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MARIO LIVIO
La sezione aurea
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Stona di tal numero
e di un mistero che
duro da tremilo anni
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MARIO I IVJO
La sezione aurea
Storia di un numero
: e Jt un mt fiero che
dura Jtì tremila anni

Traduzione di
Sri fimo (jpl ] j

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Biblioteche di Roma p .

Biblioteca fjtezatl
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Jczivfii' tiyrftjc

mtrro ninfei spedile. I )a im Jato „ 1 c


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* inEonmerett rn coil hr
ren2t Ji Storia lidi ami dall alti » , B&Q Figura nelle dacché
dei enumeri preferiti» compilare dai matematici Non meno
ntwcvoli; : * 1 fatto che quetro numero sia sram oggetto di ó u-
i

me rosi esperimenti itolog iti.


Hu comincialo ad appassionarmi dia sezione aurea motti
anni or sono, preparando una leuone sul l 'eterica della fisi
ca '. proprio CCM ì , non £ un ossimoro) , e da allora questo inre
-
resse non mi ha abbandunaro.
-
Mo ri piu alleghi, amici c studenti di quanti io sia in gra
-
do di menzionane, versati in multe discipline, hanno contri
buito d ì mira niente e indirettamente a questo libm . Qui voi
-
rc ringraziare m modo particolare Ivca Aiain Bois . Mudi
‘ -
.
Fcigenbaum, Hi] leJ Caudini an, Ted Hill Ron Ufcdiitz, Ro-

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L A S E Z I O N A AV &&A

gc: r rannose Johann a


, Rosimi , Raul Sternhanlt , Pai Thid,
Àmie van dei Helm , Oiv^akar Vìswjnarh e Su phcn Wolfram
ptr avermi tornito informarioni e scambi di idee di inesu -
mabilc va [ore .
.

_
Sono flutti alighe li uullcghi che mi li . ir> ne> T^5 Ì 5. tiro nelle
.
CAmuLtj [

traduzioni; Daniela Calumi, Stefano Carfano e Massimo Preludio a un numero


Snavelli per quelle dal latino e dall Ì Lalianu ; Claris Leithcrcz
e I femiiiLtì Laudi per qudle dal tedesco ; Patrick C ì ndon per Ennmnerevnli wno le meraviglie del mujido.
quelle dal francese, Sarah Stevens -Rayburn , Elizabeth Fraser
e Nancy Hanks mi notino formio unii preziosa collaborazio- SOFOCU z ,C )
ne in campo bibliografico c linguistico - Ninno particolare n
tanosccnza verso .Sharon Toolan , per l' aiuro nella prepara -
zione del manoscritto .
Sono molto in debito anche verso j ] mio agente Susan ft_a
bino; per il oonrinuo incoraggiamento prima e durante Ja re- Il (flebile fisico britannico William Thomson ( Joid Kelvin ;
dazione del libro c verso d mio redattore alla Daublcday
,
! 8 T 1W / } che ha dato il nome ai gnìdi della ricala a «nlu-
J.
T

Broadway, Gerald Howard, per l 'attenta lettura del mano- ca delle rempciature, di ?&e una volta durante una conferen -
scrirroc i perspicaci comme nn 1 + ringrazi ani enei vanno
inoltre A Rebecca Holland, dim con- edili iride della l ìoijhle -
-
za; Quando non passiamo esprimerla con i numeri , la m i -
.
"tra conoscenza b povera e insoddùfccenter* SCIITI dubbio,
day Broadway, per la sua casmnte assi sronza durante la rea
.
egli pensava soprattutto al progresso Scientifica Ml i name
lizzatone di quest"opera.
Infine solo Is concinna ispirazione e il paziente sostegno
]
ri e la matematica hanno anche una curiosa tendenti con
tribune alla comprensione di aspetti della realtà chi sono , o
-
di Sofie Livio mi hanno permesso di ponine a termine il pre- sembrano, molto lontani dalli scienti. Nel racconto / hnt
sente lavoro,
stero di Mara kttgèt, di fdgar Allan LOc , il detective Auguste
Dupin ( una delle piu felici orazioni di JWh dichiara; uAb
biamo trasformato il caso nel risultato di un calcolo preciso.
-
Abbiamo àisoggdtato I invisibile e J inimmagmabde alle for -
'

mule matematiche delle scuole*. Ancora più semplicemente ,


pensate a questo problema in cui vi potere imbatiere rice-

9
1 A Si J- J.I L"P K I. É U 11 EA irum / r ó

vendo degli dirnei : avete una rivolter à di cioccolato da dodi- figura 1 ) ? la risposta, decisamente imprevista, è ; Iht .
ci barre-; quante stille si deve romperli per separare tutte fe (.Quindi, in teoria si potrebbe
determinare il valore di 7t get-
harre? I .a soluzione non c difficile: a ogni njtiurjr i \ v?u, \ di tando più voice l’ago > 11 un foglio come qudlo descritto, e
cioccolato itutncntiitta di munirà, Poiché parriamo da un calcolando il rapporto tra ì lanci e le occasioni in cui l'ago
pezzo Ila tavoletta intera), b risposta è undici, cioè i peni vo - intercetta una riga ( Fortunatamente, esigono modi assai
luti meno uno ( provare per credere). meno noiosa j>er trovare il valore di questo numero.) Pi gre-
Se non vi piace li cioccolato , consolatevi t chiaro che ri co t diventato un nome cos ì familiare anche ai ai non specia
— —
' -

tratta li uni redola generale, applicabile J ogni sorta di ali - Usti che nel 1 il regista I JLU ten Aronofsky ne ha tratto lo
menri e circostanze. ( !ioó s; iratta di un càlcolo , incile it spumo per un raffinato thriller.
estremamente semplice. Ma la maremanca non è solo for - Meno noto di pi greco è <p ( phi ) un
*
mule c sistemi ili calcolo (molti dei filali, peraltro . tertdia- , numero pei molti versi ancora più miste-
moj dimenticane se solo ariamo un po' di tempo senza usaf- rioso. Oie cos'hanno in conm ne la mira-
it) Esiste un piccolo gruppo di numeri particolari che ri-
r
/ bile disposizione dei petali di una roM , il
corrono spc.sso, attirando la nostra attenzione c risvegliando . celebre Stiramento detì Ultì ma Gena di

h nostra CUnoslcà . li più noto di questi numeri i: pi greti ) :


Salvador Dali, | armoniosa spirale di alcu-
(ic) , pari ni rapporto cm la circonfierenza e il diametro di un ne conch ì glie e I allevamento dei ornigli ?
Mguid t
crrdiio qtraviasi. Il valore di 7C . 3,HI 59,„, ha affascinato Pfr quanto possa sembrare errano, queste
generazioni di matura arici Pur essendo stato definir ò in un realtà cosi disparate condivi diino un numero , o ima propor-
contesto geometrico , esso compare molto spesso, in modo zione geometrica, unti fin dall' antichità e dviignari nelE 'Ot-
inatteso, net calcolo delle probabilità. Uno degli esempi più locentn ran una serie di definizioni che alludono all 'oro.
noti è Ibago di ButFori " , cosi chiamata dai ni 21cmalico fran- s ì mbolo di cad che è nobile, iualrcrahile e prezioso:; mumefn
cese George- Louts Ledere, come di Bufìòn (1707 - 1788), il aureo*, «rapporto aureo* e «sezione aurea *. Prima ancora, un
quale hirmuEo e rboLc questo problema di calcolo delle imporrante rrarraro scritto e pubblicato in Italia aJFinizio del
probabilit à nel 1777 Spiega Ledere: mettiamo sul pavi- ( inquietino era giunco a. definirli «divinìi»,

mento un grande foglio di carta , con righe parallele situate Normalmente, usiamo il sostantivo proporzione - p r
^
.1 una distanza fissa. Un ago di lunghezza esattamente ugu à - identificare un rapporto era cose - t > parti d ì esse conside-
[ c alla disianza delle righe viene grtr . im .1 raso .sul Foglio . rale fecondo la gì jndezza o la quantit à ; oppure un rapporto

Qual è la probabilità che l’ago si fermi in modo tale da in- tra cose 0 parti di esse che appaia Caratterizza tu da una par -
rerset .3 re una delle righe (per esempio come moscaio nella
. titolare armonia In matematica, con ^proporzione si 1 il -
*

io 11
LA lAXIUHl
’rfi tuffo g ,-
f ( j /rwmrrrt

tende di Milito un'iquragianra dd tipo: 9 sta a .3 tomt É sta1

In altre partile, se Osserviamo la Figura 2 è chiaro ulte la linea


a 2. Vedremo che il rapporto aureo e un inreressanre amal -
.'ffli - pm lunga de; scgmenro AC e. allo scesati rempo che il
gama dei due significati, quelle quantitative e quello esteti- segmento A( , i piu lungo del segmmro Cf
*
ì Se il rapporrn
co perchtì pui fct>ttidù ddimtQ matcmauumctilr gli viene era / C> Oh uguale J quello ira ÀRe AC ni può dire che la
attribuiti 1a capaciti, se applicare a o eui che colpiscono t ^
send, di renderli piacevolmente armoniosi ^ , linea £ stata divisa seconda b proporzione estrema e me
dkv. ovvem 'fecondo il suo rapporto aurea.
La prima chiara lidinidone dd rapporto «dir sarchi : stato
*
chkniam «aureo» hi formulala, cinta tre secoli prirrvi ili Cristo,
.
t..hi avrrhbe immaginato chr qneMi sezione dal E as prua
innocuo, defi etica d;i Euclide J tini esclusivainente grnmpiTl-
dal fondatore della geometria in quanto sistema J$duti:vo; Eu
elide, il rrupemalko greco vissuto ad Alexandria. Idineranu J
.
ci avrebbe avuin conseguenze tn: della .scibile che vanno
dallo studia della disposizione tirile faglie In bounica A quel
Euclidee alla Mia insuperata impresa iniHlemiale nd Gapirolo 4;
per il momento permeoeremi Ji osservare che questo pensatore
del! antichità ha goduto e gode di tale presagio che nd 1923,
1
-
l > degl ammassi di galassie in astronomia, c dalla matemati-
'
ca pura alla critica d .irte? Il rapporto aureo c uno splendido
esempio di quel profondo scii.su di meravsglij cui É l grande
-

*
millenni dopo la sua rotine la poeressa Edna Sr, Vincent Millay Einstein attribuiva tanca importanza. Secondo Einstein,
ha composto una lirici dal titolo Eudid Aifltì? Flos Lopìt&f on «quelb dd misrrro b più straordinaria
Beauty Batv ( Solo Euclide ha coimanpldto IJ nuda bdJèiza). AIJ- ^ espcrren^i che cj sia
dato eli invere. È l'emozione fundamentals situata al centro
biamo anche il quaderno di appuriti del corco di geometria eu-
clidea seguito dall autrice, Euclide si è soffermato su un partito
.
drill vera arte eddla vera scienza Da questo punto di VISTI
chi sa e non prova meraviglia, chi non si srupiscc più di nicn
lare Jitppritu :- di Junglie/ju: óiraiibilt in modo rclaiivamcntc te è simile i un morto a una camicia che non là
piu luce».
r

semplice dividendo una lino secondo quella che dli-imò la Si lui Come spiegher ò a silfi riempo, il valore esatto dd rappor -
proporzione «trema e media*. Ecco cosa scrisse:
,
to aureo (il rapporto ACJi. B nella figura 2 } rnrri pande al
^
numero E6 I 80339337 con infinite cifre decimali pi ivc ili
t r i

Si puri dire che una linea tetra sia stara divisa secondo b pro -
sequenze ripetitive; un numero •unrerroinabile» die ha incu-
porr iunc estrema e media qnandù l’intera linea sta alla paut riosito gli uomini fin dall'antichit à, Si J,A o n r a che, quandi !
maggióre così come la maggiore sta alla minare. il maremarico greco ( pp &so ili Mera pori TO scopr ì, nel V seco-
lo a.C, che il rapporto aureo non appartiene né alla famiglia
A t tf
.
degli interi (i «numeri per a niunomasi a: 1 2, 3,, ) né A qite I
*
figura 2
.
dc-i rapporti tra gli inIeri ( dome le frazioni 1 / 2 2/ 3, 3/ 4...
nere anche come "-nurntri rwionali» ), tale novit à fu un vero

12
13
’ * V B J= J l
L\ S K J J I J N J / rWWptì ./ hn Jiamtr
*
trauma pei '
i del leggendario Pitagora [ i cosiddetti
seguati mente; trenino volte in ACc diciannove volte in CB Ma per
« pitagorici *}. IJI li > ro visitine del mondo (che sarà esporta :n
"
quanto cercassimo, un segmento con questa propriet à non
modo pi ù dettagliato ne] Capitolo 2 ) era permeata da una potremmo ri ovai lo. Quando, come in questo casti, due lun
profonda ammirazione per Yartthmo.f - il numero come gliene non sono multipli interi d ì un ' unità di misura comu-

quantità, figura e relazione e per la sua presuma funzione
cosmica , f J scoperta che esistono numeri che , come il rap-
ne , sono derne dncommcruuiabili » . Li scopetta che il rap-
porro aureo è un numero irrazionale fu quindi * nei conrem -
porto aureo, si prolungano in defi tu torneine senza alcuna ri - po. scupcna de [ Hn commensura bii ir à. Nella Silloge dette
petizione o schema causò una vera cr é i Irlo* [ dica . Una leg - - dottrine pkagprkhe (dei 3(K> d.C circa ) il filosofo e storico
.
*

genda vuole che» abbagliati dalla stupe Facente novit à, i pita - Giani bitta disitiidei ire da nna nobile famiglia siriana , He -
gorici sacrificarono cento buoi per celebrarla » ma iJ racconto scrive la drammatica reazione a questa novit à:
appare poco credibile, vistn LJ rigide regime vegetariano del
la serra . Desidero sonolinearc fin d 'ora che moki di quest ]
- Dicono che EJ primo che divulg ò L natura delia oommensn
racconti sono semi leggendari , e le loro basi illiriche sono in - labilità c incorri men strabilila a chi non era degno di conc -
certe . La dui» della scoperta di quid numeri che non sono ne scerc tale teoria w attirò un iale dispreizo due non solo lo si
interi ni frazionari » cioè t « numeri irrazionali ” , non è nota band ì lidia vita in comune e dalie assiK.iazjuni fpimgoriehc - .
con precisione. Ciò nonostante, alcuni studiosi collocano ma fu costruita la SUA tomba » come se i ex affiliato si fosse po-
l'evento nel V setolo a C * un' ipotesi per io mene compati
* * - sto pi di biori dell *intera comunità dei Viventi.

bile con i racconti di cui si è detto È chiaro, comunque, che


t' idea dell'esistenza di simili numeri fu accolta dai pitagotLi Nella Lucra ni rs matematica specialistica . il simbolo consue-
ton gelidi: angoscia; ed è ve ri esimile che Libili . UH ? conside - to per indicare il rapporto amen e h lettera greca n / au » (T )
dal greco tomé, maglio* n «sezione** Ma nifi trizio dei XX se-
>
rata il segno di un imperfezione cosmica da tenere il pi ù pos
sitile segreta , colo il rmiemartco americano Mart Barr h.i introdotto IV
li Luto clic la sezione aurea non si possa esprimere per An * al posto di rau della lettera greci phi (|) , dalTinuialrdel
<>
mezzo di una frazione (cioè come un « numero razion ilm ) si . nome dei grande acuitone f idii, vissuto tra il 490 c il 430
:

gi ù fica semplicemente che è impossibile trovane due numet ì a, C. J capolavori di Fidia sotto considerati E 'Atbena Panhc -
liner : il LUI rapporto Lurrispiinda esattamente .il rapporto n d i Atene e lo ZEUA del tempio di Olimpia . Gli scino inub
delle lunghezze di /If < CJ? della Figura 2 Dal punir Ji vi - ire attribuite vaneic sculture del Partenone, sebbene sia pi ù
sta geometrico, trovare due numeri del genere significhereb - probabile che queste ultime siano opera dei suoi alliet i e as-
be trovare un segmento che, puniamo , sia contenuta usarla - sidenti Barr volle fendere omaggio allo scultore perche .-scr -

ii I?
l. i l t i l ÒV t S U I N A {'rvì httlù J k i
\ *
condo numerosi storici dell arre Hdia avevi spesso applica to ( La nascita della maiEmauca :d iempu di Fiatone) di
tri consciamente e con grande precisione, il rapporto aureo Frantoti Lassenc, o Storili drlLi inatemarisii di Carl B Bowr .
.
alle SUL opere ( una ics; che i suo luogo , «ri discussa con collocano Limi nascita rispettivimentt nel XVe nel XVI se -
un.i cena .unpit'z.zj ). Nel libro , user ò Le dell umiliai toni ^se - colo, Ma la realt à è diversa. Avendo esaminata cun cum fiM
zione aurei. - rapporto aureo* e « numero aureo* uimt .Muli -
nimi , essendo tutte usale con lo ' tesso significato ^ cglt scrit -
diluii sulfa r orncuiui* sono convinto the i nomi di ({> siano
^
molto pili recenti ; il p? ù antico sembra essere stato adoperilo
ti di mare mitico ricreativa, per la prima volta nel 1 S ^ r. dal matematico redesen Marno
or
A le uno J c t le m igl ì ì me n ri mare ma r iche dio grii te mpo, da Olirti ( fratello del pi ù mnn Georg Simon Ohm , che ha dato
Fitagura ed Luelide odia Grecia antica , passando, nd Me- il nome; a trn;t delle leggi deIFdertro magnetism a ) nella secon -
dioevo, per ri matematico Lmuardu da l isa t nel Rinasci ]
da edizione dei suo libro Dir ReiTIC tirmcntar Sfathcmmik
^

mento pei l astronomo Johannes Kcpjer, fino a protagonist


1
(La ma tematica dementare pura ) In ima non a piè di pagi
della scienza contemporanea tonic il fisico oxoniense Roger TU. Ohm scrisse; « Solitamente , questa divisione di una linea
Rer> rn >te, hanno prodigato tempo e riflessione a questo scm arbitraria ut due parli cosi lì atte- è chi amata “sezione aurea ”**
plitie rapporto e alle sue proprietà. Ma il rapporto aureo non Il modo di esprimersi ddltutore, comunque Suggerisce che
ha aJjfaxdn ai usuiti i m ilei natici . Biologi arriso , music bri , STO
) - egli non si considerasse Is in mentore della denominazione* il
nd , ardiircrri , psicologi, perfino mistici hanno indagato t di -
cu u$o era già ampiamente attestato, Tutt’al pi ù , il latro che
musso b sua inattesa presenza nei campi pi ù diversi . In effet - ^e li non parlale di «sezione aurea* nella prima edizione del
ti , dire ohe il rapporto aureo ha ispirato pensatori di tua? b dt - l'opera I Lisciti nel 1826) pu ò indiche che l ’espressione abbia
tiipltwpiii di qualunque aleni numero nella storia della mate
E natica pu ò non «sete affatto unesagera zinne.
guadagnato j>| 0 H> larii.à intorno agli anni Frenta ddFOrrocen
LO. MJ puri essere .«aia ori lizzata prima di allora, forse in am
-
Un irtipressioiianre lavoro di ricerca, svolto in parricolare biro non stretta mente matematico, F. sicuro, invece, che do -
dallo scrirtoree mai . in uicn canadese Rog,cr Herz-Fischlei le po IJ pubblicazione dd ili no rlt Ohm essa cominciò a com -
descritto nei suO Ottimo libro A Mdthrmenwi History oj the patire piuttosto spesso negli scrim in lingua tedesca sulla ma
Golden Number ) è Mj LO dedicato soltanto al li questione deb
i ungine dd nome sezione aurea». Visto l’entusiasmo che
tematica e la storia dell arte. Il suo ingresso nelFamliito cui
1

lumle allofono coincide forse con un articolo di stem a ili


-
*
.
E

questo rapporto ha su -^ itato fin dall'anrichiti) viene spoiiia - lames Sully; incluso nd IS ~ 5 rrtr | ] j. noni edizione deFiimr)
Tito immaginare che il suo nome ;tbbirt origini altrettanto re - r - fapatrùa hrhùntnai. Sully nferisct dell’ intercisante indagi
“ -
more Efli'i [ iva men re alcuni autorevoli libri di storia della ne speri montaie... realizzata da Fcdmcr [ imo dei pionieri deb
-
i n a ten i,i t n. A . come 7"Jv Ut ni? of hiatfvmarò v t ft the Ag? nf Piu I .L vL- ienzj psicologica nella Germania del XlX secolo] stilb

if . 17

I
I
* ii z i a n E AI wyf
IWJIÌV X hi rtttmm

presunra superiorità dt - ILi * "sej. june arnica in quinto propor * ii isosceli che formano le punte dei penta-
2J 0 HC visibile^ (gli capei TI ;ti Fediri cr saranno discussi nel gramma il rapporto iella Ningluma di
[

Capitolo 7J. 1 primi usi inglesi del termine «sezione aurea* in uno dei Liti con la hi se ( implicita] c ugua -
un connato matematico sembrano trovare nell ^irioolo inti- le alia sezione aurea: L618 . Qualcuno
-
tolato The GoLitn Section* scrino da E. Ackemmm c pubbli- obietterà c_lie ir : fondo qut-io fatto non
izaui ncl IB? *) dall ' American Mathematical Monthly ^ , riun- ha nulla di sorprendente . Visro che la de-
ch é ilei manuale del 1 R 98 Intrvdtuit&n te Mgf &r& dt \ noto in- finizione di rapporto aureo i di tipo geo-
segnante e saggista G Chrystal ( IR 51- 19H ). A semplice ti metri LEI. incontraliu m una figura gtt>-

mio di curiosità, vile ti pena di riferire che la sola definizio- metrica puh essere considerato namrale.
,

ne di «numero aureo» contenuta nelledizione dei 1900 del- Ma l 'esempio citato è solo Ea punti dell ' iceberg . Secondo
renddoptìdìii francese Nouveau Ismusse Illustri età. «Nume- !:t tradizione buddista, in uno ilei suoi sermoni Buddha non
ro usato per indicare ciascuno degli armi del ciclo lunare , li pronuncia una sola parola, limitandosi a mosrenne un fiore ai
riferimento è alb pnsiz ì iinc dj tiri anno solane entro il ciclo di presemi . Cosa significava il suo gesto? Quale insegnamento
diciannove anni dopo il quale le fasi lunari ricorrono aliestes si nasconde in mi finire? Li rosa , per esempio, è spesiti consi-
re fiate fi chiaro die le atcuab denominazioni del rapporto
, derata Lin simbolo ddlArmonia, ddFamore e de!la fragilità
aureo impiegarono più tempo poi entrate nella terminologia della bellezza, In La rvùgwne
marematica francese * dtiluiì mn, i! poeta indiami Ra-
Mi errasi nasconde dietro unte parole? Cosa rende cosi bindranath Tagore ( ISóL
meritevole di attenzione il ninnerò, o il rapporto, che esse 1941 } ha scritto; dii qualche
designano ? modri sen damn che attraverso
Il fascino del rapporto aureo dipende snpramitro dalla *ua una, rosa il linguaggio delTarn ti-
quasi Incredibile propensione a comparire dove meno lo si re Ila raggiunto i nostri cuori »,
aspetta- .Suppon limo di voler p ned sane
si prenda la comunissima mela - associato ( probabilmente il carine re quantitativo, geo-
in modo ingtusrificaro) all albero della conoscenza che il rai metrico dell ’aspetto armonioso
'

conto biblico collega al Peccato originale - c La si tagli da par- fli questo finn:. Dovremo in -

} [ .i pane : constateremo die i semi sono dispo-sri in modo da


L

formale una scella a cinque punte, u pentagono stellato o p&t -


tagramim I Higuja 3). Ebbene, iti ciascuno dei cinque iriaugo-
nangitutto procurarcene uno
ed esaminare la disposizione dei
petiii. ( urne descriverti nel Ca-
.

ri
1 «, -
M 71II ns % Li >: t
Prtiudia à hu

osservanoR proprio come il mnlluscn occupa a poco a poco Jo


pimin 5, il multato delTesa rne sarà che i petali della rosa su-
riri disporci srumdo una regola precisa; una regola basata sul
> IkpmiiML costruendo IJ sua successione di compir
3 ZJL1 [
^rimanti a spirale Scopriremo (nd Cap ì tolo SI th aridie Et
. è
rapporto aureo.
il regno animalr , dii non erniosa: le creduta delle conducie J àpirAic segue uno schema governar
Per quanto riguarda
he Ile £1ruttiate a spirale delle conchiglia costruite da quegli rii dal rapprnrn aureo .
inconsapevoli archireni che sunti i molluschi - LEI pai Scoia- Won occorre essere indirli ai misticismo dei numeri per
le quelli del genere NitUfì lvs a conchiglia concamerata (co-
prm are una cerca soggezione: di irnntc alla tendenza dei rjp -
me li NautilusFigura 'Si? l- o Shiva dannante degli portu aureo a comparin’ in sirnazioni c fenomeni jpptren -
indù ha in mano una conchiglia di questo tipo , considerata temente privi di qualunque collegamento. Inoltre, come ho
accennato all inizio del capitolo * il rapporto aureo puù esse-
uno degli stRimenti simholiei della Creazione, Le conchiglie
re scoperto non solo nd fenomeni naturali, mi JO molte
hanno anche spirito molli archiretti. Per esempio. I ameri -
cano Frank \ loyd Wriphi ha IU.SIULI il progtu.0 dd museo opere dell ' uumo , in mode particolare m campo ateistico. Per
Guggenheim di New York sulla srruriura del riamilo. Nel esempio, le dimensioni del quadra di Salvador 1 JJII Il Sa -
musco, i visitatori procedono scendendo una rampa a spini- cramento dtHUlttTiui Cena, del 1955 ( Figura 5) . ili’in circa

le, mentre li loro sensibilità estetica c sarin . mi dall arie die cm 26tì X 167 * sono in un rapporto inolio vicino J quello
aureo. Ma incoia più importante è l'enorme dodecaedro
( un snlido a dodici fàcce ognuna delle quali è tiri pentagono
regolare) che fluttua sopra la uvula e la circonda. Come sar à
Spiegare) nel Capitolo 4 , : poliedri regolari che (come il -JSI-
imi posano essere inscrirri in una sfera, e in particolare il
dodecaedro , sono itrettamenle legati al rapporto aureo, Fter-
dui ! y . i \ - ha scelto di dare taxiin riaajtn .d rapporto aureo nrl
sun quadro ? Li sua affier inazione che *1'cura ri stia dev ' essere

-
simmetrica è solo un inizio di lispusEa. Come spiegherò nel
C apilolo 7 , il rapporto aureo compare (o 'i: dice chi com- '

paia) nelle opere di molti altri artisti, architetti e progettisti ,


e perfino in molte celebri composizioni musicali. In genera -
le , d rapporto aureo è stato usato in alcune di quest? operi 1

Figuri 5 per aumentatile, per cosi dire , r efficar- ìa» (visiva o aculei -

10 Jl
-
1 ri 5 F J li fi N Vi A U U. L \ i lkdtCi
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ci ) . Una delle proprietà che contribuiscono alla riuscita oste- riche come A rapporto aureo hanno un ruolo cosi centrale ni
lira eli un 'opera è il suo essere sproporzionata* - I armonia ambiti che vanno dulie rcorir cosmologiche al comporta -
del rapporto qua mira rivo sia {Ielle par litri loro sia delle par mento dei mercati uncinarti La matematica ha uri esistenza
1

[ i col torto. I .a storia dell ' aire evidenzia dir nella lunga ri- mdipendeme dagli uomini che hanno scoperto/ invenLato J
certa di un canone sempre sfuggente , della ^ perfetta * pro - suoi principi ? L liniverso c di per se matematico ? Un inier -
porzione, cioè di una proporzione capace di infondere auto roga live che è anche alla base del noto aforisma del f ìsico bri -
mancamente a unop*rj h qualit à dello gradevnlma esieri - tannico sir fames jeans (. 1377- 1946) . die a uia vulta rie-
-
ca il rappor tu it LI reo è stato il candidato pi ù tenace . Per qua cheggia Planine: Din c un man mirice?
le ragione? In questo libro ho tentato di dare una risposta argomen-
Un esame pi ù attento degli esempi cirari, naturali c ani - tata ad alcune di queste domande attraverso FaiTa^cmanie
stiri , evidenzia che essi sollevano questioni a tre livelli di cre- srorb di 0 , Li storia* Talvolta ingarbugli ara , d ì questo rap-
sce nre profondità. Si varrebbe sajKiie in primo luogo: le pre ^ porto numerico attraversa i millenni e i «manenti , Ma è al -
suine apparizioni di < j> nella natura c nelle arti* dtare nella t rei tanto impor tame die «M sia imrecciata alia vita di moi -
letteratura, sono reali oscuro solo il frutto di abbagli ed er - ri uomini . Seguendola, visiteremo con E .i mente e la ftnrjsia
rori interpretativi ? E poi: è passibile spiegare la presenza di (p epoche m cui «scienziati » e ^matematico altro non erano che
(se tale presenza è reale) in. queste e altre circostanze? persane decise ad approfondire argomenti da LU ì si sentiva-
Secondariamente , se accettiamo , per esempio, la defini - no attrarre * incuriosire, Persone che spesso lavorarono e mo *

zione di nbelkraa & ibi Websteri UrvibridgfdDictionarymxxvz mono senza sapere- se i frutti dei loro sforza avrebbero cam
la qualità che fa apparire un oggetto in qualche modo pia - buio il modo di pensare delle hi aire generazioni , o sarebbe-
cenile o soddisfacente» , sorge l ’ interrogativo: la matematica ro scomparsi senza lasciare traccia .
ha una dimensione estetica ? E in tal caso , in cosa consiste? £ Ma prima di iniziare il viaggio dobbiamo acquistare fa
,

un interrogativo serio: come ha affermo TO una vnlra l ' archi - miliari ti coi numeri in genere t con il rapporto arimi in par -
teli o. matematico e ingegnere americano Richard Buckmin- rieLibre . Come nacque l’ idea di questo numero? Cosa spinse
-
ster fuller ( 1895 1983 b «Quando affronto un problema Jvudide a definire un modo di dividere una linea che è il suo
non penso mai alla bellma* penso a come risolverlo. Ma ter - esano equivalente noi ! ambilo geometrico? In ptk . be parole,
minino il la ro, so la soluzione alla quale sono giunto non i dobbiamo acquistare familiarità con IJ « matematica aurea *;
belili sono sicuro di essermi sbagliato - . Inline . h questione
, va questo scopo, effettueremo una breve esplorazione delle
pi ù profonda: cosa rende L mate marica cosi ponente e uni - remote origini della scienza dei numeri .

versale? Per quale ragione li matematica c le costanti nume-

22
é firwvgrammi

cerirem cute alcuni antropoidi hanno suggerito Jie I nume-


ri mnn apparsi nel conteso di riti i cui cerimoniali presiede-
vano -T intervento Ji varie persone in un ordine preciso. Se
CAPITOLO z vera* tak ipotesi rende pi ù plausibile il fatto che i numeri or-
dinili siano srari usati prima di quelli ordinali*
Suditi e pentagrammi È chiaro che un aumento di astrazione ancor pi ù signifi-
cativo fu necessarie per passare dall' attivit à pratica del con-
}

Nelta misura .n cui le leggi della materna cica ri- ca re allacomprensione del valore generale, concettuale, del
guardano Li reaitò , non .sono ferir e orila misura in numero. Così * se le prime nozioni numeriche possono esse-
cui suno ceree , nun riguardano la reaJii. re itale legate soprattutto a confronti con un valore imme-
A L D C K T E I N S T E H N ( :r É 7 ? n i f j) -
diato di sopmwivenTa devo dif èndermi da toilupo o da un

Scorgo un certo ordine nell universo e Li


^
[ ] uieii .i ::ii
branco di lupi ? [ intuizione che « due mani» t " due notti
-
fossero entrambe manifestazioni deli.' .' ìLCìJìO numero dut-
--
ea A , n modo di renderlo visibile. probabilmente richiese qualche alito secolo per essere pa -
MAI SARTO* ( igii - ippy ) droneggiata definitivamente. Un simile progresso
uno spostamento dell .menzione £ dello sforzo imdlettujte
implicò

Nessuno sa esattamente quando l ’uomo abbia LIIIIIhit imo a dal distinguere al cogliere somiglianze e corrispondenze *

contare , cioè a definire uni pluralità dal punto di vista della Molte lingue contengono vestii!. dell’arcaica separazione tra
quantità Non sappiamo nemmeno con sicurezza sc i nume
*
il semplice comare e \ idea astratta di numero. Po esempio ,
nelle isole Figi h parola usata per indicare ^ dieci noci di coc -
ri come caute , «due»* ture*.. fi numeri «cardinali +) siano ve-
*

nuti prima odopo i numeri come « primo», «secondo* , « ter


Y. fto “ f i numeri «ordinali*). 1 numeri cardinali si li untano a
»
- - -
co è « koEo \ quella usata per " dieci banche^ è «boUrc In mo-
do simile , ira i inundc della Nuova Guinea > 1 ubanti parole di -
dercr minare una pluralità ili orerei , per esempio un gruppo verse pt. r incendere dm nomini , due donne e due persone di
di bambini. D’altra parte , i numeri ordinali specificano V or - sesso opposto. Perfino ncllmglese moderno resti qualche
traccia di questa forma mentii ! si può dire w.'kt uf OXt
dine, la successione degli elementi di u y gruppo , come i gior ìD»
ni di un mese ri le poltroni d ì uni fila in mi teatro. iniy :i . - *
( una coppia , letteralmente *tm giogo* di buoi ) , ma nessuna
nenie, si è immaginato che l'atto del contare fosse nato per -
persona normale direbbe ita yoke of dogs r fun giogo di cani }.
rispondere a bandi esigenze della vita quotidiana, e che dt Non c c dubbin che i! lami di avere line mam. piedi, ocelli,
conseguenza ì numeri cardinali fossero i pi ù antichi. Ma n> mamme Ile eccetera abbia aiutato gli esseri umani a intuire la

24 25
L A S t S t H l H Z A L, f t R A

futura generale del numcrei due. Anche in que& EO caso , però, mendo tutti gli altri mirrici i con b parola rhr significa «mol -
dev essere occorso dd tempo per «rendere questa nozione nu- ti " , Si constatò miche che h ma br parte di queste popola-
merica agli nggrtr ì nini identici come, per esempio, ai due pi ù ^
zioni tendeva 3 raggruppare gli oggetti ili coppie , invece di
luminosi coqh celesti, il Side c b Luna, Tutto induce a credere' , contarli uno per uno .

in ojpii uio, che dapprima fu riconosciim 1 J differenza tra Una doniinda interessante fc come mai il lessico adopt:a
-
n inoii e chio . piu quella tra « diieu e ' moki * Questa condii' to in questo e altri sistemi di calcolo è giunto siino a quat -
ninne è basata sui risultiti ci snidi mudimi nel XIX secolo tra tro* e si £ fermato, pui essendo già giunto a esprimere il 3 e
popukduni editisumerite poco esposte al filone principal del- il 1- tramite cor» binazioni di ] c 2 Ì Una spiegazione suggti L
la «civiltà*, c siitic differenze Jin wsuchc nei termini usati per
^ sur che ciò pressa semplicemente rispecchiare il fatto che ab -
numeri diversi in epoca sìa antica die moderna. biamo cinque ilila in posizione simile per ciascuna mano.
Un'aJcra, pi ù sottile ipotesi propone che U spiegazione stia in
Ire : una folla un l ì mite lisi re logico delia percezione visiva dell ’ uomo. Mol
ti studi indicano i; he il nummi pi ù grande che riusciamo a
-
Il primo indizio del fatto die i numeri madori di 2 furono riconoscere a colpo d 'occhio» amza cantari , tende a collocar -
-
un tempo trattare cnmc multi * riialc j cinque rmllenni or so- si tra 4 e 5 Moiri di noi ricordano che nel film Rnìn Man
iiu. Nella lingua di Sumer, in Mesopotamia, il nome dd nu Dusrin Hodman recita b pine di un snggerto autistico con
i*
mero 3, *es" , ^1 vivi anche da contrassegno del plurale (come un inconsueta ( e alquanto esagerata rispetto die situazioni
il suffisso ns» in inglese). In modo analogo , studi etnografici reali ) capacità d ì riconoscimento , e di memo rizza zi re ree , dii
condotti nel I LXl sugli indigeni delie isole drJJo stretto di For-
^ numeri ,, 1 ~: una scena del film , lutti gli stuzzicadenti di urta
res, tra rAustralia e la Fapua Nuova Guinea, fi velarono che gli scatola .si sparpagliano sul pavimentai e all ' immaginàrio sos-
indigeni usavano un sistema ruiiu come « computo del 2» Es- . petti! . uirisricre è possibile capire con un solo sguardo che Mi -
si utilizzavano le parole « urapun* per uno*, ^oknsan pet / , no 140 - Natuià lmeiiie, b stragrande maggioranza delle per -
-
due ** , e poi combinazioni come okoia -urapLm - per « rre*, o sone min è in grido di fari : nulla di irmilt . Lo sa bene ehi si
-
’ oloosa okiMai* |HT nquattra ». IVi numeri rnaggruri di d essi è rrrevaco a dover calcolare una votazione in un gru pi nr un
usavano b parola uras ^ ossia « moki*. Sistemi di numendatu - pt> numeroso, 1 pi imi quali ni voti .sr possono indicane con
ra quasi identici furono scoperti m popolazioni indigene dal un piccolo segno ve ir ic,i le ; ma al quinto voto il grappo di se-
Brasile ; i botocudosj al Sudafrica :,fi zul ù ). iVt «empio, gli gni viene ^ehfnsow con un quinto trattino diagonale sovrap -
- - -
al à uda australi ani usavano Tì inci per ; uni >* , rara » \H:I due ** ,
« rara mi ninni * per atif e ’ tara ma rara * per ^ quattro** , espri
“ ' -
posto ai precedenti, semplicemente per la difficoltà nel pcr -
cepire a colpo d’occhio un numero di trattini maggiore di

16 27
IL A SI Z I ON F à Li ft H Hi
.Wtm r f ùemmjrrmmì
quatrio . Questo sistema è noto nei puh inglesi { dove c usato k frazioni Pér esempio, in sbraito c è una forma speciale rii
.
dal harista per coi ]uri le bidè ordinare ) come cancello i
1

plurale per i nomi di duine Yuppie d ì oggetti identici { ma -


Cinque sbarre* . Cu ri osi menre, un caperiniento d&ci itco dal - ni» piedi ...) e di ugge tri formar! < ii parti quasi o perfetta-
lo storico di- llj matematica Tobias D.inrvig ( I 884- 1956} ne-
,

mente , identiche { panialoni , occhiali forbici ...) , diversa JaJ


.
gli anni Ir tuia (nel suo bellissimo J { HHtitetVL fsngtui m drl
.

li nimbi ) suggerisce che anche gj ì uccelli siano in grado di ^ pin rale comune Mentre d tipico plurale termina in tim * nei
.

nomi di genere maschile, e in «oi * nei numi di genere fem-


riconoscere c distinguere fino a quartn > oggetti raggnippali . minile , il plurale degli oggetti normalmente doppi lurma-
Questa la descrizione di Danuig; r ì di due patri molto simili lermiiu in «ayim . Analoghi fe-
nomeni grammaticali s\ riscontrano nella lingua finlandese
Un possidente era decido a sparare a un corvo che aveva preso ed esistevano ( tino a] Medioevo) in quella ceca. Alterna pi ù
dimora in una rene situala nella sua ptoprieù. Pi ù voinc: JVCVJ importante £ che il passaggio alle frazioni, che richiedono in -
cerearo di ««prendere Incacilo, ina invano: :ipptnu si accorge- dubbiamente una maggiore familiarità coi numeri , b canute
va ddl avvicinarsi ddl uomo , il corvo abbandonava il nido. Da rÌ 7jaio da un acce rimira differenziazione linguistica , uhc va
iLUI albero luntanu aspettava guardinga clic l intruso lasciasse k

al d ] li del numero 2 Nelle lingue indoeuropee, tanche in
,

torre , dopodich é cornava nel nido. Un bd gjomu . il pussiden-


alcune lingue che non rientrano iti questa famiglia (come
tc decisedi ricorrere a uno stratagemma , Due uomini enrraio-
l' ungherese e l ’ebraico), i nomi di frazioni come un terzo
no nella torre , poi uno ilici e s; albtiidjrò mentre labro restò
jlE’ interno. Ma il volatile non si iasciò ingannare resittaul MIO
0 / 3) , un quinto ( 1 / 5 ) eccetera derivano di solito da quelli
dei numeri ( ire. cinque. . . ) dei quali le frinirmi stesse sono il
albero finché il fecondo uomo non hJ ascilo A sua volta l .’e- ,

reciproco In iihrnioo, per esempio, « tre »» ti dice shalosh*, r


.

.spcrimenm fu ripctutu i giorni segue ni con due. tre e quattro


"
,

omini , sempre senza successo. Infine! ferrano mandati cinque


,
-
+un cereo» S Ì dice « shltih * In ungherese , tre» si dice *h.V
root " , un terzo # JI dice « hamiad
#
Diverso li caso di « un
#,

uomini: come in precedent , rutti eniraroma nella rnrreT e uno mezzo - il cui nome non è collegato al reciproco *due*. Per
vi restò mentre gli altri quattro uscivano e si allori La navar io. fu
esempio m romeno «due» si dice 'doi * , mezzo» si dice -\\i -
, j

allori che il corvo perv il conto. Incapace di dbiunguerc ira maic » ; J ]ì ebraico - duo si dice ushrayim » , ' jnecà si dice -
quattro e cinque, fece subito ritorno Jla mammone,
-
ttheizii» ; in ungherese *due* è * kmò* , « metà » è feb . Si ten -
de a Spiegare questa different con l ipotesi che men Tre il

Moiri indizi suggeriscono che ì iniziale sistema di calcolo se- concedo di 'miet à " fu compiesti abbastanza presto , la no; io -
guisse li filosofia dell uno, due moiri * . Gli indivi proven -
. .
ne c comprensione di altri numeri frazionaci in qinmo reci -
gono dalle differenze era le lingue IldE 'espj imerf il plurale e proci di numeri interi (cioè nella forma « uno fratto .. . *) pro

28
29
-
LA S E U O T' H ^ur *
.ViiJTirr f ptntagi-JJhmi

babilmente inizi ò la sua evoluzione dop^ if superamento del- Un reperto che ha suggerito multe ipotesi è il cosiddetto
Kossn di Ishafigo » . ttcuptralo dall areh lago
la barrici! « tic: una FoLifr .
^ Jean de Hehizc-
] irt vicino il conine tra Uganda e Zaire fi iguut 6 ). Questa
im-
Contando le mie innumeri dira pugnatura di urendile ricavata da un OSMJ. datata intorno al
9000 a.G , mostra tre Ole di tacche, riunite nei seguenti grup-
Ancor prima che i sistemi di calcolo si frissero davvero evolu- pi : 9 , 19, 21* 31; 19, 17. 13, Ih 7, 5> 5, 10, fi 4, 6, 3- IJ ,

ti . gli uomini ebbero bisogno d; esprimere idei ine quantità. i somma da numeri delle prime due tàglie è, in entrambi i Casi ,
piu antichi reperti archeologici che si ritiene siano associati a 60, ri reosra reità che ha mdutiu alcuni a ipotizzare che ssi sia-
calcoli dr qualche tipo consistono in osoa die presentano inci- no l 'annotazione delle fa v Innari in due mesi lunari (w nw
.

sioni po$w a intervalli regolari . La più antica che risale a cu Od


>
escludere che aln mt incisioni possano casone scare cancellate
. .

trentacinquemil . i armi prima di Cristo, s un frammento di te- dallo rem riga, in cui Ostessa scirmn.i si ferma a 43). Sol Ì ù sta- .

te proposte audit inrerprerazionF multo pi ù complicale fe \ pe -


more di babbuino scoperto in una grotta dei molili Lemhedo,
ni Africa , l . -f tnci .sioni sull osso somo vietiti nove.. Un altro aria-
culatne}. Per esempio. (Ul fatiti chelasettinda fila ( 19, 17 . 13,
logo ‘icgistm* . un osso di lupo con cunquantadtfque incisio l i ) contiene una sequenza decrescerne di numeri primi ( LIIK:
ni ( venticinque in una serie t Trents in un jfrra , le prime i iu - di immoti divisibili nulo per se sressi e per I ) , e che la prima ri -
nì w in gruppi di cinque ) hi rinvenuto dalfardicnlogo Karri ga ( 9 , 19, 21, II ] contiene solo numeri che differiscono a]
Abitati nel 1937 a Dolné Votonice, in Cecoslovacchia , e si massimo di un unit à da IO e da 20. do Htinzdin conclude die
ri rime che risalga alfAurign ariana una cultura paleolitica dif- gli abitanti di hhuugu ,, nove millenni prima di Cristo, cono-
fusasi circa trenta millenni prima di Cristo i ; rnsgruppameli
,
scevano Lariemetici elementare e perfino IVsisrrnxa dei nu-
to £ emqMe - in particolare. suggerisce it concetto di «hase^ che meri primi , È forse superfl uo aggiungere che molti studiosi
disoitrnb tra poco. Lo scopo delie incisioni non è noto; uni considerano troppi an lira questi potcsi
delle ipotesi avnratc è che corrispondi no ad animali uccisi d J ;i NRA i
uno o pm cacciatori * II raggnippa incuto pu ò atwer JMtro la njin - l «W IWnN
|
" rayna
^iuiii 7Tì WS
T

7Ì nnc di semplificare il compuro. permci ì cndo di coniare solo


is Iì u FU A 3
le cinquine e un eventuale ultimo gruppo incompleto. Ossa
incisa ùmili a queste* risalenti al Modale; li ano* I ultima ad - . - wjri
m I u
tura dici Paleolitico superiore ( eira quindici millenni prima di " ih
'
•9

1 ò & 4 J K1U J
Cristo) . sono stare rinvenuto su in Francia da nella grotta di 6

Lek ima* ndU Repubblica C ^ca ’ f igum 6

M
9, A tlSrOHI AURM

li Medio Oriente ha prudono un aJrro interessante sistema parole di mu 9 in gira , c con esse un numero potenzialmente
di vcritiura numerica, nel periodo compreso ira il IX e il 1J illimitato di pension cosi gJj uomini a misero JIL ricerca di
millennio a.C in localit à comprese, da nord a sud, tra 1 A - UH sistemi the permettesse di caratterizzare qualunque nu -
natolja e il Sudan , gli archeologi hanno scoperto mucchi dj mero attraverso 1.3 enmhi nazione di una quantit à l ì mirata di
picculi oggetti di argilla di varia forma , simili a gincattoli. segni* A sua volta , ci ò doleva condurr* alla nozione di « ba -
Sono a forma di disco , cono, cilindro , piramide, inumali di se*, cioè all ’ idea tilt L numeri putnM'io csscir ordinari gerar -
va : io genere eccetera . U i farther Ioga delTl ' orversiià di Au chica me me, «rondo cerne unici fi nostro sistema di nume -
sdii , io Texas, Denise Schmandi-Besseral* che ha snidiate razione ha per base il numero 10 . tei è cosi familiare die di
questi oggetti net tardi anni Settanta, ha proposto un aria
'
- pi imo acchito pu ò iombrare .strani i che ai tri numeri possano
sanante teoria. Secando Sei , gli oggetti di sigilla fungevano essere smi , e siano* usaci allo stesso line.
da contrassegni pittografici nelle fiere, dove erano usati per Liumizione posta a fondamento del sistema decimale £
con rare gli oggetti da essa simbolizzati .. Losì, UIIA piccoli sfe - molto sciupi Lee, anche se giungervi richiese una lunga evo -
ra Ji sigilla poteva rappresentate lina certa quaniiià di gra - luzione culturale Noi rappresentiamo i numeri in modo
no, mi cilindrO un capo di bestiame eccetera . In rjl mndo i tale che dieci unità di un livello coni spendono J un 'unit à
.
preistorici mercanti mediorieniali potevano nell' ipotesi del - del livellu immediatamente supcriore della gerarchia: dieci
-
la Schmandt flessemi , lentie la cor ubi lira dei loro affari uirit à ' corrispondono a una «decina », dieci « decine a un
i

seni [ i licci il ente allineando ì contrassegni cor ri spandenti ulle centinaio» dicci «centinaia* i un « m ì gliaiu »! e coni via .
,

merci da vendere o acquistale . Anche i numi dei numeri c Li disposizione delle cifre ri -
Quali che fossero i simboli usiti pet ì -
ieri magoni specchiano questo raggruppamento gerarchico. Pei esem -
su ossa. contrassegni d ' argilla, nodi su cordicelle ( chiamati pio , quando scriviamo « 5*, sebbene h stessa cifra com
^ -
« quipu* dagli iuta, che usavano questo sistema di calcolo)* o > -
paia tre VII Ite. essa ha un significato diverso in ciascun ca -
semplicemente le dita delle mani tra inevitabile die nel
, so. La prima cifra da destra a sinistra rappresenta cinque
cor ,ai de Ih stori a gli uomini lusserò posti di fronte alla sfida
- unit à , la seconda cinque decine, o cinque volte dicci , la ter -
di rappresentare t manipolare numeri di notevole grandezza , za cinque Limonaia n cinque wire il quadrato di died -
Pb questo nessun sistema di cakofo basato sul principio di Questi imporrante regola basata sul posto occupato da cia -
introdurre un nome o un simbolo nuovo per Ogni nuovo nu - -
scuna cifra, Ci S Ì* ftrffiii di reumi radumepfisi£ivnalit fu scoper
mero ha potuto sopravvivere inddinjlament*. Proprio come ta inizialmente dal babilonesi ( che usavano . unii base non
le lettere dell 'alfabeto , pur rappresentando un n unici ti rela il 1 ( J ma il 60. come sarà spiegalo A suo tempo) intorno al
ri viminate modesto di caratteri, barrano a formare tutte k Il millennio a.Ci., e reinventata nel Lumi ili altri due mil -
32 33
LA I I I I C N » AUBIA Sami r

lentie e mezzo dai cinesi , poi dai maya dell America centra - Ci sono pochi dubbi sull eventualit à che la quasi uni ver -
le e infine dagli indiani d'Asia, sale preferenza per Ea basi 10 derivi dilla semplice circosui)
Tri le lingue indoeuropee d sanscrito , originario dell India m di avere dieci dita , Questa ipotesi era già stata avinuu da
'

smenmorule, £ quella usata in alcuni dei documenti pi ù an- Aristotele ( 584 322 s . C ) . quando, irci Prublrmata, si chie -
' ,

tichi Li particolare quanto delle antiche scritture indù, tut -


, , de ; « Perditi lutii gii uomini, sia barbari che greci , contano fi -
te contraddistì nte dalla parola ird 4 (conoscenza ) nel ruolo ,
* no a dieci e non fino a qualche aitici numero ?* . Infarti . LO
risalgono il V secolo a . t - I numeri da 1 a 10 hanno in san non sembra esseie di pel se superiore, arac base a un altro
,

seri to nomi diversi : tk:t , dvau, myas, eatvuras panca, ftfj, utp-
, numero qualsiasi - per esempio 13 In teoria, SE porrebbe
.

ici usi tin. nana, dola, I nomidci numeri da i 5 a 19 consisto- perfino sostenere che essendo L 3 un numero primo*, cioè
no nella semplice combi nazione di uno dei nomi elencati con divisibile solo per se stt-sso t pei 1 , esso sia preferibile perché
quello dd numero 1 0 - <- osi . in sanscrito I 5 t panca -divà&, 19 in un sistema d E numerammo e he lo avesse per base , la mag -
è ngpu -daitZi eccetera. Come s\ vede , la situazione è abh> gior partr delle frazioni non sarebbe riducibile . Mentre in un
$canlà simile a quella deiriraliano, i cui numerali «quindici * sistema decimale» 3ti / LlH) può anche essere espresso mmr
e «diciannove* sono anchessr composti da una parrc ricavata Ì S/ W e 9 /25 , simili rapprcscruazirmi multiple non esiste -
rispet livamcmc LJJ ^cint [ ue - e itoven e da una parte ricada-
. rai he m in un sistema basito su un numero come 13 . Co-
li da «dieci* Nella pi ù diffusa lingua indoeuropea , fingici , munque, Ea base IO ha prevalso, essendo ledimi dita sempre
mentre fifteen wwfttri sono costruir * come In italiano , un visibili a tut ù : e mmode da usare In alcune lingue malesi -
*
po diverso c il casti di «undici " { Atteri ) c «dediti *' (rwWtVl , ptil inaiane, l . t parola che lignifica * maw . Urna, designa an -
Eleven deriva da m (uno) e Ufi irli, cioc rimastoT o resto) ,
twelve dìi Uve (due) e lift In altre pinole , 1 nomi inglesi di i I
-
che il numero 5 Questo Mellifica fu rie che lutee le civi Irà
hanno scelto IO per base? IJ risposta c .moi .-
e 12 significano all incile;! " imo di lesto dopo dieci - e "due Delle alrre basi usare da qualche popolazione og i o in
.

di resto dopo dieci ». DÌ nuovo in niodn anaiu o all il aliano ^


passato , la pi ù comune è 20 hd qual caso si parla d ì « base

- ^
, ,

i numi sanscriti delle decine ( meting trenta* eccetera ) rin- vigesnnale*. In questa sistema di numerazione, un tempo
viano al numeri ] , da I a 9 , cortbpoudente afe decine da ‘li - popola JT in ampie zone del l ' Europa occidentale » i i aggi up-
gnificare: cosi s o f f i t t i0) rinvia a fa£ (6) come «sessanta * rin - pimenti numerici hanno un numero ili elementi doppici ri -
via a fisci * . In geoerale> le terminologie numeriche ddk lin- spetti! al sistemi decimale. Quasi eenamenre l i scelta di que-
gue indoeuropee soni] costruite lutee in modo simile , I d £ sio sistema proviene dalla combinazione deliedita delle ma -

chiaro che i popoli che parlano , n parlavano, queste lingue ni c dcr piedi per formare una base più ampia . Ver esempio ,

adottarono la base 10 per i lord sistemi di numerazione. il popolo irtuii ( eschimesi } designa il numero 20 con una fra -

ì <i 35
5«?ITI f jpf magramm;
I A A E t L cì N È. A U H A
mero che significa 40 , è una combinazione c. li m'r, che ligni -
se il ì significato è indie "im uomo è completo Molte
LU fica 20 . e wrw, che significa 2 .
lingue moderne recano tracce del sistema vigesimaie. In hi «frema sinresi* e usnndo : nostri rimbolf numcrid . il si -
francese, £0 ri dice qtmtTT - vingii . cioè .quattro venti*, od è sterna ses-sagesi m rie funzioni cosi: 33 "), che nei sistema tlffi -
anche esistita la tórma «arcaica six-vingti , o risei venti * . Un mal C equi vaie i cioqut con tinaia, rinqi JC deci ni" e c i FI q uè un ità,
esempio ancora piti peculiare è Fornito dall ospedale pangL corrisponde in questo risiema A 5 X (tìO ) 3 + 5 K (613 ) + 5, ov -
'

no del XIII wcolo chiamalo " LÒpital de Quinze- Vingts - vero I È . J05 nella numerazione dea male.
(Ospedale dei qui lìdie i - venri ) pc -rchJ destinato in origine jd Molte speciilizuni seno sture intorno rih logica e alle
accogliere veterani ciechi . In modo analogo , ut ir -
trecento circostanze: che indussero i sumeri ad adottare l ' Inconsueta
landese dtiii -hcud, che viene da dii fiche. ovvero
4 !) si ilice base 60, Alcune chiamano m causa le particolari proprietà
.. due volle venti » . E in danese, i numeri GG e HU { iTtftndttyiv matemjttcho di questo numero, cFw è il primo per esempio .
*
c finttukiyiv. rispettivamente abbreviati in trac fin) sigtiifi- a essere divisibile per L, 2* 3 , 4 , 5 < & Altre teorie tentano dr
cario letteralmente tre -
vcuu e " quattro venti * . collegAte i 00 a concetti come il numero tic mesi u di giorni
'
Ih le basi adottate mLl [ an richi ri - o in qualunque Altro IEI un armo ( ia rotonda lido a 3ri0) , Siipmrutro per mezzo di
periodo, a dire il veto quella che piu incuriosisce c G0, il oombinazioni dei numeri 5 c 6 Mollo di recente riuso
fondamento dd sistema sessagesimale. Questo ristaila tu gnanrc di matematica e saggista francese Georges Ifrali hi
^
uiilr/jiaco dai sumeri , che diedero vita in Mesopotamia ;i una sostenuto» nel suo bellissimo Storia Iì IH W // dèi numeri.
'

di lle prime civiltà . Pur risalendo al IV millennio a.C. que del 1994 . che la sedia del numero tìO può essere soie j la cun -
sto sistema è soprawiffluiu fino at nostri giorni nel modo in ‘«'guenjj della mescolanza di due popolazioni immigrare ,
cui rappresemi amo ìc ore, i minuti e i secondi , 0 in cui la cir- una delle quali usava E.i base 3 , Fa lira h base 12 . Li base 3
conGerenza e divisa in 3òÙ gradi , e i gradi in minuti t secon - rimanda chiaramente alle d ì » di dttoma mano, e tracce di
di . Come biisc rii un sistema numerico* 60 è piurrosixi gra- tale ristorna sotto tuttora reperibili in alcuni idiomi * e t i m i 3

voso pei La memoria , richiedendo* in linea di principio un L


ita i khmer delia Cambogia e , in modo pi ù marcato , tra i sa -
nome o un simbolo unico per curri 1 numeri da 1 a 6U. Con - raven del Su dame ri ca [ \ baw 12 della quale esistono an -
sci di qucsrs difficoltà, i ionici i ricorsero a uno stratagemma cor oggi molte rr iLLc tra cui il cisterna britannico tir peri e
. .

per facili tane t'apprendi mento dn vocaboli numerici - inseri - misure , è forse derivata dalle areico lazi on i delle ultime qua:
tono 10 come « rappa intermedia* . I . introduzione del IO

tro dira Ih prima , il pollice si esclude perche adoperata per
,

permise loro di indicare i numeri da i a 10 tramite vocaboli contare) .


radicalmente diverii l ’uno dall 'altro, e quelli da 10 a 60 fra- Pei inciso , strane Exisi sono compunse neri posti pi ù curio-
min' vocaboli composti. Per esempio nìxmm. il vocabolo su -
37
3*
ij -
$ F- 7 l l l N E A ti S I A SJUHETJ r f

sa. In Alter uri pota dt!L? mrraviglitt per rassicurarsi sull .i della natiira di Brilline , Gli stessi manoscritti contengono
propria capacità di capire quello cKc le sta accaderndo, Li pnv- espressioni non lontane da ima vera e propri , t «religione del
tagoaista dichiara: «Voglio vedere s£ so ancor ? Jc cow che Sa- .
.numero * (come ri unga vira ni [ numero ] uno) In modo

perti LiiLJ volta. Vediamo; quattro per cinque hi dodici , t analogo* un edehn detto di Pitagora ( la cui vita t le cui r >po
re saranno descritte pi ù avanti in questo capimlol sostiene
quattro per sei fa tredici , e quattro per serri h „ , Santu Cie-
kd Di questo passo non arriver ò EILJI a venti!» Nelle sue Fio- . .
che tutto è .' Labilit à secondo il numero » , Questo atteggia-
re .il teso commentato di Carroll [ AkcefLnub Carroll ) , il La mento portò da un lato a importanti sviluppi della reo ria
moso saggista ed caperlo di matematica ricrear :va Martin matematica , dall .diro alla nascila dclJa numerologia, un in
1

Gardner prepone un’dcgante spiegazione dede stravaganti siane di dottrine seconda Ec pul ì ogni aspetto deli universo

-
[

*ta belline della proiJtgoniiir.t A ELIO parere* basta ipotizzare


può essere ricondotto ai numeri c alle Jmu idiusincrasie Per
che Alice sria usando una base diversa da IO Per esempio* in i cultori di quelle dottrine, i numeri mino realt à fondimeli
un sistemaceli ba ^e Jft , il numero „ 0 , prodotto di 4 e ri tali , colmi di significati simbolici provenienti dalla relazione
scriverebbe 12 , cioè una «d ìeionina ^ pi ù 2 . Il fatto che Char - ira gli dei c teatnvi ù mirane. Inoltre, quasi nruiii ] numero

1« Dodgson (il vero nomc di Lewis Carrol ì) sia scatn docen - menzionato nei libri saui e mai scatti considerano irritevan
te di matematica a Offrirò aggiunge plausibilit à d sugger ì- re. Aitane forme di numerologia hanno coinvolto mitre na -
mento di Mafdncr. zioni . Per esempio* intorno al 124Q ì LIISTIANI c gli ebrei del
. -
-
1 l 'Jirop r occidentale erano in attesa di un n messia daiLO
Numeri e dei -
nenie, perché si d.n a il oso che il E 24(J dell era erisci ina cor
rispondesse all anno iOLKJ del cui -. E idillio ebraico, Prima di
1

Indi pende ii temente dalia base adottata, il prima ripa <1J nu - liquidare simili episodi conte ingenuit à romantiche di epo -
meri che fu utilizzai» r , ; n qualche misura , studiato dalle an - che lenitane. cerchiamo di non dimcnticare le stramberie che
tiche civilt à è quello dei numeri interi o naturati. Si LE atta dei liimna acervinpagliato il congedo dall ultimo millennio,
familiari 1 , 2 , 3* 4... Appena gli uomini ebbero assimilalo IJ SpccEafj versioni della numerologia sono la gema tria depli
lotot ìisitnia anche in quanta entit à astrane, non pausò mol - ebrei ( un nome verosimilmente ricavavo da mimeiu peonie -
to tempo prima che cominciassero ad attriti ut te a quest ] nu - -
i .i ita - in greco] e i suoi analoghi inusulmami c greco noti
*
meri , e in particolare ai pi imi della serie proprietà partico-
,
-
rispettivamente’ coinè biiub al-jum/a ( «calcolo def totale ) t
laii . Dalla Greà a all' India, ai primi numeri naturali furono isopufia (da ùus, « ugjuie» , e pstpki&in, «contire»). Inquisii
an ribui ti speciali caratteri stiche e pareri . Secondo alcuni an - siatemi , determinati numeri sono assegnati :i ciascuna lette-
tichi resti indiani i numeri sono quasi divini , o '‘partecipi ra dell 'alfabeto (ebraico, mho, greco o latino nei casi pi ù co-

3S 3v
l. A AllHC
^ inatti e pritm/ rtì ntnt

munì). Sommando i valori ddk lertcn:contenute, è poi pos-


sibile assodare numeri a parole e a intere frisi. La armarti a
- m^ U LX -
+ 0+5 \
100, = 5 ) riunirne 500 + I + 100
5 + 5 = 666 Questi risultati. henchi* imprssio-
In parrioolarmentL’ popolare in un eterna di misticismo ninti, ntm son privi di forzature; pet riempia , l i versione
*
ebraico in auge soprattutto tra i secoli XIII e XVIII. noto co - ebraica della parola Criare umettc una hirers di valore 10
me Cabala, Gli ebrei eruditi talvolta stupivano i loro inter - I. I.LIIJ I grafia più comune.

locutori sciorinando per viri minuti uni serie di numeri ap - Vale la pena riferire la scoperta” di una relazione fdc-
parentemente visuali, che ripetevano dopo qualche tempj JCntU nel n Inumai ol Recreational Malliematica») tra anu -
senza errali. Questo spettacolare risultar era ottenuto tra- mero della Itesria * e rapporto aureo. Con una calcolatrice
*
duce rido un passo delle Scritture, conosciuto a memoria, col tcicncif ìca tascabile , si usino le funzioni trigono metriche se-
metodo delta gema tri a. no c coseno per calcolare [sin 666n + cnsf 6 x ó X 6)°J: dir-
Una delle più note credenze numerologiche è quella che ute 666, premer ? il tasto |sln] e salvate il primo addendo;

riguarda il 666 , il «numero della Bestia ». A sua volta* la Be - fw > i digitare X 6 x 6). premete il tasto [ CCKS ] C aggiun -
stia è per lo più considerata tin sinonimo dell'Anticristo. In gete il risultato a quello che avete salvata II numero ottenu -
Apocalisse 13.18 si legge: - Qui sta U sapienza Chi h .i intel- to £ una buona approssimazione del negativo di t , I :. già che

ligenza. calco Et ili numero della bestia: essa rappresenta un damo in argomento, sembra che l ' ex presidente degli Stari
nome d' uomo. L tal cifra seiieenrosessantasci*. * Cinti Ronald Rcjgan abbia cambiato il proprio indirizzo Ol-
L j [ rane - rappresenta un nome d' vKJOQO» ha incentivato iibirmano per evirare ì E 666; e 666 era la. combinazione del-
molti retitilt ivi da pane d ì mistici cristiani di individuare fi - la misteriosa borsa portadocumenti in Pulp Piai fin [ li Quen-
gure storiche i cui nomi dessero p? F risultato , tramite la ge tin { arammo.
mutria ti l inopsefia, 666 . Ira i personaggi scelti per quei ct_-u - Una (unte evidente ddl'atteggiamento mistico verso i nu-
u r i v ì ricordiamo Nerone («NeroCaesar - ) e l' imperatore I >io- meri interi è il manifestarsi di tali numeri nella struttura cor-
douiiio. entrambi persecutori del msrianesimo. La ebraico , : «, n v.i di uomini e animali , c nel cosmo in generale, come gi à
Nero Caesar ri scriveva , da dritti J sinistra, ""* ^P e In V più antiche culture avevano constarato. Non solo la sim-
somma dei valori numerici deile lettere secondo la gematria metria imprime li marchio dei 2 un po’ ovunque nel nostro
{ da destra a smistra 5Q, 200 , 6 . 50 , 100, 60 , 200 ) è in effetti corpo (occhi, mani, narici, piedi, orecchi eccetera} , ma due
*
6C>6t . An:ilr>gnmenren estraendo da DIOC- t LS AVf , VS" . VS sono i cessi, due i corpi celesti più luminosi (il Soie e la Lu -
solo le lettene che sono anche deirimbuli numerici l tini > 1 >
* mi ) , e cosi via. Inoltre, il trascorrere soggetti del tempo è
vpesMj suddiviso iti tre " tempi)* ( passato, presente e futuro) ,
" U Bibbia, 0:1 , Bologna 1 71, p. r ptT il fino che l 'asse di rotazione della Terra conserva la
^
40 41
L A S E Z U r N E AUNLBLA Su&tti t pfnJxgrtnnmf

mun ì ) . Sommando i valori delle lettere contenute, è poi pos


sibille associare fiume ri a parole e a intere fraisi - La gematria
- -^ -500.1 \' C = KXU 5G, V : 5 ) somme 500 + 1 + 100
.
+ 0 + 5 + 5 ^- 5 = 666 Queir; risultati , benché impressiti
fu parti mlarmen re popolari; in un sistema di misticismo n.mrj, r^on sono privi Ji forzature; pei esempio, La versione
.
ebraico in auge sopra cruci o tr t i secoli XI 13 e XVI 3 L noto co- cbrai . , J della parola Grsart nmerre imi lettera di Pilori; IO
me Cabala , Gli ebrei eruditi Talvolta stupivano i loro inter dalla graf ì a piii comune.
,

loCUTnri sciorinando per vari minuti una writ: di numeri ap - Vale Li pena riferire k scoperta " di una relazione (de -
paici temente casuali , che ri pece vano dopo qualche tempo scritta nel « journal or RLi rc.irirmal MachemadcS ) tra * nu -
"
^ n7 j errori. Questo spettacolare risultato era ottenuto tra - mero thlLi Besrh : e rapporto aureo. Con una calcolatrice
ducendo un pauso delle .Sminile, conosdutù a memoria ,, eoi scient ìfica tascabile, si usino lefunzioni Lri onomctrkJic se
^ -
metodo della gemati ia . no e coseno per calcolare | sin 666 “ + cosló x 6 x 6) 1 dig; -
-
Una delle pi ù note credenze nume iologiche è quella che ^
tale 666 premete il usto (sin ] e salvate i| primo addendo;
*
.
stia è per lo pi ù confiderai un sinonimo dell Anticristo. In
'
-
ijgu ird.ì il 666 . il *rmmere> delia Hejsria*. A «tuavoLra ,. La Be po i digì rate 2 1 6 ( n x 6 x (?) , premete il USTO [cosf c aggiun
ge!e il risultato a quello dir avete salvato. Il numero ottenu-
-
.
Apocalisse 13 18 si legge: «Qui sta la sapienza. Chi ha intei- to è una burina approssimazione del negativo di f . £ già che
ligenza* calcoli il numero della bestia: essa rapprcsenra un siamo in argomento* sembra die iex presidente degli Stari
nome duomo, £ tal cifra è seicentoscisan lasci# * Uniti Ronald Reagan abbia cambiato il proprio indirizzo ca-
Ta frase «rappresenta un nome d uomo ha incentivato -
molti tentativi da pine di mistici cristiani di individuare fi -
liforniano per evirare i 666; e 666 L:J la coni binaiione del -
la misteriosa borsa portadocumenti in Pwtp faction à \ Qiten -
pire storiche i cui nomi dessero per risultato, tramite la ge - trn Tarantino.
marria o E ' isupsdla, 666. Tra i personaggi scelti per quei ten - Una fon re evidente dell arieggiamento mistico versoi nu -
- -
tativi ricordiamo Nerone (" Nero Gassami e l impcrarorc Dio

meri inceri £ il manifestarsi di cali numeri nella struttura mr -
cleziano. entrambi persecutori del cristianesimo. In ebraico. poftadi uomini e animali* c nei cosmo fn generale , come già
Nero Cusar si san , da dotti a sinistra . ì"1^ à c la 3c pi ù antiche culture avevano constatato. Non solo Ea sim-
sommn dei valori numerici de Ne lettere secondo la gematria tnerria imprime il macchio dd 2 un po uvunque ni ! nnscm
. . .
( da destra a sinistra 50, 200 6 50, ] 00, 60 , 20 (0 è in effetti corpo (occhi, mani, narici , piedi , orecchi eccetera), ma due
666 Àiuliigann - nie, esimendo da DJOCLRS AVUVSTVS sono i sessi , d u c i corpi celesti pi ù luminosi (d Sole e h Lu-
iofo le Ieri ere che sono anche dei simboli numerici latini |D .
na ) , e cosi via Inoltreh li tutto nere incertivii del rempo c

La Bibbia* GI I . bologna IL^ I p 2645


-
spesso suddiviso in tre rempiw ( passato, presente c futuro ),
e per il hno che l ' jsse di rotazione della lem conserva la

4fi 41

I
IA MIEIOtfB AUHU SWQM f fe.magmmmi

direzione (cioi verso la Stella Po lare. anche se con pie


stessa - Su -
consiglio del suo presunto maestro, il matematica Tak re di
tuie oscillazioni , come sari spiegato rieE Capitolo )) , l 'anno Miletu , è probabile che Pitagora da Ossuto per un certo tem -
presemi quattro sragioni. T ^e sragioni rispecchiano semplice- po (secondo Retine fonti , addirittura per ventidue anni ) in
mente il fatto che roriemamento ddl 'asse terrestre rispetto ai Egitto, dove probabilmcute apprese le nozioni matematiche,
Wc cambia durante fatino, Pi ù direttamente mu pane del- filosofiche e religiose dei sacerdoti egizi . Dopo che l ' Egitto hi
U Terra è esposta alla luce solare, pit * la notte £ breve r h tem - involto dille armare persiane, t possibile che Pitagora sia sta -
peratura elevata. In generale , J numeri fungono in molte cir- to condotto a ftabil orila, con nitr ì membri dellu classe xacer -
cnsianzc da mediatori tra i fenomeni cosmici c la vita quoti - durale egizia. Li, avrebhe incnnrrruo il fior fiore della marema-
.
diana IVr esc n ipin, t nnmi dei giorni della se romana deriva- nca mcwpotamica. Ma le dottrine numeriche cresciute lungo
no dai nomi dei sette pianeti co nettimi ila pi ù tempii ( Luna le sponde ilei Nilo o tra il Hgri e f Eufrate probabilmente non
compresaj, bastarono a placare la sere di con oscena del pensatore greco.
f numeri interi si dividono in pori e dispari , e nessuno h i . Per gli egizi e i babilonesi , la matematica era uno strumento
contribuire pi ù dei pittorici a valorizzare la differenza u à
IMRO c ad attribuire .1 tale differenza iq ii iurta di significato
concretamente utile , destinato aìTcitcìmorie di calcoli parti
colari. Pitagora. d altra pome, f ù tra \ primi a concepire i hu -
'
-
^
Constateremo, in piirti co lare. che il fascino esercitato sui pi - meri come entità astratte, dorate di esistenza autonoma.
tagorici dal numero 5 . e h biro ammirazione per il penra- In Italia Pitagora cominciò si insegnare filosofia e mate -
ptnma dicessi consideravanu LIIIJ delle sue principali ma - matici, dmondandosi presto di urei schieri di entusiasti se -
nifestazioni geometriche, diede il primo impulso all' inrete* guaci . tra cui forse c’era l i giovane c bdla I beano (figlia del
ìC per il rapporto aureo. suo ospite Mì lone) , clic m M.pim egli sposò. Liimnsfeo ira
tdfettuak di Crotone si dimostr ò citre ma mence fèrtile per
Pira gora e i pitagorici gli insegnamenti di Pitagora, dato che la comunit à locale era
.
caratterizzata da una pletora d ì culti sem ì mistìd Per i propri
Si ritiene die Pitagora sta natii intorno JI 570 a.C. nell isola di: sniderai , Pi ragor.i elabor ò un rigido siile di vitandi appren -
Samo, nel mar Egeo (al largo dell'Asii Minore }, c sia emigra .
dimento dando una particolare imponanza perfino al mo -
to tra il 530 e il 5 IIJ a.C. nella colonia dorica di Crotone, ncl- mento del risvegliu e all 'ora di bulicarsi. I ina volta in piedi ,
l’fiaba meridionale ( in quella che era allora hi Magna tricci. i ) . gli sniderai erano invitaci a ripetere i versi:
iVìfe che Pitagora abbia iasciato Santo per sottrarsi ali'oppn
mente tirannia di [\>licrate ( morto intorno il 522 a.CJ , che Appena atari, in ordine mettete
post- le In LO lidia supremazia navale di Samo nell Egeo. Enne
-
ir astoni Aa compiere neigiomé A viene

42 4i

\
L v 1 ]; T. ] D N £ ,4l: ISB À
\ npiu r prwr #gr# mmi
Allo stesso modo , al calar della wra dovevano recitare:
Fave che non volle calpestare, Un ,dira versione è fornita di
1

Djcearco. secondo il quale Pìtagpra riusc ì a


Srtn peritimele iti utnrw di chiudervi gii dribì furari: a!

prima <h altere tre itoìte rifornita tempio delle Muse di Metaponto, dove mori dopo quaranta
mile Azioni della gitmotta, Qturti son$ tutu giuste, giorni di digiuno volontario . Urialtra ricostruzione ancora è
t inili ingiuste '. futili insilate incurspiate :
' proposta da Erinippo, secondo cui lutagliri tu ucciso dai si -
* *
racusani, af citi esercir ò il mari mo,Tiro e filosofò s ì era unito
Molti particolari della vita di Pitagora t dei suoi afferrivi con - durante Ea guerra da loro mossa ad Agrigento.
tributi ni arem arici restano avvolti nel! inceli tv. /a . Una leg Benché s ìa quasi imposs ì bile attribuire con certezza rput
gelida vuole che dalla nascita egli avesse su ima coscia un rivoglia conquista maremarrea sia a Pitagora sia ai suoi disce
marchiu aureo, interpretato dai suoi stgyaci come il segno poli , non v’è dubbio che siano siati loro u mescolare teoria
che lo indicava come figlta JLI Jiu Apollo, ! 'elle più antiche dei numeri, filosofia della vira c misticismo in ima misura
biografì e di Pitagora , nessuna è sopravvissuti, c le più carde, forse senza ugnali. I - a rale proposito, non è privo di imcrcs
cume quella cu 111 enuta Ji é llc Vite dei pioiofi d L D i oge n c t je r - se ri fatto che Pitagora fosse contempo!ittico di altri Fondato-
zio, dd 111 scoilo d*C SJ Insano per lu più Ali (orni di vana-
s
ri di grandi adirimi quali Huddlnt c C’nnfudn.
bile attcndibdkà. Sembra che Pitagora non ahbia affidalo Si dice periino che sia stato Pitagora A coniare fe parole fi
"
nulla alla scrittura; nondimeno , la sua influenza fu cosi gran- losof ìa ** [ lette talmente. dal greco , «amore per la sapienza o
^
.
de che i suoi seguaci diedero vita 3 una icitièli segreta , LI con- epci IJ saggtriza^O c - materna rican («ciò che si apprende - ) .
fraternità , e furono chiamari «pitagorici- Nella sia Fspmì - 1 .
«Filosofo * era pcr usare le sue parole colui cht usi dedica ri

zitrne deifilosofi rtotuftd Arnuppo di Cirene ci informa che la scoperta del significato c dello scopo della vju.. e alta r

^ comprensione de - segreti della natura», Pitagora sor rolinert


I nome rii Pitagora alluderebbe al lutto clic la SLUì parola
{ agoreuein. - il dire * ) era considerata profonda come le scn - I - importanza ddl’acquisizione d ì conoscenza ri spetto a ogni
ccnxc ifipirate dal diodi Delfi { tou Ifihtou* «di [ ApoEloJ Pi- dira attiviti, perche , come avrebbe detto , « àila maggior pai -
zio -, cioè di Apollo dellì cnfi re degli nomini c delle durine min c data n é per nascita n é
,

Le Circostanze della morte di Pitagora sono incerrccomc coi propri .starvi, b possibilità d ì diventare ricchi c potenti ,
gli episodi della sua vita . Secondo un racconto . la casa di mentre il sapere è alia portata di chiunque*. Fu celebre an-

Crotone dove risiedeva hi incendiata da una folla invidiosa che per aver sostenuto la teoria della « metempsicosi *, stY’nn-
dell elite pitagorica, c il fondatore stesso della serra fu ucciso do la quale l’anima è immortale e torna sulla Terra. d «era-
durame la fuga, essendosi trovato di fronte a una distesa di smigra.- . in incarnazioni umane o animati. Ina teoria che
j

comportava ira J ' jliro una dieta smortamente vegetariana.

Ali
*15
t * AEJIO -. t -
4 LI H L J SMùmi * prxtigrtmmi

ihro die co impossibile escludere che negli animali da ma -


cellare fci & c migrata E mimi ih u r i imito o di un parente de -
iriLTnc
-
pitagoriche , perch é y + 42 = 53 (infarti . y + It
25, cosi come 49 + 576 625) , e potrebbero Corrisponde
ì«
-
funto. Pur purificarsi i pitagorici istituirono regole severe, re alla luiiglicrm dei lati di un Triangolo rettangolo.
che comprendevano in filtro il divieto di cibarsi di lag ioli e Figura 7 illustra inoltre quella che ò forse la pi ù seni
I attribuzione di una glande importanza :d Ti Eleni me E un del
la memoria. Nel SUD E rimato Sui pingorici Aristotele elenca
- pi ice dimostrazione del teorema di Pitagora: da un biu ^ Mit -
traendu dd quadrato il cui lam r u « mL ad * f + b Parta d:
alarne possibili spiegazioni del fast utenza dalle lave: che ri - quattro triangoli identici, si attiene il quadrino costruitosul-
cordavano t genitali; che in quinto piante con unostdci pri
va di nodi erano sìmili alle porre dellinferno; che si credeva
- I iportnusj ( figuri centrale), DaJJikro, sottraendo dallo
'

stesso quadrato gli stessi quattro triangoli disposti :- r modo


che nella creazione del mondo avessero avuto origine OQJH- diverso (figura a sinistra ), si ottengano i due quadrati co-
temporancameli te agli esseri umani ; che erano usali nelle
elezioni nei siatemi di governa oligarchici .
struiti sui due cateti. Perciò, il quadrilo Lustrano sull ipore
tuuia è dtiaruucntc ugnale alta sommi dei quadraci costruiti
-
Mentre è virtualmente imponibile separare i fatti stori
ci dai racconti mitologici, Pilatura e i piragnrici .sono piò
- sui lari minori . Nel suo libro del 1940 Tfw ì thiigorean l'ro-
^
jioi itiojj . il matematico Elidi* Scott Loomis ha prese maro
cumisduri per il loro presunto eonrrihuro allo sviluppo .567 di m usi razioni del teorema Hi Pitagora, comprese quelle
della matematica , c per la sua applicazione ai concetta di di Leonardo dia Vinci < del ventesimo presidente degli Stari
ordine» MA questo un ordine musicale, cosmico o perfino Umn . James Gai field .
etico. Fin dilla scuola ddFobbligo si impara il teorema di
Pitagora sui triangoli rettangoli fi triangoli con un angolo
-
retto » ovvero di 90°). Secondo questa teorema ( Figura 7 , ?
*
sulla destra ) , la rea dd quadrarci costruito sul lato pi ù lun - h ' f
f
;
go ( Tipcrfcntisa ) £ uguale alla sommi delle aree dei quadra-
ti costruiti sugli alisi due lati ( i cateti). Se l' ipotcnusa c L\ e
i cateti mnr > n e h ri reore ma si pu ò esprimere con la for
. ir
1 &

\" >i
ì
>
h
{
i
t

ti
f
t
t
è

mula rz = ,^' + b \ - Nel 1971 quando la Repubblica del Ni - \


-
caragua ha scelto le dicci formule matematiche che hanno
cambiato il mondo» come tema per una sene filatelica , il
6

teorema di Piitogpra è apparso MI! secando francobollo. 1


numeri interi 3, 4 e 5 t», per esempio, 7 , 24 c 2 fi formano Figura 7

46 47
L A i L Z H I K E A LI 1 1A J£v* nr f ugnamuri

Sebbene iJ di Pintori non fosse ancora conosciuto in


teorema binazioni sono gradevoli. Pitagora scopri clic queste rare conso-
-
quamu verità » relativa a tutti i ciiannoti rettangoli , le terne pi
tagoriche erano note moliti prima lidia nasata del maremoti
-
-
nanze si ottengono quando Ee noie prode ire di amie dello pres-
so tipo poste in vibra/ ione hanno lunghezze- i cor rapporti cor-
LU t eoo. Quindici rtTni dii questo tipo >i < > r > n elencale su una rispondono a quelli dee primi numeri interi. Lunisouo si ha
^
1

ravolermd' irgjlladri periodo alto' babilonese (c. KzOOa .C.}.


