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09/2014

LOGIA
SIERO

Virus di Epstein Barr e citomegalovirus


La scelta ottimale degli strumenti diagnostici in funzione del contesto clinico

DI COSA SI TRATTA?

Anche il Citomegalovirus (CMV), come il virus di Epstein Barr (EBV), può essere
all’origine di una sindrome mononucleosica. Eppure, la ricerca del CMV viene spesso
trascurata nella diagnosi della sindrome mononucleosica, benché questo virus possa
causare patologie gravi e irreversibili, in particolar modo durante i primi mesi di
gravidanza o nei pazienti immunodepressi.

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VANTAGGI / INTERESSE DEL TEST

La ricerca sistematica del CMV associata a quella dell’EBV consente:


• Di definire lo stato sierologico del paziente in caso di adenopatia o di epatite inspiegabile
e di modificare di conseguenza la presa in carico del malato
• Di vagliare l’ipotesi che sussista un’infezione concomitante e di adeguare conseguentemente
il trattamento nei pazienti immunodepressi
• Di valutare con esattezza il rischio cui è esposta la gravidanza: solo la presenza di CMV
comporta un rischio grave

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Virus di Epstein Barr e citomegalovirus


La scelta ottimale degli strumenti diagnostici in funzione del contesto clinico
왎 Introduzione 왎 Le manifestazioni cliniche
Il virus di Epstein Barr (EBV), il Citomegalovirus (CMV), il Infezioni primarie
virus dell’herpes (HSV-1 e HSV-2) e il Varicella Zoster Virus
(VZV) appartengono alla famiglia delle Herpesviridae. I loro • Le infezioni primarie acute da EBV possono passare
tratti comuni sono una grande diffusione tra la popola- inosservate o presentare unicamente sintomi palesi di
zione, l’elevata carica infettiva nonché la persistenza natura respiratoria, in particolare nei bambini di età
nell’organismo umano dopo una prima infezione. inferiore ai 10 anni.
L’EBV e il CMV sono accomunati anche da altre caratteris- • Nel 30-50% dei casi, la “classica” mononucleosi infettiva
tiche. Da un lato, sono alla base di un certo numero di si presenta nella popolazione di adolescenti e giovani
manifestazioni cliniche simili (mononucleosi infettiva, epatite adulti1 e può manifestarsi con tonsillite e/o faringite,
virale); dall’altro, non di rado presentano caratteristiche di linfadenopatia, febbre, epatosplenomegalia, affatica-
reattività sierologica crociata. mento, aumento dei valori degli enzimi epatici e presenza
Di conseguenza, è importante fare il punto sulla scelta di linfociti atipici nel sangue periferico.
adeguata degli strumenti diagnostici nei diversi contesti
clinici presentati di seguito. • L’infezione cronica attiva da EBV (CAEBV, Chronic Active
Epstein-Barr Virus), associata a elevata mortalità, è rara
e localizzata prevalentemente nei paesi del sud-est
PRIMA PARTE:
asiatico. Le manifestazioni cliniche includono febbre,
Il’infezione da virus di Epstein Barr, dalla forma
linfadenopatia, epatosplenomegalia, citopenia e lesioni
asintomatica alla forma fulminante
cutanee. La CAEBV presenta quattro diverse categorie
왎 Autori patofisiologiche, tra cui una forma fulminante che
Dr. med. Luljeta Nevzati, Responsabile del Dipartimento colpisce prevalentemente bambini in età compresa tra
Sierologia e di Immunologia, Unilabs Dübendorf 1 e 4 anni.2,3

