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BENEDIZIONE PER UFFICI, OFFICINE, LABORATORI e NEGOZI

Rito della benedizione


Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.

Dio che ha chiamato l’uomo a cooperare alla sua creazione, sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.

Gn 1,27-31a Riempite la terra. e soggiogatela.


Ascoltate la parola di Dio dal libro della Genesi
Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li
creò. Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la
terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su
ogni essere vivente, che striscia sulla terra». E Dio disse: «Ecco, io vi dò ogni erba
che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che
produce seme: saranno il vostro cibo. A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli
uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di
vita, io dò in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto,
ed ecco, era cosa molto buona.

Sir 38, 24-34 È tutto intento a finire il suo lavoro.


Ascoltate la parola di Dio dal libro del Siracide
La sapienza dello scriba sta nel piacere del tempo libero, chi si dedica poco
all’attività pratica diventerà saggio. Come potrà divenire saggio chi maneggia
l’aratro e si vanta di brandire un pungolo, spinge innanzi i buoi e si occupa del
loro lavoro e parla solo di vitelli? Dedica il suo cuore a tracciare solchi e non
dorme per dare il foraggio alle giovenche. Così ogni artigiano e costruttore che
passa la notte come il giorno: quelli che incidono immagini per sigilli e con
pazienza cercano di variare le figure, dedicano il cuore a riprodurre bene il
disegno e stanno svegli per terminare il lavoro.
Così il fabbro che siede vicino all’incudine ed è intento al lavoro del ferro: la
vampa del fuoco gli strugge le carni, e col calore della fornace deve lottare; il
rumore del martello gli assorda gli orecchi, i suoi occhi sono fissi sul modello di
un oggetto, dedica il suo cuore a finire il lavoro e sta sveglio per rifinirlo alla
perfezione. Così il vasaio che è seduto al suo lavoro e con i suoi piedi gira la
ruota, è sempre in ansia per il suo lavoro, si affatica a produrre in gran
quantità. Con il braccio imprime una forma all’argilla, mentre con i piedi ne
piega la resistenza; dedica il suo cuore a una verniciatura perfetta e sta sveglio

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per pulire la fornace. Tutti costoro confidano nelle proprie mani, e ognuno è
abile nel proprio mestiere. Senza di loro non si costruisce una città, nessuno
potrebbe soggiornarvi o circolarvi. Ma essi non sono ricercati per il consiglio del
popolo, nell’assemblea non hanno un posto speciale, non siedono sul seggio del
giudice e non conoscono le disposizioni della legge. Non fanno brillare né
l’istruzione né il diritto, non compaiono tra gli autori di proverbi, ma essi
consolidano la costruzione del mondo, e il mestiere che fanno è la loro
preghiera. Differente è il caso di chi si applica a meditare la legge dell’Altissimo.

1Ts 4,9-12 Vi esortiamo a lavorare con le vostre mani.


Ascoltate la parola di Dio dalla Lettera di san Paolo Apostolo ai Tessalonicesi
Riguardo all’amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi
infatti avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri, e questo lo fate verso
tutti i fratelli dell’intera Macedonia. Ma vi esortiamo, fratelli, a progredire
ancora di più e a fare tutto il possibile per vivere in pace, occuparvi delle vostre
cose e lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato, e così condurre
una vita decorosa di fronte agli estranei e non avere bisogno di nessuno.

2Ts 3,6-13 Lavorate in pace


Ascoltate la parola di Dio dalla seconda Lettera di san Paolo Apostolo ai
Tessalonicesi
Fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, vi raccomandiamo di tenervi
lontani da ogni fratello che conduce una vita disordinata, non secondo
l’insegnamento che vi è stato trasmesso da noi. Sapete in che modo dovete
prenderci a modello: noi infatti non siamo rimasti oziosi in mezzo a voi, né
abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato
duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi. Non che non
ne avessimo diritto, ma per darci a voi come modello da imitare. E infatti
quando eravamo presso di voi, vi abbiamo sempre dato questa regola: chi non
vuole lavorare, neppure mangi. Sentiamo infatti che alcuni fra voi vivono una
vita disordinata, senza fare nulla e sempre in agitazione. A questi tali,
esortandoli nel Signore Gesù Cristo, ordiniamo di guadagnarsi il pane lavorando
con tranquillità. Ma voi, fratelli, non stancatevi di fare il bene.

Mt 6,25-34 Il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose.
Ascoltate la parola del Signore dal Vangelo secondo Matteo
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o
berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse

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più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non
séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro
celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si
preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita? E per il vestito, perché vi
preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non
filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva
come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si
getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? Non
preoccupatevi dunque dicendo: «Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che
cosa indosseremo?». Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro
celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio
e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non
preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso.
A ciascun giorno basta la sua pena.

