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IL CODICE DEL TURISMO

Il turismo è:
 STRUMENTO IMPORTANTE PER LO SVULUPPO SOCIO-ECONOMICO
 RELAZIONI TRA POPOLI
 RISPETTO DELLA CONOSCENZA E DELL'ARRICCHIMENTO CULTURALE E SOCIALE
 CAUSA INQUINAMENTO DEGRADO AMBIENTALE:
 IMPATTI SUL PAESAGGIO
 PRODUZIONE RIFIUTI
 MODIFICAZIONE DEGLI ECOSISTEMI MARINI E TERRESTRI
 CONSUMO RISORSE NATURALI
 INQUINAMENTO ATMOSFERICO, ACUSTICO, DEL SUOLO E ACQUA
 FENOMENO MONDIALE
 ACCORDI CONCRETI FRA ATTORI
 CONTRIBUISCE ALL APPIATTIMENTO CULTURALE E ALLA PERDITA DI TRADIZIONI

Dal viaggio al turismo GLOBALE:


L’esperienza turistica non è più riservata a pochi soggetti che hanno mezzi e cultura per organizzarsi, né a
quei luoghi di specifico interesse di tipo religioso, culturale, di salute o lavoro.

Dal turismo globale al turismo DI MASSA:


Il fenomeno turistico interessa quantitativamente una massa di consumatori che non ha autonome capacità di
informarsi e quindi di tutelarsi.
La definizione delle condizioni contrattuali e la tutela del consumatore-turista
Una vasta produzione normativa a livello internazionale, comunitario e nazionale riguarda la definizione
delle condizioni contrattuali che regolano l'offerta di servizi ai turisti e la tutela del consumatore-turista.
Alcune di queste norme sono dirette a definire la responsabilità nel caso di inadempienza contrattuale e di
danni ai viaggiatori o alle cose di loro proprietà.
LE FONTI DEL TURISMO
Le fonti del turismo, oltre agli articoli della Costituzione, sono molte e di diverso tipo. Abbiamo:
1. Fonti esterne
- Internazionali (trattati e convenzioni)
- Dell'Unione Europea (direttive e regolamenti)
2. Fonti interne
- Nazionali (codici e leggi ordinarie dello Stato: codice del turismo, codice del
consumo)
- Locali (leggi regionali)
LA TUTELA DEL TURISTA
Due codici a tutela del turista. Il turista è una figura dai due volti, che unisce in sé la qualifica di
consumatore e quella di turista; perciò la sua tutela va oggi cercata in due Codici diversi: il Codice del
consumo (D. Lgs 206/2005) e il Codice del turismo (D. Lgs. 79/2011). Resta nel Codice del consumo la
normativa sul consumatore in generale, che può applicarsi, in linea di massima, anche quando i servizi
riguardano il settore turistico. In effetti, lo stesso Codice del turismo rinvia in più occasioni al Codice del
consumo.
CODICE DEL CONSUMO
ART. 3 DEFINIZIONI:
1. Ai fini del presente codice ove non diversamente previsto, si intende per:
a) Consumatore o utente: la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale,
commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta;
b) Associazioni dei consumatori e degli utenti: le formazioni sociali che abbiano per scopo statutario
esclusivo la tutela dei diritti e degli interessi dei consumatori o degli utenti;
c) Professionista: la persona fisica o giuridica che agisce nell’esercizio della propria attività
imprenditoriale, commerciale, artigianale (3) o professionale, ovvero un suo intermediario;
d) Produttore: fatto salvo quanto stabilito nell’art. 103, comma 1, lettera d), e nell’articolo 115,
comma 2-bis il fabbricante del bene o il fornitore del servizio, o un suo intermediario, nonché
l’importatore del bene o del servizio nel territorio dell’Unione europea o qualsiasi altra persona
fisica o giuridica che si presenta come produttore identificando il bene o il servizio con il proprio
nome, marchio o altro segno distintivo;
e) Prodotto: fatto salvo quanto stabilito nell’art. 18, comma 1, lettera c), e nell’art. 115, comma 1,
qualsiasi prodotto destinato al consumatore, anche nel quadro di una prestazione di servizi, o
suscettibile, in condizioni ragionevolmente prevedibili, di essere utilizzato dal consumatore, anche se
non a lui destinato, fornito o reso disponibile a titolo oneroso o gratuito nell’ambito di un’attività
commerciale, indipendentemente dal fatto che sia nuovo, usato o rimesso a nuovo; tale definizione
non si applica ai prodotti usati, forniti come pezzi d’antiquariato, o come prodotti da riparare o da
rimettere a nuovo prima dell’utilizzazione, purché il fornitore ne informi per iscritto la persona cui
fornisce il prodotto;
