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Struttura dell’opera

Indice Guida
per il docente

Struttura dell’opera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2

La valutazione della prova grafica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

1. Il mestiere del grafico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

2. Progetto e metodo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19

3. Basic design grafico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47

4. Storia e stili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55

5. Microtipografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

6. Le immagini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75

7. Macrotipografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81

8. Strumenti e tecnologie di stampa e produzione . . . . . . . . . . . . 89

9. I progetti commerciali ed editoriali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95

Appendice

Matita e mouse. Il disegno nell’era digitale . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97

L’esercitazione laboratoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107

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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

Struttura dell’opera
“Gli occhi del grafico”, per le discipline grafiche, si può considerare come un manuale in sé completo che
copre una programmazione didattica indirizzata alla figura del grafico che progetta sia per le tecnologie
tradizionali, con destinazione su carta, sia per le tecnologie digitali, con destinazione video.
Ne “Gli strumenti del grafico”, per il laboratorio di grafica, si trova l’applicazione di quanto progettato.
I due volumi hanno una struttura speculare per cui, per esempio, in entrambi gli indici il capitolo
sulla Microtipografia è il quinto, consentendo quindi una programmazione didattica sincrona per i
due insegnamenti. Il legame tra i due volumi è stretto ma per poterne trarre il massimo vantaggio è
indispensabile che essi siano contemporaneamente consultabili dai docenti.

Il piano dell’opera
Prevede l’uscita in due tempi: nel 2012 sono stati pubblicati i volumi per il terzo e quarto anno che
mettono a disposizione ai docenti la propedeutica completa della disciplina. In seconda battuta
saranno pubblicati i volumi per il quinto anno, che prevedono l’approfondimento degli argomenti più
concettualmente complessi, l’aggiornamento degli argomenti in evoluzione, come tutto ciò che sarà legato
ai software di produzione, sia per il cartaceo che per il web, è imminente per esempio l’adozione del
linguaggio HTML5 come standard per il Web. Troveranno spazio le aree specialistiche del marketing, della
pubblicità e dei nuovi media digitali e multimediali oltre a nuove case history. Un modulo sarà dedicato
alle specializzazioni professionali della grafica come l’infografica, l’illustrazione e la fotografia. Infine la
panoramica orientativa sulle possibilità di studio e di lavoro del settore.

Disciplina Terzo e quarto anno Quinto anno

Discipline grafiche Gli occhi del grafico 1, Gli occhi del grafico 2,
Discipline grafiche Discipline grafiche

Laboratorio grafico Gli strumenti del grafico 1, Gli strumenti del grafico 2,
Laboratorio grafico Laboratorio grafico

La logica didattica
Nel rispetto degli obiettivi generali della formazione del grafico si è preferito disegnare una logica interna
ai volumi che sia di progressione verso la progettazione grafica oltre che di trattazione più completa
possibile degli argomenti più rilevanti: sarà cura dei singoli Istituti/Dipartimenti ritagliare in fase di
programmazione specifici percorsi di apprendimento tra tutti gli argomenti proposti con una scelta più
mirata agli obiettivi formativi locali e ai profili in uscita.

Descrizione Modulo
I primi due capitoli inquadrano la professione disegnandone i confi- 1. Il mestiere del grafico
ni e operando le necessarie distinzioni tra campo artistico e design
2. Progetto e metodo

Il designer è alla ricerca di soluzioni progettuali dei problemi che gli 3. Basic design grafico
vengono posti dalla committenza e lo fa applicando alcune tecniche.

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Struttura dell’opera

Descrizione Modulo
Il graphic design ha una storia che va esplorata alla ricerca di fonti e 4. Storia e stili
ispirazioni, storia strettamente connessa alle parallele vicende sociali
e artistiche.
Il graphic designer deve conoscere la forma dell’alfabeto e le consue- 5. Microtipografia
tudini della scrittura tipografica/digitale
Il graphic designer padroneggiare la creazione, in proprio o affidata 6. Le immagini
ad altri, delle immagini, siano illustrazioni o fotografie.
Il graphic designer compone parole e immagini secondo le regole in 7. Macrotipografia
uso sia per i mezzi tradizionali cartacei che per le nuove tecnologie e
la fruizione a video.
Il graphic designer conosce le tecniche di produzione e stampa e la 8. Strumenti e tecnologie di
loro origine per poterne trarre quindi il massimo vantaggio per la stampa e produzione
propria creatività che per il committente.
Il graphic designer sa declinare le proprie conoscenze di base sui 9. I progetti commerciali ed
singoli prodotti editoriali e per la comunicazione aziendale che editoriali
possiedono caratteristiche proprie e che richiedono altre conoscenze
tecniche peculiari: dal libro, al marchio, alla pubblicità.
La progettazione per i nuovi mezzi digitali richiede altre conoscenze 10. Progettare per le nuove tec-
tecniche e diverse regole di comunicazione complementari a quelle nologie
dei mezzi tradizionali.

Come si utilizza
I moduli didattici si compongono di
ππ la descrizione dei concetti attraverso schede monotematiche e l’esemplificazione attraverso immagini,
con l’etichetta “Strumenti”; in internet si possono trovare i relativi file con videopresentazioni che
consento al docente di fare lezione frontale,
ππ la narrazione di casi aziendali contrassegnati dall’etichetta “Case History”
ππ esempi qualificati per nuovi approcci al problema con l’etichetta “Osservazioni”,
ππ l’applicazione nelle esercitazioni di quanto appreso con l’etichetta “Esercizi”, dove possibile si
forniscono in internet i relativi file di supporto,
ππ letture come “Approfondimenti” individuate dal fondino azzurro: sono letture su temi di attualità o
di rilevanza storica che hanno lo scopo preciso di mostrare agli studenti come la grafica faccia parte
del mondo della cultura a pieno titolo e intorno ad essa si sviluppano dibattiti e riflessioni. Alcuni
testi sono nella lingua originale, l’inglese, perché si vuole così incoraggiare l’acquisizione delle
terminologie specifiche e lo studio della microlingua.

Materiali in internet
Nel sito dell’editore sono disponibili le videopresentazioni di ciascuno dei dieci moduli costituite da
immagini commentate tratte dal testo oltre a un consistente numero di esercitazioni ispirate dai lavori
di grafici, illustratori e fotografi che sono raccolti, commentati e analiticamente “smontati” al fine di
costituire il punto di partenza di esercitazioni. L’aggiornamento continuo dei materiali ne sconsiglia
qui l’elenco perché, nel momento in cui questo volume raggiungerà i destinatari sarà inevitabilmente
superato.

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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

Sempre sul sito saranno resi disponibili ai docenti esercizi e, dove possibile, i file di supporto in
formato originale.

Principi guida
Nel produrre i materiali del testo gli autori hanno avuto cura di seguire alcuni principi.
ππ Tradurre in forma il più possibile “visiva” ogni caso ed ogni teoria esposta: le immagini sono più
memorabili delle parole, rendono l’apprendimento più significativo e la memorizzazione più facile.
Collocare le immagini accanto alle parole, a cominciare dalle didascalie.
ππ Utilizzare i casi aziendali, casi di successo e di fallimenti perché no, per mostrare finalmente da
dentro come avviene il processo progettuale. La narrazione in prima persona dei designer che hanno
messo a disposizione i loro archivi rende più credibile l’esperienza e tocca le emozioni egli studenti.
ππ Condensare le teorie con sintesi puntuali sotto forma di “precetti” non significa banalizzare: al
contrario è una forma che viene adottata comunemente in ambito didattico anglosassone e aiuta a
cogliere l’essenziale di una esposizione teorica e allo stesso tempo a fornire alcuni principi base che
lo studente può applicare e sui quali il docente può valutare oggettivamente. Prima si danno punti di
riferimento e poi si può parlare di poetica. Per esempio le regole della composizione sono sintetizzate
nei quattro principi: allineare, raggruppare, evidenziare, ripetere. Se ne potrebbero aggiungere o
togliere ma queste sono sufficienti per organizzare al meglio una pagina; raggiunto questo obiettivo
minimo lo studente potrà trovare e applicare ogni sorta di trasgressione.
ππ Spingere gli studenti ad allargare l’argomento con gli approfondimenti: il lettore è motivato,
incuriosito e ispirato ad affrontare in prima persona i problemi a tirare conclusioni e a generare nuova
conoscenza.
ππ La ridondanza nei due testi è dovuta alla necessità di consentire ai due insegnamenti ai quali sono
destinati l’esposizione dei principi chiave del modulo in modi e forme diverse anche per aumentare la
possibilità che esse siano comprese.
ππ L’uso di stili di apprendimento diversi: procedure guidate passo passo, sollecitazioni alla ricerca di
fonti, alla riproduzione “alla maniera di…” per cogliere i caratteri stilistici.
ππ L’inclusione di storie ed esercizi che offrano punti di vista diversi perché lo studente impara di più se è
costretto a valutare e a giudicare.
ππ La cura nella scelta delle immagini in modo che esse siano significative, esemplari, di ispirazione, con
la ricerca di materiali nuovi, recenti e di forte impatto visivo.
ππ La stesura e la scelta delle esercitazioni laboratoriali, presenti nei testi, e strutturate, presenti solo
nella guida: consente ai docenti di avere a disposizione un numero rilevante di materiali sui quali far
compiere prove valutabili sintonizzate con l’esposizione teorica.

L’esercitazione laboratoriale e il problem solving


L’esercitazione diventa didatticamente efficace quando riesce a proporre allo studente una gamma di
problematiche che gli consentano di
1.‌‌ mettere in gioco le conoscenze pregresse
2.‌‌ affrontare nuovi casi in situazioni di simulazione
3. essere esemplare e significativa
4. risolvere problemi
5. e nel caso più avanzato risolvere “progetti”.

Gli autori

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Struttura dell’opera

Gli occhi del grafico (classi terze e quarte)


Articolazione dei moduli Conoscenze e competenze Unità di apprendimento proposte
1. Il mestiere del grafico ƒƒ Conoscere la figura e i compiti 1. Il design
professionali del designer grafico. 2. Il design grafico
ƒƒ Conoscere affinità e differenze tra 3. Il grafico
figure professionali che operano nella 4. Alcune distinzioni
comunicazione visiva e nelle arti visive.
ƒƒ Comprendere le responsabilità sociali
del grafico.
ƒƒ Comprendere l’interazione tra tecnica e
creatività.  
2. Progetto e metodo ƒƒ Acquisire un metodo progettuale 1. Un metodo di progettazione
corretto. 2. La definizione del problema
ƒƒ Saper leggere, analizzare e interpretare 3. La creazione del concept
il brief allo scopo di definire un 4. Sviluppo
problema. 5. Implementazione
ƒƒ Ricercare e raccogliere informazioni
visive utilizzando fonti primarie e
secondarie e formulare ipotesi.
ƒƒ Pianificare la sequenza di sviluppo.
ƒƒ Presentare i risultati delle proprie
ricerche durante la discussione con la
produzione di scritti.
ƒƒ Trarre elementi dall’esperienza per
aumentare la propria competenza di
problem solving.
3. Basic design grafico ƒƒ Leggere e decodificare messaggi 1. Gli elementi di base
visivi individuando le caratteristiche 2. I valori
degli elementi di base, i valori e le 3. Il colore
interazioni. 4. La modalità di colore
ƒƒ Padroneggiare il campo visivo e le 5. Le interazioni
regole che lo governano. 6. La comunicazione verbale e non verbale
ƒƒ Conoscere le teorie del colore e
applicarne i principi nel contesto
progettuale.
ƒƒ Conoscere, comprendere e utilizzare
il linguaggio specialistico in italiano e
nella lingua inglese.
4. Storia e stili ƒƒ Raggiungere la consapevolezza delle 1. Chiavi di lettura della storia
radici storiche e delle linee di sviluppo 2. L’alfabeto occidentale
nei vari ambiti della comunicazione, in 3. La riproduzione
particolare della grafica e del design. 4. Il disegno dei caratteri
ƒƒ Reperire e consultare le principali fonti 5. L’età dell’informazione
di riferimento, riviste di settore, testi di 6. Il marchio
reference.

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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

Articolazione dei moduli Conoscenze e competenze Unità di apprendimento proposte


4. Storia e stili (continua) ƒƒ Investigare come la trasformazione dei
materiali, delle tecnologie, dei processi
e delle tecniche di produzione ha
influenzato la comunicazione.
ƒƒ Mostrare nel progetto di tener conto
delle qualità formali, sociali, delle
tendenze e dei costumi.
ƒƒ Presentare i risultati delle proprie
ricerche.
5. Microtipografia ƒƒ Distinguere le caratteristiche formali 1. I caratteri comunicano
dei font e gli elementi della loro 2. Nomenclatura e anatomia
anatomia. 3. La classificazione
ƒƒ Digitare un testo seguendo le regole 4. La leggibilità
dell’ortografia. 5. Il colore
ƒƒ Correggere le bozze di un testo. 6. Le regole di scrittura
ƒƒ Conoscere e distinguere i font di più
largo utilizzo.
ƒƒ Saper discriminare e abbinare caratteri
con fondi e colori per esaltarne la
leggibilità e/o il contrasto.
ƒƒ Conoscere, comprendere e utilizzare
il linguaggio specialistico in italiano e
nella lingua inglese.
6. Le immagini ƒƒ Progettare un’immagine con una 1. Le immagini comunicano
specifica funzione comunicativa. 2. I generi fotografici
ƒƒ Dare chiare indicazioni agli specialisti 3. Il visual nella pubblicità
per la sua realizzazione. 4. La fotografia nella pubblicità
ƒƒ Produrre e presentare un lavoro finale 5. Progettare la fotografia
che soddisfi le richieste del brief. 6. I maestri dell’illustrazione
7. L’illustrazione nella pubblicità
8. Sette passi per progettare l’illustrazione
9. L’illustrazione 3D – L’Enterprise
7. Macrotipografia ƒƒ Progettare autonomamente soluzioni 1. La pagina comunica
per l’informazione e la comunicazione 2. Come impaginare
finalizzata alla stampa usando testo e 3. Il campo grafico
immagini integrate. 4. Elementi dell’impaginazione
ƒƒ Produrre e presentare un lavoro finale
che soddisfi le richieste del brief.
8. Strumenti e tecnologie ƒƒ Conoscere le tecnologie e i materiali di 1. La carta
di stampa e produzione stampa. 2. Carta intagliata
ƒƒ Indirizzare il progetto all’uso delle 3. La stampa
tecnologie e dei materiali più idonei ai 4. Stampa xilografica
fini della comunicazione. 5. Stampa tipografica
ƒƒ Leggere e comprendere un preventivo 6. Stampa calcografica
di stampa. 7. Stampa litografica
ƒƒ Chiedere un preventivo di stampa 8. Stampa serigrafica
esplicitando tutti i parametri inerenti il 9. La riproduzione delle immagini
progetto considerato e utilizzando un 10. La litografia offset
linguaggio appropriato. 11. Stampa digitale
12. Il preventivo dei costi di stampa

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Struttura dell’opera

Articolazione dei moduli Conoscenze e competenze Unità di apprendimento proposte


9. I progetti commerciali ƒƒ Progettare oggetti grafici per 1. I segni
ed editoriali l’informazione e la comunicazione 2. Il marchio
usando un appropriato metodo per 3. Le carte d’uso
conseguire le proprie intenzioni, in 4. L’immagine coordinata
modo che siano valutati tutti i fattori 5. Il modulo
significativi del caso e che la consegna 6. Il pieghevole e la brochure
sia assolta. 7. Il manifesto
ƒƒ Produrre e presentare un lavoro finale 8. La pubblicità
che soddisfi le richieste del brief. 9. Il packaging
10. Il catalogo e i campionari
11. Il libro e la copertina
12. La rivista
10. Progettare per ƒƒ Interpretare un brief nel settore dei 1. Mezzi digitali e multimediali
le nuove tecnologie nuovi media, definire il problema, creare 2. Il grafico e la multimedialità
un concept, pianificare lo sviluppo e 3. La videopresentazione
realizzarne l’implementazione. 4. La pagina web
ƒƒ Ideare e visualizzare proposte grafiche 5. La progettazione di un sito
per la progettazione con i nuovi mezzi 6. Il sito web Denota
interpretando il contenuto di un brief. 7. Adobe Flash e HTML
ƒƒ Lavorare in una équipe progettuale 8. Grafica in movimento – La7 rebrand
dimostrando di aver compreso ruoli e 9. Le tappe del cinema 3D
funzioni dei singoli componenti. 10. Il film d’animazione – Toy Story 3
ƒƒ Lavorare in una équipe dando 11. L’app BA DA BUMP
responsabilmente il proprio contributo.
ƒƒ Utilizzare appropriatamente il
linguaggio settoriale.

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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

Gli strumenti del grafico (classi terze e quarte)


Articolazione dei moduli Conoscenze e competenze Unità di apprendimento proposte
1. Il mestiere del grafico ƒƒ Conoscere i compiti professionali del 1. I compiti del grafico
designer grafico. 2. Le competenze
ƒƒ Conoscere le competenze richieste dal
mondo del lavoro.
2. Progetto e metodo ƒƒ Conoscere il ciclo progettuale. 1. Il ciclo progettuale
ƒƒ Saper usare le principali tecniche 2. Le competenze trasversali
creative per la creazione del concept. 3. Fasi operative
ƒƒ Esplorare un brief e sviluppare idee. 4. Il mood board
ƒƒ Sviluppare idee, rivederle alla luce degli 5. Tecniche creative
input avuti, modificarle. Sviluppare 6. Il Canone Vignelli
potenziali risultati e varianti relative.
3. Basic design grafico ƒƒ Individuare le strumentazioni e le 1. Gli strumenti e le risorse
tecniche adatte alla progettazione/ 2. Disegnare
produzione dei singoli prodotti grafici, 3. Lavorare al computer
per ottimizzare risultati e tempi. 4. La videoscrittura
ƒƒ Utilizzare gli strumenti più idonei per la 5. Le immagini digitali
produzione di oggetti grafici. 6. Software per le immagini
7. Disegno vettoriale
8. Elaborazione dei tracciati
9. Disegnare il marchio VW
10. Software per impaginare
11. La videopresentazione
12. Impaginare per il web
13. Altri software
14. Funzioni comuni dei software
15. Formati dei file
4. Storia e stili ƒƒ Analizzare sistematicamente la 1. Le officine nella storia
produzione delle arti e della grafica in 2. Le icone di Dolcini
particolare per identificare caratteri 3. L’uomo che ha disegnato New York
stilistici e fattori sociali che li hanno 4. Drawing is thinking
condizionati. 5. Paul Rand e Steve Jobs
ƒƒ Conoscere alcuni protagonisti del
design grafico.
5. Microtipografia ƒƒ Acquisire le tecniche e le procedure 1. La videoscrittura
specifiche della microtipografia. 2. La correzione delle bozze
ƒƒ Produrre e presentare un lavoro finale 3. I font e i glifi
che soddisfi le richieste del brief. 4. Le alterazioni dei caratteri
5. La tabella dei caratteri di Rob Carter
6. Combinazioni e contrasto
7. La calligrafia
8. Testi scritti a mano
9. Disegnare un font
10. Officina caratteri
11. Caratteri e vettoriali
12. Le icone
6. Le immagini ƒƒ Padroneggiare le tecniche informatiche 1. Le fotografie e le illustrazioni
nella produzione del disegno vettoriale 2. La post produzione
e del disegno bitmap. 3. Inserire le foto nel progetto

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Struttura dell’opera

Articolazione dei moduli Conoscenze e competenze Unità di apprendimento proposte


6. Le immagini (continua) ƒƒ Produrre e presentare un lavoro finale 4. Il ritratto
che soddisfi le richieste del brief. 5. Illustrazione - Principessa Mononke
6. Illustrazione - Il composter
7. Colorare con Illustrator
8. Colorare con Photoshop
9. Cosa c’è...
7. Macrotipografia ƒƒ Usare il software per l’impaginazione 1. Le regole di composizione
come parte integrante del lavoro 2. Raggruppare
grafico. 3. Allineare
ƒƒ Comporre parole e immagini per creare 4. Ripetere
soluzioni grafiche efficaci. 5. Contrastare
ƒƒ Disegnare e implementare in forma 6. L’Atlante
digitale i layout per i diversi oggetti 7. Usare la griglia
grafici, usando le griglie e strutturando 8. Comporre le pagine
gerarchicamente le informazioni. 9. La formattazione del paragrafo
ƒƒ Produrre e presentare un lavoro finale 10. Le tabelle
che soddisfi le richieste del brief. 11. Il periodico
8. Strumenti e tecnologie ƒƒ Conoscere le tecniche di stampa 1. Stampa e cultura
di stampa e produzione artigianale e industriale. 2. Manipolare la carta
ƒƒ Predisporre i file finalizzati alla 3. Come funziona la stampa xilografica
produzione nelle diverse tecniche di 4. Come funziona la stampa tipografica
stampa industriale. 5. Come funziona la stampa calcografica
6. Come funziona la stampa litografica
7. Come funziona la stampa serigrafica
8. Come funziona la stampa offset
9. I progetti commerciali ƒƒ Produrre prototipi in risposta ad un 1. Campo di attività
ed editoriali preciso e semplice brief scegliendo i 2. Il marchio Archeopolis
materiali più idonei e dando indicazioni 3. Il marchio Skype
per le relative tecnologie di produzione 4. Soluzioni a confronto
e riproduzione 2D. 5. Il packaging
ƒƒ Utilizzare i principali software nella 6. Packaging alimentare
realizzazione di prodotti grafici. 7. Etichette Bozner bier
ƒƒ Produrre e presentare un lavoro finale 8. Packaging Mukkaccino
che soddisfi le richieste del brief. 9. Invito Comparing Democracies
10. Pieghevole Worx Yard Tools
11. Pieghevole Archeopolis
12. Calendario Lovato
13. Disegnare un poster
10. Progettare per ƒƒ Interpretare un brief nel settore 1. Il web
le nuove tecnologie dei nuovi media, definire il 2. La realizzazione di un sito
problema, creare un concept, 3. Creare una pagina per il web
pianificare lo sviluppo e realizzarne 4. Fogli di stile CSS
l’implementazione. 5. Icone d’effetto
ƒƒ Ideare e visualizzare proposte grafiche 6. Gif animate
per la progettazione con i nuovi mezzi 7. Pulsanti rollover e pagine web
interpretando il contenuto di un brief. 8. Adobe Flash
ƒƒ Lavorare in una équipe progettuale
dimostrando di aver compreso ruoli e
funzioni dei singoli componenti.

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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

La valutazione della prova grafica


Gli oggetti grafici da progettare mano libera per poi passare rapidamente alla
Nella pratica professionale uno specialista si realizzazione di prototipi digitali. Le tavole hanno
occupa dei testi e fornisce una gerarchia visiva alle la funzione di documentare il processo ideativo e
informazioni, gerarchia che è diversa in funzione progettuale dello studente, per questo è necessario
di una lettura veloce, per strada, o una lettura senza che siano messe in ordine progressivo e corredate
interferenze, su una rivista. Si possono sottoporre di commenti scritti (preferibili alla stesura di una
agli studenti prove che comportano conoscenze relazione finale, che è spesso richiesta nella traccia):
linguistiche ma si eviti di valutare compiti creativi i commenti aiutano lo studente ad esplicitare
sulla scrittura. le motivazioni delle proprie scelte e il docente a
Nelle esercitazioni laboratoriali si chiede comprenderle. Ricordiamo tuttavia che rimane un
lo studio di singoli oggetti o di serie di oggetti margine di “indicibilità” nel progetto.
grafici coordinati tra loro allo scopo di saggiare Diventa del tutto artificiale la separazione della
la capacità di declinare lo stesso soggetto in fase manuale da quella di realizzazione al computer
situazioni compositive diverse; per esempio perché si tratta di un processo ricorsivo, di continuo
logotipi impaginati su carte intestate e copertine di avanzamento e ritorno. La valutazione della parte
cataloghi o striscioni, annunci su formati diversi manuale dell’esercitazione ha un peso perché mette
con sviluppo orizzontale e/o verticale, per esempio in mostra i passaggi progettuali, la genesi dell’idea,
un manifesto verticale e un annuncio stampa su passaggi che possono essere consequenziali o
formato orizzontale. discontinui senza tuttavia che siano preferibili gli
uni agli altri, rispetto all’esplorazione di soluzioni
diverse.
La consultazione di materiali
Durante le esercitazioni normalmente i docenti
consentono la consultazione di libri, riviste e di Il valore misurabile
internet. La consultazione fa parte dell’attività La validità del progetto grafico consiste nella sua
progettuale e consiste proprio nel raccogliere quello validità in termini di comunicazione, efficacia
che “si fa” di solito in casi analoghi e nella capacità nella quale l’originalità e il fattore estetico sono
quindi di cogliere trend e mode correnti. Agli occhi chiaramente importanti ma non esclusivi come
del formatore diventa secondario il rischio che accade nell’opera di arte figurativa.
lo studente vada a “copiare” dalle fonti, perché il Nella comunicazione conta
saperlo fare con intelligenza costituisce un positivo ππ l’efficacia del richiamo per cogliere l’attenzione
atto di “re-invenzione”. È positivo al contrario del destinatario, l’appeal,
sollecitare la ricerca e la dichiarazione aperta delle ππ la coerenza del tono nell’armonizzare il
derivazioni culturali e visive. soggetto trattato con lo stile grafico
ππ la logica che assume la composizione nel
guidare il lettore e nel veicolare informazioni in
Il progetto ordine di priorità.
Nell’attività professionale la fase progettuale ha
una importanza relativa rispetto al prodotto finito
che è esclusivamente digitale; lo schizzo a mano
libera ha solo la funzione di fissare e comunicare
velocemente l’idea a fini interni allo studio.
Diversamente e singolarmente in classe
si progetta con l’aiuto di schizzi realizzati a

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La valutazione della prova grafica

Il layout definitivo
Scopo secondario dell’esercitazione progettuale è di Indicatori valore rapportato a 15
saggiare la capacità dello studente di pianificare la
Progressione nello sviluppo del 4
propria attività nel tempo assegnato: pertanto aver
tema
concluso o meno il layout finale assume la funzione
di indice di questa capacità. Coerenza delle parti 3
Efficacia della comunicazione 5
Allestimento dell’elaborato 3
La valutazione
Alla luce di queste considerazioni nella tabella
sono elencati con il relativo peso gli elementi che il
docente valuta nella prova, in grado diverso.
Il valore 15 si riferisce al parametro in uso
(2011) per la seconda prova dell’esame di Stato.

Indicatori Descrittori punti su massimo di


Progressione nello sviluppo del tema La traccia è stata sviluppata in 1. max 4
Si valuta la competenza nel cogliere idee e spunti maniera: 2.
diversi, anche da provenienze eterogenee e di 1. Incoerente e incompleta 3.
diverso valore, conducendoli verso una maturazione 2. Frammentaria e parziale 4.
progressiva fino a compiere una motivata scelta 3. Sufficiente e completa
finale. 4. Articolata e approfondita
Coerenza delle parti Le parti dell’elaborato sono 1. max 3
Si valuta la congruenza dei diversi elaborati rispetto 1. Incoerenti 2.
al tema dato (es. a seconda dei quello che richiede 2. Coerenti ma deboli 3.
la traccia, coerenza tra tono e visual, coerenza 3. Coerenti e forti.
grafica all’interno di una collana, coerenza tra gli
elementi di una immagine coordinata: busta, lettera,
biglietto da visita)
Efficacia della comunicazione La funzione comunicativa è 1. max 5
Si valuta la forza visiva nel cogliere l’attenzione 1. Scorretta 2.
del destinatario, l’appeal, la coerenza del tono 2. Parziale 3.
nell’armonizzare il soggetto trattato con lo stile 3. Sufficiente 4.
grafico, la logica che assume la composizione nel 4. Ampia 5.
guidare il lettore e nel veicolare informazioni in 5. Completa e approfondita
ordine di priorità. Infine la capacità di scegliere, tra
i bozzetti sviluppati, il percorso progettuale via via
più efficace.
Allestimento dell’elaborato. L’elaborato è stato allestito in 1. max 3
Si valuta la cura nell’impaginazione delle tavole, la modo 2.
presenza di didascalie, del cartiglio e del grado di 1. Carente e disordinato 3.
personalizzazione. Si valuta la completa esecuzione 2. Corretto
di tutto ciò che è richiesto nella traccia. 3. Del tutto convincente
Totale generale 15 punti

11
Studente
Classe
Anno scolastico
Griglia di osservazione in itinere dell’attività di laboratorio

Unità di Unità di Unità di Unità di


Prova
Criteri di osservazione apprendimento apprendimento apprendimento apprendimento
d’ingresso
n. n.. n. n.
Conoscenza e uso del linguaggio specifico
Conoscenza delle tecniche applicate in
laboratorio
Attitudine all’osservazione
Attitudine a seguire le procedure
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

Attitudine a produrre messaggi visivi


Capacità di produzione guidata
Capacità di produzione autonoma
Capacità di collegare documenti visivi diversi
Capacità di rielaborare guidato esperienze
visive diverse
Capacità di rielaborare e progettare in
autonomia esperienze visive diverse
Legenda
I parametri di osservazione in itinere sono divisi in:
- Conoscenze di base (1 – 2);
- Attitudini personali, migliorabili nelle corso dell’attività di laboratorio (3 – 4 – 5);
- Capacità di produzione quello che viene definito il “saper fare” (6 - 7);
- Capacità nell’ambito della conoscenza di collegamento tra parti diverse (8);
- Competenze di rielaborazione e di lavoro in laboratorio (9 -10).
* Le prove d’ingresso sono definite dalle esercitazioni precedenti e sono il livello di partenza delle Unità di Apprendimento.
di Daniela Vedovi

12
La valutazione della prova grafica

Griglia di Valutazione - Apprendimento Organizzativo


Studente
Classe
Anno scolastico
Indicatori Descrittori sul lavoro in laboratorio Livello - Valutazione
Completezza Presenta lacune circa la completezza e la pertinenza delle parti, le Lacunoso (4)
e pertinenza informazioni utilizzate non sono collegate.
dell’organizzazione Completezza e pertinenza sono espresse in un livello di base, le Base (5-6)
informazioni sono utilizzate per sviluppare la consegna.
Completezza, pertinenza e informazione sono collegate in modo coeso e le Adeguato (7-8)
consegne sono sviluppate in modo organico.
Completezza pertinenza e informazioni sono organiche tra loro e la Eccellente (9-10)
consegna presenta apporti di una ricerca personale oltre a quella proposta
in laboratorio.
Correttezza Sono presenti lacune nella corretta organizzazione. Lacunoso (4)
organizzativa Le procedure sono seguite in modo corretto ma semplice. Base (5-6)
Le procedure sono eseguite in modo corretto con apporti personali e Adeguato (7-8)
soluzioni di accettabilità piena.
Le procedure sono state integrate da pratiche personali che hanno prodotto Eccellente (9-10)
un lavoro di qualità.
Rispetto dei tempi Lo studente ha disperso il tempo a disposizione e non ha completato il Lacunoso (4)
prodotto.
Il periodo necessario per la realizzazione è stato più ampio di quello Base (5-6)
indicato; lo studente ha disperso il tempo a disposizione anche se ha
completato il prodotto.
Il periodo è stato di poco più ampio di quello previsto per l’esercitazione; lo Base Adeguato
studente ha utilizzato il tempo in maniera efficace anche se lento. (6- 7)
Il periodo è conforme a quanto indicato e lo studente sa utilizzare il modo Eccellente (8-10)
efficace e programmato il tempo dell’esercitazione.
Precisione Usa gli strumenti con difficoltà le imprecisioni sono diffuse nelle Lacunoso (4)
nell’uso realizzazioni finali.
degli strumenti Usa gli strumenti correttamente, ma deve essere guidato nelle esercitazioni. Base (5-6)
Usa gli strumenti con precisione e ha una buona manualità. Adeguato (7-8)
Usa gli strumenti con precisione e destrezza. Trova soluzioni ai problemi Eccellente (9-10)
unendo manualità, intuizione e spirito pratico.
Utilizzo Usa le tecniche e le tecnologie con difficoltà anche se guidato. Lacunoso (4)
delle tecniche Se guidato sa utilizzare le tecniche e le tecnologie che conosce in modo Base (5-6)
e delle tecnologie appena sufficiente.
Sa usare correttamente le tecniche e le tecnologie di laboratorio. Adeguato (7-8)
Utilizza con sicurezza le tecniche proposte; amplia la comprensione e Eccellente (9-10)
l’utilizzo delle tecnologie con apporti personali.
di Daniela Vedovi

13
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

Griglia di Valutazione - Consapevolezza dell’apprendimento


Studente
Classe
Anno scolastico
Indicatori Descrittori Livello - Valutazione
Uso di un Presenta lacune nel l’uso del linguaggio professionale. Lacunoso (4-5)
linguaggio Mostra di possedere un minimo di lessico professionale. Base (6)
tecnico-
Ha una padronanza del linguaggio e dei termini specifici. Adeguato (7-8)
professionale
specifico Usa un linguaggio ricco e articolato in modo pertinente. Eccellente (9-10)
Ricerca e Non ricerca le informazioni oppure non applica nessun metodo di raccolta Lacunoso (4-5)
gestione delle proficua.
informazioni Ricerca e raccoglie solo le informazioni essenziali le utilizza in maniera Base (6)
meccanica .
Ricerca raccoglie e organizza le informazioni con una discreta attenzione al Adeguato (7-8)
metodo. Sa utilizzarle in maniera adeguata.
Ricerca, raccoglie e organizza le informazioni con metodo. Sa ritrovarle al Eccellente (9-10)
momento opportuno e interpretare secondo una chiave di lettura coerente.
Consapevolezza Presenta un atteggiamento operativo di tipo emotivo: mi piace non mi piace. Lacunoso (4-5)
riflessiva Coglie gli aspetti essenziali di ciò che ha imparato e mostra un certo senso Base (6)
critico del suo lavoro.
Riflette su ciò che ha imparato e sul proprio lavoro cogliendo il processo Adeguato (7-8)
personale del lavoro svolto che sa analizzare criticamente.
Riflette su ciò che ha imparato cogliendo appieno il processo personale Eccellente (9-10)
svolto che sa analizzare e sintetizzare con profitto.
Capacità di Compie errori nell’uso dei saperi e nel saper fare e non sa trasferirli in Lacunoso (4-5)
trasferire le nuove situazioni di lavoro.
conoscenze Trasferisce i saperi e il saper fare in modo essenziale, non sempre con Base (6)
acquisite pertinenza.
Trasferisce saperi e saper fare in situazioni nuove adattandoli con discreta Adeguato (7-8)
capacità.
Ha un eccellente capacità di trasferire saperi e saper fare in situazioni Eccellente (9-10)
nuove, adattandoli e rielaborandoli in un nuovo contesto.
Capacità Individua in modo lacunoso i processi sottostanti il lavoro di laboratorio. Lacunoso (4-5)
di cogliere Coglie i processi tecnici e tecnologici in modo essenziale. Base (6)
i processi
È in grado di cogliere in modo soddisfacente i processi che sottostanno al Adeguato (7-8)
culturali, proprio lavoro.
tecnici e
tecnologici del Sa cogliere in modo eccellente i processi culturali, tecnici e tecnologici del Eccellente (9-10)
lavoro che svolge in laboratorio.
lavoro svolto
di Daniela Vedovi

14
La valutazione della prova grafica

Griglia di Valutazione - Analisi delle capacità personali


Studente
Classe
Anno scolastico
Indicatori Descrittori Livello
Autovalutazione La valutazione del proprio lavoro avviene in modo lacunoso e poco consapevole. Lacunoso
La valutazione del proprio lavoro avviene in maniera minima ma corretta. Base
È in grado di valutare correttamente il lavoro e sa apportare le modifiche personali Adeguato
pertinenti nello svolgimento del lavoro.
Procede con sicurezza ed attenzione valutativa e mira ad un miglioramento Eccellente
continuativo.
Superamento Lo studente entra in confusione chiede aiuto e delega agli altri la soluzione dei Lacunoso
della crisi problemi.
Lo studente mette in atto alcune strategie minime per tentare di superare le difficoltà. Base
Lo studente è in grado di affrontare le crisi con una strategia di richiesta di aiuto e di Adeguato
intervento attivo.
Lo studente si trova a suo agio di fronte alla crisi ed è in grado di scegliere tra più Eccellente
strategie le più adeguate dal punto di vista degli apprendimenti.
Curiosità Sembra non avere motivazione nell’esplorazione dei compiti che deve eseguire. Lacunoso
Ha motivazioni minime e se sollecitato ricerca informazioni e dati che gli permettono Base
di svolgere il compito in maniera corretta e semplice.
Ha una buona motivazione all’esplorazione e all’approfondimento del compito, Adeguato
ricerca informazioni e dati in maniera autonoma.
Pone domande ed ha una forte motivazione alla soluzione del compito, esplora con Eccellente
interesse le informazioni e i dati che deve utilizzare.
Autonomia Non è autonomo procede con fatica e solo se supportato riesce a completare in parte Lacunoso
il lavoro che deve svolgere.
Ha un autonomia limitata nello svolgere un compito e nel ricerca delle informazioni, Base
se guidato completa in maniera essenziale le consegne.
È autonomo nello svolgere un compito e nella scelta degli strumenti e delle Adeguato
informazioni.
È completamente autonomo nello svolgere un compito, nella scelta degli strumenti Eccellente
e delle informazioni anche in situazioni nuove. È di supporto agli altri in tutte le
situazioni.
Creatività Porta a termine con coerenza i compiti e sa creare connessioni tra le conoscenze e il Base
lavoro che deve espletare.
Ricerca con perseveranza soluzioni che rispondano con coerenza, rigore e inventiva ai Adeguata
compiti a cui si applica.

