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ADRIANO WILLAERT ­ CIPRIANO DE RORE

Due madrigali a cinque voci


con l'aggiunta di una sesta voce composta rispettivamente
da Andrea Festa e da Benedetto Spinone

Una gara musicale a Genova nel 1555

a cura di

MaurizioTarrini

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Genova .
Associazione Ligure per la Ricerca delle Fonti Musicali
2004
L'AssOCIAZIONE LIGURE PER LA RICERCA DELLE FONTI MUSICALI si è costituita a Genova nel 1990 con
lo scopo di studiare il patrimonio musicale della regione nei suoi aspetti bibliografici, iconografici
ed organo logici. Analogamente alle altre associazioni consimili sorte nelle varie regioni, cui è col-
legata, essa opera in stretta collaborazione con la Società Italiana di Musicologia e si propone come
punto di riferimento ligure per studiosi, ricercatori, bibliotecari, docenti che operano nel campo
della musicologia e per studenti che desiderano affacciarvisi.
Dal 1989 ad oggi ha realizzato diversi convegni di studi (Musica a Genova tra Medio Evo e Età
Moderna, Genova, Oratorio di S. Filippo, 8­9 aprile 1989; Iconografia musicale: metodi, obiettivi,
opportunità, Auditorium Teatro Carlo Felice, 13­15 gennaio 1994; Intorno a GB. Dalla Gostena.
Aspetti della musica a Genova e in Europa tra Cinque e Seicento, Genova, Palazzo Ducale, Sala
del Minor Consiglio, 25­26 novembre 1994; Una dinastia di organari: i Roccatagliata-Ciurlo-De
Ferrari di Santa Margherita Ligure (secoli XVII-XX), Santa Margherita Ligure, Villa Durazzo, 3
ottobre 1998), pubblicazioni ed altre iniziative quali la schedatura di fondi musicali, la realizzazio-
ne di c.a.t.f.m. (programma per la catalogazione di fonti musicali), la costituzione di un Archivio
microfotografico (che riunisce, per determinati periodi, tutte le testimonianze sulla musica in Ligu-
ria provenienti da archivi e biblioteche d'Europa e degli Stati Uniti) a disposizione degli studiosi
presso l'Archivio di Stato di Genova, la mostra Strumenti e figure. Iconografia musicale in dipinti
del XVII secolo delle collezioni civiche genovesi (Palazzo Rosso, 14 gennaio­17 aprile 1994), il
seminario Il Canto Gregoriano. Testo, musica, rito (Arenzano, 5­11 settembre 1994).
Tutte queste iniziative sono state realizzate in proprio o con la collaborazione o il contributo di:
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Ministero per i Beni Culturali e Ambientali­Ufficio
Centrale per i Beni Archivistici e Ufficio Centrale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali, Regione
Liguria, Provincia di Genova, Comune di Genova, Banca Carige, Fondazione Carisa, Italgas, So-
cietà Italiana di Musicologia, Teatro Carlo Felice, Accademia Musicale Teresiana (Arenzano) ed
altri Enti.

MAURIZIO TARRINI, nato a Savona nel 1957, si è diplomato in Organo e composizione organistica al Conservatorio di
Musica «N. Paganini» di Genova, e in Paleografia e Filologia Musicale presso l'omonima Scuola di Cremona (Univer-
sità di Pavia). Nella stessa Università si è successivamente laureato con lode in Musicologia. Ha inoltre seguito i corsi
di Organologia e di Teoria, storia e pratica del temperamento e dell'intonazione tenuti rispettivamente da Oscar
Mischiati (Pamparato 1975 e Urbino 1976) e da Pier Paolo Donati (Urbino 1981).
Dal 1984 è docente di Storia della Musica presso il Conservatorio «N. Paganini}}: dapprima nella sezione di La Spezia,
poi a Genova (1985­89), a La Spezia (1989­2002) divenuta nel 1992 Conservatorio autonomo ed infine (dal 2002)
nuovamente nella sede di Genova.
Ha pubblicato diversi articoli e monografie sulI' arte organaria in Liguria, su fonti e fondi musicali liguri (specificatamente
sull' Archivio­Biblioteca «P.c. Remondinb> di Genova, di cui ha curato il riordinamento), e ricerche archivistiche su
aspetti della storia musicale di Genova e Savona. È inoltre membro della Commissione per la tutela degli organi artistici
della Liguria.
Ha collaborato al RILM (Répertoire International de Littérature Musicale), all'ultima edizione del «Grove» ed al sito
web www.organiliguri.it (in allestimento).
Studi e Fonti per la Storia della Musica in Liguria
a cura di Giampiero Buzelli

7
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ADRIANO WILLAERT ­ CIPRIANO DE RORE

Due madrigali a cinque voci


con l'aggiunta di una sesta voce composta rispettivamente
da Andrea Festa e da Benedetto Spinone

Una gara musicale a Genova nel 1555

a cura di

MatnizioTarrini

Genova
Associazione Ligure per la Ricerca delle Fonti Musicali
2004
© 2004, ASSOCIAZIONE LIGURE PER LA RICERCA DELLE FONTI MUSICALI
Corso Paganini, 29/14 ­ 16] 25 Genova
Tel. 010­21.68.72
eセュ。↓ャZ@ mc1194@mc1ink.it

Tutti i diritti riservati / Al! rights reserved

ISBN 88-85429-07-6

ISMN M-900-1 0031-3


INDICE

Presentazione (Giampiero Buzelli) ......... . . . . . . .


' " ....... ... .
' 9

INTRODUZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. Il

Una gara musicale a Genova nel 1555 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. 13


Documenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
Fonti archivistiche e bibliografia .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. 23

TESTI ................................................ 25

FACSIMILI . . . . . . . '. . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

Qual anima ignorante (+) 31


Per mezz'i boschi (+) 32
Qual anima ignorante (#) 33
Per mezz'iboschi (#) 34

TRASCRIZIONI MUSICAU . 35

Qual anima ignorante (Adriano Willaert) 37


Per mezz'i boschi (Cipriano De Rore) 54

7
Presentazione セ@

Da Marsia ed Apollo ad Haendel e Scarlatti, fino agli agonismi virtuosistici ottocenteschi ed oltre, il fatto
che nella mitologia prima e poi nella storia alla musica sia associata la competizione fa di questo un aspetto,
pur senon preponderante, certamentenon privo di interesse nel quale talora storia e mito vengono a sovrapporsi.
Le modalità con le quali si sono svolte le tenzoni musicali variano a seconda dei tempi e dei contendenti,
andando dall' eccellenza nel suonare, all' originalità del comporre, alla bravura nel rifarsi ad un modello
prestabilito.
La contesa che ebbe luogo nel 1555 a Genova e vide protagonisti Benedetto Spinone e Andrea Festa
appartiene sostanzialmente al terzo dei generi elencati, avendo per oggetto l'aggiunta di una sesta voce a
composizioni di due tra i massimi esponenti del madrigale cinquecentesco, Rore e Willaert, con quest'ultimo
chiamato in causa in veste di arbitro.
Se la motivazione di questa sfida à la manière de rimane genericamente legata alla dimostrazione, da parte
dei partecipanti, della propria superiore maestria, ne sono comprensibili le implicazioni più generali, volte ad
accattivarsi il favore della committenza (nella vicenda ricorrono i nomi di alcuni nobili genovesi e non). Ciò
valeva naturalmente, a procacciarsi o mantenersi posti di lavoro, in un quadro di istituzioni musicali dove gli
incarichi a tempo determinato costituivano la norma ed i licenziamenti per le cause più svariate erano all'ordine
del giorno, come ebbe occasione di sperimentare lo stesso Festa.
La conclusione non chiara della gara, con la denuncia di Festa di scorrettezze da parte del collega e la
richiesta di restituzione della somma scommessa, se non apportò benefici ai protagonisti risulta provvida per
la documentazione della loro attività ­ nel caso di Spinone affidata a quest'unica circostanza ­ ed offre un
gustoso spaccato della vita musicale cittadina in un periodo per Genova non ricchissimo di testimonianze.

