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I. Metti la forma corretta della preposizione.

Giovani italiani ‘poco internazionali’: colpa di scuola e genitori chioccia


I giovani italiani sono poco internazionali rispetto ______ coetanei europei. Escono poco ______ Italia ______
studiare e la scuola italiana non li aiuta ______ essere ______ passo ______ i “cugini” ______ altri Stati.
Ancora una volta ______ classifiche finiamo ______ gli ultimi: il nostro indice ______ apertura ______ estero
si ferma a 27,5 punti a fronte ______ una media europea ______ 31,9; siamo battuti ______ polacchi, francesi,
tedeschi, spagnoli e svedesi. ______ presentare questi dati ______ quali varrebbe la pena aprire una riflessione
______ nostri istituti è l’osservatorio nazionale sull’internazionalizzazione ______ scuole, promosso
______ Fondazione Intercultura e ______ Fondazione Telecom Italia.
I numeri la dicono lunga: solo il 53% ______ scuole italiane attiva almeno un’iniziativa ______ portare
______ studiare fuori ______ Italia i nostri ragazzi mentre ______ Germania sono il 97%. Il paradosso è che
i nostri ragazzi ripongono ______ scuola forti aspettative nel favorire una loro emancipazione internazionale:
una richiesta che rimane ______ libro ______ sogni visto che ______ banchi sono poche le occasioni ______
partire. Un vero e proprio rischio ______ le ultime generazioni che dovranno confrontarsi ______ giovani
______ altri Paesi che sanno più lingue, che ascoltano musica e vedono film ______ lingua originale (secondo
l’osservatorio l’85% ______ svedesi, il 52% ______ tedeschi e il 44% ______ polacchi mentre gli italiani
sono il 27%) e che sono molto più competitivi ______ nostri ragazzi.
Secondo la ricerca presentata sarebbero i genitori “chioccia” ______ ragazzi italiani ______ avere la maggiore
responsabilità nell’essere fanalino ______ coda ______ classifica ______ viaggi ______ estero. Il problema
è che ______ prossimi anni dovranno comunque uscire ______ confini a fronte ______ crisi economica: ne
sono consapevoli i giovani italiani visto che l’89% ha dichiarato ______ essere favorevole ______ un periodo
______ lavoro ______ estero. ______ altro canto chi siede sulla o dietro la cattedra sa che la parola crisi è
entrata ______ dizionario ______ nostri ragazzi. I miei alunni già ______ scuola primaria mi dicono:
“Maestro, noi sappiamo che dovremo andare ______ estero ______ lavorare. ______ me piacerebbe restare
qui, continuare il lavoro ______ mio padre in cascina ma ______ noi c’è la crisi”.
Non resta che preparare questi ragazzi ______ uscire ______ confini, ______ essere europei, ______
conoscere le lingue, ______ saper viaggiare. La scuola italiana ______ questo ha un compito che dev’essere
profetico: dobbiamo non solo guardare al domani ma ______ dopo-domani. I nostri alunni devono poter avere
le stesse possibilità ______ tedeschi, ______ polacchi o ______ francesi.
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Scuola, puntare su lingue e arte. Le priorità segnalate via email dai lettori del Fatto.it
Puntare ______ lingue straniere, senza trascurare l’italiano e la storia ______ arte. ______ un’attenzione
particolare ______ innovazione digitale e ______ formazione ______ docenti. Sono gli aspetti ______ scuola
pubblica ______ cui bisognerebbe puntare secondo alcune ______ oltre 120 testimonianze inviate ______
lettori de ilfattoquotidiano.it.
Marcello Buscaglia: “Restituiteci la dignità ______ essere insegnanti”
Sono un insegnante precario ______ filosofia che lavora prevalentemente ______ licei. Nonostante io sia
risultato vincitore ______ un concorso pubblico ______ 1999 non ho ancora ottenuto la cattedra ______ cui
avrei diritto. Sono sempre stato assunto ______ contratti ______ tempo. ______ i mesi estivi non ho mai
percepito stipendio e la mia retribuzione è ferma ______ 13 anni perché non mi è riconosciuta anzianità
______ servizio, essendo assunto e licenziato ogni volta. Ovviamente, durante i mesi estivi vengono interrotti
anche i versamenti previdenziali. Ho anche fatto ricorso avverso il ministero della Pubblica istruzione ______
la situazione ______ precarietà ______ cui sono costretto, risultando vincitore sia in primo che in secondo
grado.