Dr. Giuseppe Togni, Responsabile del Dipartimento di • Il decorso della malattia, nei casi di infezione primaria
Sierologia, Unilabs Coppet dove il soggetto è affetto da immunodeficienza
congenita, può avere esito letale.1
왎 Il virus
Esistono due tipi di EBV: il Tipo 1 è predominante nella Manifestazioni linfoproliferative
maggior parte dei continenti, ad esclusione dell’Africa, L’EBV è noto per il suo potenziale oncogeno. Il linfoma di
dove entrambi i tipi sono presenti in egual misura. L’EBV Burkitt è presente a livello endemico nell’Africa equatoriale
si trasmette per contatto fisico ravvicinato e la saliva e si manifesta nei lattanti, mentre il carcinoma nasofaringeo
rappresenta il vettore principale dell’infezione. A livello è diffuso prevalentemente nel sud della Cina.
mondiale, presenta un tasso di contaminazione Anche il linfoma di Hodgkin, i linfomi a cellule NK/T di tipo
dell’80-90% negli adulti. nasale e le malattie linfoproliferative post-trapianto (PTLD,
Post-Transplant Lymphoproliferative Disorder) si associano
왎 L’infezione
alle infezioni da EBV.4
Le cellule bersaglio dell’EBV sono i linfociti B e le cellule
epiteliali indifferenziate del tratto oro-faringeo (anello di 왎 Diagnosi dell’infezione da EBV
Waldeyer). Al momento dell’infezione primaria, il virus si La scelta degli strumenti diagnostici è determinata
replica nelle cellule epiteliali. A seguito della lisi di tali
dal contesto clinico. Le analisi sierologiche sono indicate
cellule, il virus può infettare ulteriori cellule bersaglio e
per la conferma di una infezione primaria da EBV. In caso,
perdurare per mesi nella saliva.
invece, di una sospetta affezione linfoproliferativa,
L’infezione latente persiste prevalentemente in cellule
l’utilità della sierologia è limitata ed è necessario stabilire
linfocitiche B periferiche differenziate a riposo (memory
la carica virale.
cell) e viene controllata da linfociti T.1,3 Si ritiene che, dopo
risoluzione dell’infezione acuta, da uno su 10 000 a uno Oggigiorno, il dosaggio degli anticorpi di tipo IgG contro
su 100 000 linfociti B rimanga portatore del genoma l’antigene precoce dell’EBV (EBV-Early Antigen, o EA IgG)
dell’EBV.1 Le modificazioni genetiche dei linfociti B infetti è ritenuto obsoleto e non è in grado di migliorare il risultato
determinate dal virus sono la causa di affezioni linfoproli- diagnostico.
ferative più tardive (linfoma di Burkitt, carcinoma
nasofaringeo, determinate forme di linfoma di Hodgkin, ecc.).

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왎 Dosaggio degli anticorpi 왎 Evoluzione degli anticorpi virali nel siero in presenza
di infezione da EBV
VCA VCA EBNA- Interpretazione
IgG IgM 1
IgG

- + - Fase acuta molto precoce,


controlli a 1-2 sett.

+ + - Fase acuta.

+ - + Infezione contratta in un passato


lontano.

Infezione primaria senza


individuazione di IgM (⯝ 10%)
o infezione precedente: nel 5% dei
+ - - casi non vengono prodotti EBNA IgG.
Ulteriore possibilità: riattivazione
dell’EBV con perdita di EBNA-1 IgG Source: Adaptiert von Huzly and Hess; Dtsch Med Wochenschr 2007; 132: 15-154
in condizioni di immunodepressione.
Carcinoma nasofaringeo: PCR su campioni di plasma
Infezione primaria con EBNA-1 IgG (carica virale) sensibilità pari al 91-93%; si rivela anche
+ + + già prodotti o infezione precedente indicata come parametro per valutare il decorso della
con nuova comparsa delle IgM malattia (marcatore tumorale).
(riattivazione sierologica).
Malattia linfoproliferativa (PTLD o in caso di immuno-
L’EBV non è l’unico agente causale della sindrome deficienza): la PCR su campioni di plasma è considerata il
mononucleosica. In questo quadro clinico, ad esempio, è parametro di monitoraggio più indicativo in assoluto.
utile considerare anche una possibile infezione da CMV. Diagnosi dei linfomi: è possibile rilevare talvolta una
Come conseguenza della proliferazione delle cellule B carica virale elevata nel plasma (marcatore tumorale); oggi
policlonali nei casi di infezione acuta da EBV, possono è tuttavia in uso anche l’ibridazione in situ su tessuti
comparire anche anticorpi IgM contro una varietà di altri tumorali.
agenti patogeni. Il follow up dell’IgG specifica può fornire
buoni risultati per la differenziazione rispetto a una 왎 Materiale
reazione crociata/co-infezione (ad esempio con CMV). Per la determinazione degli anticorpi: siero o sangue intero.
Consigliamo di combinare la sierologia per EBV e CMV
anche in caso di sospetta epatite secondaria. Per la PCR: plasma EDTA (soggetti immunodepressi, PLTD),
saliva.
Gli anticorpi eterofili (test rapidi per la mononucleosi,
anticorpi a reazione crociata con antigeni che esistono in Ibridazione in situ: tessuto per diagnosi di tumori associati
diverse specie e non presentano una parentela a EBV.
filogenetica) hanno una certa rilevanza nella fase acuta, ma
non risultano molto sensibili (positivi nel 75% delle 왎 Prezzi e tariffe
sintomatologie tipiche nella fascia d’età 15-25 anni) né
specifici (positivi anche in presenza di HIV, infezione da Analisi Posizione tariffaria Prezzo
Parvovirus, rosolia, linfomi, lupus eritematoso sistemico, EBNA-1-IgG 3037.00 CHF 42.-
patologie autoimmuni di altro genere). In presenza di
forme atipiche, specialmente in età pediatrica, rimangono EBV VCA-IgG 3025.00 CHF 42.-
negativi. Pertanto, l’analisi di screening degli anticorpi P18-Ag (IBt-IgG 3038.00 CHF 66.-
eterofili deve essere eseguita unicamente a titolo di
complemento delle altre analisi sierologiche. EBV VCA-IgM 3026.00 CHF 33.-