I babilonesi scopmono die Ee teme pitagoriche potevano
quando Ir curde hanno La SICKXJ ktngh rzza ( rapporto l / l ); E’nr -
lava quando una corda è lunga Li meri de 111 altra ( rapporto 1 /2);
essere cosmi ire con questo semplice procedimento, o « algo
firmo ' r Si scelgano due numeri interi qualsiasi p e q tali che
- Fu quiriti, quando le lunghezza delle corde stanno tra loro come
2 su vi 3 tmppurro 2/3): la quarta , quando Ir lunghezze ero nrm
p > q. Con es.ri ii può costruire J . t terna pitagorica casti rii in
, tra Loro come 3 sta a 4 1 rapporto 3/4). Còri , pizzicando una cor
dai tre numeri ip ' - q ! ) , \ lp<j) > ( p1 + ifi , Per esempio, sia ila lesa si ottiene mia nota ; pizzicandone Lina Ugualinentè lesa e
~ — -
q = I e p 4; allora p: q = 4? - V 1 6 - I = 15; 2 pq 2
x x 1 = H ; p- + (f - = 4 H i - 17. Ii)i conseguenza ft , 15 e
- lunga La mera della prima, a orritni una nota consonante, si-
tuata uncinava sopra la nota precedente; pizzicandone una che
17 sono una Terna pitagorica; infoici 82 + I 5J ] 7: ( ovvero* -
sia lunga i 6/ 5 di una corda die produca la nota dii si tu tiene
64 + 225 = 289) , 1; focile dimostrale che questo è vero per
qualunque valore di p c. q ( il Iguane interessato alla di mo-
-
* Lcs pizzicandone una che ne sia lunga i 4/5« otrierre seta; una
lunghezza pan a 3/ 2 d à afa » . c così via. Quiete prime landa ,

.
stra zanne può rrovarfa nell’ Appendice I ) Ed è chiaro che c 'è mentali sei : pene fumilo la base Jdb pi ù suhsritau teoria degli
un numero dii nuca to di terne pitagoriche (come dimastra
to da Euclide di Alessandri ) -
- intervalli musicali sviluppata nd XVI secolo (e alla quale, demo
per ino», contribuì tra gli altri Vincenzo Galilei , padre di Ga
^
C mmunque, nd mondo dei pitagorici l 'ordine numerico eia lilco). UUJ bdb ilEusiraziout: dt Franchinus Gaforius , apparsa
lungi dal riguardare solo i triangoli e la geometr ìa. La tradizione nel Thgorka Xfvskrfkl 1492, mostra Pitagora die df èrrua espe-
j[ trib ù tee a Pitagora la scoperta i lidia progressione armonica rimenti con vari oggetti acn J produrre suoni; martelli . corde,
ddk noie della scab musicale, attraverso la a nù uuzjone elicgli
intervalli musicali e Ì akezz«i delle note ujrrL pondono alla litn
--
glitv.zj retali va delle corde in vibrazione Pitagora osservò che di -
-
campane, Hauti ' Fipura H: l'immagine in alto a sinistra riprodu
-
ce Li figura biblica di jubdl a Tubal, p.tdrc di IUTII coloni che
-
suonano l’arpa o l'urbano»). Ma , ri chiesero i piugqrkh se far
videre una cord,: tesa in base a numeri interi consecutivi i - inuma musicale si pu ò esprimcau aii numeri, parche: Iti steso

m entro di generate (entro certi limiti) suoni armoni nsi e piace ^- non dovrebbe accadere per l intero cosmo1 t. conclusero che
'

-
voli, ù * Consonami -". Se due norc (due vibrazioni regola ri ) «id - miti gli dementi dcHun ì verso dovessero le bio proprietà alla
re a orso sono prodotte comempoianjcimtnte, d suono che ne natura dei numeri . Per esempla. le nscrvarinnì astminmìche
(

risulta è per lo pi ù sgradevole (u « disamante»). Solo poche conv suggerivano che anche j moti dei corpi celesti fossero estrema -

48 4
^
LA SFJ|0 > ! JIU .KE
* Statitii e pfm&tgrdmtxr*7

* iV BALi i
menu: rullati , e
un
dell' universo ruotava in H^ IMI contrari» rispt: alla Jena tnmr
cctj
-
sottoposti 3 Lo - nu ii un luocu centrale) [ l concerto deiikiarmonta delie sfere» (u
dine ben prccLso, n elaborarti pr ù di valiti secoli dopo, (Ut limoso astronomo
Liutaio porrò ,il Johannes KepEer (Keplero; 1571 - l óìG ). Avendo, nd coreo del -
conceno della beila . -
la vita visto LU ì propri occhi li sofferenze e gji irrori delis EpJ ^ r-
[

ddlc sfe
« armonia
- n , Keplero concluse che in realt à la lena produceva due noie;
"

rre , l ’idea che nei


TO?j bre regolari movi- -
“ mi come WM«W (" Sventura** m latino ) :: lai per { .mìa ( liricii
(
-
genia*). Nelle paiole dd l astronomo: *La Terra canea MI FA
'

l
menti, anche i cor
pi celesti produce
- MI, cosi die anche dalle sillabe possiamo indovinare due a le-
gnare in quesia, nostri dimora sonu Sventura e Indigenza.» .
PJT
^JOPAS rruGQRA ^
V serio una musica ar - L ossessi» nr dei pitagorici per la ma remar ica fo bersaglio
moniosa. |] filoso- deli ironia di Aristotele, che nel IV secolo a.C, frisse udii
l
fo Fortino [ c. 233 - britiafìitciì. :: l cosiddetti pitagorici si doti i carnuto per primi al -
305 dC ), AUlUTC le scienze matematiche, facendole progredire; t poiché tro-
| di diro renana varono in esse il proprio nutrimento, furono del parere che i
I. ii
- PHnciUAVS opere di scoria , me
^
tafitica c [eneraiu -
principi dj queste si identificassero con i pii nti pi di tu ire li
cose*.' Oggi , ac possiamo trovare risibili .tfoune delle ipotesi
-
Figura B
ra, cumpose anche pi ù stravaganti det pitagorici , dobbiamo riconoscete che
(come pant di una impostatone di fondo della loro dottrina non t mulru lon -
Sarta Miafilasofitf in quattro volumi ) una ItfcVe biografia mti
roliiti Visacii Mtagom. Dell’antico matematico serial «FpJi riu -
- tana da quella espressa da Einstein ( ndle Letter? a Sohvine ) .
" TA matematici non ò che un meav per esprimere le leggi
sciva proprio ,i udire iirmon ìa ddJun iverso, e com prendeva li
muda ddle sfere, e ddlc si clic chi' si muovono in concerto con
che governino i fenomeni ». Effettivamente, (eleggi della hi -
queste, die uui non possiamo ascoltare pei i limiti della mostra
-
sica , talvolta definire ' naturali * , rappresentano semplice -
mente formulazioni matematiche del comportamento d
.
debole naturai’ Dipo aver elencato altre meravigliose qualità di quale J fenomeni da noi osservati sembrano ubbidire. Ver
Pitagora , Fbrfirio proseguiva cosi: Secondo fitigoni 1c nm? esempio, l 'idea centrale della reori a della relativit à generai tu
VW ciano (attediti suoni prodotti dai sette pianeti , dalla sfera
delie stelle fisse e da quella opposta alla nostra Terra, chiamata
“À n rii erra"» ( un corpu cclosir che secondo
la teoria pitagorica
À ristottlc ,
m2. p. 20 .
.
-
Qp?rey vt> L 6, Afo v/fovtf. Ban 1973, edizione SUL

su 51
Sm-nr rpntugrmnmi
Lift VVT. ! FfcFJ F 4LrllA

associati agli artriburi della femminilità , dell' oscurit à e dd


di Einstein > che b gravita non ria una misteriosa forra di Al-
(
mule. Alcuni di qutìsLi pregiudizi sui numeri p :iri e dispari
traiione che agisce à ttraversu uno spazio* ma una manifesca - hanno resistito per scoili IVr esempio , lo storico e rimirali-
zione lidia gcemriritzche lega Inseparabilmente sputine tem - sta latino Plinio il Vecchio , vissuto dal 15 al 79 cLC. scrisse
Ev > - Perniertere /ni di spiegare . con un semplice esempio, in turila sua Ndtvrìltu hiit&rin (un enciclopedia sulle meraviglie
che mode una pio [mera geometrica dello spazio rt ìtrebbe
della natura in irrn rasivi c volumi ]; « A rosa ri deve ìf COSTIVI
essere percepita come una forza di attrazione (quale Li gra-
convincimento che per tutti gli scopi i numeri dispari siano
vità) Immaginare due viaggiatori dier guidati da ima busso
piu efficaci ?*. En una vena nun dissimile , sir |ohn HiKuH ai-
In. partono difetti esaltimi ente :i mirri da due diversi punti ferma nelle Allegre tamari di Li Im nvrdi Shakespeare (Arto V,
dell 'equa rote. All inilio del viaggio, « fi sembrano muoversi . ^
Scena th Dicono ci sb qualcosa di divino nei numeri di-
lungn linee parallele [ e " paralleli » si chiamano infarri Ir l ì nee
1
spari* ri Iralli di najdta, taso u morte ** . Un analogo iltcg-
perpendicolari ai meridiani ); perciò secondo b geometria gbmenrori pu ò trova re nelle religioni medioriemali. Secon-
*
piami che si studia .ili i scuola ddl 'ohbljgo, non dovrebbero
do b tradizione islamica , il profeta Maometto consumò un
mai incontrarsi . È evidente d'altra parte, clic i percorsi dei
* numero disparì di da iteri alla fine dei digiuno, e anche itr
viaggiatori si avvicinano col diminuire della distanza dal Po -
prestikre ebraiche cnmportano spesso un numero dispari di
lo. Se ignorassero di spostarsi sulla superficie di una fiera ,
ripetizioni ( tre o setwl,
con ogni probabilità i viaggiatou si convincerebbero ili esse-
A pane i ruoli elle assegnarono ai numeri puri e dispari in
re soggetti J una fiirvji ili attrazione che 11 fa deviare l'uno
* generale, i pitagorici arrribuirono spedali proprietà ad alcu-
verso l’altra a DKPCITO ddle direzioni rigorosamente parailr-
ni numeri particolari. Lhl , per esempio , era considerato il
Je assume afi inizio. In -litre parole, in curvarmi geometrica
progenitore tri. miri i numeri, e perciò rum era ritenuto un
dello spazio può manifestarsi come una forza di infrazione.
numero . Si riteneva inoltre die caratterizzasse b ragione*
C J pitagorici furono probabllmence c primi a intuire fimi a
Cleome!rie a ni enee . 1 era rappresentato dal punto, a sua vol-
che punro II legame tra b lingu.i dei numeri e t. i sir Limita
ta considerato il progenitore di tunc le dimensioni delio spi-»
dell’iiniverso sia stretto.
zio . Il numero 2 era iF primo numero femminile, e anche ri
Forse a causa dd semplici rapporti armonici scoperti nd -
numero dell opinione e della divisione. Idee abbastanza si
b musica, 1 / 2 , 2 / 3 , 3/ 4 eccetera* r pitagorici svilupparono
unii trovano espressione ndb teoria cttìmolagicTwcligi usa
un particolare interesse per b differenza ira numeri pari c di
cinese dello Yin e dello Yang, nella quale lo Yin rappresenta
fari, l numeri dispari ivano da foro associati agli altriliuti il piineipio fonimi mie c negativo, associato a proprietà come
della viriJirò e, non senza pregiudizio maschi lisra, alla lumi-
LE p.ijiivjli r 1 oscurità , mentre lu Yang è il princì pio ma*
nosit à c alla bontà , mentre, ovviamente i numeri pari erano
*
53
52

I
L A S &I I O N E A U R E A Suoni er frrn / Jt.grjmmi

schalc associato alfe luminosità Del resto, il numero 2 è le-


galo in molte lingue .JTi porri sia e riTmafTìdabiUtù, amie te-
-
ra Fosse la definizione del ) unità militare, utilizzabile anche
qualora gli effettivi Fossero in numero un po’ diverso. Jn Giu-
srimijniancii prtsìipni |LT . TEL BJ due ( in iranico) n - a dici 7 < lidconc, d uvei i do rum battere i nudiamo , prese con
^
lingua doppia» ( in tedesco e in arabo) originaria idencifi-
,

^
citf.ione del 2 con la femminilit à e del 3 con Ea virilit à pu ò es-
sé trecento uomini , rutti quelli che «lambiranno ( acqua con
la lingua ». Passando a unni ancora pi ù ampie, LEI 1 Sai nude
wrrr stata rafforzata dall aspetto dei itili femminili c del ge
nitale maschile. Questa tundutionc ipotetica è confortata
- 13, «Saul SI accise tremila nomini eh Israele /' uomini per
combattere i filistei , che a loro volta «schierarono contro
dal lami che r knnso dclTAfrica oricniale operano L medesi- Israele trentamila carri " da guerra . Infine , in 2 Samuele ti.
ma Identificazione. Nella vira di tut ù i giorni , la divisione in ’ Davide rad uno di nuovo i urti gli uomini migliori d ’Israele,

due categorie di vari aspetti del l esperienza è estremamente


'

comune: buono c carrtvo, alio e b.Tsso , destra e sinistra, eco


-
ir numero di trentamila , per combattere i filistei . ''

-
Pei t piragol id , 4 eia il numero delia giustizia e deI! or
s: via Geometricamente , 2 eia espresso d;JJa linea , dcTercnC ' dine. Sulla superficie della Terra, ì quattro venti , odrrezin *

nata da due pumi , elicila una dimensione . Il 3 era conside - ni , fornivano agli uomini il necessario orientamento per tu
rato il primo vero numero maschile , c anche il riun ì ero dd - divi duine L culmi : tate dello ipaziu. Geometricamente,
3 rmernia, combinando E unit à ( il numero I ) e la divisione quattro pun ì - e he non giacciono sullo scesso piano formi
ili numero 2). Pei i pitagorici , 3 era in un ceno iwnso il pri - no un tetraedro luna piramide con quattro facce triangola -
mo numero reale, avendo un dntzio*. un « mezzo" e niu Fi - ri, il cui volume si estende nelle tre dimensioni. Un 'altra
-
ne * ( diversamente da 2 , che non pouivde una parte inter
media }. L'espressione geometrica de! 3 era il triangolo , de
- considerazione che agli occhi dei pitagorici conferiva uno
status speciale al numero 4 era T attero a importanza attri -
termi nati J da ire punti non giacenti su una retta, ed esteso in
dw dimensioni .
-
buita al mimero IO. la «saura U'ir.u'tys* , Il iO er.i il minierò
Ha Inm piii riverir ò , perche considerato titia rappreseli rj
È. interessante che 3 fosse anche la haw per la costituto z ìoric del cosmo nella sua interezza , l ì fitto che la somma
nr di unir à militari, comt indicalo nella Bibbia , Per esemplo dei primi 4 interi ( 1 + 2 + 3 + 4 ) sia appunro IO eu IL -giva
in 2 "vimucle 23 ut trova un racconto sulla piu fondamenta - -
strettamenu 1 fi c 4 , Nello stesso tempo , questa refezione
/
-
le unit à militare, detta < i Tre , a rii sposi? ione di re Pavide-,
,
significava che IO riuniva i numeri che rappresentavano
Nello stesso capitolo c'è un resoconto dettagliato dei trenta noti solo lutee le dimensioni spaziali, ma anche le propriet à
"
fcombacienti ]- che "andarono da Davide alla spelonca di fondamentali del l 'unicità { I ). delia polarità (2) , del Tarmo
À dulLà m ». tiu alla. fine dell elenco l ’aitTEurc biblico conclude
che fossero « in miro tren rase ite Sembra quindi che « tren - *
La Bibbiu . C’EI , BoEngna J 97 l , p. 372.

54 53
L\. .
' E. / U l H f- U S P » iir-tfrji é pt /uIMgmtnml

.nia (3j e deila realtà spaziale / ma ieri aie A ). Il 10 era quindi Rahhi Yosef ben Ychudjh Aukin nel suo libro Guarigioni
i ] numero del rutto, come espresso in rntido panico!arm en- deiU unirne
te efficace dal pitagorico Filolao verso il 400 a ,C, ; «Subli
me, potente carnefice di ogni cosà, inizio e guida divina per
- Di prujiositn , ho lasciato per ultimo il numero 'i J n que -
sti rassegna de ll ’ar leggi amen io dei pitagorici verso i nu -
ogni aspetto della vita terrena ». meri . perch é proprio il 5 ci conduce alle Origini del rap -
Il 6 eri iJ primo tiuit
ìcroperfetto , e il numero delia Crea -
* porto jureo. El era considerato End ione del primo nu
^ -
zione, 1, aggettivo perfetto era usare per L numeri esarca
mencc uguali alla somma di tutti i loro divisori f, questo il
- mero femminile e del primo numero maschile , e come ta -
le, il numero de!! amore e del matrimonio. Sembra che i

caso di 6, dato che i suoi divisoti sono l , 2 e 3 e l + 2 + 3 pitagorici avessero adottato il poni sgromma (la stella a
= 6. il successivo numero perfetto c 2fi . i cui di vi son LSEIIIO cinque punte riprodoiTa nella Figura 3) quale simbolo del -
b 2 . 4 . 7 e HL il terzo è 496. i cui divisori sono 1 , 2 „ 4 U ,
16 33 , 62 , Ì 24 c 248, Si vedo che i numeri perfetti tre-
t la loro con fraternità , e che lo chiamassero « Salute . Lo
scrittore c retore greco del 11 secolo d .C. Luciano scrive { in
-
senno ni pidamente, e infatti il nono della serie contiene gi à Deli erro re nei salutare)'.
rrentasettc Cifre. Il numero 6 è anche il prodotto del primo
- -
numero femminile ( 2 ) e del primo numero " maschile ^ En ogni raso b sua di Pi rigori] scuola nella L nrrispondenzj
( 3). Filone ; Ebreo, il filosofo elitnlitico di ungine israeli
. -
- sena tra 1 suoi membri cominciava subito con un «Salute J
ta (c . 20 à C 4{) d . t, J le cui opere tentano di conciliare la -
u . reputandolo l’esordio pi ù appropriato per IJ corpo e pei
tradizione filoso he,» greca e quella religion ebraica, sugger ì l 'anima, c una .sintesi di rune Le fumine umane. Ed dlcmvj -
che lì io avesse creato il mondo in sui giorni appunto per - mente d pentagramma , il triangolo dalla tripla intersezione
che 6 e il pruno numero perfetto. Sul Li MOSSI idea SL sof - che univano per simbolo ddb loro setta , era da loro clnauia-
-
fiti ma sam Agosti no ( 3S 4 430 d .C. ) nella Gnìi di Dia m 'Saluto -
«Sei è d ì per sé un numero perfetto e inni perché Dio creò
rune le cose in sci giorni; é vera semmai Ì E contrario; Dio Una sagace (anche se non ini m u n t a critiche) spiegazione del
creò tutte le cose in sei giorni perch é questo numero è per - DCìSO tra pentagramma c salbtc c stata suggerita da A , dr la
-
fetto* . Alcuni commentatori della Bibbia ha min conside- Rive nel suo libro de) ' 934 , IJ penargramme pythigorietm,
rato anche 2 fi un numera fondarti corale del Sommo Ài id diffusion, emplm dans ie sylhbntre cuneiforme {\\ penti
dricetto, pensando rea Labro at 2 B giorni del ado lunare, gramma pitagorico , la sua disrribuzinnr , il suo uso nel silla -
r fascino dei numeri perfetti lu semini anche dal l e h mi- .
bario ai nel forme) De li Fùye sugger ì che il pentagramma
mo, e il loro studio fu raccomandato nel XM secolo dal fosse un simbolo delta dea greca delta salute Hygcta , ( rumile

S7
L A % È 'l ì O H L A L l e i A
Sv*m t ptnragtmm i
unj corrispondenza dei cinque pumi delta stella con una raf che il rifilo di poter creare una serie di pentagoni e penti'
ìf &irwonc stilizzata della dea ( Figura 9) . grammi in ^riri pii uni dentro gli -litri proseguendo indefini -
tamente pu ò c crc u$a ( o per dimostra re rigorosa me ntr che la
^
Ai \X diagonale e il E .uo dd i >cmaguiio sono jiicommemurabilì,
ovvero dii’ IE rapporto delle loro lunghezze ( pari a non può

m ! X
ì »
7! «sere «presso come rapporto di numeri interi Un litro mo

s \/m
n X. t
f 4
\ / do di esprimere lo stesso concetto, fedire die la diagonale e
fc
f
>r
i 1 -j
* x
>
/ il [am del pentagono nnn possono avere nefsuna comune
;"> unit à di misura , ossia, ancora, che non può esistere nessun
Figura 9 Lìi
L

b segmento, per quanto corto , cale die la diagonale sia un mul -


Figura ( C
tiplo intero, c il lato un diro mulriplo intiero di quel seg -
mento. [ Per i pi ù portati alla matematica , la dimostrazione c
data ndl 'Appendice 2 . ) Si ricordi die i numeri che non pos -
U pentagramma è
rcgtilapr, la figura
anche
strettamente legato al pentagono
pun ì con cinque lati e cinque angoli ugna-
sono essere espirai come rapporto tra numeri inirri (cioè co -
me frazioni , & « numeri razionali » ) si chiamino « numeri irra
fi ( Figura 10). Collcgando mrti L vertici de E pentagono tm - rionali *. Questa prova stabilisce quindi die $ è un numera
mite diagonali ò -
u . nc un pentagramma, inoltre , le diago- irrazionale.
nali formano vicino af dentro un pentagono regolare pi ù pic- Alcuni ricercatori (come Kurt von Fritz nell articolo inti -
calo, Ovviamente , il procedimento può essere ripetuto tn
questo pentagono producendo un secondo pentagramma e
-
tolato La scoperta deUtncammcmumfailità da pant di Ippaso
!
di Afeiaponta, del I 945 ) hanno suggerito che le scoprire dei
un remo pentagono in una progressione che può continua -
!
rapporto aureo r dell ' incommensurabilità siano da ascrivere
re all infinito. Le curiose proprietà di questa KCT ì C di figure ai pitagorici . Seconda quegli storici della matematica. Finte*
41011 sono finire ; osservando i segmemi via ria pi ù corti ge
- rrsse ddlà contri rem ira per il pentagramma e il pentagono,
nerati dal procedimento testé descritto, com rassegnali nella unito alle conoscenze geometriche della meri del V secolo
Figura HI con le lettere at fa r d> forile dimostrare con a.C., rendono am pi amen Le plausibile die un pitagorico, e in
considerazioni di geometria dccicm .ire die ogni {{ punenti/ è particolare Ippaso di Meraponfo, abbia scoperto il rapporto
minor? drt precedente di un fattore ftauatntme uguale al nzp- aureo e . conquesto , 1'JJ mommens unibilità - La tesi appare al -
portò aureo, 0. In altre parole, il rapporto a/ù h uguale a <|L il meno ni parte jiilì rjy ata dagli scr
' ì tti dei fondatoli: della
iapj !Lfrt« b/c c uguale a (j) eccetera . Ancora pi ù importante è
.
scuola nenp lai cinica siriani ,. Giamhlko (e. 345 -325 d .C.J . Si

59

i .
L A S U Z I O N E A t' f t F r t

jkoEderà che, secondo (. li.imhEfco, i pitagorici posero una la -


pide dedira» a ippaio, come « fosse morto , a causa delle che tale dimostrazione et à accessibile ai matematici del V
9
gravi implicazioni dell Incommensurabilità, Ma altrove, lo secolo a.C.
*t£S$0 G tambuco rifoki che
Per Tessere razionale solo Tirrazionale è iutoikt abile
SJ dice di Ipp uso che fosse un pi tuguri cu , c che essendo suro
il primo a, pubblicare e descrivere la siè ri dai dodici penta Mentre è seni'alero possì bile (e forse perfino probabile) che Ja
poni , sia perno in mart per h SUA empietà, ma sia STULIJ cre- pnma nozione deH mcommeasu;abdica e dei mimai itraziu -
duto E autore della sto per ù, sebbene qurcta in realt à riferii noli Sia SLaUi l iunta tramite il rapporti auirn, Top hi ione
^^
'

desse da LUI (così intani C.KK ; chiamano Piragora, né Io cita piu disusa è che ta via per tale scoperta sia passata dalla dia -
-
no mai pe r nome) gonale c dal LIEO del quadiato. Scrive Aristotele negli Annuna
prime i.a dMsinn .de |dd quadrare è ì nmmmcnsnnibile . 11 b
rn ] perche i numeri dispari risu Inno uguali anche partendo
-
Con la formula «descrivere E.i sfora dai dodici pentagoni *
Giambi reo si riferisce ( in modo piuttosto impreciso , dato dall ipotes t che SJ -i co : : i J i lei J su ubile«. Ai istotel e ai I udo aJ I J d i -
1

-
dir la figura in realtà non t una sfera ) alla cosiru / hmc dei
.
duustrazione dclT incommensurabilità, che ora esporto nei pan
“dodecaedri*» ,, ii poliedro con dodici Facce ognuna delle ticolari perché è uno degli «empi pi ù eleganti d e111 m portan -
quali r un pentagono , che è uno dei cinque poliedri detti te metodo di prova noto come miuctio ad abiundum ( “din lu-
strazione per assurdo » ) , Non per niente quando, nel E 9flH , il
platonici . Queste figure sono strettamente legate al rap - periodico •.The Mathematical Intelligencer* ha invitato i Icr
porto aureo, t torneremo a occuparcene nei Capitolo 4 . A
dispetto dell ' atmosfera un po' mitica di questi racconti , lo tòri a classificare ventiquattro teoremi in base alla foro « bcllea-
storico della matematica Walici dui km ha concimo , ne ! za*, li piova che sui per ìICKI ri vere c risili tara serti ma
suo libro L&TT and Scirncr in Ancitnf Pythagoreanism,. del Il nocciolo di questa ingegnosa dimnitrazione consiste nd
1972, che wla rradizione su lppa$o , bench é avvolta nella provare una tesi dimostrando Vassurdità delia sua negoziùrie.
leggenda appare verosimile . Il principale motivo della
,

sua à/fermazione è llliisrraro dalla Figura IH (e dalTAp -


Maimoiiide (Muses Ben iMaimun; ì 1 3 1204), il pi ù in
fluente penarore ebreo del Medioevo, tentò di usare questo
^- -
pcndice 2 ) l a conclusione che la diagonale e il lato del procedimento perfino per dimostrare Fesistenza di un Crea-
pentagono regoLie sono in commensurabili si basa sulla tore dei! universo. Nel suo monumentale Mishneh Tttmfa ( Z ,a
ri perizi on e della legge), sintesi e ri vis [ razione della tradizione
semplicissima osservazione che la costruzione di pentago-
,

ni sempre pi ù piccoli pu ò proseguire all infinita , f chino .


religiosa degli ebrei Mai moni de afferma; “ Il principio fonda-
rne ELI ah- è elicci sia un tesori Trinici -. he ha tarn . trisrene rur -
tO
ì
ni
I. A S E J I D
^i
to il perché supponendo die non esista , ne c . -’segui -
resto , diati di 2. ( Un calcolatore nobile vi dir à chi- iJ numero cor-
.
relilie che nicii l'altro può esisrere* In matematica , la reduetto rii ponderi tc è l ,414213>6... ) Quello che voghiamo dimostra
adabsttrdumassume questa forma - In primo luogo, si i put iz- re ora £ che V 2 turn pud «Sere espresso sotto feruta di rappor -
za che il teorema di dimostrare sia (also. Da quest ' ipotesi , con to tra alcun numero ( mero { e perciò è un numero irrazionale).
una strie di passaggi logici , si giunge i una consegue riza con Pensateti un momento: quello che stiamo per dimostrare £
ttxddittoriOr come 1 0 . Poiché un'ipotest vera non può ave- che anche avendo a disposatone una colle/ ione illimitata di
re come emise uta /a. logica una conclusione falsa , si conclu
^ - numeri interi , per quanto rniKlamo non ne trovarne mai
de che I ipotesi ( che il n nn’fna sia falso) è filli, cioè che il. cpo due il cui rapporto sia precisamente uguale a f 2 Notevole,
'

rema è vero. Si noti che affinché h rtduaw ad absutdum sia non vi pane?
convincente, si deve accettare il presupposto die un teorema Lu di miti trazione ( per reductio ad abmrdum) procede come
u una proposizione possano mere telò veri ù fàisr. in questo scoile: aim inebrio con V ipotizzare il tnmrariò di quello che
momento state leggendo questa pagina : oppure no. intendiamo dimostrare, cioè che 42 * a/è, Nel caso in cui ^ e
Esaminiamo ititi anzitutto il quadrati) della Figuri 11 , in £ avessero quale Eie laitore connine { come 9 e fe che hanno in
cui la lunghezza dd lato è uguale a I . Volendo calcolare la
lunghezza della diagonale , pos-
.
comune il fattore 3) semplifieheremorto la frazione divìdendo
il numeratore c i! denominatore pei quel fatture, fino a otte-
siamo applicare il teorema di Pi - nete privi di fatturi ai munì Callo stesso rniMÌ nincui . nct -
ragura a ciascuno dei due trian- l 'esempio precedente passeremmo da 9?6 a 3/ 21 È evidente r

goli in cui la diagonale divide il


quadrato. Ricordate che ascondo
che p e q non possono essere entrambi pari ( perché, se lo fes
se ro. conterrebbero entrambi il farro re 2). Li nosira ipotesi è
-
quel teorema, l 'arra Hi t quadrato quindi die pfq = dove p e q sono interi privi di fattori ri -
mun/. levando i due membri al quadrato otteniamo fr / ty - 2 ,
1
costruito sull ipotenusa è uguale
alla somma delle aree dei due e moltiplicaudoli pei q ntrenjamo p ~ = Sf noci che il
quadrati costruiti sui line cateti membro d ì destra ddl’equazione è certamente un numero
Se d è l ' iporenusa, avremo dun - Figura J 1 pan , perché contiene il fattore 2. MJ poiché è uguale J un
que che d = ] + I c i oè d - 2.
* 1 1 ^
Eminem pari, deve essere indi esso pari , Ori , .se il quadrato
Noto il quadrato Hi un numero, il numero stei» £ uguale, ov Hi un numero h pari , deve esserlo anche il numero originario
vilmente, alla radice quadrata dd suo quadrato ( per esempio, il quadrato di un mimer ò è il numero moltiplitato |H.T RC
- -
« J 25, x J&y Da <P =i 2 si rinrava d = v 2 . Il rapporto rra
diagonale e laro del quadrato è quindi uguale alla radice quo -
iiesxu ; se il numero c dispari , il suo quadrato è il prodotto di
dm dispari , quindi a SUA volta dispari ) , Dunque /* è and ì'es-

to 63
IL M / In X I f irp F A SwPru ^ nv BTBIì
* f9rfi
^ |

so pari. Ricorderete, tuttavia, die la ipocesi iniziale em


otaria iando, gii antichi ma tematici SJ avvinsero che per trovare
die / e £f non avevano fatturi comuni; do significa che q non
j
uri unit à di misura comune LI due lunghezze bastie, ill linea

può amtcncrr il fattore 2_ quindi è dispari. D'altra parte, p. cs di principia » sceglierne una abbastanza piccola Ia scoperta .
sendo pari, può essere scritto nella forma 2HiJ fattore 2 die p dell1ineommensurabilità signifìcò invece che segment ! come
contiene inquanto pari, per uno n pu ò nitri fax TUri); p* = quelli risultanti dalla sezione aurea, quali AC e CB dèlia fi-
si può quindi seri vere ( Ir )1 = 2tp, cioè \ r = 2 ' Dividendo gura 2 . o come In diagonale e il laro dei quadrato o del pen -
entrambi i membri per 2. otteniamo Ir = q2. Perciò, q , che ^ tagono regolale, non ammettono alcuna unità di misura co -
è uguale :i un numero pari ( 2 ^} c pari c come già dimoyra -
) . mune, Steven ( lushing ha pubblicato IKJ una breve
ro. ciò lignifica che anche q ? pm. Ma poco primj avevamo poesia ( nel n Mathematica! Maghine") che descrive IHicc-
mostrato die dev 'essere dispari! Siamo di Ironie a mieviden- rtiente la nostra reazione all'esistenza dei mimeri irrazionali:
te contiaddizkmc, dato che il numero deve essere nello stesso
tempo pari c dispari Questo dimostra che U nostra ipotesi ini
^ PtMgpM a scosse
iride cioè die esistano due interi pe qil cu: rapporti! è uguale 3
» l 'equilibrio mentale
v 2 ì faLa, completando la rcdiuiìn ad ahtumum. b y 2 è il ca.- gw mndoci il ceriviio
pasripite di un nuovo j - nert di numeri. derci «irrazionali ». del ftumcro imt^tonaU
^
In modo molto simile si può dimostrale che la radice qua-
^

drala di qualunque numero che ion sìa un quadrato perfer -


;
Il grande passo inwlietrulle richiesto dalla scoperta degji ir -
ro (come 9 o It ì) £ un numero irrazionale. Numeri come razionali può essere meglio compreso pensando chi; gi à It
eccetera sono irrazionali . frazioni; o numera TSZì onah, quelli 1/ 2, 3 / , I 1 / 13, JAPPI è
^
I . ( Etcommensorabibri c i numeri irrazionali sono una sco - sentano unimporranrt scoperta (o invenzione). Il matcìm-
perta la cui importanza per la matematica non si può cerio L ìCO del XIX secolo Leopold Kronecker ( 1323 -189 U ha
sottovalutare. Prima della scoperta in qucsi ione i matemati »
- espresso in sua opininne in merito affermando: *Dioliy crea-
ci ritenevano che, dari due segmenti di lunghezza differente, to i numeri narurali il resto è opera deli uomo*.
»

si potesse sempre trovane un unit à di misura abbastanza pic- Multo di quello die sappiamo della familiarit à degli an -
cola perché entrainEli i segmenti lusserò suoi mulrrpli esani, tichi egizi con le frazioni, per esempio proviene dal Papiro
»

tdosì, per esempio, se nn segmento t lungo 21,37 centimetri Rhmd fo Ahmcsì. Si tratta di un granile papiro, lungo qua-
e l'altro 1 R 475 centimetri si può adottate per unit à di mi - si cinque metri e mezzo e alto irircj trema centimetri » co-
sura il centesimo di millimetro, contenuto nel primo esana - piito intorno al 16 >0 a.tl da documenti piu antichi, da
»

menre 21 370 volte, e nel secondo i J .ri ^ S volte . GeneraLiz


»
uno scriba di nome Ahmes.^TrovaKi iTebe e porramln F.u-

64 «
LA SEZIONE. A I * k£ J A
1

SmmÙ f ptnì fgrwmm *


1
fopa nel 1 S 5S drii antiquario scozzese Henry Khind , È at - Per xiramr/f e sottrarre it frazioni
tua]men re al British Museum ( Fitta cccmunc per pochi Devi prima dar loro uguale lune;
( rammenti comparsi ìoaspetiatvnenrf in una raccolta di A ciò provvedi medui nr? riduzione
scritti di medicina, rnn.scrvati il Brooklyn Museum ). IJ Pa - Pei. trovato il numero ir reato
piro Rhind* una sorta di manuale per contabili, rnnr ìene Soia JULLA tinca somma c sottrai
nomi semplici solo per frazioni con nominatore unitario Scrivendo iti basso lo base resa comune.
0 / 2* 1 /3. 1 /4.. . ) <* per 2 /3. Pochi altri papiri contengo no un
nome che indichi la frazione 3 / 4 - Altre frazioni erano mre- Nonostante, c anzi ( in una certa misura } a causa di questo, il
nute dagb antichi egizi sommando quel le appcnj citare . Ftr velo di segretezza steso intorno a Pitagora e alla sua confira -
«empio , usavano 1 / 2 + 1 / 5 + 1/1U al posto di 4 /5, c 1 / 24
+ l /5 fi + I / 17-4 + 1/ 232 ri posto di 2/ 29. Per misurare le
cernita, si tende ad attribuire ributto e ril ' ritra rietine im
porranti scoperte matematiche thè pò inizi ri mente includo-
-
frazioni di una misura cerea li coli chiamara hebar, gh egizi no il rapporto aureo e rineommens unibilità. Ma alla Incedei
-
usavano le cosiddette frisoni dell occhio di Horn*. Secon
do la leggenda il dio Moto , Figlio di Iside e Osiride , lottati
- grande prestigio delle science matematiche babilonese cd
egizia* c dcll. i pns.sih É lit à che Pitagora si essi} avesse ricevuto
,

do con Scili perse un occhio che andò in frantumi, loth , una parte del suo sapere dai sacerdoti d ì quelle antiche ci -
the tra l 'altro ira il dio dei calcoli , recuperò i frammenri e si .
viltà dobbiamo chiederci: è possibile che gli qgiri o i bahi
»

accinse a ricostruirlo , ma si accorse di avere solo S pelli cor lonesi , o JIRRI ancora abbiano scoperai il rapporto aureo pri-
rispondenti a 1 /2, 1 /4 . I /S* l / ltì, 1 /32 * 1/64. Poich é blu
ru somma dava 63/ 64 . Torh ricorse alla magia per amare il
- ms dei greci? La nostra curiosit à in proposito è accresciuta
dril esiilenza di un gran numero di bbri e articoli secondo i
'

sessintjquattrtsimo mancante , e 1 occhio di Moro fu infine quali la ( iramic Piramide di i iiza, detti anche di Clitopt, ce-
ricostruito. lerebbe nelle sue dimensioni , oltre ad ah ri segreri , anche
Si panarne me, il sistema egizio di frazioni cor denomina - quello del rapporto in questione. Per tentare di rispondere a
tore unitario rest ò in uso in Europii per secoli . Per coloro che questo intcrrogirivo dovremo compiere una breve spedizio-
od Rinascimento avevano difficolt à J sommare e sottrarre i ne nel territorio dclfartheolog ìa matematica .
numeri razionali , alcuni manuali di matematica davano re -
gole di càlcolo in versi. Un esempio divertente è in The Art
of Vulgar Arithmetic borii ,,, fategers and Fractions di Tho-
mas HyJles, pubblicato nel 1600:

66
Son* H*ut pirftittft VJI'AMM MITE wilt?
t.bmc vedremo tra poca, J allineamento delle piramidi clizie
.
è davvero has no sulle stelle, Come sequesri monumenti già
non meravigliassero e imuuorissero a sufficienza » mold au -
inri insistono sul farm die It dimensioni della Grande Pira-
.
mide si basino sul npperro aureo Porgli appassionali a que -
sto numero , lassociazione al celeberrimo monumento è un
magnifico unti tributo all .mia mistica di LU ì il J appunto au -
reo È circondato Ma è un contributo giusti tirato? I sudditi
bo: gli meni giardini COT ulti in fribitan ì a ; dd iarsimi.’ sapevano davvero delira* lenza di L in tal ca
i Li ton ha di M ìMIìOIU. di affetto e rimorso; so, davvero decisero LI immortalarlo incorporandoli? in LLTLJ
» Efeso la quarta , il tempio di Diana; delle usectc ineriviglie* del mondo antico?
-
BrjJl.s a Rodi nel snfe il Colosso doralo: Visio che rinterrate iniziale per O fu probabilmente ispi -
i . 1 sosta k Giove PaJn; colpito da Fidia;
rato dalla sua relazione col pentagramma, L tic ostruzione

Il cam d ' hr.ino si dice w.i bulrima, ddlc prime fisi della stona di questa frgun potrebbe aiu -
O tl palazzo di Gino » cementato con l’oro. tarci a rim ucci ore le piu amiche apparizioni del rapporto
aureo.
[ A H D M H D. L e i f T - F M e t t a v i O L I I
Se si chiede a un bambino di disegnare una stella, i mol-
D U L A N t l l I H IT.k )
to probabile che tracci un pentagramma. Ciò dipende d d .
IJ titolo di questo capitolo viene dalla poesia Su Shakespeare fitttn che vediamo le stelle attraverso I*atmosfera. La rurbo -
scrina nel 1630 da John Milton . Questi i versi di Milton, lenza dcfl ’iria determina lievi e casttaEt deviazioni dei raggi
considerato secondo sub a .Shakespeare rra i poeti m lingua luminasi , uncinando il tipico tremolio di questi corpi ede-
inglese: sri . Cenando di riprodurne le « punrc^ suggerire dal rremnlio
con una semplice figura geometrica* gli uomini hanno fini -
Occorre forse al mio Shakespeare per le turbi fi UH ossa io con Insecure alle sitile il pentagramma, che ha anche il
sii lina tavoletta d argillaj
'
it sudorr dì generazioni in pietra accumulate? vantaggio di poter e.sscrr
f ? che giaceiano sepolte U sue spoglie venerate O un papiro , o un foglio di carta , senza mai sollevare la pun -
Sotto una piramide orientata alle iteli? '' ta ierivenie,
Laro figlio delia memoria, glande erede detta fama Gol Tempo , varie associaz- ioni di idee, la creila a
ì ramirc

Occorre far*? nf mg nome una casi debole mttmonkm&t? cmque punte t diventata un simbolo di eccellenza ( per al-

68 60
LA t e n o r i;; AL .'O. A SÌNW di r iIrtJr?
ÉtMé
^
bcrghi, ir ilio , libri... I , di suturvin ( „ i nata Una stella-). di au- troun cerchio significava «gli inferi», o la mirica dimora del -
torità ( * un generale a quattro stelle ). Poiché a questa dovi- le stelle al crepuscolo, mentre Li stella senta cerchio era la Lu-
"
ziti di simboli si somma il fascino romantico del notturno munc stella dd ciclo notturno .
cielo Stellato, non c è d a stupirsi che la stella a cinque punte Nel contosio di questo libro, comunque, la domanda a)| j
compaia sulla bandiera di dire sessanta nazioni e di vari In- quale dubitiamo rispondere non è quali fossero i lignificati
go commerciali (Texaco* Chrysler eccetera). simbolici o milìrici del pentagramma per quelle auriche ri-
Alcuni dei più amichi pentagrammi risalgono al JV mil- viltà mi se dette civiltà conoscessero ine he le sue proprietà
lennio a .C c provengono dilla Mesopotamia. forme a pcn- geometriche, t in particolare il rapporto aureo.
tagmmma sono state recuperi te Jaaji .stavi di Unik (da cfrjve
provengono anche alcuni dei più antichi documenti scritti) Prima clic Babilonia diventasse polvere
t fermici N.isr. l/amica città sumera di Uruk è prubahilmeJi
-
rr la stessa citata nella Uihbia (Genesi 10) crune appartenen- Srudi di tavolette cuneiformi del li millennio a,C., scoperte
te il regno dd potente Nimrcxh il cacciatore. Il pcnragfam- nd 1936 lidia città ì ranLana d i -SllH* tendono difficile dubb-
ma è sram rinvenuto su una tavoletta d'argilla datata intor- iare che i babilonesi della prima dm tu conoscessero JIME-
no .il 3200 i. < ... A Jeradet Nasi, pentagrammi più o meno
^
no una formula per l'area approssimata del pentagono. L’in
dello stesso periodo sono riprodotti su uri Vaso c sulla roiel - [ eresse babilonese per il
pentagono può avere avuto origine
la di mi hiso- Il significato del pentagramma* o il suo deriva- semplici mi nrc dal LIT - O che questa figura si unitile premen-
ro cunei forme in Jùigu isumerita. erra "Jr regioni del l ’univer - do IJ punta dulie cinque dica su una tavolerei di aigiELr . An
so - Péliugni m mi arcaici furono era ceriti in altre località del nuiic ì a un ' iscrizione su una delle tavolette: I 40, b costan -
"
Medio Oriente, Un pentagrammi su un taschino da piceni te ridia rigirivi a cinque laxi ^ . Poiché i babilonesi usavaun il si -

focaia del Calcolitico (4 WO-31GO aX !, J c staro rinvenuto a itcnu scwjgesimale (a base 60), i numeri i f 40 si potrebbe
rid Eshdar* nel dcscrro israeliano de! Negev Pentagrammi ru interpretare come ì 4 40 60 , ovvero 1 ,666... quale valore
«ina stari trovar! in Israele Anche negli scavi di Gezcr C Tel
'
deJI ’area dd pentagono, liffettivamente, l area di un para-
Zachariah-, ma risalgono t uncpoca molto piKr riurf ( V se gono di lato unitario è 1 ,^20 . cioè poco piu de! vdorc cir ,i
Culo à.G.}. Sebbene Li ere 11;i a cinque punte Appm ' con note- io. Un'appmssimazione analoga era usata dji babilonesi per
voli frequenza su manufatti dcNWico rigetto, 1 veri penta - ir , il rapporto della circonferenza del cerchio col suo diarm -
grammi geometrici non sono molto comuni; un pentagrim - tro, Iti effètti, le appressimazinni sia di pi greco sia dell 'alta
ma del 3 I (10 a .6 \ c sraro scoperto in un vaso .i Nukada ( vici- del pentagono si basano sulla stessa relazione. 1 babilonesi
no 3 l èbe ) D Ì solito, il simbolo geroglifico delLi sre Un den- ipotizzarono che il perimetro di qualunque poligono regola-

70 71
V

ri

- I

rii
J il * E £ L Li N 6 J l U t. A min
* fi fWflJJH /fr trtiif :
j

tv (una figura piana con nirri i lati e gli angoli ugnili) fosse assolutamente nessun indizio che quest 'ultimn sia staro sco-
> ei voke ri raggio del cerchio circoscritto il poligono ( figura perta tri il Hgn e l'Eufratc Questo non impedisce a piti dì
,

12), JJ ì lealtà, questa è esattannai te la lunphrzjj dei perime- un autore di sosrenere che il rapporto aureo compaia su Ste-
tro solo ndle agnno regolare (il poligono regolare i sei bri le o bassorilievi hjhi tones i e ascili. Còsi, si afferma ( per esem -
^
delta Figura i 2 ) , perché i triangoli in cui lo s ì può dividero pio in A Begifttffl ì Guide tn fjomtrucrtngthf Untvtne di Mi -
one usto iJ centro ai vertici sono ijuiLaurt. N valore di lt E I -
[ chael Schneider) che una stek babilonese ( Figura 13) raffi-
coiaio dai babilonesi era 3 + 1 ?&, cioè 3 . 1 2 3 . una discreta ap- gurante dei sacerdoti die accompagnano un imitato all’ in -
prossima ione dd valore ei -itro 3, 14139,.. Nel C ìIìO del pen- contro." col diti dd Sole conterrebbe « moiri rapporti corri-

tagono . I ipotesi (imprecisa) «perimetro uguale set volte if spondenti a quel battito». In modo analogo , in un articolo
raggio * da pfT area il valore approssimato di I citato nel * appano nel 1976 .sul pei iodico «The Fibonacci Quarterly
la tavoletta di Susa . r la studiosa d arte Htlene Hedian asseriva che b rappresenta
/.ione in bassorilievo dì una divinit à alata assira del IX seco-

lo a .( , [ attualmente af Metropolitan Museum rd Art ) Vinsc-


riscc con precisione in un rerrangolo le euri dimensioni bu. ii-
un tra Loro un rapporto uguale alla, segone iurca. La Hcdian
suggerisce inoltre che le linee piii marcare in cornsponderila
delle ali, delle gambe c del becco seguano altre suddivisioni
basare su 0. À fTermrtfioni dello stesso tenore stinti state fatte
* dalla Median sulla Leonina morente di Nini se, datata intor-
no JI 600 nAl . , ura al Hr ìrish Museum di Londra.
Questi manufatti m«0pùtamici alludono davvero al rap-
pòrto aureo u si iratta ili errori di in terp relazione?
,

lJei rispondete a questa domanda, abbiamo bisogno di


crireri in baso .ii qnjEi decidere se la supposi. presenza dd
[ apporto aureo in un
*
oggetto sia reale o i Ih iner ì Ed è ebb -
> *
ro die iJ solo casu in cui si pu ò affermare con certezza die si
Nonostante queste nozioni mareimriche, che babilonesi tram di una presenza reale è quello in cui unu o più docn -
.
furono tra Ì primi a utilizare e lo stretto rapporto tri il si- menrj dimostrano che l 'artista o [ archiretro ha
fOMpcnol
stema pent J gqi lo / pciltagnu urna e il rjpporro aurei » . nor ci niente tatiu uso Hi cale proporzione. Purtroppo, documenti
T

72 7.1
l

r
I. M' 7!0 V| A U W ¥
* * Sufi# mna jp ì mmittr ^Miiv
prir mrttef
simili non esistono per nessun bassorilievo e nessuna tavo- > tr - intenzionale dd rapporto aureo solo sulfa base delle
Li: £i
le drargiJ!a di origine babilonese. misurazioni è decidimeli te surnsìg iabile: t li emiri ri annidano
Nat .- mainivi ne. un fanatico dd rapporto aureo porri ribatte-
re elle «bastanza di prove non è una pryv .i di assent», e diedi
^ ^
nella scelta tendenziosa delle pani da misurane e ndle impreci-
sioni ddla misurazione.
per se il riscontro di ò nelle misure è una dimostrazione suffi - Ogni volta che misurano le diiìiensium ih una struttu-
ciente del suo uso da purte dell’autore. Ma. come vedremo, il ra relativamente: complicata { ri rrani di unni stele antica o di
gioco di limitarri a cercare il rapporto aureo nelle dimensioni
di ini oggerro può portare dd tutto fuori strada. Permeiieremi
un moderno televisore) £ possibile valutate diverse lunghez -
ze Se vane parti deli oggetto in esame possono essere igno
dt tire Un esempio banale. La Figura 14 è uno schizzo dd tele- tare, eie quantità in gioco possono essere combinate in vari
visore portatile c he tengo su un mobile ddla cucirei, dei quale modi, si può essere quasi (icori che si potr à « scoprile* qual -
ho persona Eme me misurato al- che relazione numerica interessante. È con un procedimen -
cune dimensione Ebbene, i! to analoga che ho trovaci! nel mio reievisore due discrete ap
- aft
rapporto ddla profondità della prossima?ioni del rapporto sureo.
protubcnn7a poderiore del tu - Il Secondo punt ò che i fanilici di <t> tendono a dimenticare 1 '

HI 1
V lio catodico cori laicozza deh cite nessuna misura c immune da errori e imprecisioni. M pLjn
[ apparecchio - cm 26,9/ 16,5 TO importante £ che qualunque imprecisione ndle misure

- è par: a ] ,63 mentre quello Comporti un errore maggiore nel calcolo di un rapporto nu -
ddU larghezza del f parec- merico..Si supponga di aver misurare due lutigliene, risultiate
^
chio con 1 altezza chilo schei-- entrambe pari a IO cm don un margine di errore dell' 1%. Ciò
J
V » - cm 33 6/ 22,2 - è pari a
jiiE
significa che le lunghezze rc'jIi rfjno comprise ira 30,1 cm,
*
L6. Entrambe SODO quindi e clic il loro rapporto, teoricamente piri a Un realt à porrebbe
& LNI* zpjiro&im azione piiireosro essere uguale a 9.9/ 10J [ciò a 0,98), Ebbene in questo caso il
Jr "JF

Yhrrw Imo ria dd rapporto aureo, *


valore da noi calcolalo (dot 1) sarchi : vizia tu da un errore del
*
1,618,.. Che il progettista luv .
2% il doppili de! margine di errore delle singole misurazioni
Se un cullisiruta del oippot - Ecco come un troppo zelarne « numerologo aureo» potrebbe in -
ro aureo, deciso a indurlo nel trodurre m un rapporto un errore ilei 2% usando misure con
le proportiun t dd (devivurc? un marcine di errore non superiore all I %,
Nielli jEhuto; semmai, questo
significa che avanzare ipotesi
.
Con questa avvertenza e osservando la Figura 13 , si noti
Figura ] 4 per tempii che il segmento verticali più lunari e ai a co rrac -
1


74 ~s
1. A liZlDNR IU ,
* fili* ff ì tdtrHtfr crttntaiw *Nt mtir
A i
Satt ?

ciato in modo ria includere non solo il testo Cuneiforme, ma di mia divinità deH’oltretomba e dei cidi di morte e n na -
anche la base del bassorilievo, mentre i l punto fino al quale
scita , sia individuali sia cosmici, In seguito a ulteriori svi
£ srato misurato J| segnici!UI orizzontale più lungo sembra;
loppi dd culto dei defunti durante il Medio Rcgnn
scelto piuttosto arbitraria menre in modo da collocarlo alla 178 ft a . CjT Osiride assunse anche il ruolo dì giudice delle
delira, anziché alla sinistra, del margine dd bassorilievo.
anime dopo la moire ,
Riesaminato il materiale disponibile tjon Et dovute pre- Lineerò Garden era coperto di terra, per suggerire l 'idea
cauzioni. sonu giunto alla conclusione che La conoscenza dd
di una romba sotterranea. Il progetto del tempio ( Figura
rapporro annoo da parte dei babilonesi sia un eventualit à I 5a) comprende una spianata centrale con dieci pilastri qua
molro nrmou. drad, circondali da un Fossato ora asciutto ma destinato a
riempirsi d 'acqua . Queste caratiti isticbc sono state interpre -
Nel paese delle piramidi tate come un'allegoria archiccr Fonica delia nascita del mon
do dalle acque primordiali .
La situazione dell 'antico Egitto c più complessa, c ridiicdc
>

un ceno lavoro d ì indagine Starna di fronte a quelle die ven -


gono presentite da Entrili scritti come apnorue schiaccianti*
delta presenza di tra I’alrro, nella Grande Piramide e in ab
tri antichi naonmncnri.
ri t I

Permettetemi di cominciare enn due casi facili , quelli


dell’Osireion e della rombi dr IV to si ri , L'Osireiun £ tonai- 1 _I
derate il ccnotaf ìo di re Seti I, il faraone della diciannove -
ama dinastia che governò LEgitm dal 131 * JI l 29ila,C - il •sa r — ^

monumento funebre fit rinvenuto dall archeologo sir Flin -


1
— -, i
. J

ders Pctrir od 190 ) , rtc ! corso di jmpumnti lavori d ì sca-



vo completati ilei 1937. Si ritiene che la costruzione rap-
presemi , tramile un simbolismo architettonico, ri mito di
- “ _|T

Osiride . .Secondo EJ leggenda Osiride, sposo rii [ ‘ride e so -


r
vrano d 'Egitto, fu ucciso da suo fratello Sech, che disperse
-*
i rc.s ù del suo L ad avere . Ma Lì fedele sposa Iside li
rccupcrn
riportando In vita Osiride , clic, quindi , rivela i tipici tratti Figura t ^ b
Figura 15a

76 77
è

ì
-
L. A S i £ 1 OJW F A L' KRA
-
H ìJ jinmiJt tritura *ù* tuHf?
Ni'J interessante libro del I 9S2 Sdcrtd Grómutry, Pbiìn
ì UD

sdphy JW /W^ VI Robert IJWIOJ suggerisce che la geometria


- chi gifidj, die questo sia in qualche modo incorporato nella
sua geometria è almeno plausì bile. Ed effe iti vamenre Lzwfor
(

ddi ( Jsjreion sia conforme alle proporzioni della sezione JU ( sempre m Sticrvd Gwmetry} conclude: " li maestro Petoiiri
-
re;] »; per UMor da proporzione junta h ["Idea forma11 Lra
scendente die deve « isoere a priori ed eternamente prima di
aveva una conoscenza completa ed estremamente sofisticata
tirila proporzione aurea *. Questa «inclusione ri bast su due
tulle II progression ] che si evolvono nello spazio e

re sostegno ridia sua tesi deU edaranre presenti rii ID- nd


A
nd leni - analisi geometriche di un barsoiili,evo dipinto situalo sulfa
parure orientale ridia camera mortuaria ( Tigura Iha ) raflipiJ ’
progetto archirrirortico ridi ' Uà rebnt Uwfor adduce dei rame un sacerdote nelJ’atro rii venire una libagione sul capo
taglialo analisi geometriche del tipo mostrato nella figuri didfa mummia del defu nto.
^1 b E aggiunga « Il risalto dato al tema del
pentagono sim
boJcggij efficacemente la tiedrn ?* che dopo IJ morte il re si
-
fosse trasformato in una stella*.
Monostftme il foro considerevole fascino visivo , le analisi
Ji Ljwlor non mi hanno convinto . MOIì solo le lince che egli
" mT :‘ 1

considera conformi al rapporto aureo appaiono tracciale ria N-

punri del fuico urbi tra ri t ma s.idie I inser ì mento dei penta \
-
ne rappreselira, a mio parere. una forzateli a ablxLsranzaevi.
dente di uno schema dominato da motivi rerun gol ari . |
in clic T ^iwlor presene È altre analisi
-
J fot
geometriche dellii srrur - J
tura del [ empio, che vedono tp sssocijto alle
piu varie rii
ni elisioni, accresce limp orario ne Jt un
tivn in qualche modo disorganico c
approccio interpreta -
capriccioso.
Molto simile a quella appena destritra mi pai e J:i .riruazio- liguri J óB liguri [ (> h
ne riguardante Li tomba di Pere in, portata alla luce nei pri
*
mi anni Venti del Novecento dall archeologo Gustave Ufob -
-
- Il monumento i; molto pii recente ddrOar àn, risalen -
do a . -ì GO ;i-C , e fu costruirò per JI sommo sacerdote di loth
Purtroppo, le aiutisi geometriche presentate da Ltwlor appaio
no forzate ( liguin ]6b), tun linee che fui troppo opportuna
( uh ì a m aro a nube *macs ITO » ) Poiché la
tom ha è d ì un
urliepoca in men re passino per pumi che l 'immagine nnn SUITI hra giusiifi
cuir il rapporto aureo era oonusouro (
per lo meno riagii ami- .
care, Perdi pi ù alcune delle formule contenemi il rapporto JU-

*
L A K F Z K i N E W R W. A

neo sono impipa involute ( per esempio, 2 X 1 + ifr / 0 - j per ap-


-
Àr f l r

lunga ìi piu imponente e affascinante; kGrande bramititeli


P^ rirv p U Mirrili, Perciò, ai idle se personal nume condivida in Cheope.
-
:> IMUP I affermazione di Ijwlor elle le pratiche di sepoltura,
ridici tradizione dei faraoni non eiaiio intraprese solo p f fo.J - Una piramide ili uumeu
^
'

Dine un riparo al corpo ì f sico dd trapassalo, mi anche per LTta -


rr un luogo che CUSTODISSF le conoscenze metafìsiche che que - bi racconta che fu re Mcnes (o Narmerh sovrano dell Alro
-
sti aveva padrone-guaio da vivo , ritengo sia improbabile die il
rjpporro aureo Facesse parte di queste conoscenze, almeno nei
Egitto, A conquistare il regno rivale del IkiSSu Egitto filitoi
-
no al dc lrra de Nilo ] c a unificare it paese ì niqmn .il 3110
raso di Ftaniti a.G 11 culto dei Sole come religione Fonda men tale fu intro-
Desidero sntrolineareche è quasi impossibile provate che
il rapporto aureo non compaia in qualche manufatto egj-
-
dotto sorto la terza dinastia (27SG 26H0 a.Cj, insieme aJk
munì mifì carinnt ; alla cosmi / ione di granili mimumenri in
zio, liriche la «dimostrazione* è presemina solo W > TTEI forma pietra, [.epoca delle grandi pii amidi raggiunse JE massimo
di alcune misurazioni , Comunque , in mancanza di docu- splrmlnnc SOTTO li quarta dinastia , versa il 2 00 ii.C, ton L i
menta che arrestino l ' uso conrapFvoì e del
rapporto aureo, le
^
celeberrima triade d . lle piramidi di Giza La Grande Pira -
dimensioni ddl opera J irte; o del progetto irch ì tectonico mide ( la maggiore delle tre), o Piramide dj Cheope> i una re
dio ve eh he ro esser tali che la presenza di 0 sì im ponga all 'ai - srimonknra non solo della potenza del sovrano ma dell’ elfi -
serbatore per k Sua evidenza; al contrarie? . se essu appare cienzà raggi uni: a dall' Egitto quale societ à unificata c orga -
quasi nascosto nelle pieghe della struttura visibile cosicch é nizzata. Lo studioso Kurt Mcudekà olm ha concluso nel suo
^
solo un analisi molto elaborata riescr a rivelarlo , è difficile libro fjfttigffl# d*tle pirumici che in scolio delia costruzione
convincersi che k sua presenza sia il frutto della volont à di questi monumenti fu non tanto l uso at quale , una volta
ilrll artista o deh archi [ erto Come i- i vedrò pi ù divariti , J ‘a- terminati, sarebbero stari adibiti [ cioè ospitale d corpo del re
nahvi dettagliaci JE alcune opere ( molto pi ù recenti ) ha per - .
defatico) , ma la loro stessa real izza zinne EH altre panile , U> J -
messo di accertare che la letteratura sul fuso del rappono re le piramidi fu meno importante , per chi h costru ì , che
aureo da parte dei Inno autori non si barava su alcunché d ì riunire A innalzarle. Ciò spiegherebbe l ’enot me sproporzio -
concreto.
invece d ì proseguire nell analisi di monumenti poco noti
ne tra lo sfò rzo necessario per ricavare, trasportare e sisic ma -
re con grande precisione venti milioni di tonndkcedi bloc -
,
;11 no ] specialisti (
come ima srclc egizia del 2 ì 50 a C che se chi calcarei e il rimiralo ili potervi collocare le soglie di tre
coudti alcuni avrebbe dime tirimi i tra loro in rapporto secon
tltiCi ] , permerte temi di passare suhim a quello che è di gran
- faraoni
Nel iy % J egittologo d ilei tante Stuart Kirkland Verier, in

fiO
SI
LA
^.£|i m i AUF F £ Sant* twa yf J rstm ftde ain ral
^ ^rru j/t Ùfllé ?
uno studio promosso da! museo di Storia Maturile di Den - affetto d un errore inferiore a 3 minuri darai (owcru, di i
*
ver, Ira stimato che k costruzione della Grande Piramide di centesimi di grado), È difficile dubitare eh# gli egizi siano ri-
Giza richiese I impiego di diecimila operai li calcolo dell'e-
,
corsi airasrTonfimia per stabilire con tanu esd[ie7j;a iorieti
nergia utilizzata per trasportane i blocchi di pietra dalla cava lamento di questi monumenti.
alla piramide, e innalzarli all 'altezza necessaria, ha fornir ò a Il polo nord ledeste è definita come il punto del ciclo in-
^rier b stima delia quanrità di lavoro impiegata. Nell'ipote- lercemiro dull asse di mtazionf della lem, intorno J ijudc
si che le operazioni di costruzione siano durare ventitré avviene k notazione apparente delle cosrr E lezioni, Lasse ter-
Anni
(f ioi quanto il regno di Chéupe ), c sulk base di ima valli ta
llone plausibile della quantità di lavoro che un operaio qp -
- restre, però, non è perfettamente immobile , ma t soggerto a
una lieve nsciElazinmr come la sommità di una trottola 0 di
ziti poteva fornire in un verosimile con testo di ritmi c colla- un giroscopio, A causa di questo movimento, detto «prcccs -
.
borazione lavoraliva Wier ha calcolato la quantità comples- sionc», il polo nord celeste sembra muoversi nel cielo sertm -
siva di manodopera die .sii dowEie utilizzare. triornile Jnnt|;o un'orbita di una certa ampiezza tornando al ,
Mno a ur cpocn recente, la datazioni: delle piramidi di G ì punto di par temi dopo circa verni sei millenni. Mentre uggì
za si è basita in gran pane sui superstiti elenchi d« re egizi e il polo nord celeste coincide ( con un margine di errore li un [

sulle indicazioni circa U durati dei loto regni. Poiché pii prado ) con la posizione della STCIIJ Polire (Il cui esatto nome
elenchi in questione sono pochi, spesso incompleti e caratte - astronomico è a Unac Mi nani } * COSI non cri il tempii della
rinjin da numerose meongruenze, le cronologie ciano vizia- costruzione JdJi Grande Piramide, In base ili ipotesi che a
te di un margine di errore di un Centinaio di anni (Jk> stesso quel tempo la posizione dd pubi nord celeste TOìM; inabilita
m argine , oltre cut to, delli datazione col carbonio l i che - digli egizi tramitele due stelle v WwM&jorisc fi UnacMi- -
quindi non poteva accrescere b precisione dell altro procedi - rwris, c calcolando precisamente f allineamento di orco pira -
memo), in un articolo comparso sul numero di «Nature del
* midi » Spence fu in grado di «jllotaic la costruzione della Pi -
novembre 1000, Kate Spence dell'Università tir Cambridge ramide di Chcopc nd iMBfl a.C, con uno scirro di cinque
ha proposto mi altro metodo, che ha collocato tempura! - .inni in pili ti in meno; il monumento sarebbe quindi più
mente La Grande Piramidenel 2480 a.C.» cun un margine di giovine di una serraniina d' jinn ri spello a quanto creduto in
errori ' di citta cinque anni. Si trarrà di una tecnica Ongina - precedenza.
namente suggerita dall astronomo sir John Herschcl . L UHM Poche immure ardiiLet toniche hanno dato origine a ra n -
del XIX scenici,, e basata sul fatto che le piramidi sembrano ti miri e controversie quanto li piii ghinde delle piramidi di
orientate vetio nord con straordinaria precisione Per esem- . Giza. Le ipotesi sulla Grande Piramide - per cosi dire,il ver-
.
pio. Porieritamentn settentrionale ddk Lic iuJe Piramide è gante occulto IL ll.i - piramidologia»
( sono >rate pt r esem- É
* if fttfì*
AiJU V.Ta piftiHU Àt ( '
LA JV. njfrrfc JUIU

pio . uno (iti tap ispidi donriunii tirili «religione* dei Rosa- ne massicci volumi sul pili grande dei monumenti di Giza (il
L rote lia scria ibridar? nrl 145 '> da Christian Roscnkretn) , 1 prima intitolalo Our Inheritance in the ( irmi Pyramid Uno
membri della serra si dichiaravano in possesso di strabilianti stra eredità india Grande Piramide), L'entusiasmo di Piasi
segreti iul funzionamento della tumn. la pratica della magi 3 Smyth era in parte legato alla sua lauatica avversione a ogni
e multe altre cose, Secondo alcuni, la sressa Massoneria sa progetto di ijiLK’durrc il sistema mcrricn in Grafi hrcugn .i
rebbe uno dei rami staccatisi dal tronco della dottrina dei La logica Teologica 'pseudoboentdied dei suoi srudi si arti-
Rosacroce. colava pressappoco cosi la Grande Piramide era stara pro-
gerrara in pollici le sue propriet à matematiche indicavano
La più recente ondata di entusiasmo piramidologico risa ^
che i suoi cosrruttiiri erano stati JU qualche modo guidali
le probabilmente alla pubblicazione, nel 18VJ. di The Great
Pyttì mitù Why \Xiti il built and Who Hu ìtt iti, saggio misti - dalTQfimpotence; perciò il pollice era auch’«$0 di origine
divina , di versalirente djl centimetro, - ì lio della più lero
dicggiintc dell’editore inglese in pensione John Taylor . Que -
sti era cost sicuro che la piramide contenesse una setr
^
ccr sangui nariii c arca delle rivoluzioni » (ovvero Ea Rivolu-
é di pro-
zinne francese) , Precisando ultcriormenie U ua posizione
porzioni basate su conoscenze maremuriche ignore agli eg Ì 7 Ì n *
nei conteseli delia polemica sulle unirà di misura.. I IAZZI
dj concludere che Li sua cosrmiione fosse il frutto dtll ' .iuei-
venro divino . Influenzato dalla teoria allora in voga secondo SMYTH scrisse (in 7 he dreni Pyramid. Its $eavr $ and Mysic *

CUI L britannici crino discendenti delle perduri tribù dlsrae-


1 nrt Revealed La Grande Piramide , rivelazione dei suoi se-

ie. egli propose , rra le .ilrne cene , che la fondamentale unità di greti e misteri):
misura del monumento corrispondesse al cubito hibisco -
[ poco più di 25 pollici britannici, 63, 5 ccnnmerri. e precisa Cosicché non in virtù degli occasionali interventi pFonun
mente uguale a 25 pyramid inches o - pollici piramidali»). I .a ciati in Padamento in difesa de! sistema metrico britannico
*
SICW3 unirà di misura, SI eledeva, era servita a Noè per Li co- sono state tante votre respìnte le arringhe degli Agitatori me -
struzione ddl Area e a re Salomone per ledif ìcazioiw del rrlci filofhuicesi, ma a causa degli innari ditelli di quel prc
Iempiti, Sempre secondo l .n Inr , il sacro cubito % L basala per tenzioso ristaila; c pei evitare che 110.1 turione scelta, una
prescrizione divina sulla distanza ira 1 poli, in modo tale che nazione preservali nel corso della storia ... per evitare che *
il "pollice piramidale» corrispondesse sila cinquecen torniiio- quella nazione ri ammanti sconriderjiimente di una cosa
ne,ima parte dell’asse terresti La stravagante open di Tay- lame empii , nelle vesti del sopraggiongenre Anticristo; e .
*
Inr riceverle ri più caloroso benvenuto da un mirri unnio di colite Lsa ù per un misero piirto di cibo , per un i manciata

.
^ienzà. Charles Piazzi Stnvtfo À jrcmnomo R MJE di Scozia ,
di Temporanei profitti estri dei suoi commerciali, rinunci
che negli anni Sessanta dell'Oriocenro pubblicò non meno di 4 quell'! sci turione ancestrale che la nostra stirpe ahramica

B4
ss

I
i- A .
‘ t t i i i* AU K t -Sfl -fTff una pittM ÌJ* VfimMM AAV jAf/fc ?
* *
dovrebbe custodire iinu a quando 1 compìmento Jet mi' te-'
. re ( due voice 5) E se il pran della. Limala è moltiplicato per La
FO Jivino shbb toccato Finterà uman tra. ha«:, !ii unitile 181.500 - un'.ipjìPDssimazione piuttosto buo-
na della velleit à della luce IH miglia al seccmdn.
,

Neri ^usciteti eccessiva sorpresa, dopo avei tono questo bra -


no, il brio chi’ uri libro The Mountaim nJ > Phornoh lo xerit
- Giungiamo cosi all'annuncio piu importante sulla Grande
rore Leonard Cornell abbia intitolato il capitolo su Piani Piramide nel contesto dd nostro interesse per il rapporio au
Smyth The Great Pyramidkit * tIL grande piramidima). rea. Nd libro citato, Gardner riporta un affermazione che, se
\ : lh orti umilisi nurncmlogica del la. .srruimra della p i -
' vera, dimostrerebbe che fu realmente incorporato nella pi -
ramide ria Plazzi Smyth che Taylor contribuirono molto a rami de ri n dal progetto; « Secondo inodoro, Ja piramide fu
resuscitare . JLILE L -L u os&csS lune pitagorica pei J . 5 . Lsss ì.IUL costruita in modo che 1 arra di ciascuna faccia fosse uguale

s Tararono il farro piiir ? OSTO ovvio che la costruzione ha cin- .ilL ' area di LUI quadralo il cui laro sia pari di’altezza della pb
que angoli e cinque facce [ contando la base); inoltre, il « sa - .
timide» In ral mudo, I'esritenra nel monumento della reb
uro cubito»- misura circa 25 pulii. - È ( il quadrati) di ed lione numerica appena descritta è attribuita allo scrittore
esattamente 25 « pollici piramidali » ; a sua volta, il « pollice .-
greco Erodoto (c 185 - 423 a.O, culm che Cicerone 1106 -
piramidale * c Ed c inqi tec euconrulioti esima pane dell ' asse 43 a.C) definì; «il padre della storiografia** Anche se Gaid
terrestre; e crisi via , nei non sembra aver soppesato tutte le implicazioni dell ab

Marno Gardner, uno dei piu apprezzati scrittori e cultori formazione che attribuisce a Erodoto, egli non fc stato né il
di matematica ricreativa, tu addotto un esempio divertente sok> né d primo a citarla.
che illustra Fassurdità ddb *,pent smania -* JJ cui sono affet- In un articola infimi aro Britiib Modular AktndarA oj
te le analisi dell'astronomo scozzese . Ha scrino Gardner nel Length, apparso in The Athenaeum - dd 28 aprile l8ì t(J, il
suo libro Nel nome Acibi scienza: famóso astronomo co sir John H«schei scrivevi:

Ijeggeitdo le caraneristiche del monumento a Washington sut t ,a sicAsa peodctiijir . - appartiene a una piramide caratterizza
World Almanco, ^ copnamo che il numero 5 ILI (.spulimi tin uà dalla proprietà di avere ciascuna de ' le beee uguale al qu.i

- tirato costruito JulFalrezJj. (Questa è la tipica relazione che,


po’ ilapptmjrTO,' Ealrcjjj della costruzione ò 555 piedi c 5 pol
liti, La baie e un quadrato di 55 piedi , e le finestre sono a 500 .
come Erodoto ci dke chiara menre essa doveva racJuuderf
ndle i ritenzioni dei ciuirutluii. e che oggi noi sappiamo « -
piedi dalla base. Multiplicando le dimensioni della base pei 60 i

(ocinque volte i rntwi deìl’.irmoì si ottiene } _ÌO0, i aumi peso scrvi effettivamente racchiusa.

-
della amara in once. Il t nomc- Washington» ha dieci lerce-
^
K7

U § J i n« N F iUHIA StfJTM un# pirwtiaiJt Ut
ùfitMtétd ri

IJJ epuca mnlro più recente . cioè nel ] 99f> N saggista cd


; (l'arca della feccia triangolare ) l ) n po di geometria elcmcn-
cjprrro di telecomunicazioni francese Midhir f Gasile ha tare mostra che questi uguagliami implica che il riparto
Sfritto ni! suo intcrcsHanre libro (jwftvwn; /ram Pharaoh to j/f si » identico al rapporto aureo (per il letto re interessato, la

l >4iUits\ « È staro rifer ì io che lo storica y rcr <.:o Erodoto appre dimostrazione si trovi nell'Appendice 3 ) Vhcne s ponti tirn ,

'deedai sacerdoti CQW. ì che il quadrare delTalrena ddly Gran- domandarsi: le cose stanno proprio cosi ? f bene precisare su -

Firnlinde è pari a [ J area di una qualunque delle facce Han-


'

bito che li base delfe Grande Piramide molto vicina a un


golari laterali», Perché miino su questa lesi ? Per la semplice quadrare perfetto, ma non lo h ì suoi bri variano da un mi-
*
ragione che questa equivale ad affermare che Ja Grande Pira nimo di 23^, 25 meni , a un massimo di 230.4 5 metri. La
rnidc è itati prognata in modo cale che , dividendo l ’aire?. lunghe? media, eh ? prenderemo come valore di la. è
,

di una iacria triangolare jx- l.i metà di uno dei lati dclli. ba 230.37 metri. L'altezza del monumenta e h = 146.73 metri.
se, si ottenga d rapponu Da questi valori , usando il teorema di Pitagora , ricaviamo
per l 'ipotenusa del rriai abAOTuni lunghezza sdii 186,54
^
metri , Perciò ita = 186.54 / 115J 9 U62 - un valore vici- -
nissimo a <Ji (cnn [ ina rcai tu interiore allo
A quanto pare , dobbiamo concludete che gli architetri ilei
faraoni conoscessero il tappano aureo, non solo visto che
questo numero r annidato nei rapporti dimcnhiuiuli della
Grande Piramide, ma ambe considerando che esisterebbe
una res riimmillila borita stille inirnriuiii ilei progeneri
(nella fattispecie un passu di Erodoto) che impedisce di con -
siderare fui culti la sua presenza. Di nuovo ci domandiamo:
le cose stanno proprio cosi ? 0 siamo di fronte a quello chi! il
saluta c matematico Koger Hefz Fischlcr ha chiamato
-

- unii dei più ingegnosi giochi di prestigio della storia della


Si Esamini brevemente lo schizzo ilei monurncuto pró LJiu- Ili *'
scici
P 1
a?
io nella Figura 17, in cui a È metà dd lato della base, r è | 1-
*Se Poiché le misure della piramide non possono essere messe in
* d e l l a taccia triangolare e A Pai della piramide di ficuss k H ie 11 vt- ntLM - dnhbin deve ( rn-, ics. r ' c la L ira /.ione di
Lafferm! *
rezza
. ?ione amribmm a Erodoto p corretta , allora fr : (il
, " i'

JErodoro. So di almeno quattro ricercatori che, a jLspcrio delle


quadrato dei fairezza della piramide) sarebbe uguale a ; X a tante riproduzioni del brano delle Sfori*, e sebbene non si posj

as H9

l
L A ¥ £ Z Ì U N F J C T F* jfrmt UTiif jpìtttttteJt drti* i mUrf
sa scontroincerrc
fa. si ^irc
- un testimone vissuto vftuidmjuc secoli
sono presi il disturbo di uiiitmlkrc q uello che Erodoto ha
3or i ] merito di inveire messo ili : ihiiUo - ne ! suo lihm sulla
Grande Piramide* It- pmprì età dj alcune .sue dimensioni e il
eBctti veniènte scritto evoluir» comunicare Gli stupefatemi ri-
,

sultati di quesn controlli sano itati riassumi tu ducartkdi , uno


.
relativo passo delle Storie Roger Herz- Fischler ha in ci Ferii
ricostruito la derivazione di quest ’ idea errata da tiri che s ì
rii Rogfr Hetz-Fùchla e J 'altro ili George Markowsky, mare pu ò win . { ’ Finire [ in interpretazione scandal usamente libera
(

mitico dell’ Lini versiti riri Maine. di Erodoto nell ormai seredi raro The Great Pyramid* Why
1

Pamarno dal testo originale delle Stori*, eda alcune con- Uf £u It Built and Who Built It i di liylor.
siderazioni circa il suo significata, l ! pa.ssn che ci interessa Questi pane in effetti da una traduzione non troppo di
Si trova nd secondi ! libro , int ì roliro LI Euterpe . ptuagrafo versa dalle due che ho porcaio come esempio; “ Di questa pi -
124 , e due versioni classiche" recitano: « La sua base t qua - ramide.. che ha quattro lati , ogni faccia ha una lunghezza di
drata , ciascun [ ito è lungo 8 pUshra e uguale è Li .sua altc ì! fi pUthra per ciascun laro , e uguale altezza*: poi, però , lascia
za» , e di un quadrarli , di 300 piedi [ circa 2 14 metri ] da - campo libero alla fantasia , sostenendo che Erodoto inicn-
ogni parte , e cosi l’altezza » . Aggiungo die it piethran è una desse con questo che i erteti i quadrati di ciascuna faccia cor -
misura di lunghézza jwn a 100 piedi greci ( ovvero , a circa rispondevano ai metri quadrali del quadrato costruito stil -
31 metri ) .
Prima ili o£Ti i altra cosa , quello che ci colpisce t eli ? fo fra -
-
Faltezza della piramide Nonostante qti«r’mrerpnrtazinne
incredibilmente “libera *, restava a Taylor il « piccolo» proble-
1

se di Erodoto non a S ì ornigli .! affatto a quella che ò stata n ma che le dimensioni indicate ift picthra\ sono ben lontane
per tu[aulènte definita una citazione delle me paiole { ovvero da quelle della Grande Piramide . E il modo in cui se nc li -
larie mi azioni che il quadrato deLTdrezza della Grande Pira - bera c ancor piu stupefacente Serica la minima giustificazicH
.

mide è uguale a II 'areadi una taccia laterale) . Inoltre , i Jan di nt\ egli sostiene che gli fi pleihra vanno multipli earl pet l’ a -
Erodoto sulle dimensioni della piramide appaiono molta lea della base di una delle piramidi pi ù piccole che sorgono
lontani dalla realtà, EH ì non è ariano alta 244 merr ì (non lungo il latri orini L.ile di q uella di Cheope.
raggiunge nemmeno i 1 *>0) , e le dimensioni della base (circa
23U metri ) sono approssimate in modo decisamente- grosso-
-
L t con< Instane tin trarre sembra la seguènte: il testn di
Erodoto tion può essere considerato una testimonianza dd-
lano dii 244 metri dd passo dell Euterpe, Ma a questo pun - La presenza di p MCJI celebre monumento ; c l mterp re tizio ne
'

to , il problema principale è: da dove viene CL prima del tutto arbitraria che nc diede Taylor (ripetuta da lauti al -
nc quella chiamata in causa, tra gh altri . JJ Martin Gard - tri autó ri ) si scontra coi fatti e col buon senso, cd V solo un
ner." Un primo indizio è fornito dall articolo di sir John Her altro raso di manipolazione numerica.
schei in * J he Atheiiarurru . Herschd riconosce a John fay - Una conclusone ihe non rutti soni ! dispetti ad accettare.