Giampiero Buzelli
Associazione Ligure per la Ricerca delle Fonti Musicali

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INTRODUZIONE .
Il presente lavoro è estratto ­ con le opportune modifiche ed aggiornamenti ­ da: MAURIZIO T ARRINI,
I salmi manoscritti e a stampa di Vincenzo Ruffo con un cantico inedito di Andrea Festa, tesi di
diploma in Paleografia e Filologia Musicale, Cremona, Scuola di Paleografia e Filologia Musicale
(Università degli Studi di Pavia), a.a. 1983­84, pp. 59­68,333­365.
L'Introduzione riprende con qualche modifica il testo dell'articolo Una gara musicale a Genova
nel 1555, in «Note d'archivio perla storia musicale», n.s., III (1985). pp. 159­170, uscito però senza
trascrizioni musicali.
Le riproduzioni fotografiche dei documenti e delle musiche sono state autorizzate dalI' Archivio di
Stato di Genova (autorizzazione n. 4/04 prot. 1453.V/9.04).

Avvertenza. Nelle note a pie' di pagina, le citazioni bibliografiche sono date in forma abbreviata (cognome dell'autore
o titolo, seguito dall'anno e dalle pagine) con rinvio alla Bibliografia.

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Una gara musicale a Genova nel 1555

Un atto notarile conservato nell'Archivio di Secondo gli accordi entrambi si impegnava-


Stato di Genova e l'annessa documentazione ci no a consegnare le rispettive composizioni al no-
hanno permesso di ricostruire una singolare vi- bile Luca Grimaldi2 , che avrebbe dovuto inviar-
cenda avvenuta nel 1555: una gara musicale con le al Willaert; questi, dopo averle giudicate, avreb-
scommessa (sponsio) i cui protagonisti sono An- be dovuto restituirle al Grimaldi che avrebbe poi
drea Festa da Asti e Benedetto Spinone da Bre- sentenziato con giuramento chi dei due fosse stato
scia, due compositori pressoché sconosciuti di cui il vincitore della gara. Inoltre, ciascuno dei due
si hanno soltanto scarse notizie biografiche (v. contendenti depositava la somma di 25 scudi
note in calce al presente capitolo). d'oro, premio che il perdente avrebbe versato al
Ciascuno dei due riteneva che la propria ag- vincitore della scommessa.
giunta di una sesta voce fatta ai madrigali a cin- All'atto del notaio Cibo Peirano è stata suc-
que voci «Qual anima ignorante», di Adriano cessivamente acclusa una lettera di Gottardo
Willaert, e «Per mezz'i boschi», di Cipriano De Occagna3 datata 11 marzo 1555, dalla quale si
Rore, fosse et pulcriorem et artificiosiorem ac desume che Luca Grimaldi (il destinatario) lo
conformiorem alla "regula" ed allo stile del aveva precedentemente incaricato di presentare
Willaert di quanto non lo fosse quella composta le musiche al WiUaert. Nel restituire le composi-
dall'altro. Per risolvere questo contrasto di opi- zioni al Grimaldi, Occagna lo informava che
nioni decidevano di sottoporre le loro musiche al Adriano Willaert, dopo varie insistenze, aveva
giudizio dello stesso Willaert ed inoltre scom- accettato di farle eseguire dai suoi cantori e poi,
mettevano 25 scudi d'oro. E siccome volevano tutti d'accordo, avevano sottoscritto quelle di loro
che di tale controversia e di tutto ciò che veniva gradimento (cfr. doc. 1/1).
fra loro pattuito fosse redatto un documento, il Le parti aggiunte dai due compositori ai ma-
27 febbraio 1555, in Genova, stipulavano un atto drigali «Qual anima ignorante» e «Per mezz'i bo-
davanti al notaio Giovanni Giacomo Cibo Peirano schi» sono allegate all'atto notarile assieme alla
(cfr. doc. 1)1 . lettera di Gottardo Occagna e sono contrassegnate
rispettivamente con + e con #; quelle contrasse-

l È stato possibile risalire a questo documento grazie alle


indicazioni del nome del notaio e dell'anno riportate in 2 Nobile genovese dedicatario di due raccolte musicali di
STAGLIENO, Spoglio di Atti Notarili (Genova, Biblioteca Vincenzo Ruffo, precisamente di Wl libro di madrigali a
Berio) e in FERRETTO 1926. I due madrigali a 5 voci «Qual cinque voci ... scielta seconda, Venezia, Girolamo Scotto,
anima ignorante», di Adriano Willaert (testo di Benedetto 1554, e di Wl libro di motetti a sei voci, Venezia, Girolamo
Gareth, detto Cariteo), e «Per mezz'i boschi», di Cipriano Scotto, 1555, quest'ultimo con dedica di Agostino Di Ne-
De Rore (testo di Francesco Petrarca), sono rispettivamen- gro Groppallo; cfr. nuovo VOGEL 1977, II, pp. 1537-1538
te inseriti nelle seguenti edizioni: Di Cipriano il secondo (n. 2485). La dedica di Agostino Di Negro Groppallo è
libro de madregalì a cinque voci insieme alcuni di m. Adria- trascritta in LocKwooD 1970, pp. 251-252, e in TARRlNI
no et altri autori a misura comune novamente posti in luce, 1986,p.l13.
Venezia, Antonio Gardane, 1544, pp. xiii-xiii i [RlSMlBIV
3 Nobile padovano dedicatario delle seguenti raccolte mu-
l: 1544 17 ; nuovo VOGEL 1977, pp. 1485-1486 (n. 2401)];
Di Cipriano Rore i madrigali a cinque voci, nuovamente sicali: PERISSONE CAMBIO, Madrigali a cinque voci ... , Ve-
nezia, s.n.t., 1545; LODOVICO NOVELLO, Mascharate .. libro
posti in luce, Venezia, Girolamo Scotto, 1542, p. xi [RISMI
primo a quatro voci, Venezia, Antonio Gardano, 1546 (de-
A/IJ7: R 2479; nuovo VOGEL 1977, pp. 1479-1480 (n.
dica di Girolamo Parabosco); Di Cipriano Rore et di altri
2389)]. Trascrizioni moderne in: WILLAERT, Madrigali e
eccellentissimi musici il terzo libro di madrigali a cinque
Canzoni Villanesche, pp. 82-88 [CMM', 3/XIV]; RORE,
voci ... , Venezia, Gerolamo Scotto, 1548 (dedica di Paolo
Madrigalia 5 vocum, pp. 51-53 [CMM; 14/l1]; WILLAERT-
Vergelli, musico padovano); cfr. nuovo VOGEL 1977, I, pp.
RORE, Quattro madrigali, pp. 20-26. Il madrigale «Qual
304-305 (n. 470); II, pp. 1254-1257 (nn. 2044, 2047). Sui
anima ignorante», a 5 voci, è il rifacimento di Wl analogo
rapporti di Occagna con Iacopo Bonfadio e con Giovanni
madrigale a 4 voci dello stesso Willaert (cfr. Madrigali e
Battista Grimaldi, fratello del Luca Grimaldi coinvolto nella
Canzoni cit., pp. 20-26).
gara musicale, cfr. GIAZOTTO 1951, pp. 128-133.