f) Codice: il presente decreto legislativo di riassetto delle disposizioni vigenti in materia di tutela dei
consumatori.
II Codice del turismo e la disciplina dei contratti del turismo organizzato. L'articolo 32 del Codice del
turismo rimanda alla disciplina del Codice del consumo "per tutto quanto non previsto" nel capo dei contratti
del turismo organizzato, che ruotano intorno alla vendita dei pacchetti turistici. Ma anche la disciplina sui
contratti dei consumatori potrebbe aver bisogno di integrazioni: perciò, per quanto non previsto dal Codice
del consumo, si applicano le disposizioni del Codice civile. II cerchio si chiude con l'articolo 1469 bis del
Codice civile, il quale fissa il principio della legge più vantaggiosa per il consumatore: in base a questo
principio, le norme del Codice civile sui singoli contratti (vendita, somministrazione, locazione, e così via) si
applicano anche ai negozi conclusi dal consumatore, purché "non derogate dal Codice del consumo o da altre
disposizioni più favorevoli per il consumatore".
I contratti a distanza e stipulati fuori dei locali commerciali. Tra le norme della parte terza del Codice
rientrano anche gli articoli da145 al 67, relativi ai contratti a distanza ed effettuati fuori dei locali
commerciali, che sono stati sostituiti dal decreto legislativo 21/2014, oltre a una norma di rinvio alla
disciplina del commercio elettronico (e-commerce). Contratto a distanza è qualsiasi contratto concluso tra il
professionista e il consumatore nel quadro di un sistema organizzato di vendita o di prestazione di servizi a
distanza senza la presenza fisica e simultanea del professionista e del consumatore, mediante l'uso esclusivo
di uno o più mezzi di comunicazione a distanza (ad esempio contratti conclusi attraverso strumenti di
comunicazione telefonica o televisiva).
IL CODICE DEL TURISMO
Partendo dal principio secondo il quale gli interventi dello Stato in materia di turismo non sono vietati in
assoluto, con il d. Lgs. n.79 del 2011 lo Stato ha cercato di riordinare il panorama frammentato delle leggi
del settore turistico. Il Codice, nella sua versione originaria, si componeva di 69 articoli.
Sentenza Corte Costituzionale
La Corte Costituzionale nella sentenza 80/2012 ha però dichiarato incostituzionali ben 19 articoli del codice,
confermando che le competenze nel settore turistico spettano solo alle Regioni. In particolare la Corte ha
dichiarato incostituzionali gli articoli per eccesso di delega e perché il codice non prevedeva adeguate forme
di intesa tra lo Stato con le Regioni.
Articoli non validi
L'unica parte rimasta organica è quella che disciplina i "contratti del turismo organizzato" per la vendita dei
pacchetti turistici.
IMPRESA TURISTICA: qualunque offerta di servizi e beni turistici
Art. 4 cod. tur • Il codice del turismo ha introdotto una nozione ampia di impresa turistica comprendente tutte
le imprese che concorrono alla soddisfazione del cliente.
"Sono imprese turistiche quelle che esercitano attività economiche, organizzate per
- la produzione
- la commercializzazione
- l'intermediazione
- la gestione di prodotti, di servizi...
concorrenti alla formazione dell'offerta turistica"
AGENZIE E ORGANIZZATORI DI VIAGGI
ART. 18 DEFINIZIONI:
1. Le agenzie di viaggio e turismo sono le imprese turistiche che esercitano congiuntamente o
disgiuntamente attività di produzione, organizzazione ed intermediazione di viaggi e soggiorni e
ogni altra forma di prestazione turistica a servizio dei clienti, siano essi di accoglienza che di
assistenza, con o senza vendita diretta al pubblico, ivi compresi i compiti di assistenza e di
accoglienza ai turisti, in conformità al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206.

2. Sono, altresì, considerate agenzie di viaggio le imprese esercenti in via principale l'organizzazione
dell'attività di trasporto terrestre, marittimo, aereo, lacuale e fluviale quando assumono direttamente
l'organizzazione di viaggi, crociere, gite ed escursioni comprendendo prestazioni e servizi aggiuntivi
rispetto a
quelli strettamente necessari al trasporto ed altresì quelle che esercitano attività locali e territoriali di
noleggio, nonché ogni altra impresa che svolge attività ricollegabili alle precedenti.

