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Sinossi del protocollo di studio

Titolo: “Scala delle Opportunità – Standardizzazione nazionale”

Background e razionale: Le opportunità sono alla base dell’Autodeterminazione (Wehmeyer &


Schalock, 2017) e il nuovo Paradigma dei Sostegni per la Qualità di Vita (QdV; Gómez et al., 2021)
che sta emergendo negli ultimi anni, dopo decenni di successo del modello della QdV nella
disabilità, sembra andare proprio in questa direzione. I sostegni forniti alla Persona con Disabilità
(PcD), infatti, promuovono lo sviluppo, la formazione e gli interessi della persona e forniscono una
struttura il funzionamento individuale e il benessere personale attraverso la strutturazione di
interventi di sostegno personalizzati (Thompson et al., 2009, 2014). Sebbene in letteratura siano
stati proposti numerosi modelli di QdV (si vedano, a titolo di esempio, Felce, 1997; Gómez et al.,
2010; Schalock et al., 2016) e una valutazione delle Opportunità sia sufficiente flessibile da adattarsi
alla maggior parte di loro, abbiamo deciso di fare riferimento a quello a otto domini emerso dalla
Consensus conference (Schalock et al., 2002). La necessità di sperimentare opportunità è, infatti,
alla base stessa del comportamento autodeterminato: senza esperienza non ci può essere una vera
e propria “scelta” (Schalock & Alonso, 2002; Stancliffe et al., 2020). Come Fondazione Sospiro
abbiamo quindi sviluppato un’intervista semistrutturata, somministrabile anche in forma di
questionario compilato da un operatore, in grado di fornire un aiuto a chi lavora quotidianamente con
le PcD all’interno dei servizi residenziali e diurni, per individuare l’allineamento delle opportunità
offerte con la QdV della persona.

Obiettivo: L’Obiettivo dello studio è la standardizzazione italiana della Scala per l’Esercizio Reale
delle Opportunità, una intervista / questionario sviluppato da Fondazione Sospiro per la rilevazione
delle opportunità delle persone con Disabilità Intellettiva (DI) / Disturbo del Neurosviluppo (DNS)
accolti all’interno di servizi diurni o residenziali. L’utilità di procedere a una standardizzazione
nazionale è quella di poter ricavare indicatori statistici (come medie e deviazioni standard) per potere
confrontare i risultati della singola persona valutata con un gruppo di individui con caratteristiche
simili.

Disegno e popolazione dello studio: Si tratta di uno studio no-profit osservazionale di tipo
analitico- trasversale, non farmacologico a carattere nazionale, che prevede la somministrazione
della Scala delle Opportunità a persone adulte con diagnosi del Neurosviluppo e/o Disabilità
Intellettiva che può essere compilata in forma di autovalutazione o di eterovalutazione (svolta da
operatori). La popolazione dello studio includerà circa 1800 pazienti aventi DNS e/o DI. Lo studio si
svolgerà in un periodo di tempo di all’incirca 6 mesi.

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Criteri di eleggibilità dei Soggetti

Criteri di Inclusione
1. Persone adulte, con una diagnosi di Disturbo del Neurosviluppo e/o Disabilità Intellettiva in
carico a servizi diurni e residenziali.

Criteri di esclusione
1. Minori (meno di 18 anni di età compiuta) e i pazienti con altre patologie di carattere
psichiatrico in assenza di Disturbo del neurosviluppo e/o Disabilità intellettiva.

Criteri di eleggibilità degli operatori

Criteri di Inclusione
1. Operatori che conoscono il soggetto da un periodo di tempo maggiore e/o uguale a 6 mesi.

Criteri di esclusione
1. Operatori che conoscono il soggetto da un periodo di tempo minore di 6 mesi.

Procedura dello studio: Su approvazione del protocollo e di tutta la documentazione di supporto


da parte del Comitato Etico Val Padana – ASST Cremona, gli operatori che si prendono cura di
pazienti affetti da DNS e/o DI consegneranno ai partecipanti o ai caregiver dei soggetti una Lettera
informativa per il soggetto partecipante invitandoli a prendere parte alla somministrazione della
Scala delle Opportunità della durata di 60 minuti.