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gnate con + presentano le sottoscrizioni di Adria- bile messer Luca Grimaldi, concludeva la sup-
no Willaert e dei cantori di S. Marco in Venezia plicaal Senato genovese chiedendo che gli fos-
(cfr. doc. I/2­5)4. sero restituiti i suoi 25 scudi d'oro (che nel frat-
Circa un anno dopo il 26 gennaio 1556 su tempo erano stati depositati dal notaio nelle cas-
richiesta di Andrea Festa, il Senato genovese or- se dei "magnifici procuratori"), dal momento che
dinava che i 25 scudi depositati da Benedetto la stessa somma era già stata restituita anche al
Spinone presso tal Ludovico Casulano da Crema suo rivale, il quale aveva lasciato Genova l'anno
(da Brescia, nel doc. II) venissero depositati nel- pnma.
le casse dei "magnifici procuratori"5 , così come La documentazione finora raccolta non ci con-
era stato fatto dal notaio Cibo Peirano per l'ana- sente di verificare le affermazioni del Festa e le
loga somma del Festa, in attesa della proclama- presunte dichiarazioni del Willaert (morto pochi
zione del vincitore (cfr. doc. II). anni dopo, nel 1562), né si può escludere che
Questa controversia si concludeva definitiva- questi abbia sottoscritto sia le musiche, sia la di-
mente nel 1559 senza alcun vincitore ufficiale, chiarazione che il Festa dice di aver ottenuto ma
come risulta da una lettera di Andrea Festa (forse che non figura agli attF .
perdente) conservata nell'Archivio di Stato tra Dai documenti suddetti, inoltre, non è possi-
gli Atti del Senato di quell'anno. La pratica in bile risalire con certezza all'identificazione del
cui essa è inserita reca sulla copertina il titolo contrassegno dell'uno o dell'altro autore. Tutta-
Supplicatio Andree Feste cum decreto et manda- via, la supplica del Festa sembra avvalorare l'ipo-
to reiaxationis scutorum 25 e la data 21 febbraio tesi che lo vede perdente 8 • In tal caso sarebbero
1559 (cfr. doc. III)6. sue le parti contrassegnate con #, mentre quelle
Da questa supplica, che riassume tutta la vi- con + apparterrebbero invece a Benedetto
cenda, apprendiamo che Benedetto Spinone, con- Spinone, il probabile vincitore.
trariamente agli accordi, andò nascostamente a I testi musicali di questa gara, indipendente-
Vinetia et operò sì che venero certe sottoscritioni mente dall'autenticità delle sottoscrizioni e dal-
d'altri musichi ... che parevano in prima vista l'impossibilità di identificare con certezza quelli
che fussero in suo favore, onde pervenute che dell'uno e dell'altro autore, rappresentano comun-
furono in mano al nobile messer Luca furon vi- que una interessante testimonianza di "parodia"
ste et conosciute da lui per tali che non volse profana, cioé di quel procedimento compositivo
altrimenti sententiare. Così, perfar conoscere più basato sull'elaborazione, sulla trasformazione o
chiara questa fraude a ogniuno, Andrea Festa era sul rifacimento di un'opera musicale, che consi-
andato a Venezia a far visita ad Adriano Willaert, ste, nel caso specifico, nell'aggiunta di una voce
dal quale aveva ottenuto una scritta et sottoscritta a composizioni preesistenti9 •
di sua mano con tre altri testimonii sottoscritti,
musici eccellenti, il quale insieme con loro ***
testifica et fa fede come egli non ha mai dato
giuditio alchuno, sì come potranno vedere le il-
lustrissime signorie vostre. Egli pertanto, non
essendo mai stato dato giuditio alchuno da quel
musica di Vinetia, né manco sententiato dal no-

7 Si presume che tale dichiarazione sia stata ritirata dallo


4 Per ulteriori ragguagli e notizie biografiche sui cantori di
stesso Festa dopo averla esibita.
S. Marco, cfr. Laudario Giustinianeo 1983, I (diziona-
rietto). 8 Cfr. MORETTI 1990, p. 76.
5 I Procuratores costituivano il secondo Collegio della Si- 9 Sulla storia e sugli aspetti di questa tecnica compositiva,

gnoria, detto anche Camera, che si occupava di finanza; cfr. LUiSI 1983­84, pp. 547 sgg. Nel madrigale «Qual ani-
cfr. DESIMONI 1885, pp. XLII (Camera), XLIV (Collegium), ma ignorante» i due compositori hanno aggiunto una sesta
LV (Procuratores). voce all'acuto, mentre nella prima parte del madrigale «Per
mezz'i boschi» la sesta voce è stata collocata da entrambi
6 È stato possibile risalire a questo documento grazie alle
nella tessitura medio­grave.
indicazioni di FERRETTO 1926.

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ANDREA FESTA, chierico, in arte musice peritus - Crudel di che pecatt'a doler, madrigale a3 voci, in Il
et vocis sonoré, nacque ad Asti presumibilmente primo libro delle muse, a tre voci. Madrigali de diversi
intorno al 1530. La sua attività è documentata a autori di nuovo raccolti et dati in luce. Musica dilettevole
et piacevole da cantare, Venezia, Girolamo Scotto, 1562,
Genova tra il 1551 e il 1559 prima come cantore raccolta pervenutaci incompleta [RISM BIli 1: 1562 8].
e poi come maestro di cappella nella Cattedrale
di S. Lorenzo. Della sua produzione musicale, Bibl.:
GUERRINI 1932, pp. 279-280; TARRlNI 1983-84, pp. 59-68;

I oltre ai madrigali della gara del 1555, sono note TARRINI1985, pp. 162-163; MORElTl 1990, pp. 76-79, 208 (note 51-55),
248-249 (docc. 40-42), 278; RUFFO-FESTA 2004, pp. 33, 116-117.
le seguenti composizioni.

- Nunc dimittis, Cantico di Simeone, a 5 voci, nel ter- ***


zo tono salmodico, in VINCENZO RUFFO-ANDREA FESTA,
Completorium cum quinque vocibus, manoscritto del XVI BENEDETTO SPINONE, originario di Brescia1o ,
secolo (Savona, Archivio Storico Diocesano), cc. 2Y-25'. dopo un periodo trascorso quasi certamente in Ge-
Lo stesso cantico è contenuto in VINCENZO RUFFO-ANDREA nova, dall'epoca della gara musicale (1555) fmo al
FESTA, Compieta a cinque voci, manoscritto del XVI seco-
lo (Ferrara, Biblioteca Ariostea: M.107.3), cc. Y-4', man-
1558 circa (come si desume dalla supplica del Fe-
cante però della parte di Canto. sta), risulta attivo dal 1591 al 1604 nella cattedrale
di Sarzana in qualità di organista. Oltre alla sesta voce
aggiunta ai due madrigali della gara, non sono note
- Amor da che costei e Dal vasto mar, madrigali a 4
voci, sola parte di Canto in manoscritto miscellaneo del sue musiche manoscritte o a stampa. Si hanno inve-
XVI secolo (Casale Monferrato, Biblioteca del Semina- ce notizie sull' attività musicale del figlio, Giovanni
rio), cc. 60-61, 71. Domenico Spinone (o Spinoni)l1 .

