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Indice Guida
per il docente
Struttura dell’opera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
2. Progetto e metodo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
4. Storia e stili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55
5. Microtipografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59
6. Le immagini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
7. Macrotipografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81
Appendice
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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
Struttura dell’opera
“Gli occhi del grafico”, per le discipline grafiche, si può considerare come un manuale in sé completo che
copre una programmazione didattica indirizzata alla figura del grafico che progetta sia per le tecnologie
tradizionali, con destinazione su carta, sia per le tecnologie digitali, con destinazione video.
Ne “Gli strumenti del grafico”, per il laboratorio di grafica, si trova l’applicazione di quanto progettato.
I due volumi hanno una struttura speculare per cui, per esempio, in entrambi gli indici il capitolo
sulla Microtipografia è il quinto, consentendo quindi una programmazione didattica sincrona per i
due insegnamenti. Il legame tra i due volumi è stretto ma per poterne trarre il massimo vantaggio è
indispensabile che essi siano contemporaneamente consultabili dai docenti.
Il piano dell’opera
Prevede l’uscita in due tempi: nel 2012 sono stati pubblicati i volumi per il terzo e quarto anno che
mettono a disposizione ai docenti la propedeutica completa della disciplina. In seconda battuta
saranno pubblicati i volumi per il quinto anno, che prevedono l’approfondimento degli argomenti più
concettualmente complessi, l’aggiornamento degli argomenti in evoluzione, come tutto ciò che sarà legato
ai software di produzione, sia per il cartaceo che per il web, è imminente per esempio l’adozione del
linguaggio HTML5 come standard per il Web. Troveranno spazio le aree specialistiche del marketing, della
pubblicità e dei nuovi media digitali e multimediali oltre a nuove case history. Un modulo sarà dedicato
alle specializzazioni professionali della grafica come l’infografica, l’illustrazione e la fotografia. Infine la
panoramica orientativa sulle possibilità di studio e di lavoro del settore.
Discipline grafiche Gli occhi del grafico 1, Gli occhi del grafico 2,
Discipline grafiche Discipline grafiche
Laboratorio grafico Gli strumenti del grafico 1, Gli strumenti del grafico 2,
Laboratorio grafico Laboratorio grafico
La logica didattica
Nel rispetto degli obiettivi generali della formazione del grafico si è preferito disegnare una logica interna
ai volumi che sia di progressione verso la progettazione grafica oltre che di trattazione più completa
possibile degli argomenti più rilevanti: sarà cura dei singoli Istituti/Dipartimenti ritagliare in fase di
programmazione specifici percorsi di apprendimento tra tutti gli argomenti proposti con una scelta più
mirata agli obiettivi formativi locali e ai profili in uscita.
Descrizione Modulo
I primi due capitoli inquadrano la professione disegnandone i confi- 1. Il mestiere del grafico
ni e operando le necessarie distinzioni tra campo artistico e design
2. Progetto e metodo
Il designer è alla ricerca di soluzioni progettuali dei problemi che gli 3. Basic design grafico
vengono posti dalla committenza e lo fa applicando alcune tecniche.
2
Struttura dell’opera
Descrizione Modulo
Il graphic design ha una storia che va esplorata alla ricerca di fonti e 4. Storia e stili
ispirazioni, storia strettamente connessa alle parallele vicende sociali
e artistiche.
Il graphic designer deve conoscere la forma dell’alfabeto e le consue- 5. Microtipografia
tudini della scrittura tipografica/digitale
Il graphic designer padroneggiare la creazione, in proprio o affidata 6. Le immagini
ad altri, delle immagini, siano illustrazioni o fotografie.
Il graphic designer compone parole e immagini secondo le regole in 7. Macrotipografia
uso sia per i mezzi tradizionali cartacei che per le nuove tecnologie e
la fruizione a video.
Il graphic designer conosce le tecniche di produzione e stampa e la 8. Strumenti e tecnologie di
loro origine per poterne trarre quindi il massimo vantaggio per la stampa e produzione
propria creatività che per il committente.
Il graphic designer sa declinare le proprie conoscenze di base sui 9. I progetti commerciali ed
singoli prodotti editoriali e per la comunicazione aziendale che editoriali
possiedono caratteristiche proprie e che richiedono altre conoscenze
tecniche peculiari: dal libro, al marchio, alla pubblicità.
La progettazione per i nuovi mezzi digitali richiede altre conoscenze 10. Progettare per le nuove tec-
tecniche e diverse regole di comunicazione complementari a quelle nologie
dei mezzi tradizionali.
Come si utilizza
I moduli didattici si compongono di
ππ la descrizione dei concetti attraverso schede monotematiche e l’esemplificazione attraverso immagini,
con l’etichetta “Strumenti”; in internet si possono trovare i relativi file con videopresentazioni che
consento al docente di fare lezione frontale,
ππ la narrazione di casi aziendali contrassegnati dall’etichetta “Case History”
ππ esempi qualificati per nuovi approcci al problema con l’etichetta “Osservazioni”,
ππ l’applicazione nelle esercitazioni di quanto appreso con l’etichetta “Esercizi”, dove possibile si
forniscono in internet i relativi file di supporto,
ππ letture come “Approfondimenti” individuate dal fondino azzurro: sono letture su temi di attualità o
di rilevanza storica che hanno lo scopo preciso di mostrare agli studenti come la grafica faccia parte
del mondo della cultura a pieno titolo e intorno ad essa si sviluppano dibattiti e riflessioni. Alcuni
testi sono nella lingua originale, l’inglese, perché si vuole così incoraggiare l’acquisizione delle
terminologie specifiche e lo studio della microlingua.
Materiali in internet
Nel sito dell’editore sono disponibili le videopresentazioni di ciascuno dei dieci moduli costituite da
immagini commentate tratte dal testo oltre a un consistente numero di esercitazioni ispirate dai lavori
di grafici, illustratori e fotografi che sono raccolti, commentati e analiticamente “smontati” al fine di
costituire il punto di partenza di esercitazioni. L’aggiornamento continuo dei materiali ne sconsiglia
qui l’elenco perché, nel momento in cui questo volume raggiungerà i destinatari sarà inevitabilmente
superato.
3
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
Sempre sul sito saranno resi disponibili ai docenti esercizi e, dove possibile, i file di supporto in
formato originale.
Principi guida
Nel produrre i materiali del testo gli autori hanno avuto cura di seguire alcuni principi.
ππ Tradurre in forma il più possibile “visiva” ogni caso ed ogni teoria esposta: le immagini sono più
memorabili delle parole, rendono l’apprendimento più significativo e la memorizzazione più facile.
Collocare le immagini accanto alle parole, a cominciare dalle didascalie.
ππ Utilizzare i casi aziendali, casi di successo e di fallimenti perché no, per mostrare finalmente da
dentro come avviene il processo progettuale. La narrazione in prima persona dei designer che hanno
messo a disposizione i loro archivi rende più credibile l’esperienza e tocca le emozioni egli studenti.
ππ Condensare le teorie con sintesi puntuali sotto forma di “precetti” non significa banalizzare: al
contrario è una forma che viene adottata comunemente in ambito didattico anglosassone e aiuta a
cogliere l’essenziale di una esposizione teorica e allo stesso tempo a fornire alcuni principi base che
lo studente può applicare e sui quali il docente può valutare oggettivamente. Prima si danno punti di
riferimento e poi si può parlare di poetica. Per esempio le regole della composizione sono sintetizzate
nei quattro principi: allineare, raggruppare, evidenziare, ripetere. Se ne potrebbero aggiungere o
togliere ma queste sono sufficienti per organizzare al meglio una pagina; raggiunto questo obiettivo
minimo lo studente potrà trovare e applicare ogni sorta di trasgressione.
ππ Spingere gli studenti ad allargare l’argomento con gli approfondimenti: il lettore è motivato,
incuriosito e ispirato ad affrontare in prima persona i problemi a tirare conclusioni e a generare nuova
conoscenza.
ππ La ridondanza nei due testi è dovuta alla necessità di consentire ai due insegnamenti ai quali sono
destinati l’esposizione dei principi chiave del modulo in modi e forme diverse anche per aumentare la
possibilità che esse siano comprese.
ππ L’uso di stili di apprendimento diversi: procedure guidate passo passo, sollecitazioni alla ricerca di
fonti, alla riproduzione “alla maniera di…” per cogliere i caratteri stilistici.
ππ L’inclusione di storie ed esercizi che offrano punti di vista diversi perché lo studente impara di più se è
costretto a valutare e a giudicare.
ππ La cura nella scelta delle immagini in modo che esse siano significative, esemplari, di ispirazione, con
la ricerca di materiali nuovi, recenti e di forte impatto visivo.
ππ La stesura e la scelta delle esercitazioni laboratoriali, presenti nei testi, e strutturate, presenti solo
nella guida: consente ai docenti di avere a disposizione un numero rilevante di materiali sui quali far
compiere prove valutabili sintonizzate con l’esposizione teorica.
Gli autori
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Struttura dell’opera
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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
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Struttura dell’opera
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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
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Struttura dell’opera
9
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
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La valutazione della prova grafica
Il layout definitivo
Scopo secondario dell’esercitazione progettuale è di Indicatori valore rapportato a 15
saggiare la capacità dello studente di pianificare la
Progressione nello sviluppo del 4
propria attività nel tempo assegnato: pertanto aver
tema
concluso o meno il layout finale assume la funzione
di indice di questa capacità. Coerenza delle parti 3
Efficacia della comunicazione 5
Allestimento dell’elaborato 3
La valutazione
Alla luce di queste considerazioni nella tabella
sono elencati con il relativo peso gli elementi che il
docente valuta nella prova, in grado diverso.
Il valore 15 si riferisce al parametro in uso
(2011) per la seconda prova dell’esame di Stato.
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Studente
Classe
Anno scolastico
Griglia di osservazione in itinere dell’attività di laboratorio
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La valutazione della prova grafica
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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
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La valutazione della prova grafica
* Questa scheda può essere usata per la valutazione dell’insegnante e può essere somministrata alla fine delle esercitazioni e
compilata dallo studente per verificare i processi di apprendimento e la consapevolezza del proprio lavoro.
di Daniela Vedovi
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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
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1. Il mestiere del grafico
Cognome Nome
classe data
è il complesso delle attività che hanno il fine creatività non è condizionata dalle esigenze
di ideare e progettare nuovi prodotti, sistemi, della gente ma dal suo orario di lavoro. Eser-
comunicazioni o servizi che soddisfino i più cita infatti le sue capacità inventive entro li-
svariati bisogni umani: dagli utensili da cu- miti precisi, dalle 8 alle 17, ed è bravo quanto
cina ai sistemi informatici, dalla stampa alla più sa essere innovativo dentro gli stretti spa-
comunicazione. zi che gli vengono assegnati.
FF Il design, semplificazione banale di essenzial FF Il designer grafico progetta la comunicazio-
design, è il complesso dei rapporti che hanno ne visiva avvalendosi di aziende del servizio
il fine di costruire nuovi prodotti, sistemi, co- pubblico. La sua creatività è condizionata dalle
municazioni che soddisfino i più svariati biso- esigenze della comunità e dal suo buon senso.
gni solo di alcuni strati di popolazione: dagli Esercita infatti le sue capacità inventive entro
utensili da cucina ai sistemi informatici. limiti precisi, nella sua città, ed è tanto più bra-
vo quanto più sa essere innovativo dentro gli
FF Il design, abbreviazione di industrial design,
stretti spazi che gli vengono assegnati.
è il complesso delle attività che non hanno
il fine di ideare e progettare nuovi prodotti, FF Il designer grafico non progetta la comunica-
sistemi, comunicazioni, ma solo di rivederne zione visiva, la improvvisa, e si avvale di segni
il funzionamento: dagli utensili da cucina ai tipografici e figurine. La sua creatività non è
sistemi informatici, dalla stampa alla comuni- condizionata da alcuno ma solo dagli obiettivi
cazione. del suo progetto. Esercita infatti le sue capaci-
tà inventive senza limiti, ed è tanto più bravo
FF Il design, abbreviazione di personal design, è
quanto più sa essere innovativo e sorprendere
il complesso delle attività che hanno il fine di
la gente con la sua invenzione.
mettere in commercio nuovi prodotti, comu-
nicazioni o servizi che soddisfino i più svariati FF Il designer grafico progetta la comunicazione
bisogni: dalla produzione agricola, alla estra- visiva avvalendosi di segni tipografici e im-
zione di minerali, dalla stampa alla comuni- magini. La sua creatività è condizionata dalle
cazione. esigenze della committenza e dagli obiettivi
del suo progetto. Esercita infatti le sue capaci-
tà inventive entro limiti precisi, ed è tanto più
bravo quanto più sa essere innovativo.
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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
2.
3.
4.
2. Elenca almeno sette dei prodotti specifici di cui si occupa il designer grafico.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
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2. Progetto e metodo
2. Progetto e metodo
Risultati attesi suddividerlo, condensarlo, distorcerlo, cambiare i
Lo studente deve saper pianificare, ricercare, colori. Lo scopo è di ricercare i modi con i quali si
organizzare e sviluppare una gamma di idee in possono variare i significati attraverso le mutazioni.
risposta ad un brief specialistico. Deve essere Ad esempio, fare più copie di una foto, tagliarne
in grado di colloquiare con il docente in veste di una e ricomporla su una griglia.
committente, usando un linguaggio appropriato, e
capire come i designer lavorano per generare idee Rifare un’immagine
attraverso la ricerca Prendere qualcosa che sta sotto gli occhi di tutti
Lo studente deve individuare una serie di comunemente come un segnale stradale, un
designer/opere il cui lavoro è attinente al tema celebre monumento, un marchio, e presentarlo,
proposto dal brief. attraverso l’alterazione, aumentando, ridisegnando,
Da un brief specialistico ci si attende che lo sottraendo, in modo da forzare la sua immagine
studente comprenda la richiesta formulata, quindi verso qualcosa di diverso e inatteso.
che sappia selezionare un’idea da una gamma di Lo scopo è di pensare a qualcosa come se si
proposte indirizzata allo sviluppo di una proposta vedesse per la prima volta. Ad esempio, ridisegnare
finale. una moneta o una banconota per esprimere un
Ci si aspetta che lo studente sappia lavorare pensiero personale rispetto all’economia.
entro limiti prefissati come il tempo a disposizione , Prendere un’opera famosa e ricontestualizzarla,
il budget, le restrizioni tecniche. ponendola in un ambiente insolito.
Lo studente deve conoscere come il Cambiare il colore di un logo famoso per
professionista presenta le sue idee; a sua volta deve alterarne lo spirito originale e la personalità
essere in grado di presentare il lavoro in maniera
corretta, sostenendo il proprio punto di vista e Sintetizzare
motivandolo. Creare una immagine come sintesi di diversi
elementi per formarne una nuova, più complessa.
Lo scopo è quello di trovare un modo originale e
Esercizi intrigante per creare messaggi visivi.
Esempio. Combinare elementi generati
a computer con altri fatti a mano. Creare un
fotomontaggio.
Discipline grafiche Laboratorio di grafica
Alterare Fondere
Fare cinque copie dello stesso visual, come una Prendere due diversi oggetti o immagini e fonderli
illustrazione. L’alterazione non deve distruggerne senza interruzione per creare un oggetto nuovo. si
completamente l’identità. Ridisegnarlo, tagliarlo, può fare in due o tre dimensioni.
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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
Esempio. Unire una brioche e una pallina da ππ Bologna, dal 14 luglio - 20 settembre 2013;
tennis per rappresentare il campionato francese di MAMbo, Galleria d’Arte Moderna di Bologna,
tennis. Via Don Giovanni Minzoni, 14.
Trovare l’aspetto comune di due oggetti diversi ππ Orari: martedì, mercoledì e venerdì h 12.00
e crearne la sintesi: per esempio due cose che - 18.00; giovedì, sabato, domenica e festivi h
suonano, il fischietto del bollitore con un fischietto 12.00 - 20.00; chiuso il lunedì.
da arbitro. ππ Contatti: Telefono 051/6496611; Mail info@
Usare Photoshop per fare la fusione di due mambo-bologna.org; Fax 051/6496637.
animali.
Quindi il grafico, partendo dalle indicazioni
ricevute, curi ciò che gli compete.
Discipline grafiche Laboratorio di grafica
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2. Progetto e metodo
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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
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2. Progetto e metodo
Analisi di brief
Le problematiche della comunicazione sono complesse e la loro soluzione richiede competenze di
lettura e comprensione e capacità di pianificazione.
Attraverso i brief che seguono, articolati e ricchi di informazioni, gli studenti possono
comprendere meglio “la necessità di coniugare le esigenze estetiche con le richieste comunicative,
commerciali o culturali, del committente” (dalle Linee Guida ministeriali).
I brief includono gli elementi che consentono l’analisi secondo la scheda e le voci descritte nel
capitolo 2 Progetto e metodo.
Possono essere utilizzati in due modi complementari:
1. per compilare la scheda di Analisi del brief al fine di individuare le singole componenti del
progetto, con una particolare attenzione ai vincoli, impliciti ed espliciti, e al piano di azione;
2. per la realizzazione laboratoriale del progetto stesso, integrale o parziale proponendo di
• ricercare i lavori fatti da altri su soggetti simili o su aree affini,
• sviluppare le idee iniziali basandosi su schizzi adeguatamente commentati,
• produrre prototipi,
• realizzare la presentazione dei semilavorati per l’approvazione.
Di frequente in questi brief si chiede la produzione di video, ma in alternativa con le
informazioni in possesso, si possono progettare marchi, poster, campagne pubblicitarie e
informative, riprese fotografiche, story board, mano a mano che gli studenti saranno in grado di
farlo.
I tempi di realizzazione e le scadenze devono essere fissati dal docente in relazione alla
situazione contingente, come pure i formati di consegna dei lavori saranno adattati dal docente in
relazione alla situazione operativa, stampa desk top, oppure caricamento su piattaforma didattica,
consegna via mail...