Gli operatori otterranno dichiarazioni di consenso informato (ICF) dai pazienti e/o familiari-assistenti
interessati a partecipare allo studio e compileranno la Scala delle Opportunità. Durante la
somministrazione della Scala delle Opportunità verranno raccolte le seguenti informazioni: la
struttura di provenienza, il genere (maschile o femminile), l’età, il grado di competenza verbale,
inoltre le informazioni circa gli otto domini di QdV ovvero l’autodeterminazione, i diritti, lo sviluppo
personale, le relazioni interpersonali, l’inclusione sociale, il benessere emozionale, il benessere
fisico e il benessere materiale. Gli otto domini verranno indagati attraverso 96 domande, 12 item per
ogni dominio (sottoelencate). L’intervistatore sarà un operatore che conosce l’intervistato da almeno
6 mesi, per le persone non verbalmente competenti le domande saranno compilate da un operatore
che conosce la persona da almeno 6 mesi.

Sottoscala dell’autodeterminazione:

1. SCEGLIERE quali ATTIVITÀ svolgere?

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2. SCEGLIERE le persone con cui svolgere le attività?

3. SCEGLIERE cosa mangiare?

4. DECIDERE COME SPENDERE i suoi soldi?

5. Scegliere CON CHI SEDERSI A TAVOLA?

6. Fruire di un ASSESSMENT DELLE PREFERENZE strutturato?

7. Dire di "no" alle richieste e alle proposte dello staff?

8. Esprimere le proprie PREFERENZE SUGLI OPERATORI per le cure relative alle autonomie
primarie?

9. Scegliere cosa fare nel proprio tempo libero?

10. Personalizzare la propria camera?

11. Decidere quando ANDARE A DORMIRE?

12. Scegliere se avere una stanza singola e/o con chi condividerla?

Sottoscala dei diritti:

1. Muoversi liberamente all'INTERNO del servizio?

2. Entrare e uscire dal servizio senza restrizioni?

3. Partecipare alla definizione del proprio progetto di vita?

4. Mantenere le PRINCIPALI ABITUDINI DI VITA compreso l’esercizio del proprio CREDO?

5. Vedere valutato periodicamente (1 volta all'anno) se il servizio frequentato è ancora adeguato?

6. Vedersi garantire trattamenti indicati dalle linee guida per autismo e disabilità intellettiva?

7. Fruire di un trattamento rispettoso della dignità e della libertà nell’ambito dei disturbi del
comportamento?

8. Essere garantito da procedure scritte e da consenso informato relativamente ad INTERVENTI


LIMITANTI la sua AGIBILITÀ FISICA?

9. Fruire di una carta dei diritti COMPRENSIBILE presentata e spiegata anche alle figure di tutela
giuridica, ai familiari?

10. Esercitare la propria SESSUALITÀ nelle forme che desidera?

11. STARE DA SOLA, se lo desidera?

12. Contattare i propri familiari ed amici quando lo desidera ?

Sottoscala dello sviluppo personale:


1. Fruire di training strutturati per apprendere nuove abilità?

2. CONSUMARE I PASTI rispettando i suoi tempi?

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3. Muoversi autonomamente sul territorio?

4. Svolgere le attività relative ALL’IGIENE PERSONALE rispettando i suoi tempi?

5. Accedere a STRUMENTI TECNOLOGICI per il tempo libero (TV, computer, ecc.)?

6. Fruire di attività per il MANTENIMENTO di ABILITÀ precedentemente apprese?

7. Svolgere ATTIVITÀ diversificate durante la giornata e la settimana?

8. COMUNICARE attraverso sistemi adeguati alle sue caratteristiche?

9. Cambiare le proprie ATTIVITÀ in relazione a nuove abilità ed interessi?

10. Essere coinvolto nella cura degli ambienti del servizio?

11. PREPARARE PASTI e/o spuntini?

12. VESTIRSI E SVESTIRSI rispettando i suoi tempi?

Sottoscala delle relazioni interpersonali:

1. Coltivare le amicizie con le persone del servizio?

2. Svolgere attività che prevedono l'interazione e la collaborazione con i compagni del servizio?

3. Fruire di training di abilità sociali?

4. Svolgere attività che la mettano in contatto con nuove persone?

5. Essere accompagnato e sostenuto in occasioni di perdite relazionali, lutti, separazioni,


cambiamenti di contesto?