IO Il cognome Spinone potrebbe essere correlato al topo- Salmi intierì, da cantarsi con l'Organo & senza, Con il
nimo Spinone al Lago (fino al 1960: Spinone dei Castelli), Basso Principale. Per Gio. Domenico Spinonj ... Dedicati
comunità montana della Valle Cavallina, in provincia di all'Ill.mo et Rever.mo Mons.r Giovanni Mascardi Vescovo
Bergamo. di Nebbia. Opera quarta, Brescia, Giovanni Battista
Il Nei documenti d'archivio della cattedrale di S. Maria di Bozzola, 1632 [RISMAIl/I4: SS 4116a]; Motettiadunavoce,
Sarzana (anni 1612-23) compare come organista e maestro Et a 4 cioé, Voce Sola, Doi Violini, & Basso. Quali si
di cappella, ma anche come acquirente, nel 1609, del vec- possono anco cantare senza Instromenti tralasciando le
chio organo della cattedrale; cfr. NERI 1877, pp. 313-314; Sinfonie, se li piace, & tutto con il suo Basso per l'Orga-
LACAGNINA-ZOLESI 1992, pp. 50, 56; CHIERICI 1994, p. 22; no. Di Gio. Domenico Spinoni. Dedicati alla magnifica
CHIERICI 1998, pp. 23-24 (n. 78); CHIERICI 1999, p. 20 (nn. 84- Città di Serezana [= Sarzana] Opera VI, Brescia, Giovanni
85). Un documento che lo riguarda ma che non contiene Battista Bozzola, 1633 [RISM AlI/8: S 4117]. Queste due
riferimenti musicali è conservato nell' Archivio di Stato di edizioni non figurano in MISCHIATI 1992 ma in SALA 1984, p.
Genova (Sala Senàrega, n. 1783): Atti del Senato (1618-19), 36 (mi.. 63-64). Due mottetti dell'opera VI (Ego sum panis
16 novembre 1618. Di Giovanni Domenico Spinone sono vivum e Salve Regina) sono inseriti in Musica sacra e pro-
note le seguenti opere: Libro Secondo de Salmi à 5 del fana del Levante ligure (1582-1797), CD unito al volume
Viadana à Versetti, Di Novo con maggior brevità ridotti à di LACAGNTNA-ZoLESI 1992.

15
Documento I

16
Documenti

I facte dictis madrigalibus de quibus sopra dentur et tradantur


magnifico domino Luce de Grimaldis, qui ipsas transmittere
debeat dicto domino Adriano, qui dictus Adrianus iudicare
Gara musicale tra Andrea Festa e Benedetto deheat que nam ipsarum duarwn compositionwn sit pulcrior
Spinone. Ciascuno dei due compositori ritiene et artificiosior et uniformior eius regule et stillo. Et illa
che la propria aggiunta di una sesta voce ai ma- intelligatur esse artificiosior et pulcrior ac conformior regule
drigali a cinque voci «Qual anima ignorante», di et stillo ipsius domini Adriani quod remiserit mcto magnifi-
Adriano Willaert, e «Per mezz'i boschi», di co domino Luce et eo casu ille ipsorwn dominorwn Andree
Cipriano De Rore, sia et pulcriorem et et Benedicti cuius compositio remissa fuerit per dictum
dominwn Adrianwn dicto magnifico domino Luce, de qua
artificiosiorem ac conformiorem alla 'regula' ed
remissione stare et credere promiserunt solo et simplici ver-
allo stile del Willaert di quanto non lo sia quella bo cum iuramento dicti domini Luce super lucretur scuta
composta dall' altro. Per dirimere questa contro- vigintiquinque auri in auro ltalie, et sic alter alteri eo casu
versia decidono di sottoporre le loro musiche al dare et sol vere promisit et promittit omni exceptione remo-
giudizio dello stesso Willaert ed inoltre scom- ta. Et ad effectum predictum ipse dominusAndreas deposuit
mettono la somma di 25 scudi d'oro. Il nobile penes me notariwn infrascriptum scuta vigintiquinque auri
in auro Il Italie in pecunia numerata coram testibus
Luca Grimaldi si impegna ad inviare le musiche
infrascriptis pro ipsis dandis et tradden(di)s dicto domino
a Venezia ed a dichiarare ufficialmente il vinci- Benedicto, casu quo compositio ipsius domini Benedicti
tore, al quale andranno i 25 scudi (27 febbraio remittatur per dictum dominumAdrianwn dicto magnifico .1
1555). domino Luce. Et dictus dominus Benedictus deposuit in
pecunia nwnerata coram me notario et testi bus infrascriptis
Genova, Archivio di Stato: Notai antichi, n. 1845: noto totidem scuta vigintiquinque auri in auro Italie penes
Giovanni Giacomo Cibo Peirano, filza 17 (1555), 27 feb- dominum Ludovicwn Casulanwn de Crema filiwn domini
braio 1555. Francisci mercatoris in lanua, pro ipsis dandis et
tradden(di)s dicto domino Andree, casu quo compositio
+ Pacta . ipsius domini Andree remittatur per dictwn dominum
Adrianum ipsi magnifico domino Luce, omni exceptione et
In nomine Domini amen. Cwn sit quod vertabitur quod contradictione remoti s, et sic quilibet nostrum
super duobus madrigalibus compositis uno per dominwn depositariorwn.
Adrianwn Villart et altero per dominwn Ciprianum Rore, Videlicet ipse dominus Ludovicus et ego notarius
quorwn alterwn incipit Qual anima ignorante et aIterwn infrascriptus fatemur dictas peccunias realiter et cwn effectu
Per mezi boschi et iam impressis quinque vocibus, et per habuisse ex causa et nomine depositi ut supra, pro ipsis
dominos Andream Festam et Benedictum Spinonwn de dandis et tradendis respective in omnibus ut supra. Et talem
Brissia, super uno quoque ipsorwn madrigaliwn facta fuerit ob o(m)nem animo nominandi innos ipsos suscepimus et
addicio sexte partis et seu sexte vocis. Et dictus dominus dare promittimus respective in omnibus ut supra, omni
Andreas reputat addici(on)em suam esse et pulcriorem et exceptione et contradieione remotis etc.
artificiosiorem ac conformiorem regule et stillo dicti domini Que omnia etc.
Adriani quam sit composicio facta per dictum dominwn Etiamque etc. iuraverunt diete partes et sic et nos
Benedictum. Et dictus dominus Benedictus reputat dictam depositarii etc.
addicionem diete sexte partis seu vocis per se factam esse Sub pena dupli etc.
et pulcriorem et artificiosiorem ac conformiorem regule et Ratisetc.
stillo dicti domini Adriani quam sit addicio dicti domini Et proinde etc.
Andree. Et super ista discensione et difformitate iudicii, De qui bus omnibus etc.
convenerunt stare et aquiescere iumcio dicti domini Adriani. Per me Ioannem Iacobwn Cibo Peiranwn notariwn etc.
Et volentes propterea de his que inter ipsos conventa fuerint Actum Ianue, in Bancis, ad bancum solitum mei notarii
atque premissa publico constare documento, propterea infrascripti, anno dominice Nativitatis millesimo quingen-
sponte et omni meliori modo etc., devenerunt ad infrascripta tesimo quinquagesime quinto, indici(on)e duodecima
pacta, composicionem et alia, de quibus infra solemnibus secundwn Ianue cursum, die mercurii xxvij februarii, in
stipulationibus hinc inde intervenientibus. vesperis, presenti bus spectabile iuris utriusque doctore
Renunciantes etc. domino Petro de Gallis de Pontremulo, presbitero
Videlicet quia ex causa dicte composici(on)is et Bartholomeo de Plagia ac Ieronimo Tholamei, Senense,

l
'*
pactorwn convenerunt dicti domini Andreas et Benedictus
quod addici(on)es per unwn quemque ipsorwn respective
testibus ad premissa vocatis specialiter et rogatis.
Testatum per me IoannemIacobum Cibo Peiranumnotaritnn.