Sal 89 (90), 2-4.12-13.14.16


R. Benedici, Signore, l’opera delle nostre mani.
Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà». R.
«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
Tuoi sono i cieli, tua è la terra,
tu hai fondato il mondo e quanto contiene;
il settentrione e il mezzogiorno tu li hai creati,
il Tabor e l’Ermon cantano il tuo nome. R.
Tu hai un braccio potente,
forte è la tua mano, alta la tua destra.
Beato il popolo che ti sa acclamare:
camminerà, Signore, alla luce del tuo volto; R.

oppure:

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Sal 103 (104), 1b-5.14-15.23-24
R. Benedici il Signore, anima mia.
Benedici il Signore, anima mia, Sazia di beni la tua vecchiaia,
quanto è in me benedica si rinnova come aquila
il suo santo nome. la tua giovinezza.
Benedici il Signore, anima mia, Perché egli sa bene
non dimenticare tutti i suoi benefici. R. di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere. R.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità, Tu fai crescere l’erba per il bestiame
salva dalla fossa la tua vita, e le piante che l’uomo coltiva
ti circonda di bontà e misericordia. R. per trarre cibo dalla terra,
vino che allieta il cuore dell’uomo,
olio che fa brillare il suo volto
e pane che sostiene il suo cuore. R.

Rivolgiamo dunque la preghiera a Dio Padre onnipotente perché, per


intercessione di Maria Ss. e di s. Giuseppe, benedica e protegga quanti lavorano
in questo luogo e tutti coloro che ne fruiranno. Diciamo insieme:
R. Guida e sostieni l’opera delle nostre mani, Signore.
Sii benedetto, Signore, che ci hai fatto dono del lavoro, per mezzo del quale ci
chiami a scoprire le energie e le risorse della natura per metterle a servizio del
progresso umano. R.
Sii benedetto, Signore, perché hai voluto che tuo Figlio, fatto uomo per noi,
lavorasse come artigiano nella bottega di Nazaret. R.
Sii benedetto, Signore, che in Cristo, divino operaio, hai dato un senso nuovo alla
fatica umana. R.
Sii benedetto, Signore, che nella Tua Divina Provvidenza ci chiami a finalizzare le
conquiste tecniche allo sviluppo integrale dell’umanità. R.
Sii benedetto, Signore, che ci aiuti a trasformare il lavoro quotidiano in
strumento di elevazione, fonte di fraternità e di giustizia sociale. R.
Sii benedetto, Signore, che dell’offerta del pane e del vino, frutto della terra e del
nostro lavoro, hai fatto i segni sacramentali del sacrificio eucaristico. R.

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Ora ci rivolgiamo al Signore nostro Dio con la preghiera che Gesù stesso ci ha
insegnato:
Padre Nostro

PREGHIERA DI BENEDIZIONE PER UN


UFFICIO
Dio, che sei largo delle tue benedizioni a quanti, nell’ambito della ricerca
tecnica e scientifica, si sforzano di operare con coscienza retta e illuminata,
concedi a questi tuoi figli di saper individuare con il tuo aiuto valide
soluzioni teoriche e pratiche, per mettere il frutto della loro creatività a
servizio del bene comune.
Per Cristo nostro Signore. R. Amen.

OFFICINA O LABORATORIO
Dio, il cui Figlio ha riscattato e condiviso la condizione dell’uomo che
lavora, associandolo all’opera della salvezza, confortaci con la tua
benedizione, perché sia riconosciuta la dignità della fatica quotidiana e
ognuno di noi, valorizzando le risorse del creato, collabori alla
promozione della famiglia umana.
Per Cristo nostro Signore. R. Amen.

NEGOZIO
Dio, Creatore e Padre, che hai affidato la terra e i suoi frutti alle mani
dell’uomo, perché mediante il lavoro si faccia strumento della tua
provvidenza, benedici gli esercenti di questo servizio e quanti ne
usufruiscono come acquirenti; fa’ che osservino sempre la giustizia e la
carità e così concorrano al bene di tutti, lieti di operare per la crescita della
società.
Per Cristo nostro Signore. R. Amen.

Ravviva in noi, o Padre, nel segno di quest’acqua benedetta, l’impegno delle


promesse battesimali, perché, mediante la sequela di Cristo, per la Sua Passione e
morte, possiamo giungere alla gloria della Risurrezione nella gioia senza fine.
Per Cristo Nostro Signore. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda


su di voi, e con voi rimanga sempre. R. Amen.

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