* Questa scheda può essere usata per la valutazione dell’insegnante e può essere somministrata alla fine delle esercitazioni e
compilata dallo studente per verificare i processi di apprendimento e la consapevolezza del proprio lavoro.
di Daniela Vedovi

15
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

1. Il mestiere del grafico


Risultati attesi Descrizione. Ricercare tutto ciò che può
Lo studente deve riconoscere l’ambito nel quale documentare visivamente, dal punto di vista della
si muove il professionista grafico, deve saper grafica, un determinato evento, o una serie che si
identificare i prodotti come appartenenti e di ripete di eventi:
competenza della grafica. Biennale di Venezia cinema
Lo studente deve conoscere la posizione di Olimpiadi invernali
reponsabilità sociale, nelle professioni in genere, e Olimpiadi estive
in quella del grafico in particolare: sa rintracciare le Paraolimpiadi
normative specifiche sui diritti d’autore per tutelare Utilizzare anche riviste di grafica come Push
la propria e rispettare l’altrui proprietà intellettuale. Pin Graphic o Communication Graphics.
Sa rintracciare altresì le normative specifiche Con il materiale trovato allestire in alternativa:
che regolano l’aspetto verbo/visuale nei settori ππ una presentazione
in cui applica il suo operato come la pubblicità, il ππ un blog personale (è facilissimo e gratis)
packaging, il Web, e comprenderne i vincoli. ππ un podcast (si fa in internet su podomatic,
sempre gratis).
Esercizi Riportare correttamente i crediti: nome
cognome dell’autore, destinazione, committente,
anno di pubblicazione.
Discipline grafiche

Soluzione esercizio n. 1 - Le parole del design


Prove strutturate
Discipline grafiche

Soluzione prova strutturata n. 1


Il mestriere del grafico
1. Secondo il testo quale delle seguenti affermazioni
è corretta?
 Il design, abbreviazione di industrial design,
è il complesso delle attività che hanno il fine
di ideare e progettare nuovi prodotti, sistemi,
comunicazioni o servizi che soddisfino i più svariati
bisogni umani: dagli utensili da cucina ai sistemi
informatici, dalla stampa alla comunicazione.
2. Quale delle seguenti affermazioni è corretta?
 Il designer grafico progetta la comunicazione
visiva avvalendosi di segni tipografici e immagini.
La sua creatività è condizionata dalle esigenze della
committenza e dagli obiettivi del suo progetto.
Esercita infatti le sue capacità inventive entro limiti
precisi, ed è tanto più bravo quanto più sa essere
innovativo.
Laboratorio di grafica Elenca alcuni modi per creare interesse e
1 - Documentare la grafica di un evento attenzione, cioè novità, nella grafica.
Raccogliere materiale informativo su filoni precisi per Generando nuovi di segni. Cambiando le regole del
comprendere e conoscere i possibili compiti del designer codice. Trovando la risposta più adatta. Infrangendo
grafico. i vincoli delle regole conosciute.

16
1. Il mestiere del grafico

Cognome Nome

classe data

A. Indica la risposta o le risposte corrette barrando la relativa casella.


1. Secondo il testo quale delle seguenti affermazioni 2. Quale delle seguenti affermazioni è corretta?
è corretta? FF Il designer grafico progetta la comunicazio-
FF Il design, abbreviazione di social design, è il ne visiva avvalendosi di suoni e immagini. La
complesso delle attività che hanno il fine di sua crea­tività non è condizionata dalle esigen-
ideare e progettare nuovi prodotti, sistemi, ze della committenza e dagli obiettivi del suo
comunicazioni o servizi che soddisfino i più progetto. Esercita infatti le sue capacità inven-
bisogni umani primari: dagli utensili da cuci- tive entro limiti precisi, ed è bravo quanto più
na ai sistemi informatici, ma non la stampa e sa essere innovativo.
la comunicazione.
FF Il designer grafico progetta la comunicazione
1. Il mestiere del grafico

FF Il design, abbreviazione di industrial design, visiva usando il marketing e le merci. La sua


Prova strutturata 1

è il complesso delle attività che hanno il fine creatività non è condizionata dalle esigenze
di ideare e progettare nuovi prodotti, sistemi, della gente ma dal suo orario di lavoro. Eser-
comunicazioni o servizi che soddisfino i più cita infatti le sue capacità inventive entro li-
svariati bisogni umani: dagli utensili da cu- miti precisi, dalle 8 alle 17, ed è bravo quanto
cina ai sistemi informatici, dalla stampa alla più sa essere innovativo dentro gli stretti spa-
comunicazione. zi che gli vengono assegnati.
FF Il design, semplificazione banale di essenzial FF Il designer grafico progetta la comunicazio-
design, è il complesso dei rapporti che hanno ne visiva avvalendosi di aziende del servizio
il fine di costruire nuovi prodotti, sistemi, co- pubblico. La sua creatività è condizionata dalle
municazioni che soddisfino i più svariati biso- esigenze della comunità e dal suo buon senso.
gni solo di alcuni strati di popolazione: dagli Esercita infatti le sue capacità inventive entro
utensili da cucina ai sistemi informatici. limiti precisi, nella sua città, ed è tanto più bra-
vo quanto più sa essere innovativo dentro gli
FF Il design, abbreviazione di industrial design,
stretti spazi che gli vengono assegnati.
è il complesso delle attività che non hanno
il fine di ideare e progettare nuovi prodotti, FF Il designer grafico non progetta la comunica-
sistemi, comunicazioni, ma solo di rivederne zione visiva, la improvvisa, e si avvale di segni
il funzionamento: dagli utensili da cucina ai tipografici e figurine. La sua creatività non è
sistemi informatici, dalla stampa alla comuni- condizionata da alcuno ma solo dagli obiettivi
cazione. del suo progetto. Esercita infatti le sue capaci-
tà inventive senza limiti, ed è tanto più bravo
FF Il design, abbreviazione di personal design, è
quanto più sa essere innovativo e sorprendere
il complesso delle attività che hanno il fine di
la gente con la sua invenzione.
mettere in commercio nuovi prodotti, comu-
nicazioni o servizi che soddisfino i più svariati FF Il designer grafico progetta la comunicazione
bisogni: dalla produzione agricola, alla estra- visiva avvalendosi di segni tipografici e im-
zione di minerali, dalla stampa alla comuni- magini. La sua creatività è condizionata dalle
cazione. esigenze della committenza e dagli obiettivi
del suo progetto. Esercita infatti le sue capaci-
tà inventive entro limiti precisi, ed è tanto più
bravo quanto più sa essere innovativo.

B. Rispondi brevemente alle seguenti domande.


1. Elenca alcuni modi per creare interesse e attenzione, cioè novità, nella grafica.
1.

17
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

2.

3.

4.

2. Elenca almeno sette dei prodotti specifici di cui si occupa il designer grafico.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.

3. Elenca alcuni maestri della grafica.


1.
2.
3.
4
5

18
2. Progetto e metodo

2. Progetto e metodo
Risultati attesi suddividerlo, condensarlo, distorcerlo, cambiare i
Lo studente deve saper pianificare, ricercare, colori. Lo scopo è di ricercare i modi con i quali si
organizzare e sviluppare una gamma di idee in possono variare i significati attraverso le mutazioni.
risposta ad un brief specialistico. Deve essere Ad esempio, fare più copie di una foto, tagliarne
in grado di colloquiare con il docente in veste di una e ricomporla su una griglia.
committente, usando un linguaggio appropriato, e
capire come i designer lavorano per generare idee Rifare un’immagine
attraverso la ricerca Prendere qualcosa che sta sotto gli occhi di tutti
Lo studente deve individuare una serie di comunemente come un segnale stradale, un
designer/opere il cui lavoro è attinente al tema celebre monumento, un marchio, e presentarlo,
proposto dal brief. attraverso l’alterazione, aumentando, ridisegnando,
Da un brief specialistico ci si attende che lo sottraendo, in modo da forzare la sua immagine
studente comprenda la richiesta formulata, quindi verso qualcosa di diverso e inatteso.
che sappia selezionare un’idea da una gamma di Lo scopo è di pensare a qualcosa come se si
proposte indirizzata allo sviluppo di una proposta vedesse per la prima volta. Ad esempio, ridisegnare
finale. una moneta o una banconota per esprimere un
Ci si aspetta che lo studente sappia lavorare pensiero personale rispetto all’economia.
entro limiti prefissati come il tempo a disposizione , Prendere un’opera famosa e ricontestualizzarla,
il budget, le restrizioni tecniche. ponendola in un ambiente insolito.
Lo studente deve conoscere come il Cambiare il colore di un logo famoso per
professionista presenta le sue idee; a sua volta deve alterarne lo spirito originale e la personalità
essere in grado di presentare il lavoro in maniera
corretta, sostenendo il proprio punto di vista e Sintetizzare
motivandolo. Creare una immagine come sintesi di diversi
elementi per formarne una nuova, più complessa.
Lo scopo è quello di trovare un modo originale e
Esercizi intrigante per creare messaggi visivi.
Esempio. Combinare elementi generati
a computer con altri fatti a mano. Creare un
fotomontaggio.
Discipline grafiche Laboratorio di grafica

1 - Serie di variazioni. Fabbricare


Combinare oggetti trovati per esprimere temi
Esagerare astratti come “vita” e “morte”. Lo scopo è di capire
Scegliere una foto o una sua parte, un disegno, un che si possono che esistono molteplici vie per
pattern e realizzarlo in formato esagerato rispetto esprimersi visivamente.
all’attuale. Lo scopo è creare impatto e cambiare il Esempio. Recuperare materiali a stampa e creare
messaggio trasmesso dall’immagine. Ad esempio, un collage intitolato “nascita”
prendere una parola ed esagerarne una sillaba Recuperare a casa differenti oggetti
rendendola gigante; prendere una foto e ingigantire correlati al tema. Montarli in una composizione
le proporzioni di alcuni suoi particolari. tridimensionale e fotografarli.

Alterare Fondere
Fare cinque copie dello stesso visual, come una Prendere due diversi oggetti o immagini e fonderli
illustrazione. L’alterazione non deve distruggerne senza interruzione per creare un oggetto nuovo. si
completamente l’identità. Ridisegnarlo, tagliarlo, può fare in due o tre dimensioni.

19
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

Esempio. Unire una brioche e una pallina da ππ Bologna, dal 14 luglio - 20 settembre 2013;
tennis per rappresentare il campionato francese di MAMbo, Galleria d’Arte Moderna di Bologna,
tennis. Via Don Giovanni Minzoni, 14.
Trovare l’aspetto comune di due oggetti diversi ππ Orari: martedì, mercoledì e venerdì h 12.00
e crearne la sintesi: per esempio due cose che - 18.00; giovedì, sabato, domenica e festivi h
suonano, il fischietto del bollitore con un fischietto 12.00 - 20.00; chiuso il lunedì.
da arbitro. ππ Contatti: Telefono 051/6496611; Mail info@
Usare Photoshop per fare la fusione di due mambo-bologna.org; Fax 051/6496637.
animali.
Quindi il grafico, partendo dalle indicazioni
ricevute, curi ciò che gli compete.
Discipline grafiche Laboratorio di grafica

2 - Ricercare, investigare e generare idee iniziali.


Cercare progetti simili attraverso internet o Discipline grafiche Laboratorio di grafica

materiali a stampa. 4 - Problem solving. Norman Rockwell.


Generare idee iniziali con: mappe, fonti Il problem solving richiede la partecipazione dei
dirette come interviste, visite. Fonti indirette: testi, docenti di varie discipline e può essere assegnato a
internet. Valutare alternative: stilistiche, di scala, di gruppi di lavoro.
materiali.
Descrizione. Lo studio di design grafico presso
il quale lavori riceve dal Muf di Lucca l’incarico
Discipline grafiche Laboratorio di grafica di seguire l’allestimento della mostra sulle
3 - Problem solving. Mostra antologica: “Le illustrazioni, nell’editoria e nella pubblicità, di
macchine di Bruno Munari”. Norman Rockwell.
Il problem solving richiede la partecipazione dei Allo studio il committente richiede:
docenti di varie discipline e può essere assegnato a 1. Il titolo della mostra.
gruppi di lavoro. 2. Il sito web ufficiale della mostra.
3. Una videopresentazione da proiettare in saletta
Descrizione. Lo studio di design grafico presso il proiezioni didattiche.
quale lavori riceve l’incarico dalla più importante Lo studente, partendo dalle indicazioni curi i
galleria privata cittadina per seguire l’allestimento seguenti aspetti:
di una mostra su Bruno Munari, importante artista 1. Testi di presentazione di opere scelte, in
e designer italiano. Allo studio il committente esposizione (operazioni da valutare in
richiede: collaborazione con l’insegnante di storia
1. la locandina, dell’arte).
2. il pieghevole di formato A4 aperto cm 29,7x21, 2. Composizione degli elementi dati, dei testi
chiuso a due ante cm 14,85x21. autoprodotti, per schizzi di una pagina di
Dopo aver studiato l’artista e analizzato le presentazione dell’opera con l’indicazione degli
esigenze del committente lo studente, nelle vesti di eventuali collegamenti con altre pagine da
copy dello studio, redige: realizzarsi a penna su fogli bianchi formato A4
1. Il sottotitolo della mostra. (operazioni da valutare a cura dell’insegnante
2. Testo del pieghevole, operazioni a cura di progettazione).
dell’insegnante di storia dell’arte. 3. Abstract in lingua inglese, da desumere dal
3. Il testo della locandina (un abstract del testo del testo oppure lettura degli elementi visivi
pieghevole). della pagina (operazioni da valutare a cura
4. Abstract in lingua inglese da inserire sul dell’insegnante di lingua straniera e storia
pieghevole, operazioni da valutare a cura dell’arte).
dell’insegnante di lingua straniera. I dati del committente, obbligatori, sono:
I dati del committente, obbligatori, sono: ππ Lucca, dal 2 gennaio - 26 maggio 2013;

20
2. Progetto e metodo

Muf, Museo del Fumetto e dell’Immagine di


Lucca, Piazza San Romano 4.
ππ Orari: 10:00 - 18:00 tutti i giorni escluso il
lunedì.
Il WebQuest ππ Contatti: Telefono e Fax 0583/56326, E-mail:
Consiste nell’inventare usi complessi delle direzione@museonazionaledelfumetto.it.
informazioni cercate e trovate su internet
e in altre fonti attendibili, in modo che
l’attività di indagine sia la partenza per Discipline grafiche

rielaborare, combinare, ristrutturare, 5 - WebQuest Montmartre e Montparnasse.


dedurre le informazioni destinate, in Descrizione. Un editore commissiona al tuo studio
seconda battuta, ad un uso specifico e di grafico la progettazione della copertina di un
preordinato compito. Il docente deve fornire, volume di narrativa, primo di una serie.
oltre ai dati di partenza, anche le risorse Titolo del romanzo: “Montmartre e Montparnasse”.
come l’elenco delle pagine web o dei testi Autore: George Franck.
utili per completare il compito. Editore: Salice.
Per un approfondimento sul webquest Il romanzo è ambientato all’inizio secolo scorso,
vedere: www.itd.cnr.it/tdmagazine/PDF34/ nell’ambiente parigino che si aggira intorno agli
fedele_stefani.pdf artisti cubisti, come Picasso e Braque. L’editore,
per motivi di diritto d’autore, chiede che la foto
Il webquest richiede la suddivisione da mettere in copertina sia di invenzione e che
della classe in piccoli gruppi di studenti e si si riprenda la grafica dello stile cubista creando
caratterizza per alcune modalità di lavoro una imitazione, un falso d’autore, giocando con
ben precise: gli oggetti tipografici: titolo, autore, editore e altro
ππ Le richieste iniziali. Definiscono con che si ritiene necessario. Anche se si vorranno
precisione il prodotto finale, come ad introdurre altri elementi tipografici questi non
esempio ricomporre gli argomenti dovranno soverchiare titolo, autore, editore, o
in forma di narrazione, scritta o per comprometterne la leggibilità.
immagini, story board, fumetto, gioco, La copertina avrà una stampa a 4 o più colori
adventure come Assassin’s Creed. e, se necessario, l’applicazione di finiture speciali
Le richieste devono delimitare con come stampa a caldo, a rilievo e altro.
precisione l’estensione e lo scopo del
compito.
ππ L’assegnazione dei ruoli. Progettista, Discipline grafiche

designer, artigiano o creativo. 6 - WebQuest Analizzare e ricercare


ππ La definizione delle caratteristiche del Richieste Analizzare delle opere, ricercare delle
lavoro e dai limiti richiesti/imposti. informazioni, classificare le opere per provenienza
Sono importanti la creatività e l’espressività. territoriale.
È necessario accettare soluzioni aperte. Ogni Ruolo Lo scienziato, il ricercatore
gruppo produce un unico documento che Caratteristiche del lavoro e limiti richiesti/imposti.
sarà illustrato alla fine del lavoro a tutta la Costruire ipotesi basate sulla comprensione
classe. Si può alternativamente chiedere di informazioni date da fonti on line e altre
precisione storica oppure di aderire ad uno fonti. Verificare ipotesi collegando dati da fonti
stile particolare. preselezionate. Determinare se le ipotesi sono
sostenibili. Aiutare lo studente a capire come lavora
lo scienziato.

Descrizione del compito Creare un percorso virtuale


tra un museo italiano, a scelta, e alcune opere in

21
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

esso contenute con il territorio d’origine. Discipline grafiche Laboratorio di grafica

ππ Individuare il museo che interessa e il suo 8 - WebQuest Analizzare.


relativo territorio. Richieste Cosa pensare di una affermazione
ππ Scegliere alcune delle opere presenti nel museo correlata ad un’altra. Osservare le differenze, le
provenienti dal territorio in questione. similitudini o le connessioni “tra”.
ππ Individuare gli agganci storici-culturali, Ruolo Il filosofo
e magari interdisciplinari, tra le opere e il Caratteristiche del lavoro e limiti richiesti/imposti
territorio. Comprendere i meccanismi del pensiero. Andare
ππ Allestire il percorso utilizzando strumenti che oltre le semplici connessioni che si sono trovate
consentono l’attivazione di link ipertestuali, a prima vista. Prestare attenzione alle reazioni di
come un programma di presentazione, un sito causa ed effetto a seconda delle variabili. Ragionare
Web, un blog. o dedurre sul significato delle differenze o delle
somiglianze.

Discipline grafiche Laboratorio di grafica Descrizione del compito 1


7 - WebQuest Persuadere. Certa grafica contemporanea, per esempio David
Richieste Sviluppare una tesi convincente basata Carson proclama l’attrattività a scapito della
su quanto appreso per influenzare l’opinione di leggibilità, Massimo Vignelli dei messaggi visivi
qualcuno. dove predomina il testo scritto. Porre a confronto
Caratteristiche del lavoro e limiti richiesti/imposti le due teorie rintracciando immagini e testi a
Simulare un consiglio comunale, un dibattito, un sostegno dell’una e dell’altra posizione.
comunicato stampa, scrivere una lettera, un poster
un annuncio videoregistrato. Descrizione del compito 2
Identificare l’autore e il soggetto di una quadro,
Descrizione del compito 1 per esempio Madonna con Santi, o di un gruppo
Molta pubblicità su internet è destinata agli di opere, a partire dal confronto con elementi
adolescenti: analizzando le varie modalità di dati –quali altre opere dello stesso/diverso autore
approccio usate, giochi on line, giochi da scaricare, o periodo, diversi testi critici-, sostenendo le
colora la pagina, indovinelli, piccoli regali, suoni, motivazioni dell’attribuzione in base a caratteri
il contenuto, catalogo di..., stendere una relazione quali: la tecnica usata, i costumi rappresentati, la
per il vostro capo, dove lo convincete della validità, composizione prospettica, gli attributi, l’uso della
sotto il profilo del marketing, di un investimento luce e del colore. Presentare i dati finali attraverso
pubblicitario sul web per il vostro prodotto. una videopresentazione che metta a confronto, per
Ruolo Siete un gruppo di ricerca in una agenzia esclusione, le opere via via prese come termine
pubblicitaria. di paragone: per esempio fondo oro versus fondo
naturalistico, prospettiva versus aprospetticità,
Descrizione del compito 2 realismo versus sintesi.
Una astronave marziana è arrivata sulla terra: i
marziani dispongono di una forma di percezione Descrizione del compito 3
sensoriale paragonabile alla nostra solo per la Scegliete un fotografo tra quelli proposti come,
gamma dei raggi infrarossi: “vedono” perciò per esempio, Cartier-Bresson, Ansel Adams,
in bianco e nero. Una commissione di terrestri Steve McCurry, Annie Leibovitz… tenendo conto
composta da un fisico, un esperto d’arte, uno delle vostre preferenze e di quello che sentite più
psicologo e un linguista sono incaricati di reperire affine al vostro modo di fotografare. Dopo aver
informazioni sul colore in modo da poter “spiegare” redatto una breve biografia del fotografo scelto
ai marziani cosa sono i colori per i terrestri nei loro impaginatela con 5 foto che voi stessi produrrete
vari aspetti: fisico e percettivo, artistico, psicologico. “alla maniera” del vostro fotografo preferito.
Dovrete rispondere anche alle seguenti domande:
quali sono gli eventi più importanti della vita del

22
2. Progetto e metodo

fotografo, come è avvenuta la sua educazione


fotografica, che cosa ha influenzato di più la sua
storia, che cosa lo distingue dagli altri fotografi,
quali sono le sue caratteristiche che hanno più
influenzato il vostro stile.

Analisi di brief
Le problematiche della comunicazione sono complesse e la loro soluzione richiede competenze di
lettura e comprensione e capacità di pianificazione.
Attraverso i brief che seguono, articolati e ricchi di informazioni, gli studenti possono
comprendere meglio “la necessità di coniugare le esigenze estetiche con le richieste comunicative,
commerciali o culturali, del committente” (dalle Linee Guida ministeriali).
I brief includono gli elementi che consentono l’analisi secondo la scheda e le voci descritte nel
capitolo 2 Progetto e metodo.
Possono essere utilizzati in due modi complementari:
1. per compilare la scheda di Analisi del brief al fine di individuare le singole componenti del
progetto, con una particolare attenzione ai vincoli, impliciti ed espliciti, e al piano di azione;
2. per la realizzazione laboratoriale del progetto stesso, integrale o parziale proponendo di
• ricercare i lavori fatti da altri su soggetti simili o su aree affini,
• sviluppare le idee iniziali basandosi su schizzi adeguatamente commentati,
• produrre prototipi,
• realizzare la presentazione dei semilavorati per l’approvazione.
Di frequente in questi brief si chiede la produzione di video, ma in alternativa con le
informazioni in possesso, si possono progettare marchi, poster, campagne pubblicitarie e
informative, riprese fotografiche, story board, mano a mano che gli studenti saranno in grado di
farlo.
I tempi di realizzazione e le scadenze devono essere fissati dal docente in relazione alla
situazione contingente, come pure i formati di consegna dei lavori saranno adattati dal docente in
relazione alla situazione operativa, stampa desk top, oppure caricamento su piattaforma didattica,
consegna via mail...

I brief sono ripresi e adattati dal sito Zooppa (http://zooppa.it/).

Zooppa è una start up incubata da H-Farm, centro per la ricerca e l’innovazione nel campo delle tecnologie e dei nuovi media,
situato vicino a Venezia ed offre un nuovo modello di pubblicità fondata su Internet e sulla sua capacità di mettere in relazione
persone da ogni parte del mondo.
Zooppa lavora con aziende a livello nazionale e internazionale, interessate a sponsorizzare i loro marchi attraverso le gare che
periodicamente vengono lanciate sul sito. Sulla base delle indicazioni fornite dalle aziende committenti, gli utenti sono invitati
a creare pubblicità per marchi o prodotti delle aziende in questione. Gli utenti registrati possono partecipare con diversi tipi
di contributi: scrivere un’idea o una breve sceneggiatura per una potenziale pubblicità, realizzare delle pagine grafiche o dei
banner con il logo dell’azienda e un pay off, registrare degli spot radiofonici, produrre un’animazione o girare un video vero e
proprio.
Una volta che gli utenti hanno caricato i loro contributi, sta alla community decretare i vincitori di ogni gara. Gli utenti
registrati votano e, sulla base delle loro preferenze, Zooppa assegna loro premi in denaro.

23
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

Discipline grafiche Laboratorio di grafica 2. Bonifico: la possibilità di effettuare bonifici


9 - Brief. Viral Marketing - MailMobileMe. dal Conto BankMe comodamente dal proprio
Realizzare una campagna di marketing virale in rete* cellulare, con addebito sul Conto MailMobileMe
associato alla SIM.
C’è un modo nuovo per pagare bollettini e fare 3. Ricarica SIM: la facilità di ricaricare il proprio
bonifici con il proprio Conto BankMe, ricaricare credito telefonico direttamente dal menù
la propria MailCard o il proprio credito telefonico della propria SIM senza necessità di collegarsi
e risolvere in un solo colpo tutti questi piccoli online, addebitando gli importi sul Conto
fastidi quotidiani. Come? Ma facilissimo: con BankMe o sulla Carta MailCard associati alla
MailMobileMe. SIM.
MailMobileMe è il nuovo operatore mobile 4. Ricarica MailCard: la comodità di trasferire
virtuale del gruppo BankMe. Non un semplice denaro dal proprio Conto MailMobileMe
operatore telefonico, ma molto di più. Associando associato alla SIM alla propria MailCard o a
la tua SIM al Conto BankMe o alla carta MailCard quella di un’altra persona attraverso il proprio
di cui sei titolare, MailMobileMe permette di cellulare.
accedere ai Servizi Semplifica, per effettuare
operazioni informative e dispositive bancarie e Nel promuovere questi servizi vi chiediamo di
postali, offerte dal Gruppo BankMe: è possibile focalizzarvi in particolare su tre plus distintivi di
infatti con un semplice SMS ricaricare la SIM e la MailMobileMe:
MailCard tua o di un’altra persona, controllare il ππ l’innovazione di un servizio unico che
saldo e gli ultimi 3 movimenti del Conto BankMe semplifica la vita di tutti i giorni,
o della MailCard associati alla SIM, fare bonifici ππ la trasparenza di un’offerta chiara ed
e pagare bollettini! Un vero e proprio mondo immediata nei prezzi,
racchiuso in una SIM! ππ la convenienza dell’offerta nei servizi di
telefonia mobile tradizionali.
MailMobileMe sta cercando i video che Il video che MailMobileMe giudicherà il più
diventeranno i demo ufficiali su Web per virale tra tutti quelli proposti diventerà oggetto di
comunicare in modo chiaro ed efficace alcune tra una vera e propria campagna di viral marketing*
le principali situazioni d’uso dei Servizi Semplifica sul Web.
di MailMobileMe:
1. Bollettino: la semplicità di pagare bollettini
premarcati tramite la SIM MailMobileMe
e di pagare bollettini bianchi o premarcati
attraverso il Portale WAP di MailMobileMe,
con addebito dell’importo sul proprio Conto
BankMe o sulla MailCard di cui sei titolare
associato alla SIM;

* Il principio del viral marketing si basa sull’originalità di di un determinato servizio (per esempio, per la scelta di un
un’idea: qualcosa che, a causa della sua natura o del suo indirizzo e-mail). Ultimamente, questa tecnica promozionale si
contenuto, riesce a espandersi molto velocemente in una data sta diffondendo anche per prodotti non strettamente connessi a
popolazione. Come un virus, l’idea che può rivelarsi interessante Internet: veicolo del messaggio resta comunque la comunità in
per un utente, viene passata da questo ad altri contatti, da questi rete, che può comunicare in maniera chiara, veloce e gratuita.
ad altri e così via. In questo modo si espande rapidamente, Un esempio di marketing virale in rete sono le e-mail contenenti
tramite il principio del “passaparola”, la conoscenza dell’idea. storie divertenti, giochi online, siti web curiosi, che nel giro di
In genere, il termine è riferito agli utenti della rete che, più o pochi giorni possono attrarre milioni di visitatori.
meno volontariamente, suggeriscono o raccomandano l’utilizzo (fonte Wikipedia, 2011)

24
2. Progetto e metodo

prima causa di morte per i bambini da 5 a


Discipline grafiche Laboratorio di grafica
14 anni (studio “Youth and road safety in
10 - Brief. Campagna BimbiSicuramente. Europe 2007”). È stato dimostrato che un
Promuovere una campagna tematica sfruttando gli mancato utilizzo del seggiolino e delle cinture
user-generated content* di sicurezza aumenta di 7 volte il rischio
di conseguenze gravi in caso di incidente,
Non chiediamo di promuovere un prodotto o mentre un utilizzo responsabile di questi
un brand, ma di sensibilizzare le persone su un sistemi di ritenuta consentirebbe di ridurre
importante tema di comunicazione sociale legato il rischio di lesioni mortali dell’80%.
a un’iniziativa di grande importanza. Stiamo Gli obiettivi dell’iniziativa BimbiSicuramente
parlando di BimbiSicuramente, una settimana sono:
dedicata alla sicurezza dei bambini in auto ππ Sensibilizzazione. Sensibilizzare la popolazione
promossa da FIAT e UCIF, l’Associazione Italiana sul tema della sicurezza stradale e dei bambini
dei Concessionari Fiat. a bordo.
La prima edizione si è svolta lo scorso anno ed ππ Informazione. Salvaguardare i bambini a
ha avuto ampia risonanza, facendone subito la più bordo dell’auto fornendo ai loro genitori una
grande campagna di sensibilizzazione su questo educazione ed informazione sia pratica che
tema in Italia. I primi ad essere coinvolti e formati teorica.
sono stati proprio i concessionari: tutto il personale ππ Consapevolezza. Incrementare la
di vendita Fiat ha seguito un corso di formazione consapevolezza dell’importanza dell’utilizzo
obbligatoria sul trasporto corretto e sicuro dei della protezione adatta dei bambini in auto.
bambini in auto. ππ Prudenza. Sensibilizzare ad una guida
Successivamente, nelle concessionarie Fiat, prudente e consapevole.”
per un’intera settimana, molte famiglie sono state
informate e coinvolte su questo tema, potendo Cosa vi chiediamo? Di mettere la vostra
verificare anche la tipologia di seggiolino adatto creatività al servizio di una campagna di
ai loro bimbi in base al peso e all’altezza. Se n’è sensibilizzazione sulla sicurezza dei bambini in
parlato nei telegiornali, sulla carta stampata e in auto. Pensate, i sistemi di ritenuta dei bambini
internet. Fiat e Ucif hanno deciso di proseguire (i seggiolini nelle loro varie tipologie) se usati
nella strada intrapresa e ripeteranno l’iniziativa correttamente possono ridurre del 70% la mortalità
il prossimo novembre. Questa volta vogliono in caso di incidente. Eppure due italiani su tre non
coinvolgere voi! sanno come trasportare in modo sicuro i bambini a
bordo delle loro vetture.
Nella campagna precedente il tema era così C’è bisogno di:
descritto in internet: ππ maggiore coscienza su quanto siano importanti
La sicurezza non è un gioco. Spesso i questi dispositivi;
bambini viaggiano in auto non allacciati ππ maggiore informazione sul loro buon utilizzo.
correttamente o addirittura liberi. Spesso Realizzate dei contenuti originali che
dimentichiamo che piccoli e semplici gesti promuovano in modo non banale e coinvolgente
quotidiani possono permettere a noi e ai il concetto secondo cui essere attenti alla
nostri cari di viaggiare in auto in sicurezza.
sicurezza dei bambini è davvero vitale. Aiutate
Gli infortuni stradali risultano essere la
BimbiSicuramente a far capire quanto è importante

*La dizione “contenuto generato dagli utenti”, o User-Generated Esempi di contenuto generato dagli utenti sono foto e video
Content o UGC in inglese, è nata nel 2005 negli ambienti del web digitali, blog, podcast e wiki. Esempi di siti web che si basano
publishing e dei new media per indicare il materiale disponibile su questa filosofia sono Flickr, Friends Reunited, FourDocs,
sul web prodotto da utenti invece che da società specializzate. OpenStreetMap, YouTube, Second Life e Wikipedia.
Questo fenomeno è visto come un sintomo della Una declinazione del contenuto generato dagli utenti è lo user
democratizzazione della produzione di contenuti multimediali generated marketing, pubblicità, messaggi e comunicazioni
reso possibile dalla diffusione di soluzioni hardware e software create dagli utenti. Due esempi italiani sono 123brand.it e
semplici ed a basso costo. Zooppa. (fonte Wikipedia, 2011)

25
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

“Se oggi mi chiedessero a quale strumento


utilizzare bene, in modo scrupoloso, gli appositi di comunicazione non potrei rinunciare fra
dispositivi di sicurezza per i bimbi: in fondo ci radio, tv, carta stampata, telefono e Internet,
vuole poco, la vita e la salute del bimbo valgono non avrei dubbi. Sebbene abbia un rapporto
infinitamente di più. Sensibilizzate gli adulti alla feticistico con la carta stampata la potenza
sicurezza ed alla correttezza alla guida, affinché di internet è un’altra cosa”. Così scrive
siano di buon esempio per i bambini. Riccardo Luna, direttore di Wired, nel suo
Quello che vi chiediamo di evitare però è un terzo editoriale per la celebre testata. E alla
tono tragico o esageratamente educativo: il tema è fine del suo scritto, lancia un’idea: “Ora, per
delicato ma BimbiSicuramente vuole mostrare una dire a tutti IO AMO INTERNET, vorremmo
fare un Manifesto. Per farci sentire, e far
via per la risoluzione del problema, rivolgendosi
capire agli altri che la rete è importante”.
a chi della sicurezza dei bambini si occupa e
preoccupa ogni giorno. I genitori quindi, ma anche
i nonni. Con questo spirito Wired e Telecom Italia
hanno iniziato un percorso comune, che comincia
da voi: lanciare attraverso i vostri video un grande
Discipline grafiche Laboratorio di grafica messaggio di amore per la rete.
11 - Brief. Campagna “I love internet”.
Promuovere una campagna tematica sfruttando gli “IO AMO INTERNET.
user-generated content. Per un uso responsabile e libero della rete”.