17
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Documento 1/1

18
[Allegati] 3) Foglio di mm. 181 X 255 contrassegnato con#,
contenente la sesta parte aggiunta al madrigale «Qual
1) Lettera di Gottardo Occagna a Luca Grimaldi anima ignorante» di Adriano Willaerto
(Venezia, Il marzo 1555).

+ 4) Foglio di mm. 185 X 256 contrassegnato con


Al molto magnifico signor signor mio e padrone illu- +, contenente la sesta parte aggiunta al madriga-
strissimo signor Luca Grimaldo le «Per mezz'i boschi» di Cipriano De Rore; sul
in Genova
"verso" si leggono le sottoscrizioni di Adriano
+ Willaert e dei cantori di S. Marco a Venezia:
Molto magnifico signor signor mio e padrone osservandis-
simo.
I sottoscritti giudicarono questa parte essere più bella
Como hebbi la de vostra signoria con le parti, iusto il
comandamento suo andai a trovar messer Adriano, il qualI e Adriano Willaert
visto ogni cosa si fe' dificil a voler iudicare dichia(ra)ndo io don Daniel Grisonio
che mai (ha) havuto voglia di fare similli officii, pur pre- io prete Francesco Zephiro
gato da molti et ancho de parte di vostra signoria. Si redusse io Francesco Londàriti
pui e più volte a farli cantar da quelli cantori che qui sono io Hieronimo Parabosco
in più stima, e cosÌ tuti d'acordo hanno sotoscritto quella io Santo de Montini
parte che vostra signoria vedrà de lor pugno. E serto messer io Pietro d'Arezzo
Adria(n)o lauda il compositore sumamente et ancho non io Pietro Gaetano
bias(i)ma l'altro. lo mando tute dua et suplico vostra si-
cantori di Sancto Marco
gnoria sia contenta a comandarmi siandoli afficionatissimo
creato, et in la sua bona gratia umilmente m'aricomando et
basso la mano o
De Venetia, al'xi de marzo 15550 5) Foglio di mm. 181 X 256 contrassegnato con
#, contenente la sesta parte aggiunta al madriga-
Di vostra signoria le «Per mezz'i boschi» di Cipriano De Rore.
Creato minore
Gotardo Occagna
I.

II
2) Foglio di mm. 185 X 257 contrassegnato con
+, contenente la sesta parte aggiunta al madriga- Su richiesta di Andrea Festa, si ordina che i
le «Qual anima ignorante» di Adriano Willaert; 25 scudi depositati da Benedetto Spinone presso
sul "verso" si leggono le sottoscrizioni dello stes- Ludovico Casulano da Brescia (da Crema, nel
so Willaert e dei cantori di S. Marco a Venezia: doco I) siano depositati nelle casse dei magnifici
procuratori, così come era stato fatto dal notaio
Giovanni Giacomo Cibo Peirano per i 25 scudi
Questo è giudicato migliore da li sottoscritti dello stesso Festa, finché non sarà proclamato il
vincitore della gara (29 gennaio 1556).
Adriano Willaert
don Daniel Grisonio
Genova, Archivio di Stato: Archivio segreto, no 787:
prete Francesco Zephiro
Manuali decreti del Senato (1556), 29 gennaio 1556, c.
io Pietro Gaetano
W.
io Francesco Londàriti
io Santo de Montini
Bibl.: MORETIl 1990, p. 249 (doc. 42).
io Pietro d'Arezzo
Girolamo Parabosco

cantori di Sancto Marco + die xxviiij ianuarii


[000]
Illustrissimus et magnifici etco Petente Andrea
Festa, ut cum in et super differentia vertente inter ipsum et
Benedictum de Brixia super quadam composicione cantus

19
facta per utrwnque ipsorwn, que nam prestaret et melior messer Luca furon viste et conosciute da lui per tali che
iudicaretur, fuerint per ipsum deposita penes Ioannem non volse altrimenti se(n)tentiare.
Iacobum Cibo Peyranum realiter scuta viginti quinque, que lo che desideravo di far conoscere più chiara questa
postea, iussu et mandato illustrissime dominationis, per fraude a ogniuno, montai subbito a cavallo et andai ancor
ipsum Ioannem Iacobum deposita fuerunt penes magnificos io a Vinetia a trovare il sopra detto Adriano musico, dal
procuratore s, totidemque super eadem materia restent de· quale ne riportai una scritta et sottoscritta di sua mano con
posita per dictum Benedictum penes Ludovicum de Brixia, tre altri testimonii sottoscritti, musici eccellenti, il quale
ad hoc, ut res pari passu procedat, donec fuerit cognitum insieme con loro testifica et fa fede come egli non ha mai
super hoc articulo, quid iustitia expostulet, et qui nam eorwn dato giuditio alchuno, sÌ come potranno vedere le illustris-
vietor evadat, dignarentur ordinare pariter, quod scuta de- sime signorie vostre.
posita per dictum Benedictum penes dictum Ludovicum, Onde non essendo mai stato dato giuditio alchuno da
pariter deponantur penes magnificos procuratores. quel musico di Vinetia, né manco sententiato dal nobile
Examinato negocio, considerantes iustum esse et equum, messer Luca de Grimaldi, et essendosene ancora andato
ut sit par condicio inter eos circa dictum depositum, omni via colui già un anno fa, prego humilmente le illustrissime
modo etc., sese ad calculos absolvendo, iusserunt et signorie vostre che voglino farmi gratia che mi sieno resti-
ordinaverunt, iubent et ordinant, quod depositum factum tuiti li miei venticinque scudi d'oro, li quali sono in mano
per dictum Benedictum apud dictum Ludovicum deponi del suo casciero, sì come sono stati restituiti quelli dell'al-
pariter debeat penes magnificos dominos procuratores, tra parte, ché se bisognerà io gli darò quelle sigurtà che
prout factum fuit de iHo Ioannis Iacobi Cibo Peirani; et vorranno di restituirli ogni volta che sarà giudicato ch'io
mandaverunt dicto Ludovico, quod debeat dictum habbi il torto.
depostitum, apud se existens, deponi debeat apud Della qual cosa humilmente di nuovo le prego et suplico
magnificos procuratores prefatos. pregando Iddio che le prosperi fin'alla fine de' secoli.