90
LA a m i C H E 'LL I B A
' r« ÉjiJ ptram rdt a nmiM* a Hr Yfrttr?

In un articolo dai tin ilo The iro.tahedrai QBign mf the Crwf {lidia Grande Ih timide non permettono di chiarire se O, n,
/Viawi/ fi! progetto icosaedrico della Grande Piramide!» entrambi o nessuno dei due , vi ri ritrovino pc" volonrfl dei
pubblicato nd 1992, Hugo R Verhcyen suggerisce clic: iJ progettisti. Tanto vale seguire i! consiglio del colonnello R.
rapportò aureo m quanto simbolo mistico possili essere staro S . Board di Berkeley, California , che in un articolo pubbli -
inserirò deliberatamente nella sirurtura de1 monumento ' ico - cato nd l Òòfc dui «The fibunacd Quiitei ì v * consigliava:
nic messaggio pei dii è in giado di coniprendering Ma, coi - «
TXinque tirate i dadi e sceglietevi la vostra ritim . -
rne vedremo, ben pi ù numerosi sono i morivi di d ubi rare che Dovendo scegliere ira n e quali peschili determinami
il rapporto aureo sia entrato a qualunque titolo nel progetto ^
della smi mira della pi rimiri::, il pi imo presenta evidenti
della Grande Piramide , vantaggi rispetto al secondo lnmn / irutta il Papiro REiiiid
Se si pensa die la Piramide di Oienpe rivaleggia con la ( Ahmcs), una delle nostre fonti principali sulla matematica
mirica Atlantide quanto a numero di saggi a «sa dedicati » egizia* ci informa che gli e izi del XV ]|secolo i,C conosce -
non desterà troppi meraviglia die Ò non sia il sul a numero ^
vano, almeno in forma approssimata, valore di Jt , mentre
spedale diianuim in causa dalla ptrami lì filosa ! ialino f K manci qualunque indizio che fossero a conoscena d ì <K Si
Li teoria m n e la Grande Piramide comparve per E ,i pri ~
ma volt .Té nel ì £3d in Letter frtem Alexandria* un the Evidence
ricordi che Ahmes copiò questo manuale di matematica al
tempo dee cosiddetti " é r pasturi .? hyfcns, verso É J I 6Ì 0 a,C,
-
uf the Practical Application of life QyjAraiure of the Cf ^M tft
the Configumrwn of the Great Pyw*md$ of Egypt (Lettera da
Tuttavia l 'originale È fatto da lui risalire al tempo del re Ami: -
rtcmhet H f , della dodicesima dinastia, e foise non è imposti -
Alexandria sulle prove deLT applicazione pratica delia qua - bile ( benché mi probabile) die il conre n uro del documento
drane del ce neb in nella configurazione delle Grandi Pira - fòsse gii noto al tempo della costruitone della Grande Pira-
midi d ’ Rgì cto) d ì H . Agnew ; anche questa era una teoria ge - mide, Il papiro contiene ottantascttc problemi mate mitici
neralmente attribuita a Taylor* sebbene questi si sia limi la io preceduti da una tavoli delle frazioni Una serie di indizi
a ripetere le a rgn in rotazioni di Agnrw. I j resi [ che il rap- (sorto forma di altri papii i e documenti ) fa pensare hr Li ta - (

porto de! peri memi ddla base ( Si? « consideriamo i simboli


della Figura 17* in cui a iodica uli semilalD della base} {.un
vola sia stata poi consuLiata pn quasi duemila armi , Nel!' In -
troduzione, Ahrnc$ descrive il papiro come ri 'ingresso alla
i’aliczza della piramide [ h\ sia uguale \ 2JL . Sostituendo le conosci tiva di tulio d ò che esiste e di tutti gli oscuri segre -
dimensioni redi della Grande Piramide $i ottiene; %àfh* 4 x ti ". La stima egizia di #t compare nel pioblema numero
.
230, 37/ IA li ,73 = G 2 B; wf approdi inazione di 2ft drusa - del Papiro Rimiri . SJ tratta del problema della determinazio -
mente huona » con un errore pari a circa lo 0,0 ì %
^
È bene ribadire , innanzitutto, che di per sé le dimensioni
ne dell 'arca di un campo circolare, per IJ cui soluzione
Abnics suggerisce: « Si tolga 1 /9 del diametro , e si faccia il

92 93
.
I- A H 2 f O « £ A L li L A ihflKj WNJ firtmìét t r / frifai* aiit itiilt 1
quadrato diL ri mane [ ite' . I àa ciò si può dedurre che gir egizi
; 1
dii qualunque noziune sull 'esistenza c |j nJurc d \ K d ,i p.irrr
e rann f n g rido diapprn.ss ì mare K cun Ia 1 razj one 15 ù /81 , che
dei costrurrori .
è pari a 3, 16049«. La differenza rispetto a 3.14159 .. , vilare
- Nature!mente Tipo resi di Mendelssohn non è suscettibile
eraito di K , è inferiore ill 11 %.
1 u a Irta circostanza che dà a TT un vantaggio su t un in
di veiifiLjà sperimentile diretta. In compenso, secondo alcu -
^
teressante teoria, secondo la quale i costruttori della Grande
- ni egittologi ci sono prove direrw dd fatto che rie il rappor -

Piramide avrebbero potuto inserire Jl nelle sue dimensioni


.
to aureo n> pi greco furono utilizzati sii pure involontaria -
mente, nel progetto tirila Grande Piramide. Questa reo ria si
imliL senza conoscerne il valore! Questa moria c stata pro
posta di Kim Mcndch&ohni nd suo li hro Lenigma delie pira-
- basa su! ooncerrn di teked\ che era semplicemente una misu-
ra deh 9 itici inazione delle super fici Iiterali ; pvi l 'esattezza tv
midi, IJ ragion am caro di Mendelssohn è it seguente: poich é
Luim fa pensare che le no / tom matematiche
su corrispondeva ,i! numero di cubiti orizzontali ila percor -
degli egizi deE
LAncioo Regno fossero escluiivamcnre dt tipo i udirne nule.
- irn.\ per ogni cubito di aumento della misura verticale. È
chiaro che si trattava di un concetto di grande Importanza
presenza Hi nella geometria della piramide deve dipen -
^
dere da scelte costruttivi: di origine non astratta , ma pulita.
pratica per : eosrnmnri , che dovevano mantenere costami' la
pendenza man mano che : blocchi di pietra erano aggiunti a
.
In particolare I aurore suggerisce chL gfi egi j utilizzassero
^ una piramide. I problemi dii 56 ai 60 dei Papiro Kli ì nd ri -
due sistemi di misura diversi par le distanze omzonraJi e ver - guaidano i calcoli del seked c sono descrini con dovizia di
ricali: corde di fibre d ì palma per quelle verticali (coE cubito
particolari da Richard J Gilhng ^ nd suo otturo libro Mathe-
come unità ili misura) c i ulli ili un cubico DL ciiamcrro —
"

pcr matic* in the limi uj the Phdntahs. Larriimiugu sir blinderà


lunghezze come 1 kli delia ba.se di una piramide. Le dmien- iWrie scopri nel I fiftd che la sedia di un pomcolare TEKED ( o
sioni orizzontali sarebbero srate misurate comando le rivolu
- pendenza del laro triangolare) d à per la Grande Piramide li
zioni dei rulli , cioè per mezzo di un’ unkì die potremmo
chiamile *cu biro rotante"' tu altre parole, decidere la pen-
,
-
propriet à dd rapporto dd perimetro ridia base con l' altez
za uguale a 2T> con alta precisione, senza che n abbia parte
-
denza della piramide significava pei I archi retro egizio stabi
lire di quanto gli npemi dovesse alzarlo, per ogni cubito io
- alcuni nd progetto, 1 sostenitori deH >dpotesi dd $ehd sor
9

rante JE spostamento orizzontate Tcndi é, per ragioni


- tolincalto che esattamente Eo stelli schedai travi nella pira -
geo- mide a gradini dr Meidum , costruiti poco prima ddli Gran -
metriche, uri rcuhjtu rotante» è pati A un cubito lineare mol - de Piramide di Giza ,
tiplicato pei K ( cine .iM . i drconletenza di un rullo dd diurne
Non tutti apprezzano questa Teoria Murr Mendelssohn . . ,

IT .) di un cuhiio ) , questo me nido di costi


<
uzinne avrebbe im - cheba suggerito [ ipotesi dei rulli , scrive in Letiigmndelle pi -
messo 71 nella struttura della piramide indipendvJ Itemene e
,
-
mmidii Spiegazioni matematiche sono state proposte in

V4
ni
LA 5 B. 2. J r i N I - AVWLA

idruri numera^ compresa quella di un insite archeologi [Ve


trie], secondo J ] quale i costruttori avrebbero casualmente
-
utilizzato jj JAPPORTO 14/ 11 [ molto vicino a 4/ rcj. che lima
ne* purtroppo ;ssai poco convincerne » . D'altra parte Ruger CATITOLO 4
Hen- Fischler, che ha esaminato non meno di nove reorie *sul
progetto della Grande Piramide t giunto . wla conduzione, 11 secondo tesoro
espofita in un articolo pubblicato nel J 978 dal periodici!
iiCrux MithemadcofumT' , die quella de! sektdsia l ' ipotesi i J geometria possiede due grandi wsori uno ? :l
che ha Le maggiori pmhjhtllr à di essere «atta. reorem i di PiMgdn; f .iiirD la divisione ili UUJ linea
{ kimunque . per q u i n t o riguardaJ’
argomento di questo li - -
secondo il J jjjpoiuj estremo e nu dio. Possiamo pj -
bro , se una qualunque delle due ipotesi - quella dei rulli e r.ì j oh.ire il primo a una certi unmj d uro, ir defi -


quella del uriad h esarca , allora il rapporto aureo non ha
avuto alcun ruolo nel progetto della Gnode: Piramide,
Possiamo qmudi affermare e he oggi , trascorsi quattro mil -
^ ^
nire il secondo lina pietra preziosa.
K ETL È tO ' L ì 7 t rS ) o )

lenni e mezzo, il caso «rapporto aureo Piramide di Cheupo Ì: indubbio che chiunque sia crcsriuio nel con fesco della
t final mente chiuso? Sarebbe auspicabile ma la scoria ha . civiiri Occidents le o mediorientale sia un discepolo degli
purtroppo dimostrato clic d fascino mistico della piramide e antichi greci per rutto ciò che riguarda [ J matematica , le
scienze la filosofa , i irre e la Icrrcratura. Laforisma di
'
della muntemi iijn. t anre.v ir pi ù forre delle pi ù solide dimo-
stradoni , Da decenni i ragionamenti dei Parie, Giilmgs, -
Goerhe, I T I tutti i popoli nessuno lu sognerò meglio dei
,

Mendelssohn e Herz^FbcbJcr sono a disposizione degli ap - greci :! sogno dell 'esistenza*, è un omaggio finanche mn -
passionati della maceria; ci ò ron h * impedito che ancor og- dento agli antichi abitanti dd lemho slturupa proteso
gi numerosi libri continuino a incorrere nell «errore del r ;ip verso la Turch ìa, che letteralmente invernarono, c a lungo
-
porto aureo' . monopoi ì zzarono, quasi unii i settori di ci ò che ogg <'hia - 1

Per quanto ci riguarda, ci sentiamo di giudicare altamen- miiamo « Lukura * .

te Improbabile che J bihiJonc.ii c gli egizi conoscessero il rap- Ma perfino le conquiste dei greci in nitri ambio appaiono
porto aureo e le sue proprietà; l’ onore di questa scopetta fu poca cose se paragonare a quelle realizzate ndla matematiea;

I lasciato ai matanar id greci. Lunqu iste che ancora oggi ispirano un ri more quasi revcren
dale . Basti pensare che in soli quattro secoli, dal rompo di
JaJc ì^ ( nel tìOO a . C circa ) al - grande geometra^ Apollonio di

^7
L A l i Z I O H I A L' J L E A fi iti & ndG J4ASPV

Ptrga ( net 200 a.C, circa), essi elaborarono le nozioni CàStTJ - die egli avesse studiato la matematica suito La guida dei pi-
7 Ì ali della geometria in quinto sistema remico. tagorico Teodoro di Cirene » il primo ad aver dimostrato
Lece ri lenza greca nella IILUCIIIJI ìU lu in larga misura Ja che non solo la radice quadrala di 2 , ma anche numeri co -
conscptemca difetta delia passione dr quel popola pei la LU- me 3n 5 C altri fino a 17 sono irrazionali. (Perch é SI $tii fer-
nosceriia tn guarnii tale, piuttosto che pti le applicazioni mato a. 17 non é noto; ma é chiaro che non riuscì a elabo-
pratiche di cui era suscettibile. Si racconta che quando un rare un.i di mastrizi une di ligio generale» ) Secondo alcuni
giovane* che c<wì lanuto di Euclide aveva compreso una no studiosi » Teodoro porrebbe anche aver fatto ricorso A una
-
zione geometrica, chiese Ma cosa ricavo dal sapcrln ? », Eu
clide gli Fece regalare una moneta da uno schiavo* chiudcn
- linea divisi secondo il rapporto aureo per costruire quella
chf è considerata la pi ù semplice dimostrazione dell in-
do con shrigativo disprezzo la quesriane del giiidsg [ IO 1113' commensurabili ri, (L' idcj è in sostanza la sterna di cui si d à
reriale- spiegazione nel l ’ Appendice 2.)
Al tempo sii Pia none, il hag gjiu culturale ra <vom andato a
chi aspirava al governo della ^cosa pubblica includeva IWt
Nella Repubblica, Platone giudica indispensabile la cono -
- scema della matematica per qualunque filosofo e uomo di
mctica, la geometria pinnae solida . l 'aiLimiomiac la musica povmiu. Ed è piovertele che l ’ ingresso dell Accademia ( la
'

- di sci pii ne che, Come prosato dal pira picrico Archita , ri en - scuola filosofica da lui (ondata ad Àiene ) fosse sovrastato dal
travano mtre nella definizione generale di = matematica " . monito: « Non varchi questa soglia chi ignura la geometria *.
Narra un altro meridoro che quando Alessandro Magno Lo storico della matematica David Eugene Smith confident
chiese al precettore Menecmu ( al spiale è attribuir à la scu- qtitf &ro awenimcnrci, nel suo libio (?nf ì )ebi lo ( street tmd
pera, o invenzione; di ellisse, parabola e iperbole) se est
^ - Rome, EL primo esempio conosdutn di numero chiuso uni -
stesse qualche scardarcia per lapp rendi memo della geome - vers È tario. L alta considerazione in cui Piarono teneva la ma -
'

tria, quesri rispose «Altezza, per viaggiare nel paese ci sono tematica era spare anche dalla punta d’ invidia concili egli ac -
vie regie e vie pet le pettine qualunque; ma nella geometria cenna al sapere degli egizi , presso : quali " gli indovinelli aril
la strada £ una stila per ruttL. mirici sono stali escogitati per i bimbi nu che imparano a ri -
solverli divertendosi c come pei gioco" -
Piatone Nel discutere il ruoli ì di Planine JKT quanto concerne la
.
matematica in eueidc e d rapporto ann o in particolare ,
^
È in questo intellettuale che dubbiamo CHllocaie
contesio dovremo soffermarci non .solo sui suoi contributi srrcria -
Platone (428 /7- 348/7 a.t’J , uno dei pi ù influenti pensam - mente matematici, la cui importanza è modesta, ma anche
n dellamica Grecia e dell ' intera civilt à Decidenrale Si dice sull’effetto del SUO pensiero e dei Fmci suggrrimenti sut coli -
1

vi ‘>9
L A S E 7.I O S Ì A U R E A
il mvmJff ifMaru

tributi marcmarici alrmi , sia al suoremposia in epoche suc -


-
cessive. In uo certo senso , latoty deve essere considerato
LNM dei primi ditoni [ in del pensiero iteti ai io^ uinit'

in rendiamo. Un buon esempio è Formio dal suo arieggia


-
mento nei confronti dell' astronomi u d cui proposito egli
to
-
invitava, pi ù che a osservare instancabilmente LI moto dc iì
iHiri, a «lasciare in pace i tie li* occupandosi dei piti univer ^-
sali cìeh ddla matematica. Questi secondo Pinone, sono
rappresentali solo daile stelle visibili, dici flesso modo in cui
le entità astrarre del pimro , ddla linea e del cerchio sono rap -
prese n tace dai disteni che tracciamo a questo scopo , Ji inte -
restante cht nd suo ottimo libra A H ìs&Xry of ( jr&k Mathv -

marirz. del I 92 1 , sfr Thomas Heath abbia se ritto: £ diffici -


le comprendete a cosa Platone mirasse, coni; apponendo le
mn figurazioni del ciclo xrdlato, con la loro innegabile bd -
Icraa » e le vere ronfigli ragioni di cui le primi sarebbero una
mera uni razione? infinitamente pi ù belle e stupefacenti . -
i. ù > mc astrof ì sica teorico! devo coniessic di sonile una ccr~
Figura ( 8

.
ra affi n irà con alcuni dei sen ri menci impliciti nelle pardi di
Platone, La distinzione sembra riguardare da una part ? la bel Chiunque , credo, converrebbe che la configurazione così
lezzo del cosmo di per sé, dall altra quella della teoria L In ne
,
ottenuta ( figura 18) è molro bella . Ma il piacete elenco
piega f asperro. Vorrei aiutarmi con un esempio , che si basa su che suscita nasconde un altro piacere , puramente mate-
un principio scoperto dal grande pinoree incisore tedesco Al- runico , che deriva dalla semplicit à del soggiacente princi -
-
brecht Dliner ( 1471 152R ) . È possibile; gì usi apporre sei pen - pio costruttivo Ritengo che l’accennu di Piatone ai cidi
matematici si riferisca a questo tipo di armonia geometri-
- -
ragon ì come mostrato nella figura 18, formando un grande
pentagono con cinque buchi a Fot ma di triangoli aurei
fi riangoli isosceli con mi rapporto facci / hi.se pari a 0 ). A loro
volta, sei grandi pentagoni possono formarne uno ancora pi ù
ca e numerica,
j diff ì cile dubitare che nella itL .u ematica l influchiu del
pensiero di bicone ili stata molto pi ù imporrante dei suoi

- .
grande ( inch' esso bucato») e così via all infinito. 1
contributi spccialisrici. Un testo del 1 secolo a.C. attribuito a

101
i «’]:>

I
ft ?tnndi trt&r
*
E AITISE À
LA ilZIC
^
femminile* 2 , e dai pruno infero maschile. 3) . Essendo
biute
Fil ù demO reciti' «Grandi pregressi [ furono compiuti|a quel
egli Stesso dlkvu dei pindarici . Plotone non poteva ignora-
Tempo libila scienza dei numeri , quando Platone , nel molo ( ,4e
di coordinatore, furmulava i problemi r i maicmatid li £ tu - re che b somma JL ì cubi ddl * prima terna piragprica 3
dlavino con zelo#, 5 ) dà ancora 216 ,

da due
Piatone e la sedane aurea sono collegati soprattutto
È indubbio , d 'altra parte , che lo stesso Platone provasse
un vivo interesse pei le propriet à dei ntinurn c delle figure questioni panicohmunite caie si grande
. l’incom -
mensurabilità e i poliedri detti appimlu piaionici . Nelle
»
geometriche , Nelle Ltggi pct «empio, egli suggerisce che il
numero ideale dei cittadini d ì utm Staio ria di cinque mil.i-
Piatone confessa la propria vergogna per aver imparato
l'esistenza delle lunghezze incommensurable e db numeri -
ir
qua ranca , perch é 1 ; ÌG'Ì O è il prodotto di 12 , 21' e 21; 2) la
sua dodicesima parve r ancora divisibile per E 2; 3) ha cm-
razionali solo m et à piuttosto avariMUt e depreca il Imo che
bmi-
molti gjett delia sui generanone ancora nmi abbiano
quantanovedivisori , compresi rutti 1 numeri interi da I a 1 -
fc divisibile- per Ilarità con l esistenza di Lidi grandezze,
( tranne I I , ma 503S. quasi uguale a -
I I ). La Scelta di questo numero e delle sue propriet à uftnra
Platone riconosce (nc\\ ' Sppm maggot) che come un nu
di due
Platone Jo spunto per esporre ie sue upinioui in tema di isti - mero pari può risultare dilla somma sii di due pari sia
dispari, eoai b somma di due numeri irrazionali può dare
un
turioni ed econnmia. IV; esempio, le terre delio Sialo Jn
di ebbero divise in cinque LUI Laquai anta lotti , enn quattro-
numero siaja irrazionale £ he razionile . Essendo stato... dimostra
,
to che G irrorili mie una linea Letta la cui lunghezza sia
cencovcnti lout assegnali a ognuna delle dodici ^ ItibCt* iri Ciii * ,

cspres.sa da Un numero cazionak ( per esempio, una Linea


di
b popolatiti ne verrebbe ripartita Uririrra suddivisione n -
hi i ig|i czt £ unitaria} div ha secondo la sezione A un l é un
- taem
guarderebbe le categorie sociali , che sarebbero tjiianrai quel- a quei
p ì n della seconda possibili! , amile se non i: detto che
*
la dei cittadini liberi, delle loro mogli e dei loro tìgli ; quella che egli
tempo Pinone lo sapesse. Alcuni studiosi pensami
degli schiavi ; quella degli Stranieri residenti; t quella degli scrini it iiuitii c sortoli-
hstóc interessato in modo dutuo
siianieri « in vislra* temporanea, a guisa di anello piii esterno.
neano che quando Prodo scrive ( nel Commuto ai primo
libro
Nelle elezioni del Consiglio, i mcmhn di latte cquamo Le
categorie eleggerebbero per votazione no vane a rappresentan-
ti ciascuna, e così v ìa .
-.
dig Elementi & Emiidéy. Eudosso... moitipUcò il nume»
Boremi relativi alla "seiìone" la cui origine era riconducibile
riferisca a ricerche di Platone < e
di

3 natone» , i possibile che »


Un alno numero spesso associato a Platone È 2 Uh Egli lo
menziona iru l 'altronella Repubblktt in un pasm piuttosto
,

oscuro ove si allude al lami che è il cubo di ri, uno dei cu -


- ,
di Eudosso) sulle F ropritli J 4>. Ma questa interpretazione
molto corttrnversa fin dalli seconda met à deU'Oirocmto e
numerosi specialisti sono ginn ri ahi conclusione che proha
.
è

-
-
ridderei « numeri nuziali ( perche generati dai primo intero
I &5
102

l
L 4 iti I O N E H U K i i J I // irt à mln ffidr é?

b ìlmeme la parola filone» in quel caso non avesse- niente a d facce pentagonali, (d ) ; e FiaHaedro, con venti farai trian -
che fa re con la sezione aurea, ma si riferisse alla sezione dei so golari, (eh
lidi , o alla sezione delle linee in generile. D 'altra pane , pochi Platone Rise la teoria di bmpeduJe (c, 490-c. 430 i-C )
dubitano che le ricerche fondamentali che portarono afta de - che i quanto elementi fondarne nrali dcì la materia fossero Ja
finizione e comprensione del rapporto aureo risalgano pro terra, l acqua, Tana e il fuoco. con la concezione di Dcroo
'
-
prio agli anni precedentt la nascita dell'Accademia platonica, -
c! FITO di À hdert ( c 46Q C.. 3? 0 a.C.}: secondo il quale leeoni
nel 3H6 LC, e poi al periodo in cui essa fo in attività. La per
tonalit à chiave e In forza motrice dltrU ù ai problemi geome
tricÈ relativi al rapporto aureo hi vrrosimi 3 munte Tcrtctu .

( c. 417- c, 369 a,CJ , che secondo il lessico bizantino noto co-


me Sitati n Suieù i *tfo il primo a costruire j cinque cosiddetti
solidi M . Pappo, insigne ma remati del IV secolo, tihriscc che
l «teto fu anche colui che " distinse le potenze che sono
"

com m cn surah ili in lunghezza da quelle die sono incommen-


5 ulabili *.Tetterò non era membro dell Accademia , ma '
era
senz' altro in rapporto con essa in modo non ufficiale.
Nel Timeo. PEaiunr non esita ad affrontare I LE fi et IDEIMI
questione delle origini e del funzionamento del cosmo* In ta -
le contesto egli avanza l 'ipotesi che la struttura della materia
sì tondi sui cinque .solidi tegulari fu poliedri ), gi .i indagati dai
pitagorici c poi, in modo molto piti sisiemariccv da Feerern*
1 cinque solidi platonici ( Figura 19) sono contraddistinti
dalle seguenti proprietà: sono gli unici solidi le cui Iacee so -
no tutte equilatere e uguali tra loro ; ciascun solido e circo - ponenti ultime delTimiverio erano il vuoto e alcune parti
scritto da una sfera ( in modo che rutti i suoi vertici si trovi - celle materiali non ulteriormente divisibili dette «ammi ».
no sulla superficie di quest ultima ; .. 1 solidi platonici suno: il -
Nella teoria « unificata di Platone, ciascuno dei quattro de-
tetraedro con quattro facce triangolari, fa } della Figura; 19; menti corrispondeva a un ripo diversa di particella fonda-
.
,

il cubo, con sei facce quadrate , ibi della stessa figura ; l otta*: mentale, rappresentata da uno dei solidi regolari F non do -
dm, con OTTO farce Triangolari , < cj; il dodecaedro, con dodi - vrebbe sfuggirci che sebbene, comprensibilmente, t dettagli

104 10 ?
! J i S F 7 H Ì N F A l i i P- À /i strmda HRIATU

SAatui .
piuttosto diversi l’ideafondamentale non sia cosi lim - sui azione rici ì JI velocità di due raggi luminosi die procede
ona L ì .IILJ furmuiazione delta chimica moderni proposta da vano in direzioni diverse. Ci si aspettava che, a causa del mu-
olili Daliori nrl XIX scoilo. Scornilo Platone, ]’elemeri [ ù vimcnro delta Terra rispeiO ù à lTecere, te velociti dm due r .i£-
'

tetra è legato allo stabile cubo, il fuoco, che da breccia » , al i risultasscro diverse, ma emerse umbra di dui >bfo erte

-
senrij

.
puntuto e semplice tetraedro Tuia alla mobile» forma del - erano uguali. Così , Tcspenmcnto di Michel w>n c Jvforlty in-
Toctaedro e Tacqui allo sfaccettato icosaedro. IJ quinto soli - ò a Fiacre ir» la strada ve no ta teoria della relatività
dir
do, il dodecaedro , fu collegato da Platone ( ‘sempre nd / h Sorprendentemente , nd I 99fl due gruppi di astronomi
.
mw ) al T un È ve reo nd suo insieme; o per usate le sue parole, scoprirono die l ’ universo non solo si sta spandendo {tiro:
Il dodecaedro sarebbe IJ forma usata dalla divinità pel rica - stanza £Ìà rilevata da un altro astronoma, Ldwin Hubhkv
mare le costellazioni sulTinsieme dei deli . Ter questo Salva
dor Dali ha immaginai n un glande dodecaedro fluttuante
- - negli anni Venti del Novecento) mi che urie espansione sta
accelerando. La scoperta fu un vero shock , perche gli scien -
Nili tavolo del banchetto nel già cita tu Sacramento dell 'Ufti /ntt
'
.
ziati erano convinti che l espansione dill’ universo osracola -
Cemt {Figura 5) , ta dalla gravici , fosse destinata a rallentare. Proprio come
Laseriza di uri elemento associato al dodecaedro non fu una palla lanciata vetso Tallo perde velocità a causa ddlat-
accertata da lucri i seguaci di Piatemi alcuni dei quali sup- trarionc terrestre ( fino a invertire ta direzione) , cosi I attra-
posero resistenza di una quinta sostanza fonda me male. Ari - JAU ne gravri azionale reciproca do corpi celesti, dalle galassie

stotele, per esempio , introdusse intere quale elemento coiti - alla polvere cosmica, dovrebbe rallentare l’espansione dell'u -
turivo dei corpi celebri ma presente ncllinterti uuiveiso in
, niverso, La scoperte che .sfa a L cadendo ì esalto contrario sug -
qualit à di quinta csscma » cosmica Pervadendo ogni altra geriste L 'esistenza di uriignori forma di energia, die si mani-
mareria , la quinta essenza permetteva il verificarsi del movi - festa come una forza di repulsione e supera, almeno attual-
mento e d ì o ni altro cambiamento in armonia LOU le leggi mente, la forra di attrazione della gravità, l f ìsici stanno tut-
^
naturali. Lidea di una sostanza preseti re ovunque e cmi la tora cercando di capite li natura e l ’origine ili questa miste-
stessa estensione delio spazio resistette fino al sotto for- riosi energia . Una delle ipotesi formulale h collega a un
ma di substrato marmali: della propagazione delle onde lu - campo* della meccanica quantistico, paragon ah ile al noto
minose , quando iJ famoso «peri mento di due americani , il campo elettromagnetico, d ;i cui il cosmo sarebbe permeato.
iisico Ailxrri Abraham Michdson e il chimico Edward 0n!
k
F per analogia . - oil l ’invisibile e onnipresente «ostatila im -
liams Moriry. dimostr ò la mia inc.siscenzj, ( Li luce , secondo maginari da Ansimele, questa ipoteuco campa è staro 50-
l 'odierna renna fisica, non richiede un " etere* per la sua pro - prai inorili nato «quintessenza* . Per inciso , nd lilui di fanta -
pagazione.) In st*sianz.aT Ics per iti terno consistette nella mi- scienza Hquinto elemento, realizzato da Luc Besson nH 1997,

306 \ 0?
It sritì rtdùv teSBFff

La sostanza a cui il titolo allude sarebbe la fona virale» ì [ qual- Ara non « irebbe possibile se Ir leggi che governano i fenome-
-
cosa dir anima l . i materia mjimnaia . m non fuiiero sempre e ovunque le sress*. Tali leggi, la cui
La room platonica delfuni verso ora molto pi ù clic un impw.in 117.3 condiste nella Ion* eternit e universaIti à , iono
esercizio di associamone di concetti e s ì mboli Piatone osser -
.
infatti in gran pane il risulram di osservazioni ed esperimen -
va che lo facer dei primi quattro poliedri si possono ricavare ti cfieltuati in SLtu&r.lQtli partimi.tri Ci ò nonostante, credia -
da due tipi d ì trinngnh rettangoli: il triangolo isoscele con mo form amen re che nulla M .I lucri dici!a Loro giurisdizione»
angoli di à*? , 45* e 90“ c il triangolo con angoli d ì 30* . 60* l 'amino di idrogeno die vaga rn questa stanza collie La galas
r LJ 0 , E illustra come alcune fondamentali « reazioni chimi - sia distante miliardi di .inni Lu(t. Un esempio eloquente del -
lk

che * ri potrebbero spiegare .sulla base di questa proprietà. In la simmer ria delle leg i naturali è il fatto che ìa grandezza li -
questa sorta di chimica platonica * fondata sulla geometria, '
^
sj-cii chiamati quantit à di ninni lineare* ly ir. .dtj massa dd
.

quando l ' acqua è riscaldata dal fuoco produce due particelle loggprm molti pi teau per la sua velociti f avente la direzio-
di vapore uirta) 0 ima pini co Ila di fuoco . Prendendo in pre- ne del moin ) è sempre conservati , cioè ha lo stesso valore „
stito la stenografia della chimica attuale porremmo scrivere; die sia misurati oggi o tra un anno. Allo stesso modo, e per
E.i ragione che le leggi della naturi non ninnino dd passare

( acquai ! » 2 - aria ! + [ fuoco ; dd rompo* ri conserva audit la quintili che chiamiamo
energia. Non possiamo ricavare energia dal nulla , iltt questo
o anche , bilanci nulo ri numero di facce coinvolte ( in base ai pc iroso non sarebbe improprio chiamare *plarori ì dim le mu-

licdri che corrispondono a ciascun elernenra): 20 - (2 x Si + 4. derne teorie t ì siche , hasaic sulle leggi di simmetria e conser-
Anche se t chiaro che questa descrizione non corrisponde vallone *

.ili ; i nostra attuale concezione della struttura del * materia*


'

-
1 a preti i lezio ne dei pii foriti per i poliedri potrebbe case
[ idea centrale - che le particelle fondamentali che birmano it nata dallosservazione dei cristalli di pirite diffusi nell Ita -
P universo, e le loro interazioni, possano essere descritte da lia meridionale , nella stessa area geografica dove la scuola co
tin i reoria matematica caratterizzata da particolari simmetrie mtnciò a diffonderci. La pinti , soprannominara uro degli-
£ un capo&aldo deU'atniile fisica delle partiidle. .
sciocchi *» forma spesso cristalli dodecaedri ci , In ogni casti i
-
Pt r Flacone , il sapere autentico non riguarda i complessi solidi plutonici . grafie alla foro bellezza é alle luto abases -
fenomeni che cogliamo cui sensi, ma le soggiacenti regola - nomi proprietà matematiche , hanno continuato a c a m i t i c i:
nti l ' unica realtà .1 possedere unaurenrica permanenza, hi fi m magi nazione degli uomini secoli e secoli dopo Platone,
tratta di un' intuizione di eccezionale attualit à, in accordo comparendo nei contesti pi ù divrr.d . Così, nd Voyagedum it:
con h prospettiva ddia moderna, scienza della natura. Que lunr fi aux etals du wleii romanzo fa ma se icori fico ante iittc-

L 0« 10
LA S E X t O N I A U R E- A lì UJWF#

ó I Cyrann de Bcrgcrac ( l ó IS - l ó ) , il protagonista si cenni di nine ]c tacce d ì un ottaedro ù mrirnrun cubo lei stes-
r/itv
^
serve dj una macchina velante a forma d icnvacdru per fug- so procedimento si può usare per riprodurne un icosaedro in un
gire dalla torre- in cui era tenuto prigioniero, e atterrare su dodecaedro, e viceversa e i i tappo; m delle lunghette degli spi-
»

una macchia si dare . goli dei due solidi (quello esterno cqurlLii riprodotto) £ dato da
Il rapporto aureo occupi) una posi zinne importante nel - una formula conceneme, incora una voi ta, LI rapporto aureo:
le dimensioni e nella simmetria di alcuni poliedri pianini - 1J tetraedro è autotiprodudbi le: congi ungendo J Cai-
ci In particolare , un dodecaedro coti lato unitario ( il lato £ ni dette fàcce di un tetraedrosi ottiene un altro tetraedro .
il segmento rettilìneo che due facce vicine hanno in comu- Anche se non lune le propriet à dei poliedri platonici CFJ -
ne ) ha una superficie complessiva La cui area è pari a oo note fic H a : ì L Ì L Eiic à ne ;i Fiatone n é ai suoi allievi sfuggi la
I V —
3 141 e un volume part a / ((> 2ti>] Jn modo si
mile, un icosaedro di laro unitario ha un volume uguale 3
loro srraordinaria bellezza. Rno a un certo putirò, perfino le
difficoltà ioiirali incontrate nella costruzione di questi solidi
/ 6. (finché non si trovarono includi basali sul tap porto aureo ]
] A simmetria dei p diedri platonici H manifesta culi altre un accrebbero il loro fosdrin . Non a caso I ulrim.a frase ddl //>-
nose prop neri. IVr esempio, il cubo e l’otriedre hanno lostes- pùi magg / onr proclama : "Tutto ci ò che è bello £ difficile ». In
Sulla decadenza degli omioà, lo storico jjreeo Plutarco (c. b
so numert >di spigoli (dodici ) .
ma if numero di fàcce c di veni - - c. 3 20 d ,C, ) ha SONITO: «1.1 piramide ( jl tetraedro), f Ottae- ^
ci risulta invertito ( il cubo ha sei
7 .
dro I icosaedro e il dndtKacdro , le principati curing untumi
facce e urto vertici . fotuedro lit - sulk eguali Salatone si è roftemiaLo, devono la loro bdk / .ot si -
ro fàcce Q sei vcrrici ). Lo steso te simmetrie e uguaglianze nelle loro relazioni » e niente che
accade col dodecaedro e l ìctuie - le superi . anche solo sria loro dia pan . £ rimasto alla Ma-
dro: entrambi hanno u è ma spi tura da creare e Combinare*.
goti, mi il dodecaedro ha dtidio Come ho già accennato,, l 'icosaedro e il dodecaedro han -
facce e venti vertici, mentre il no col rapporto aureo legami particolarmente stretti, da di-
con minu si verifica ndTicoiae versi pumi di vista. JYr esempio, i dodici vertici di mi ico-
dio. Queste somiglianze e sim- Figura 20 saedro si possono dividere in tre gruppi di quattro, r i verti -
mern? dei solidi platonici per- ci di ciascuna tetradc risultano collocati in cima agli angoli
mettono interessami n produzioni di un poliedro nel suo v.reci - di un reti .iuguli} aureo ( un rettangolo in LU ì il rapporto ira
pnK o; Congiurigcndu : centri dì tutte le facie di un cubo si; lunghezza e larghezza è un repporro aureo) . 1 rre renandoli
ottiene un ottaedro ( f igura 20) , oosi come congiunsendn i coirai indenti alle tre tetrodi sono reciprocarne n re perpen
[

ìì D in
1L * S E Z I O N I A U R E A. fi stcandft &wiw

dicolar ì . e il solo punto co- delle decorazioni scultoree A Fidii e ai suoi assistenti c allie -
mune d tutti e tre è il centro vi , f ì ruppt d :i sculrurr rimavano i frontoni, chi chiudevano
dell icosaedro ( Figura 21 ) . il ietto ddredificio sacro in corrispondenza delle facciate
,

[Ih
Allo stesso modo , i centri orientale e ùCCIdentale. Un gruppo di sculture raffigurava la
delle dodici facce pcntago nascita di Arma , l ' alira la vittoria di Atena su Posidone nel
^
rial i del dodecaedro si poasq-
no raggruppare quattro a
la contesa per U signoria sulTAmca .
Nonostante l 'ingannevole semplici ri JdJ aperto complessi -
quattro , e ciascuno di questi vo, il Ibnennne resta ima delle piu splendide espresso ni degli
gruppi corrisponde ai vertici .
ideali archilettoni ci di chiane?;AI e unirà Il 2f> settembre 1637,
dii rame una battaglia contro j turchi , t artiglieria veneziana
1
di un rettangolo aureo,
LEI stretti } legame ili ù con alcune ligure piane, come il colpi ripe mm men te il monumento, [ dai uni Inumo gravi tua
pentagono e il pentagramma , e alcuni solidi , come ; poliedri neU’irtsieme la sua struttura restò in rara- Descrivendo l 'episo-
pkuonici , porta m evi labilmente albi conclusione chi con dio il generale Kumgsmark, che accompagnava il comandarne
ogni pmb.’ibdjià : interesse degli antichi greci per tl iapporlo
aureo sii scaturirò dai tentativi di cosmi ire quelle figure pia-
-
ddtn spedizione , scrissi." A Sua EizeUcnza dispiacque immetl
samente dover dii trucco: il magnifico tempio , che csmevm da
-
ne e quei solidi - I a maggior parte dei tentativi jn questione
. ur millenni . Numerosi tenutivi sono stari compiuti , special
^ -
si è verificata intorno :rlJ inizio del l \ secolo i.d , tua si c al '
.
mence dopo la ti ML rie! dominiti i linai { nel 1330) pCF scoprire
fermato da piti parti che ij> sarebbe incorporare nel pmgerro se ouo la perièliotic delle proporzioni Liei Panettone si celino
^
architettonico del Partenone costruito tra il 447 e il 432
. dei princì pi matematici u geo me u iti. Nella maggior parte dei
a . C ! sotto il governo di Fende i punibile conti oliai e cali
. „ ,
'

libri sulla iwbne aurea si sostiene che la stia larghezze aliena .


afFcrmaiioni ? quando i frontoni erano in tatti , corrispondevano esattameli tra
quelle di un rcttangulo aureo. Laffermazione è spesso comple -
IL luugo della Vergane tati da tuia riproduzione della parie frontale delltidif ìcio in-
ser ì uà in un rettangolo, come mostrato nelb Figura 22, È an -
-
II tempio chiamato Partenone E luogo della Vergi ne* ) perché
dedicato ad Athena IAirrheniis ( Alena Vergine) lu innalzato
che srarn ipotizzalo dir altre dimensioni del tempio abbiano rii
loro LUI rappotin pari ad) . Her esempio, in una delle pi ù I ungile
in onore della dea proreirrice della citt à sulla pane elevata di monografie sul rapporto aureo. Dtr Goldtw Schnin ( Li sezio -
-
que&dulrima ( l 'acropoli . o «città alta }. La realizzazione dd-
I edificio tu nltidjia agli architetti Lcciuu e Calili m Le , quella
,
ne aurea ) tli Adolph Zeisitig, pubblicata nc; 1884 , j autore so-
stiene JK raJicvzadfl Partenone, dalla sommità del timpano al-

11 2 Ili

J
LA itUO Wfc, AL\ ILKA // ii»H
^ Affali

la base irErl piedi- da autori diversi cambiano i secondi ilei libri e degli axttu -
. }

_ ^ \ |stalla sono h oo- li . piobabiWnce >1 causa dei diversi pumi di rifer ì rnenro
, ,

iTliT ìriMijj jin


r^-
tln ;iil mi fini 1 ] nr nt . TTFiiii IMI LUI -
onnt è divisa Mi - adoiraii per le misurazioni . Simili manipolazioni numeriche
r uiniln il
aureo
rappigli
proprio dai -
trovano un rerreno ferrile in tin metodo di indagine clu: pre-
tende di ba-sart le ipotesi su idem altro che i risultar! delle
J altezju delle co- misurazioni . Cash in base J ì dati fornici da Marvin Iracli
lonne. Un'ifleimar tenberg e Isabelle Hyman nel loro libro Architecture: Frvm
i rione ripetuti in Prehistory to Post MedtrwsndThe Western Tradirmi { 1986} , si
Figura 22 molte uperc , co- dovrebbe concludere che il Partenone non ubbia niente a che
me l ’influente Le fare col rapporto aureo* Secondo gli amori , il tempio v alto
nomòred'ordi Mirila Ghyka del 1931 * Altri comeMUou
. . 1.1 , 74 metri c largo 30 .BB metri * Il conseguente rapporto
tinc Boriisi v lievi tch in The GoUen Number and thè Scienti» larghezza/altezza - pari » circa 2.25 - è coni pietà mente di
jìc Aesthetic; of Architecture fiI numero aureo e reBtedcJL verso da 4 Inoltre* inondo Marlcowsky, anche definendo
*

scient ì fica del l ’archi «mira ) dd 195 ® . pur n « n contestando foltezza come ta distanza tra la sommità dei tempio e tl pie -
ut presenza di 4 nei progetto del Partemme, suggeriscono che distallo su . in poggiano le colorine - die, stando a quanto ai
la sensazione di bellezza e armonia che esso suscita dipenda fermato da Stuart Rossi ter rei suo libro (Virare del 1977. vi -
soprattutto dal r introduzione del tema ripetitivo dellecolon rebljc di ! 7, 9 K metri - 3.1 ottiene 1 ,72, un valore meno lan -
ne identiche. ario da ma aneti ra sens ì bilmente diverso da l .rilft An
91

li, presenza dd rappono aureo nel celebre monumento è L li e altr ricercatori Mino soerrid sul ruolo di 4 ru - l progetto

stata messa seriamente in dubbio dal matematico George del Partenone . Ha osservato Christine Non The World
Mil kowsky, in un articolo pubblicato nel 1992 dal «College T -
A rlos of ATchitccturc ( 193 4 ] die pui non essendo improba -
Marhrmatics Journal » e intitolare Mtscontepnont about the bile che alcun i architCTli . abbiano voluto basare le loro ope-
Golden Patto ( Errori concettuali sol rapporto aureo). re su un sistema pieci» di rapporti numerici ... sarebbe sba -
Markowsky sotto Linea innanzitutto che aiutine piirti dello gli aro genera lizzato* .
schema del rem pio (come le est rem ria del piedistallo ndta Fi- hi conclusione , if rapporti aureo t stato usarti o no per
gura 22 ) debordano invariabilmente dal rettangolo aureo in progettare il fortenotie? È difficile «seme sicuri . Anche se la
CLE 1 si Cerca di 1 acchiuderlo ; imprecisioni che i cultori di nu- ma irìT parte dei teoremi matematici riguardanti d lappai
merologia aurea si guardano dal mentre in luce. Ancora più ^ -
Lo aureo ( 0 la proporzione estrema r media ) sembrano es -
importanti: t il tatto che le dimensioni del Partenone citate sere stali farm uba in anni succisivi aita sua costruzione, 1

114 313
LA iilmHE A U R E A ft if ' 1717
^*
1 iriTf nr

pitagorici già da un ceno tempo possedevano notevoli cono rapidamente uno dei centri inrdlmuali piu
guemta, divent ò
scenzr a! riguardo. Perciò , gli architetti possono aver decidi vivici Ad mondo, destinato J rispondere per setoli c J dare
di basare il progetto dei tempio .su principi estetici diffusi tu i n àtati a celebri testi , come la Bìbbi.! delta «dei Settanta*
certi ambienti, e legati all'idea del rapporto aureo. Quest e IJ versione ptrea dell'Antico Testamento tradizionalmente
veruna!iti t comunque runico più dubbia di quanto ceni li- amitiriita a sctiantadue traduttori. Lopera fu iniziata nd Eli
bri amino sostenene, oc è Sull rugata in modo chiaro dalle di- setolo J.C., e b sua stesura prosegui in varie tappe pct qujii
mensioni del Pane none. lil) secolo.
Sia o non sia il Pirrenone configurato secondo U rap - I >opo IJ morve di Alci^ andio . nel JUb J O Iblomeo I .
porto aureo, è indubbio che gli snidi solfargomenro vero - assunse il controllo dell Egìmi e delle province alleane e .
similmente inaugurari dai greci del IV eccolo j.C. ebhero il UXKJ delle sue prime iniziative fu la fondazione ad Alessan-

loro mrottame run nella pubblicatone degli Elementi di dria di un centro d'insediamento di livello equivalente 3.
.
Eudide nel 3GU jrC. t. non suiti quegli .srudi, VISTO che per quello di un universit à ( nota crime il «Museo»). Qucs: isti
completezza e rigore logiro l'opera di Euclide fu a lutilo Lozione comprendeva una biblioteca che* dopo un enorme
considererà f apoteosi della certezza nd campo del ragiona - sforzo di raccolta (al quale non fu estranea, in certi casi, h
mento umano . confisca di libri appartenenti a sfortunati turisti) . >i ritiene
fosse giunta a contenere settecenti in’ ih volumi. Del primo
Proporzione estrema c media corpo docente [ Iella scuola fece parte Euclide autore del .
più celebre trattato di storia della matematica gli Et( men -
Nel 336 a.Cf il ventenne Alessandro di Macedonia , passato ti { Stokhut ) . Sebbene Euclide sia stato fautore d: Lieto ilei
alla storia come «il tirando. a.sLt:se al irono e con una serie piii eccezionali bestseller di ogni tempo {superami fino al
di brillanti vittorie militari conquistò quasi iurta f Àsia Mi XX secolo , soltanto dalla Bibbia], cosi puco sappiamo del
note, la S ì ria, l ' Egirrn c Babilonia, diventando il padrone del - la sua vita privata da ignorare perfino tl suo lungo di na-
I impervi perii ano Qualche anno prima della morte, che lo scila . A giudicare dal contenuto degli Etrwenti, sembra
colse prematuramente a soli trentajrr anni,, t.Lg? i fondò una molto probàbile che abbi? ^indiato matematica JJ Atene
città che sarebbe diventare r | più grande monumento JE ’in: SUttD IJ guida di uno o più seguaci di Platone. E Proclu

nome: Alessandri , sui delta del Nilo. scrivo di lui: «Visse al tempo di Tolomeo ! - Fu quindi più
^
Alessandria sorgevj presso il crocevia delle comunicazioni giovane dt di allievi di Piatone, ma più anziano di Erato
terrestri e maxireime utilizzare da tre civilt à di prima gj ,m -
^
srene e Archimede".
dcz /.i: quella egij ì a, quella greca e quella ebraica. Di cvinse- -
Il suo capolavoro un trattato in tredici voltimi sulla geo -

116 117
LA SeZiDM i AUREA
'
H ì titì ndù iu&M

] ncrr [a c la icoria dei ri


numi’ .
— -
con la sua ampiezza fi ‘jovcr
chiame importanza fa spesso diraemic e che Euclide coiti'
^
siimomanza su
antichi greci .
moiri isfkhtri della scienza matematica degli

pose quasi una dozzina di JILE ì libri , su argomenti che vanno Megli Elementi, Fudidc cerca di compendiare gran parte
dilla musica alla meccanici aJ ] Villici i > ; queue alrrt opere,
, delle conoscenze matematiche dd suo tempo. 1 Libi i I - VI
solo quattro sono giunte fino a noi : la Divistone di pgkrt* trattano la geometria piana quelli che ancora oggi impa -
1
l Ottica, i Feturmenic i Orni. L‘Ottica, pei «empio, coni iene riamo sui banchi ili scuola, r clic da IUE La preso il nome di
una delle prime militi tirila prospnriva , «' euclidea?. Pi questi libri , iE primo, il secondo, il quarto t d

Pochi si sentono di negare che gli ElemtnM siano \ operi di sesto discutono le figure piane , U tento illustra Teoremi reta -
teoria matematica pi ù grandiosa e influente die sì a mai Ma- tivi al cerchio , e il quinto il thrive in modo esauriente le co-
ra scritta . £i racconta t- hr Abramo Lincoln , dcsiilrr ^ ndo mi- noscenze sulle proporzioni frurro delle ricerche di Eudosso
gliorare la propria comprensione di cosa significasse «dirtrO - di Cnidn { c. 408-355 a.C, ). ì Libri VII - X trattano della teo -
suare anche pei h professione forense, passò notti e noni ria dei numeri e dei fondamenti ddl jiiuneticà - In particoLi-
nel suo studio nd Kcnmdty leggendogli Elementi ! fume di rc, ì numeri irrazionali sono affronrari nel Lihm X. il cui
candela. E il filosofo e logico Bertrand Russell descrive nd - co mentirò deriva in larga misura dalle ricerche di leerercn Il
YAvtobiogmf ìa il sua intontirla ton la stessa opera (alierà di
, Libro X ] fornisce le basi della geometria solida: il XII ( clic c
nuditi anni!) come « uno degli eventi cruciali della mia vira, l l i gran parte una descrizione dei contribuii ili Ludo* so ) di-

enmsiasmante come il primo amore » . mastra il rcoremi sullateii del cerchio , c il XH ' (dovuto so -
3iV .il punto di vista della personal ira, l’Euclide che le pa- practuito i Tee terni) dimostra Li eoa Eruzione dei cinque po-
gine degli Elementi lasciano intra vedere é un uomo pru - liedri platonici.
derne nei giudi ?.!, rispettoso della tradizione e anche mo - .
Rescindei nell evo amico, Leone fuel 1 secolo d C, ) TapT -
desto, Mai tenta di accreditare come inedite e fruito del suu po ( nel [V secolo) e Proda ( nel V ) , tutti di Alessandria c
ingegno le conoscenze riconducibili ad ilrri. S Ì può anzi dij poi Laieuiese Simplicio ( nel VI secolo) scrissero annotazio-
re che nell ' insieme egli non ^ van ? i pretese di originalità , ni aplr Elementi Una revisione «.lei i rat tato , opera di I coni -
pur essendo evidente che sue sono malte nuove dimostra - di Alessandria, comparve nel IV secolo e servi da punto di
zumi , I organizzazione di interi volumi e il disegno com - fcancriii ptr tutte le traduzioni di Euclide finn al XIX se-
plessi dell'opera . La scrupolosit à, la sinceriti e la mode colo* quando un manoscritto con un testo un po diverso fu
stia di Euclide gii valsero I am ni nazione dei Tal espandi ino scoperto in Vaticano . Nd Medioevo gli Elementi ebbero tre
.
Tappo, che attorno al 340 d C . redasse im tramiti m orni traduzioni in arabo. La prima fu realizzar! -
. da al Hjjjij ibn
volumi intitolare Pauolut ( Sinagpg/bf ) , un'inestimabile te- YtlUi f ibn M;JRAR per incarico del califfo 1 lirun al - Rash ì d

l in 115

I
..
Ì A M 'i l P S f. A U t l ft JtWtdf
* irrora

( governò d,il 766 .il KOV) , nulo iiklic in Ocdd nre grafie ai
^ A jt C t H
racconti .
delle Mitir c una naut. ( Ir RItmtnt } cominciarono
a diffonderai nei mondo cristiane» non in iniqua originale, Figura 25
-
ma come traduzioni [ in ialino) di altre traduzioni fin ara-
bo). Adelardo di Bath ( 107 3 I 60fi che secondo alcune Mi Ra permesso ricorrere a un po’ di geometria elementare
^
cronache viaggiò a lungo in Spagna fingendosi uno studen - per espone la definizione di tildide, c iipiegai e perche J1 rap -
te islamico, si procur ò un testo arabo rie ] narrato e ne
portò porto aureo t così imporrante per ] .L ms irruzione del penta-
ù termine ia versitrac in latino intorno al II 2 U. Il resto di gono. Nella Figura 23 d segmento dtfi: diviso dal punto C
Adelaidu fu la materia prima di tutte le edizioni europee fi- La definizione di Euclide [ nd Libro VI) di " proporzione
nn al XVI secolo. Seguiun LO numerose traduzioni nella «crema e median condiste in questo; che il rapporto (seg-
maggior parie delle lingue volgari mento inignoreV (segmento minore) è uguale a] rapporto
òe Eudidc può non essere stato il più glande teorici! del - (incera linea)/(segmento maggiore ). lit bass alla Figura 25
la matematica fu certamente il piu grande insegnante od
? avremo quindi:
espositori- di questa disciplina, ff suo trattato e staio letto,
studiate c ammirarti praticamente senza alcuna modifica per ÀUGE = AB/ AC
più ili due millenni, fino dia nicti del XIX .sfrnJo, Ancora in
pieno Ottocento, lo Sherlock Holmes di Conan Doyle af- Qual è il nesso m queste proporzioni e il pentagono ' In
fermava nello Studio in rana che le sue condcuiutii ntggiun- f Ogni figura piana regolare (qualunque figura con i tali e gli
re per via deduttivi erano * iniàìlib ìii come altrettante prò
,
angpU interni Uguali, o « poligono regolare ) b somma { in
*
posizioni di Euclide». gradi ] di lutti gli angoli interni t uguale a I 80* * (H - 2) i

fi rapporto aureo è più volte nominato e discusso negli dove- n è il numero di lari. Per esempio, in un triangolo ti =
Rifinenti. Lrnasuj prima definizione ( col nome di « propoi 3 e la stimmi degli angoli è 180* . In un pentagono n = 5, c
itone camma e mediai) r fornita in relazione alle arce nel Li
- la somma degli angoli è M0\ [ mmaciniamo ori di traccia-
bro 11, in modo piuttosto indizio. Una seconda. : più chia - re nel pentagono dnr diagonali adiacenti, come nella Figli-
ra, definizione, ui rapporto alla proporzionalità, è data nel réli, ricavando ire triangoli isosceli (cori due lati uguali) .
Libro VI. 11 rapporto aureo è poi utilizzato da Euclide in una Siccome in u» niangolo isoscele i due angoli adiacenti alla
serie di cosrmzinni, in particolare in quella del pentagono hase hanno In sressa ampiezza, gli angoli alla baite dei due
(nd Libro IV }, dell icosaedro e del dodecaedro (entrambe triangoli laterali sono uguali 4 mer À di ( J SO11 - I 0B°), CJOò a
nd Libro Xlll). 36* Ferrante, otteniamo per gli angoli did triangolo centra-

120 11 )
fi S é a* tuiti
1* £ THIN t
^ L ttLA jUÈfflf

le i valori di 36gt 72* e 72* (come indicato nella figura 24 a ) , tre i due mango: ', laterali , con un rapporto dd lato tuo Li
Bisecando uno dei due angoli di 72 \ come mostrato nella base pari a l s o n o talvolta chiamari «gnomoni aurei » . Li
Figura ?Àb , otteniamo un triangolo più pit colo DBC con Figura 24 illustra una singolare propriet à Jd triangolo au -
gli stessi angoli ( 3 u . 2'\ 72^ ) dii triangolo maggiortil£?j?-
'r

reo t degli gnomoni aurei: entrambi poucito essere scom -


,
^
( f > n l'aiuto di un pò LEL geometrìa elementare, si pu ò di - posti in iriazigoli ptii piccoli , che sono a loro volta Triangoli
mostrare che in accordo con Ea definizione di Euclide, il aurei c gnomoni aurei.
punto C divide la l ìnea A Beai[ tamerice secondo il rapporto Il legame del rapporto aureo ml pentagono, La simmetria
aureo . Inoltre , d cappono ili AD con DB è up.u.ih: al rap - quintupla e i poliedri platonici sono in reriessa tiri di per sé , c
porto aureo '. una breve dimostraiione £ data ndLAppendi - furono pi ù che sufficienti J destare la curiosit à degli antichi
ce 4 ) . lo altre parole, MI un pentagono regolare d rapporto greti , Li predilezione dei pitagorici per pentagoni e penta-
tra Li diagonale c i ! I .im c pari a O - Qiicsrn diinn.sira che la grammi, sommandosi all ' interesse di Platone per i solidi re-
capacita di costruire una linea divisa secondo il rapporto au golari c alla sua teoria che questi rappresentassero i principi
reo costituisce nello stesso tempo UH semplice listema pei b della struttura materiale dd cosmo, spinsero generazioni di
costruzione di un pentagono regolare. F.ra questa ia princi - matematici a prodigate tempo e fatica ai teoremi riguardan -
pale ragion* dell ' Interesse dei greci per il rapporto aureo Il
. ti il rapporro aureo. Ma QMJ non avrebbe [ aggiunto il presti
mangolo al centro della Figura 24 a, ton un rapporto del la - gjo e l'aura quasi mistica da cui infine ò staio circondale sen-
ro con l :a base pari a 0, è noto come « triangolo aureo» , men . ti Lai LE co di .ile Line ulteriori proprie ti algebriche. Ma per
comprendere ia.J ì proprieiaT è necessaria determinar* il pre -
ciso valore di 4)>,
Torniamo alla Figura 23 Niente ci vieta di scegliere per
unir à di misura della lunghezza il segmento pi ù breve, CB.
La lunghezza dd segmento maggiore, AC, sar à quindi x vol-
ti CB, dovei è un fattoi sconosciuto ( tranne per LI tà rrn di
*
essere maggiore di 1 , visto die ÀC > CB) - Dii* ebe sa nostra
linea e divisa secondo la proporzione estrema e media equi -
vale, per definizione- ad affermare che x ita a 1 come x + 1
(la lunghezza di AB ) sia a .v. t fucile risolvete rispetto a X la
corrispondente uguaglianza;

12}
L A & E 7. I D K E A U f t E A
// f M I P V

x x+1 semplice caleolirrice tascabile. Digitate L6180339887 ., e «

I x premete il usto per elevare *1 quadrato fv3}, Non notate


Infitti moltiplicando entrambi i membri per x questa di - niente di singolare? Ora digitale la Stessa à cqueU /J d i cifre, C
venia; premete il pulsante della divisione ( ì f x) > < oiriosa^ vero? Il

3
.
quadrato di 1, 6180339887« £ 2 »6180339887 mentre il
v = tf+ i suo «dproco ( 1/1,6180339887...) è 0,618(3339887... Led-
ine dnpo il punto decimale sono tana men te le stesse! IE rap -
c spostando il secondo membro As Ì Eti.stra, si ottiene ! sem- porto aureo, ed esso solo, ha la caratteristica di avere un qua
plice equazione di secondo grado; tirato uguale a se stesso pi ù uno, r un reciproca uguale LE $e
stesso meno Lino. Per inciso, la soluzione nega riva dell eq na
1

-
x
;
- x- [ =0 = —
zione x1 (3 i/ 5 ) / 2 è pari A\ negativo di lAji ,
Paul S. Kruckinan . di CuncOrd iti C ù lifurliii, 111 pubbli-
Se non ricordate con precisione come si risolve unequazio - cato nel 1977 nel periodico « The Fibonacci Quarterly* una
ne di secondo grado , una breve spiegazione SJ trova ndl 'Ap - graziosa poesia intitolata Media costante, Chiamando il
pendice > . l .e due soluzioni drirequazione dd rapporto au- rapporti aureo « media aurea » , la prima strota LLH .I poesia
1
!

reo sono: recita:

i+ fi l a media aurta non è affatto baiufe


x\ =
2 Tutt akm iosa che w eommr ìett^ionale*
CapowÙ a. Remate un po , '

J - V5 Reita stessa mena Punirà.


jr
^ 1 ”

2 Se poi dt uno In aumentate


Quei ohe otterrete. vi aah-urv , è ii quadrato.
La soluzione positiva, xì = { ] + / 1 , fornisce il valore del
^
rapporto aureo 1 ,6180339887.. . È facile , a questo punta , Disponendo, on, della formula algebrica del rapporto aureo,
consultare che o è irrazionale » essendo semplicemente la niente ci mipedJice - in linea di principio - di calcolarlo con
met à dulia ìtimnia di 1 e della radice quadratagli 5 , Intima an - quanta precisione vogliamo, È! appunta quello che M . Berg;
cora di procedere , poteri convincervi del farto che questo cercò di fare ad 1966, utilizando per venti minuti un elabo *

numero ha davvero delle proprietà singolari utilizzando una laiute mainframe f 3SM 1401 ptE detei minare la sequenza dei de

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nosciuto e gradito . si dj un oggetto o di una persona.
iratfj ”

Li e il rappmtu aureo in particolare, sano rie-


x
~
— 1 + \t I + Vi Vi ^
chi di «hello sorprese» di questo genere.
Si immagini di tentare di deiermirurt il valore ddh se- Si noti però che il secondo addendo del membro d; destra È
guente , inconsueta «presaione Consistente in radici quadra- uguale al nostro A originario perch é essendo iniini;J LI iCE IL'
te che si succedono indefininmente: di operazioni caumenrn di \ ed est r Airone della radice qua-
drane, il fatto di averne tolts nn.i è indille] ente. Perciò : X
2
-
+ -yl + \l* 1 + VI + m 1, 4
] + .t
Ma questa é l’equazione del rapporto aureo! Quindi» IJ
lassiamo sperate di calzolari: il valore di un’espressione i l l l l i- nostra espressione senio fine è uguale a 4>-
tei L - J ] modo piuttosto
1
di avvicinarsi aE suo valore Occupiamoci UFLI di mi tipo molto divo» di espressioni
[ jotidik Lonàtrcn: nel c;il(t
1
ìlarr (l+ v ì f cioè V Z , cioè
/ senza fine, questa volta boatti sullu frazioni invece che stille
1,414 ,..; quindi calcolate J JM
+ (L + * j\ Ldoé - + I 4 1 4 . ,). radici quadrate
cioè 1,554 ,.., sperando die la serie di valori » con verga - ( cioè
si avvicini prti resiivamoite) a qualche numero. Ma de un altro 1
^
modo , piu elegante, di trovane ì] valore della nostra espressione, 1+
1
Siri x il vaiane che stiamo cercando. Possiamo scrivere; I+ "

1
1+
]
1+
WI + VT + I +...
Gu deviamo a ! quadrato entrambi i membri dell'equuione.
Il quadrato di x è Xs , mentre LJ quadrato del membro di de- Si intradi un Cii.'io pai MCOEJIV di un tipo di emiri matema-
stra si ottiene eliminando il .segno di radici piu a sinistra tiche note ootne . frazioni continue» , di uso piuttosto fre-
(perche per definizione 11 quadrato della radice quadrata di qucnic nelli teoria dei numeri. Come calcolare il valore del
un numero è il numero stesso , cioè elevare al quadrato una la suddetta frizione continua? G>iuc in precedenza, putreni-
radice quadrata equivale a coglir ir FI segno d ì radice) Possia- uro int erto mpene il calcolo dojxj un mimero abbastanza alto
mo quindi iscrivere; di iterazioni, sperando di trovare il valore verso il quale b fra-
ZÌOIK continua converge. Ma potremmo Ispirarci per analo
-

gia anche al secondo merndo. In questo caso , il passo inizia -

m
L A S l ì l O h t p ÀU K I A
' lì jmMUM fti òrò

le consisterebbe nel l indi care con x il valore della frazione,


'
Scritta arnie fratiane con cetitifiUJUI .
scrivrndor e uno, uno , UNO , J fìttii J varietà;
i

COTI chiara i h* più chiara ì tlcuva NON r^iu


[ noti iti comincia a girar? UN pt hi fritti *)
I
X =1+ 1
1+ Poiché h frazione continua corrisponderne ut rag » porlo aureo
I
1+ non coprirne numerili di fuor di L Convelle mollo l^ nxra ^

I
È+- mente In LUI certo senso il rapporto aureo ^ l « iscc » alia pi^-
.

I+ pria espressione sorto formi di frario ne più di qualunque al -


tro numero irrazionale, e da questo punto d ; v ì sm , deve es
, -
Si noti che siccome b frazione con ritma c iJlimiTata , Il deno- sere cori riderà LO ' il pili i r m ? ic male - degli in azionali
. ,

minatore del membro di destra dell equazione i uguale a sies -


* Dalle espressioni illimitate rivolgiamo ora la nostra aiten-
.
so, [Come nell 'esempio precedente togliere il priinu termine K Ì one al rettangolu aureo lidia Figuri 25 . Il lato maggiore c
di URLI -vequenja illimitata di termini ugnali [come recede qui il minore stanno tra loro in un rapporto pan a 0. Immagi -
kigjiehdo 1 + 1 / dal membro d ì destra ) dì una sequenza iudi- -
niamo di so tu arte* da questo rettangolo un quadrarli di la-
-
iringinbilé, anche ai ni CT mal men te, da quella primitiva, diver ro uguale al lato minute (come mostrato nella Figura 25 J . Il
sa me me da quanto accadrebbe LIJIL U l t i sequenza limitata . risultato sarà un piccolo rettangolo, che è a sua volti un rtc-
N.d T] equazioni; può quintii essere sericea : tangole aureo, Le dimensioni del renangnln « figlio* soiiu
^ mrr> Ch-i di quelle del rettangolo “gcnitOrt" di un fanone [lari
a 0, Togliendo un quad raro dai rettangolo ^ figlio * con lo
I srcs.'MJ procedi mento otteniamo un renwi re rea agolo auree » di
jr
= I +-
x
h

ritrovo f ì nti piccioli co dì un fattore pari a 0 . Proseguendo si ge-


nera Ulì J serie di rettangoli aurei sempre pi ù piccoli , di di -
Moltiplicando ambo i membri per x otteniamo jr* = * + ] ^ mensioni ridotte, ogni volta, di un furore uguale a 0 . la-
cioè, amarra una volta, la formula Jd cappono aureo! Qujndi .
anche questa notevole frazione cmrinua è uguale a 0. La poe-
minando ciascun rertangulo con una lente di ingrand ì men -
to . che elimina li differenza di grandezza, si constata che so-
sia Mafia cttoianjr àì Paul S. Bruckman non di mentirei nem-
no identici . Quello aurei » £ ! unico rettangolo che consente,
meno qucsra pmp rie ri:
toglie ndo un quadrato dalla sui area di ottenere un re fran
,
-
gola simile al primo. Tracciando due diagonali che si intcr -

DO 33 L

U1
Jf
U S £v m % I. «rtEÀ
finu a ottenne una serie di venti numeri , Ter esempio , se i
.
secano in ciascuna coppia di rettangoli 'genitore ’ e "figlio»,
1

primi due numeri sono 2 c 5, urterrt .


ìte li &etie 2 , 5 7 12 ,
si trova che mire le diagonali pascano per un punto. Sì può T

19, 31.511. Si ] 3 I ,. Ora, usare La calcolatrice per dividere


dire the una sene geometrica di rettangoli aurei sempre pi ù
il ve ii resi uni numero P iJ diciannovesimo II risultato vi
piccoli "Converga intorno a quel punta senza mai raggiun- *
sembra familiare? Certo che si : è il cappotto aureo, àu qlic-
gerlo, Ispirandosi alfe proprietà "divine" attribuite ai rappoj-
EO aureo , il matematico Clifford A. Pìcknvrr ha suggerito di
ito egioco di prcstigia* e la sua spiegazione roroexò nel Ca -
diramare tale punto «l 'occhio di D Ì O", pitolo >,

s /«
f
Verso r *«à oscura -
/
/
Quando Euclide, negli F.Ummti, defin ì il rappoi io il ureo , il
suo interesse tra rivolto sopratruiiu alle sue implicazioni
geometriche, e in particolare a! > uo impiego nella costruzio-
ne del pentagono e di alcuni poliedri platonici . Sulle orme di
Euclide, i matematici greci dei secoli successivi fecero pro -

lagu ra 2 S
*
/
/
/
gressi , per quanto riguarda soprattutto nd Tarn biro della
geometria , Coti il .Suppirmniiv agli Elementi (spesso ccmri
derato il quattordicesimo libro del rratraro) contiene un ì m
portante tcù tema sul dodecaedro e l 'icosaedro rircoscrirt ì
dalla scessa sfera. Il Supplemento è attribuito a Ipsicle. vissu -
-

Se ancori non vi impressiona uhi: mire fr rircostanw male to probabilmente nel II secolo a .C \ , ma c verosimile che al -
cuni dei teuremi ivi esporti siano di Apollonio di Porga (c,
maliche destinile siano riconducihiFi a munitevi di una
semplice calcolatrice tascabile c vi MIMI; riero un piccolo gro .
262 - l 9^ a . C ) uno dia tre protagonisti (con Euclide e Ar -
co di prestigio. Scegliete due numeri qualunque ( con un no -
chimcde) dell et à dell 'orto della matematica greca E pressap-
poco , JJI 300 al 200 a , C,) Ju seguito i progressi nella teoria
mero di cifre a piacere, calcolatrice permettendo) e scrivete
fi uno dopo l 'altro. Ricavate un tei o numero sempheemen -
- del rapporto aureo conùndimno J diradarsi , c si dovettero
^
re ’iommande i pi imi due; poi un quarto numero, sommari soprattutto a Erotte (I secolo d.G J , Tolomeo ( Il secoli) d .C )
do il secondii c il term; un quinto sommando il terzo e il
,
c Pappo ( IV secolo d.C , l , Nella Mtrrita, Errane fornisce ap -
quarto; un sesto, sommando il quano e il quinta ; c cosi via
prossimazioni (spesso senza precisare come siano state rie a

133
1.13
- JK .t
I . A i R Ì I Ù H F AL: n E 4

per le aree del pentagono e del decagono,


volumi de!dodecaedro e dell’icruaedro.
loiiHiii’n (Claudio Tolomeo) visse dal lOOal l
nonché per j

79 d C. cir-.
pì ezza pari J 32", 725 c LOfì" , the CAW r ìcrrderrre cotti
paiono nrl penmgono e sono soffiamenti leggati a] rappù Jio
aureo .
-
ca, mi della sua vira non sappiamu
puntamente niem altro, Lulutftù dei granili Studiosi digrumimi fetori che contri-
se non che poni a lermine
gran porte del suo lavor ì i acuita bu ì ronti anche a!!n sniditi del rapporto aureo fu frappo di
ad Alessandria Stilli hjse di1 osservaz
, .

pmpric che alimi , Tolomeo daburò il


ì nnt asrronomidie sìa
suo celebre muddlo
ÀJe&andrjis vissute nel IV setolo d ,C. Nella Sjuagogfaé ( Rac
inftiì e. 340 d C.) l’appti forn ì un nuovo metodo briaco
-
* perché in «so miri pjj a( _
dell uni verso , detto ''gentemricn *

siru /Jnnc di dodecaedro e icosaedro, e oper ò alcuni confron-


rn pianm eiJ Sole orbitano Enrnrno dii
^

forra. Benché cira- ti sui volumi dei poliedri pbtonici* sempre servendosi del
“ m o<l d l hl g«do - almeno all 'inizio
"
to delle osservazioni cima i mori -
di dar con -
dei corpi celesti, e dominò
rapporto aureo, il com memo d ì Puppo afla teoria euclidea
I pensiero astronomico per dei numeri irrazionali ricostruisce con eleganza lo sviluppo
milletrecento anni. storico e . -
tali numeri, tei è pi L U I : , grazie ,I!JL traduzioni in
lolnmeo realizzò un esaunente sintesi dei puopri srudi
astronomici e di quelli degli altri grandi
lingua araba Ma inutile hi il co raggiavo sforzo di Pappo dt
*

astronomi (in conrrarare Li decadent generale della teoria matematica, e


pittKolare Ippaico di Niteaj in
un imponente
tredici voltimi, Mf tnathènumki ynmfo ( Lì ,; riattato „ in in particolare della geometria, e dopo la sua morte, con il dif -
.
caj In seguirò, l 'opera si
"mura Ma gli
nr j mattma.
diffuse con il titolo lì grand (titrv - , fuso sopirci della creatività scientifici e filosofica* 1.1 tuo ria
del rapporto aureo entrò in una Jung ^ fase di ristagno. Ad
astronomi arabi del IX secolo Uiivano riferirci
all 'opera di Tolomeo con il superlativo gRu, Alessandria , fa gnu idi osa biblioteca andò distrutto in seguito
(Lupe a varie campagne militari , dapprima romane , poi cristiane e
mnifria' l [ Pofavorn }, che pruduto
? ^ -
rivo and» dei nomi
da
^
]‘Ìdcn t ì fica infine islamiche Perfino l Accademia fondata da Platone

- propri, iu awtpiata En Occidente come


Almagroorr , picudotitolo sopravvento fino
mm diede contribuii importanri
i
n oggi f òlo -
anche in campo geografico ,
,
cessò ogpi attuila did d.C., quiudo I imperatnrr hi /un
ii no Giustiniano ordinò la chi usura di iurte le scuole greche .
Nel deprimente periodo che segui . Li cosiddetta «et à oscura»,
-
: la sua (Jtografut hi a
lungo un ceico autorevole suITueo-
n ìerno. e il vescovo t stoiiogufo francese C regorin di Tours f -
à 36 V )4}
Nell Aìma rn e nella Geografia, .
si lamentò che " era uni io srudiodelle lettere h i cessato di vi
^ Tolomeo corri ni uno de, vere Lineerà impreca delt i conoscenza prese nuova dimora
primi equivalenti di una tavola
trigonometrica. Io reticola - in India e nei umudo arabo k un evento ( Il enorme impor -
re vicolo le lunghezze delle corda *

che allegami due punti tanza per la matematica c Li cultura in generale fu . in quel
della circonferenza per vari angoli,
compresi quelli di am - l ' interludio, il diff ó ndersi dei cosiddetti nume: i arabi * -che

134
[ v>
,
I A ^ E 7 I £1 NT. AITI F A // mpwfe
*

meglio .sarebbe chiamare « cifre indo-arabiche* - e delb nu- tura algebrica, e ti guardalo solo dt sfuggi fa il rapporto au -
tazione decimale. l ì pi ù importante matematico ind ù del VI reo Ciò nonostante, «ino da menzionare le opere di almeno
secolo d .tl Fu Aryabhata. Net M I : libro piii hingsn , inutiila-
i ire matematici: al-Khwìri r m I e Ahu Kanil Shuja nrl TX ec -
TO Aryabkdfty&, trovi,imo la frase ^ da posto a posto ciascuno colo; e Abu l - Wafj nel X secolo,
è dieci volte il precedente*" a indicare I impiego dd sistema di Mohammed ihn- Musa al- Khwarizmi compose i iì iiglid ìd
"

nutazione « pnsizionale^ . Una lamina indiani del 59 Ì già ( verso Tanno quello che è consideralo il piii influente
contiene dati numerici scritti col sistema posirionaie, sugge - - -
ì br tv# ù!- mu
trattato di algebra ili quel tenipu - d Ki ( J & irf jt

tendo che i simboli in essa impiegati fossero in uso gi à da ( jìihitte [ la Sdtnu del ristabilimento e Jelht comparazioni 1 -
qualche tempo, Il primo indizio ( privo, prratrro, di uria rea-
le influenza) della diffusione verso occidente delie cifre ind ù
-
Proprio dalla seconda panda dfl titolo { jil j&hr } deriva il so
sranrivn « algebra ** die usiamo ancor oggi. probabilmente
-
si uova negli scritti dd vescovo n tutoria no Severus Sebokht » perche l 'opera di al- KhwSrizmF Fu la prima a diffondersi ili
della cirrit di Kcneshra su 11 ' lui ri ire . Scrivevi it vescovo nel -
bdrupa su iak argomento Anche il sostantivo Kalgorrimos .
-
6h 2 de ! V volgane: Ometterò qualunque discussione sulla
scienza degii Indiani... e dei Icuu preziosi metodi di calcolo
rh,e in matematici designa qualunque procedimento per ri -
solvere un problema rramire nna serie Finita di passi precisi,
fc una storpiatura del nome di al-Khwariiml „ Per dueccnro
che superano ogni descrizione Mi li miro a din che questo
computo si basa su nove segni » . anni + la Scienza del ristabilimento fu smomniO di " teoria del-
Con l'ascesa lidi ' IsIam , gli studi materna dii cominciaro - le equazioni» Ebbene , [ equazione risolutiva ili uno dei pro-
no a essere coltiva ri in mn:o il mondo musulmano. Fu pro- hlenii descried liallWtort ha una stretta somiglianza con
prio grazie allo sviluppo ddl ' kUm nell 'Vili secolo che gran quella che d à l’esatto valore del rappurto jurev*. Cediamogli
pai te della matematica antica fu preservata. Molto impor - |, parola: «JHo div ì so licci in due parti: una Ilio moki plica
j [

tante a questo rigihirdOi lii T ì sririirione a Baghdad della ta per dieJ , Talira pur se stessa, e i prodotti erano uguali - Per
« Beit al hi le ma » (Casa della Sapiens) per decisione del ca - -
riferirsi all ' incog ruta , al Khw ìrium u ^ j d Sostantivo
liffo ri - Marmiti ("rf ù dìririy. Il f ùnzìonammeo della Casa si « COS ì » . Perciò, la prima rifjs della descrizione dell equazione
'

ispirava a quello della celebre < u ni versi r,V d ì Alessandria, il (relativa all’anzjdefto problema ] può essere rradorra così:
Museo, e In eff ètti l ’ impero abbosude incorporò tucm il su- u Moltiplicate dicci per la COJIJ ; il risultato è dieci cose » . In

pers tire sapere riessa uri rimi , Vuole ima leggenda che il califfo
avesse deciso di Tir tradurre ir uraho i pi ù prestigiosi testi
-
formula: IO* ( 1C Ebbene» questa formula corrispon-
de al segmento minore di una linea di lunghe IO divisa
greci dopo che in sogno gli era apparso Aristotele, secondo il rapporto aureo, Se al - Kli ^vii iimr abbia pensato a
Molti ilei pi ù importami contributi islamici lurono rii rta - questo rapporto net Formulare il problema è oggetto di mu -

136 137
LA E i E l O M * L' I £ A JY iti vné# r
tft & #

fronrari neir ' yl prAwr possono csscic staci ispiraci dalli no-
troverai Comunque, birono I L notorietà c il prestigio dei
.

suoi libri J fusi che l incognita fosse eh innata min brino,


'

« orciai * . E l algebra stessa si diffuse dapprima col nenie di « ir -


'
^
none di rapporto aureo.
L’ultimo dei matematici islamici che desidero ricordare è
te della cosa r> , heoche ratvolta fosse anche chiamata tin ma - Mohammed Ahu ] Wibi (940- 99&). Naiu a ftuzjan fnell'o-
-
gtmT cioè grande urte , per distinguerla dall'aire pi ù facile,
ma memi potente, dell ari mieti cu .
-
dierno Iran ) , Abu'l-WaFa vi ae ne IH ran occidentale e in Iraq
A tempo delia dinastia islamica [ì uyiJa . Ldpogeo di questa
l ì secondo ma[ematico arabo i cui contribuii rientrano -
dinasti j coincise col rr'pito di Ariud ud Dawlih , “rande pro-
nella storia dd rapporto aureo Ahu Kami! ShujaT a volte -
tettore delle scienze e delle arti Nel 959, Abu' l TOfii fu uno
chiamaci anche al - EHasib ài- Misti , " il matematico venuto dei matematici die ii trasferirono a Baghdad . dlj corti; di
dall ' Egitto» . Della vita di Ahu Kamil sappiamo ben putti. .
Adud ad-Dawfah I J sua prima opera importante fu il Libra
Nacque intorno all1850,. probabilmente in Egitto, e si ritie - dt dò thè occórre delia scienza aritmetica scribi e ai avm-
ne che sia vissuto un ottantina d'anni, fu autore prolifico , mernanti, che secondo la more “contiene tutto quello che
c alcuni dei suoi libri sono soprawissuri rimo a oggi: ìì libra Iesperto e Ì F principiarne, il dipendente r li superiore deto -
dell 'algebra il libra delle rarità nell arte dei at leaf / , fi libra no sapete dell’aritmetica*. È interessante chi , sehhene Abul -
dei rilievi topografici t della geometria. Abu KAHN! è forse Wala tunosccisc txrne l' mo delle cifre ind ù » il bhro disto ne
Stato ì l pr < mo matematico che , invece di trovare semplice - faccia totalmente a meno: i numeri sono indicali con paro-
niente una soluzione di un problema , abbia cercato di den - le, e i calcoli sono eseguiti mentalmente, l a spiegazione pi ù
ta me rotte quelle possibili. Nel Libro delle rarit à iteli orti verosimile it die negli ambienti digli su ibi e dei commer
dei calcoli descrive un problema per il quale ha trovalo danti , j simboli numerici ind ù e i procedimenti di calcolo
2ìt 7 b soluzioni. Pi ù importante per la stona dd rapporto che II impiegavano non fossero ancora diffusi In te resse di
. turco è il fatta che alcune delle opere di Abu Kami] sem- Abu!- Wafa per il rapporto aureo si manifesta nell’altra sua
1

brano essere state il punto di partenza dd libri dd mate - opera imporrante, intitolata fi libra delle costruzioni geome-
matico Leonardo dj Pisa, o Fibonacci , che incontreremo .
triche necessarie aliarngtano. Qui L'autore espone una serie
rr.t pnen . IL tramalo di Abu Kamil Su pentagono e decagono di melodi ingegnosi per la costruzione del pentagono e del
contiene venti problemi e le re lari ve soluzioni , con i calco - decagono , e per Tin scrizione dei poligoni regolari in cerchi e

.
li delle aree dd poligoni , delle lunghezze da lati e dei rag -
pi Ielle circonJenenzc circoscr ì tte. Per La soluzione di alcu
ni di questi problem ( ma nuli di nini) , fautore si servì dei
-
altri poligoni. Un altro aspetto interessante della sua opera
consiste in una irne di problemi da lui risolti con la figa e il
compasso, tenendo ì f sso I angolo rii le asticelle. I: probabile
rapporto aureo. Anche un numero limitato di problemi af - che questo particolare «genere si ispirasse JILì Raccolta di

! Sfi 139
L A 5 E A l O N E A t B E A,
'
Pappo, ma potrebbe anche i appresemene la risposta di Ahu' l -
fa à ujfesìgemta di ninna pratica , ditto che ì risultici at
^ tenuti eoo un compasso ad angolo fisso sono pi ù accurati di
quelli a cui si perviene cambiandone l 'apertura .
CAPITOLt
ì|
Lopera di questi e altri matematici islamici produsse pro-
gressi signiHcarivi , ma non rivoHuiemari . nella teoria del rap-
H lio di una buona disposizione
porto aureo Come spesso accade nella scienza , simili ta .d
.

preparatone lane dt pì ccoli p!.wi .iv .inrl sono h necessaria


^
Le nove cifre indiane Sono : * > K 7 f i 3 'J 3 2 l . Con
premessa delle ^svolrou successive II drammaturgo George
quesre nove dire , e &A segno 0. „ si può scrì vete qua
Bernard Shaw si espresse una volta in questi termini sui pro-
lnrii|L :E numero, ùimt djmcrtstraro qit . di seguilo.
cessi intellettuali; < - Limino ragionevole fi adatti al mondo ,

quello irragionevole s'imestartii$ce a cercare di adattare il L I C I T A IL D O P I I U H A U C I f t . 1 1 7 0 - 1:4 0 !

inondo ,1 se Rer questo tutu i progressi sunu opera dell uomo


.

-
irragionévole». Nel caso del rapporto ,iureo, il dito quantico
il ove tre arrendere l’entrata in scè na dd pi ù durato matemati -
Cosi inizia la prima e pi ù celebre opera di Leonardo da Li
co europeo dd Medioevo: Leonardo da Pia.
s i ( o ] ennn rdiis Risanila ), detto anche Leonardo Li ho li acci :
il jLiberatori fl . ibro dell 'abaco) pubblicato nel 1202- All e-
put ì della sua apparizione, soie i pochi privilegiati imclki -
rtnl ì europei che avr%\ino pmuco consultare le tridudoiu
dei trattati di l - Khw5ri ? mT c Abu Kamfl conoscevano l 'e-
^
sistenza delie cifre indo-arabe oggi usate m tutti 1 il mondo .
L ì honacci , che per qualche tempo soggiorn ò insieme a iuo
padre , un funi innario delle dogane, nella cur ò araba rii Bu-
-
gi ^ { tidl ' odierni Algeri ) , 0 in seguito visiti Altri paesi del
Meriiit iranno 4 ; m i quali hi Grecia.. l'Egittd e IJ Siria ) r eb-
be la possibilità di studiare e confrontane diversi lisremi di
numemionr e di esecuzione delle operazioni aritmetiche .

Giunto alla conclusione che le ciire indo-arabe, basate sul


principio del valore dipendente dalla posizione nel nume-

141
LA J E, JE FOilJ fc A U R E A Wi

ro . erano largamente superiori a tutti gli altri metodi . FL ì


giovinezza di Leonardo fibonacci. : chiaro che tanto fervo
bonded dedico i primi settc- rapitoli del MIU lihio alla ipic- re di aitivirà cronomiche implicale un all retta ino alacre
gazione delh nnrazione indo- arah :! e LII vari usi pratici He: contabilità. E non è cosi difficile fmrringrnjrc Leonardo in -
quali era suscettibile . tento 1 osservare gli scrivani che annotavano «rie in termina
Loonirdo nacque negli anni Settanta del XII .secol ù da un bili di numeri romani, e 11 nmimavami e sullracY JIII > con la -
commercialire e funzionario pubblico di nome Guglielma 11 baco , Orbene, tenere i conri con il sistema romano era il con -
nomignolo « Fibonacci * (dal latino Jiiim Bonetta , « figlio da trario delia comodità. Due numeri neppure grandissima
Bonaca > o ^ddla buona disposizione* } fu introduciti LUII corni: e 3843, erano scritti nspciiivaitientc come
ogni podi 3 bili : - i Hallo storiai delia matematica Guillaume MMMDCCLXXXVIcMMMDCOQCUIL rsì puri capire
l ibri in una nota a piè di pagina dd suo trattato del 18 Ih che simili trascrizioni, necessarie per h documentazione . fos
Moire eia Sciences Miìihémalùfuei en Italie, anche se qualche rem pressoch é inutilizzabili per Fattività ili computa, un lie
sradi oso fa rìsa! ire l 'uso dr H Fibonacci » a matematici italiani solo per una semplice somma o moiri pticaxione Nbniral- ,

della fine dd XVIII secolo. In alcuni manoscritti c docu - mente il limite principile della notazione romani cria la man -
menti, Leonardo si riferisce a sc stesso U altri zi ri ferisco no a
^ canza di un rapporrn since mat icn tra il valore d ì una udrà e ìa
lui col nomedi Leonardo Bigello (o « Leonardi Regolili Pisa -
. ?ua posizione quel rapporto per cui nel sistema decimale
-
ni ] jn cui Bigollo poteva significare « viaggiatore” o nota
.

bile» nei dkiciii rispeit ìvamentr toscano e veneziano La Fi - .


- . , '
:
* 47 •* significa C5 x I U ) + ( 4 * IO ) + (7
^
1
* !</ ) . Aì l impor-
: inz i imurahiL della posizione, calla conscguente scomo-
'

sa dei XII secolo era un porto molto prospero e atrivo, e un diti delle loro trascrizioni numeriche, gli europei det Me-
nodo di Traffici sia terrestri che marittimi . Spezie dell' Estre- dioevo rimediavano soprattutto con Libico. È verosimile che
mo Oriente transitavano pei il comune materne durarli te il - abaco - derivi ria rem line ebraico che sia per pulvi-rc* ,
'

evagino verso il Nord ! drupa* aggiungendosi al vino* di olio dal momento che a quanto pare , i pi ù antichi arnesi di que -
,

e al sale giunti da diverse parti ddi ' Iralia peninsulare, della Si- sto genere cui ISLS levano in tavolette ricoperte da un sottile
cilia e della Sardegna. La florida industria pLsana dei pellami srraro di sabbia, sulle quali i segni per dire i conti potevano
imporrava mareria prima dalTAfr ìea serren[rionale, per poi essere tracciati e cancellati con facilità Al tempo di Fibonac-
ut i lizzarli! nelle tante concerie situate presso il litorale. Ma la ci l abaco consisteva per lo pi ù in una serie di palline (orate
'

cilia toscana .melava riera anche ridi ecce] lenza ridia propria
"
che scorrevano su fili pan lidi . In un ccrrn s c r u t i , k pJuraliij
industria metallurg ìe^ e dei propri cantieri navali . Naturai- dei fih faceva le veci della notazione posizionala un tipico
,
-
mente chi dice Pisa dice torre pendente , e la costruzione
del Liriche rr uno campanile ebbe inizio proprio durante IJ
- abaco aveva quattro fili: quello in basso pei le antri ri suc- ,

cessiva per le decine, il terzo per le centinaia c l ultimo per le


'

M2 I 4Ì
LA lEZlONE AULE A firjAp lit tfJirf Jùfitiit ì&tit
migliaia. Ma .-a: per sempiici operazioni arirmorichc l 'abaco illustrata con parole anziché raggiunta coi moneti possi con
era mi dispositivo piuttosto efficiente { durante Una visita a.
'

.
cui si risolvono le equazioni h'cco tn elegante esempio dei
Mosca nel 1990 ho coperto con UEIII LITE meraviglia die U problemi irairari nel Ljberdbdtk
*
del bar ilei min borei si serviva ancora ili un abaco
poi .si ma le
per calcolare il cosce delle consumazioni ), per scopi più com - Un uomo la cui fine era prossima convocò : figli edisie; « Di -
pleti esso era dramma ci carneine Limitato. Difficile immagi- vi de re i miei denari conif vi oidiner ò *, Comunicò al figlio
nare dt venire a capo dei « miliardi e miliardi di Cari Sagan maggi ore: dii avrai un bezant lima m onera aurea originaria
*
con un attrezzo di quel genere , di Risanimi £ un redimo de! rimanerne*. B il secondo figlio:
A Rupia 0 odierna BejaTaJ. Fibonacci prese confidenza 15 Prendi 2 henne c un settimo del
i muulente* . .Al icr/o figlio:
con r «arrc delle nove cifre indiane», pmbabtlmenre anche
-
A te lascio 3 bezam e NEI stemmo del rimani nre , ( osi , die -
grazie, per u^re le sue parole nalle eccellenti Spiegazioni* di
, dc a ciascun figlio un brami più che al figlio precedente, e
un msegpiUire arabo. Dopo un viaggio in Yuri paesi incdiicr - un serrimo del rimanente. Avendo ubbidito con cu ni al vo-
ranci, che gli permise di ampliare ulteriormente i suoi oriz- lere del pit E Ire, J figli ouustatamna di essersi si ivi si l'eredità ni
zonti materna tier egli decise di scrivete un libro che diffon .
pane uguali Quanti erano i figli, e a quinto ammontava l 'c-
desse tra i contabili e i uanmcrtiiuid IUSEI dei .simboli nu- redir à ?
merici indo- arabi . Così fece, e lìdie sue pigine spiegò pun-
tici JOSAMENTE la traduzione dei numeri romani nell ' 'idiomi * l cr il lettore interessarci, I Appendice 6 contiene sia h so ìu -
]

decimai::, e le operazioni aritmetiche die questo rendeva rione moderna, algebrica* , del quesito, sia IJ soluzione -sver-
possibili. POETò .ìmliL “- olii osi T U pi delle APPIL i? ion ì della baivi, suggerii;* da Fibonacci.
-
sua nuova matematica * a un ampia gamma di problemi, che
'
Il LìbtT tihut'ì diede all aurore una certa notorietà , c il suo
spaziavano dai c,.. t ? Ji commerci ali a quelli nautici, all idrau- nome giunse all orecchio det sacro romano imperatore ì tdc-
1

lica civile. All'Inizio dell 'opera, si scusò prevent bramente dei i K;O 11 , soprannominato « Siupor Mundio granile pmreirore

possibili errori: »$c per taso ho omesso qualcosa di più o me- di ariisii e scicnziaii, A Pisa, Fibonacci fij invitato dia pre -
no giusto u necessario dmu .mdu mdul rrizit . dal momrum senza dell ' imperatore alHnizio del terzo decennio del XlLJ
^ ^
che nessuno è senza difetri ed esperto di ogni questione . - secolo, e gli Furono sotiupustì — da parte di masrni Giovan-
In moiri casi . Fibonacci discute più di un impostazione ni da Palermo, matematico d ì corte - una serre di problemi
del problema , diuiusirandu un' inenedibile versai iliia nella numerici considerati fra i piu difficili. Uno era cosi formula-
.eccita dei metodi di soluzione , [noitre, la sua algebra appare co; « Si UOVI un numero razionnìr [ un intero n una frazione]
oggi di tipo curiosime ore verbale, in quanto la soluzione è ralc che quando 5 : Aggiunto o sottratto al suo quadrato , il

143 J45
i - fl MzroNt IOI
^«A Fifttii’
- rjri urta buf fili iiì ipfiìiiiitit
risulterò sia pari menci il quadrato di un numero razionale*. Kamil, non c 'è dubbiti che lo studioso pisano .tbhi .i FIITTO
Fibonacci risole ingegnosamente tutti i problemi, e in se - compiere un sako quaiiuiivo all impiego delle proprietà del
guir ò eie discusse due nei Flas. (Fiore|, utilizzando quello ap- rapporto Aureo in viarie applicazioni geometriche. D altra
pena descritto nel prologo di un libro che dedicò a Federico, parte . Ed ragione principale della lama di FilxMiaczd e il suo
il U b f r ìt H4tdmtof -uw (I ibrodei quadrati). Oggi non possia- com ri bum pi ù emozionarne alla noria del rapporto iiireq
mo non stupirci del (atto chr senza calcolatori o march inge- derivano da un problema apparentemente banale esposto nd
gni di sorta , ma con la sola assistenza della sua ftiaordinarla Liber abati
padrona ri /. it della teoria dei numeri, Fibonacci ni ih LA trovato
che la soluzione del prohEcma [ 4 L / 1 2 , Ird -im , ( 4 1 / 1 2Y + 5 l utti 1 pen men di un coniglio sono conigli
-w / ny c (,4itny ~s - >
( 3 i / i 2 2*
il molo di Fibonacci nella storia del rapporto aureo è dav - Moiri studenti di matematica, di materie scientifiche e di
vero affascinante. Da una pane , in problemi in cui usò con- belle arti , hanno sentito nominare Fibonacci àolo in virt ù del
sciamente detto rapporto egli Fu responsabile sii pcogrcssi si seguente problema tratto dal dodicesimo capitolo di i Liber
gnifìcatbi ma non spettacolari. Dall altra , semplicemente J hjic .
è
formulando un problema die n prima vista non sembra ave -
re niente a che tare eoi rapporto aureo, egli In ampliato in Un uomo mise urta coppia di coniali in un luogo irc^irida- i

modo decisivo la portata e le applicazioni di <N to da torti i lati da un muro. Quante coppie di conigli pos-
l contributi direni di Frbonacc; alla IcttenTura sul rap- sono essere pi od ut [ ;: dalla coppia iniziale in un anno suppo -
porto aureo ontripjifina in un hreve libro di argomento geo- nendo che r>£ni HICKC r>gni coppia produca una nuova coppia
metrico ( la Prdi'tktigeometr -
ìa* ) , pubblicato nel \ 22\. In < is in grada di riprodursi a sua volta dal secondo mese?
so Fautore espose nuovi menodi per il calcolo della dlAgoru
li' dL M arca del pentagono del lato del pentagono e del de-
( , Com è possili ile chela discendenza rii duo conigli immaginari
cagono A punire dal di HI: ,cito del cerchio inscritto c di quel
'
- abbia avuto rama importanza per la storia della matematica?
lo circuscriitn; c del vnlLimc del dodecaedro e dell icosaedro OlttetuttOf per risolvete il problema basta un pò" di buon .Sfili - -
- operazioni ruttc strettamente legato al rapporto aureo. Nel - ah Si inizia con una coppia . Dopo il primo n f , la prima cop-
^
l .i soluzione di quelli problemi , Fibonacci dimostri una pia d à origine a mi drn coppia, per cui ne abbiamo due Nella, .

