavità corporea) e di muscoli longitu-
B Pseudocelomato (nematode)
dinali (che si estendono per la lunghezza del corpo) pos-
Ectoderma
siede un controllo ancora maggiore dei suoi movimenti.
Intestino
Negli ambienti terrestri, la funzione idrostatica è (endoderma)
funzionale soprattutto negli organismi più piccoli e dal Muscolatura
corpo molle. La maggior parte degli animali di dimen- (mesoderma)

sioni maggiori possiede invece scheletri rigidi su cui si Pseudocele


Organi
inseriscono i muscoli, che forniscono protezione e faci- (cavità del corpo)
interni
litano il movimento.
Gli pseudocelomati hanno uno pseudocele
rivestito da mesoderma sul lato esterno.
RICORDA Gli animali triblastici si distinguono in C Celomato (lombrico)

acelomati, pseudocelomati e celomati in base alla Intestino (endoderma)


presenza di una cavità corporea. Cavità celomatica
Peritoneo
(mesoderma)

6 La segmentazione Organi interni


e gli arti Muscolo
(mesoderma)
Molti animali possiedono una struttura corporea suddi-
Ectoderma
visa in segmenti chiamati metàmeri che possono essere
tutti identici oppure differenti per forma e funzioni. La Nei celomati sia il celoma sia gli
segmentazione del corpo, detta metamerìa, facilita la organi interni sono rivestiti dal
peritoneo, derivato dal mesoderma.
specializzazione dei singoli segmenti corporei. In alcuni
gruppi i segmenti non sono ben visibili: gli umani non
sembrerebbero formati da segmenti ripetuti, ma se os- Figura 6 Le cavità del corpo e il movimento

serviamo la disposizione dei nostri muscoli addominali La distinzione strutturale tra animali acelomati, pseudocelomati e celomati è
visibile osservando il corpo dei diversi animali in sezione trasversale.
scopriamo che essa è metamerica. In altri animali, come
gli anellidi, metameri simili si ripetono molte volte lungo
il corpo; in altri ancora, come gli artropodi, i metameri lentamente; il movimento diventa enormemente più Metamerìa
sono visibili ma molto diversi tra loro. rapido negli artropodi e nei vertebrati, il cui successo deriva dal greco metá,
qui con il significato
Potersi muovere in modo autonomo è importante per evolutivo è dovuto anche alla presenza di appendici
di «insieme», e
molti animali, perché permette la ricerca del cibo, la fuga, modificate a formare arti specializzati. mèros, «parte». Il
la predazione e la ricerca di un partner per la riproduzio- significato è quindi
«organizzazione
ne. Le appendici corporee aumentano enormemente le RICORDA La metameria è la suddivisione del corpo derivante
capacità di movimento dell’animale. Le stelle di mare di un animale in segmenti specializzati, dai quali dall’unione di più
parti».
possiedono pedicelli che permettono loro di muoversi possono partire appendici esterne.

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1. Che cos’è il piano strutturale di un 1. La . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La simmetria radiale permette lo
animale? è la presenza di un capo e di un cervello. spostamento in tutte le direzioni. Perché
2. Quali sono le caratteristiche degli animali 2. Il celoma è una cavità corporea rivestita da questo conferisce un vantaggio a organismi
acelomati? cellule mesodermiche / endodermiche. fluttuanti come le meduse?

A12 | La biodiversità: gli animali | A331


LEZIONE 3 la classificazione. Due gruppi di spugne, le ialosponge e
le demosponge, possiedono spicole silicee, simili alle fibre
di vetro, ma più flessibili e resistenti. I membri del terzo
GLI ANIMALI DIBLASTICI: gruppo hanno invece spicole costituite da carbonato di

SPUGNE E CNIDARI calcio e sono perciò chiamate calcisponge.


Il piano strutturale del corpo delle spugne si può im-
Gli animali diblastici maginare come un aggregato di cellule disposte a formare
una parete più o meno spessa, attraversata da sottili cana-
li acquiferi. L’acqua raggiunge la cavità centrale grazie al
battito di flagelli situati su cellule adibite alla raccolta di
comprendono
particelle alimentari, i coanociti. La maggior parte delle
specie si nutre per filtrazione: l’acqua ricca di particelle di
cibo penetrata nel corpo della spugna attraverso i canali
poriferi, chiamati cnidari, che comprendono acquiferi, viene filtrata dai coanociti, e infine esce dall’a-
anche spugne 7 polipi e meduse 8 pertura superiore.
Le spugne si riproducono per via sessuata e asessuata.
Nella maggior parte delle specie, un singolo individuo
produce sia cellule uovo sia spermatozoi; i gameti ma-
schili sono trasportati dalla corrente da un individuo
7 I poriferi all’altro. La riproduzione asessuata avviene per gemma-
o spugne zione e origina colonie. La maggior parte delle circa 8000
Le spugne o poriferi sono gli animali più semplici, privi specie conosciute di poriferi vive in ambiente marino;
di qualunque simmetria; possiedono alcune cellule spe- soltanto 50 specie si trovano in acque dolci.
cializzate ma non hanno tessuti e organi veri e propri
(Figura 7). Sono sessili e vivono ancorati ai fondali. RICORDA Le spugne sono animali sedentari e
Nei poriferi sono presenti rigidi elementi scheletrici filtratori; hanno alcune cellule specializzate, ma
che ne sostengono il corpo, le spicole, la cui forma e natu- sono prive di tessuti e organi e si riproducono per via
ra chimica rappresentano caratteristiche importanti per sessuata e asessuata.

L’acqua esce dall’apertura superiore Flagello Coanocita Spicola

L’acqua e
le particelle
di cibo entrano Spicole
attraverso i pori

Amebocita
Poro
Canale
acquifero

Figura 7 Le spugne sono gli animali più semplici Grazie al battito dei loro flagelli, i coanociti fanno circolare
Le spugne sono prive di tessuti e di organi, ma l’acqua attraverso il corpo della spugna e catturano
le particelle alimentari; gli amebociti si muovono e
possiedono alcune cellule specializzate come i
distribuiscono a tutto il corpo le sostanze nutritive.
coanociti e gli amebociti.

A332
A B
Medusa Le meduse
producono polipi
per riproduzione
sessuata.
Tentacoli
Bocca/ano
Giovane medusa
(faccia orale)

Gli anemoni sono I coralli sono antozoi


La posizione dei tentacoli antozoi sessili. sessili e coloniali.
Meiosi
suggerisce che la medusa e il
polipo siano una la versione Uovo C D
«capovolta» dell’altro. Spermatozoo
Fecondazione

Tentacoli
Uovo fecondato

Bocca/ano

Alcuni polipi Larva


producono planula
meduse per
frammentazione, Polipo Le comuni
un tipo di «meduse» fanno L’idra è un idrozoo che vive
Aploide (n)
riproduzione Polipo maturo parte degli scifozoi. solo allo stato di polipo.
asessuata. Diploide (2n)

Figura 8 Il ciclo vitale di una medusa Figura 10 La biodiversità degli cnidari


Il ciclo vitale degli cnidari comprende la forma di polipo Il gruppo degli cnidari comprende
sessile asessuato e di medusa mobile sessuata. (A-B) antozoi, (C) scifozoi e (D) idrozoi.

8 Gli cnidari: strato e si sviluppa in polipo. In alcuni gruppi, tuttavia,


polipi e meduse uno degli stadi può mancare: vi sono specie che esistono
Il gruppo degli cnidari comprende animali a simmetria solo come meduse e altre solo come polipi. Gli cnidari
radiale, come meduse e anemoni di mare. La loro bocca, possiedono cellule epiteliali provviste di fibre muscolari,
che funziona anche da ano, è in continuità con una cavità la cui contrazione permette il movimento del corpo, e
gastrovascolare a fondo cieco, che provvede alla digestio- semplici reti nervose, che coordinano le attività corporee.
ne, alla circolazione e agli scambi gassosi, e che funge Molte meduse sono predatori che utilizzano le tossine
anche da scheletro idrostatico. di particolari cellule provviste di stiletti pungenti, chia-
Il ciclo vitale della maggior parte degli cnidari è carat- mate nematocisti, per catturare le prede. Alcuni cnidari, Video 9
terizzato da due stadi distinti, uno sessile e l’altro mobile compresi i coralli e gli anemoni di mare, ottengono ulte- Il ciclo vitale
(Figura 8, Video 9). Durante lo stadio sessile di polipo l’or- riori risorse nutritive grazie alla presenza nei loro tessuti degli cnidari
ganismo ha la forma di un peduncolo cilindrico attaccato di protisti fotosintetici, spesso radiolari.
al substrato; i polipi possono riprodursi asessualmente, Esistono circa 11 000 specie di cnidari, quasi tutte ma-
dando origine a una colonia o a numerose meduse. Du- rine (Figura 10). Le tre classi principali di cnidari sono gli
rante lo stadio mobile di medusa l’organismo nuota li- antozoi (anemoni di mare e coralli), gli scifozoi (meduse)
beramente e presenta una forma simile a un ombrello. e gli idrozoi.
Le meduse producono gameti di entrambi i sessi che
rilasciano nell’acqua. Dall’uovo fecondato si sviluppa RICORDA Gli cnidari sono animali a simmetria radiale
una larva dotata di ciglia, la planula, che aderisce al sub- che alternano una fase di polipo e una di medusa.

Rispondi Scegli le parole Ora tocca a te


1. Come si nutrono le spugne? I poriferi possiedono elementi scheletrici rigidi Realizza un poster in cui metti in evidenza le
2. Che cos’è la planula? chiamati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . differenze tra poriferi e cnidari.

A12 | La biodiversità: gli animali | A333


LEZIONE 4 I platelminti o vermi piatti (Figura 11) sono animali
acelomati dalla struttura relativamente semplice e privi
di organi specializzati per il trasporto dell’ossigeno; per
GLI ANIMALI attuare gli scambi gassosi, quindi, ogni singola cellula

TRIBLASTICI: deve trovarsi in prossimità della superficie corporea, una


necessità che viene soddisfatta grazie alla forma appiat-
VERMI, MOLLUSCHI tita. Il canale digerente dei platelminti comprende un’a-

E ANELLIDI pertura orale che comunica con un sacco a fondo cieco. In


molti casi questa cavità digerente è ramificata a formare
Gli animali triblastici una struttura che aumenta la superficie di assorbimento.
Alcuni piccoli platelminti che conducono vita libera
possiedono un capo provvisto di organi chemocettori (in
grado cioè di captare la presenza di determinate sostanze
comprendono chimiche), di due semplici ocelli in grado di percepire la
luce e di un minuscolo aggregato di cellule nervose. Que-
sti animali strisciano sul substrato grazie alla presenza
di un’ampia superficie provvista di ciglia.
i platelminti, tra i nematodi i molluschi, gli anellidi, I platelminti comprendono circa 30 000 specie; alcu-
cui trematodi e o vermi tra cui bivalvi, divisi in ni sono a vita libera e si nutrono di tessuti animali o di
cestodi 9 cilindrici 10 gasteropodi e policheti e materiali vegetali, ma la maggior parte, come i trematodi
cefalopodi 11 clitellati 12 e i cestodi, sono parassiti dotati di specifici adattamenti;
molti sono ermafroditi: ogni individuo possiede entram-
bi gli apparati riproduttori maschili e femminili. Il grup-
9 I platelminti po dei trematodi comprende le fascìole epatiche, parassiti
o vermi piatti che infestano il fegato, e gli schistosomi che causano la
Accanto alla simmetria bilaterale, la principale novi- schistosomiasi umana, una parassitosi che colpisce più
tà evolutiva che caratterizza i platelminti, i nematodi, di 200 milioni di persone nei Paesi tropicali. I cestodi
i molluschi e gli anellidi è la presenza del terzo fogliet- sono parassiti soprattutto di erbivori; includono le tenie,
to embrionale, il mesoderma, che dà origine a cellule come il «verme solitario» che infesta gli esseri umani.
muscolari in grado di generare movimento e anche a un
apparato riproduttore molto sviluppato. Da ora in avanti, RICORDA I platelminti sono animali acelomati
quindi, i phyla (plurale di phylum) che studieremo com- triblastici, cioè dotati di mesoderma, il terzo foglietto
prendono solo animali triblastici. embrionale.

A Eurylepta californica, B Lo schema di un tipico verme piatto parassita


un verme piatto a vita libera Apertura Anteriore
del faringe

L’intestino ha una sola apertura anteriore, Intestino


Figura 11 che serve sia da bocca sia da ano.
La struttura Capsula
corporea dell’uovo
dei vermi piatti Testicolo
(A) Questo
platelminta
vive nei bassi Ghiandola
fondali sabbiosi Nelle specie parassite il corpo del del tuorlo
delle coste verme è occupato soprattutto dalle
della California. gonadi molto sviluppate. Ricettacolo
(B) Schema seminale
dell’organizzazione Ovario
strutturale di
Fasciola hepatica, Vagina
una specie Posteriore
parassita.

A334
10 I nematodi
o vermi cilindrici
I nematodi o vermi cilindrici sono animali triblastici
Figura 12
pseudocelomati rivestiti da una spessa cuticola, che offre Un verme
protezione e conferisce una forma definita al loro corpo. modello
A mano a mano che il verme si accresce, si libera più Il nematode
volte del proprio rivestimento e lo sostituisce con uno Caenorhabditis
elegans è
nuovo, che si adatta all’aumento delle dimensioni: questo
lungo circa
processo è definito muta. 1 mm e vive
I nematodi si muovono strisciando grazie all’azione nel suolo;
della muscolatura longitudinale e scambiano ossigeno è molto
usato come
e nutrienti con l’ambiente sia attraverso la cuticola sia organismo
attraverso l’intestino, che ha lo spessore di un solo strato modello in
cellulare. I materiali nutritivi avanzano lungo l’intestino genetica e in
grazie alle contrazioni ritmiche di un organo muscolare biologia dello
sviluppo.
specializzato, il faringe, localizzato nell’estremità anterio-
re. Il liquido contenuto nello pseudoceloma distribuisce
poi i nutrienti assorbiti dal tubo digerente a tutto il resto Un nematode del suolo, Caenorhabditis elegans, è un orga-
del corpo. nismo modello ampiamente studiato dai biologi che si
I vermi cilindrici sono uno dei gruppi animali più occupano di genetica e di sviluppo (Figura 12). Si presta
abbondanti; sono state descritte circa 25 000 specie, ma il bene a tali ricerche poiché è facile da allevare, raggiunge
numero effettivo potrebbe superare il milione. Quantità la maturità in soli tre giorni e possiede un numero fisso
incalcolabili di nematodi vivono da saprofagi negli strati di cellule corporee. Il suo genoma è stato sequenziato alla
superiori del terreno, nei fondali delle acque interne e nei fine degli anni Novanta del secolo scorso.
sedimenti marini. Molti sono predatori che si nutrono
di protisti e di piccoli animali, e diverse specie sono pa- RICORDA I nematodi sono animali pseudocelomati
rassite dell’essere umano (come Trichinella spiralis, che rivestiti da una cuticola di protezione, sostituita
causa la trichinosi umana), degli animali e delle piante. attraverso la muta quando il verme si accresce.

LA NOSTRA Il verme che causa I nematodi cambiano la


Figura A (1) La struttura
1
SALUTE la trichinosi cuticola quattro volte anatomica e (2) una
nel corso della vita. fotografia al microscopio
ottico di Trichinella

T
Encefalo
richinella spiralis, che causa la trichinosi spiralis e (3) immagine di
umana, è un nematode caratterizzato Faringe una cisti formatasi nel
Cuticola
da un ciclo vitale relativamente breve. Una tessuto muscolare di un
Cordone nervoso Cordone nervoso
persona si infetta quando consuma carne cruda ospite infettato.
ventrale dorsale
(generalmente di maiale) contaminata dalle larve, Canale escretore
che formano cisti nei muscoli dell’ospite (Figura
A). Le larve si attivano nel canale digerente, Testicolo
emergono dalle cisti e aggrediscono la parete 2 3
Ano
intestinale di cui si nutrono. Successivamente,
esse perforano la parete dell’intestino e
Cuticola
raggiungono i vasi sanguigni, per essere
trasportate al tessuto muscolare, dove formano
nuove cisti; quando il numero di larve incistate è Nel maschio di
elevato, la trichinosi diventa dolorosa e perfino Trichinella spiralis
gran parte del
mortale, se il muscolo infestato è il cuore.
corpo è occupato
La trichinosi è una delle malattie parassitarie dal voluminoso
più pericolose al mondo, ma se curata in tempo intestino (blu)
può essere superata senza gravi conseguenze e dal testicolo
sulla persona infettata. (arancione).

A12 | La biodiversità: gli animali | A335


A Gasteropodi
Intestino Mantello Cavità del mantello
Conchiglia
Branchia I gasteropodi
Ano Cuore sono il gruppo
Sifone più ricco:
Ghiandola chiocciole,
Tentacoli salivare lumache e
cefalici nudibranchi,
Stomaco organismi
Capo
Piede marini privi di
Bocca
conchiglia.
Radula

B Bivalvi
Ghiandola Conchiglia
digestiva Le vongole, le ostriche
Cuore e le cozze sono bivalvi
Stomaco Intestino dotati di una conchiglia
formata da due valve
Bocca Ano unite da un legamento.
I bivalvi introducono
Mantello che Sifone
l’acqua attraverso
ricopre l’interno
della conchiglia un sifone inalante e
Branchia
Piede filtrano le particelle di
Mantello sulla valva inferiore cibo con le branchie; poi
della conchiglia l’acqua esce attraverso
il sifone esalante.

C Cefalopodi
Capo Intestino Conchiglia
Nei cefalopodi il
Becco Stomaco
piede si è modificato
Braccia Mantello formando braccia e
tentacoli.

Ghiandola
Radula digestiva
Tentacolo
Sifone Cavità Branchia Cuore Nei cefalopodi (calamari, seppie
del mantello e polpi) il sifone esalante è
Figura 13 L’organizzazione corporea dei diversi molluschi modificato in un dispositivo
I principali gruppi di molluschi sono caratterizzati da di propulsione a getto, che gli
permette di muoversi rapidamente.
variazioni di un piano strutturale comune che include piede,
massa viscerale e mantello.