[Allegatll
III
1) (sul "verso")
Non essendo stato proclamato alcun vincitore
della gara, Andrea Festa chiede al Senato che gli + MDLVIIIJ, die xx februarii.
siano restituiti i 25 scudi depositati in preceden- IIlustrissimus dominus dux etc., lectacoram eis
supplicatione suprascripta ipsoque supplicante verbo audito
za, poiché analoga somma è già stata restituta ex indeque et visa scriptura depositi in cartulario Reipublice
all'altro contendente (21 febbraio 1559). anni de 1556,25 ia(nuarii), ipsumque Benedictum abesse
iam multos menses qui numquam fecit depositum totidem
Genova, Archivio di Stato: Senato-Sala Senarega, n. scutorum prout debebat. Examinata itaque se omni meliori
1312: Atti dei Senato (1559), 21 febbraio 1559, n. 99. modo etc., sese ad calculos absolvendo, decreverunt et
decernunt eidem Andree restituendum fore et esse dictum
depositum ipso prius fideiubente de stando iuri pro ipso
+ 1559, die xx primo februarii deposito et iudicatum solvendo quattenus cognosceretur
Supplicatio Andree Feste cum decreto et mandato dictum depositum restituì vel iterum deponi debere. Et sic
relaxationis scutorum 25 prout supra.

lo Andrea Festa, maestro della cantoria di San Lorenzo 2)


et servidore humilissimo delle ilJustrissime signorie vostre,
vengo davanti a quelle a notificargli come già sono tre anni
+ 1559, die xxi februarii, in vesperis, in carnera.
passati che tra un certo Benedetto Spinone da Brescia et
Andreas Festa sciens per iIlustrissimam dominationem
me fu fatta una scomissa di venticinque scudi d'oro sopra
excelse Reipublice Genuensis sancitum et ordinatum fuisse
certe nostre musiche, le quali noi ci contentam(m)o di dar- quod, pro recuperandis scutis vigintiquinque per eum
le in mano al nobile messer Luca de Grimaldi, ché le man- depositis penes magnificos dominos procuratores excelse
dassi a Vinetia a giudicare da Adriano musi co, et havuto Reipublice Genuensis in causa vertente inter dictum
che egli ne havesse il giuditio che dovessi sententiare con Andream et Benedictum Spinonum, prestare debeat
giuramento chi di noi havessi guadagnato, sì come appare fideiussionem.
per l'instrumento fatto d'accordo. Ideo n. Stenenus de Rainen promisit pro dieto Andrea
Il sopra detto Benedetto, subbito che fu stabilito il no- de restituendis dictis scutis vigintiquinque in casu quo
stro accordo, andò nascos(t)amente a Vinetia et operò sì necesse esset denuo redeponi [?] saItem solvatur de quo
che venero certe sottoscritioni d'altri musichi contro alla indicetur.
nostra conventione, che parevano in prima vista che fussero Testes Petrus Costantius et Paulus Bassus vocati et
in suo favore, onde pervenute che furono in mano al nobile rogati.

t
20
Documento III

21
3) Mandato 5)

+ QUYセ@ die xx primo februarii Anno 1556, die 25ianuarii, in Ioanne Iacobo Cibo
Vos magnifici domini procuratores etc., de ordine et Peirano depositario et seu penes quem deposita fuerant per
mandato illustrissime dominationis, restituatis et seu restituì Andream Festam scuta vigintiquinque auri Ittalie in
faciatis scuta vigintiquinque penes magnificentias vestras sponsione seu, ut vulgo dicitur, scoinissa facta cum
seu vestrum capserium deposita per Ioannem Iacobum Cibo Benedicto Spinono Brixiense, de qua in instrumento recepto
notariwn, penes quem fuerant deposita per Andream Festam per dictum Ioannem Iacobum anno preterito die in co
musice artis professorem, super quadam sponsione seu, ut セN@ contento et que illustrissima dorninatio mandavit dieto
vulgo dicitur, scomissa facta inter ipsum, ex una, et Ioanni Iacobo, ut ipsa exborset et deponat penes magnificos
Benedictum Spinonwn, ex altera. de quodam cantu et prout dominos procuratores in omnibus, ut fu manuale videlicet
latius in vestro cartulario sùb anno de 1556, continetur in in Augustino Lomellino Porro, V 25.
ッ「ウ・イカ。エセ、」@ prefate ゥャセュ・ dominationis sub die
in presentis, per quod ordinatuni videtur dictum depositum
restitui debere dicto Andree ipso fideiubenti de restituendo
dictum depositum et seu de novo deponendo ex co quod
dictam fideiussionem prestitit iuxta formam dieti decreti,
.,
sive V 12v.

4)

+ Ratio depositi de scutis vigintiquinque auri Ittalie que


deposita fuerant per Andream Festam penes Ioannem
lacobum Cibo Peiranum notarium, ut per contra dicitur, et
ipsa mandavit illustrissima dominatio dicto loanni Iacobo
deponi penes magnificos dominos procuratores.

Documento Wl

22
Fonti archivistiche e bibliografia

Fonti archivistiche FERRETTO 1926


FERRETIO, Arturo, La muSica a Palazzo nel secolo XVI, in «II Cittadi-
no», Genova, UV (1926), n. 136 (9 giugno), p. 3.

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condo le due stampe originali, con introduzione e note di Erasmo
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Pèrcopo, 2 volI., Napoli, Tip. dell'Accademia delle Scienze, 1892
(1618), 26 novembre 1618 (SupplicaNo Ioannis Dominici (Biblioteca napoletana di storia e letteraratura edita da Benedetto
Spinoni). Croce, I), voL II (Testo), p. 82.

GENOVA, Biblioteca Berio: GIAZOTIO 1951


GIAZOTTO, Remo, La musica a Genova nella vita pubblica e privata dal
- STAGLIENO, Marcello, Spoglio di Atti Notarili, voI. Il, p. 40 l [m.r. XlII al XVIlI secolo, Genova, sotto gli auspici del Comune, 1951,
V.1.39; microfilm I.V.7}. pp. 128­133.

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94 ecc.; 181, 185 (3 marzo 1610). Incipitario unificato della poesia italiana, voI. III (Edizioni dì lirica
- Libro mastro (1598­1610), c. 356' [segnata 357], 18 settembre antica), a cura di Bruno Bentivoglio e Paola Vecchi Galli, Ferrara-
1609. Modena, Istituto di Studi Rìnascimentali­F.C. Panini Editore, 1990,
p. 193.
- Liber Hospitàlis S. Lazari èt Operae S. Marie (1564­94), n. 12,
cc. 91,109'­1 \O (segnate entrambe 110).
LACAGNlNA­ZOLESI 1992
LACAGNINA, Oliviero­ZOLESI, Ilaria, Diva Armonia. Musica Sacra e Pro-
VENEZIA, Biblioteca Nazionale Marciana: fona del Levante Ligure dal XVI al XVIlI sec., vol. I, La Spezia,
Comune della Spezia­Edizioni del Tridente, s.a. [1992], pp. 49­50,
56. AI volume è unito il CD Musica sacra e profana del Levante
­ Ms.1t. IX, 202, cc ..21 Y­22".
ligure (1582­1797).