Zooppa è una start up incubata da H-Farm, centro per la ricerca e l’innovazione nel campo delle tecnologie e dei nuovi media,
situato vicino a Venezia ed offre un nuovo modello di pubblicità fondata su Internet e sulla sua capacità di mettere in relazione
persone da ogni parte del mondo.
Zooppa lavora con aziende a livello nazionale e internazionale, interessate a sponsorizzare i loro marchi attraverso le gare che
periodicamente vengono lanciate sul sito. Sulla base delle indicazioni fornite dalle aziende committenti, gli utenti sono invitati
a creare pubblicità per marchi o prodotti delle aziende in questione. Gli utenti registrati possono partecipare con diversi tipi
di contributi: scrivere un’idea o una breve sceneggiatura per una potenziale pubblicità, realizzare delle pagine grafiche o dei
banner con il logo dell’azienda e un pay off, registrare degli spot radiofonici, produrre un’animazione o girare un video vero e
proprio.
Una volta che gli utenti hanno caricato i loro contributi, sta alla community decretare i vincitori di ogni gara. Gli utenti
registrati votano e, sulla base delle loro preferenze, Zooppa assegna loro premi in denaro.
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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
* Il principio del viral marketing si basa sull’originalità di di un determinato servizio (per esempio, per la scelta di un
un’idea: qualcosa che, a causa della sua natura o del suo indirizzo e-mail). Ultimamente, questa tecnica promozionale si
contenuto, riesce a espandersi molto velocemente in una data sta diffondendo anche per prodotti non strettamente connessi a
popolazione. Come un virus, l’idea che può rivelarsi interessante Internet: veicolo del messaggio resta comunque la comunità in
per un utente, viene passata da questo ad altri contatti, da questi rete, che può comunicare in maniera chiara, veloce e gratuita.
ad altri e così via. In questo modo si espande rapidamente, Un esempio di marketing virale in rete sono le e-mail contenenti
tramite il principio del “passaparola”, la conoscenza dell’idea. storie divertenti, giochi online, siti web curiosi, che nel giro di
In genere, il termine è riferito agli utenti della rete che, più o pochi giorni possono attrarre milioni di visitatori.
meno volontariamente, suggeriscono o raccomandano l’utilizzo (fonte Wikipedia, 2011)
24
2. Progetto e metodo
*La dizione “contenuto generato dagli utenti”, o User-Generated Esempi di contenuto generato dagli utenti sono foto e video
Content o UGC in inglese, è nata nel 2005 negli ambienti del web digitali, blog, podcast e wiki. Esempi di siti web che si basano
publishing e dei new media per indicare il materiale disponibile su questa filosofia sono Flickr, Friends Reunited, FourDocs,
sul web prodotto da utenti invece che da società specializzate. OpenStreetMap, YouTube, Second Life e Wikipedia.
Questo fenomeno è visto come un sintomo della Una declinazione del contenuto generato dagli utenti è lo user
democratizzazione della produzione di contenuti multimediali generated marketing, pubblicità, messaggi e comunicazioni
reso possibile dalla diffusione di soluzioni hardware e software create dagli utenti. Due esempi italiani sono 123brand.it e
semplici ed a basso costo. Zooppa. (fonte Wikipedia, 2011)
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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
“Ann Nixon Cooper ha 106 anni. Questa Un messaggio rivolto alla società italiana, al
sera io ripenso a tutto quello che lei deve mondo dell’economia e della politica, affinché la rete
aver visto nel corso della sua vita. Era lì sia finalmente compresa, apprezzata e valorizzata.
quando c’erano gli autobus di Montgomery, Un messaggio composto da tanti messaggi: i vostri.
gli idranti a Birmingham, un ponte a Selma
Come Internet ha cambiato e sta cambiando in
e un predicatore di Atlanta che diceva alla
popolazione: “Noi supereremo tutto ciò”. meglio la mia vita? Quali opportunità sta creando?
Un uomo ha messo piede sulla Luna, un E perché è così importante? Dalle piccole cose alle
muro è caduto a Berlino, il mondo intero si più grandi... Queste le domande da cui partire per
è collegato grazie alla scienza e alla nostra creare i vostri video di amore per la rete. Potete
inventiva. Quindi questa sera chiediamoci: essere ironici o romantici, riflessivi o spiritosi, seri o
se i miei figli avranno la fortuna di vivere scherzosi. Ma una cosa non deve mancare: il cuore,
fino al prossimo secolo a quali cambiamenti la passione. Nel vostro video ricordatevi di inserire
assisteranno? Quali progressi avremo fatto? il logo IO AMO INTERNET, e i loghi di Wired e
Oggi abbiamo l’opportunità di rispondere a Telecom Italia, promotori dell’iniziativa.
queste domande. Questa è la nostra ora.” L’insieme dei vostri video ha l’ambizione di
Barack Obama, 3 novembre 2008 diventare una sorta di VideoManifesto, il primo
in Italia, sull’importanza della rete e della sua
In questo passaggio del suo primo discorso da valorizzazione. Voi che attraverso la rete state
Presidente Eletto degli Stati Uniti, Barack Obama costruendo qualcosa di assolutamente nuovo nel
collega oltre 100 anni di storia al valore di una sola, mondo.
comune, persona. Torna alla mente la copertina I love internet, Io amo Internet. Una
del Time nel 2006 dedicata all’uomo dell’anno: dichiarazione di affetto così sincera non ha
You, tu. Un concetto che oggi, grazie a internet, sta necessariamente bisogno di mille parole o mille
trovando la sua massima espressione, diventando immagini. Perché allora non farla facile? Perché
però: we, noi. Le ultime elezioni presidenziali non dire semplicemente “Io amo Internet,
americane hanno infatti dimostrato l’enorme valore perché…” davanti a una telecamera? Anzi, macché
della rete. La campagna di Obama sarà infatti telecamera: un telefonino. O una webcam qualsiasi.
ricordata come un punto di svolta nel ruolo affidato Anche senza montaggio, senza musica, in
a Internet, il medium sociale per eccellenza. scioltezza… così, come viene.
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2. Progetto e metodo
Come dite? Non è creativo? Be’, ma la modo rapido, efficace ed amichevole. Quanti di voi
creatività può venire da un’espressione del hanno scelto il suo motore di ricerca per merito dei
volto, un particolare inatteso nell’ambiente, un suoi indiscutibili vantaggi, della sua piacevolezza
oggetto o una frase a effetto, rapida e diretta ed efficacia? Ora, queste stesse caratteristiche
come un siluro. Pensateci. Anzi, non pensateci Sherlock le ha trasmesse a Sherlock Plus.
affatto: buttatevi. Non serve Ben Hur per dire Io Fate attenzione perché questa volta le
amo Internet. Perché internet è anche questo: indicazioni sono molto precise. Sherlock vuole
spontaneità, semplicità. Insomma, take it easy. trovare le creatività giuste (video, grafiche e
Ecco l’invito. Un’esortazione a esprimersi banner) per raggiungere due importanti obiettivi:
liberamente, senza paura, senza filtri. Un aumentare l’awareness di Sherlock Plus e far capire
invito ovviamente, non una limitazione del a sempre più utenti il vantaggio di utilizzare questo
brief. Se avete in serbo un super-spot, un video browser. Per fare questo, sono due le strade che
particolarmente elaborato, un’idea forte che potete seguire:
richiede lavoro… va benissimo, stra-bene. Ma se
le vostre capacità tecniche sono poche, se l’unica ππ Elaborare gli aspetti concettuali/emozionali
cosa che volete dire è “I love internet too“, se volete legati al brand Sherlock ed estenderli a
solo metterci la faccia o solo le dita per essere Sherlock Plus. Così come Sherlock è un brand
parte del primo video-manifesto della rete che innovativo, veloce, affidabile, semplice, cool ed
vogliamo comporre con tutti i contributi che essenziale, anche Sherlock Plus consente di
arriveranno, allora forza, è il vostro momento. navigare il Web con le stesse qualità.
In pausa caffè, prima di andare a letto, appena ππ Focalizzarvi sugli elementi funzionali distintivi
alzati, insomma a qualunque ora del giorno non di Sherlock Plus, ovvero:
fa differenza: prendete un mezzo qualunque
di registrazione, metteteci il vostro cuore ed ππ la velocità (attualmente è il browser più
esprimete il vostro amore per la rete. veloce tra quelli disponibili);
ππ l’interfaccia leggera nata per essere
P.S. Guardate in internet i video realizzati per il intuitiva e funzionale, con meno bottoni
contest internazionale promosso da Telecom Italia per dare più spazio ai contenuti, e le
e Wired. potenzialità della Ricerca Sherlock
integrate direttamente nella barra degli
indirizzi;
Discipline grafiche Laboratorio di grafica ππ la stabilità nel funzionamento (se ci sono
12 - Brief. Sherlock Plus. più Tab aperte e una di queste si impalla,
Lanciare, rilanciare o promuovere un nuovo prodotto/ solo quel processo viene interrotto, mentre
servizio. gli altri restano attivi).
NB: potete scegliere uno solo di questi elementi,
Iniziate a scaldare il motore, specie quello di oppure combinarli tra loro.
ricerca, perché avrete bisogno di tutta la vostra
creatività e capacità di sintesi per affrontare questo Il modo migliore per capire su quali elementi
nuovo incredibile contest. La company che sta lavorare è provare direttamente in azione Sherlock
chiedendo il vostro aiuto è SHERLOCK! Plus. Basta navigare nel Web attraverso le sue tante
Il brand più famoso e importante del Web ha scelto funzionalità!
voi per promuovere uno dei suoi ultimi prodotti: Qualunque sia la strada che scegliete di
Sherlock Plus, il browser (ovvero il programma seguire, ricordatevi però di non essere troppo
che permette la navigazione in Internet) destinato didascalici o descrittivi nei vostri lavori. Il tono che
a diventare il fedele compagno di viaggio di un Sherlock vi suggerisce di usare è smart, semplice,
numero sempre maggiore di internauti. non istituzionale, diretto, ironico, non urlato,
La missione di Sherlock è quella di rendere divertente e anticonvenzionale. Inoltre, negli ad
disponibile a chiunque l’informazione mondiale, in dovrà sempre comparire il logo di Sherlock Plus
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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
e, se possibile, un invito diretto nel vostro claim Discipline grafiche Laboratorio di grafica
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2. Progetto e metodo
l’idea di Banca San Giorgio come la banca della qualità, realizzati con materiali spesso tossici e
porta accanto: vicina, pronta e presente, in grado di lavorazioni scadenti.
accogliere il cliente e di accompagnarlo nel percorso ππ Tutela del brand: la contraffazione non solo
lavorativo, personale e familiare. danneggia Tiger, ma alimenta i circuiti di
criminalità e lo sfruttamento del lavoro nero
Richieste che sono alla base della produzione del falso.
ππ Contenuti: video e grafica. ππ Stimolare l’acquisto del prodotto originale
ππ La durata massima dei video dovrà essere di 60 online direttamente dal sito Tigerstore.com
secondi, con una soglia di tolleranza di alcuni
secondi.
ππ In tutte le creatività dovrà essere presente il Discipline grafiche Laboratorio di grafica
Discipline grafiche Laboratorio di grafica Per la prima volta arriva in Italia la Social Media
14 - Brief. Tiger. Week! A Milano si svolgerà in settembre la più
Campagna di sensibilizzazione. importante manifestazione mondiale dedicata ai
social media che si svolgerà in questa edizione in
Siete sempre certi della sicurezza dei vostri cinque città nel mondo: Milano, Bogotà, Buenos
acquisti? Falsi e contraffazioni sono sempre dietro Aires, Città del Messico e Los Angeles.
l’angolo e non sempre è facile fare l’acquisto giusto. Cosa vi chiediamo?
Tiger si impegna al massimo per tutelare i propri Qualcuno si starà domandando: cos’è il
consumatori, garantendo tutti i controlli necessari crowdsourcing? Semplice: è quello che viviamo: la
per un acquisto di qualità protetto dal marchio creazione di idee, spunti e visioni attraverso il libero
originale ma, purtroppo, soprattutto sul Web, coinvolgimento delle persone tramite internet,
questo compito molto spesso si rivela improbo. la generazione di contenuti attuata “dal basso”
Il tema della brand protection riveste una grande attraverso la rete.
importanza per Tiger, che da sempre investe nella Il tema di questo brief è proprio il
lotta alla contraffazione e nella sensibilizzazione crowdsourcing. Il suo valore. Le sue potenzialità. La
degli acquirenti al riconoscimento delle imitazioni sua capacità di coinvolgimento, di innovazione e di
ed all’acquisto del prodotto originale. creazione di nuove opportunità.
Pagare meno e acquistare un prodotto falso non Il crowdsourcing infatti dà la possibilità di
significa essere più furbi. Acquistare un prodotto incontrarsi, confrontarsi, condividere, producendo
contraffatto vuol dire ricevere un prodotto di bassa creatività su qualsiasi argomento, anche insolito
qualità, molto spesso realizzato con materiali e fuori dagli schemi. Come se ogni volta nascesse
scadenti e, soprattutto, vuol dire finanziare la qualcosa di nuovo.
criminalità organizzata e rendersi complici di un
reato: il furto delle idee altrui. E allora quello che vi chiediamo è visualizzare,
nella forma che preferite, i pensieri dei primi
Quello che Tiger vi chiede di fare è di ideare una secondi di vita di un bambino appena nato. Quello
proposta originale per promuovere l’acquisto che vi si chiede è di pensare alle potenzialità di
di prodotti Tiger originali e comunicare al questo modello e di condividere proposte per il suo
consumatore le implicazioni dell’acquisto di un rinnovamente e potenziamento.
prodotto falso. Fatelo con gli occhi di un bambino. Un
Realizzate una grafica convincente bambino che non è ancora soggetto a schemi
focalizzandovi su questi temi: mentali consolidati che frenano fantasia e creatività.
ππ Sensibilizzazione verso l’acquisto di un Il crowdsourcing del futuro tramite i pensieri
prodotto originale e di qualità: comprare un liberi e senza freni inibitori di un bambino. Non
falso significa comprare prodotti di bassa abbiate paura di osare. Noi abbiamo utilizzato la
29
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
metafora del bambino non per legarvi al brief, ma, Quello che vi chiediamo, nello specifico, è di
al contrario, per liberare la creatività che è in voi. realizzare l’immagine grafica che sarà poi apposta
sul fronte delle confezioni.
Come avete capito, non si tratta di promuovere un Potete scegliere di realizzare due tipi di
prodotto, un brand o un’azienda: ma trasmettere proposte:
un’idea, un’emozione. ππ un’immagine natalizia che caratterizzerà il
pack del cofanetto per tutto il periodo Natalizio
ππ un’immagine generale, che possa essere
Discipline grafiche Laboratorio di grafica presente indistintamente nella confezione per
16 - Brief. Cristal. tutto l’anno.
Ideare la grafica del packaging. Per entrambe le declinazioni, il concetto su cui
deve ruotare la vostra proposta è quello del DONO.
Per ritrovare la gioia di prendersi cura del
proprio corpo, regalandosi momenti di preziosa Cercate di non essere banali nelle realizzazioni:
intimità. Per potersi affidare con serenità a evitate i cliché sia per la richiesta del tema del dono
trattamenti naturali e specifici che donano bellezza che per il tema natalizio.
e splendore alla pelle, armonia e benessere al corpo Quello che il cliente cerca è un contenuto
e alla mente. Per tutto questo c’è Cristal. originale, caratterizzante, che si avvicini al mondo
Cristal è un mondo di cosmetici naturali dell’arte più che all’iconografia standard tipica di
dedicati al benessere e alla cura del corpo, figlio questo settore.
del marchio Velvet, azienda che da oltre 25 anni Declinate le vostre proposte in modo diverso
ha scelto il connubio tra erboristeria tradizionale e dalla semplice composizione fotografica.
innovazione, come strada che conduce al benessere, Per esemplificare meglio cosa dovete evitare
alla vitalità e alla bellezza. nelle proposte, potete trovare in internet le
I prodotti Cristal si contraddistinguono immagini della realizzazione grafica per il pack
per formulazioni innovative ed efficaci, a base 2013: distanziatevi da questo punto di partenza sia
di ingredienti assolutamente puri e naturali. nella tecnica che nel contenuto.
L’obiettivo di Cristal è infatti quello di apportare Ogni utente potrà scegliere di partecipare a
bellezza e benessere attraverso l’utilizzo di una sola o ad entrambe le categorie (natalizia o
ingredienti di origine vegetale. generica). Non è obbligatorio presentare entrambe
Ma Cristal è anche un invito a prendersi cura di le proposte. Non necessariamente le proposte
sé: le formulazioni sono sublimate da profumazioni devono essere coordinate.
e texture morbide, che arricchiscono il trattamento
di una sensazione di benessere più profonda e Valori da comunicare e Tone of voice
sensoriale. Naturalità, eleganza, ricercatezza, artisticità, dono,
Le linee Cristal sono offerte in cofanetti che sentimento, ispirazione, visione.
completano e arricchiscono l’esperienza del regalo. Target
Le confezioni sono declinate in diverse formati e Il target del vostro lavoro è sia maschile che
hanno l’obiettivo di trasmettere una sensazione di femminile. Esistono infatti anche delle linee uomo
piacevole ricercatezza per chi le riceve, oltre che di di Cristal.
comunicare con immediatezza i valori del marchio Richieste
Cristal. Con Cristal i regali si trasformano in ππ Nelle grafiche dovrà essere sempre presente il
gesti di cura attenti, capaci di apportare armonia, logo Cristal.
liberare sensazioni positive e assicurare un ππ La grafica che realizzerete potrebbe essere
momento di piacevole cura di bellezza totale, di utilizzata anche su cartelli per affissioni a
cura di sé, per chi li riceve. vetrina, con dimensioni massime cm 70 x 100
h, 300 dpi.