11 I molluschi: bivalvi, • Il mantello corrisponde a una piega della parete cor-


gasteropodi e cefalopodi porea che riveste gli organi della massa viscerale e può
Il phylum dei molluschi ha subìto un’imponente ra- secernere una rigida conchiglia calcarea.
diazione evolutiva a partire dal Paleozoico, dando vita Nella maggior parte dei molluschi, il mantello si estende
Cavità palleale, a una straordinaria varietà di forme; oggi comprende oltre la massa viscerale e forma la cavità palleale. All’inter-
dal latino pallium,
almeno 95 000 specie. Il piano strutturale di questi ce- no di tale cavità si trovano le branchie, strutture ricche di
«mantello», si
riferisce alla lomati (Figura 13) è caratterizzato da tre parti principali vasi sanguigni deputate agli scambi gassosi con l’acqua.
cavità formata chiamate piede, massa viscerale e mantello. Molti molluschi utilizzano le branchie anche come di-
dal mantello, che
contiene le branchie. • Il piede è una struttura muscolare coinvolta nella spositivi di filtrazione alimentare; altre specie sono in-
locomozione e nel sostegno degli organi interni. Nei vece provviste di una struttura raschiante, la radula, per
polpi e nei calamari il piede si è modificato a forma- rimuovere le alghe dalle rocce o per triturare le foglie.
re i tentacoli, che si inseriscono sull’estremità cefalica I vasi sanguigni dei molluschi non formano un siste-
dotata di complessi organi di senso. In altri gruppi ma circolatorio chiuso, bensì un sistema aperto in cui il
di molluschi, come i bivalvi, il piede si è invece tra- sangue giunge a diretto contatto con gli organi interni. Il
sformato in una struttura specializzata per lo scavo. sangue e gli altri liquidi corporei confluiscono in un’am-
• Il cuore e gli organi degli apparati digerente, escre- pia cavità chiamata emocele attraverso la quale scorrono,
tore e riproduttore sono raggruppati in una massa rilasciando ossigeno ai tessuti. Infine, il liquido torna ai
viscerale. vasi sanguigni che lo trasportano a un cuore, le cui con-

A336
Ganglio Cuori A
del cordone segmentali
nervoso
ventrale

Gli spirografi
Encefalo sono
policheti
marini
coloniali,
che filtrano
l’acqua con i
tentacoli.
Ricettacolo
Spirographis spallanzanii
seminale
Testicoli e sacchi
spermatici B
Segmenti Le sanguisughe vivono nelle acque
Ovario dolci incidendo la pelle di altri
animali e nutrendosi di sangue.
Ovidutto Organi
escretori
Dotto
spermatico

Hirudo medicinalis

Setole
Figura 15 La biodiversità degli anellidi
(A) I policheti comprendono più della metà delle specie di
Figura 14 Un corpo segmentato anellidi e sono quasi tutti organismi marini. (B) I clitellati,
La struttura segmentata dei lombrichi è visibile sia esternamente sia internamente; come le sanguisughe devono il loro nome a una struttura
molti organi, infatti, si ripetono in serie lungo il corpo. chiamata clitello, coinvolta nella riproduzione.

trazioni lo spingono di nuovo verso la massa viscerale. Nella maggior parte degli anellidi, il celoma di ogni seg- Chete, dal greco
Le principali classi di molluschi attuali sono i bivalvi, i mento è isolato da quello degli altri e ciascun segmento cháite, «chioma»,
gasteropodi e i cefalopodi. viene controllato da un centro nervoso separato, definito fa riferimento
alle setole che
ganglio; i cordoni nervosi che collegano i singoli gangli circondano il corpo
RICORDA I molluschi sono animali celomati con un provvedono alla coordinazione delle funzioni corporee. degli anellidi e che
possono essere
piano strutturale diviso in tre parti: piede, massa Gran parte degli anellidi è priva di un rivestimento pro- in gran numero
viscerale e mantello. tettivo esterno rigido; la sottile parete corporea permeabi- (policheti,
le permette gli scambi gassosi. Per evitare perdite d’acqua, polýs, «molto»)
oppure poche
essi sono quindi confinati a vivere in ambienti umidi. (oligocheti, olígos,
12 Gli anellidi Sono state descritte circa 19 000 specie di anellidi, «poco»).
o vermi segmentati che vivono nelle acque marine, nelle acque dolci e negli
Il phylum degli anellidi o vermi segmentati comprende ambienti terrestri umidi, e che sono raggruppati in due
animali celomati il cui corpo è suddiviso in segmenti classi: i policheti e i clitellati (Figura 15)
che permettono all’animale di muovere parti diverse del
corpo indipendentemente le une dalle altre, migliorando RICORDA Gli anellidi sono un phylum di animali
la capacità di movimento (Figura 14). celomati caratterizzati da un corpo segmentato.

Rispondi Scegli le parole Ora tocca a te


1. Come avviene il trasporto dell’ossigeno 1. Nei molluschi, gli organi interni sono La specie di nudibranchi Cratena peregrina
nei platelminti? raggruppati in una massa viscerale / è in grado di «rubare» le nematocisti di
2. A che cosa serve la cuticola dei nematodi? cavità gastrovascolare. Eudendrium racemosum (uno cnidario di cui si
3. Da quali elementi è costituito il piano 2. Alcuni molluschi hanno una struttura nutre) per sfruttarne il veleno contro i propri
strutturale dei molluschi? raschiante chiamata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . nemici. Fai una ricerca in Rete e scrivi la
4. Che cos’è la cavità palleale? 3. I vasi sanguigni dei molluschi formano un sceneggiatura per un ipotetico documentario
5. Perché gli anellidi vivono in luoghi umidi? sistema circolatorio chiuso / aperto. o scrivi una tavola a fumetti divulgativa.

A12 | La biodiversità: gli animali | A337


5
A

LEZIONE

IL GRUPPO DOMINANTE
SULLA TERRAFERMA:
GLI ARTROPODI I centopiedi, come
questa scutigera,
hanno appendici
Gli artropodi velenifere per
catturare le prede. Scutigera sp.

B
possiedono I millepiedi sono detritivori o
vegetariani; hanno due paia
comprendono
di zampe per segmento.

segmentazione corporea, i miriapodi 14 gli insetti 16


appendici articolate ed
esoscheletro 13 i crostacei 15 i chelicerati 17
Trigoniulus corallinus

Figura 16 I miriapodi
Questo gruppo comprende i (A) centopiedi e i (B) millepiedi.
13 Le caratteristiche generali
degli artropodi
Artropode deriva Gli artropodi sono il phylum di animali che ha ottenuto 14 I miriapodi:
dal greco árthron, il maggior successo evolutivo grazie a diverse caratteristi- millepiedi e centopiedi
«articolazione», e che. Il corpo degli artropodi è segmentato e ogni segmento I crostacei, gli insetti e i miriapodi condividono un par-
póus-podós, «piede»:
la caratteristica è provvisto di muscoli, che servono al movimento, e di ticolare tipo di appendici annesse all’apparato boccale,
distintiva di appendici articolate. Le appendici articolate permettono le mandibole, un carattere omologo per cui vengono riu-
questo phylum è,
infatti, quella di
complessi movimenti e sono specializzate nelle diverse niti nel subphylum dei mandibolati. Diversamente dai
possedere appendici regioni del corpo per svolgere particolari funzioni, come crostacei, i miriapodi possiedono un corpo diviso in due
articolate. la cattura del cibo o la riproduzione. Il corpo è racchiuso regioni: capo e tronco.
da un esoscheletro rigido che fornisce sostegno meccanico I miriapodi comprendono i centopiedi e i millepie-
durante gli spostamenti e garantisce protezione nei con- di: questi animali presentano un’estremità cefalica e un
fronti dei predatori. L’esoscheletro è composto di chitina, tronco allungato flessibile e segmentato, su cui si inse-
un polisaccaride impermeabile all’acqua, che impedisce riscono numerose coppie di zampe.
la disidratazione nell’ambiente terrestre. I centopiedi, provvisti di una coppia di zampe in
Nel corso dell’evoluzione, gli artropodi hanno perso il ogni segmento corporeo, possiedono uncini veleniferi
celoma ancestrale. La loro cavità corporea è trasformata sul primo segmento del tronco, con cui predano insetti e
in un emocele (dal greco «camera del sangue»), al cui altri piccoli animali; ne sono un esempio le scolopendre
interno gli organi vengono bagnati da un fluido, l’emo- (Figura 16A). Nei millepiedi, invece, due segmenti adia-
linfa, trasportata da un sistema circolatorio aperto, cioè centi sono reciprocamente fusi, cosicché ogni segmento
con vasi sanguigni non completi. che ne risulta possiede due coppie di appendici; questi
Le quattro linee evolutive principali di artropodi artropodi si nutrono di materiale vegetale (Figura 16B).
attuali sono tutte ricche di specie: i crostacei (che com- Sono state descritte oltre 3000 specie di centopiedi e
prendono gamberi, granchi e cirripedi), i miriapodi 11 000 di millepiedi; il veleno di alcune specie tropicali
(millepiedi e centopiedi), gli esapodi (insetti) e i cheli- di notevoli dimensioni può essere pericoloso anche per
cerati (come ragni, scorpioni e acari). gli esseri umani.

RICORDA Gli artropodi hanno il corpo suddiviso in RICORDA I miriapodi presentano un particolare
segmenti, ognuno dei quali è dotato di appendici tipo di appendici annesse all’apparato boccale, le
articolate mosse da muscoli. mandibole.

A338
Carapace che ricopre A
capo e torace Addome

Questo crostaceo
decapode si trova
solo su quattro isole
Johngarthia lagostoma dell’Oceano Atlantico.

Le appendici sono specializzate per la masticazione, la percezione


sensoriale e la locomozione sul substrato o nell’acqua.

Figura 17 Il piano strutturale dei crostacei


Il corpo è suddiviso in tre regioni e ciascun segmento porta
appendici specializzate; un carapace simile a una conchiglia Questo onisco, un
isopode terrestre,
riveste testa e torace.
può arrotolarsi fino a
formare una pallina
Oniscus asellus quando è minacciato.
15 I crostacei: granchi,
aragoste e onischi C D
I crostacei sono gli artropodi marini più rappresenta- Questo minuscolo
copepode si trova Le lepadi sono cirripedi
ti e diffusi: il krill, che costituisce un’importante fonte nei laghi europei. che si attaccano
alimentare per le balene, è formato da piccoli crostacei. a un substrato
e si alimentano
La maggior parte delle 67 000 specie descritte di cro- attraverso appendici
stacei possiede un corpo suddiviso in tre regioni: capo, specializzate.
torace e addome (Figura 17). In molte specie i segmenti
del capo sono fusi con i primi segmenti toracici a for-
mare un cefalotorace. Normalmente il capo porta cinque
paia di appendici, tra cui due paia di antenne; ognuno
dei numerosi segmenti del torace e dell’addome porta
invece, di norma, un paio di appendici.
Le appendici delle varie parti del corpo sono specializ-
zate per svolgere diverse funzioni, come la presa del cibo,
la masticazione, la percezione degli stimoli sensoriali, la Eudiaptomus gracilis Lepas sp.
deambulazione e il nuoto. Gli scambi gassosi avvengono
attraverso le branchie. In molte specie una piega dell’e- E
soscheletro, definita carapace, si estende dorsalmente e
lateralmente dalla testa all’indietro, coprendo e proteg-
gendo i segmenti immediatamente posteriori.
Alla schiusa delle uova, i giovani di alcune specie di
crostacei sono del tutto simili agli adulti tranne che per
le dimensioni. In altre specie, invece, si interpongono
Questo branchiopode
uno o più stadi larvali. Le forme più comuni di crostacei è comune nelle pozze
comprendono i decapodi, gli isopodi, i copepodi i cir- d’acqua dolce del Sud-
Triops longicaudatus Ovest degli Stati Uniti.
ripedi e i branchiopodi (Figura 18).

Figura 18 La biodiversità dei crostacei


RICORDA I crostacei hanno il corpo suddiviso
in capo, torace e addome, e spesso sono dotati I crostacei sono gli artropodi più diffusi in ambiente marino, ma vivono anche in
acqua dolce o sulla terraferma.
di carapace.

A12 | La biodiversità: gli animali | A339


A
Lucanus cervus 16 Gli insetti: gli artropodi
di maggior successo
Durante il periodo Devoniano, oltre 400 milioni di anni
fa, alcuni artropodi colonizzarono gli ambienti terrestri.
Tra i numerosi gruppi che hanno popolato con successo
le terre emerse, gli insetti sono quello più diffuso. Questi
I coleotteri, come questo
animali sono abbondanti e diversificati negli ambienti
cervo volante, sono l’ordine terrestri e nelle acque dolci, mentre solo poche specie si
di insetti più numeroso con trovano in habitat marini. Più della metà di tutte le spe-
390 000 specie.
cie viventi conosciute appartiene agli insetti (Figura 19).
Il corpo degli insetti è suddiviso in tre regioni
B
L’ordine dei ditteri (Figura 20): capo, torace e addome. Essi dispongono,
comprende inoltre, di un meccanismo esclusivo per gli scambi
125 000 specie di
gassosi: un sistema di sacchi aerei e di canali tubulari,
insetti con un solo
paio d’ali tra cui le trachee, che si estendono all’interno del corpo sino a
mosche e zanzare. raggiungere i tessuti profondi a partire da minuscole
aperture esterne dette stigmi.
Questi artropodi possiedono una singola coppia di
antenne in corrispondenza della testa e apparati boccali
Phaenicia sericata assai complessi di tipo masticatore, succhiatore, pungen-
te. La regione del torace porta tre paia di arti ventrali e
C
in genere due paia di ali dorsali, anche se gli insetti più
primitivi ne sono privi. A differenza degli altri artropo-
di, non sviluppano appendici sui segmenti addominali,
a eccezione dell’ovopositore delle femmine che in api e
vespe è trasformato in un pungiglione.
Gli insetti sono stati i primi animali a evolvere la capa-
cità di volare, una novità che ha dato origine a numerose
varianti nei loro cicli vitali e ha permesso loro di sfrutta-
re nuove opportunità nutritive. Gli adulti della maggior
L’ordine dei lepidotteri parte delle specie di insetti possiedono due paia di rigi-
comprende 180 000 de ali membranose inserite sul torace. Esistono tuttavia
specie con ali molto grandi,
come farfalle e falene. Danaus plexippus delle eccezioni, per esempio le mosche e le zanzare, che
possiedono un unico paio di ali. Nei coleotteri il paio di
Figura 19 La biodiversità degli insetti ali anteriori si è trasformato in un paio di elitre rigide che
Con il volo, agli insetti si sono aperte nuove opportunità coprono le ali posteriori.
di alimentazione e nuovi stili di vita. Durante il loro ciclo vitale, gli insetti come coleotte-
ri, mosche, falene, farfalle e api subiscono mutamenti
Addome radicali, complessivamente definiti metamorfosi, tra
Antenne
lo stadio larvale e quello dell’adulto. Se i cambiamenti
Capo Torace tra i vari stadi vitali sono graduali si parla di metamorfosi
incompleta, come nel caso delle cavallette, delle blatte e
Ali degli insetti stecco; se invece le variazioni che avvengono
tra uno stadio e il successivo sono sostanziali si parla di
metamorfosi completa come in farfalle, api, vespe, zanzare,
Ovopositore mosche e formiche.
Stigmi

RICORDA Gli insetti hanno il corpo segmentato


Figura 20 Il piano strutturale degli insetti e un meccanismo per gli scambi gassosi basato
Gli insetti hanno un corpo diviso in capo, torace e addome. sulle trachee. Il loro ciclo di sviluppo prevede la
Il torace porta tre paia di zampe e spesso due paia di ali.
metamorfosi.

A340
A B
Con il nome
«tarantola» si
indicano diverse
specie di ragni
pelosi che vivono
sul suolo. Il loro
morso è velenoso,
ma non mortale.

Limulus plyphemus Megaphobema robustum

C D

Il gruppo degli acari


è costituito da
ectoparassiti ematofagi;
alcuni, come le zecche, Gli scorpioni sono
Ixodes ricinus sono vettori di malattie. Poecilotheria metallica predatori notturni.

Figura 21 La biodiversità dei chelicerati


(A) I limuli costituiscono un gruppo primitivo che ha subìto
pochi cambiamenti morfologici nel corso del tempo. (B-D)
Gli aracnidi comprendono ragni, zecche e scorpioni.

17 I chelicerati: Gli aracnidi. Costituiscono la classe più vasta tra i che-


limuli e aracnidi licerati; sono animali esclusivamente terrestri dotati di
I chelicerati sono artropodi la cui estremità cefalica è organi respiratori adattati alla vita sulla terraferma. La
provvista di una coppia di appendici modificate, i cheli- maggior parte presenta un ciclo biologico semplice in cui
ceri, utili per la cattura del cibo. Il corpo è diviso in due dall’uovo fecondato all’interno del corpo materno escono
parti non omologhe a quelle dei miriapodi, che prendono adulti in miniatura, che iniziano quasi subito a condurre
il nome di prosoma e opistosoma. Nella parte anteriore, una vita indipendente.
oltre ai cheliceri sono presenti quattro paia di zampe. Gli ordini di aracnidi più ricchi sia di specie sia di
Le due principali linee evolutive dei chelicerati sono individui sono i ragni, gli scorpioni e gli acari (tra cui
rappresentate da xifosuri e aracnidi (Figura 21). le zecche). Oltre ai cheliceri, che nei ragni iniettano il
Gli xifosuri o limuli. Questi animali hanno un corpo a veleno, tutti gli aracnidi presentano un secondo paio di
forma di ferro di cavallo coperto da una robusta corazza. appendici orali, i pedipalpi, che negli scorpioni formano
Questi animali hanno subìto pochi cambiamenti mor- grosse chele a forma di pinza.
fologici nel corso della loro lunga storia evolutiva; sono
comuni nelle acque basse lungo le coste dell’Asia e dell’A- RICORDA I chelicerati sono artropodi dotati di
merica settentrionale, dove si comportano da detritivori cheliceri, appendici modificate per la cattura del cibo,
o predatori di piccoli animali. poste all’estremità cefalica.