“Ann Nixon Cooper ha 106 anni. Questa Un messaggio rivolto alla società italiana, al
sera io ripenso a tutto quello che lei deve mondo dell’economia e della politica, affinché la rete
aver visto nel corso della sua vita. Era lì sia finalmente compresa, apprezzata e valorizzata.
quando c’erano gli autobus di Montgomery, Un messaggio composto da tanti messaggi: i vostri.
gli idranti a Birmingham, un ponte a Selma
Come Internet ha cambiato e sta cambiando in
e un predicatore di Atlanta che diceva alla
popolazione: “Noi supereremo tutto ciò”. meglio la mia vita? Quali opportunità sta creando?
Un uomo ha messo piede sulla Luna, un E perché è così importante? Dalle piccole cose alle
muro è caduto a Berlino, il mondo intero si più grandi... Queste le domande da cui partire per
è collegato grazie alla scienza e alla nostra creare i vostri video di amore per la rete. Potete
inventiva. Quindi questa sera chiediamoci: essere ironici o romantici, riflessivi o spiritosi, seri o
se i miei figli avranno la fortuna di vivere scherzosi. Ma una cosa non deve mancare: il cuore,
fino al prossimo secolo a quali cambiamenti la passione. Nel vostro video ricordatevi di inserire
assisteranno? Quali progressi avremo fatto? il logo IO AMO INTERNET, e i loghi di Wired e
Oggi abbiamo l’opportunità di rispondere a Telecom Italia, promotori dell’iniziativa.
queste domande. Questa è la nostra ora.” L’insieme dei vostri video ha l’ambizione di
Barack Obama, 3 novembre 2008 diventare una sorta di VideoManifesto, il primo
in Italia, sull’importanza della rete e della sua
In questo passaggio del suo primo discorso da valorizzazione. Voi che attraverso la rete state
Presidente Eletto degli Stati Uniti, Barack Obama costruendo qualcosa di assolutamente nuovo nel
collega oltre 100 anni di storia al valore di una sola, mondo.
comune, persona. Torna alla mente la copertina I love internet, Io amo Internet. Una
del Time nel 2006 dedicata all’uomo dell’anno: dichiarazione di affetto così sincera non ha
You, tu. Un concetto che oggi, grazie a internet, sta necessariamente bisogno di mille parole o mille
trovando la sua massima espressione, diventando immagini. Perché allora non farla facile? Perché
però: we, noi. Le ultime elezioni presidenziali non dire semplicemente “Io amo Internet,
americane hanno infatti dimostrato l’enorme valore perché…” davanti a una telecamera? Anzi, macché
della rete. La campagna di Obama sarà infatti telecamera: un telefonino. O una webcam qualsiasi.
ricordata come un punto di svolta nel ruolo affidato Anche senza montaggio, senza musica, in
a Internet, il medium sociale per eccellenza. scioltezza… così, come viene.

26
2. Progetto e metodo

Come dite? Non è creativo? Be’, ma la modo rapido, efficace ed amichevole. Quanti di voi
creatività può venire da un’espressione del hanno scelto il suo motore di ricerca per merito dei
volto, un particolare inatteso nell’ambiente, un suoi indiscutibili vantaggi, della sua piacevolezza
oggetto o una frase a effetto, rapida e diretta ed efficacia? Ora, queste stesse caratteristiche
come un siluro. Pensateci. Anzi, non pensateci Sherlock le ha trasmesse a Sherlock Plus.
affatto: buttatevi. Non serve Ben Hur per dire Io Fate attenzione perché questa volta le
amo Internet. Perché internet è anche questo: indicazioni sono molto precise. Sherlock vuole
spontaneità, semplicità. Insomma, take it easy. trovare le creatività giuste (video, grafiche e
Ecco l’invito. Un’esortazione a esprimersi banner) per raggiungere due importanti obiettivi:
liberamente, senza paura, senza filtri. Un aumentare l’awareness di Sherlock Plus e far capire
invito ovviamente, non una limitazione del a sempre più utenti il vantaggio di utilizzare questo
brief. Se avete in serbo un super-spot, un video browser. Per fare questo, sono due le strade che
particolarmente elaborato, un’idea forte che potete seguire:
richiede lavoro… va benissimo, stra-bene. Ma se
le vostre capacità tecniche sono poche, se l’unica ππ Elaborare gli aspetti concettuali/emozionali
cosa che volete dire è “I love internet too“, se volete legati al brand Sherlock ed estenderli a
solo metterci la faccia o solo le dita per essere Sherlock Plus. Così come Sherlock è un brand
parte del primo video-manifesto della rete che innovativo, veloce, affidabile, semplice, cool ed
vogliamo comporre con tutti i contributi che essenziale, anche Sherlock Plus consente di
arriveranno, allora forza, è il vostro momento. navigare il Web con le stesse qualità.
In pausa caffè, prima di andare a letto, appena ππ Focalizzarvi sugli elementi funzionali distintivi
alzati, insomma a qualunque ora del giorno non di Sherlock Plus, ovvero:
fa differenza: prendete un mezzo qualunque
di registrazione, metteteci il vostro cuore ed ππ la velocità (attualmente è il browser più
esprimete il vostro amore per la rete. veloce tra quelli disponibili);
ππ l’interfaccia leggera nata per essere
P.S. Guardate in internet i video realizzati per il intuitiva e funzionale, con meno bottoni
contest internazionale promosso da Telecom Italia per dare più spazio ai contenuti, e le
e Wired. potenzialità della Ricerca Sherlock
integrate direttamente nella barra degli
indirizzi;
Discipline grafiche Laboratorio di grafica ππ la stabilità nel funzionamento (se ci sono
12 - Brief. Sherlock Plus. più Tab aperte e una di queste si impalla,
Lanciare, rilanciare o promuovere un nuovo prodotto/ solo quel processo viene interrotto, mentre
servizio. gli altri restano attivi).
NB: potete scegliere uno solo di questi elementi,
Iniziate a scaldare il motore, specie quello di oppure combinarli tra loro.
ricerca, perché avrete bisogno di tutta la vostra
creatività e capacità di sintesi per affrontare questo Il modo migliore per capire su quali elementi
nuovo incredibile contest. La company che sta lavorare è provare direttamente in azione Sherlock
chiedendo il vostro aiuto è SHERLOCK! Plus. Basta navigare nel Web attraverso le sue tante
Il brand più famoso e importante del Web ha scelto funzionalità!
voi per promuovere uno dei suoi ultimi prodotti: Qualunque sia la strada che scegliete di
Sherlock Plus, il browser (ovvero il programma seguire, ricordatevi però di non essere troppo
che permette la navigazione in Internet) destinato didascalici o descrittivi nei vostri lavori. Il tono che
a diventare il fedele compagno di viaggio di un Sherlock vi suggerisce di usare è smart, semplice,
numero sempre maggiore di internauti. non istituzionale, diretto, ironico, non urlato,
La missione di Sherlock è quella di rendere divertente e anticonvenzionale. Inoltre, negli ad
disponibile a chiunque l’informazione mondiale, in dovrà sempre comparire il logo di Sherlock Plus

27
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

e, se possibile, un invito diretto nel vostro claim Discipline grafiche Laboratorio di grafica

all’utilizzo del browser. 13 - Brief. Campagna Banca San Giorgio.


Campagna pubblicitaria di fidelizzazione.
Alcuni suggerimenti
Il marchio di Sherlock Plus, simile ad una Il cliente è la Banca Zenith capogruppo del Gruppo
lente colorata, è certamente bellissimo. Molto Banca San Giorgio, una delle prime dieci realtà
riconoscibile e molto comunicativo. Però attenti a bancarie italiane, che opera con la propria rete
non farlo diventare un’ossessione. Attenzione a non sportelli a servizio del Nord Italia, di Umbria,
usare la lente come elemento visivo centrale, come Marche e della città di Roma al Centro e del Sud.
soggetto unico attorno a cui ruota tutto il video, La struttura attuale del Gruppo è il risultato
anziché come firma di un’idea unica e originale. di un lungo percorso che risale al 1877. Nel
Quella che solitamente è un’idea vincente. Ci 2000, a seguito di numerose acquisizioni,
rendiamo conto che non è facile rappresentare assume la denominazione Banca San Giorgio con
un prodotto-servizio come un browser, per certi l’obiettivo di divenire a medio termine un punto
versi inafferrabile. Però è qui che deve venire fuori di riferimento per famiglie, imprese, associazioni
tutto il vostro spirito creativo. È qui che la vostra ed enti pubblici della regione. Banca San Giorgio
immaginazione deve fare uno scatto in avanti. intraprende quindi un cammino che in pochi anni
Quando si è in difficoltà nel visualizzare un si arricchisce di altri istituti di credito in tutta Italia
prodotto-servizio si tende sempre a sostituirne la e nell’Europa orientale.
rappresentazione con il marchio, quasi fosse un Tutte le banche del Gruppo servono i territori
suo surrogato. È un normale processo mentale e nei quali operano anche attraverso il sostegno
in alcuni casi ci può anche stare (se alla base c’è agli enti e alle associazioni locali che si occupano
un’idea forte). Il nostro invito è ad andare oltre. Lo di settori come la tutela dell’ambiente e del
diciamo soprattutto a beneficio dei video, ma è un patrimonio artistico, la ricerca medica, l’assistenza
suggerimento utile anche per le grafiche. sociale, la formazione e lo sport giovanile.
Il marchio (e volendo anche le altre La profonda conoscenza dei territori permette a
rappresentazioni del prodotto, ad esempio le Banca San Giorgio di poter dare risposte rapide ed
schermate) può essere semplicemente la firma del esaustive e di offrire soluzioni efficaci e concrete a
vostro spot. C’è un invece un tesoro poco esplorato famiglie, imprese e professionisti.
su cui potete buttarvi: le metafore, le analogie,
gli effetti. Concentratevi sulle metafore. Pensate Banca San Giorgio vi chiede di realizzare dei
alle analogie. Immaginate l’effetto di Sherlock contenuti video e delle grafica che ruotino attorno
Plus nella vita quotidiana delle persone. Cercate al concept sviluppato da Banca San Giorgio
di essere divertenti, giocosi, non didascalici. nell’ultimo anno: “Chi si somiglia si piglia”.
Liberate la fantasia, ancorandola sempre a un’idea Per farvi un’idea, vi invitiamo a guardare in
creativa sorprendente. L’idea è fondamentale, non internet i video realizzati da altre banche.
dimenticatelo mai. Non accontentatevi di fare Il tema centrale dovrà essere quello della
un elenco di parole più o meno colorate con le vicinanza, intesa come capacità di essere presente
caratteristiche del browser. e soprattutto di condividere spazi, momenti,
Anche quando volete sottolineare un aspetto ricorrenze, valori e pensieri. Una vicinanza fatta
funzionale (ad esempio la velocità di navigazione non solo di prossimità territoriale ma anche di
oppure la leggerezza del design che lascia più comuni intenti. Un impegno nel territorio e per
spazio ai contenuti) non dimenticatevi mai di le persone che nel territorio vivono e lavorano,
essere coinvolgenti. Cercate di essere emozionanti, aiutando a farlo crescere.
non didascalici. Sherlock è una marca con una Cimentatevi nella ricerca di nuove declinazioni
personalità molto precisa: amichevole, semplice, che rappresentino il concetto di somiglianza tra la
giovane, vicina alle persone, giocosa, intelligente. banca e il suo cliente, sia nei valori condivisi che
Questo carattere deve emergere dal vostro lavoro e nelle azioni intraprese.
poi lasciatevi andare, ne vedremo delle belle. Quello che vi chiediamo di far emergere è

28
2. Progetto e metodo

l’idea di Banca San Giorgio come la banca della qualità, realizzati con materiali spesso tossici e
porta accanto: vicina, pronta e presente, in grado di lavorazioni scadenti.
accogliere il cliente e di accompagnarlo nel percorso ππ Tutela del brand: la contraffazione non solo
lavorativo, personale e familiare. danneggia Tiger, ma alimenta i circuiti di
criminalità e lo sfruttamento del lavoro nero
Richieste che sono alla base della produzione del falso.
ππ Contenuti: video e grafica. ππ Stimolare l’acquisto del prodotto originale
ππ La durata massima dei video dovrà essere di 60 online direttamente dal sito Tigerstore.com
secondi, con una soglia di tolleranza di alcuni
secondi.
ππ In tutte le creatività dovrà essere presente il Discipline grafiche Laboratorio di grafica

logo di Banca San Giorgio. 15 - Brief. Social Media Week.


Campagna di sensibilizzazione crowdsourcing.

Discipline grafiche Laboratorio di grafica Per la prima volta arriva in Italia la Social Media
14 - Brief. Tiger. Week! A Milano si svolgerà in settembre la più
Campagna di sensibilizzazione. importante manifestazione mondiale dedicata ai
social media che si svolgerà in questa edizione in
Siete sempre certi della sicurezza dei vostri cinque città nel mondo: Milano, Bogotà, Buenos
acquisti? Falsi e contraffazioni sono sempre dietro Aires, Città del Messico e Los Angeles.
l’angolo e non sempre è facile fare l’acquisto giusto. Cosa vi chiediamo?
Tiger si impegna al massimo per tutelare i propri Qualcuno si starà domandando: cos’è il
consumatori, garantendo tutti i controlli necessari crowdsourcing? Semplice: è quello che viviamo: la
per un acquisto di qualità protetto dal marchio creazione di idee, spunti e visioni attraverso il libero
originale ma, purtroppo, soprattutto sul Web, coinvolgimento delle persone tramite internet,
questo compito molto spesso si rivela improbo. la generazione di contenuti attuata “dal basso”
Il tema della brand protection riveste una grande attraverso la rete.
importanza per Tiger, che da sempre investe nella Il tema di questo brief è proprio il
lotta alla contraffazione e nella sensibilizzazione crowdsourcing. Il suo valore. Le sue potenzialità. La
degli acquirenti al riconoscimento delle imitazioni sua capacità di coinvolgimento, di innovazione e di
ed all’acquisto del prodotto originale. creazione di nuove opportunità.
Pagare meno e acquistare un prodotto falso non Il crowdsourcing infatti dà la possibilità di
significa essere più furbi. Acquistare un prodotto incontrarsi, confrontarsi, condividere, producendo
contraffatto vuol dire ricevere un prodotto di bassa creatività su qualsiasi argomento, anche insolito
qualità, molto spesso realizzato con materiali e fuori dagli schemi. Come se ogni volta nascesse
scadenti e, soprattutto, vuol dire finanziare la qualcosa di nuovo.
criminalità organizzata e rendersi complici di un
reato: il furto delle idee altrui. E allora quello che vi chiediamo è visualizzare,
nella forma che preferite, i pensieri dei primi
Quello che Tiger vi chiede di fare è di ideare una secondi di vita di un bambino appena nato. Quello
proposta originale per promuovere l’acquisto che vi si chiede è di pensare alle potenzialità di
di prodotti Tiger originali e comunicare al questo modello e di condividere proposte per il suo
consumatore le implicazioni dell’acquisto di un rinnovamente e potenziamento.
prodotto falso. Fatelo con gli occhi di un bambino. Un
Realizzate una grafica convincente bambino che non è ancora soggetto a schemi
focalizzandovi su questi temi: mentali consolidati che frenano fantasia e creatività.
ππ Sensibilizzazione verso l’acquisto di un Il crowdsourcing del futuro tramite i pensieri
prodotto originale e di qualità: comprare un liberi e senza freni inibitori di un bambino. Non
falso significa comprare prodotti di bassa abbiate paura di osare. Noi abbiamo utilizzato la

29
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

metafora del bambino non per legarvi al brief, ma, Quello che vi chiediamo, nello specifico, è di
al contrario, per liberare la creatività che è in voi. realizzare l’immagine grafica che sarà poi apposta
sul fronte delle confezioni.
Come avete capito, non si tratta di promuovere un Potete scegliere di realizzare due tipi di
prodotto, un brand o un’azienda: ma trasmettere proposte:
un’idea, un’emozione. ππ un’immagine natalizia che caratterizzerà il
pack del cofanetto per tutto il periodo Natalizio
ππ un’immagine generale, che possa essere
Discipline grafiche Laboratorio di grafica presente indistintamente nella confezione per
16 - Brief. Cristal. tutto l’anno.
Ideare la grafica del packaging. Per entrambe le declinazioni, il concetto su cui
deve ruotare la vostra proposta è quello del DONO.
Per ritrovare la gioia di prendersi cura del
proprio corpo, regalandosi momenti di preziosa Cercate di non essere banali nelle realizzazioni:
intimità. Per potersi affidare con serenità a evitate i cliché sia per la richiesta del tema del dono
trattamenti naturali e specifici che donano bellezza che per il tema natalizio.
e splendore alla pelle, armonia e benessere al corpo Quello che il cliente cerca è un contenuto
e alla mente. Per tutto questo c’è Cristal. originale, caratterizzante, che si avvicini al mondo
Cristal è un mondo di cosmetici naturali dell’arte più che all’iconografia standard tipica di
dedicati al benessere e alla cura del corpo, figlio questo settore.
del marchio Velvet, azienda che da oltre 25 anni Declinate le vostre proposte in modo diverso
ha scelto il connubio tra erboristeria tradizionale e dalla semplice composizione fotografica.
innovazione, come strada che conduce al benessere, Per esemplificare meglio cosa dovete evitare
alla vitalità e alla bellezza. nelle proposte, potete trovare in internet le
I prodotti Cristal si contraddistinguono immagini della realizzazione grafica per il pack
per formulazioni innovative ed efficaci, a base 2013: distanziatevi da questo punto di partenza sia
di ingredienti assolutamente puri e naturali. nella tecnica che nel contenuto.
L’obiettivo di Cristal è infatti quello di apportare Ogni utente potrà scegliere di partecipare a
bellezza e benessere attraverso l’utilizzo di una sola o ad entrambe le categorie (natalizia o
ingredienti di origine vegetale. generica). Non è obbligatorio presentare entrambe
Ma Cristal è anche un invito a prendersi cura di le proposte. Non necessariamente le proposte
sé: le formulazioni sono sublimate da profumazioni devono essere coordinate.
e texture morbide, che arricchiscono il trattamento
di una sensazione di benessere più profonda e Valori da comunicare e Tone of voice
sensoriale. Naturalità, eleganza, ricercatezza, artisticità, dono,
Le linee Cristal sono offerte in cofanetti che sentimento, ispirazione, visione.
completano e arricchiscono l’esperienza del regalo. Target
Le confezioni sono declinate in diverse formati e Il target del vostro lavoro è sia maschile che
hanno l’obiettivo di trasmettere una sensazione di femminile. Esistono infatti anche delle linee uomo
piacevole ricercatezza per chi le riceve, oltre che di di Cristal.
comunicare con immediatezza i valori del marchio Richieste
Cristal. Con Cristal i regali si trasformano in ππ Nelle grafiche dovrà essere sempre presente il
gesti di cura attenti, capaci di apportare armonia, logo Cristal.
liberare sensazioni positive e assicurare un ππ La grafica che realizzerete potrebbe essere
momento di piacevole cura di bellezza totale, di utilizzata anche su cartelli per affissioni a
cura di sé, per chi li riceve. vetrina, con dimensioni massime cm 70 x 100
h, 300 dpi.
Vi chiediamo proposte innovative ed originali per il
packaging delle confezioni regalo di Cristal.

30
2. Progetto e metodo

Discipline grafiche Laboratorio di grafica massima standardizzazione possono nascere le più


17 - Brief. Campagna WashUp. grandi sfide creative.
Ideare la campagna pubblicitaria. Partire da un codice a barre, elaborarlo,
modificarlo, rivoluzionarlo, per renderlo una vera e
Il cliente propria opera di design.
WashUp opera a livello mondiale con marchi WashUp vuole lanciare una sfida e chiedevi di
e tecnologie leader in tre settori di attività: realizzare, partendo dai codici a barre presenti sulle
Detergenza, Cosmetica, Adesivi e Tecnologie. proprie confezioni, vere e proprie opere di design e
Fondata nel 1866, WashUp detiene posizioni di di farsi portavoce di questa “rivoluzione creativa”.
leadership sul mercato mondiale sia nel segmento Quattro sono le categorie su cui è possibile lavorare:
dedicato ai consumatori sia in quello rivolto alle ππ Bucato (Xana, General, Bio Clean)
industrie, con marchi di fama internazionale come ππ Mondo ammorbidenti e capi delicati (Loren,
Soapplus, Xana, Whitehead e Loctite. Softwool)
WashUp, la cui sede centrale si trova a Berlino ππ Mondo Piatti (Nilson, Xana Gel, Liplip)
in Germania, impiega circa 36.000 persone nel ππ Mondo Pulizia Casa (Ding)
mondo ed è una delle multinazionali tedesche più Per ogni categoria sono forniti i codici a barre dei
presenti sui mercati mondiali. Nel mondo ogni relativi prodotti tra i materiali scaricabili.
giorno le persone ripongono fiducia nei marchi e
nelle tecnologie WashUp. Gli EAN vincitori potranno essere utilizzati
sulle confezioni dei prodotti, su pagine
WashUp opera in tre aree strategiche di business: pubblicitarie, materiale P.O.P., Web e altro
ππ Bucato e cura della casa materiale di comunicazione. Il codice EAN deve
ππ Cosmetica essere leggibile ai lettori scanner. I codici dei
ππ Adesivi e Tecnologie prodotti da modificare rientrano nella tipologia
La Divisione Detergenza ha sempre giocato EAN 13.
un ruolo importante per WashUp: il successo Per realizzate i vostri codici a barre potete
del Gruppo storicamente iniziò proprio con un partire da quelli reali usati sui prodotti in
prodotto di questa divisione. I nostri marchi fanno commercio (condizione non vincolante). Li trovate
parte della vita quotidiana dei molti consumatori sui prodotti che avete a casa o al supermercato.
nel mondo. Operiamo nel settore Bucato e Cura
della Casa e, nei mercati per noi rilevanti, la
nostra Divisione detiene posizioni leader su scala
mondiale. Discipline grafiche Laboratorio di grafica

I brand della divisione detergenza operanti sul 18 - Brief. Naming e logo - Liebe.
mercato italiano sono: Individuare naming e grafica.
ππ Bucato: Xana, Bio Clean, General, Loren e
Softwool Il gruppo Nizza è una delle realtà leader in Italia e
ππ Cura della casa: Nilson, Xana Piatti, Liplip e nel mondo nel settore dell’orologeria e gioielleria
Ding. di design. Dal 1906, anno della sua fondazione,
Quello che vi chiediamo è di reinterpretare Nizza è diventata un punto di riferimento grazie
creativamente i codici a barre o EAN (European al lancio di brand come Liebe, Wyler Vetta e alla
Article Number) dei prodotti della detergenza commercializzazione di marchi di tendenza come
WashUp, diventando così portavoce della “EAN D&G Time, Moschino CheapandChic e Seiko.
Revolution”: la rivoluzione dei codici a barre. Negli anni ha prodotto diversi esempi di
Un codice EAN è un codice fatto di campagne pubblicitarie di grande successo in Italia
numeri e linee, forse uno dei massimi simboli e all’estero: “Toglietemi tutto ma non il mio Liebe”
dell’omologazione e della standardizzazione, e “Don’t Touch My Liebe” continuano ad essere
apparentemente quanto di più lontano dall’arte e campagne di successo nella mente dei consumatori.
dalla creatività ci si possa immaginare, ma dalla La crescita del Gruppo Nizza ha saputo far

31
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

leva su specifiche competenze di elevato livello: Quello su cui dovrete concentrarvi è una proposta
marketing, design, qualità e distribuzione. Ora, di nome e logo per i punti vendita multimarca.
con 5 filiali (Italia, UK, US, Germania e Cina) Potete scegliere 3 strade alternative per l’ideazione
una distribuzione in oltre 4.000 negozi in Italia della vostra proposta:
ed in circa 20.000 negli altri Paesi, il Gruppo ππ Nella prima l’insegna può contenere il nome
Nizza si prepara al lancio dei propri punti vendita Liebe per sfruttare appieno la notorietà e
monomarca (dedicati esclusivamente a Liebe) e l’attrattività del marchio Liebe senza svilire
multimarca. la marca stessa o gli altri marchi presenti nel
La prossima sfida di Nizza è individuare il negozio. Il marchio Liebe può fungere da
naming, (cioè il nome della catena di negozi), per il richiamo e da aggregatore per raccontare gli
nuovo progetto di retail del gruppo. In particolare, altri membri del Gruppo Nizza.
lo sforzo creativo è indirizzato all’ideazione di un ππ La seconda vuole invece stimolarvi a creare
naming per i punti vendita multimarca. un’insegna in grado di trasmettere il mood
I brand che saranno commercializzati nei nuovi del negozio naming accattivante, fresco,
punti vendita sono: Liebe, Vetta, Lorus, Seiko, immediato, sonoro e che sottolinei in maniera
Moschino Cheapandchip, D&G Time. originale la personalità del negozio.
Il nuovo negozio ospiterà in un ambiente ππ La terza strada invece è quella di un’insegna
armonioso e accogliente i Brand del Gruppo Nizza. evocativa del mondo di riferimento del Gruppo
Liebe sarà protagonista ed il suo mondo di Nizza leggendo l’insegna il consumatore deve
riferimento sarà comunicato secondo gli stilemi capire che all’interno del negozio sono venduti
della marca (attenzione al design, importanza del orologi e gioielli e deve essere incentivato/
prodotto, focus sulla comunicazione). Ecco i key incuriosito ad entrare per visitare il negozio.
point dei nuovi negozi: l cliente
ππ Luogo: aspirazionale per un target trasversale.
ππ Ambiente: accogliente e dinamico ma coerente
con l’heritage dell’ azienda (Nizza disegna,
costruisce e vende orologi e gioielli da oltre 100 Discipline grafiche Laboratorio di grafica

anni, attenzione alla qualità, all’innovazione, al 19 - Brief. Le Terre dei Colussi.


design e alla comunicazione). Progettare una campagna di affissioni.
ππ Arredi: dai colori caldi (legno e pelle) associati a
elementi moderni (laccato lucido, vetro, acciaio) Le Terre dei Colussi è un’associazione di oltre 50
che determinano un gioco di contrasti dallo comuni senza fini di lucro, e con persona giuridica
stile pulito. riconosciuta dalla Regione XY.
ππ Prodotti: selezionati che rispondono alle diverse Le Terre dei Colussi si trovano nel cuore del XY,
richieste del mercato in termini di qualità, a metà strada tra X e Y, armoniosa alternanza di
attenzione al dettaglio, coerenza con i trend di rigogliose pianure, dolci colline e ordinati frutteti,
mercato e i canoni dell’orologeria/gioielleria tra verdi oasi e riserve naturali. Oltre alla natura,
moderna, prezzo accessibile. la storia e la cultura sono le matrici essenziali delle
ππ Esposizione: avvalorante per le marche presenti. Terre dei Colussi: tradizioni popolari e persone
ππ Consumatore: target medio allargato, 18-44 autentiche, antichi usi e costumi, si fondono in un
anni (focus 25-35), livello socioeconomico vero e proprio crogiolo di saperi, dove riscoprire l’art
medio. Persone dinamiche e attente alle de vivre, fatta dei piaceri semplici della vita di ogni
tendenze (ma non “fashion victim”), aperte giorno. La gastronomia è uno dei fiori all’occhiello
all’innovazione; curano il proprio look e del territorio: qui il cibo è una filosofia, uno stile
mostrano agli altri il proprio modo di essere e di vita, fatto di tradizioni e di antiche ricette. Le
la propria personalità. ricchezze paesaggistiche, il ritmo lento, a misura
Trovate l’insegna (naming e proposta grafica) d’uomo, fanno delle Terre dei Colussi l’ambiente
per il nuovo format di negozi di orologi e gioielli ideale per famiglie e bambini, lo scenario perfetto
multimarca del Gruppo Nizza. per chi desidera ritrovare equilibrio, pace e serenità,

32
2. Progetto e metodo

dedicandosi alla cura del corpo e dello spirito, in storie, le particolarità, fino a svelare le ricette dei
armonia con la natura e la terra. prodotti tipici. Mentre nel Parco del Queyras si sta
sperimentando una modalità di mobilità dolce:
Parc Natureal Réegional du Queyras un gran numero di biciclette elettriche, durante la
Sono la ricchezza e la diversità del patrimonio stagione estiva (da metà giugno a metà settembre),
naturale e culturale che hanno permesso al sono messe a disposizione gratuita dei visitatori
Queyras di essere classificato come «Parco Naturale attraverso gli operatori turistici.
Regionale» dal 1977. Scoprite una terra dal
patrimonio eccezionale. Camminate per i vicoli dove L’associazione Terre dei Colussi (TdC) e il Parc
le meridiane fioriscono sui muri, imboccate i sentieri Natural Regional du Queyras (PNRQ) vi chiedono
che corrono e annusate prati fioriti delle vallate di realizzare una campagna pubblicitaria con tre
curate sapientemente dai contadini e dai pastori manifesti (cm 100 x 140) per affissioni che possa
degli alpeggi. Dai pendii soleggiati del grande Adret trasmettere l’emozione dell’intraprendere un
a cime che culminano a più di 3000 metri, questo viaggio “slow” nelle Terre dei Colussi e nel Parc
territorio vi invita ad un viaggio affascinante tra il Natural Regional du Queyras. Queste le tematiche
Mediterraneo e il Grande Nord in un luogo dove la che dovranno ispirare la realizzazione della
storia e la cultura si leggono a cielo aperto. campagna:
L’associazione Le Terre dei Colussi ed il Parc ππ Il turismo lento nelle TdC o nel PNRQ
Natural Regional du Queyras sono coinvolti in un attraverso la conoscenza lenta e profonda del
progetto di valorizzazione turistica il cui obiettivo territorio e di chi lo abita: l’incontro come
è la promozione di una fruizione turistica lenta aspetto fondamentale del turismo “slow” per
e sostenibile dei propri territori. Il turismo dolce, entrare in contatto con la popolazione locale.
lento si traduce in una nuova concezione del modo ππ Il turismo lento nelle TdC o nel PNRQ
di viaggiare e visitare luoghi. attraverso la scoperta della cultura del territorio:
ππ Il principio cardine del turismo lento è quello gastronomia locale e storia europea.
di immergersi nel luogo visitato ed entrare in ππ Il turismo lento nelle TdC o nel PNRQ
contatto con le persone che incontriamo. Le attraverso la mobilità dolce (trekking, bicicletta,
destinazioni preferite si trovano fuori dalle rotte car-pooling, treno, bus…).
di massa e si preferiscono soluzioni ricettive Promuovere un altro modo di viaggiare nei due
alternative. territori, attraverso l’incontro, la mobilità dolce, la
ππ Il secondo principio è quello di prendersi il gastronomia locale e la storia europea.
proprio tempo e privilegiare le modalità di
trasporto dolce e sostenibile. Il viaggiatore Destinazione: Campagna affisioni in Italia che
“slow” si muove liberamente a piedi o in prevede l’affissione di 20 manifesti per ciascuna dei
bicicletta. capoluoghi di provincia.
Per promuovere questa nuova concezione Tono di voce: Emozionale, amichevole, “slow”.
di turismo “slow”, Le Terre dei Colussi stanno Target: Destinatari saranno turisti 30-40enni,
sperimentando una innovativa modalità di famiglie. Persone che fanno turismo per
diffusione di informazioni turistiche sul territorio riprendersi il proprio tempo. Persone che
e sui servizi offerti. L’obiettivo è quello di mettere apprezzano la cultura, l’enogastronomia, lo sport
a disposizione dei turisti, tramite le possibilità (bicicletta, trekking, nordic walking, canoa…), la
offerte dalle nuove tecnologie, informazioni sui conoscenza e la comprensione dei luoghi che li
beni culturali, sui servizi, sugli eventi offerti ospitano ed il contatto con la popolazione locale.
dal territorio. Modalità principe di questa Le specifiche: La campagna potrà essere senza
sperimentazione è la messa a disposizione testo, oppure con headline proposti da voi che siano
gratuita da parte dei turisti di audio guide. funzionali al messaggio.
Queste, scaricabili su smart-phone tramite QR- I manifesti dovranno contenere: I loghi dei brand
Code posizionati su cartelli in punti strategici TdC e PNRQ. È indifferente dove i loghi vengono
del territorio, ne raccontano i beni più preziosi, le posizionati e in quale ordine.

