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PROVA D’ESAME • SESSIONE STRAORDINARIA 2016

Liceo scientifico e opzione scienze applicate

PROBLEMA 2

La funzione f: R " R è così definita:

f ^ x h = sin ^ x h - x $ cos ^ x h .

1. Dimostra che f è una funzione dispari, che per x ! @0; r@ si ha f ^ x h 2 0 e che esiste un solo valore
x 0 ! @0; 2r@ tale che f ^ x 0h = 0 . Traccia inoltre il grafico della funzione per x ! 60; 5r@ .
2. Determina il valore dell’integrale definito:
r
y0 f ^ x h dx
2

e, sapendo che risulta:


r
y0 2 f 2 ^x hdx = r3 r
48 - 8 ,
prova che risulta verificata la disequazione:

r3 + 18r 1 96

anche non conoscendo il valore di r.


3. Verifica che, qualsiasi sia n ! N , risulta:
^2n + 1hn
f ^ x h dx = 4 ,    y f ^ x h dx = 0 .
2nr
y0 0

4. Dimostra che i massimi della funzione f 2 ^ x h giacciono su una parabola e i minimi su una retta, e scrivi
l’equazione della parabola e della retta.

Questo file è una estensione online dei corsi di matematica © Zanichelli Editore, 2018
di Massimo Bergamini, Graziella Barozzi e Anna Trifone
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SOLUZIONE • SESSIONE STRAORDINARIA 2016
Liceo scientifico e opzione scienze applicate

PROBLEMA 2

1. Considerata f ^ x h = sin x - x cos x , calcoliamo:


f ^- x h = sin ^- x h - ^- x h cos ^- x h =- sin x + x cos x =-^sin x - x cos x h =- f ^ x h ,
quindi la funzione f(x) è dispari.
Determiniamo il segno della funzione ricorrendo allo studio della derivata prima:
f l^ x h = cos x - cos x + x sin x = x sin x .
Osservato che y = x e y = sin x sono positive in @0; r6, e y = sin x è nulla per x = r , otteniamo f l^ x h 2 0
in @0; r6 e f l^rh = 0 . La funzione f(x) è dunque crescente in @0; r6 e ha un punto stazionario in x = r .
Poiché f ^ 0 h = 0 , deduciamo che f ^ x h 2 0 nell’intervallo @0; r6.
Per l’intervallo @r; 2r6 possiamo invece fare i seguenti ragionamenti: f l^ x h 1 0 in @r; 2r6 e
f l^2rh = 0 . La funzione f(x) è dunque decrescente in @r; 2r6 e ha un punto stazionario in x = 2r , con
f ^2rh =- 2r . Quindi f ^rh 2 0 , f ^2rh 1 0 e f(x) è decrescente in @r; 2r6: per il primo teorema di unicità
dello zero, esiste un solo punto x0 ! @r; 2r6 tale che f ^ x 0h = 0 . Poiché f(x) non ha zeri in @0; r6, rimane
dimostrato che lo zero di f(x) in @0; 2r6 è unico.
Per disegnare il grafico di f(x) per x ! 60; 5r@ , estendiamo a questo intervallo lo studio della crescenza e
della decrescenza della funzione.

0 π 2π 3π 4π 5π

f' 0 + 0 − 0 + 0 – 0 + 0

f 0 π –2π 3π –4π 5π
■■ Figura 5

Osserviamo che i minimi e i massimi relativi della funzione f(x) interni all’intervallo 60; 5r@ giacciono
sulle rette di equazione rispettivamente y =- x e y = x . Infatti i minimi relativi sono ^2r; - 2rh e
^4r; - 4rh e i massimi relativi sono ^r; rh e ^3r; 3rh . Inoltre anche in x = 0 e in x = 5r , la tangente al
grafico della funzione è orizzontale, essendo f l^ 0 h = f l^5rh = 0 . Con le informazioni note possiamo

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tracciare un grafico approssimativo della funzione f(x), tralasciando lo studio della derivata seconda.