Rispondi Scegli le parole Ora tocca a te


1. Quali caratteristiche hanno contribuito al 1. La cavità corporea degli artropodi si è Il sistema immunitario dei limuli è in grado di
grande successo evolutivo degli artropodi? trasformata in. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , al cui reagire in presenza di alcuni batteri. Fai una
2. Quali gruppi appartengono al phylum degli interno è presente sangue / emolinfa. ricerca sul test in vitro LAL (o limulus test) e
artropodi? 2. La maggior parte dei crostacei possiede un realizza una presentazioni di 10 slide in cui
3. Che cosa sono i cheliceri e quale gruppo corpo suddiviso in due / tre regioni. spieghi che cos’è, come funziona, la sua storia
di artropodi li possiede? 3. I ragni sono insetti / aracnidi. e la tua opinione personale sul suo utilizzo.

A12 | La biodiversità: gli animali | A341


UN CASO Gli insetti:
DA VICINO molte specie da salvare
e molte ancora da scoprire

I l tasso di estinzione delle specie animali sta accelerando nel corso degli ultimi secoli,
tuttavia capire quante specie di insetti sono minacciate non è semplice. Gli studi
disponibili stimano che circa il 10% delle specie attualmente conosciute siano a rischio
d’estinzione. Calcolare questi numeri non è un’impresa facile perché il gruppo degli
insetti è il più numeroso sul nostro pianeta e ancora oggi esistono moltissime specie
ancora da individuare.

C’è ancora tanto da scoprire


Fino al 1980, molti biologi pensavano che all’incirca la metà delle specie esistenti
di insetti fosse già stata scoperta, ma oggi sappiamo che il numero delle specie
descritte (oltre un milione) rappresenta una frazione piccolissima del numero totale
delle specie davvero esistenti. Le stime degli ultimi anni ritengono che l’80% delle
specie esistenti di insetti siano ancora da scoprire, circa 4 milioni di specie. Un numero
enorme se paragonato agli altri esseri viventi: per gli aracnidi si pensa che debbano Luehea seemannii
essere descritte ancora mezzo milione di specie, mentre per i mammiferi si ritiene che
solamente un centinaio di specie siano ancora sconosciute (Figura A). Figura B La Luehea seemannii è una pianta tropicale che
Ma come fanno i ricercatori a stimare questi numeri? ospita diverse specie di coleotteri tra le sue chiome.

Mammiferi
5 600 specie stimate
5 501 (98%) specie scoperte
Uccelli
10 500 specie stimate
10 064 (96%) specie scoperte
Rettili
12 000 specie stimate
9 547 (80%) specie scoperte

Anfibi
15 000 specie stimate
6 771 (45%) specie scoperte

Pesci
45 000 specie stimate
32 400 (72%) specie scoperte

Crostacei
150 000 specie stimate
47 000 (31%) specie scoperte

Molluschi
200 000 specie stimate
85 000 (43%) specie scoperte

Aracnidi Insetti
600 000 specie stimate 5 000 000 specie stimate
102 248 (17%) specie scoperte 1 000 000 (20%) specie scoperte

Figura A Nel grafico l’area dei cerchi in rosa indica la quantità di specie attualmente conosciute,
mentre l’area dei cerchi in azzurro è la stima di quante specie ancora ci siano da scoprire.

A342
L’ESPERIMENTO DOMANDE
Uno studio sul campo ha suggerito come, in passato, il numero di 1. Dai dati della Tabella D, stima il numero di specie di insetti in un
specie di insetti viventi fosse largamente sottostimato. Le foreste ettaro di foresta panamense. Supponi che i dati per i coleotteri
tropicali sono l’habitat terrestre con la maggiore ricchezza di che vivono su L. seemannii siano gli stessi di quelli che vivono su
specie viventi e sono tra gli ecosistemi più sconosciuti. Per questo tutte le altre specie di alberi e che tutte le specie non ospite-
motivo l’entomologo Terry Erwin realizzò con i suoi collaboratori specifiche siano state raccolte. Ricorda di calcolare i seguenti
un accurato campionamento di un gruppo di insetti, i coleotteri. parametri:
Erwin effettuò il censimento dei coleotteri che vivono nello stato • numero di specie di coleotteri ospite-specifici su tutte le
di Panama, sotto le chiome di una singola specie tropicale di alberi, specie di alberi in un ettaro di foresta;
Luehea seemannii (Figura B). • numero di specie di coleotteri non specie-specifici su tutti gli
alberi in un ettaro di foresta;
IPOTESI • numero di specie di coleotteri che vivono nel suolo della
Quante specie di insetti esistono sulla Terra? foresta;
• numero di specie di insetti diversi dai coleotteri.
METODO 2. Ogni giorno vengono abbattuti 20 mila ettari di foreste tropicali.
L’esperimento prevedeva questi passaggi: Supponiamo che il numero di specie di insetti della foresta di
1. Si fanno cadere e si raccolgono i coleotteri dalle chiome di alberi Panama sia lo stesso nelle altre foreste tropicali. Utilizza i dati
di Luehea seemannii e di altri alberi (Figura C). della domanda 1 e calcola quante specie di insetti colpisce ogni
2. Si suddividono i coleotteri campionati secondo la specie di giorno il disboscamento di queste aree.
appartenenza. 3. Ci sono circa 50 000 specie di alberi nelle foreste tropicali.
3. Si conta il numero delle specie con ospite specifico (quelle Supponi che i dati per i coleotteri che vivono su L. seemannii
presenti solo su L. seemannii) e il numero delle specie generaliste siano rappresentativi per tutte le altre specie di alberi tropicali.
(che abitano su più alberi diversi). Calcola il numero di coleotteri ospite-specifici presenti nelle
4. Si stima il numero delle specie arboree per ettaro nella foresta foreste tropicali. Aggiungi circa mezzo milione di specie di insetti
di Panama. non ospite-specifici che potrebbero esistere sull’insieme di tutte
5. Si calcola la percentuale di coleotteri a vita arborea rispetto a le specie di alberi.
quelli a vita terricola. 4. Stima il numero di specie di coleotteri che vivono al suolo sulla
6. Si calcola la percentuale di coleotteri rispetto a tutte le specie di base della percentuale in Tabella D. Calcola infine il numero
insetti. stimato di specie di insetti che vivono nelle foreste tropicali.
7. Si usano i calcoli appena elencati per estrapolare il numero
totale delle specie di insetti che potrebbero vivere sulla Terra.

RISULTATI
Partendo da questi presupposti e facendo confronti con ricerche
dello stesso genere, Erwin ha stimato che il numero di specie di
insetti presenti sulla Terra potrebbe ammontare a 30 milioni o più,
dei quali soltanto circa 1 milione è stato già descritto.

CONCLUSIONI
La diversità degli insetti è di gran lunga maggiore di quanto faccia
pensare il numero di specie attualmente note. Revisioni più
recenti suggeriscono che 30 milioni sia un numero eccessivo, ma è
globalmente riconosciuto che la grande maggioranza delle specie
resta ancora da scoprire.

Parametri misurati Valori

Numero approsimativo di specie di coleotteri raccolti sugli 1200


alberi Luehea seemannii
Numero stimato di coleotteri ospite-specifici in questo 163 Figura C Il sistema di raccolta delle varie
campione specie di insetti dalle chiome degli alberi.
Numero di specie di alberi per ettaro di foresta 70
panamense
ARTICOLO ORIGINALE
Percentuale di specie di coleotteri che vivono nella 75%
chioma degli alberi rispetto alle specie che vivono al suolo T.L. Erwin,1988. La volta della foresta: il cuore della
Percentuale di coleotteri tra tutte le specie di insetti 40% biodiversità, Biodiversity. National Academy Press,
Washington, D.C. T.L. Erwin,1997. Biodiversità all’apice: i
Tabella D I risultato dell’esperimento di Erwin. coleotteri delle foreste tropicali, Biodiversity II.

A12 | La biodiversità: gli animali | A343


6
Antenato
comune
LEZIONE a simmetria
bilaterale

I DEUTEROSTOMI:
ECHINODERMI Notocorda,
cordone nervoso Simmetria

E CORDATI dorsale cavo,


coda
radiale
nell’adulto

I deuterostomi

sono comprendono

celomati dotati di gli echinodermi i cordati


endoscheletro 18 19 20

Colonna
suddivisi in vertebrale,
cranio,
cuore
ventrale
tunicati e vertebrati
cefalocordati 21 22

18 Le caratteristiche

Cefalocordati

Echinodermi
dei deuterostomi Vertebrati

Tunicati
Le prove che i deuterostomi condividono un antenato
comune diverso da quello dei protostomi si trovano nelle
prime fasi del loro sviluppo, e sono supportate dalle ana-
lisi filogenetiche basate sulle sequenze di DNA di molti
geni differenti che indicano un’origine comune di questi
animali:
1. la bocca si forma all’estremità opposta rispetto al Cordati
blastoporo;
2. il celoma si forma a partire da tasche di mesoderma Figura 22 L’albero filogenetico dei deuterostomi

che si separano dalla cavità della gastrula invece che I gruppi principali di deuterostomi sono gli echinodermi
e i cordati; questi ultimi comprendono i vertebrati.
da una divisione interna del mesoderma, come avvie-
ne nei protostomi.
Echinoderma I deuterostomi attuali comprendono due gruppi princi- 19 Gli echinodermi:
deriva dal greco
echînos, «riccio»,
pali (Figura 22): gli echinodermi (come stelle marine, ricci stelle e ricci di mare
e dérma, «pelle», di mare e gruppi affini) e i cordati (suddivisi in tunicati, Gli echinodermi sono un phylum di animali marini che
con allusione alla o urocordati, cefalocordati e vertebrati). attraversano uno stadio larvale caratterizzato da simme-
superficie corporea
spinosa di questi Tutti i deuterostomi sono celomati, triblastici e prov- tria bilaterale seguito da un radicale cambiamento di for-
animali. visti di endoscheletro. Alcune specie possiedono un cor- ma: l’adulto, infatti, ha una simmetria radiale in cui si
po segmentato, sebbene i singoli segmenti siano meno individuano cinque piani di simmetria (o un multiplo
evidenti rispetto a quanto si osserva negli anellidi e negli di cinque). Come tutti gli animali con simmetria radiale,
artropodi. anche gli echinodermi sono privi di estremità cefalica
e si muovono, seppur lentamente, in tutte le direzioni.
RICORDA Gli animali deuterostomi sono celomati, Oltre alla simmetria radiale, gli echinodermi adulti
triblastici e provvisti di endoscheletro; i due gruppi sono provvisti di altri due caratteri esclusivi: uno sche-
principali sono gli echinodermi e i cordati. letro interno e un sistema vascolare acquifero.

A344
Ciascun braccio è provvisto di un A
assetto completo di organi. Nel
braccio alla tua sinistra sono state
omesse le ghiandole digestive per I crinoidi (o gigli di
mostrare gli organi sottostanti. mare) aderiscono
al substrato con
un peduncolo
flessibile; la
Ano porzione centrale
Stomaco del corpo ha una
forma a coppa, da
cui si dipartono le
braccia fluttuanti. Oxycomanthus bennetti

Ghiandole B C
Gonade
Sphaerechinus granularis Bohadschia argus
digestive

Sistema
acquifero
Pedicelli

Figura 23 La struttura degli echinodermi


Questo schema di una stella marina illustra lo scheletro
interno calcificato e il sistema acquifero composto dai canali
acquiferi e dai pedicelli ambulacrali.
I ricci di mare si nutrono di alghe:
hanno forma semisferica e sono Il corpo dei cetrioli di mare o oloturie ha
privi di braccia. un orientamento antero-posteriore.
1. L’endoscheletro è formato da un sistema di piastre
calcificate e rivestite da un sottile strato di epidermide
D
e tessuto muscolare; nella maggior parte delle specie
queste piastre si fondono all’interno di tutto il corpo.
2. Il sistema acquifero è costituito da un reticolo di ca-
nali acquiferi che confluiscono in estensioni definite Le stelle marine sono
predatori di molluschi
pedicelli ambulacrali. Questo sistema, che contiene bivalvi, come vongole e
acqua marina, è coinvolto negli scambi gassosi, nel- cozze. Particolari ventose
la locomozione e nell’alimentazione (Figura 23). Gli situate sui pedicelli
permettono a questo
echinodermi, infatti, utilizzano i pedicelli per muo- animale di afferrare
versi sul substrato e per catturare le prede. entrambe le valve della
preda e di aprirle. Ophiopholis aculeata
Queste innovazioni strutturali hanno subìto numerosi
cambiamenti, dando origine a una sorprendente varietà
E
di animali dall’aspetto molto diverso. In base ai reperti
fossili sono state descritte circa 13 000 specie di echino-
dermi (come gigli, ricci e stelle di mare), suddivise in 23
linee evolutive principali (Figura 24). Soltanto sei di que-
sti gruppi sono sopravvissuti fino a oggi; gli altri sono
scomparsi durante le grandi estinzioni di massa succedu-
tesi nella storia della Terra. Quasi tutte le 7000 specie di
echinodermi attuali vivono esclusivamente in ambienti Le ofiure, chiamate anche
stelle serpentine, possiedono
marini e comprendono animali molto noti, come i ricci e
braccia flessibili formate da
le stelle marine, ma anche specie meno conosciute, come molte placche rigide articolate. Marthasterias glacialis
i cetrioli di mare e le stelle serpentine.
Figura 24 La biodiversità degli echinodermi
RICORDA Gli echinodermi sono un phylum di (A) I crinoidi possono avere centinaia di braccia. (B) I ricci di mare sono
animali marini che attraversano uno stadio larvale ricoperti di spine mobili. (C) I cetrioli di mare sono privi di braccia e vivono
a simmetria bilaterale, ma lo stadio adulto è sui fondali, a cui aderiscono grazie ai pedicelli. (D) Le stelle di mare sono
gli echinodermi più noti. (E) Le ofiure sono simili alle stelle marine.
caratterizzato da simmetria radiale.

A12 | La biodiversità: gli animali | A345


B
Una larva di ascidia possiede tutti i caratteri chiave Branchiostoma lanceolatum
dei cordati, alcuni dei quali vanno persi nell’adulto.

L’anfiosso
Fessure adulto
faringee conserva
tutti i
Coda Notocorda caratteri
chiave dei
Cordone nervoso
cordati.
dorsale cavo
Cordone
Ciona sp. Notocorda nervoso
dorsale cavo

Intestino

Fessure Intestino
faringee

Figura 25 Le caratteristiche dei cordati Ano


Nelle prime fasi dello sviluppo sono evidenti tutte le
caratteristiche chiave del gruppo, come è evidente nella
Coda
(A) larva di un tunicato e anche (B) nell’anfiosso adulto.

A B 21 I tunicati
e i cefalocordati
I tunicati (o urocordati) sono animali marini. Il 90%
delle specie è costituito dalle ascidie, le cui dimensio-
ni vanno da 1 mm a 60 cm di lunghezza; alcune specie
formano grandi colonie per gemmazione a partire da
un individuo fondatore. Il corpo sacciforme di un’asci-
dia adulta è rivestito da una rigida tunica, da cui il nome
tunicati (Figura 26A). La faringe delle ascidie si allarga a
Clavelina dellavallei Pegea sp. formare un cestello branchiale, che filtra le prede dall’ac-
qua circostante. Le salpe sono altri tunicati che vivono
Figura 26 Tunicati adulti singolarmente oppure formano colonie simili a catenelle,
(A) In questa ascidia sono ben visibili la tunica trasparente e il cestello faringeo. lunghe diversi metri (Figura 26B), fluttuando negli oceani
(B) Una colonia a catenella di salpe fluttuanti nelle acque tropicali.
tropicali e subtropicali fino a 1500 m di profondità.
Le 35 specie di anfiossi, unici rappresentanti dei cefa-
20 Le caratteristiche locordati, comprendono piccoli animali che raramente
dei cordati superano i 5 cm di lunghezza. La notocorda si estende
Esistono tre grandi linee evolutive di cordati: i cefalo- per l’intera lunghezza del corpo e persiste per tutta la
cordati, i tunicati e i vertebrati. Le relazioni evolutive vita. Gli anfiossi vivono nelle acque salate poco profon-
tra questi gruppi non sono sempre evidenti; tutti però de, rimanendo per la maggior parte del tempo infossati
condividono le seguenti caratteristiche (Figura 25): con il capo sporgente dalla sabbia e si procurano il cibo
• un cordone nervoso dorsale cavo; filtrando l’acqua grazie al cestello faringeo. Durante la
• una coda che si estende oltre l’ano; stagione riproduttiva, entrambi i sessi liberano uova e
• la notocorda, una struttura dorsale di sostegno. spermatozoi nell’acqua, dove ha luogo la fecondazione.
La notocorda è formata da un nucleo centrale di grandi
cellule con vacuoli turgidi, pieni di liquido, che la ren- RICORDA Le ascidie (tunicati) sono animali filtratori
dono rigida ma flessibile. con corpo sacciforme rivestito da una tunica rigida.
L’anfiosso è l’unico rappresentante dei cefalocordati:
RICORDA I cordati condividono un cordone nervoso sono animali filtratori che mantengono la notocorda
dorsale cavo, una coda e la notocorda. per tutta la vita.

A346
Cefalocordati

Tunicati

Missine
Notocorda,

Agnati
cordone nervoso
dorsale cavo, coda Lamprede

Condroitti
Comparsa
delle vertebre Actinopterigi

Mascelle denti
Celacanti

Gnatostomi
Scheletro osseo,
vescica natatoria
Pesci polmonati
Pinne lobate

Anfibi
Figura 27 L’albero filogenetico dei cordati Narici interne
L’albero mette in evidenza i caratteri condivisi tra i cordati.
Gli animali provvisti di mascelle e con due paia di arti sono Arti adatti alla locomozione terrestre Amnioti
chiamati tetrapodi. I tetrapodi dotati di uovo amniotico
Uovo amniotico
sono detti amnioti.