Vi chiediamo proposte innovative ed originali per il
packaging delle confezioni regalo di Cristal.
30
2. Progetto e metodo
I brand della divisione detergenza operanti sul 18 - Brief. Naming e logo - Liebe.
mercato italiano sono: Individuare naming e grafica.
ππ Bucato: Xana, Bio Clean, General, Loren e
Softwool Il gruppo Nizza è una delle realtà leader in Italia e
ππ Cura della casa: Nilson, Xana Piatti, Liplip e nel mondo nel settore dell’orologeria e gioielleria
Ding. di design. Dal 1906, anno della sua fondazione,
Quello che vi chiediamo è di reinterpretare Nizza è diventata un punto di riferimento grazie
creativamente i codici a barre o EAN (European al lancio di brand come Liebe, Wyler Vetta e alla
Article Number) dei prodotti della detergenza commercializzazione di marchi di tendenza come
WashUp, diventando così portavoce della “EAN D&G Time, Moschino CheapandChic e Seiko.
Revolution”: la rivoluzione dei codici a barre. Negli anni ha prodotto diversi esempi di
Un codice EAN è un codice fatto di campagne pubblicitarie di grande successo in Italia
numeri e linee, forse uno dei massimi simboli e all’estero: “Toglietemi tutto ma non il mio Liebe”
dell’omologazione e della standardizzazione, e “Don’t Touch My Liebe” continuano ad essere
apparentemente quanto di più lontano dall’arte e campagne di successo nella mente dei consumatori.
dalla creatività ci si possa immaginare, ma dalla La crescita del Gruppo Nizza ha saputo far
31
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
leva su specifiche competenze di elevato livello: Quello su cui dovrete concentrarvi è una proposta
marketing, design, qualità e distribuzione. Ora, di nome e logo per i punti vendita multimarca.
con 5 filiali (Italia, UK, US, Germania e Cina) Potete scegliere 3 strade alternative per l’ideazione
una distribuzione in oltre 4.000 negozi in Italia della vostra proposta:
ed in circa 20.000 negli altri Paesi, il Gruppo ππ Nella prima l’insegna può contenere il nome
Nizza si prepara al lancio dei propri punti vendita Liebe per sfruttare appieno la notorietà e
monomarca (dedicati esclusivamente a Liebe) e l’attrattività del marchio Liebe senza svilire
multimarca. la marca stessa o gli altri marchi presenti nel
La prossima sfida di Nizza è individuare il negozio. Il marchio Liebe può fungere da
naming, (cioè il nome della catena di negozi), per il richiamo e da aggregatore per raccontare gli
nuovo progetto di retail del gruppo. In particolare, altri membri del Gruppo Nizza.
lo sforzo creativo è indirizzato all’ideazione di un ππ La seconda vuole invece stimolarvi a creare
naming per i punti vendita multimarca. un’insegna in grado di trasmettere il mood
I brand che saranno commercializzati nei nuovi del negozio naming accattivante, fresco,
punti vendita sono: Liebe, Vetta, Lorus, Seiko, immediato, sonoro e che sottolinei in maniera
Moschino Cheapandchip, D&G Time. originale la personalità del negozio.
Il nuovo negozio ospiterà in un ambiente ππ La terza strada invece è quella di un’insegna
armonioso e accogliente i Brand del Gruppo Nizza. evocativa del mondo di riferimento del Gruppo
Liebe sarà protagonista ed il suo mondo di Nizza leggendo l’insegna il consumatore deve
riferimento sarà comunicato secondo gli stilemi capire che all’interno del negozio sono venduti
della marca (attenzione al design, importanza del orologi e gioielli e deve essere incentivato/
prodotto, focus sulla comunicazione). Ecco i key incuriosito ad entrare per visitare il negozio.
point dei nuovi negozi: l cliente
ππ Luogo: aspirazionale per un target trasversale.
ππ Ambiente: accogliente e dinamico ma coerente
con l’heritage dell’ azienda (Nizza disegna,
costruisce e vende orologi e gioielli da oltre 100 Discipline grafiche Laboratorio di grafica
32
2. Progetto e metodo
dedicandosi alla cura del corpo e dello spirito, in storie, le particolarità, fino a svelare le ricette dei
armonia con la natura e la terra. prodotti tipici. Mentre nel Parco del Queyras si sta
sperimentando una modalità di mobilità dolce:
Parc Natureal Réegional du Queyras un gran numero di biciclette elettriche, durante la
Sono la ricchezza e la diversità del patrimonio stagione estiva (da metà giugno a metà settembre),
naturale e culturale che hanno permesso al sono messe a disposizione gratuita dei visitatori
Queyras di essere classificato come «Parco Naturale attraverso gli operatori turistici.
Regionale» dal 1977. Scoprite una terra dal
patrimonio eccezionale. Camminate per i vicoli dove L’associazione Terre dei Colussi (TdC) e il Parc
le meridiane fioriscono sui muri, imboccate i sentieri Natural Regional du Queyras (PNRQ) vi chiedono
che corrono e annusate prati fioriti delle vallate di realizzare una campagna pubblicitaria con tre
curate sapientemente dai contadini e dai pastori manifesti (cm 100 x 140) per affissioni che possa
degli alpeggi. Dai pendii soleggiati del grande Adret trasmettere l’emozione dell’intraprendere un
a cime che culminano a più di 3000 metri, questo viaggio “slow” nelle Terre dei Colussi e nel Parc
territorio vi invita ad un viaggio affascinante tra il Natural Regional du Queyras. Queste le tematiche
Mediterraneo e il Grande Nord in un luogo dove la che dovranno ispirare la realizzazione della
storia e la cultura si leggono a cielo aperto. campagna:
L’associazione Le Terre dei Colussi ed il Parc ππ Il turismo lento nelle TdC o nel PNRQ
Natural Regional du Queyras sono coinvolti in un attraverso la conoscenza lenta e profonda del
progetto di valorizzazione turistica il cui obiettivo territorio e di chi lo abita: l’incontro come
è la promozione di una fruizione turistica lenta aspetto fondamentale del turismo “slow” per
e sostenibile dei propri territori. Il turismo dolce, entrare in contatto con la popolazione locale.
lento si traduce in una nuova concezione del modo ππ Il turismo lento nelle TdC o nel PNRQ
di viaggiare e visitare luoghi. attraverso la scoperta della cultura del territorio:
ππ Il principio cardine del turismo lento è quello gastronomia locale e storia europea.
di immergersi nel luogo visitato ed entrare in ππ Il turismo lento nelle TdC o nel PNRQ
contatto con le persone che incontriamo. Le attraverso la mobilità dolce (trekking, bicicletta,
destinazioni preferite si trovano fuori dalle rotte car-pooling, treno, bus…).
di massa e si preferiscono soluzioni ricettive Promuovere un altro modo di viaggiare nei due
alternative. territori, attraverso l’incontro, la mobilità dolce, la
ππ Il secondo principio è quello di prendersi il gastronomia locale e la storia europea.
proprio tempo e privilegiare le modalità di
trasporto dolce e sostenibile. Il viaggiatore Destinazione: Campagna affisioni in Italia che
“slow” si muove liberamente a piedi o in prevede l’affissione di 20 manifesti per ciascuna dei
bicicletta. capoluoghi di provincia.
Per promuovere questa nuova concezione Tono di voce: Emozionale, amichevole, “slow”.
di turismo “slow”, Le Terre dei Colussi stanno Target: Destinatari saranno turisti 30-40enni,
sperimentando una innovativa modalità di famiglie. Persone che fanno turismo per
diffusione di informazioni turistiche sul territorio riprendersi il proprio tempo. Persone che
e sui servizi offerti. L’obiettivo è quello di mettere apprezzano la cultura, l’enogastronomia, lo sport
a disposizione dei turisti, tramite le possibilità (bicicletta, trekking, nordic walking, canoa…), la
offerte dalle nuove tecnologie, informazioni sui conoscenza e la comprensione dei luoghi che li
beni culturali, sui servizi, sugli eventi offerti ospitano ed il contatto con la popolazione locale.
dal territorio. Modalità principe di questa Le specifiche: La campagna potrà essere senza
sperimentazione è la messa a disposizione testo, oppure con headline proposti da voi che siano
gratuita da parte dei turisti di audio guide. funzionali al messaggio.
Queste, scaricabili su smart-phone tramite QR- I manifesti dovranno contenere: I loghi dei brand
Code posizionati su cartelli in punti strategici TdC e PNRQ. È indifferente dove i loghi vengono
del territorio, ne raccontano i beni più preziosi, le posizionati e in quale ordine.
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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
Brief strutturati
I seguenti brief, strutturati secondo lo schema proposto nei testi, possono essere utilizzati per la
realizzazione dei progetti.
In alternativa ai video si può richiedere la progettazione di poster, campagne pubblicitarie e
informative, riprese fotografiche, story board, mano a mano che gli studenti avranno acquisito
abilità e competenze necessarie.
I tempi di realizzazione e le scadenze saranno fissati dal docente in relazione alla situazione
contingente, come pure i formati di consegna dei lavori saranno adattati dal docente in relazione alla
situazione operativa, stampa desk top, oppure caricamento su piattaforma didattica, consegna via
mail.
34
2. Progetto e metodo
35
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
Cosa chiede
Realizzazione di un VIDEO creativo della durata massima di 3 minuti.
Sviluppo di idee pubblicitarie.
Il Ministero degli Affari Esteri intende coinvolgere i giovani creativi in un’iniziativa volta a rafforzare la nostra identità nazionale e a
promuovere il ruolo del Ministero stesso nella valorizzazione del sistema produttivo italiano, nonché del nostro patrimonio culturale
e di creatività. Tema e claim del progetto sarà: “Un’Italia, tante Italie nel mondo”.
Obiettivo del progetto
Raccogliere contenuti che raccontino l’eccellenza tecnologica e l’innovazione che gli italiani offrono al mondo.
Accrescere la consapevolezza del ruolo del Ministero degli Affari Esteri nella promozione dell’identità nazionale italiana e del Made
in Italy; Migliorare la percezione dell’immagine del Ministero degli Affari Esteri in generale e avvicinarla al mondo dei giovani.
Descrizione del progetto
Ottenere una rappresentazione del genio, dell’intuizione, della creatività e della laboriosità degli italiani nel mondo, promuovendo
una versione aggiornata della tradizionale immagine del nostro Paese. Anche il consueto concetto di “Made in Italy” va aggiornato
per sottolinearne gli aspetti più attuali e variegati.
Valori da comunicare
Made in Italy, pace, solidarietà, cultura, innovazione, creatività, imprenditorialità.
Tono di voce
Informale, empatico, semplice e diretto, coinvolgente, adatto ad essere diffuso anche in maniera virale nei social network.
Risorse da utilizzare, e caratteristiche da ricordare
I contenuti richiesti dovranno contenere: Logo del Ministero degli Affari Esteri; Logo di Diplomazia Economica Italiana;
Il claim: “Un’Italia, tante Italie nel mondo”.
È inoltre possibile anche un riferimento visivo al palazzo della Farnesina e alle sue collezioni d’arte. Il tutto può essere anche re-
interpretato, garantendo in ogni caso l’immediata riconoscibilità dell’istituzione.
Target
Principali destinatari dei contenuti richiesti sono: aziende e italiani che lavorano direttamente per committenti stranieri o che vivono
in Paesi stranieri allo scopo di far conoscere l’attività di propaganda e mediazione del Ministero.
Formati dei prodotti richiesti
Formati: wmv, asf, avi, dvd, flv, mp4. Codec: flv, huffyuv, h264, h263, mjpeg, mpeg1video. Rapporto: 4:3, 16:9. Lunghezza massima:
60 secondi. Peso: massimo 50MB.
Poster cm 50 x 70 in quadricromia
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2. Progetto e metodo
Cosa chiede
Realizzazione di un VIDEO creativo della durata massima di 3 minuti.
Sviluppo di idee pubblicitarie.
Tono di voce
Autorevole, di fiducia, proprio di un’azienda che entra “da sempre” nelle case degli italiani, affidabilità.
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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
Informazioni sull’azienda
Noeand è l’azienda leader del mercato ultrafresco, produttrice dei seguenti prodotti: Lamesuf, Milteca, Alimet. In Italia Noeand non
ha mai “preso la parola” in prima persona ma ha sempre parlato ai propri consumatori attraverso i suoi brand con comunicazioni
prevalentemente televisive.
Concorrenti
Müller, Scaldasole, Parmalat.
Cosa chiede
Naming (il nome) + proposta grafica del logo, per la nuova community online di Noeand.
Tono di voce
Famigliare, dolce, amichevole.
Target
Pubblico femminile dal 20 ai 50 anni, prevalentemente urbano.
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2. Progetto e metodo
Tono di voce
Informale, divertente, amichevole, empatico, attraente.
Risorse da utilizzare, e caratteristiche da ricordare
Per trovare tutti i dettagli sui Buoni lavoro visitate le pagine www.inps.it, www.cliclavoro.gov.it Sul sito: Pack dei 4 loghi da
utilizzare per le grafiche: L’inserimento dei loghi dovrà rispettare l’ordine dell’elenco. Logo vettoriale di Italia Lavoro, Logo vettoriale
del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Logo vettoriale di del Fse, Logo vettoriale dell’Unione europea
Target
Persone giovani, studenti, lavoratori/trici, ossia le persone che potenzialmente usufruiranno del Buono lavoro.
Formati dei prodotti richiesti
Grafica Formati: pdf. Peso massimo: 10MB Spazio colore: CYMK
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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
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2. Progetto e metodo
Informazioni sull’azienda
L’Università Ca’ Foscari di Venezia unisce il passato (prima business school in Italia nel 1868), il presente (secondo Ateneo in Italia
per merito nella qualità di ricerca e didattica secondo la classifica ministeriale del 2011) e il futuro (apertura all’innovazione e
alla sperimentazione verso il 150esimo anniversario nel 2018) e rappresenta pertanto una sede perfetta per affrontare i temi della
digitalizzazione lungo l’intero arco dei suoi saperi, quali economia e management, lettere, lingue straniere, scienze.
Concorrenti
Altre Università sul territorio, pubbliche e private.
Cosa chiede
La creatività è un elemento che racchiude la capacità di integrare fantasia e concretezza e di stimolare innovazioni su vari piani.
Le tecnologie digitali e le reti offrono nuove opportunità di condivisione di dati ed informazioni che fungono da stimoli e input per
i processi creativi espandendone i confini. Quello che vi chiediamo è di realizzare delle idee grafiche che identifichino e mettano in
evidenza i plus che l’ateneo veneziano offre: idee pubblicitarie da usare come inserzioni stampa e affissioni.
Ma attenzione, non parliamo di percorso di formazione.
Quello che dovrete comunicare è la capacità dell’Università Ca’ Foscari di porsi come: Piattaforma di relazione per il sistema di
aziende ed istituzioni del territorio. Fucina di innovazione e creatività. Come partner reale per progetti ed attività stimolanti
Obiettivo del progetto
L’obiettivo è di convincere il territorio a investire su Ca’ Foscari, ovvero identificare quali sono le capacità di attrazione di risorse per
l’attivazione di progetti all’interno dell’Università e gli stimoli per finanziare alcune attività.
Descrizione del progetto
Idee grafiche da usare come pagine pubblicitarie o affissioni. Dovrà essere sempre presente il logo Ca’ Foscari corredato
dell’insegna della Digital Week. Destinazione della creatività: varia, base per campagne mirate al territorio, eventuale mostra/
diffusione tra la community di Ca’ Foscari
Valori da comunicare
Tradizione consolidata (prima business school in italia nel 1868)
Ricerca e didattica di qualità 20.000 studenti, 500 professori e ricercatori. Apertura internazionale (40 lingue insegnate). Dialogo con
il territorio (istituzioni e aziende)
Tono di voce
Istituzionale ed elegante, ma allo stesso tempo coinvolgente.
Target
Realizzate la vostra proposta grafica destinandola ad un pubblico di soggetti attivi del territorio: enti, istituzioni, pubbliche
amministrazioni, imprese.
Formati dei prodotti richiesti
Grafica: formati: pdf. Peso massimo: 10MB. Spazio colore: CYMK
41
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
Informazioni sull’azienda
In un settore come quello alimentare, la qualità, l’innovazione e la tradizione sono elementi fondamentali. Fratelli Betarte. lo sanno
bene ed è per questo che dal 1812 lavorano per offrire in Italia e all’estero la migliore selezione di affettati e salumi.
Nel corso di due secoli la ricerca della qualità ha consentito all’azienda di mettere a punto ricercatezze artigianali in una dimensione
industriale. Grazie ad una passione tramandata di generazione in generazione il Gruppo Betarte, che ha investito sempre più nella
produzione dei salumi tipici, è riuscito a selezionare una prestigiosa collezione di opere certificate di gusto italiano, frutto di un
progetto di sviluppo e salvaguardia della tradizione alimentare italiana.
Concorrenti
Aziende di insaccati di qualità del settore con diffusione nazionale: Senfter, Parmacotto.
Cosa chiede
Fratelli Betarte, da sempre aggiornati e attivi nello sperimentare soluzioni comunicative tra le più nuove ed efficaci, hanno deciso di
coronare i 200 anni di attività con la realizzazione di un nuovo logo dedicato proprio a questo importante traguardo.
Per tutto il 2012, il nuovo logo del bicentenario affiancherà quindi il logo classico in tutte le confezioni dei prodotti Betarte.
Cosa vi chiediamo? Betarte vuole che siate proprio voi gli autori di questo nuovo importante logo. L’azienda si aspetta molto da
questo progetto ed è per questo che si è affidata alla vostra creatività ed esperienza.