-
profonda conoscenza della geometria euclidea. S< le sue tee - Figura 2it è rappresentata una coppia maturi, cioè lettile, con
niche mar etri aiiche si ispirano in una certa misura a opere una grande icona di coniglio, e una coppia rroppo giovane per
precedenti . in particulate a Su pcnte orw e decapami di Abu procreare cor; un' icona pi ù piccola thjpo il secondo mestj b
^
t
14ì 147
Frgfr* tir A.U ifimur
LA Jif. /. ErrNi 4 UHEA

pie adulta former à quindi la successione: 1 , f , 2, 1 . , i , 8,...


coppia matura produce undira coppia girane , mentre la pre
li loffie , osservando ILI figura 26 è Ideile convincersi :- hc le
-
«dente copp a giovane diventa matura. Le coppie sono qui ri - coppie giovani formino tsaTumcnre Li stesti successioni coti
di ( re . tome mtonato nella figura 26, r >npn il reno mese, ria -
delle due coppie mature genera un ,Atra coppia, mentre
' un mese di ritardo, Per lesiitieazt, IJ ìaccessione delle coppie
iri copph giovane diventa matura, cosicché Je coppie Mino cin - - -
giovani i: OJ PI , 2, 3, 5 , fi . .. Naniralmcmc, iJ numero cora -
le d ì coppie £ semplicemente uguale dia sommi dei numeri
que. 1 rascorso il quarto mese, ducuns delle tre coppie: mature
genera una coppia, mentre le due eoppic giovani diventano corri sponde mi delle due successioni , c fornii J SUA volli una
successione uguale a quella delle coppie adujrc, ecoedon latra
mature, portando il rotale a mio coppie. LXjpti il quindi mese
*
. .
per l’omissione del primo termine { I 2 5, 5 . fi * ... ) La suc-
otteniamo U ì ì A coppia giovane da ciascuna delle cinque coppie
odulre* menno tre coppie diventano mature, per un totale di .. .
cessione I , 1 , 2 , J S tt. 13, 2 L , 34 5% 39.144, 233, in cui
-
ciascun termine { a partire dal terra ) è uguale alla somma dei due
tredici. A queste* punto , è óiniài chiaro tome si povci calcola-
re- mese dopo mese , li numera di coppie m.iriire, coppie Ro- termini precedenti t stata g ì ustamente chiamar a «di Fi bonac-
vani c coppie complessive, Supponiamo di esaminare solo il cia riel XIX secolo , dal matematico fruiate hdouard LUCA*
numero di coppie adulte , un mesedopu I altro. 3 ale numero ri - -
[ I S42 1S 91.9. \JI sui cessioni numeriche in pii la relazione ita
Termini vnvi ^ ivi pu ò esprimere con un 'espressione mare
sulta composto dal numero di coppie adiihe nel mete precede* }
.
te pi ù il numero di coppie giovani diventate adulte dal mede-
mitica si chiamano ricorsiti, e quella di Fibonacci fu in prima
simo mese precedeiMa questo numero ili coppie giovani in di quciiu tip uinosiiuta in Faimpi. Li proprietà generile di
effetti e uguale a! numero di coppie adulte nelmese ancorapre ogpi elemento della sequenza di essere uguale dk somma dei
reden fa lercio, in due precedenti si esprime In moda sintetico (con una nuu-
zione introdotta nel 1634 dal marc.marico Albert f lirard ) co -
*
«è*
tigni mese: a par -
tire All terzo il
numero di cop-
me = Fmì + Fj in cui Fnsu per fennesimo termine della
successione (cosi Come F, significa U quinto termine); V , è il
SaCtesrorc di F e F il successore di F , ,
pie adulte e tm - In ragione' della fama attuale di 1 conardo Fibonacci è che
«t d - pi ice mente ugtu
le itili somma dei
numero dì coppie
li successione the porta il suo nome è ben lui nati a dal tenta-
- .
re applicazione nel fai L vam curo r i t i conigli Tra parentesi , il

adulte net due


titolo d ì presta sezione st ispira alla Ndmwl History of Intel
[
-
* ^ lect ( Storta naturale dell in teiletto) di Ralph VVatdu Emerson,
1

mesi precedenti.\
)
l
"

istira 26 numero di ayp-


apparsa nel 3 893- Scrivi Imersonr *Tuni r pensieri delle rar -
HSt
143

I
I- A É EZjQHE AUREA

lamblie sono tartarughe* e quelli dei Limigli. conigli -v . ,4 ]


contrario ia successione di Rbonacci è qualcosa che inco -
*
treremo in un'incredibile varietà Ji fenomeni apparciue-
^
menro non collega ci tra loro,
F<tr Cominciare, esaminiamo il fenomeno più lontano
jLTt» siibile dai conigli e dalli loro progenie: rottici dei rag-
gi di luce , Immaginiamo di avere due lastre trasparenti
r e J ni a te- di npt leggermente divedi di vetro ( con uni pi
parit à di deviare la luce * o « Ì ndice di rifrazione» , anchessi
leggermente divedi) montiti ficua Lontra Faccia (come
nella Figura 27aJ. Proiettando un fascio di luce verso le la-
stre, ciascun raggio pu ò ( in teoria ) subire una serie di de-
viazioni in cortispondcma delle di verse superbi ci prima di
riemergere. Più precisameli re, i raggi possono attraversare
le lastre senza nini essere riflessi, oppure essere riflessi ira le
.
lastre una* due ere n più volte prima di r ir merge re . non
esistendo, in teoria, alcun « terrò» del possibile numero di
deviazioni, lutti i percorsi mostriti nella figura sono Lum-
par ìbrli con le leggi deli ottica. Ora s ì contino i raggi che
.
emergono dilla doppia lastra In assenza di riflessione*
emerge un solo raggio (Figura 27bfr Due sono i raggi clic
possono emergere se si considerano tutte Ir possibilit à in
cui la luce è riflessa suIn una volta (Figura 27c); nel caso
dell insieme di possibilità che comportano due riflessioni
interne, i raggi che possono emergere .sono t r e (Figura
- rdj ; nel LISO di tre riflessioni interne, possono emergere
cinque raggi ( Figura 27e); nel caso di quit ir ò ri flessiuni, i
percorsi possibili sono orto ( Figura 27 i ) ; nel caso di cin -
que riflessioni, tredici (Figura 2?gh e cori via, I numeri dei

ISO
L A SÌ E 3 G N I AUSI* /"JJCifi Mtiti bifV' tnt dilfMt&ÙFMf
possibili raggi emergenti: lp 2 3 5 * fifc 13 — formunri una
B j
9 t? 9 9 c? 9 CT 9 9 cf 9 Q & Q t? 9 9 tf Q e? 9
successione di Fibonacci .
SJ consideri ora t \ problemi seguente , dei tucio diverso.
V IVVIVIVVIVVI
(> cf p ij d p c f p p t J g i j c?

LFI bambino cerca di arrampicarsi su una scala. Il massi - vi)


i
a
v ve
9 o
i vo i
à
v9
mo numero di gradini che può superare e due; in altre pa-
role , ogni volta che sale, può farlo di un gradino o due gra- \/
dini per yolra . Se ne ii numero dei gradrri „ i n quanti mo-
lla diversi A il hambino può arrampicarsi fino alla cima
della scala ? Se Ea scala ha un sole gradina , è chiaro die la
risposta. t uno, nwcrp, A = 1 ; se i gradini sono due , il
bamhino pu ò superarli uno alla volta , o in una voica sola ,
-
quandi A7 2 . se I gradini sono Ire, ie alternaci ve sono: 1
+ l + I , 2 + 1, e I + 2 , quindi A y - 3: se i gradini sono d,
i modi possibili di arrivare in cima sanano: 1 + 1 + 1 + l,
] + l + 2» l + 2 + l, 2 + ] + l e 2 + 2 1 cine A - 5; in mo-
4 Figura 28
do analogo si puh diraosirare che A = 8 , AA = 13. eccete-
^
ra Ancora una volta, l , 2 , 3, 5, 8 , 13 ,. , sono i termini del co forma uni successione dt Fibonacci : ] , 1 2 r 3, 5 - T co- .
la successione di Fibonacci. me illustrato nclh Figura 28 ,
Per finire, prendiamo in esame I '* albero genealogico» del iurro questo sembra piuttosto interessante — JM solo ti -
maschio d ì ape, o fuco , Le uova delle api operaie danno ori- po di successione numerici applicabile atta riprnd tizio ne
gine a un luco scruta bisogna di facondaziune. Ili conse- dei conigli , all rifrazione e alla genealogia dd fuco. Mieo-
guenza , un fuco ha una i- madre» ma non un «padre*. Le uo - sa ha a che fare col rapporto aurea ?
va della regina, al contrario , sono fecondate dai fuchi t dan -
no origine ad api femmine, opti .ILL- ù redine. Perdò, uri apt L' oro di Fibonacci
femmina ha sia una « madre» sia un « padre ^ . Quanto al fuco,
i

ha un genitore ( la madre } , due nonni Ci genitori della ma- Torniamo allò più semplice delle successioni di Fibonacci - I ,
dre). tre bisnonni ( i genitori delia nonna , c la madre del 1 , 2.3, 5 , S. 13, 21 * 34, 55 , 144, 233 . 377, 010.987 Bill

nonno), cinque trimunni (due per ciascuna bisnonna , piu la quesra volta rivolgendo l'attenzione al napporti degli demen
madre del bisnonno } e cosi via, Lalbcro genealogico del fu- ci contigui (qui riportati fino al sesco decimale ):

152 ISJ
(

- Jl
Ì hr -IONH
/ J l l. : 4
ài tKPJ h/ pitti ditptìiiìittìi
l /l
2/ 3
-
IdJDOQGO
2,000008
sia irubaciLito per proprio conto nella jrfMjumra di Fibemcd , v
non tramite la lem in dd l.ihtrjlwi.
3/ 2 - 1, 500000
-
5/3
3/ 5
--
1 , 660066
1.000000
Come spinine, d 'altronde , che una successione derivan
te d .t consideration! sulla prolife razione dei ondali si ,ip
prossimi :t un rapporro ( nino di ima particolare sezione di
-
13/ 8 = 1,625000 .
21/ 13
-
1.615335
34 / 21 = 1.619048
un i linea ? ì\rr cercare LA risposta, dobbiamo tornare alla
strana frazione continua incontrata nei Capì tolo 4 . Ricor -
derete che avevamo consta taro che il rapporto aureo &i può
55/34 = 1 ,617647
#> / 55
-
1 , 018182
344/89 = 1 ,617978
scrivere come

i
233/144 = ] ,618056 ^ 1+
377/ 233
6 LO /377
-
1.613020
i,618037
987/610 = 1 , 018033
1+
1+
1+
1
1
1
I + .. .
Ki conoscete l 'ultimo rapporto? Procedendo lungo h successici
ne di Fibonacci , il rapporto tra un termine e il suo precedente
- In linea di principio , porremmo calcolare 4> come una serie
di appressi magioni successive, interrompendo il calcolo del-
usLilJa ( rimirando ora JQ eccesso, ora in di retro ) intorno a un
la ì [ azione contìnua dopo mu serie sempre pi ù lunga di ope-
numero al quale si avvicina sempre di pìiij e quel numero è iJ razioni. he lo facessimo, il risultato sarebbe un elenco di nu -
rapporto aureo. Se indichi imo l ' Aesimo JI uni ero di Fibonacci
meri [ tenendo presente che 1 su é b t uguale a b f a) .
con Fj c ri successivo con F r quello che abbiamo sooperir ? è
che eon I aumentare di ri, ^ ai avvicina sempre più a ó
Questa proprietà ò stara scoperta nel 161 I ( ma forse ancora
! = i.OOOQQ
prima IIJ un italiano rimasto anonimo} dall asrronomo tedesco
1 + - = - = 2 , 00000
KeplerOi ma passarono altri cento inni prima che | relazione
j L 3
tra i numeri di Fibonacci e il rapporto aureo fosse dimostrata
(candir allora, non compierli nei ire) dal ma lemur ieo scozzese 1
1+ - = 1, 50060
-
Robert Simson (1687 3768). Tra baierò, sembra che Keplem si 1+1 2

l >i
155
J
-
- A- : l ?.r o s i r t i/ H ì:

4\ U' > >i kk <r*T ,t ÀitfQii&tiHt


\ 5
1+ - = I , 66666 tirine, delle relazioni lineali di ricorrenza,... vi è uinicnum, od
1+ -
I +!— ^
I
essi sono fonte di incnaurihilc mrio . Qii.inro £ inreressart -
re. per esempio , vederli rendere al fin aggi ungi bile . il iapjK> i -
ro ^ nreo; c questa solo una era celi [inaia di analoghe rda
w
-
E ziom 1 ra 1 alno, la oonvrr citta della successione di Fiho -
1+ fl
= 1,60DUO ^
U
—-
3
:+
1
l
5
mtcci col nappo no aureo spiega it piccolo ngioco di prestigi
descrino nel Capitolo 4. Se una serie di numeri è dedin ira dal
li proprietà pei tui ciascun elemento (.i cominciare dal reno]
-
t uguale alla somma dei due precedenti , allora , indipenden -

1 13
temente dai numeri di partenza e purché ci si addentri a suf
ficienza udii serie, il rapporto di due termini successivi sarà
-
1 -h = 1.62300
I 3 una bunn.i appressimaiionr di | < >.
1+
1+
I 1-J successione di Fibonacci , tome la sua « meta* il rap - -
1+
1 -
porto aureo ha alcune proporci veramente notevoli . In cI - 1

l +l tciri , [ elenco delle relazioni matematiche tollerate ai nume


n di Fibonacci £ letter al men te senza limiti. Eccone .stiliamo
un assaggio:
In alcre parole, un semplice procedimento arirmetieo diino
sEia che le successive approssimazioni tiri rapporto jurcu con
- La *itfutfdmtHtìi" dei rettangoli
Li suddetta fi azione continua sono identiche a numeri dì Fi - Sommai ito un numero disparì di prodotti d\ successivi nume-
tws.iU f ì tmpre piu grandi , divisiprr d pndiTasorr
Non c è da ri di Fibonacci, come S tre prodotti ! x ! . I x 2 e 2 x 3. si ot -
stupirsi se sposta » dite! a destra lungo la successione il quo- time ti fjHiidriTCQ dell' ultimo numero di Fibonacci dei prodnt -
dente di un cetnnnr e del suo predecessore convergono con ti in questione. NetTesempio, 1 + 2 + 6 = 9 che è appunto il
4>, Questa proprietà i. descritta con degan za nel libro Cmdta |L LJUDRACO dell 'ultimo numero di Fibonacci die compare nei

e forma, del famoso naturalista sirD'Any Wentworth Ihom


- prodotti (3 h Un altro esempio? Proviamo LJ serie dei gerire pm
doni I x I ( 1 ) , 1 x 2 f 2 h 2 x 3 {6) , 3 x 5 0 5)+ 5 x S f 4 0) , 8 t t
-
pson ( I 860 194 Bj. Cosi egli si esprime sili numeri di
-
nacci; Di questi numeri famosi e affascinami, mi ha scritto
un amico matematico: Tutto il romanzo delle frazioni con
Fibo

-
13 [ 164} c f 3 x 21 (273); effetti varante Li loro somma (441 )
.
e Ugu dc A\ quadrato di 21 , ultimo numero di Fibonacci dulia
serie dei prùduto. Lo stesso accade con undici prodotti: fi x I )
Jft .
15?
L A i È i l O N l- ÀUftE
* r f/ M H d tu***# dispmxiùut
+ ( l * 2 ) + (2 x 3) "
sta somma è mEUimi'ntt Jmsibik per ì 1: M 3\ l I = 13. I *-
+ (3 x 5) + ( 5 x « )
stesso vale per qualunque deà na di numeri di Fibonacci con
+ (Bx 13) + ( 13 X
secumi, Per esempi 55 + 89 + 144 + 233 + 377 + 610 i
2 \ ) + ( 21 x M ) +
n* 2i 987 + 1597 + 25S 4 + 41SI 10.857; e 1&S57 U 1 . 987.
(34 x 55) + ( 55 x
S9) x {fi9 x I 44 j
.
2 (1736 e 20736
-- Esaminando qnesri chic esempi , si può scoprire ancora qual -
cosa; la somma di dieci numeri di Fibonacci consecutivi è
sempre pad a ioidi ; i vnlte il settimo remerò del gruppo.
1442. Questa pro -
pri eli può essere 3*J
3* 5 Una rivincita del sistema i&sag&imateì
rappresentata con MM
13
Come ricorderete, per ragione ancor oggi non chiare, gli
grande eleganza in ,
antichi babilonesi usavano 60 anzich é IO come base dd lo-
S «
mode geometrico, i

come mos craco dii- —


ro sistema di numerazione. E sebbene t numeri d ì Fibo
nacci non abbiano, per quanto sappiamo , panieri lari colle-
-
la Figura 29. Un
Figura 29 ga memi con l 'antica Babilonia , n< hanno invece almeno
numero dispari di
uno col numero 60.
nut rango li con j lati uguali .1 ima serie di Cenni ni
della sudors Pdichè un numero di Fibonacci r In somma dei due
sionc di Fibonacci trovano esattamentepuxro in un quadrato , il precedenti , i termini della successione crescono in frette.
cui latri coincide con un lato dd retnangoJo pin grande. La Fi
gura 29 mostra il caso in cui si ottengono sette rettangoli
- Ce da rallegrarsi che i conigli nun siane» longevi, u ne sa -
remmo rapidamente sommersi. Mentre il quinto numero
di Fibonacci è semplice me me 5 . il centoven rie i n quesimo
// diabatica u ridici
Nt tla Tragedia di Schiller ! Pianfammi, Fastrologo Seni di -
c gi à 59, 425 , 1 14.757.5 I 2.643. 212.875. 125 . Curiosa -
^

chiara; «Undici c il Pacato Undici oltrepassa i DICCI CO


mente , la cifra delle unir à si ripete con periodich e sessa -
- gesimale , Per esempio, il secondo numero di Fibonacci è
mandamenti ^ riecheggiando un' idea che risaliva al Medime-
vo, Ma la successione ili Fibonacci ha una proprietà dili lies
L .
il scssanradissimo , cio è 4.(152.739.537 , B8 I termina
aneli esso con 1 . Quanto al cenrovent iduesimo. esso è
ti col numero ] I , che, lung; dall'essere peccaminosa , è
i -
invc ] 4.02 S . 366.653. 49K .915 , 298.923, 76 U e termina con I
bella .
Ce assai
Immaginiamo di sommare ì primi dieci numeri di Fibo
al pan del ce n tot ran caducamo, e cosi via. Allo stessu mo -
nacci: 1 + I + 2 + 3 + 5 + 8 + 13 + 21 + 34 + 55 143. Quc
- -
do , il qua undicesimo r 377, e il setramaquaTt redimo è
1.304 ,969 ,544.928.657, che . come si nota termina ,

J 53
159
I 4 5i E 3L I £ K I AUftJAA
Figtie di MHJ i dhpwtwi f
*
uguaEmence con 7* Questa proprietà fu «icoperra nel 1774 Perché preprw J / 89?
till matematico francese , ma italiano di nascita , Joseph Le pmpncti ddlumveiso , dalia grandezza degli atomi a quella
Louis Lagrange ( 173 b - I -3 1 3) , autore rii molte opere sulla delle galassie* sono dere]- minale dii valori di pochi numeri noti
teoria dei numeri e la meccanica che si occup ò anche come «costanti univcrs-ih ** Ib. ll costali!! includono le misure
de il evoluzione del sistema solare . Le ultime due cifre si del hi grandezza delle principali forre della natuE * gravi (azioni -
ripetono Lini una periodicit à pari a 300 , e le ultime ere le, magnetica, e di due forze ai live nei nuclei aromid Her esem-
con ima periodicità pari a 1500 Nel 1 % 3 Stephen P
,
piri , la fona elettraniigrtfiio imo tra due detuoni è espressa
Gcller, con l attilo di un calcolatore IBM I 620> ha scoper - in tì sica come una costante detta di immura fin» . Jl valore di
to che le ultime quattro cifre si ripetono ogni quindici -
quest ultima quasi esattamente pari t 1 / 137 ha taro sorgere in-
1
, : .

ernia termini , le ultime cinque tigni cenrocinquatltamiLa , rcrrogadvi in in teie generazioni di tìsici Una battuta suIT illume
,

e dopo quasi tre ore di funzionamento del calcili mire , fisico inglese l ul Dine ( 1902 - 198 ) uno dd fondatori delia
unj ripetizione delle ultime sei cifre s ì è mani
tarara in ^ ^
iiHJCCiiiicaquinr ì sric.1 , raccoma die . gemito in paradiso. 1 uomo
corrispondenza col 1 500 000csimo numera di Fibonac-
, ,
abbia avuto il permesso di rivolgere una soia domanda a Dio in
ci Ignorando elle un teorema generale
riatti! dm te la pe- persona e che gli abbia dùesto: « IVrthé proprio um/ ijv / 37k . .

riodicità delle ultime cifre poteva essere dimostrare* Gel - Anche la successione ili Fihofra . a ha i suoi numeri enig-
ler comment ò? « Non sembra esistere un sistema p« p t t - matici. l^er esempio il suo undicesimo termine: 89 In forma .

vedere il peiiodu successivo* ma forse un nuovo pm -


gramma per [ clahoracore che permetta di iniziai [zzare iin
decimale , 1 / 89 fc uguale a 0,01123595 . Immaginate di di -
sporte i numeri di Fibonacci ì , 1 , 2, 3 , 5 , 8, 13+ 2! * . c i n i i r
qualunque punto della sequenza per eseguir il test , i >er - decimali ,, nel modo seguente:
merterà un risparmio di tempo del computer sufficit ri re
per raccogliere altri dark in real rii , poco icmpo dopo il
,
0 ,01
matematico israeliano Duv JardeEi obiett ò che si può di - 0,001
mostrare rigorosamente che per q ujluuque numero di ci - 0,0002
tte da He tu poi L periodicità è se mp l ìcerne me uguale a
,
0, 00003
15 moltiplicato tQ elevato a una potenza pari al numeru 0,000005
di cifre meno 1 ( cosicch é per esempio, se le cifre sono
'

,
0,0000008
sette Ja periodici ù corrispondente è d ì I 5 X 10* ^ J 5 mi - 0,00000013
lioni )' 0,000000021
a i fa

l &ì Iti

-
K £ 111.si r A L ì PM
Ffgtit di JTflrf dispailudw
In oltre paidr, senemdo la cifra delle unfià dd
pnmu numero 5) . Ebbene, scegliete q LUE irò numeri di Fibonacci qualsiasi,
di Fibonacci J secondo posto . qudLi dd secondo mimerò al
purché consecutivi - per ipotisi, ì , 2 , 3 e 5 . Il prodotto degli
u posto , e in generale Ja cifra ddJr uniti JdJTTOmo nume
.
m di Fibonacci al ( n + ] Joi no posta
Ebbene, [imitandosi agir
- es ritma { 1 x 5 , dot 5 ) , il doppio del prodotto dei medi (due
Otto addendi Citati il risultato è 0TU ! volte 2 X 3t dui 12 ) , e Ja somma dei quadrati dd medi ( 27 +
,
123595 . . , doc |/89.
.
3 - ossia 4 ^ 9, cioè ! 3) fermano una cerna pitagorica; indrri .
p

Utruuu deil'libidizionc fulmine# + 12- - 1.1 . Ma non è tutto: I «rm numeraddla teina . 13 .
Vi istt à accaduto di conoscent persone m grado di addizio è esso stesso un minier ò di Fibonacci Questa proprietà è stata
narc m un cal men re con psruicoiart rapidità . La
- scoperta dal matematico Charles Baine.
successione V'iste queste misieriose c affascinanti cam ter buche dei
di Fibonacci permei le di effettuare un analoga
seirej forici La
addizione termini della successione di Fibonacci (e aim ne incontrere-
somma dot numeri di Fibonacci dai primo
al l ' ne®imo ò uguale ad ( » + 2)esimo numero meno 1 . mo in seguito} , non stupisce che i matematici fossero ansio-
Por .si di trovare una formula maneggevole per calcolare , per qua
-
tempio , i primi JICL ì ( 1 + J + 2 + 3 + 5 + 8 + 13
+ 21 + lunque valore di n, frees imo numero di Fibonacci , Fk i . ag-
M + 15 ) sommati dumo 143; c il dodicesiim, numero di
I ibonacci è 144 Allo : :t' v- ; modo !j Somma dei gettivo nt órtCggevote* è importante, perche un metodo tour
. }
piimi SU- court lo conosciamo gj à. Ver esempio, per re = 100 , P] im è
rantotto numeri Ji Fibonacci sar à uguale allumane
SCITI plioementc Fy ì +- F . Ma cost rei ire Tiritera succrorme rt*
esimo
numero meno 1 , e cosi via . Po ture quindi ^
tmm di SCJ ì VCTC ima lunga
sumeri re a qual - / a F, , non è una passeggiata. Ha scritto il compianto Geor-
colonna di numeri in modo che A

ogni elemento da uguale alla somma dei due precedenti ge Burns ( in How lo Live to he ! (Xt or More ) , chi; per campa
e
,
re cento a n n i occorrono molte cose, la prima delle quali è ar-
gmi lirare una linea tra due eleiitcnri arbitrari : sarete
in gra - rivirc a novahtanove.
do di calcolare quart istamancametue la
somma degli rk - A met à del XIX secolo , i 3 matematico francese jacquea
Tierui sopra I I liuti (die corrisponderà al
secondo cfemeti- rh illipe Marir Ri net riscopri una formula che
to sotta ILI linea, meno I L
. quanto pjre era gi à nora nd X V N I setolo ai pi ù prolifico
L

matematico d i ogni te m po I eo n h a rd F uJ cr o Edei o d 70 .


'

hibómu? pitagorici
Abbassisi stranamente, i numeri di RbonaLti w > no collegati 1783) , nonchc al suo LO bega Francese Abraham de Muivrc
:mchc alfe ( 1667- 1714 } La formula permette di calcolare qualunque
pitagoriche. Queste, come ricorderete, sino
terne
n i n n e rò di Fibonacci , purché sia noto il suo gioito nella sue
reme di interi tali die. se interpretati come Jungjuaae, corife
.spendono ai lati di un triangolo retrangofo ( per cessione. I n formula di Bruci si busa interamente sul rap-
esempio 3, 4 t porto aureo ;

K* I
lo!
Figih di fcPtrf Ksnrf dvfrtWti&ar
LA i f / iMNP AUltfn

fuori dappertutto, non >ulo ndk mire- marica astratta nu in


F* =
1
Ji {
1±£ ' - Jit 1 quell A applicata e nella ninna in genere. Aleuti: esempi .in-
strinami irono offerti ila Ila botanica.
^
[ iremo acchito, i una lurmiih davvero sconcertante, Quando il girasole si volge al suo Signore
non essendo evidente nemmeno che per qualunque valore
di n essa abbia sempre per risultato un ititero {quali sono Nel regno vegetale. le toglie sui rami e i rimi lunp.fi il tronco
rum r termini della successione di Fibonacci ). Poich é à tendono A occupare posizioni die rendono massima l’esposi -
sappkmu c hi i numeri di Fibonacci sono srrenamelite Jc
gi .
zione:d sole, Ah pioggia c all'aria Ptrd ò,
g*ti al rapporto aureo ri sar à subito di conforto consratare
,
- un fusto verticale produce foglie e rami
che il prima termine dl ' iniemo della parentesi quadra non seeondoschemi regolari. È raro , per ù , the
à Altra th è il rapporto aureo elevato alla
ennesima potenzi,
queste formazioni seguano schemi renili -
o mentre il seen min corrisponde a f - 1 / 0 ] (ricorderete nei, perche in tal mttdo si pillerebbero a

-
'

che la soluzione negativa ddl equazione di secondo nido vicenda della pioggia e della luce. La suc -
che definisce 0 Spuria -1 /0). Con una semplice cakolatri cedine delle foglie c dei rami ha invece
ce scient ìfica, potete conswtare per alcuni valori di n a vo-
- una componente rotatoria, che con I a -
stro piacimento che k formula ili Rincr di vanzameftto verso l'ateo meda intorno al
effettivamente
IWt&imn tergine della successione di Fibonacci, lJer va fiisrn mi elica inunogrinaru ( come mostra L -
to nella Figura 30) . Schemi analoghi di
^

lori piuttosto grandi di », il secondo termine in parentesi


quadra diventa molto piccolo, cosicch é è remplicemen - unità ripeti Uve sono formar i anche dalle
FB
tc 19 in rem pi ù vicino a JL Per esempio ,per h

.
c Uguale a S ì Ofì.ì b - e
-
HJT *?_
V5
squame delle pigne c dai semi del giraso
le, Il fenomeno ha il nome scientifico di
-
fiU&Uùù (djJ greco, disposi rione delle ta
ì

-
-
il dtximo n rimerò di Fibonacci ò 5S.
Per pura curiosità, potreste chiedei vi se ci sia un numero glio) , un sostantivo cornato nel 17 ^ *i dal
naturai irta svizzero Ourfeg Bounce 11770
n
di Fibonacci con 6riri cifre. Il ma remati co e scrittore CI i fiord
A , Pickovtr chiama «apocalittici » i numeri
collctti al b66r e
1793). f à r esempio, nei boschi di tigli k:ta -
F ì QTUTSI 30
ha trovato che Él 3184esinio numero di Fibonacci può esso glie si collocano in genere da due pari ) oj>

|x*stc {oorrispondrnri a un mezzo giro intorno nil fusto , uno


)
rt assegnato a quesia categoria , avendo 66( ,
cifre.
Lhia volta coperti , i numeri LI ì Fibonacci sembra no diluir - -
aJiciiià descritto come quoziente d ì t ìllorassi 1 / 2 , In altre

104 -
It S
L A -4 KZ Ili NE A UHWA
f tfii /t tir .
. Autf IT r/iipn itr NVITR
h PJ 1

F 'iimr « wtn* il nocrinJo, 11 iv.'i. o e il iuggio, il passaggio da Linn (Ricerche JìUI-


fòglia all altra comporta un ( erto di giro ( « r /v.'- jr
^r iff dkw &f
quoziente di fillo - J uao deUt fogLic ì I Alt piante), eg i dìi una chiara de^ui
ussj 1/3 - 1, If mdo. alcune
querce e l'albicocco hanno toglie
zio ne della fiHorn.<5 i con quoziente 2 ,' 3. Lo ILihorande tot
ugni diie quinti di gir il pero u [ >aJ ì c piangente ogni tre ur-
^ matematico C . L . Calandri ni, Ronnci potrebbe avere in-
tavi di giro. La Figura 30 illusira un coso ir ] cui ùCCE irono ire
die scoperto die chiari schemi di allineamento spirill for
gtrj campieri per paisatt attraverso otto mini (corrispondente
un - vi njwc i \ . no in alcune sminiire vegetali, tnmc Ir squa -
LL u n qudfijeiHedj fillotassi 3 /S ). Avrete
forse ttOtUDchc ri ìT-
"
n le frazioni citate sono rapporti di termini alternati me delle pigne Jhbete e dell ' ananas.
della sue La storia della vera fillotassi matema f i t s (da non
cessione di Fibonacci .
con Fonder con pii approcci puramente descrittivi ) inizia
LI hrto che le luglic delle piante seguano certi schsmI tra p a *
stato notato nell antichjtà da kofrasro (c, 372- 287 :i Cj, nel
| per ò nd XIX secolo con gli studi del botanico Karl Frie-
- drich Schimper ( del 1 B 30), di Alexander Bratto ! dd
Jtiuc upere di botanica, «Quelle Ipiante] che lunno Foglie piat-
e del cristallografo 11 J ^ FR- Rrav.iis , insieme al Fratello
te. le possiedono in serie regolari , li
- nella sua imponente Ak- ! ti LI is, un botanico (del ! B3 7 > . Questi studiosi stop ri iremo
mmùs bìsturi, Plinio ij Vtcchio (23-79 dC,l arumni inch'e
Li regola generale secondu cui i quozienti di Fillotassi M
gli agli 4!INNERVALIJ regolari* m le Foghe, «disposte ciftolarmen-
te i.nrnrnr» ar rutti». l.o studio della
possono esprimere come quoiienri dei numeri di Fibonac-
1
fillotassi non .indù multo ci ( come nei casi gj à memuOriati delle fillorini 2 e 3/ &)
ohrc quiete prime osservazioni qualilarive lino al XV secolo
e notarono anche la comparsa rii u uni eri di Fibonacci ctui -
quando I conardo da Vì IIL i ( 14 2- 1 <> ] 9) giunse un dt
LO quantitativo, osservando che alcune
^ ìnen-
foglie etano dispi j-src se-
seeuchri nelle disposizioni i spirale delle squame della na -
na e delle pigne d 'abete.
condo uno schema a spirale, A cidi di cinque (cioè secondo an *[ . ananas , in
gol 5 corrispondenti A 2/ > ili un .ingoio giro) . Il primo A scopri- particolare, è un magnifico esempio di l ] llo -
tassi basa» sui numtr di Fibonacci. Ognuna delle squame
re (inmirivamente) il rapporto tra fillotassi e
numeri di Filx^ esagonali che rivestono questo Frutto appartiene a tre diver-
nacci lu Keplero, che scrisse: #È in modo paragonabile a qut-
* se spirali Nella Figura \ I è evidenziata un:i ileile tutti (ile pj
sta serie che si sviluppa da se [ un illusione alla n.imra
ncorsè vù rallele che salgono con gradualità da sinistra a destra, una
ddla successione di Fibonacci] che, a mio avviso, finizioni la
naturale facoltà di accrescimento, Per questo il fiore innalza il delle [ tedici che vigono piu i apidamente da destra a simili ra,
e ini ;] delle ventuno file che sul Equini quasi verticali <u sirliSlia
penilono* .
vero c proprio vessillo di questa fecolti, cioè il
( hades Humirr adorna. Li maggktf parte degli stiano prese nrano sulla su-
diede inizio al vero c proprio studio
delia fillotassi descrittiva. Nd suo libro del 1754 , father perficie *> . K . H o 21 spirali via via più ripide di squame. L
curri i numeri di spirali sono numeri d] Fibunocu.

Ita
to7
Figti* Jf mrn drspasisù M
3 837 U: che nuove fbgjic avanzano lurido la riiconfcrmza
formando un angolo pressappoco ctisrame, c che quest'an -
golo ( noto come ungala di diiYrgmza) è di solito prossimo JL
137,5°* Vi turba apprendere che questo valute è determina-
te dal rapporto aureo? I angolo maj inrc risultarne dalla di -
^
!

visimi drilangoln j iro secondo il rapporto aureo misura


Figura 32 ^
36(H ovvero 222*51\ Ciò significa che l anguii minore in
^ h

cm fangolo giro è diviso misura 360^- 222, 5ci cioè t 37.5,°


Come accade che le piante dispongono le foglie e altre lom (ed h 3 voice chiamaro angolo aureo }. #

parti Secondo schemi basati su tali numeri ? la crescita delle In un pionieristico scritto del 1907, il matematica G. van
'
piante ha luogo in corrispondenza dell apice dd disto , dove kerson ha dimostrato che, collocando una fitta serie di pun
si trova un tessuto giovane aito all ' ACCI esci mento chiamato ti fidata ri da 1 37,5* lungo una spirale avvitata strettamente,
-
iHnicrisf èma , L’apice vegetativo ha un:i forma pressappoco
tunica , resirirtgendori verso la sommiti . La figura 32 mostra
4 - l 'occhio riceve V impressi one
di due famiglie di spirali , che
un fusto dall'alto, Con le foglie numerare seconda l ardine di &f*5 si avvitano l una m senso ora-
-
T

formazione. Labbozzo della frigi sa « () > , che si è farmaco per >' rio e J ài tra in senso an riora
-
primo, è il piu basso risperro dl’apice vegetativo e il pi ù Luti rio. 1 numeri di spirali delle
T ino dal centro del disto. Nd suo libro od 1 904 On the Re - '
'SEStHR due famiglie tendono a essere
-
lation of Fl/ ytlotaxls to Mechanical /JUII Rda 7.ii me tra fillo numeri consecutivi di Fibo-
tassi c leggi meccaniche) , it botanico A, H Church sortoli nacci , c intani i rapporti tra
neò per la prima voha l ' importanza di questa rappresenta - questi numeri si avvicinano JI
zione per b comprendi ime della fillotassi Quello che sco - rapporto amica
priamo { immaginando ima Unta Curva che colleghi le foglie Simili spirali orarie e antro
-
0 5 della Figura 32 ) è che le foglie si succedono lungo una rafie trovano una delle realiz -
-
si retta spirale, chiamata « spirile vegetativa# . L/ impo trance
dam qican tirar ivo che caratterizza b deposizione delle foglie
Figura 33 za /.] O H I pi ù spettacolari m I -
l ' in Fior esce nra del girasole.
c Tangolo formato dille linee rette che collega no il centro del Ammirando un girasole ( Figura J 3J c facile notare, al centro
fusto agli abbozzi delle foglie ( per esempio, gli ahhoiìi U e 1 deirinfiqrescemd , l 'insieme di spirali orarie c aniiorarie che
della Figura 32 ) . Una delle scoperte dei fratelli Bravata nd si intersecano con regn lipidi È chiaro che gji elementi del-

ttì£ 169
I A VHZHlHIi A|! K l .S ftjjj/fo ufi iUflif ' . . .-
d /lj&CJjiz ia T

fi nfijreseernia crescono in modo da occupare nel modo pi ù petalo 1 cu un Q.filftcsimo (b pane decimale di I x <p) di gi-
dficirntr In spazio cs r rotare d Ccntru del fiore li nLimerò di
,
rti J:il petalo (3 ; il pelilo 1 b a un 0,23fe$ ima lisi parte deci -

spirali dipenderli solito dalle dimensioni del girasole . Nel ra- malo d ì 2 K 0) di giro dd petalo I . c msl vi ]»
so pi ù comune ci suno rrvmjquattro spirnit avvolte hi senso Tale descrizione mosira che il millecurio enigmi dd l 'ori -
onuiij o antiorario, eunquamaLiiiqué avvolte nel senso oj - g ìnc della fillotassi si riduce 1 un sol 1 J interrogativo fi inda -
posto, nw aoim stari osservai girasoli con rapporti Ivi nu- [ rmntalc - perché la succisione circolare delle foglie ri basa
mero di spirali eh 144/89 c perfino (almeno in un ca sull 'angolo aureo dii 137 , 3*? ] tentativi di rispondere * que-
. o , riferito ru: l 1931 a Scientifit ì American » da una coppia sta domanda sono riconducibili a due "scuole*: quella che ri

del Vermont ) di 233/ 144 Ancora una volta tutti i numeri ci concentra SLIIIC propriet à geometriche delle dLspeirizionl , <

taci sono teiminj [contigua in questo caso) della succession e quella die considera ì fenomeni
di Fi homed . Nei girabili pili grande ri pu ò constatare che
, geomerrici come ali ret ran te nta -
dal centro alb perifer ìa b configli rii if ine si ì ugnimi hoc pe- nifesraiioni di cause sottostanti
sando da una coppia di numeri contigui alla successiva. di natura limi geometrica » Per
I a qu.inrirà c L i disposizione L ! LL: pur.ili di alcuni fiori sono
. quanto riguarda b prima scuola ,

anch 'euc collette coi numeri di Fibonacci e il rapporto au - ricerche fondamentali (effettua-
reo. Quanti di noi , almeno una volta nella vita, hanno -m- te . tra gli altri , dai matematici
tcrropim » i pr Li . ili della rnarghcrin in rumo alia fatale que-
.
Harold S . M Cowetcre J Adler ,

stione (m'ama 0 non marna )? La maggior pane delle mar- e dal cristallografo N . Kivicr )
gherite di campo hanno tredici , ventuno o irentaquattro pe- hanno rivelato che germogli po-

nili mniKTF ormai familiari . (.Si noti che t primi due sono
dispari ; perci ò , cominciando con « m'ama * j| buon «ito t ga -
sti lungo (a spirale generjrrite ri -
mirano pi ù fitti e usano lo spazio
rantito. ) LI numero ili petali rifiet te seni pi icemen le il nume- con pi ù efficienza se separati da angoli aurei. In pane , il mc > -
ro di v;vfilli in ogni famiglia .
rivo c berle da capire Se l 'angolo di divergenza avtsse , po -
.

Anche b mirabile corolla della rosa Scollegata al rappor-


D
.
niamo, nnbmpiei?* di L 20 ( 36073) 0 di qualunque altro
to aureo Ibgiiendo uno i >e: voli 1 petali strettamente acco- prodotto razionile di 360\ le foghe si allineerebbero in mo-
,
* do radiale ( lungo rre linee , nel caso deli angolo di 120" ) la-
srarj si può ricostruire la sua struttura . Nello schema dell1 Fi -
gura J4 , 1 petali sono contrassegnaci da un numem tali .
sciando mindurata una grande quantità di spazio Fra una li -
t’.uli die definiscono le posizioni de; petali ( in frazioni di an- nea e I altra . Dtalna pane un angolo di divergenza comc
golo GIFO ) sono la parte decimale d ì semplici multipli di § Il
. tj Ltd :o ,m reo ( multiplo irrazionale d ì ì60°) assicura che t ger -

170 17 |
LA SEfcCPWE AUFFA
.
u rr 'iw
MIJFMT«« W
md lj n » n se allineino, ducendo al mimmo lo spreco di 1[
^
spazio. L ingolli aureo e in quesro preferibile ad a liri mnlrj -
le meno curiose il numero !inumo, perfino augusto, delle pui-
aihili disposEnoni che osserviamo e ricomisriama*. Il gruppo di
pii irrazionali di 360° perche il rapporto aorte è * d più irrj
I? i . icr ha scoperto che Ee esigenze dcU' Wjtrwrr
à folic Èa strut -
ugnale* dei numeri irrazionali, in questo senso: ncundereie ^
tura sa ovunque la .sressa } e de !Tajtux&tmgJwJtza (che la strut-
che £ può nine espresso come una frazione conrinui . che
tura, ingrandirà o nimpkdoliu. conservi lo ite aspcrro } lr -
non comare diri numeri olert a U t riconterete che una fra
done continua di questo tipo converg- più lenta men re di mirano in modo drastico tl numero di smimirr possibili. Que
Me due taigr-m-e possono essere sufficienti a spiegare k preva -
qualsiasi aleni. Il RAPPNITO aureo è quindi più lontano di qua-
lenza dei numeri di Fibonacci t del rapporto aureo nel t i fillo-
lunque al ITO irradio naie dal poter essere espresso come fra-
zione. tassi . TUA ancora non ne mostrano la ciicsa.
In uno scrino apparso nel 1984 siri - Journal de Physiques, L' indiziu più inrcnessamrsu una possibile causa dinamica
della rii 1 orassi non t venuto dulia botanica, ma da ifsperi -
un groppi di scienziati coordinati da Nr KìVI«, deif Université
menti fisica effettuaci da L. ,S, f -rviiov ( nel 1991 ] . e da
de Piovente ili Ma:sci Ile. li a usalo simulazioni co mpuicr [zzare
per provare ohp con angoli di aocresdmenw untali al ?’ angolo Stcphane Douady e Yves Couder (nei 1992-9G). Lespcri-
nitnm di Douady c Cuudct è particolarmente affi sanarne :
aureo era possibile ottenere strutture grafiche molto simili a
Un piatto pieno da lubrificante sii iconico r siano posto in un
quelle delf 'infiore&ceiiza del girasole (Figura 35 ). .Secondn Ri-
vicr e i suoi collaborato- campo magnetico più intenso alla periferia del radpicnic che
al enarro . Gocce di un fluido magnetico che si comporrà co-
3d: ri si era cosi risposto Ah
* me una miriade Jj aghi magneti / voti sono suite lasciate ca -
domanda formulala net
*
W/Zgf à ì* Ba m \ -
¥® ì!
:
deit a regolari intervalli di tempo nel centro del piallo. I mi-
mma è , classico studio del bioio-
nuscoli magneti si respingevano reciprocamente, ed erano
gp sir D‘Arcy Wentworth
!

ulteriormente sospinti in senso radiale dal gradiente del


afta A, Thompson. Nel suo mo-

_ numerate Cttteim c mr- campo magnetico. Durante l'esperimento. Douady e C lou-


ERm3 fi Vi
.. m
TjrP
fi
- *M der hanno osservato schemi che oscillavano intorno a, ma in
'

4 Lf
-
U J"
* -
fu r j
IfjiWfJs.
*
ma (inizialmente pubbli-
l ì& ^.
iJS
- i i

fJtX ifriìL
,

ncato nel 1917, n rivisro


generale convellevano verso , una spirale in cui angoli aurei]

_
BKSSBTI
*
- V- nel 7- i l. } . Thompson si separavano le gocce successive I sistemi fisici sono soliti as-
"V4 rlT r
;> *
M

SpA mutarvi nella condmone che rende minima la loro energia,


. / domaiidavii a un certo
” -* 7
J
V * ene perci ò spontaneo inferire che Ir disposition E dei IH fi-
punto: - F. rra le proprietà
liqui d 35 [dello fìUcrc& ì] , non è tra lo lassi rappresemi no condizioni di enfila minima per gem-
me che ri « respingono » recipfocamente. Anche altri modeil

17Z
173
-
LA SEZlLlNJ: A U A Ji A HgJììt di baùtta

li, in cui le foglie compaiono nei punti di più alti cotlCen i fratelli Jacques (1654- 1705 ) e Jean fi 667- 1748), e il secon-
dogenito di Jean , Hamel 11700- 17 2) spiccano notevolnlen-
[razione di un cerio
tipo di sostanza nutriente, tendono a ^
te tra uili gl] aim , Stranamente, E Bernoulli sono famosi per
produrre separalo ni uguali alTangola aureo. 1

ipero die la prossima vedrà che gusterete u ria fetta di ma le aspre rivalità personali quasi quanto per il 'oro ingegno mi-
nas , manderete delle rose a una persona cara o ammirerete ì
' remiticoL In almeno un caie , quello dd fratelli Jacques e Jean,
Girasoli di Van Gogh, il piacere che nc irarrctc eira arricchi- b polemica lu particolarmente ve!musa, Ogjjettn della di -
to dalla cansapevolcrza che dietro ai loro pregi estetici si ce sputa hi il nitrito della soluzione di tin noto problema di
lano le misteriose proprietà numeriche dj Non bisogna meccanica . Noto come problema ddb «brachistocroiut» (dal
dimenticare , tuttavia , che la crescita delle piante c legara an- greet » ùrdtbtsfoit pi ih curio, e ehrun ì Z, tempo) , combura nel
>

che a fattori diverni daN ’u_y> ortima le delio spazio. Perci ò , le rrovare h curva lungo la quale mia particella soggetta Lilla for
regole dr fiIbrasi appena descritte non valgono in ogni za di gravit à passa nel tempo piih breve da un punici a un al-
e circostanza, come le tipiche leggi fìdchc. Si trarr à piutto- tra I due Iratclii proposero indipendentemente la stesa so-
sto, per uriarc le parole dd rn arem anco canadese Harold luzione, ma Li derivazione di Jean era sbagliata . e m seguir ò
Coserei di * affascinanti c prevalemi tendenze* . egli tentò di far passare per propria la derivazione di Jacques.
Li botanica non c il sedo ambito naturale in cui il r . ippor- Li triste conseguenza di questa carena di eventi fil che Jean
[ 0 aureo e ì numeri di Fibonacci appaiono come in filigrana. non misi- più piede a Risile! . tino alla mone del fratello,
Li foro presenza si può riscontrare su scale dt gtaudezra che li legame di Jacques Bernoulli col rapporto aureo passa
vanno dal mondo microscopie» alle galassie, 3 ' non di rado per un’altra celebre curva Egli
tale presenza assume la forma vis ì bile di spirali particular dedicò un trattato intitolato Sfi-
mento armoniose. nì vi ì rtihilii ( La spirale mtravi-
glinsaj a un particolare tipo di
Fjdem muraro rvsurgo curvi avvolta Su se stessa. Jac
-

ques Iu tósi colpito djELt bellez-


Nessimi famiglili nella storia della maiemarica può vantare 7ii drilli curvi noia come spira-
un cusl gran numero di illustri cultori di questa disciplina le logaritmica » ( figura J6; il no-
( tredici in tutto !) come i Bernoulli. Terroiujaii dal saccheg- me deriva dal modo in. cui il rag-
gio del paeve da pane delle truppe di Filippo il d 'AsExirgu, f gio cresce ruotando 5 ri senso an-
Bernoulli lasciarono i cartolici Paesi Bassi spagnoli per rifu tiorario) di dare disposizioni al -
g ìarsi nella città svizzera di Basilea Ire inombri della famiglia,
, lineile tale figuri , indurne al

( 74 171
Figliti dì una buttiti ditfwiittitt

motto « Ladcm mutato resi:: t;u* (li astori nato, risorgo ugual' microscopio ì ri grandissime la parte di spirale cosi vicina ,ii
]

mence) fosse incisa sulla sua lapide- pnln da non essere visibile a occhio nudo, fino alle dimen
li morto descrive una fondamentale propriet à della spirale stoni della Figura 36, quei LA si sovrapporrebbe alla perfezio -
logaritmica che si ritrova solo in questa particolare curva : crf- ne alla parte pi ù grande. Queste distingue la spirale logar ì r -
itcndù. non cambia forma. Questa proprietà é noia come « au - mia da un'altid spirale, detta « di Archimede* eia! grande
tosomal in nra*. Stregarti da questa proprietà , Jacques Bei - -
tHAEcniarioo di Siracusa ( t . 287 - 2 I ft- C- ^ Hie I ha discussa
no Lidi scrisse: “Si può maria come .simbolo sia ridia forza c co- ampiamente nel tra reato Sull/ spirali. Si pu ò osservare la spi -
itamta lidie avvertirà, sia del corpo umano che, dopo rutti i rale di Archimele in un rotolo di tovaglioli , u in una u> rda
cambiamenti, e perfino dopo la mone , c restituito al suo pre- che giace a terra imita su se stessa. In questo tipo ili spira'
ciso e perfetto Se*. Ma se ci pensale un momento , quest? è Le, diversamente da quella ingariimia. la distanza tra Ì giri é
pitckimcntc La proprietà richiesta di molti fenomeni di ic - sempre b stessa . In seguito A un errore che avrebbe sicuri
cresrimenro naturale . Per esempio ( Figura 4) il uautilu lidia mente rare rifilarci Jacques Bernoulli lo scalpellino rhr: pre -
Sua conchiglia aumenta in grandezza c si costruisce camere
, par ò la metta tombale vi incise non una spirile logaritmica,
sempre pi ù spaziose, jhkmdonjndo e sigillando quelle imiti ma una comune spirale di Archimede.
frollili perché troppo piccole. Mentre la conchiglia si allun- La natura ama le spirali logariLitiiche : dai girasoli alle con-
ga, il raggio lumenu in proporzione* cnxicdic la formi del gu - chiglie* dai vortici agli uragani alle immense spirai galani
,
-
scio resta immutati . In tal modo il mollusco, pur ampliando che* sembra che la natura abbia scelto quesrarmoniosa ftgu
Fa* trascorre in un certo senso urna la vita nella stessa dimora ra come proprio ornamento favorito. Li forma costante del - /
e non ha bisogno, per esempio* di correre me l 'equilibrio coi la spirale logaritmica in ogni scala di grandetta si mostra in
pa .ss. in ' dd Tempo, stesso principio vale per i montoni , le culto il SUD enigmatico splendore nelle forme di minuscoli
cu ì coma hanno 3 ? forma di una spirale logaritmica (anche se fossili od organismi unicellular! noti come < foraniinifen >-
t tratti della spirale non giacciono nini audio nesso piano) , e À nuhe se in questo CASO le conchiglie a spiiale sono struttu -
per le zanne tUTddance. re cnmpofirc (e iiun un condotto comimin }* le immagini a
Crescendo , per cosi dire* pet accumuLszàiit interna, la raggi X della sminuii interna di questi fossili mostrano che
spirale logaritmica diviene sempre piu ampi i e la distanza tra la forma della spirale logaritmica è rimasta sostanzialmente
un giro e ì surec.qsivi .utmenta man mano che d si allontana immurata per milioni di anni.
dall oHgjne, detta "polo *. In particolare, avanzando secondo in gn gaggio d Sventato un classico, dal titolo Tbr Carpa of
angoli della medesima ampiezza , la d Ì5 r.inz.i Hml polo au - Ufo ( 19 Id ) , l'autore ed editore Inglese Theodore Andrea
menta con una proponine costante. Se con Plinto di un Coolr Fornisce numerosi esempi di comparsa di spirali ( non

176 177
LA È L /. HÌNi
Fruiti? 4* dAifrawc.aTiir
tuTtià ÌETJTHJF >

solo logaritmiche) ndla neliarte. Cw^k discute le


sicura e
aspetti allegorici di forte distruttive d:i origine cdesic. Dc-
spirai in ambiti diversi Come i rampicanti l 'anatom ìa iima -
,
serivendo la violenta irruzione delle accrue, Leonardo scrisse:
na, I anchirerrur.ì delie stale c i tatuaggi iruori. Spiegando i
ir| c aoque irrompono sll impriiwiiio negli avvallamenti the

motivi clic lo hanno imlorto a scrivere il irarraim egli di-


^

le accolgono, investendo i numerosi ostacoli con rapidi vor-


star à : [ VT l' cHisrcnia di questi capiidi sulla formazione del-
tici. I . imptrn delle onde circolari che si alzano dd punto di
le spirali non occorre presentare scuse diverse dall ME eresse c
impatto le proiena verso mirre onde ci tenla ri die avanzano in
dolila bellezza dell un est inazione*.
.senso opposto» Il disegnatore del XX secolo Edward H
,

Edwards ha sviluppato centinaia di temi decorativi hauti


suli a spirale logaritmica, molti dd quali riprodotti nel suoli
bro Pattern unti Design mtf> Dyttomte Symmetry {un esempio
t mostrato nella Figura fì ). ^

Figura 57

\nche agli unisti non è sfoggilo il jWino delle spirali IOIM -


rirndche Nello studio tli Leonardo da Vinci sul soggetto rt> t-
TcilngjL > d ì I eda e il cigno, per esempio egli immagina i ca-
[
,

pelli raccolti a formare Ltna spirale die appare di questo tipo


[ Figuri 3 ) M trarrà eh una liguri mocata ù volte da 1 ,eo -
pi
1! collegamento tra spirale logaritmica e rapporto aureo £ as -
sai stretto. Forniamo alla serie Ji rettangoli annidati che si
rt rdo in ^tudi di spirali nefte nubi e nell 'acqua e ncll '
^ im- ottengono sottraendo un quadrato a tin ret ringoio aureo £ 3 i-
premurante serie di schizzi sul Diluvia In quest opera si
giara 59} avevamo incontrato U propriet à io questione ne!
uK-SQ}IJnti ^55 ì f Wi7. ioti! 'it i éJi L 11 ì L In di piurorì cuiorniszjrin j e
*
" 1

Capitolo 4 ) , Se si enn giungo no i punti m Cui questo "Vorti


]7
^ E. 1
Fifth dì Arn- d
L A. 5 & ZIOHE Al > BIF
^
Ce di quadrati* divide i lati Ascondo il rapporto a ran , si polo a uri punto qualunque della spirakp quesu intercetta
t cn:'
oc-
una spirate logaritmica che si sviluppa intorno aJ polo b curvj formando sempre hi stesso angolo (Figura 4 l ). I
(
' fai co ni usano questa propriet à durante la caccia II Li leu
cormpondmtrjl pentodi intersezione delle diagonali mn
itratu ndfa Figura 25 , the, come si è detto , è italo
- pellegrino è uni ' degli uccelli pi ù veloci , essendo in grado
scherco
di calare sulla predio oltre 300 chilometri all ara. MLE po
'
iamenie chiamato d 'occhio ( li Dio» ).
trebbe raggiungere una velocit à superiti e seguendo LGIH -J
i n spirale logaritmica si può ricavare anche da un trian
golo aureo. Si è visto nd Capitolo 4 che partendo dn q u«to
- traiettoria rettilinea . Il biologo Vance A . lucher della
triangolo ( un inarata isoscele in cui il rapporto di lun Duke Universiry in North Carolina si è chiesto per anni
ghetta ira i lati uguali c la b &sc è pari a § } t:. hisecamiu un an perch é il talco pellegrino non scelga la via pi ù breve per
gola alla base si ottiene mi triangolo aureo pi ù p ì ccolo, Con -
- ! raggiungere la preda , finche ha intuir ò che: la risposi!an-
dava cere ai, J Eie! SUO apparare» visivo. Poiché gli occhi del
tinuando indefinitamente a bisecare gli angoli alla base si
fbrmj uri « ynrrice» -di triangoli sempre pi ù piccoli ,
e cullc-
fi [ co iik non guardano in avanti ni J lateralmente, pi r rrar
re vantaggio dalla loro eccezionale acuicaza I uccello Jo -
-
gando enn una cur » a i ferrici dd triangoli si ottiene una opi -
p vrebbe ruotare la testa di una quarantini di gradi in un
nile logaritmica (Figura 40).
La spirale logaritmica è anche chiamai!spirale oquLm - senso ù nell 'altra; c con l 'aiuto d ì una galleria dd vento .
-
gì ' JM un n ^Ttiic cornato nel 1638 dal matematica c filosofo
T

francese Cartesio < i VJh- 16501 , inventore di quel sistema di


Tucker ha dimostrata che tate aspetto peggiorerebbe La su!
aerodinamica, rallentandolo notevolmente. E risultati del -
coordinate dette appunto «cartesiana basate su due assi or- la ricerca di Tucker, pubblicati nel numero di novembre
del 2000 del Journal i A Experimental Biology*, dune
togonali . tuttora
usato per definire
strano che il falcone tiene la resta diritta seguendo una spi -
rale logaritmica ; grazie alle proprim cqiiianguUri di detta
là petizione di un
spirale, l' uccello ha la possibilità di non perdere di vista la
punto su un pia -
no . L’aggettivo "e-
preda , e nel contempo di tenere la lesta diritta massimiz -
zando la velocità .
quià nguEa » rispcc- Ancor |u ù Stupefacente è che la spirale osservabile Elei fo
dita un aim pro
ramini Ieri urticeli uLari , nei girasoli c nel volo del falcarne si
p rieri unica dei la
trovi in quei «sistemii di stelle riunite insieme su un piano
-
Spirale Ioga ri r m ì
CHENLI ne come quelle della Via Laitea » , intorno ai quali il
»
ci: iraccLindo una
Figura 41 linea dritta dal
-
filosofo Immanuel Kant ( 1724 1804) ragionò a lungo

l$ l
IK
M SEZ TDFB AUAXA

molto prima che fossero al centro galattico. In prossimit à del Sole, pn escrn -
M. B realmente osarvi te (Fi-
tomo
m- -
" JF pin. la velocità orbitile intorno al centro della Via I ^ TTE' ìI C
, gura 42 } , Queste formi- dì oltre 220 chilumeni al secondo; dò nonostante, al ma-
+JJ 1
/ ioni , che sono stare an
f

renale galattico rro limimi 22 ^ milioni di anni per coni-


'

i
r"

che chiamare universi - rivoluzione Ad altre distanzi dal centm ja ve-


1
Vi

y £33H? isola - . sorso gigantesche


plcrare una dHBfiBHBflBSSHflflflHSBHHq
inciti ir dibercine - maggiore vicin» al ccntm, minore * di-
H galassie formale da centi stanze più grandi; in altre parole * i dischi delle pi non
assje

ttfr ' 3 naia di m È fiirdi Ji stelle ruota no co me un solido compact disc , ma in niodn iliih *

.1*
“i
* E r
y come il nostro Sole. Studi
rendiate* Viste ili itome , le galàssii: spirali hanno In accia ar -
I cflerruatj con f ' Huhble c LI.lU- che ini ? i.ioo vicino al centro gjbtiico e si pmiendu
-

I Space febacope hanno ri- no 311 ' esterno ai traversando gmn pane del disco peonie nel
I vdaro resistenza ili un
' vortice gelarne» * della Figura
42 ) . Le braccia* ricche di
V | centinaio dt miihrdi di stelle giovani, sono le parti dd disco galaidco in cui ci 1OJ>
ligura 42 galassie ncll' tiniverw visi mano nuove stelle. Siccome le strile giovani sono anche le
.
bile moire delle quali $ n -
.
piu brillanti la struttura a ,spirjle delle galassie è visibile
11» “ galassie spirala . Difficilincnre si potrebbe immaginare con l ' ausilio Ji normali dispositivi ottici di ingrandimento
un migliore esempio ridia grandiosa visione espressa dal
e riprotiuzi one tbiografica . fardo , una delle prime d » m 3 ti-
^) pittore t mistico inglese William Blaise ( 1757 -
-
pnci
I 827 , quando scr ì sse;
de che gli asfrotìdri hanno dovuto porsi r stata: come pu ò
la contì gui azione a spirale mantenersi per lunghi periodi di
tempo ? Poiché le parti interne dd disco ruotano pi ù in fret-
Wdtrr un manda IH un gratto dì sabbia
ta di quelle esterne, qualunque schemi generale che abbia
e un imivm in un
fiore di rampo, in qualche modo « per supporto il disco stesso (e in parti-
posiEdwt / 'infingo FU / pillino dtUa ninno
e l \‘tornito in unnm.
colare le srclle che Io formano) tenderebbe a essere cartel-
lato da tale rotazione. Una struttura a spirale farinata dallo
stesso insieme di stelle e nubi Rissose finirebbe con 1 essere
Renne rance galassie hanno questa forma? Galassie spirali
come JA nostra Vìa l altea consistono in un disco rriariva-
canetlhr .i, contrariamente a quanto suggerito da!fossercvi -
/ione I41 spiegazione della longevità delle braccia spirali ila
mente sottile (simile a CHILI r ri r refiA )
compost n eh gas, poi nette uni/rf /j onde di compresiione gassosa che It -
vere inrersrdlare e stelle. L' intero disco galattico Anna in
- tra ve ranci ti disco galattico producendn nubi di gas e fa
-

IR
IB3

L
L A S L Z I O N f. A U B I A
Finire di MttM barnMA . r TLPì r
ntscando la formazione di nuuvr stelle. Ij configuracigne
spirale osservabile rivela semplicemente le parti del disco
galjuicu pi ù dense della media » finche di nuove sirlic . Non
si Trana quindi della forma associala a una sostanza defin ì
ta , ma di uno schema che organizza una mate MA sempre di
versa, un pò come accade su un’ autostrada quando una
-
corsia viene chiusa per lavori . Vicino alta deviazione la den - ibi
sit à d ì automobili c camion aurrtetira perche i veicoli devo
no rallentare; se si scattasse dall alto una fot agraria di quel
- Figura 4 J
punto con un esposizione prolungati questa mostrerebbe
In effetti dovremmo rallegrarci del fatto che la fona di gra
-
una forma stabile c definita ( la .coda » di veicoli all inizio
vira si comporti nel misrm universo proprio in questo mudo.
dot restringimento della carreggiata ) . Ma carne la coda non
-i associar!a nessun insieme particolare e f ì sso di veicoli ,, Secondo la Uggt universale di gravìtoximt scoperni da New-
t u n ogni massa attrae ogni altra massa con una forza che de
cosi le braccia .spinili non hanno per supporta nessuna
cn?see con la distanza . In particolare, il raddoppio della di -
componente materiale del disco. Un’altra somiglianza con
stanza riduce la forza di attrazione di un fattore 4 ( h forra
sisie nel fatto che 3 onda di densità si muove nel disco pi ù.
diminuisce col tpiadmii? della distanza ). Le leggi del muto
lentamente delle .«elle r del gas, proprio come, di solito , la
squadra dei lavori procede lungo la conia molto pib lenti enunci ire da Newton mostrano che a causa di questa dipen -
denza dalla distanza le orbite dei pianeti intorno al Sole hr, n - /
mente dei veicoli.
Latente clic detiene tf movimento delle stelle e delle nu - no forma ellittica . Immaginate orti cosa accadrebbe se vives -
bi di gas e genera le Onde spirai ] di densit à ( analogo alfa squa - simo in un universo in cut la gravita decrescerli mi faiiorc fi
(anzich é 4) al raddoppiare della distanza ( un universo , cioè ,
dra di riparazioni clic devia il flusso del traffico lungo la cu -
-
reggi at a ) è la forza di gravità, generata dal fatto che la disrri
in cui l 'attrazione gravitazionale diminuisce col modella di -
buzinne della materia nella galassia non t perù" rumente sim sianza ) In, un universo di questo tipo le leggi di Newton in -
metrica . In modo analogo un insieme di orbite ovali dispo
dicanti » tra le possibili forme di orbite, la spirale logaritmica
- F. MI un’orbita simile, la Ferra precipiterebbe nel Sole 0 à i al -
ste intorno a un centro ( Figura 43a), in cui ogni orbita fc per
nii bara ( ruotati ) leggìi mente ih una misura che cambia con
"
- lontanerebbe nello spazio inrersrdlare,
l i distanza dal centra, ha come risultato uni configurazione Leonardo Fibonacci , che diede inizio a questo fervore di
indagini matematiche, è tutfiltro die DIMENILEJIO.
aspirale ( Figura 4.ì hj .
NelFodierna Pisa una statua del marcmar ìco costruita nel

1 B4
135
LA SEZIIIIUE AUREA

XIX secolo sorge nel Giardino Scotta ini terreno della For
IC7.J
-
3 dd foingaNo . accanto il un i strida , intitolata anchTs-

si a Fibonacci, die enne lungo la sponda meridionale deb


3 ’Arno. CAPI l O LO 6
1 1963 In* F'ibOttacci ÀSSOc ration pubblica il periodico
intitolato The Fibonacci Qua re err vi . L’assocraiionc tc suri La proporzione divina
fondala tbi matematici Vemer Finii Hoggart ( I 921- 1981 ) e
Fratello Alfred Ero uveali (1907- 1988) rper scambiate idee e [ j ricerr .i delle n«*rrr origini t qud meco di doke
*
dim olire la tic crea mi numeri Ji Fibonacci e gli argomenri ri ultoche mumiue la sodulùlaxiunc nelle mend dei
colleglli- . A dispetto, forse delle ntese , il The Fihonacci
, filosofi.
Quarterly^ £ diventato da allora un affermato periodico nei LOCA FAGIOLI 11 4 4 5 - 1 IT )
campo della teoria dei numeri. Come scherzosamente di- ^
chiarata da uno dei fondatoti , hraiclìo Rnonsscju: Nel
1963* alcuni di noi si almi riuniti e sono stati tanto matti da
t

decidere- di fondane una rivista di matematica». Il rFfotimn Potili grandi pittori sono stati anche vaienti mate marini Ma
Congresso mrcmatiotialc sui numeri di Fibonacci e le loro di solito quando si dice ^uomo dd Rinascimemo* si intende
-
applicazioni è previsto, quando scrivo* il 2-1 28 giugno
2002 alla Northern Arizona Umver.hjiy di I lagxtaft, Arizona,
appunto un uomo conforme alTideale di quel periodo, cioè
dii molteplici interessi e dal ] ì niellilenca Inquieta e versatile
Furto cfo è solo un modesto tributo all uomo che par- È forse questa, almeno in p^ Ptr , la ragione per cui ire dei più
lendn dai conigli, lu scopano un concetto matematico di celebri pittori dd Rinascimento, Piero della Franasca le*
.
penata universale Ma non meno importante de! enntribu- 1412- 1 492 ), Leonardo da Vinci c il Tedesco Albrecht Diirer
t di Fibonacci è il i .iitC che la storia rivi rapporto aureo no: ( 1471- 1 f> 28 ) , hanno anche fornito contributi matemida di
° 1
:

uffasc inaimi .sviluppi eb -


d s ìa conclusa nel XIII Acculo: altri ima certa importane . E forse non e strano nemmeno che gii
bero luogo ndl Europa del Rinascimento.

interessi matematici dei rre piituri si danti rivolti in partico-
lare al rapporto aureo.
Per quanto riguardi li matematica, il più prolifico dei
suddetti artisti lu Piero lidia Francesca. Gir scrirti . li Amo -
11io Maria Grazioni, cognato de' bisnipote di Piero, permet-

tono di stabilire che Pirli su nacque nel 1 4 1 2 a Borgo San

137
L A S £ Z I O N fi A -V B U
L* prvwtrmi&Mf ttiMfiu
ì

Sepolcro (l odiernaSanttpolcrah in provincia di Arezzo. Suo


'
[ nella vita, rune le tasi drib sua nTtivir à, CIK SJ svolsero in una
padri Benedetto ira un prospero conciatore e hibbricjnre di I .
serie di località da Rimini ad Arezzo , a Roma , furono carac -
calzature, FNxo altro si sa degli inizi delia vita di Pieto* ma te rizza te da esplosioni di energia creativa. Le l ì pure di Piero
documenti scoperei dj restimoniann che qj;Ji passò
iwente
[
della Francesca sprigionano ralvulra una ie;iri| { iiillir à monu -
qualche tempo, prima del \ 431 * conte apprendista nella Bot - >
mentale, come la FLige /Jdzitme di Cristo ( i ìgura 44 . Q seni -
tega del pittore Antonio D'Angtiìari ( del quale non i rima - brano quasi una natuiale emanazione delta sfondo, come il
sia nessuna opeia). Nei tardi anni Trenta dd Quattrocento,
Battesimi* di Crina ( Figura 45) ,
1

-
Nelle Vìt? de pi ù eccedenti . m‘biotti pmvrt t seni pari t&ttidw da
Cimabui irnimdtempi nostri Giorgio Vasari ( l ì I 1 -1 74 ) scrt-
ve che Piero delta
^
Francesca dimostrò un attitudine f ùr > ri dal co-
mune alta matematica fin dalla prima giovinezza, e gli attribui -
sce medie opere sulla scienza dei numeri . Alarne furono scritte
quando l .irriwn. per feci avanzata, non era pi ù in grado di di -
pingere. In urta lettera di dedica a Gusdobrido. duca Ji Urbino,
Piero allarma die uiiu dei suoi libri In serittu ^affinché il suo u -
.
tiswo non sin no jp idi per i] disuso* Tre delle sue opere traile

Figura 4 4 Figura 45
mitiche sono giunte sino a noi: JI De prospettiva pingeruù { La
prospettiva pi truncal , il Udriius dt putirefin sxjipordws rcguLiribm
'

( Breve Uhm sui cinque solidi regolari)* e il Frettato dabaco II De


-
prospectus (scritto a metà degli anni Urtanti del Quattrocento)
L ù ntiétve diversi rilcrimciiLt agli Eìrtnentic all ferrini di Fucilile ,
riero della Francesca si ì rasteri a Firenze, dove cominciò a ta -
ed propone di dimostrare che la teoria della prospettiva pirccm-
voraie col pircorc Domenico Venezia un. Qui , il giovane ven
ca è solidamente fondata sulle basi scientifiche della percezione
ru’ cn contatto coti le opere di alcuni dei primi artisti figura-
tivi dd Pì nasri mento, quali Beato Angelico (;, 1400 1455) - visiva . i .J éffètrivaineme, Aei dipmli LEJ Pieni la pn ^ pelriva tor -
nisce un grandioso contenitore in pnfeuu consonanza con la ri -
e Misacdo ( HOt'1428) , nonché con le sculture di Dona
-
Trita (13S6 1466). Piero fu parucoLirmeme colpito dall3 St-
.
gorosi geom el nei ti delle figure al suo interno Non a caso, di -
pingere era per lui soprat lucro l 'arte ili disporre su una superficie
reniti delle opere religiose dell Alitaci ito , c il suo siile rivela piana corpi d ì grandezza da:T«cenreo crescente. Questa conce-
quesla influenza nell tuo del colore e della luce. Pi ù avanci
*
zione è munificamente di itti rata dalla fLgcflasitmf (Figure 44 e

ura
LA jiZjOtlfe AUNEA

dtì) , uno de: pochi dipinti dd Rinascimento con una costruzio- aizzino LIA deU 'cxiscrvaiQrcn usate da Piero per
percezione
ne prospettica ILUE ì Z/.ILJ in modo mctttxiloscL Ctonie ha dichia- cmifrrirr zi dipinto la sua eccezionale sprofonditi* .

rare un celare pirinre contemporaneo, l’ Inglese David Hock Il suo nitido trattato ìUIIJ prospettiva diventò il manuale
ney. Piero dipinge de figure come le conosce non come le vede» . standard pei gli à rtisu intcriziunat ì a riprodurre Ir figure geo -
!VJ LI c inq Liccei L [ esimo a n n i vergar io ddb mo ri c dell ’ a rri - metriche piane e solide» e Ir nue parer ma reni ideamente me
sra » gli studiosi Inaura Geatii del l ’Un I versiti di Roma t Lu - no sofisticate {e pi ù accessibili) vennero incorporale nella
maggLu ran /J delie t ipere successi ve .sul I a rgo men io Vasi ri ri -
"
c i a n o Fortunati dei Consiglio Nazionale delle Ricerche di
Pisa hanno effettuato un analisi dnit liita e computerizzata teri.scc che. grazie alla sua padronanza del li scienza dcj nu-
^
della FhgFtiaxùme. I V>p> o aver digitalizzato l ' inren immagi - meri » Piero conosceva meglio di chiunque altro le propriet à
ne. hanno determinato le coordinate di rutti i punii signif ì- delle curve dei sol iti t geometrici, un sapere |XT il tonale li ni -
caitvip misurato tutte Le distanze , e d effettuato U I E espiri ente ^
tri artisti gli erano debitori. 1 in esempio dell'accurata snidisi
analisi pmspcrrica con l aiuro di calcoli algebrici , Ciò ha per- di Fiero sulla raff ìginazione dj LUE pentagono voto iti pro -
messo loro di individuare la precisa ubicazione del « punto di spettiva è mostralo nella I salirà ^ 7.
toga * ( Figura 46 ) , in cui convergono iurte le liner che tir a -
^
/f
i.
/
i iJ gh . L

Jk ,7

1 i UIA 17
Figura 46 ^
190

L
L ùi dmn*
LA ilUP- A

volture e inserita (a plagia direbbe qualcuno meno pr:v


,
Sta nd Trattato datati? che nel LibtUus de quinqur utrpati&Ui
penso alla diplomazia) nella sua opera pi ù noia . il Di dm -
regularièut, Piero analizza numerosi problemi (e le relative fui ptòporrìont
.soluzioni} collegati al pentagono e ai cinque poliedri ploto -
*

MJ ehi ILL questo studioso: Lnu dei pi ù grandi plagiari * o


-
ni ri . Tra [ ' altro, l ' autore spiega come calcolare la lunghezza di
abile divnlgSUtore ?
.
bri e diagonali nonché k arci e i volumi delie figure p ì.me c
un jlrrettanLO

dei solidi oiaLi - Molt: procedimenti utilizzano il rapporto


L! n dimenticato protagonista del Kiiiascimento'
aureo, e in stoini l’ artista [ ostano di prova, in rampo mate-
matico , non solo ili erudizione, ma anche di inventiva c ori - LUCA Pinoli nacque nel 1445 a Borgo $10 Sepolcro* la stes-
ginalità.
sa cittadini toscana in cui Piero ridia Francesca era nato e
Come Fibonacci, Piero della Francesca concepì SE Trattato
aveva avuto la sua bottega di artista Non anta: proprio quel
da&tftv pi ù che altm come un manuale a uso di mercanti.
la bottega Fu Ea prima *scuola» di lui frequentata. Ma diver -
con cabili e chiunque potesse aver bisogno* nella sua attivit à ,
sa mente da altri apprendici ( tra i quali 11 Perugino) che si ri -
di applicare semplici procedimenti aritmetici c regole geo-
ve] irono rimiri ne! disegno e nell uso dd colore, e furono
metriche. In un econom ì a che non d iiponevi né di un uni - quindi avviati al mestiere della piuma . I nei apparvi porta -
co sistema di unit à di misura, né Hi norme generali sulla for - to sr > p rat Lutto per U manemaiiou Jl rapporto personale tra
ma c capacità riri recipienti, saper calcolare il volume delle fi - Piero e IVioli , pcrjltro. t ima se 5 treno anche in seguito, co -
gure era indispensabile in moiri mestieri e professioni. Ma b /
me di most m il farro che l artista inceri un ritrarrò di Paciuli
'

curiosità matematica indusse Piero ti spingersi ben oltre le


per raffigurare siti Pietro Martire in una Madonna e Gr* n
questioni SUSCITITI t ù li di uso pratico e quotidiano. Non S é
Bombato tnn Santi e Angeli, Re! ita vameme giovane, Paci oli si
spiega altrimenti la discussione di argomenti come d calcolo
trasferì , i Venezia come runire dei tre figli di ur rictn mer-
dd iato di un ottaedro inscritto in un rubo, o il calcolo del
Cime U continuò i propri studi matematici ( con Domeni
-
diametro di cinque cerchi minori inscritti in un cerchio di
.

- co li ragadi no) e portò a termine il ^un primo nun itale di


diametro dato (Figura 4& L 1 a soluzione del secondo proble
ari imet ica .
ma si avvale d ì un pentagono , e perci ò del rapporto autea
La maggior pane delle questioni algebriche affrontare da
Negli anni Settanta del Quattrocento Ittioli studi ò reo -
Piero furono riprese in un libro del matematico Luca Pi - logia ed entr ò nell ‘Ordine francescano. Per questu è ancora
oggi noto come fra Luca PaciofL Negli anni seguenti compì
-
doli ( I 445 1 517) , I Summa de arithmetic*, geometria , pro
numerosi viaggi e insegn ò lidie università di Perugia Zara ,
portinai ft proportionality. Quasi tutta U disquisizione in
latino di Piero sui poliedri Ri Tradotta da Pacioli in italiano Nappti e Roma. £ anche possibile che in quel periodo fosse

153
192
LA ^UIUNF 9* id pnpitthtif Jiritu

sitato per qualche tempo tutore di Guidobddo di Mnmefd- Ludidc. Un solido trasparente chiamato afomhododet & e -
iro , duca di Urbiim dal 1 4 ft 2. dno >* ( UEIO dei solidi di Archimedes con vcntisci ficee, di -
In quello che potrebbe essere il pi ù he! ht ratto in assoluto ciotiu a forma dj quadrato e otto a forma di triangolo equi -
di un matematico, Jacopu de’ Barbari (144(H Ì I ha ratìfi - Lucro) , pieno d'acqua per metà e sospeso a nitìiari; sjiii -
^
gurato Luca Pachili meni re tiene una lezione di geometr ìa -.i bolrggij la jllinA eterni della matematica. L'artista ha
un ignoro all ievo, in cut alcuni hanno ravvisato il duca Cui catturato ombre t riflessi dd poliedro trasparente con cere-
di baldo ( higuu 49). Uno dei poliedri platonici - un dutlc -
]
rionale abili . .Sul l idcmi r à dd secondo personaggio dd di -
'

-
caedro è visibile J destra , sopri si " volumedella Summadt ]
,
pinto e ? stato un dibattito degno di amn / itme. Nri ! 993
Faciali 11 Frate stesso, nel saio dei frati minori e vagamente Nick MacKinnon ha indicato un interessante possibilità, In
simile J un poliedro l ìdia sua altera, pensosa compostezza, un documentato arriccilo dal tilobi Ihe Portrail offa Puta
sra copiando un digramma dal Libro X I I I digli ELrmenn d ì fluitali ( \\ ritratto dj fra T uca Fadolt ) , apparso sulla " Mathe-
matical Gazetter;, fautore suggerisce che si tratti dd celebre
pletore tedesco Albrecht Diirn, clic; molto si interessò noti
soJu di prospettiva, ma anche di geometria ( sul rapporto tra
Diirer ir Paciol ì torneremo più avanti nel capitolo f - inne -
gabrlc, comunque, clic il volto ddlu studente dd quadro di
^
ile' Barbari presenti una notevole somiglianza con lautoii-
rraao dd pinorc tedesco.
Patio!i fi ^rnò a ftorgo San Sepolcro nel I Ì89 dopo aver
r

attenuto dal papa speciali privilegi, solo por senntrarsi con


heghe meschine tra le hxali JUtoriCà religiose IVr quasi due
anni fu pravamente escluso dall'insegnamento. Nel 1494 si
retò a Venezia per pubblicare la S *mm± che dedito al duca
Guidobaldce Encidupedica per dimensioni (quasi seicento
pagine) e conrenum, l 'opera riuxumc le conoscenze mate
[natiche dd tempo in Motori quali l arimiorici , l algebra, h
' '

geometr ìa c 3 a trigonometria. Nel tractaro PAC ìOI ì attingo li -


beramente ( di solito riconoscendo il proprio debito)* per
quanto riguard i i problemi dell icosaedro t del dodecaedro,
'

195
i S F. T. I O N I /. prtipiiTT. rjvprr Jim PJ.Jì
* *
al Trattar# di Piero della frantela e, per i problemi di alge
- re PiciiiI ì net 1496 , p ènditi insegnisi h dottrina dei nume-
bra e geometria , alle opcjedi Fibonacci caliti , Indicando in ri , Ed è certo che Leonardo apprese proprio da Faciali una
i ’ibernica la propria finire principale, Faciali Afferma che do parte delie proprie cnhnsnmzE geometriche, mentre a sua
ve nessun airro è citato, i sottintesa che [ ' autore si basa sul - volta Accrebbe ulteriormente l'ammirazione dei frane france-
l ’opera di l.cgnardus i ’isanus. Una parte interessante della scano pe; le arci figurative.
Sum / rut riguarda la partir à doppia». S ì tratti di un metodo
(
Fu :i Milano che Padnli porro a termine il trattati} in tre vo -
di contabilit à che permette di ricostruire origine e destina- lumi De divina f > rop# rrhw, che fu per ò pubblicato a Veneri a
none delle somme registrate. Anche se Par ioli non invernò il nel \ 60lJr II piimo volume, Compendio de divina proportions
metodo limitandosi a descrivere si me ri cameme una prassi
, enntiene un riassumo dettagli am delie propriet à del rapporto
già in uso da qualche tempo tra i mercanti veneziani, la Sum- aureo (definito appunto dal [’ aurore - divina proporzione t
ma è considerati il punto manuale di contabilità , - deside - ^
una disquisizione sui solidi platonici e altri poliedri. Ndla pi v
rio di Pacidii di fornire senza indugio al mercante le mFor - mi pagina del ! opera , Raciog dichiara piuttosto immodesta-

mazioni sui suoi attivi e pittivi gli valse il titolo di «padre mence che U suo libro è «opera a tutti gli ingegni perspicaci e
della contabilità : ramo elle ragionieri di mrm :[ mondo curiosi necessaria», in cui chiunque ami io .studio della filoso
hanno celebrato ( a San sepolcro) il cinque centenario deIII fra * della prospettiva, della pittura , della seti!run. dcHardirtct-
SanuruL nirtt, della musico e di altre discipline matematiche - sunvisd -
Nel I 4ii0 Ludovico Slnrza detto il Moro divenni d? fatta rna sonile e admlraluk dottrina conseguir? e ddectaiassi co
duca di Milano. Tuttavia, dal punto divista formale egli era varie questione de seere rissi sciential /
solo i! reggente del nipote Gian GaJciiiO Sfursa. ancora Il primo volume Jel De divani prùpóHió ne è dedicato a
Nimbino, al posto del quale egli governava il ducano dopo Ludovico hforza, e nel quinto capitolo l ' autoreelenca cinque
una foita vicenda di intrighi e di lirri . Deciso ,i rafforzate il ragioni per cui I espressione che dà il rimin allopcra L: a suo
prestigio della corte dando ospitalit à a studiai e artisti, Lu-
,
parere la più adeguata a definire il rapporto aureo .
dovico invitò a Milano, nd 14B2, Leonardo ila Vinci in ve-
ste di pittore e ingegnere del duca , l à geometria era uno 1 ihe frjile p noporzione] sia urei sola E non piu. » Pacioli
'
«t
*
dei molli ingressi ddlVrisu . spettaimente per le sue appli - paiagona il valoie unico del rapporto aureo al fatto che l' u-
ca ioni alla meccanica. Secondo Leonardo» la meccanica è il à £ «ci supremo epiteto de epso idiu [ Dio stessoj *.
nit
*
paradiso delie scienze matematiche, perchi m essa troviamo 2 La somiglià nzà n. i il fatto . he il rapporto aureo chiama in
il frutto dclli matematica * t7. probabile, quindi, thè sia sta- causa esattamente ire lunghezze { AG CB e AB nella l igure
ro 1 eonardo - E convincere Ludovico il Mono i invitane a cor - 23 ) e la definizione di Dio come Uno e Trino.