22 Le caratteristiche vasto sistema muscolare, che riceve ossigeno dal sistema


dei vertebrati circolatorio ed è controllato dal sistema nervoso centrale.
I vertebrati sono un gruppo di cordati (Figura 27) che La comparsa successiva delle mascelle diede modo
prendono il nome dalla colonna vertebrale, una strut- ai vertebrati di sfruttare nuove fonti di cibo, mentre
tura di sostegno dorsale e articolata che durante le prime l’evoluzione dei polmoni, degli arti e di un uovo am-
fasi dello sviluppo sostituisce la notocorda. I singoli ele- niotico consentì loro di colonizzare definitivamente la
menti della colonna vertebrale sono chiamati vertebre. terraferma.
Esistono altre caratteristiche fondamentali che caratte- Si ritiene che anche la linea evolutiva che ha portato
rizzano i vertebrati: ai vertebrati sia comparsa negli oceani, probabilmente
• un cranio anteriore che racchiude un cervello svi- in ambienti di estuario. I primi vertebrati apparvero nel
luppato; Cambriano e si diffusero nelle acque marine, nelle acque
• uno scheletro interno rigido sostenuto dalla colonna dolci e da qui negli ambienti terrestri e aerei di tutto il
vertebrale; mondo. Oggi questo phylum conta circa 65 000 specie,
• un sistema circolatorio ben sviluppato in cui il san- compresi gli esseri umani.
gue è spinto da un cuore ventrale.
Queste caratteristiche strutturali hanno permesso lo RICORDA I vertebrati sono i cordati dotati di colonna
sviluppo di grandi animali in grado di muoversi attiva- vertebrale, una struttura di sostegno che sostituisce
mente: lo scheletro interno fornisce il sostegno per un la notocorda durante le prime fasi dello sviluppo.

Rispondi Scegli le parole Ora tocca a te


1. Quali sono le principali caratteristiche dei 1. L’endoscheletro / esoscheletro degli I ricci di mare e le stelle marine sono animali
deuterostomi? echinodermi è formato da piastre. morfologicamente molto noti ma spesso il
2. Quali sono le principali caratteristiche dei 2. Le salpe sono tunicati / cefalocordati che loro comportamento è poco conosciuto. Fai
cordati? formano colonie simili a . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . una ricerca sulle abitudini alimentari e sociali
3. Da quali linee evolutive principali è 3. Gli anfiossi sono gli unici rappresentati di questi animali (utilizzando i numerosi video
costituito il gruppo dei cordati? viventi del gruppo dei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . presenti in Rete) e realizza una presentazione
4. Quali sono le principali caratteristiche dei 4. L’uovo amniotico consentì ai vertebrati / multimediale, un poster o un’infografica per
vertebrati? cordati di colonizzare la terraferma. presentare la tua ricerca al resto della classe.

A12 | La biodiversità: gli animali | A347


7
A

LEZIONE

I VERTEBRATI ACQUATICI:
AGNATI E PESCI
I vertebrati acquatici
Eptatretus stoutii

si dividono in
B

agnati, privi di gnatostomi, con


mandibole mobili 23 mandibole mobili 24

che comprendono

i condroitti o pesci gli osteitti o Lampreta fluviatilis


cartilaginei 25 pesci ossei 26

Figura 28 Gli agnati


23 Gli agnati (A) Le missine si infossano nel fango dei fondali, dal quale
o ciclostomi estraggono piccole prede. (B) Le lamprede sono parassiti
Tra i vertebrati più antichi e meno conosciuti, le mis- che si attaccano al corpo dei pesci e usano la grande bocca a
ventosa per nutrirsi di sangue.
sine e le lamprede sono prive di mascelle e mandibole
articolate e mobili; pertanto sono chiamate agnati che
significa «privi di mascelle». A causa della bocca di forma 24 Gli gnatostomi
Ciclostoma circolare, sono indicati anche con il nome di ciclostomi. e le caratteristiche dei pesci
deriva dal greco
kýklos, «cerchio»
Le missine (Figura 28A) sono organismi marini, quasi Durante il Devoniano, gli oceani, gli estuari e le acque
e stóma, «bocca». ciechi ma con quattro tentacoli sensoriali disposti intor- dolci erano ambienti popolati da molti tipi di agnati; in
Il nome pone no alla bocca. Questi animali possiedono una struttura alcuni di essi comparve un arco orale composto da ma-
l’accento sulla
caratteristica tipica simile a una lingua, dotata di dentelli adatti a raschiare, scelle e mandibole, in seguito a modifiche dei segmenti
di questi animali, che usano per strappare pezzi di carne da organismi mor- scheletrici che sostenevano le branchie (Figura 29). I por-
che hanno una bocca
circolare e sempre
ti e per catturare piccoli invertebrati. Le missine hanno tatori di queste modifiche e i loro discendenti sono detti
aperta, mancando sviluppo diretto (cioè privo di uno stadio larvale); gli gnatostomi.
di mascelle e individui, inoltre, possono cambiare sesso da un anno Dal momento che un animale provvisto di mascelle
mandibole mobili.
Per lo stesso all’altro (da maschio a femmina e viceversa). e mandibole può afferrare e inghiottire prede di grandi
motivo sono detti Le circa 50 specie di lamprede (Figura 28B) vivono sia dimensioni, gli gnatostomi si sono rapidamente diversifi-
agnati, da gnáthos, nelle acque dolci sia in quelle costiere. Possiedono una cati in un grande numero di specie, sostituendo progres-
«mascella».
scatola cranica completa e vertebre cartilaginee rudimen- sivamente i vertebrati privi di mascelle nel dominio dei
tali. Le larve delle lamprede si nutrono per filtrazione e mari. Le prime mascelle erano semplici, ma l’evoluzione
hanno un aspetto piuttosto simile agli anfiossi adulti. dei denti ha reso i predatori più efficienti. I denti svolgono,
Gli adulti di molte specie di lamprede sono parassiti, infatti, una funzione fondamentale per afferrare e lacera-
mentre in altre specie gli adulti non si nutrono per nulla. re la preda, ma anche per masticare le parti dure. La ma-
In quest’ultimo caso, dopo la metamorfosi la lampreda sticazione contribuisce, inoltre, alla digestione del cibo e
adulta sopravvive per poche settimane, giusto il tempo migliora le capacità dell’animale di estrarne i nutrienti.
per riprodursi. Nelle specie parassite, la bocca circolare è I primi gnatostomi a comparire sono stati i pesci. La
trasformata in un organo simile a una ventosa, utile per Figura 30 mostra il piano strutturale di un pesce odierno,
fissarsi alla preda e raschiarne la carne. mettendo in evidenza le caratteristiche tipiche dei verte-
brati: la colonna vertebrale, il cranio posto anteriormente
RICORDA Gli agnati sono privi di mascelle e e il midollo spinale posto dorsalmente rispetto alla co-
mandibole articolate e mobili. lonna vertebrale.

A348
Il cranio, posto anteriormente, contiene
Agnati l’encefalo e molti organi di senso.

Cranio (cartilagine) Colonna Pinne dorsali Dorsale


vertebrale Rene
Figura 30 Il piano Pinna caudale
Gli archi branchiali strutturale dei pesci
cartilaginei sostengono
Oltre alle pinne pelviche
le fessure branchiali.
Fessure branchiali pari (posteriori), i pesci
possiedono pinne Cuore
pettorali (anteriori) su Fegato Intestino Pinna anale
Pesci gnatostomi primitivi entrambi i lati del corpo, Gonade
Ventrale
(estinti) Pinna pelvica (pari)
non visibili nella figura.
Alcuni archi branchiali
anteriori si sono
trasformati in
mascelle e mandibole,
che inizialmente
erano prive di denti.
Figura 31
La linea laterale
Pesci gnatostomi moderni
(condroitti e osteitti) Sul lato di questo
pesce cardinale
è ben visibile il
Altri archi orali sistema di recettori
sostengono mascelle che consente ai
più robuste ed efficienti, pesci di evitare
provviste di denti. gli ostacoli e
percepire l’arrivo di
potenziali pericoli. Apogon aureus
Figura 29 L’evoluzione di un arco orale completo
Questi disegni illustrano un possibile percorso evolutivo
dell’arcata mandibolare a partire dagli archi branchiali
anteriori degli agnati.
25 I condroitti
o pesci cartilaginei
I condroitti o pesci cartilaginei sono una classe di pesci
Oltre a possedere mascelle articolate, i pesci sono ver- che oggi comprende gli squali, le razze e le chimere, per un
tebrati dotati di branchie che consentono di respirare totale di circa 1000 specie. Questi pesci possiedono uno
l’ossigeno disciolto nell’acqua e di pinne per nuotare. La scheletro formato da un materiale rigido ma flessibile, la
maggior parte delle specie possiede una coppia di pinne cartilagine. La loro pelle è flessibile e coriacea, e talvolta
pettorali appena posteriormente alle fessure branchiali contiene dentelli che le conferiscono la consistenza della
e una coppia di pinne pelviche anteriormente alla zona carta vetrata. Gli squali si muovono mediante ondulazio-
anale. Altre pinne, come la pinna dorsale e quelle caudali, ni laterali del corpo e delle pinne caudali, mentre le razze
contribuiscono a stabilizzare il pesce o gli permettono di si spostano con movimenti ondulatori verticali delle loro
cambiare rapidamente direzione. pinne pettorali enormemente allargate.
I pesci dispongono anche di un organo sensoriale det- Gli squali più grandi si nutrono di plancton (come
to sistema della linea laterale (Figura 31) costituito da una lo squalo balena), ma per la maggior parte sono formi-
fila di recettori che corre lungo il lato del corpo dell’ani- dabili predatori (Figura 32A a pagina seguente). Gli squali
male; questo sistema è sensibile alle variazioni di pressio- possiedono elettrosensori capaci di rivelare i debolissimi
ne e consente di registrare le vibrazioni provocate dagli campi elettrici prodotti dalle contrazioni muscolari delle
altri pesci, oppure di rilevare gli ostacoli. potenziali prede.
I pesci attuali si suddividono in tre grandi classi: i con- Negli squali, affinché possano avvenire gli scambi
droitti (pesci cartilaginei) e gli osteitti (pesci ossei), che gassosi, lo scorrimento dell’acqua attraverso le branchie
sono suddivisi nelle due classi actinopterigi e sarcopterigi. deve essere continuo, altrimenti rischierebbero di morire
per asfissia. Per questo motivo, le modalità di respirazio-
RICORDA I pesci sono vertebrati gnatostomi dotati ne sono diverse a seconda delle specie: gli squali pelagici,
di mandibole e mascelle, branchie per respirare, pinne che nuotano in mare aperto, devono muoversi in conti-
per il nuoto e un organo sensoriale, il sistema della nuazione tenendo la bocca semiaperta per permettere il
linea laterale. passaggio dell’acqua e l’ossigenazione delle branchie. Gli

A12 | La biodiversità: gli animali | A349


A Pinna dorsale B
Pinna caudale

Carcharodon carcharias
Taeniura lymma
Pinna pettorale Pinna pelvica

Figura 32 I condroitti: squali e razze


(A) La maggior parte degli squali sono attivi e veloci predatori marini. (B) Le razze si
nutrono sui fondali oceanici, muovendosi grazie alle loro pinne pettorali modificate.

A B C

Ostracion meleagris Pygoplites diacanthus Phyllopteryx taeniolatus

Figura 33 La biodiversità degli actinopterigi


(A) Una femmina di pesce scatola maculato che vive sulla barriera corallina, come anche
(B) il pesce angelo, il cui corpo è compresso lateralmente e le pinne espanse ne aumentano
all’apparenza la taglia. (C) Il drago di mare (simile ai cavallucci marini) si mimetizza tra le alghe.

squali bentonici, che vivono a stretto contatto con il fondo, 26 Gli osteitti
possono anche rimanere fermi per lunghi periodi, aspi- o pesci ossei
rando l’acqua con la bocca e spingendola forzatamente I pesci ossei possiedono uno scheletro costituito da tes-
attraverso le branchie. suto osseo. Si dividono in due classi: gli actinopterigi (a
La maggior parte delle razze (Figura 32B), caratteriz- pinne raggiate) e i sarcopterigi (a pinne lobate).
zate da un corpo fortemente appiattito, vive sui fondali Gli actinopterigi. Comprendono circa 30 000 specie di
Actinopterigi dell’oceano, dove si nutre di molluschi e di altri animali acque dolci e marine (Figura 33) e sono il gruppo più rap-
deriva dal greco aktís,
«raggio», e pterón, infossati nei sedimenti. presentato di vertebrati moderni. La superficie del loro
«ala», qui nel senso Le chimere sono i pesci cartilaginei meno noti e vivo- corpo è rivestita da scaglie sottili, che forniscono prote-
di pinna. Questi
no nelle acque profonde e fredde. A differenza degli altri zione e facilitano il movimento nell’acqua. Le branchie si
pesci hanno infatti
le pinne raggiate, pesci cartilaginei, le chimere non hanno la pelle coriacea aprono in una camera coperta da un lembo di tessuto det-
con raggi di sostegno ma «nuda» e liscia; presentano una coda allungata e una to opercolo: il movimento dell’opercolo aumenta il flusso
disposti a ventaglio.
spina velenifera posta davanti alla pinna dorsale. dell’acqua attraverso le branchie, dove hanno luogo gli
scambi respiratori. La maggior parte degli actinopterigi
RICORDA I condroitti possiedono uno scheletro possiede la vescica natatoria, un organo di spinta idrosta-
formato da cartilagine; comprendono gli squali, le tica: regolando la quantità di gas al suo interno, il pesce è
razze e le chimere. in grado di controllare la propria profondità.

A350
A

Eusthenopteron
380 milioni di anni fa
Completamente acquatico;
pinne lobate
Latimeria chalumnae

B Figura 35
Le zampe sono
pinne modificate Tiktaalik
375 milioni di anni fa
I principali
Acquatico; arti lobati
elementi ossei intermedi fra una pinna
delle zampe dei e una zampa
tetrapodi erano
già presenti nei
sarcopterigi
380 milioni di
anni fa. Le loro
Protopterus aethiopicus
dimensioni e la Acanthostega Omero
loro posizione si è 365 milioni di anni fa Radio
Figura 34 I sarcopterigi modificata quando Tetrapode semiterrestre Ulna
Elementi distali della
(A) Il celacanto vive nelle acque profonde dell’Oceano si sono spostati
pinna/polso/mano
Indiano. (B) Tutte le specie attuali di dipnoi vivono in ambiente
nell’emisfero meridionale. terrestre.

I sarcopterigi. Le pinne articolate, cioè sostenute da parti i dipnoi possono infossarsi nel fango e sopravvivere per Il Devoniano è
mobili articolate tra loro, si sono evolute negli antenati molti mesi in uno stato di inattività, respirando diret- il quarto periodo
dei sarcopterigi, una classe di pesci ossei che comprende tamente l’aria atmosferica. Si ritiene che alcuni antichi del Paleozoico;
è compreso tra
i celacanti, i dipnoi e i progenitori (estinti) dei tetrapodi. sarcopterigi si siano progressivamente adattati alla vi- circa 515 e 360
I celacanti furono abbondanti a partire dal Devoniano ta sulla terraferma evolvendosi poi nei progenitori dei milioni di anni fa
ed è preceduto dal
fino a circa 65 milioni di anni fa, quando si estinsero quasi tetrapodi, gli attuali vertebrati provvisti di quattro arti. Siluriano e seguito
completamente. Casualmente, nel 1938 un peschereccio Nel 2006, alcuni ricercatori hanno scoperto un fos- dal Carbonifero. Il
catturò un celacanto al largo delle coste del Sudafrica. Da sile del Devoniano caratterizzato da appendici che rap- suo nome deriva
da Devon, contea
allora sono stati pescati centinaia di individui della specie presenterebbero uno stadio intermedio tra le pinne dei dell’Inghilterra dove
Latimeria chalumnae (Figura 34A), una specie che ha con- pesci e gli arti dei tetrapodi terrestri (Figura 35). Sembra gli affioramenti
di rocce di questo
sentito di studiare su esemplari viventi le caratteristiche che la transizione da pinne ad arti sia avvenuta quando periodo sono
di un gruppo vicino ai progenitori dei vertebrati terrestri. gli animali vivevano ancora nell’acqua: dapprima gli arti abbondanti.
I dipnoi erano importanti predatori nelle acque bas- avrebbero permesso loro di muoversi nelle acque poco
se durante il periodo Devoniano. La maggior parte delle profonde tenendo il capo fuori dall’acqua e, in seguito,
linee evolutive di questi pesci attualmente è estinta: le di avventurarsi sul terreno.
sole sei specie sopravvissute vivono nelle paludi e nelle
acque fangose del Sudamerica, dell’Africa e dell’Australia RICORDA Gli osteitti possiedono uno scheletro
(Figura 34B). I dipnoi sono pesci polmonati, dotati sia di costituito da tessuto osseo e si dividono in
branchie sia di polmoni. Quando uno stagno si prosciuga, actinopterigi e sarcopterigi.

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1. Qual è la caratteristica che dà il nome agli 1. Le chimere hanno una spina velenifera Perché è stato così importante il ritrovamento
agnati? davanti alla coda / pinna dorsale. di fossili di transizione di Tiktaalik, un
2. Quali sono le caratteristiche dei pesci? 2. La maggior parte delle linee evolutive dei esemplare di circa 375 milioni di anni fa?
3. Che gruppi appartengono ai pesci ossei? dipnoi / delle razze attualmente è estinta. Motiva il tuo ragionamento.

A12 | La biodiversità: gli animali | A351


LEZIONE 8 che gli anfibi perdono rapidamente acqua attraverso la
pelle quando sono esposti all’aria, la maggior parte del-
le specie vive in ambienti umidi. Anche le uova sono
LA VITA SULLA avvolte da delicati involucri membranosi, incapaci di

TERRAFERMA: ANFIBI, prevenire la disidratazione in ambienti aridi.