3. Sono escluse le mere attività di distribuzione di titoli di viaggio.


ART. 33:
a) “servizio turistico”: 1) il trasporto di passeggeri; 2) l’alloggio che non costituisce parte integrante del
trasporto di passeggeri e non è destinato a fini residenziali, o per corsi di lingua di lungo periodo; 3) il
noleggio di auto, di altri veicoli a motore ai sensi del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
28 aprile 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 162 del 12 luglio 2008, o di
motocicli che richiedono una patente di guida di categoria A, a norma del decreto legislativo 16 gennaio
2013, n. 2; 4) qualunque altro servizio turistico che non costituisce parte integrante di uno dei servizi
turistici di cui ai numeri 1), 2) o 3), e non sia un servizio finanziario o assicurativo.
b) “servizio turistico integrativo”: servizi accessori quali, tra gli altri, il trasporto del bagaglio fornito
nell’ambito del trasporto dei passeggeri; l’uso di parcheggi a pagamento nell’ambito delle stazioni o degli
aeroporti; il trasporto passeggeri su brevi distanze in occasione di visite guidate o i trasferimenti tra una
struttura ricettiva e una stazione di viaggio con altri mezzi; l’organizzazione di attività di intrattenimento o
sportive; la fornitura di pasti, di bevande e la pulizia forniti nell’ambito dell’alloggio; la fruizione di
biciclette, sci e altre dotazioni della struttura ricettiva ovvero l’accesso a strutture in loco, quali piscine,
spiagge, palestre, saune, centri benessere o termali, incluso per i clienti dell’albergo; qualunque altro servizio
integrativo tipico anche secondo la prassi locale.
c) “pacchetto”: la combinazione di almeno due tipi diversi di servizi turistici ai fini dello stesso viaggio o
della stessa vacanza, se si verifica almeno una delle seguenti condizioni:
1) tali servizi sono combinati da un unico professionista, anche su richiesta del viaggiatore o conformemente
a una sua selezione, prima che sia concluso un contratto unico per tutti i servizi;
2) tali servizi, anche se conclusi con contratti distinti con singoli fornitori di servizi turistici, sono:
2.1) acquistati presso un unico punto vendita e selezionati prima che il viaggiatore acconsenta al pagamento;
2.2) offerti, venduti o fatturati a un prezzo forfettario o globale;
2.3) pubblicizzati o venduti sotto la denominazione “pacchetto” o denominazione analoga;
2.4) combinati dopo la conclusione di un contratto con cui il professionista consente al viaggiatore di
scegliere tra una selezione di tipi diversi di servizi turistici, oppure acquistati presso professionisti distinti
attraverso processi collegati di prenotazione per via telematica ove il nome del viaggiatore, gli estremi del
pagamento e l’indirizzo di posta elettronica siano trasmessi dal professionista con cui è concluso il primo
contratto a uno o più professionisti e il contratto con quest’ultimo o questi ultimi professionisti sia concluso
al più tardi 24 ore dopo la conferma della prenotazione del primo servizio turistico;
d) “contratto di pacchetto turistico”: il contratto relativo all’intero pacchetto oppure, se il pacchetto è
fornito in base a contratti distinti, l’insieme dei contratti riguardanti i servizi turistici inclusi nel pacchetto.
e) “inizio del pacchetto”: l’inizio dell’esecuzione dei servizi turistici inclusi nel pacchetto.
f) “servizio turistico collegato”: almeno due tipi diversi di servizi turistici acquistati ai fini dello stesso
viaggio o della stessa vacanza, che non costituiscono un pacchetto, e che comportano la conclusione di
contratti distinti con i singoli fornitori di servizi turistici, se un professionista agevola, alternativamente: 1)
al momento di un’unica visita o un unico contatto con il proprio punto vendita, la selezione distinta e il
pagamento distinto di ogni servizio turistico da parte dei viaggiatori; 2) l’acquisto mirato di almeno un
servizio turistico aggiuntivo presso un altro professionista quando tale acquisto è concluso entro le 24 ore
dalla conferma della prenotazione del primo servizio turistico.
g) “viaggiatore”: chiunque intende concludere un contratto, stipula un contratto o è autorizzato a viaggiare
in base a un contratto concluso, nell’ambito di applicazione del presente Capo.
h) “professionista”: qualsiasi persona fisica o giuridica pubblica o privata che, nell’ambito della sua attività
commerciale, industriale, artigianale o professionale agisce, nei contratti oggetto del presente Capo, anche
tramite altra persona che opera in suo nome o per suo conto, in veste di organizzatore, venditore,
professionista che agevola servizi turistici collegati o di fornitore di servizi turistici, ai sensi della normativa
vigente.
i) “organizzatore”: un professionista che combina pacchetti e li vende o li offre in vendita direttamente o
tramite o unitamente a un altro professionista, oppure il professionista che trasmette i dati relativi al
viaggiatore a un altro professionista conformemente alla lettera c), numero 2.4).
l) “venditore”: il professionista diverso dall’organizzatore che vende o offre in vendita pacchetti combinati
da un organizzatore.

Il turista non ha solo diritti, ha dei DOVERI. Tutti i viaggiatori devono:

 Rispettare le leggi, le usanze e la cultura delle comunità e dei luoghi visitati; partire informati per
ridurre al minimo i rischio di inconvenienti durante viaggio.
 Rispettare l'ambiente, il patrimonio culturale e le persone con cui entrano in contatto. Ad esempio, i
reati di pornografia e prostituzione minorile sono puniti dalla legge italiana con la reclusione, anche
se commessi all'estero.

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