I 9ó 197
Id prop&rsiaw /iiviJ

-
LA SfiZettHt AUREA

Il fatto che iJ rapporto AH reo sia espresso da un numero scritti nel l ' icosaedro c defunto ì ncomprenribile» O ip ttu
2 I : . Lauto re si ferma a Tredici ttcffrrrii* , condudcndn zhe
'

-
irrazionale e 1 ' impossibility, per firuelleuo umano, di com -
« per fj salute delfini ma l 'tiento va terminato*, in quairo
prendere I .idea della divinit à sarebbero equivalenti. Per usa - *

-
re le parole « Irli autore, si commo ì dio propriamente non
il pu dilihiite ne per ptrolle a noi incenderei' così questa
credici furcmo i commensali ddl ' Uhima Getta,
NON cf Juhhin rhe Paci*> ti fosse molto interessare) .rile irti,
muiira proporr ione nnn se pò mai per numero intendi bi le e che uug degli scopi del Of divinaftvfiptuom (bs$t OHUrikii -
asegnare né per quantità alcuna rationale esprimere ma It a dare un solido fondamento :d lavoro creativo do: pitturi.
Un dalla prima pagina , egli manifesta il desiderio d ì rivelar? al -
sempre fia oc ulta e segreta e dali Math emidi tei chiamata it -
ra donalo,
i . L aueosimihrudinc del rapporto aureo - iL fatto che it -mo
'
< -
Tartistd . con il rapporto aureo, il «segreto deJI'armonia JL IIC
forme visibili . E per rendere il lui ram ancor.1 pan cotiviriolite
-
valore Ma «miprc Uguale e non dipenda dalla lunghezza del- e piacevole riusci ad assicurarsi la collaborazione di un Ul netta -
la linea da dividere n dalia ryandezza del pentagono i cui rap - tore che non è esagerato definire .senza eguali: sono infatti di
I an nardo da Vinci sessanta illusi rari e ini ili solidi, raif ìi’ Lirari sia
porti di lunghezza « no da calcolare - rumerebbe rifornir
presenza e invariabilità di Dio. pieni ria a guisa di intelaiatura ( Figura > fl ) E non uaiascb di
V La quinta ragione suggerisce una uvisionedd mondo» pi ù esprimere b sua graiiiudine al " degnissimo picture prospettivo
platonica d ì quella di Platone stesso: come Dio ha conferito archirerrn musico. E de mrrc virm doctatn. Leonardo davinti s -
fetseie uJ È intern cosmo [ ramile la quint essenza , cosi il rap- che calcolò ed esegui ima serie di diagrammi dei «lidi regola-
porto aureo tali? base rirlEVs isti - nu d*Ll doriircaedro che . ri, Il contenu- 4
-L i
dipende per la propria costruzione. PìLIDIL aggiunge die è to cliiEJ ripeta,
impossibile con fruii care tra loro g ì i altri quali rt > poliedri pla - però, non ap-
tonici ( connessi ai quamo elemetiri ridia « fisica » annea: la pare all .altezza
terra , l ' acqua . Parta e il fuoco) senza IL rapporto aureo. delle ambbà u -
Se mele che
bui rapportn aureo e le sue proprietà, Indoli torna con ri ' l 'autore ri pro-
tiuan ìeore nel libro. Lo dimosru il meticoloso esame di quel -' poli eva. I esor -
-
Il che egli chiama J l red ILI * effetti della ^divina proporzio - dio altisonante

-
ne» , in cui ciascun effetto è abbinato ad aggettivi come *«-
senrialcv . « singolare-^ , « magnifico' , "supremo c simili. Per
esempio, I "eflettO:* che reti angoli aurei possami essere LEI -
: infoiti .segui -
ti ) da un insie -
me piuttosto

19« ^
lL
LA LREJaHl APRI* 14 à t t rtfj

banale di formule matematiche, accoro pannale da commenti con sue deh a mi unioni deriva e in epa tutte torti de pia
filosofeggiatiti non sempre pertinenti. portioni e proportional ira se rirmva con hi dero de (altissi -
Il secondo volume del De divina propvrdvne è un trattato mo mediante li intrinseci secreti deia naturi* ' Ma nono -
sulla proporvinnalilà c le sue applicazioni all architettura e stante le molle affermazioni in proposito presenti nella let
alla struttura del corpo umano, L'esposizione dS Tacici fi at - cenrurij Farinli non insiste sull impomnia del rapporto

tinge generosunentc aJJ ojieta del celebre Vitmvio ( Turchi aureo per le proporzioni delle opere d ine in genere . Sem -
'

-
tetto romano Marcus V ì ncivi us Fillio; c, 70 25 a.C J . Scri - mai. egli prende spceificatnentt le difese del sistemi V Ì h u-

Vitrurio. viano, busco su rapporri m strema rici semplici ( e ragionali ).


~
Roger llcrz l csuhler ha coperto Terrore nell’ uso di Paridi
Mei corpo umano il punto centrale £ naturai mence l’ombeli - ilei rapporto aureo come regola pei la piu pomo ne di fron-
te a un affermuione sbagliata ameenun nel l edizione de!
' '
co - In latti se un uomo è adagiato sulla schiena , con le brat
h

ci a c le gambe pnurse, e un compasso c posru con uno ilegli 1799 della Hìstvire de MitthémettqMs (Storia della mate-
est rem ; in eomspandenza deltombe licci le punte de!T? dici m . irira) riti ma re ma dei francesi Jean Trienne Montuda e
'

delle mani e dei piedi toccheranno la dicci derenzj de ) cer - J éròme de La lande.
chio end traccialo, K mmc il corpo umano h. t un confine cir - Il terreo volume del De divine ( un breve libro diviso in tre
.
colane crisi si puri ricavare rii esso una lì gura quadrata ln - esposizioni parziali sui citi i pie solidi rcgulir ì ) t LQ sostanza
.
fatti misurando L distanza dalle piante dei piedi all i vini - una traduzione letterale in Linguai italiana dd mirato in lati -
miri del capo , e poi misurando ilio STESSO modo la disranaa .
ni! sui poliedri regolati di Piero della Francesca Il fatto che

r . le estremit à Jrik-r braccia


j M constaterà che l .i far in nessun punrodd volume in questione Padoli ammetta di
gJiez/a è uguale jll altezza , come accade a una figura piana essere niente di piu che il traduttore del Libdlm %li valse un
che ria perfert ^ jTieme quadrata aspro rimprovero di Giorgio Vasari , che, scrivendo di TieiO
delia Francesco sostenne che egli
Jl passo interpretato dagli eluditi del Rinascimento co-
Tu
me un' ulteriore diimostrazione del rapporto tra fondamen - +P+ ucnda .staro tenuto maestro raro e divinò nelle difficili
ìì

ti organici e geometrici della bellezza , e sfociò nel concetto ia de corpi regolari c ne Ih arii intrica t geometria, soprag
"
,
-
di uomo vitruvianu * illustrato dal bel discanti ili Leonar- giunto lidia vecchiaia dulia cecit à corporale e dalla fine del-
do. In conformità con questa impostazione , anche il libivi la viu, non posgette mandare in luce le virtuose hurdle sue
di Tacigli comincia con un A discussione delle proporzioni
dd corpo umano, perch é - ddl iiiqn: humano ojmi mosura 1
I Paeiok De divina proparnme, edizione dd ì 509

ZOO 201
LA SE- 2 I P N F A U H I: A Ì4 .
p rtì jrrnrr.r ?ifr rfrPfM
ei molti libri scrim da lui f . ..] E colui , che con tutte le for-
i I Comunque stiano le cose, non ch£ dubbio che senzi le
ze sue si doveva irpgiurc di uiauieucrgli li gitili e di ac -
Opere del ECtauli le idee e i procedimenti mattinatici di Pie-
crescergli nome c faina, per avere purr appreso mtm quello ni (che non himnn mai srampari ) non avrebbero avuto I am -
che e sapeva» ( . , ] annullato il nome dd precettore, usurpa pia Circolatone che di fatto ottennero. Inoltre, merita di es-
tos . il tutto , duic in luce sotto nome suo proprio ciò è di ra
sere sot ioli ut-aro che fino all' epoca LE é Paioli il r apporto au-
Luca IPicioliJ da t borgo rune le lanche di qud buon ve- reo eri espresso dn poco incoraggiami formule vertali come
chio. Ft quale , ultra le scienze dette di sopra , fu ecoeUentt *, prop ondo ne estremo c median , g ^ proporzione con un ter -
nella pittura f..J .*
-
mine medio c due estremi ; urta circostanza che pu ò aver
contribuito a tenere i non ni ;] rematici al l’oscuro delta sua esi-
Faciali fu dunque un plagiario ; Non si può escluderlo , an
1
- genza , LJ pubblicazione del De divina nd 1509 porrò a un
che se nella Sutnma, per la verità, egli si inchina a quel Piero rinnovato c pi ù diffuso bit eresìe pet 0 , Il semplice fatto di es-
che dice di considerare * EJ monarca dei no.srrt riempi nella pit - sere l'arco men rn di un li bro aumentava il suo prestigio. EriciL-
tura » e aa voi familiare in quella copiosa opera da lui com - rre . le implicazioni teologico/filosofiche deI suo nuovo nome
porta Mill aito della pii tur J esulta forza della l ì nea IILII.I pm - presenta vano il rapporto aureo conte tuta nozione matema-
.spetti va . tica su*cerribile di essere approfondita con crescenti: cclerrt -
Robert Emm« Taylor QS89 195ÒJ pubblicò nel 1341 un
Uri uri IMI libro i ari Lutato: A'y Rovai Ritiid: I.uca Ravioli and
smu anche da alni studiosi infine, col libro di Paridi il rap -
ir
porto aureo divent ò familiare a pittori, scultori e architetri
Hu Times { Nessuna via regia: Luca Paci ali e il suo cempoj,
L'arwggìamcnto di Taylor verso Faciali è nell instane assai
per mezzo di tram ri non destinati agli spettai isti rii mate -
macka, che essi erano in grado di consultare.
'

benevolo; in paniculate basandosi sullo stile , egli sostiene ] poliedri disegnati per il De divina da Leonardo con la
clic 3 tati tu re del De divina pu ò non aver avuto mente J che sua « ineffabile mano rimarrà » { per usure l ' espressione di IV
tarocon quello che oggi è consideralo i [ terzo libro del trai - cà uli) ebbero anch esii il loro peso. Furono probabilmente le
tjlo. Secondo liivlor . Li versione italiana dt - l ! dhdht * d - Pie -
prime illustrazioni di poliedri; sotto forma dt intelaiatura »
ro pu ò essere stata aggiunta da altri , senza alcuna partecipa uno stratagemma rivolto a permcrrerr anche la raffi guraziu-
rione di Paooit. IIL della loro parte posteriore, È inoltre verosimile che Leo-

nardo si sia servito dj modelli in legno , visto che alcuni do


'Ci . Vasari , Virede piti e&tUsTtti architetti pittori eset/Uori indio - CUmenri coevi della cirri di Firenze riferisconn che una serie
ni da Citnafave insiti# a udif /ft, 155d . Einaudi, i bri no I 3ft. di muddli lignei di poliedri , appartenuti a Marioli , furono
J 3&.
'
^
i
\ acquistati dal comune per una jm bòtti a. esposizione. Oltre

202 203
if ,i prèpgrEMwr
LA AUREA
^ ì
iwrift

alle illustrazioni del trattilo ili Faciali . i di appun-


rpi.idcmr pa era ujauca nel M82. Quanto all' antdogia di
a Venezii
tidi Leonardo contengono numerosi schizzi di poliedri e in problemi c aforismi di mattinai EC.I riueaUva /.V Vtfit- Vs
un quaderno t descritto un metodo per la costruzione ap - qwtntitritis (I peneri dei numerij, Pacioli non riusc ì apubblb
prossimata del pentagono . La sintesi leonardesca di atre e caria durante la sua vita , che si concluse nel 1517 IÈ / V viri-
111itematita ha iI proprio ve ET ice reor ico n el Trattato
,
pt r bus era un progetto .1 due CIJ l ’acaoii e Leonardo» e regi) ap-
inni , che si apre con il monitor « NemuEto che iron sia ni arc -
punti di quesr ulrimo trovano moiri probltrmi discussi an-
^
olai ito le i la EtiiJ ojjeta», mi ' a ife rotazione rht c ben diff ì -
'
che udiamologia .
^ : collocata al: ini / ìo di un analogo manuale
cile immaginati Fri Parioli non e v. nun sar à ricordalo pei la sua ori
[ aica
conre mpora neo1 finalità , ma la sua nfluvnza sullo .sviluppo della matematica
Insegni di poltedmiel De divina barino anche ispirato al- in generale, e de] rapporto aureo in particolare , non può es-
cuni intarsi di fra Giovanni da Verona intorno al 3 2 U , Gli sere ignorata.
intarsi sono ima forma artistico decorativa in cui immagini ^
bidimensionali, geometriche a naturalistiche sono ortenute Malinconia
pet giustapposizione di lamine l ìgnee . Tra le immagini dei
pannelli intarsiaci di fra Giovanni c’è LEU icosaedro, quasi ccr- Un’ altra impoi tante personalità del Rinascimento caratteriz-
tame lite basato sul disegno J intelaiatura di 1 sonando che ri zata da un'inccremante mescolanza di interessi artistici e m . t-
produce lo stesso solido. rematici fu il pittore red esco Alhrecht Durai
Le vinoli Leonardo e redoli continuarono in qualche mir Considerato da molti il pm grande esponente tedesco -
tura a incrociarsi dopo il completamento del D<* rii sna Nel It ile arti figurative del Rinascimento , nacque il 2 3 maggio
^ [

l ' ottobre del I 499T lasciarono entrambi Milano dopo Ia volt- 1 4 7 1 nella libera circi imperiale di Norliiiheiga. IjgUo di
quisra della dirà da parte delle tiuppe frantesi di re ! uigj un industrioso gioielliere. All'eri di diciannove anni aveva
I l opo brevi soggiorni a Mantova e Venezia , risiedettero
^ già dato prova, tome pittoreC incisore, di unibilità supe-
L

per qualche tempo a Firenze , Durante il periodo della loro riore a quella del suo maestro , I apprezzato pittore t LIILL -
amicizia* il nomr di Tacioli fu associato ad altri due impor- SLNATORE di Norimberga Michael Wolgcmuc. Ragionevol-
rami lavori di argomento matematico , una traduzione in la- mente sicuro delie proprie capacit à , il giovane compr uri
tino degli rilettemi d ì Fudide e un'opera di matematica ri- viaggio di quattro armi . durante il quale si convinse che la
creativa, che restò inedita U traduzione degli Elementi ? matematica , « la pm precisa, logica e graficamente ostru ì
commentata e basata $ u una precederne versione di Campii riva de!IL scienze - , loase da considerare V no degli srrumo ri-
no di Novara (c . 12211- i 296) , la cui prima edizione aaiam- ti più preziosi del pittore.

lt>4 m
Ltt JEZIOKE uVU É A Lot fi divina

Cui’( r do[ io un breve ri romei 3 Norimberga durante 3 qua- ' li die lo indussero a Jcdituir alcuni inviti a cena pei il li -
ff sposò Agn« Frey - figlia CE un agiato artigiano -> riparti I more di essere avvelenato.
per [’Italia . deciso ad Ampliare J ptDpli Orizzonti sia artistici
che matematici . E il periodn trascorso a Vcn ia ( nd 1494-
\I A partire dal la curiosità per IJ matemàtica del ptr -
tore di Norimberga si manifestò Cuti grande evidenza, ira
^
95 } sembra essere servito proprio a questo { ' incontro col ca -
. . l 'altro egli dedicò molto tempo allo studio degli Fermenti ( in
ptPSt jpicc della scuoia pii Lorica veneziana Giovanni Bellini Ir . una craduifonc latina che aveva acquistato a Venezia . incu-
1426- 1 5 I 6| influenzò profondamente il giovane Artista . Ja ranrc dt II I propria sca_ria confidenza co1 ialino ] , delle opere
cui ammirazione per iJ collega italiano sarebbe durata cuna di Pjteioli sulla matematica e le Ani , e delle capitali opere sul -
i . i vita Nello stesso tempo l’incontro di Durer con Iacopo
. l 'architettura . le proporzioni e la prospettiva di Vitruvio e
eie ' Barbari , aurore ddlo splendido rimiro di I LUTA Pacioli I lenn Barrisca Alberti ( 1404 - 1472 ) tino LUì pi ù influenti ;it -
.
( Figura 49) gji permise di conoscere 1 contributi matemati- [ chiTtn ì e trattatisti del Ri nasci nu-nro.
ci de ) francescano e la loro importanza per le arti figurative , F con tributi di Diirer db storia del rapporto aurw ci so-
in particolare, de Barbari mostrò a Durer due figure una di , no filimi sia in forma scr ì tta sia per mezzo della sua attività
uomo e li Irta di donna , co se rune col metodo geometrico* c | di artista Il suo piu importarne lavoro teorico* la UnU'ru' fi -
.

] episodio induci: Carusi a tedesco a investigare le leggi delle f Jung dtr Aimung m ìt dtm Zìrkel und Kichudmi ( Manode di
proporzioni c dd movimento del corpo limino fi probabile misurazione con riga e comparso ) , edita nel I 525, fu uno dei
che Diì rer abbia conosciuto dt persona l 'auob , a Bologna, ; primi testi di matemàtica in lingua tedesca . Nd libro, Diin r
durame il secondo viaggio in Italia nd ] 505 -07 - In unii ItT- si nini mirica die tanti suoi colleglli sapessero poco o nulla di fi
tera di qud periodo egli cfoscrivr h visira ilLi città emiliana -
geometria* una scienti senza Li quale nessuno pu ò essere o
come - a scopo artistico, perche et It qualamo die mi diventare un artista Completo** i primo dd quattro libri dd
istruirà nell 'arie segreta della prosperi iva * Il misterioso
. Msinsulle descrive con dovizia di particolari b costruzione di
«qualcuno - di Bologna sarebbe a piirert di molti proprio Pa -
/ r varie curve, compresa la spirale Ioga ri T mica (o equiangola ),
chile sebbene sia -ujro ratto anche il nome illusile dd Bra - del cui si re Lto le game col rapporto aureo abbi irti n già parla -
ma 13 re ( 14 4 4 1514) e q nell u molo ce Lebrtr ri i Sebns i i a n o Ser - rli. Il secondo libro contiene melodi per \n costruzione di
liu, ardiitctto e teorico ddlurchirertura [ 1475 - 1554 ], Du molti poligoni , compresi due metodi ( uno esatto c LLILLI ap-
ranr ^ fo stesso viaggio in Italia Diìrer incontrò di nailon prussimaiù j per il penugona i poliedri platonici c altri soli -
copo de Barbari Questa seconda visita tu travia, fo conrras-
* , di * alcuni dei quali inventali dalio stesso Diiter, nonch é una
segtLiCd .indie dai sospetti vagamente paranoici di Diirer su E teoria delb prospettiva e delle ombre, sono discuoi od quar -
presunti complotti di artisti invidiosi della huu faina; sospet - to libro. LE ManuaU non voii-vit essere un irartJio di gcoiue -

><X3 207

HI
.
t A Ì J5. .
pJ OPiI ALcptft

[Hi. ; basti pensare che l'autore fornisce una sda tipica dimu- HJ che Diirti aves-
itjraiione geometrica come esempio. Il aun scopo r„-ri . emi - se realivzjarn ijiic-
nentemente pirico» come dimostra il Fano che Diirer inizia H opera durante
sempre con un'applicazione concreta, alia quale segue I e- mia erìd depressiva
-
sposi/.jonc delle necsf&ar ie nozioni teurkJic. Il A con -
[ seguita alla morie
tiene tinche alcuni dei primi “ Sviluppili Ji poliedri - Si ( ratta
della madre. La fi-
di raffiguraiioni bidimensionali della superfìcie di un polio
gura centrale <ldlj
•ire , rail da poter «sere riportate su un luglio , riragliare e pic -
Mefattcalia è una
gale per costruire un oggetto geometrico tridimensionale .
donna alata che sie
Le illustrazioni
de apatica e iutdicc
di Puitt degli svi - su una sporgenu
Euppi dell ìi:osjocirr> di pietra. 1 j Figura
{a sinistra} e del ha nella mano de-
dodecaedro ( a de- stri un compasso .
stra; entrambi, oo-
a petto per misura -
me ‘Oppiamo, lega-
re. Lamaggior par-
n al rapporto au-
ie degli oggetti raf-
leti ) sono riprodot -
ficiira ri nell inoisnj- Figura 32
te nella figura 51,
• ne ha molreplid si-
Li maoKEÌi di
gnificati simbolici. e inceri arriccili sono stili dedicaci alla lo
Diiirr quale dise-
f m imcrprctizione. Il recipiente sul fuoco, a sinistra verso il
gnatore e incisore,
centro, e la bilancia in alto si ritiene che alludano all alchi -
C il Suo interesse
mia. Si perna che il ^quadrare magico* in alto a destra ( in cui
per la matematica
ogni riga, colonna diagonale, i quattro numeri centrali c ì
,
si fondono nelle-
numeri ai quattro angoli danno tutti per somma .1 - tn 1 al -
^
nigmatka allegfiris ITO, un numero di Fibonacci rappresemi la matematica ( Fi
MrLncolm ( Figura 3L } £. uno dei u è capolavori dell 'aiwa te-
gora J> L IJC quattro cifre nelle due etisclle centrali in basso
desco nd campo dell 'indsione (gfi altri due sono ìi ravtilurn?. fa ^
fonnano il numero 1 ^ 14 anno ili esecuzione dell incisione
,
morte e il diavolo c . vur Girolamo turilo Studio ). È italo iUggeri'
La presenza dd quadrato magico ì verosìmilmente un indi

ZOfl
209

i
I * l i l l D N' r .
À UP 1A Lm jTiPjpamMv divm*
i:iodell infineerra di Paddi dal m omeri to che il suo Dt r ; n ter (fSJcrc cuCoscntto da uni sfera. Sc appoggialo J una dell :
bus conteneva anche una serie di quadrali magici. Mi il si-
.
gnificato complessivo dcirinosione Con le sue figure geo -
- -
sue LICLL: triangolari , la stia vista frontale si incisira per tetra
mrnre ne! quadrato magico ( Figura 54 ) , Anche gli angoli
mtEridie. chiavi , pipistrello , marina esimili sembri con si - della taccia del solaio hanno dato origine ad alarne discus -
sicrc nella rappresentai ione dello scoraggiamento in cui è sioni , Mentri: molli suggeri.scono lEn ^ mpit i di 72", che'
precipitalo 3 artista n i! pensatore , oppresso dai dubbi sull 'e-
^
collegherebbe li figuri il rapporto aurto (come nella Figuri
silo della Mia impresa mentre il tempii , rappresentato dalla 25 ) . d crii talJogralo olandese C. li , MadL illa vry ha urndif
drssidn , in alto alla desiu della hibneia, trascorre inesora - -
so, S I I!Li base di un malisi prospettica , che si rratta di angoli
hi!mcnte. di SO’1. I _e perplessità legate àlias petto del solido sono tinea -
cernente iNivume ni un articolo di I . Lynch apparso nel
.
19R 2 .evil Jmirnaf ni tin Warburg md Ctturrauld burirutesu
-
l ’ Autore conclude' Dà l momento che la iapp resent azione
ilei poliedri eia considerami uno ilei problemi princip:ilr del
ta geometria prospettica quale modo migliore poteva trova-
-
!

te D ù cer per di ni q strare h sua abilit à in questo campo, che


includere m LUI incisione ima forma nuova e fura: unici, c la -
sciare che altri! esperti di geometria ri interrogassero MI ! L ì. SUI
natura e engine, cercando una rispoatab.
Fatta eccezione per l aururrvoic opera rii Paddi , c per le
Figura %% -
interpret , ir ioni inistico miteuruTiche di Leonardo e Durcr
il XVf secolo non fii testimone di alni sviluppi imporranti
I n strano solido j metà altezza sulla sinistra è stato argu
memo di serie discussioni e varie ipotesi di ricostruzione A
- nella storia del rapporto anrivi. Anche se un esiguo numero
di matematici, tra i quali l 'italiano Raffaele Bombclli fi 526-
prima vista sembra ur> cubo dal quale siano stari stacciti due 3 5721 v lo spagnolo Frane tscus Russates Canditila M 502 -
an gol i opposti , un particolare che ha dato spunto ad alcune IVJ4 ) , applicamnn il rapporto aureo a un .t serie di problemi
inrcrpreiazioid freudiane, ma probabjli ilei ite quest ’ ipcitesi £ relativi al pentagono e ai solidi platonic: le nosit à pi ù im
shigNaij. Moiri studiosi pensano clic il solido raftìgunito da portami dove nero aspettare la ili ne del sedila.
IJurcr sia un « romboedro* ( un solido A sei facce con uasoj - In ogni caso, le opere di Paddi , Dflrer e alrri riaccesero
na faccia a forma di rombo; Figura 54 h lesili tronco per po- f interesse per il platonismo e il pitagorismo. Improvvisa -
siti :i 1
.
il ft 4 F f l Ù t f E A U K E 4
Li
è prvf /
i ihhttJl

mani . gli in re Ilei mali do! Rimici memo scanno una reale parer la madrr Kadiarina , ch^. lavorava ndb locanda di suo
possibilità di collegaie m gremii cica e razionalit à logica alFu - padre e passava per essere una donna strana e un po inquie’

rtiverio che Ji circondava , nello spi ri co della visione del nttiri - tante , che conosce sa le erbe e le Ioni presunte proprietà ma -
do platonica. Concerti come quello di ^proporzione divina » .
giche Una .serie di drcos laure propi zi ne da rancori pcrrtgr.v
gettavano ponti da un la co Ira la matematica e il funziona ler/ i c avidità di denaro si conclusero con l'arresto nel 1620
mento deli iinivetsu, dall 'altro rrrt la fisica e il pensiero teo- sldl ormai anziana KJ tirar ma, accusata J. stregoneria. .Simili
logico c metafisica Cuomo che cun le sue idee c il suo [avo- imputazioni non erano rare u «pici tempo: non meno di men -
mi imperson ò pi ù di chiunque altro q > itisi.- affascinante ole

SCobnza di matematica c mistica tu Keplero.


- tono donne furono nwse a morte come streghe a Weil der
Stadi tra J ] 1610 e tl 1629. Keplero, che al tempo del SUO ar -
resto era gi à bmi )w, rcag f al processo contro fa madre con

Misteri urn Cosmographicum «• indicibile dispiacere». E:gh stesso assunse il coordinamento

della difesa, e si assicurò Jaiuto lidia facolt à di giimspnu Ì :. ii -


Keplero c ricorda ro soprattutto come uno dei piti grandi ra de II Universi à
1
t di ' luhinga . Al termine di una lunga vicen -
astronomi , e scopili ore [ tra J 'alrro) de [le rre leggi del moto da giuduiim, le accuse a Kathanna Kepler furono infine b
planetario die porrano il suo nome. Ma egli fu anche un Eiì .i - sciate cadere, soprati urto grazie alla tesi imo ni an /. a tm daJla
tematico di valore , un nonio pollato alle qxcuh / iom mera
fisiche e un autore prolificai. In t i n periodo di inquietudine
donnasiciiM sorta la minacci di tornir à e di altre gravi sott -
renze. La vicenda dà comunque un' idea dell 'atmosfera di
^
politica e caus religioso, la sua formazione, la sua vira c il suo paura c confusione inrcllcrruale in cui Keplcm svolse ri suo la -
pensiero furono profondamente inlluenzati dagh eventi con voro scientifico. Era venuto al mondo fn una societ à scossa
mi entrò in contatta Keplem nacque il 27 dicembre 1571
nella libera citt à imperlale di Weil dei Sudi, nella casa di suo
nell e fondamenta (solo quindici anni prima) dallo scisma dal -
la ( liicsa Cattolica da parte dei seguaci di Lutero, convinti
nonno Scbald 11 padre Heinrich , mi soidaro mercenario fo . che solo la fede potesse gEusiilì care fuorno di fronte ,i Dio
asse n te da casa per quasi tu tra la sua infanzia e nei brevi pc-
fmdi in cui non lo era, si comportavi ( pei usare !c parole del
Una società che srava per precipitare, durante la vita di Ke -
pimi, in quel cruento e insensata confluii ] clic iu La Uticrra
figlio} da « prepotente, limauiii e attaccabrighe* In cjsa . co- dei Trentanni , Oggi non poisiamo che stupirci del lino che
munque, non mise pi ù piede dopo che Keplero ebbe uturi - in un cimile contesto storico , e tra gli alti e battìi del la sua vi -
.
pEuto sedici annii . Si pensa che jhh.u partecipato a un'opera-
-
ra mmuimosa , Keplero sia riuscito a Lare una scoperta consi'
zinne navale con 3 e truppe del regno ili Napoli , e y.A morto donata da moiri la vera data di nasciti della scienza moderna .
durante il ri corina. All educazione di Keplero provvide in g ran Keplero iniziò gli nudi al seminario superiore di Mani-

2 t2 2l ì
là 5 1 Z E C H E . L A.
A V P|
ld prop tfjttfan

bromi , ottenendo poi utu bersi 4i studio dal duca del Wiirt- stultimo dovesse in qiulelie mudo rispecchiare il proprio
teiiherg , che gli permise nei ! 589 di frequentare il sminano Cream re, c che [‘ unir à di Sole* stelle e spazio intermedio
lurerano ailTJniuentcà di Tubing», Le due discipline che pi ù fosse urfjdtgiura metafora delle rie Persone divine: Padre,
.
lo attraevano tr che nella SUA mente erano strettamente lega - Figlio e Spirito Santo.
le, erano la reologia c In maremiricn [.astronomia er.i Allora
Mentre Keplero si laureava con distinzione presso la fa
considerata una branca delia maremalica » e Keplero ebbe per coltici Lettene cd era prossimo a concludere i suoi studi icu -
docente uno stimato astronoma, Michael Miisdin f ] Jogjcj, accadde qualcma che muro la SILI futura professione,
l óì lb eoi quale rcsrò iti contatto anche dopo awr lamento da pastore ,i docente di ma TERNARICJ tl seminario protest an
Tubi riga .
( . oli ogni probabilit à , nelle lezinni
ufficiali Marlin inse-
-
tedi Graz, tn Austria, chiese all' Universi l à di Tubings di tac
coni ,indire un «istituro per uno dd propri profr'-Wri di ni . i -
gnava solo il sistema tradizionale o tolemaico , secondo L ì remarica, appena deceduto ^ t Tubiuga indicò Keplero. Cosi ,
[ .
piale fa Luna Mercurio Vertere, il Sole, Marie, Giove e Sa - in modo imprevisto, nel marzo del I 59d Keplero n mise in
turno orbitano intorno J unn lem centrale c immobile Tut- viaggi » verso Graz, nulla regione austriaca della Stir ì a , dove
ta via, Màsdin conosceva bene il screma eliocemnco di Nic- sarebbe giunto un mese pi ù tardi
colo C npemico, le cui teorie erano itale pubblicare nel
3 5 d 3. e m pjivato discute i suoi meriti con lo erudente che
-
Visio che il destino sernbizva F ì SCI varali un fu lutti da ma

stimava di pi ù: Keplero. Nel sistema copernicano» sci piane-


tematico, Keplero decise di adempierei quello che conside -
rava il suo dovere di cristiano: contribuire alla comprensione
ti (compresa la lerci ma esclusa la Luna, considerata non un dell universo in quanto Gei/ itiiic divina. Idi conseguenza, si
ma urt satellite] orbitavano intorno .il Sole , b. diver
|ij11 L- 1:ì - immerse nelle Traduzioni degli Fh-msnttt delle opere dei ma -
sunenre di quanto accadeva in quello tolemaico , in quanto tematici alessandrini Apollonio e Mappo. Accettato il princì-
sistema alcuni movimenti dei pianeti erano apparenti . cioè il pio generale del Sistemi ciiocentritò aipcmicuio si rm .se
risultato non dei moto dei pianeti stessi , ma di quello della
lerra incorno JI Sole
inoltre alla ricerca della soluzione di due particolari questio
ni : perch esistono precisamente sei pianeti c per quale ra -
-
Sembra che Keplero avesse trovato subito convincente il *
gióne J Onnipotente ne aveva disposto le orbite come avevi
sistema copernicano. Il fondamento concettuale della sua . -
fiuto, amiche in un aleno modo? S ì mili interrogativi ULE! « per
-
cosmologia il Sole centrale circondato dalla :itera delle
stelle fisse, c lo spazio compreso ( u l'uno c [ altra si ac
cordava perfettamente ermi J ;T SUJ concezione ddi ’ unjvcr — - -
ché" e sul come" erano una novi ti assoluta nel vocabolario
aSttuimmiu]. Djversajncntc dagl : astnianmi che in avevano
preceduto, che si accontentavano semplicemente di pn.- ridi-
.sci Profmidamentf religioso , Keplero pensava che quo
re miti delle posizioni det pianeti , Keplero aspirava a uni

2 14 2H
LA -
i runIH Jl Nil LA / rf prtptrtiant MVì KU

teoria che spulasse i dati delle osservazioni. Questa nuova lenire l 'orbita dj Marte ( il
- jr
I

in) pronazione del fumana ricerca fu espressa da SUL nesso con pianccj successivo per vici / / \v
eleganza nanza al Sole) si ponesse usare \

In ogni acquisizione ili cottusitetfza accade che partendo


il poligono regolare successi -
vo per numero di laiL il -
/ \ \
li

da ci ò che colpisce E sensi , riamo condoni dai funziona - quadrato- inscrivendolo lid - »
|
*
1
\

mento de Ili mente J entit à pi ù devate che 1 M; nsi , per ia circonferenza minore. La V
VP

quanto acuti , HULL possono cogliere, lai Stesso accade nella dimensione Ottenuta non era
disciplina dèli1 istronomia , nella quale innanz butto perce- qudia giusti ma Keplero
piamo con gli ocd ì i le diverse posizioni dei pianeti in mo- non si arrese. Platonica mei ut
ment 1 diritrenri. dnpo ih che il ragionamento si sovrappo- convinto che Un geome - Higuta 55
ne alle asserzioni e guida la menre al riconosci menta frizza sempre *, gli sembr ò del
della lumia deU universo. ruttn naturale insistete , ripetendo il renrarivo coti f £ nrc .1 tre
dimensioni. Una delle conseguenze fu | non Mi a euri ego-
j

Ma, Si thiedeva Keplrm , di quale strumento 8 era servilo metrici legati al rapporto aureo.
! Onnipotente per progettare l 'universo? L'ipotetica risposta alle due questioni che lo a&ilUvima
Li prima intuizioni; d ì quella che doveva diventare ILI sua ILI fornita da Krplem net .tun primo trattato , note come
spiegazione incred ì bilmente fa noiosa dei citati enigmi co - Mysterium CtttnQgnifbìwnu pubblicato nel 1 597. Il titolo
lmici venne a KepJeru il ] *1 luglio I 5 5 . nicriirc cercava di completo clic compare nei frontespizio è : Preti »: bolo df ìh
^
ch ìarirr le congiunzioni dei pianeti pi ù esterni, (. dine e Sa- dhscrtazìnaì demografiche conferì ente il mistero nmno raf
"

^
..
^
turno (cioè : momenti in cui essi hanno le medesime mor - a> dr iìe Miftìhth proporzioni delie Sfere Celesti , e delie Vere r
j'rvprrr cause del numera , delie dì rrtfttswitf e de: Mats feria-
di naie celesti} . In sostanza, egli not ò che inscrivendo m un
cerchio mi triangolo equilaiem io mudo che tutri ì vetiici dit i dei cieli, dimostrali per mezza dei cinque io lidi geome-
ilei triangolo si trovassero suih circonferenza}, e tracciando tria regolari .

nel triangolo un secondo cerchio la cui circonferenza toccai Là rrspust * di Kepl - ro alla questione del perch é 1 piane-
se i lari nel loro punto media ( Fruirà 55 ) , il rapporto del rag- ti allora noti fossero sei era semplice: perché cinque t u r i l i 1
gio del cerchio maggiore col minote era pressappoco uguale poliedri regolari ; perciò , presi come limiri trid ì mcnsiomli
al rapporto citila dimensione dtil orbira di Saturno con quei concentriti essi danno origine 1 sei spazi ( contando IV
ILI di ( nove . Keplero suppose allora , per analogia, che per ot - 5 rremo limite sferico , corrispondente al cidu delle stelle

1]& 117
I.H , -
$ t i7 i Q ; j \ 5' M - % jp nfvpvi irvi M

fisse ) , ’ nolrre , il modello di Keplero ambiva a risolvere an | Lwiorri era i poliedri platonici t i pianeti » attribuendole a ( poie-
che il problemi delle dimensioni delle orbite. l’er Ej ticht dfTì m ù ittiologiche e metaf ìsiche. Egli mette ordine jn

sue parole: E quei solidi che .4 basane so rapporti con h sten.» supponendo
eh e lediflemme tra quei [ 'ilid m a e gl i il fri sohd i rifl«t a no li di
1 a sfera ddli J «ra è la misura di tutte le finzione tra il creature e le SUL- creazioni .

I
altre orbite. 1 c si cì reoscriv.i un dode- Cosi il cubo, cara turi zzato da un mio angolo ringoio
caedro La sfera che lo circonda sari I mio - sarebbe apparentato alla solitudine di haiumo. e cosi
quella di Mute. Si drujscriva un tetrac^ via. In gerle: J le [ astrologia, die getto un ponte teorico ira i

dro intorno J Marre I corpi celesti e la vira umana, sembrava plausibile a Keplero
LA sfera che lo cir - perché 4 uomo è lo scopo ddl ' LLmvcrso e di rutta h Crea -
.
Zumo* mentre il trmcnci mctafisicn era g ì usi dici in LIJ! farro
conda: sar à quella di
Cinvr. Si drcwrivu
un cubo a Giove, Li / /
-
I che 4 e reaiti matematiche fono cauta dr quelle lì tiche rn
quanto Din dii principio dei tempi reca in sé come seni pii
sleta ulte lo circonda d e divine as:radoni g 3 i oggetti mscematici quali pnimripi
-
sarà quella ili Satur I delle previste quantità materiali » .
no. Orsi, si tiiicnva La posizione ddla Terra sarebbe stara sedia per fungere da
-
un icosaedro nell’ or spartiacque m i solidi con un equilibrici stabile ( amie il cu -
bita della Terra . La [ bo . il tetraedro e il dodecaedro ) e quelli rendendalmente
sfera in se ri tea sar à i -
« flutiiiamh (come lotucrdro e l 'icosaedro ).

quella di Venere. Si .
Le distanze dei [ ji incri ricavahEJi dii modelli! airrispon -
inscriva un otraedm devano abbitunu hene ai dati disponibili per alcuni di etti .
de nero Venere, La [ mentre pei alni la cornsportdenza era meno soddisfacente
sfera laseri tra sarà ( benché di sol ir ò l ’errori' non superasse il 10% ). Peraltro . Ke -
quella ih Mercurio plero era cosi sicuro della validit à del tuo modello che attri -
Lecci la basedd numero dei pianeti. bu ì queste discrepanze alla scarsa precisione delle misurazio-
ni delle orbite. Il passo successivo consistette ne li ’ in via re co -
1J Figura 50 riproduce uno schernii tracio dal Mysttrium Co - pie del Afysffrium 4 vari astronomi compresi i piti em È rten-
smògitfphttutft , che spiega il moddio ctiKmoIngjcn ili Keplero . ti, come J danese lytliu 5: ali e ( 1 46- 1601 Jp affinché espri-
^
Nel Libro, questi ili MUTI piutrosto diffusamente le presunte re messero il loro parere. Un altro dei destinatari fri Gal ileo Ga -
ZIA 2L9
LA e AUP" id jif &fi ó rstti-itt di ITI litri
*
-
lilei ( ! 564 1642 ) , che rispose di ctseie a udì egli un estima - I alla prova tramile esperii nei ILì e ulceri uri osservazioni. St è
tore dello schema copernicano , e si rammaricò che « nel gran anche proposta , per ^ iJl.‘t.slLlTl ^’ ^£., questo processo, la sequetra;
numero ( perché rale è d numero degli sciocchi ) *, Copernico I .
induzione, deduzione verify . Keplero ebbe anche IJ pcusi-
«sembra destinato a essere t idicoliizato, zittito e caccialo dal - I 1> JIKJ di dedurre dalla propria teoria una previsione esiga.
la scena *. -
E forse superfluo aggiungere che il modello cosmologico I
Nel 163 Galileo scopri, grazie al telescopio , quattro itti jv ì
corpi celesti situiti nel sistema sdire Se fosse risultilo the
-
di Keplero basato sui puledri platonici eia , oltre die com - I eranu pianeti, il modello del sistema solare basilo sui polie -
pletarm: nce sbagliato, aIquamo stravagante , perfino per quei dri avrebbe dovuto awrr ahhandiirum j' ià mentre Keplrru
tempi . IJ scoperta dn altri due pianeti , Urano (successivo a I eri ancora in vhi. Mi con sollievo di quest’ultimo i nuovi
Saturno per ili stanza dal Sole) nel I 7S1 e Nettuno (successi - I corpi celesti si dirnOittaTù rm , come 11 Luna, iatetlili di pu
vo a Urano) od IK46 . diede il colpo d ì grazia a un ipotesi I neti già non (e precisarne: nre di Gioveh anziché nuovi piane -
apparsa poco convincente fin dal principio. Ciò nonostante, f ti in orbita intorno al Sole .
è difficile sottovalutare I importanza del modello appena de I Le attuali teorie JiiLhe die ambiscono i spiegare l’esi -
scritto per Ut storia della scienza. Come ha affermerò I Wm - stendi di mire le pirricelle t iemenrari fsu baroni idi c) c le lt>

numo Owen Giudei idi nel suo articolo biografico Keple - i ro interazioni fondamentali si basano su simmetrie miteraa -
ro: ,. T ) i rado nella storia uri libra tuffi sbagliata è Maio così
j
i ridir in un modo die ricorda JJ vicino il lentaiivo di Keple -
fertile per qua oro riguarda la successiva evoluzione della ro di spiegare il numero e le propriet à dei pianori OHI II te - -
.
scienza*. Keplero foce compiete un enorme paf so avanti al gole di smimeina dei poliedri platonici. Il modello di Ke -
! idea pitagorici di un cosmo suscettibile di essere compreso plero ha un altro appetto EH comune euri le uditine leone
per mezzo della matematica. E ci riuscì elaborando un vem f fondamentali del limi verso . L' uno c le altre sono per natura
e proprio modello miLum à iico deLPuniversO, che dj una par - riduzionittici, cioè tentano da spiegare una mokeplidr à di
te era basato sul patrimonio dei CLITI astronomici, mentre fenomeni tramite pochi principi fondamentali. God , il m >
dall 'altra era fiiùifìwtbtfe per m«H> di ulteriori osservazioni , I dello di Keplero drduoeva sia il numero dei pianeti sia le di -
il suo modello conteneva quindi gli ingredienti essenziali del l mens ioni delle loro orbite dalle propriet à geometriche dei
metodo scientifico*: lo sforzo organizzarci volto a spiegare i pi dieci ri piumini . In modo non troppo divani, la moderna
fatti osservati tramite un modello delia natura. Nella sua for - fisica delle particelle postula emiri Fonda men tali {dette
ma ideale, una spiegazione scientifica ha int /ao con la raccol - rtreng, «corde») ineffabilmente sottili (oltre tin miliardo di
ta dei dati di osservazione; viene poi proposto un modello miliardi di miti pili esìli di un mitico atomico) per dedurre
che li spieghi , e le previsioni basare sul modello sono messe le propriet à di tutte le particelle elementari Come le corde

22H ) 221
LA AUREA £# jvFP pnripw divina
^
di uri le string posaemù vibrare è produrre suoni di
vini EH ci, « » mano imperatore del momento aveva eletto a propria se-
diversa altezza, cosicché le parr ied le elementari ennosriutt: de. L'Incontro ebbe luogo il 4 febbraio Irifili , e fri la pre-
altro non sarebbero che le differenti mow* emesse da quest» messa dd l 'arrivo a Pnga di Keplero, nelToctobre di qucl -
s L il p[ i 11.1iksimu Sir umcn to. I anno , quale assistente di Tydio (dopo che la fede lutera-
Il costante ingresse di Keph' ro per il rappnn:» aureo du - na lo c- bbe costretto a lasciare la cattolica Graz] P’ quando .
rance la permanenza a Graz ebbe un altra conseguenza ime- t questi spirò, il 24 ottobre I rio I . Keplero fu nominato Ma -
rewame, Nell ottobre del 1VJ 7 Keplero scrisse a Mistilli, la - tematico Imperiale ,
Hronomo del quale era sar ò assisttnrc, a proposito del se - Tvcho lisciò mia vasta raccolta di osservazioni astronomi -
guente teorema: ' Se su una linea divisj secondo la propor
zione estrema e media si t cuttuisuc un triangolo rei can gol o„
- che ( in particolare sull*orbita d ì Marte ] delle quali Keplero
,

si servì per formulare le prime due leggi dei moti planetari


in modo che l 'angolo retro sia sulla perpendicolare del pun
to di sezione* allora il cateto minore sarà uguale al segmen m
- che portino ancata uggi ilsuo nome. Li prin ì n
-
-
plero afferma che le orbite dei pianeti noti intorno al $< de
df Ke -

- -
maggiore della linea che è stati divìsa*. Il sens . :' del passo di
Keplero t illustrato dalla Figura 57 , Il ‘armento AB ì diviso
non sono circonferenze perfette ma ellissi ,, cui Sole che oc
cupa uno dei fuochi [ Figura 5 ft; f al Iti ngp mento deli ' ellisse è
-
secondo il rapporto auico in coi rispondenza del punto C for i c m cri re esu gerirò ne11 rt fi gu ra ) AlVi nterno J i un1 el I i ssc c l
Kqikm suppone elle sì costruisca il tr ELI rigelo renandolo sono due punti detti «fuochi »,, tali che [J somma delle di -
ADBavente /l pvr ipotenusa, e l ' angolo retto in .sulla per
^ - sianze di qualunque punto sull 'ellisse da
etsi i costante l
pendicolare dd punto di sezione C. bgii dimostra: qnmJi che «seconda legge di Keplero » afferma che un pianeta si muove
BD {il cateto minore) ha la stessa lunghezza LI ì AC ; il mag- pi ù velocemente quando e vicino al Sole (il punto di massi -
gion dei segmenti otte nuti dal la sezione aurea ) . A rendere -
ma vicinanza è chiamato imperi din , mentre afelio* C il
^
speciale questo pai i icolare cri a r tgolo ( oltre ni rappor t o aur eo) .
punto d ì massima distanza) pi ù lentamente quando è Imita -
è il farro che nel IH Ì 5 i sso tu usirn dal piramnuilngn Frie - .
no in modo tale che le linee die congi ungono il pianeta al
drich Rri her in una ddlc erronee teorie sullura di <!i nel pro -
gciiu delle pi rapi idi. Kobcr :ion conosceva : I passo di Keple-
ro, ma mitizzò J .i mcMa costruzione geometrica a .sostegno
deJk propria teoria, secondo la quale la «propor? io ne divina*
avrebbe avuto un mulo cruciale ndTarchnettuni.
[ I Mysterì tim ( minftgwphifum condusse a un incontro
'

era l 'autore e Tycho Bralu- a Traga . la città che il sacro ro -

ai
Zrf jPFFjjPtrFEJ B AWnrf
LA 4 E £. IC K t iilll ft f . 4
"
Sole determinano aree uguali in ugnali intervalli d ì tempo, smici, nella quale una Stella a.lLi fine del SUE! " Lido vi «lt>
Per quale ragione i moti piane rari ubbidissero alle leggi di «pelle i suoi filmi superficiali a una velocit à di oltre 15.000
Keplero diventò subito il pi ù ini porrà tire interroga rivo .se ] en - chilometri al secondo Nella nostra galassia . la Via Lairea, si -
ei fico, e tale test ò per settantanni , Occorse il genicidi Isaac mili esplosioni si verificano in media ugni cento anni . Tycho
Newton ( 1 Ù 42-1727) per dedurre che la forzi clic mamene- Brahe aveva scoperto una supernova nel 1572 ( la ^superno-
v . i i pia neri nelle loro orbite era h gravita Newton spiegò le va di Tycho '0 , e Keplero ne scopri un'altra circa ime decenni
leggi di Keplero risolvendo insieme le leggi che descrivono i .
pi ù cardi Da allori però, per ragioni poco chiare, nessun ih
mod ilei corpi celesti e la legge di gravitazione universale. In tra supernova è stara osservata nella Via Lanca [ anche K: una
parru (dare , egli dimostrò che le orbite dlin ichc a velocit à v.r terza produsse , a quanto pare senza essere notata, nepli an-
si

nabde (descritte da KepleroJ rappresentano una possibile so - ni Sessanta dd Sementa ). Una ha mina che circola ira gii Stu
luzione delle corrispondenti equazuiiìL JJOSJ del cosmo è che a scarseggiare dopo lychoc Keplero
|! ri unico sforzo di Keplero per calcolare l ’orbita di Mar- non siano state k supernova ma gli astro nomi.
te Ne centinaia di fogli di calculi aritmetici e delle relative m - Nel giugno del 2<X) I ho visitato l’abitazione di Keplero a
irrpn razioni LIJI IUE soprannominati * la ma guerra coti Mar - Praga. La via Karlova , drive È situata, t oggi LIM vivace .stra -
te " ) ò coniidrraro da radei ricercatori I . irto di nascita della
" dì piena di negozi , cd t facile non badare alla vecchia targa
scienza moderna. In particolare, a un certo punto egli trov ò di metallo accanto al portone numero 4, che avveri e che dal
LUI orbita circolare , lu: corrispondeva J qimi tutte le usser - .
l (j05 al 1612 il celebre scienziato abitò in quella caso Per lì -
vaT Ìom di T ychu Brahe In due casi , per ò , daJI 'crhita ò de-
' no uno tici negoziulti proprio sono lappar lamento dr Ke-
ducevano posizioni che differivano da quelle osservare di Cir - plero ignorava che questi fosse vissuta era quelle mura. È. ve -
ca un quarto del diametro angolare della Luna piena. A que - ro che il conile interno, piuitusto squallido, ospirava una
sto proposito, Keplero scrisse? *Se avessi pensato che quegli piccola suiliuta della volti «leste cui nome di Keplero inoi-
8 minuti [d arco] potevano essere ignorati , avrei tenuto pei so sopra , e che una seconda targa commemorativa era collo
buona la im.i ipotesi, magari con qualche modifica di (Ulto LU ì vicino alle casserre della corrispondenza. Tuttavia 1 ap -
conto. Ma ignorarli nuli si poteva, e così quegli lì minuti in- pariamemu che egli aveva occupare non eia aperco al pub -
dicatone EJ strada di una completa riforma deEJ asbonomia*. '
blico, essendo occupato da una delle famiglie che vivevano
(ì li anni ili Keplero i Praga fumilo estremamente produt - nei piani superiori delfedificio.
tivi da nd rampo asrromimieo S ì A iti quello matematico Nel Il lavoro matematico di Keplero produsse alcuni ulteriori
ItiOi egli scopri una « nuova » stella , l’odierna «supernova di progressi nella teoria del rapporto aureo . Il resto eli una lettera
saetta od 1603 a un professore di Lipsia rivela che egli scopri
Keplero*, Una supernova è un immane conflagrazione co -
224
223
L A i E i l P H t A U f t L\ i if prpptmtn* mwm*

il rapporto traip c i numeri di FìlvunaLu . il contemiro ridia sco - i t} modo, I 3 ^ hc si trovi tra -c 21, ha per quadrato 169 ,
T

perta è libidini in un saggio sulle ragioni della confot mari one ment£ t 21 x S è uguale a 3 fitt . E cosi via .
esagonale ilei cristalli di neve. Scrive Keplero: Quinta particolarità dii numeri d ì Fibonacci è alla base di
uno sconcertante paradosso presentato per li prima volta dal
Dei due solidi regolari , il dodecaedro c l 'icosaedro l i m o e
u s i grande inventore di enigmi matematici Sam Loyd {1841 -
! alrroi c in verità la «cessa struttura del pentagono. non si 1911 ).
possono forniate SC31/J questa proporzione die gji odierni -
Si consideri il quadrato di K x S. chi d ì luogo a un afta
studiosi di gcumcrrij chiamano divina . Questa è congegna - composta da 64 quadratini , mostralo nella I ijiiira 59, IJI sì
ta in mudo rile che i due cerniteli minori di una serie ria * ritagli io quattro parti , nel modo indicato nella figura . I
settate presi insieme formanti il torvo, e gli ultimi due, addi -
quattro pezzi posso no essere riaccoStacJ ( Figura 60) in modo
rionati, U termine successivo, e cosi vìa Ùldefìtlilament da
rn clu l.t sressa proporzione si conserva inalterata ... pi ù ti va
- da tarmare un rettangolo di 13 >* 3 quadratini. Ma 13 * 5 fa
1
65! Da dove viene il quadratino in pi ù: IJ soluzione del pa-
avanci a pai lire dal numero 1 , pi ù l'esempio divem.t perfiet radosso Ci ni sii no" nti latto che in realt à i pezzi non combaci i-
LO. !iiano J c I i Termini pi ù piccoli . . , sonimtnduli , il rimi
- no per lettamente lungo li diagonale del le'.( angolo; ci uno
rato è 2; aggiungiamo a questo il precedente 1 , e otteniamo spazio angusto ( un parallelogramma lungo c sottile nascosto
.
3. aggiungiamogli 2 e uncniimo 5J iggi Pigiamogli 3, e ab- sotto la linea spassa che cuiiirzttiegna la diagonale nella FV
biamo 3; 5 c fl danno I 3i 8 e 13 danno 2 L Come 5 sta a fi, HII ra 60 di AHM uguale a un quadratino. Natural men re , 8 è
cosi, approssima ti Viuneote, 3 MU a 13, crome K .sua a 13, co - un numero d ì Fibonacci e il Suo quad raro, 64, differisce SO'
sì . approssimativamente, 13 sra i 2 ì , à dal prodotto dei termini adiacenti della suc-
'

lo di un unit
cessione, 5 e 13. la propri età scoperta da Keplero .

In alme parole, Keplero aveva scoperto che il rapporto d ì


due termini contigui della successione di Fibonacci con -
verge con i£. Ma egli nor ò un' altra interessar ut proprietà di
quesr ì numeri che il quadrato di qualunque termine dif-
ferisce di non piu di immunit à dal prodotto dei due temii -
ni che gli stanno accanto nella successione. Per : sciupio
darò che f i n n io della successione è i , 1 , 2, 3, 5, 8t 13 11 ,
3 i . . constatiamo che il qu .idr.ito dr 3 differisce di I dal
.
prudono dei numeri che gli sono a fianco , 2 e 5. Allo strs - figuri* 59
LA l E Z I O N t jtiriEJi £.4 prfjntrzww dniw*

Avrete probabilmente notare; che Keplero si riferisce al tappor ddlj creazione. Inolire . Citate tra il movimento del Sole Iti,
to amen arnie 3 "questa proporzione die gli odierni Mudiusì di come ritengo , della Terra ) e quello di Venere. LKC Sta al cul -
geometria ehiamano divina» . Ma k mesuilari za di dementi ra- mine delk capacità grnenrr ìoe; un rapporto di 8 a li che,
riftliaii e fede cristiana turnice rizza turti l opera intellettuale di
'
come sentiremo, è vicino alls proporzione divina . Infi -
Keplero, In quanto filosofo cristiano della naturi, Keplcro u m
.sideriva suo dovere Coimprendere l ' universo insieme all irmen -
- ne secondo Cnpcmit ìj IJ ster . i leifestte è J mc' -i strada tra
quelle di Marte e di Venere , La proporzione tra lora si ottie-
11 mie dei suti Creatore. E fondendo le proprie idee sul sistema ne dal dodecaedri! e dil'icosaedra , che in geometria derivi -
-
solare con un'evidente predi le ione per d numero i , eredi rata
ti ai pitagorici , Keplero scrisse del rapporto aureo;
no enrramhi dalla proporzione divina I sulla nostra Terra ,
tuttavia, che ha luogo l atto della procreazione.
Vedere nrj come I in imagine dell ' uomo e della donna scatu -
lln . i peculiarità di questi piopor /.iune risiede nel biro chi dalla divina proporzione . Secondo la mia opinione , b
: KCJ
«sa può Cisoie ricavati dalla pane maggiore e dal rurtOs queI propagatone delle piante e gli ani di prue reazione degli ani -
k ^ hc prima era la pare nugginrt ora divena la minore, nuli hanno tra loro lo stesso rapporto esistente era le pro
quello che era ; l rutto diventa jy parte maggiore, mentre la porzioni geometriche, cine le prestito ni rappresenraie da
mnima di queste due acquista ru- i rapporto li pos - n del tur - segmenti di linea , e la proporzione aritmetica, cioè espressa
to. fi ri può andare avanti indefinitamente. senza che k pro- in modo [ puramente] numerico
pri rz ionc divina ^ engj mai mena CJrodu ciré da questa pro-
.

porzione geometrica abbia presti spunto il ( rea to re quando ’


In breve è chiara che Keplero considerasse il rapporto aureo
,

introdusse la produzione del simile d . il simile, clic prosegue uno dei principali si rii menu Udii crear ione divina dell uni -
anch'esM inde fi runa mente, Vedo il numero 1 ni quali rum 1 vena II passo mostra anche che egli era al correnre dello
Noi 1 che preannlinciano h venuta dei Frutti cioè b loro crea
, stretto collegamento del cappono aureo cui numeri di Imbo-
rione, c che erigono non per se stesw . ma per il frutto che nacici e la (orma di certi finit.
verrà. Quasi tutti 1 pi odili li degli alberi di fruirò si possono. Gli anni praghesi dell astronomo, relativa mente rmnquif -
'

assegnate a questa categoria; tranne fora quid li del Emine LO Ji e rimiro proficui Sul piano professionale, si conclusero nel
e del limoni' ; anche* Si non ne ho visto i fio i c giudico solo
* I b i I sotto il segtiu della sventura, Ledisgmrie cominciaro-
dal frutto a bacca , il CUI terso non t diviso in cinque ma è no con la mone del ligi io Friedrich ammalatosi di vaiolo .
,

semmai divisu in sette, undici o nove parti . Ma m geometria Poco dopo , una febbre coniagiasa giunta insieme alle trup-
il numero % cioè if pentagono, è costruito per mezzo della pe austriache lu privò della moglie Barbara . Infine I Impera -
proporzione divina die imendu [ considerate ! if pratoripo tore Rodolfo tu costrerro ad alidi care 1 favore del fra rei lo

m 229
L A S E E J O N E A L' A E A L f i. retine d h r -IU

.Mania, ette non aveva fama di altrettanti) tollennie


uomo caEa alla geometria - Un aspeuo degli studi di Ktplerj di
verso i protesrarm Keplero ri conged ò dalla «pitale boema particolare importanza per la scoria del rapporto HICT è
e si mise in vi ggeg verso bairn naca Linz. quello che riguarda le tecniche delfi ; Cai sin e del rivrsrj -
^
il coro nani em ù degli snidi compiuti a 1 in / giunse nei menco a piastrelle .
1619* con U pubblicazione del suo secondo grande tratti' Si tratta sempre di ricoprire senza lacune una superf ìcie
to di cosmologia i Harmontces mundi ( LWinun ì z univer
,
- usando, nel caso degli intarsi e dei rivestimenti non natura
sale ). liscici , pochi tipi di lamine o martoneile di forma palìgjna -
Ricorderete che h mugica rapprese ri rasa per Pitagora e i le. Nd Capitolo fi sar à spiegato come alcun ] dd concern ma -
suoi seguaci la prima prova che i fenomeni cosmici poteva - temprici dell intarsio siano iireltamente legati al rapporto
no essere interpretati in chiave mate marita , Risalt . ti pita- j LE ivo. Pur non conoscendo rurre le
sottili iezzc matematiche
gorici la nozione che solo corde i cui rtpporu di lunghezza detl intarsio geometrico. Keplero era %rivamentc ì nrercsaro
corrispondono a frazioni costruite COPI i primi numeri in - alb gj usta p posizione citi poligoni e alle propriet à dei penta -
ceri producono suoni che SE compungono in modo armo- gono la pi ù immediata mani fesuz i one s p.ir b!c de Ila « p ro-
nioso { e furono perciò chid mari « consona mi » L Li frazione porrione divina» - e ciò gli .sugger ì alcune interessanti esser *

2 /3 corrisponde al rapporto di frequenze (o « intervallo» ) vaziuni su tale argomenta. In


detto quintain ; la frazione 3/ 4 ailinrervalfo detto « quarta» , particolare, egli err= ì ruenej& i-
e così via . Con queste premesse non e poi cosi stravagante lo alla congruenza dei princi -
Ti dea che alle distanze vai moniche* tra j pianeti debba cor - pali poligoni e poliedri . La
rispondere una fona di mugica celeste , la «musica delle sfe- Figura 61 mnsrra ttn esempio
re» , Keplero aveva familiarit à con questi concetti , avendo tratto dilì' HarmonUft mun-
letto gran pai te del lituo del padre di Caldeo , Vincenzi! J di. Si tratta di un intarsio
Calile] , intitolato Dialogo Astia musira JTIFICA c delia moder - } realizzalo con qu,urro forme,
na {sebbene non condividesse alcune idee esposte nelle sue ) tutte legate al rapporto au -
pagine ). Convinto di disporre di un mudcllo completo ih ]
sistema su Lare, Keplero compose brevi melodie per ciascun
1
reo:
-
pentagoni petlLdgram
mi , decagoni e doppi deca -
pianeta goni, Pei Keplero , esso era
Conformemente alla convinzione de!la utore die -
« pri una manlicitazione di » ar -
ma del l 'origine delle cose» la geenna ria era cottcr ^ a alla
nume divina . , gran parte ddJ ' /ftf /zratwrcGf mundi t dedi -
monia * anche in senso Ume -
ni rale ( visto che in greco « ar -

230 2M
L A S l Z i O N f ALINEA
Lé fttjtottim JAJV'U
ha appunto il significato di giu*[apposizione efficace
monta »
di molti elementi). I -
lo stesso per nitr ì i pianeti (l 'asse scmim.iggiore c Li metà dd
I l ' asse pi ù tango dclIellhscL Figura 58). Keplero scopri questa
legge |
L ] grande valute euristico ( da fisa pitie spumo New
L ton per formulile la sua legge della gravi razione universale ]
[ solo quando ! / {armonica mundi era ormai in corse di stam -
pa . Incapace di nascondere la propria esulian /a , dichiar ò di
l
|
-
avete rubato l 'oro degli egizi per round re al proprio Dio un
tabcraaoob lontano dai confini dellTgjtto* . Lew ma di
quests legge d [.scende in modo naturale dalla legge di gravit à:

t
L detta Forza è pi ù intensa vicino al Solfi cosicché un pianera
1
deve muoversi pi ù in fi tu a pei non precipitarvi
Nri 1626 Kq>!cro si crateri a UIIM per completare le làvo-
Figura 6 2 | ir rudòlfitìt Si tramva della pi ù completa e accurata r?cm Ira
'

di dad astronomici die fosse siati realizzata fino a quei mo-


È interessante che altri due uomini che avevamo avuto un menrn . Quando visitai riJnsvendià di Vienna, nel giugno del
ruolo , prima di Keplero, nella vicenda dd rappor to aureo ( e [ 2001, i mici ospiti mi mostrarono nella biblioteca dell’Osscr -
dei quali >.i è parlalo nei capitoli preceder!ri ) avessero art - vacorto una prima edizione delie tin- ut? (delle quali risultano
ch'essi mani testato interesse per l ' intarsio geometrico: il ma -
tematico delX secolo Abu'ì - Wala. e il pittore e incisole Al-
esistere oggi solo cenrnquarmrasenc esemplari }, IE Iruiltespi -
brecht Diiner. td entrambi disegnarono figure a quinrupia
aio ddropfrat una representation e simbolica della storia dcl -
Lastronomia, contiene nell' angolo in basso a sinistra quello
uimmeirii ( un esempio relativo a Diirer £ mostrato nella Fi - che forse £ l ' unico anmrimrm conosciuto di Keplero. Castro
gura 62) . nomo è raffigurato mentre lavora a lume di candela, sorto uni
II quiniu libro dell' Harmonica mundi contiene i pi ù si - didascalia con l 'elenco delle sue pubbhcarioni pi ù importami.
gni fiativi risultati astro norm ICE di Keplero, la « terza legge* Keplero mor ì il 15 novembre 1630. a mezzogiorno, t fu
che porta d suo nome. Questa costituisce il culmine dd suo sepolto a Regensburg. La guerra, che aveva rattristirò h sua
tormentato si Lidio delie nrbirc dei pianeri r del loro periodo
esistenza, lo perseguilo anche da mono cilice bando ogni
di notazione intoma al Sole. Venticinque anni di lavoro con -
densati in una formula incredibil icetitesintetica: il rapporto
Traccia della sua romh.i. Si è salvato solo uno schizzo della la -
pidc, tracciato da un suo amico, con l 'epitaffio del gnndc
ira il quadrato dd periodo c il cubo del l 'asse semi ma glicini' r
scienziato:

m 233
LA Ò KZiMlNE AU & EA

Mimmi i cidi,
Lr amó re arili term ora to ititi uro
LA HMT turate mi già uri cieli,
L ùrtìó m tiri mio edrpe ara riposa.
'

CAPlTOLfl 7

Oggi cì è diffìcile apprezzare fi ito in fondo I originai ir à intel-


lettuale di Keplero e la HU. I srranrdinaria ttlliivuì- Occorre ri- Pittori e poeti hanno ugnile licenza
.
andare die oltre alle diff .
ìcoEt à cnncerrual ì egli dovette af
.
froniore innumerevoli drammi personali Inasti ricordane che l Kpuigere ni in c un atto esrt:- ;cu: t unti forma di ma -
-
nd 1617 18 perse ere figli ncirarco di sei mesi. Una bella e .
già e he deve fungere da mcd ù ion; era queste monda

concisa descrizionedi questo indom ì ru ricercatore ce l'ha lu - strano c ostile c imi sre ri ,
^
sciita ì i poeta inglese John Donne l c- 1572 - E 631 ) , secondo
"

l ' r t P I. O l' i C A i A f l (|S J r


.-
il quale Keplero •kuh rrmivd it inter ku c in , thus no urti )

thing tksuld br done m hrtivtn without bis knouritdgr Celibe -


in custodii clic niente di nuovo si lai, esse in culo a -
in.sa j[ Rinascimento produce un sign ìikativo mutamento di di
puuO. sezione nella storia del rapporto aureo: IlEJtt piu coni nato nel '

^olo ambilo matematica, questo concerto acquist ò la piena


cittadinanza di altri due regni * quello dello studio dei feno
meni naturali e quello dell arte.
-
Abbiamo già incontrato la tesi secondo cui i progettisti di
opere di anhiictrura come la Grande Piramide di Giza e il
PartrnnrM’ ri serviremo del lapportu aureo Ma a mio parere
*

un esame attento mostra che per il momento questa tesi non


è sostenuti! da nessun diro e da nessun ragionamento vera
mente cnnvlnetnee , P dira patte il diffondersi delia norio-
-
rte di proporzione divina * e i ] generale riconoscimento deh
l'importanza della matematica per la prospettiva J u men taro
nuli probabilit à che alcuni aclisti decidessero di ricorrere al
-
-
f approccio sdeiirifico inaicmatico in generale , c ai rapporto

235
AUt I Prints t para tanno uguaU AffUtf
L À SE
^ HI ^ l *

-
aureo tin par ri co lare , nel l’esecuzione delle loro opere, Il pit (Jib prospec licit. In malti libri e at licoJi iul rap} or tu a ut cu
ture c disegnatore contemporaneo David HodtJit ì ha affer - si affermi che sb il dipinto ndb sua interezza ta le figure
matu , per esempio, ntl MIO libro // segreto svelato: teemcht e centrali sono esattamente inservibili in reremgei aurei ( Fi
capolavori dà r/uzntn untiibi ( 200 I ) che incorno al 1430 gli guru 64).
artisti cominciarono a usare in ficgrcio apparecchiature qua-
si fotografiche ct > n lenii e specchi ooncavi , e la cosiddetta
« ritmer à oscurai , per aumentare il realismo delle loro raffi -
gumionL Ma usarono anche si rapporta aureo: L se lo fece -
1

roT I imi rest ò limitato alle arti figurative o si estese ad altri


ambici della i rruzione artistica ?

Una geometria segreta:

Moke asserzioni su [Fuso del rapporto aureo in pittura sono


mi [ JinenLL' legate alle presunte proprietà estetiche <iel ret-

tangolo aureo. Esaminerò la validit à {t> il suo contrario) di


[ale canone estetico pi ù avanti nel capitalo. Pei il momento

mi concentrer ò su ulta questione molro pi ù semplici. ” ti hi -


tono prima c durante il Kinascu nemo, artisti che urilizijro -
no il rettangolo aureo per le loro composizioni? JJ tentativo
di rispondere a questa domandaci obbliga a retrocedere lino rii’ Lira Figura 64
al XIII secolo.
La Madoriini di Ognissanti ( noia anche come la Madonna Lo sresio ì: sraco detto di .ile te due opere di pittura di sog-
in { Harm, Figura 63) c una delle pi ù splendide pale del pit - getto analogo: la Madonna Raotitai (del I 2 tS ì h dd senese
tore e arohicertD ( ì intro di Bondone (12G7 1337 ) . Realizz - -
Duccio di Bulininoceli a (c. 1255 1319 } c L ATadonna di
.
ai u à il l .LUCi e il 1310 essa nffigura b Madonna in trono , Saura Tritura di Cini a hue (c, 1240- 1302) , Il destino HA vo-
lievemente sorridente, con uni nriàno posaci su un ei macchio luto che i tre dipinti siano attualmente esposti a Firenze nel-
di Gesù Bambino. I :ì Madonna e il Bambino sono c ì reno - la stessa cala della galleria degli Uffizi. Le dimensioni delle
dati da angeli e santi disposti secondo WUi specie di gerar ' Madonne , di Ogmtbtriùt Ru&Uai c di Sin ut Tritura hanno

2 J6 ibi
'

-
> t l Z I O H I lUPi-
'
Pittori c frnrli - . ugnate /
tui iv itfrati

rapporti aliezza/lwghEZZJ pari* rispetti vamtn re, a L 59 L55 N doli non fu un inizio, mi li conclusion? di un 'epoca* À suo
e 1 ,73. Si tratta di tre valori non lontani dal rapporto aureo; giudìzio li De divÌTiiipr&pOrftPXehl solo manifestato un sa-
ms due di essi sono più vicini al semplice rapporiu 1.6 che pere che esisteva da secolii porro hi mia di traditone otale^;
A| c ? . Noli i può escludere, di conseguenza che gli autori ab- setoli nei quali i] rapporto aureo sarebbe soro «onddciato
hianù sempliccmerne seguirò il precetto vili Lodano di utilix- LA perfetta espressane lieti bellezza*. Se fu davvero cosi . JI
*
[ ora Cimabui?: Duccio chiotto pnpsona realmente aver de-
zart rapporti semplici, cioè uguali al quoziente di due nu-
meri interi Quanto ,il rettangola imemo ddlj Modern# di cisa di adottare un canone di perfeiont largamente icoetra-
to. 5 fu minatamente, (L >cr ò , non ho trovato nessun dito o -
Ognissanti (Figura 64 ] l’impressione che si i icavl da Ufi SUO
Coirne è ihrciranin ambigua. Non solo nelle discussioni IUE bierrivo a sostegno della TC.PL rii Boukau , Al criniratio, la sto-
rapporto aureo i contorni sonu tracciati con linee piurtosio ria documentata del rapporto aureo è in tonfino con l ' idra
spesse (per esempio nel libro di Trijdi Hanimd Gai land hi - die 1! fascino di O fu^sc particolarmente sentilo dagli artisti
$\ inaWìg pihimatcis ) , rendendo incerte le misure, ma il ILIEU
' secoli prima delia pubblicazione del narrato di Ibuoli, Inol -
oriiLZOiKilc supcriore è spessii irLiuiLUO in modo pimrosin tre, [ Ulti eli studi più prestinosi sulle opere dei tre pittori ri-

arbitrario. rati, firmati da specialisti! della miteri a ( dal Gioiiodi I circe


Ricordando i risciò deli’affidarsi solr.inro alle misure, sen Flores d’Àrca is al Cimahut di Luciano Belimi ) non men-
dobbiamo chiedervi sr ci siano altre ragioni ptfr pensar ? che zionano mai la possibilità che urto dr loro si sia servir ò rie!
gli artisti diati abbiano deciso di includere il rapporto aureo rapporti aureo. La tesi dtjl suo uso sertibu trovarsi solo usi-
]

nelle loro open: .Sembra che h risposta dchhs essere negati- le pagine degli appassionati a questo au nitro, c si hajci adu-
va ,imena di pentire che ciò sia avvenuto non per una de- sivameliie su misurazioni non confortate da uh ri dati rii far-
cisione cosciente* ma per un inconscia attrazione estetica ro o priive .
esercitata -ai rii lom iL .il rappacio .. ureo ( una possibilit à clic Un Lilrro nome che quasi immancabilmente compare uve
sari discussa più avanci nel cupìtolu). Non si dimentichi che si discute dei iapporr ira arte c numero aureo è quello rii
le ire Midi e furono dipinte ohne due secati prima che la Leonardo da Vinci. Alcuni autori arrivano ad attribuire a
Ijzomrdo l ' invenzione dell 'espressione «proporzione riivi-
puhhiicazione ri d De di vine profit fM ne procurisse n11 turiéià
al rapporto aureo anche tra i non matematici ni . £ Ji Milito , b discussione si Impernia su cinque opens del

Il preture e scrittore francese Charles Bouirau ha espresso genio di V'ine IL la tela incompiuta del Sun Giwldm&. le due
un differente punto di vista nel suo libro del 1963 La geo - versioni della VSryòtedelie Roccr, il disegna della Testa di vtC'
metri# segreta dei putì?re Senza cita re Clic no. Ciuccio n Gi - ibiv\ e, ovviamente, Li Monti# Zini, Ignorerà fui timo dipiri -
mnbue in particolare, egli ha sosmuico che il ternato di Pà ro per due ragioni; in primo lungo esiti è fargomento dL LITI

239
L A 3 E Z Ì U M 1 4LMIPA
jFJFfTfli
* pM ^
444 ?
- Iì
-
JUAJL Amu

rate numero di tcriiii, sia special ittici che divulga rivi, eh rm-
dcrc pressoché tm prassi Hi le imitrurt: a conclusioni non am -
^
bigue; e inoltro si suppone che il nppnrrn aureo si celi nelle
dimensioni di un rettangolo immaginaria che r .irrh imi creb-
be ii volto della t ì ioconda. In mancanza di qualunque chia -
ra t Joc untene afa indicazione di come questo rettangolo do
vrrhhc essere tracciato, una lesi simile rìppresenu un chiaro
invito ai giochi di prest ìgio numerici. Intendo tuttavia ror -
tiare s LLI l argomento pud generale delle prò poriioni dei volti
'

in Leonardo ira riandò della Zb** tft E vtrbur .


il caso delle due versioni della Varginc delle Rocce luna a
ParigiT al Louvre. Tjltra a Londra, alla National Gallery; Fi-
gure 65 e 66} non è particolarmente convincente. Il rappor -
to dell 'altezza con La larghezza del dipinto che si pensa esse -
re stato eseguito per primo { Figura 65 ) c di orca 1 ,64, men
tre lo srosso rapporto nel dipinto ritenuto successivo c di Figum 65
LSEL entrambi i valori snnn ragiu nervo I mence vicini i pha .
ma anche al semplice rapporto L6.
Il problema tirila datazione e dclfiu teliti ci delle due ducale, Leonardo incontr ò perla prima volta Paddi . 11 SCT'
Vergiti delle Rocce impone una svolta interessante alla que - tantunesimo capitolo dd D* divina. (che conclude la prima
stione della presenza del rapporto aureo i ’di esperti die han
,

no studiato i due dipinti sono giunti alla conclusione che,


pane dell'opera ) fu, nelle parole deli" aurore, icr rumato m
questo giorno 14 dicembre J Milano nel nostro quieto chio
- -
senza alcun debbio, h versione dd Louvre sia stata eseguita stro fanno f 4(?7*. La prima versione (quella sulla cui autrn -

interamente d ;t Leonardo in persona, mentre da questo pun tiriti non sussistono dubbi) della Vergini- (ititi Rocce fu quin -
- di portar;! a Termine circa dieu anni prima che I .conardo
ro di vtsn il dipinto eli Londra è ancora oggetto di contro
versia, La versione del Louvre e ritenuta una delle opere piu
perfette u à quelle eseguire dal Fi Fibra a Milano, probabil
avesse potuto sentir parlare di -divina proporzione dall in- -
v e i l tuire stesso della definizione In altre parole , sostenere che
.

mente ira il 14 R 3 e il MStì. Il motivo per cui questo dare


possono essere importanti è che proprio a Milano , alla corte
-
Leonardo abbia utilizzati} la divina proponi oli e* in quei di
pinto significa ì potiware che l abh ì a impiegata prima ddl t -
-

24 U
ì ii
- Air REA FilitiFi fisréìl tltitrrt ù uguaì JW.HU
LA 1 S liQH i * *
nlz ìo della collaborazione con Fintili; e sebbene non sia im- ni inmrno .il ] 4 rJfl . Due studi di uomini scavallo in gesset-
possibile. una simile interpretazione non ha alcun da tu cer
to a propria conferma.
- to rojso , ri remi ti colletti alla Banagim diAnghidrì furono
*
-
aggiunti .till jtciia pagina intorno al l ì lfD 'L Se la < gng) Li -
Entrambe le verdoni della Vergine- sano considerate era le pi ù AnvrappnsH al profilo del vecchio non lasca dubbi sul tò no
alte ntaliitazioni artistiche di T eonardn Forse in mas m faina
. .. che Leonardo fosse imert3>aio alle proporzioni del volle
pera qdi applicò con maggiore efficacia la propria formula umano, trarre :lincimi uni definitive .ut 11 uso del rapporto
poetici; “Ogni corpo opaco hj la propria superai ic circondata au reo è, ancora un .i volta , diff ìcile ^crwen pio , uno dei er -
"

e rivcsMla di ombrie luce* . le figure del dipì nto mirano a corn- randoli centrali , un po' a sinistra, t approssima ri vomente un
va igere lo spettatole non solo sul piano estetico , ma anche su letiangulo aureo, ma i cuntum ì m:n sonn abbastanza precisi
quello emotivo. .Sosrrnenc che La forza di un simile capolavoro per «seme sicuri fi disegno è comunque li prova pi ù con -
dipenda in misura significativa dal mero rapporto delie dimen- viti gente cht: Leonardo jbbia usato dei pungoli pei stabili-
sioni orizzontale e verticale significa banalizzane senza ragione Li re Jc proporzioni tle soggetti da disegnare: c dipingere , c ab-
struttura del quadro c il geni » del suo autore. Non mg-jn marno bia potino prendere in considerazione, in mie contesto, an
noi sresd: la riverente ammirinone che proviamo davanti alia che t ura diri rappoito aureo.
Vcrgùic delle Ratte dev e ben poco alta circostanza che ì f rappor-
to della sua altezza CIMI LI sua larghezza sia o menu uguale 3 <p,

U nand ù £4 uicertezza sussiste 3 proposito drIE incompiu -


ro 5*7i CiiroLima ( Figura 671 Non solo J dipinto £ datato
,

14S3, e quindi è ampiamente precedente Tallivo di PJCÌ OÌÌ a


Milano , ma Taffiermaaione co men uro in alcuni libri (come
/vi matemanca di David Bergamini) che un renandolo au-
reo trova posto così precisa mente intorno a Sail GirobmO
rie fi. Lede un abbondante doso di umhfui thinking I lati del
'
.

rrr ringoio « mancano* completa men II- il corpo (specialmen-


te a sinistro) e la resra dd santo, men tic le braccia s: esten
dono ben al di li d ì o»,
I . ultimo esempio di mi possibile uso del rapporto aureo
da parte di Leonardo è b Testa dì vecchia ( Figura 6B). Il pro
filo e il diagramma delle proporzioni furono esegu ì ri a pen- Figura 67

242
1.4 i t
* IH NI 4 : é I' 4
^ PITHIF*/ t pitti Intani ufcnjii //rt'ffH

I !interesse di Leonardo per le proporzioni de ] volto pu ò ive- nc: suoi EJ [ pinci. .Seurat - mtcrtsj am alla perccziotie dui bo-
cri ^
ì&ailte manifestazione. Eli uri articolo
rc avuto un’ iltra intc ìt llir e alle combinazioni cromatiche , e utilizzò la nemica pun-
apparso nel 199 ? su «Scientific Amcrion , In storico deb * timsta ptj awitinar & j il più possibile ni f unere icintillante.
[ a l t e e artista di computer graphic Lillian Schwarz ha
- vibtjmc della luce come c percepita ne tin ttaiti PJU J valiti
saro unipntmi in t defunte. A suo avviso , in assenza del mo nella vira si preoccupò anche del problema di espr ì mere par -
dello per IJ Klomui Lisa Leonardo avrebbe usato i suoi sicsxi ticolari emozioni con mezzi pittorici. In una Ierrer à dei
lineamenti pei portarea termine il ritratto ! L' ipotesi è scarni- 1890, Scurir descrive gin tier icamen te alcuni suoi punti LIE vi-
rir.i dii un can fronte cumpuierizzato ita le dimensioni del sta sul proprio lavoro:

volto di Monna lisa e quelle di un disino in gessetto nossu


considerato da molti (ma non da tutti) ti solo autori tra irò Ji [ ARRE: è armonia. L'armonia ìi I analogia cL-Ile enn: raddizi»ni .
( .con. min. Ma , come sanaiimam dii altri Studiosi , h SOitU - I dei stilili , n tono, gradazione, linea , giudicata se -
JMII. J delle proporzioni pu ò rispecchiare semplicemente il conda tili aspetti di volti in volli dominanti c sotto fin
fatto die egli s: servisse di alcune formuli? fì sse di rapporti (liienvz ih un j incu ili luce in amngjamcnri che risulicrjn-
^
(che potevano comprendere, nppurt no , il rapporto aureo) . nodi volta in volte allegri , lievi , cristi . Le con traddi rioni so
In effètti, la $te$sa Schwarr. osserva che perfino nelle sue no.... li -sputo alla l ì nea , ipiclle che fori : ano un angolo rei

^grottesche* - una [accoltidi volti binarti con memi . nasi ,


, tu... E e linee allegre sono linee soprj l 'orizzontale: la L.ilma i

bocche e f rotiri dolile proporzioni esagerate — I tnujidn usò la linea urizzgntelcL La tristezza , le linee dirette verso li basso.
le medesime proporzioni della 7?JM dì vecchio.
Se è ittico dubitare che Leonardo, un amico personale di Scurar applic ò esplicitamente queste ideo u è La parade JH -
l’acioli e HIllustrato re del De divina prupartion abbia mal gura 69), Si noci in particolare l'angolo retro formato dal -
^
usato il rapporto aureo , bisogna Forse concludere die nessun la balaustra con IH linea verticale un po’ a destra «lei celino
artista se DE sia mai servitili No di certo. Col diffondersi del-
1
del dipinro. ! imrr .i composizione r basata su pr ìncipi
la letterari] ra accademica sul rapporta aureo verso hi fine dei- adottali da Scierai in seguito a l Li lettura del libro di David
rottocento, l interesse per crebbe anche rra gli arridi. Tut-
'
Suiter La philosophic da Hcaux -Arb applique? à la peiMure
tavia, prima di parlare di qudii che usarono rtslwentr il n\p- nS 0 ) . Scriveva Sorter: «Quando la dominarne h orizzon -

porro aureo cTè unakra diceria di cui sarebbe bene liberarsi. tale , una successione di oggetti verticali può «serie so
Nonostante molte affermazioni del contrario, Georges vrapposu in quanto tale serie andr à d accordo con la linea
Scurai (185 - 1891 ) , il celebre pitture francese e teorico del ori ZZO tira le*.
^
«puntinismo * , probabilmente n<ìn adottò il rapporto aureo

244 241
Jrt rtVflt A. Pittori t ferri Ki*rtc ir£ HJ /t tr
ów

.
Eilhittque dea pmporiin m cLins ùi naivn' tri (Um Its nvc del
1927; e Le nomhte d & r: ritea et rythmes pytegoriaeru data le
développemeni tu Lì ciiriltMiwa viLfiitaiid^ del 1931 - En -
trambe ( e opere contentino rnftMfpre razioni m isti cheggi unti
della matematica. Insieme ,1 descrizioni corrette delle pro
,, À . .
prierii marematiche del rapporto aureo If pagine d ì Ghyka
r
-
'

\& 1
propongono purtroppo una collezione dt erroneo materiale
aneddotico sulk pfleseriia di 0 nelle arri L ndlarchhetmiM
( Partenone c rempli egri.i compresi) , E la loro influenza è sia -
ta notevole quanto inesplicabile.
l \rr guatilo J iguurda in particolare la parAde, mentre è ve-
ro che Li rlimcnsì une orizzontale è interrotta sefonjn pro-
porzioni prossime al rapporto auree, lo stesso non si pu ò af-
Figura 69 fermare di quella verticale , Un’analisi dellmtcra compost
tionr ili questo c di altri quadri di .Seurat . olire che; di opere
( ì liappassionati a! rapporto numi ritirano Spesso analisi de
Lapitradeit di altre opere, tra le quali U rimo) per "illusm -
dei pittore simboli sia Pierre Pnvis de Chiivirmrt (182 -
189B} lui indotto perfino un paladino del rapporto aureo
3
^
re: fuso di o. Pe trino 3 id bel libro Li maternatics di David come il pirrore c scrittore Charles Boideau a concludere:
bergamini c del curatori di KLìì C Magazine » traviamo affer - « Non credo che possiamo, senza recare violenza ai fatti ,

mazioni come pLa Pamde, realizzerò nel tipico mie a piccoli guardare alle sue [ di Puds de Ch a Cannes] composizioni co
punci di colore dcll’ mipró sionista francese Georges Scurar ,
me il opere basare sul rappuno aureo. Lo stesso vile per Seu-
crmricne numerosi esempi di proporzioni auree 11 librasi
. rat*. Un'arulbt dettagliala da parte del matematico e jutprc
sp ì nge anche oltre Su uria citazione (attribuita a un coperto Roger Ht iv- hsdder dt rutti gli scrini di Scorar nonché dei
,

di belli; arti -) secondo la quale Seurat avrebbe " affrancato -


suol h ì f'/. i e delle *UL scie , ha portato alla stessa conclusio -
ugni ( nuova ) tela Olii E.i sezione aurea ». Si tratta , purtroppo ne, f - imporlaniet alla luce di rutto questo , die nel 18% u
di asserzioni prive di fon d Lime rito , una leggenda diffusa ini - matematieu , filosofo e critico ditte < ha ri Henry (1859 -
zial men tedi! prelato e scrittole Maiib Ghyka [ 3881 1965) . 1926) abbia affermato testualmeme che il rapporto aureo crr=
romeno di nascita , qhc q anche JVcspcrtu di lutile arri?» citato «dd tutto ignorato dagli arrisri connmpotanei*.

da Bergamini , Ghyka ha puEiblicam due opere influenti, .