In molte specie di anfibi, gli adulti trascorrono gran
RETTILI, UCCELLI parte del tempo sulla terraferma ma depongono le uo-
va nell’acqua, dove vengono fecondate (Figura 36A). Da
I vertebrati terrestri queste nascono le larve (i girini) che vivono nell’acqua
possono fino alla metamorfosi, il processo attraverso il quale si
essere
comprendono trasformano in adulti terrestri.
Le forme larvali degli anfibi respirano attraverso
anfibi, come rane amnioti, con uovo esotermi o branchie esterne; gli adulti sono dotati di polmoni, ma
e salamandre 27 amniotico 28 endotermi 29 in molti casi presentano anche respirazione cutanea, cioè
possono scambiare i gas attraverso la pelle, che pertanto
tra cui deve restare sempre umida.
gli uccelli, Le oltre 6000 specie descritte di anfibi attuali appar-
i rettili, indipendenti
adattati al volo 31 tengono a tre ordini principali chiamati apodi (cioè «pri-
dall’acqua 30
vi di piedi», come le cecilie), anuri (cioè «privi di coda»,
come rane, rospi e raganelle, Figura 36B) e urodeli come
27 Gli anfibi: i primi tritoni e salamandre (Figura 36C).
vertebrati terrestri
Gli anfibi, come le rane e le salamandre, sono stati i primi RICORDA Gli anfibi sono stati i primi vertebrati ad
vertebrati ad adattarsi alla vita sulla terraferma, restando adattarsi alla vita sulla terraferma, ma sono legati
tuttavia legati ad habitat umidi e acquatici. Dal momento all’acqua per la riproduzione e lo sviluppo.

A B

Tutti gli anuri possiedono una colonna


vertebrale molto breve, con zampe
posteriori adatte al salto e al nuoto.
Adulto
7. La giovane rana 1. Gli adulti si
respira con i polmoni; accoppiano
la coda si riassorbe. in acqua.

6. Si Rana pipiens
sviluppano gli
arti anteriori.
C
Salamandra salamandra

5. Le branchie
esterne vengono Uova Spermatozoi
coperte e compaiono
gli arti posteriori. 2. L’uovo fecondato si
sviluppa nell’acqua.
4. La larva (girino) si libera
degli strati gelatinosi dell’uovo 3. L’embrione forma
e respira con branchie esterne. un abbozzo di coda.

Figura 36 Dentro e fuori dall’acqua Negli urodeli la coda persiste per tutta la vita;
La maggior parte degli stadi del ciclo biologico degli anfibi delle zone temperate si compie alcune specie sono terrestri, altre acquatiche.
in acqua. I girini acquatici si trasformano in adulti terrestri attraverso la metamorfosi.

A352
Rettili
Il ramo dei rettili porta ai lepidosauri (i Tuatara
serpenti, le lucertole e i tuatara), alle Lepidosauri
tartarughe e gli arcosauri: coccodrilli,
numerosi gruppi estinti e uccelli. Squamati
L’altro ramo conduce ai mammiferi.

Tartarughe

Coccodrilli

Pterosauri (estinti)

Amniote
Ornitischi
ancestrale Arcosauri
(estinti)

Sauropodi
Dinosauri
(estinti)
Figura 37
Teropodi
L’albero filogenetico (incl. Uccelli)
degli amnioti
Questo albero illustra Mammiferi
la separazione tra Mammiferi
mammiferi e rettili.

28 La comparsa L’allantoide A
dell’uovo amniotico Il corion
raccoglie
provvede
Poiché gli anfibi restano legati all’ambiente acquatico i prodotti
agli scambi
di scarto
per la riproduzione, la conquista della terraferma da gassosi.
metabolici
parte dei tetrapodi doveva prevedere una minore dipen- dell’embrione.
Corion
denza dall’acqua. I primi vertebrati davvero «terrestri»
Allantoide
sono i rettili, che possono vivere e riprodursi anche in
ambienti aridi. Essi infatti hanno sviluppato una serie Sacco
di adattamenti che ritroviamo nelle due linee evolutive vitellino Amnios
degli amnioti (Figura 37): rettili e uccelli da una parte e
L’amnios
mammiferi dall’altra. Il sacco vitellino
produce il
racchiude Guscio
La caratteristica che contraddistingue gli amnioti è la liquido che
il tuorlo,
Cavità amniotica protegge
presenza di un uovo amniotico impermeabile all’acqua, che nutre Embrione
l’embrione.
che permette all’embrione di svilupparsi in un ambiente l’embrione in B
via di sviluppo.
protetto (Figura 38A). Il guscio rigido limita fortemente Placenta
l’evaporazione dei liquidi contenuti all’ interno, ma per- Sacco
mette il passaggio di ossigeno e di diossido di carbonio. vitellino
Nell’uovo inoltre sono immagazzinate notevoli quantità Corion
di riserve nutritive sotto forma di tuorlo, che permetto-
Porzione fetale
no all’embrione di raggiungere uno stadio di sviluppo Allantoide della placenta
avanzato prima della schiusa. Internamente al guscio si
Amnios Cordone
trovano gli annessi embrionali, che proteggono l’embrio- ombelicale
ne dall’essiccamento e favoriscono gli scambi gassosi e
Embrione
l’escrezione dei rifiuti azotati.
In numerosi gruppi di amnioti, l’uovo si è modificato Cavità amniotica
così da permettere all’embrione di accrescersi all’interno
del corpo materno; l’uovo dei mammiferi, per esempio, Figura 38 L’uovo amniotico è adatto a svilupparsi all’asciutto
ha perso il guscio e gran parte del materiale di riserva, (A) L’evoluzione dell’uovo amniotico, caratterizzato dalla presenza di un
mentre sono state mantenute e aumentate le funzioni guscio capace di trattenere l’acqua, dagli annessi embrionali e dal tuorlo, ha
rappresentato la tappa principale della colonizzazione dell’ambiente terrestre.
degli annessi embrionali che, come vedremo, partecipa-
(B) Gli annessi embrionali prendono parte alla formazione della placenta.
no alla formazione della placenta (Figura 38B).

A12 | La biodiversità: gli animali | A353


30 I rettili e la riproduzione
sulla terraferma
Durante il Carbonifero, gli amnioti si differenziarono
in due classi principali: i mammiferi e i rettili. La linea
evolutiva che porta ai rettili attuali, che comprendono
oggi oltre 7500 specie, ha iniziato a divergere circa 250
milioni di anni fa.
I rettili comprendono diversi gruppi attualmente vi-
venti (Figura 40), altri gruppi estinti come i dinosauri, e
un gruppo particolarmente divergente e riconoscibile:
Figura 39 La pelle dei rettili quello degli uccelli.
Il corpo di questo serpente australiano della specie I lepidosauri. Costituiscono il secondo gruppo per ric-
Tropidechis carinatus è rivestito di squame che riducono la chezza di specie. La loro pelle è rivestita da squame cor-
traspirazione e la perdita d’acqua.
nee che impediscono la respirazione cutanea tipica degli
anfibi: lo scambio dei gas respiratori avviene quindi gra-
Altre modifiche innovative che favoriscono la vita sulla zie ai polmoni, molto più grandi di quelli degli anfibi. Il
terraferma si osservano negli adulti. La pelle (o cute), cuore dei lepidosauri è suddiviso in camere che separano
rivestita di squame nei rettili (Figura 39), di peli nei mam- parzialmente il sangue ossigenato proveniente dai pol-
miferi e di penne negli uccelli, è spessa e impermeabile, moni da quello povero di ossigeno che ritorna al cuore
in modo da ridurre al minimo le perdite d’acqua. Un dalla periferia. Grazie a questo tipo di cuore, i lepidosauri
altro adattamento importante per la vita sulla terrafer- possono generare una pressione sanguigna abbastanza
ma riguarda gli organi escretori degli amnioti, i reni, che elevata e mantenere un metabolismo più sostenuto ri-
permettono di eliminare urine concentrate. spetto agli anfibi. L’ordine degli squamati comprende
lucertole, prevalentemente insettivore, e serpenti, tutti
RICORDA Gli amnioti sono animali caratterizzati da carnivori e privi di zampe, con molte specie velenose.
diversi adattamenti alla vita sulla terraferma. L’ordine dei rincocefali comprende poche specie come
il tuatara della Nuova Zelanda.
Le tartarughe. Questo gruppo di rettili ha subìto pochi
29 Animali esotermi cambiamenti dall’inizio del Mesozoico. Le placche os-
e animali endotermi see dorsali e ventrali delle tartarughe formano un guscio
Spesso diciamo che i rettili, i pesci e gli anfibi sono ani- all’interno del quale gli animali possono ritrarre la testa e
mali «a sangue freddo»; ciò implica un paragone con la le zampe: la parte dorsale si chiama carapace ed è formata
condizione di animali «a sangue caldo», tipica dei mam- da costole modificate, quella ventrale è detta piastrone. La
miferi e degli uccelli. Questa distinzione non tiene conto maggior parte delle tartarughe vive in ambienti acquati-
del fatto che nei mammiferi che vanno in letargo la tem- ci, ma torna sulla terraferma per deporre le uova; alcuni
peratura del corpo può abbassarsi anche fino a 2 °C e che, gruppi, come le testuggini, invece, sono terrestri.
al contrario, molti rettili possono riscaldarsi parecchio Gli arcosauri. Questo grande gruppo comprende i coc-
quando sono in attività. codrilli, i dinosauri e gli uccelli: solo i coccodrilli e gli
Un modo per evitare contraddizioni è usare un uccelli sono rappresentati oggi da specie viventi. I coc-
sistema di classificazione basato sulla fonte di calore codrilli moderni (che oltre ai coccodrilli propriamente
principale che determina la temperatura dell’animale. detti, comprendono anche caimani, alligatori e gaviali)
Si definiscono così esotermi gli animali la cui tempe- vivono negli ambienti caldi tropicali; sono carnivori an-
ratura corporea dipende da fonti di calore esterne; gli che di notevoli dimensioni e mangiano vertebrati di ogni
endotermi sono, invece, gli animali che mantengono tipo, compresi i grandi mammiferi. I coccodrilli passano
costante la propria temperatura corporea producendo o molto tempo in acqua, ma depongono le uova in nidi
disperdendo calore. Mammiferi e uccelli sono endoter- costruiti sulla terraferma o su mucchi di vegetazione
mi, mentre tutti gli altri animali sono esotermi. galleggiante. La femmina custodisce le uova fino alla
schiusa e in alcune specie si occupa della prole anche
RICORDA Negli esotermi la temperatura corporea dopo la nascita. I dinosauri sono stati i vertebrati ter-
dipende da fonti di calore esterne; gli endotermi restri predominanti per circa 150 milioni di anni. Molti
mantengono costante la loro temperatura. erano animali agili e veloci e alcune specie erano quasi

A354
A B

Questa lucertola
australiana, uno
squamato, si
trova nella sua
tipica postura di
minaccia.

Le tartarughe marine salgono a


Chelonia mydas terra soltanto per deporre le uova. Chlamydosaurus kingii

C D
I tuatara sono rincocefali; Il serpente dal
assomigliano alle collare è uno
lucertole ma differiscono squamato che
per numerosi caratteri appartiene
anatomici. a una specie
non velenosa.

Sphenodon punctatus Diadophis punctatus

Figura 40
La biodiversità dei rettili
(A) Le tartarughe possono
essere acquatiche o
terrestri. (B) La maggior
parte delle lucertole è
insettivora. (C) Il tuatara
è una delle due specie
sopravvissute della sua linea
evolutiva. (D) Tutti i serpenti
sono carnivori. (E) L’ordine Un coccodrillo che vive lungo le coste dell’Australia:
degli arcosauri comprende i coccodrilli e alligatori vivono in regioni caratterizzate
coccodrilli, i caimani, i gaviali Crocodylus porosus da un clima tropicale o temperato caldo.
e gli alligatori.

certamente endoterme. Esiste un unico gruppo di dino- RICORDA I rettili sono animali amnioti in grado di
sauri che è sopravvissuto all’estinzione di massa di fine vivere in modo indipendente dall’acqua per tutta la
Cretaceo, avvenuta circa 65 milioni di anni fa: si tratta vita; le linee evolutive principali sono le tartarughe, i
degli uccelli, che sono quindi a tutti gli effetti gli attuali lepidosauri (come lucertole, serpenti e rincocefali) e
discendenti dei dinosauri. gli arcosauri (coccodrilli e dinosauri).

A12 | La biodiversità: gli animali | A355


A C
Lo sterno degli
uccelli è un osso
ampio e arcuato;
nella parte
anteriore la
carena consente
l’inserzione dei
muscoli toracici
che permettono
di volare
battendo le ali.

Figura 41
Adattamenti
per il volo
(A) Archaeopteryx
era un dinosauro
provvisto di
Rachide Vessillo Barbule con uncini Carena
penne. (B) La
struttura di una
penna. Le penne alari remiganti sono attaccate all’ala per
(C) Lo sterno mezzo di una porzione cava dell’asse centrale rigido,
il calamo. Dal rachide, la parte piena di questo asse,
carenato degli
si dipartono le barbe, provviste di barbule e di uncini.
uccelli.

31 Gli uccelli I dinosauri teropodi erano provvisti di ossa cave e di ele-


e gli adattamenti al volo menti interni di sostegno: erano, quindi, allo stesso tem-
Durante il Mesozoico, circa 175 milioni di anni fa, una po leggere e resistenti. Queste caratteristiche sono state
linea di dinosauri predatori chiamati teropodi diede ori- mantenute dagli uccelli, facilitando l’evoluzione del volo.
gine agli uccelli (Figura 41A). Uno dei fossili più antichi Lo sterno degli uccelli volatori dispone di una grande
di uccelli, un animale appartenente genere Archaeopteryx carena verticale, che fornisce la superficie di attacco ai
vissuto all’incirca 150 milioni di anni fa, era provvisto di potenti muscoli pettorali (Figura 41C).
denti ma aveva il corpo rivestito di penne quasi identiche Il volo rappresenta un’attività molto dispendiosa in
a quelle degli uccelli attuali (Figura 41B). Oggi, sebbene termini energetici: un uccello che vola consuma 15-20
gli uccelli presentino molti caratteri esclusivi, i biologi volte più energia rispetto a una lucertola dello stesso peso
sono concordi nel collocare questi animali tra i rettili. mentre corre. Dal momento che gli uccelli possiedono
Contrariamente a quanto si riteneva un tempo, le pen- tassi metabolici estremamente alti, essi generano grandi
ne non sono un’«invenzione» degli uccelli, ma erano già quantità di calore e controllano le perdite di calore gra-
presenti in molte specie di dinosauri. Tuttavia, l’evoluzio- zie alle penne, che possono essere strettamente accostate
ne di queste strutture ha rappresentato uno dei principali al corpo oppure possono venire sollevate, riducendo in
elementi di diversificazione degli attuali uccelli. questo modo l’isolamento termico.
Le penne, pur essendo molto resistenti, sono anche Finora sono state descritte circa 10 000 specie di uc-
estremamente leggere. Quelle che ricoprono il corpo, celli (Figura 42) che adottano gli stili di vita più diversi.
insieme allo strato sottostante di piume, forniscono agli
animali uno strato isolante che ha permesso la diffusione RICORDA Gli uccelli presentano caratteri utili al volo:
degli uccelli in tutti i climi. Inoltre, le penne sono state hanno ossa cave, sterno carenato e penne in grado di
fondamentali per sviluppare la capacità di volare. trattenere o dissipare il calore.

A356
Sialia currucoides Trichoglossus haematodus Bubo virginianus

Il gufo reale è
un predatore
notturno
che scova le
prede grazie
I passeriformi, come questo Un altro gruppo numeroso al sensibile
azzurrino di montagna, costituiscono è quello di pappagalli, are, sistema
il gruppo di uccelli più ricco di specie. parrocchetti e lorichetti. uditivo.

I maschi delle fregate possiedono una Gli struzzi sono


tasca cutanea colorata posta sotto uccelli corridori,
la gola per segnalare la presenza alle incapaci di volare.
femmine.

Fregata minor Struthio camelus

Numenius americanus Aix galericulata Questo maschio di


Figura 42
anatra mandarina è
La biodiversità degli
membro di un gruppo
uccelli
che include le anatre,
La diversità degli uccelli è le oche e i cigni.
sterminata: questi animali,
infatti, variano molto
Il chiurlo
per il comportamento
beccolungo
(migratori o stanziali, nordamericano
diurni o notturni), per è una specie
la dieta (granivori, limicola, che
insettivori, carnivori) e per si nutre di
le dimensioni: possono invertebrati nel
andare dai 150 kg dello fango.
struzzo ai 2 g di un colibrì.

Rispondi Scegli le parole Ora tocca a te


1. Qual è il ciclo biologico degli anfibi? 1. Nell’uovo, il corion / l’allantoide provvede Gli uccelli sono considerati i diretti discendenti
2. Quali sono le principali linee evolutive dei agli scambi gassosi. dei dinosauri. Cerca in Rete le ultime scoperte
rettili? 2. La parte dorsale dei lepidosauri / delle sull’aspetto piumato dei dinosauri e realizza
3. Qual è stato il vantaggio evolutivo di tartarughe si chiama carapace, quella una presentazione di 10 slide in cui spieghi le
piume e penne? ventrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . somiglianze tra questi due gruppi.