La diagnosi mediante PCR mira a individuare direttamente EBV-PCR 3032.00 CHF 180.-
la presenza dell’EBV. Tale analisi risulta indicata in casi
particolari, come il monitoraggio dei soggetti immuno-
depressi, quale ausilio diagnostico in caso di infezione
acuta (qualora la sierologia non fosse sufficientemente
chiara) o per accertare la genesi di una patologia maligna
legata all’EBV (linfoma di Burkitt, malattia di Hodgkin,
carcinoma nasofaringeo ecc.).

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SECONDA PARTE Si sono osservati inoltre casi di epatosplenomegalia, pe-


il citomegalovirus, dalla “mononucleosi” alle gravi tecchie, microcefalia, calcificazioni intracerebrali e coriore-
embriopatie tinite. Lo spettro di disabilità spazia dai disturbi dell’udito a
gravi ritardi mentali, con un QI al di sotto di 70. La morta-
lità varia dal 12% al 30%. In nove casi su dieci, i bambini
왎 Autore che sopravvivono manifestano conseguenze tardive.5,6
Dr. med. Matthias Kaelin, sost. Direttore medico e Direttore
Medical Services Unilabs Svizzera 왎 Trasmissione del virus CMV in funzione dell'età fetale

왎 Introduzione generale
Desideriamo richiamare la vostra attenzione 75
sull’importanza della diagnosi sierologica 45,4%
dell’infezione da CMV in rapporto con la diagnosi

No. of fetuses / newborns


dell’EBV: la reattività crociata degli anticorpi può rendere
difficoltosa la differenziazione (in presenza di una 50
sintomatologia spesso simile e aspecifica), tuttavia le
doppie infezioni non sono poi così rare. Occorre inoltre 45,6%
sottolineare la rilevanza della diagnosi dell’infezione da 5,0%
CMV in gravidanza per i possibili gravi danni a carico del 25
feto. Inoltre, nei soggetti immunocompromessi, sia l’EBV - 78,6%
con il suo potere oncogeno - che il CMV - per i seri danni
che arreca al sistema nervoso centrale - rappresentano due
patogeni pericolosi la cui prova sierologica consente di 0

mettere in atto idonee misure preventive e un’attività Pre-concept I trim II trim III trim