Obiettivo del progetto
Il logo dovrà avere l’obiettivo primario di promuovere i 200 anni di attività dell’azienda.
Descrizione del progetto
Usate la vostra creatività e professionalità per realizzare delle proposte grafiche di logo secondo i seguenti requisiti:
Dovrà trattarsi di una proposta originale e innovativa ma nella quale sia comunque riconoscibile una continuità con il marchio
storico; ricordatevi infatti che entrambi i loghi dovranno comparire contemporaneamente nelle confezioni dei prodotti Betarte;
Dovrà comunicare la qualità e la genuinità dei prodotti a marchio Betarte ma allo stesso tempo la sua continua attenzione per
l’innovazione e la vicinanza al consumatore moderno.
Valori da comunicare
La qualità e la genuinità dei prodotti, frutto di una tradizione e di una esperienza centenaria.
Tono di voce
Familiare e confidenziale. Preferibile una voce femminile matura.
Risorse da utilizzare, e caratteristiche da ricordare
Reperibili sul sito dell’azienda.
Target
Massaie informate, buongustai.
Formati dei prodotti richiesti
Realizzate dei file di progetto in cui sia ben visibile la vostra proposta di logo. Inoltre, dovrete rendere disponibile anche un pay-off
mirato e una contestualizzazione del logo nella sua destinazione d’uso, al fine di renderlo più facilmente valutabile.
Formato: file .pdf. Sistema colore: Cymk e Pantone.
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2. Progetto e metodo
Cosa chiede
Oggetto della commissione è la nuova linea di prodotti a marchio Basic Beauty di Mional. Questa linea si troverà in commercio nei
negozi e a brevissimo anche online. Realizzate delle proposte originali che veicolino i valori del brand Basic Beauty e che attirino
l’attenzione su di esso. Le vostre creatività potrebbero offrire lo spunto per il visual del nuovo concept-store virtuale per l’e-
commerce, in preparazione, che sarà inizialmente dedicato ai prodotti a marchio Basic beauty e successivamente esteso all’intero
assortimento del punto vendita. Create idee che producano effetto virale sul marchio e che veicolino traffico sul nuovo concept store
virtuale per l’e-commerce del marchio Basic Beauty.
Obiettivo del progetto
L’obiettivo è quello di accrescere la notorietà del marchio attraverso l’utilizzo di creatività originali ed efficaci, in linea con le
caratteristiche del brand finora elencate.
Descrizione del progetto
Si prevede di investire in tutte le categorie: video, della durata max di 1 minuto, grafica, manifesto, pagina pubblicitaria, banner
web, spot radiofonici, idee testuali. Nella realizzazione delle vostre proposte, in particolare per quanto riguarda le categorie video,
grafiche e banner, cercate di rispettare il visual del marchio, in internet.
Inserite sempre nei vostri lavori il pay-off del brand Basic Beauty: “Simply Glamour”.
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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
Valori da comunicare
I prodotti Basic Beauty sono stati sviluppati secondo gli stessi valori che guidano lo store: leggibili e chiari per il cliente, con un
ottimo rapporto qualità/prezzo e una chiara esposizione delle loro funzioni.
Tono di voce
I prodotti Basic Beauty sono stati sviluppati secondo gli stessi valori che guidano lo store: leggibili e chiari per il cliente, con un
ottimo rapporto qualità/prezzo e una chiara esposizione delle loro funzioni.
Risorse da utilizzare, e caratteristiche da ricordare
Linee guida dell’immagine coordinata.
Target
Il target
Basic Beauty vuole parlare a tutte le donne, a chi può spendere e a chi deve fare più attenzione, alle giovani così come alle più
mature.
Il nuovo format vuole anche conquistare le giovanissime 20enni, aprendo il mondo della cura e della bellezza della persona a questo
target giovane che oggi, pur essendo molto interessato al tema bellezza, non si riconosce completamente nelle soluzioni tradizionali.
Formati dei prodotti richiesti
Video
Formati: wmv, asf, avi, dvd, flv, mp4, psp, mjpeg, mov, mpeg, mpegts, mpeg2video, rm, svcd, vcd, vob, 3gp, 3g2.
Codec: flv, huffyuv, h264, h263, mjpeg, mpeg1video, mpeg2video, mpeg4, qtrle, rv20, svq3, wmv1, wmv2, xvid.
Rapporto: 4:3, 16:9. Lunghezza massima: 60 secondi Peso: massimo 50MB
Grafica
Formati: pdf. Peso massimo: 10MB. Spazio colore: CYMK
Prove strutturate
5. Elenca almeno tre tecniche creative
Discipline grafiche a. Brainstorming
Soluzione prova strutturata n. 1 b. Mappa mentale
Progetto e metodo c. Six Thinking hats
1. In ambito grafico quali sono le principali fasi che
conducono alla soluzione del problema? 6. Il diagramma di Gantt può essere usato…
a. Definizione del problema. per stendere un piano di azione.
b. Creazione del concept.
c. Sviluppo. 7. Gli esecutivi finali sono realizzati durante la fase...
d. Implementazione. Fase di implementazione.
2. Con “tono di voce” si intende… B1. La raccolta delle INFORMAZIONI può avvenire
Lo stile della comunicazione in diversi modi ed è influenzata dalle caratteristiche
del PROBLEMA e del COMMITTENTE.
3. Durante la fase iniziale per raccogliere a. informazioni
informazioni sul committente o sul progetto si b. problema
possono utilizzare? c. committente
Questionario e intervista
C1. Durante la realizzazione di un progetto
4. Nel realizzare un progetto grafico è importante complesso (indica le domande che consideri corrette).
considerare i limiti esistenti, in particolare: a. Il grafico riceve le informazioni iniziali e poi
a. le indicazioni e gli obiettivi del committente lavora da solo per essere concentrato.
b. il budget a disposizione b. Il grafico lavora a stretto contatto del committente.
c. il processo tecnico di produzione c. Il grafico lavora a stretto contatto dell’art director.
d. la data di consegna. d. Il grafico lavora in team.
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2. Progetto e metodo
Cognome Nome
classe data
3. Durante la fase iniziale per raccogliere informazioni sul committente o sul progetto si possono utilizzare?
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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
1. La raccolta delle ___________________________ può avvenire in diversi modi ed è influenzata dalle ca-
ratteristiche del ___________________________ e del ___________________________
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3. Basic design grafico
1. Cos’è una linea? Elenca almeno tre significati attribuibili ad una linea in una pagina stampata.
È la connessione tra due punti o la traccia di un punto che si sposta. La linea può comunicare movimento,
direzione, separazione, unione.
2. Le forme disegnate dall’uomo possono essere definite…
forme organiche e forme geometriche
3. Quali sono le differenze tra texture e pattern?
Entrambi fanno riferimento alla qualità percettiva della superfice che nel caso del pattern si caratterizza
per lo schema ripetitivo, più o meno modulare.
4. Nel basic design uno spazio che presenta caratteristiche costanti in ogni suo punto in cui si compiono
attività collocando oggetti o segni prende il nome di…
Campo.
5. Perché l’immagine stilizzata è solitamente più decifrabile in senso comune?
L’immagine “stilizzata” è più decifrabile perché nella sua sintesi contiene un minor numero elementi
informativi di disturbo e comunica “l’essenza” delle cose.
1. Come si ottiene un efficace percorso di lettura del- 3. È il termine che descrive la pienezza di un’area
la pagina di una rivista? giudicata in base alla brillanza.
FF Creando contrasto tra gli elementi. JJ Saturazione
JJ Creando una gerarchia degli elementi. FF Tinta
FF Creando un ritmo di lettura. FF Tono
FF Utilizzando adeguatamente il colore. FF Pigmentazione
2. Il colore additivo è definito dal modello… 4. Quali sono gli aspetti tipici della comunicazione
FF CYMK visuale?
FF Razionale
FF HSB
JJ Globale
FF Multicanale
FF Lenta
JJ RGB
JJ Intuitiva
FF Sequenziale
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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
C. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false secondo i principi del basic design.
1. Il punto può essere una forma qualsiasi, un quadrato o una parola. Vero Falso
Vero. Con il termine punto si intende una massa o una forma, collocata su una
superfice più ampia, che attira l’attenzione.
2. La superficie può essere solida o perforata, opaca o trasparente, liscia o ruvida. Vero Falso
3. Tutti i colori hanno una tinta. Vero Falso
Falso. Bianco, nero e varie gradazioni di grigio sono colori senza tinta, cioè
acromatici.
4. Utilizzando la mescolanza sottrattiva di Ciano, Magenta e Giallo si possono otte- Vero Falso
nere tutti i colori possibili.
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3. Basic design grafico
Cognome Nome
classe data
1. Cos’è una linea? Elenca almeno tre significati attribuibili ad una linea in una pagina stampata.
4. Nel basic design uno spazio che presenta caratteristiche costanti in ogni suo punto in cui si compiono
attività collocando oggetti o segni prende il nome di…
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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
C. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false secondo i principi del basic design.
1. Il punto può essere una forma qualsiasi, un quadrato o una parola. Vero Falso
2. La superficie può essere solida o perforata, opaca o trasparente, liscia o ruvida. Vero Falso
3. Tutti i colori hanno una tinta. Vero Falso
4. Utilizzando la mescolanza sottrattiva di Ciano, Magenta e Giallo si possono otte- Vero Falso
nere tutti i colori possibili.
5. Il significato attribuito ad un colore è condiviso da tutte le culture, Occidentali ed Vero Falso
Orientali.
50
3. Basic design grafico
Laboratorio di grafica
1. È il formato standard di compressione dei file gra- 2. È il formato standard di compressione dei file gra-
fici, adatto al salvataggio di disegni al tratto. fici, adatto al salvataggio di disegni sfumati o fo-
JJ .gif tografie.
FF .gif
FF .zip
FF .zip
FF .jpg
JJ .jpg
FF .rtf
FF .rtf
51
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
3. I fogli stile per il web prendono il nome di 5. La risoluzione di un’immagine a video è misura-
FF Creative Style Sheets (.css) ta in
FF dpi
FF HyperText Style (.hts)
JJ ppi
JJ Cascade Style Sheet (.css)
FF pixel
FF HyperText Style Sheet (.hss)
FF byte
4. Le immagini bitmap sono conosciute anche con il
nome…
FF immagini vettoriali
FF immagini CAD
JJ immagini raster
FF immagini raw
C. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false secondo i principi del basic desgin.
1. Photoshop esporta i file solo in formato .pdf. Vero Falso
2. Il programma di elaborazione testi Microsoft Word permette di lavorare con stili Vero Falso
predefiniti, ma non ne consente la variazione o la creazione di nuovi.
Falso. Tutti gli stili proposti da Word possono essere modificati e l’utente può
crearne di nuovi.
3. Pixel è l’abbeviazione di “picture element”. Vero Falso
4. La pagina mastro utilizzata nei programmi DTP è paragonabile allo schema dia- Vero Falso
positiva dei programmi di presentazione e ai template dei programmi di impagi-
nazione di pagine web.
5. Una pagina web può essere creata con un semplice editor di testo. Vero Falso
52
3. Basic design grafico
Cognome Nome
classe data
5. In Adobe Illustrator, partendo dall’immagine A, quale procedura breve consente di ottenere l’immagine B?
A B
53
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
2. È il formato standard di compressione dei file gra- 5. La risoluzione di un’immagine a video è misura-
fici, adatto al salvataggio di disegni sfumati o fo- ta in
tografie. FF dpi
FF .gif FF ppi
FF .zip FF pixel
FF .jpg FF byte
FF .rtf
C. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false secondo i principi del basic desgin.
1. Photoshop esporta i file solo in formato .pdf. Vero Falso
2. Il programma di elaborazione testi Microsoft Word permette di lavorare con stili Vero Falso
predefiniti, ma non ne consente la variazione o la creazione di nuovi.
3. Pixel è l’abbeviazione di “picture element”. Vero Falso
4. La pagina mastro utilizzata nei programmi DTP è paragonabile allo schema dia- Vero Falso
positiva dei programmi di presentazione e ai template dei programmi di impagi-
nazione di pagine web.
5. Una pagina web può essere creata con un semplice editor di testo. Vero Falso
1. ___, 2. ___, 3. ___, 4. ___, 5. ___
54
4. Storia e stili
4. Storia e stili
Prove strutturate
Discipline grafiche
55
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
2. Caslon B. 1450
3. Bodoni C. 1957
4. Times New Roman D. 1771
5. Textura E. 1722
1C, 2E, 3D, 4A, 5B.
56
4. Storia e stili
Cognome Nome
classe data
3. Come fu influenzato il disegno dal carattere dal passaggio dall’iscrizione su pietra alla scrittura manuale?
5. Descrivi un carattere considerato classico intorno alla prima metà del Novecento.
57
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
2. Caslon B. 1450
3. Bodoni C. 1957
4. Times New Roman D. 1771
5. Textura E. 1722
1. ___, 2. ___, 3. ___, 4. ___, 5. ___
58
5. Microtipografia
5. Microtipografia
Prove strutturate
Discipline grafiche
B. Indica la risposta o le risposte corrette barrando la relativa casella. Per ogni esempio indica a quale categoria
di caratteri appartiene la font.
1. 2.
FF Vecchio stile JJ Vecchio stile
FF Moderni FF Moderni
FF Con grazie marcate FF Con grazie marcate
FF Senza grazie FF Senza grazie
JJ Con contorni irregolari FF Con contorni irregolari
FF Calligrafici FF Calligrafici
FF Decorati FF Decorati
59
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
3. 4.
FF Vecchio stile FF Vecchio stile
JJ Moderni FF Moderni
FF Con grazie marcate FF Con grazie marcate
FF Senza grazie FF Senza grazie
FF Con contorni irregolari FF Con contorni irregolari
FF Calligrafici JJ Calligrafici
FF Decorati FF Decorati
C. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false secondo i principi del basic desgin.
1. Il glifo è una unità grafica. Vero Falso
2. In italiano si usa il corsivo all’interno di un testo normale per le parole e frasi stra- Vero Falso
niere di uso non comune.
3. XX° secolo è scritto correttamente. Vero Falso
4. Lo sfondo grigio del testo nero aumenta il contrasto e quindi incrementa la leg- Vero Falso
gibilità.
5. Il corsivo è denominato anche italico. Vero Falso
➋➊➌➍➎➏➐➑➒➓
A. Terminazione E. Asta
60
5. Microtipografia
Cognome Nome
classe data
5. Cos’è l’interlinea?
61
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
3. 4.
FF Vecchio stile FF Vecchio stile
FF Moderni FF Moderni
FF Con grazie marcate FF Con grazie marcate
FF Senza grazie FF Senza grazie
FF Con contorni irregolari FF Con contorni irregolari
FF Calligrafici FF Calligrafici
FF Decorati FF Decorati
C. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false secondo i principi del basic desgin.
1. Il glifo è una unità grafica. Vero Falso
2. In italiano si usa il corsivo all’interno di un testo normale per le parole e frasi stra- Vero Falso
niere di uso non comune.
3. XX° secolo è scritto correttamente. Vero Falso
4. Lo sfondo grigio del testo nero aumenta il contrasto e quindi incrementa la leg- Vero Falso
gibilità.
5. Il corsivo è denominato anche italico. Vero Falso
➋➊➌➍➎➏➐➑➒➓
A. Terminazione E. Asta
62
5. Microtipografia
Laboratorio di grafica
B. Descrivi i caratteri utilizzando le definizioni proposte (riporta solo i numeri delle definizioni, ad esempio 2, 5).
1. Font Times New Roman Regular
2, 4, 10 2, 4, 10 2, 4, 8 2, 4 2, 5 2, 5, 6
63
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
1, 4, 9 1, 4, 9 1, 4, 9 1, 4, 9 1, 4, 9 1, 4, 9
3. Font Didot Regular
2, 4 2, 4 2, 4, 8 2, 4 2, 4 2, 4, 6
4. Font Adobe Caslon Pro Regular
2, 4 2, 4 2, 5, 8 2, 5 2, 4 2, 5, 6
C. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false secondo i principi del basic desgin.
1. Nei testi, dove necessario, possiamo usare indifferentemente gli accenti acuti o Vero Falso
gravi.
2. Il testo può essere correttamente allineato inserendo ripetutamente degli spazi. Vero Falso
3. Nei testi, il corsivo ha la stessa funzione del sottolineato. Vero Falso
2. grafico B. maiuscolo
3. Grafico C. grassetto
4. grafico D. minuscolo
5. grafico E. maiuscoletto
64
5. Microtipografia
Cognome Nome
classe data
B. Descrivi i caratteri utilizzando le definizioni proposte (riporta solo i numeri delle definizioni, ad esempio 2, 5).
1. Font Times New Roman Regular
65
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
2. grafico B. maiuscolo
3. Grafico C. grassetto
4. grafico D. minuscolo
5. grafico E. maiuscoletto
66
5. Microtipografia
Discipline grafiche
1. Quale di queste definizioni corrisponde agli serie completa dei glifi per esempio Helveti-
esempi riportati qui? ca tondo. La famiglia è composta da più glifi
come Helvetica tondo, Helvetica corsivo, Hel-
vetica grassetto.
FF Il glifo è il segno di accentazione. Il font è la
serie completa dei segni per esempio Helve-
tica tondo e corsivo. La famiglia è composta
da più segni come Helvetica tondo, Helvetica
corsivo, Helvetica grassetto.
67
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
4. Quale di queste definizioni è corretta per i versi di FF cioè 1, 2, e 3 ecc indicano l’ordine tra i diversi
Dante riportati qui? elementi di un insieme. Sono sempre abbre-
viati con i numeri romani. Se scritti con nu-
meri arabi sono seguiti da “o” oppure da “a”
in apice (sotto forma di esponente). Mentre i
numeri romani non richiedono alcun espo-
nente: è errato infatti scrivere III°.