6. Festeggiare eventi importanti per se stessa?

7. Avere un’équipe educativa e di assistenza che conosca il codice comunicativo della persona?

8. Avere relazioni INTIME?

9. Comunicare con gli operatori vedendo rispettati i suoi tempi di risposta?

10. Invitare a mangiare amici o parenti?

11. Andare a trovare amici o parenti?

12. Avere CONTATTI CON FAMIGLIARI?

Sottoscala dell’inclusione sociale:

1. Frequentare SERVIZI DI COMUNITÀ del luogo dove vive?

2. Accedere a VACANZE in contesti ordinari ed inclusivi?

3. Accedere alle ATTIVITÀ ricreative e culturali(es. bocce, ristorante, cinema, ecc.) DEL
TERRITORIO?

4. Accedere alle ATTIVITÀ ricreative e culturali (es. teatro, laboratori artistici, ecc.) presso il
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servizio con la presenza di persone a sviluppo tipico.

5. Fruire di mezzi pubblici?

6. Svolgere attività che le consentano di avere un ruolo riconosciuto nell’ambito del servizio?

7. Svolgere attività che le consentano di avere un ruolo riconosciuto fuori dal servizio che
frequenta?

8. Vivere in un ambiente flessibile, cioè in grado di modificarsi per facilitare la sua partecipazione
attiva?

9. Partecipare ad attività sociali ADEGUATE all'età cronologica?

10. Accedere alle attività di base (posta, banca, negozi) del territorio?

11. Mantenere attivo il rapporto con il territorio di provenienza?

12. Essere inserito in un SERVIZIO PER LE DISABILITÀ nel suo territorio di provenienza?

Sottoscala del benessere emozionale:

1. Avere facilitatori che consentano di riconoscere e prevedere ciò che sta per accadere intorno a
lui/lei?

2. Accedere a programmi di PREVENZIONE DI COMPORTAMENTI PROBLEMA (strategie


proattive)?

3. Essere sostenuta in attività e situazioni IMPORTANTIche vengono EVITATE a causa delle sue
paure?

4. Esprimere il gradimento e il piacere per le attività che svolge?

5. Avere uno staff che dispone di un elenco di comportamenti osservabili che esprimono i suoi stati
emotivi?

6. Avere uno staff che dispone di un documento che riporta ciò che le piace o la tranquillizza o ciò
che non sopporta?

7. Vivere in un ambiente non stressante?

8. Essere osservata e compresa anche quando emette comportamenti inusuali, bizzarri o


problematici?

9. Essere informata in anticipo sul cambio, anche temporaneo, dei suoi caregiver?

10. Avere persone che la rassicurano e la confortano quando lo richiede?

11. Vivere in un contesto in cui sono accettati i comportamenti affettuosi verso altre PcD e/o
operatori?

12. Vivere in un ambiente che garantisce CONTINUITÀ NELLE RELAZIONI affettive (operatori,
ospiti, volontari)?

Sottoscala del benessere fisico:

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1. Avere attivo un sistema per la RILEVAZIONE DEL DOLORE adeguato alla persona?

2. Avere accesso ad ATTIVITÀ di carattere FISICO?

3. vere un’ALIMENTAZIONE BILANCIATA e VARIEGATA?

4. Fruire di un contesto formato e attento a riconoscere i segni riconducibili a problematiche


psicopatologiche?

5. Essere sostenuta (valutazione e intervento) rispetto ai BISOGNI PRIMARI (respirazione,


nutrizione, mobilità, eliminazione, sonno ed igiene)?

6. Essere accompagnato e assistito nelle cure specialistiche (ospedalizzazione, accesso a cure


specifiche come chemioterapie, indagini diagnostiche, ecc.)?

7. Usufruire di attività preparatorie all’esecuzione di manovre o per interventi sanitari?

8. Accedere alle informazioni che riguardano le proprie condizioni di salute?

9. Accedere al BAGNO secondo i propri bisogni?

10. Accedere ad una valutazione dei bisogni di salute almeno una volta all’anno (o al bisogno)?

11. Avere un trattamento relativo alla regolazione del CICLO SONNO - VEGLIA?

12. Fruire di un trattamento farmacologico che viene periodicamente rivalutato (almeno una volta
all’anno)?

Sottoscala del benessere materiale:

1. Avere a disposizione una somma di denaro per SPESE PERSONALI?

2. Essere rinforzata / valorizzata indipentemente da quello che fa?

3. Vivere in un ambiente ricco di stimoli?

4. Fruire di ARREDI E DI SPAZI DI VITA ADATTATI alle proprie caratteristiche fisiche, sensoriali?

5. Fruire di spazi curati e puliti?

6. Possedere AUSILI adeguati per l’alimentazione (es.piatti e posate protesizzati)?

7. Possedere AUSILI necessari per comunicare?

8. Fruire di ambienti climatizzati?

9. Fruire di un giardino facilmente accessibile?

10. Possedere propri prodotti per la cura della persona (profumo, trucchi, , dopobarba, shampoo,
ecc.)?

11. Avere un GUARDAROBA adeguato?

12. Personalizzare la propria camera da letto secondo i propri desideri e preferenze?

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Trattamento e riservatezza dei dati: Tutti i dati personali raccolti ed elaborati ai fini della presente
ricerca saranno trattati con le dovuteprecauzioni per garantire la riservatezza di tali dati in conformità
alle apposite leggi e normative nazionali e/o locali vigenti in ambito di protezione dei dati personali. I
dati, in particolare quelli personali e quelli sulla salute e soltanto nella misura in cui sono
indispensabili in relazione all'obiettivo della sperimentazione e ai fini di farmacovigilanza, verranno
trattati nel rispetto del Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection
Regulation) e del Decreto Legislativo 10 agosto 2018, n. 101. In termini pratici, i documenti relativi al
partecipante saranno custoditi in luogo sicuro e non riporteranno il suo nome in chiaro, noto solo ai
ricercatori, ma un codice identificativo. I dati clinici raccolti ai fini della sperimentazione, così come i
risultati degli esami effettuati, saranno conservati per i tempi previsti dalle normative e
successivamente distrutti. Non verranno distrutti solo nel caso in cui a) non sia più possibile
ricondurli alla sua identità, perché anonimizzati nel corso della sperimentazione stessa; b) in
presenza di un suo specifico consenso informato. Qualora i dati personali siano trasferiti a un paese
terzo o a un'organizzazione internazionale, saranno adottate tutte le garanzie previste dall'articolo 46
del GDPR 679/2016 relative al trasferimento.

Analisi: Tutti i dati raccolti dalla Scala delle Opportunità saranno analizzati con il software R
Statistical Software versione 4.2.2. Per l'analisi dei dati demografici e sanitari ci si avvarrà di
statistiche descrittive. I dati della Scala delle Opportunità verranno analizzati attraverso t-test e
un’analisi correlazionale dei punteggi delle otto sottoscale. Inoltre, la standardizzazione verrà attuata
secondo gli indici di validità e di attendibilità. I risultati verranno riassunti in un resoconto finale e
potrebbero essere pubblicati o presentati dai ricercatori. Se pubblicati o presentati, i risultati saranno
esposti in maniera tale da non divulgare dati riservati o proprietari.

Elementi di riproducibilità e validazione dei dati raccolti: La Scala per l’Esercizio Reale delle
Opportunità può essere somministrata in due specifiche modalità: eterovalutazione e
autovalutazione. Per autovalutazione, ovvero la valutazione sistematica, si fa riferimento alla
misurazione che può essere svolta dalla persona stessa, ovvero per persone verbalmente
competenti e con un buon livello di funzionamento, la Scala può essere utilizzata come un’intervista
semi strutturata ed essere compilata insieme alla persona valutata. I punteggi saranno siglati in
accordo con il soggetto partecipante e le domande dei vari item non devono essere lette, ma
adattate al livello di comprensione della PcD. Inoltre può essere attuata dalla persona con DNS
mediante l’assessment delle preferenze o attraverso una valutazione sistematica degli indicatori
comportamentali. Per le persone verbalmente non competenti, i CP, legati alla non fruizione
dell’attività specificata dall’item, devono essere intesi come “autovalutazione”. In riferimento alle
persone non verbalmente competenti, un esempio, è l’item 4 “Svolgere le attività relative

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ALL’IGIENE PERSONALE rispettando i suoi tempi?” della sottoscala dello “Sviluppo Personale”.
Tale item rappresenta una “autovalutazione” nel caso in cui una persona, quando viene sollecitata
dal personale, emette CP. Per eterovalutazione, ovvero opinione del caregiver, si intende l’opinione
che l’operatore, senza strumenti specifici, si è formato sull’opportunità indicata dallo specifico item
per la persona con DNS. Se un soggetto è compiacente, seguendo il principio della desiderabilità
sociale, bisogna optare per l’eterovalutazione. Poiché gli operatori hanno un ruolo importante si farà
somministrare e/o compilare la Scala in cieco a più caregiver per ogni paziente per valutare la
riproducibilità tra osservatori, attraverso un IOA.

Contatti dello Sperimentatore Principale: Dottor. Giovanni Michelini, tel. 0372-620451

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