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TASSONOMIA

(SISTEMATICA, CLASSIFICAZIONE)

Dizionario di Botanica, Rizzoli Editore (1984):

“Ramo delle scienze biologiche preposto alla


classificazione e alla nomenclatura degli
organismi viventi e fossili”

E’ la fotografia allo stato attuale (o in determinato


momento) che facciamo della differenziazione tra
gli esseri viventi determinata dall’evoluzione.
Principi della classificazione degli
esseri viventi
Oggi, le principali categorie tassonomiche sono:


Regno

Divisione

Classe

Ordine

Famiglia

Genere

Specie

Ma si usano anche categorie intermedie: sottoclasse, sottospecie, ecc.


Cos’è una specie?
Essenzialmente, si raggruppano in una specie tutti gli individui che
sono sessualmente compatibili.
NOTA: alle barriere sessuali vi sono alcune eccezioni (es.: mulo), (b) le barriere
sessuali possono essere superate (es.: coltura di embrioni).
Perché una nomenclatura binomia?
(es.: Oryza sativa L., var. Arborio)
Fu usata da Carolus Linneus (svedese, ) nel libro Species Plantarum (1753). Ogni
specie è contraddistinta dal nome del genere e da quello della specie. Il sistema
venne adottato in tutto il mondo perché eliminò le denominazioni locali.
Solo i nomi dei genere e specie sono scritti in corsivo.

Perché nomi latini?


Perché nel medioevo era la lingua dei dotti, della scienza.
Origine della vita sulla terra
● Dai dati sulla radioattività naturale si calcola che la vita sulla
terra sia comparsa 4,57 miliardi di anni fa.
● Oggi vi è vita multiforme nella nostra biosfera.
● E’ accettato che gli attuali esseri viventi siano il risultato della
comparsa di forme di vita primitive e , successivamente di una
lunga e continua evoluzione.
● N.B.: persone che non accettano il concetto di “evoluzione”
esistono ancora in alcune parti del globo. Tre stati degli USA
non accettano ufficialmente le “teorie evoluzionistiche”. Queste
non possono essere insegnate nelle scuole di questi stati.
Anche in Italia, di recente, è comparso un movimento che
sostiene che le specie siano state create 6000 anni fa. Il
Movimento non si rifà alla chiesa, ma ad un movimento
politico.
Dalla comparsa del pianeta terra ai
giorni nostri
● 4.5 miliardi di anni fa: formazione del pianeta terra. L’atmosfera è
costituita da gas ricchi di: H2O, N2, CO2, H2S, NH3, CH4 rilasciati dai
vulcani (“atmosfera riducente”). E’ assente O2 (compare solo dopo la
comparsa di organismi fotosintetici. Oggi l’O2 occupa il 21% dell’aria.
Il 79% è N2, il testo altri gas, tra cui la CO2. (“atmosfera ossidante”)
● Poco dopo: comparsa delle prime molecole organiche: l’atmosfera
sottilepermetteva ai raggi UV di colpire la terra: Tempeste e fulmini
agirono sui gas determinando la comparsa delle prime molecole
organiche.
● 3.5 miliardi di anni fa (o prima?): comparsa dei primi organismi viventi
(sono di questo periodo i più antichi fossili. Si tratta di organismi
procarioti ancestrali ed eterotrofi.
● 3.4 miliardi di anni fa: compaiono i primi organismi procarioti autotrofi.
Fanno fotosintesi utilizzando prima H2S (rilascio di S) e
successivamente H2O (rilascio di O2) come donatori di elettroni per
ridurre la CO2. Con la produzione di O2 la fotosintesi diviene aerobia
● Sino a 1.5 anni fa: esistevano solo organismi procarioti
(autotrofi od eterotrofi). Da questo momento compaiono
organismi eucarioti unicellulari.
● 700 milioni di anni fa: iniziano a comparire eucarioti
pluricellulari (sono i precursori di animali, piante e fughi
moderni).
● 450 milioni di anni fa: gli eucarioti pluricellulari (animali e
vegetali) invadono la terra. Fattore critico per le piante:
adeguamento alla carenza d’acqua.
● …milioni di anni fa: compaiono le piante a seme (una
struttura riproduttiva con funzione di resistenza alle
condizioni ambientali avverse.
● 130 milioni di anni fa: compaiono le piante a fiore (una
struttura che rende più facile la formazione e diffusione del
seme).
● 11.000 anni fa: l’uomo sviluppa l’agricoltura ed inizia a
modellare la biosfera secondo le sue necessità.
A partire da 450 milioni di anni fa,
compaiono in successione:
● Piante non vascolari Divisione Bryophyta
(Briofite)
● Piante vascolari Divisione Psilophyta

(Psilifite)
● Piante vascolari a seme Divisone

Coniferophyta (Gimnosperme)
● Piante vascolari a fiore Divisione

Anthophyta (Angiosperme)
BRIOFITE
Perché, ancora oggi, non esiste la
vita dappertutto?
Perché sono necessarie alcune condizioni, tra cui:
● La presenza d’acqua (In assenza di acqua nessun
vivente può sopravvivere).
● La disponibilità di energia (per le attività vitali)
● (tutti i viventi utilizzano energia contenuta nei composti
organici, energia di legame chimico,i composti ad alto
contenuto energetico sono più frequentemente organici
(es.: zuccheri, grassi, proteine), ma possono essere
anche inorganici. Es.: ammoniaca, metano).
● La disponibilità di elementi e composti chimici
essenziali,
● Condizioni climatiche opportune.
Semplicità strutturale e complessità
metabolica e genetica delle piante
I FATTI
● Le piante superiori sono strutturalmente più
semplici degli animali superiori (niente sistema
nervoso, respiratorio, circolatorio, escretorio).
● Ma hanno una complessità biochimica e
genetica superiore !