. Laudario Giustinianeo 1983


Laudario Giustinianeo, a cura di Francesco Luisi, 2 volI., Venezia, Edi-
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RUFFO, Vincenzo-FESTA, Andrea, Completor;IIm Cllm quinqlle 2389), 1485­1486 (n. 2401). .537­1538 (n. 2485).
vocibru. Otto salmi e IIn cantico a cinque voci per l'ora di
Compieta. Edizione critica di due manoscritti del X.,I seco- Wn.LAEKr. Madrigali e Canzoni Jlil10nesche
lo conservati rispettivamente nell'Archivio Storico WIJ..AflU', AdrBIo, q,m, omnia. Modriga/i e Canzoni J'iIJonesche. edidIt
Diocesano di Savona e nel/a Biblioteca Ariostea di Ferrara, H!IIp t.teier, NcuIIaJsen.SluItp1. American Institute or MusicoIo&Y
a .::ura di Maurizio Tarrinl, Genova.-Savona, Ass04:lazione (IiInssIer VerIas), .1 m (CIqM'I Mensurabilis Mruicae, 3/XIv). pp.
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t
24
TESTI

I
I

I testi poetici dei due madrigali sono trascritti nel rispetto della grafia originale. Gli interventi
riguardano la punteggiatura, gli accenti, gli apostrofi, le elisioni e l'eliminazione delle maiuscole in
principio di verso.
Nelle trascrizioni musicali il testo delle parti manoscritte è stato uniformato a quello delle edizioni
a stampa. "
L'identificazione di Benedetto (Benet) Gareth, detto Cariteo (1450 ca.-1514): quale autore del ma-
drigale «Qual anima ignorante», è stata possibile grazie all' Incipitario unificato della poesia italiana
(lUPI 1990). Tale madrigale figura in diverse edizioni musicali tra il 1540 e il 1593 ma sempre senza
alcuna indicazione dell'autore (cfr. nuovo VOOEL 1977, ad indicem).
Per ciascun madrigale si dà, sulla colonna destra, la trascrizione dei versi secondo le edizioni del
1542 e del 1544, mentre sulla colonna sinistra si riportata l'edizione critica di riferimento: quella
curata da Erasmo Pèrcopo nel 1892, per Benedetto Gareth (GARETH, Rime), e quella di Ugo Dotti per
il Canzoniere Rerum vulgariumfragmenta) di Francesco Petrarca, aggiornata nel 2004 in occasione
del VII centenario della nascita del poeta (PETRARCA, Canzoniere).
Del madrigale «Qual anima ignorante» si dà anche la versione contenuta in un'importante miscel-
lanea di rime del XVI secolo già in possesso di Apostolo Zeno ed ora conservata nella Biblioteca
Nazionale Marciana a Venezia (It. IX, 202, cc. 21 V_22 r). Tale versione è inserita tra le rime di Iacopo
Sannazaro, al quale fu erroneamente attribuita, e come tale figura anche nelle edizioni sette-ottocentesche
delle sue opere (cfr. SANNAZARO, Opere volgari).
L'aggiunta della sesta voce al secondo madrigale «Per mezz'i boschi» è stata effettuata solo sulla
prima parte, perciò sulla colonna destra è trascritta solo questa parte mentre sulla colonna sinistra si
riporta comunque il testo completo.
Dal punto di vista metrico i due componimenti poetici sono due sonetti, costituiti da due quarti ne
più due terzine di endecasillabi.

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Qual. anima ignorante
Benet Gareth detto Cariteo, Rime, n. 66 [recte: 73]

(Sonetto)

Qual anima ignorante, o qual più saggia, Qual anima ignorante over più saggia,
Qual huom mortale o dio, qual donna o diva, qual huom mortaI, qual dio, qual donn'o diva
Qual antro, o prato, o valle, o fiume, o riva, che non sappia '1 mio mal onde deriva,
Qual habitata o solitaria piaggia, e del mio grand'ardor pietà non haggia.

Qual selva è sÌ reposta o sÌ selvaggia, Qual selv'èsì riposta o sì selvaggia,


Qual lauro in aere cresce, o quale oliva, quallaur'in aria cresce o qual oliva
Che non sapia il mio male onde deriva, che non sappia 'l mio mal onde deriva,
Et de si grave ardor pietà non haggia? e del mio grand'ardor pietà non haggia.

Qual parte è hoggi al mondo, che non sia Qual part'hoggi del mondo che non sia
De le lagrime piena & del lamento, delle lagrime pien' e di lamento,
De le voci, sospiri & doglia mia? delle voci, sospir e doglia mia.

Non giace cosa homai sotto la via Non giace cosa hormai sotto la via
Del sol, che non conosca il mio tormento, del ciel che non cognosca 'l mio tormento,
Se non sola costei, ch'io più vorria! se non colei ch'io sol vorria.

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Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana: ms. Il. IX, 202, cc. 21 v_22r

• Qual anima ignorante, o qual più saggia,


Qual huom mortaI, qual dio, qual donna o diva,
Qual antro, prato, fiume, o selva, o riva,
Qual habitata o solitaria piaggia,

Qual fera è sÌ riposta o sì selvaggia, Il


Qual lauro in aria crescie, o quale oliva,
Che non sapia il mio mal donde deriva,
Et di sì grave ardor pietà non haggia?

Qual parte hoggi del mondo è che non sia


Delle lagrime piena et di lamento,

I Delle voci, sospiri et doglia mia?

Cosa non giace homai sotto la via


De '1 sol, che non conosca il mio tormento,
Se non sola colei che sol vorria!

27
-
Per mezz' i boschi
Francesco Petrarca. Canzoniere. n. 176

(Soneno)

Per mezz'i boschi inhospiti et selvaggi, Per mezz'i boschi inhospiti et selvaggi,
onde vanno a gran rischio uomini et arme, onde vanno a gran rischio homini et arme,
vo securo io, ché non pò spaventarme vo secur'io, ché non pò spaventarme
altri che 'l sol ch'à d'amor vivo i raggi; altri che 'l sol c'ha d'amor vivo i raggi.

et vo cantando (o penser'miei non saggi!) .. Et vo cantando (o pensier' miei non saggi)


lei che 'l ciel non poria lontana farme, lei, che 'l ciel non porla lontana farme,
ch'i' l'ò negli occhi, et veder seco parme ch'i' l'ho negli occhi, et veder &eco parme
donne et donzelle, et sono abeti e faggi. donne e donzelle, et sono abeti et faggi.

Parme d'udirla, udendo i rami et l'òre


et le frondi, et gli augei lagnarsi, et l'acque
mormorando fuggir per l'erba verde.
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Raro un silentio, un solitario horrore


d'ombrosa selva mai tanto mi piacque:
se non che dal mio sol troppo si perde.

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FACSIMILI

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Documento I/3

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Documento 1/5

34
TRASCRIZIONI MUSICALI
La trascrizione dei due madrigali a cinque voci è stata eseguita sulle edizioni del 1542 e del 1544 da
un microfilm degli esemplari conservati nella Herzog-August Bibliothek di WolfenbUttel (cfr. i
frontespizi riprodotti a p. lO e la nota 1 dell'Introduzione a p. 13). Si è tenuto conto anche delle
edizioni moderne del CMM (Corpus Mensurabilis Musicae) e di Francesco Luisi (cfr. Bibliografia:
RORE, Madrigalia 5 vocum; WILLAERT, Madrigali e Canzoni Villanesche; WILLAERT-RoRE, Quattro
madrigali).
I segni di tactus originari sono stati conservati. I valori originali sono stati dimezzati nel primo
madrigale mentre nel secondo sono stati mantenuti. Il testo letterario delle parti manoscritte è stato
uniformato a quello delle edizioni a stampa. Le ripetizioni di testo indicate sull'originale (manoscritto
o a stampa) da un segno convenzionale (.II. o Il o ij) sono rese in corsivo.
Nel madrigale «Qual anima ignorante» l'aggiunta della sesta parte è stata effettuata da entrambi i
compositori nella tessitura acuta, mentre nella prima parte del madrigale «Per mezz'i boschi» la se-
sta voce è stata collocata nell'ambito medio­grave. Tali aggiunte sono trascritte in corpo più piccolo
rispettivamente al disopra e al disotto dell' organico originario. .. .
Se è valida l'ipotesi che vede Andrea Festa come perdente della gara (cfr. Introduzione, p. 14), "
l'identificazione dei contrassegni apposti sulle parti manoscritte è la seguente:

+ Benedetto Spinone
Cセ@ セ@

© 2004, Associazione Ligure per la Ricerca delle Fonti Musicali (Genova)