33
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

La dicitura “FONDO EUROPEO DI SVILUPPO


REGIONALE PROGRAMMA ALCOTRA 2007-
2013”
In sede di valutazione verranno presi in maggior
considerazione le proposte recanti immagini e
grafiche direttamente riconducibili a caratteristiche
di uno o di entrambi i territori.

Brief strutturati
I seguenti brief, strutturati secondo lo schema proposto nei testi, possono essere utilizzati per la
realizzazione dei progetti.
In alternativa ai video si può richiedere la progettazione di poster, campagne pubblicitarie e
informative, riprese fotografiche, story board, mano a mano che gli studenti avranno acquisito
abilità e competenze necessarie.
I tempi di realizzazione e le scadenze saranno fissati dal docente in relazione alla situazione
contingente, come pure i formati di consegna dei lavori saranno adattati dal docente in relazione alla
situazione operativa, stampa desk top, oppure caricamento su piattaforma didattica, consegna via
mail.

È importante che il docente fissi con precisione:


ππ i tempi di realizzazione, scadenza;
ππ i formati di consegna;
ππ le modalità di lavoro, individuale o di gruppo.

I brief sono ripresi e adattati dal sito Zooppa (http://zooppa.it/).

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2. Progetto e metodo

Discipline grafiche Laboratorio di grafica

20 - Brief strutturato. Visual - Freezacaffè


Committente
Freezacaffè
Titolo del progetto
LIVE HAPPY FREEZA
Informazioni sull’azienda
Fondata nel 1933 da Francesco Freeza, Freezacaffè produce e vende in tutto il mondo un unico blend di caffè di alta qualità
composto da nove tipi di pura Arabica. Dall’equilibrio di questi ingredienti provenienti da Sud America, America Centrale, India e
Africa nasce l’inconfondibile gusto Freeza, sempre costante, in ogni tazzina, in qualsiasi parte del mondo lo si beva.
Concorrenti
Le marche di caffè di posizionamento alto.
Cosa chiede
Quello che Freeza chiede è la realizzazione di una grafica che si inserisce all’interno del più ampio progetto di riposizionamento del
brand. Nei vostri scatti freeza vuole immortalare questi attimi/sensazioni con tutte le loro emozioni, il loro calore e la loro atmosfera
onirica/visionaria/immaginifica. In particolare l’esplorazione fotografica si dovrà concentrare su 7 aree tematiche: Sognare, Saper
vedere, Armonia, Aprire il cuore, Straordinario, Dare il buongiorno, Rivelazione
L’obiettivo è quello di rappresentare una diversa e più intensa visione/versione delle cose/emozioni.
Obiettivo del progetto
Il riposizionamento che si pone l’obiettivo di aprire il mondo di freeza alle persone, comunicando come freeza regali piccoli momenti
di bellezza e di poesia alla quotidianità (attraverso la continua ricerca della perfezione della miscela del caffè, della sostenibilità,
attraverso il supporto e lo stretto legame con l’arte...). Questo, in poche parole, è il significato racchiuso da “LIVE HAPPfreeza”, il
nuovo pay-off che firmerà le nuove campagne freeza.
Descrizione del progetto
Le grafiche dovranno essere di tipo fotografico, pertanto dovranno esserci dei veri e propri scatti. Sono ammessi rielaborazione e
compositing. Gli scatti dovranno essere originali ossia realizzati dall’autore. Attenzione: importante è considerare che la grafica
vuole svilupparsi come un progetto artistico e non come una pubblicità artefatta e realizzata ad hoc.
Tutte le grafiche dovranno contenere il logo freeza.
Valori da comunicare
Il valore che guida il brand è la ricerca della perfezione, ovvero la passione per l’eccellenza, intesa come amore per il bello e il
ben fatto, e l’etica, intesa come costruzione di valore nel tempo attraverso la sostenibilità, la trasparenza e la valorizzazione delle
persone.
Tono di voce
Il mood attorno al quale tutti i progetti fotografici si dovranno sviluppare è quello di LIVE HAPPfreeza, ovvero “momenti di poesia
quotidiana” che rendono la vita più felice/intensa. Se guardato dalla giusta prospettiva e vissuto con la giusta intensità, ogni istante
può trasformarsi in un momento di rivelazione: poesia, gioia, sospensione/relax, intenso piacere.
Risorse da utilizzare, e caratteristiche da ricordare
Logo freeza
Target
Mercato internazionale anglosassone dove freeza ha una presenza forte ma da potenziare.
Formati dei prodotti richiesti
.jpg o .pdf di alta qualità

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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

Discipline grafiche Laboratorio di grafica

21 - Brief strutturato. Video e visual - Un’Italia, tante Italie


Committente
Ministero degli Affari Esteri
Titolo del progetto
Un’Italia, tante Italie
Informazioni sull’azienda
Il Ministero degli Affari Esteri è l’organo di attuazione della politica estera del Governo italiano; oltre alla struttura centrale che ha
sede nel palazzo della Farnesina, il Ministero consiste di una rete operativa periferica composta da oltre 300 uffici nel mondo, tra
Ambasciate, Consolati, Rappresentanze Permanenti presso Organizzazioni internazionali e Istituti di cultura. Il ruolo dalla Diplomazia
nella formazione dell’identità nazionale è stato al centro di alcuni recenti convegni organizzati nel contesto delle celebrazioni per il
150° anniversario dell’Unità d’Italia. Approfondimenti e dettagli sono consultabili direttamente sul sito internet del Ministero.
Concorrenti

Cosa chiede
Realizzazione di un VIDEO creativo della durata massima di 3 minuti.
Sviluppo di idee pubblicitarie.
Il Ministero degli Affari Esteri intende coinvolgere i giovani creativi in un’iniziativa volta a rafforzare la nostra identità nazionale e a
promuovere il ruolo del Ministero stesso nella valorizzazione del sistema produttivo italiano, nonché del nostro patrimonio culturale
e di creatività. Tema e claim del progetto sarà: “Un’Italia, tante Italie nel mondo”.
Obiettivo del progetto
Raccogliere contenuti che raccontino l’eccellenza tecnologica e l’innovazione che gli italiani offrono al mondo.
Accrescere la consapevolezza del ruolo del Ministero degli Affari Esteri nella promozione dell’identità nazionale italiana e del Made
in Italy; Migliorare la percezione dell’immagine del Ministero degli Affari Esteri in generale e avvicinarla al mondo dei giovani.
Descrizione del progetto
Ottenere una rappresentazione del genio, dell’intuizione, della creatività e della laboriosità degli italiani nel mondo, promuovendo
una versione aggiornata della tradizionale immagine del nostro Paese. Anche il consueto concetto di “Made in Italy” va aggiornato
per sottolinearne gli aspetti più attuali e variegati.
Valori da comunicare
Made in Italy, pace, solidarietà, cultura, innovazione, creatività, imprenditorialità.
Tono di voce
Informale, empatico, semplice e diretto, coinvolgente, adatto ad essere diffuso anche in maniera virale nei social network.
Risorse da utilizzare, e caratteristiche da ricordare
I contenuti richiesti dovranno contenere: Logo del Ministero degli Affari Esteri; Logo di Diplomazia Economica Italiana;
Il claim: “Un’Italia, tante Italie nel mondo”.
È inoltre possibile anche un riferimento visivo al palazzo della Farnesina e alle sue collezioni d’arte. Il tutto può essere anche re-
interpretato, garantendo in ogni caso l’immediata riconoscibilità dell’istituzione.
Target
Principali destinatari dei contenuti richiesti sono: aziende e italiani che lavorano direttamente per committenti stranieri o che vivono
in Paesi stranieri allo scopo di far conoscere l’attività di propaganda e mediazione del Ministero.
Formati dei prodotti richiesti
Formati: wmv, asf, avi, dvd, flv, mp4. Codec: flv, huffyuv, h264, h263, mjpeg, mpeg1video. Rapporto: 4:3, 16:9. Lunghezza massima:
60 secondi. Peso: massimo 50MB.
Poster cm 50 x 70 in quadricromia

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2. Progetto e metodo

Discipline grafiche Laboratorio di grafica

22 - Brief strutturato. Visual e video - Rea è l’energia che ti ascolta


Committente
Rea - Ente Nazionale Energia Elettrica.
Titolo del progetto
Rea è l’energia che ti ascolta.
Informazioni sull’azienda
Rea è uno dei colossi dell’industria italiana che fornisce da sempre l’energia elettrica producendola nelle centrali o importandola
dall’estero.
Concorrenti
Le aziende locali municipalizzate, e non, che offrono energia elettrica, gas e acqua.

Cosa chiede
Realizzazione di un VIDEO creativo della durata massima di 3 minuti.
Sviluppo di idee pubblicitarie.

Obiettivo del progetto


È quello di informare gli utenti di energia elettrica della possibilità di avere in unico pacchetto tutti i servizi energetici.
Promuovere una novità assoluta per le famiglie italiane: il nuovo servizio elettricità e gas dallo stesso fornitore, ma soprattutto, il
vantaggio di un prezzo bloccato per due anni sia su energia che su gas. La certezza di un’offerta a prezzo fisso permetterà, infatti, di
mettersi al riparo dall’aumento del costo dell’energia e dei prodotti petroliferi. Trovate tutti i dettagli di questa nuova offerta sul sito
www.Reaenergia.it.
Descrizione del progetto
1. Se decidete di utilizzare un pay off all’interno dei vostri lavori, sia sempre quello istituzionale: “Rea l’energia che ti ascolta”.
2. Siate più creativi possibile: vietato usare i termini “risparmio” e “convenienza”. Banale, troppo banale, sbalorditeci anche
nel linguaggio! 3. Abbiamo pane per i vostri denti anche nell’ambito del visual di grafiche e video! Siamo nell’era del risparmio
energetico e dell’attenzione verso l’ambiente: se vorrete usare immagini di lampadine all’interno dei vostri lavori, queste dovranno
essere quelle di nuova generazione a basso consumo.
Valori da comunicare
Controllo in una unica fatturazione di consumi di luce e gas, convenienza.

Tono di voce
Autorevole, di fiducia, proprio di un’azienda che entra “da sempre” nelle case degli italiani, affidabilità.

Risorse da utilizzare, e caratteristiche da ricordare


Target
Capifamiglia, decisori, in genere maschi.

Formati dei prodotti richiesti


Formati: wmv, asf, avi, dvd, flv, mp4, psp, mjpeg, mov, mpeg, mpegts, mpeg2video, rm, svcd, vcd, vob, 3gp, 3g2
Codec: flv, huffyuv, h264, h263, mjpeg, mpeg1video, mpeg2video, mpeg4, qtrle, rv20, svq3, wmv1, wmv2, xvid
Rapporto: 4:3, 16:9, Lunghezza massima 60 secondi, Peso massimo 50MB
Grafica
Formati: jpg, png, gif, Peso massimo: 10MB, Spazio colore: RGB
Audio
Formati: mp3

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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

Discipline grafiche Laboratorio di grafica

23 - Brief strutturato. Naming e visual - Community Noeand


Committente
Noeand

Titolo del progetto


Community Noeand

Informazioni sull’azienda
Noeand è l’azienda leader del mercato ultrafresco, produttrice dei seguenti prodotti: Lamesuf, Milteca, Alimet. In Italia Noeand non
ha mai “preso la parola” in prima persona ma ha sempre parlato ai propri consumatori attraverso i suoi brand con comunicazioni
prevalentemente televisive.
Concorrenti
Müller, Scaldasole, Parmalat.

Cosa chiede
Naming (il nome) + proposta grafica del logo, per la nuova community online di Noeand.

Obiettivo del progetto


Noeand vuole creare una relazione in prima persona con i propri consumatori e per farlo ha deciso di creare una community online.
La community Noeand avrà l’obiettivo di creare un luogo di scambio in cui parlare dell’interesse che più accomuna Noeand con i
suoi consumatori ovvero l’importanza del mangiare sano.

Descrizione del progetto


Noeand è alla ricerca del nome e della sua concettualizzazione grafica, naming + proposta grafica del logo, per la nuova community
online di Noeand. Le due proposte vincitrici saranno testate attraverso un test quantitativo “contro” 2 proposte già in possesso di
Noeand Italia. La proposta vincitrice di questo test quantitativo, condotto da un istituto di ricerca indipendente, diventerà il nome e
il dominio della nuova community Noeand.
Valori da comunicare
Genuinità e freschezza, mangiare sano, controllo del peso.

Tono di voce
Famigliare, dolce, amichevole.

Risorse da utilizzare, e caratteristiche da ricordare


Da vedere sul sito Noeand.

Target
Pubblico femminile dal 20 ai 50 anni, prevalentemente urbano.

Formati dei prodotti richiesti


File di testo in .pdf.
Immagini: file in .pdf dal peso massimo di 1 mega.

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2. Progetto e metodo

Discipline grafiche Laboratorio di grafica

24 - Brief strutturato. Campagna - Buoni Lavoro


Committente
Italia Lavoro (Ministero del Lavoro)
Titolo del progetto
Buoni lavoro
Informazioni sull’azienda
Italia Lavoro è un ente soggetto al Ministero del lavoro e delle politiche sociali che si occupa della promozione e gestione di
azioni nel campo delle politiche del lavoro, dell’occupazione e dell’inclusione sociale. Collabora con le Regioni, le Province, le
amministrazioni locali, i soggetti pubblici e privati intervenendo con esperienza e competenza in materia di lavoro e nelle tematiche
collegate. Italia Lavoro si rivolge, in particolar modo, alle categorie più deboli del mercato del lavoro promuovendo politiche e servizi
rivolti a persone svantaggiate (espulse o a rischio di espulsione dal sistema produttivo a seguito di crisi occupazionali, persone
inoccupate e disoccupate di lunga durata, soprattutto giovani, donne e over 50).
Concorrenti
Cosa chiede
Realizzate una pagina pubblicitaria o un manifesto per l’affissione, volta a promuovere il concetto di Buono lavoro. Le grafiche
migliori saranno declinate in diversi formati e potranno essere utilizzate a scopo promozionale offline, inserzioni, volantini, affissioni.
Obiettivo del progetto
Diffondere la conoscenza sull’esistenza del sistema dei Buoni lavoro. Lo spot video dovrà essere finalizzato essenzialmente a
diffondere la consapevolezza dello strumento. Attenzione: non vi stiamo chiedendo un video volto alla descrizione del funzionamento
dei Buoni lavoro. Evitate quindi contenuti didascalici: quello che vi chiediamo è un vero e proprio spot.
Descrizione del progetto
Molto spesso accade che i giovani, ragazze e ragazzi, durante gli studi si impegnino in esperienze di lavoro (ripetizioni, baby-sitting,
aiuto nei locali...). Tutti lavori definiti “occasionali”, proprio perché caratterizzati da breve durata e discontinuità. Lavori che, in
molti casi, non venivano regolati da alcuna forma di contratto tra datore/trice di lavoro e lavoratore/trice e quindi non tutelati.
Proprio per tutelare queste situazioni, sono stati introdotti da qualche tempo nel panorama previdenziale i Buoni lavoro. I Buoni
lavoro sono un sistema di pagamento che può essere utilizzato in tutte quelle forme di lavoro, occasionale e discontinuo, non
regolamentate da un contratto di lavoro. L’adozione di questo sistema ha fortemente contribuito a far emergere il lavoro nero e a
diffondere la cultura della previdenza nel nostro paese. Ogni voucher acquistato dal datore di lavoro ha un valore di 10 euro, di cui
7,50 euro costituiscono il compenso ricevuto dal lavoratore. La differenza di 2,50 euro, invece, viene in parte versata all’Inps come
contributo per il lavoratore e in parte all’Inail come assicurazione contro gli infortuni. I vantaggi per il datore di lavoro: agire nella
legalità, beneficiare di una copertura assicurativa Inail al pari del lavoratore. I vantaggi per il lavoratore: compenso non soggetto a
tassazione, beneficiare di una copertura assicurativa Inail, versamento dei contributi all’Inps. Riscuotere i buoni è molto semplice:
basta rivolgersi a qualsiasi ufficio postale o tabaccheria.
Valori da comunicare
Tutela, vantaggio per il futuro, semplicità d’utilizzo.

Tono di voce
Informale, divertente, amichevole, empatico, attraente.
Risorse da utilizzare, e caratteristiche da ricordare
Per trovare tutti i dettagli sui Buoni lavoro visitate le pagine www.inps.it, www.cliclavoro.gov.it Sul sito: Pack dei 4 loghi da
utilizzare per le grafiche: L’inserimento dei loghi dovrà rispettare l’ordine dell’elenco. Logo vettoriale di Italia Lavoro, Logo vettoriale
del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Logo vettoriale di del Fse, Logo vettoriale dell’Unione europea
Target
Persone giovani, studenti, lavoratori/trici, ossia le persone che potenzialmente usufruiranno del Buono lavoro.
Formati dei prodotti richiesti
Grafica Formati: pdf. Peso massimo: 10MB Spazio colore: CYMK

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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

Discipline grafiche Laboratorio di grafica

25 - Brief strutturato. Video e visual MyMoney Fast


Committente
Money Penny.
Titolo del progetto
MyMoney Fast
Informazioni sull’azienda
Money Penny è il più grande Gruppo di servizi del Paese, con 14.000 uffici postali e circa 150.000 dipendenti. La sua offerta spazia
dai servizi postali a quelli finanziari, passando per le polizze assicurative, i fondi di investimento, la logistica e la telefonia mobile
e molto altro. Obiettivo di Money Penny è diventare un’azienda di servizi ad alto valore aggiunto in grado di soddisfare le necessità
specifiche della clientela, con un’offerta di servizi ampia ed integrata. Strumento fondamentale per il conseguimento di questi
obiettivi è l’uso di tecnologie informatiche e di telecomunicazione all’avanguardia.
Concorrenti
Le banche.
Cosa chiede
Realizzate un contenuto video che rappresenti uno spot promozionale per il prodotto MyMoney Fast di Money Penny, concentrandovi
sul concetto di “Fast”. Realizzate un poster che promozionale da affiggere negli uffici postali per il prodotto MyMoney Fast di Money
Penny, concentrandovi sul concetto di “Fast”.
Obiettivo del progetto
L’obiettivo è quello di attirare nuovi potenziali utenti in target.
Descrizione del progetto
MyMoney Fast è il conto senza costi fissi di Money Penny per chi vuole gestire il proprio denaro in maniera facile, immediata e
conveniente direttamente dal PC o dal cellulare.
Ecco alcuni dei servizi di MyMoney Fast: Prelievi e versamenti gratuiti presso 5.600 ATM e 14.000 uffici postali. Bonifici online gratis
per sempre. Estratto conto online gratis per sempre. Carta di credito CREDit Easy e carta di debito Postamat gratis per sempre.
Ricariche Postepay. Carnet assegni gratis. Ricariche per cellulare direttamente online. Pagamenti del Bollo Auto e delle bollette
direttamente online. Finanziamenti ad un tasso agevolato per i tuoi progetti con il Prestito MyMoney. Invio denaro, con MyMoney
MoneyGram online, anche a chi è senza conto corrente Tutto questo, e molto altro ancora, con un canone annuo gratuito.
Valori da comunicare
Comodità, sicurezza, convenienza.
Tono di voce
Informale, ironico e coinvolgente. Costruite un messaggio che colpisca: evitate comunicazioni fredde, rigide ed istituzionali.
Risorse da utilizzare, e caratteristiche da ricordare
In ogni video e poster dovranno obbligatoriamente essere presenti:
L’immagine della mano-puntatore bianca e gialla elemento grafico distintivo del conto MyMoney Fast.
Il logo di MyMoney Fast.
Target
Internauti smart 25/45 anni (il 50% ha meno di 36 anni)
Utilizzatori di e-commerce (40% donne - 60% uomini / 14% Lazio - 13% Lombardia - 10% Veneto - 8% Campania - 7,3% Toscana)
Formati dei prodotti richiesti
Formati: wmv, asf, avi, dvd, flv, mp4. Codec: flv, huffyuv, h264, h263, mjpeg, mpeg1video. Rapporto: 4:3, 16:9. Lunghezza massima:
60 secondi. Peso: massimo 50MB.
Poster cm 50 x 70 in quadricromia

40
2. Progetto e metodo

Discipline grafiche Laboratorio di grafica

26 - Brief strutturato. Visual - Ca’ Foscari digital Week


Committente
Università Ca’ Foscari di Venezia
Titolo del progetto
Ca’ Foscari Digital Week

Informazioni sull’azienda
L’Università Ca’ Foscari di Venezia unisce il passato (prima business school in Italia nel 1868), il presente (secondo Ateneo in Italia
per merito nella qualità di ricerca e didattica secondo la classifica ministeriale del 2011) e il futuro (apertura all’innovazione e
alla sperimentazione verso il 150esimo anniversario nel 2018) e rappresenta pertanto una sede perfetta per affrontare i temi della
digitalizzazione lungo l’intero arco dei suoi saperi, quali economia e management, lettere, lingue straniere, scienze.
Concorrenti
Altre Università sul territorio, pubbliche e private.

Cosa chiede
La creatività è un elemento che racchiude la capacità di integrare fantasia e concretezza e di stimolare innovazioni su vari piani.
Le tecnologie digitali e le reti offrono nuove opportunità di condivisione di dati ed informazioni che fungono da stimoli e input per
i processi creativi espandendone i confini. Quello che vi chiediamo è di realizzare delle idee grafiche che identifichino e mettano in
evidenza i plus che l’ateneo veneziano offre: idee pubblicitarie da usare come inserzioni stampa e affissioni.
Ma attenzione, non parliamo di percorso di formazione.
Quello che dovrete comunicare è la capacità dell’Università Ca’ Foscari di porsi come: Piattaforma di relazione per il sistema di
aziende ed istituzioni del territorio. Fucina di innovazione e creatività. Come partner reale per progetti ed attività stimolanti
Obiettivo del progetto
L’obiettivo è di convincere il territorio a investire su Ca’ Foscari, ovvero identificare quali sono le capacità di attrazione di risorse per
l’attivazione di progetti all’interno dell’Università e gli stimoli per finanziare alcune attività.
Descrizione del progetto
Idee grafiche da usare come pagine pubblicitarie o affissioni. Dovrà essere sempre presente il logo Ca’ Foscari corredato
dell’insegna della Digital Week. Destinazione della creatività: varia, base per campagne mirate al territorio, eventuale mostra/
diffusione tra la community di Ca’ Foscari
Valori da comunicare
Tradizione consolidata (prima business school in italia nel 1868)
Ricerca e didattica di qualità 20.000 studenti, 500 professori e ricercatori. Apertura internazionale (40 lingue insegnate). Dialogo con
il territorio (istituzioni e aziende)
Tono di voce
Istituzionale ed elegante, ma allo stesso tempo coinvolgente.

Risorse da utilizzare, e caratteristiche da ricordare


Logo Ca’ Foscari Digital Week in versione bianca o nera

Target
Realizzate la vostra proposta grafica destinandola ad un pubblico di soggetti attivi del territorio: enti, istituzioni, pubbliche
amministrazioni, imprese.
Formati dei prodotti richiesti
Grafica: formati: pdf. Peso massimo: 10MB. Spazio colore: CYMK

41
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

Discipline grafiche Laboratorio di grafica

27- Brief strutturato. Logo - 200 anni di salumi di qualità


Committente
Fratelli Betarte
Titolo del progetto
200 anni di salumi di qualità.

Informazioni sull’azienda
In un settore come quello alimentare, la qualità, l’innovazione e la tradizione sono elementi fondamentali. Fratelli Betarte. lo sanno
bene ed è per questo che dal 1812 lavorano per offrire in Italia e all’estero la migliore selezione di affettati e salumi.
Nel corso di due secoli la ricerca della qualità ha consentito all’azienda di mettere a punto ricercatezze artigianali in una dimensione
industriale. Grazie ad una passione tramandata di generazione in generazione il Gruppo Betarte, che ha investito sempre più nella
produzione dei salumi tipici, è riuscito a selezionare una prestigiosa collezione di opere certificate di gusto italiano, frutto di un
progetto di sviluppo e salvaguardia della tradizione alimentare italiana.
Concorrenti
Aziende di insaccati di qualità del settore con diffusione nazionale: Senfter, Parmacotto.
Cosa chiede
Fratelli Betarte, da sempre aggiornati e attivi nello sperimentare soluzioni comunicative tra le più nuove ed efficaci, hanno deciso di
coronare i 200 anni di attività con la realizzazione di un nuovo logo dedicato proprio a questo importante traguardo.
Per tutto il 2012, il nuovo logo del bicentenario affiancherà quindi il logo classico in tutte le confezioni dei prodotti Betarte.
Cosa vi chiediamo? Betarte vuole che siate proprio voi gli autori di questo nuovo importante logo. L’azienda si aspetta molto da
questo progetto ed è per questo che si è affidata alla vostra creatività ed esperienza.
Obiettivo del progetto
Il logo dovrà avere l’obiettivo primario di promuovere i 200 anni di attività dell’azienda.
Descrizione del progetto
Usate la vostra creatività e professionalità per realizzare delle proposte grafiche di logo secondo i seguenti requisiti:
Dovrà trattarsi di una proposta originale e innovativa ma nella quale sia comunque riconoscibile una continuità con il marchio
storico; ricordatevi infatti che entrambi i loghi dovranno comparire contemporaneamente nelle confezioni dei prodotti Betarte;
Dovrà comunicare la qualità e la genuinità dei prodotti a marchio Betarte ma allo stesso tempo la sua continua attenzione per
l’innovazione e la vicinanza al consumatore moderno.
Valori da comunicare
La qualità e la genuinità dei prodotti, frutto di una tradizione e di una esperienza centenaria.
Tono di voce
Familiare e confidenziale. Preferibile una voce femminile matura.
Risorse da utilizzare, e caratteristiche da ricordare
Reperibili sul sito dell’azienda.
Target
Massaie informate, buongustai.
Formati dei prodotti richiesti
Realizzate dei file di progetto in cui sia ben visibile la vostra proposta di logo. Inoltre, dovrete rendere disponibile anche un pay-off
mirato e una contestualizzazione del logo nella sua destinazione d’uso, al fine di renderlo più facilmente valutabile.
Formato: file .pdf. Sistema colore: Cymk e Pantone.

42
2. Progetto e metodo

Discipline grafiche Laboratorio di grafica

28 - Brief strutturato. Packaging e idee - Basic Beauty


Committente
Mional
Titolo del progetto
Basic Beauty: Simply Glamour
Informazioni sull’azienda
Mional è l’azienda leader nella distribuzione selettiva di profumeria in Italia. È un’importante catena con più di 500 negozi in Italia,
nelle grandi città così come nei piccoli centri. Le profumerie Mional offrono un vasto assortimento: dai prodotti di cura e igiene della
persona alla profumeria selettiva, passando per le migliori marche di cosmesi make-up.
Il brand
Mional sta lanciando il nuovissimo progetto Basic Beauty, punto vendita e insieme linea di prodotti. L’idea nasce dalla profonda
conoscenza del mercato della cura e della bellezza, che ha visto negli ultimi anni affiancarsi al canale specializzato per eccellenza,
la profumeria, nuovi canali che fanno della leva del prezzo e dell’assortimento di fascia commerciale il punto di forza. In questo
scenario competitivo Basic Beauty si vuole inserire come one-stop shop della cura e della bellezza della persona, rivolto ad un target
attento al prezzo ma anche all’assortimento e alla qualità dei prodotti.
Lo store
Il nuovo Basic Beauty store è basato sul libero servizio e sulla libera circolazione, attraverso una disposizione “aperta” che rende
visibile il negozio da qualsiasi angolazione.
Sarà possibile trovare un ampio assortimento con tutte le migliori marche di prodotti per la cura e l’igiene della persona a cui
saranno affiancate alcune marche specializzate di profumeria, quelle con rapporto qualità prezzo più competitivo, e alcune aree
di specializzazione, che contribuiscono a caratterizzare e a differenziare il nuovo store format, tra cui il make up, i profumi, la
cosmetica e l’igiene a base di principi naturali e il trattamento capillare professionale.
Nell’arredo il bianco, accostato al legno e al vetro domina per mettere in risalto al meglio la gamma di prodotti e al contempo
infondere una sensazione di ordine e di pulizia in un ambiente curato, accogliente e attento al cliente. Il rosa laccato lucido, che
arricchisce l’area di specializzazione dedicata al make-up, conferisce all’area di specializzazione dedicata al trucco un tocco di
classe, di originalità e di femminilità.
Basic Beauty store coglie così il meglio dal supermercato, da cui eredita lo spazio, la leggibilità dell’offerta, la liberà di scelta
e la competitività di prezzo, e dalla profumeria, da cui eredita l’attenzione ai particolari, la cura nell’esposizione dei prodotti e
nell’ambiente, proponendo al cliente un modo nuovo per fare shopping, che gli consente sia trovare immediatamente il prodotto che
interessa sia di muoversi con la massima tranquillità e calma curiosando tra le novità.
La centralità del cliente è l’elemento fondamentale: nessun bombardamento di stimoli visivi e nessuna dispersione.
Concorrenti
Sephora, Douglas.

Cosa chiede
Oggetto della commissione è la nuova linea di prodotti a marchio Basic Beauty di Mional. Questa linea si troverà in commercio nei
negozi e a brevissimo anche online. Realizzate delle proposte originali che veicolino i valori del brand Basic Beauty e che attirino
l’attenzione su di esso. Le vostre creatività potrebbero offrire lo spunto per il visual del nuovo concept-store virtuale per l’e-
commerce, in preparazione, che sarà inizialmente dedicato ai prodotti a marchio Basic beauty e successivamente esteso all’intero
assortimento del punto vendita. Create idee che producano effetto virale sul marchio e che veicolino traffico sul nuovo concept store
virtuale per l’e-commerce del marchio Basic Beauty.
Obiettivo del progetto
L’obiettivo è quello di accrescere la notorietà del marchio attraverso l’utilizzo di creatività originali ed efficaci, in linea con le
caratteristiche del brand finora elencate.
Descrizione del progetto
Si prevede di investire in tutte le categorie: video, della durata max di 1 minuto, grafica, manifesto, pagina pubblicitaria, banner
web, spot radiofonici, idee testuali. Nella realizzazione delle vostre proposte, in particolare per quanto riguarda le categorie video,
grafiche e banner, cercate di rispettare il visual del marchio, in internet.
Inserite sempre nei vostri lavori il pay-off del brand Basic Beauty: “Simply Glamour”.