IL MOTIVO
● Il modo di vita (autotrofia) le ha costrette ad
essere autonome.
Rispetto agli animali superiori, le piante
superiori hanno in più:
MAGGIORE COMPLESSITA’ BIOCHIMICA
● Fotosintesi (ma anche respirazione)
● Sintesi di tutti i 20 aminoacidi previsto dal codice genetico
● Adattamento condizioni ambientali estreme (sia nella pianta che nel
seme)
● Metodi riproduttivi diversificati (sessuali e asessuali)

MAGGIORE COMPLESSITA’ GENOMICA. Compaiono con frequenza:


● Aumento delle copie dei cromosomi (3n, 4n, …, 48n !)
● Amplificazioni di sequenze del DNA
● Riarrangiamenti
● Trasposoni
● Metilazione
Le scelte della pianta
● Sta ferma perché si procura i nutrienti con la
fotosintesi
● Sintetizza tutte le sostanze di cui ha bisogno
● Respira attraverso gli stomi e gli spazi aeriferi
● Immagazzina (risparmiando) le sostanze non
usate nei vacuoli
● Seleziona le sostanze che vuole assorbire
attraverso le radici
● Si riproduce molto più efficacemente (molti semi)
● Si clona (talea, ecc.)
Quali le conseguenze strutturali
La cellula vegetale è più complessa (e completa), avendo 3 componenti in più rispetto alla
cellula animale:
● Parete

Cloroplasto

vacuolo
La pianta ha una struttura anatomica più semplice. Non ha:
● Scheletro
● Muscoli
● Polmoni

Cuore e sistema circolatorio

Apparato escretore

Sistema nervoso con cervello
● (Ma ha tutte le prime 4 funzioni)
● Tutto ciò è avvenuto in seguito ad una scelta di vita: autotrofia (piante) eterotrofia (animali) !
COLTIVAZIONI ERBACEE
Possiamo distinguere diverse tipologie di piante
erbacee:
● Piante annuali, le quali hanno durata di un anno;
● Piante biennali, le quali ricoprono
complessivamente due anni solari;
● Piante poliennali, le quali grazie alle gemme
basali, sono in grado di permanere sul terreno
per più anni, il classico esempio è rappresentato
dalla (Medicago sativa), erba medica.
A seconda della destinazione possiamo
raggrupparle in:
● Cereali
● Leguminose da granella
● Piante industriali
● Foraggere
● Orticole
● Piante officinali
● Piante da fiore
PIANTE INDUSTRIALI

Sono tali le piante le cui coltivazioni producono


materie prime prevalentemente destinate alla
trasformazione industriale. Generalmente si
coltivano su ampie superfici in regime intensivo
o estensivo, con ampio ricorso alla
meccanizzazione nelle regioni in cui è elevato il
costo del lavoro. Pur non essendoci un criterio
rigido, le coltivazioni erbacee industriali sono
classificate per categorie basate
fondamentalmente sulla destinazione principale
del prodotto e sulla affinità botanica.
Le categorie di colture industriali con le principali specie
agrarie, in termini di importanza, sono le seguenti:
● Piante da zucchero o saccarifere, secondariamente alcoligene. Sono destinate
all'estrazione del saccarosio e, secondariamente, alla produzione di bioetanolo e di
bevande alcoliche: canna da zucchero, barbabietola da zucchero
● Cereali. Sono destinate prevalentemente all'alimentazione umana e alla zootecnica
con la produzione di farina, semola e altri prodotti secondari a base di amidi e,
secondariamente, alla produzione di bevande alcoliche: mais, frumento, orzo, riso
● Piante oleoproteaginose. Destinate alla produzione di olio vegetale, per usi
alimentari e non, e, secondariamente, di mangimi per il bestiame: soia, girasole,
arachide, sesamo
● Piante proteaginose. Destinate prevalentemente alla produzione di mangimi per il
bestiame, si identificano con le civaie sensu lato, ma il settore coinvolge quasi
esclusivamente il pisello proteico.
● Piante da fibra. Destinate principalmente alla produzione di fibre tessili e
all'estrazione della cellulosa e, secondariamente, come piante oleoproteaginose
per l'estrazione di oli e produzione di mangimi per il bestiame: cotone, lino, canapa
● Piante officinali, aromatiche e da droga. Destinate all'estrazione di materiali o
principi attivi medicinali, aromatici o psicoattive: tabacco, menta, lavanda.
COLTIVAZIONI ARBOREE
● L'arboricoltura è una disciplina tecnico-
scientifica che si occupa della coltivazione degli
alberi a fini produttivi o ornamentali.

● In particolare si occupa della selezione,


piantagione e gestione degli alberi e dello
studio, dal livello molecolare alla pianta intera,
di come essi crescono e rispondono alle
pratiche colturali alle quali sono sottoposti ed
all'ambiente nel quale si trovano a vivere.
L’arboricoltura si distingue in:

● arboricoltura da legno, si occupa delle


piantagioni di specie arboree per la produzione
del legname
● arboricoltura da frutto, ha il proprio campo di
interesse nella coltivazione delle piante da
frutto
● arboricoltura urbana od ornamentale, nel
linguaggio comune, si occupa della coltivazione
e cura di alberi ornamentali

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