A12 | La biodiversità: gli animali | A357


9
A
Tachyglossus aculeatus
LEZIONE

ANIMALI
CHE ALLATTANO I
PICCOLI: I MAMMIFERI
I mammiferi si
dividono
in
B
sono dotati di Didelphis virginiana

ghiandole sudoripare monotremi e placentati


e mammarie, marsupiali 33 34
pelliccia e cuore a
quattro camere 32

32 Le caratteristiche
dei mammiferi
Tra i vertebrati amnioti, gli appartenenti alla classe dei Figura 43 I monotremi e i marsupiali

mammiferi sono contraddistinti da quattro caratteri (A) L’echidna dal becco corto è un
monotremo; (B) l’opossum è un marsupiale.
principali:
1. le ghiandole sudoripare secernono il sudore, che eva-
porando provvede alla regolazione della temperatura 33 I monotremi
corporea; e i marsupiali
Monotremo
deriva dal greco 2. le ghiandole mammarie presenti nelle femmine pro- Le tre specie appartenenti all’ordine dei monotremi
mónos, «solo», e ducono il latte di cui si nutrono i piccoli; sono geograficamente limitate all’Australia e alla Nuo-
trêma, «apertura»:
3. la pelliccia è un rivestimento isolante e protettivo va Guinea e comprendono l’ornitorinco e due specie di
essi hanno, infatti,
un unico condotto abbondante in alcune specie e molto ridotta in altre, echidna (Figura 43A). I monotremi differiscono dagli altri
in cui sfociano come i cetacei (balene e delfini) e gli esseri umani; mammiferi poiché sono privi di placenta (l’organo che
l’apparato genitale,
quello urinario 4. un cuore a quattro camere separa completamente il connette l’embrione all’utero) e depongono le uova. I mo-
e il digerente. sangue ossigenato proveniente dai polmoni da quel- notremi forniscono latte ai piccoli, ma non possiedono
Marsupio lo deossigenato che ritorna al cuore dalla periferia capezzoli collegati alle ghiandole mammarie; i piccoli
discende dal greco
marsýpion, che (quest’ultima caratteristica è condivisa con gli uccelli leccano il latte direttamente dalla pelliccia.
significa «borsa, e i coccodrilli). Le femmine della maggior parte delle specie di marsu-
tasca».
Nei mammiferi, le cellule uovo sono fecondate all’inter- piali possiedono una tasca cutanea ventrale, il marsupio,
no del corpo della madre; prima di essere partoriti, gli al cui interno viene trasportata e nutrita la prole. Nei
embrioni si sviluppano per un periodo variabile nell’u- marsupiali la gravidanza è breve e i piccoli nascono in
tero. Il periodo che gli embrioni trascorrono all’interno uno stadio assai immaturo, sebbene siano provvisti di
dell’utero viene chiamato gestazione (o gravidanza) e può zampe anteriori ben sviluppate con le quali si arrampica-
durare da pochi giorni come nei roditori fino a quasi due no sul corpo della madre fino a raggiungere il marsupio,
anni come negli elefanti. dentro il quale si attaccano a un capezzolo. Un tempo,
Le circa 5000 specie di mammiferi attuali sono suddi- i marsupiali erano diffusi in tutti i continenti; oggi le
vise in tre linee evolutive principali: i monotremi, i mar- circa 330 specie esistenti sono confinate in Australia e
supiali e i placentati. Sudamerica (Figura 43B).

RICORDA I mammiferi sono vertebrati amnioti RICORDA I monotremi sono privi di placenta e
dotati di ghiandole sudoripare, ghiandole mammarie, depongono le uova; i marsupiali trasportano la prole
pelliccia isolante e di un cuore a quattro camere. in una tasca cutanea ventrale.

A358
A B B C
I pipistrelli sono placentati I caribù sono erbivori Le megattere sono cetacei,
adattati al volo. ungulati, adattati ad mammiferi acquatici che possono
ambienti freddi. raggiungere i 16 m di lunghezza.

Micropteropus pussilus Rangifer tarandus Megaptera novaeangliae

Figura 44 I placentati
Il gruppo dei placentati comprende migliaia di specie adattate (A) al volo,
(B) a climi estremi e (C) alla vita sott’acqua.

34 Lo sviluppo dei piccoli Molte specie hanno raggiunto dimensioni ragguardevoli


dei placentati e alcune hanno assunto il ruolo di predatori dominanti,
Il gruppo più numeroso di mammiferi è costituito dai in precedenza occupato dai dinosauri carnivori. Tra tali
placentati. I piccoli di questi animali sono più sviluppati predatori, in numerosi taxa si sono evoluti comporta-
alla nascita rispetto ai marsupiali: l’embrione completa menti sociali che permettono di cacciare in gruppo, per
il suo sviluppo all’interno del corpo della madre grazie esempio nelle linee evolutive dei canidi (lupo, coyote),
alla placenta, un organo che connette l’embrione con il dei felini (leone) e dei primati (scimmie ed esseri umani).
corpo materno. Il compito della placenta, che è collegata Numerose linee evolutive di placentati terrestri si so-
all’embrione tramite il cordone ombelicale, è permettere no adattate alla vita acquatica: i cetacei, come balene e
gli scambi di nutrienti, gas respiratori e prodotti di scarto delfini, sono esclusivamente acquatici, e si sono evoluti
tra la madre e l’embrione. da antenati terrestri; i dugonghi e i lamantini hanno colo-
Le oltre 4500 specie di placentati appartengono a 20 nizzato gli estuari e gli ambienti oceanici poco profondi.
ordini principali (Figura 44). Il gruppo più numeroso, Anche le foche, i leoni marini e i trichechi sono ritornati
con oltre 2000 specie, è quello dei roditori. Questi animali all’ambiente marino e i loro arti si sono trasformati in
sono identificati dalla morfologia dei loro denti, soprat- pinne.
tutto i quattro incisivi molto sviluppati e adattati a rosic- D’altra parte, le lontre (carnivori della famiglia dei mu-
chiare materiali duri. Il secondo gruppo più numeroso stelidi, che comprende anche i tassi), pur abitando sia le
comprende circa 1000 specie e corrisponde ai chirotteri, i acque dolci sia quelle marine, hanno mantenuto le zam-
pipistrelli, unici mammiferi volanti. Seguono gli inset- pe. La storia evolutiva di un altro ordine di placentati, i
tivori, talpe e toporagni, con oltre 500 specie. primati, include la storia della nostra specie, Homo sapiens.
I placentati manifestano forme e comportamenti
estremamente vari. L’estinzione dei dinosauri alla fine RICORDA I placentati sono mammiferi muniti
del Cretaceo ha permesso ai mammiferi di diversificarsi di placenta, un organo che permette ai cuccioli di
e di sfruttare una vasta gamma di ambienti e di risorse. completare lo sviluppo all’interno del corpo materno.

Rispondi Scegli le parole Ora tocca a te


1. Quali sono i caratteri principali dei 1. I monotremi / marsupiali comprendono «Grazie all’estinzione dei dinosauri i
mammiferi? l’ornitorinco e due specie di echidna. mammiferi hanno potuto diversificarsi e
2. Nei marsupiali come avviene lo sviluppo 2. La. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . consente gli scambi sfruttare ambienti e risorse vari». Fai una
embrionale dei piccoli? tra la madre e l’embrione. ricerca e scrivi la tua opinione in 10 righe.

A12 | La biodiversità: gli animali | A359


LEZIONE 10 Halichoerus grypus

SOSTENIBILITÀ

DALLA PERDITA
DI BIODIVERSITÀ
ALLE PANDEMIE
le modifiche ambientali

riduzione della provocano insorgenza Chelonia mydas


biodiversità 35 di zoonosi 37
interazione tra risultato
che microbi e ospiti 38 della

deve essere
tutelata 36 epidemiologia 44 studiata
dalla

la tubercolosi 39 per esempio


Figura 45 I rifiuti in mare sono un pericolo per gli animali
Molti organismi marini si nutrono o rimangono intrappolati
il virus i nuovi virus nei rifiuti gettati in mare.
Chikingunya 40 influenzali 41
SARS-CoV-1 e Il report individua cinque fattori principali responsabili
MERS-CoV 42 SARS-CoV-2 43
della perdita di biodiversità:
1. l’utilizzo scorretto delle risorse agricole e marine, per
35 Il tasso di estinzione esempio attraverso la pesca incontrollata;
sta accelerando 2. lo sfruttamento illegale degli organismi viventi (brac-
La scomparsa di una specie è un evento naturale. Al- conaggio e pesca abusiva);
cuni biologi evoluzionisti sostengono che una specie 3. i cambiamenti climatici per cause antropiche;
sopravviva mediamente un milione di anni; poi una 4. l’inquinamento e l’abbandono dei rifiuti (Figura 45);
nuova specie, che nel frattempo si è evoluta ed è entrata 5. la presenza di specie alloctone invasive, che dal 1970
in competizione per la stessa nicchia ecologica, ne pren- è aumentata di circa il 70%.
de il posto nell’ecosistema. Così è stato da quando esiste In un contesto simile, più di un milione di specie è a ri-
la vita, a eccezione dei cosiddetti «fossili viventi» e dei schio estinzione, di cui:
grandi eventi catastrofici come le estinzioni di massa. • il 40% delle specie di anfibi;
Finora conosciamo cinque estinzioni di massa avve- • il 33% dei coralli che formano le barriere coralline;
nute nel passato geologico del pianeta Terra; tuttavia, • il 33% dei mammiferi marini;
dalla comparsa della specie umana, il tasso di estinzione • il 47% dei mammiferi terrestri;
delle specie animali è in accelerazione e potrebbe aver • il 23% degli uccelli.
raggiunto ritmi centinaia di volte maggiori rispetto al Il calo improvviso di una specie comporta lo squilibrio di
passato, tanto da far pensare a una sesta estinzione di tutti gli organismi a essa collegati, perciò è fondamentale
massa per cause antropiche. ridurre al minimo gli effetti destabilizzanti che l’essere
Questi sono i dati che emergono da un rapporto umano ha sugli ecosistemi di cui fa parte. Infatti, danneg-
dell’IPBES (International Science-Policy Platform on Biodiver- giare la biodiversità comporta effetti negativi anche in
sity and Ecosystem Services), un ente delle Nazioni Unite molte attività umane: dal turismo all’agricoltura, dall’in-
che ha l’obiettivo di accrescere la conoscenza scientifica dustria alla produzione di energia.
su conservazione e sostenibilità. Secondo le stime, l’ab-
bondanza media di specie autoctone negli habitat terrestri RICORDA Il tasso di estinzione delle specie animali
è diminuita almeno del 20%, soprattutto dopo il 1900. sta accelerando a causa dell’attività umana.

A360
A Meglio Peggio

Una riserva ampia è meglio di più


Contesto riserve piccole, anche se l’area
ecologico totale è la stessa.
Dati, modelli matematici,
concetti, comprensione
e responsabilità scientifiche
Una riserva circondata da una
zona tampone (buffer) è preferibile
a una priva di zona tampone.

Contesto * Contesto
socio-economico istituzionale
Valori, interessi, Leggi, forze dell'ordine,
informazione, autorità, territorio
territorio e altri beni, e altri beni,
e responsabilità e responsabilità
del settore privato del settore pubblico
Riserve collegate tra loro da corridoi di
habitat idoneo sono meglio di riserve non
collegate tra loro.

Figura 46 La biodiversità è un interesse comune


B
Proteggere la biodiversità interessa ambiti
ecologici, istituzionali e socio-economici. La
collaborazione che integra questi contesti ha
come risultato piani operativi davvero efficaci.

36 Proteggere
la biodiversità
La conservazione della biodiversità integra interessi
appartenenti al contesto ecologico, istituzionale e socio-
economico; per questo motivo, per prendere decisioni
operative, è fondamentale un dialogo tra queste sfere
(Figura 46). Tutelare la biodiversità, quindi, è un dovere
e una responsabilità condivisa a più livelli.
• A livello mondiale è fondamentale che i diversi Paesi
collaborino per fissare e far rispettare obiettivi con-
divisi contro la pesca e la caccia illegali o eccessive,
contro il commercio di prodotti che mettono in pe-
ricolo le specie (come la carne di balena o il corno
di rinoceronte) e a favore di programmi di sviluppo Figura 47 Progettare riserve naturali
sostenibili che favoriscano la lotta al cambiamento (A) La scelta della forma di un’area protetta è fondamentale
climatico. per la sua efficacia e anche (B) la presenza di corridoi
ecologici, come questo in Canada.
• A livello locale è importante che si istituiscano aree
protette e si realizzino corridoi ecologici, cioè con-
nessioni tra habitat frammentati che consentano lo da spopolamento degli alveari, per esempio, è la drastica
spostamento degli animali attraverso aree antropiz- morìa di api e altri insetti impollinatori per cause princi-
zate (Figura 47). palmente antropiche. Oltre alle gravissime conseguenze
• A livello individuale ognuno di noi può dare il suo con- ecologiche di questo fenomeno, si è stimato che in Italia,
tributo: limitare la produzione dei rifiuti e riciclarli, a seguito della scomparsa di 200 000 alveari nel 2007, la
scegliere alimenti e prodotti sostenibili e non liberare perdita economica per la mancata impollinazione delle
animali esotici in ecosistemi locali sono esempi di piante sia stata di circa 250 milioni di euro.
azioni che aiutano a tutelare il nostro pianeta e la sua
biodiversità. RICORDA La protezione della biodiversità è un
Proteggere la biodiversità è fondamentale non solo per dovere ecologico, istituzionale e socioeconomico
motivi etici o ecologici, ma anche economici. La sindrome e interessa ognuno di noi.

A12 | La biodiversità: gli animali | A361


Figura 48 La deforestazione ha gravi conseguenze
La deforestazione distrugge l’habitat di molte specie
selvatiche che sono costrette a spostarsi.

37 Le modifiche dell’ambiente
provocano insorgenza di zoonosi
L’azione dell’essere umano sull’ambiente può favorire la
diffusione di nuovi agenti infettivi, prima sconosciuti.
Come conseguenza dell’intraprendenza umana nel
conquistare nuovi habitat si è stabilito uno stretto con-
tatto tra esseri umani e animali selvatici, tanto che gli
umani sono diventati parte integrante del ciclo vitale di
molte specie di insetti e parassiti. Il contatto ravvicinato
tra umani e specie animali ha fatto sì che virus animali
si siano adattati al nuovo ospite umano passando da una
specie all’altra fino a dare origine a una zoonosi, cioè a
una malattia trasmissibile dagli animali agli esseri umani. Figura 49
Il rischio di incontrare un nuovo patogeno dipende so- Un mercato di polli a Xining in Cina
Il commercio di animali vivi e morti a scopo alimentare nei
prattutto dalla frequenza dei contatti tra l’essere umano
mercati urbani è molto diffuso in Asia.
e l’ospite naturale, cioè la specie animale normalmente
infettata. Per esempio, il morbillo e il vaiolo sono proba-
bilmente passati alla nostra specie con la domesticazione Anche i cambiamenti climatici di origine naturale e cau-
animale e l’allevamento, oltre 10 000 anni fa. sati dalle attività umane modificano la distribuzione de-
Diversi elementi contribuiscono a favorire l’emerge- gli animali potenzialmente vettori di virus, aumentando
re di zoonosi. Per esempio le pratiche agricole, inclusa il rischio di trasmissione alla specie umana. Infine, la fre-
la deforestazione per aumentare le superfici coltivabili, quenza e la facilità di spostamento delle persone e delle
determinano il restringimento degli habitat tradizionali merci sono potenti vie di diffusione di malattie infettive,
di diverse specie selvatiche, che si vengono a trovare co- in particolare quelle virali.
sì a più stretto contatto con animali domestici ed esseri
umani (Figura 48). RICORDA Le modificazioni ambientali dovute
Il commercio di carne di animali selvatici a scopo ali- all’attività umana possono aumentare la frequenza
mentare nei mercati urbani rappresenta un’ulteriore via di contatto tra umani e animali selvatici portatori di
di trasmissione di nuovi patogeni (Figura 49). patogeni.

A362
Figura 50 Alcuni batteri azotofissatori formano
simbiosi con le piante
Alcuni batteri del genere Rhizobium vivono
in noduli radicali delle piante rifornendole di azoto.

38 La guerra evoluzionistica tra


i microrganismi e i loro ospiti Figura 52 La tubercolosi è una malattia antica

Virus e batteri sono strettamente interconnessi con gli In questa immagine dell’Ottocento delle infermiere si
prendono cura di un malato affetto da tubercolosi.
altri esseri viventi di un ecosistema, esseri umani inclu-
si. Alcune interazioni sono benefiche, come nel caso del
microbiota umano o dei batteri azotofissatori (Figura 50): levato tasso di mutazione dei loro genomi. Ogni nuova
si tratta di relazioni stabilitesi lungo l’arco di migliaia generazione microbica sarà quindi costituita da molti in-
di anni, in cui microbi e organismi ospiti hanno trovato dividui con caratteristiche diverse. Tra questi, facilmente
un equilibrio basato sul reciproco vantaggio. Tuttavia, ve ne saranno alcuni più «adatti» a portare avanti con
ogni specie vivente, compresa la specie umana, è costan- successo l’invasione: questi verranno quindi selezionati
temente esposta all’attacco dei microrganismi presenti alla generazione successiva diventando la popolazione
nell’aria, nell’acqua, nel terreno, nell’ambiente domesti- microbica dominante.
co. Nella maggior parte dei casi questi microbi «estranei»
non causano danni, perché le nostre difese immunitarie RICORDA Virus e batteri evolvono in risposta
li neutralizzano rapidamente. Tuttavia, alcuni di essi pos- all’organismo ospite e sono caratterizzati da una
sono provocare infezioni che portano alla comparsa di straordinaria capacità adattativa.
una malattia.
La capacità di un agente microbico di causare una
malattia è il risultato di una «guerra» combattuta a li- 39 Pandemie batteriche:
vello molecolare: da un lato l’attaccato (animale o pianta l’esempio della tubercolosi
ospite) schiera le sue difese, dall’altro l’invasore (virus o Quando un agente infettivo inizia a diffondersi in ma-
batterio) affina le sue «armi offensive» e mette in atto niera incontrollata all’interno di una popolazione ospite
strategie per evadere la risposta dell’ospite. si può generare una epidemia. Se l’epidemia coinvolge
Infatti, anche virus e batteri reagiscono alle modifi- contemporaneamente molte nazioni in continenti diver-
cazioni dell’ambiente secondo la logica dell’evoluzione si è detta pandemia (Video 51).
darwiniana: la loro sopravvivenza dipende dalla capacità Oggi il mondo è flagellato da numerose pandemie,
di evolversi in risposta alle modificazioni ambientali. Per di origine sia virale sia batterica. In alcuni casi, come la
un agente patogeno, l’ambiente è rappresentato dall’or- pandemia da coronavirus SARS-CoV-2, si tratta di agenti
ganismo ospite. Per questo, grazie alla loro straordinaria microbici nuovi; in altri casi i patogeni sono antichi (e Video 51
capacità adattativa, nuovi virus e batteri possono infettar- letali) compagni di viaggio della specie umana. Sei virus
per cento.
ci, così come «vecchi» microbi sono in grado di evolvere Uno dei più antichi microrganismi patogeni è Myco- Le pandemie
forme di resistenza alle nostre difese naturali (sistema bacterium tuberculosis, il batterio responsabile della tuber- dell’ultimo
immunitario) o artificiali (farmaci). colosi (TB): segni di questa malattia sono stati rinvenuti secolo
Le caratteristiche che rendono virus e batteri estre- in resti fossili umani databili a oltre 5000 anni fa, ma
mamente duttili da un punto di vista adattativo sono studi genetici suggeriscono che il batterio circolasse nella
l’impressionante numerosità della loro progenie e l’e- popolazione umana già 40 000 anni fa (Figura 52).