43
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

Valori da comunicare
I prodotti Basic Beauty sono stati sviluppati secondo gli stessi valori che guidano lo store: leggibili e chiari per il cliente, con un
ottimo rapporto qualità/prezzo e una chiara esposizione delle loro funzioni.
Tono di voce
I prodotti Basic Beauty sono stati sviluppati secondo gli stessi valori che guidano lo store: leggibili e chiari per il cliente, con un
ottimo rapporto qualità/prezzo e una chiara esposizione delle loro funzioni.
Risorse da utilizzare, e caratteristiche da ricordare
Linee guida dell’immagine coordinata.
Target
Il target
Basic Beauty vuole parlare a tutte le donne, a chi può spendere e a chi deve fare più attenzione, alle giovani così come alle più
mature.
Il nuovo format vuole anche conquistare le giovanissime 20enni, aprendo il mondo della cura e della bellezza della persona a questo
target giovane che oggi, pur essendo molto interessato al tema bellezza, non si riconosce completamente nelle soluzioni tradizionali.
Formati dei prodotti richiesti
Video
Formati: wmv, asf, avi, dvd, flv, mp4, psp, mjpeg, mov, mpeg, mpegts, mpeg2video, rm, svcd, vcd, vob, 3gp, 3g2.
Codec: flv, huffyuv, h264, h263, mjpeg, mpeg1video, mpeg2video, mpeg4, qtrle, rv20, svq3, wmv1, wmv2, xvid.
Rapporto: 4:3, 16:9. Lunghezza massima: 60 secondi Peso: massimo 50MB
Grafica
Formati: pdf. Peso massimo: 10MB. Spazio colore: CYMK

Prove strutturate
5. Elenca almeno tre tecniche creative
Discipline grafiche a. Brainstorming
Soluzione prova strutturata n. 1 b. Mappa mentale
Progetto e metodo c. Six Thinking hats
1. In ambito grafico quali sono le principali fasi che
conducono alla soluzione del problema? 6. Il diagramma di Gantt può essere usato…
a. Definizione del problema. per stendere un piano di azione.
b. Creazione del concept.
c. Sviluppo. 7. Gli esecutivi finali sono realizzati durante la fase...
d. Implementazione. Fase di implementazione.

2. Con “tono di voce” si intende… B1. La raccolta delle INFORMAZIONI può avvenire
Lo stile della comunicazione in diversi modi ed è influenzata dalle caratteristiche
del PROBLEMA e del COMMITTENTE.
3. Durante la fase iniziale per raccogliere a. informazioni
informazioni sul committente o sul progetto si b. problema
possono utilizzare? c. committente
Questionario e intervista
C1. Durante la realizzazione di un progetto
4. Nel realizzare un progetto grafico è importante complesso (indica le domande che consideri corrette).
considerare i limiti esistenti, in particolare: a. Il grafico riceve le informazioni iniziali e poi
a. le indicazioni e gli obiettivi del committente lavora da solo per essere concentrato.
b. il budget a disposizione b. Il grafico lavora a stretto contatto del committente.
c. il processo tecnico di produzione c. Il grafico lavora a stretto contatto dell’art director.
d. la data di consegna. d. Il grafico lavora in team.

44
2. Progetto e metodo

Cognome Nome

classe data

A. Rispondi brevemente alle seguenti domande.


1. In ambito grafico quali sono le principali fasi che conducono alla soluzione del problema?
1.
2.
3.
4.

2. Con “tono di voce” si intende…


2. Progetto e metodo
Prova strutturata 1

3. Durante la fase iniziale per raccogliere informazioni sul committente o sul progetto si possono utilizzare?

4. Nel realizzare un progetto grafico è importante considerare i limiti esistenti, in particolare:


1.
2.
3.
4.

5. Elenca almeno tre tecniche creative


1.
2.
3.

6. Il diagramma di Gantt può essere usato…

45
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

7. Gli esecutivi finali sono realizzati durante la fase...

B. Completa la frase con le parole mancanti.

1. La raccolta delle ___________________________ può avvenire in diversi modi ed è influenzata dalle ca-
ratteristiche del ___________________________ e del ___________________________

C. Indica la risposta che consideri corretta.

1. Durante la realizzazione di un progetto complesso.


FF Il grafico riceve le informazioni iniziali e poi lavora da solo per essere concentrato.
FF Il grafico lavora a stretto contatto del committente.
FF Il grafico lavora a stretto contatto dell’art director.
FF Il grafico lavora in team.

46
3. Basic design grafico

3. Basic design grafico


Prove strutturate
Discipline grafiche

Soluzione prova strutturata n. 1


Basic design grafico

A. Rispondi brevemente alle seguenti domande.

1. Cos’è una linea? Elenca almeno tre significati attribuibili ad una linea in una pagina stampata.
È la connessione tra due punti o la traccia di un punto che si sposta. La linea può comunicare movimento,
direzione, separazione, unione.
2. Le forme disegnate dall’uomo possono essere definite…
forme organiche e forme geometriche
3. Quali sono le differenze tra texture e pattern?
Entrambi fanno riferimento alla qualità percettiva della superfice che nel caso del pattern si caratterizza
per lo schema ripetitivo, più o meno modulare.
4. Nel basic design uno spazio che presenta caratteristiche costanti in ogni suo punto in cui si compiono
attività collocando oggetti o segni prende il nome di…
Campo.
5. Perché l’immagine stilizzata è solitamente più decifrabile in senso comune?
L’immagine “stilizzata” è più decifrabile perché nella sua sintesi contiene un minor numero elementi
informativi di disturbo e comunica “l’essenza” delle cose.

B. Indica la risposta o le risposte corrette barrando la relativa casella.

1. Come si ottiene un efficace percorso di lettura del- 3. È il termine che descrive la pienezza di un’area
la pagina di una rivista? giudicata in base alla brillanza.
FF Creando contrasto tra gli elementi. JJ Saturazione
JJ Creando una gerarchia degli elementi. FF Tinta
FF Creando un ritmo di lettura. FF Tono
FF Utilizzando adeguatamente il colore. FF Pigmentazione

2. Il colore additivo è definito dal modello… 4. Quali sono gli aspetti tipici della comunicazione
FF CYMK visuale?
FF Razionale
FF HSB
JJ Globale
FF Multicanale
FF Lenta
JJ RGB
JJ Intuitiva
FF Sequenziale

47
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

5. Colui che invia il messaggio.


FF Ricevente
FF Referente
JJ Emittente
FF Messaggero

C. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false secondo i principi del basic design.
1. Il punto può essere una forma qualsiasi, un quadrato o una parola. Vero Falso

Vero. Con il termine punto si intende una massa o una forma, collocata su una
superfice più ampia, che attira l’attenzione.
2. La superficie può essere solida o perforata, opaca o trasparente, liscia o ruvida. Vero Falso
3. Tutti i colori hanno una tinta. Vero Falso
Falso. Bianco, nero e varie gradazioni di grigio sono colori senza tinta, cioè
acromatici.
4. Utilizzando la mescolanza sottrattiva di Ciano, Magenta e Giallo si possono otte- Vero Falso
nere tutti i colori possibili.

Falso. Questi tre colori consentono il maggior numero di combinazioni, ma non


tutti i colori.
5. Il significato attribuito ad un colore è condiviso da tutte le culture, Occidentali ed Vero Falso
Orientali.

D. Collega i termini a sinistra con le relative definizioni.


1. Campo A. Gli elementi sono disposti specularmente se-
condo un fulcro, o un’asse.
2. Ritmo B. Il bilanciamento degli elementi si ottiene con-
trapponendo valori diversi.
3. Composizione simmetrica C. Spazio negativo

4. Gradiente D. Può accentuare le caratteristiche di movi-


mento sulla pagina.
5. Composizione a-simmetrica E. Può accentuare il senso di profondità di una
texture.

1C, 2D, 3A, 4E, 5B.

48
3. Basic design grafico

Cognome Nome

classe data

A. Rispondi brevemente alle seguenti domande.

1. Cos’è una linea? Elenca almeno tre significati attribuibili ad una linea in una pagina stampata.

2. Le forme disegnate dall’uomo possono essere definite…


3. Basic design grafico
Prova strutturata 1

3. Quali sono le differenze tra texture e pattern?

4. Nel basic design uno spazio che presenta caratteristiche costanti in ogni suo punto in cui si compiono
attività collocando oggetti o segni prende il nome di…

5. Perché l’immagine stilizzata è solitamente più decifrabile in senso comune?

B. Indica la risposta o le risposte corrette barrando la relativa casella.


1. Come si ottiene un efficace percorso di lettura del- 2. Il colore additivo è definito dal modello…
la pagina di una rivista? FF CYMK
FF Creando contrasto tra gli elementi.
FF HSB
FF Creando una gerarchia degli elementi.
FF Multicanale
FF Creando un ritmo di lettura.
FF RGB
FF Utilizzando adeguatamente il colore.

49
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

3. È il termine che descrive la pienezza di un’area 5. Colui che invia il messaggio.


giudicata in base alla brillanza. FF Ricevente
FF Saturazione
FF Referente
FF Tinta
FF Emittente
FF Tono
FF Messaggero
FF Pigmentazione

4. Quali sono gli aspetti tipici della comunicazione


visuale?
FF Razionale
FF Globale
FF Lenta
FF Intuitiva
FF Sequenziale

C. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false secondo i principi del basic design.
1. Il punto può essere una forma qualsiasi, un quadrato o una parola. Vero Falso
2. La superficie può essere solida o perforata, opaca o trasparente, liscia o ruvida. Vero Falso
3. Tutti i colori hanno una tinta. Vero Falso
4. Utilizzando la mescolanza sottrattiva di Ciano, Magenta e Giallo si possono otte- Vero Falso
nere tutti i colori possibili.
5. Il significato attribuito ad un colore è condiviso da tutte le culture, Occidentali ed Vero Falso
Orientali.

D. Collega i termini a sinistra con le relative definizioni.


1. Campo A. Gli elementi sono disposti specularmente se-
condo un fulcro, o un’asse.
2. Ritmo B. Il bilanciamento degli elementi si ottiene con-
trapponendo valori diversi.
3. Composizione simmetrica C. Spazio negativo

4. Gradiente D. Può accentuare le caratteristiche di movi-


mento sulla pagina.
5. Composizione a-simmetrica E. Può accentuare il senso di profondità di una
texture.

1. ___, 2. ___, 3. ___, 4. ___, 5. ___

50
3. Basic design grafico

Laboratorio di grafica

Soluzione prova strutturata n. 2


Basic design grafico

A. Rispondi brevemente alle seguenti domande.

1. Quali sono i vantaggi nel realizzare schizzi progettuali semidefinitivi?


Il committente o fornitore ha di fronte a sé una bozza progettuale che per molti versi si avvicina al
prodotto finito e che gli consente di giudicare con elementi concreti quello che vede senza essere costretto
ad immaginarlo.
2. Quali sono le caratteristiche del disegno vettoriale?
Ogni oggetto del disegno vettoriale è definito da un’equazione matematica, è indipendente e può essere
spostato, modificato o eliminato senza influenzare gli altri. Il disegno vettoriale consente, inoltre, un
livello di dettaglio illimitato.
3. Perché si ricorre alle pagine mastro nell’impaginare un libro?
L’uso delle pagine mastro garantisce un risparmio di tempo ed una maggiore coerenza
nell’impaginazione. Ogni pagina mastro è infatti costruita sulla base degli elementi comuni di un gruppo
di pagine come margini, griglia, elementi grafici, etc. Applicando la pagina mastro ad una pagina del
documento questa avrà le caratteristiche della pagina mastro di riferimento. Aggiornando la pagina
mastro, ad esempio aggiungendo, eliminando o modificando un elemento, tutte le pagine collegate
saranno conseguentemente modificate.
4. Quando può essere utile lavorare in Photoshop con tracciati vettoriali?
Durante le operazioni di scontorno.
5. In Adobe Illustrator, partendo dall’immagine A, quale procedura breve consente di ottenere l’immagine B?
A B Dopo aver selezionato i
due oggetti, dal pannello
“Elaborazione tracciati” avviare
il comando Sopra meno sotto.

B. Indica la risposta o le risposte corrette barrando la relativa casella.

1. È il formato standard di compressione dei file gra- 2. È il formato standard di compressione dei file gra-
fici, adatto al salvataggio di disegni al tratto. fici, adatto al salvataggio di disegni sfumati o fo-
JJ .gif tografie.
FF .gif
FF .zip
FF .zip
FF .jpg
JJ .jpg
FF .rtf
FF .rtf

51
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

3. I fogli stile per il web prendono il nome di 5. La risoluzione di un’immagine a video è misura-
FF Creative Style Sheets (.css) ta in
FF dpi
FF HyperText Style (.hts)
JJ ppi
JJ Cascade Style Sheet (.css)
FF pixel
FF HyperText Style Sheet (.hss)
FF byte
4. Le immagini bitmap sono conosciute anche con il
nome…
FF immagini vettoriali
FF immagini CAD
JJ immagini raster
FF immagini raw

C. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false secondo i principi del basic desgin.
1. Photoshop esporta i file solo in formato .pdf. Vero Falso
2. Il programma di elaborazione testi Microsoft Word permette di lavorare con stili Vero Falso
predefiniti, ma non ne consente la variazione o la creazione di nuovi.
Falso. Tutti gli stili proposti da Word possono essere modificati e l’utente può
crearne di nuovi.
3. Pixel è l’abbeviazione di “picture element”. Vero Falso
4. La pagina mastro utilizzata nei programmi DTP è paragonabile allo schema dia- Vero Falso
positiva dei programmi di presentazione e ai template dei programmi di impagi-
nazione di pagine web.
5. Una pagina web può essere creata con un semplice editor di testo. Vero Falso

D. Collega i termini a sinistra con le relative definizioni.


1. Windows 7 A. Motore di ricerca
2. Google B. Software per il disegno bitmap
3. Photoshop C. Sistema Operativo
4. InDesign D. Elaborazione testi
5. Writer E. DTP

1C, 2A, 3B, 4E, 5D.

52
3. Basic design grafico

Cognome Nome

classe data

A. Rispondi brevemente alle seguenti domande.

1. Quali sono i vantaggi nel realizzare schizzi progettuali semidefinitivi?


3. Basic design grafico

2. Quali sono le caratteristiche del disegno vettoriale?


Prova strutturata 2

3. Perché si ricorre alle pagine mastro nell’impaginare un libro?

4. Quando può essere utile lavorare in Photoshop con tracciati vettoriali?

5. In Adobe Illustrator, partendo dall’immagine A, quale procedura breve consente di ottenere l’immagine B?

A B

53
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

B. Indica la risposta o le risposte corrette barrando la relativa casella.


1. È il formato standard di compressione dei file gra- 4. Le immagini bitmap sono conosciute anche con
fici, adatto al salvataggio di disegni al tratto. il nome…
FF .gif FF immagini vettoriali
FF .zip FF immagini CAD
FF .jpg FF immagini raster
FF .rtf FF immagini raw

2. È il formato standard di compressione dei file gra- 5. La risoluzione di un’immagine a video è misura-
fici, adatto al salvataggio di disegni sfumati o fo- ta in
tografie. FF dpi
FF .gif FF ppi
FF .zip FF pixel
FF .jpg FF byte
FF .rtf

3. Il fogli stile per il web prendono il nome di


FF Creative Style Sheets (.css)
FF HyperText Style (.hts)
FF Cascade Style Sheet (.css)
FF HyperText Style Sheet (.hss)

C. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false secondo i principi del basic desgin.
1. Photoshop esporta i file solo in formato .pdf. Vero Falso
2. Il programma di elaborazione testi Microsoft Word permette di lavorare con stili Vero Falso
predefiniti, ma non ne consente la variazione o la creazione di nuovi.
3. Pixel è l’abbeviazione di “picture element”. Vero Falso
4. La pagina mastro utilizzata nei programmi DTP è paragonabile allo schema dia- Vero Falso
positiva dei programmi di presentazione e ai template dei programmi di impagi-
nazione di pagine web.
5. Una pagina web può essere creata con un semplice editor di testo. Vero Falso

D. Collega i termini a sinistra con le relative definizioni.


1. Windows 7 A. Motore di ricerca
2. Google B. Software per il disegno bitmap
3. Photoshop C. Sistema Operativo
4. InDesign D. Elaborazione testi
5. Writer E. DTP


1. ___, 2. ___, 3. ___, 4. ___, 5. ___

54
4. Storia e stili

4. Storia e stili
Prove strutturate
Discipline grafiche

Soluzione prova strutturata n. 1


Storia e stili

A. Rispondi brevemente alle seguenti domande.


1. Quali sono le funzioni di un marchio commerciale?
Il marchio commerciale è costituito da un segno grafico che può includere lettere, disegni o immagini e
consente l’identificazione di un prodotto o di un servizio e di discriminarlo rispetto a prodotti o servizi
simili. Il marchio identifica l’organizzazione che rappresenta e ne trasmette la filosofia. Può diventare
sinonimo di qualità se l’organizzazione trasmette un’immagine di serietà e qualità.
2. Quando e da chi furono ideati i caratteri mobili?
Nel 1450 da Gutenberg che inventa la stampa.
3. Come fu influenzato il disegno dal carattere dal passaggio dall’iscrizione su pietra alla scrittura manuale?
La scrittura manuale con inchiostro, tra il 100-140 d.C., consente un cambio di forma dei caratteri. Questa
scrittura manuale fu denominata capitale quadrata.
4. Quale carattere si contrappone al gotico nel 1400?
Un carattere tondo minuscolo derivante dalla calligrafia umanistica, detto “romano”. Jenson l’ha usato a
Venezia nel 1476.
5. Descrivi un carattere considerato classico intorno alla prima metà del Novecento.
Times New Roman, inizialmente creato e usato per il quotidiano omonimo, ebbe una grande diffusione
dal 1932 per la sua ottima leggibilità in corpi piccoli dovuta essenzialmente alle lettere più piene, ai tratti
ascendenti e discendenti più corti, allo spessore marcato e alle grazie regolari.
Helvetica, 1957, è un carattere neutro agli occhi del lettore, poco caratterizzato, compatto, per un uso
attento alla composizione della pagina più che al contenuto. Il font è stato il grande “classico” per tutta la
metà del secolo.

B. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.


1. La stampa offset è creata quasi cent’anni dopo della litografia. Vero Falso
2. La rotativa a 4 colori fu inventata a fine Ottocento. Vero Falso
3. La tipografia digitale si impone dalla metà degli anni Settanta. Vero Falso
4. Neville Brody ha dato il suo nome ad un carattere diventato classico Vero Falso
negli ultimi anni del Novecento.
5. La mela, arcobaleno o monocroma, ha sempre rappresentato il marchio Vero Falso
della Apple.

55
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

C. Collega i nomi dei caratteri a sinistra con le relative date.


1. Helvetica A. 1932

2. Caslon B. 1450
3. Bodoni C. 1957
4. Times New Roman D. 1771
5. Textura E. 1722

1C, 2E, 3D, 4A, 5B.

56
4. Storia e stili

Cognome Nome

classe data

A. Rispondi brevemente alle seguenti domande.

1. Quali sono le funzioni di un marchio commerciale?

2. Quando e da chi furono ideati i caratteri mobili?


Prova strutturata 1
4. Storia e stili

3. Come fu influenzato il disegno dal carattere dal passaggio dall’iscrizione su pietra alla scrittura manuale?

4. Quale carattere si contrappone al gotico nel 1400?

5. Descrivi un carattere considerato classico intorno alla prima metà del Novecento.

57
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

B. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.


1. La stampa offset è creata quasi cent’anni dopo della litografia. Vero Falso
2. La rotativa a 4 colori fu inventata a fine Ottocento. Vero Falso
3. La tipografia digitale si impone dalla metà degli anni Settanta. Vero Falso
4. Neville Brody ha dato il suo nome ad un carattere diventato classico Vero Falso
negli ultimi anni del Novecento.
5. La mela, arcobaleno o monocroma, ha sempre rappresentato il marchio Vero Falso
della Apple.

C. Collega i nomi dei caratteri a sinistra con le relative date.


1. Helvetica A. 1932

2. Caslon B. 1450
3. Bodoni C. 1957
4. Times New Roman D. 1771
5. Textura E. 1722


1. ___, 2. ___, 3. ___, 4. ___, 5. ___

58
5. Microtipografia

5. Microtipografia
Prove strutturate
Discipline grafiche

Soluzione prova strutturata n. 1


Microtipografia

A. Rispondi brevemente alle seguenti domande.


1. Di cosa si occupa la microtipografia?
La microtipografia riguarda le famiglie di caratteri e i font, l’interspazio fra caratteri e/o parole, la distanza
tra le righe.
2. Elenca almeno tre fattori chiave nella leggibilità di un testo?
a. La dimensione del carattere.
b. Il disegno, maiuscolo e minuscolo.
c. Il contrasto di colore tra testo e supporto.
d. La spaziatura tra le singole lettere, la crenaura, e tra le singole parole, il track.
e. La spaziatura tra le righe del testo, l’interlinea.
3. Con il termine legatura in microtipografia si intende…
La legatura in tipografia corrisponde all’unione di due o più lettere in un unico glifo. Tipiche nella lingua
italiana la legatura fi o ffi.
4. Cosa si intende con il termine peso del carattere?
Un font può variare forza delle aste (peso) passando progressivamente da chiarissimo, chiaro, normale,
neretto, nero e nerissimo. La variazione del peso aumenta il contrasto visivo e consente di definire il livello
gerarchico del testo.
5. Cos’è l’interlinea?
L’interlinea è la distanza tra le righe di testo. Deve separare correttamente una riga dall’altra ed è
influenzata dalla dimensione dell’occhio medio del font: l’interlinea di un font con una grande altezza
dell’occhio medio sarà maggiore di quella con un occhio medio più ridotto.

B. Indica la risposta o le risposte corrette barrando la relativa casella. Per ogni esempio indica a quale categoria
di caratteri appartiene la font.

1. 2.
FF Vecchio stile JJ Vecchio stile
FF Moderni FF Moderni
FF Con grazie marcate FF Con grazie marcate
FF Senza grazie FF Senza grazie
JJ Con contorni irregolari FF Con contorni irregolari
FF Calligrafici FF Calligrafici
FF Decorati FF Decorati

59
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

3. 4.
FF Vecchio stile FF Vecchio stile
JJ Moderni FF Moderni
FF Con grazie marcate FF Con grazie marcate
FF Senza grazie FF Senza grazie
FF Con contorni irregolari FF Con contorni irregolari
FF Calligrafici JJ Calligrafici
FF Decorati FF Decorati

C. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false secondo i principi del basic desgin.
1. Il glifo è una unità grafica. Vero Falso
2. In italiano si usa il corsivo all’interno di un testo normale per le parole e frasi stra- Vero Falso
niere di uso non comune.
3. XX° secolo è scritto correttamente. Vero Falso
4. Lo sfondo grigio del testo nero aumenta il contrasto e quindi incrementa la leg- Vero Falso
gibilità.
5. Il corsivo è denominato anche italico. Vero Falso

D. Collega gli elementi contrassegnati nell’immagine con le relative definizioni.

➋➊➌➍➎➏➐➑➒➓
A. Terminazione E. Asta

B. Occhio medio F. Discendente

C. Ascendente G. Corpo del carattere

D. Grazia H. Asta curva

1B, 2D, 3F, 4C, 5A, 6E.

60
5. Microtipografia

Cognome Nome

classe data

A. Rispondi brevemente alle seguenti domande.

1. Di cosa si occupa la microtipografia?

2. Elenca almeno tre fattori chiave nella leggibilità di un testo?


Prova strutturata 1
5. Microtipografia

3. Con il termine legatura in microtipografia si intende…

4. Cosa si intende con il termine peso del carattere?

5. Cos’è l’interlinea?

B. Indica la risposta o le risposte corrette barrando la relativa casella.


1. 2.
FF Vecchio stile FF Vecchio stile
FF Moderni FF Moderni
FF Con grazie marcate FF Con grazie marcate
FF Senza grazie FF Senza grazie
FF Con contorni irregolari FF Con contorni irregolari
FF Calligrafici FF Calligrafici
FF Decorati FF Decorati

61
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

3. 4.
FF Vecchio stile FF Vecchio stile
FF Moderni FF Moderni
FF Con grazie marcate FF Con grazie marcate
FF Senza grazie FF Senza grazie
FF Con contorni irregolari FF Con contorni irregolari
FF Calligrafici FF Calligrafici
FF Decorati FF Decorati

C. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false secondo i principi del basic desgin.
1. Il glifo è una unità grafica. Vero Falso
2. In italiano si usa il corsivo all’interno di un testo normale per le parole e frasi stra- Vero Falso
niere di uso non comune.
3. XX° secolo è scritto correttamente. Vero Falso
4. Lo sfondo grigio del testo nero aumenta il contrasto e quindi incrementa la leg- Vero Falso
gibilità.
5. Il corsivo è denominato anche italico. Vero Falso

D. Collega gli elementi contrassegnati nell’immagine con le relative definizioni.

➋➊➌➍➎➏➐➑➒➓
A. Terminazione E. Asta

B. Occhio medio F. Discendente

C. Ascendente G. Corpo del carattere

D. Grazia H. Asta curva

1. ___, 2. ___, 3. ___, 4. ___, 5. ___, 6. ___.

62
5. Microtipografia

Laboratorio di grafica

Soluzione prova strutturata n. 2


Microtipografia

A. Rispondi brevemente alle seguenti domande.


1. In un documento di testo, come inserisci un nuovo paragrafo o una nuova riga? E quando usi un coman-
do o l’altro?
I programmi di elaborazione testi o impaginazione consentono di creare un nuovo paragrafo con il
tasto Invio (Ritorno a capo o Return). Questo comando consente la suddivisione del testo in paragrafi e
l’assegnazione di stili di paragrafo distinti.
La combinazione di tasti Maiuscolo-Invio permette di creare una nuova riga di testo che manterrà però il
formato del paragrafo di appartenenza. La suddivisione del testo in righe è utile nella gestione dei titoli e
evita una divisione del testo automatica e scorretta.
2. Quando e perché si sillaba il testo?
Il testo giustificato deve essere sempre sillabato per evitare antiestetici spazi tra le parole, mentre se è a
bandiera può anche non essere sillabato. È preferibile non spezzare più righe consecutive.
3. Quali sono i metodi usati per evidenziare il testo?
Il testo può essere evidenziato con il grassetto, o nero, il maiuscoletto, il corsivo o il colore.
4. Cosa sono i digbat?
I dingbat sono caratteri ornamentali che si possono usare come elementi distanziatori o punti elenco.
5. Quali sono i principali formati dei font installati nei computer?
Ogni sistema operativo è fornito di un numero di font predefinito che può essere variato installando o
disintallando i font desiderati. I font possono avere i seguenti formati:
ππ OpenType (.otf o .ttf) probabilmente lo standard per il futuro, sviluppato congiuntamente da Adobe e
Microsoft.
ππ Adobe Type 1 o PostScript Type 1 (.pfb, file per la stampa, e .pfm, file per il video).
ππ Adobe Type 3 o PostScript Type 3 (.pfa, file per la stampa, e .pfm, file per il video).
ππ TrueType (.ttf).

B. Descrivi i caratteri utilizzando le definizioni proposte (riporta solo i numeri delle definizioni, ad esempio 2, 5).
1. Font Times New Roman Regular

2, 4, 10 2, 4, 10 2, 4, 8 2, 4 2, 5 2, 5, 6

1. Aste uniformi 6. Tratto terminale a goccia


2. Aste modulate 7. Tratto terminale a bottone
3. Aste intrecciate 8. Tratto terminale a uncino
4. Asse verticale 9. Tratto terminale tronco
5. Asse obliqua 10. Grazie con raccordi tondi

63
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

2. Font Helvetica Regular

1, 4, 9 1, 4, 9 1, 4, 9 1, 4, 9 1, 4, 9 1, 4, 9
3. Font Didot Regular

2, 4 2, 4 2, 4, 8 2, 4 2, 4 2, 4, 6
4. Font Adobe Caslon Pro Regular

2, 4 2, 4 2, 5, 8 2, 5 2, 4 2, 5, 6

1. Aste uniformi 6. Tratto terminale a goccia


2. Aste modulate 7. Tratto terminale a bottone
3. Aste intrecciate 8. Tratto terminale a uncino
4. Asse verticale 9. Tratto terminale tronco
5. Asse obliqua 10. Grazie con raccordi tondi

C. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false secondo i principi del basic desgin.
1. Nei testi, dove necessario, possiamo usare indifferentemente gli accenti acuti o Vero Falso
gravi.
2. Il testo può essere correttamente allineato inserendo ripetutamente degli spazi. Vero Falso
3. Nei testi, il corsivo ha la stessa funzione del sottolineato. Vero Falso

D. Collega gli stili presentati a sinistra con le relative definizioni a destra.


1. GRAFICO A. corsivo

2. grafico B. maiuscolo

3. Grafico C. grassetto

4. grafico D. minuscolo

5. grafico E. maiuscoletto

1B, 2D, 3E, 4C, 5A.

64
5. Microtipografia

Cognome Nome

classe data

A. Rispondi brevemente alle seguenti domande.


1. In un documento di testo, come inserisci un nuovo paragrafo o una nuova riga? E quando usi un coman-
do o l’altro?

2. Quando e perché si sillaba il testo?


Prova strutturata 2
5. Microtipografia

3. Quali sono i metodi usati per evidenziare il testo?

4. Cosa sono i digbat?

5. Quali sono i principali formati dei font installati nei computer?

B. Descrivi i caratteri utilizzando le definizioni proposte (riporta solo i numeri delle definizioni, ad esempio 2, 5).
1. Font Times New Roman Regular

1. Aste uniformi 6. Tratto terminale a goccia


2. Aste modulate 7. Tratto terminale a bottone
3. Aste intrecciate 8. Tratto terminale a uncino
4. Asse verticale 9. Tratto terminale tronco
5. Asse obliqua 10. Grazie con raccordi tondi

65
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

2. Font Helvetica Regular

3. Font Didot Regular

4. Font Adobe Caslon Pro Regular

1. Aste uniformi 6. Tratto terminale a goccia


2. Aste modulate 7. Tratto terminale a bottone
3. Aste intrecciate 8. Tratto terminale a uncino
4. Asse verticale 9. Tratto terminale tronco
5. Asse obliqua 10. Grazie con raccordi tondi

C. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.


1. Nei testi, dove necessario, possiamo usare indifferentemente gli accenti acuti o Vero Falso
gravi.
2. Il testo può essere correttamente allineato inserendo ripetutamente degli spazi. Vero Falso
3. Nei testi, il corsivo ha la stessa funzione del sottolineato. Vero Falso

D. Collega gli stili presentati a sinistra con le relative definizioni a destra.


1. GRAFICO A. corsivo

2. grafico B. maiuscolo

3. Grafico C. grassetto

4. grafico D. minuscolo

5. grafico E. maiuscoletto

1. ___, 2. ___, 3. ___, 4. ___, 5. ___

66
5. Microtipografia

Discipline grafiche

Soluzione prova strutturata n. 3


Microtipografia

A. Indica la risposta o le risposte corrette barrando la relativa casella.

1. Quale di queste definizioni corrisponde agli serie completa dei glifi per esempio Helveti-
esempi riportati qui? ca tondo. La famiglia è composta da più glifi
come Helvetica tondo, Helvetica corsivo, Hel-
vetica grassetto.
FF Il glifo è il segno di accentazione. Il font è la
serie completa dei segni per esempio Helve-
tica tondo e corsivo. La famiglia è composta
da più segni come Helvetica tondo, Helvetica
corsivo, Helvetica grassetto.

3. Quale delle nomenclature elencate sotto è corret-


ta?

FF Con grazie marcate, con contorni irregolari


ma moderni, moderni, vecchio stile.
FF Con grazie, con contorni irregolari, vecchio
stile ma moderni, attuali.
FF Con grazie orizzontali, con contorni moderni,
vecchio stile, contemporaneo.
FF Con grazie, decorativi, vecchio stile, moderni. JJ 1 grazie, 2 discendenti, 3 linea di base, 4
JJ Con grazie marcate, con contorni irregolari, ascendenti, 5 asta curva, 6 occhio medio, 7
vecchio stile, moderni. corpo del carattere.
FF 1 grazie, 2 discensori, 3 linea di base, 4 ascen-
2. Quale di questa serie di definizioni è corretta? sori, 5 asta curva, 6 corpo del carattere medio,
FF Il glifo è il singolo segno diacritico. Il font è 7 corpo del carattere grande.
la serie completa dei caratteri per esempio
Helvetica tondo. La famiglia è composta da FF 1 estremi, 2 discendenti, 3 linea di base, 4 gra-
più font come Helvetica tondo, Times corsivo, zie, 5 asta curva, 6 corpo del carattere medio,
Courier grassetto. 7 corpo delle maiuscole.