Tutti i diritti riservati / All rights reserved

ISMN M­900­1 0031­3

36
Benedetto Gareth
Qual anima ignorante Adriano Willaert
(1490 ca, - 1562)

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51
Francesco Petrarca Per n1ezz'i boschi Cipriano De Rore
(Prima parte) (1516 ca. - 1565)

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I I I I
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I I I I

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Finito di stampare
nell)1ese di novembre 2004
presso lo stabilimento
dell 'Editrice Liguria
in Savona

I
Pubblicazioni dell' Associazione in coedizione con Editrice Liguria (Savona):

Musica a Genova tra Medio Evo e Età Moderna, Atti del convegno di studi (Genova, Oratorio S. Filìppo, 8-9 aprile 1989), a cura di G Buzelli,
Genova 1992 (Studi e Fonti per la Storia della Musica in Liguria, l).

i
ISBN 88-85429-00-9 Esaurito

GL. BALDANO (1576-1660), Libro per saiver l'intavolatura per sonare sopra le sordelline (Savona 1600), Facsimile del manoscritto e studi
introduttivi a cura di M. Tarrini, G Farris, J.H. van der Meer, Savona 1995 (Studi e Fonti per la Storia della Musica in Liguria, 2).
ISBN 88-8055-138-8 (f 25,82)

Concordantia et instrumenta lexicographica ad Graduale Romanum pertinentia, a cura di G Milanese, Genova-Savona 1996 (Ricerche Musicali:
l Bibliotheca Gregoriana).

t ISBN 88-8055-151-5 (€ 41,32)

Intorno a GB. Dalla Gostena. Aspetti della musica a Genova e in Europa tra Cinque e Seicento, Atti del Convegno di studi (Genova, Palazzo
Ducale, Sala del Minor Consiglio, 24-26 novembre 1994), a cura di G Buzelli, Genova 1998 (Studi e Fonti per la Storia della Musica in Liguria,
3).
ISBN 88-85429-03-3 s.i.p.

Composizioni di Simone Molinaro e Giovanni Paolo Costa nell'intavolatura di Pelplin e nelle raccolte di Geronimo Cavaglieri, a cura di M.R.

'j Moretti, Savona 1999 (Studi e Fonti per la Storia della Musica in Liguria, 4).
ISBN 88-8055-179-5 (€ 10,33)

Una dinastia di organari: i Roccatagliata-Ciurlo-De Ferrari di Santa Margherita Ligure (secoli XVJ/-XX), Alti della giornata di studio in occasio-
ne del bicentenario della morte di Tommaso Il Roccatagliata (1798-1998), Santa Margherita Ligure, Villa Durazzo, 3 ottobre 1998, a cura di M.
Tarrini e G Bertagna, Genova-Savona 2000 (Studi e Fonti per la Storia della Musica in Liguria, 5).
ISBN 88-8055-180-9 (€ 23,24)

V. RUFFo-A. FESTA, Completorium cum quinque vocibus. Otto salmi e un cantico a cinque voci per l'ora di Compieta. Edizione critica di due
manoscritti del XVI secolo conservati rispettivamente nell'Archivio Storico Diocesano di Savona e nella Biblioteca Ariostea di Ferrara, a cura di
M. Tarrini, Genova-Savona 2004 (Studi e Fonti per la Storia della Musica in Liguria, 6).
ISBN 88-8055-203-1
ISMN M-900-I0030-6 (€ 15,00)

In preparazione:

V. RUFFo, «Belle gioie o donne me». Madrigale a 5 voci "alla zenoese" (1560).

Pubblicazioni dell'Editrice Liguria, collana «Musica»:

M. TARRINI-A. Pozzo, Gli antichi organi della diocesi di Savona e Noli, Savona 1980.
ISBN 88-8055-000-4 (€ 10,33)

G BERTAGNA-S. RODI, Gli antichi organi della diocesi di Ventimiglia-San Remo, Savona 1985.
ISBN 88-8055-001-2 (€ 18,59)

Renzo Tassinari storiografo musicale, a cura di Giovanni Damele, Savona, Editrice Liguria-Associazione Italiana S. CeciliafIstituto Diocesano di
Musica Sacra, 1990 [1991].
ISBN 88-8055-106-X (€ 30,98)

M. TARR1NI, Lafabbrica d'organi di Wil/iam George Trice a Genova (1881-1897), Savona 1993.
ISBN 88-8055-002-0 (€ 38,73)

La musica ad Alassio dal XVI al XIX secolo. Storia e cultura, a cura di AA.VV., Savona 1994 (Città di Alassio, Quaderni di storia alassina, l).
ISBN 88-8055-137-X (€ 33,57)

R. TASSINARI, Composizioni vocali sacre 1949-1974, Savona, Istituto Diocesano di Musica Sacra-Editrice Liguria, 1998.
ISBN 88-8055-167-1 (€ 10,33)

Per ordinazioni:

Editrice Liguria
Via dei Mille, 22r
17100 Savona

t Te!. 019-82.99.17 Fax: 019-833.71.40


E-mail: editriceliguria@editriceliguria.it http://www.editriceliguria.it
Genova, febbraio 1555: Andrea Festa di Asti e Benedetto Spinone di Brescia si sfidano in una gara musi-
cale consistente nell'aggiunta di una sesta voce ai madrigali a 5 voci Qual anima ignorante, di Adriano
Willaert, e Per mezz 'i boschi, di Cipriano De Rore. Poiché ciascuno ritiene che la propria parte sia più
bella, più artistica e conforme allo stile del Willaert di quanto non lo sia quella composta dall'altro, decidono
di sottoporre le loro composizioni al giudizio dello stesso Willaert ed inoltre scommettono 25 scudi d'oro sul
risultato.
I due madrigali con l'aggiunta della sesta voce (contrassegnata rispettivamente con un segno convenziona-
le), sono qui pubblicati per la prima volta unitamente alla relativa documentazione archivistica.

Genoa, February 1555: Andrea Festa from Asti and Benedetto Spinone from Brescia challenge
each other in a musical contest consisting of a sixth voice added lo the five-voice madrigals Qual
anima ignorante, by Adriano Willaert, and Per mezz'i boschi, by Cipriano De Rore. Since each one
considers his own part to be more beautiful, more arlistic and in conformity with Willaert s style than
the one composed by the other, they decide to submit their compositions fo the judgement of Willaert
himself and furthermore they bet 25 gold scudi on the result.
The two madrigals with the addition of the sixth voice (marked respectively with a conventional
mark) are published here for the first time with the related documents.

Genes, février 1555: Andrea Festa d'Asti et Benedetto Spinone de Brescia se défient en une compétition
musicale consistant à ajouter une sixième voix aux madrigaux à 5 voix Qual anima ignorante, d'Adrien
Willaert, et Per mezz 'j boschi, de Cyprien De Rore. Puisque chacun d'eux estime que sa propre partie est
la plus belle, la plus artistique et la plus conforme au style de Willaert que celle composée par l'autre, ils
décident de soumettre leurs compositions au jugement de Willaert en personne et en outre Hs parient 25
écus d'or sur le résultat.
Les deux madrigaux avec l'ajout de la sixième voix (marquée respectivement par un signe conventionnel),
sont publiés ici pour la première fois avec les documents d'archives.

ASSOCfAZfONE LIGURE PER LA RICERCA DELLE FONTr MUSICALI

ISBN 88­85429­07­6

ISMN M­900­1 0031­3

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