A12 | La biodiversità: gli animali | A363


le difese immunitarie. Inoltre, l’infezione da HIV-1, un
virus responsabile della pandemia della sindrome da
immunodeficienza acquisita (AIDS), è uno dei fattori
maggiormente correlati alla comparsa della TB, causan-
do circa 300 000 decessi l’anno.

RICORDA Epidemie e pandemie sono provocate


da virus e da batteri. La tubercolosi è una malattia
pandemica causata da un batterio.

40 Un esempio di virus emergente:


il Chikungunya
Negli ultimi decenni, nuovi virus sono emersi dall’anoni-
mato con una frequenza sempre maggiore, creando seri
problemi sanitari mondiali: Chikungunya, influenza su-
ina, SARS-CoV-1 e 2, MERS-CoV sono solo alcuni esempi.
Figura 53 Il virus Chikungunya
Il virus Chikungunya è di origine africana e deve il
Immagine del virus al microscopio elettronico.
suo nome a una parola che in Swahili significa «piegato» .
La sua infezione, infatti, causa febbre e dolori articolari
La TB è oggi una malattia pandemica: nel 2019 oltre 10 intensi (da qui il nome), a volte accompagnati da eruzio-
milioni di persone si sono ammalate di TB e 1,5 milioni ne cutanea (Figura 53). La guarigione è spontanea, ma i
ne sono morte. Due terzi del totale dei casi si concentra in dolori articolari possono persistere in alcuni pazienti per
otto Paesi - India, Cina, Indonesia, Filippine, Pakistan, Ni- settimane, mesi, in alcuni casi anche anni. Questo virus
Una infezione geria, Bangladesh e Sud Africa - ma la TB è diffusa in tutte è trasmesso dalla zanzara Aedes aegypti diffusa in Africa,
latente è una le aree povere del mondo. Si stima che circa 1,5 miliardi di America centro-meridionale e Sud-Est Asiatico.
situazione in cui
l’agente patogeno persone abbiano contratto un’infezione latente del batte- È stata proprio questa zanzara a portare il virus fuo-
è presente nell’ospite rio, con il rischio di sviluppare la TB nel corso della loro ri dall’Africa, diffondendolo in Asia e in America. Nel
in uno stato
quiescente.
vita. Infatti, nella maggior parte dei casi, il nostro sistema 2005-2006, durante un’epidemia nell’isola di La Reunion
immunitario è in grado di controllare la proliferazione del nell’Oceano Indiano, una mutazione genetica ha reso il
micobatterio, senza però riuscire ad eliminarlo. Il batterio virus capace di usare come vettore anche un’altra zanza-
si insedia così nei polmoni, dove rimane latente senza ra, originaria del Giappone: Aedes albopictus, la zanzara
causare sintomi. Tuttavia, un abbassamento delle difese tigre. L’aumento della temperatura globale e la conse-
immunitarie può provocarne la riattivazione e quindi la guente mitezza delle stagioni fredde hanno contribuito
comparsa della malattia. Si stima che il 5% - 15% delle alla diffusione di questa zanzara in tutto il mondo, con-
Le secrezioni
respiratorie persone infette sviluppi la TB durante il corso della vita. sentendone la sopravvivenza anche nelle zone temperate
sono materiale La TB è contagiosa e si trasmette per via aerea attraver- del Mediterraneo, Italia compresa. Nel 2007, a partire da
fluido o semifluido
so le secrezioni respiratorie di un individuo malato (ma un singolo turista infetto, la zanzara tigre ha diffuso il vi-
prodotto dalle
mucose respiratorie, non delle persone con un’infezione latente). Esiste una rus Chikungunya in Emilia-Romagna causando un’epide-
che comprende terapia farmacologica in grado di curare l’infezione, ma mia con oltre 200 casi. Nel 2017 un’altra piccola epidemia
cellule, muco
e catarro. la sua efficacia negli anni è andata diminuendo a causa si è verificata nel Lazio. Ogni anno si registrano decine di
della comparsa di batteri multiresistenti ai farmaci. È casi di Chikungunya importati da persone provenienti da
un problema che si sta aggravando nell’ultimo decennio: zone endemiche, e questo fa sì che sia sempre presente il
solo in Italia, la percentuale di ceppi batterici resistenti rischio di trasmissione da parte delle zanzare tigre di casa
agli antibiotici è aumentata di trenta volte. Questi ceppi nostra. Chikungunya a oggi causa solo epidemie circo-
sono responsabili di gravi infezioni e focolai epidemici scritte, ma altri virus sono in grado di causare epidemie
spesso in ambito ospedaliero. diffuse o addirittura pandemie.
La diffusione della TB è fortemente associata alle catti-
ve condizioni di vita. Sovrappopolazione, malnutrizione, RICORDA Il virus Chikungunya è trasmesso anche
scarsa igiene, approvvigionamento idrico insufficiente dalle zanzare tigre; in Italia provoca epidemie
sono tutti fattori che possono contribuire a indebolire circoscritte.

A364
A

Figura 54 Uccelli anseriformi migratori in volo


Gli anseriformi sono il serbatoio naturale
dei virus influenzali che diffondono in tutto
il mondo lungo le rotte migratorie.

41 I nuovi
virus influenzali
Nell’aprile 2009, un virus influenzale di origine animale
chiamato virus H1N1 ha causato la prima pandemia del
Ventunesimo secolo. Grazie alle tecnologie molecolari
sappiamo che questo virus si è originato dall’incontro di
un virus circolante nei suini del Nord America con un
altro virus presente nei maiali euroasiatici, in seguito al
commercio di questi animali. L’incontro ha consentito il
rimescolamento dei geni dei due virus, originandone uno
nuovo in grado di infettare gli esseri umani.
Il serbatoio naturale dei virus influenzali, ossia gli
Figura 55 Ospiti intermedi e serbatoi
ospiti che ne vengono infettati senza subire conseguenze,
(A) La civetta delle palme è l’ospite intermedio del coronavirus
sono uccelli selvatici come anatre, oche, cigni e altri anse- SARS-CoV-1, responsabile della trasmissione all’essere umano.
riformi acquatici. Gli anseriformi sono uccelli migratori e (B) I pipistrelli del genere Rhinolophus sono il serbatoio del virus.
le loro rotte si intersecano, similmente a quelle del nostro
traffico aereo, su tutti i continenti (Figura 54).
I suini sono gli unici mammiferi in grado di essere 42 I coronavirus:
infettati contemporaneamente da virus influenzali aviari SARS-CoV-1 e MERS-CoV
e umani, agendo così da perfetti incubatori per nuove va- Un altro esempio di come le attività umane possano, in
rianti virali in grado di adattarsi alle persone che vivono a modo del tutto casuale e imprevedibile, favorire l’intro-
stretto contatto con i suini di allevamento. Esistono zone, duzione di nuovi virus nella popolazione è quello del
soprattutto in Asia, in cui si osserva una concentrazione coronavirus SARS-CoV-1 responsabile della Sindrome
stagionale di diverse specie di uccelli anseriformi e, allo Acuta Respiratoria Severa o SARS. Nei mercati asiatici
stesso tempo, un’elevata presenza di allevamenti suini. vengono venduti come alimenti molti animali selvatici,
Per questo, lo studio dell’ecologia degli uccelli anserifor- vivi o morti. È il caso di un piccolo mammifero che vi-
mi e delle loro migrazioni riveste una grande importanza ve sugli alberi, la civetta delle palme (Figura 55A), la cui
per il controllo e la sorveglianza dei virus influenzali. carne è molto ricercata in Cina. Questo animale, però, è
anche vettore del coronavirus SARS-CoV-1 di cui è ospite
RICORDA Il serbatoio naturale dei virus influenzali intermedio, un po’ come i suini per l’influenza: il vero
sono gli uccelli migratori: lo studio della loro ecologia serbatoio naturale del virus sono pipistrelli del genere
è importante per la sorveglianza di questi virus. Rhinolophus che abitano nelle caverne (Figura 55B).

A12 | La biodiversità: gli animali | A365


Figura 57 Il coronavirus SARS-CoV-2
Una ricostruzione al computer della struttura
del coronavirus SARS-CoV-2.

43 Un nuovo coronavirus:
SARS-CoV-2
Nel dicembre 2019 nella città di Wuhan nella provincia
Figura 56 Il dromedario, vettore di MERS-CoV cinese di Hubei, è stato registrato un aumento dei casi
Cammelli e dromedari sono considerati gli ospiti di polmonite. Nelle prime settimane di gennaio 2020
intermedi del virus MERS-CoV.
gli scienziati cinesi hanno isolato dai soggetti colpiti un
nuovo coronavirus, chiamato SARS-CoV-2 (Coronavirus
Nel dicembre del 2002, tra il personale di cucina addet- 2 da Sindrome Respiratoria Acuta Severa), che condivide
to alla macellazione dei ristoranti nella provincia di circa il 70% del suo patrimonio genetico con quello di
Guangdong della Cina meridionale si verificarono i primi SARS-CoV-1 (Figura 57).
casi di infezione, diffusasi poi in tutta la provincia. Nel Dalla provincia di Hubei, il virus si è diffuso dappri-
febbraio del 2003, un medico dell’ospedale del capoluo- ma in Oriente e, da febbraio 2020, anche in Europa e
go della stessa provincia, che aveva inconsapevolmente Stati Uniti, per poi raggiungere l’emisfero australe. At-
contratto l’infezione da un paziente, si recò a Hong Kong tualmente, il virus è diffuso in tutto mondo: solo alcuni
diffondendo l’infezione agli ospiti dell’albergo dove sog- piccoli arcipelaghi dell’Oceania sembrano essere stati
giornava, provenienti da Canada, Singapore, Taiwan e risparmiati dall’infezione. L’11 marzo, l’Organizzazione
Vietnam. A loro volta, rientrati nelle proprie città, queste Mondiale della Sanità ha dichiarato lo stato di pandemia.
persone hanno dato il via a una catena di infezioni che La malattia causata da SARS-CoV-2 è stata denomi-
ha causato oltre 8000 casi in 25 nazioni diverse e quasi nata COVID-19 (dall’inglese Coronavirus Disease 2019).
800 vittime. Da allora non si sono verificate nuove epi- Con l’aumentare delle conoscenze, è apparso evidente
demie di SARS, ma nel 2012 è emerso in Medio Oriente come il virus causi malattia solo in circa il 20% – 25%
un virus affine, il coronavirus responsabile della Sindro- delle persone infette, la maggior parte delle quali mani-
me Respiratoria del Medio Oriente o MERS-CoV, che ha festa sintomi lievi o assenti. Tuttavia, anche i pazienti
causato a oggi quasi 2600 infezioni e oltre 800 vittime. asintomatici possono inconsapevolmente trasmettere
Al momento gli unici vettori noti sono i cammelli e i il virus, contribuendo così alla sua diffusione. I sintomi
dromedari (Figura 56), ma si sospetta che questi animali più comuni presenti all’inizio della malattia sono feb-
siano a loro volta ospiti intermedi e che il virus provenga bre, tosse, dolori muscolari e stanchezza. Sintomi meno
da altre specie selvatiche non ancora identificate. frequenti includono mal di testa e diarrea. In una certa
percentuale di pazienti la malattia può progredire verso
RICORDA SARS-CoV-1 e MERS-CoV sono coronavirus forme di sindrome respiratoria acuta severa (SARS), che
che hanno provocato epidemie nelle popolazioni richiedono la ventilazione meccanica del paziente. CO-
umane attraverso animali vettori. VID-19 è particolarmente pericoloso per soggetti di età

A366
Figura 59 Il pangolino, probabile ospite di SARS-CoV-2
Questo animale potrebbe essere l’ospite intermedio di
trasmissione del virus SARS-CoV-2 tra pipistrelli e umani.

te imparentato ad alcuni coronavirus che circolano nei


pipistrelli del genere Rhinolophus.
Questo dato suggerisce che un virus dei pipistrelli
dovrebbe essere il probabile «progenitore» da cui si è
evoluto il virus SARS-CoV-2. Tuttavia, la regione geno-
Figura 58 Prevenire COVID-19 mica che nel SARS-CoV-2 codifica per la proteina virale
Per evitare la diffusione di COVID-19, che per una parte responsabile della capacità del virus di infettare le cellule
della popolazione può avere gravi conseguenze, umane assomiglia a quella di coronavirus che infettano
è fondamentale utilizzare dispositivi di protezione
dei piccoli mammiferi selvatici: i pangolini (Figura 59).
e lavarsi le mani.
Anche se resta da dimostrare che i pangolini siano gli
ospiti intermedi tra pipistrelli ed esseri umani, è molto
maggiore di 65 anni e affetti da patologie croniche come probabile che il nuovo coronavirus sia il prodotto di un
diabete, ipertensione, problemi renali o cardiovascolari. evento di ricombinazione tra coronavirus diversi che,
Essendo un virus nuovo, non erano disponibili far- in circostanze ancora da chiarire, si sono venuti a tro-
maci o vaccini specifici contro SARS-CoV-2, anche se vare contemporaneamente nello stesso ospite e si sono
l’intera comunità internazionale si è immediatamente «scambiati» reciprocamente parti del genoma. Da questo
attivata per il loro sviluppo. La trasmissione del virus scambio, sarebbe nato un nuovo virus con caratteristiche
avviene per inalazione delle particelle virali emesse mai viste prima: un meccanismo analogo a quello che
tramite respiro, tosse o starnuti: si verifica quindi più ha causato la comparsa del virus influenzale pandemico
facilmente a distanza ravvicinata. Per questo le misure di del 2009.
contenimento adottate per prevenire il contagio preve- Sono state avanzate anche teorie complottiste, secon-
dono il distanziamento sociale e l’utilizzo di mascherine do cui il virus sarebbe stato creato in laboratorio ma anali-
per bloccare l’emissione del virus (Figura 58). Nella fase si genetiche e molecolari hanno dimostrato chiaramente
più acuta dell’epidemia, l’elevato numero di ricoveri in l’origine naturale di SARS-CoV-2. La diffusione iniziale
terapia intensiva e di decessi ha costretto i Paesi colpiti ad del virus a Wuhan è stata probabilmente facilitata dalla
adottare misure drastiche, quali la chiusura delle scuole manipolazione e dal commercio nei mercati della città
e delle attività produttive e commerciali e la limitazio- di animali selvatici provenienti dalle campagne (inclusi
ne della libertà di spostamento delle persone, confinate pipistrelli e pangolini): un meccanismo analogo a quello
all’interno delle loro abitazioni. che aveva favorito la diffusione del virus SARS-CoV-1.
L’origine di SARS-CoV-2. L’origine di questo virus è
ancora in parte misteriosa. L’analisi dei suoi geni ha di- RICORDA I fenomeni all’origine di SARS-CoV-2 sono
mostrato senza ombra di dubbio che, analogamente a probabilmente gli stessi di altri virus epidemici e sono
SARS-CoV-1 e MERS-CoV, si tratta di un virus strettamen- legati all’azione dell’essere umano sull’ambiente.

A12 | La biodiversità: gli animali | A367


A Senza misure di contenimento B Immunità di gruppo

Immunizzato o vaccinato
Non immunizzato ma sano
Infettato e contagioso

Il paziente 0
infetta due Il paziente 0
persone infetta una
sola persona

... che infettano


due persone ciascuno

Figura 60 Come agisce l’immunità di gruppo


Evoluzione dell’epidemia (A) in assenza di
qualsiasi misura di contenimento e (B) in
seguito allo sviluppo dell’immunità di gruppo.

44 Concetti il distanziamento tra le persone complica la trasmissione


di epidemiologia delle stesse da un individuo infetto a un’altra persona.
Comprendere i rapporti ecologici tra le varie specie e Lo strumento fondamentale per il controllo delle
l’impatto dei cambiamenti ambientali, naturali o pro- epidemie è la vaccinazione. Le persone vaccinate sono
vocati dagli esseri umani, sull’evoluzione degli agenti pa- resistenti (immuni) all’infezione, grazie al fatto che il loro
togeni è essenziale per mettere a punto strategie efficaci sistema immunitario viene «riprogrammato» per ricono-
per combattere la diffusione delle malattie. Ma come si scere e neutralizzare lo specifico virus (o batterio) con-
contrasta un’epidemia virale? tro cui è stato vaccinato. Quando la maggior parte delle
Un concetto molto importante in epidemiologia (la persone è vaccinata, se un individuo contrae l’infezione
scienza che studia le epidemie e come fermarle) è il co- sarà comunque circondato da altri individui immuni e
siddetto numero di riproduzione (R0) di un virus. In non la diffonderà. Si parla in questo caso di «immunità
termini semplici, R0 indica a quante persone un soggetto di gruppo».
infetto trasmetterà il virus e misura quindi la contagiosi- In altri termini, le persone vaccinate costituiscono
tà e rapidità di diffusione virale. Per fare un esempio, se un baluardo in grado di arginare la diffusione di un pa-
R0 = 2 da un infetto se ne svilupperanno due nuovi. Cia- togeno, proteggendo così anche chi, per motivi di salute,
scuno di questi trasmetterà il virus ad altre due persone non può vaccinarsi (Figura 60B). Le vaccinazioni di massa
per cui si produrranno 4 nuovi casi e poi 8, 16, 32… da un hanno consentito di eradicare il vaiolo e di ridurre mol-
piccolo numero di casi iniziali, un virus con R0 = 2 può tissimo l’incidenza di altre pericolose infezioni quali la
rapidamente dare origine a una epidemia (Figura 60A). poliomielite, la difterite, il morbillo, la meningite e molte
Influenza e SARS-CoV-2 hanno R0 intorno a 2,5; altri vi- altre.
rus, come il morbillo, hanno R0 superiore a 10. Purtroppo, una diffusa quanto ingiustificata diffi-
Per fermare un’epidemia, quindi, quello che bisogna denza nei confronti delle vaccinazioni spesso ostacola
fare è ridurre R0 a valori inferiori a 1, cioè a meno di una il successo dei programmi di immunizzazione di massa.
persona contagiata da ogni individuo infetto. Le misure
adottate per contrastare l’epidemia di SARS-CoV-2 sono RICORDA Per contrastare un’epidemia virale
basate proprio su questo principio: indossare la masche- è necessario ridurre il numero di riproduzione R0
rina crea una barriera alla emissione di particelle virali e a valori inferiori a 1 e vaccinarsi.