JJ Il glifo è il singolo carattere o segno. Il font è FF 1 altezze, 2 discendenti, 3 grazie, 4 ascenden-


la serie completa dei glifi per esempio Helve- ti, 5 asta curva, 6 minuscole, 7 corpo del ca-
tica tondo. La famiglia è composta da più font rattere.
come Helvetica tondo, Helvetica corsivo, Hel- FF 1 grazie dritte, 2 occhio 3 base, 4 ascendenti, 5
vetica grassetto. occhiello, 6 minuscole, 7 altezza del carattere.
FF Il glifo è il carattere accentato. Il font è la se-
rie completa dei caratteri senza i numeri per
esempio Helvetica tondo. La famiglia è com-
posta da più font come Helvetica tondo, Ti-
mes corsivo, Verdana grassetto.
FF Il glifo è il singolo segno numerico. Il font è la

67
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

4. Quale di queste definizioni è corretta per i versi di FF cioè 1, 2, e 3 ecc indicano l’ordine tra i diversi
Dante riportati qui? elementi di un insieme. Sono sempre abbre-
viati con i numeri romani. Se scritti con nu-
meri arabi sono seguiti da “o” oppure da “a”
in apice (sotto forma di esponente). Mentre i
numeri romani non richiedono alcun espo-
nente: è errato infatti scrivere III°.
FF cioè primo, secondo e terzo ecc indicano
l’ordine tra i diversi elementi di un insieme.
Sono spesso abbreviati con i numeri arabi. Se
scritti con numeri arabi sono seguiti da “o”
FF Non bastoni, corsivo, bold, proporzionale, con
oppure da “a” in apice (sotto forma di espo-
crenatura ampia, senza segni diacritici.
nente). Mentre i numeri romani richiedono
FF Bastoni, tondo, bold, proporzionale, con cre- l’esponente: è giusto infatti scrivere III°.
natura stretta, con presenza di segni diacro-
FF cioè primo, secondo e terzo ecc indicano
nici.
l’ordine tra i diversi elementi di un insieme.
JJ Bastoni, corsivo, bold, proporzionale, con cre- Sono spesso abbreviati. Se scritti con numeri
natura ampia, con presenza di segni diacritici. diseguali sono seguiti da “o” oppure da “a” in
apice (sotto forma di esponente). Mentre i nu-
FF Con grazie, corsivo, bold, non proporzionale,
meri romani non richiedono alcun esponente:
con crenatura ampia, con presenza di segni
è errato infatti scrivere III.
diacritici.
FF cioè primo, secondo e terzo ecc indicano
FF Bastoni, non corsivo, bold, proporzionale, con
l’ordine tra i diversi elementi di un catalogo.
crenatura stretta, con presenza di segni dia-
Sono spesso abbreviati con i numeri mono-
critici.
spaziati. Se scritti con numeri monospaziati
sono seguiti da “o” oppure da “a” in apice (sot-
5. In italiano si scrivono in maiuscolo: to forma di esponente). Mentre i numeri con
FF i nomi dei giorni, inizi di periodi o citazioni, ascendenti non richiedono alcun esponente: è
iniziali dei nomi propri, le sigle. errato infatti scrivere III°.
FF inizi di periodi o citazioni, iniziali dei nomi
propri, le sigle, gli acronimi, i nomi di cose. 7. Espedienti per ottenere contrasto tra caratteri so-
no:
FF i titoli di studio, iniziali dei nomi propri, le si- JJ con grazie < > senza grazie
gle, gli acronimi, lei e voi.
JJ con aste contrastate < > con aste di peso uni-
JJ inizi di periodi o citazioni, iniziali dei nomi forme
propri, le sigle, gli acronimi.
JJ tra stili diversi: tipografico < > calligrafico
FF i nomi dei mesi, iniziali dei nomi propri, le
sigle, gli acronimi. FF tra stili diversi: moderno < > senza grazie
FF i nomi dei giorni, i titoli di studio, i paragrafi, FF tra stili diversi: senza grazie < > contorni irre-
i nomi dei mesi, lei e voi. golari
JJ colore < > nero
6. I numeri ordinali (indica l’alternativa definizione
corretta) FF denso < > largo
JJ cioè primo, secondo e terzo ecc indicano FF corsivo < > tondo
l’ordine tra i diversi elementi di un insieme.
Sono spesso abbreviati con i numeri romani. FF maiuscolo < > minuscolo
Se scritti con numeri arabi sono seguiti da “o” FF legato < > slegato
oppure da “a” in apice (sotto forma di espo-
nente). Mentre i numeri romani non richie- JJ testo bianco su nero < > testo nero su bianco
dono alcun esponente: è errato infatti scrivere
III°.

68
5. Microtipografia

8. Quale di queste affermazioni sul contrasto e colo- 9. Quale testo tra questi è digitato in modo corretto?
re è corretta secondo “Gli occhi del grafico”? JJ È una situazione difficile perché, nonostante
FF Un carattere bianco su sfondo chiaro risulta quel che si dice in queste circostanze “la gatta
più facile da leggere. Uno sfondo grigio dimi- vada al lardo”, nessuno qui desidera metterci
nuisce il contrasto e quindi la leggibilità. Il lo “zampino”…
bianco su nero diminuisce la leggibilità anche
FF E’ una situazione difficile perché , nonostante
se il blocco sulla pagina non è in forte contra-
quel che si dice in queste circostanze “la gatta
sto sul resto.
vada al lardo”, nessuno qui desidera metterci
FF Un carattere nero su sfondo colorato risulta lo “zampino”..
più facile da leggere. Lo sfondo grigio dimi-
FF È una situazione difficile perché , nonostante
nuisce il contrasto e quindi la leggibilità se il
quel che si dice in queste circostanze “la gatta
carattere è nero ma non se è bianco. Il bianco
vada al lardo” , nessuno qui desidera metterci
su nero diminuisce la leggibilità anche se il
lo “zampino”..
blocco sulla pagina è in colore.
FF È una situazione difficile perchè, nonostante
FF Un carattere nero su sfondo bianco risulta
quel che si dice in queste circostanze “ la gatta
meno facile da leggere. Lo sfondo grigio acui-
vada al lardo ” , nessuno qui desidera metterci
sce il contrasto e quindi la leggibilità. Il bian-
lo “ zampino ”…
co su nero diminuisce la leggibilità anche se
il blocco sulla pagina è in forte contrasto sul FF È una situazione difficile perché, nonostante
resto. quel che si dice in queste circostanze “la gatta
vada al lardo”, nessuno qui desidera metterci
JJ Un carattere nero su sfondo bianco risulta più
lo “zampino”…
facile da leggere. Uno sfondo grigio diminui-
sce il contrasto e quindi la leggibilità. Il bian-
co su nero diminuisce la leggibilità anche se 10. Quale testo tra questi è digitato in modo corret-
il blocco sulla pagina è in forte contrasto sul to?
resto. FF ‘Ho preso 20 cm. di stoffa rossa – meglio
munirsi di un po’ di crediti – con la quale ho
FF Un carattere nero su sfondo colorato risulta confezionato una croce da “apporre sul bave-
più facile da leggere. Uno sfondo colorato ro” secondo le indicazioni della dott.ssa Maria
aumenta il contrasto e quindi la leggibilità. Il Bianchi dell’UNHCR.’
grigio su nero diminuisce la leggibilità anche
se il blocco sulla pagina è in forte contrasto JJ “Ho preso 20 cm di stoffa rossa – meglio
sul resto. munirsi di un po’ di crediti – con la quale ho
confezionato una croce da ‘apporre sul bave-
ro’ secondo le indicazioni della dott.ssa Maria
Bianchi dell’UNHCR.”
FF ‘Ho preso 20 cm. di stoffa rossa – meglio mu-
nirsi di un po’ di crediti – con la quale ho con-
fezionato una croce da “apporre sul bavero”
secondo le indicazioni della dott. Maria Bian-
chi dell’ UNHCR.’
FF “Ho preso 20 cm di stoffa rossa - meglio mu-
nirsi di un po’ di crediti - con la quale ho con-
fezionato una croce da ‘ apporre sul bavero
’ secondo le indicazioni della dott.ssa Maria
Bianchi dell’UNHCR.”
FF “Ho preso 20 cm. di stoffa rossa – meglio
munirsi di un pò di crediti – con la quale ho
confezionato una croce da “apporre sul bave-
ro” secondo le indicazioni della dott. Maria
Bianchi dell’U.N.H.C.R.”

69
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

11. Quale testo tra questi è digitato in modo corret- B. Completa le frasi sulle regole di scrittura con le
to? espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte
FF Al 100° km del moto-raduno li conto: è pos- alla fine dell’esercizio (tieni presente che alcuni ter-
sibile che in 5’ io abbia visto, biker, chopper, mini non sono da inserire).
carriolini, sidecar di moda negli anni ‘50, ’60
1. Il punto si usa A FINE FRASE.
e 70’, ecc.
FF Al 100° chilometro del moto–raduno li conto: 2. Il trattino si usa NELLA SILLABAZIONE IN FINE
è possibile che in 5’ io abbia visto, biker, chop- RIGA.
per, carriolini, sidecar di moda negli anni ‘50,
’60 e 70’, ecc. 3. Il trattino lungo si usa PER INSERIRE UN INCI-
SO.
JJ Al 100° chilometro del moto-raduno li conto:
è possibile che in 5’ io abbia visto, biker, chop- 4. Le virgolette si distinguono in ALTE E BASSE.
per, carriolini, sidecar di moda negli anni ‘50,
’60 e ‘70, ecc. 5. L’apostrofo si usa anche NEL TRONCAMENTO.

FF Al 100^ KM del moto-raduno li conto: é pos- 6. Dottore e dottoressa si abbreviano con DOTT.,
sibile che in 5’ io abbia visto , biker, chopper , DOTT.SSA.
carriolini, sidecar di moda negli anni ‘50 , ‘60
e ‘70 , ecc… 7. Centimetro si abbrevia con cm

FF Al 100° Km del moto-raduno li conto : è pos-


sibile che in 5’ io abbia visto, biker, chopper, a fine frase - nella sillabazione in fine riga
carriolini, sidecar di moda negli anni ‘50, ’60 per inserire un inciso - alte e basso - troncamento
e 70’, ecc. dott., dott.ssa - cm - dot., dot.sa - dot., dot.sa
CM - cm. - dr., dr.ssa - c.m. - d., da.

70
5. Microtipografia

Cognome Nome

classe data

A. Indica la risposta o le risposte corrette barrando la relativa casella.

1. Quale di queste definizioni corrisponde agli FF Il glifo è il segno di accentazione. Il font è la


esempi riportati qui? serie completa dei segni per esempio Helve-
tica tondo e corsivo. La famiglia è composta
da più segni come Helvetica tondo, Helvetica
corsivo, Helvetica grassetto.

3. Quale delle nomenclature elencate sotto è corret-


ta?
Prova strutturata 3
5. Microtipografia

FF Con grazie marcate, con contorni irregolari


ma moderni, moderni, vecchio stile.
FF Con grazie, con contorni irregolari, vecchio
stile ma moderni, attuali. FF 1 grazie, 2 discendenti, 3 linea di base, 4
ascendenti, 5 asta curva, 6 occhio medio, 7
FF Con grazie orizzontali, con contorni moderni,
corpo del carattere.
vecchio stile, contemporaneo.
FF 1 grazie, 2 discensori, 3 linea di base, 4 ascen-
FF Con grazie, decorativi, vecchio stile, moderni.
sori, 5 asta curva, 6 corpo del carattere medio,
FF Con grazie marcate, con contorni irregolari, 7 corpo del carattere grande.
vecchio stile, moderni.
FF 1 estremi, 2 discendenti, 3 linea di base, 4 gra-
zie, 5 asta curva, 6 corpo del carattere medio,
2. Quale di questa serie di definizioni è corretta?
7 corpo delle maiuscole.
FF Il glifo è il singolo segno diacritico. Il font è
la serie completa dei caratteri per esempio FF 1 altezze, 2 discendenti, 3 grazie, 4 ascenden-
Helvetica tondo. La famiglia è composta da ti, 5 asta curva, 6 minuscole, 7 corpo del ca-
più font come Helvetica tondo, Times corsivo, rattere.
Courier grassetto. FF 1 grazie dritte, 2 occhio 3 base, 4 ascendenti, 5
FF Il glifo è il singolo carattere o segno. Il font è occhiello, 6 minuscole, 7 altezza del carattere.
la serie completa dei glifi per esempio Helve-
tica tondo. La famiglia è composta da più font
come Helvetica tondo, Helvetica corsivo, Hel-
vetica grassetto.
FF Il glifo è il carattere accentato. Il font è la se-
rie completa dei caratteri senza i numeri per
esempio Helvetica tondo. La famiglia è com-
posta da più font come Helvetica tondo, Ti-
mes corsivo, Verdana grassetto.
FF Il glifo è il singolo segno numerico. Il font è
la serie completa dei glifi per esempio Helve-
tica tondo. La famiglia è composta da più glifi
come Helvetica tondo, Helvetica corsivo, Hel-
vetica grassetto.

71
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

4. Quale di queste definizioni è corretta per i versi di FF cioè 1, 2, e 3 ecc indicano l’ordine tra i diversi
Dante riportati qui? elementi di un insieme. Sono sempre abbre-
viati con i numeri romani. Se scritti con nu-
meri arabi sono seguiti da “o” oppure da “a” in
apice (sotto forma di esponente). Mentre i nu-
meri romani non richiedono alcun esponente:
è errato infatti scrivere III°.
FF cioè primo, secondo e terzo ecc indicano l’or-
dine tra i diversi elementi di un insieme. Sono
spesso abbreviati con i numeri arabi. Se scritti
con numeri arabi sono seguiti da “o” oppu-
FF Non bastoni, corsivo, bold, proporzionale, con
re da “a” in apice (sotto forma di esponente).
crenatura ampia, senza segni diacritici.
Mentre i numeri romani richiedono l’espo-
FF Bastoni, tondo, bold, proporzionale, con cre- nente: è giusto infatti scrivere III°.
natura stretta, con presenza di segni diacro-
FF cioè primo, secondo e terzo ecc indicano
nici.
l’ordine tra i diversi elementi di un insieme.
FF Bastoni, corsivo, bold, proporzionale, con cre- Sono spesso abbreviati. Se scritti con numeri
natura ampia, con presenza di segni diacritici. diseguali sono seguiti da “o” oppure da “a” in
apice (sotto forma di esponente). Mentre i nu-
FF Con grazie, corsivo, bold, non proporzionale,
meri romani non richiedono alcun esponente:
con crenatura ampia, con presenza di segni
è errato infatti scrivere III.
diacritici.
FF cioè primo, secondo e terzo ecc indicano
FF Bastoni, non corsivo, bold, proporzionale, con
l’ordine tra i diversi elementi di un catalogo.
crenatura stretta, con presenza di segni dia-
Sono spesso abbreviati con i numeri mono-
critici.
spaziati. Se scritti con numeri monospaziati
sono seguiti da “o” oppure da “a” in apice (sot-
5. In italiano si scrivono in maiuscolo: to forma di esponente). Mentre i numeri con
FF i nomi dei giorni, inizi di periodi o citazioni, ascendenti non richiedono alcun esponente: è
iniziali dei nomi propri, le sigle. errato infatti scrivere III°.
FF inizi di periodi o citazioni, iniziali dei nomi
propri, le sigle, gli acronimi, i nomi di cose. 7. Espedienti per ottenere contrasto tra caratteri so-
no:
FF i titoli di studio, iniziali dei nomi propri, le si- FF con grazie < > senza grazie
gle, gli acronimi, lei e voi.
FF con aste contrastate < > con aste di peso uni-
FF inizi di periodi o citazioni, iniziali dei nomi forme
propri, le sigle, gli acronimi.
FF tra stili diversi: tipografico < > calligrafico
FF i nomi dei mesi, iniziali dei nomi propri, le
sigle, gli acronimi. FF tra stili diversi: moderno < > senza grazie
FF i nomi dei giorni, i titoli di studio, i paragrafi, FF tra stili diversi: senza grazie < > contorni irre-
i nomi dei mesi, lei e voi. golari
FF colore < > nero
6. I numeri ordinali (indica l’alternativa definizione
corretta) FF denso < > largo
FF cioè primo, secondo e terzo ecc indicano l’or- FF corsivo < > tondo
dine tra i diversi elementi di un insieme. Sono
spesso abbreviati con i numeri romani. Se FF maiuscolo < > minuscolo
scritti con numeri arabi sono seguiti da “o” op- FF legato < > slegato
pure da “a” in apice (sotto forma di esponen-
te). Mentre i numeri romani non richiedono FF testo bianco su nero < > testo nero su bianco
alcun esponente: è errato infatti scrivere III°.

72
5. Microtipografia

8. Quale di queste affermazioni sul contrasto e colo- 9. Quale testo tra questi è digitato in modo corretto?
re è corretta secondo “Gli occhi del grafico”? FF È una situazione difficile perché, nonostante
FF Un carattere bianco su sfondo chiaro risulta quel che si dice in queste circostanze “la gatta
più facile da leggere. Uno sfondo grigio dimi- vada al lardo”, nessuno qui desidera metterci
nuisce il contrasto e quindi la leggibilità. Il lo “zampino”…
bianco su nero diminuisce la leggibilità anche
FF E’ una situazione difficile perché , nonostante
se il blocco sulla pagina non è in forte contra-
quel che si dice in queste circostanze “la gatta
sto sul resto.
vada al lardo”, nessuno qui desidera metterci
FF Un carattere nero su sfondo colorato risulta lo “zampino”..
più facile da leggere. Lo sfondo grigio dimi-
FF È una situazione difficile perché , nonostante
nuisce il contrasto e quindi la leggibilità se il
quel che si dice in queste circostanze “la gatta
carattere è nero ma non se è bianco. Il bianco
vada al lardo” , nessuno qui desidera metterci
su nero diminuisce la leggibilità anche se il
lo “zampino”..
blocco sulla pagina è in colore.
FF È una situazione difficile perchè, nonostante
FF Un carattere nero su sfondo bianco risulta
quel che si dice in queste circostanze “ la gatta
meno facile da leggere. Lo sfondo grigio acui-
vada al lardo ” , nessuno qui desidera metterci
sce il contrasto e quindi la leggibilità. Il bian-
lo “ zampino ”…
co su nero diminuisce la leggibilità anche se
il blocco sulla pagina è in forte contrasto sul FF È una situazione difficile perché, nonostante
resto. quel che si dice in queste circostanze “la gatta
vada al lardo”, nessuno qui desidera metterci
FF Un carattere nero su sfondo bianco risulta più
lo “zampino”…
facile da leggere. Uno sfondo grigio diminui-
sce il contrasto e quindi la leggibilità. Il bian-
co su nero diminuisce la leggibilità anche se 10. Quale testo tra questi è digitato in modo corret-
il blocco sulla pagina è in forte contrasto sul to?
resto. FF ‘Ho preso 20 cm. di stoffa rossa – meglio
munirsi di un po’ di crediti – con la quale ho
FF Un carattere nero su sfondo colorato risul- confezionato una croce da “apporre sul bave-
ta più facile da leggere. Uno sfondo colorato ro” secondo le indicazioni della dott.ssa Maria
aumenta il contrasto e quindi la leggibilità. Il Bianchi dell’UNHCR.’
grigio su nero diminuisce la leggibilità anche
se il blocco sulla pagina è in forte contrasto FF “Ho preso 20 cm di stoffa rossa – meglio
sul resto. munirsi di un po’ di crediti – con la quale ho
confezionato una croce da ‘apporre sul bave-
ro’ secondo le indicazioni della dott.ssa Maria
Bianchi dell’UNHCR.”
FF ‘Ho preso 20 cm. di stoffa rossa – meglio mu-
nirsi di un po’ di crediti – con la quale ho con-
fezionato una croce da “apporre sul bavero”
secondo le indicazioni della dott. Maria Bian-
chi dell’ UNHCR.’
FF “Ho preso 20 cm di stoffa rossa - meglio mu-
nirsi di un po’ di crediti - con la quale ho con-
fezionato una croce da ‘ apporre sul bavero
’ secondo le indicazioni della dott.ssa Maria
Bianchi dell’UNHCR.”
FF “Ho preso 20 cm. di stoffa rossa – meglio mu-
nirsi di un pò di crediti – con la quale ho con-
fezionato una croce da “apporre sul bavero”
secondo le indicazioni della dott. Maria Bian-
chi dell’U.N.H.C.R.”

73
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

11. Quale testo tra questi è digitato in modo corret- B. Completa le frasi sulle regole di scrittura con le
to? espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte
FF Al 100° km del moto-raduno li conto: è pos- alla fine dell’esercizio (tieni presente che alcuni ter-
sibile che in 5’ io abbia visto, biker, chopper, mini non sono da inserire).
carriolini, sidecar di moda negli anni ‘50, ’60
1. Il punto si usa .....................
e 70’, ecc.
FF Al 100° chilometro del moto–raduno li conto: 2. Il trattino si usa .....................
è possibile che in 5’ io abbia visto, biker, chop-
per, carriolini, sidecar di moda negli anni ‘50, 3. Il trattino lungo si usa .....................
’60 e 70’, ecc. 4. Le virgolette si distinguono in .....................
FF Al 100° chilometro del moto-raduno li conto:
è possibile che in 5’ io abbia visto, biker, chop- 5. L’apostrofo si usa anche .....................
per, carriolini, sidecar di moda negli anni ‘50, 6. Dottore e dottoressa si abbreviano con
’60 e ‘70, ecc. .....................
FF Al 100^ KM del moto-raduno li conto: é pos-
sibile che in 5’ io abbia visto , biker, chopper , 7. Centimetro si abbrevia con .....................
carriolini, sidecar di moda negli anni ‘50 , ‘60
e ‘70 , ecc…
FF Al 100° Km del moto-raduno li conto : è pos- a fine frase - nella sillabazione in fine riga
sibile che in 5’ io abbia visto, biker, chopper, per inserire un inciso - alte e basso - troncamento
carriolini, sidecar di moda negli anni ‘50, ’60 dott., dott.ssa - cm - dot., dot.sa - dot., dot.sa
e 70’, ecc. CM - cm. - dr., dr.ssa - c.m. - d., da.

74
6. Le immagini

6. Le immagini
Prove strutturate
Discipline grafiche

Soluzione prova strutturata n. 1


Le immagini

A. Rispondi alla domanda scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presente che alcuni termini
non sono da inserire).
1. Come vengono definiti i 7 passi per progettare l’illustrazione ne “Gli occhi del grafico”?
a. definire il problema
b. raccogliere le informazioni
c. creare opzioni alternative
d. valutare le opzioni
e. scegliere l’opzione migliore
f. ricontrollare il brief
g. monitorare i risultati

controllare la tecnica - creare opzioni alternative - dare un feedback - definire il problema


migliorare i bozzetti - monitorare i risultati - raccogliere le informazioni - ricontrollare il brief
rispettare i tempi - scegliere l’opzione migliore - stabilire gli obiettivi - valutare le opzioni

2. Individua cinque espedienti per inserire le foto nel progetto


a. costruire schemi colore
b. conciliare immagini e testo
c. scegliere la foto giusta
d. ritagliare

conciliare immagini e testo - contrastare - costruire schemi colore - mantenere il formato


ridurre i piani - ritagliare - ritagliare le foto in verticale - scegliere la foto giusta - sfocare

3. Individua ed elenca i principali espedienti per progettare una buona foto.


a. invitare il soggetto a guardare in macchina
b. usare sfondi semplici
c. collocare il soggetto fuori dagli assi
d. usare il primo piano nei ritratti
e. usare il primo piano sfocato
f. cercare un punto di vista insolito
g. costruire effetti di illuminazione sorprendenti

75
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

cercare la ricchezza compositiva e dello sfondo - cercare un punto di vista insolito - collocare il soggetto fuori dagli
assi - costruire effetti di illuminazione sorprendenti - essere originali a tutti i costi - invitare il soggetto a guardare
in macchina - manipolare le foto in postproduzione - mettere in asse i soggetti - mettere in posa sempre persone
altrimenti si muovono - modificare i colori in postproduzione - usare il primo piano nei ritratti - usare il primo
piano sfocato - usare sfondi semplici

4. Abbiamo ricordato alcuni generi, non tutti, sotto i quali si può classificare la fotografia soprattutto in re-
lazione al suo uso nella grafica e nella pubblicità. Essi sono:
a. il fotogiornalismo
b. lo sport
c. la moda
d. lo still life
e. il food
f. la natura
g. il ritratto
h. la documentazione sociale

il food - il fotogiornalismo - il paesaggio - il ritratto - l’automobilismo - la documentazione sociale


la meccanica - la moda - la natura - le persone - le vetrine - lo sport - lo still life

76
6. Le immagini

Cognome Nome

classe data

A. Rispondi alla domanda scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presente che alcuni termini
non sono da inserire).
1. Come vengono definiti i 7 passi per progettare l’illustrazione ne “Gli occhi del grafico”?
a.
b.
c.
d.
e.
Prova strutturata 1

f.
g.
6. Le immagini

controllare la tecnica - creare opzioni alternative - dare un feedback - definire il problema


migliorare i bozzetti - monitorare i risultati - raccogliere le informazioni - ricontrollare il brief
rispettare i tempi - scegliere l’opzione migliore - stabilire gli obiettivi - valutare le opzioni

2. Individua cinque espedienti per inserire le foto nel progetto


a.
b.
c.
d.

conciliare immagini e testo - contrastare - costruire schemi colore - mantenere il formato


ridurre i piani - ritagliare - ritagliare le foto in verticale - scegliere la foto giusta - sfocare

3. Individua ed elenca i principali espedienti per progettare una buona foto.


a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.

cercare la ricchezza compositiva e dello sfondo - cercare un punto di vista insolito - collocare il soggetto fuori dagli
assi - costruire effetti di illuminazione sorprendenti - essere originali a tutti i costi - invitare il soggetto a guardare
in macchina - manipolare le foto in postproduzione - mettere in asse i soggetti - mettere in posa sempre persone
altrimenti si muovono - modificare i colori in postproduzione - usare il primo piano nei ritratti - usare il primo
piano sfocato - usare sfondi semplici

77
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

4. Abbiamo ricordato alcuni generi, non tutti, sotto i quali si può classificare la fotografia soprattutto in re-
lazione al suo uso nella grafica e nella pubblicità. Essi sono:
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.

il food - il fotogiornalismo - il paesaggio - il ritratto - l’automobilismo - la documentazione sociale


la meccanica - la moda - la natura - le persone - le vetrine - lo sport - lo still life

78
6. Le immagini

Cognome Nome

classe data
A. Utilizzando le immagini proposte realizza tre texture in formato elettr
1. Utilizzando le immagini proposte realizza tre texture in formato .gif da poter utilizzare come file di sfondo
per una pagina web. Individua il modulo minimo di ripetizione.
Prova strutturata 2
6. Le immagini

2. Realizza tre varianti colore di una delle texture realizzate nell’esercizio 1.


3. Utilizzando le immagini proposte realizza tre texture in formato .gif da poter utilizzare come file di sfondo
per una pagina web. Individua il modulo minimo di ripetizione.

4. Realizza tre varianti colore di una delle texture realizzate nell’esercizio 3.

79
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

5. Utilizzando le immagini proposte realizza tre texture in formato .gif da poter utilizzare come file di sfondo
per una pagina web. Individua il modulo minimo di ripetizione.

6. Realizza tre varianti colore di una delle texture realizzate nell’esercizio 5.


7. Rispettando la modularità del disegno modifica una immagine dell’esercizio n. 1 utilizzando uno dei valori
del basic design come ad esempio forma, dimensione od una delle proprietà di superficie (colore, texture
pattern, trasparenza).
8. Rispettando la modularità del disegno modifica una immagine dell’esercizio n. 5 intervenendo sulle inte-
razioni con lo sfondo o tra gli elementi (simmetria, bilanciamento, ritmo, movimento, gerarchia).

80
7. Macrotipografia

7. Macrotipografia
Prove strutturate
Discipline grafiche

Soluzione prova strutturata n. 1


Macrotipografia

A. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni
presente che alcuni termini non sono da inserire).
1. Un insieme di frasi a senso compiuto seguito da un “a capo” costituisce UN PARAGRAFO
2. Se il capoverso è rientrante abbiamo UNA INDENTAZIONE
3. In un paragrafo la distanza tra una riga di testo e l’altra è definita DALL’INTERLINEA
4. Quando a fine riga le parole sono “spezzate” per mandarle a capo abbiamo un testo SILLABATO
5. Se in una colonna di testo tutte le righe sono allineate verticalmente fra loro, sia lungo il margine sinistro
sia lungo quello destro, possiamo definirla GIUSTIFICATA

con allineamento - dall’interlinea - giustificata - il capitolo - un paragrafo - separazione - un rientro


una frase - una indentazione - una pagina - sillabato - dal carattere

B. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presente
che alcuni termini non sono da inserire).
1. Sulla pagina, la definizione dei margini e la suddivisione in colonne danno LA GABBIA
2. Lo strumento che consente di dare ordine coerente a testi e immagini è LA GRIGLIA
3. L’orientamento di una pagina riguarda LA DISPOSIZIONE
4. Il formato di una pagina riguarda LA MISURA
5. Per indicare le misure del carattere e dell’interlinea si usano I PUNTI TIPOGRAFICI

i millimetri - i pollici - i punti tipografici - il parallelogramma - il verticale - l’orizzontale


la colonna - la disposizione - la gabbia - la griglia - la misura - la riga

C. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presen-
te che alcuni termini non sono da inserire).
1. Se una pubblicazione editoriale ha margini ampi è considerata più ELEGANTE di una con margini stretti.
2. Il margine superiore è detto anche DI TESTA.
3. Gli elementi collocati entro il margine inferiore sono detti PIEDINI.
4. Una riga di testo corrente, di comoda lettura non supera 60/70 battute.
5. La griglia delle linee di base mantiene le righe ALLINEATE ORIZZONTALMENTE.

6. Il formato UNI A3 misura mm 297x420.

81
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

210x297 - 297x420 - 30/40 - 420x594 - 60/70 - 90/100 - note - accostate - povera


allineate orizzontalmente - allineate verticalmente - capo-colonna - di testa - elegante
in ordine - marginalia - pari - piedini - vero in alcuni casi

D. Indica la risposta o le risposte corrette barrando la relativa casella.


1. Quale di queste descrizioni del brano mostrato è corretta?

FF Testo a bandiera con asta sinistra, sillabato e giustificato, elenco puntato, spazio dopo il paragrafo.
JJ Testo con indentazione a bandiera con asta sinistra, sillabato ma non giustificato, elenco puntato,
spazio dopo il paragrafo.
FF Testo con indentazione a bandiera con asta sinistra, sillabato ma non giustificato, con elenco, spazia-
to.
FF Testo con indentazione allineato, non sillabato enon giustificato, elenco puntato, spazio dopo il para-
grafo.
FF Testo senza indentazione a bandiera con asta sinistra, sillabato ma non giustificato, elenco puntato,
spazio dopo il paragrafo.

82
7. Macrotipografia

Cognome Nome

classe data

A. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni
presente che alcuni termini non sono da inserire).
1. Un insieme di frasi a senso compiuto seguito da un “a capo” costituisce ..............................
2. Se il capoverso è rientrante abbiamo ..............................
3. In un paragrafo la distanza tra una riga di testo e l’altra è definita ..............................
4. Quando a fine riga le parole sono “spezzate” per mandarle a capo abbiamo un testo ..............................
5. Se in una colonna di testo tutte le righe sono allineate verticalmente fra loro, sia lungo il margine sinistro
sia lungo quello destro, possiamo definirla ..............................
Prova strutturata 1
7. Macrotipografia

con allineamento - dall’interlinea - giustificata - il capitolo - un paragrafo - separazione - un rientro


una frase - una indentazione - una pagina - sillabato - dal carattere

B. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presen-
te che alcuni termini non sono da inserire).
1. Sulla pagina, la definizione dei margini e la suddivisione in colonne danno ........................
2. Lo strumento che consente di dare ordine coerente a testi e immagini è ........................
3. L’orientamento di una pagina riguarda ........................
4. Il formato di una pagina riguarda ........................
5. Per indicare le misure del carattere e dell’interlinea si usano ........................

i millimetri - i pollici - i punti tipografici - il parallelogramma - il verticale - l’orizzontale


la colonna - la disposizione - la gabbia - la griglia - la misura - la riga

C. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presen-
te che alcuni termini non sono da inserire).

1. Se una pubblicazione editoriale ha margini ampi è considerata più ........................ di una con margini
stretti.

2. Il margine superiore è detto anche ........................

3. Gli elementi collocati entro il margine inferiore sono detti ........................

4. Una riga di testo corrente, di comoda lettura non supera ........................ battute.

5. La griglia delle linee di base mantiene le righe ........................

6. Il formato UNI A3 misura mm ........................

210x297 - 297x420 - 30/40 - 420x594 - 60/70 - 90/100 - note - accostate - povera


allineate orizzontalmente - allineate verticalmente - capo-colonna - di testa - elegante
in ordine - marginalia - pari - piedini - vero in alcuni casi

83
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

D. Indica la risposta o le risposte corrette barrando la relativa casella.


1. Quale di queste descrizioni del brano mostrato è corretta?

FF Testo a bandiera con asta sinistra, sillabato e giustificato, elenco puntato, spazio dopo il paragrafo.
FF Testo con indentazione a bandiera con asta sinistra, sillabato ma non giustificato, elenco puntato,
spazio dopo il paragrafo.
FF Testo con indentazione a bandiera con asta sinistra, sillabato ma non giustificato, con elenco, spazia-
to.
FF Testo con indentazione allineato, non sillabato enon giustificato, elenco puntato, spazio dopo il para-
grafo.
FF Testo senza indentazione a bandiera con asta sinistra, sillabato ma non giustificato, elenco puntato,
spazio dopo il paragrafo.