di monitoraggio.
Symptomatic congenital infection
왎 Diagnosi dell’infezione da CMV: alcune indicazioni
Asymptomatic congenital infection
La citomegalia, nella maggior parte dei casi, si presenta in
forma di lieve infezione primaria simil-influenzale o Absence of congenital infection
addirittura asintomatica; nei giovani e negli adulti
specialmente, può assumere il quadro della mononucleosi.
Poiché la sintomatologia della citomegalia acuta ricorda
spesso quella della mononucleosi classica, in presenza In gravidanza è quindi importante circoscrivere il momento
di un simile quadro clinico è bene procedere all’esame dell’infezione (prima o dopo il concepimento) in modo da
sierologico di entrambe le infezioni virali. Non di rado, poter stimare il rischio per il feto.5 In presenza dell’IgM,
specialmente nel caso delle IgM, si osservano reazioni risulta molto utile rilevare l’avidità delle IgG anti-CMV:
crociate; in situazioni del genere, però, la combinazione più gli anticorpi risultano avidi (ovvero, gli anticorpi sono
con altri esiti sierologici (soprattutto follow up delle IgG maturi e presentano un forte legame con l’antigene),
specifiche) può chiarire spesso la diagnosi. più lontano nel tempo si colloca il momento dell’infezione.
Ulteriori dettagli al riguardo sono disponibili nei testi
La diagnosi sierologica del CMV consiste nel determinare interpretativi dei referti di laboratorio.
le CMV IgG e le CMV IgM e, specialmente in gravidanza
in caso di sospetto di infezione recente, anche nel 왎 Diagnosi per sospetto di infezione da CMV
misurare l’avidità degli anticorpi IgG anti-CMV. La diagnosi 1. Diagnosi dell’infezione primaria da CMV in gravidanza:
diretta mediante PCR può essere indicata per determinate CMV IgG e IgM, se entrambe positive: avidità IgG -
problematiche. un’avidità elevata esclude che l’infezione sia stata
L’infezione da virus della citomegalia (CMV) è l’infezione contratta meno di 3 - 5 mesi prima (a seconda del tipo
più comune trasmessa dalla madre al feto durante la di test).
gravidanza. L’infezione si verifica in circa lo 0,3-1% 2. Diagnosi dell’infezione connatale nel bambino: PCR su
delle gravidanze, con un 40% di casi di trasmissione campioni di urina, saliva, sangue intero (EDTA);
dell’infezione al figlio prima della nascita. Se l’infezione sierologia non indicata.
avviene durante il primo o il secondo trimestre di 3. Diagnosi dell’infezione fetale: combinazione di
gravidanza, possono determinarsi delle malformazioni alterazioni visibili agli ultrasuoni e PCR del CMV nel
nel bambino, prevalentemente a carico del sistema liquido amniotico.
cardio-circolatorio, del tratto gastro-intestinale, dello 4. Monitoraggio di soggetti immunodepressi: PCR del
scheletro e della muscolatura. CMV nel plasma.

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왎 Materiale
Per la determinazione degli anticorpi: siero o sangue intero.

Per la PCR: sangue intero (EDTA) (infezione connatale,


bambino), plasma (EDTA) (diagnosi EBV, soggetti
immunodepressi), saliva, urina (connatale).

Tessuto per diagnosi di tumori associati ad EBV.

왎 Prezzi e tariffe

Analisi Posizione tariffaria Prezzo


CMV IgG 3009.00 CHF 25.-

CMV IgM 3010.00 CHF 25.-

Avidità CMV IgG 3012.00 CHF 33.-

CMV-PCR 3017.00 CHF 180.-

왎 Referenze 왎 Informazioni
1)
Progress and Problems in Understanding and Managing Dr. med. Giuseppe Togni 022 716 20 14
Primary Epstein-Barr Virus Infections Unilabs Coppet
Oludare A. et al.; Clin. Microbiol. Rev.; 2011; 24 (1): 193-209 giuseppe.togni@unilabs.com
2)
Proposed categorization of pathological states of EBV-
associated T/natural killer lympho-proliferative disorder (LPD)
in children and young adults: Overlap with chronic active
and infantile fulminant EBV T-LPD
KoichiOhshima et al.; Pathology International; 2008; 58:
209-217
3)
Proposed Guidelines for Diagnosing Chronic Active Epstein-
Barr Virus Infection
MotohikoOkano et al.; American Journal of Hematology;
2005; 80: 64-49
4)
Persistence of the Epstein-Barr Virus and the Origin of
Associated Lymphoma
David A. et al.; N.Engl Med; 2004; 350: 1328-37
5)
Cytomegalovirus infection in pregnancy.
Yinon Y, et al. ; Fetal Medicine Committee, Society of
Obstreticians and Gynaecologists of Canada. J Obstet
Gynaecol Can. 2010 Apr; 32 (4): 355-62
6)
Pathogenesis and prenatal diagnosis of human cytomegalovirus
infection.
M.G. Revello, G. Gerna; Journal of Clinical Virology 2004;
29: 71-83

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