FF cioè primo, secondo e terzo ecc indicano
l’ordine tra i diversi elementi di un insieme.
Sono spesso abbreviati con i numeri arabi. Se
scritti con numeri arabi sono seguiti da “o”
FF Non bastoni, corsivo, bold, proporzionale, con
oppure da “a” in apice (sotto forma di espo-
crenatura ampia, senza segni diacritici.
nente). Mentre i numeri romani richiedono
FF Bastoni, tondo, bold, proporzionale, con cre- l’esponente: è giusto infatti scrivere III°.
natura stretta, con presenza di segni diacro-
FF cioè primo, secondo e terzo ecc indicano
nici.
l’ordine tra i diversi elementi di un insieme.
JJ Bastoni, corsivo, bold, proporzionale, con cre- Sono spesso abbreviati. Se scritti con numeri
natura ampia, con presenza di segni diacritici. diseguali sono seguiti da “o” oppure da “a” in
apice (sotto forma di esponente). Mentre i nu-
FF Con grazie, corsivo, bold, non proporzionale,
meri romani non richiedono alcun esponente:
con crenatura ampia, con presenza di segni
è errato infatti scrivere III.
diacritici.
FF cioè primo, secondo e terzo ecc indicano
FF Bastoni, non corsivo, bold, proporzionale, con
l’ordine tra i diversi elementi di un catalogo.
crenatura stretta, con presenza di segni dia-
Sono spesso abbreviati con i numeri mono-
critici.
spaziati. Se scritti con numeri monospaziati
sono seguiti da “o” oppure da “a” in apice (sot-
5. In italiano si scrivono in maiuscolo: to forma di esponente). Mentre i numeri con
FF i nomi dei giorni, inizi di periodi o citazioni, ascendenti non richiedono alcun esponente: è
iniziali dei nomi propri, le sigle. errato infatti scrivere III°.
FF inizi di periodi o citazioni, iniziali dei nomi
propri, le sigle, gli acronimi, i nomi di cose. 7. Espedienti per ottenere contrasto tra caratteri so-
no:
FF i titoli di studio, iniziali dei nomi propri, le si- JJ con grazie < > senza grazie
gle, gli acronimi, lei e voi.
JJ con aste contrastate < > con aste di peso uni-
JJ inizi di periodi o citazioni, iniziali dei nomi forme
propri, le sigle, gli acronimi.
JJ tra stili diversi: tipografico < > calligrafico
FF i nomi dei mesi, iniziali dei nomi propri, le
sigle, gli acronimi. FF tra stili diversi: moderno < > senza grazie
FF i nomi dei giorni, i titoli di studio, i paragrafi, FF tra stili diversi: senza grazie < > contorni irre-
i nomi dei mesi, lei e voi. golari
JJ colore < > nero
6. I numeri ordinali (indica l’alternativa definizione
corretta) FF denso < > largo
JJ cioè primo, secondo e terzo ecc indicano FF corsivo < > tondo
l’ordine tra i diversi elementi di un insieme.
Sono spesso abbreviati con i numeri romani. FF maiuscolo < > minuscolo
Se scritti con numeri arabi sono seguiti da “o” FF legato < > slegato
oppure da “a” in apice (sotto forma di espo-
nente). Mentre i numeri romani non richie- JJ testo bianco su nero < > testo nero su bianco
dono alcun esponente: è errato infatti scrivere
III°.
68
5. Microtipografia
8. Quale di queste affermazioni sul contrasto e colo- 9. Quale testo tra questi è digitato in modo corretto?
re è corretta secondo “Gli occhi del grafico”? JJ È una situazione difficile perché, nonostante
FF Un carattere bianco su sfondo chiaro risulta quel che si dice in queste circostanze “la gatta
più facile da leggere. Uno sfondo grigio dimi- vada al lardo”, nessuno qui desidera metterci
nuisce il contrasto e quindi la leggibilità. Il lo “zampino”…
bianco su nero diminuisce la leggibilità anche
FF E’ una situazione difficile perché , nonostante
se il blocco sulla pagina non è in forte contra-
quel che si dice in queste circostanze “la gatta
sto sul resto.
vada al lardo”, nessuno qui desidera metterci
FF Un carattere nero su sfondo colorato risulta lo “zampino”..
più facile da leggere. Lo sfondo grigio dimi-
FF È una situazione difficile perché , nonostante
nuisce il contrasto e quindi la leggibilità se il
quel che si dice in queste circostanze “la gatta
carattere è nero ma non se è bianco. Il bianco
vada al lardo” , nessuno qui desidera metterci
su nero diminuisce la leggibilità anche se il
lo “zampino”..
blocco sulla pagina è in colore.
FF È una situazione difficile perchè, nonostante
FF Un carattere nero su sfondo bianco risulta
quel che si dice in queste circostanze “ la gatta
meno facile da leggere. Lo sfondo grigio acui-
vada al lardo ” , nessuno qui desidera metterci
sce il contrasto e quindi la leggibilità. Il bian-
lo “ zampino ”…
co su nero diminuisce la leggibilità anche se
il blocco sulla pagina è in forte contrasto sul FF È una situazione difficile perché, nonostante
resto. quel che si dice in queste circostanze “la gatta
vada al lardo”, nessuno qui desidera metterci
JJ Un carattere nero su sfondo bianco risulta più
lo “zampino”…
facile da leggere. Uno sfondo grigio diminui-
sce il contrasto e quindi la leggibilità. Il bian-
co su nero diminuisce la leggibilità anche se 10. Quale testo tra questi è digitato in modo corret-
il blocco sulla pagina è in forte contrasto sul to?
resto. FF ‘Ho preso 20 cm. di stoffa rossa – meglio
munirsi di un po’ di crediti – con la quale ho
FF Un carattere nero su sfondo colorato risulta confezionato una croce da “apporre sul bave-
più facile da leggere. Uno sfondo colorato ro” secondo le indicazioni della dott.ssa Maria
aumenta il contrasto e quindi la leggibilità. Il Bianchi dell’UNHCR.’
grigio su nero diminuisce la leggibilità anche
se il blocco sulla pagina è in forte contrasto JJ “Ho preso 20 cm di stoffa rossa – meglio
sul resto. munirsi di un po’ di crediti – con la quale ho
confezionato una croce da ‘apporre sul bave-
ro’ secondo le indicazioni della dott.ssa Maria
Bianchi dell’UNHCR.”
FF ‘Ho preso 20 cm. di stoffa rossa – meglio mu-
nirsi di un po’ di crediti – con la quale ho con-
fezionato una croce da “apporre sul bavero”
secondo le indicazioni della dott. Maria Bian-
chi dell’ UNHCR.’
FF “Ho preso 20 cm di stoffa rossa - meglio mu-
nirsi di un po’ di crediti - con la quale ho con-
fezionato una croce da ‘ apporre sul bavero
’ secondo le indicazioni della dott.ssa Maria
Bianchi dell’UNHCR.”
FF “Ho preso 20 cm. di stoffa rossa – meglio
munirsi di un pò di crediti – con la quale ho
confezionato una croce da “apporre sul bave-
ro” secondo le indicazioni della dott. Maria
Bianchi dell’U.N.H.C.R.”
69
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
11. Quale testo tra questi è digitato in modo corret- B. Completa le frasi sulle regole di scrittura con le
to? espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte
FF Al 100° km del moto-raduno li conto: è pos- alla fine dell’esercizio (tieni presente che alcuni ter-
sibile che in 5’ io abbia visto, biker, chopper, mini non sono da inserire).
carriolini, sidecar di moda negli anni ‘50, ’60
1. Il punto si usa A FINE FRASE.
e 70’, ecc.
FF Al 100° chilometro del moto–raduno li conto: 2. Il trattino si usa NELLA SILLABAZIONE IN FINE
è possibile che in 5’ io abbia visto, biker, chop- RIGA.
per, carriolini, sidecar di moda negli anni ‘50,
’60 e 70’, ecc. 3. Il trattino lungo si usa PER INSERIRE UN INCI-
SO.
JJ Al 100° chilometro del moto-raduno li conto:
è possibile che in 5’ io abbia visto, biker, chop- 4. Le virgolette si distinguono in ALTE E BASSE.
per, carriolini, sidecar di moda negli anni ‘50,
’60 e ‘70, ecc. 5. L’apostrofo si usa anche NEL TRONCAMENTO.
FF Al 100^ KM del moto-raduno li conto: é pos- 6. Dottore e dottoressa si abbreviano con DOTT.,
sibile che in 5’ io abbia visto , biker, chopper , DOTT.SSA.
carriolini, sidecar di moda negli anni ‘50 , ‘60
e ‘70 , ecc… 7. Centimetro si abbrevia con cm
70
5. Microtipografia
Cognome Nome
classe data
71
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
4. Quale di queste definizioni è corretta per i versi di FF cioè 1, 2, e 3 ecc indicano l’ordine tra i diversi
Dante riportati qui? elementi di un insieme. Sono sempre abbre-
viati con i numeri romani. Se scritti con nu-
meri arabi sono seguiti da “o” oppure da “a” in
apice (sotto forma di esponente). Mentre i nu-
meri romani non richiedono alcun esponente:
è errato infatti scrivere III°.
FF cioè primo, secondo e terzo ecc indicano l’or-
dine tra i diversi elementi di un insieme. Sono
spesso abbreviati con i numeri arabi. Se scritti
con numeri arabi sono seguiti da “o” oppu-
FF Non bastoni, corsivo, bold, proporzionale, con
re da “a” in apice (sotto forma di esponente).
crenatura ampia, senza segni diacritici.
Mentre i numeri romani richiedono l’espo-
FF Bastoni, tondo, bold, proporzionale, con cre- nente: è giusto infatti scrivere III°.
natura stretta, con presenza di segni diacro-
FF cioè primo, secondo e terzo ecc indicano
nici.
l’ordine tra i diversi elementi di un insieme.
FF Bastoni, corsivo, bold, proporzionale, con cre- Sono spesso abbreviati. Se scritti con numeri
natura ampia, con presenza di segni diacritici. diseguali sono seguiti da “o” oppure da “a” in
apice (sotto forma di esponente). Mentre i nu-
FF Con grazie, corsivo, bold, non proporzionale,
meri romani non richiedono alcun esponente:
con crenatura ampia, con presenza di segni
è errato infatti scrivere III.
diacritici.
FF cioè primo, secondo e terzo ecc indicano
FF Bastoni, non corsivo, bold, proporzionale, con
l’ordine tra i diversi elementi di un catalogo.
crenatura stretta, con presenza di segni dia-
Sono spesso abbreviati con i numeri mono-
critici.
spaziati. Se scritti con numeri monospaziati
sono seguiti da “o” oppure da “a” in apice (sot-
5. In italiano si scrivono in maiuscolo: to forma di esponente). Mentre i numeri con
FF i nomi dei giorni, inizi di periodi o citazioni, ascendenti non richiedono alcun esponente: è
iniziali dei nomi propri, le sigle. errato infatti scrivere III°.
FF inizi di periodi o citazioni, iniziali dei nomi
propri, le sigle, gli acronimi, i nomi di cose. 7. Espedienti per ottenere contrasto tra caratteri so-
no:
FF i titoli di studio, iniziali dei nomi propri, le si- FF con grazie < > senza grazie
gle, gli acronimi, lei e voi.
FF con aste contrastate < > con aste di peso uni-
FF inizi di periodi o citazioni, iniziali dei nomi forme
propri, le sigle, gli acronimi.
FF tra stili diversi: tipografico < > calligrafico
FF i nomi dei mesi, iniziali dei nomi propri, le
sigle, gli acronimi. FF tra stili diversi: moderno < > senza grazie
FF i nomi dei giorni, i titoli di studio, i paragrafi, FF tra stili diversi: senza grazie < > contorni irre-
i nomi dei mesi, lei e voi. golari
FF colore < > nero
6. I numeri ordinali (indica l’alternativa definizione
corretta) FF denso < > largo
FF cioè primo, secondo e terzo ecc indicano l’or- FF corsivo < > tondo
dine tra i diversi elementi di un insieme. Sono
spesso abbreviati con i numeri romani. Se FF maiuscolo < > minuscolo
scritti con numeri arabi sono seguiti da “o” op- FF legato < > slegato
pure da “a” in apice (sotto forma di esponen-
te). Mentre i numeri romani non richiedono FF testo bianco su nero < > testo nero su bianco
alcun esponente: è errato infatti scrivere III°.
72
5. Microtipografia
8. Quale di queste affermazioni sul contrasto e colo- 9. Quale testo tra questi è digitato in modo corretto?
re è corretta secondo “Gli occhi del grafico”? FF È una situazione difficile perché, nonostante
FF Un carattere bianco su sfondo chiaro risulta quel che si dice in queste circostanze “la gatta
più facile da leggere. Uno sfondo grigio dimi- vada al lardo”, nessuno qui desidera metterci
nuisce il contrasto e quindi la leggibilità. Il lo “zampino”…
bianco su nero diminuisce la leggibilità anche
FF E’ una situazione difficile perché , nonostante
se il blocco sulla pagina non è in forte contra-
quel che si dice in queste circostanze “la gatta
sto sul resto.
vada al lardo”, nessuno qui desidera metterci
FF Un carattere nero su sfondo colorato risulta lo “zampino”..
più facile da leggere. Lo sfondo grigio dimi-
FF È una situazione difficile perché , nonostante
nuisce il contrasto e quindi la leggibilità se il
quel che si dice in queste circostanze “la gatta
carattere è nero ma non se è bianco. Il bianco
vada al lardo” , nessuno qui desidera metterci
su nero diminuisce la leggibilità anche se il
lo “zampino”..
blocco sulla pagina è in colore.
FF È una situazione difficile perchè, nonostante
FF Un carattere nero su sfondo bianco risulta
quel che si dice in queste circostanze “ la gatta
meno facile da leggere. Lo sfondo grigio acui-
vada al lardo ” , nessuno qui desidera metterci
sce il contrasto e quindi la leggibilità. Il bian-
lo “ zampino ”…
co su nero diminuisce la leggibilità anche se
il blocco sulla pagina è in forte contrasto sul FF È una situazione difficile perché, nonostante
resto. quel che si dice in queste circostanze “la gatta
vada al lardo”, nessuno qui desidera metterci
FF Un carattere nero su sfondo bianco risulta più
lo “zampino”…
facile da leggere. Uno sfondo grigio diminui-
sce il contrasto e quindi la leggibilità. Il bian-
co su nero diminuisce la leggibilità anche se 10. Quale testo tra questi è digitato in modo corret-
il blocco sulla pagina è in forte contrasto sul to?
resto. FF ‘Ho preso 20 cm. di stoffa rossa – meglio
munirsi di un po’ di crediti – con la quale ho
FF Un carattere nero su sfondo colorato risul- confezionato una croce da “apporre sul bave-
ta più facile da leggere. Uno sfondo colorato ro” secondo le indicazioni della dott.ssa Maria
aumenta il contrasto e quindi la leggibilità. Il Bianchi dell’UNHCR.’
grigio su nero diminuisce la leggibilità anche
se il blocco sulla pagina è in forte contrasto FF “Ho preso 20 cm di stoffa rossa – meglio
sul resto. munirsi di un po’ di crediti – con la quale ho
confezionato una croce da ‘apporre sul bave-
ro’ secondo le indicazioni della dott.ssa Maria
Bianchi dell’UNHCR.”
FF ‘Ho preso 20 cm. di stoffa rossa – meglio mu-
nirsi di un po’ di crediti – con la quale ho con-
fezionato una croce da “apporre sul bavero”
secondo le indicazioni della dott. Maria Bian-
chi dell’ UNHCR.’
FF “Ho preso 20 cm di stoffa rossa - meglio mu-
nirsi di un po’ di crediti - con la quale ho con-
fezionato una croce da ‘ apporre sul bavero
’ secondo le indicazioni della dott.ssa Maria
Bianchi dell’UNHCR.”
FF “Ho preso 20 cm. di stoffa rossa – meglio mu-
nirsi di un pò di crediti – con la quale ho con-
fezionato una croce da “apporre sul bavero”
secondo le indicazioni della dott. Maria Bian-
chi dell’U.N.H.C.R.”
73
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
11. Quale testo tra questi è digitato in modo corret- B. Completa le frasi sulle regole di scrittura con le
to? espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte
FF Al 100° km del moto-raduno li conto: è pos- alla fine dell’esercizio (tieni presente che alcuni ter-
sibile che in 5’ io abbia visto, biker, chopper, mini non sono da inserire).
carriolini, sidecar di moda negli anni ‘50, ’60
1. Il punto si usa .....................
e 70’, ecc.
FF Al 100° chilometro del moto–raduno li conto: 2. Il trattino si usa .....................
è possibile che in 5’ io abbia visto, biker, chop-
per, carriolini, sidecar di moda negli anni ‘50, 3. Il trattino lungo si usa .....................
’60 e 70’, ecc. 4. Le virgolette si distinguono in .....................
FF Al 100° chilometro del moto-raduno li conto:
è possibile che in 5’ io abbia visto, biker, chop- 5. L’apostrofo si usa anche .....................
per, carriolini, sidecar di moda negli anni ‘50, 6. Dottore e dottoressa si abbreviano con
’60 e ‘70, ecc. .....................
FF Al 100^ KM del moto-raduno li conto: é pos-
sibile che in 5’ io abbia visto , biker, chopper , 7. Centimetro si abbrevia con .....................
carriolini, sidecar di moda negli anni ‘50 , ‘60
e ‘70 , ecc…
FF Al 100° Km del moto-raduno li conto : è pos- a fine frase - nella sillabazione in fine riga
sibile che in 5’ io abbia visto, biker, chopper, per inserire un inciso - alte e basso - troncamento
carriolini, sidecar di moda negli anni ‘50, ’60 dott., dott.ssa - cm - dot., dot.sa - dot., dot.sa
e 70’, ecc. CM - cm. - dr., dr.ssa - c.m. - d., da.