( dii allora , ha farlo uso del rapporto aureo nella teoria

t
24ì 247
L 4 S E 2.3 11 h E A 1,1 le F. À
Fitter* * putii bé wwB .
ugjur/r ijr/ i£is

estetica o nella realizzazione di opere d'atte? fi primo impor prendiamo che tra le ^ misure* uriliizaw da Padre L em e era ^

tante artista e teorico delfine a impiegare & fu ptohabiJ - il rampono aureo. Artehe se Stfrusier ammise die all"inizio lo
-
raeutc l à ul Strosicr ( I 864 ì 927], Sérusìer nacque a Parigi , e studio della mare manca di Beuron fu per lui mrrnlrro che
’ una “ tranquilla navigazione» , il rapporto aureo eia storia del
dopo STIIHI di filosofia entr/i nella nota scuota efarre ^ Acadé
mie Julian *, Un incontro con i pinoti Haul Gauguin od foci- la sua ipotetica relazione con L Grande Piramide e Parte gre -
le Bernard io convert ì a ] Jnm uso espressivo del colore e alla ca trovarono posto ai idre ndl 'ini pò name mannaie di pittura
loro poerica simbolista. Con i post - imprcssionisti Pierre da lui pubblicato col ritolo L'ABC Ì4 ptwtufvr
Bonnard . fidouard Vudiifd, Maurice Denis e altri, b ruricr
^ -
Se l ' ima esse di pruder per il rapporto aureo sembra es
seie stato pm filosofico die prjliai, è cenci che egli fece uso
-
Fu tra i fondatori del groppo derro dei N^bvt dal vocabolo
ebraico che significa « profeta*. Un nome che alludeva, in di quoin proporzione in alcune opere , soprattutto per «con
modo temperato da una lieve autuironia , alla tendenza d ì troIlare, e in qualche caso disciplinare, le sue invenzioni for
mali e composi ù ve*.
-
questi amiti a considerarsi persone filori dal comune, il cui
stile rispecchiane una sorta di illuminazione religiosa. Del Dopo Scru.sicr, il concerto di rapporto aureo si diffuse in
gruppo faceva parte anche ii aimpofittorc Claude Debussy, fi altri ambienti artistici * in particolare tra i cubisti . Il nnme
«cubismo » fu conialo dal critico d 'aire Tmii Vauneelles (ai
pmhabilc die Sémricr avesse sen rico parlare* perla prima vota *
ta del rapporto aureo durante una delle visite, ira il 1 8% e il quale, en paisartt^ va attribuita l ' invenzione di altri due cele-
ì yU3, a un amico piume, lutandcsc fui Vcrkadc ( 1 B68 - bri etichette: pittoriche: «espittsioiiisinos c :iauvismo>0
«
-
3 946). Questi era novizio al monastero benedettino di Beu dopo che questi ebbe visitato, nel 15>flSn un 'esposizione di
non, nella Germania meridionale, dove un gruppo di mona- .
pur di Georges Braque fi movimento rii inaugurato da
due quadri , L?$ dzmoheìlti ({ 'Avignon di Picasso c un Nudit di
ci - pittori itava eseguendo composizioni religiose, per la ve - Braque . Ki bel Luiduri allusn emotivo di colore e Forma da
rità non particolarmente interessami , basare sulle "misure sa-
cre» reor i nate da Padre Didiet Ixnz. Secondo t tarile Leuz i . parte ddl'espressfoniamo, Picasso e Braque svilupparono
capota, veri lutatiti dell ami riri là ( dalf .ircr, {ii Noè ai templi uno siile austero, quasi monoctojiio, die illusiva ensden -
egizi c tinsi via ) sì basavano rum su semplici figure geometri - cemcntf da qualunque soggetto capace di suscitare assotii -
che come il cerchio il triangolo equilatero e l 'esagono. La
,
rioni emotive , Temi come gli strumenti musicali e pei fino le
semplicità dj ijUnU concezione ptacque a Sdmrirr, che scris - figure umane erano sottoposti a una *vivisetto ne* immagi -
-
se a Verkadc; Come potete immaginare , ho molto parlar*
delle vostre misure », Il pittore Maurice Denta ( 1870-1943)
naria tramite piani grorncurici , c variamente ri corn binati .
Qucsra tecnica di scorri posizione formale, mirarne a trasferi -
ha scritto alcune note biografiche .su Serusier, dalle quali ap- re su un piano la stintimi degli oggetti tridimensionali, rn

24» 2W
L A & £ £ i a i fe A V H Z b JJìrt & m / fiotti Ugu àtix fir ratta
*

anche una buona occasione per valorizzale concetti geome- tura ,nelle arti figuraci vt,
triti rame quellodi rapporto aureo, ed etfeitivaiiiciiie alcu- nd ICJtlu , nella music. t f
ni dei primi cubisti, nime [acquei Villorc suo frauditi Mar - nd cinema di ringiovani -
cel e Raymond Duchamp-Villrm , insieme ad .Albert Gleizes re il panorama allunale
e Francis Ihcabu orgituararono a Parigi nell intubi e del Italiano. Nelle parole di
1912 un infera momra intitolai » Section d 'Or* . Noncwiran-
«
Severing *abh iamo deciso

ic il nome molto suggestivo, nessuno dea dipinti esposti si


di concentrare la rioatra
basava su O per ForgiUiLuazionc dello propria compunzione. attenzione lugli tigprnr in

Il nome nasceva semmai dal desiderio degli organizzatori di movimento, perch è li no -


manifestare il loro interesse generale per questioni che code- stra sensibilità moderna è
givano [ arte

alla scienza e alla filosofia Ciò nonostante al - piracolirmcnrc adanvi ad
Mun ì cuhisii , come il pitture spagnolo Jujn Ljris [ 1 SK 7- 1 927 )
alienare l idej del fa vdo
'

e !u scultore lituano Jacques {Chaim Jamb} Lipchitz ( I 891 - eira* il primo manifèsta]
,

1973 ) usarono il rapporto aureo in alcuni lavori successivi . dei pittori ( uturisn hi fir -
mim nd 1910 ed «orti -
1 la scritto Lipdiirr; - A quel tempo eto molto tflteressaro al -
le im rie delle proporzioni marmi uriche, mine aim cubisti - e v? i giovani artisti Italiani
wnmi di applicarle alle mie sculture Provavamo tutti una a « dispreizare profonda
mente mne le forme di
grande curiositi per quell ' idea di una regola aurea n srzionc
.

aurea , un metodo che si diceva fosse stato alla base dell arte imitazione* . Ikudie ancora hinjnxra egli scesici „ Sevcrim trovò
e demarchile trina ddl anuca Grecia* . Lipchitz aiutò luati nd cubismo una unendone di misura* adatta alla ina ambizione
.
Giis nella costruzione ddli scultura Àrlequìtt per la quale i -
di creante per mezzo della pittura, UII1 tsggjLtifì con h srwsa pcr -
due artigli hanno usato il triangolo òi Keplero (basato sul lenone artigianale con cui LEU maestro ebanista crea un mobi -
rapporto aureo; Figuri V/ ) per ottenere le proporzioni desi - le - Qucitj ricerca de! Li perfezione geometrica induce l anisrs
11

derate. a servirsi dellj sezione aurea nei disegni preparatori dt alcuni di


.

Un altro artista die ha usato il rapporto aurcu al l ’ inizio degli pinti (cortie la Mutcrmtky Figura 70).
anni Volti è stato il piume italiano Ginn Set i rini 1.1 HH 3- 1 V ù6) . l ,a pi Etrioc cubisi russa Mafia Vbrobeva, detta Marevrki .
Lglj tentò di conealiare nei suo lavoro i propositi in pane eon- rapprcscnra tm interessante esempio del ruolo ricoperto dal
irastanti dd futurismo e del cubismo. Il futurismo rappresentò rapporto aureo nelTartc cubism . Il libro della Maievna , sin
fo sforzo di un gruppo di intetleUuaJi italiani arrivi nella lettela cosiddetti - pirmri de La Ruche - è un racconto affascinante

250 251

i
U J. \ r 7 1 Cl M F 1C U|J P <i : .n r puffi
^wir /
ftflHno j iinu

della vini c delle opere dei suoi amici perdonali tra \ quali i — il figjiu a eoli vaie Li musica e ad am pfiare il proprio oriz-
pittori Picasso, Modigliani , Soutine , Riven idal quale ebbe zonte ailturaJr Cbarlcs-Édouard inizio gli studi diarehiret -
,

unii figlia ] e altri . nella Parigi degli anni Venti . Anche j, r la rurand 190S , intraprendendo uri cammino che avrebbe fel-
Mircvna non ti lòrnisce alcun esempio specifico, e alcuni lo di ILLJ una d ile personalit à pi ò influenti della moderna ar
'
-
dei suoi commenri storici sono imprecisi, il testo allude cl ch irei tura . Nd ‘in verno 1916- 17, Jeanniret si iràtfaà a Pari-
fatto che Picasso, Rivera c Gris urli foam no nini il rapporto gi dove lunolbe Améd ée Ofccnfim. ben Ini rodano nel hunt
-
aureo come un altro modo di dividine i piani . pi ù compìes - irtundi parigini degli artisti e degli inrdleniuali. Attraverso
50 f capace di attrarre menti esperte e trinaie». i Enfant, Jean nere t conobbe i cuhisti c doveri e tener conto
L n altro teorico ddl’aint molto interessai al rapporto au
reo all inizio dd XX secolo fo fa nitrica no Jay Hambidge
< 1867 1924 ) In ima schedi articoli c libri , Hambidge de
- della loroered La . In particolare , fu contagiato soprattutto
tramite Juan f ris — dal loro interesse per I uso sistematico
delle proporzioni e per il loro ruolo nell’estetka. Ndl’ nituiv

fin ì due tipi di simmetria nell' irte classica e moderna . Uno . no del 19 IH , |cannerei: e Ozenhmt esposero insieme alta
da Ini chiamato "-.simmetria statila - -. > i baserebbe su ligure Calme rhomas. ( tVr la precisione, due tele di Jean ricrei fu-
«golari come il quadrato e il rriangtilo equilatero, e potreb- rono esposte con molte pi ù opere di Ozeidànr.) Ksii si defi
be produrre solo un'arte senza vita . Ndl 'alrro, da lui chia - n irono » puristL . e in titolare* no IE lom cjialogo Après U Cit -
mato * simmetria dinamica % il rapporto aureo e la spirale lo bisme { Dopo i cubismo.). Il purismo intendeva ispirarsi a
gammica avrebbero un ruolo decisivo. Il nocciolo della lesi Tiero della Francesca c alla reoria estetica platonica , come ri
di Hdinbtdge è che Vuso della simmetria dinamica » nella fa - velato da asserzioni quali : Il mondo dell arre non Jev essere
si' preparatoria permetterebbe di realizzare opere vibrami e accidentale, eccezionale, impression ì stico inorganici!, pm
che esprimono movimento Peraltro, pochi oggi prendereb-
,

« statario* pi c tur esc» , ma , al contrario , generale stanco.


-
bero sul sei io una simile ooneerione. cipinessivo del Firn mutabile » ,
Uno dei pili decisi fautori dell'applicazione del rapporto Jeanne net non prese il nome di Le Corbusier ( da alcuni
1 .
aureo di , irte e all ’architettura hi il celebre architeno e pitie
'

antenati di pane materna, i «Lecoibcsicn*} finché non fu


--
re svizzero francese Le Corbusier (( 'harles Édouarel kanm - - trentafrettine hen inserito nell’sàmbi en re parigino e certo dei
rer; suoi obierrivi a lunpo termine. Fu come se il
cambiamento
Jcannerei nacque a La Chaux-dt- Fondi , in Svizzera , dove di nome Avesse anche Eo scopo di cancellare le incende del -
studiò arie e tecnica ddl inasione Suo padrf lavorava nd - I mi / i ù della carriera e di alimentare il mito d ì imj genialità
!

l' indusrria dell n rolligerla come smaltatore, ma fu sopnitut - man ifesta usi fin dal principio con fò rti.
to la madre , pianista e insegnante di musica, a incoraggiare All iniiio, Le Corbusier aveva espresso idee pintrosto soet -

J ìJ Z ìi
* *r £ r F A U F F A
I 1 1p r
Pitlwri r parti AJHW fit&tjtf
tirile, per non d;re negative , sull applicazione del rapporto millenni prima , secondo iJ quae «Fumnot la misuri di rut
aureo ali arie , invitando a nun Limitarsi a «sasriniire la scrio- .
re le cose * . Perci ò nejlu spirilo ddl 'uoma vicruvUno t i \ A
nc aurea ,iJI i misrici della sensibilità» * kd effettivamente un generale impulso filosofico alia ricerca di un sistema di prò-
rs.ime esauriente dei progetti architettonici di Lt Corbusier porzioni conforme alia ereaiior< naturale il Mndulor si ba
c dei qujJn "puristi» da parte di Roger Hene-Fischier rivela sava sulle proporzioni umane { Figura 71) .
che finn al 1927 l’artista non utilizzi mai il rapporto aureo. Un uomo alto circa
Q Ksra situazione cambiò in modo drammitico dopo Ea 1 H 3 crii, vaga men r>*
pubblicazione deli influence lihrn di Mariti Chvka , fathétt - simile il pubblicitario
ifuc des pTTìpartipm dans k nature et Anns iti drj\ c della se- nomino Michelin» e
conda opera dello stesso autore. Lv nomare dar: rito et ryth- con un braccio alzato
m fi pyiagonciens che acce nniò ulte normenre Tin cerpretaci o
, (a un' ilrezza di 226
uè mistica di da parte dell autore . Ma la viva curiosità di cm) era inserito in un
I- -C Corbusier ^
per V EsdfCiitfMe il rapporto aureo rimanda ari quadrato ( Figura 721.
almeno due suoi inrerrssi precedenti; quello per le strutture IJ rapporto rra h statu-
sottostanti agli figgerti naturali da un lato; e dall 'alito, poi-
, ra deFJ'uomo ( I S3 cm)
che proveniva da una j ,muglia che incoraggiai In sniditi r |i . eia distanza dall ombe-
pratici della musica U coscienza ddl’imporranza cruciale lico .il suolo ( J 13 cm)
[ lei rapporti nume ria per almeno una Ibi ma di armonia, era esattamente pari a
quella acustica . Come scrisse egli sterno: * In quest: r rem .in-

tjj. Anche Fairccy rorale
F igura 71
ni e piu, Li linfa della mairinarica h fluir à nelle vene dei mio (dai piedi ilT«ormiti
lavoro sia dt architetto che di pitture; perché la musica è
, del braccio al^itoj era divisa secondo il rapporto aureo ( 140
Sempre stata ptcsemc dentro di me*. La ricerca di l e Cor- e K6 t m; Figura 72 ) a livello del polso ddl .iliro braccio, che
busier di una proporzione sta ndardizzi. tt culminò nell intro ficndov^ liberamente tenti il basso I due rapporti { ! 13/70 c
dazione di un nuovvi sistema proportii> naie chiamato - Mo- l 4 U/ 8<>) erano ul tcrinmi enee suddivisi in dimensioni min ti-
du for . fi secondo Js serie dt Fibonacci (emendo ciascun numero
ii presumevi che il Modular fornisse nalla scala umana uguale afla somma dei due precedenti; Figura 73 ) . Nella ver-
una misura di armonia , universa!mente applicabile alFarchi- sione finale dd Modu for ( Figure 71 e 73) furuna quindi in
tcrtura c alla meccanica». Questa citazione è in fondo -. 111,1 noduttc due scale dimensionali basate sulla successione di
parafrasi dell'antico deno di Protagora. risalente a oltre due Fibonacci (le «serie rossa c blu»).

254 255
Ptiwrt ffffri èmv Arimi
E contraddistinto da uni crescente richiesta di bfni predoni
in .tcrif , il .Modulor avrebbe dovuto rapprese ri:aie on mo
[ dello di swmUfdiizazione Dui libri di Le Carb-isicr, lì Ma -
I dulor (edito nel 1*HB) t IlMùdtibr // (del 1955) furono ac-
colti con Tonila attenzione pruffiStiotuJe nel nniitln delin '

i eh ite:tura , e continuano a «sere diari quando si discuti: di


proporzioni. Le Corbusier era molto fiero di aver potuto
sottoporre il Modulor anche ad Albert Limimi in un in -
p contro i Princeton nel 1946 Inscrivendo [’evento cg) i di . -
[ chiaro: t Mi sono espresso male, ho spiegato male il 'Modu -
.
lar " e mi sono imp inunato in ima conimi spiegazione di
I H' I “aulii ed effetto' ». Ci ò non Mante riceverne una lettera da
111
Mi
I Einstein, in LU ì il grande scienziato disse del Modular *> È
71> una scala d ì proporviom ihcL rende diff ì cile 1 errore, ideile il
l. i
'

75 I suo contrari on
I Le Corbusier mise in piatita la teoria del Modular in mol -
I ti dei suoi progenie IV r esempio, negli appunti per il noie
© vole piano urbanistico di Chandigarh , in India, compren -
j
dente quattro importanti palaci governativi una sede del
Parlamento , un'Alta Corre c due rnuvei leggiamo: Nacu
talmente, il Medili of £ entralo in scena al momenru di sud
- -
dividere Parca delle finestre... Nella sezione generale deli edij
.-
fic É O he ha la fumione di riparare dal aule gli ulTuti e le au
le di giustizia, il Modulor deve apponine tnrunque uniform
mira strutturale, Nel prugectu delle facciate , il Modular ( f*v -
Figura 7J
- -
mri*]né\ applicherà le ,.ue serie I OMC c blu entro gli spazi già
.
Secondo Le Corbusier il ±Mudulor era in grado di conferire [ j redi sposti dalle corniti*,
dimensioni armoniose a ni reo, dagli armadietti e dalli ma- Sen ?Hi dubbio Ir tiorbuaier non fii I ultimo artisra a prova -
niglie delle porre ai palata e agli spazi urbani . In un mondo re interesse per il rapporto aureo, ma la maggior parte dei SUC '

2V» 21?
! * 5 EZXOHE A L11 R.4 fliitm ff fru *l I.tém' n?iS uguali lit TJIZJI

-
L » z storiche dd rapporto ehi dalle sue
-
Cessoti limino jlLì icinati pi ù dalle qualità maomatico filmilv
pleurite proprietà estt
Un arrisra che h.i trasformino la successione: di Fibonacci in un
ingrediente impoi un te celle sue opere è IWiina Mario
-
riche. Ptr esempio, 3 asmirridi bri tannico Anthony Hill ha uti- Meii . Nato a Milana ne! 1925» tid I 96? Mera ha aderito al
lizzato dimensioni co rmpojnienti dia \ uooessione di Fì bonac - ri invi TU in m arti sriio detti delibane povera # » insieme, tra. gli
u nel aio fitrimf Camirwtion ( Rilievo costruttiva ; Figura 74),
ta modi analoga, il pinone e sentane tointemporaneo israelia
altri , a Michelangelo Pistctc ì tQ, Luciano l abro e lannis Kou -
)

no igzrl Iumarkin Ita del iberni am enne incluso II formula dd


- ndlis. 1! movimenti! devili suo nume alla stelo ila pam tiri

-
valuti di pili, $ ( ] +Vf ) / 2 in uno dei suoi quadri.
)
suoi esponenti di usare ni arenili semplici e umili , in segno di
protesta nei confronti della presunta disumaniti della società
consumista. Mera cornific ò u usare la su#nxinne d ì Rhonat -
ri nel 1970, in una strici : opere che includono ì numeri di
tale sequenza o alcune spirali , 11 desiderio di Mera di usare i
numeri di Mi Minacci derivi dal cu involai memo dilla sequen -
za in molti schemi di crescita naturale In un'opera del 1987
intitolata Onda darlo, uni lun i serie di pile di quotidiani è
^
illuminala da numeri eli 3 ibernarci in neon blu . collinari sopri
le pik* Papera FibonacciKipln (del 1970) consiste in dieci Fa
togiaf ìc di operai die formano numeri di Fibonacci, da una
sì ngola persi ma a un gruppo di cLnqpjailtarinquc operai ( il de -
cimo numero di Fibonacci) .
Asserzioni infondate su artisti che si sarebbero servici dd
rapporto aureo continuano a spuntale carne lunghi dopo La
pioggia , e almeno una merita di essere discussa, vista la fre-
quenza con cui la sii incontra .
Il pittore olandese Firt Mondrian 11872 1944) c noto so- -
pramimi per il suo stile geometrico e non oggettivo, da lui chia -

rartcrizEau da raimpnsizipjij che liinccngono salt


.
mato ^ neapLiricismo». lit particolare molta della sua arte è ca-
ì ti noe ven itali:
e orizzontali e impiegano unicamente i colori primari ( t talvolta
il nera e alcune dnu n unire di grigio) contro uno sfondo bianco,

258
29)

ii

- -
i..\ K r z i u PJ £ M U M

PtTWri t O ì-VJ ftitnut uguale licrMjt


come io Btztadntay f . t
/AA I- WìX IV fli|t ini me [ leie che avendo spesi un po' di reni pò ru' lta lettura delle
^ ^
75). te linee curve ^.“ J B
.
I
fla pi ù rignroso .inaisi crittcne delle opere di Mondrian , e con -
J iUuimns delta nidi - H B
® statato che nessuna mCnz.ona j ] rapporto aureo, mi sono in -
curiosilo ^ uJla questione: Mondrian c ricorso O no a nelle
mcrtfioiulii à e le rap- p
poacnozionS realisti - - * - --
«
sue composizionii ? AlLi fhe ho deciso di rivolgermi all'esper- ^
die sono lutali OLI ire * 4 |Q mm
^
D
*
1
I * to della questione. Vves-AJiin Bois , dill ' L invcr.sir à di Har -
vard, uxiu Éor: del vnlurec intitola ro Pret Mondtkì n che hi
tsduse da questa pine -
ddlj sua
Bj * « !. " 7* * .. accorri pagnato la grande net ros putriva dell jni 5ta oli ipuh / zata
produzione.
In fondo non c • nel 1999* Bois è siate Ci:ego Meo; « per quanto rie so, Mon -
-
m
strano die le rompo « < llllfe di .an non ha mai usato nessun sisrema di proporzioni l .sesi
azioni dt Mondrian *
(

. mm
maumm cecemiano le grtglii: modulari che dipinse nel 1918 - 19; ma

siano siate spesso og - in quel caso il sistema eri ricalato dal formato .stesso t\ c\ di -
getto di speculazioni Figura 75 pinti: questi venivano suedivist in unici 8 it fi)*, Ha aggiun -
monche da parte degli appassionati di numerologia aurea. In to « Ho anche un vago ricordo di un commento ironico di
'

tfurtetmrtti’a, David Bergami ili


ammette che Mondrian , Mondrian sui calcoli ari [ meliti relativi al suo lavoro^ , e ha
per quanto lo riguardava , * cr;i vogo stilla progettatone dei -
LUI IL Liso in qucsro modo: Credo che per quanto riguarda

.
suoi dipinti * riì3 sostiene ugualmente che !
isrrasù one linea - Mondrian , eh ; chiama in cau ^a la fedone aurea sia sulla stra-
re di Piiiw tft in (.ottffiftie contiene rctian é li aurei
auvmp- da sbagliata “.
posti , Charles Bouleati fu multo pi ù ardir ò in ^
Laxmmttiia Questa .'icoria complessa ci [ascia, comunque, con Line
xgrrta dii pittori dove asserisce che *i pirrori francesi non sconcertante interrogativo. A parte li curiositi intellettua-
osarono mai spinarsi cosi lontano odia puri geomcrrb e le, quale tuutì i^o potrebbero J V L I avuto tanti arrisri ili Ir -
nello stretto uso della sezioni' aurea come il freddo e derer - eludere il rapporto aureo nelle him opere ? Que$co rappor -
-
.
" i : . ; ato olandese f 'iet Mondrian * BOTILEJIJ pensa inoltre clic
in Rroadumy Bwgie Wpogit de lince orizzontali c verrinili
to - sotto forma, per esempio , di rettangolo aureo - pos
siede davvero una Superiorità intrinseca di ripn qualit à rivo ?
-
che formano il dipinto sono quasi rune in un rappnrro ugua Già il semplice tentativo di rispondere a questa domanda
.
le a quello aureo , Ber la verit à, m un dipinto che contiene
LEis r lance linee sarebbe stran » nun
'
ha prodotto un gran numero di esperimenti psicologi LI I
una vasta let iene uro.
trovarne almeno alcune
che siano vicine a qualunque rapporto si sia scelto Devo am

4 (>U
liti
la
LA i f I I O N i Ar AFA

i i r ra. sensibile IIL IL: cose in giusta proporzione


f' ilJvrs r fwrtr
-
AABHA ignu^ A ÀrreVTiJ

nn > la strutturi di moki animili caratterizzati da un organismo

Con le parole che intitolano questa sezione, il filosofo San


ben sviluppato, i tipi fondamentali delie forme di CIOJTL pian - -
- te, . ,. J ’armono dei piti imporranti accordi musicar, e le prò -
lommaso d'Aquino <c. 1225 1274) tentò di togliere J ’es~
KD7A del rapportn che lega la bellezza e b matematica.
esseri umani sembrano reagm’ con un senso di piacere alle
Gli
por/ inni delle migliori opre di architettura e scultura der [ ve-
ne hbcro da ] rapporto aureo Je loro particolari propriet à. Questa
-
' torme - che possiedono certe simmetrie o che obbediscono
qua ii ù l à rappresentava in som ma per ZeUinguna sorridi chij -
ve imperale perb comprensione di tune le piu raffinate ma -
? talune regole geometriche,
ni I (Stazioni del E ;* creativit à SEI naturale .sia umana caxiisiica ;
Nd nusrrn ararne d èi posaihiEe valere estetìm dd rapporto 4

aureo, d eoncèi oreremo sull 'estetica di torni,.- e linee multo


Uno dtd fondatori della moderna psicologia, Gustav
i heodor Fechner ( IgQl - J £ £ 7 ] si assunse iJ compita di vili-
semplici, che min riproducono nulla , piuttosto che su mAwna -
ficare la TEORM alia quale Zeì sing dava tanto credito, Fn. liner
li visivi complessa o su upcre d arre Inoltre, ridia maggior pii -
è Cóttskltnro mi pioniere dell ' «J!fftrrJ ìp frinitiudt In uno
le dqjli esperimenti p.simlogici die
ò, il termine nbd -
descriver
-lo i srato evirato e sasriruito dii vocaboli meno impegnanti Cù~
dei suoi primi « perimenti , effettu ò un pubblico sondaggio

-
me «piacevole* o attraento. Ciò evita le d ìairihe rulla rmìiura
ddl.i bdlcnj, approfittando del fitto die la maggior parte dd
li pL ’Tonc ha idee abbistanza precise su ciò clic irosi
-
di opinione, chièdendo a unti i visiramri delia Pinacoteca di
Dresda di confrontare b bellezza di due quadri quasi [denti-
ci che raffiguravano IJ Verdine ; L Madonna di DunmutAt e
gradevo- Li Madonna dì Drejj&$ , ; he erano cspnsr ì insieme, I mran ih i
le , ajiti ir quando non uè sa spiegare fa ragione .
i quadri erano anr ì hum al pittore tedesco Hans I Inlhcin il
Numerosi autori hanno sostenuto die i] rettangol o aurei sa-
)
{ dovane 1.1497 - 1 43) . ma si sospettala die uno dei due (la
rebbo eaerictmenre pi ù soddisfacente di tutti gli altri rei tango
- ^
Madonna di Drtiddì fosse in realt à una copia successiva.
li l ì moderno interesse per la questione rurale in j gran parte a
una. se rie di piuttosto eccentriche pubblicazioni dello
Quei particolare esperimento fu un fallimento totale : su
studio» 31 v i s i t j t o r i . solo 113 risposero ai questionario, e questi
T«I«CO Adolph Zdsing USI 0- 1 £76),
iniziata nel 1 £54 con b erano quasi tulli cri òLI [Jane o comunque persone che s!
AWm Lchre vati den Pwportwwn mtwehlkhen Kmfcn ( Ki>
erano formate tin parere in precedenza.
centissima icona delle proporzioni dd corpo umano) t culmi -
nala ndfWita nd LB84 {dopo h morte di
Zdsing) dd mas-
I primi esperimenti di Fechnei con i rettangoli furono ef -
siccio Drr CbidcH? Schmtt. In dette opere l 'amore propone urti
-
fettuati neg) ì anni Sessanta ddl’Qnocenm , ci risu bari furo
no pubblicati nd corso degli anni Settanta e infine riassunti
-
Jimnsr delle idee dei pitagorici t di Vì
rnivio. cosi come egli le dallo psicologo nel IS76, nel libro Vvnchute dtr /letthetik
LFiKfprtti, por condudcic die « la suddi isioiic àJ corpo uma -
^ -
( Imroduzimre all «n rica }. Ne\\ fnnvduztotiK Fediner criri-

263
L
* Ì FI ! 0 % r Al - R j:
^ PfWtQT! r pcfll £4440 Uftttie UtTFTj
U delizia sensibile delle cose m giusta proporzione
mi , h .srrurtura di molti animili L^ ntterì ZMli da un orgirisma
Con Ir parole che inmolino questa sezione, iJ ben sviluppate, i tipi fondamentali dille torme di moirr pi :sn -
filosofo i;an ... I armonia dei piir importami bicordi musicali , e leprts
Tommaso d Aqirino (c. I 12 $ - \ 27 A ) tentò di cogitare |«-
'

putrirmi deli migliori opere di jn. hircrn.in t scultura » derive-


*ma del rapporto ehi lega h belle r Ia rnatemjrica Gli
esserii umani sembrano
. rebbero dd rapporto aureo le loro particolari propriet à. Qicsra
reagire con un Scnsn di piacere alle
*forme* die possiedono «ire simmetrie o che obbediscono
quantit à rappresentava ingomma per ZeisEnj una sona di diia
^
ve un ì versaJe per la comprensione di nitro le pi ù raffi Uditimi'
-
a raluiic rtgolc tomrrrichfi. «

^
Nel nostro arnie del possibile valore estetico del ni Fes razioni della tjtarrvii.i sia naturale sia umana e amsrica .
..
sure , Ci concentreremo «ilTesretia di torme e line,
rjppureo
molto
Uno [ lei fondatori ddNa moderni pcicnta a, GuSttH
- ^
*

semplici, che non riproducono nulla, piu nosco che su materia


-
Ihmdor feehner ( I HOI JS8“) si assunse il compito di *rri
tiCri -tf la teoria alia qiult / firing dava tanto Credito, Fedmer
-
li Visivi complessi o su Opere d 'arte, Inoltre, nella
maggior par - ^

.
te degli esperimenti psicologici
die descriverò, il termini bel
lo» è staro evitato e so r imito <k vocaboli meno
me •piacevole» o wurratme». Ciò evita le
impegnata, co
diatribe sulla natura
-- -
è considerarti un pioniere ddiYj/rfms sprrinjftu&it Irt uno
dei suoii prinu esperimenti, cfTrrruò un pubblico sondaggi n
di Opinione, chiedendo a rum : venatori della Pinacorwa di
.

del , ,! bellezza, approfittando del feto the


la maggior pane del
Dresda di confrontare la bellezza di due quadri quasi identi
ci che raffiguravano Verdine {b Madonna di Ditrmrtadt e
-
le pelatine ha idee abbastanza presile su ciò die trova gradeivo
le, anche quando non ne sa spiegare la ragione. -
- li Madonna dì Dmtir ] , che chino esposti insieme, F. rurambi 1

Numererai autori hanno sostenuto che il renaiigoln aureo sa i quadri erano attribuiti ai pitture tedesco Hans Hglhcin il
rebbe osi eneamente pi ù soddisfacente di tutti gli altri
- Cjfivjne f MM7 2 M3), ina si sospettava ehi- uno dei due (la

li . Il moderno interesse per la questione risale in


rettango
già» parie a
- Madomut di Dmda\ fosse in realt à una copia successiva
una serie di piuttosto eccentriche pubblicazioni dello Quel panicoIsire esperimento fu un talfimenm totale su ,

studio 11 HA 2 visirato ri, sedo 113 risposero ri questionario, e questi


-
tedesco Adolph /rising ( 18 10- 1876) , iniziata nel 18
Aere nr Ltbre «wi dm Prt)portxmm da mctxrhiìajm
« con la erano quasi tutti tritici d 'atte 0 comunque persone che ri
Korpers f Re
'

erano tarmate un parere in precedenza


uentjssì iiu tinn ì delle
proporzioni del coqio umano) e culmi -
nata udì uscita nel 1884 (dopo la
morte di Zcisrrgl del mas-
ì primi esperimenti di Fethnercon f rettangoli fujooo ef
fettuati nqgli anni Sessanta dell’Ortocento, c i multati Ftiro-
-
auzio Otr GoidcneSdmÙL in dette opt re V aurore
propunr 11 ha
,
in * puhhl icari nei corso degli anni Se minti c i refine riassunti
sintesi delle idee dei pittorici e di Vlmnrio ,
cos ì tome egli le dallo psicologo nel 1 H 7f >, ni'! - ihro V$ rxtnt!e dir Anibctìk
interpreti , per concludere che da suddivisione rie ! rorp0 urna
- ( Introduzione aNYcteriea ) . NelJVrtrtn uxìunt, Fcchner cric ì-

262
^
26$
M i t l f i O K E All HE
* f p&rH Nj> jpJ!r I-
fà f H L j X

cava i approccio
*disrendento ridia scienza dd
pretendeva di iniziare con la formulazione di -
beilo , che
principi a.? irai-
cui sperava, In effè tti , scritti inediti dello studioso indicano
che egli clicttuò esperimenti analoghi con It e Elùsi , ma noti
"i dl e proponeva invece rii partire dm risultati deh avendo ocremico rincari ehi? chiama «ero in causa. [J rappor -
estetica sperimentale e da qui effettuare con prudenza
la to aureo non li citò in nessuna pubblicazione.
^ catara verso Jc conclusioni generali . Uno degli esperimenti inuline, Fcdincr inibirò L dimensioni di : I Ù tJi , Ù;ì di Libri a
era molro semplice: dicci rercangpli d ì varia fot
erano ruo - stampa, di quadri esposti al pubblica , di f ìneitrc e t £ ali ri tjg -
strati a persone diverse , alle quali
veniva poi chiesto di Indi - treit ] tettai isolaci . F risultali sona molto interessali li , e spesso di -
tare quali , a fom giudizio,
fossero il pi ù r il meno gradevole. vertenti . Scopri per esempio che \c carte da giceo tedesche ten
I net languii variavano nel rapp0 [ [ U cra
c |arghe dal devano a essere un fio’ più allungate, e qudlc frmecsi un pi piu
'

quadraro [ rapporto uguale a 1 ) a un rettangolo ^


molto alfon- tozze, del rettangolo atueo. D aJria parte , novo die il rapporto
(rapporto 2, 5 ) . Tre dei rettangoli crino
pi ù jlJiingiri del
rettangolo aureo, mentre sei erano prossimi alla forma qua
- -
medio a]rf Tfs / 1 arghf rva di quaranti romanzi della biblioteca
' pubblica era molti vicino A $. Quamo ai quarlri (dei quali pre-
tirata. 'Stando ai resocontoifolJ «perimento fimo dal !
aurore.
h

se in considerazione la superficie dipinta delimitai dalla cor -


1 soggetti erano spesso
interzi e rendevano a modificare le lo- *
ro scelte provvisorie. Nel frattempo, lo
nice} rssi risultarono in media «Arrisibilnteitepiù enrtir di un
.!

sperimentatore li rettangolo aureo Sulla forma delle finestre, la studioso fece h


.
noi uva a selezionare con cura if
reclangofo che sembrava b seguente osservazione politicamente scorrer ( per i criteri
pfo gradevole , armonioso ed elegante Nell

^ di Fechncr, il 76% deile scelte cadde su tre


rapporri ira d lato maggioree il minore di |,75 1 ,62 c ,
con un picco di preferenze per j|
(
esperimemo
rettangoli aventi

rettangolo aureo ( rapporto


1 50 .
odierni): « Soie le fincure: dille case dei contadini .sembrano cs
sere spesso quadrate, il che va d’ accordo col làrio r_Hr le piati -
ne poco istruite sembrano preferire questa forma rispetto alle
persone Con un'istruzione superine . Infine, i et linei osservò
Uto minoro uguale a 1 ,62) . filtri gli diri nr-
,ir0
^
matì g
tangiolr restarono al di sotto del 10% delfo preferenze-.
d te nei cimiteri ri braccio oriiiontaie ddk croci rendr a div ì-
,

Nella scelta del tenia speri mentale . Fechner non dere quello yeti caie secondo il rapporto aureo.
tu i n i - Nel secolo panerò moiri ricercatori hanno ripetuta simili
nume dai pregiudizi . Ammise anzi che Ispirazione
per l e- esperimenti, con multati variabili T fanatici ili $ rendono a
sperimento gji venne da *una vistone di un mondo
ìnrdJer- riferire solo i risultati che sembrano confermare ] idea di una
mafe unificato, nei suoi versanti spirituale e
murerò dei numeri*. E se nessuno ha accusato FecWr
materiale , dal preferenza estetica per il retta ngpta aureo, mentre gli studio-
di si più pi udenti sottolineano l ' ingenuità f i di ferri metodo lo-
aver manipolato i risultati , alcuni ipotizzano che
egli abbia gici di molti di questi esperimenti. Fer esempio , è Stato sot -
inconsciamente creato ciromanze tapaci di favorire 1
èsito in tolinealo che i risultati possono essere influenzati dal fallo
264
2t
ìS
L* SEZIONI AVREA Pilla e paesi kjrì fiù tig ! Ì hm 4 H*4*
fi
** *
dlL ] rwantjtdi Siine raffigurali col
iato nidore orianma- \ Per {imitarci a un esempio banale, b marca di dtH.culatu die
18
fPP“ « orticaie , dalla dimensione e dal
-
_.
colore dei rettan - tutti indicano come seconda scelti pcrrebhc rimirare h pi ù ip
go|t, dall'età dei soggetti , dalia loro cultura e da
«anee statistiche o sperimentali. al « n
altre etreo
articolo dei 1965 gii
- nprmti citi rnnli * ma in naliii quisi ndsun
]
h
^ U comprereb-
be! Per questo , Godkewirsch pensa che la prima acdia rappte
gerito che la pieferena por il
.
psicologi americani F A Stone c L G. Collins hanno sug
- semi unuidtcaiione molto pi ù affidabile dell'orìeruairemo
rettangolo aureo indicata da il
esperi ,nomi Fosse coNegata tdl ampnaa del - [ ìe genui -
esteriori individuale, c die se la piedi lezione per O ibt
-
cunj

,
umal u Essi hanno osservato che un
-.
campo visi
rettangolo medio,
na «sa dovrebbe manifestarci in un slro nummi di primi m7-

ncavati! dai rettangoli tracciati dentro e
tc in questu senso, indipendentemente dagji altri rercangnli in -
slvo
“ Hoculaifl di una
intorno al campo ri
moltitudine di soggèrri ha un rappor
- sieme ai quali c presentato queliti aureo.
Godkewifsdì ha pubblicato nel 1.974 i risultati di uno iiu
tu firu maggfere/latn
-
minore di drea 1^5 : oii lanranp LLI!
rapporto aureo. Tutravia , «perimenti successivi
dio riguardai ite ventisette rettangoli con rapporti larghezza/*! -
. irt.va compresi in rre gruppi : in uno dè i pioppi , il rettangolo
non hanno
fermato ' P ** di S « * C UÌM In un
“" ‘
effettuato nel 1966 da H. K , Schiffb
gers, fu chiesto ad alcune persane di
-
° an dell' Un,esperimento.
versiti Rul
aureo era collocato micino al retringnb pi ù allungato; nell "alito
CT A -L L f L Lì Li meli, mentre nel terzo era vicino al rettangolo pi ù

-
di carta il rettangolo Melicamente ù
disegnare so un foglio
pi gradevole, che pò
essereimmaginare. Eseguirei! disegno, hi chiesto ai pane
etpanii di disporre In figura col lato

-
corto. Secondo lo studioso, i risultiti dell "espcri mento dr mo-
st ravano che la prefercnira per il rettangnln aureo derivava dal
la sua posizione u à gli altri rettartgoii, c dalla circostanza che
maggiore oritrontale o negli esprimenti precedenti si era latto uso C.I-JJJ media degli
'

verticale in base alla loro preferente estetica.


n ln
Mentre Sefuff ordini di preferenza [invece che delle prime scelte). La conclu
’ f ”* una propensione per la disposizione ork -
.
lonlale, coerente con 1 orientamento del
no 1 rapporto medio laro maggiore /
-
a 1 1 rea 1.9 un valore lontano sia
campo vistw uma -
lato minore risoli pari
* dal
sione di Cudkèwitsch è stata: *Alla questione di fendo se esista
o no, nel mondo occidentale, una chiara preferenza ts&òoi,
espi essa verbalmente, per un particolare rapporto tra iunghcz
dal rapporto aureo sia ?a c larghezza delle Foimc reti angolari si deve probabilmente ri -
« rettangolo indine
del campo vidhtf &£-HHIHIHH!HIIH | spondere di no. Non sembra essere] alcuna biisc razionale della
Lo psicologo Michad
Godtewirach, deli'Università di Tee teoria estetica che considera la sezione aurea un ingrediente de
ronro , e ancora pr ò scettico sulla possibilità che il rertangoio
,
n» Ma davvero il pii gradevole a an-
vedersi . Egli è siano d primo A
ckivn ddla bellezza dello forine visive" ,
Non rimi sortoseli vomì le conduzioni di Godkcrireth . Lo
sottolineare il ritrita im pnruntc dir |j preferenza tnoù&
groppo por, non rispecchiare adatto , g,c„ di UJI psicologo britannico Chris McManus ha pubblicato nel
ma/i delle persone. 1980 i risultati d ì un accurato studio basalo stri metodo dei

266
267
LA S E ? ] O N P/lW f p&tfi bdwttiti trfkjàU iittn&i
* M iU
confanti a dur a dite, in cui |a scelta avveniva entro una se unaraccolta. di f UtfaiituLto rettangoli , timi ctsn . ,ì stesa
** di °°PPitf i ^ tniRoli Detto mn o É considefato su-
- Strj

altezza m ;i con larghezze ihe vanno da 11.4 a 2.5 volte I aire?


^
'

pcriore ad altre tconrrhe spenmenrali , perch é ^


numerosi ilari
rj
- Geoide Markovsky |i,t usato questi raccolta pei j suoi
,

che h definizione di un ordine di preferenza espet [ menti iulurituLi. La vostra prima tedia è stata favore -
avvenga tramite una «He di confanti di questo tipo. Euro vole al rercangolo aureo? i. ì il quinto da sinistra della quarta
"

L ootidufane ili McManusi ' Ci somi prove figa).


solidi del fammene) die brchnei ti renerà di aver
relativamente
i

osservalo
sebbene il metodo dimostrativo di FecJiner sia nel Mugica aurea
migliore
dei tasi molto sospetto, i roius di artefarri
metodologici . .
Anche McManus ha tuttavia ammesso che se pnpr
Maime ù a imptiminre ,
ìaU Jr.
- Ancora uggì, ugni quarrel lo ih archi c [ inches! ra sinfonica
-
mem in pratica la scoperta di Pitagora sul rapporto tra i

-
Zf à
anziché t rapporti numerici a es-
sa noni, cornei Jtfeperfao 17% non è aflfat to eh quozienti dei numeri interi , |.i lunghezza dei die vi
^ iaix>
Porete mettere alla prova voi msì (o i vostri amici) solfa brami , c II - scntazì urli
corpi
su noie che le vibrazioni producono
H Ca rettangolo sia pi ù piacevole . La Figura 76 ino- nell ascoltatore , .
Inoltre* nel «isrem i di insegnamento digit
antichi greci , e lino all epoca medievale, la musica eia consi
'

i n i 1
CD r durala mu branca dcll .i ma temimi a , e J attenzione dei musi -
cisti era. rivolta alla comprensione delie basi matematiche dei
r . ]
=_
[

I I i
o coni musicali . Il concetto di *rau$ ica delle sfrrep rappreseti
lava una gloriosa KintLsi di musica e matematica, c nell un-
macinazione di filosofi e musidsri e.^i permeava il cosmo
conferendogli una suprema armonia che solo pochi eletti
erano in grado di intuire. Nelle parole ili Cicerone {i , l (Xy-
J u a n -
4 ja.C.), le orecchie dei mortali sono piene di suoni, ma es
si sono incapaci di udirti .. , Sarebbe come rivolgere diretta
-
un o 0 cu cu mence In sguardo al Sóle, i LUE rugg ì sono di gran It LUI ',a li up
po intensi per i nostri cnchi » . Solo nel XII secolo la musica

coni inciò a svincolarsi dalle tradizionali prescrizioni e formu -
n ] le ma Tematiche, i itti nonostante, sci secoli pi ù tardi il f ìJosoio
Figura 76 razionalista tedesco Gonfned Wilhelm Ldbn Ì 7 11646 171 f > ) -
26ìt
L A SflIOKt A IPD A
i'ir òri t p t f t i tranne u%nalt tiara*
scrisse: 'il a musica è un segreto esercizio aritmetico e la per- Visra 11 Simica relazione tra musica c numeri » è naturale
sona che a essa si dedica non si accorge d ì rmnipoiaie dei mi -
domandarsi se il rappoTo aureo (e i. numeri di Fibonacci)
meri*. Pi ù o meno nr ll > stesso periodo il grande oomposico
^
rr tedesco Johann Sebastian Bach ( lGBVlT fl ) era affasci
- abbiano avuto giu parte ne li evoluzione degli strumenti mu-
^
nato proprio dalla natura bifronte delle note - suoni da
un
- seali t nella CuUlpDSizkiiie di brani piu n mmo famosi .
Il violinn È uno strumento riguardo al qude il rapporto
.
!am - dall diro - e dalle infinite sfumature di q«d-
ambigui [ U . Non per niente gli piacque mirrirc ff suo nome »
aureo è spesso menzionato- Nei casi tipici , la cassa armonica
contieni; dodici o piu archi di curvatura ( responsabili delle
A guisa dj firma musicale, in alcune
composizioni approfir- curvi dello strumento) per ciascun lato L'arto piatto alla ba -
1
.
land ò del latto clic nella notazione musicale tedesca B« sta
re è spesso centrato sul punto di sezione aurea della linea
per « si bemolle», iA« pei da* , PQ per «do» C 11 H per «si .
(
* * etili mie .
Slitti crittografia usara da Bach si bsaava sulk «genunrut »
Alcuni dei violini pi ù celebri furono costruiti da Antonio
Se A = 11 B l , t ; ^ j eccetera, BA H ( B + A + C + Hj
-
bi J S B.ACH 4 l ( darò che f e erano
L ^ J equivalenti nd-
- Stradivari
scuola cmiiant
1737L massimo esponente delia celebre
ìO Disegni originali rmironn ohe Stradivari
J 'alfebem redescodellepoca ). Ndsuo piacevole libro *

Barba- uttva particolare tura nd collocane gl: " occhi » dei fini a ^ef-
tidlia ( 1994) il matematico e appassionalo di Bacii, Eri eli
,
k ( le due LiiH-] ini e della cassa armonica la cui lumia ricorda
1
.
Al rschuler fot 1 i i see n urne IOó I esempi in cui
* 1 j

compaiono nella questa lettera ) in posizioni determinare grò me i ri : amrnte dii


musica del grande compositore numeri crome il
l 4 ( BACH rapporto Aureo Pochi [ per non dire nessuno) credono che
,
cifraia ) e il 4 ] OSBACH cifrino), che egli ritiene «sere stati
Puso del rapporto aureo sia il motivo delf ìni mira li ile timbra
inseriti di proposito Per compio, nella prima fuga ( in dn
dei violini Stradivari . Piu spesso Li verniciatura, il trarrvi -
maggiore) de ! primo libri » del CUvìcetnbalo ben temperata jj
mento dei legni e b perirla compiervi ddikrhgiafio som »
soggciro ha quattordici noie, inoltre » delle venciquanro -
fu considerati t punibili ingredienti del segrete? " di un ottimo
ghe de 1 lihro : venridue sono portare a compimento, e ia ven
- violino. Motti esperii sono d ' accordo sul farro che la popola-
ritreesima è porrata quasi a compimento; solo una la q uar -
tordict ìiima - non è completa né quasi

completa. AJcschuler
rità dei violini del Settecento un generale dcrivL dalli loto ai
mudine all ' uso nelle grandi sale da concerto. Ir. la maggior
paragona l’ossessiva tendenza di Bach a inserire la sua firma
pane di loro aggiungerebbe che con ogni probabilit à i villi -
'- nc [ J <: su imposizioni al vezzo di nfcuni artisti fì -
^ gu ni Stradivari non celami aleuti segato " sor>g semplicemen -
«. .
rativi di inserire propri ritratti nelle loro opere ,
c a quello dei te il frutto di una cura e di un'abilità artigianali tramandate:
regista Alfred Hitchooek di comparire fiig i
? ccmenrr m un- e affinale imi generazione dopo l altra » e riguardino CUT re le
'

se imo dei suoi film .


componenti dello strumento e Le finsi della sux lavorai ione.

270
271
I A V i ?l O H
* A k icf:
^ Pitttrf
* patti fatiti * M£ HJU fattici
Un aim} fttrumento musicale spesso
menzionalo in rela - no HIin lit! >|' L Li jJi mariti in campo musitele. J 'er compia, nu -
'

zione ai numeri di Fibonacci ò il


pianoforte In UEIH sua ra - merosi libri sul rappmro aureo non mancano di numLinare
Stiei J I orlava Ot
ìrrisponde A tredici rasri, orto bianchi e
cin - che molti considerano la setta maggiore e U sesta minore era
que neri A loto volta i tasti neri sono riuniti in un
gruppo di i più piacevoli intervalli musicali, e che cali inrervaJli sono Is-
due e uni, di ire rasrj (Figura 77) . I numeri cinti - 2 , ,
C 13 - Jnrmrtno una sequenza di cinque
J Sf 8
numeri di Fibonac -
-
piri :il rapporto aureo Un tono musicale puro h fa ratte rizja -
to da unifrqusfizd fissa ( misurata dalle vibrazioni per secoli
ci consecutivi.Il primato della «ala di do
maggiore ò in par - il i) ; da uv\ ampia£A ila propriety oggettiva a cui corrispon-
u dovuto al lutto clic questa é
monaca sui r .i ri bianchi. D al - de la sensaz ìonero rriva delFìntemi t à) aiirb 'essa ì f ssa. Il m-
* ^
.
rra parte il rapporto tra [ a tastiera del pianoforte c i
d Fibonacci è mnfro probal » Imi nte un folio
numeri
indino , lu pri-
no standard usato per Accorciare gli Strumenti è k, e precisa
mente LJ LI con UUJ frequenza di 44 Ù cidi il iecù ttdù. Lu ac -
me luogo, si consideri che la «ola
cromatica {dinari nel-
la figura 77 ] , fondamentale per la musica occidentale,
cordo di sesta maggiore si oicicne combinando queste ir col .
in do avente una frequenza di circa 264 cicli al secoidd. TI rap -
reaJrà è compos la non dj cre-
porto delle frequenze corrisponde alla frazione V3, cioè ni
dici ma da dodici semitoni.
rapporto di due mi meri di Fihonncd successivi Una sesia
Ut sie.va nota, do, è presente
alto (52 fcf ckli al secondo) e da un
due volte ndJ ottava per ni -
minore si ottiene da un
^
tari da 33fl cicli al secondo. In queilo L:IìO il ra pporto delle frv-
di care il completa men tu dd
querrae, 528 /330, può essere semplificano in aneli esso
ciclo, Jr> secondo lungo
un quoziente di due numeri dj lilimacci, e gi à molto vicino
particolare ancora più un-
al rapporto aureo. (Game sì c spiegatu, il rapportò di due suc -
portati re ta disposizione
cessivi numeri di Fibonacci si ^avvicina a <b alE 'aumrnrurr del
dei tasti in due file , con die
valore dei due numeri.) Tuttavia, come nd caso delle dimen -
iis e bemolli riunirj in due W RÉ Ul FA SQL Ut SI DO
sioni ili un rcrrangnloj Li ^piaccvolcrza " di LEEI accordo si rive-
gruppi di due e ine unii odia Figura 7? la un concerto non privo di ambiguità.
fila supcriore, risale jll imuo
Gli £irirnienti a imre fivse, come il pianoforte , sono accor-
dd QLLARCFOCENITI; quindi - tasa ha preceduto
ampiamente La dati in base al «sistema temperato» reso popolare d;L Badi nel
., ,
puhblkuione dd libro di I’ ! e, ;n m;sufii J11Lhr
mag quale ogni semitono ha un rapporto fisso di frequenza col <x-
giure, ogni seria comprensione dei numeri di
Fibonacci. 11li tono precede nte facilitando la piatita musicale in qualun -
3
Gli appassionati al rapporto aureo, cosi
cnnir sostengono
que chiave. Il rapporto di frequenza tra due note contigue
che esso ili pamcoforirieme graduo afta vfrra, gli
attribuisco-
-
prodotte da uno strumento ben temperare» è uguale a 1: -/ 2 .
ni
273
u ^I I O W I AUHKA Pittm + JMMJW i u/ /inu
|
^ ^
Ma dove viene questo valorem l^c aiuti origini remote risalgono varie parti unno in equilibt io reciproco, dire fi costituire un
addirittura allanrici Grecia. Ricorderete die foliava com - veicolo appropriato delle rispettive ìdcti murica - i.
spnndt alia frazione 2/ Ih e si ottiene dinSrvuraimi» la funghe Abbiamo gi à incontralo molti esempi di appassionati al
tA della corda vibrante; e che la quinta, rhr *
corrisponde alia rapporto aureo che passano al setaccio le misure di questa o
frazione 3/ 2, si ottiene riducendo la lunghezza della corda di quell’opera d arle, intenzinnaft a dimmirarc . LKO Hi da
I / 3. Un problema che già .iveva incuriosito i pitagorici era se
parrr de [l’autore. Le composi ? ioni musigli non sono State^
ripetendo il pmoedimemo pet la generazione della qLJUltJ, esenute da tali indagini ton risultati, penimi, multo simili
cioè mol tipbeando ptd volte per 3/ 2 la frequenza di vibrato
ne , si «tenesse un mulnpln intero della frequenza tn ir tale ,
- quelli fin qui descritti: acanto a porli LICE inerìnrrsnhdi
a
ge del rapporto aureo come criterio proportional ve ne jono
nerando un suono più alto di quello iniziale di un numero m- * ,

molti che con ogni probabilità esistono strio nella fèrtile im -


tens di ottave. Dal punto di vista
matematico, dò equivale al maginazione dei premuri scopritori
pmhfema seguente: esìstono due incej i ne m rari che òli eie Paul Larson, della 'lempie University, ha sostenuto nel
varo a n su ugual? a 2 elevato a JT£ IJ risposta è che iiun OSE t di over rinvenuto ri rapporto auicu nel più antico
1S 7ì
stono due interi che abbi 9J1EJ
questa propriet à, tiu esempio dì musica occidentale an notary: i +Kyrie* della col -
chen = 12 e m = 7 vi $i avvicinano multo, dandosi la coinci
denza che " V 2 sia quasi uguale a 1
- lisione di cani gregoriani noli come l.t òn USUìì IìS. La rac -
1

Le dodici fieqUt:117
'
colta include trenta Kyrie e copre un .ircu temporale di oltre
dell'ottava sono quindi potenze approssimate del fondameli seicento anni, a partire dai X secolo * Larson ha affermato di
tale rapporto di frequenti " V 2. JVi indio, il rapporto 19/ 12 aver riscontrato un «evento» significativo { come l'inizio n la
è circa pan a 1,5$ — non malto lontano da <£.
fine di una frase musicale:} nel ptinm di sezione aurea dì lf )
L ii altro modo in cui il rapjx>rto aureo potrebbe, in linea delle 146 sezioni dì Kyrie da lui esaminare. Ma in mancanza ^
di massima, contribuire alla piacevolezza dj un bf&no musi
- di qualunque testimonianza storica su ragioni teoriche pei
cale è tramite l'equilibrio delle pani. Qui, pern, il terreno è l’impiego del rapporto aurea, è da temere LIIL- la ’usenpcna ^
.
più ini itici che nelie arti visive Un dipinto Eton equilibrato
dal punto di visti ddla composizione si riveli come non mi-
di Larson non sia clu ILEI LIFTENORE esercizio di manipolazio -
ne numerica.
scitn appena viene esposto al puEihiico. In musica, d alita In generale, non è raro che il compiilo di note e battute
parte, il rapporta delle pam non t spaziale ma tenipotale, e rispecchi qualche ripo di relazione numerica tra Se parti di
occorre ascoltate lurm il brano prima d ì cmeirert un giudi
zio. Ciò nonidrante, è indubbiu che un compositore esperio
- una composizione musicale, ed è comprensibile che chi ha
effetuiaio il calcolo su tentato il: coni Iutiere che la relazione
progetti l’insieme di una sua opera facendo in modo che le sb stara consapevolmente introdotta dal compositore . Ma

274
275
LA % h m u n v AUJEIA

senza ii sostegno dt una precisa documc mari one (che moka


/Vftwv r p&t f f
-
Ewffircp tgaa/r FIRNJW

battute delle principali sezioni di un brano museale possie-


111 spesso è inesistente), il massimo che si può dire è che tale
eventualità , la cui probabilità £ impossibile da stabilire, non da delle E ]11.31 ì [ à rsrerirhc. Sr, corno JLI dimisi di MotalfC
p u ò essere scartata A priore. inerirà di «seme definir à «divina», l' uso del ra pio I T O aureo
non semina esserne una delle ragioni .
.
Ni l I 9?5 il maternaticu John F Pucz dell’Alma
Caliere,
-
ha tentato di chiarire se Mozart ( 1756 1791) ahbia utilizia
te il rapporm aureo nei ventinove movimenti delle sue sona
-
-
Un celebre compositore die potrehhe avert finto lar u uso
del rapporto aurwt l 'ungherese Bela EfctmSk { jftftl 1 5 ). - ^^
te per pianoforte formare da dire distinte sezioni. In g L in fa - Virtuusu dtl pianoforte e pioniere della musicologia etnica .
le. tali sonate consistono di due parti; fesposizione, ili cui è Fbrrók ha fuso l 'eredità dei maestri classici a lu piu vicini
introdurrà il principale tema nutricale , e lo sviluppo e r ì ca - (Strauss , Lisit e Debussy ) col folclore musicale mirreleum
1

-
pilotatone, in cui ri rema c ampliato e inline riviritam* Poi - pcoe balcanico , creando uno srilc estremarnentf personale.
ché i brani musicali sono divisi in unità minime di ugnale Come disse egli stesso: " Il mondo melodico dei miei Quar-
durata dette misuri o kittlxit, Piitz ha proceduto al calcolo

« noii partavi che di numeri e non



del rapporti t:a j numeri ili hai ture delle due sezioni delle se
naic ' Mozart , clic tsecondo la sorella ) al tempo della
scuola
pensava che ai numeri: , e
pmh,ih Ì Fmcutc uno dei migliori candidati all *usti di enti
erettamente ma rem arici nella compos i zinne. fid c fit tri va - ,
tetti ptr archi non differisce in modo sostanziale da Quello
delle cannoni popolari *. Oltre alle melodie, la forza ritmica
delia sui musici e un uso sagace delle simmetrie formuli con
tribuiscono a fare di questo musicista uno dei compositori
pi il originali del XX secolo.
LI musicologo ungherese Err ò l ^ ndvai ha instancabil
-
-
mente in vari articoli era gii sraro sostenuto che il rapporto mente studiato la musica di Bart ù k , c pubblicato moki libri
aureo svolgeva una funzione importante ncllarcliitetium e articoli sul l 'argomento, Orbene , pei usate le parole di
delle sue sonate. I primi risultali di Piitz apparivano molto Lend vai : «Sulla base di analisi srilisriche della musica di
piume t rei tri . Nella Sanata n. ì indù moggi.in, pei esempio, Bartók sono giunto alla conclusione che la can fieristica
p ri n ri pah ' ridia sua tecnica cromato sia L ubbidienza , m
li primo movm ì tmii consiste di 5e$$&nfcdue batrute , ij svi
hippo e ricapitolazione e trentotto di esposizione; c 62/38 è
- ogni circostanza , alle leggi della sezione aurea » ,
uguale a È , 63 - una buona approssimazione del rapporto au - Secondo Lend vai , b gestione del ritmo é un ottimo esem -
rro. Lmsieme dei risultati ridia SLEJ analisi, tuttavia, ha con - pio del t ' uso tu 6 da parte del maestro magiaro. Analizzando
S' nto Putz the MOM ri nari si M basato
sul rapporto aureo il primo movimento [ u n i «fuga») della Musura ptrarchi, per -
per stabilire la lungheria delle parti delle sue sonate; per la tussitmi e teUiUi, Lend vai sottolinea per esempio che le ot -
verit à , non è nemmeno ri curo che il rapporto ilei numeri di tanta nove banure del movimento sono divise in due parti ,
una da à nquancacmque battute c uni di tremaquatrm , dal

m
in
LA a z i o n i u
Pawn ? p Q t i t /' FIUHIU uffintit fiteiw
*
punto di inanima in pensici sonora Ulimori sudkfavtiiori È »
tppunti sulle possibili bis : numeri:he dei aioi ritmi e del -
corrispondono all aggiunta e rimuùanc delle sordine fdispo- lc Mie ILLUNIIL rende ipnTenta , nel migliore dei casi , ogni ni-
sirivi applicati agli strumenti per fimo naie |
[ suono) L ad al

tri cambiamenti timbrici ( Figura 7S). lutti i numeri «.ielle


- Irrmazione in proposito. Inoltre anche ammettendo che la
|-ire*rusì di rapporti piotimi it Ò non sia eguale resrereb - ,

battute sifinfp numeri di Fibonacci, cni rapporti tra le pani oc da stabilire se Hnrrnk li abbia introdotti inrenzionab
principali ( per esempio, 5? /34) che si approssimano al rap - mence* e in quanto rati nella sua musica . To ero questo aiu
porto aureo . In modo analogo, nella SuruUa ptr due pia TJ a comprendere come sia possibile che il musicologo La -
tt&Jvni cpercuaiò m , i temi si sviluppano secondo un ordine siili Sondai, judi cgji ungherese, nel libre del I 9 % f&U
'

basato sulla successione di Fibonacci e il rapporto aureo per ftiri À k , Cempwirió fc Concepts &td Autograph Soumt {Béla
quanto riguarda il numero dei semitoni ( Figura 79) . Bartók , composizioni, concetti e fonti Huligrafr suStengj
Non rutti ì musicologi , d altra parre , condividono le '

la tesi opposta a quella d ì I end voi , esclude!do che il com -


conclusioni di Lendvai; il quale , dd resto, ammcric che positore abbia mai fatto uso del rapporto aureo. Sulla base
Barlòk non amava parlare del proprio merndo di composi 1
di un analisi sistematica e molto ampia ( un lavoro d umili
ZKJIIC, ramo da dichiarare: « Sia la mia musica a pillare
per trenr 'anni la cui esposizione occupa quaJros? coree rrenii -
se stessa : non pretendo di essere ri pi ù Aduno a commcnra
re le mie composizioni ». ]J fiuto che egli non abbia lasciato
- lasekento pagine) , óomfa ? conclude che Bart ó k compose
sema schemi prepostituiti . Àliti musicologi* ^ time Rutli

-BB bai tale IMI ili I jni &Hnjtrp

fluii|. I « ili IFI.L ^- FI! Iftj|


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lami «rorìdiitti* L3%21
Figura 78 Figura 79

27$ 273
LA
^ £1 0 ^1 A L' I E A frlivrr f p & f i T t ' a n n /i fcjfHj /r luenzji

Lirlmv e Paul Griffiths, definiscono « contestabile » lo Stu - S5


rnliwmn
dio d ì Lendvai . pir à
^
T/
Nell interessante libro in fropaniftn ( Debussy' in
a fl*K
proporzione * Roy Howat tied Universi ri di Cambridge so-
^
1 3-1
-
^tienc die il niu s- ECEsm francese Claude Debussy ( lfi <S 2 -
.
! jj n
IVISJ , le LU ì innovazioni armoniche hanno profondamente u :n
influenza generidoni di compositori , si £ servito del rap- fi 'iKH ripm* «Ifl it4n
^ ri. godi|j irr 4 HÌl
| * iwfe
^
porto aureo in numerose occhioni Per esempio, nel pezzo
Figura SO
per pianoforte solo Rtfltis Jam lean, erinrein 11 io nella >crie
Jmagfi, la prima ripresa del mnrl?i giunge dopo trentaquat - battute di La la .‘tua ca ì sicuza avevi subito umi serie di
w/ r,
tro battute , die segnimi il punto di sezione aurta rra l 'inizio ulteriori , drammatici cambiamenti di mira . Aveva lasciato la
del brandi c ?.i ' u à parte culminante a parrirc dilla dnquan moglie Lily ( il cui vero nome era Rosalie 1 burr ) per balìa- .

racinquesima battuta . Naturalmente . 34 e 55 sono due nu - scuiancc Emma Bardac ; Uly aveva tentato di suicidarsi , e sia
meri di Fibonacci e 34 2 i i una buona approssimazione di
^ Iti die la Baidac avevano promosso azioni legali contro il
<p. 1J stessa struttura è riscouirahilc nella seconda parie di -
, musicifra Quindi » ascoltiamo La rner - Eorst la pi ù perso-
.

visa secondo il rapporto 242 ( 5 (se tripli fkabile in 825 , altri nale c intensa tra le opere d ì Debussy - si ha, f impressione ( li
due numeri di Fihonacc ì e un altro quoziente prossi tuoi a (J); ascoltare noti solo il ritratto musicale del mare e della sua po
Figura Rii ) Analoghe suddivisioni sono state rilevale da lenza, probabilmente ispirato dalfopera de! pirroro inglese
Flo'A M nei ire schizzi sinfonici intitolati La mcr, ndia com -
'
Joseph Mallord William Turner, mi inche la rievocazione di
posizione per pianoforte solo Jardim JOUJ LI pluìt e in altre un periodo [ uimiItuOSo delta vita dell ' amore.
opere. [biche Debussy non ha rivelato molto circi la sua tecnica
Devo ammettere che, dara b storia di La mtrT mi è un po '
di composizione , si deve aver cura di distinguere le interpre -
difficile credere che . servendolo, Debussy si si -i divertito a tazioni forzate, imposte alla sua musica più che suggerite da
infarcirlo Hi astrarre proprietà maze mai! eh e. Questa compo- questa e Ir vere intenzioni del ! autore ( tuttora ignnie ' . A So -
, ,

sizione f ù iniziata nel 1903 , e in una lettera all"amico Andr é stegno della sua nn- . ì lisi , Howit AI avvale soprattutto di due
Messager fautore scrisse : Forse non sai che ero destinato a
. dari : lo stretto legame era Debussy e alcuni pittori simbolisti
una vira da uomo di mane, ed é xiaio quasi un caso se ho pre - dei quali si sa con certezza che utilizzavano il rapporto aureo;
so un 'altra direzione. Ma l 'amore per il mare mi è sempre ri - e una lettera di Debussy al suo editore { acque Durand deb
masto ». In Ugni caso , quando nel 19GS egli scr ìsse le ultime bag to dei 1903. Nella lettera, che accompagnava le bozze

2SQ 281
I

I
Ptftin f putir l? wt Kctttd
AttfittP |
1 A PE 1IPHI AUA 2 A

corrane dei Jani\ns in ptuie, Dcburoy ri sofferma SU una mine .


della celebriti. Parrók tledin ù Allora Philipp gli P '

1l! .
battuta mancante delta p immra e spiega ; « D'altronde, ciò pose un incontro con il note crganisiam c cemposiione Char
Widor. DE nuovo, L risposta fd negativa, « Ebbe
*

I,
era necessario dal punro di vista numerico; Line, dei numero
divino» . A quanto sembra 1 Debussy in tendeva che al meno iti
deune decisioni che egli prendeva come compositore, un Si,
-
ncT 05-wrvò Phil « se non desidera conoscere n é .Saiut-

né Widor, dloia chi le piacerebbe incontrare? De-


»

protestò
-
mulo imporrarne spettava non solo ai numeri in generale, l us.s v rispose Bart ó k, « Ma è un uomo orribile*
' 1

Philipp. «Ce l’ha col mondo ì nteto , e sarà sci / altro sconca
;
ma a un .. numero divino» in cui niente proibisce di vedere
anche con lei . Davvero desidera tarsi insultare da Debussy?
'
un'allusione dii divina proporr ione - .
Huwni sostiene inoEtre che Debussy subiva l ' influenza del - Si " rispose Bart ók Hjnra csttM Ìone
Nel XX secolo, la iiasc ì u delle tecnologie di regisraioot
matematico e critico d’arie Charles Henry, particolarmente
c gestitine computerizzata della musica facilitò
le misuf io-
interessato alle relazioni ira i numeri da un Jstto e la melodia , ^
L k L L > mm
! armonia e il ritmo dall alno, £. gir scritti di estetica di ni numeriche precise , incoi aggi an do la erezione
basati sui numeri i sui loro rapporti. Il compositore ausi
ria
Henry, come VIntmlnvtùm ti un/ / tthémvis so/ mtfujue dtìf
L- P Alban B«g ( lSa5 - lW
attribuivano grande imporrane ai rapporto aureo. ), per esempio, basò intoamttire
esso,
PmhaEiflmente nnn sapremo mai con cerrezza w quella la costruzione del suo KammerkQHZfrt ^d numero 3 r in
colonna dd modernismo francese sia davvero ricorsa volon- troviamo unir à ili trenta barone, tritcmackhe
e affidare a tie
-
^oci strumentali pianoforte
( violino , Strumenti a fiato). W
larianteme a 0 per la determinazione di alcuni aspetti quan - -
compos ir ò re francese Olivier M«si .icn {190S 1592 , che
)
:I
pianoforte , mademoisdlr Worms de Rom ì lJy, Fu senno che
-
titativi della sua musica. Lino dei suoi pul lulimi illievi di
rrasit ispirazione soprattutto da una
1 profonda fede cattolica
- I

Debussy non cesava di rammaricarsi dj non essersi dedica


lo alla pittura anziché alla musica*. La grande origin ,diti de!
- e dal Timori per Li naturi, fece anch'egli un uso
dei numeri per la costruzione ritmica E per esempio pei
consapevole
su -
hilire II numero dei movimenti). Ciò nonostante quando
,
sua poetica musicale può aver ricevuto iE contributo* to-
mummie modesto, dei rapporto aureo; ma certamente non nel I 978 gli fu chiesro io modo specifico dd rapporto aureo
lu questa la sorgente principale della sila crL . irrviT ;! ,
' egli negò di averlo uiìlmatù.
A semplice titolo di curiosit à , riferisco che i nomi di De- Il vivace compositore, matematico e insegniate Joseph
Schill ì nger ( lS95 l ">43) ese mphf ìch con b sua personalit
àc
bussy e Bdic ò k solici fegati da un aneddoto divertente. Du -
di
rame tm viaggio a Parigi dei giovano murici,51:1 magiaro , iE fà - il ì UO insegnamento la concezione platonica, sul rapporto
di San
in ilio insegnante di pianoforte Isidore Philipp gli
propose di matematica e morita. Diplomatasi a! Conservatorio
pnwniiirfo aJ compari tore OrmileSaint-Saens, allora .il cul - Pieiroburgp, c dopo aver insegnato torn posi non e musicale

263
262
f istt
ì ri t pfifli Jm.HKz ITjWwfr fcntJt
Lt AEEIOMI AUREA
reo seguono anchc i tergicnstaEli Ì arre btconsape
A Ite. Accademie di Stato di Charkov e Leningrado
1 , nel 12 fì E Uno dei tentativi di Srhilliiiger di dimostrare che b
$ì rrtaFcri ì negli Siati Uniti diventando professore sia d ì ma - -
uni I..I può completarnentt baiarsi sulle formule ttutemati
[

re mirica sia di musica presso varie istituzioni, tome I Uni - II fu particolarmente divertente, Si m ì ^e A copiare iti un
vtfr if à della Columbia e iTJniversiti di New Voilt. LI coni fuglio di carta A quadra li le fluttuazioni dei titoli d ì Rnraa ri -
^
[ MISICORE e pianista George Gershwin , il dariretrista e direi - .
fer ì iv dal iiNew York Times» c Trasformando ie dsstanwtra
tore d'orehesrra Reimy Goodman , e il coreografo e di remore I . gobbe e gli avvallamenti del gt ilice in intervalli musicali*
( orchestra Glenu Miller ti irono altrettanti allievi di Schi!
^
linger. Questi nutr ì ' a una profonda fiducia nelle fondamen -
in AVO una LUMI posizione che ricordava vivamente lo s óle del

1 1 inde Bach .
ta marem ,miche della musica, e m particolare ftveva sviluppi - Ij conclusioni A cui ci ha condotti questo breve viaggio nd
lo un «sistema di composizione musicale*, check lui ha pre - ( I l i indo della musica è che le ipotesi sull uso die van musicisti
'
so Il nome, incili Je note successive di un , i me lodici strillino . ii ( ebbero fatTo del rapporto aureo si basano
di solito su un pJ*-
intervalli di Fibonacci su mutate in unit à di mCZ2Ì intervalli ug
|
i uu brami
;ù j affi cento dai rapporti numerici risto nt Piti in
( come nella Liguri SE ) . Secondo Se hi Tinger, gli intervalli di ; i li' lunghezze delle parti , le airc/Ac delle note eccetera ) alle
Fibonacci trasmettono lo stesso senso di armon ìa che il bo - Ipotesi sulle intensioni dei musicista Allo stesso tempo , £ iti -
tanico prova di fronte alla disposizione i e gol are delle foglie nasi bile die il XX seed r» sia statocafanertizaco da
un molo piti
.
iu uno ' celo. Probabiniente , eri questa sensibilit à nuLema -
Itnpo reame da nell A musica, E nel contesto di questa
numeri
tici a permettete a Sciti ] Linger di scoprire lati musicali nelle
Circostanze pi ù impreved ì bili . In Joseph Schiitinger: A Mt - -rinascita del pitagorismo* il rapporto aureo Ita cominciato ad
F

jvtrr un Cd io prtO nelle n pere di de uni compositore


rnoir, la biografia del musicista scrim dalla sua vedova, Fran- Il critico musicale viennese Eduard Uatislick ( 1825-
ces , c raccontalo un episodio accaduto quando egli era in au - 190 ) hi espresso magi tificamente il rapporto tra musica i
tomobile cor altre persone nel piuntj d : un acquazzone,
1 ^
matematica nel suo libro fi hello mushrftf ;
--
Schillinger osservò: l i pioggia ha il suo ritmo, e uno sche -
is ^ lrt 1« '
- -
Li musica della natura e quella umana appartengono a due
-
distinte categorie II passaggio U ilb prima aJU seconda i v .
Zlv viene iramile b iciellia macemarica. Una jiorizionr impor
tune e gravida di conscguente- Ma sbaglierebbe LFU b ni -
-
I r t i, 11' I - i In LPO tendesse nd «nsn che Furono abbia delimitato il suo sistema
- 11
- ia PO
musicate per meno di calcoli eseguiti apposiUment ìt fiften ^ -
FigunL S 3
2X 5
M SEJrgyp M' I E A Piit&rt r pam fuma* mpàJtlf Imrmim

dn il sistema scaturito dalLappiicazionc inconscia di nono ni A prima vista, niente sembra pi ù lontano dalla mattinati
preeihieni! sulla quantit à e la proporzione, trimit: sortili L i Lidia poesia I nsuino die lu x or arc dei versi dalla pun

procedimenti di misura e computo; mentre le leggi generali


,
^ ^^
\ m Tania dd poeta dovrebbe essere cos ì spontaneo come wrrv
a cui quelle nozioni ubbidiscono sono state rivelate dalla brj to sbocciate di una rosa- Ma ricorderete Come proprio
scienza solo in seguito. lidia dopo si /.ioli e dd petali di questu fiore sia ( dato un or -
.

dini rigoroso » sorrerro dal rapporto aureo. Perche allora la


Pitagora lo predispose poesia non dovrebbe rispecchiare lo stesso ordine?
Cd sono almeno due modi , in teoria » in LUI il rdp|K>r Eu du-
Con queste parole un grande pnera, firEandrse William mi e i numeri di Fibonacci potrebbero influenzare la poesia

-
Burler Years (1865 1939) » inizia la poesia The Statua , SJ possono immaginare Jet versi die x ispirine a $ é alla sue
Yeats , die mia volta dichiar ò: « L' essenza del genici , di qua - . osiline di Fibonacci ( Lume in Media rortantedi Paul liruck-
lunque genere, c In precisione*, esamina nella poesia li rap -
. man » di cui si è detto nel Capitolo 4), oa forme e feriomcn
porto ira i numeri e le passioni. La prima stanza della poe- strettamente legati a questi enti matematici - Lai ira possi bJità
sia recita: ti die it rapporto in reo u i numeri di Fibonacci adiscami non

sul piami dd contenuto ina su quello della formar cioè delta


PIMGORA fa predispose . Perché stinta B . la gente, a rimirare? determinazione dei ritmi e degli schemi del] opera in versi .
i suoi numeri , ton ri mi ì loro mari, veri ti finti. F.iscmpi dd primo ripu di influenza sfinii una poesia I ì IIIII-
Nel marna* a nei òmàso, martenmatto di carattere ^
risrir.1 di J A Lindoru il friti / rdi Goerhe; e The Chambered
.

Ma giovarti e giminette, mi pallidi da amori immaginari tiduiilusdi Olivet Wendell Holmes.


Di solitari: giacìgli , sapevano di che si trattava , Martin Gardner ha utilizzato la breve poesia di Linduia
Che la passone, di caranere, patera aggiungerne a sufficienza, come autvrrxn? dei capi culo > u Fibonacci nel suo libro Cirro
E a txeas&diwttfy i / t qualchepianta a via matematico. A proposito della relazione licorsiva che defin ì-
Labbra vne n posavano su volti misurati dai fio a piomba. see ta sequenza di Fibonacci , dice la poesia:

Yeats esprime con eleganza il fatto che mentre le proporzio


ni delle statue greche , LaknljiL con cura, possono apparire
- Ogni moglie di Fibonacci
Non mangiando che cosiagnair !
freddo ad alcuni , i giovani con i loro incensi sentimenti in i saivi come le due precedenti
tui ^cono in queste forme la pi ù potente espressione delle lo
^
Già uri suo quinto vi faceva contenti?
ro passioni idealizzale .

ÌK6 2H7
LA SiSttfJN Al KUA Pittai harms
* t

hi moiln anak > j;;>. due versi di. IIIIJ di Katherine O FuLIST: È il Fcritagrsnuna J darli iiciì!'
Rrien recitano: dimmi , creatura deUrinfernn,
Se quello u è dWaco In. corri h,ti fàmad currire:
Fibonacci non riuscire a dormire Come: si è fallii intrappolate
Còltogli , HO » prtflrt , prated ,t contirt Uno spinto come re?

Goethe (17^ 3- Ifl 3 ^ ) c dei maestri dulia letteratura d ì


urto Mclkrorilr : Guarda bene. Il disegno non è esalto.
ogni tempo 13 suo genio mulriformc b rcsrimoniaro da! Uno degli angoli, volto allesrcrnn
Fatta, una destririone simbolica della hr imi umana di co- £. come vedi, un pri aperta,"
noscenza c potere, il prnragnitista che dà il mime alia tra-
gedia, un enciclopedico dnnorf tedesco* vende l anima .1 MiefUtofelc deve ricorrere aJlasmua - approfittate di una
\1elisio fide in cambio del sapere, DELIJ giovinezza e dei piccola apertura nel pentagrammi - per allo man.irsi . fi chia-
requisitone di poteri magici . Accorro* ] del pentagram ^ rii clic Goethe non aveva in temiurie di alludere, nel Faust, al
ma £}ruidtnfii$s (ietrcfulmcntf ' l ' iede di dmidoiO tracci,1 - concetto di rapporto aureo , e che vi incluse ii pentagramma
io sulla w>glia di Faust . Mefistofile mm è tu gì ado di usci solo a causa delle sue propriet à simboliche, le sue opinioni
tv I potori magici Lurribtm ; al pentagramma fin dal tem- Milla matematica sono espresse altrove; pel esempio in que -
,

po dei pi [agarici tnon estranei , come si b vKio , alla defini- I sto commento ironica ; ni rmrenwki nono una sorta di fean-
zione del rapporto aureo) acquisirono un ulteriore signifi- 1 cesi: quando parlare con loro , quello che dite lo traducono
carti s ì mhnlicn cn! rrisTizi nesi mo. pervia della credenza clic all ' isranre nella tom lingua; c, in qualche modo diventa
i cinque vertici corrispondessero alle cinque lettere del no- f qualcosa di totalmente diverso * .
me " Jesus*. Si pensava :he a causa di questa corrisponden- I [ J fisico e scrittore americano Oliver Wcnddl Holmes
za , il pentagramma impaurile il demonio. Leggiamo nel { ISOfJ- l ha pubblicani alcune raccolte rii divertenti c ar
Fauir. | gute poesie. 1n The Clì Ambered Nauùius egt i sco pre una nru-
rale nella crescita uguale a se stessa della spirale logar ì tmica ,
Mef : strife le: Ti dirù . c'è minuscola intoppo
.:ri che caratterizza lo sviluppo del mulluSCU:
Che m impedisce di andarmene vii:
Quel pi è di screda sulla soglia...
' Goethe, FLraii, traddi Franco Panini , Mondadori. Milano I ?70 ,
,

IN edizione 1970Ì . p 107.

