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Obiettivo: L’Obiettivo dello studio è la standardizzazione italiana della Scala per l’Esercizio Reale
delle Opportunità, una intervista / questionario sviluppato da Fondazione Sospiro per la rilevazione
delle opportunità delle persone con Disabilità Intellettiva (DI) / Disturbo del Neurosviluppo (DNS)
accolti all’interno di servizi diurni o residenziali. L’utilità di procedere a una standardizzazione
nazionale è quella di poter ricavare indicatori statistici (come medie e deviazioni standard) per potere
confrontare i risultati della singola persona valutata con un gruppo di individui con caratteristiche
simili.
Disegno e popolazione dello studio: Si tratta di uno studio no-profit osservazionale di tipo
analitico- trasversale, non farmacologico a carattere nazionale, che prevede la somministrazione
della Scala delle Opportunità a persone adulte con diagnosi del Neurosviluppo e/o Disabilità
Intellettiva che può essere compilata in forma di autovalutazione o di eterovalutazione (svolta da
operatori). La popolazione dello studio includerà circa 1800 pazienti aventi DNS e/o DI. Lo studio si
svolgerà in un periodo di tempo di all’incirca 6 mesi.
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Criteri di eleggibilità dei Soggetti
Criteri di Inclusione
1. Persone adulte, con una diagnosi di Disturbo del Neurosviluppo e/o Disabilità Intellettiva in
carico a servizi diurni e residenziali.
Criteri di esclusione
1. Minori (meno di 18 anni di età compiuta) e i pazienti con altre patologie di carattere
psichiatrico in assenza di Disturbo del neurosviluppo e/o Disabilità intellettiva.
Criteri di Inclusione
1. Operatori che conoscono il soggetto da un periodo di tempo maggiore e/o uguale a 6 mesi.
Criteri di esclusione
1. Operatori che conoscono il soggetto da un periodo di tempo minore di 6 mesi.
Gli operatori otterranno dichiarazioni di consenso informato (ICF) dai pazienti e/o familiari-assistenti
interessati a partecipare allo studio e compileranno la Scala delle Opportunità. Durante la
somministrazione della Scala delle Opportunità verranno raccolte le seguenti informazioni: la
struttura di provenienza, il genere (maschile o femminile), l’età, il grado di competenza verbale,
inoltre le informazioni circa gli otto domini di QdV ovvero l’autodeterminazione, i diritti, lo sviluppo
personale, le relazioni interpersonali, l’inclusione sociale, il benessere emozionale, il benessere
fisico e il benessere materiale. Gli otto domini verranno indagati attraverso 96 domande, 12 item per
ogni dominio (sottoelencate). L’intervistatore sarà un operatore che conosce l’intervistato da almeno
6 mesi, per le persone non verbalmente competenti le domande saranno compilate da un operatore
che conosce la persona da almeno 6 mesi.
Sottoscala dell’autodeterminazione:
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2. SCEGLIERE le persone con cui svolgere le attività?
8. Esprimere le proprie PREFERENZE SUGLI OPERATORI per le cure relative alle autonomie
primarie?
12. Scegliere se avere una stanza singola e/o con chi condividerla?
6. Vedersi garantire trattamenti indicati dalle linee guida per autismo e disabilità intellettiva?
7. Fruire di un trattamento rispettoso della dignità e della libertà nell’ambito dei disturbi del
comportamento?
9. Fruire di una carta dei diritti COMPRENSIBILE presentata e spiegata anche alle figure di tutela
giuridica, ai familiari?
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3. Muoversi autonomamente sul territorio?
2. Svolgere attività che prevedono l'interazione e la collaborazione con i compagni del servizio?
7. Avere un’équipe educativa e di assistenza che conosca il codice comunicativo della persona?
3. Accedere alle ATTIVITÀ ricreative e culturali(es. bocce, ristorante, cinema, ecc.) DEL
TERRITORIO?
4. Accedere alle ATTIVITÀ ricreative e culturali (es. teatro, laboratori artistici, ecc.) presso il
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servizio con la presenza di persone a sviluppo tipico.
6. Svolgere attività che le consentano di avere un ruolo riconosciuto nell’ambito del servizio?
7. Svolgere attività che le consentano di avere un ruolo riconosciuto fuori dal servizio che
frequenta?
8. Vivere in un ambiente flessibile, cioè in grado di modificarsi per facilitare la sua partecipazione
attiva?
10. Accedere alle attività di base (posta, banca, negozi) del territorio?
12. Essere inserito in un SERVIZIO PER LE DISABILITÀ nel suo territorio di provenienza?
1. Avere facilitatori che consentano di riconoscere e prevedere ciò che sta per accadere intorno a
lui/lei?
3. Essere sostenuta in attività e situazioni IMPORTANTIche vengono EVITATE a causa delle sue
paure?
5. Avere uno staff che dispone di un elenco di comportamenti osservabili che esprimono i suoi stati
emotivi?
6. Avere uno staff che dispone di un documento che riporta ciò che le piace o la tranquillizza o ciò
che non sopporta?