74
6. Le immagini
6. Le immagini
Prove strutturate
Discipline grafiche
A. Rispondi alla domanda scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presente che alcuni termini
non sono da inserire).
1. Come vengono definiti i 7 passi per progettare l’illustrazione ne “Gli occhi del grafico”?
a. definire il problema
b. raccogliere le informazioni
c. creare opzioni alternative
d. valutare le opzioni
e. scegliere l’opzione migliore
f. ricontrollare il brief
g. monitorare i risultati
75
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
cercare la ricchezza compositiva e dello sfondo - cercare un punto di vista insolito - collocare il soggetto fuori dagli
assi - costruire effetti di illuminazione sorprendenti - essere originali a tutti i costi - invitare il soggetto a guardare
in macchina - manipolare le foto in postproduzione - mettere in asse i soggetti - mettere in posa sempre persone
altrimenti si muovono - modificare i colori in postproduzione - usare il primo piano nei ritratti - usare il primo
piano sfocato - usare sfondi semplici
4. Abbiamo ricordato alcuni generi, non tutti, sotto i quali si può classificare la fotografia soprattutto in re-
lazione al suo uso nella grafica e nella pubblicità. Essi sono:
a. il fotogiornalismo
b. lo sport
c. la moda
d. lo still life
e. il food
f. la natura
g. il ritratto
h. la documentazione sociale
76
6. Le immagini
Cognome Nome
classe data
A. Rispondi alla domanda scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presente che alcuni termini
non sono da inserire).
1. Come vengono definiti i 7 passi per progettare l’illustrazione ne “Gli occhi del grafico”?
a.
b.
c.
d.
e.
Prova strutturata 1
f.
g.
6. Le immagini
cercare la ricchezza compositiva e dello sfondo - cercare un punto di vista insolito - collocare il soggetto fuori dagli
assi - costruire effetti di illuminazione sorprendenti - essere originali a tutti i costi - invitare il soggetto a guardare
in macchina - manipolare le foto in postproduzione - mettere in asse i soggetti - mettere in posa sempre persone
altrimenti si muovono - modificare i colori in postproduzione - usare il primo piano nei ritratti - usare il primo
piano sfocato - usare sfondi semplici
77
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
4. Abbiamo ricordato alcuni generi, non tutti, sotto i quali si può classificare la fotografia soprattutto in re-
lazione al suo uso nella grafica e nella pubblicità. Essi sono:
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
78
6. Le immagini
Cognome Nome
classe data
A. Utilizzando le immagini proposte realizza tre texture in formato elettr
1. Utilizzando le immagini proposte realizza tre texture in formato .gif da poter utilizzare come file di sfondo
per una pagina web. Individua il modulo minimo di ripetizione.
Prova strutturata 2
6. Le immagini
79
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
5. Utilizzando le immagini proposte realizza tre texture in formato .gif da poter utilizzare come file di sfondo
per una pagina web. Individua il modulo minimo di ripetizione.
80
7. Macrotipografia
7. Macrotipografia
Prove strutturate
Discipline grafiche
A. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni
presente che alcuni termini non sono da inserire).
1. Un insieme di frasi a senso compiuto seguito da un “a capo” costituisce UN PARAGRAFO
2. Se il capoverso è rientrante abbiamo UNA INDENTAZIONE
3. In un paragrafo la distanza tra una riga di testo e l’altra è definita DALL’INTERLINEA
4. Quando a fine riga le parole sono “spezzate” per mandarle a capo abbiamo un testo SILLABATO
5. Se in una colonna di testo tutte le righe sono allineate verticalmente fra loro, sia lungo il margine sinistro
sia lungo quello destro, possiamo definirla GIUSTIFICATA
B. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presente
che alcuni termini non sono da inserire).
1. Sulla pagina, la definizione dei margini e la suddivisione in colonne danno LA GABBIA
2. Lo strumento che consente di dare ordine coerente a testi e immagini è LA GRIGLIA
3. L’orientamento di una pagina riguarda LA DISPOSIZIONE
4. Il formato di una pagina riguarda LA MISURA
5. Per indicare le misure del carattere e dell’interlinea si usano I PUNTI TIPOGRAFICI
C. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presen-
te che alcuni termini non sono da inserire).
1. Se una pubblicazione editoriale ha margini ampi è considerata più ELEGANTE di una con margini stretti.
2. Il margine superiore è detto anche DI TESTA.
3. Gli elementi collocati entro il margine inferiore sono detti PIEDINI.
4. Una riga di testo corrente, di comoda lettura non supera 60/70 battute.
5. La griglia delle linee di base mantiene le righe ALLINEATE ORIZZONTALMENTE.
81
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
FF Testo a bandiera con asta sinistra, sillabato e giustificato, elenco puntato, spazio dopo il paragrafo.
JJ Testo con indentazione a bandiera con asta sinistra, sillabato ma non giustificato, elenco puntato,
spazio dopo il paragrafo.
FF Testo con indentazione a bandiera con asta sinistra, sillabato ma non giustificato, con elenco, spazia-
to.
FF Testo con indentazione allineato, non sillabato enon giustificato, elenco puntato, spazio dopo il para-
grafo.
FF Testo senza indentazione a bandiera con asta sinistra, sillabato ma non giustificato, elenco puntato,
spazio dopo il paragrafo.
82
7. Macrotipografia
Cognome Nome
classe data
A. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni
presente che alcuni termini non sono da inserire).
1. Un insieme di frasi a senso compiuto seguito da un “a capo” costituisce ..............................
2. Se il capoverso è rientrante abbiamo ..............................
3. In un paragrafo la distanza tra una riga di testo e l’altra è definita ..............................
4. Quando a fine riga le parole sono “spezzate” per mandarle a capo abbiamo un testo ..............................
5. Se in una colonna di testo tutte le righe sono allineate verticalmente fra loro, sia lungo il margine sinistro
sia lungo quello destro, possiamo definirla ..............................
Prova strutturata 1
7. Macrotipografia
B. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presen-
te che alcuni termini non sono da inserire).
1. Sulla pagina, la definizione dei margini e la suddivisione in colonne danno ........................
2. Lo strumento che consente di dare ordine coerente a testi e immagini è ........................
3. L’orientamento di una pagina riguarda ........................
4. Il formato di una pagina riguarda ........................
5. Per indicare le misure del carattere e dell’interlinea si usano ........................
C. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presen-
te che alcuni termini non sono da inserire).
1. Se una pubblicazione editoriale ha margini ampi è considerata più ........................ di una con margini
stretti.
4. Una riga di testo corrente, di comoda lettura non supera ........................ battute.
83
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
FF Testo a bandiera con asta sinistra, sillabato e giustificato, elenco puntato, spazio dopo il paragrafo.
FF Testo con indentazione a bandiera con asta sinistra, sillabato ma non giustificato, elenco puntato,
spazio dopo il paragrafo.
FF Testo con indentazione a bandiera con asta sinistra, sillabato ma non giustificato, con elenco, spazia-
to.
FF Testo con indentazione allineato, non sillabato enon giustificato, elenco puntato, spazio dopo il para-
grafo.
FF Testo senza indentazione a bandiera con asta sinistra, sillabato ma non giustificato, elenco puntato,
spazio dopo il paragrafo.
84
7. Macrotipografia
Laboratorio di grafica
Risposta corretta n. 7
85
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
3. Quale delle descrizioni della “composizione di testo” che compare nella figura è corretta?
FF Testo con capolettera, sillabato e giustificato, interlinea ampia nell’elenco numerato allineato a sini-
stra, rientro sinistro del capoverso, rientro negativo capoverso della nota.
JJ Testo con capolettera, sillabato ma non giustificato, interlinea ampia nell’elenco numerato allineato a
sinistra, rientro sinistro del capoverso, rientro negativo capoverso della nota.
FF Testo sillabato ma non giustificato, interlinea stretta nell’elenco numerato allineato a sinistra, rientro
sinistro del capoverso, rientro positivo capoverso della nota.
FF Testo con capolettera, sillabato e giustificato, interlinea ampia nell’elenco numerato allineato a sini-
stra, rientro sinistro del capoverso, rientro positivo capoverso della nota.
FF Testo sillabato ma non giustificato, interlinea ampia nell’elenco numerato allineato a sinistra, rientro
sinistro del capoverso, rientro negativo capoverso della nota.
B. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presen-
te che alcuni termini non sono da inserire).
La tabella è composta da RIGHE E COLONNE, l’intersezione genera le CELLE.
La descrizione dei contenuti, posta sopra o a fianco, sono dette INTESTAZIONI.
I numeri si incolonnano A DESTRA, e in presenza di decimali il riferimento per incolonnare è
LA VIRGOLA.
a destra - a sinistra - al centro - celle - il medio - il più grande - il più piccolo - il punto - incroci
intestazioni - la virgola - righe e colonne - spazi - testo e numeri - zone vuote e piene
86
7. Macrotipografia
Cognome Nome
classe data
Risposta corretta n.
87
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
3. Quale delle descrizioni della “composizione di testo” che compare nella figura è corretta?
FF Testo con capolettera, sillabato e giustificato, interlinea ampia nell’elenco numerato allineato a sini-
stra, rientro sinistro del capoverso, rientro negativo capoverso della nota.
FF Testo con capolettera, sillabato ma non giustificato, interlinea ampia nell’elenco numerato allineato a
sinistra, rientro sinistro del capoverso, rientro negativo capoverso della nota.
FF Testo sillabato ma non giustificato, interlinea stretta nell’elenco numerato allineato a sinistra, rientro
sinistro del capoverso, rientro positivo capoverso della nota.
FF Testo con capolettera, sillabato e giustificato, interlinea ampia nell’elenco numerato allineato a sini-
stra, rientro sinistro del capoverso, rientro positivo capoverso della nota.
FF Testo sillabato ma non giustificato, interlinea ampia nell’elenco numerato allineato a sinistra, rientro
sinistro del capoverso, rientro negativo capoverso della nota.
B. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presente
che alcuni termini non sono da inserire).
La tabella è composta da ..........................., l’intersezione genera le ...........................
a descrizione dei contenuti, posta sopra o a fianco, sono dette ...........................
I numeri si incolonnano ..........................., e in presenza di decimali il riferimento per incolonnare è
...........................
a destra - a sinistra - al centro - celle - il medio - il più grande - il più piccolo - il punto - incroci
intestazioni - la virgola - righe e colonne - spazi - testo e numeri - zone vuote e piene
88
8. Strumenti e tecnologie di stampa e produzione
8. Strumenti e tecnologie
di stampa e produzione
Prove strutturate
Discipline grafiche
A. Accoppia i termini più aderenti e appropriati, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni
presente che alcuni termini non sono da inserire).
1. Tecniche di stampa
89
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
90
8. Strumenti e tecnologie di stampa e produzione
Cognome Nome
classe data
A. Accoppia i termini più aderenti e appropriati, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni
presente che alcuni termini non sono da inserire). Scrivi la risposta nella colonna a destra.
8. Strumenti e tecnologie di stampa e produzione
1. Tecniche di stampa
offset
serigrafia
calcografia
Prova strutturata 1
litografia
xilografia
carta - copia - impressione - inchiostro - lastra di metallo - lastre per selezione colore
massello di legno - matita grassa - matrice - rilievo - segno
telaio con seta - tipogramma - tiratura - tratto
2. Indica la tecnica di stampa che ha caratterizzato una parte rilevante del lavoro dei seguenti artisti:
Albrecht Dürer
William Morris
Cornelius Escher
Andy Warhol
Roy Lichtenstein
Joseph Albers
Jules Chéret
Henry de Toulouse Lautrec
Marcello Dudovich
Francisco Goya
91
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
92
8. Strumenti e tecnologie di stampa e produzione
B. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presen-
te che alcuni termini non sono da inserire).
1. La xilografia ha una matrice A RILIEVO
2. La flessografia ha una matrice FLESSIBILE IN POLIMERO
3. La stampa permeografica ha una matrice A TELAIO CON TESSUTO
4. Con la serigrafia si possono fare MIGLIAIA di copie
a rilievo - a telaio con tessuto - carta - cartone - centinaia - decine - flessibile in polimero
incavografica - materiali vari - metallo - migliaia - permeo grafica - planografica
plastica - rilievografica
93
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
Cognome Nome
classe data
1. La stampa offset…
FF Impiega tre inchiostri trasparenti e viene definita tricromia: ciano, magenta, giallo, primari in que-
sto caso, stampati in pienezza o percentuale grazie alla retinatura. Per ciascun colore viene allestita
una lastra separata.
FF Impiega quattro inchiostri opachi e viene definita quadricromia: ciano, magenta, giallo e nero, pri-
mari in questo caso, stampati in pienezza. Per ciascun colore viene allestita una lastra separata.
FF Impiega quattro inchiostri trasparenti e viene definita quadricromia: verde, magenta, giallo e nero,
primari in questo caso, stampati in pienezza o percentuale grazie alla retinatura. Per ciascun colore
viene allestita una lastra o più lastre separate.
Prova strutturata 2
FF Impiega quattro inchiostri trasparenti e viene definita quadricromia: ciano, magenta, giallo e nero,
primari in questo caso, stampati in pienezza o percentuale grazie alla retinatura. Per ciascun colore
viene allestita una lastra separata.
FF Impiega tre inchiostri trasparenti e viene definita stampa RGB: ciano, magenta, blue, primari in
questo caso, stampati percentuale grazie alla scansione. Per ciascun colore viene allestita un inchio-
stro separato.
B. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presen-
te che alcuni termini non sono da inserire).
1. La silografia ha una matrice .............................
2. La flessografia ha una matrice .............................
3. La stampa permeografica ha una matrice .............................
4. Con la serigrafia si possono fare ............................. di copie
a rilievo - a telaio con tessuto - carta - cartone - centinaia - decine - flessibile in polimero
incavografica - materiali vari - metallo - migliaia - permeo grafica - planografica
plastica - rilievografica
94
9. I progetti commerciali ed editoriali
A. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni pre-
sente che alcuni termini non sono da inserire).
1. Ogni parola, nome simbolo o combinazione di essi usato nel commercio e registrato è il MARCHIO.
2. Il nome di un’azienda o di un prodotto trattato con elementi grafici caratterizzanti senza che ne venga
alterata la leggibilità LOGOTIPO.
3. L’elemento della comunicazione che rappresenta un concetto, un’idea, un oggetto, una qualità è il
SIMBOLO.
4. Il segno che per comune accordo sta ad indicare un luogo, una cosa o una funzione generica non legata
ad un singolo prodotto o azienda è il PITTOGRAMMA O ICONA.
5. In tipografia è l’equivalente dei caratteri tipografici, che costituiscono le serie chiamate “tipi di carattere”
oppure “font” ed è il GLIFO.
6. Con l’avvento delle apparecchiature tecnologiche, che hanno comandi identificati attraverso segni piut-
tosto che parole, ha assunto importanza l’uso di ICONE.
B. Concludi le tre frasi proposte scegliendo tra quelle elencate (tieni presente che alcune frasi non sono da
inserire). Scrivi la risposta nella colonna a destra.
1. Dal punto di vista dei contenuti espressi il marchio deve essere h
2. Dal punto di vista tecnico il marchio deve essere b
3. Dal punto di vista legale il marchio non deve essere d
a. Funzionale e usabile in contesti definiti, applicabile soprattutto su piccole dimensioni, applicabile in positivo ma
non in negativo, applicabile a colori, adattabile su materiali diversi.
b. Funzionale e usabile in contesti diversi, applicabile anche in grandi o piccole dimensioni, applicabile in positivo
e negativo, applicabile a colori o in bianco e nero, adattabile su materiali diversi.
c. Funzionale e usabile su carta, applicabile anche in grandi o piccole dimensioni, applicabile e negativo e in nero,
adattabile su materiali diversi ma non necessariamente su plastiche.
d. Generico o descrittivo, un nome geografico, identico o simile ad altri esistenti anche se in settori diversi se ne
trae vantaggio, costituito da un nome o ritratto altrui, una parola o segno di uso comune, costituito dalla forma
del prodotto, contrario
e. Preciso e definito, un nome conosciuto, identico o simile ad altri esistenti, ma non se di settori diversi anche
se ne trae vantaggio, costituito da un nome o ritratto altrui, una parola o segno di uso comune, costituito dalla
indicazione merceologica del prodotto
f. Semplice e inconfondibile, trasmettere un valore, rappresentare l’identità, durare nel tempo, frutto soprattutto di
una scelta emozionale, privo di connotazioni politiche, registrabile nei principali paesi europei.
g. Unico e inconfondibile, trasmettere un dato preciso e non una emozione, rappresentare l’identità, durare due
anni, essere motivato, privo di connotazioni riferite al sesso, registrabile nei principali paesi europei.
h. Unico e inconfondibile, trasmettere una emozione, rappresentare l’identità, durare nel tempo essere motivato,
privo di connotazioni sgradevoli, registrabile nei principali paesi.
95
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
Cognome Nome
classe data
A. Completa le frasi con le espressioni mancanti, scegliendo tra quelle proposte alla fine dell’esercizio (tieni presen-
te che alcuni termini non sono da inserire).
1. Ogni parola, nome simbolo o combinazione di essi usato nel commercio e registrato è il .............................
2. Il nome di un’azienda o di un prodotto trattato con elementi grafici caratterizzanti senza che ne venga
9. I prodotti commerciali ed editoriali
5. In tipografia è l’equivalente dei caratteri tipografici, che costituiscono le serie chiamate “tipi di carattere”
oppure “font” ed è il .............................
6. Con l’avvento delle apparecchiature tecnologiche, che hanno comandi identificati attraverso segni piut-
tosto che parole, ha assunto importanza l’uso di .............................
B. Concludi le tre frasi proposte scegliendo tra quelle elencate (tieni presente che alcune frasi non sono da
inserire). Scrivi la risposta nella colonna a destra.