84
7. Macrotipografia

Laboratorio di grafica

Soluzione prova strutturata n. 2


Macrotipografia

A. Indica la risposta o le risposte corrette barrando la relativa casella.


1. Quale di queste composizioni è priva di vistosi errori?

Risposta corretta n. 7

2. Le regole di composizione secondo “Gli occhi del grafico” sono...


JJ Raggruppare, allineare, ripetere, contrastare.
FF Organizzare, semplificare, ripetere, motivare.
FF Raggruppare, allineare, colorare, contrastare.
FF Scandire, allineare, mantenere, omogeneizzare.
FF Semplificare, allungare, ripetere, limitare.

85
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

3. Quale delle descrizioni della “composizione di testo” che compare nella figura è corretta?

FF Testo con capolettera, sillabato e giustificato, interlinea ampia nell’elenco numerato allineato a sini-
stra, rientro sinistro del capoverso, rientro negativo capoverso della nota.
JJ Testo con capolettera, sillabato ma non giustificato, interlinea ampia nell’elenco numerato allineato a
sinistra, rientro sinistro del capoverso, rientro negativo capoverso della nota.
FF Testo sillabato ma non giustificato, interlinea stretta nell’elenco numerato allineato a sinistra, rientro
sinistro del capoverso, rientro positivo capoverso della nota.
FF Testo con capolettera, sillabato e giustificato, interlinea ampia nell’elenco numerato allineato a sini-
stra, rientro sinistro del capoverso, rientro positivo capoverso della nota.
FF Testo sillabato ma non giustificato, interlinea ampia nell’elenco numerato allineato a sinistra, rientro
sinistro del capoverso, rientro negativo capoverso della nota.

B. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presen-
te che alcuni termini non sono da inserire).
La tabella è composta da RIGHE E COLONNE, l’intersezione genera le CELLE.
La descrizione dei contenuti, posta sopra o a fianco, sono dette INTESTAZIONI.
I numeri si incolonnano A DESTRA, e in presenza di decimali il riferimento per incolonnare è
LA VIRGOLA.

a destra - a sinistra - al centro - celle - il medio - il più grande - il più piccolo - il punto - incroci
intestazioni - la virgola - righe e colonne - spazi - testo e numeri - zone vuote e piene

86
7. Macrotipografia

Cognome Nome

classe data

A. Indica la risposta o le risposte corrette barrando la relativa casella.


1. Quale di queste composizioni è priva di vistosi errori?
Prova strutturata 2
7. Macrotipografia

Risposta corretta n.

2. Le regole di composizione secondo “Gli occhi del grafico” sono...


FF Raggruppare, allineare, ripetere, contrastare.
FF Organizzare, semplificare, ripetere, motivare.
FF Raggruppare, allineare, colorare, contrastare.
FF Scandire, allineare, mantenere, omogeneizzare.
FF Semplificare, allungare, ripetere, limitare.

87
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

3. Quale delle descrizioni della “composizione di testo” che compare nella figura è corretta?

FF Testo con capolettera, sillabato e giustificato, interlinea ampia nell’elenco numerato allineato a sini-
stra, rientro sinistro del capoverso, rientro negativo capoverso della nota.
FF Testo con capolettera, sillabato ma non giustificato, interlinea ampia nell’elenco numerato allineato a
sinistra, rientro sinistro del capoverso, rientro negativo capoverso della nota.
FF Testo sillabato ma non giustificato, interlinea stretta nell’elenco numerato allineato a sinistra, rientro
sinistro del capoverso, rientro positivo capoverso della nota.
FF Testo con capolettera, sillabato e giustificato, interlinea ampia nell’elenco numerato allineato a sini-
stra, rientro sinistro del capoverso, rientro positivo capoverso della nota.
FF Testo sillabato ma non giustificato, interlinea ampia nell’elenco numerato allineato a sinistra, rientro
sinistro del capoverso, rientro negativo capoverso della nota.

B. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presente
che alcuni termini non sono da inserire).
La tabella è composta da ..........................., l’intersezione genera le ...........................
a descrizione dei contenuti, posta sopra o a fianco, sono dette ...........................
I numeri si incolonnano ..........................., e in presenza di decimali il riferimento per incolonnare è
...........................

a destra - a sinistra - al centro - celle - il medio - il più grande - il più piccolo - il punto - incroci
intestazioni - la virgola - righe e colonne - spazi - testo e numeri - zone vuote e piene

88
8. Strumenti e tecnologie di stampa e produzione

8. Strumenti e tecnologie
di stampa e produzione
Prove strutturate
Discipline grafiche

Soluzione prova strutturata n. 1


Strumenti e tecnologie di stampa e produzione

A. Accoppia i termini più aderenti e appropriati, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni
presente che alcuni termini non sono da inserire).
1. Tecniche di stampa

offset LASTRE PER SELEZIONE COLORE


serigrafia TELAIO CON SETA
calcografia LASTRA DI METALLO
litografia MATITA GRASSA
xilografia MASSELLO DI LEGNO
carta - copia - impressione - inchiostro - lastra di metallo - lastre per selezione colore
massello di legno - matita grassa - matrice - rilievo - segno
telaio con seta - tipogramma - tiratura - tratto
2. Indica la tecnica di stampa che ha caratterizzato una parte rilevante del lavoro dei seguenti artisti:

Albrecht Dürer XILOGRAFIA


William Morris XILOGRAFIA
Cornelius Escher XILOGRAFIA
Andy Warhol SERIGRAFIA
Roy Lichtenstein SERIGRAFIA
Joseph Albers SERIGRAFIA
Jules Chéret LITOGRAFIA
Henry de Toulouse Lautrec LITOGRAFIA
Marcello Dudovich LITOGRAFIA
Francisco Goya CALCOGRAFIA

Calcografia – Litografia – Serigrafia - Xilografia

89
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

B. Indica la risposta o le risposte corrette barrando la relativa casella.


1. I costi di stampa dipendono da un certo numero di fattori…
FF 1) natura del prodotto, lavorazioni e materiali necessari alla realizzazione,
2) quantità delle copie (tiratura),
3) qualità del fornitore: azienda a ciclo completo o con subfornitori,
4) esigenze di distribuzione: chi recapita il prodotto finito al cliente, come viene immagazzinato.
FF 1) natura del prodotto, lavorazioni e materiali di prestampa,
2) qualità delle copie (finitura),
3) distanza dal fornitore: tipografia piccola o grande,
4) tempi di realizzazione: urgente, normale.
JJ 1) natura del prodotto, lavorazioni e materiali necessari alla realizzazione,
2) quantità delle copie e rilegatura,
3) qualità del fornitore: azienda a ciclo completo o con subfornitori.
FF 1) natura del prodotto, lavorazioni e materiali necessari alla realizzazione,
2) quantità delle copie (tiratura),
3) qualità del fornitore: azienda a ciclo completo o con subfornitori,
4) esigenze di distribuzione: chi recapita il prodotto finito al cliente, come viene immagazzinato,
5) tempi di realizzazione: urgente, normale.

2. La tecnica calcografica prevede che…


FF il disegno viene inciso su rame con strumenti vari oppure scavato con l’acido; l’inchiostro rimane
sulla parte della lastra non incisa e passa sulla carta sottoponendo la lastra a pressione con un tor-
chio.
JJ il disegno viene inciso su rame con strumenti vari oppure scavato con l’acido; l’inchiostro rimane
dentro le incisioni e passa sulla carta sottoponendo la lastra a pressione con un torchio.
FF il disegno viene inciso su legno con strumenti vari oppure scavato con l’acido; l’inchiostro rimane
dentro le incisioni e passa sulla carta pressandola a mano sul massello di legno.
FF il disegno viene inciso su rame con strumenti vari oppure con una matita grassa; l’inchiostro rima-
ne dentro le incisioni e passa sulla carta sottoponendo la lastra a pressione con un torchio.

3. Quale di queste definizioni è la più corretta per la stampa offset?


JJ È l’evoluzione della stampa litografica quando si sostituì al foglio metallico che può essere montato
su cilindro la lastra di pietra rigida. È considerata stampa diretta perché l’inchiostro passa dal cala-
maio inchiostratore direttamente sulla carta. Con questa tecnica può ottenere un numero di copie da
1000 a 2.000.
FF È l’evoluzione della stampa serigrafica quando si sostituì alla matrice su telaio di setta il foglio me-
tallico leggero che può essere montato su cilindro. È considerata stampa indiretta perché l’inchio-
stro passa dalla matrice su un cilindro e quindi sulla carta.
FF È l’evoluzione della stampa calcografica quando si sostituì alla lastra di metallo rigida il foglio me-
tallico leggero e flessibile che può essere montato su cilindro. È considerata stampa diretta perché
l’inchiostro passa dalla matrice direttamente sulla carta.
FF È l’evoluzione della stampa litografica quando si sostituì alla lastra di pietra rigida il foglio metallico
leggero e flessibile che può essere montato su cilindro. È considerata stampa indiretta perché l’in-
chiostro passa dalla matrice su un cilindro e quindi sulla carta. Con questa tecnica può ottenere un
numero illimitato di copie.

90
8. Strumenti e tecnologie di stampa e produzione

Cognome Nome

classe data

A. Accoppia i termini più aderenti e appropriati, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni
presente che alcuni termini non sono da inserire). Scrivi la risposta nella colonna a destra.
8. Strumenti e tecnologie di stampa e produzione

1. Tecniche di stampa

offset
serigrafia
calcografia
Prova strutturata 1

litografia
xilografia
carta - copia - impressione - inchiostro - lastra di metallo - lastre per selezione colore
massello di legno - matita grassa - matrice - rilievo - segno
telaio con seta - tipogramma - tiratura - tratto

2. Indica la tecnica di stampa che ha caratterizzato una parte rilevante del lavoro dei seguenti artisti:

Albrecht Dürer
William Morris
Cornelius Escher
Andy Warhol
Roy Lichtenstein
Joseph Albers
Jules Chéret
Henry de Toulouse Lautrec
Marcello Dudovich
Francisco Goya

Calcografia – Litografia – Serigrafia - Xilografia

91
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

B. Indica la risposta o le risposte corrette barrando la relativa casella.


1. I costi di stampa dipendono da un certo numero di fattori…
FF 1) natura del prodotto, lavorazioni e materiali necessari alla realizzazione,
2) quantità delle copie (tiratura),
3) qualità del fornitore: azienda a ciclo completo o con subfornitori,
4) esigenze di distribuzione: chi recapita il prodotto finito al cliente, come viene immagazzinato.
FF 1) natura del prodotto, lavorazioni e materiali di prestampa,
2) qualità delle copie (finitura),
3) distanza dal fornitore: tipografia piccola o grande,
4) tempi di realizzazione: urgente, normale.
FF 1) natura del prodotto, lavorazioni e materiali necessari alla realizzazione,
2) quantità delle copie e rilegatura,
3) qualità del fornitore: azienda a ciclo completo o con subfornitori.
FF 1) natura del prodotto, lavorazioni e materiali necessari alla realizzazione,
2) quantità delle copie (tiratura),
3) qualità del fornitore: azienda a ciclo completo o con subfornitori,
4) esigenze di distribuzione: chi recapita il prodotto finito al cliente, come viene immagazzinato,
5) tempi di realizzazione: urgente, normale.

2. La tecnica calcografica prevede che…


FF il disegno viene inciso su rame con strumenti vari oppure scavato con l’acido; l’inchiostro rimane
sulla parte della lastra non incisa e passa sulla carta sottoponendo la lastra a pressione con un tor-
chio.
FF il disegno viene inciso su rame con strumenti vari oppure scavato con l’acido; l’inchiostro rimane
dentro le incisioni e passa sulla carta sottoponendo la lastra a pressione con un torchio.
FF il disegno viene inciso su legno con strumenti vari oppure scavato con l’acido; l’inchiostro rimane
dentro le incisioni e passa sulla carta pressandola a mano sul massello di legno.
FF il disegno viene inciso su rame con strumenti vari oppure con una matita grassa; l’inchiostro rimane
dentro le incisioni e passa sulla carta sottoponendo la lastra a pressione con un torchio.

3. Quale di queste definizioni è la più corretta per la stampa offset?


FF È l’evoluzione della stampa litografica quando si sostituì al foglio metallico che può essere montato
su cilindro la lastra di pietra rigida. È considerata stampa diretta perché l’inchiostro passa dal cala-
maio inchiostratore direttamente sulla carta. Con questa tecnica può ottenere un numero di copie da
1000 a 2.000.
FF È l’evoluzione della stampa serigrafica quando si sostituì alla matrice su telaio di setta il foglio me-
tallico leggero che può essere montato su cilindro. È considerata stampa indiretta perché l’inchiostro
passa dalla matrice su un cilindro e quindi sulla carta.
FF È l’evoluzione della stampa calcografica quando si sostituì alla lastra di metallo rigida il foglio metal-
lico leggero e flessibile che può essere montato su cilindro. È considerata stampa diretta perché l’in-
chiostro passa dalla matrice direttamente sulla carta.
FF È l’evoluzione della stampa litografica quando si sostituì alla lastra di pietra rigida il foglio metallico
leggero e flessibile che può essere montato su cilindro. È considerata stampa indiretta perché l’in-
chiostro passa dalla matrice su un cilindro e quindi sulla carta. Con questa tecnica può ottenere un
numero illimitato di copie.

92
8. Strumenti e tecnologie di stampa e produzione

Discipline grafiche Laboratorio di grafica

Soluzione prova strutturata n. 2


Strumenti e tecnologie di stampa e produzione

A. Indica la risposta o le risposte corrette barrando la relativa casella.


1. La stampa offset…
FF Impiega tre inchiostri trasparenti e viene definita tricromia: ciano, magenta, giallo, primari in que-
sto caso, stampati in pienezza o percentuale grazie alla retinatura. Per ciascun colore viene allestita
una lastra separata.
FF Impiega quattro inchiostri opachi e viene definita quadricromia: ciano, magenta, giallo e nero, pri-
mari in questo caso, stampati in pienezza. Per ciascun colore viene allestita una lastra separata.
FF Impiega quattro inchiostri trasparenti e viene definita quadricromia: verde, magenta, giallo e nero,
primari in questo caso, stampati in pienezza o percentuale grazie alla retinatura. Per ciascun colore
viene allestita una lastra o più lastre separate.
JJ Impiega quattro inchiostri trasparenti e viene definita quadricromia: ciano, magenta, giallo e nero,
primari in questo caso, stampati in pienezza o percentuale grazie alla retinatura. Per ciascun colore
viene allestita una lastra separata.
FF Impiega tre inchiostri trasparenti e viene definita stampa RGB: ciano, magenta, blue, primari in
questo caso, stampati percentuale grazie alla scansione. Per ciascun colore viene allestita un inchio-
stro separato.

2. La tecnica litografica prevede che…


FF si utilizza una pietra che respinge l’inchiostro là dove è stata disegnata con una matita grassa e lo
trattiene sul resto della superficie. Sulla carta il segno stampante lasciato dalla matrice di seta non
lascia impronta a rilievo.
FF si utilizza un telaio con una superficie riflettente che trattiene l’inchiostro là dove è stata disegnata
con una matita grassa e lo respinge sul resto della superficie. Sulla carta l’inchiostro lasciato dalla
matrice lascia una forte impronta a rilievo.
JJ si utilizza una pietra che trattiene l’inchiostro là dove è stata disegnata con una matita grassa e lo
respinge sul resto della superficie. Sulla carta il segno stampante lasciato dalla matrice sottoposta a
torchio non lascia impronta a rilievo.
FF si utilizza una tavoletta lignea che trattiene l’inchiostro là dove è stata incisa con una matita e lo re-
spinge sul resto della superficie. Sulla carta il segno stampante lasciato dalla tavoletta coincide esat-
tamente a rilievo con il suo perimetro torchio.

B. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presen-
te che alcuni termini non sono da inserire).
1. La xilografia ha una matrice A RILIEVO
2. La flessografia ha una matrice FLESSIBILE IN POLIMERO
3. La stampa permeografica ha una matrice A TELAIO CON TESSUTO
4. Con la serigrafia si possono fare MIGLIAIA di copie
a rilievo - a telaio con tessuto - carta - cartone - centinaia - decine - flessibile in polimero
incavografica - materiali vari - metallo - migliaia - permeo grafica - planografica
plastica - rilievografica

93
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

Cognome Nome

classe data

A. Indica la risposta o le risposte corrette barrando la relativa casella.


8. Strumenti e tecnologie di stampa e produzione

1. La stampa offset…
FF Impiega tre inchiostri trasparenti e viene definita tricromia: ciano, magenta, giallo, primari in que-
sto caso, stampati in pienezza o percentuale grazie alla retinatura. Per ciascun colore viene allestita
una lastra separata.
FF Impiega quattro inchiostri opachi e viene definita quadricromia: ciano, magenta, giallo e nero, pri-
mari in questo caso, stampati in pienezza. Per ciascun colore viene allestita una lastra separata.
FF Impiega quattro inchiostri trasparenti e viene definita quadricromia: verde, magenta, giallo e nero,
primari in questo caso, stampati in pienezza o percentuale grazie alla retinatura. Per ciascun colore
viene allestita una lastra o più lastre separate.
Prova strutturata 2

FF Impiega quattro inchiostri trasparenti e viene definita quadricromia: ciano, magenta, giallo e nero,
primari in questo caso, stampati in pienezza o percentuale grazie alla retinatura. Per ciascun colore
viene allestita una lastra separata.
FF Impiega tre inchiostri trasparenti e viene definita stampa RGB: ciano, magenta, blue, primari in
questo caso, stampati percentuale grazie alla scansione. Per ciascun colore viene allestita un inchio-
stro separato.

2. La tecnica litografica prevede che…


FF si utilizza una pietra che respinge l’inchiostro là dove è stata disegnata con una matita grassa e lo
trattiene sul resto della superficie. Sulla carta il segno stampante lasciato dalla matrice di seta non
lascia impronta a rilievo.
FF si utilizza un telaio con una superficie riflettente che trattiene l’inchiostro là dove è stata disegnata
con una matita grassa e lo respinge sul resto della superficie. Sulla carta l’inchiostro lasciato dalla
matrice lascia una forte impronta a rilievo.
FF si utilizza una pietra che trattiene l’inchiostro là dove è stata disegnata con una matita grassa e lo
respinge sul resto della superficie. Sulla carta il segno stampante lasciato dalla matrice sottoposta a
torchio non lascia impronta a rilievo.
FF si utilizza una tavoletta lignea che trattiene l’inchiostro là dove è stata incisa con una matita e lo re-
spinge sul resto della superficie. Sulla carta il segno stampante lasciato dalla tavoletta coincide esat-
tamente a rilievo con il suo perimetro torchio.

B. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presen-
te che alcuni termini non sono da inserire).
1. La silografia ha una matrice .............................
2. La flessografia ha una matrice .............................
3. La stampa permeografica ha una matrice .............................
4. Con la serigrafia si possono fare ............................. di copie
a rilievo - a telaio con tessuto - carta - cartone - centinaia - decine - flessibile in polimero
incavografica - materiali vari - metallo - migliaia - permeo grafica - planografica
plastica - rilievografica

94
9. I progetti commerciali ed editoriali

9. I progetti commerciali ed editoriali


Prove strutturate
Discipline grafiche

Soluzione prova strutturata n. 1


I progetti commerciali ed editoriali

A. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni pre-
sente che alcuni termini non sono da inserire).
1. Ogni parola, nome simbolo o combinazione di essi usato nel commercio e registrato è il MARCHIO.
2. Il nome di un’azienda o di un prodotto trattato con elementi grafici caratterizzanti senza che ne venga
alterata la leggibilità LOGOTIPO.
3. L’elemento della comunicazione che rappresenta un concetto, un’idea, un oggetto, una qualità è il
SIMBOLO.
4. Il segno che per comune accordo sta ad indicare un luogo, una cosa o una funzione generica non legata
ad un singolo prodotto o azienda è il PITTOGRAMMA O ICONA.
5. In tipografia è l’equivalente dei caratteri tipografici, che costituiscono le serie chiamate “tipi di carattere”
oppure “font” ed è il GLIFO.
6. Con l’avvento delle apparecchiature tecnologiche, che hanno comandi identificati attraverso segni piut-
tosto che parole, ha assunto importanza l’uso di ICONE.

etichette - forme - glifo - grafico - grafismo - icone - logo - logotipo – marchio


nome - pittogramma o icona - segno - significato - simbolo - target

B. Concludi le tre frasi proposte scegliendo tra quelle elencate (tieni presente che alcune frasi non sono da
inserire). Scrivi la risposta nella colonna a destra.
1. Dal punto di vista dei contenuti espressi il marchio deve essere h
2. Dal punto di vista tecnico il marchio deve essere b
3. Dal punto di vista legale il marchio non deve essere d
a. Funzionale e usabile in contesti definiti, applicabile soprattutto su piccole dimensioni, applicabile in positivo ma
non in negativo, applicabile a colori, adattabile su materiali diversi.
b. Funzionale e usabile in contesti diversi, applicabile anche in grandi o piccole dimensioni, applicabile in positivo
e negativo, applicabile a colori o in bianco e nero, adattabile su materiali diversi.
c. Funzionale e usabile su carta, applicabile anche in grandi o piccole dimensioni, applicabile e negativo e in nero,
adattabile su materiali diversi ma non necessariamente su plastiche.
d. Generico o descrittivo, un nome geografico, identico o simile ad altri esistenti anche se in settori diversi se ne
trae vantaggio, costituito da un nome o ritratto altrui, una parola o segno di uso comune, costituito dalla forma
del prodotto, contrario
e. Preciso e definito, un nome conosciuto, identico o simile ad altri esistenti, ma non se di settori diversi anche
se ne trae vantaggio, costituito da un nome o ritratto altrui, una parola o segno di uso comune, costituito dalla
indicazione merceologica del prodotto
f. Semplice e inconfondibile, trasmettere un valore, rappresentare l’identità, durare nel tempo, frutto soprattutto di
una scelta emozionale, privo di connotazioni politiche, registrabile nei principali paesi europei.
g. Unico e inconfondibile, trasmettere un dato preciso e non una emozione, rappresentare l’identità, durare due
anni, essere motivato, privo di connotazioni riferite al sesso, registrabile nei principali paesi europei.
h. Unico e inconfondibile, trasmettere una emozione, rappresentare l’identità, durare nel tempo essere motivato,
privo di connotazioni sgradevoli, registrabile nei principali paesi.

95
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

Cognome Nome

classe data

A. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presen-
te che alcuni termini non sono da inserire).
1. Ogni parola, nome simbolo o combinazione di essi usato nel commercio e registrato è il .............................
2. Il nome di un’azienda o di un prodotto trattato con elementi grafici caratterizzanti senza che ne venga
9. I prodotti commerciali ed editoriali

alterata la leggibilità .............................


3. L’elemento della comunicazione che rappresenta un concetto, un’idea, un oggetto, una qualità è il
.............................
4. Il segno che per comune accordo sta ad indicare un luogo, una cosa o una funzione generica non legata
ad un singolo prodotto o azienda è il .............................
Prova strutturata 2

5. In tipografia è l’equivalente dei caratteri tipografici, che costituiscono le serie chiamate “tipi di carattere”
oppure “font” ed è il .............................
6. Con l’avvento delle apparecchiature tecnologiche, che hanno comandi identificati attraverso segni piut-
tosto che parole, ha assunto importanza l’uso di .............................

etichette - forme - glifo - grafico - grafismo - icone - logo - logotipo – marchio


nome - pittogramma o icona - segno - significato - simbolo - target

B. Concludi le tre frasi proposte scegliendo tra quelle elencate (tieni presente che alcune frasi non sono da
inserire). Scrivi la risposta nella colonna a destra.

1. Dal punto di vista dei contenuti espressi il marchio deve essere


2. Dal punto di vista tecnico il marchio deve essere
3. Dal punto di vista legale il marchio non deve essere

a. Funzionale e usabile in contesti definiti, applicabile soprattutto su piccole dimensioni, applicabile in


positivo ma non in negativo, applicabile a colori, adattabile su materiali diversi.
b. Funzionale e usabile in contesti diversi, applicabile anche in grandi o piccole dimensioni, applicabile
in positivo e negativo, applicabile a colori o in bianco e nero, adattabile su materiali diversi.
c. Funzionale e usabile su carta, applicabile anche in grandi o piccole dimensioni, applicabile e negativo
e in nero, adattabile su materiali diversi ma non necessariamente su plastiche.
d. Generico o descrittivo, un nome geografico, identico o simile ad altri esistenti anche se in settori
diversi se ne trae vantaggio, costituito da un nome o ritratto altrui, una parola o segno di uso comune,
costituito dalla forma del prodotto, contrario
e. Preciso e definito, un nome conosciuto, identico o simile ad altri esistenti, ma non se di settori diversi
anche se ne trae vantaggio, costituito da un nome o ritratto altrui, una parola o segno di uso comune,
costituito dalla indicazione merceologica del prodotto
f. Semplice e inconfondibile, trasmettere un valore, rappresentare l’identità, durare nel tempo, frutto
soprattutto di una scelta emozionale, privo di connotazioni politiche, registrabile nei principali paesi
europei.
g. Unico e inconfondibile, trasmettere un dato preciso e non una emozione, rappresentare l’identità,
durare due anni, essere motivato, privo di connotazioni riferite al sesso, registrabile nei principali
paesi europei.
h. Unico e inconfondibile, trasmettere una emozione, rappresentare l’identità, durare nel tempo essere
motivato, privo di connotazioni sgradevoli, registrabile nei principali paesi.

96
Appendice

Appendice
Matita e mouse.
Il disegno nell’era digitale Vi è una differenza immensa tra il vedere una cosa
senza la matita in mano, e il vederla disegnandola.
[…] Non posso precisare la mia percezione di una cosa
senza disegnarla virtualmente, e non posso disegnare
questa cosa senza un’attenzione volontaria che
trasformi notevolmente ciò che prima avevo creduto
di percepire e conoscere bene. Mi accorgo che non
conoscevo ciò che conoscevo.
(Paul Valéry, Degas, danza, disegno.
Citato in Di Napoli, 2004)

Il ruolo del disegno re, (Bottani, op. cit.) di un comporre disordinato con
nella formazione il computer di elementi preesistenti in stermina-
L’insegnamento del disegno affonda le sue radici nel- te biblioteche di immagini1 che non sono la realtà,
le tradizioni rinascimentale e delle Accademie seicen- ma a loro volta una particolare rappresentazione del
tesche e stava al centro dei programmi scolastici per mondo. Si registra la scomparsa dei sensi nei curri-
tutto l’Ottocento, considerato fondativo nei curricoli coli scolastici e più in generale la perdita dei sensi di
professionali, e materia tra le più importanti nei pro- fronte alla realtà mediata, esattamente nel momento
grammi liceali. La lezione di disegno era intesa come in cui ciò che ci circonda parla di multi-medialità, di
«un’educazione dell’occhio o meglio del guardare […] iper-sensorialità.
il disegno è apprendere ad osservare, è disciplina del- Milton Glaser2 (2000: p. 10) afferma istintivamen-
lo sguardo come la musica dell’orecchio e la danza per te da designer, non da scienziato, che «il computer
l’incedere» (Bottani, 2005: p. 5). In Italia, nella scuola non serve come strumento di pensiero. Cristalliz-
secondaria, questa posizione si dissolve nel secondo za un’idea troppo velocemente, senza permetterle
Novecento, nonostante la psicologia e la pedagogia ri- di passare attraverso un’ulteriore elaborazione con-
conoscano e attribuiscano al disegno una importante cettuale. Niente è più utile all’apprendimento che
funzione nello sviluppo cognitivo, nella modellazio- l’interdipendenza tra occhio, mano e mente. Men-
ne mentale, nella trasposizione e manipolazione delle tre pensi, fai uno schizzo e l’idea è ancora confusa.
immagini, e di potente motore di calcolo. Deve restare tale, così la mente ne pensa un’altra più
Così, nonostante l’enfasi che oggi i media pongono chiara e tu fai un altro schizzo».
sul predominio della comunicazione visuale nella
società odierna, nella scuola lo studio dell’immagi-
ne, e della sua produzione col disegno, è diventata Il disegno nei curricoli
marginale, nonostante che, in tempi di risparmio, Il disegno3 è insegnato secondo due forme storiche
sia l’attività che richiede le risorse più povere e repe-
ribili: carta e matita. 1 L’uso di repertori di immagini è precedente all’avvento del
L’avvento dell’informatica e della produzione digi- computer: i trasferibili costituiscono infatti una di queste
tale delle immagini ha contribuito a far dimentica- biblioteche.
re la formazione dell’occhio esercitata dal disegno e 2 Il Maestro Glaser si rifà anche agli scritti del neurologo
cognitivo Frank R. Wilson (1999).
la disciplina ha perso di importanza; il risultato è
3 Consapevole dell’inafferrabilità classificatoria del fenomeno
una deprivazione percettiva e concettuale, in favo- disegno, quella in uso è funzionale al tema dell’articolo.

97
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

Variabili Modello Orientale Modello Occidentale


Visione antropologica di fondo l’uomo come insieme di potenzialità l’uomo come vaso da riempire
da sviluppare
Idea della conoscenza da liberare perché incorporata nel raggiunta con la conoscenza delle
discente regole
Ruolo dello studente attivo passivo
Motivazione dello studente bruciante, ha desiderio di apprendere tiepida, va stimolata
il più possibile
Ruolo del maestro è un maieuta: estrae la conoscenza è un mediatore: possiede il sapere e
dall’allievo inconsapevole lo distribuisce
Natura del sapere concreto: il saper fare, fisico, è astratto e codificato, separato dalla
incorporato abilità manuale e tecnica
Propedeutica assente, ogni fase è insieme presente, staccata dalla
propedeutica e conclusiva specializzazione
Modalità di acquisizione del evolutiva per fasi distinte
sapere
Fasi esecutive l’ideazione coincide con l’esecuzione l’ideazione si distanzia
dall’esecuzione
Attrezzatura tecnica minima, considerata come irrinunciabile: ortogestuale, corregge
il prolungamento del corpo l’imprecisione umana
Ruolo della scrittura come gesto: la calligrafia come norma: la tipografia
Tabella 1. Il modello pedagogico “orientale” e “occidentale” (Anceschi, 1983; 1995; Anceschi e Riccò, 2000): i due modelli sono
sintetizzati a partire dall’estrapolazione delle variabili.

distinte alle quali corrispondono due odierne versio- linguaggi, per esempio in completo analfabetismo.
ni digitalizzate: il disegno a mano libera, lo schizzo, L’abilità nel disegno consiste nella raggiunta flui-
con funzione artistica o pre-progettuale, con l’uso di dità, nel non essere frenati dall’attenzione posta al
un dispositivo atto a lasciare segni su qualsiasi sup- processo produttivo, piuttosto che al risultato; per
porto, come la matita, la penna, il carboncino, e il ottenere esiti apprezzabili occorre una lunga fase
disegno strumentale, che usa riga, squadra, compas- di training, non meno che per altre abilità manua-
so, normografo, tavolo da disegno, con funzione di li, come per suonare uno strumento (Goldschmidt,
formalizzazione e di medium per comunicare con 2003); in questa forma di espressione la componente
esattezza dati e informazioni in ambiti diversi, come del talento e della motivazione personale è rilevan-
l’architettura, l’ingegneria, il design, la grafica. te nel favorire rapidità di apprendimento e perizia.
Per Giovanni Anceschi (1983) la formazione al dise- Nell’ambiente artistico il disegno ha uno statuto pro-
gno si polarizza su due forme: il modello pedagogico prio e piena dignità. Negli ambienti progettuali lo
“orientale” e il modello “occidentale” che sono sinte- schizzo è soprattutto lo strumento di fissazione ra-
tizzati nella Tabella 1. pida delle idee iniziali per il suo carattere di imme-
diata fruibilità, viene usato per rendere intelligibile
al profano quel che il disegno tecnico4 comunica in
Il disegno a mano libera forme codificate che comportano competenza speci-
Si avvale di segni non codificati, può non avere re-
gole, ed essere a-semantico; come autodidatta si può 4 Secondo la definizione classica il disegno tecnico è l’insieme
diventare abile disegnatore senza conoscere altri di strumenti e codici.