2KS 2 fl!>
LA S I Z Ì I I M F A U R E A FITTOF ì r p B f iì hamnu JKUDFI fìcerlu
1

GuAw£fla'j£ anima mia, dimore pi ù maestose binazione delle variazioni di due merri precedent por ot-
Mmtrt tentmne velari fé jUrgiatà! tenere il successivo , proprio come nella successore di Fi -
LASCùL il tm anguste passata DDIIILLì un termini' c ricavato sommando ; due termini
Unu volta pì v ampia ti tepan dal risia TiCrcedenri . Il secondo aurore Go pili , tornisce la rgnli in
*
Finché Uberi }, finalmente mudo specifico in un manoscritto stilato tra il 1 ! 33 t il
[ Astemi una ione fririi a troppa stré tta per Htu}ateia vita del I Hgli spiega che ugni metro e la somma tiri Jue me -
matt . tri precedenti e calcola la serie dei merrL che risulta ugua -
le A 3 , 2 , 3, 5 , 8 , 13 , ]| .., precisamente la successone di
r

Molti sono gii esempi di strutture poetiche che fanno largo I onacci . Infine ÀcSrya Hcrrucandra, L! grande sCnUOIe
uso di numeri . IJ Divina commedia* il grandioso edif ìcio in Min vissuto nel X 11 secolo che fu otto la protezione di due
^
veni che fa di Dante Aboliteti ( 1265- 1321 ) |] principale ar - re, ha anch'egli affermi ito c burini ente in un manoscritto
reficedella lingua italiana, consisted! tre cantiche, a lotu vol - itale me all incirca al I E [ i che la romena dcHuUiiiiu e
ta formate da trencarré canti basati su gruppi di rrr versi ^
Ì > ] penultimo numero ] di variazioni ] corrisponde [a qurl -
( tranne la prima cantica , che ha un Lauro in piti per portane lo] dei màì rd- vittct successivo* . Sembra però che questa
a cento il totale dei Lami della GrmrwdhA . prima comparsa in campo portico dei numeri eli Hbutlac-
i. j poesia è anzi , probabilmente , l ambito in cui i nu- L i sia sfuggita ai matematici ,
meri di Fibonacci hanno fan » la loro prima apparizione , Nel bd libro Fascinating Ftbonacas . l 'autrice Trudi
perii no prima clic ira Ji nmonimi conigli . Una delle cate- Himmd Garland fornisce un esempi » di limerick ( una
^
gorie metriche della poesii sanscrita e prakie è nona come breve poesia umoristica di cinque versi , col primo, secon-
mèìtrs- vitto Si tratta di metri in cui il numero di wnwe ( le do e quinto in rima tra loro , e il terzo e il quarto in rima
normali Sillabe brevi ) c coi rame mentre il numero di let-
, rr:i loro ìWd 7 } in cui i vend ( 5 ) , gli accenti ritmici in ci .i -
.

tere è arbitrario, Nel l ' ^ HS il matematico llarmanand Sin - scun verso ( 2 o 3) e gli accenti ritmici totali ( 13 ) sono nu-
gh ddl indiano Raj Noi aio College ha latro notare che i meri di Fibonacci:
numeri di Fibonacci e le relazioni che li definisco » il uim '

paiono degli seri tri di tr* autorità indiane in ì rma di màtrà A f ì y and a flea iti a flue ( 3 accendi
- pitta prima de ! 1202 , 1 annodi pubblicazione del tratutu Wert imprisoned , so whstt rotila they dui ( 3 accenti )
di Fibonacci. Il primo di questi studiosi di metrica fu Ac.l Said Uff fly. - foetus flee ** { 2 accenti )
vyi Virahifika , vissuto tra il Vie I "Vili secnl » Arche wla * Lti usfifi* said tètfiéM* ( 2 accenti )
regnili che menziona è mi po ' vaga , egli accenna alla corn- Su they fied through a flaw in thè fisse. ( 3 accenti )

290 Mi
'LJna
LK f E Z I O ^F

pulci. in uni canna fumaria


4 URLF À ri f
f JK
| T
-
^i?ir jVr ^pwr
l mosti e tina mi linear U fuga dalla citt à conquistare dai greci. Fani» a
Eran chiuse, dunque thè: fare? .ungine. JLì scoria d amore con Didone, lino ali’arriva in
'

DLìSC Ja nioscan Fuggiamo!» India v alla fondazione di Roma. Olire che dalle tipir he v rtù
^Involiamoci!” disse la pulce, .li’Terof epico, l'Enea virgiliano à contraddicinro dalla iw-
K fuggirono da una crepa ddii canna.) KA: il rispetto (ia L leggi divine e limane e \ à coscienza dei
propri limiti.
Non s ì dovrebbe interpretare IJ presenza di pochi numeri di Ma come ogni creazione poetica , l' Eneide i formi drre
Fibonacci come una prova che Fautore si sia ispirilo al rip che comemiro, e alla prima è rivolli I JIìII ì SL di Duckworth,
poi to aureo nel costruire La struttura di un.ì pjesia ( orne la
"

che ha misurato con cura Li lunghezza ili molte sue pani e


musica, la poesia n stari Li luogo , e in parte è incora, pensata calcolato i rapporti corrispondenti In par ri colire, egli ho
per i .iscoUo più die pei Ja lettura. Perci ò, proporzioni e ar -
monie pjiceviili a udirsi .sono un suo imporrante demento
-
cornato i versi dei passaggi definiti maggiori'', indicandone
il numero con Mt e dei minori, il cui numero di versi ha in-
costruttivo, Ma questo non significa che rapporti aureo e nu-]
dicato con m calcolando poi il rapporto M/m Per riddivi-
meri di Fibonacci siano le sole armi delTaraenale ilei pinna.
duazìone delle parli maggiori e minori fautore si c bmrn sul
Geoigc Eckel Dnekworrh + docente di ierrere classiche a conrenino, Per esempio, in moiri passaggi fa parre maggiore
Princeton, ha diffuso L 'annuncio più drammatico in rema di o minore à un discorso c l'aJtta pane (minore o maggiore, ri-
poesia e rapporto aureo* Nel suo saggio dd I 962 Strutturai spettivamente) è di Limitine narrativi) o descrittivo. La cort -
Patterns and Proportions in IJ5T£J/ J Atneid (Modelli Strutti] rjusione defio studioso è die il prenvi conterrebbe ucenrinaia
rali e proporzioni nelJ' Ewtdt di Virgilio), egli ha asserim

-
die Virgilio compose FirtiVi/csulL base della proporziona -
-
Jr rapporti di media aurea . Egli ha anche osservato che una
precedente analisi ( del l?49) d ì UII opera di Virgilio [il pri-
lità matematica; ogni libro rivela, nelle unità minori come -
mo libro delle Ge&rgù hé) aveva dato per il rapporto del nu-
nelle divisioni principili, il famoso rapporto numerico liu - mero di versi di due parli, note come Opera e iriomt , un va-
to come sezione amen , "proporzione divina' o "rapporto
11

lore mollo vicino a 0.


aureo medio" *.
Virgilio (70-19 z-G) era figlio di un agiato agricoltore.
Purtroppo , secondo il matematico Roger Heir Fischiar -
I analisi di Duckworth t probabilmente fruito di un equivo-
Cresciuto in campagna, introduce; il tema della scranni del- co matematico. Polche si tratta di un equivoca che infida
la vita rustica in molte delle sue prime brevi poesie di carat - molte «scopeti e* sul rapporto aureo, ne spiegherà breve -
tere pastorale Mhttidf d'altri parte, è un grande poema epi -
mente h naturi .
co - patrio ruoti , (. ite MI Judiu libri narri le avventure del troia - .Supponiamo che ubidire una coppia tfin lunqiifì eli interi

I
292
#3
L A V l? I O N I K V W U à parrà htiBtìu mgMAÀ LIETIUù
Pittori f

posttiv ì m e Mt con M maggiore di m. Pei esempio, sia M d^LrnciiEt! i] nt:llo che. ha brio Oiickvnrrh. Lnn h domina-
3 I 7 ì f numero di pagine ddl ' ultimo tibm che avere letto , c
IO0 il vostro peso in l ì bere ( una libbra è un po' meno di
--
M scelta di usare solo il rapporto MA14 1 tul ndlj sua anah-
ii in quanto 'leggermente pili acuirai# » . egli bj rodato il su »
mezzo chilogrammi! /Vd T ). Possiamo rappresentare i due metodo e i suoi dim, Togliendo validità statistica ai suoi ri -
numeri su uni linei , divisa in due segmenti di lunghezze miraci E in effetti, Leonard A , Cordiin. dell Universi ti di 1

proporzionali alla grandezza dei n nine ri citati come mostra - -


Ottawa, e Roga He iz Fischiar dell’ L \i versi là Ca irli jn han -
-
to nella Figura 8.2 . fi rapporto tra la parte corta e quella lun riu wi tropi ism [ dirt di niickwnrrh a uni nuova analisi nel
ga i nvAf* cio è 160/31 = U . bQL mentre il rapporto ddla
'

l 9ftL usando il rapporto e hanno dimostrato die non


parte lunga rispetto al tarale, Mf [ A4 -f m) è 317/ 477 0.665. vi sono prove delia presenza di O nella sei ut tura deiii /uieriJ* '

Avete fonie noceto che AÌ AM+ mi è piu vicino a pi ù di mfM. l . j Ioni conclusione c stani cbu\ al comr.iriot * i v.ilari ruinfie-
Si puri dimostrare mitemadciiriénte clic ciri si wrilì oi sem - riti pre.ri in esami’ appaiono., nel caso di Virgilio, distribuiti
pre ( provate col vero numero di pa fne del libro cliv jvete in modi ? casuale». Inoltre» Duckworth aveva ge E ie robinie n te
^
letto, c mi vosrro vero peso). Sappiamo che per In definizio - attribuito a Virgilio la nozione L he if rappmro in due nu -
ne di « rapporto aureo» , se uni linea è divisa secondo t ile tap meri di Fibonacci consecutivi è una buona approssimazione
porto aI ìoi J m/Af è esattamente uguale A M{ M+ w ) Ptrciò, . ilei rappoito aureo. Ma Curchin e Herz- lnsthlcr hanno di -
si puri «scof renaci di pensine che esaminando una serie di mostrato in rnodr > convincente che periino l ale&andrinu
rapporti numerici pei esempio, rapporti di lunghezza di Erone, pi ù giovane di Virgilio (fu aravo intorno al Ct ì d.C.
-
brani le tier ari non abbia imporrarmi prendere in esame il /V.rf. Jr ) e uno dei migliori matematici del siiti tempo» non
rapporto della parto minore ton la maggiore, o della pane sapeva nulla del nesso rn rapporto mirri f nume ri di bbo-
maggiore col rutto , fu travia quello che si è appena dimo - ! dacci .
strato i die, invece, r imports , Ansioso di dimostrare clic
*
O si nasconde nel rapporto tra il peso di un letture c il mi -
M al augurata mente, le elucubrazioni sul grande mantova -
na e li divina proporzione continuano a Trovare posto nella
mero di pagine dei libri d ìe legge tin appassionato AJ rap- lettera cura sul rapporto aureo (compreso il FoniHating Ftbv-
porto iureo puri avvicinarsi ,i cale risultato presentando i di - tuii ài della Garland }, confermando, se LC ne fiixsc bisogno,
ti mi fi forma MA, Af + tu) , sbilanciata a favore di 0. Fzf r pre- come sia diflirile guardarsi dalle insidie della numerologia
aurea - ,

—^
i f m Ì Ì7

f i ura 62
m . /60 lucri i tenutivi (fondali e non ) d ì svelare la preserva di 0
in varie creazioni art ì sTichc , dalla pittura alla musica alla poe
sia » ri basano sul presupposta che un aitane di bellezza idea-

23 A
.ION e. \
Ln & E 7 . V H c^

le esilia, e sia arst errihi[e di applicazioni pratiche. Ma la sto-


ria dell arre insegna che a creile le opere piu dunmn? sono
statesemmai ] e pei sondila menu propense a tener conte L1L
simili cr iteri a priori. Nonostante | impor rimai del rapporto
L

E: A r i j OLO 6
aureo in molte branche della matematica e delia scienza e io
molte fenomeni naturali , la mia modera opinione è che nel Dai Tasselli all'Intarsio celeste
rinaeme sarebbe meglio non insisterle a Considerarlo un'ina
mutabile normn eswdea, sta «della loniia umana che JL II ì.' for - .
Dopo tutto fnFTipirr- ndrrr t lo zetypa stesso tlcJ. a
me creare daH ' uonio, ìt molto , mollo più che calo-
scienza - e la ^ctent
tare mrccan teamen te.
Rotiti KO & J { r C . 19 } )
'

La complessa storia del rapporto aureo Ci ha portato dal VI


secolo a .C. all’ epoca contemporanea. Due ri li intrecciati
colleganO questi vomisci secoli di storia , D:i un lato , il
marna pitagorico « tutto è numero» , che si materialize in
modo spettacolire uri ruolo di ò in fenomeni che Ysmno
dalla fillotassi olla forma delle galassie. Dall 'altra , l'osses-
sione pit ìgorka per il significato simbolico del pentagonal
murarti nella forma ma min nella sostanza con la tnsfor
milione nell ’idea a mio avviso .errata - che iE rapporto
,

aureo sia un canone universale di bellezza . Dopo un cos ì


lungo cammino* vi chiederete, c ' c ancora puatu per ulte -
riori esplorazioni di questa apparentemente semplice se-
zione di una Linea?

297
L A S E 7 I O ? £ 4 U i £A -
jDdt tea riii unfaf*

La MS lastricata verso i quaii-eriscalli

Il pirrore olandese Johannes Vermeer ( 1 (532 - 1675 ) è supini


culto celebre per lo strano f àscino dei suoi dipì nti di genere,
in cui spesso compaiono un.- \ n due figure umane impegnate
in anivii ò domesriehe In molti quadri una finestra alia si -
nistra dello spetta Lore illumina disodammtc la stanza, c il
modo in LUI Ja luce si riflette sui
morivi del pavimento t sempli -
cemente magico. Esaminando modo andino , una pavimentazione a [mugoliequilateri ha
una simmcEiLLi tripla J motivi sono indifferenti A una rota
L Li:tdn > inn pi ù atteri mirine, d
il |
scopri r.i che rn diversi casi - Lt-
jtifone di musica, Rugaci che t
t J, lìone di un terno di àngolo gito, ovvero di I 20

t un LI pavi-

mentacene a esagoni regolari ha una simmetr ^ stsiupU-


scritte una lettera insieme n ima
.f
^ I Rivestimenti periodici si

sento* Lettera damóre ( Figura
93), Lane dulia pittura - il mu -
IIYO tie! pavimento è identico:
* possono «tenere anche con
forme pi ù complesse. Uno
dei capolavori de!] ardi iter
1

tura islamica, I Alhambra



una semplice scacchiera a qua
diati bianchi e neri. Udiu città spagnoli di Gra-
Quadrati, H .iuguli equilateri ** nada, Limticiie molti meri


etl esagoni sono pamcolarmen - cari esempi rii intarsio < Fi-
tc comodi pei la pavimentazio - I i j ni H .l
^
euij 85 ). Alcuni di questi
ne. perch é permettono di copri - schemi hanno ispirato il
re cumpigramente una superficie turi una sola forma geome- celebre arrisra gr.il ì m ulare
trica, creando un rema che sì riperea intervalli regolari, lino dese M . C Esher ( 1898 ^

meno noto come periodicità ( Figura £4) , Le semplici matto 1972 ) , che ha escogitato
nelle quadrate prive di decorazione, e i motivi cui danno ori- un gran numero di motivi J
gn ìe hanno un i simmetria quadrupla, cioè non risentono di intarsio eh particolare Ixl-
una rotazione d ì un quarto di angolo giro, ovvero di 90* In Irvra e originalità ( un esem- Figura # 5

m 299

.
I A 5 k £ l!l h! I. > II
rl H -1 Dai UAwilt J ti '
l té
/t/ É Pi JJiT £ g Ì£È

r
*Sb,
L
I \ '!: 1 'ir mostralo nella
- v. J
V- Figura S6 ) da lui
.
V1
f
T ;
dd piano .
-
chiamati dividali *
r**ji
a
1 7 figura geome- -
trieJ piana ooUcgara
v. : it
nel IIIEKJI ] pi ù srrer- Ugud KH
Figura 86 rn ai rapporto iuneo
£ . naturai mente, il Ilue sagome si possono ottenere [.U' ILJIIJO una forma a «Sf -
pentagono regolare, dalla simmetria quintupla . Jl pen radono ,
ptr òf mm è lutano a coprire una superfìcie in modo completo
-
ute eh quadri [ un rombo con angoli di 71* c 108 ) in mu-
li » ria dividere la diaconale maggiore secondo \ A sezione tiu -
D

e regolare , Per quanto ss tenti , rimangono sempre delle la:li - reLi ( Figura SS ) .
.
ne. Orcio si è creduto per mdto tempo die nessun morivo 3 Penrose c i! matematico di Pr ì ncemn John Mortoti
intarsio con una simmetria quintupla portar avere un ordine t on way liannu dimostrato che per copr ì re tutto il piano con
rip^ riiivn Tuttavia, nel 1974 Roger famose, ìf sico di Oxford , -
dardi raquilnni in modo non periodico ( Lome tacila Figura
iha scoperto due schemi fondamentali di intarsio capaci di co- 89) occorre ubbidire ,iJ alcune regole combinatone. Per la
1
-
price ordinatamente (1 piano : OuosMJirc fa « proibita » $imme- ( Mirare il compito, si possono citare lungo i lati delle figure
irin quintupla. Occorre prazkire che si muta di schern ì non alcune protuberanze e incisioni che si corrispondono coirne
.
'Piattamente periodici , anche dotaci , su una scala ahh ^cm - chiave e serratura, nome mostralo
za ampia, di im'cvidmte regolarit à . nella Figura 90, Penrose e Conway
i tasselli di Penrose hanno il
rapporto aureo inscritto in hanno inoltre provato che dardi e
ogni loro parte . Una coppia di tasselli presi in considera? io- aquiloni possono ricoprire il piano
ne dal lo studioso consiste di due forme note come dardo »
- “
e «aquilone ( Figura 87, rispmi vomente a e b). Si noti che
le due sagome .mnn formate dai triangoli isosceli ricavabili
djl pentagono regolare ( Figura 24 ) . H triangolo il
cm rap-
porto lato base è uguale a <Jì ( Figura 87 h ] è notti emne
/
cnangoEo aurrn * , mentre queliti il cui rapporto lato/ hase è
uguale a | / t Figura S7 ) è chiamato 'gnomone aureo- , Le
^ j

100 301
-

<

il i

il

-
I

ta

J
JP

I
L A J F Z H I M E A U K I ìI
j£># p MMAEP ji/ now fflffir
rn un numero indefinito di modi non - pefiodici in cui
schemi riconoscibile può essere circondato da ogni altro.
ogr t -
V' nz ddle proprietà più affascinami degli inrar& di Penro e
& a
dindi c aquiloni è clic iJ rumerò di aquilani ha un
rapporto
fìsso con il iminrro dei dardi* e rapporto convttge con
L,6 lW Più esattamente, se AaqMiirinl è il numero di aquiloni e
, '
» ,

^dWlWea
re

Un alt
C Ji numero di dardi, A
. / N = rende a $ col cresce
presa in eofìsiderazinne
' r,1 co
^. ui

^
PP Ji laisclii di Penrose che può coprire ( in
mociri non - periodico) I intero piano è formata da due «
semi
Figura 9 i
di quadri * (o rombi ), uno «targo » (otrasu ) l altro '

(acuto; Figura 31 ) . (.orni nella coppia


stretto* dei pitagorici per il rapporto aureo ero scaturito dalla serie
aquilone-dardo, cia- indefinita di pentagoni c pentagrammi anniditi mostrata ,

^ tun rombo è formico da due triangoli jLjrcj u di due gno - nello Figuro 95 * Timi e cinque i tasselli di Penrose sono im-
moni aurei ( Figura 92 )t e per coprire il piano senza lacune
( Figura 94 ) occorre seguire particolari regole
plicitamente presenti in questo figura. I punti Bn Esegua-
combinatorie no gli angoli opposti del F aquilone DCBA, mentre i punti A
( Figura 93) * Di nuovo in arte abbastanza ampie i 1
rombi lar - e Ccomranegriano te -^ali ^ del dardo EAliL In modo analo-
,
ghi sono circa It6 l 8 Volte pi ù numerosi dei rombi sutiri
go si possono reperite il rombo lar o AECD e quella stretto
rioc JJ quoziente N
t/IN' rumili partii LOnV^ ( CQfl <p.
5

( non in scala ) AifCF. ^


^
1
iuf
|
'

I mmbi larghi c srrerri, come i dirdi é gli aquiloni


wno TVnrose ha esiesn il suo
profondai!rente legati per moro citi rapporto aureo , al si -
,
studio sui tasselli allo spazio
stema pentagoni pentagrammi Ricanterete che Fi
interesse rridimenzionale . Come t tai
selli bidimensionali ( imma- A
/- A
'
il
IflF
*
t f k

Jl /* \ I
£inan ) possono coprire cum -
*
-
" piceamente ima superf ìcie»
t r
U

t 1 *0
** /If I coal i tasselli rfi dimenziona! E
\tz* \ f

v
t
s <v
( f
1 possono riempile compieta -
la) ih) mente un volume. Md 1976
(bj
il matematico Robert Am-
I igura 9 i I igura 92 mmn ha scopeto una oop- Figura 9
^
302
AH
..
1* i i K I Ù H L A
^RIA
.
pb d «ubi. (Figuri % ) uno . compresso. ,
.
Ail Marik
^VnAiTfw tritiw
«i

, ,.
a lumhoedi , die riempiono lo spazio
"
1 al indinan)
oidimensìoni-
M
plfttfrtefìte ordinata e periodica . e quella amorfi. Nei solidi

‘ '-
S nta
* une Amraann

»“ * riuscii» s dimostrare die, ft-
L mi .dhm’tome il cEoruru cL sodio* i\ cumiinr rale da cuci -
* na - aromi e gruppi di arom formano configurazioni chia -
*7 UIC sene di risole per la giusoppoaadnc delle facce,
schema die emerge t nun-peóxlk» e possiede
. .
lo
le proprietà d . -
mare cdle elementari " , che li ripetono esartamenre dando .
,1 re
-
M - imema ddl
leasacdreo (Figuri | < * rra( tl, ddl’eqmvaJeme
*
dimensioni della sinuuetria quiurupla
i » ofim vertice -»
bidimensionale. in
incanalino cinque margin ! di simmenù) A
questo punto, ben pochi a stupirmi
origine a strutture pcriudiche. Per esempio, nel cloruro di
voiio la cella e le men rare è ur cubo , c ogni atomo di doro è
Circondato da atomi di M >dit.' Iti posizioni sempre uguali, e
Viceversa ( Figura 97). PnipnO

-
no romboedri aure», «MI fecce
di Ftnnase ( Figura 91).
» che j due romboedri sia
identiche AI rombi dei tasselli
- come in un pavimento ben ph -
ftrelllto, la posizione e Jufteu -
-
lamento rii O .Iì L cd 3:a di men
^
i _ — —
ta re determina in modo univo -
-
I r *
-L
co l 'intero schema. D jktj pai -
te nei solidi amorfi , come il ve
rro » la pozione degli aromi
-
m
^ C- - J . —
»
- -L.
7
_

-
non ha alcun otdinc L poich é ,
,
J P
Figuri 96 i sitili tasselli: c:hc possono copri -
E taccili di Permise avrebbt ra ni tutto il piano in modo perio-
1

Figura £7

.spee. matematica
potimi rotaie nella
penombra dico sono quelli quadrati (a
delta ncrtarivj . m mancanza di una scioccante
.
su petta del 1984. L'ingegnere israeliano

.
af iaam in proprietà dei materiali ,
,
H si accorsero che i c istalli
Dany Schectman ,
e i suoi collabo rato
d una lega d, ailuminio.mrtnga-
-
simmetria quadrupla ) , triangolari £ a simmetria tripla } ed
esagonali (a simmetria sestupla}» si pensava che non potes-
sero esistere che cristalli a simmetria tripla, quadrupla e sr -
Mcse P K Ì cilnno sia un ondine sì tuphi . 1 cristalli di Scheciman cauti reno un completo diso-
° su larga scila a 5Ja una siuimo
trio quintupla. A un cristallografo, rientamento, perché erano uà altamente ordinati (come i
stesso rurbamento che proverebbe
la scopri, Jusci lva , cristalli periodici) , sia organizzati secondo uni simmer rì si
UIìO zoologo Ji Fronte a
una rizza bovina a d onque zampe , Da decenni , ìt sici ddin
qu ì ntupla ( o icosjcdrica ) , Prima di questa scopi- ria, pochis
sime persone sospetta vano che potesse estere un altro stato
-
srato solido e cristallografi davano
per scontam che i solidi della materia , partecipe di imporranti aspetti delle sostanze
potessero esistere solo in due
former quell» cristallina , coni - sia cristalline che amorfe

104
305
L É I F I I O I U AUtLt fjjt TdtJfNi JL r -HIéJ /H À jf f +if ì ir

Questi nuovi tipi di u istalli (dopo I,t scoperra origicia.- volta ( Figura 9&), Ildciagom è anche strciiamenic legato A\
ni, sono stare trovate afrre leghe di alluminio etm I tpporto aureo : il raggio dd i# rch Ì Q tJiidrcoscriV un simi-
prò- *
priet à analoghe) sono chiamati qttOiUCruùtUi* perche non le d V Igono dr lato unitario c uguale 5
*
'
i J

sono né amorfi come il vetro, né es&tt&mtmt periadici co- Il lavoro della Gummdr hi Hnalmenie gerraco un ponte
me i ] sale da cucina. In alrrc parole, questi strani marina - tra ìf sica e matematica I fisici Paul Sleinliiidt de If Lui versi ti
li sembrano avere le stesse proprietà degli inrarsi di Penro di Princeton e Hveong- Qiai eoug cidi’ Universi ri Scjong rii
sei Qiiesra con statai ione , peraltro di per sé è di scatwj aiu- Seul hanno dimoantn che le
*
to al fisico , che desidera anche saper# perchè , t Orni 51 regole puramente ma remai tv -ie
Ci
formino i quasi -cristalli Da questo puniti di vista , le re ili sovrapposizione dei la.ssdJi
gole di grustapposi /jont- di Ptnrosr e Ammanti sono poto possono «sere crai Tor ma re n
pi ù di un puio sfoggio di bravura ma temati La: non jpirj?d - un Quadro fisico in cui " cele
fioil compù rtamcmo degli atomi e delle molecole, È diffi
.
Cile , in particolare immaginare un 'energetica che permei
-
quid efcmcnrari *, che in rati

ra l 'esistenza di due raggruppamenti (come i due romboe -


- sono gruppi di atomi, semplici
nWrn w alcuni aio
dri di À mmann ) che siano , in termini di densità esatta-
mente
^
mL Secfmijri SteinhArdt e Jccirtg ,
mente nella propontone richiesta i qua -cristalli sono structure n
^ r *
VrVV
( .' indizio di una possibile spiegazione è cui uientiu raggruppamenti
giunto nd 199 L
quando il mare mari co Sergej L burfiijv, dell Tsti curo Undau atomici ( celle quasi -dementa ri )
di fisica reorica dj Mosul, si fc accorro che non occoriuvano condividono atomi cuti i loro
-
due tipi di tasselli per coprire il plano iu modo [ [ LL. L.H ptLr|0- vicini , in una LI in figuri zinne ri
-
dico. Hurkuv hi dimostrato che la quaxi periodidra $J pote- volta a ommizzire la derj ir à dei
va nrrenene con atra ivia unit à decagonal #, purché i tasselli .
raggruppamenti. In dire parole,
potessero iovrappem) un'opzione «elusi nd tenta ri vi prece- -
la struttura quasi periodica cor
-
dami. Cinque anni dopo , il matematico tede.sco Terra Gum
meli dell'Università Ernst Morire Arndt provò m modo ri
-
risponde a un astenia pi ù srahi
Ì i p l l r.1
-
le, caratteiimito da maggiore dentea c minore energia.
'

goroso che rimando di Penrose si può « tenere con tin sin - Sieinhardt, Jcong c co Ehih oratori hanno audit: ternato di ve-
-
golo decagono decorato* e una specifici regola di sovnap
[ josi / inne due decagoni si possono sovrapporne solo se le
rificare spcr ime ni tal men te questo rondella nd 1998, Una le
ga quasi - et li tali ina di alluminio, nichel e «balco é stata bom -
-
aree ombreggiate della decorazione si sovrappongono a (oro barda la con raggi X e fasci di elettroni. It inni ialini formate

3£X> J07
LA \( -
7 t O H l AiJV ' A

dii lave] deviati ri sul ramno in notevole accordo ceni riputai ì) ,


< It fi fatto curioso è che il rapporto di altezza dei due st;i -
dei decagon j sov tappasti, Quei io nsulta daJfa figura 9X in liiii è risultato pan a 02
cui uno sciami a U -ssetli deca goral ! e sovrapposto al risulta t quasi -ommlEi sono un magnifio - esempio di un conrcr
.

Lo .sperimeneale . Jt’ nrarivf pii i recenti hanno avuto esiti unpu to nato nel Tarn hi to delia pum matematica {e pi ù precisa-
pi ì i ambigui, Nondimeno l'impressione generale è cheque!-
^
lo di SteirdiandL-Jcung resti it miglior modello interpretativo.
i nenie del lapport ù aureo) , m .i dimnscraiosi capace cJi SJPIC -
g.trr fenomeni naturair reali , Ma quello che rende il caso in
questione incora piu stupefacente è die un concetiu di q. ic -
sto tipo bin emerso dalla matematici ricnear ìiuL ( ioni c JTK ì SS ì -
hi le che dei matematici abbiano « precorsoli Ec successive sco -
pette dei fisici ? La domanda diviene ancora pi ù imeres&ame
se si pensa ohe gi à J Xzrcj e Keplero nei secoli XVI e XVII .
. ,

L avevano mostrato viva cu ri osi cà per gli intarsi di forme a rim -


metri a quintupla. Ciò significa forse che le questi un ì mate-
I manche apparentemenre pili asrrarte finiscono col trovare
qualche applicai one nei fenomeni naturali u umani e artifi
* c ì alir Torneremo sulfa questione nel Capitolo 9 .
Immagini della superf ìcie dei quasi -c ristai li [ ricavate nel Lai altro aspetto afflaci name della storia ( iti quashed stai -
iyyd e ud 2001 } lutnno rivelato un altro affascinante legft -
fi è collegato a due dei principali teorici coinvolti. Sia Pento ,

me col rapporto aureo , Con una tecnica chiamata ’ scan -


n Jtg tunneling microscopy » (STM) , ricercatori de fJ Lini ver-
;
se che S tei uh ai di hanno dedicato lui una parte dt- lla lorn tar -
riera scientifica alfa cosmologia - lo studio del l universo nel

siti di Basilea , in Svizzera c dellAmej I abararory ddf U suo insieme , È stato Pturosc a scoprire che fa tefiria generale
ni versila di Stato dcU ’ Iowa sono riusciti a OLI en ere imma- delfa relatività predice i .suoi alerai difetti , i punti in cui Li for-
gin : ad aha risoluzione delle superf ìci di una lega di allu - za di gravità divenni infinita . Queste tingoUrità matematiche
minio, rame e ferro, e di una lega di alluminio, palladio e corrispondono agli oggetti che chiamiamo « buchi neri* .
manganese entrambe quasi -cristalline I -e iinmdgini rivela-
.
Questi sono masse culJassate lino a ima tale densità che il lo- ,

mi rerrazze: pianeggiami [ figura 100 } cciminanri in gra -


i<
ro campo gravita? io naie impedisce a qualunque cosa Iute ,
dini che risultano di due ri pi , «alci* e hjsria (ovviamente mossa o energia di sfuggirgli e allontanarsi . Ndf ultimo

non superano poche centi nata di milionesimi di cenrime-


-
m stala microscopica sia i gradini -ahi che quelli « bassi »
qual Lo ili secolo, le osservazioni hanno rivelato chr i buchi
neri non sono solo meri concetti teorici , ma oggetti reali deh

m m

il ii
LA Sl
^iÙH E AURIGA -‘ *
i ri r iMi3f À ii ,ii * inidirtijfl Griffi?
l ' universo. Uscenti esplorazioni digli osservatori Nubble Il problema inreressanrc i: perché due eminenti craniolo-
Space Telescope e Chandra hanno dimostra m che \ lincili ne- gi hanno cominciato a trastullarsi con Ja matematica ricrea-
ri non sono nemmeno nr À I contrario, i centri della mag I riva t i quisi-cnstaJIì?
gì or pane delle galassie ospitano immensi buchi neri con I C.CHIOSCO Puri rose c S reinh a rd r da anni , lavoralid0 aneh io 1

maise da quahhe milione a qualche miliardo di volre xupe> itd campo dell astrotìsica tCuJ ÌCj c della Craniologia . Pcnn>-
duri a quella dd nostro Sole . La presenza dei hue hi neri t ri I ie . pel esempio, è siaio tino ilei relatori ufficiali alta prima
velata dallattraz ione gravitationile che esercitai to siali e stel- F imporrirne conferenza e astrofisica relativistica da me orgu-
le e I gA-' loio prossimi. Secondo il classico modello big hang lizzara net 1 84: ho stesso 111 fatto Suri IL hindi odia pio re-
i

dell origine dell’un[ verso, il cosmo nella sua interezza imud


^
Lente svoltasi nel 200 L Coò nonosianre, mi sono accorto di
,

a neh' esso la sua espansione da una singolarità di questo tipo non sapere , in realtà, cosa ìi avesse Indotti ad appassionarsi
— una condizione di inimmaginabile densit à e calore. E alla matematica ricreativa, appanni temente piuttosto remota
Paul Stcinhardr c staro una delle figure chiave delta svilup dal loro lavoro di astrotisici. K gliel ho chiesto.
po di quello che oggi è noce come - modello inAattivo» dd - E Ascoltala ia domanda, fcojier IVorasc ha risposto: *Non
J universo. Secondu questo in ( ideilo, quando ( universi esi - sono sicuro di avere qualcosa di iuicreN.saritc da dire in
stevi snlo da una minuscola frazione <U secondo (per la preci proposilo. Molli matematici si occupano di matematica
siane, da un numero di secondi uguale a 0,000... 1 dove t 1
T
'
anche per puro e semplice diver ti men[ tu ma questo lo sai
i ,tl ttcnliiinquciimo posto ) entro in una hise di espansione anche tu * . E dopo una pausa di riflessione, ha aggiunto:
incredihil mente rapida , aumentando le proprie dimensioni " DH piccolo giocavo con delle sagome colorare , che si po -
di un fattore uguale circa a IO 1 (il numero Formato da I .se-
' 1
tevano combinarv in vari modi. In questo senso, il mio in -

guito da trénta zeri } in mia frazione di secondo Questo mo- teresse per i tasselli è multo pici vecchio Ai queliti per la cn -
dello d à conio di un certo numero Ji proprietà del tramo al- f Sinologia. Ma nel prrindo a cui ri riferisci, l ' interesse per la
trimenti difficili da spiegare, come il farlo che essa appaia matematica ricreativa dipendeva dimeno iti parte dalle mie
qua.d esattarnenie identico in ogni direzione, ovvero che sia ricerche in Campo cosmologico. Mi Slavo occupando del-
eminentemente uotr$p& Kd 2CK> 1 , Steinhardt e colJabor aco- la struttura su larga scala del l ' un i verso ed ero alh ricerca,

ri li anno proposto una nuova versione dei prima burnii del- di modelli di dimensioni ridotte canariertuati da regole
['universo , chiamata - universo ecpirorico (dal greco, WI1U' fondamentali semplici, ina capaci di generare strutture
*
ro dal fuoco* ) In questo modello, perora solo speculativo, il molto grandi con un aim grado di complessità * . «D ' aocor !

big bang S É vetificù al momento della cui li.sitine di due uni- .


do i* insisterti « ma perch é sei rimasto affezionato allargo-
ver.si iridi me ride ini fi in movimemo in un’txrm-d Emersione mento?" Lui lise , e Spiegò: « Come sai , la geometria mi in-

AIA 311
u
M 3 IÌ Z L U N K A U l K i A DJi Minili af{ Ì At* FiIa itigli

curiosilo!, tr quel determinato prublcrma mi t imbratti I


parri colar men re .vrimnliriTe , Inoltre sehhene sospettassi Ifl
^
che simili strutture potessero avere ilnesistenza reale non 101
Capivo come la uaUiia foisc riuscita a rea lizzarle cui nor - 101 ) 0
male processo di cristalli razione, diet locale In una cer - MUOIO:
tamisura , la cosa continua a stupirmi » , J 01 IOIDI IDI 10
! .ì ì reazione immediata d ì Fani Stonhantit al telefono £
L i o i ] n 1 n i 101 i o 1 n 110101
«ara ; « Una buona domanda!» , Anche lui ha rifterturo e ha
iniziato con um rievocazione: « Prima delia laurea non , | Eccetera. È chiaro ehc riamo partiti da una ì cggL locale ( la
1

avevo le idee chiare su quello eoe avrei latro in seguito. r sosti tu zinne di 1 con 10 e di 0 con 1) ottenendo un ordine
Poi . durati re il perfezicm amento , ho cercato qualcosa d ì ri- non - periodieo su larga scala. Va notato che d numero di I
.
posante che mi a-È utasse a riprendermi dalle spremiture di lidia Successione delle righe ( l , 1, 2 , 3* !> , Si forma una suc -
meningi della ì f sica delle particelle; ini è sembrato che la cessione di Fibonacci, cosi come il numero di 0 partendo
sirumiri c la simmetria dei solidi facessero al caso mio . dalla seconda riga. Inoltre , d rapporto tra numero di I e nu-
Quando mi sono imbattuto nei cristalli quasi periodici li mero di 1) in c i g o l ì i termine tende a con J all LI rinarri dorila
ho trovati ìrrtùiiibìliv c da allora, ili tanto in tanto, conti - sequenza, Effettiva men re, un esame de Ih Figura 26 rivela
nuo a occuparmene . - che se facciamo corrispondere a 0 una coppia di conigli gio-
vani ìt a 1 UEI coppia di ornigli adulti ( in grado di procreare) ,
Frattali alluni la sequenza appena descritta coincide esortarne nre con
quella della crescita del l ' immaginaria popolazione di conigli
-
Il modello Steinhardi Jeong per 1 q oasi-cristalli ha l ì ti Lena - descritta a suo tempo. Limer à sequenza può essere generata
sanie proprietà di produrne ordine su larga scala a parure da anche parrcndo dai primi due Termini { I e IO) e aggiungcn
interazioni locali , senza che il riitulra.ro sia un cristallo piena- do il penultimo termine jll ' uJumo { come , per esempio, nel-
mente periodico, È abbastanza curioso che questa proprietà la quarta riga il nuovai termine 10110 è uguale a 101 , l 'infi-
-
generile : i trovi anche nella successione di Fibonacci . Si con - mo rermincv seguirò da 10 , ìì penultimo termine).
sideri il seguente semplice algoritmo per U ereazione della -
Si ricorder à che la uto Aim illudine è la simmetria rispet -
successione chiamala « aurea ». Si inizi con 1 e lo si sostituirci to alla scala dimemicmJc. la spirale logaritmica è cararrcriz -
con 10 . Si proseguii sostitucndn ogni E con 10 r ugni 0 con -
Hta dallauto simiEtridune appunto nel senso che , ingrandi -
I . S ì ottengono i seguenti passaggi : ta o rimpicciolita , conserva lo stesso, identico aspetto. Lu

m 3 L5
: A SE 5 ] fl « t Al' UtA L>af mm&t / / ìnrartip tt /tm

può dire della serie di pentagoni e pentagrammi ari'


stesso sii
iridati della Figura 10. E una «‘rie indefinita d ì immagini di
Osservando la sequenza dei simboli estratti , il filtri consta
care clic è identica alla succasiune aurea :
-
voi stessi dotare di auto si nidi t udite pu ò succedere di veder
la dal barbiere o dal parrucchiere, se ci si viene a trovare ira lonuirn u„ ,

due Specchi J>: I RJJIL II .


Nella successione iurta c è auro similitudine anche su
scale differenti, Prendiamo la sequenza
-
Issiamo efiè rruare un ulteriore . rng roridi mentor. so oli
ne, nido h comparsa di un raggruppamento qualsiasi. Sia 10
^ ,

il raggruppamento scelto; la successione sor rn lineati si pre-


i oi lOLOiiimoiou ... se tirerà rnme segue:

ed esaminiamola «con la ten re d ’ ingrand mento , in que- _ _


1 0 1 J D j 0 1 IO 1 J 0 J 0_ _ 1 l fi...
sto senio- partendo da ministra, ogni volta che incontriamo
un E evidenziami» un gruppo di tic sì mboli, e quando in ' 5eor.ii consideriamo JL raggnippai mai tu ( nd nostm casti, 10}
enarriamo uno 0 evidenziamo un gruppo di due simboli alla si regna d ì un sìmboli uni , c segnamo il numerasti pwridei
(evitando le sovrapposizioni di gruppi ) . La prima cifra è I . quali occorre spostare ogni raggruppamento perché si sovrap -
perci ò evidenziamo le piime tre cifre ( 101); la seconda ci
fra h 0, perci ò evidenziamo II due cifre seguenti ( Iff ) ; ta
- pónga d successivo ( nel iinsito CL»O , il numero di posti di cui
occorre spaccare ogni IO per sovrapporlo al I 0 successivo), ot -

-
icra ì cifra è I . perciò evidenziamo le rre cifre seguenti .
r - n ómui la sequenza; 212212 ! ( i l primo IO deve spostarci di
( 101 ): e così via , due poso , il secondo di uno eccetera). A quello punto, se od -
Uopo I - in gram limcmo - Ea sequenyà iniziale avrà questo
, ia sequenza ugni 2 ii sostituito th 1 c ogni 1 da 0, quello cheot -
aspetto: lenramo è d ì tiucivo la successione aurea lo altre parole, in que -
,

sti successione ogni schema à i ripete con mia regolarit à che t


trattamente: la stessa della successione aurea , Oggetti con quo-
I d i IO 101 UH IO 101
MU prop ridi, in cui il medesimo schema contiene repliche in
Un , Ja uniti gruppo di tre ìimhuli estraiamo i primi due. e Juinuiuta di SL stesso come le mainoska rus^e si dilaniano
da ogni gruppo d ì due simboli estraiamo il primo [ i simbo - * fraTialk li nome «franale* (dal larino fiwtus. frammentato) ò
li esitarti sono sottolineati! ) ; stano coniato dal matematico polacco fianco americano Be--
noit [). MjEtddbroC , d c diveiltatu una nozione cardine della
L Q l l f f J J l l J JÌ l l O L O l !.. . geometria naturale e della teoria dei sistemi altamente LTregola -
3
^
T LA iSXKOHIfl A UH iA />u tonfili rfii uf .4 PJTJ-/ P \Tfltits

ri Ledici :dLi nozio- Ji granile: passo avinti mentale empiuto di Manddbmt


ne di «caos». iii f tormitlare la geometria frattale e consistito
sopramirro
U geometria rwl ridetto corno che inni quei complicati zigzag non sono
dei EiiitLiiIi t' un m noioso fattore di t ì .srurbec ma spesso |,i principale carat
1
-
UT Eolica di uni nwiblii ii , anche dii punto di vi ta m .iir-

.
1
brionie tentativo
dj dcs< rive« le "
'
. ^ ^
r . RIL C Li sui prima inini zi one hi riguardato proprio l
ini
forme e gli ugget - I t a n n a deiV anw -imtLtixdint - del furo che molte forme
ii He ] mondo nca- naturali ristiano innumcrevuli sequenze di motivi che, ripe-
I le. Se ri guitdia- rcudos ì , formano motivi uguali a loro iì Lei> > i , ma su un altra 1

I mu intorno, ben ^a|j U murilo { Figari 4 } è un ottimo «empio di qucsca


1 poco di quello proprietà, come il cannule cavolfiore: lo u 1 Educa in fram-


che vediamo à la - menti sempre piu piccoli c , almeno per un po’ , questi conti
scia catturare dai lucratimi ad assomigliare a un cavolfiore intero . Ter lastta
Figura 101 -
pili comuni con- ' •* ragione , in mancanza di oggetti di dimensioni onte pub
cetti deli ;i geometria eoi ridea : lince dritte . cerchi , cmhi shrre . essere molto diff ì tilc capine se s= è di fronte aiTimrragine di
Limi barwllcrta da t^mpo in circolazione nd mondo della mu montagna odi un frammento di meda ingrandito. Per
-
matematica taccona di un fisico convinr » di potersi arric- fino h versione stampata della frazione continua corrispon -
chire alle corse dei cavalli risolvendo le equazioni di moto di dente al rapporto aunm h .i questa propri «a ( Figura HL ) : si
cimeli h quadrupede Dopo un lungo e ( aricuso lavoro, riusc ì
.
in grand isvano i simboli che si dià iinguono appena, e L ì si
effettivamente a risolvere le equazioni di moto . . di un ca - troverà di fronte
alia stessa frazione 1
vallo sferico. Jimmppo i cavalli leali non hanno una forma
7
semplice norm non I hanno Ir nuvole, i cavolfiori , i polmo -
., >
Ll UI Jiua .
Ili que- 7*
Jr r
ni ; i fulmini . 1 fiumi e i sistemi di drtniiggio non sono n-rri -.
sti oggerii , vale (a t
r
linci : ricordanti semmai lo sviluppo abbastanza regolare nel seguente [ endtrii - Tri

l ' insieme , ma capriccioso e imprevedibile nei partirai La ri , del - ta: P ingrand ì men-
le chiome degli alberi e ddlapp&rato circolatoria dei mam- to non modifica il

miferi . Osserviamo jx:r esempio il fini intrico dii rami di grado di irregola-
Dolmen neiLt nette ( Figura 1 0 1 1 , un quadro del pitture ro- rità - Q se si prefe -
mancia) tedesco Caspar David Friedrich ( 1774 - 1040) . risce, a ogni livello Figura 102

3 ib 317
FT
L A S .E / I U K F AUfLTA DJJ filmiti dJf 'tnljriitT u rln fir

di .tu mento a diminuzione delta grandezza ri si trova di fron - molto maggiore drlta precederne, darò che irniirrerevoli
te alle stesse irregolarit à . n irtt di costa die nel primo caso sembravano (fritti o nego
A questo punro, Manddbror ni è chiesto: come stabilire le I irniente curvi , si saranno trasformiti in un complicato /.i [ j-
vtrt dimensioni ò\ un oggetto con una struttura trattale? Nel *ag, Anche in questo casti , njreav Éa , le tortuosi là pi ù cone di
.
mondo della geometria é udidea tutti gli uggiti hanno un un metro saranno state trascurane In altre parob, ogm volta
numero di dimensioni «presso da un numero intero- i pun- die si riduce b lunghezza dello strumento di miiura , la lun -
ti non hanno dimensione; le linee rette hanno una dimen- ghezza della orerà aumenta, perch é si può renere conro di si -
sione le figure piane, come i triangoli e 1 pentagoni , due; i nuosità sempre pii) piccole. Ci ò suggerisce che il concetto
solidii cnmc Oc sfere e i poliedri piatemi eh tre. Le curve frat -
tali , al contrario , come il percorso di una saetta , cambiano
stesso di Lunghezza vada ritmimi nato, quando si t: atta di frat -
tali., Il (atro b che la lorma di un trarrò di costa non drvcnra
-
direzione in mudo curi 11 regiiLire da ritirarci tra ima c due di mai dritta o regolarmente ricurva, per quanto ne ingrandia
mensioni , Se il percorso e re la ri va men re lineare, possiamo mo l:i riproduzione; se questa è fedele,, sar à sempre sinuosa,
immaginare la dimensione fruttile come prossima a uno . anche su scala mk roscopica ,
mentre se è particolarmente tortuoso casa sar à vicina a due. Questa situazione b esemplili cala con eleganza ca quella che
Queue coreidiravioni sono legare rila domanda, ormai qua - putriamo considerare la conia di U I I territorio immaginano. Il
si proverbiale: " Quanto misurano le Coste della Lran Breia ««cristallo di nove di Koch è la cur
* -
giiif *. Li pai sdossale risjHJMii di Mandelbrot è che in simili ]
va che matematico svedese [ Id -
J

cari la lunghezza dipende dallo sent mento di misura. Imma -


giniamo di cominciare con una mappa tornita LIJ un sacelli
ge von Koch [ 1 R 70- I 914J descr ìs -
ce cun un la tu di una trentina di centimetri, di misurare la
se per primo nd IW ( Figuri
^
1031, Si parta da un triangolo
lunghezza su questa e poi di moltiplicare il risili rato per b equilatero , oou lato di I M I ceni line-
scala della mappa. li chiaro che un simile metodo annulla a:- ino; poi, ri centro di ogni latori co -
b Ì Erauameme tutte le tor musi La del Li costa che sunti imppo struisca un triangolo pi ù piccolo .
piccole per essere registrate dal satellite c ri prodo tre Allora,
muniti di un metro rigido, potremmo optare per una vacare
etm uri lato di mi terzo di centi -
meno. Otteniamo cosi la sagoma

*
/àì in terra britannica e misurare perorinalmentu b l ì nea die. «a stella di Davide* della seconda

in corrispondenza di ogni spiaggia , baia ed estuario , separa figura. Il tauo imjxjcante di noia -
U terrdferma dal mare, chilometro dopo chilometro. NOIE c’è re è che il perimetro del triangolo
dubbio die la lunghezza misurata in qucsrn modo risulter à era di 3 centimetri, mentre nella

Ìì fl
L A 5H J « N B A U R I C A Dmi ì nsrtlii nil inidrth irrJWjY

.sU 3 la di Davide il perimetro consisted! dodici segmenti di 1/3


' I I idcì fr quella
+ DOT ve
z
nu
UiW*H
MlS
di centimetru, EX!è quindi notule a 4 trnhmrrn S\ ripeta fui : . 1 wnfìcsu da - —
vnlrr lo stesso pri.tocd ì menro, commendo un nucirvo niingoio fn im Oggetto di
^ ,

. ..
IdiuFA
2 3 3

equila» no su ciascuno dei lati della figura, con un Iato uguale a MU '[ fi mime -
1/3 del tato sul quale è costruito. Ogni volta , la lunghezza del lo ili dimenio piou*iR * ro mr
nnn »
penmerro aumento di 4 /3+ crescendo indefinitamente sebbene i , quanti ogget -— 4 j

le dimensioni dell area del poligono siano limitile. (Si può di fi simili, ma pi ù
mostrate Ó m, con [ aumentare dei lati, J arua ioide a un limite Im inifi occorra
pari a fì /5 dell'area del triangolo originario.) Mi * formarlo.
pei veto
CosL la scoperta dei fiat tali ha sollevato ri problema dd ( Vi tempio» di - &

loro numero di dimensioni . Un numero che in realt à i !a vi impilo a meri

misura della sinuosità del frarmle, ovvero della rapidità con mu lino ( un
cui h sua Lunghezza , o la sua super ftc ìe, o il suo mi urne au - umetto moiìo- Figura 104
mentano man mano che la Inni misurazione avviene su sca - I ihciisionale) si
la pi ù ridona Per «empio, è intuitivo che la curva di Koch -
iHTi - ngono LILEC segmenti ( con un fattore di ridurne /ugual? .
1

occupi pi ù spazio di una comune linea nionodimenei mi ale, 1 / 2) , Dividendo un quadrino ( bid i mens tonale) in sotto-quj-
e meno spazio di un quadralo bidimensionale; ma come thiiii eun lui lunghi la metà dei lari originari {con un fiatarceli
pu ò avere un numero di dimensioni intermedio? Tra 1 e 2 riduzione / nuovamente uguale a 1 / 21, si ottengono 23, cioè 4 .
non ci sotto numeri interi. £ appunto qui che Mandelbioi
s : è poMu sulle firme dcil maiematica tedesco Felix Hm -
-
setto quadriti . Con / 1/3+ osria dividendo il lato Jd quadra-
lo in tre segmenti uguali , si ottengono 3 cioè 9 soitD quadra
Z
. - - -
-
tdorHT (1868 1942) , il quale introdusse nel 1919 un con - u (FigU ^ 104). Nel ca .su del LIIIHJ ( tridimensionale) , una divi -
sionc incubi con lati lunghi met à dei lari originari {/= 1/ 2)|M>[
certo che a prima vt ta sembra paradossale: queliti delle di -
^ ia a 2J, cittir fS , cubi , meriti e una divisione in cu hi di Lam pari a
mensioni frattali. Nonostante lo sconcerto iniziale che può
provocare , esso ò lo strumento pi ù idoneo alla descrizione _
un itr/ n del laro Hi origine ( / = 1 /3) generi 3\ cioè 2? , Cùhi ( R -
razionale del grado dj irtegoluiià, o complessiti, frattale gtira UH ) lisa miliari do tutti qnosr ì esempi , si con sui [ et
, à diedi
degli oggetti . uni relazione tra il nHtfi&Hf dì oggetti pnadkm. n , il fatten di ri -
Pergim ere a ima definizione efficace della Mmensìvnt di - -
duzùmti f , c la maHIT , bi e tndirrtcrtùóttaùtà D , Tale relazione
^ -
?

-
diWff WiWwi o dim&utQnefmttak, può essere di aiuto il p- è espressa dalla semplice formula « 0 ! f )\ L ( Per il lettore in

icressaro, un akra forma di questa relazione è illustrata nell Ap -


ragoneoon le dimensioni comuni , espresse dagli inter 0. 1 , 2 c '

Mi ) m
LA i I X E O H E À UAKA D*i iMUrlli d // VlUWil

perdite 7 ) UjppiiLJziuuc ili <juuiu formula ai cri trailo ili new


,

di Kodi da una di men un no frattale uguale a circa 1.3619- Ra


5iilr.ii che anche h tosta britannica abbia invi dimensione frat -
tale parii a circa 1 ,26. E li LLIL iU possono quindi fungere da mo-
.

dello di;l[e vere lino: costiere A tal punto che uno dei pionieri
,

della reori à del caos 4M Ì [ ch bd cubium della ut^yu/kese


^
,

Rockefeller University ha .sfniLia to quram fenomeno per b rea


liizazionc, nd 1992, del rivoluzionario H&ffinorkf Atbu vftfjc Figura ] 05 Figura 106
Wnrùi Facendo largo uso dei computer j>er uiiJuzan? il minor
uomero possibile di collaboratori , Feigenhaum ha esani inaio cuùnciano A sovrapporsi , come mostratu nella Figura
dati franali dei tirelfiri per stabilire quali punti - lungo i tumul - r ' i . Sorprendentemente { ma non troppo, a |
i uctto punto ]

ili delle coste, siano pin sign di oui vi. Uno dei ria idrati del suo i .di fattore di riduzione corrisponde a I fo, oisia a 0,61 S I T

metodo è CULI taira geografica del Sudamene! la cui accurate! lpt 1 il lettole interessato una breve dimostrazione c forni -
,

za supera il 98% ronuo il 95% circa degli atlanti tradizionali . ci nel l 'Appendice 8) . !> J parla in questo caso di « albero au-

la caratteristica principale di molti I ramai E naturali - dagli reo * . la cui dimensione frattale è pari a circa 1 4404 . Dopo
T

.Uberi ai cristalli — è la rami Hear tone. Esaminiamo un modello


,
le prime iterazioni , L'albero aureo < analoghi frattali costi-
moka semplificato di questo comunissimo fenomeno. Parli J - miri da amplici linee noti possono pi ù essere disti citi a oc -
mo da un fusto di Lunghezza UJU tur La, che si biforca in due ra - chic nudo nei particolari II problema può essere in pane
mi di lunghezza 1 / 2 che formino UFI angolo di 12LP { Figura risolto ricorrendo , al posio delle lince , a figure bidimensio-
105 ) . Ciascun ramo si divide ancora allo stessa modo, in un nali come le Annuir ( Figura 107) . A ogni passaggio è possi -
processo che possi J nm im ni agiu are ili imitata .
I ile usare una fotocopi aitici con capanni di ingrandimen-
1

Invece del fattore di riduzione uguale a L / 2 , avremmo to e riduzione continua delle immagini , in modo da sram-

purum ariliT^mt uno un po’ maggiore { per esempio 0,6 ) .


In tal caso gli spazi tra le diramazioni si sarebbero progres-
sivamente ridoni . Fino alta sovrapposizione . In molti
mi filli usrema di drenaggio , [ appaiato circolatoria degli
.mimali a sangue caldo eccetera ) potremmo aver bisogne» di
conoscere quale sia, precisamente, il fattore di riduzione a
partire dal quale le diramazioni si toccano , t ultrr il quale
^ te -

• r
i ^i
Y Y m II »] f c)

Figura iOV
M
-
f
Figura 10 S

522 523
La 41.1 J4 =A jQrflI ftfli if tit ài fi V rt rril rii f-ù' et itili *

luts era ed irò nelle proprie del penragonn , nella gcumtim .

Iinaile scaturise* da forms pi ù semplici come il qui *

QtntQt il triangolo equilatero.


Presa oonf [dfn ?3 coi co noci rii . t i accorgono ili vivere in
nitwo ai fmttdi , Dal profilo di un boaro orizzonte al -
K l ' immagine dei vaii sanguigni di un rene, il imm devoli sene ^
U Strutture che ubbidiscono die leggi dell a gè® met ria fratti '

Ir l;. se il modello della struttura globale delFiini verso il erro


,

deli “ infinzione iiifinkj » è corretto, allora l universo stesso è '

liguri 109 Pi pun E IO un immenso frattale . Pcrmetreremi di spiegarr molto breve ^

mente questo concetto almeno a grandi linee 1 J Teoria del -


, .
pare d èlie lunule rimpicciolite di un fattore 1 /+ , fi risul
ran re albero aureo è mostrato nella Figura 1 OS .
l inflazione, pttipo& tj in origine dal fisico Alan Guth , sugge -
'

linee che quando il nosrro universo esisteva srhi da qualche


I frittali il possono costruire non solfi .a partire - dalle linee ,
recoodo, una rapidissima espansione ha dilatato la nostra
ma anche da semplici figure piint' come triangoli e quadj i
[Kimono da spazio fino a dimensioni mollo superiniu alla
ri . Prr esempio si puO cominciare con un triangolo equila -
,

tero con bii di lunghezza unitaria , aggiungendo a ogni ver-


porrata dei nostri telescopi La forra che snsrcri ì t: quella vcr-
.

tice un nuovo triangolo con lato d ì lunghezza pan 3 1 / 2 . A ligitiosa espansione fu un particolare srato della matcriin
t hiamxro *p$ Eudovuota> . Ina palla > u una collina dalla ci -
ciascun vertice libero della ^seconda generazione* di THSU -
ma piatta , come nella Figura ML , riproduce Ir modo analcv
go la Ss potrà poi aggiungere un tri angolo cquibrero con i la -
( jieu alcuni aspetti di quest ipotesi - Finch é Funiverso Ai in

ti di lunghezza 1 /4, c casi via (Figura 109) . Di nuovo et si ,


una condizione d ì * pseudovuoto (corrispondente di la palla
può chieder: a parti re da quale fattore di riduzione le rami
fi Codoni ricomincino a toccarvi , come nella Figura I IOTedi sulla cima della coll mah ha continuato a espandersi con
estrema rapidit à , taddoppiando le sue dimensioni attimo
litiò VLI ia risposa hr. I /o b-sartjmenK- b stessa situazione d
o reiene costruendo un fri tuie analogo con dei quadrati; le
dopo animo. Solo quindri b palla c rurolaia lungo il franco
sovrapposizioni cominciano a verificarsi quando il fattori di
della collina fino ai circostante tornato ( che rappresenti \ p
riduzione r pari a ] >$ , do£ 0*618 . . Inoltre tutti i retrangp-
modo analogico il 'decadimento dello stato di pscudavuo-
(
,

! r bianchi vuoti ddl’ ulfinra figlila sono a vi ran imi : aurei Que -.
tOiO la fulmina espansione c cessata . Scorndu i ! modello in -
sta è una scoperta: se nella geometria euclidea il rapporto ali
flaaivo, quello che chiamiamo il nó fnv universo è rimasto
nello stato di pscuduVUOlC per un fleti odo K> ì to breve du - ,

524

L 325
I h 5F ? TONF *U B F J Djtl lAittJti ittt' fmtmU

FVudm ninfn - i Dee* din*infili!


i
( Ili - -Lhhrn .r - - 'i ' nuu_rj ] I 2„ Liascuna aveva ormaii le stesse diTnirsTii ton iddi itt. -
^1n|* renporal
L

ccrj prima barra (un pericolare che per rJ nuiii


^ -
ni t potuto rappresentare nclEa figurai. SpO®*
ifirnte dalla seconda barra alla terza , iVunb^ 0 tascabte* ^^
' 1-
^
|| i Élli
^ « Ì llp
.
tr iJc ha continuare a evolversi Ecnramen re 00 116 nel riprtu rra-
,
c padinfirv- iiir
- t iflflutNK
ttiiitmr- rnrr pa - -
dc Jlu big bungdell universo, Ciascuni dd restami du? regio
1

^ -
|" jnp|i fc uiiu
J
tutti MMII
w a IH» patini l « - r
ni LE Ì pseudavuom s i è involuta esattamene ilesSc modo

resone
= li l 'ò rigirwja d ì pseud <mtoro, in pjn*' decidendo e

Figura 11 L
l ,indo origine A un universo tascabile, QP1' jre 10 Ilc P5 "
dovijoro .si c espansa imo a raggiungine A 510X51 dimensione ^ ^
della prima barra (anche tu questo caso, asperrn va per -
rantc ri quale s ì £ espanso a mu velut II:L impressionante. Al vi ridia figura acausa dello spazio limitato). lf 31
)
: niCh
° crebbe ^ ^ -
la fine, Ut pseudovuoto si £ esaurirei e il nosrro universo Eia m rcrn grncru!
assunto il ri tiri LI di espansione molto pi ù moderato che M os- un numero infi r - :- „, ‘: , |- i
)| | i i

serva atmaJmenTe, TUTTI Pjsnergia e le particelle subatomic he (titt ì di universi


dd nostro universo sono siate generate durante le oscillazio - tascabili e ima
ni seguite aJJ ‘esaurimento dello pseudovtioto [ schematica - PV T*TM
|ton figurai ione
mente rapprcsemate nel disegno della Figura 111 ). Ma il I rate lie, toil Lt
modello inflittive prevede anche che la velociti di espansio - u
^ 7 !.t r h
stessa sequenza f
'
rv PV
ne nello stato di pseudovuoto sia molto maggiore delta velo - T
di pscudtmiori e
cità di esaurimento. Di con seguenti, il destino di una regio- unìvend lasca hili
ne di pseudovuotó può essere schematicamente illustrato co - che replica se t
r
I r IH1
T ' T
Lhi'pJ71 '
¥
'
Jl frl L1 I pi 111
T* T
lf ?
T
v
nte nelEii Figura I 1 z . Lutti verso è iniziato con qualche regiu
1

stessa m scala via


nc di pscudovuoto. In seguito, in una parte ( un terzo, nella via pi ù ridurti,
figura ) della regione Ea conditone di pscudovuoto si tesan Fibula. I I *
rim , pmxluccndn ian uittiiver&u tascabile» conte il nostro,
] Se quesro mo
| -
dello rappresenta davvero lTcvoludoncdd|runft *J nella SILI in-
Ndlo stesso tempo le regioni rimare ridia condizione di
,
.
terez/a . allora il nostro « universo [ istabil é* non è che unn degli
pseudovuoto hanno con c tu usto a espandersi , e nd momen - innumerevoli universi ddlo stesso tipo prothsm d:il processo Ap -
to rapprese orato schematicamente LE.IILI iccorida barra della petta descritto.

326 327

1
u 5 F 7. i n %! E 4 IJ B1 A t? rin ftfiwili tfit Vvij-Vnuf trriV/ rV
1
Nel 1990, il professoi fjspei Memo:y dell Uni versili di I nmunque, alcune delle moderne applicazioni del rapporti:
Staro in Nnrrh Carolina ha pubblicato .sul ^ iVlaLiicmaiiL * imut , dei numeri di Pihonacci e dei frattali riguardano am -

-
1

Magazine una poesia intitolata Blake and Fractals ( Blake e biti molto pi ù «mni del modello inflativo del tiniverso
Trait Jib Ispirandosi al verso del poeta , pittore, incisore c mi- t osi urreni . secondi! alcuni , da includere il contei Li tu dei
.-
stico William Bhkc Vedeir un mondo in un prandio di nostri portafogli .
Sabbia Memory ha composto questi versi:
^
Un ' aurea gita a Walt Succi
William Blake diete che paesaggi
Stvrgfiw MFIMTT Uno dei remativi piu noti di usare tu successione di Fibo
Dì sabbia nel pi ù pìccolo grant ) natici e il ra pigierò a ureo nell 'analisi del valore delle azioni è
Contenute nei cave delia matta. I ;gato al nome di Rjtlph Nelson Elliott ( I 87 UI 943 ) Con '
Guisa* no di tia ; irsuti esempi di ciò ubile di professione, Elliott aveva anche incarichi da din
Nell opera dì À fandcièrot: Jì L nrr in un certo numero di società ferroviarie, principal -
/ diagrammi franali partecipanti mente in America centrale, Nel 1929 una grave malinia de E -
Del! essenza tifi BLtke presentita. l'apparato digerenti:: die lo costrinse a letto , lo obbligò a da
Sempre la forma essenziali ic le dimissioni Per tenere occupata Ea mente , cgti comineiPi
Prevale prescindendo dalla scala , a esaminare con moles attenzione gli aumenti e i ribassi deh
E le piì Hicpùrri segnature l ' indice azionario Dow Jonca. Nel torso della viiar 1:Ilio ft tra
Da vicino e da lontano tono chiare. staro testimone dei continui rialzi azionari degli anni Venti ,
Ingrandito il puniti rhe avevi, seguiti dalla Grande Depressione. Uaccurato esame effettua -
Queliti stesso punts ritrovi in io convinse che le lini nazioni dell ' indice non avvero scio

E Jt ancora r ancora ingrandisci i caso , Dopo rutto, come sottolineò, * il mercato azionaria è
Gli stessi dettagli riconosci; una creazione umana , e pertanto rispecchia le peculiarità
Pi ù fine del più fine dipeliti umano. Alla fine, gli alti c busi dei valori azionari riflette'
Ecco di Bùi kc l infinito. vino , a suo avviso, cicli d ì ottimismo e pessimismo ddl opi
'
-
Ricco dì particolari a ogni livello nione pubblica.
Come d nnstne poeta aveva capito. il 19 fehbraio 1935 Elliot spedi un lungo articolo in rito'
lato The Wftise Principle (\\ principio de 11'on da ) 3 un periodi -
no fìttaJttiari ù di Detroit. In esso, sosteneva di aver indivi-

sa 329
I A -^
flj : M ì K Ì AUHUA 13 jf / taurlìi ait tuta * t ìa celatr

d LI . t ro o ra T T err t IT ichc eh e * forai i SCOTI 11 u n p r E t LC t piu e I ic Jet e t lini pratico", I anawmiadi un ciclo compierà del medio avpo -
.
mina I ) tendenza [ del mercato e dà chiare awisaglte delle in - nanu secondo Id liuti potevi riassumersi cosi: una àsc ascen -
versioni d ì tendenza ». Lifi ìcdo fini col diventate un libro derne con cinque onde madori , ' cmnno onde mermedie e
inritrdatn silo .sto-so mudo, che usci nel 19 Ì H . muntati ove onde minori è seguita da una fase discendente con
Dpocesi fond Lum nule di FJfioit era abbonati» semplice A . ire onde principali , tredici onde intermedie e cinque > racinque
*
suo parere, le fluttuazioni dd luti Lato sono tarai tentiate da onde minori ( Fi giara 1 Mh
uno schema fondamentale di cinque onde nella htse aster den - .
L
baiP-
^ '.
lwnriji
1 ' « r i[
j i
j

»
ili
AtfPrl - - ll
te ( «arri mistica», comras
h “iuBSHMPlr segnate da numeri nella
i
-
Figura I ! 3) e rre onde
/7 nella la» discenderne fo
% A r
] JilH-

.
>

optisi mistica contrasse


4
ìt gn.irc da lerrcrc nella fi -
guri Il 3) . Si noci che 5, 3
c 8 ( il totale delle onde da
una fase asccndenrc o di - Figura 1 I 5
Figura ì I ì st^ndentt dia s massi ta )
sono numeri di fibotiac-
ci - lnolrrq, secondo l Eliorr I Alcuni da libiE pi ù recenti che applicano le idee generali d ì
lo studio ddk fluttuazioni FJIiott JIIC strategie borsistiche itili vanno anche oltre In es-
.
.1 scale TEMPOTJJJ sempre
IZJ
-I
ÌE > su I si* il rapporto aureo è utilizzato per calcolare i massimi e i
« Si f
Ci]
m m
.
ili
IIJ

pi Et brevi rivelava che io rii


i
minimi attesi (anche se non necessari ime me raggiunti ) dal -
f4 <5 ffi
J\ schema era ripetitivo {ft L3
le quutxziuni alla fine delle fasi ascendenti e discendenti ( Fi -
^W “ j LlJ fLl
1
i i gma 11 i ), e che i numeri * | gora 115) . AJgorirmi ancora piit sofisticali comprendono
H
Oi Li
fi
delle ondulazioni sempre I una spiralo logaritmica costruir à in cima alle fluttuatici ni
mlm ÌLI

piu rapide crino numeri


E
. [ giornaliere ddlc quotazioni, nd tentativo di rippresentarle la
'*
1
« di hhinau! via vu pi ù al - 1 relazione era prezzi e rempo. Fu tri questi sforzi di previsione
ilirn iiijiL- it I m n ,
i i^ feu i i

ti Individuato in 144 il si basano suiT ipotesi che in qualche modo h successione di


Figura 114 ipi ù alto numero con vil - Fihormcti e il rapporto aureo siano la chiave per li previsto-

331
*30
_
fLtf £ M.1 H E A U H ! h
Da? -vZ/ r
rfli ttimtsm* crttjff

ne di fenomeni di psicologia di massa. Ma questo approccio HL . quelle libiche di un


1 relativamente esimo.
mcrtaro
Mandelbrot non ha mai affermato di poter calculate ton la
'Ondulatorio e piuttosto semplicistico ha paretehk limita
;

nu teoria, clic un determinatogiorno si avranno rialri o ri -


rioni, LVonda* di Elliorr è spesso soggerra ad allungamenti,
I ì .k . IL Questa si limiterebbe A valutare ìe probabilit
-i L à dei
accorciamenti e ad altri arbitrari cambiamenti di forma , ani
|N i l i ibi li erici - Quando (nel febbraio del 1999 ) egj pub-
i farle meglio «prevedere» J andamento reale del mere a io
l ' b . ó -; u «.Scientific American* una verdone semplificata
.
azionario F. gli invest ir ò ri sonno bene che nemmeno Ir mo -
b l suo modello i lettori reagirono con U H masskr.ii invio
derne teorie di gestione del portafoglio , che dovrebbero otti ,

mi zzare il rendimento per un dato Livello di r ìschio, possono li corrispondenza. Ruben llmoi , di Chicago , pnliabil -
impedire che inermi forti me siano guadagnate o perse da un mcitttc espresse ì dubbi di moiri scrivendo: »5c davvero po
. « in» prevedere che certe azioni saliranno da 10 a 1*5 dul -
-
giorno all’altro.
Avrete forse notato die uno degli ingredienti dell ipote- ' lari in un certu arco di lernpo, il nocciolo della faccenda

uni consisterebbe ndl uso dei trattali o odia costru / i me d ì
si ondulatoria di llliorr c che ogn i pane del b curva sia. un:
versione m -$cala ridotta de II insieme: il che , a sua volta . 4 il grufici piu o meno realistici , ma nella possibilità di com-
Malto distintivo della geometria frattale. Effettivamente,
prare a 30 dollari e rivendere 15. A quest 'ora* moki do
A -
nel Mandelbrot ha pubblicalo un libro intitolato vrebbero aver guadagnato miliardi ; come mat non t sue
Franate and Scaling tn Fittane*: Discontinuity. Concentra cessoiv
flou ftiik , ( I:E aliali e graduazione nella finanza: di senni i
,
- il prim rpiu ondulatorio di EJIimr Eia rappreseli rato LUI to
,
-
nuirì, concenrrazione, rischio) che ha introdotto precisi e i .ippioso, anche se piuttosto ingenuo, tentativo di mdiridua -
JL una regolarit à in un processo fortemente irregolare, Ma
ben definiti modelli fractali nella teoria economica de! mer
tato III quest opera, egli ha presu le mosse dal farm hen
' lucentemente la stocastica e ì numeri di Fibonacci hmuo far -
rimo che le flumiariom del me remo azionar to hanno lo
lo incontri piti prof ìcui .

stesso aspetto quando i grafici sono ingranditi o rimpiccio-


.-
l ì n per adattarli a unii certa scala di prezzi Q di rompi. C ì u ir Conigli e Linci di mnnrie
dandn [ E grafico da una distanza che non perni cero d: leg -
[J proprietà die definisce la successione di ribonaua - die
-
gere le didascalie , 4 impossibile dire se oso rappresemi flut
tuazioni t- cr il Linieri in giorni, ser rimane od nrc la prim i -
pale novit à della teoria di Mandelbrot rispetto a una nor
ugni nuovo termine sia la .somma db due precedenti è emer
si dall ? descrizione di un im magi nano allevamento di conigli .
— -
male teoria per la gestione di portafogli azionari, consiste N ente nella sua definizione, suggeriva die quella teorica pro -
.
nella capacit à di riprodurre le con trattazioni burrascose, ol - genie di roditori potesse contribuire a br luce su urei corrm -
332 333
1 -A S I K I O N i. A t ' H fe A Dai tonfiti ali 'intarsiti frinir

copia: d ì fcnonacni naturali c culi unii . Jan co meno si porcvn


. wanath era ottenuta tramite una aerie casuale di reset e cro-
imm igfoare che esperimenti incorno alle proprietà fonda 1 . non era aitano sconta co che avrebbe posseduto un Jdàu-

menadi della successione potessero schiudere le porte della co ritmo di incremento, in che considerando solo il vabtcaa-
matematica dei Eterni: disunii itati. Tuttavia, proprio quesm c ' I ito dei numeri . Invece , con sua srrssa sorpresa Vìsvanath
accaduto nel 1909. L'Informatico Divakar Viswanath, allora i oristarò che ignorando il segno meno la grandezza dei ter
post laurea del Mathematical Sciences Research Institu - Mini delle sue successioni casuali cresceva in modo p evali -

te di Berkeley; in California , fuahb mnira ardito da formuli - I il , avvici n and usi a un valore boi preciso In parricoare , i !
^ .

-
mi n *r se ., » che port ò all ' inattesa scoperti di un nuovo nu

mero fondamentale L l 319H !Ì2ri . Uno dei pregi delia sco-


,,
centesimo termine ha una probabilit à praticamente pali al
( W% di corrispondere, in qualunque successione generata
perta di Viswanath consì ste ML' M riesame se m pii irà della aia
'
L nel modo descrittili alla centesimi potenza dd gi à intrudo-
idea cenrrale Egli ha pensa»: supponiamo d ì inaiare eoo i
, I ì . ito I . I 3 I 98 B 24 „ Naturalmente , pi ù un termine è IcnLino

primi due termini della successione di hlbpuacci » cioè 1 , 1 ; dailmixio della suecessioiie, più precisa c la sua coincidenza
put , per il terzo termine, invece di efrernune nz -litro la som - mu bcorrisponderne potenza d ì 1 , 13 198824 , . Ber calcola - .

ma lasciamo decidere al caso se addipanane i termini prece re esattamente questa strana quantità il matematico di ,

denti O sottrarre l'ultimo ni penuJrimo. Botrcmmu, per esem- Berkeley dovette ricorrere ai franali f i un poterne reore ma
pio, stabilire che testa stanili : hi «sommare* ( nel qual caso I
. . matematico formulato all inizio degli anni Sessanta di Hil -
Terzo Termine sarà 2) e croce « sottrarre* ( nel qual caso tl tino , [ lei Furstenbrrg, dell Università Ebraica di Gerusalemme, e
1

termine sarà 0) . Li procedura sarà ripetuta indefinitamente , in Harry Krsten , dell Università Cornell - ] due maiemarici
modo tale che J ipotetica serie di innei JX ’CTTCTC iiT pro- hanno dimostrano che in un' Intera alasse di successioni pro
durrebbe b successione 1 » 1 , 3, - 1 , 3, 2, 5, 3 , 2, 5 . 7 , 2 , men -
' dotte in modo casuale d valore assoluto di un [ermine ab-
,

tre 1 dfrettanti! ipotetica [ed estremamente improbabile ) serie bastanza lontano dall inizio lidia successione rende a coinci -
'

rm TH l J 1 l i ... darebbe la successione di Fibonacci ,


^ ’
dere con una potenza appropriata di una base sconosciuta.
Una delle proprietà di quest ultima tra che i suoi [emòni Ma ì urstenberg e Kesten non furono in grada di detrrem-
crescevano rapidamente , in quanto potenze del rapporto au - narc tale base ; la diluzione fu trovarli da Vi divari a eh .

reo , Ricorderete che si pareva calcobne, per esempio, il di - [[importanza di questa scoperta non tonaste sofo neHm
ciassmesfmo termine della successione elevando il rapporto diVtduazfone di lina nuova costante matematica |x:r impur-
aureo alla diciasettesima potenza, dividendo il risultato per tante che sia questo risulterò* ma anche nel ai .tfimirc un
JJ radice quadrata di 5 , c arrotondando allumerò fuccessivo esempio matto significativo di come un procedimento chia-
(do , in quel caso , 1597 ) D’altra parte poiché la schedi Vi -
^ . , ra mence casuale possa avere un esito altrettanto chiaramente

>34
r * IE / IC1 “ I M. tf É A

deterministico. Analoghi paradossi si incontrano m un gran


immetti < ti fenomeni naturali e artificiali. IYr esempio , stelli

come il nostro Sole producono energia in " fornaci nucleari *


collocate al loro centro. Ma perché no: possiamo ir&v? una -
C A r ITOLO q
stella conte un pmuu luminoso nd cidu occorre limamimi-
ro che alcun è fotoni - i ^.piceheni.* di radi Orione decrrona- Dio L" un niiuem nico ? .
gtietica c he originano la sensazione luminosa - riescano , dal-
f 'ime mu de ! corpo cdcsrc, a raggiun gene Li sua superfide. In- Dovrei ctfFL nf di esporre vizi e Ev oElie dc l: uo-
fauL i ó f tun i non viaggiano tranquillamente dentro la srella mini N modo geomctticcc.. Le pa.s- ioni dell 'odio, ^
dia velocità delLi Iute; essi vengono riflessi . assorbiti e rie deiLira, dell ' invidia e sinuli. cornskLrate di per se.
messi dagli cFerTmni :i dagli a tirimi di gas in modo complesso conseguono dafFa nfowsiiù ed efficaci» della natu -
c appare n re mence disordinato, Ma il risultato rutto è che ri . IVrLi ó , dkulrrò della natura e della (orti Hfl -

dopo peregrinazioni casuali the. nel caso del Sole , possono ie emozioni OHI carne IM i lo strati n obi che « mi
*,

durare una decina d ì milinni ni anni, la radiazione evade dal- <K=OJp3MÌ di linee , supedici e volumi.
la stella . E il corrispondente flusso di energia è staro ahba- R A 1 t L i- F r S c i N O Z A ( 1( 2 - 1 6 7 7 )
* ^
^carrai regolate , nel corso del tempo , da scaldart la superficie
dd nostro pianer à c perni ertene In sviluppo di forme d :i Vira . I LHie e due per il mattinativo
ouninmnn a fare
Le ncctche di Viswatwh sui numeri di Fibonacci e le quattro , nominante il piagnucolio del dilettatiti
successioni casuali hanno sicuramente arricchito l' arsenale I per il rre, o it grido del critico in difesi dd cinque.
matematico per Li descrizione dei cosidderri scremi disor - J A M t. .5 MeNEI IL
dinati. Ma ta sua scoperta contiene anche: un altro insegna ^H I S T I F R
' ( 1AJ 4 - 1 9 0 3 ]

mento: cioè clic esiste un Mimi , otlla ricerca matematica Euclide definì il rapporm aureo perché era iniiressato all’u-
clic, dopo piti d ì orto secoli» è ancora in grado di riservarti so di una semplice prop mone per Ea costruzione del penta-
delle sorprese.
*
gono e del pentagramma . Se questa fosse rimarla Li wdn ap-
plicazione di phi, questo libro non .sarebbe maj «rato scritto.
1! piacere che oggi ricaviamo dallo studio di questo concetto
st hast soprattutto sail 'dtint 11in della irtrpma, If rupporro
ùureo si è rivelarli da nu biro la più semplice delle &acm
fb
continue ( ma anche il Hip ì g irrazionale- dei numeri irraziona-

337
LA EBZIdii È AUt & À U Ì& i n4 MUfrmjU/rp ?

li ); dall'altro, il nucleo quantitativo di molti fenomeni nini - un intendono di soli »» li pane di quest uh ) ma de sembra
.
r,V . completi. In mi ceno senwj ii rapporto auteo compare , prifci di quaJdnqut rapporto direno co» J;i realtà cnTKjrea, ex -
spesso inatteso . JI confine tra semplice r complesso, tra geo - .
tra me» caie O 'aJtra pjrte non dot >h ì :imo d Ì menFÌ:jre che J
metria [ radidonale e geometria frattale . UUKIIJ eh Pen rose e le MICI elioni «casual È " di la Fi botatoci sono
Il piaceri’ p mdnrto dalle sorprendenti apparizioni del rap j
,l )
' dueesempi di questioni matematiche che da pure» sono -
porto aureo è probabi Imeni? quanro dr pi ù prossimo è dato diventar? « applicate*- Uno dei dialoghi nel rapporti de!U de -
tmvare, nel regno dei numeri , ai piacere sensibile dato dalla vi - .
legazione cu Joseph J . Kohn , matematica dj Princeton r c un
sione di un'opera ( l ane. ( !iò .solleva il problemi ddh pcrtmen 4 >|iite cinese, è pa mediarnieme ilium inante. Argo neri t
^ & dd -
ZA de; giudizi estetici nella matematica , e ì ri parti mizrc sul seti' i ' M’ambio di battute, che ebbe Jou i all Universir à Hua -Tung
h '

so die eventualmente M ì opportuno attribuire alle parole del- ^


di Shanghai, era L “ bellezza della matematica » ,
l 'illuso? matematico britannico Godfrey Harold Hardy ( 1 B77
1947)> secondo A quale «gli schemi del matematico, non meno rùtftti ] « Lei non che si dovrebbe parlare del i bellezza
pernii
rii quelli del pittore e del poeta , debbono essere bclh » . dc’lla matematica? Qie quarti potrebbe ispirare gli studenti?
-
Non è un argomento semplice DìscuuauJo gli espcri i Non c'è posto per la bel lem, lidia scirnza ? -
menti psicologini per misurare il gradimento visivo del nn> -
Otpfte fine.se; irl,it prima esigenza È la produzione,*
rangole aureo , ho cercato coscientemente di fare J meno del-
. -
l iggecijvo " beilo . Adonerò la sressa strategia in questo ca-
-
Kohn : Non è uni risposta *
Oipiit tHHVt " La geometra t stata inventata per scopi pr.iri -
.
pitolo a causa dclfambiguità associata alla definizione di J 4 sud evoluzione è avvenuta qumido rmn era in grado di
-
i

. bellezza * . La minori in cui la «bdleuiL è negji occhi de!


1 soddisfare le necessità della scienza c della TECETOLOGIJI nel
! osservatore per quanto riguarda la materna!iot , e magnifi -
, XVII eccolo, Cartesio hj invernato JJ geomecrh anali lira ,

camente esemplificata da un episodio riferito in Lfspmmza .