96
Appendice
Appendice
Matita e mouse.
Il disegno nell’era digitale Vi è una differenza immensa tra il vedere una cosa
senza la matita in mano, e il vederla disegnandola.
[…] Non posso precisare la mia percezione di una cosa
senza disegnarla virtualmente, e non posso disegnare
questa cosa senza un’attenzione volontaria che
trasformi notevolmente ciò che prima avevo creduto
di percepire e conoscere bene. Mi accorgo che non
conoscevo ciò che conoscevo.
(Paul Valéry, Degas, danza, disegno.
Citato in Di Napoli, 2004)
Il ruolo del disegno re, (Bottani, op. cit.) di un comporre disordinato con
nella formazione il computer di elementi preesistenti in stermina-
L’insegnamento del disegno affonda le sue radici nel- te biblioteche di immagini1 che non sono la realtà,
le tradizioni rinascimentale e delle Accademie seicen- ma a loro volta una particolare rappresentazione del
tesche e stava al centro dei programmi scolastici per mondo. Si registra la scomparsa dei sensi nei curri-
tutto l’Ottocento, considerato fondativo nei curricoli coli scolastici e più in generale la perdita dei sensi di
professionali, e materia tra le più importanti nei pro- fronte alla realtà mediata, esattamente nel momento
grammi liceali. La lezione di disegno era intesa come in cui ciò che ci circonda parla di multi-medialità, di
«un’educazione dell’occhio o meglio del guardare […] iper-sensorialità.
il disegno è apprendere ad osservare, è disciplina del- Milton Glaser2 (2000: p. 10) afferma istintivamen-
lo sguardo come la musica dell’orecchio e la danza per te da designer, non da scienziato, che «il computer
l’incedere» (Bottani, 2005: p. 5). In Italia, nella scuola non serve come strumento di pensiero. Cristalliz-
secondaria, questa posizione si dissolve nel secondo za un’idea troppo velocemente, senza permetterle
Novecento, nonostante la psicologia e la pedagogia ri- di passare attraverso un’ulteriore elaborazione con-
conoscano e attribuiscano al disegno una importante cettuale. Niente è più utile all’apprendimento che
funzione nello sviluppo cognitivo, nella modellazio- l’interdipendenza tra occhio, mano e mente. Men-
ne mentale, nella trasposizione e manipolazione delle tre pensi, fai uno schizzo e l’idea è ancora confusa.
immagini, e di potente motore di calcolo. Deve restare tale, così la mente ne pensa un’altra più
Così, nonostante l’enfasi che oggi i media pongono chiara e tu fai un altro schizzo».
sul predominio della comunicazione visuale nella
società odierna, nella scuola lo studio dell’immagi-
ne, e della sua produzione col disegno, è diventata Il disegno nei curricoli
marginale, nonostante che, in tempi di risparmio, Il disegno3 è insegnato secondo due forme storiche
sia l’attività che richiede le risorse più povere e repe-
ribili: carta e matita. 1 L’uso di repertori di immagini è precedente all’avvento del
L’avvento dell’informatica e della produzione digi- computer: i trasferibili costituiscono infatti una di queste
tale delle immagini ha contribuito a far dimentica- biblioteche.
re la formazione dell’occhio esercitata dal disegno e 2 Il Maestro Glaser si rifà anche agli scritti del neurologo
cognitivo Frank R. Wilson (1999).
la disciplina ha perso di importanza; il risultato è
3 Consapevole dell’inafferrabilità classificatoria del fenomeno
una deprivazione percettiva e concettuale, in favo- disegno, quella in uso è funzionale al tema dell’articolo.
97
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
distinte alle quali corrispondono due odierne versio- linguaggi, per esempio in completo analfabetismo.
ni digitalizzate: il disegno a mano libera, lo schizzo, L’abilità nel disegno consiste nella raggiunta flui-
con funzione artistica o pre-progettuale, con l’uso di dità, nel non essere frenati dall’attenzione posta al
un dispositivo atto a lasciare segni su qualsiasi sup- processo produttivo, piuttosto che al risultato; per
porto, come la matita, la penna, il carboncino, e il ottenere esiti apprezzabili occorre una lunga fase
disegno strumentale, che usa riga, squadra, compas- di training, non meno che per altre abilità manua-
so, normografo, tavolo da disegno, con funzione di li, come per suonare uno strumento (Goldschmidt,
formalizzazione e di medium per comunicare con 2003); in questa forma di espressione la componente
esattezza dati e informazioni in ambiti diversi, come del talento e della motivazione personale è rilevan-
l’architettura, l’ingegneria, il design, la grafica. te nel favorire rapidità di apprendimento e perizia.
Per Giovanni Anceschi (1983) la formazione al dise- Nell’ambiente artistico il disegno ha uno statuto pro-
gno si polarizza su due forme: il modello pedagogico prio e piena dignità. Negli ambienti progettuali lo
“orientale” e il modello “occidentale” che sono sinte- schizzo è soprattutto lo strumento di fissazione ra-
tizzati nella Tabella 1. pida delle idee iniziali per il suo carattere di imme-
diata fruibilità, viene usato per rendere intelligibile
al profano quel che il disegno tecnico4 comunica in
Il disegno a mano libera forme codificate che comportano competenza speci-
Si avvale di segni non codificati, può non avere re-
gole, ed essere a-semantico; come autodidatta si può 4 Secondo la definizione classica il disegno tecnico è l’insieme
diventare abile disegnatore senza conoscere altri di strumenti e codici.
98
Appendice
fica e possesso dei relativi codici per la lettura e la Prima dell’avvento del computer si praticava con una
decifrazione.5 Il computer, le periferiche e i software serie di strumenti che comportano il controllo rela-
consentono oggi al disegno virtuale di avvicinarsi a tivamente raffinato dell’ortogonalità, della modula-
quella soddisfacente qualità percettiva che è attribu- rità, della qualità del segno e dell’impaginazione. La
ita normalmente al disegno reale. fase progettuale si attuava con disegni e con costru-
Va precisato che si considera il disegno6 non restrit- zione di prototipi realizzati interamente attraverso
tivamente come copia dal vero ma nella sua globa- modelli manufatti di legno o altro materiale. Oggi
lità, comprendente tutte quelle rappresentazioni tutti i passaggi progettuali, compresa la prototipa-
grafiche non verbali, le visualizzazioni sintetiche zione, possono essere digitalizzati: l’iperspecialisti-
del pensiero su carta, che hanno la funzione di ma- co disegno a computer si avvale di sistemi e biblio-
neggiare diversi gradi di astrazione, assistere nella teche proprie per ogni settore produttivo, dai vari
strutturazione dei problemi, facilitare il riconosci- CAD ai sistemi CAG8. I professionisti ricordano che
mento degli aspetti e delle proprietà non intenzio- la lunga fase di training, in aula o in studio, costi-
nalmente perseguite nel problem solving (Schön e tuiva una tipica forma di apprendimento in azione:
Wiggins, 1992). lucidare, trasferire in bella copia un bozzetto, com-
portava la lettura, l’interpretazione e l’integrazione
di elementi mancanti, azione che incorporava, con i
Il disegno con strumenti tempi lunghi richiesti, l’apprendimento di comples-
Il disegno strumentale interviene nelle fasi forma- si codici e convenzioni e di abilità spaziali.
lizzate del progetto, è un sistema di rappresenta- La forma digitale, per i suoi indiscutibili vantaggi,
zione misto fatto di segni e di simbologie specifi- è adottata universalmente e comporta risparmio di
che per ogni campo di applicazione ed è strutturato tempo ed energie, ma non richiede minori compe-
linguisticamente. È lo strumento di comunicazione tenze della forma analogica, ne richiede altre di ti-
principale tra i vari attori della trafila progettuale: pologia diversa, perché la padronanza dei sistemi
committente, progettista, realizzatore. Non è possi- di rappresentazione, come le proiezioni, la resa pro-
bile praticarlo senza essere al contempo alfabetizzati spettica e il codice, rimane integra in tutta la sua
nella scrittura e nella matematica e nella conoscenza complessità e necessita di un training lungo anche
specifica delle convenzioni. L’abilità consiste nel sa- se più contratto del training richiesto nel disegno
per visualizzare mentalmente l’oggetto nello spazio manuale.
tridimensionale, nello scegliere la proiezione contin-
gente, la sezione più appropriata nel rappresentare
in modo “abbreviato”, nella rappresentazione ibrida La matita nell’era del mouse
(Goldschmidt, 2003).7 Riprendendo la nota metafora di Marc Prensky
(2001), nel disegno gli immigrati digitali9 sono quel-
5 Purcell e Gero (1998) e Kokotovich e Purcell (2008) hanno li che nel corso della loro esistenza hanno assistito al
raccolto un’ampia gamma di studi e testimonianze sul ruolo
passaggio dall’ideazione e progettazione con la mati-
e l’importanza del disegno nel problem solving in un numero
ta al computer e possono aver accettato in modo più
rilevante di discipline scientifiche e tecniche focalizzate
in particolare nell’area della memoria di lavoro, della o meno indolore il passaggio, mentre i nativi digitali
reinterpretazione delle immagini e nella sintesi mentale. sono nati e cresciuti con la presenza delle tecnologie
6 In realtà tutto quello che mettiamo su carta, e non sia digitali e sarebbero più disposti ad accettarle anche
scrittura, sono variabili infinite del disegno: dalla spunta alla 8 CAD (Computer Aided Design): il termine “Design” in inglese
freccia a margine, alla mappa delle idee. significa progetto non “disegno”, quindi la traduzione è
7 La comprensione dei principi del disegno 2D e 3D comprende “Progetto con l’ausilio del computer”.
i concetti fondamentali di teoria delle proiezioni, delle CAG (Computer Aided Graphic) ossia Grafica con l’ausilio del
proiezioni isometriche e isografiche, delle viste nascoste computer.
e delle sezioni, che comportano abilità spaziali come la 9 Prensky ha coniato i termini digital natives e digital
rotazione mentale e la visualizzazione spaziale, abilità alle immigrants, per indicare chi è nato nell’epoca del computer,
quali si riconosce pari centralità nell’apprendimento delle usa in modo fluente il linguaggio informatico, dei video
scienze e della tecnica. Cfr. Rafi e Samsudin (2007), Barr games e di internet; gli immigrati sono transitati da una terra
(2004). pre-digitale al digitale.
99
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
I progettisti lavorano con il medium, disegnano su mentre il professionista è già allenato ai passaggi
carta e letteralmente vedono l’evolvere del loro evolutivi del ragionamento; si tratta infatti di una
lavoro. “Il processo di design nelle sue costituenti importante componente dell’expertise (l’insieme di
minime di base coinvolge diversi modi di vedere, esperienza e conoscenza), del bagaglio di conoscenze
dipendenti dalla intelligenza visiva: la costruzione di che soggiace dentro il comportamento esperto. Allo
figure e configurazioni che sono determinate dal modo stesso modo il disegno sembra essere molto più utile
di pensare del designer, la valutazione di qualità, nella fase di analisi del processo progettuale piuttosto
nei termini di come le intenzioni si sono formate, che nella fase di soluzione del problema.
i problemi si siano posti e le soluzioni giudicate,
Gli studi di Verstijnen et al. (1998), Bilda, Gero e
l’identificazione delle conseguenze volute o inattese
Purcell (2006) hanno dimostrato sperimentalmente che
delle mosse progettuali” (Schön, 1992).
nell’elaborazione creativa del designer sono essenziali
Kavakli e Gero (2001), confermando le intuizioni degli due processi mentali che consistono dapprima nel
artisti, hanno dimostrato che lo schizzo veloce ha la ristrutturare forme per poi combinarle. È nel corso della
proprietà di de-focalizzare l’attenzione grazie alla fase educativa mediante il disegno che si rinforzano
sua “approssimazione” nel rappresentare, inoltre queste expertise: si impara a pensare acquisendo come
stimola l’insight creativo (lett. “visione interna”, usato forma mentale la generazione di una idea di secondo
in psicologia, definisce il concetto di “intuizione”) livello attraverso gli elementi fissati ed elaborati.
rendendo più accessibili le associazioni mentali
remote. Infatti concentrare l’attenzione sull’oggetto Secondo Suwa, Purcell e John (1998) oltre alla
dell’indagine stessa lo fissa alle sue funzioni e riduce funzione di riconoscimento delle proprietà non
l’ampiezza del pensiero divergente; l’ambiguità intenzionalmente perseguite, lo schizzo ha una
rappresentativa dello schizzo è un vantaggio perché funzione di reinterpretazione: il professionista disegna
facilita le associazioni di idee non contigue, portando associando schizzi a segni con concetti astratti e
alla scoperta degli spazi impliciti e nascosti ed argomenti funzionali. Goel (1995), nello studio sul
evidenziando aspetti strutturali dell’oggetto di graphic design, definisce come “trasformazione
indagine. laterale” il processo di passaggio da una idea ad
un’altra, caratteristico delle prime fasi del design, e
Bilda, Gero e Purcell (2006) hanno mostrato che comunemente sorretto da schizzi poco strutturati e
l’azione dello schizzare durante la progettazione densi di annotazioni ambigue.
concettuale, a certe condizioni, è meno utile
al professionista esperto di quanto non sia per La comparazione tra analoghe sessioni di disegno
l’apprendista del design nella fase di apprendimento. manuale e computerizzato mostrano il vantaggio
Quando lo studente impara a disegnare, apprende significativo dell’alto numero di variazioni e
anche come sviluppare le idee, per esempio come reinterpretazioni, associato alle trasformazioni laterali
partire da una idea e farla evolvere in una seconda, che avvengono nell’esercizio del disegno manuale.
100
Appendice
nella professione: per loro la modalità progettuale to formativo, in contrapposizione alla frequente po-
schizzo-disegno a computer non ha più l’ovvia na- vertà degli esiti del disegno assistito (CAD e CAG),
turalezza che aveva per gli immigrati digitali. Chie- non supportato da una formazione di base adeguata,
dersi oggi se nella pratica professionale il disegno sommato all’uso banale dei tools e delle convenzioni
digitale possa sostituire tutte le diverse forme del di- offerte dal software.
segno manuale, oppure se la propedeutica manuale
del disegno possa agevolare la comprensione del di-
segno digitale o possa essere abbandonata, sono in- Lo schizzo come forma di comprensione
terrogativi che riflettono solo in parte la contrapposi- e interpretazione
zione tra le nuove generazioni e le vecchie, restie ad L’argomento contro il computer è sostenuto da un
abbandonare gli strumenti analogici che continuano professionista e insegnante, immigrato digitale, co-
invece ad avere un senso nella formazione. me Glaser (op. cit.), che apprezza la sospensione che
Il disegno a mano libera marca uno dei capisaldi lo schizzo consente, perché esso rimane, per sua na-
della formazione artistica, è scontato quindi che sia tura, una rappresentazione vaga dell’oggetto e, in
presente nei curricoli dei licei artistici, prima e do- forza di questa imperfezione, concede all’idea auro-
po la riforma: negli altri percorsi della scuola secon- rale di conservare tutto il suo potenziale evolutivo
daria esso è scomparso da tempo. Il disegno stru- che la rappresentazione più definita del computer
mentale analogico è caduto in disuso nelle aziende nega; la prima consente al disegnatore di conservare
e negli studi professionali e rimane solo nella scuo- un certo distacco critico dalla sua rappresentazione
la, ambito nel quale sopravvive nella riforma 2010; proprio per la lentezza esecutiva e l’approssimazio-
nei nuovi programmi dei licei artistici si parla, per ne del mezzo. Schön e Wiggins (1992), che hanno
il biennio iniziale, di “competenze adeguate nell’uso studiato sperimentalmente la funzione dello schiz-
del disegno a mano libera e geometrico- descritti- zo, a conferma dell’intuizione di Glaser, considera-
vo, dei software grafici…”10 e qui l’indicazione è evi- no l’attività del progettista come una conversazione
dente, anche se non articolata. La riforma degli isti- riflessiva con i materiali, collocata in una situazione
tuti tecnici, nell’ambito della disciplina “Tecnologie precisa, condotta attraverso il medium del disegno
e tecniche di rappresentazione grafica” prevede nel che dipende in modo fondamentale dalla visione: in
biennio di “utilizzare i vari metodi di rappresenta- questa conversazione il designer non solo registra
zione grafica in 2D e 3D con strumenti tradiziona- informazioni ma allo stesso tempo le costruisce e
li ed informatici”11 e nulla interviene a motivare la attribuisce loro significato.
compresenza della forma tradizionale con la forma Il progettista nell’atto di schizzare compie scoperte
digitale. che generano a loro volta una comprensione globa-
Questa compresenza o propedeuticità non è così le che appartiene a territori diversi: afferra la situa-
scontata: infatti uno degli argomenti più discussi zione problematica, la interpreta come “il problema
nel pianificare la formazione, a seguito della rivo- nascosto in questo problema”. Accumula così cono-
luzione informatica, si svolge intorno alla fungibi- scenze che illuminano le successive fasi del proget-
lità del disegno manuale nei diversi passaggi della to, non solo, il progetto in corso è in qualche modo
progettazione, soprattutto nella fase iniziale, cioè in un allenamento per poter affrontare e sormontare
quel brain storming personale di cattura al volo del- gli ostacoli successivi. Comprendere sistemi e strut-
le idee, che il designer della generazione analogica ture nuove è un’abilità che rende esplicite le scoper-
abitualmente fissava con lo schizzo e in relazione al- te contingenti, aiuta a rendere più controllabili e co-
la opportunità e alla rilevanza del disegno come fat- scienti le scelte successive.