98
Appendice

fica e possesso dei relativi codici per la lettura e la Prima dell’avvento del computer si praticava con una
decifrazione.5 Il computer, le periferiche e i software serie di strumenti che comportano il controllo rela-
consentono oggi al disegno virtuale di avvicinarsi a tivamente raffinato dell’ortogonalità, della modula-
quella soddisfacente qualità percettiva che è attribu- rità, della qualità del segno e dell’impaginazione. La
ita normalmente al disegno reale. fase progettuale si attuava con disegni e con costru-
Va precisato che si considera il disegno6 non restrit- zione di prototipi realizzati interamente attraverso
tivamente come copia dal vero ma nella sua globa- modelli manufatti di legno o altro materiale. Oggi
lità, comprendente tutte quelle rappresentazioni tutti i passaggi progettuali, compresa la prototipa-
grafiche non verbali, le visualizzazioni sintetiche zione, possono essere digitalizzati: l’iperspecialisti-
del pensiero su carta, che hanno la funzione di ma- co disegno a computer si avvale di sistemi e biblio-
neggiare diversi gradi di astrazione, assistere nella teche proprie per ogni settore produttivo, dai vari
strutturazione dei problemi, facilitare il riconosci- CAD ai sistemi CAG8. I professionisti ricordano che
mento degli aspetti e delle proprietà non intenzio- la lunga fase di training, in aula o in studio, costi-
nalmente perseguite nel problem solving (Schön e tuiva una tipica forma di apprendimento in azione:
Wiggins, 1992). lucidare, trasferire in bella copia un bozzetto, com-
portava la lettura, l’interpretazione e l’integrazione
di elementi mancanti, azione che incorporava, con i
Il disegno con strumenti tempi lunghi richiesti, l’apprendimento di comples-
Il disegno strumentale interviene nelle fasi forma- si codici e convenzioni e di abilità spaziali.
lizzate del progetto, è un sistema di rappresenta- La forma digitale, per i suoi indiscutibili vantaggi,
zione misto fatto di segni e di simbologie specifi- è adottata universalmente e comporta risparmio di
che per ogni campo di applicazione ed è strutturato tempo ed energie, ma non richiede minori compe-
linguisticamente. È lo strumento di comunicazione tenze della forma analogica, ne richiede altre di ti-
principale tra i vari attori della trafila progettuale: pologia diversa, perché la padronanza dei sistemi
committente, progettista, realizzatore. Non è possi- di rappresentazione, come le proiezioni, la resa pro-
bile praticarlo senza essere al contempo alfabetizzati spettica e il codice, rimane integra in tutta la sua
nella scrittura e nella matematica e nella conoscenza complessità e necessita di un training lungo anche
specifica delle convenzioni. L’abilità consiste nel sa- se più contratto del training richiesto nel disegno
per visualizzare mentalmente l’oggetto nello spazio manuale.
tridimensionale, nello scegliere la proiezione contin-
gente, la sezione più appropriata nel rappresentare
in modo “abbreviato”, nella rappresentazione ibrida La matita nell’era del mouse
(Goldschmidt, 2003).7 Riprendendo la nota metafora di Marc Prensky
(2001), nel disegno gli immigrati digitali9 sono quel-
5 Purcell e Gero (1998) e Kokotovich e Purcell (2008) hanno li che nel corso della loro esistenza hanno assistito al
raccolto un’ampia gamma di studi e testimonianze sul ruolo
passaggio dall’ideazione e progettazione con la mati-
e l’importanza del disegno nel problem solving in un numero
ta al computer e possono aver accettato in modo più
rilevante di discipline scientifiche e tecniche focalizzate
in particolare nell’area della memoria di lavoro, della o meno indolore il passaggio, mentre i nativi digitali
reinterpretazione delle immagini e nella sintesi mentale. sono nati e cresciuti con la presenza delle tecnologie
6 In realtà tutto quello che mettiamo su carta, e non sia digitali e sarebbero più disposti ad accettarle anche
scrittura, sono variabili infinite del disegno: dalla spunta alla 8 CAD (Computer Aided Design): il termine “Design” in inglese
freccia a margine, alla mappa delle idee. significa progetto non “disegno”, quindi la traduzione è
7 La comprensione dei principi del disegno 2D e 3D comprende “Progetto con l’ausilio del computer”.
i concetti fondamentali di teoria delle proiezioni, delle CAG (Computer Aided Graphic) ossia Grafica con l’ausilio del
proiezioni isometriche e isografiche, delle viste nascoste computer.
e delle sezioni, che comportano abilità spaziali come la 9 Prensky ha coniato i termini digital natives e digital
rotazione mentale e la visualizzazione spaziale, abilità alle immigrants, per indicare chi è nato nell’epoca del computer,
quali si riconosce pari centralità nell’apprendimento delle usa in modo fluente il linguaggio informatico, dei video
scienze e della tecnica. Cfr. Rafi e Samsudin (2007), Barr games e di internet; gli immigrati sono transitati da una terra
(2004). pre-digitale al digitale.

99
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

Approfondimento 1 - Disegno e progettazione

I progettisti lavorano con il medium, disegnano su mentre il professionista è già allenato ai passaggi
carta e letteralmente vedono l’evolvere del loro evolutivi del ragionamento; si tratta infatti di una
lavoro. “Il processo di design nelle sue costituenti importante componente dell’expertise (l’insieme di
minime di base coinvolge diversi modi di vedere, esperienza e conoscenza), del bagaglio di conoscenze
dipendenti dalla intelligenza visiva: la costruzione di che soggiace dentro il comportamento esperto. Allo
figure e configurazioni che sono determinate dal modo stesso modo il disegno sembra essere molto più utile
di pensare del designer, la valutazione di qualità, nella fase di analisi del processo progettuale piuttosto
nei termini di come le intenzioni si sono formate, che nella fase di soluzione del problema.
i problemi si siano posti e le soluzioni giudicate,
Gli studi di Verstijnen et al. (1998), Bilda, Gero e
l’identificazione delle conseguenze volute o inattese
Purcell (2006) hanno dimostrato sperimentalmente che
delle mosse progettuali” (Schön, 1992).
nell’elaborazione creativa del designer sono essenziali
Kavakli e Gero (2001), confermando le intuizioni degli due processi mentali che consistono dapprima nel
artisti, hanno dimostrato che lo schizzo veloce ha la ristrutturare forme per poi combinarle. È nel corso della
proprietà di de-focalizzare l’attenzione grazie alla fase educativa mediante il disegno che si rinforzano
sua “approssimazione” nel rappresentare, inoltre queste expertise: si impara a pensare acquisendo come
stimola l’insight creativo (lett. “visione interna”, usato forma mentale la generazione di una idea di secondo
in psicologia, definisce il concetto di “intuizione”) livello attraverso gli elementi fissati ed elaborati.
rendendo più accessibili le associazioni mentali
remote. Infatti concentrare l’attenzione sull’oggetto Secondo Suwa, Purcell e John (1998) oltre alla
dell’indagine stessa lo fissa alle sue funzioni e riduce funzione di riconoscimento delle proprietà non
l’ampiezza del pensiero divergente; l’ambiguità intenzionalmente perseguite, lo schizzo ha una
rappresentativa dello schizzo è un vantaggio perché funzione di reinterpretazione: il professionista disegna
facilita le associazioni di idee non contigue, portando associando schizzi a segni con concetti astratti e
alla scoperta degli spazi impliciti e nascosti ed argomenti funzionali. Goel (1995), nello studio sul
evidenziando aspetti strutturali dell’oggetto di graphic design, definisce come “trasformazione
indagine. laterale” il processo di passaggio da una idea ad
un’altra, caratteristico delle prime fasi del design, e
Bilda, Gero e Purcell (2006) hanno mostrato che comunemente sorretto da schizzi poco strutturati e
l’azione dello schizzare durante la progettazione densi di annotazioni ambigue.
concettuale, a certe condizioni, è meno utile
al professionista esperto di quanto non sia per La comparazione tra analoghe sessioni di disegno
l’apprendista del design nella fase di apprendimento. manuale e computerizzato mostrano il vantaggio
Quando lo studente impara a disegnare, apprende significativo dell’alto numero di variazioni e
anche come sviluppare le idee, per esempio come reinterpretazioni, associato alle trasformazioni laterali
partire da una idea e farla evolvere in una seconda, che avvengono nell’esercizio del disegno manuale.

100
Appendice

nella professione: per loro la modalità progettuale to formativo, in contrapposizione alla frequente po-
schizzo-disegno a computer non ha più l’ovvia na- vertà degli esiti del disegno assistito (CAD e CAG),
turalezza che aveva per gli immigrati digitali. Chie- non supportato da una formazione di base adeguata,
dersi oggi se nella pratica professionale il disegno sommato all’uso banale dei tools e delle convenzioni
digitale possa sostituire tutte le diverse forme del di- offerte dal software.
segno manuale, oppure se la propedeutica manuale
del disegno possa agevolare la comprensione del di-
segno digitale o possa essere abbandonata, sono in- Lo schizzo come forma di comprensione
terrogativi che riflettono solo in parte la contrapposi- e interpretazione
zione tra le nuove generazioni e le vecchie, restie ad L’argomento contro il computer è sostenuto da un
abbandonare gli strumenti analogici che continuano professionista e insegnante, immigrato digitale, co-
invece ad avere un senso nella formazione. me Glaser (op. cit.), che apprezza la sospensione che
Il disegno a mano libera marca uno dei capisaldi lo schizzo consente, perché esso rimane, per sua na-
della formazione artistica, è scontato quindi che sia tura, una rappresentazione vaga dell’oggetto e, in
presente nei curricoli dei licei artistici, prima e do- forza di questa imperfezione, concede all’idea auro-
po la riforma: negli altri percorsi della scuola secon- rale di conservare tutto il suo potenziale evolutivo
daria esso è scomparso da tempo. Il disegno stru- che la rappresentazione più definita del computer
mentale analogico è caduto in disuso nelle aziende nega; la prima consente al disegnatore di conservare
e negli studi professionali e rimane solo nella scuo- un certo distacco critico dalla sua rappresentazione
la, ambito nel quale sopravvive nella riforma 2010; proprio per la lentezza esecutiva e l’approssimazio-
nei nuovi programmi dei licei artistici si parla, per ne del mezzo. Schön e Wiggins (1992), che hanno
il biennio iniziale, di “competenze adeguate nell’uso studiato sperimentalmente la funzione dello schiz-
del disegno a mano libera e geometrico- descritti- zo, a conferma dell’intuizione di Glaser, considera-
vo, dei software grafici…”10 e qui l’indicazione è evi- no l’attività del progettista come una conversazione
dente, anche se non articolata. La riforma degli isti- riflessiva con i materiali, collocata in una situazione
tuti tecnici, nell’ambito della disciplina “Tecnologie precisa, condotta attraverso il medium del disegno
e tecniche di rappresentazione grafica” prevede nel che dipende in modo fondamentale dalla visione: in
biennio di “utilizzare i vari metodi di rappresenta- questa conversazione il designer non solo registra
zione grafica in 2D e 3D con strumenti tradiziona- informazioni ma allo stesso tempo le costruisce e
li ed informatici”11 e nulla interviene a motivare la attribuisce loro significato.
compresenza della forma tradizionale con la forma Il progettista nell’atto di schizzare compie scoperte
digitale. che generano a loro volta una comprensione globa-
Questa compresenza o propedeuticità non è così le che appartiene a territori diversi: afferra la situa-
scontata: infatti uno degli argomenti più discussi zione problematica, la interpreta come “il problema
nel pianificare la formazione, a seguito della rivo- nascosto in questo problema”. Accumula così cono-
luzione informatica, si svolge intorno alla fungibi- scenze che illuminano le successive fasi del proget-
lità del disegno manuale nei diversi passaggi della to, non solo, il progetto in corso è in qualche modo
progettazione, soprattutto nella fase iniziale, cioè in un allenamento per poter affrontare e sormontare
quel brain storming personale di cattura al volo del- gli ostacoli successivi. Comprendere sistemi e strut-
le idee, che il designer della generazione analogica ture nuove è un’abilità che rende esplicite le scoper-
abitualmente fissava con lo schizzo e in relazione al- te contingenti, aiuta a rendere più controllabili e co-
la opportunità e alla rilevanza del disegno come fat- scienti le scelte successive.
Grazie al disegno si riescono a “vedere” i pensieri
10 http://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/licei2010/// in evoluzione; il computer non sarebbe in grado di
indicazioni_nuovo_impaginato/Liceo%20artistico%20 produrre uno stato visionario, cioè di farci percepire
indirizzo%20Grafica.doc (ultima consultazione settembre meglio le configurazioni, di predire le conseguenze
2010).
di azioni e di valutarne la qualità (approfondimento
11 http://www.indire.it/nuovitecnici_stage/ nel documento “Il
1). Il ruolo speciale dello schizzo nel processo di de-
dibattito sulle linee guida” (ultima consultazione settembre
2010). sign è distinguibile da quello che possiedono le altre

101
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

immagini. Il progettista fa disegni perché sono una soddisfacente dai dispositivi digitali e dai software;
estensione dell’immaginazione, perciò l’immagina- disegnare con uno stilo sulla tavoletta grafica, o con
zione ha la libertà di recuperare immagini preceden- il dito su un monitor touch screen, per la rapidità del
temente archiviate e di manipolarle con rapidità. Il processo e il realismo degli effetti coincide, in modo
risultato è aperto a nuove interpretazioni che posso- molto stimolante, con la manipolazione dei materia-
no es- sere generate con relativa facilità usando un li veri, per cui si può dire che lo schizzo digitale può
dispositivo che si aggiunge alle strutture mnemoni- assolvere la stessa funzione cognitiva dello schizzo
che del designer. Fin dalla più tenera età possedia- con carta e matita.
mo questa abilità cognitiva, ma i progettisti la colti- La tentazione dell’apprendista progettista e del gra-
vano e la sfruttano completandola con l’aggiunta di fico è piuttosto quella di saltare la fase di elabora-
regole formali per l’efficienza e la comprensione del- zione attraverso lo schizzo per progettare mediante
la rappresentazione (per esempio, le rappresentazio- quei software che danno una restituzione finita, fin
ni ortogonali), perché esse portano miglioramenti al da subito coincidente con la soluzione finale, preclu-
processo di generazione delle idee. dendo l’evoluzione del progetto.
La ricerca non ha ancora dimostrato che lavorando
con i sistemi digitali si possa ottenere il medesimo
risultato. Si può concludere affermando che il dise-
gno a mano libera è simulato oggi in modo molto

Approfondimento 2 - Formazione al CAD

Bhavnani e John (1996) osservano che in un disegno l’esperienza del disegno manuale prima di passare
tradizionale la cattiva procedura impiegata è subito al CAD, e chi ci è arrivato direttamente. Nello studio
riscontrabile nella scarsa qualità, perché «esiste una di Jonson (2005) il CAD viene definito uno strumento
stretta relazione causale tra tecnica e qualità perché concettuale in grado di sviluppare nuove vie di
gli errori sono visibili, perciò i disegnatori sono molto percezione, anche se il pregiudizio può confinarlo in un
motivati nell’incrementare la loro tecnica» (1996: ruolo secondario rispetto all’atto del concettualizzare.
p. 336), non esiste nessun legame tra un disegno Il CAD può avviare verso nuove forme di ideazione
impeccabile formalmente e la procedura errata attraverso la sperimentazione e la scoperta (Martegani
impiegata per realizzarlo, perciò il mancato feedback e Montenegro, 2001).
negativo induce il disegnatore a continuare nella sua
All’estremo opposto Schön (2006: p. 331) paventa un
cattiva strategia.
pericolo che si corre nella formazione nell’enfatizzare
Anche secondo Field (2004), Sorby e Gorska (1998) l’uso del computer che «riduce la disponibilità delle
la natura fisica dell’esperienza del disegno e del scuole a formare gli studenti ‘all’abilità artistica’
training attraverso la geometria descrittiva sviluppa attraverso la pratica e incrementa la loro disposizione
una più profonda abilità nella capacità mentale ad essere addestrati come tecnici».
di manipolazione dello spazio tridimensionale. Lo
dimostra il confronto sperimentale effettuato sulle
abilità spaziali dei disegnatori che hanno coltivato

102
Appendice

LA FORMAZIONE SUL DISEGNO dalità tradizionali è vissuto come più facile, perché
STRUMENTALE DIGITALE più temporalmente diluito e gratificante per gli stu-
In un mondo professionale molto competitivo la denti, mentre gli svantaggi sono identificati nella
competenza nei sistemi di disegno digitale è essen- difficoltà delle correzioni e dei cambiamenti, in ter-
ziale, tuttavia il disegno manuale rimane lo stru- mini dell’impiego di tempo e nella difficoltà di rea-
mento più usato nelle fasi iniziali di sviluppo del lizzare alcuni step nelle esercitazioni. Il vantaggio
progetto anche lo schizzo con il dito su iPad è pur dell’apprendimento diretto del CAD, senza il pas-
sempre un disegno manuale (approfondimento 2). saggio sui tavoli da disegno, è nell’accelerazione dei
Susan McLaren (2008), vagliando gli studi dell’ul- programmi imposta dalla contrazione dei tempi sco-
timo decennio sul passaggio dal disegno tradizio- lastici, mentre nella professione il vantaggio è visto
nale al CAD, compie una indagine sul modo in cui nella spendibilità nei diversi settori e nell’efficienza
il problema viene percepito da manager, docenti di e nella varietà dei prodotti. Piuttosto il rischio che si
tecnologia e studenti. Nonostante la comune consta- corre è nell’interpretazione del training come adde-
tazione dell’avvenuta transizione piena al digitale in stramento, quando invece il grande potenziale espri-
tutti gli ambienti, sia formativi che professionali, è mibile dal mezzo dovrebbe sollecitare lo sviluppo
comunemente auspicato il passaggio propedeutico della capacità critica e autocritica, della conoscen-
attraverso il disegno manuale: negli ambienti profes- za tacita e dell’immaginazione, ponendo in secondo
sionali è chiara la convinzione dell’importanza del piano il virtuosismo tecnico13.
“saper disegnare manualmente”, almeno per le pri-
me fasi della progettazione. Sono raggruppabili in
cinque categorie i valori portati dal disegno manuale Un modello per la formazione tecnica
in funzione del disegno strumentale e digitale: Nella formazione al progetto, per esempio in archi-
1. comprensione dei fondamentali: l’orientamento tettura, nell’ingegneria, nel design e nel graphic de-
spaziale, la visualizzazione le relazioni visive, le sign, il computer potenzialmente cambia tre ingre-
convenzioni di base, gli standard, i valori di sca- dienti fondamentali: gli studenti, l’ambito di studio
la; e i docenti.
2. cognitivi: l’interpretazione del 2D in 3D e 4D12 Gli studenti sono più autonomi e abili nell’esplora-
e viceversa, la comprensione dei sistemi di mi- re idee in modo indipendente ma meno coscienti
surazione; del processo, il loro interesse è incentivato tuttavia
3. psicomotori: la coordinazione, l’accuratezza, la dall’uso del mezzo informatico; esprimono passio-
precisione e una forma di disciplina mentale; ne, devozione, curiosità per il mondo 3D e 4D che
4. attitudinali: la motivazione, il senso dell’appro- il computer spalanca. La formazione ha ampliato i
priato ed estetico. programmi con l’estensione della rappresentabilità
5. skill trasferibili: la pianificazione su carta come virtuale e con l’incorporare tecniche prima indipen-
controllo sul processo, la costruzione mentale denti, come la pittura, la fotografia, la grafica, che
delle forme. sono diventate standard nelle competenze delle di-
Perciò nel primo periodo del corso di disegno si de- verse professioni.
ve iniziare da un approccio manuale con un intenso Infine ha modificato il ruolo dei formatori. Il docen-
training osservativo sulle fonti primarie, concettua- te verifica che lo studente abbia raggiunto una co-
lizzando idee e story board, ai fini dello sviluppo suc- noscenza di buon livello e il possesso di una guida
cessivo delle abilità tridimensionali e dei media 4D: “interna” prima di spingerlo a procedere in autono-
altrettanto importante della pratica attiva è la lettura mia nell’esplorazione del mezzo, verso possibili so-
del disegno degli altri (Schön e Wiggins, 1992). luzioni del problema posto (Martegani e Montene-
L’apprendimento del disegno progettuale nelle mo- gro, 2001).
12 Le sigle si usano per individuare i tre tipi di disegno rispetto Un esame dei manuali e dei corsi sull’uso dei CAD
alle dimensioni nello spazio e nel tempo. mostra un insieme di istruzioni e operazioni: l’at-
2D= 2 dimensioni, altezza e larghezza. 13 Petrina (1998; 2003) sottolinea da tempo l’importanza della
3D= 3 Dimensioni, le figure con altezza, larghezza, profondità. revisione dell’approccio al disegno tecnico nella convinzione
4D= nel linguaggio tecnico la quarta dimensione è il tempo e che sia errato pensare al CAD come “all’ennesimo
si riferisce per esempio al cinema e alla animazione. strumento” insegnato in isolamento.

103
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

tenzione è sulle procedure e sulla dislocazione dei 2. schizzare a mano libera oggetti di tipo tecnico -
comandi, non c’è una strategia cognitiva che condu- secondo la vista isometrica, obliqua, prospettica,
ca a sviluppare la comprensione profonda richiesta ortografica, e in viste ausiliarie;
da una formazione qualificata. Oggi, dopo un lustro 3. visualizzare a computer modelli 3D - settare il
di esperienza didattica, si chiede un approccio che punto di vista, il movimento, lo zoom e i con-
superi le limitazioni del training basato su comandi, trolli visivi;
operazionale. Occorre individuare nodi problemati- 4. dimensionare un oggetto, quotare un disegno;
ci progettuali e della rappresentazione, che siano di 5. produrre un disegno progettuale e dettagliato a
complessità progressiva, e invitare gli studenti a ri- partire da modelli generati a computer;
solverli, mostrando a priori solo le spiegazioni indi- 6. assemblare un modello a partire dai suoi com-
spensabili e nuove dei passaggi e delle funzioni: sa- ponenti;
rà l’esplorazione condotta dallo studente a condurlo, 7. creare costruzioni geometriche 2D a computer -
per prove ed errori, verso le soluzioni del problema, settaggio di griglie e unità di misura;
esplorazione supportata dalle sue esperienze prece- 8. creare sezioni in 2D e 3D;
denti che vengono così ricondotte a quella presente. 9. condurre a termine un progetto - problem sol-
All’interno di una classe esistono naturali differen- ving lavoro in gruppo, produzione di un rappor-
ze di expertise nell’uso dei software; è opportuno to tecnico;
perciò che gli studenti più abili affianchino i meno 10. analizzare modelli 3D generati a computer;
esperti, in cooperazione, in modo che la “scoperta” 11. conoscere e usare metodi di prototipazione rapi-
del singolo, riguardo alla modalità individuata per da;
svolgere il compito assegnato, venga condivisa e per- 12. creare presentazioni grafiche.
fezionata attraverso il confronto tra piste risolutive Ritengo utile delineare alcuni principi di didattica
diverse.14 È produttivo insegnare a risolvere proble- laboratoriale suggeriti dall’esperienza di chi scrive e
mi di progettazione attraverso la pratica del disegno, dalla letteratura specialistica:
come disciplina trasversale e multifocale, piuttosto –– proporre batterie di esercizi simili ma di diverso
che insegnare “il disegno” come disciplina a sé stan- livello, in modo che gli studenti possano sceglie-
te, ma il maggiore ostacolo alla didattica multidisci- re in relazione alle loro capacità, ai differenti sti-
plinare è la struttura scolastica italiana, rigidamente li cognitivi (Cross, 1985) ad evitare frustrazioni e
disciplinarista. a incentivare l’auto-efficacia percepita (Bandura,
Ronald Barr (2004) riporta in uno studio quelli che 1986); ciò permette di non avere studenti sovra o
sono considerati i fondamentali risultati in uscita sotto impegnati.
nelle abilità del disegno per il progetto, individua- –– mettere a disposizione della classe dei mini tuto-
ti nella letteratura specialistica e messi in ordine di rial o - delle guide in modo che gli studenti pos-
importanza secondo gli esiti di una indagine svolta sano risolvere da soli i problemi mano a mano in-
tra docenti della disciplina. Eccoli elencati in ordi- contrati;
ne; si sottolinea la presenza al secondo posto dello –– nei corsi preparatori fornire esempi realistici o og-
“schizzare a mano libera”: getti da riprodurre o a partire da manufatti che
1. creare a computer modelli 3D - estrudere, rivolu- gli studenti stessi hanno costruito nel mondo re-
zionare, replicare; ale: toccare un oggetto è parte del processo stes-
14 L’uso delle tecnologie, la qualità del rapporto insegnante so di comprensione della sua struttura. Nei corsi
studente e la natura delle attività svolte, possono creare avanzati gli studenti sono più stimolati da esem-
un contesto particolarmente favorevole per coltivare i tre pi di alta qualità provenienti dal mondo del de-
modi d’uso della pratica strumentale, del disegno o della sign e delle arti. Come alternativa usare modelli
modellizzazione digitale. «La pratica, così come negoziata VRLM1515;
tra insegnante e studente comporta l’elemento pragmatico; –– usare il colore per evidenziare particolari passaggi
l’attività esperienziale ha una qualità epistemica, se posta in costruttivi, per esempio i raccordi;
discussione e giustificata; l’identità personale (Wenger, 2006)
–– nei primi anni di corso chiedere la realizzazione
è semiotica nel suo sviluppo, in quanto creata e mantenuta
attraverso la comunicazione con gli altri in un particolare 15 VRLM ( Virtual Reality Modelling Language) è un formato di
contesto» (Head e Dakers, 2005: p. 37). file per rappresentare grafica vettoriale 3D interattiva.

104
Appendici

di piccoli progetti, la soluzione di problemi limi- BIBLIOGRAFIA


tati, per i quali gli obiettivi e la scadenza finale è Anceschi G. (1983). Design di base, fondamenta del design.
fissata dal docente ma l’esecuzione e le scadenze Ottagono, 70, pp.18-22.
intermedie sono gestite dagli studenti;
–– incentivare il lavoro di coppia o di gruppo: lo stu- Anceschi G. (1995). Elementare e fondativo. Linea Grafica. 295,
pp. 11-20.
dente è costretto ad esporre la propria visione del
compito da eseguire a qualcuno e ciò gli permette Anceschi G, Riccò D. (2000). Research of Communication Design:
di raggiungere una consapevolezza più profonda, synesthetic approach. Conferenza internazionale Design plus
aumentando contemporaneamente la competen- research, Politecnico di Milano, 18-20 Maggio, pp. 1-7.
za nel progetto collaborativo che è fondamentale Bandura A. (1986). Social foundations of thought and action:
nel percorso formativo; A social cognitive theory. Englewood Cliffs, New Jersey:
–– l’atteggiamento del docente: comprende le diffi- Prentice-Hall.
coltà del discente e propone diverse vie di solu-
Barr R. E. (2004). The current status of graphical communication
zione dei problemi. Promuove l’autonomia attra- in engineering education. Proceedings of ASEE/IEEE Frontiers
verso sequenze orientate di problemi/processi. È in Education Conference, October 20-23, pp. 8-13, Savannah,
convinto dell’importanza della formazione sul di- GA. URL: http://fie-conference.org/fie2004/papers/1107.pdf
segno digitale e lui stesso possiede le competenze (ultima consultazione settembre 2010).
necessarie.
Bhavnani S. K., John B. E. (1996). Exploring the unrealized
potential of computer-aided drafting. Conference proceeding
of CHI ’96, pp. 332-339.
CONCLUSIONI
Essere abili nel disegnare idee, per sé stessi e per Bilda Z., Gero J.S., Purcell T. (2006). Key To sketch or not to
mostrarle, è essenziale nel curricolo e nella profes- sketch? That is the question. Design Studies, 27(5), pp. 343-
367.
sione progettuale perché il disegno è integrale al
problem solving, al processo di progettazione, nella Bottani N. (2005). La perdita di senso: l’istruzione tecnico-
concettualizzazione e nella comunicazione. professionale tra passato, presente e futuro. Convegno
La formazione al disegno dovrebbe avere perciò un ITI Avogadro. Torino, 12 marzo 2005. URL: http://norberto.
peso centrale nel curricolo, o quanto meno essere bottani.free.fr/spip/spip.php?article120 (ultima consultazione
settembre 2010).
trasversale alle discipline, proprio come forma di
pensiero. Il computer assolve oggi una funzione im- Cross N. (1985). Styles of learning, designing, computing. Design
portante, ma non unica, nella formazione al di se- Studies, 6(3), pp. 157-163.
gno: è opportuno che la propedeutica si compia an- Di Napoli G. (2004). Disegnare e conoscere. Torino: Einaudi.
cora, almeno in parte, attraverso la pratica manuale.
Per quanto concerne il disegno artistico, e lo schizzo Field D.A.Y. (2004). Education and training for CAD in the auto-
industry. Computer-aided Design, 36(14), pp. 1431-1437.
in misura ancora maggiore, dal punto di vista per-
cettivo e di rendering il computer ha una resa di al- Glaser M. (2000). Art is Work. Milano: Leonardo.
tissima qualità, per cui l’abilità richiesta è la fluidi- Goel V. (1995). Sketches of thought. Cambridge, MA: MIT Press.
tà manuale e la conoscenza delle tecniche artistiche,
matita, carboncino, penna, che sono simulate anche Goldschmidt G. (2003).The Backtalk of Self Generated Sketches.
in adattamento ai diversi supporti, carta, tela. Design Issues, 19(1), pp. 72-88.
La formazione al disegno strumentale deve passare Head G., Dakers J. (2005). Vérillon’s Trio and Wenger’s
attraverso un fase propedeutica manuale per i van- Community: Learning in Technology Education. International
taggi offerti da questa forma di training; successiva- Journal of Technology and Design Education, 15, pp. 33-46.
mente va compiuta, in forma laboratoriale, mettendo Jonson B. (2005). Design ideation: the conceptual sketch in the
in atto un metodo appropriato e una progressione digital age. Design Studies, 26, pp. 613-624.
ben pianificata.
Kavakli M., Gero J.S. (2001). Sketching as mental imagery
da Federle Giovanni (2010). Matita e mouse.
processing. Design Studies, 22, pp. 347-364.
Il disegno nell’era digitale.
TD Tecnologie Didattiche, 51, pp. 12-19. Kokotovich V., Purcell T. (2008). Mental synthesis and creativity in

105
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

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pp. 437-449. with Perceived Ability. Learning Engineering Drawing.
Journal of Technology Education, 18(2), pp. 53-67.
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Franco Angeli. Ed. originale (1987) Educating the Reflective
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Rafi A., Samsudin K.A. (2007). The Relationships of Spatial

106
Appendice

L’esercitazione
laboratoriale

“L’esercitazione laboratoriale in forma di problem ci può aver appreso alcune cose: la scoperta di una
solving è quella più comunemente adottata nella nuova sala, di riviste specializzate nel cinema, che
formazione nella scuola secondaria. Tuttavia neces- il film era davvero il migliore: l’apprendimento è il
sario compiere una distinzione tra design (grafico) e risultato dell’esplorazione di aree conosciute. Nel se-
problem solving: il design in realtà è un complesso condo caso avviene l’apprendimento di alcune co-
contenitore di problemi, quindi il problem solving se ma attraverso una strada diversa. Il processo di
può es­sere adottato legittimamente come strategia apprendimento determina la generazione di nuovi
didattica verso la propedeutica al design. Operando con­cetti, un’area detta “di progetto”, e problemi che
una distinzione tra “design” e “problem solving” si sono chiamati “strumenti di apprendimento” per-
può illustra re la differenza con un esempio preso ché in effetti sono qualcosa di più, e diverso, dal-
dalla vita di tutti i giorni e di evidente plasticità, e la soluzione di un test. La determinazione di questi
per­mette di introdurre anche il concetto di “raziona- strumenti di apprendimento è centrale nel proces-
lità espandibile”. so. Una ulteriore differenza è che nel caso del film
i decisori, quelli chiamati ad accogliere e valutare la
Caso 1. Un gruppo di amici decide di trascorre- scelta finale, sono gli stessi committenti mentre nel
re il sabato sera insieme, scegliendo di assistere ad caso della festa i decisori sono coloro che la organiz-
un buon film proiettato in città; avremo un caso di zano, il gruppo iniziale di amici, mentre gli utenti
problem solving. Nel momento in cui la decisione è finali saranno un insieme diverso. L’interazione so-
presa il problema “trascorrere la serata vedendo un ciale è infatti al contempo risorsa e area di progetto.
buon film” è rimasto inalterato e la soluzione è assi- La teoria del design infatti è valutabile come un esito
milabile al problem solving come modello di “razio- e una risorsa.
nalità vincolata”. Nel problem solving si procede alla ricerca di una
soluzione sulla base di liste, con un numero limi-
Caso 2. Un altro gruppo di amici decide di dare una tato di opzioni, per tornare al primo caso il numero
simpatica festa: questa decisione ha le caratteristi- di pellicole proiettate in città: nel design non accade
che di un problema di design. Si tratta di un pro- questo, il numero di opzioni è sempre indefinito e
blema mal definito, un progetto con una impreci- non è possibile procedere desumendo una lista di
sata serie di limiti possibili, co­me il costo e il luogo possibilità da una precedente lista di op­zioni esplo-
di svolgimento; la relazione tra costo e luogo non è rate. Al contrario l’unico approccio possibile è quel-
meccanicamente determinata ma soggetta a molte lo di espandere il concetto iniziale arricchendolo di
varianti. In questo caso l’elemento dif­ferenziale è la pro­prietà conosciute oppure innovative.
presenza della creatività o dell’immaginazione. Al- La capacità di manipolare i concetti espandendoli è
lora dovremmo concludere che se “l’inatteso” fa par- la condizione necessaria al successo del design nel
te integrante del pro­­cesso di design questo non si contesto sociale ed economico ed è identificabile nel-
può considerare alla stregua di uno dei tipi di pro- la “creatività”. Gli uomini sono degli agenti decisio-
blem solving, perciò la teoria del processo di design nali limitati ma sono degli ottimi “designer natura-
è definibile come un insieme di problem solving: la li”, includendo le relazioni sociali e l’area del design:
chiave di questa teoria sta negli “strumenti di ap- possiedono infatti una sorprendente e espandibile
prendimento”. Nel primo caso il gruppo di ami- capacità “di creare storie, forme e concetti”. Questa

107
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

capacità è incrementata da tre processi che dovreb- pio coinvolgendo tutti gli attori interessati nel pro-
bero avere un riscontro in campo educativo: coltivare cesso. Nel design, la comprensione dell’interazione
la capacità di arricchire i concetti, progettare nuovi sociale fa parte del processo stesso: il design infatti è
strumenti di apprendimento come nuove forme di un processo sociale.”
prototipazione e modellizzazione multimediale; da
ultimo per la formazione cooperativa, studiare nuo- da Giovanni Federle, 2010, Basic Design
ve forme di interazione sociale nel design, per esem- La formazione al design nella scuola secondaria.

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Note

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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente

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