4π y=x

O π 2π 3π 4π 5π x

–π

–2π
f(x) = sin x – x cos x

–3π
y = –x

–4π
■■ Figura 6

2. Prima di calcolare l’integrale definito, calcoliamo per parti l’integrale del termine x cos x :

y x cos xdx = x sin x - ysin xdx = x sin x + cos x + c .


L’integrale definito risulta allora:
r r
f ^ x h dx = ^sin x - x cos x h dx = 6- cos x - ^ x sin x + cos x h@ 02 = 6- 2 cos x - x sin x@ 02 =
r r
y0 2
y0 2

`- 2 cos 2 - 2 sin 2 j - ^- 2 cos 0 - 0 $ sin 0h = 2 - 2 .


r r r r

Per dimostrare la disuguaglianza r3 + 18r 1 96 , osserviamo che in 80; 2 B la funzione f(x) è crescen-
r

te, con f ^ 0 h = 0 e f ` 2 j = 1. Risulta quindi 0 # f ^ x h # 1 in 80; 2 B e pertanto f 2 ^ x h # f ^ x h in


r r

80; 2 B . In particolare è f 2 ^ x h 1 f ^ x h in B0; 2 8.


r r

Passando agli integrali otteniamo allora:


r r
x3
f ^x h # f^x h " f ^ x h dx 1 f ^ x h dx " 48 - 8 1 2 - 2 "
r r
2
y0 2 2
y0 2

r3 - 6r + 24r 96
48 1 48 " r3 + 18r 1 96 .

3. Ricordando che, per il calcolo precedente, è y f^x hdx =- 2 cos x - x sin x + c , otteniamo 6n ! N :
^2n + 1hr
y0 f ^ x h dx = 6- 2 cos x - x sin x@^02n + 1hr =

6- 2 cos 6^2n + 1h r@ - ^2n + 1h r $ sin 6^2n + 1h r@@ - ^- 2 cos 0 - 0 $ sin 0h =+ 2 + 2 = 4 ;

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f ^ x h dx = 6- 2 cos x - x sin x@ 02nr =
2nr
y0
6- 2 cos 2nr - 2nr $ sin 2nr@ - ^- 2 cos 0 - 0 $ sin 0h =- 2 + 2 = 0 .

4. I ragionamenti fatti al punto 1 per la funzione f (x) per l’intervallo 60; 5r@ si possono estendere a tutto R :
• f(x) si annulla in x = 0 e una e una sola volta in ogni intervallo del tipo @kr; ^k + 1h r6, con
k ! Z - "- 1; 0 , ;

• f(x) presenta minimi o massimi relativi in corrispondenza di x = kr , con k ! Z - " 0 , , e


f ^krh = k r .
Per la funzione f 2 ^ x h possiamo allora dire che:

• f 2 ^ x h $ 0 su R ed è continua e derivabile in R ;

• f 2 ^ x h si annulla dove si annulla f (x), quindi in x = 0 e una e una sola volta in ogni intervallo del tipo
@kr; ^k + 1h r6, con k ! Z - "- 1; 0 , ;

• D6 f ^ x h@ = 2f ^ x h $ f l^ x h, quindi i punti di massimo e minimo relativi vanno cercati tra gli zeri di f ^ x h
2

e di f l^ x h. Gli zeri di f ^ x h sono punti di minimo di f 2 ^ x h, quindi i massimi relativi di f 2 ^ x h sono


tra gli zeri di f l^ x h. In particolare, f 2 ^ x h presenta massimi relativi in corrispondenza di x = kr , con
k ! Z - " 0 , , e f 2 ^krh = ^krh2 .

Dunque i minimi di f 2 ^ x h giacciono sull’asse delle ascisse, mentre i massimi di f 2 ^ x h giacciono sulla
parabola di equazione y = x 2 .

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