Grazie al disegno si riescono a “vedere” i pensieri
10 http://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/licei2010/// in evoluzione; il computer non sarebbe in grado di
indicazioni_nuovo_impaginato/Liceo%20artistico%20 produrre uno stato visionario, cioè di farci percepire
indirizzo%20Grafica.doc (ultima consultazione settembre meglio le configurazioni, di predire le conseguenze
2010).
di azioni e di valutarne la qualità (approfondimento
11 http://www.indire.it/nuovitecnici_stage/ nel documento “Il
1). Il ruolo speciale dello schizzo nel processo di de-
dibattito sulle linee guida” (ultima consultazione settembre
2010). sign è distinguibile da quello che possiedono le altre
101
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
immagini. Il progettista fa disegni perché sono una soddisfacente dai dispositivi digitali e dai software;
estensione dell’immaginazione, perciò l’immagina- disegnare con uno stilo sulla tavoletta grafica, o con
zione ha la libertà di recuperare immagini preceden- il dito su un monitor touch screen, per la rapidità del
temente archiviate e di manipolarle con rapidità. Il processo e il realismo degli effetti coincide, in modo
risultato è aperto a nuove interpretazioni che posso- molto stimolante, con la manipolazione dei materia-
no es- sere generate con relativa facilità usando un li veri, per cui si può dire che lo schizzo digitale può
dispositivo che si aggiunge alle strutture mnemoni- assolvere la stessa funzione cognitiva dello schizzo
che del designer. Fin dalla più tenera età possedia- con carta e matita.
mo questa abilità cognitiva, ma i progettisti la colti- La tentazione dell’apprendista progettista e del gra-
vano e la sfruttano completandola con l’aggiunta di fico è piuttosto quella di saltare la fase di elabora-
regole formali per l’efficienza e la comprensione del- zione attraverso lo schizzo per progettare mediante
la rappresentazione (per esempio, le rappresentazio- quei software che danno una restituzione finita, fin
ni ortogonali), perché esse portano miglioramenti al da subito coincidente con la soluzione finale, preclu-
processo di generazione delle idee. dendo l’evoluzione del progetto.
La ricerca non ha ancora dimostrato che lavorando
con i sistemi digitali si possa ottenere il medesimo
risultato. Si può concludere affermando che il dise-
gno a mano libera è simulato oggi in modo molto
Bhavnani e John (1996) osservano che in un disegno l’esperienza del disegno manuale prima di passare
tradizionale la cattiva procedura impiegata è subito al CAD, e chi ci è arrivato direttamente. Nello studio
riscontrabile nella scarsa qualità, perché «esiste una di Jonson (2005) il CAD viene definito uno strumento
stretta relazione causale tra tecnica e qualità perché concettuale in grado di sviluppare nuove vie di
gli errori sono visibili, perciò i disegnatori sono molto percezione, anche se il pregiudizio può confinarlo in un
motivati nell’incrementare la loro tecnica» (1996: ruolo secondario rispetto all’atto del concettualizzare.
p. 336), non esiste nessun legame tra un disegno Il CAD può avviare verso nuove forme di ideazione
impeccabile formalmente e la procedura errata attraverso la sperimentazione e la scoperta (Martegani
impiegata per realizzarlo, perciò il mancato feedback e Montenegro, 2001).
negativo induce il disegnatore a continuare nella sua
All’estremo opposto Schön (2006: p. 331) paventa un
cattiva strategia.
pericolo che si corre nella formazione nell’enfatizzare
Anche secondo Field (2004), Sorby e Gorska (1998) l’uso del computer che «riduce la disponibilità delle
la natura fisica dell’esperienza del disegno e del scuole a formare gli studenti ‘all’abilità artistica’
training attraverso la geometria descrittiva sviluppa attraverso la pratica e incrementa la loro disposizione
una più profonda abilità nella capacità mentale ad essere addestrati come tecnici».
di manipolazione dello spazio tridimensionale. Lo
dimostra il confronto sperimentale effettuato sulle
abilità spaziali dei disegnatori che hanno coltivato
102
Appendice
LA FORMAZIONE SUL DISEGNO dalità tradizionali è vissuto come più facile, perché
STRUMENTALE DIGITALE più temporalmente diluito e gratificante per gli stu-
In un mondo professionale molto competitivo la denti, mentre gli svantaggi sono identificati nella
competenza nei sistemi di disegno digitale è essen- difficoltà delle correzioni e dei cambiamenti, in ter-
ziale, tuttavia il disegno manuale rimane lo stru- mini dell’impiego di tempo e nella difficoltà di rea-
mento più usato nelle fasi iniziali di sviluppo del lizzare alcuni step nelle esercitazioni. Il vantaggio
progetto anche lo schizzo con il dito su iPad è pur dell’apprendimento diretto del CAD, senza il pas-
sempre un disegno manuale (approfondimento 2). saggio sui tavoli da disegno, è nell’accelerazione dei
Susan McLaren (2008), vagliando gli studi dell’ul- programmi imposta dalla contrazione dei tempi sco-
timo decennio sul passaggio dal disegno tradizio- lastici, mentre nella professione il vantaggio è visto
nale al CAD, compie una indagine sul modo in cui nella spendibilità nei diversi settori e nell’efficienza
il problema viene percepito da manager, docenti di e nella varietà dei prodotti. Piuttosto il rischio che si
tecnologia e studenti. Nonostante la comune consta- corre è nell’interpretazione del training come adde-
tazione dell’avvenuta transizione piena al digitale in stramento, quando invece il grande potenziale espri-
tutti gli ambienti, sia formativi che professionali, è mibile dal mezzo dovrebbe sollecitare lo sviluppo
comunemente auspicato il passaggio propedeutico della capacità critica e autocritica, della conoscen-
attraverso il disegno manuale: negli ambienti profes- za tacita e dell’immaginazione, ponendo in secondo
sionali è chiara la convinzione dell’importanza del piano il virtuosismo tecnico13.
“saper disegnare manualmente”, almeno per le pri-
me fasi della progettazione. Sono raggruppabili in
cinque categorie i valori portati dal disegno manuale Un modello per la formazione tecnica
in funzione del disegno strumentale e digitale: Nella formazione al progetto, per esempio in archi-
1. comprensione dei fondamentali: l’orientamento tettura, nell’ingegneria, nel design e nel graphic de-
spaziale, la visualizzazione le relazioni visive, le sign, il computer potenzialmente cambia tre ingre-
convenzioni di base, gli standard, i valori di sca- dienti fondamentali: gli studenti, l’ambito di studio
la; e i docenti.
2. cognitivi: l’interpretazione del 2D in 3D e 4D12 Gli studenti sono più autonomi e abili nell’esplora-
e viceversa, la comprensione dei sistemi di mi- re idee in modo indipendente ma meno coscienti
surazione; del processo, il loro interesse è incentivato tuttavia
3. psicomotori: la coordinazione, l’accuratezza, la dall’uso del mezzo informatico; esprimono passio-
precisione e una forma di disciplina mentale; ne, devozione, curiosità per il mondo 3D e 4D che
4. attitudinali: la motivazione, il senso dell’appro- il computer spalanca. La formazione ha ampliato i
priato ed estetico. programmi con l’estensione della rappresentabilità
5. skill trasferibili: la pianificazione su carta come virtuale e con l’incorporare tecniche prima indipen-
controllo sul processo, la costruzione mentale denti, come la pittura, la fotografia, la grafica, che
delle forme. sono diventate standard nelle competenze delle di-
Perciò nel primo periodo del corso di disegno si de- verse professioni.
ve iniziare da un approccio manuale con un intenso Infine ha modificato il ruolo dei formatori. Il docen-
training osservativo sulle fonti primarie, concettua- te verifica che lo studente abbia raggiunto una co-
lizzando idee e story board, ai fini dello sviluppo suc- noscenza di buon livello e il possesso di una guida
cessivo delle abilità tridimensionali e dei media 4D: “interna” prima di spingerlo a procedere in autono-
altrettanto importante della pratica attiva è la lettura mia nell’esplorazione del mezzo, verso possibili so-
del disegno degli altri (Schön e Wiggins, 1992). luzioni del problema posto (Martegani e Montene-
L’apprendimento del disegno progettuale nelle mo- gro, 2001).
12 Le sigle si usano per individuare i tre tipi di disegno rispetto Un esame dei manuali e dei corsi sull’uso dei CAD
alle dimensioni nello spazio e nel tempo. mostra un insieme di istruzioni e operazioni: l’at-
2D= 2 dimensioni, altezza e larghezza. 13 Petrina (1998; 2003) sottolinea da tempo l’importanza della
3D= 3 Dimensioni, le figure con altezza, larghezza, profondità. revisione dell’approccio al disegno tecnico nella convinzione
4D= nel linguaggio tecnico la quarta dimensione è il tempo e che sia errato pensare al CAD come “all’ennesimo
si riferisce per esempio al cinema e alla animazione. strumento” insegnato in isolamento.
103
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
tenzione è sulle procedure e sulla dislocazione dei 2. schizzare a mano libera oggetti di tipo tecnico -
comandi, non c’è una strategia cognitiva che condu- secondo la vista isometrica, obliqua, prospettica,
ca a sviluppare la comprensione profonda richiesta ortografica, e in viste ausiliarie;
da una formazione qualificata. Oggi, dopo un lustro 3. visualizzare a computer modelli 3D - settare il
di esperienza didattica, si chiede un approccio che punto di vista, il movimento, lo zoom e i con-
superi le limitazioni del training basato su comandi, trolli visivi;
operazionale. Occorre individuare nodi problemati- 4. dimensionare un oggetto, quotare un disegno;
ci progettuali e della rappresentazione, che siano di 5. produrre un disegno progettuale e dettagliato a
complessità progressiva, e invitare gli studenti a ri- partire da modelli generati a computer;
solverli, mostrando a priori solo le spiegazioni indi- 6. assemblare un modello a partire dai suoi com-
spensabili e nuove dei passaggi e delle funzioni: sa- ponenti;
rà l’esplorazione condotta dallo studente a condurlo, 7. creare costruzioni geometriche 2D a computer -
per prove ed errori, verso le soluzioni del problema, settaggio di griglie e unità di misura;
esplorazione supportata dalle sue esperienze prece- 8. creare sezioni in 2D e 3D;
denti che vengono così ricondotte a quella presente. 9. condurre a termine un progetto - problem sol-
All’interno di una classe esistono naturali differen- ving lavoro in gruppo, produzione di un rappor-
ze di expertise nell’uso dei software; è opportuno to tecnico;
perciò che gli studenti più abili affianchino i meno 10. analizzare modelli 3D generati a computer;
esperti, in cooperazione, in modo che la “scoperta” 11. conoscere e usare metodi di prototipazione rapi-
del singolo, riguardo alla modalità individuata per da;
svolgere il compito assegnato, venga condivisa e per- 12. creare presentazioni grafiche.
fezionata attraverso il confronto tra piste risolutive Ritengo utile delineare alcuni principi di didattica
diverse.14 È produttivo insegnare a risolvere proble- laboratoriale suggeriti dall’esperienza di chi scrive e
mi di progettazione attraverso la pratica del disegno, dalla letteratura specialistica:
come disciplina trasversale e multifocale, piuttosto –– proporre batterie di esercizi simili ma di diverso
che insegnare “il disegno” come disciplina a sé stan- livello, in modo che gli studenti possano sceglie-
te, ma il maggiore ostacolo alla didattica multidisci- re in relazione alle loro capacità, ai differenti sti-
plinare è la struttura scolastica italiana, rigidamente li cognitivi (Cross, 1985) ad evitare frustrazioni e
disciplinarista. a incentivare l’auto-efficacia percepita (Bandura,
Ronald Barr (2004) riporta in uno studio quelli che 1986); ciò permette di non avere studenti sovra o
sono considerati i fondamentali risultati in uscita sotto impegnati.
nelle abilità del disegno per il progetto, individua- –– mettere a disposizione della classe dei mini tuto-
ti nella letteratura specialistica e messi in ordine di rial o - delle guide in modo che gli studenti pos-
importanza secondo gli esiti di una indagine svolta sano risolvere da soli i problemi mano a mano in-
tra docenti della disciplina. Eccoli elencati in ordi- contrati;
ne; si sottolinea la presenza al secondo posto dello –– nei corsi preparatori fornire esempi realistici o og-
“schizzare a mano libera”: getti da riprodurre o a partire da manufatti che
1. creare a computer modelli 3D - estrudere, rivolu- gli studenti stessi hanno costruito nel mondo re-
zionare, replicare; ale: toccare un oggetto è parte del processo stes-
14 L’uso delle tecnologie, la qualità del rapporto insegnante so di comprensione della sua struttura. Nei corsi
studente e la natura delle attività svolte, possono creare avanzati gli studenti sono più stimolati da esem-
un contesto particolarmente favorevole per coltivare i tre pi di alta qualità provenienti dal mondo del de-
modi d’uso della pratica strumentale, del disegno o della sign e delle arti. Come alternativa usare modelli
modellizzazione digitale. «La pratica, così come negoziata VRLM1515;
tra insegnante e studente comporta l’elemento pragmatico; –– usare il colore per evidenziare particolari passaggi
l’attività esperienziale ha una qualità epistemica, se posta in costruttivi, per esempio i raccordi;
discussione e giustificata; l’identità personale (Wenger, 2006)
–– nei primi anni di corso chiedere la realizzazione
è semiotica nel suo sviluppo, in quanto creata e mantenuta
attraverso la comunicazione con gli altri in un particolare 15 VRLM ( Virtual Reality Modelling Language) è un formato di
contesto» (Head e Dakers, 2005: p. 37). file per rappresentare grafica vettoriale 3D interattiva.
104
Appendici
105
Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
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106
Appendice
L’esercitazione
laboratoriale
“L’esercitazione laboratoriale in forma di problem ci può aver appreso alcune cose: la scoperta di una
solving è quella più comunemente adottata nella nuova sala, di riviste specializzate nel cinema, che
formazione nella scuola secondaria. Tuttavia neces- il film era davvero il migliore: l’apprendimento è il
sario compiere una distinzione tra design (grafico) e risultato dell’esplorazione di aree conosciute. Nel se-
problem solving: il design in realtà è un complesso condo caso avviene l’apprendimento di alcune co-
contenitore di problemi, quindi il problem solving se ma attraverso una strada diversa. Il processo di
può essere adottato legittimamente come strategia apprendimento determina la generazione di nuovi
didattica verso la propedeutica al design. Operando concetti, un’area detta “di progetto”, e problemi che
una distinzione tra “design” e “problem solving” si sono chiamati “strumenti di apprendimento” per-
può illustra re la differenza con un esempio preso ché in effetti sono qualcosa di più, e diverso, dal-
dalla vita di tutti i giorni e di evidente plasticità, e la soluzione di un test. La determinazione di questi
permette di introdurre anche il concetto di “raziona- strumenti di apprendimento è centrale nel proces-
lità espandibile”. so. Una ulteriore differenza è che nel caso del film
i decisori, quelli chiamati ad accogliere e valutare la
Caso 1. Un gruppo di amici decide di trascorre- scelta finale, sono gli stessi committenti mentre nel
re il sabato sera insieme, scegliendo di assistere ad caso della festa i decisori sono coloro che la organiz-
un buon film proiettato in città; avremo un caso di zano, il gruppo iniziale di amici, mentre gli utenti
problem solving. Nel momento in cui la decisione è finali saranno un insieme diverso. L’interazione so-
presa il problema “trascorrere la serata vedendo un ciale è infatti al contempo risorsa e area di progetto.
buon film” è rimasto inalterato e la soluzione è assi- La teoria del design infatti è valutabile come un esito
milabile al problem solving come modello di “razio- e una risorsa.
nalità vincolata”. Nel problem solving si procede alla ricerca di una
soluzione sulla base di liste, con un numero limi-
Caso 2. Un altro gruppo di amici decide di dare una tato di opzioni, per tornare al primo caso il numero
simpatica festa: questa decisione ha le caratteristi- di pellicole proiettate in città: nel design non accade
che di un problema di design. Si tratta di un pro- questo, il numero di opzioni è sempre indefinito e
blema mal definito, un progetto con una impreci- non è possibile procedere desumendo una lista di
sata serie di limiti possibili, come il costo e il luogo possibilità da una precedente lista di opzioni esplo-
di svolgimento; la relazione tra costo e luogo non è rate. Al contrario l’unico approccio possibile è quel-
meccanicamente determinata ma soggetta a molte lo di espandere il concetto iniziale arricchendolo di
varianti. In questo caso l’elemento differenziale è la proprietà conosciute oppure innovative.
presenza della creatività o dell’immaginazione. Al- La capacità di manipolare i concetti espandendoli è
lora dovremmo concludere che se “l’inatteso” fa par- la condizione necessaria al successo del design nel
te integrante del processo di design questo non si contesto sociale ed economico ed è identificabile nel-
può considerare alla stregua di uno dei tipi di pro- la “creatività”. Gli uomini sono degli agenti decisio-
blem solving, perciò la teoria del processo di design nali limitati ma sono degli ottimi “designer natura-
è definibile come un insieme di problem solving: la li”, includendo le relazioni sociali e l’area del design:
chiave di questa teoria sta negli “strumenti di ap- possiedono infatti una sorprendente e espandibile
prendimento”. Nel primo caso il gruppo di ami- capacità “di creare storie, forme e concetti”. Questa
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Gli occhi del grafico / Gli strumenti del grafico • Guida per il docente
capacità è incrementata da tre processi che dovreb- pio coinvolgendo tutti gli attori interessati nel pro-
bero avere un riscontro in campo educativo: coltivare cesso. Nel design, la comprensione dell’interazione
la capacità di arricchire i concetti, progettare nuovi sociale fa parte del processo stesso: il design infatti è
strumenti di apprendimento come nuove forme di un processo sociale.”
prototipazione e modellizzazione multimediale; da
ultimo per la formazione cooperativa, studiare nuo- da Giovanni Federle, 2010, Basic Design
ve forme di interazione sociale nel design, per esem- La formazione al design nella scuola secondaria.
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