. ir ndi in do presse e turni, ha esengj caro i 1 ststvim d < IL COQI

iriiiifmtitifjiy il bel Uhm di Pliiiip f . Davide Reuben Hcrsch dinate. Il lavoro di Newton t scaturito dallo sviluppo dd
I industria - f * rato proprio Newton ad alFcrmare: flLa base di
-
Nel 19 /6 una delegazione di stimati matematici statuni-
uaisj fu invitata nella Repubblica polare Cinese per una se- qualunque teoilla è ( 'attivici sodale " Nessuna teoria della
^
rie di colloqui c incontri informali con colleglli di quelli OR NHlezzi ha goduto rl ùr ì consenso generale. Ad alcuni piaccio -
nume. La delegazione firing poi un lappano intitolato Pure no alcune cose, ad altri ,, ahrc cose. C ui da noi la costruzione
ami Applied Muthmutita in the PtopU's Republic of China { La ^
de! socialismo fr considerala bella c a ri moli n re . Pniiri della
mate ma rica pun ì c jppliniij nella Re pLibidica Popolale Cine rivoluzione culturale, alcuni di ini credevano nella bellezza
se). Con l’aggettivo « pura * riferirò alb loro materia i marema - della urne marita, ma nun erano capaci ili risolvere un gnu

333 339
!
* iltZMJHH « Hit. A
iW ita il? tWtf fmM/frfl "'

numero da questioni concrete . Adesso ci occupiamo di con Unici, per Statua, relativa sJ 1 999. C è una colami prr i
durto re dell acqua e de E
, JJ cavi elertrid c di laminatoi. . ^
ir Ai un altra peri capi d ì bestiame e una per iprodotti del-
Lo face lame perla nrimira patria, e i lavoratori lo apprezzano. \ jllcvimcnrOn 1 vjlpri sono espressi in dolljn. È naturale
È una bella sensarione mjvmrst che tra i numeri rher indicano iJ valere Jet terrori
. .
produttivi le LìITC da 1 t 9 compaiano fidie prime posizioni
Toidic . come emerge senza eufemismi dal precedente dialr> in ifludo casuale. In particolare i dati che iniziarlo con 1 do-
*
go, è dilTiaJe sostenere che esistano conclusioni rigorosi e vrebbero «sete circa IfS dd rotale, esattamente come quelli
acreraiccirca it giudizio estetico iti matematica c il modo in , IK cominciano con ) Co con un LUJ dfra quridasi ] fnvt
-
l

^ -
cut andrebbe applicato, prefeiiscu discutere solo un p,urico .
ce 1 compare come prima cifra nel 32% dei casi { invece che
Lare aspetto di questa maceria, che senza eccezione è una fon - iirii I 1 % circa, come nelJ ipoTesi di un uguale frequenza dd-
'

te di piacere pet specialisti e noni la sorpresa. Ir cifre). Anche il numero 2 compare piuttosto vpr.iso c pre .
Numeri e meraviglia
i i ..minin' nel 19% dei c &ri. LJ frequenza del
9 al contrario, .
r nolo del 5 %, nemmeno la met à del valore atteso! Il farro
che una imigoh ribolla cìbbu quella caraneristica potr à np-
In Lina del 27 febbraio 1818, il poeta romantico in -
lettorj
parirc curiosot manon particular menre inquietante; almeno
-
glese John Kjeac ( 1795 LS2Ì) scriveva: * La poesia dovrebbe primi di aver esaminato qualche ultra papilla delfalmanac-
suscitare meraviglia pei il sottile eccesso e non per la biii i- il datidud sono quelli dell'edizione 2001 ) Per esempio,
lantù - colpire il lenoni come una paiafnis; dei 5ii_toi più al
^ LLI H

ili Il a rubri JV sul numero di vittime di «aieuni dei pi ù gravi


ri pensieri* sembrando quasi Reminiscenza*. Ma la materna
tica, rlivcraameme dalla poesia, spesso riesce gradevole non
n F ' tiit
1 ìlin si «opre die i numeri che cominciano con 1 so
-
ni i tl 3 H% dei mraic. e q nielli che cominciano con 2 if lrt
% r

canto quando è conforme a Lì6 che ab in amo mruLtO- ma In ima rabdli scrtz.a .ìlcu lì i apporr ò con la precedente sulla ,

quando smentisce tutte ieatrere. Inoltre, il piacere della IIU I Fjxdanonedei centri abitari del Massachusetts con almeno
rema[ita t spesso legato alla sor presa prodorta dalla perce - , mquemib abitami . i numeri iniziano con T circi nel 36%
zione di relazioni e unità del tutto insospettate- Una relazio - dei rasi, con 2 circa nel E < , '>%. Allesrremo opposto della se-
-
ne imietnatica nota come leggo di Benford è un magnili
co oggetto rii studio tignando al m ^dc in cui questi elemen-
- *
rie delle cifre, 9 occupa il primo posto nel *>% cirra dei no-
un ri delie labelle, ben lungi dall atteso 11% Com> possibi-
ti si conìbfn.mo suscirando un vivo senso di soddisfazione
h

le rht sMfisriehr uditive a realtà così diverse . e appaiente-


1

Un esempio: diamo inforchiara al « World Almanac in ItH- nce eguali, presentino il numero 1 come prima taira tu
corrispondenza della tabella «Produzione agricola degli Stali Olire il r!0% dd casi, t il 2 cuoi ne! lfì% dei cari? La situs
340 341
i A -
J. IO .S E AIJ a ih A i Pfit i* u n
- f
m j t i i r&

xione diventa ancori più scrina esaminando rnccolre di dall fundt ‘ri di lavale logaritmiche* bagnava pensare che nei tal-
ancora più grandi, Per esempio, il professore di immurisira - culi entrino più frequentemente i numeri che cominciano
zione Mark Nigrin ì, della OIK School ot Business presso U Mm E t Z, Newcomb, cmunnqre , andò ben oltre U mera
Southern Methodise University di Dallas, ha esaminato la M pivr.È tjriocic di questo tatto: trev ó quells the considerava | a

pupolaziùiiedi 3141 contee secondo it censimento del 19W, formula con cui calcolare la probabilità che un numero scel-
e constatato che fe cifra 1 unipariva al prima posto nel 32%
[ to a caso cominciasse con ciaseiini . cifra. Dem formula [ri-
dei djti numerici, la cifra 2 nel 17 % circa, la citta 9 in me- prodotta nell'Appendice 9 } asseta JI numeri che comincia-
nti dd 5%. Lariali sta Eduardo Lev dei Resources forthe fu - no con t una frequenza del 30cb: a quelli che cominciano
ture di Vihshingron DXL ha ricavata dati molto cimili dal con J . una frequenza intomo al 17,6%; a quelli che cornili-
Lindi ce azionario Dow Jones degli inni 1990-93. E come se . I .I JC con 3, una frequenza interna al 12.3%; a quelli che

quesli paradossi non hiscasseto ecco un'altra strane^: esa-
,
cominciano con 4, una irequcnui intorno al 9,7% lo fre
minondo un elenco di, [ ter ipotesi, LELL -LLMIL,t numeri di Fibo *
|ucn£idd ì c circa <t?l| 8%; qudta dd 6 t vicina al 6 7%:
T

*
nacgì. risulter à che il numero I compare al primo posto in quella cirri 7, al 5 -8%; quella ddTBj. al 5%; e quella. del 9, aJ
circa il 30% dei casi, il uumeio 2 in circa ri 17,6%, il 3 nel 4i6%. L'articolo di Newcomb su11 « A meriran journal of
12,5'% tasi via, con frequenze dee resecali man mano che
[
Mlihematics * c la «leggo da lui scoperta p-asMirono compie-
ci si avvicina a 9 con la sua frequenza del 4,69b. I numeri di
» !amen re inosservati . finché, cin qua n lascile anni dtipo, il ri -
J-'iborracci hanno probabilit à elevati Ji cominciare ton f JJ -
r sico Frank Ben ford della (imeni Eleo rie riscopri il curioso
rn che la “ popolarità* tirile altre dire è decrescente esatta - frno irimn { a quanto pare, per conto proprio) c Io verificò ri-
ìHtme sitò itffsó mode cht wlit rairoke casuali di doli numeri - ^ t rto i. varj dati numerici, dalle superaci dei bacini fluviali
ci appena aiate 1 alle Statistiche sportive v perfino alfe grandezze citate nei più
Lastreno irto e ma tenia ri cn Simun Newuomb (1835- disparati articoli dd «Readers Digest», Tutti i dati corra -
1909 ) fu il primo ad accorgersi, nel 1831, dd « fenomeno -
della prima cifra». Egli aveva notato che gli elenchi di loga -
spendevano con straordinaria precisione a quanm previsto
dalla loiTruila, nota da allora come elegge ih BenfortU.
rirrr i delle biblioteche, consultati per l'esecuzione ui viii cal - Non turri gli elenchi numerici ubbidiscono alla legge di
coli, erano visibilmente più logori all'mino { nelle parti dd Reriifbrd. Ncgh elenchi tefelunki, JJOE esempio, la prim.i cifra
numeri che cominciano eon 1 e 2) e che lo sfato delle pagi -
T
può essere collega!a all'ubicazione dell'urente. Perfino gli
ne migliorava man premo che ci si avvicinava albi line. NLen- elenchi di radici quadrate disubbidiscono alla legge. IV -iltra
tt di strano « si fosse trattato di un bruno romanzo, che so- parte, è probabile che se raccoglierete turri i numeri che
lo pachi lettori si sorbivano fino all ultimo capitole; ma (rat
1

compaiuno sulla prima pagina dei principili quotidiani dei

ii2 443
I A hK. EIOH
* AtlBF. ,
Dì,SP j *1 mMittoxfirp?
I . i lucidità in LU ì risicdeit. «u à risulterà in larga
i d.1 CÙBCuru d ùcifct
misura ri -
spettata. Per qude ragione? Cosa possono mai avere to co
- PJ“P““lui‘ n«
Wj e f
««
" “
cifra significativi del
óonc J.
] l ] une 1 fentri abitari
del Massachuscrr.s , le vittime di un .i w- '" ’
«ra convergerono t „Su fc, di«rÌ
tanpùmt Wr-
rie di terremoti e fc quantit à U«ione di ,
menzionai* dal eReader's Dige Kd caso m cu, alarne dell diluzioni Bmfbrd mche
" $1* ? E perche i numeri di Fibonacci
ubbidiscono alla .S É CSÀ rl .
li irKi
, di dati
ran , liraT
'
; !”numerici
al e
sceltemi ubbid ì-
legge ?
I tentati viLI ì dare un solido forrdumenio maremacioo .III . L
0 M
imj
'
^
“ rilavataimrna8^di preparare
nedi alrn: raccolte ' elenchi di
a sui vola da una se-
legge di Bcnford $ j sorm rivelati molto pi ù difficili del previ
- vimine dei
propali
radici quadrare, rassegno utile
incidala rei , ,
« . dati de «grafie sudi
-
-
sio Lino degl] ostacoli principali c staro
proprio il farro che
*!' di paru dd terrigno di una naduuc. diti geografici
„ dlstan
.
non tutte le raccolte di dui : numerici la rispettano (Gh stes
ii esempi prima ititi , rdarivi J « World Almanac , in
casi ite nc scostano parai al men te.) In un articolo
ceni
-
- - 'le- alcune
, ”
,
distribuzioni nonubbidirai no .^
tra dcL nr irapuriant ì citt à
dd rmmdo. Da su-
Jqggr di Ben -
1 - sulla legge
maio nel 19fr) su Scientific American», Ralph A. Raimi ,
maiematico dell Università di Rochester» concludeva che ala
risposta resta avvolta dall oscurità».
r
v ,„
foro ma Tled ,Hdl
j
è ratueitoa dimostrar che più dar ,
" crjlKDno Pi £ le c f« questi
.» V ^
frequenve previste ' ^
: .*Viene
* nume-
dati rientieianno nel-
«poticuneo cfWerbcome
pumcn Lri Fibonacci H'giuna anrii mai i
Finalmemc, h spiegazione emerse nel 1995 % grazie alle essi la legge di Benfbrd
ricerche del matemaiieo T « |HdE, dd Georgia Instrture of
- Uopo rutto , ri rratta di numeri ammiri
tramite un pmeedi -
,

I inch noi ogyr La sua curiosità per fa legge di Benfoid era naca .
Rie inorila raivo; dui di qualcosa di ben
dive da una rw-
eolra di ampiom casual, estratti da
nei primi anni Novanta, preparando una condroma
sui pa - distribuzioni attrattane©

.
Usuali .
radossi della probabilità - Raccontandomi la sua esperienza
Ma quelli di Fibonacci non sono gli unit,
numeri no,, ca
„„-
Hill mi ha detto: « Ho cominciato 3 occuparmi dd probi
ema uab a possedè* la propri in quesoonc.
considerandolo una specie di piacevole esperimento, ma al- Se si esamina
cuni conoscenti mi avevano
avvertito di andarci piano; h
numero tulficientedi poterne di 2 21 « 2,
«era) si trova che anche queste
f
- .
22 4 2* = 8 et -
ubbidisci alla
legge di Ben/ord può causare dipendenza » . Dopo qualche
inno di lavoro , egli ebbe infine ritmimene che
pi ù che dril -
lo studio di -numeri provenienti da un'unica fonte , h solu
-
."
mm d I ibonanci sono
» l«gc di
non d« « hc stupire, visto che gli stessi -
*
‘ potente
’ de! nu
rapporto aureo. ( Ricor
-
iionc powva venire da
quello delle WAIHìW di dati. Di
«Mueguanza, riformulò la legge in termini instici:
Se al - . fi CT .
da * v 5 1 In eflrm
^ * '
m OUmCro d Ì Flbon«d è
‘ °si può dimosiraiie W^imarn
in modo rigoroso che
cune disrrìbudoni sono selezionale 3 caso {senza preferenze)
successioni definite da un'ampia classe di
« fiuono la legge di BeniimL
ralaa,uni ricorsivi -
344

J
l. A S f ? I (V M A l l l l f A Dwr r rJ
'
FMvrmin #

Qncsra legge fornisce un altra esempio affascinante di il livello prcvlsro dalla legge di Ik-tdord . ( Um versione pi ù
matematica pura trasformata in applicata . Una delle sue ap - dettagliata ridia Legge fornisce le frequenze arcar anche del
pliuuù uni pi ù interessami consiste nella scoperta di frodi e -
L seconda cifra e delle successive; i lettori in i ressaii pos^ -
i

alterazioni drlla enntahilit à. In un gran numero ili docu - no ennsuirare lLAppendice 9 J Una revisione a:curata permi-
menti contabili , t dati aurenrici sono srnertamerue conformi se di individuare tredici assegni fraudolenti pe- sommecom-
alla 1egge di ì f cnford, J differenza Jet dati manipolati. Ted ! prese tra 650fl e f>599 dollari Anche FUffidodel procurato-
,

Half ha escomi raro una dimostrazione semplice ed elegante di \ re disrretcuale dd quartiere newyorkese di Brooklyn h .i usa
to la legge di Bcnford pei smascherare frodi n sen? societ à
-
come fa teoria della probabilità possa lineare a smascherare
una frode. Nel primo giorno di lezione del suo corso sulla tli New York.
probabilit à , egli in vira pii studenti a effertuare un semplice La legge di Bccford contiene appunto alcuni degli ingre-
esperimento: fornati a casa , quelli IJ cui madre ha im eo- dienti det senso di meraviglia reputare piacevole dalia mag-
gnome che comincia con una lettera da A a 1. lanceriinno io .
giorai )ii dei matematici Essa ri specchi A un fatto tanto seni
aria una monero duecento volte segnando il risultato; gli al - plicc quanto $ up e tacente; che la disti ibimone delle prime
tri si limiteranno a scrivete una serie, della sressa lunghezza, ti ire delle raccolte di dati numerici c decisamente contro-in-
di risultati inventari anche se apparentemente plausibili il ,
-
tuitiva , c in un modo difficile da spiegare . 1 numeri primo
giorno dopo egli si tu consegnare le serie e dimostra di poter fra tutti il rapporto aureo - danno talvolta una gratificatio
ns pi ù immediata . Per esempio , moiri matematici dilettanti
-
distinguere quelle vere da quelle fraudolente con imfacnira -
rezza del 9ì%. Come ha latto ? Ogni serie genuina d ì lanci e professionisti sono affascinali dai numeri primt . Perché
-
- - -
contiene, con una probabilira molto alta , una serie consecu
.
tiva d ì sci teste d se croci * Dfakra parte chi falsifica fa se-
LI

rie non ha motivo di pensare di dover inserire una sequenza


di questo genere .
questi numeri sono cosi importanti ? Pèrche esiste un *teun>
tna fondamentale dull aritmetica * secondo il quale ogni nu -
mero maggiore di I pu ò essere scomposto m un «no mi
mero di fattori primi (detto per inciso , I non è considerato
Un caso recente in cui la legge di Ben torri è stata osata per numera pnruo) . Cosi , 28 è 2 x 2 x 7; 66 è 2 x 3 x. Il eooe-
smascherare una frode ha riguardato uiumporiime società leni. ì numeri primi sono cosi legati: al nostro modo di con -

americana di rurismo e divertimento. Il direnare dei reviso - cepire la matematica che nel suo Mino Cosma, discutendo su
,

ri àve ^ j trovato qualcosa rii strano nelle informa / ioni forai quale tipo di in formatati! una razza intelligente invierebbe
Le da un dirigente ddFammiiiiSLnizkjiie sanitaria. Le prime nello spazio per segnalare la propria eastern*, Ori Sagan
due riffe delle spese per lassisrenza medica presentavano un -
U 934 1996) scelse come «empio musette di numeri primi .
picco sospetta di numeri che Cominciavano con ù A rispetto , Gitole sue paiole: ** £ estrc ma men re improbabile che un pjro -

346 W
/ ' I f* i iitt miilertì Mli* / ", !•*
LA AII KJ& A

cesso na Lumie possa generare onde: radii ) aventi per mu tenu- mero JJ 1 ibonacci , 41 K ! , non è pnmo (essendt il predin -
to unicamente dei numeri prims . Se captassimo im > mkrio
1
- tu di ] 13 c 37) .
ne radio con queste caratieristiche, saremmo obbligati a de
J [ numero di dernenri cotiow-iuti lidia successitele di l ibc -
ri acci che sono anche primi cresce ogni anno. Nel ! 979 , il più
durre che da qualche parte nello spazio sia esistita una cimici
informata, come minimo , delresistenza dei numeri primi - jpndc primu di Fibonacc i conosciuto eia il anqieconmi ren
ili nevi imo delia sene. A metà degl: mini Mova nla I ;>aJma vrj
-
Il grande Euclide aveva già dimostraro, pi ù di duemila anni
passata al 2971esimo termine, e ne I 20 U ! è stasa iisegnau .ri
fa . l’esistenza di infiniti numeri primi ( per il Irli lire ante rea

- HljS39eaimor che è risultato essere un numero pruno con
MIO, il suo elegante ragionamento è spiegare ridi Appendice
.
IO) Ma la maggior parte ddlc persone £ d’accordo che certi 17 1 03 cifre! ì numeri pruni di Fibonacci sono J .inque inri
triti (come lo sono i numeri primi in genere) ? Ffcr iì momento
primi riun ì ) pi ù gradevoli di altri. Alcuni matematici, come il
Moisuna lo sa, e questo è probabilmente il principile quesito
francese Francois le Lfonnrise Lam erica no Chris CaJdwdl ,
aggiornano
-
elenchi di numeri notevole e Stanici , Ecco
qualchegemma tratta dal ricco illune dei numeri primi: Il ri
- matematico irrisolto che riguardi i numeri di Fibonacci .

L'irragionevole potenza JdL matL' manca


numero 1.234 A 67.891 , che comprende rune U cifre escluso
lo 0 , è pnmo; 2) il durrentorrentesimo numero primo. chc
IM la bellezza di 6400 citte , contiene 6399 nove e LECE solo ul - La raccolta di dialughi intitolata Imeniioni contiene la ilio-
to ; 3)ii numero formarci di 31 ? cifre umilili ; i I fc primo ; 4 ) :l <
sofia estetica di Oscar Wdde 1 £54-1900). Nella raccolrat il
di dogo I he Decay oi Lying» è un'esposizione par rico] ar
> erteccnro tredicesimo primo pu ò essere scritto come LO 1951
mente provocatoria delle idee di Wilde tn mater in di vtmuva
*
: 7
X { 10 " + 199199199199 1991991991991 ) + L e il caso ha
estetica » . Alla fine del dialogo, queste sono cos ì riassume da
voluto che sia srato scoperto nel 1991 ,
Per { ' argomento di questo hbrn , £ particolarmente iute uno dei personaggi (Vivian ):
recinte il rapporto ira numeri primi c numeri di Fibo - LJ V'ita imira I Arte molto pi ì j di qujniu i'Ane ini io la Vita
1

nacci , F sdii HO 3, ugni numero di Fibonacci che sia primo


hd un indice { il suo posto nella « (recessione ) anch esso pii Questo non solo a causa dell impulso È miracrvo delIa Vm ,
ino. Per esempio 233 mi numeri ) di Fibonacci , c sia pri
T - Ubi anche diri fatui che lo scopo consapevole ddij « ita t riu
scire J esprimersi , c che ( Arte le [Kirgc terre belle formi in
-
mo, sia il tredicesima della successioni ( e 13 è primo) .
1

cui cu nere rizzai e quell + mpuLsa . È una renru che fin q u i non
Tuttavìa, non è vero il contrario: a un indice primo non
corrispuud ì: sempre mi numero di Fibonacci anch csso era mai iiara avanzata, ma «tremarneme fruttuosa, e pitta
una luce affatto nuova sulla storia dell "Arir . Segue da ci ò , . L
primo: cosi , sebbene 19 sia primo, ì diciannovesimo nci -

348 349
i a# mittmtik ?
f,
^ t Z! ìH N
L AUtr
* *
M.i non è rutin. 13 matematico Mm Forbes Nash. ormai
gtiiSA di corollario , che anche la Naturo «cerna imita l'Ara.
] ioli spettacoli clic ella LI può mostrai e senio speziatoli che
celebre in tutto il mondo grazie al film biografico A Beetuii-
già abbiamo ammirato grazie alla poesia
, o aita piliura È fiilMitui, nei 1994 hi nasuto Con altri il premio Nobel per
.
quesm [] segieto del festino della Naturi cos ì come ta spie-
l 'economia perche la sua dissertazione matematica (scritta a
venturi anni!) su [ equilibrio di Nash* nei giochi strategia
gijjonc ihIta sua debolezza
non Lólkbocadvi
^hi inaugurato una rivoltilione Teorica in
in questo passo , si potrebbe sostituire « Matematica» ad Ar-
molti
- ambiti rarito disparati come l'economia , La biologia evoluti
va c le scienze politiche, Ancora una volta d chiediamo: co
te» , c ottenere una teoria intorno alta cui legittimili
jia permette alla matematica di « funzionane» cosi bene ?
eminenti intelletti s ì sorto affaticati. Fin dal pjrineipio, la
. Nelle pa- Lo ihaJordimemo di fronte alla potenza del numero tra -
scienza dei numeri si fr rivelata fin troppo efficace
ruta di Finsic ì n : tCorn è possibile che la matematica, un pro- spare in un grottesco brano di Molhy^ no romarizn di Sa -
muel Berciteli a proposito dd quile ho qualcosa di perso-
dotto del pensiero umano indipendente dall esperienza cor - li

nale da raccontare. Nd I 9 S0. con dut colleglli ddl’Uni-


risponda in modo cosi perfetto agir o gtrri delta realtà fisi
-

^
ca?». Un altro importante scienziato, Eugene Signer 1902 -
( versiià della Florida preparai uno scritto sulle stelle di ncu-
mini. .Si traila ili oggetti astronomici cstremjmente com -
1995 ). noto peri suni numeiusi contributi alla fìsica nudea-
re, nd I 960 tenne una conferenza dal tiralo: «L irragionevo-
' patti e densi, risultanti dal collasso gravitazionale del noe -
dolo di grosse sidle. Lo scritto risultò matematicamente
ta potenza della matematica nelle siienzc fisiche» Non do-
iremmo chièderti, per esempio , come sia poiiibile
cta i pifc-
1
p ìii impegnativo delle usuali specie addomesticate di dis-
sertatone astronomica, per cui decidemmo di premettergli
neri nelle loro orbire intorno al Sole, abh ì ano dimostrato di
un avvertimento semiserio sorto forma di cirazione inizia -
tracciare una curva ( i ellisse! costruita e studiata dai geoiuc
tri greci eccoli prima delta scoperta delle leggi di Kepi ero'
le , I a scclra cadde su « NEra ordinario quanto la matematica
O che la spiegazione della genesi dei quasi-crisialli si basi -
posali aiutarci , da Mó ifay di Samud Rcckctx L 1 *206- 1989).

Mi! rapporto auiru, un concetto sviluppato


da 1 uclidc pet ni Malloy e il primo romanzo delta trilogia comprenderne an-
che Aialotir D ì?s. c llr? Unnatruihlt dello scrittore c dram -
gioni puramente matematiche? Non è stupefacente the ta
maturgo irlandese. Turn erre Ì romanzi rappreseritano una
Struttura di lame galassie * composte da miliardi di strile
, ri-
ricerca di aé l'insegu imentu di un'identità da pirre de^ l au-
produca fedelmente ta curva preferita di Bernoulli - 1 mean T

rore per mezzo dello scrivere. Siamo indolii A osservare


tcvule spirale logaritmica? E perché, firm forse ancor piti siti-
protagonisti che cercano, rra solitudine e disperazione , il si-
pefeccntc, le leggi fisiche ri lasciano esprimere da concise ed
gn ili caro della loro esistenza.
eleganti formule matematiche?

351
350
L A I f K t -O H E A I T S E A
£>j & + t* fi rv?

È molto raro imbattersi in una citazione letteraria in un \ L matematica. Una discussione approfondirà di simili te-
I

unitolo di astrofisica ; cosi , ricevemmo una Iciicu del dim mi riempirebbe interi volumi L oluepa ^a chiaramente gli
bui pi di questo libro. Mi limiter ò quindi a mu sintesi dei
-
rore rirU ' AstmphiiLLaJ Journal » , che dopo ater precisatu di
principali filoni teorici , e a una breve spiegaz ì me del mìo
essere A >tu ;i volta un estimatore di Beckett , confessava di tion
vedere l’ ulilità della citazione . Rispondemmo che lodava - putirci di vista ,
mo senz altro a lui !a decisione se espungere o no il presso eieI Lina concezione della n an ira della matcmatitìi, iradizio -
Afol/sv, e Infine ['articolo usci senza cancellazioni nel mutie- mi mente chiamala « platonica » , è che essa sia universale,
nt del 1 5 dicembre . Ecco il contenuto della citazione:
arma e dorata d ì un esistenza obiettiva , indiptndenre dal
pensiero umano. fVr \ A concezione platonica, imatematici
Ulivi coloro che sì sinici addentrati , e si addentrano* in un
E L 11 inverno , porto il pastrano, mi coprivo di lugli di giorn*
tcn dai quali non mi separavn prima di aprile quando b ier ,
- n M rido di c nei rii asrra tre ma esistenti in modo autonomo, in
mesa di essere scoperte in un senso abbastanza umile a
ra , lireilmi- ntc. usciva dal letargo. Il supplemento lenendo
del «Tì m«» era superbir mente adatto allo scopo, pei via dei quello inreso ria Mie. lieta usciti quando affermava di limi-
,

fogji robusti che conservavano a lungo l un permeabilit à .


' tarsi a rivelare sculture che, seppure invis ì bili , esistevano da
Nemmeno t pL:ri gli causavano problemi. Non posso farci firmprr riti marmo. Se d à fosse vero , il rapporti!aureo, i nu
.
niente . gas mi escono da dietro al minimo pretesiti, e non meri di Fibonacci, la geometria euclidea e le equazioni di
posso non parlarne almeno qualche ^ olia , per quamn possu l uivtein sarebbero aspetti di no mondo numerico rrascen -
trovarlo spiacevnle. Un giorno. Li ho comari . Irecenroquiri - L lenire che li il teli igeo za umana pu ò rnglirre pi ù o meno he
.
dici peti in diciannove ore pi ù di sedici all’orj, in media . hr rna n é produrre né? modificare. J sostenitori deli impu -
Nemmeno cosi lami, a pensarci - Quattro peri ogni quarto suzione platonica at ìfermino che uno tici logici piu emi -
d « ra. Ut/ineria . Meno di uno ogni quattro minuti, Da non . -
ncncii L'austriaco Kurt Gddel ( 1906 1778), condivideva la

credere. Diamine, si può dire che non scoreggi affetto, me- loto opinione , F. nnixtriineano non solo li sua affermazione
glio se non ne parlavo. Su acidi nano quanto là mate mar ics che concerti m arem arici « possono anehessl rappresentare
i

possa arurarei a conoscere noi stcBi. un upnto del Li realt à oggettiva , ma anche il taito che i
ii

suoi «teoremi di incompletezza » possono essere considerati


La storia didEa matematica ha prodotto almeno due renrari - argomenti a favore del punto di vista platonico Detti reo -
vi , filoso fi earn ente molto diversi, di risolvere l 'enigma de.la remi , probabilmente le pi ù note e riverire tra le singole sco -
singolare porenza dei numeri F fc wlu / ioni proposte suno perte logiche dimostrano che tn qualunque sistema forma
, -
col legare .all altra fumi J I nell tale questione della vr. ri njturv le assioma ti zzato (coinè la teoria dei numeri) «u tatto

353
352
LA AUlfA rh
. à è uri rtUfcMtrffflrf

matt óni for mutabili net linguaggi# del iberna thè non pvt
, il ?| IVs.co girarle In oltre parole, rg à: si esprimeva come se
iono r né provai? né intenti te.
ojf 7
Ltincomplctezzai» ih III r n i l i r ' sv.' un mondo ideale della matematica, del quale ì ma -
.
teoria dei numeri , per esempio constare nrl bino ehe in es iniMiKi non sarebbero gli artefici ma gli esploratori .
sa si possono formulare proposizioni «medie \ metodi di IPJTìì delle soluzioni prn poste riguardo l ’enigma deileffb
prova della teoria nnn mno in grid » di dimostrare. Per tor
to, ti si dovrebbe collocate sul piano di un sistema superili
- mu della matematica nello spiegò naturi cnnristr in
^
U H i ute ressa n re va r [azione s LI l tei 11 a LO ucep n u d a Fri tone I n
re c pi ò completo, ite! quale* però, potrebbero essere fbr questo •'platonismo riveduto» si sostiene clic le leggi fisiche
miliare altre pmpos ìiionj indimostrabili ; c tosi via , ì ndefi - timo espresse come equazioni matematiche* la struttura dd -
nitamenry If cibernetico e scrittore Douglas R . Hofsiadier l LI inverso è Irarralc, !c [ palassi? si organizzano come Spinili In -
ha efficacemente riassunto questa situazione neEluitimn i il miche e cosi V ì A, perché la matematica è l 'uiiomu uni
Godei Escher, Bark unsterna ghirlanda brillante ri :\ ncw.io-
,

ni' di dimostrabilit à è pi ù debole d ì quella di verit à . In que-


venale. In parriookry si continua a credere che gli enti ma -
" tematici abbiami unWnteim ubktuva , j ud ì pen dente dalla
sto senso non ci sari mai un metodo formale capace di sta
- l u v i i a conoscenza, ma invece di rnLineare interamente la
bility per ogni proposizione ma ternari La, se sia veri in as- jn .iicmaTLCj in un mitico mondo ideale la ri colloca -
almc -
soluto ; non piu di quanto si possa sapere , in fisica , se una —
llo jn parte nel COSITIII reale . Se volessimo comunirarc con
teoria t vera in aasulmn, Roger Penrose, il matematico t fi
uto dj OudoriI , £ tra coloro die ritengono che 1 Teoremi d :
- imi civilt à intelligence sviluppatosi a diecimila anni . ucedaE

11 ferra, non dovremmo fate altro che trasmettere it numero


(.Ttidel siano tin forte argomento a
sostegno del Tests tea ì /a, di 1 /di 803398B7... e i destinatari ci capirebbero alPistantCk
-
un mondo « platonico di idee matematiche. Nd suo lihn : [ icndie anch"essi : vivendo neH ' universo, sono sotto f autor tri
insieme rigoroso e provocatorio Ombre dAL mente, egli ha
atìrmitn: La verità ma [ ematica non k determinata m mo-
«.Urilf stesse leggi n timer idi t In questa prcspctriva alla do . -
ni inda se Dio sia un matcmaiico si dovrebbe risponder
do arbitrano dalle regole di qualche sistema formale “ bino senz'altro di si.
rialt uomo", ma ha un carattere assoluto, collocandosi il di . Questo plotoni amo riveduto è precisamente quello al
là di qualsiasi sistema di tegole che sia po&ribik specificare». quale pensava Keplero ( con L'aggiunta ridia sua inch nazio-
Aggiungendo: fi rovere conferme a ] punto di vista pJaroni - ne mistica ) quando scriveva che la geometria < lu fornico a
cu ... iu un aspetto importante bielle motivazioni iniziali di Dio gli schern ì per la creazione del mondo , ed fc srara tra -
Clodd *. Anche il matematico britannico de) Novecento G, smessa all 'uomo insieme all ' immagine divini; e :nijtii . non
H . Hardy pensava che il ruolo degli uomini consti tesse è attraverso gli occhi che è entrato in uni . Idee analoghe -
-
ud ì « uwicrvjre e scoprire lc*Veritk ma ternariche, piuttosto aveva Galileo:

_
1M
LA SEEIGHE AUREA
Aif t un flUltfiUbW
i. j filosofia t scritta in qn«iu grandissimo libiu the comi
nuamLntc ti sta aperru dinanzi agli occhi \ m dico 1 " univenie ' . IppannaggiQ soltanto di colono die» come Newton , davano
non si puh inrender se prima non s'impara A inrender la per scontata resistenza di un Intelletto divino. U grande 111.I'
fin na e con «cere i caratteri ne' quali v scrino . Egli è scrino h manco , asrmnomo c fisico francese Fiexre-Simon de La -
^
ITI Iniqua ma ( tm.ii ita e i tarai ceri sonii [ rilancili , cerchi ed ah piate ha scritto nel suo Tbévrie awtHiiqw da pfobàhilìt
ò
rre figure geometriche senza i quali mesti £ impossibile 1 in - . 1 Scoria analitica delle probabilità}, del 1812:

tenderne umanamente parola: senza questi è un aliarsi i, A


narneuit per un oscuro labcriuto." Ammessa per un istante l'esistenza di un' intelligenza die
tum prenda tutte le f ò rze dalle quali fa natura £ animata c le

William Blake, d ' altra parte , rispettive posizioni degli enti the L compongono , se m ag -
avevi idee aJqujiiLu diverse giunta questa intelligenza fosse ampia quanto basta per sut -
[ omettere ad analisi tali dati , essa abbracceiK bbe nella mrcs a
su questo Din m-ìnemalico. *
Egli di sprezzivi le spiegatiti formula sia : movimenti dei turpi piu grandi dell univemi,
111 srientifkhe della Kamn. sia quelli degli atomi pili legger ì.
Ai suoi occhi , Newmn c i
suoi successori avevano co È lo stesso la place che rispose a Napoleone Bonaparte:
spirato per derubare I tsistoi - " Maestà , si tratta di un' ipotesi rhc non mi è stata necessaria*,
ia umana della sua poesia quandii l' inipelature osservò che non si parlava del Creatone
Predò. nella sua potente im i - .
nd ì LIO voluminoso trattato ili mCLUiiiu celeste.
sione Ihc ArtCìmt of Days \ Fi- In epoca ben pi ù recente* il matematico dell EBM e scriuo-
gura 116) ha rierano un Dio rc Gli : find A. Pickovei hasostenuto nel suo vivace The ì .oom
malvagia che impugna un

-
fl / Gflrffll telaio divino ) : Ntm iti se Dio s ìa un matem à tico ,
,

.onì plsrfj per dare un


ruin ma Li matematica k iJ telato con cui Figli ha tessuto la stolta
ordine affimi verso ma per dell universo.,. Il fatto che la realt à possa essere descritta o
Figura 1 14
imprigionare la fantasu. approssimata da ampliciespressioni matematiche mi fa pen -
Kepi ero e Galilea non filtrino coro gli nErimi matematici sare die la ma tematica sLi nel nucleo della natura *.
che aderirono a tm simile platonismo riveduto n 4 questo fu . ì seguaci della «concezione platonica attenuirsr ddh m :i -
remat ì ca amano sormlincatc che nei secoli 1 matematici han -

Galileo Galilei , ft Saggia fvrr„ 1 23. no piodotto (o « scoperto l numerosi oftpm ù puramente nu -
^
'

merici . assolutamente senza pensare ad alcuna loro applica -


354
E A M iClUNE AL RIA
'
Di& è u n mufrmrliru '

zinne . Detenni dopo queste entità astrante e arti fidali [ lati


,
- matematica ) , la scienza dei numeri non hi alcuna esistenza
no permesso la soluzione di specifici problemi defi a f ìsici. I
tasselli di Penrose c fc goomeme non euclidee sono ottimi
, f di fuori del pensiero umano. La matematica che conoscia
-
mo sarebbe imeramente un prudono del umnu , e in altre
esempi di questo fenomeno della matematici cheT nel modo regioni delfuniverso 3 Irri raseri in rei fi pervi potrebbero aver
pi ù inatteso , alimenta la fisici , Elia ne esistono molti altri . sviluppato dotrrine numeriche dd tutto d fiorenti. Secondo
Si sono avuti anche moiri casi di retroazione della fisica questo pnniu di vista, pii enti matematici sono immaginali
sulla matematica, iti dii un fenomeno libico ha ispirata tin privi dt esistenza oggettiva . Nelle parole del filosofo Tedesco
modello in atom mito , e ni séguito questo Ira fornico a sua
volta Li spiegazione di un fenomeno ìf sico completamente -
lumi arme! Kam: La veri ri ultima della nt ìtematica «a nel-
la punibili rii che 1 suoi concerti siano cnstnizion ì ridia men
diverso. Un esemplo eccellente è quello dei *rnutn hmwnra - re umana » . In itene parole, Kant pone l’ accento su 11'as petto
nu*. Nel lfl 27 , il botanico britannico Rnherr Brown ( 1773- Oftitiw dell 'attività matematica : sulla punibilit à di chi la
1858) osserv ò che minuscoli granelli di poi ine sospesi nel- coltiva di pustulate cd escogitare schern ì e procedimenti.
1 acqua si agitano sema tregua . Questo effetto è stani apirga - Qnesi'inwrpretaaione ridia materna tied come costruzione
ro da Lmstem nel 190*1 tuo le collisioni rra Ir particelle col - umana gode di particolare polarit à ira li psicologi contem -
loidali c le molecole dd Huidn circostante . Le conseguenze di ^ ^
|foranti. l r esempio, lo studioso c seri non francese Stanislas
^
mia stila col listone sono trascurabili , perch é i granelli di poi

line sono miJjoj] i di volte pi ù grandi delle molecole d 'acqua


- I Ah atne conclude nd suo intenerirne saggia The Number Sen -
,
se [ Il senso dd mimc. ro ] che « I intuizionismo [ pei dir sinonimo
mj i collimili urti Iranno nn eflmo cumulativo. Con IS Ì L tà -
- del liti tnrprccazione delia mate marie:! come arrchirro umano ]
viglia degli astronomi , si c scoperto che lo stesso modella r mi sembra fornire fa migliore spiegazione dei rapporti tra l ’arit -
applicabile ai movimenti delle stelle negli ammassi stellari. metica c il cervello dclTuomo». ÀnaJogimenrc. l ’ultima fru.se di
In questo il moto browniano è prodotto dalle ì
rmihrrvo dfl gran numero di std ì c die pesano ahhgsrariTa
f nto cu - Where Mathematics Cè fmes Fmm ( Da dove viene la ma rema ri -
era ), del linguista George ì ahoffe deflo psicologo llafeel F.
vicino a un altra $tella delFaminajsì u per disriirtwe il suo me
to. sra pure di putti , iramiir Fincera2 Ìooe gravi razionale.
-
N ò ne/ ddlUttivcriCà della California , Berkeley, ittita: I! ri-
tratto lidia matematica ha mi voho umano*. < ,\icsrc fondu -
Per qu.ì mo riguarda la natura della matematica c le ragio- sioni sono basate principalmente su ri su!rati di esperimenti psi
ni della sua cf ìì csciu, esiste perù anche un pnnro d ì vkra del oologia e su studi di nettrofisiologid cerebrale. Detti espcri
.
tutto diverso da quello pi uremico attenuato Secondo Ed con- menu hanno d 1 mostratn che E bambini piccoli dispongono di
cezione alla quale mi riferisco (legata in modo compì icaro al - meconismi innari per il riconoscimento numerico di piccoli
-
le correnti « fotfliaJiiCà c «cosiruttivisra » della filosof ìa della gruppi di oggetti, e che acquisiscano spantanarne tue semplici

35S m
I A Al d i IMG & MM mtfffmjTiCQ ?

capacità aritmetiche per modesto che sia il loro livello di istru - nostro anurie modello de!f universo è J! JISULUTODI un lungo
zione. Inoltre, la parie bassa della corteccia parietale 1 risultata GunminOi pieno di false partenze c vicoli cicchi, Una notti di
essere la sede di irrunure neuronali coll egire die latinit à simbo - elezione naturale avrebbe emarginato i modelli matematici
min confermati da osservazioni ed esperimenti , dando .igli -al -
liche numeriche, In entrambi gli emisferi cerehrrii, quest'arra è
ni f.i possibilità di riidnndersi c jfrinarri. Ptr questa cuntrzio-
collocala anatomicamente al punto di incontro delle aree corn
-
cali preposw ril ' ebborazione delle se n «ariani ruttali , virivi:e udi
tive. veicolale dalle com spendenti vie nervose . In pazienti che
-
nc, le « teorie* dcilJ universo sono solo modelli» i rui art ri buri
non uniti riabiliti da client altro che 1adeguatezza rispetto ai
LL . IT ì delle instmiinni e degli espcri min ri. Il liimnu dirnu
soffrono di una rara forma di epilessia innescati dal Citagli
- -
mentili ( epilepsia arithmetices h Felcitroe ncefalogramma { lo
studio deh attivit à elecirica della corteccia cerebrale , tramite
'

elettrodi posti sul cuoio capelluto) rivela ano l i tri ie nella parte
> .
11 sterna solare del MysftrttmCefrwgntphkitm di Keplero hi
accertabile esattameli le ndlii im:> urA in Cui fu ni gjado di pre
vedere le pori / ioni dei pianori .
inferiore del la cn neccia parietale. Inoltre, Se lesioni di quest'ama 1 E successo della matematica pura che diventa applicata al -
anatomica compromettono la capacità di calcolo , oltre a quella ini non sa rei ih ;-, in questa prospettiva, clic ima JWRAPPRODU

di seri ITU ni t di contdinazinne dei muv interi ri . ZTOM di concetti , dai quali la h & rca avrebbe preso i pi ù con -
Sii pure sostenuti da scoperte fisiologiche e psicologiche,
-
Liutc rpretd rione della matematica come prodotto artificiale
fatemi alle sue necessità una vera e propria Forma di so-
pravvivenza del piu adatto». Non per niente, poiiebbero set
-
della creatività umana non sembra avere ancora risposto m
modo soddisfacente a due importanti domande ; da dove
-
col in tare gli invenzionlsru » il matematico G. H . Hardv fu
sempre orgoglioso di « non aver mai fatto niente di utile " ».
questi binici del sapere ricavi la sui efficacia nella spiega - Hello stesso avviso, a quanto pair, è Manovri ^os S avalli ,
zione ddruniverso; c crime sia possibile clic alcuni dei pi ù «campione mondiale in carici* di t i , col suo incredibile 22 R .

< ipurii: concetti matematici calzino come un guanto su una


^ -
‘ il citano queste sue pitele; « Comincio a pensate semplice -
serie di fenomeni fisico-naturali. meme che si possa invernare una matematica jier descrivere
Li risposta a entrambi gli ni Intingali vi dei SùStElliooii
dell’ ninvenzione umana» si basa su un paradigma biologico:
qualunque cosa, e li mareria non Fa eccezione , -
A mio modesto parete, nè il platonismo rivede io nè il
quello darwiniano dedcvoluzione e selezione naturale. Bsss darwinismo culturale (almeno nelJ :H Loro lorimi!azione tildi-
-
*

ipotizzano che il progresso nella comprensione dell universo, rionale] sono soluzioni soddisfacenti dell ' enigma del l 'cffi ci
e la formulazione delle leggi matematiche che descrivono i to della matematica .

suoi fenomeni , siano scali acquisiti al termine di un lungo e Sosienere che h macumicica c solfi mia creazione umana
tortuoso processo di produzione cd eliminazióne di ipotesi . il e spiega i fenomeni naturili esdmiwmtw* in virtù di un pro -
360 m
M SHJUONI AITILA D i? t UH m M m a i t w?

LtiSO di cvdiiaDnc c selezione significa iKin tener conio ili .


cario ne bisognerebbe dir alTinmn fossero efori ti , poniamo ,
al cum latri imporranti circa la natura della mare mirica H - h cinque mod dii matematici fn lortj pct U ^sopravvivenza» ,
_
^ cv > rij. dei modelli teorie ] dell universo, In primo luo o. men
’ ira i quali F dati avrebbe favor ila il pi ù confacente. Ma in
Eie
^
Je regole mite inaridii; (cóme gji asL-iium] ridia. geometria -
reahi. il modtrEL ili Newiuri non aveva concorrer!ri
1

n della teoria degli insiemi) sono effettivamente un prodot - Il platonismo rived uros'imbane in difficolt à d: altro genere
to della mente umana* una volta stabilite tali regole perdia - Innanzitutto* e t l' importante ostacolo Eeurico dato dal
mo 11 nostra libert à. La definizione: del rapporto aureo è sca - fatto die questa concezione non è, in fondo, una vpìtftszipnt
turita dagli assiomi delta geometria euclidea, la definizione della pririrnM della matematica LJ questione t semplice
della successione di Fibonacci da quelli della teoria dei nu men« trasformata ne ] dogma die il mondo fìsico da rti -
UiC Ù . fi altra parte, il farro chr il rapporto delle coppie di SEI ulto su fondamenta m armena ri die. Ovvero , ci ti limita a
numeri di Fibonacci consecutivi converga col rapporto au- postular? -che i numeri siano l ’ equivalente simbolico ddTunt
.

reo i qualcosa di cui nbbtumti itmpliitmatu prtsó uttv. La nt> .


verso Lo stesso Roger Penrose , che come fin accennato fc un
sii J facnltà di scelta non vi Ei . i avion parrc. Perciò, g] i e mi a u tu revolt sostenitore dell'esistenza rii *ur mondo platonico
ma [ematici , ammesso che siano immaginari * hanno pr ò
pricca teak, in secondo luogo, la spiegazione dell irragione-
- . -
di forme marematìdier , riconosce che il misteriosamente
preciso ruolo di substrato clic il mondo platonico della ma -
vole forza esplicativa delta maternarica non può poggiare in - tematica svolge rispetto al monda lirico » rcsro un creino.
feramente sulle voi LI rione nella sua accezione ristretta. Per David Deutsefo fisico deN 'Univerrit à di Oxford, propone
esempio, quando Newton propose la. sua teorìa dctJn gravi - Utt altra impostazione del problema. Nel suo acuto Ls trjmn
unione, 1 dati che mirava a spiare erano precisi , al mas-fo diìùi natta, egli si domiuda: *du una fruirà di enti folci e
mo, fino alla rerza cifra sì gmfkariva. Nonostante questo, il .
compresa coi metodi della scienza da dove previene h ce:
suo modello matematico della forza clic jgi > L c ira due mas-- U' u .i matematica?». AH VHJL ìIUJ ì della MUIERNIALLEJ , 3 vnrn se
'
. .

se, in qualunque punro dello ni verso, fu fin da]]'iniziti incre - aggiungi:aim due misteri . Nel saggio QmfovdrUa mente, egli
dibilmente esatto, essendo vinato da un errore inferiore a si domandi: « In che modo le entit à della percezione petto
uno su un milione. Ltiu ò , quei paniculate modello non fu
impMW a Newton dai diri esiste nri sul mori planetari n é ,
-
no scaturire dal mondo fisico? * e « Come possibile che l 'aifo
viti mentale riesca, a quanto pane, a "creare" concerti mate -
Nevwn cmtrws* un fenomeno naturale emro schemi muro matici a partire da qualche tipo di modello mentile? ». Que-
-
malici previstene i . I cr di pr ù in questo caso l 'idea della sele
]
ir* interessanti domande , che esulano completamente dai ru -
zione naturale , almeno come é intesa comunemente, appare mi del presente lihro. riguardano l 'origine delia coscienza e

fuori iuogo per un altro morivo: pet una sua correità appli - la sconcertante capacit à dei nostri piuttosto primitivi stru-

3Z 363
*
Difi 2 art VMNWiTtM?
il A S E Z I O N E A U R E A
avuto din lui, c da un'int rivista CIK egli ha concesso al puh
menti mentali di accedere al platonico mondo delle idee (die blic isti identifico Marcili Chown, rilento di poter senz'aì-
Ltnruic cuniiticia una realt à nggci riva ),
[ I «condo problems in cui si imbatte il platonismo rivi:
H r : .dTemiare die il suo lavoro hi implicazioni d ampia por
I
-
1 / 1.1 . Per quanto riguarda la piii limitala questione delle pre-
duro è legato alla questione dell umventiliià, In che misura semi riflessioni sul platonismo , il suri Lavoro sutuilinea il fit
siamo sicuri che le Leggi alle quali I universo deve ubbidire m die, come minimo, il mondo delle idee matematiche che
debbano essere presentate sotto forma di equazioni materna IL mi ritengono estere da quali hr parte, si dJà dei nostri
ticfle dd Ufo da nni formulato' fino a tempi molto recenti, pensieri e della realtà concreta e mutevole, potrebbe non es-
probabilmente la maggior parie dei tifici in mrm il mondo tere iniioo. In dire parole» Wolfram riciene senilirro possi -
avrebbe risposto che la storia ha dimostrato che le nostre bili descrizioni quantitative della natura radicalmente diver -
equazioni sono Vanito modo in cui le leggi f ìsiche possono se da quelle a cui siamo Abituati . La matematica come Ea co -
essere espresse. Ma la situazione porrebbe cambiare con la
pubblicazione di A NewKmdafStttno? di Stephen Wolfram,
riusciamo conterrebbe solo una piccola pane dei possibili in -
siemi di nigole imi izza bili per descrivere il funzionamento
unn degli studiosi pi ù oi ignudi uri campo della cibernetica e del cosmo.
della teoria dei sistemi compirai , Wolfram è noto sopranni - Se tanto il platonismo riveduto quanto l’ ipotesi della «se -
m per lo sviluppo di «Math ematica*, un program ma/si stem a lezione naturile incontrano diiTicoEt à nella spiegazione del -
per elaboratori che permette una gemina di calcoli in prece- rirragioorvoLc efficacia deila marematici, esiste furie un i ru -
denza irrealizzabili. Dopo un decennio di silenzio pressoché pia taziuiie pi ù promettente?
.
assoluto Wolfram sta per tornare sulla scena cui turale con LJ mia opinione c che una tale impostazione dovrebbe
un libro provocatorio, sostenendo audacemente di pulci ag- utilizzai idee ricavate da entrambi i punti di vista, pi ù che
giornare l 'intera infralì rii mira della scienza In un mondo scegliete l’ uno o l 'altro. Ho l ’impressione che h rimaritine sia
abituare» da pili di trecento anni a una ricerca scientifica dn molto cimilo a quella degli sturici recintivi dei IISJC ì di spie-
minala dalle equazioni matematiche in etisie d ì « mattonili
date la natura della luce. Li lezione impartita da questo ta -
de: nostri modelli della natura . Wolfram propone di sosti - pinilo di storia della scienza. è cosi profonda che la ri as nu -
tuirle con agili programmi per computer merò brevemente.
figli suggerisce che il principale segato delia natura con- Il primo saggio d ì Newton riguardava Ionica, cd egli
imene] servirsi di « programm ò’ ninlm semplici per genera - continuò a ocLUparsi dell’argomento per gran parre della
re realri est rema mente complesse, sua vin N ^ l 1704 , pubblicò la prima edizione del trattato
il hhio d : Woll jam non è ancora uscito nel momento in incuoiato Opttcky che in teguito sottopose a u è reviifom .
cui srn scrivendo, mj da una lunga con ver., anione che ho
1

MA
L _
h f Z M«N E A U R E A DIIP i un mjHmstrtfti ?
*

. -
Newton propose una «teorìa corpuscolare della luce *, se - emptier. Imm di culì ate ripetutamente J due indici
condo la quale questa consisteva di mmusenfe pmlcelli ^ rnie
delle mani in uia pozza d acqua tranquilla . Ogni immersio-
governate Halle sresse leggi de! moro valide per le palle da ne userà una side di onde circolari, concert riche, costituire
biliardo. Per usare le parole di Newton, "perfino le radia- da L maire avviamenti a formi di indio eh;si allargano sul -
zioni luminose sembrano essere corpi rigidi». Due celebri .
li superficie de 3 acqua. Diive ima unita .nuotiti a un'altra
fenomeni osservati in situazioni sperimentali alt ' inizio del ucsta esse si «nummo e l'acqua risulta pit increspata (l’in -
.
XX secolo !' effetto fotoelettrici?” e 1 « effetto Compton *,
HI
*
ft - rltTcnza e co truttiviitj; lo nesso ville pei gli: avvajlamenti:
*
furono considerali impuziami conferme delriporesi carpif - .il contrario^ dore si incornano una eresia e un ayi .iEI miui -
jrotare: Nelle Rè tro Inrodcarico, gli elettroni di un io questi si annullano a vicenda, e L’acqua risulterà lincia
oggetto
di mirrilo assorbono dalla luce un'energia sul fidente per ( ['inreferenza ì ^distrattivi»). Un esame pili alterno delle
sfuggire ril'oggetio, La spiegazione ili questo fenomeno d,i im rapature rivrierà che lungo In rena immaginaria che LUII -

parte di Einstein» nel 19(1 , ( che gli valse, nel 1922, il No


^ .
gtunge i punti di immersione l' interferenza è costruttiva» e
bel per la. Fisica ) rivelò che l'energia pacava dalla lucragli che altre linee ci interferenza alternativamente distruttivi e
elettroni m forma discontinua, cnmcar fesse conrenura in costruttiva affiancano, da entrambi i tari, \ i linea centrale.
-
minu scoli pacchetti. Nacque cosi il concetto di ^ fotone», o . :
Nel caso della luce J interferenza disinuclva è costituir à
particella luminosa. D’altra parte, negli anni tra il 1918 e semplicemente da linee più scure. Young, un ragazzo pro -
il 192 i fisico Ariliur Holly Compton ( 1 H £ J 2 1 9ì
^ -
t 2) ana - digio che .i sedei anni parlava gi à undici lingue, architettò
lizzò la diffusione dei raggi X sta sperimen film ente che so . un esperimento in cui Li luce passava da due fenditure e
prarrun», teoricamente. I.e sue liceic he ( premiate cui No - creava .?IL uno schermo una zona chiara «attraversata da
bel per IJ Fisica, del quale fu insignito nel furono strisce scure» -
un'ulteriore conferma dell’esistenza dd fotone. Iriiideati di Young, sottoposti tra il 18 3 5 e il 1820, a una
,

MEI c 'era un'altra teoria della luce, la teoria ondulatoria, se- profenda elaborazione teorica dall'ingegnere francese Augu-
condo hi filale [ energia luminosa consisteva in onde in mo- riti Fresnel, segnarono L'inizio della «conversione» dei fìsici
v ìmmto come quelle che ri fermano gettando un sasso in diIpotesi ondulatorie Ulteriori esperimenri di due fisici, il
uno stagno. 1! piu convinto sostenitore di questa teoria fu ri- francese Léon Foucault nd 18 r' 0 e l'americano Albert Mi
I inizio il fisico olandese Christiann Huygem ( 1629-1695) chelson nel 1883» indicarono senza ambiguità che la luce ri-
ma essa non ebbe moire frecce ri proprio arco finché, nel
* trarr à durame il passaggio dall'aria alf -ìcqua si comporr à
1 SOI , il lirico e medico Thomas Young (1773 - 1820 ) scopri c &ittamenre come previsto dalla teoria undid aroria. A nouà
il fenomeno dell' inteijtmtza. Di per Il fenomeno é JIIìJì più importante fu La pubblicazione nel 186 , di parte del fi -
^
, # tió 367
LA nncvr A V U V. A Dii? ! JIN
1

sioi scozzese James t . lerk MaxwdJ { 1 ft3 l - 1 di una teo- minto acquista un'esistenza .inrnnoma, e agi uomini
essa
ria generale dell elettro magnetismo che pneartfruriejyttw resi-
1
aon rena che aprire I me proprietà , nello spirito della eon -
stenza di onde demomagnettche propaganda alla velocit à LLY. IUELìJ platonica.
*
ih IL. t luee . Maxwell proposi: che la luce stessa In.ssc [ inonda 3 .J lunga serie Hi inanese apparizioni del rapporto aureo*
eletcromagneriea. Infine, nel 1886-88 il fisico tedesco Hein- I. innunlerevo Ei r a mifkauooi ma tema ciche de1h succedo ne
rich i ler * dimostrò sperimentalmente die La luce è effettivo- ih Fibonacci, G il fatto die tuttora ignoriamo se J nnineri pri -
mente mi Eluda ri funimagnet ira , mi che mno anche termini di cale successione «ìsnno o me -
Dunque, ch ì aveva r.-ìgione 1 Oggi fc chiaro che !a luce è un no in numero illimitato sono altrettante prove che nella ma
fenomeno fìsico più complesso di entrambe le concezioni die tematica c è ampio spazio pii , r,splurazione e l;i acoperta.
li fìsica classica ha dahorarn per dcscr ìveria, l. j descrizione La posizione di Wnlfiwm è moli» s ìmil t , idi ho chiesto
della propagazione della luce e la comprensione di fenomeni <spbaiamente se secondo lui la matematica SILI à ia; "-inven
come quello dell interferenza peimetiotio ed esigono l ' im- (
*
lata» o «scoperta?. Ha risposto: ' Se non et ius.c tirimi qua
picgu della concezione ondutaroria- e le tiro magnetici. Tuna- pn.ss ibiliti di scelta nella selezione di questo [della marema-
via. dovendo descrivere l ’interazione della luce con partrcel tica| specifico insieme di regole, avrebbe senso diie che è sta ^

le elementari siamo costretti a utilizzare la concezione Limo- rn scoperta , ma siccome un'ampia possili dir à esimi. c le t >;L> i
nici, Questa situazione, in cui le descrizioni bnsace uli'ipo- del Li nostra mat ematica sono meramente storiche devo ri ,
-
cesi della parricdia e ddl 'onda «fltp&ttnp a vicenda, t sta- spondere che è stau inventata »*, IJJ nozione che le *biisii* de!
ta chiamata dualismo onefa-particelhi. La moderna Teoria LI matematica siano «storiche » è decisiva in quesm contesto,
quantistica della luce ha unificato l «: nozioni classiche Hi Oh implicando che il sistema di assiomi sui qual la nwm ma-
chi e particdli) tramite il concetto di probabilità, il campo tematica è basata è quello a cui è ituoduto Ji prevalere in
eJc ìUomagnenco è rappresentato come una funzione d ’on - -
vin ! clerile origini babilonici deliririimelica c della geome-
da, che hjrni&ce Ir probabilit à di Trovare il campo elertroma- tria, Ne discendono subito due questioni: perch é i b^biione-
gnerico in corte condizioni , mentre il fotone è L'energia ;t> su- ri scelsero quello. e non un altro, insieme di tegole? t. tifoi
ciata j queste- condizioni. mulandò fa quest ione dcNcHncacii . della mcremar ini. perche
Tornando alfa questione delLì mrura della matematica e <] t< eiì insieme di regole e i suoi eredi teoretici barino dimo-
''

delle ragioni della sua efficacia, credo che bisognerebbe pen stralo una qualche titi.lt rii per Li Ì JNLLJ ?
sare allo stesso tipo di COmpiemen tariLL I ,:s maTtnnrica t ar- È. inrcressanre che le risposte a queste due domande pos-
tcfìrijlf ndli misura in cui te sue « regole del gioco * ( i suoi as - sano cestire .
collegate La matematica . infatti, potrebbe aver
siomi) uno frutto di una scelta umana. Ma da quel mo- avuto ungine dalla percezióne umana , suggellivi del modo

m /
1&9

k
I L A S E Z T O N T H|
r M i?ltf ìt * li AltfAUlW
f

d ì operare della natura . Se cosi fosse, la geometria rispec - M, ( Geometrie diverse» basati: su superaci curvici non furono
chierebbe semplicemente l abilità dell' uomo nel riconoscere ivilnppatr prima del XJX secolo . )
.

prontamente lince, spigoli e curves I' antmetica, l altitudine


'
L'evoluzione e Ja selezione hanno ter [ani tu e avuto un
della nostra mente a organizzare l 'esperienza intorno a og - ruolo cruciale nelle nostre lcurie: dell universo. È questa la
'

getti distinti ; e U matematica nel xua insieme non sarebbe . i ragione por cui oggi non d atteniamo pi ù Egli inarchi-
che un Aspetto dtUe piirtitohirit à biólogkhe dtgfr uomini e dil mi mi di A risto tele. Ci ò non significa , peraltro, che tevolti
*

modo it: etri prrrepisamo il coirrw. In questo senso , la mate - / ione hia sesta continui c senza iiiciimpi . Nc lo t srara rivo

li i rione biologica della vita sulla Terra Lì stradadelh vita di


-
matica sarebbe effemvamenre una lingua universale , mu dd
l ' universo tosi come gli uomini ne hanno esperienza . Altre laura tn tanto è stata tracciata da catastrofi impreviste , come
civiltà inrelligrnti potrebbero avtt basato la. loro matematica kf cstinrioui di intere specie . Limpatm di corpi celesti , co -
-
su tegole di tutfaltro ge nert , sci loro meccanismi percettivi
1 mere e asreroidi , di alcuni chilometri di diametri ha causato
lusserò molto diversi dai nostri. Per esempio, quando una la scomparsa dei dinosauri e posto le premesse del predomi -
goccia ri acqua .si unisce a un altea goccia, o quando in un i . ii ? dei mammiferi. Anche 1 evoluzione delle teorie sul lun i -
galassia una nube molecolare s ì fonde con un’altra, i risulta - verso è caraTteriTMiadaoccasionali ".sditi quantia * , comedi -
ti suno rispettivamente una goccia e una nube, non di le Pi r numerano la teoria gravitazionale di Newton e h idarività gt>
ciò, se esistesse una civilt à basala sui fluidi unniche sugli og
getti solidi , nella sua matematica porrebbe nun essere vero
-
ne mie di Einstein ( Ancora non riesco a capire come gli sia
venuta in men re* affermò in seguito il fisico Richard feyn -
che duce due fumo quattro. Urt i civilt à simile potrebbe non .
( n.ml Come
spiegare successi di questa poriata : La verit à é
conoscere né numeri primi né rapporto JUtoo, Oppure* ptv Che non riamo in grado di spiegarli. Cioè non più di quitti
i -
lare un altro esempio , è difficile dubirarr che , SE sulla Idra ..
! possiamo spiegare come sla accaduto che nel mondo de

la gravila fosse stata sensibilmente pi ù intensa , sia i babilo- gli scacchi abituato a vittorie con vantaggi di mezzo punto,
nesi che Eutdide avrebbero potuto proporre una geometria ilei 19^ 1 , durante it cl immaturie di i campionato mondiale,
molto diversa da quella detta «euclidea ». la renria genti alt Hol > hy Fì.'schcr abbia demolito grandi maestri come Mark
della relatività di Einstein ci ha insegnato che in un forre Tumanov e Beni Larsen con punteggi di 6 a fi. Dlfliciilti
campo gravita?!ornile, fu spariti intorno a noi sauri 'Le CUJMJ nmi min uri puss timo incontrare nello spiegare in che modo

-
non in modo impercettibile, ma sens ì bile ; per esempio il
jii - rcorso di un raggio di luce non sarebbe dritto mi curvo
i naturalisti Charles Robert Darwin (1809 1882) e Alfred

Russel Wallace (1823-1913) abbiano avuto entrambi ( in


-
La geometria euclidea é anche il frnrtu di osservazioni quo- modo indipendente ] l ' intuizione che li portò .1 formulare il
tidiane compiute nel debole campo gravitazionale ddUTcr - concerto di cttpkiEwnt - l 'idea delforigme di molte forme d ì

370 ^
3 1
L À S F.7. M W É ADR i A
" Qfn t vft mstrmarì pe?
viia di un progenitore comune, Dchhiamo se mplicemcnti:
- d ì lidi dal mondo murale e perciò si adatta A OSSO. La mate-
riconoscere che alcune persone SUM aitino le altre di una re
sta c pi ù, guanto il capaciti di formili ire teorie innovati ve
matica deriva dalla Eroica, ed è per qumo the anche la ma
Ma appunti! in questottica è lecito domandarli: intuizioni
r

asmatica $i accorcia al mondo nauindc* .


- Nella tragedia Tan^rUtW H Grande, fa scorin di ìm ma-
Con originali come quelle di Newton e Einstein trovano an
uhesse posto m uno scenario di evoluzionismo culturale e di chiavellico eroe negativo die è od contempo UH uomo sen
«selezione naturale delle idee ? Credo che la risposta jJtosa
cibile e un patologica 1rasitiLo, il drammaturgo Christopher
essere positiva* purché si interpreti tale Selezione in modo Marlowe { ] 6d - l VJ 3I riconosce Ispirazione umana a com
^ -
meno comune di quanto accada di solini. Mentre c vero che prendere il cosmo:
la Teoria newtoniani della graviurinne non aveva , al .suo
La natura, cuitituerdoà i9 K iquality ?kftenti.
tempo, teorie rivali con cui competere, essa non avrebbe po-
tuto dutare fino a oggi se non fosse .stara « Li piti adatta», Ke-
Che tiri nrnirtj peno (ottano per li supremazia.
plero . al centrino , propose un modello di ì nren /.ione Solo Insegna a nei turn ad attere menti ambiziose
- Le nostre unirne, k (ncvite possono comprendere
purieu che ebbe vira breve , an cui il Sole, ruotando su se stes
so, emetteva taggi di attrazione magnerica. A questi raggi
La nurainie arefntetium dei mondo
spettava* nella SILI leorij , tenere fagau pimeli e ctisrringcr -
t misurar* sì ptxstsnsy di ogni pianeta vagabonda .
Da ndo Castaita ai taper? / rifinito
li in orbite circolari . fz tempre PH mflffl eume ie instancabili rfrre.
Se si adottano simili interpretazioni ampie ddlevoluzio -
ne delle idee in modo che questa ammetta occasionali « sal - Il rapporto aureo è un prodotto della geometria* uriinven -
ti quantici ' J c delia lorn sdezianc (in mudo clic il suo eff èt -
to si esplichi sul lungo periodo) credo che l incornpremibi -
.
rione umana Mi gli uomini uun immaginavano in quale
^ ^
Jen efficacia della matematica possa infine ricevere una spie - magico regno di fate ed elfi quel prodotto li avrcbhc portali.
.
gazione LI nostra matematica è Tequivalente simbtJicO dd -
SL J :i geometr
, ìa (tun los>e stala inventata , mai avremmo itn -

-
IWIM the percepiamo e la ' u à efficacia c .srata uniti ima-
.
mente accresciuta da II esplora / ione umana jef R isLin , i he
,
maginaro l 'esistenza del rapporto JIEICTH MJ forse, alla fine ,
esso ci avrebbe ugualmente farti! vis ira , magari travestito da
breve programma per computer.
lia creato il computer Macintosh per La Apple, mette iti luce
ili ] differente aspetto: TcvitiJuzione della logica umana. Iti un

sjggi » del 193A gull 'cffrcaiia della matematica egli conclude:


« La logica umana [e qui mcrre [ accento1 è stata impasta su

Vi
A P f' L N P I C E J

Vogliamo di mutuare che per due nìirnen interi qualunque pt i t: i che .


p > q/
jlnr
\ tre numeri: p : 1'
q Zpq p +
panrde* L ì IIL ^ .k . - dtmn?Jrjr <
\
. fce
ii
: Iqraunouni iena pii
anurie J . tu ^
itt i i j i L h J e i H JL- -
primi
ì J .UTmmj
due inceri C uguale -d quadrato del A queno wopo, d ser iremo di
icrzo,
sileni !.> numerkhc gei ITH fi, v ilpJr (" ; qualunque * r qualunque A
( j+ b} 1 = { + éì (d + bj = A2 + MA H Aa + b 1 * a1 + 2ni? f b1
*
{
* » [M^ b] { M - b)
- j i1 ab
tu IP;;.SC a queue uguagliali re. ! quadrato Jd p- uro ntuneru
6a i y = r 2*b+ b1
mitro t:

e Ji Mini citi primi due quadraci ir


f - W+ t
Jl quadrato dell 'ultimo numero mieto e:
- f' * ì pV * i‘

iy + rT +
£ quindi evidente che per qualunque fit qualunque f II quadrato del ter-
zo numero è uguale alta somma dei quadraci Jo primi due.

17S
Aflfu /idki
I . vfedenKincnvc

AC ^ AH + NCm AB+ HJ
FbriA
APPFHDIf E 2
ovvero

IVrethr ri*, e /. hanno uru misura comune equivale a, dire the rf', e i, -JJF10
i miopie interi di quella misura. Perciò , isle misura SJJ ì Colmine anche 1

d. - L cioò a In modo umile, k ugu ltanrc


^ ^-
AG * J f C I / J
Alt W .

AH = AG + GH
AB * HJ + GH
Mutiamo dimostrili? e he la diagonale t I Lm pentagono sona irt
Cfimmensu labili , che. non hanno CLó nessuna mii1in comune - Li dioi -i -
- damo
^
scrationc apnarucru: d metodo jjenerde della miwitnt de
'

scr ì tto ulL ( ilie J?i Capinolo 2 .


ovvero

A-< k
:Wh én in base ilk nostre iporesi . La m SUM (ismuot- di ( i i/ j t u'iche co -
rnuric a it [ u l t i m a ygi
K

^ tiwu dirnostri àie È indie cerounc


bi .imn quindi ptovatockc 1 imita th misura romunC 3 t il dt è arene Co -
31 Ab

muoc a e Ji\- Quello fig rifu menta può «sere ripetuto inoefiniamen -
ir , fwt penlogori sempre pii piccali , r >i conseguenza , la IteM* imiti di
misura che il Law e la diaconale :; d penr gona più grande hanno in co-

- ^
ri ' urie. I avrebbero i n comune il lare e La di - ii!onak di TU ni iiii alni penra -
gpni . per quinto piccoli . Poi ime ciò ò impossibile srlibenf la debutiti tic
iia impeccabile, d* tbbis rio concludete die I ipotesi di piTtcnita - thr ri IJ
ir r la diagonale del pcnug& IU} abbiano ununili d - misura immune - e

Chiimumo i il loia del pentagono A flC£>£ e d b TUì diago :i ale. ì mi ri le le j alsi . ovvero “ di m DM rata , pr: rrt / vt ì iQ cit tihìittdn?fì I jncomricnmum -
'
>

in* de , triangoli kKttli, è falli provareche AH = AHt tiC = Hj. Olì* Ikà di i t ày
intanto prn X J J JE > del piccola pentagono FGH /J, coluta diagonale
^

376 ì
Afiflf fittili
\pp[iquixki il di Fica grini a ! liiaugoio TTM
i
ubino:
tea mila -

^ iJo
ieri ane
*
orti:

APPENDICE } il «econdo membro dulia prima


^ '-rlniiamoa A
l

t1 rf1

Divitienilo jmho i membri per JJ2, fica«uno:


| j/d) J = { s/i 1 +I
*
I. -hiarmmdn aria quantit à cu regna mo IVqu.^.nmi: di -aciHido f/ado:

<
* *+ i .
Ebbene, nel Capitolo ! si è appunta spirato uhcquraa é l'equ glorie tor
ibpundeiirt \ rapporto aureo
*
I.JJOJ riri irià rsolo ± uguale al semiprodono diI JunL laro per Pallena torri
tpondcntc
tr .' -t
a quel lato
dente
Nel
,
ir
. IA Uguale
Aliatilo
.
7BCU
l '
-
> -.
liindr
misura hi , < 1 al
- Voflliiinio di
-
j L ii ispon il 3 s . .tft .J £ C| t > '
J
mait rare tbc te 1 quadrato ddJ altena della piramide
] ' A , è tightile jll 'arcj.
dell;:. lÌRj_ ia imagdare» t K J, ailnu dui: uguale al rapporto aureo .

Abbiamo

A2 = 1 x u

37fl
t
A! r E ri DI c H ;
APPENDICE A

I n r , ji.i .b .H.iniLsi d ì SCOTHI 'JLJGRATIN hsr- IW la Ninna


Uno tifi i^mi dejiii k ìertrcrrt ì t la isàni) ini(lintt
Ji due ri ungili cm rutti ph annuii 'J ì LUI , OWCIO
' 4X 1 4 bt * e = o
i'affei inazione che ralt crtanpoEi hjuuv.i ^b itnwi fot
m cui J. hr i vii io numeri qualunque Ptr esempio. nell cquaiùme 2 +
jd
ms c die i U*rO Iu t W/r épondcnti fucino I£> its»
ìi + 3 = 0, d è liptjjlr a 2 . ihe uguale u 3 e ( è uguale a 1.
rapporto di JU ìIJ'IILYìML Quindi . K in (lue Irianpli
simili (imKMrjtk Hiinfflcra Ji dm: Lli COTTI - Li formula generale delle due soluzioni dell equazione di secondo yia -
^
Spandenti stanno tra loto come 2 Sta a I . lo ìlfl» Jfi f ;
sfi porr à ìlfcrman: deyli altri hii corrùpondenti I
-
ili Iliadi A OR e /Mf /snito simili ( perché lion; an - t + v £ ? - 4dr
. .
geli sono uguali } Perciò J! rapporto ÀB/IW (die è *t - 2a
il rappacio CM I liti ik-i JLIL CI untoti isosceli ADS
e DSC) ì ligniti DBf&i. ( Li uv pono delle hay. degli iUrAi ni augelli).
-* - vV
AB!DB - osm- *i = io
Sempre per il FITTO ^ ftb.' : a risoli sono iwsLteljH abbiamo: DB • £) (, vtC
1

Dalle du« cgu Lir,/*. precedenti, ricaviamo: AC' BC = AB/AC, il che d-


^
{ mhCA fdal- j de finizione di Euclide) the il punto ( di vide il tegmen ro AS

grondo il rapporto anneri .


I \ ir.h s: AD • AB f DB = AC abbiamo iindie > htr Aiy / Dil = Ò .
j

Vi L

^ ao
'i ! * AE. Z I O H H AlfRI 1

FVr esempio. rtdl ft}tijid -one titan le soluzioni -

- J + V* - * T i
*1 = 4 -* 1
A P T F N U1 C E 6

x2 =
4 4

Jt'l rippOFTO aureo che abbiamo imvnbJ, r “ 1 1 = 0. j


M \ , k m -1 c c - -li le sviliipni -fona periamo;

l + Vl + 4 1 + yS
*
* '“
5
l- J + 4 1-
'* - ^
> 2
Il jireiKL'ITI 3 JrN '-L’ied Ì Ti ti può T iltejrir. ( jufMO modo. Su /: l ' irri - u
erediti, .v 11L furti (in betanr VEEinte a duerni Tiglio i vi che cia
scuno riceve U stessa pa mime di £| ^^ h
-
Il primo ti’Jiii h. Hcriiijt (K
i

xl - \+ ~
I
< £ -!}
Il derido iriglio ha f ì t rVLiru .
'

I
* 2 = 2 +; < £ - l - x ì
r ;iUglijnJo It due parti di credili aiulliiitu;
^
,

1 I
( £ -l ) » 2 + j (£- 2 -*J
1+

l+
^—
E
7
ì
7
a2 +
E
7 — - 72 x
7

163
.
L \V / li J 3i i MJ tPA
^
Tworil

* <5~
7 7
itPPENDlti 7
X =6

Quindi 0 \im figjio ha ritcvuldO bcunt


Si istimenda re Ni prima cqumione» ahlitinltM

I
-

.
( /; !)
7

* = *7 k7
E m" 3 6 Il r .LfjjicrlD Eti it numero di MXI O-Oggetti h /? , i - liti «re di riducine delll
7 7 .
E 3 ft ^
lunj ca f. C IH dimensione, D, t

h -
1
\P

\ f .

Il L j|?ittlc eri quindi di 36 bewmt < é ili iwmcM di tì jcii uguale 4 36i6
' fi
Quando uA .
numero ponitim 4 r spreM come A = Ifl cilHmiimd J J .
La soluzione di Fibonacci recitava:
1
- Ioga ritmo ( definirle)» di A, e Kriviunt IPR - In alt» puole, le cquado--
^
ni A m U>\- ( - ìo A sono oquivafeniL U principili proprinà deì loprii
" L eredit à * numero àkdx quando gli si aggi-ungs
rpraic de Tesmttt
-
uri
per I più 6 cini 7; quando|Ji « . ai! sano: ^ , _ .
dividi n TI Ioga riima dt lin piodotrc c rnpuli- JLL sortima dd logaritmi JÉl
1
una voliti G
Jue valle fessa divisa bile .
pes più 6 CLK 8: quando gli si aggiunga ire voi-
2
numero c 36, IV ? di ?G
ÙEiarì;
K 6 sia divisiti le per 3 più 0, o 9, e cosi via . Tale
n^n H T È 15 /7; più 1 c 42/7i f ìoi eque tlWmatitarr ricevuto da IngfiJ X Bì p
loR -d + lug fi
duttili figlio IVtedirj ^ » per
pozione di ciascun nidi"
complessiva divi lj.
2 ) !1 In rii un cappono = u ak alla differenzi òa lopiicmì di
£ uguale al nume to dt figli. C»t 36 i uguali 6t
t
à l
niifOcrafOn
rpMTio
^c denominai ore ^
log (a = fiagj4 — ióg #

JSI
i A IfiliiiHf ±

) ) ’I t polcnza i ugnale ai la cari emù (fella httff, nwlii-


log? MCr1ìO di u:ì
pEuaro per I estonente:
.< * £A
M l; h

A T f E W I>i r. F. M
[ \nchc io-' = ! HJII .L deFlni / inne il I o ,ir inno dir log ] » 0. IWbif
-
St pt.e
H> - IO. I 0J 100 crasi via. ivtcma At log IO = I log IDO = 1 eorisi *
vii Pm - ii , 11 logli ì TITILI di kju il'jnqux numero m 1 C J 0 sarà compreso cn
*
Oc 1; ' 1 logaritmo ( Ì L qujJimqbe fiitTiL- riì in 10 « LTriLj'ifri» tts I
e 7 \ e iuit vii.
Prendendo il logici ma decimate di r ni nimbi I inculili dHIVlluidonc
.
p recedei te (che descrive Ja riduzione in PL / e Di , CI leniamo '

lo
*
.
tt

EVra ó. dividendo ambo L membri por log/.

.>«
/>

Esaminando b Figura I I6a, rimiamo che U oWmone pcrckt le due dira


Nrl IJIMN -
LirI J pisi .li li di neve di Koqft. per esempio, ogni curvi conricnc in L , ; . and si Inxhini cos ÈU Iiella semplice circostanza da li somma di w -
' ^ ^
qilinm tono -ctjrvu la f l u grandezza e un terza di qudU JHI» curva ; jw re le l i x n&h c z z c d e l l e ramifiadopil irnipre più com: con IUIIJ/PCJ
-
-.
ciò fl i /» 1 3 ? atteniamo
^ x i parliJt da / ' sJi uguale alla componane armonia!? drib
dinmajjursc

£>
- -
l f+
*
log ( H
^
lo 4
lo£l * ^
1,
^
j'.t .ijuh d ì Itiui icaa A Tunc Ir camponetui
'

/ani 50" n / J COJ JO^ + f w 30’ + f' W *


4
OHCZOIPRIIì andò iaic (bili lini -
.KICTTì» fi Hiil* inoIti piicaia per il nomo d ì W Quindi
. ortrngnio

cos HO' t 1P P

-
Dividendo per il cur etra dì .10% dncniMQ:

La SOI inutile COSCIruiKf il «tondo membro t la somma di ima serie i;CO


metrica m fio ita {tigiii termine t uguale al preceduti mtilripliHio re
un
*
fjnore eostarne) in Cui il primo temi ìli è / e d rapporta di ili ir lenruni
*
con^cijrivi fc / ln merende, la somma 5 di una sequent geometrici inn -
set ulivi e
nrci in cus iil primo tarminei A C il imperio di due teimini wo
— -

*f , ir pari A
s= * j-t ,
587
L A S E £ IO >IP AU * E 4

^
1 :K
^ mpio. h Hjnmu del li xqueim
.l 1r i I
+ + + +“ +
2 4 16 —
*
H r
_
APFBNDICC 9
EJI C m * - 1 t i f = \! 2 è
I I
5=
t -m i n -2
Mr! novi ni lntcn «Uno dall equadunt citata :

/ - 1
/3
/
Dividffld ù ambi» i incrnibri per jv oTTOTnmp:

L.a legge Ji Benfnrd AtihiliKi d>C la probabilit à P che IJ ein fJajmpad


2
I ^ è il lunari [ mu detim -iilr] .t .
I -/ óCo i lì Rtnlc {ritJ.'nìandr> ehc
J : prime fut

Moiri pittando pc-f ( 1 - f ) t spianando rispetto iJ .iC£ iir> d L LLf,Lijyli.in7J of -


rfni ^JlIO I "C U ìì i OP it di vecoinki grado F«( iò per D = I :
-
/> E r i g i l i U P i

^
r

r + f- 1 = Q IM -r log 11 fr J ) = log 2 n , j(l

-
la cui soluzione parivi e

li
2
. Pzi ù l .
P m log (1 + 1/ 2} log 1.5 0U / 6

E COil vk. ftiiidw per D m ft


-
doe L /«b

It ge p
-
!• log ( J + im WgtIW?)
j BC M crai e
-
af ìè rmn pn ewropLn, che
= log 1.111„ = 0,016
J probabilità die Ir pri-
1

^ órrre diluiti li
nic tre 5 i 8 E.

-
P log L ì + Ui ^Bj $ .W ) 27

m
APPENDICE icj SIILI A R I i l l M K H T O

Solo le' persone supei fidali non giudicar» dalle


appirenTf . l ! mlucro de ] trini ido è II vidiile, non
Iiiivi> LUil<? -
t J s c A s W n. f i- ( r S j 4 ' ^ o c )

L ^B dirnun ragione di Endide ddl 'esiimi’a dIintiniii numeri pnmi £ del ii-
p i i rtdmtia AJ iibì ii.rdutn. S. pjnt iLl! :pon- ' t cqnlr .ira: nfu- il nt
ì-mer* LII .
-
1 i n- d ;ior parte dii tc ll C degii unicoli scelri , irjtir.r pochi che
^ *
k' vmn.ni Hiliii bivi: di LJJ-JIieratiche parrj -c4ìri i['PILLIMELIID Jjj
a sr JU v
leteentun
numeri primi su finito, In rai a», ci sin un numero primo maggiore J: nun ietnica . Ho fornito anche un elènco di lid cqmrnemi maieriale in-
tuoi gji altri Qiiamumoki P NuH^ nru di cosouire un numero Q. tercisine .
uguale il prodotto di tutu L primi da 2 i /J cornprese, più E:
I, Preludio a un numtru
b AcktrrtUJin, The C7oidrrt Seiirou. ir - Ma tht maiiC-ll Mwrrhly ' . n - ( I
* 5 X 7 X li— JC P + 1
j
iitj
pp. ZfiD 264. - .
Qdcv'cssenc divisibile per .ilmcon un numero primo, olire che S K Du 1lap, The Gùìdm Kilt* m(t hi itmuai A brn> Varid Se iena OC $ÌP-
IYr ipntesj^
.
pene »»» c per I ( . IrrimciiTi sarebbe un numem primo maggiore di P\
Ma per come è stato cosmi!lo, % evidente che diviso per uno qualunque
dei suoi furori e o <lari : restanri faicon ool raro di l /Nd può «scredi'
**
lJ . fowkjr , A Gnrrnifizai ùM: aj lhe Gùtdfli ‘vmw« jn
Ktly>. n. 20 (1942) . pp H(5- L?8.
M ( Tjrdntr, 7 fa Siti Sàfnt$tr AmtrinH
'
. r

-
The Fibonacci C> -
MnUxmatieaì /VnJn &
f
Lur

.
-
v isi hi le pel uri pr h no ttMggitire d !\ I;L mi «i 4.Cn ìè NDUM a priUi i . Pùi
L **
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Alfa conseguenza assurda che A sia , e insieme rior: su. divisibile per un nu-
1

mero primo oltre che per se itevi.' e per t , cesia dimostrato it suo con ira-
-
M Ghyka .
[ I
TfaGroHw
L <J ni JO' ,iumness TV Ww \ ^^Iià
,
lary af tkt ^
MarwmfiiTi f $t > rw ? - . Mfr. 1 .
* *
rio* ciocche il massimo numero primo non esiste . Nnroan flc Compare. birw York [ ?37
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Benfari Frank, 343 Cancan: 24 -34
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Cwinl, Lem»ni* 86 e Pillane,, 106 e rjpfwiTO aurea. 128-32.133- 7
Bcib-LMi. Lue. 107 iUuutratjani di UKirer, 206 frazioni continue. 129- 32 . 133-7.
Rollìi, numeris ifclb. 40- 1. 164 eluder, Vrak 173
nei eHicaJli di pince, E 0? 172.317
Rabbia (ki iSeiLtìJiuifc L 3 " Cewfn Harold S. M. 171, 174
net nmno di incidili di de Barbili. wW5ftf rAeSiK)cer?ione di Fiboraorr
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Boni , aa les. 218-9, 247, 260 C-Uidvnig* Starni» 05 Docuiri John* 2J1
.
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^
]
DMIEOT John, 106
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1

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i VuMg, Tobi», 28
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Borili, Angurie e Lcu», 167- 8 230 204, Ì37P 348.3W, 370

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81, 91 2, 96
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Itetùwlng BèimmnFVk 2 }i 291.295 ] /89 e la RKaduiEie di Fibonacci, Girftlf PjpwmiÀ Thr [Purci « yih), 85 ^
( jJTW ijpn H ilA 7 ih." !,Tn.fiir ( , 84 IfUjurc-Jortiza: drl gì ni AJC, < I J iucoessao-
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Crii , [unir 256, 252*1
Ini mira , 2>iHi
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Leryjriduiu ù L, MicchcU 322 iiittlìU qjjÌ AiO ddUCh 6S-7 GuEpnhdin, musce 20 . Imo vaiti nimicali
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-
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frinito 1 7 sé R^ mbewdri radili . 304 Skiw, Georgr Bemud, Il 4(1 nv Ile gabbie* IR 1-4
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flsductao »d absurdum , 6 l 4 Stoppia di f lr , 346-7


Secranda ipgp* di Keplero. 223
uri numeri primi, 34? 8
Spetieti Katc^ 82-3
*
- e b B9, 161 -2
e gli undici di diruta nc, 15'3
Rrf ìen eùns / W, 2M[I
Jfyhef Cttvrv. -ris.m. 25® Siprtr rtvùiiù. IL 236 Spirnraa, IblAldl. 3.37 < ì numeri primi 348 9 . *

ffehgitiftr JW?'iiiOTtìi JL /. I 9
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Sei vkiLnie p i t j n ricj dd. 56
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413
412
I MIMI F, G E N E R A L I

Prefazione Fa£-
1 . Preludio a un numero 9
2. Suoni e pentagrammi 24
3 Sorta una piramide; orientata die stelle? CiB
4 , U secondo tesoro 97
5. Figlio di una buoni disposizione 141
6. tal proporzione divina IR 7
7, Pittori e poeti hanno uguale licenza 235
3. Dii tasselli alT ìnttirsio celeste 197
9 . Dio è un matematico? *Ì7
Appendici 375
Suil argomento
' 3yi
Refe nenie fmogia/iche 401
Indite analitico 403

JJ sidmpjiv; rei m 4."w.r * lì itiicjrhrt £tW -ì


P'(.jmai L iadi JelSuJ
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Via CfncdUua 40 , Anccn RM
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