9. Essere informata in anticipo sul cambio, anche temporaneo, dei suoi caregiver?
11. Vivere in un contesto in cui sono accettati i comportamenti affettuosi verso altre PcD e/o
operatori?
12. Vivere in un ambiente che garantisce CONTINUITÀ NELLE RELAZIONI affettive (operatori,
ospiti, volontari)?
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1. Avere attivo un sistema per la RILEVAZIONE DEL DOLORE adeguato alla persona?
10. Accedere ad una valutazione dei bisogni di salute almeno una volta all’anno (o al bisogno)?
11. Avere un trattamento relativo alla regolazione del CICLO SONNO - VEGLIA?
12. Fruire di un trattamento farmacologico che viene periodicamente rivalutato (almeno una volta
all’anno)?
4. Fruire di ARREDI E DI SPAZI DI VITA ADATTATI alle proprie caratteristiche fisiche, sensoriali?
10. Possedere propri prodotti per la cura della persona (profumo, trucchi, , dopobarba, shampoo,
ecc.)?
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Trattamento e riservatezza dei dati: Tutti i dati personali raccolti ed elaborati ai fini della presente
ricerca saranno trattati con le dovuteprecauzioni per garantire la riservatezza di tali dati in conformità
alle apposite leggi e normative nazionali e/o locali vigenti in ambito di protezione dei dati personali. I
dati, in particolare quelli personali e quelli sulla salute e soltanto nella misura in cui sono
indispensabili in relazione all'obiettivo della sperimentazione e ai fini di farmacovigilanza, verranno
trattati nel rispetto del Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection
Regulation) e del Decreto Legislativo 10 agosto 2018, n. 101. In termini pratici, i documenti relativi al
partecipante saranno custoditi in luogo sicuro e non riporteranno il suo nome in chiaro, noto solo ai
ricercatori, ma un codice identificativo. I dati clinici raccolti ai fini della sperimentazione, così come i
risultati degli esami effettuati, saranno conservati per i tempi previsti dalle normative e
successivamente distrutti. Non verranno distrutti solo nel caso in cui a) non sia più possibile
ricondurli alla sua identità, perché anonimizzati nel corso della sperimentazione stessa; b) in
presenza di un suo specifico consenso informato. Qualora i dati personali siano trasferiti a un paese
terzo o a un'organizzazione internazionale, saranno adottate tutte le garanzie previste dall'articolo 46
del GDPR 679/2016 relative al trasferimento.
Analisi: Tutti i dati raccolti dalla Scala delle Opportunità saranno analizzati con il software R
Statistical Software versione 4.2.2. Per l'analisi dei dati demografici e sanitari ci si avvarrà di
statistiche descrittive. I dati della Scala delle Opportunità verranno analizzati attraverso t-test e
un’analisi correlazionale dei punteggi delle otto sottoscale. Inoltre, la standardizzazione verrà attuata
secondo gli indici di validità e di attendibilità. I risultati verranno riassunti in un resoconto finale e
potrebbero essere pubblicati o presentati dai ricercatori. Se pubblicati o presentati, i risultati saranno
esposti in maniera tale da non divulgare dati riservati o proprietari.
Elementi di riproducibilità e validazione dei dati raccolti: La Scala per l’Esercizio Reale delle
Opportunità può essere somministrata in due specifiche modalità: eterovalutazione e
autovalutazione. Per autovalutazione, ovvero la valutazione sistematica, si fa riferimento alla
misurazione che può essere svolta dalla persona stessa, ovvero per persone verbalmente
competenti e con un buon livello di funzionamento, la Scala può essere utilizzata come un’intervista
semi strutturata ed essere compilata insieme alla persona valutata. I punteggi saranno siglati in
accordo con il soggetto partecipante e le domande dei vari item non devono essere lette, ma
adattate al livello di comprensione della PcD. Inoltre può essere attuata dalla persona con DNS
mediante l’assessment delle preferenze o attraverso una valutazione sistematica degli indicatori
comportamentali. Per le persone verbalmente non competenti, i CP, legati alla non fruizione
dell’attività specificata dall’item, devono essere intesi come “autovalutazione”. In riferimento alle
persone non verbalmente competenti, un esempio, è l’item 4 “Svolgere le attività relative
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ALL’IGIENE PERSONALE rispettando i suoi tempi?” della sottoscala dello “Sviluppo Personale”.
Tale item rappresenta una “autovalutazione” nel caso in cui una persona, quando viene sollecitata
dal personale, emette CP. Per eterovalutazione, ovvero opinione del caregiver, si intende l’opinione
che l’operatore, senza strumenti specifici, si è formato sull’opportunità indicata dallo specifico item
per la persona con DNS. Se un soggetto è compiacente, seguendo il principio della desiderabilità
sociale, bisogna optare per l’eterovalutazione. Poiché gli operatori hanno un ruolo importante si farà
somministrare e/o compilare la Scala in cieco a più caregiver per ogni paziente per valutare la
riproducibilità tra osservatori, attraverso un IOA.
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