A368
PER SAPERNE Le mascherine: listello flessibile che permette alla mascherina di Le mascherine filtranti
DI PIÙ facciamo un po’ aderire meglio alle forme del viso. Le mascherine FFP sono regolamentate dalla
di chiarezza Prima di essere commercializzate, le norma UNI EN 149:2009 e si usano in contesti a
mascherine chirurgiche sono soggette ad attente rischio di contaminazione ambientale.
valutazioni finalizzate a certificarne l’efficienza Questi dispositivi sono classificati in base al

L e mascherine sono dei dispositivi di protezione


individuale (DPI) facciali, impiegati per
schermare le mucose di naso e bocca da agenti
e che rispondono alle caratteristiche richieste
dalla norma UNI EN ISO 14683-2019. A questo
scopo, vengono eseguiti test di laboratorio mirati
loro potenziale filtrante: in ambienti polverosi
dove però il rischio di tossicità ambientale è
assente si usano le FFP1 (falegnamerie, industria
patogeni nebulizzati in aria, da gas e da polveri a valutare prima di tutto la traspirabilità della alimentare); in ambienti con polveri e nubi di
sottili in entrata (cioè diretti dall’ambiente esterno mascherina, cioè il coefficiente di passaggio particelle a rischio di tossicità medio-basso
all’individuo) o in uscita (cioè dall’individuo dell’aria attraverso il dispositivo per garantire una (industria tessile, cantieri edili) vengono indossate
all’ambiente esterno). respirazione confortevole. le FFP2; in ambienti di lavoro caratterizzati da
In commercio esistono diversi tipi di Se i test risultano positivi, si passa alla fase polveri sottili e aerosol con un elevato rischio di
mascherine, dalle più semplici mascherine successiva, la valutazione del potere schermante tossicità (industrie chimica, mineraria, ambienti
comunitarie e chirurgiche (schermanti), alle più della mascherina o test di efficienza di filtrazione medici ad alto rischio di infezione) vengono
elaborate FFP (filtranti, dall’inglese Filtering Face batterica (BFE), cioè una misura della resistenza adottate le FFP3.
Piece) (Figura A). La mascherina da adottare viene di un materiale alla penetrazione dei batteri
quindi scelta in base alle esigenze richieste e alla di dimensione maggiore di 3 µm. Sebbene le Dispositivi altruisti ed egoisti
funzione che deve svolgere. dimensioni dei virus non superino i 400 - 500 nm, La mascherina chirurgica è un dispositivo
essi non sono mai rilasciati «nudi» nell’ambiente, altruista: non protegge noi dagli altri ma gli altri
La mascherina chirurgica ma sempre all’interno di droplet (micro-goccioline da noi schermando le emissioni in uscita. Per le
La mascherina più utilizzata per ridurre la di saliva) le cui dimensioni sono maggiori di 5 µm. mascherine di tipo FFP il discorso è un po’ più
diffusione di virus o altri microrganismi patogeni Cellule batteriche, particelle virali o micro-polveri complesso. Le FFP possono essere, infatti, dotate
in ambiente è la chirurgica. Questo dispositivo di dimensioni minori di 3 µm, invece, possono di una valvola di espirazione in gomma. Questa
è costituito da un velo rettangolare formato passare quasi liberamente. Il BFE risulta superato valvola serve a migliorare il comfort durante
da almeno tre strati di tessuto non tessuto, quando l’efficienza di filtrazione è pari o superiore l’impiego del dispositivo consentendo il rilascio in
ovvero una sorta di ragnatela di fibre depositate al 95% dei batteri spinti ad una data pressione ambiente esterno dell’aria calda e della condensa
casualmente l’una sull’altra, che schermano sulla mascherina (simulando uno starnuto). del respiro, in grado però di veicolare possibili
e assorbono le goccioline di saliva rilasciate Infine, il test della carica microbica presente particelle virali o altri microrganismi patogeni.
dal soggetto infetto respirando, parlando, nella mascherina stessa al momento della In generale, le FFP1 non sono adatte a
starnutendo o tossendo. La mascherina è vendita/spacchettamento permette di garantire proteggere chi le indossa da agenti patogeni che
poi completata dalla presenza di due elastici che il prodotto che arriva al consumatore sia si trasmettono per via aerea e forniscono una
laterali, fasce o anelli che fermano il dispositivo pulito e libero da agenti microbici, quali batterici blanda protezione di tipo altruista, anche se prive
bloccandolo alle orecchie o dietro la nuca, e di un e muffe. di valvola. Le FFP2 e le FFP3 sono da considerarsi
dispositivi egoisti se provvisti di valvole di
espirazione, sia egoisti sia altruisti se invece ne
Mascherina chirurgica FFP1, FFP2 (o N95*), FFP3 (o N99 e N100*)
sono sprovvisti. Quando prive di valvola, infatti,
queste mascherine sono dotate di ottime capacità
filtranti in entrambe le direzioni.

Monouso
Con valvola Senza valvola Figura A Mascherine chirurgiche e mascherine
Proteggono gli altri
Proteggono Proteggono chi la indossa FFP, con e senza valvola, hanno caratteristiche
chi la indossa e gli altri *N95, N99 e N100
secondo la classificazione americana
diverse; la scelta dipende dalle specifiche esigenze
di chi le indossa.

Rispondi Scegli le parole Ora tocca a te


1. Quali sono i fattori responsabili del calo di 1. La civetta delle palme è il serbatorio Tra il 1300 e il 1800 si verificarono molti
biodiversità? naturale / l’ospite intermedio del virus eventi pandemici ed epidemici di peste in
2. Cosa si intende per serbatoio naturale di SARS-CoV-1. Europa. Fai una ricerca in Rete per capire
un virus? 2. Quando un patogeno si diffonde come si diffondeva la malattia e quali misure
3. Quali sono le misure da adottare per contemporaneamente in molte nazioni si furono prese per contrastarla. Discuti i
evitare la diffusione del SARS-CoV-2? parla di pandemia / epidemia. risultati in classe con i tuoi compagni.
4. In che modo si può contrastare 3. Per fermare un’epidemia bisogna portare
un’epidemia? R0 a valori superiori / inferiori a 1.

A12 | La biodiversità: gli animali | A369


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CAPITOLO

12
con 20 esercizi interattivi INTERATTIVA

Ripassa i concetti

1. Completa la mappa inserendo i termini mancanti. IL REGNO ANIMALE


acelomati / articolate / celomati / chitina / cnidari /
colonna vertebrale / diblastici / echinodermi / miriapodi comprende . .. .. .. .. . .. .. .. . .. .. .

/ nematodi / notocorda / poriferi / protostomi / (spugne)


terrestri / triblastici / tunicati / vertebrati
animali animali come
. .. .. .. .. . .. .. .. . .. .. .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. (polipi e meduse)
divisi in

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . deuterostomi divisi in
cordati dotati di
che comprendono
. .. .. .. .. . .. .. .. . .. .. .
platelminti che sono . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . suddivisi in

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . che sono pseudocelomati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ..

anellidi che sono . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . cefalocordati

artropodi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. dotati di

. .. .. .. . .. .. .. .. . .. .. .

che possiedono che comprendono che possono . .. .. .. . .. .. .. .. . .. .. .

essere

appendici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. .

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

insetti acquatici . . . . . . . . . . . .. .. .. . .. ..

esoscheletro di
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . crostacei

Definisci i termini

2. Dai una definizione per ciascuno dei seguenti termini associati.


ectoderma: Lo strato più esterno della gastrula, che darà origine all’epidermide e al sistema nervoso.
mesoderma: . .. .. .. .. . ... . ... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... .

endoderma: . .. .. .. .. . ... . ... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... .

protostomi: Animali in cui il blastoporo dà origine alla bocca e l’apertura anale si forma in un secondo momento.
deuterostomi: . .. .. .. .. . ... . ... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... .

acelomati: Animali che non possiedono alcuna cavità corporea.


pseudocelomati: . .. .. .. .. . ... . ... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... .

celomati: . .. .. .. .. . ... . ... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... .

agnati: Animali privi di mascelle e mandibole articolate e mobili.


gnatostomi: . .. .. .. .. . ... . ... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . ... . ... . ... . ... . ... . ... .

A370
Verifica le tue conoscenze

3. Quale di questi non è un carattere 9. Sono privi di tessuti e organi veri e propri 17. Il numero di riproduzione R0 indica
che contraddistingue gli animali? animali come A il numero totale dei contagiati.
A l’eterotrofia. A le spugne. C i vermi piatti. B il numero dei contagiati a inizio epidemia.
B la pluricellularità. B le meduse. D i molluschi. C il numero di persone che un soggetto
C la digestione interna. infetto può contagiare.
D la produzione di sostanze organiche. 10. Nel ciclo vitale di una medusa, D il numero di persone non ancora
il polipo è l’organismo contagiate in una popolazione.
4. Un tessuto è A sessile asessuato. C mobile asessuato.
B sessile sessuato. D mobile sessuato. 18. Gli agnati sono privi di
A composto da due o più organi che
svolgono una funzione comune. A appendici articolate.
B l’insieme di due o più organi che svolgono 11. Una novità evolutiva che caratterizza B segmentazione corporea.
una o più funzioni correlate. i platelminti è la presenza C mascella e mandibola articolate e mobili.
C un insieme di cellule specializzate per A della simmetria radiale. D un endoscheletro.
svolgere una determinata attività. B del mesoderma.
D solo un insieme di cellule vegetali. C dell’endoderma. 19. Il sistema della linea laterale dei pesci
D di un piano strutturale diviso in tre parti avverte le variazioni di
5. Quale di queste affermazioni è errata? distinte. A pressione. C ossigeno.
A la morula è l’ultimo stadio embrionale. B temperatura. D luce.
B la morula è il primissimo stadio 12. La rigida conchiglia calcarea presente
embrionale. in alcuni molluschi è secreta da 20. Negli anfibi, lo stadio larvale
C la morula è costituita dalle 12 alle 32 A la massa C il mantello. A si svolge sulla terraferma.
cellule. viscerale. D la radula. B ha respirazione polmonare.
D la blastula presenta una cavità chiamata B il piede.
blastocele. C si svolge in acqua.
D è contraddistinto da respirazione cutanea.
13. Sono detti vermi segmentati
6. Quale di queste affermazioni è errata?
A i gasteropodi C i platelminti.
A la COVID-19 è causata dal virus SARS- 21. Which of the following is not
B i nematodi. D gli anellidi. a feature of an insect?
CoV-2.
B i cammelli sono ospiti intermedi di SARS- A compound eyes. D an exoskeleton.
14. Gli artropodi non possiedono
CoV-2. B eight legs. E jointed legs.
A appendici articolate.
C SARS-CoV-2 deriva dalla ricombinazione C antennae.
tra coronavirus diversi. B la segmentazione corporea.
D SARS-CoV-2 condivide circa il 70% del suo C l’emolinfa. 22. Nei vertebrati l’apparato
genoma con SARS-CoV-1. D un endoscheletro. circolatorio è chiuso. Questo significa
che:
7. Tra i seguenti animali, ha simmetria 15. Hanno il corpo suddiviso in capo, torace A il sangue non si mescola mai con i liquidi
radiale e addome interstiziali.
A il riccio di mare C la coccinella. A crostacei e insetti. C i poriferi. B il cuore è diviso in parte destra e sinistra,
B il serpente. D il lombrico. B gli echinodermi. D i miriapodi. nettamente separate tra loro.
C la circolazione è divisa in sistemica
8. Il serbatoio naturale dei virus influenzali 16. Praticano la metamorfosi completa e polmonare.
sono A gli insetti che subiscono cambiamenti D è presente un solo cuore.
A i pipistrelli. graduali. E il circolo sanguigno e linfatico non
B gli uccelli anseriformi. B gli insetti come le blatte. comunicano tra loro.
C le civette delle palme. C le api. [dalla prova di ammissione
a Veterinaria, anno 2018]
D i suini. D le cavallette.

A12 | Esercizi di fine capitolo | A371


Verifica le tue abilità

23. Associa a ciascun gruppo di animali triblastici la caratteristica 26. Sottolinea l’alternativa corretta.
corrispondente. a) Il sistema acquifero degli echinodermi / anfibi è costituito da un
a. nematodi 1. Sono animali acelomati triblastici. reticolo di canali acquiferi che confluiscono nei
b. platelminti 2. Sono celomati con il corpo suddiviso in tre reni / pedicelli ambulacrali.
c. molluschi parti.
d. anellidi 3. Presentano il corpo suddiviso in segmenti. b) Questo sistema, che contiene acqua marina, è coinvolto negli
4. Sono pseudocelomati rivestiti da una cuticola scambi gassosi, nella locomozione e
protettiva. nella riproduzione / nell’alimentazione.
a b c d c) La colonna dorsale / notocorda è la caratteristica distintiva dei
cordati, con funzione di sostegno, oltre alla presenza di una coda e
di un cordone nervoso ventrale / dorsale.
24. Leggi e completa le seguenti affermazioni relative alla d) L’anfiosso è l’unico rappresentante dei tunicati / cefalocordati, che
formazione dei foglietti embrionali. sono animali detritivori / filtratori e mantengono la notocorda per
a) Dopo la fase di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , lo sviluppo dell’embrione tutta la / una fase della vita.
prosegue con la formazione dei foglietti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ,
destinati a trasformarsi nei futuri tessuti e organi. 27. Associa a ciascun gruppo di artropodi la caratteristica
corrispondente.
b) Il primo dei foglietti è l’. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , lo strato più
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . della gastrula, che darà origine all’epidermide a. crostacei 1. Possiedono le mandibole e il corpo è suddiviso
e al . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . b. miriapodi in capo e tronco.
c. insetti 2. Possiedono all’estremità del capo appendici
c) Il secondo foglietto è il . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , lo strato intermedio, d. chelicerati modificate per la cattura del cibo.
da cui si formeranno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , lo scheletro, il sistema 3. Sono dotati di carapace.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , i reni e l’apparato riproduttore.
4. Hanno strutture per la respirazione chiamate
trachee e fanno la metamorfosi.
d) L’. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . è lo strato più . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ,
che formerà il rivestimento del canale digerente e dei polmoni a b c d
e diverse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

25. Completa l’albero filogenetico degli animali partendo 28. Completa il disegno scrivendo il nome delle strutture indicate.
dall’antenato comune.

Antenato
comune

Due foglietti
embrionali
Il blastoporo
dà origine
Protostomi

alla bocca

Simmetria bilaterale;
tre foglietti embrionali

Simmetria radiale
Deuterostomi

29. Numerose caratteristiche hanno permesso agli amnioti di


Il blastoporo dà colonizzare un’ampia varietà di habitat terrestri, ma una su
origine all’ano
Notocorda tutte ha fatto in modo che questi animali si sganciassero
completamente dall’acqua. Qual è questa caratteristica?

A372
Allena le tue competenze

COLLEGA E DEDUCI ELABORA


30. I resti fossili del dinosauro predatore Archaeopteryx, vissuto 33. Per proteggere la biodiversità, in tutto il mondo sono stati
all’incirca 150 milioni di anni fa, hanno avuto un’importanza realizzati vari «corridoi ecologici» che permettono agli animali
straordinaria per gli studiosi di classificazione. Spiega perché di spostarsi all’interno di habitat interconnessi, ma ormai
secondo te e riassumi quali sono stati i passi che hanno portato frammentati. Per esempio a Oslo (Norvegia) è stata realizzata
alla classificazione attuale degli uccelli. la Oslo Bee Highway, la prima autostrada al mondo pensata
esclusivamente per le api. Tutti i cittadini sono invitati a contribuire
RICERCA ED ELABORA seminando fiori e costruendo casette per gli insetti, così da fornire
31. I platelminti comprendono circa 30 000 specie e la maggior parte, agli impollinatori cibo e riparo lungo le vie principali della città.
come i trematodi e i cestodi, sono parassiti anche dell’essere Ricerca informazioni su altri corridoi ecologici e prepara una
umano. Fai una ricerca in Rete sulle principali parassitosi presentazione che illustri:
provocate da vermi piatti parassiti e indica quali sono le a) dove si trova il corridoio ecologico;
caratteristiche che hanno permesso a questi animali di diventare
b) per quale tipo di animali è stato ideato;
endoparassiti.
c) quali caratteristiche possiede;
PROGETTA
d) i dati (se presenti) che documentano il numero di animali che lo
32. Lavorando al tuo progetto di ricerca in zoologia, devi dimostrare utilizzano per i propri spostamenti.
che le spugne sono animali e non piante. Descrivi brevemente
quali aspetti analizzeresti per avvalorare la tua tesi.

Dati in agenda

CERCA ALTRE FONTI


35. Cerca in Rete il sito italiano della IUCN e vai nella sezione Liste
rosse italiane. Entra in ciascun gruppo sistemico e scegli:
• un animale in pericolo critico (CR) o estinto nella regione (RE);
• uno in pericolo (EN);
• uno vulnerabile (VU) o quasi minacciato (NT).
Per ciascun animale che selezioni, indica:
• il nome scientifico,
• una sua fotografia,
• la minaccia che ne compromette la sopravvivenza
Riassumi tute le informazioni in una tabella.

SOS biodiversità FAI UN PASSO IN PIÙ


36. Cerca un’area protetta della tua regione e crea un prodotto
ANALIZZA LA NOTIZIA multimediale (video, podcast, presentazione...) che racconti:
34. Guarda il video e completa il testo. • una specie animale e vegetale tipica del parco;
• un’attività scientifica o di tutela del paesaggio che porta
Numero di specie di vertebrati in
Italia . .. .. .. . ... . ... . ... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . avanti;
• una curiosità sulla storia del parco.
Percentuale di anfibi in pericolo
. .. .. .. . ... . ... . ... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il tuo obiettivo è invogliare le persone a visitare il parco e a
salvaguardare il suo ambiente.
Due esempi di mammiferi a rischio
. .. .. .. . ... . ... . ... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Try it in English!
Percentuale di uccelli estinti Watch the video
. .. .. .. . ... . ... . ... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
and answer the questions.
Lo è il 62% delle specie di rettili
. .. .. .. . ... . ... . ... . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
SOS Biodiversity

A12 | Esercizi di fine capitolo | A373

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