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Sono tuttora ______ attesa ______ risarcimento ______ cui avrei diritto, secondo i primi due gradi di giudizio.
Nonostante questa situazione ______ assoluta incertezza lavorativa, ho interpretato il mio ruolo ______
insegnante ______ serietà e onestà intellettuale, cercando ______ coinvolgere i miei studenti e stimolarli
______ sviluppo ______ una coscienza critica, ______ speranza che le nuove generazioni possano affrontare
la società ______ qualche arma ______ più. La scuola che vorrei è una scuola che sappia rispettare i suoi
insegnanti e che sappia metterli ______ migliori condizioni ______ poter formare ed educare ______ meglio
le nuove generazioni. Vorrei una scuola che riconoscesse il mio impegno e la mia dedizione. Vorrei una scuola
moderna ______ una dotazione tecnologica ______ altezza ______ coinvolgere, ______ le nuove modalità
comunicative, i propri alunni.
Vorrei una scuola pubblica finanziata ______ soldi pubblici, ______ garantire la libertà ______ insegnamento
e ______ assicurare ______ ragazzi la possibilità ______ ascoltare voci diverse, e punti ______ vista
alternativi, affinché possano loro scegliere la strada più adatta e costruirsi un percorso formativo che possa
portarli ______ soluzione del problema a cui sono chiamati ______ loro età: trovare una nuova identità.
Vorrei, infine, un ministro della Pubblica istruzione ______ altezza ______ compito che è chiamato ______
svolgere. Dopo Berlinguer, Moratti, Fioroni, Gelmini, Profumo, Carrozza sarebbe ora che ______ella poltrona
si sedesse qualcuno che conosca il mondo ______ scuola e che abbia ______ cuore il futuro ______ questo
Paese, futuro che passa necessariamente ______ le nuove generazioni.
Marco De Ferrari: “Diamo ______ scuola pubblica i soldi delle private”
Penso che si debba istituire un forte finanziamento pubblico annuale ______ favore ______ sola scuola
pubblica, e cessare ogni finanziamento pubblico ______ le scuole private ______ ogni tipo (in sintonia all’art.
33 Costituzione). Così si potrebbero mettere ______ sicurezza tutti gli edifici, attrezzare dignitosamente
laboratori e garantire ordinaria manutenzione e igiene.
Roberto Hofer: “Potenziamo le lingue”
______ le priorità ______ scuola italiana ritengo che vi sia il potenziamento ______ conoscenza linguistica,
______ tutti i livelli ______ istruzione. È fondamentale sin ______ scuola elementare (se non addirittura
______ materna) trovare il modo ______ creare “immersioni linguistiche”. La padronanza ______ una lingua
straniera offre maggiori opportunità ______ trovare lavoro ______ estero, qualsiasi livello ______ impiego si
cerchi.
Simone Ciatto: “Familiarizziamo ______ le lingue straniere”
Iniziamo ______ avere ______ classi dove si parli prevalentemente ______ lingua. Facciamo fare ______
studenti conversazione ______ coppie, facciamoli scrivere. Invitiamoli ______ familiarizzare ______
l’inglese quando guardano la tv, leggono online. Cerchiamo come insegnanti ______ lingua ______ rendere
l’insegnamento ______ lingua straniera più accattivante. E anche qui, la letteratura va bene, ma cerchiamo
______ renderlo un processo dove lo studente esprime un punto ______ vista critico, scrivendo o ______
maniera orale, piuttosto che la semplice memorizzazione ______ concetti.
Marco Purificato: “Bisogna rivedere i programmi”
È necessaria una revisione ______ programmi scolastici, ______ l’aggiunta ______ materie scientifiche,
lingue ed informatica potenziata. Anche i programmi storia vanno riorganizzati: ______ studente trovo
ridicolo che si spendano tre anni ______ approfondire i minimi dettagli ______ storia romana ed antica e poi
si interrompano i programmi intorno ______ caduta ______ muro ______ Berlino
Marta D’Onofrio: “L’arte ci educa al Bello”
La scuola che vorrei non rinuncia ______ Storia ______ Arte, perché abituare l’occhio al Bello fa bene sia
______ ingegneri che ______ poeti.
Alessandro Vannini: “L’italiano è la base ______ tutto”

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Bisogna tornare ______ insegnare più italiano e storia ______ arte, che oltretutto è stata quasi completamente
eliminata. Le altre materie sono insegnate attraverso la lingua italiana! Perfino buona parte
______ matematica lo è! Sono essenziali ______ più che solide basi.
Daniele Sestri: “Ci vuole più pratica”
Io credo che la scuola italiana debba puntare molto ______ più ______ pratica. Le nostre scuole sono troppo
teoriche. Una persona che esce ______ università sa fare solo ______ teoria... ma arrivato ______ atto pratico
viene superato ______ individui che hanno molta più esperienza ______ lui.
Irene Scapola: “Confrontiamoci ______ il mondo reale”
Sono uscita ______ un anno e mezzo ______ mondo ______ scuola e quel che ______ più mi è mancato è
stato il confronto ______ l’attualità: ogni materia è indubbiamente utile, ma come formare un cittadino se non
si svolge ______ ambiente scolastico almeno un’ora ______ dibattito e discussione ______ quel che avviene
______ nostro Paese, al di fuori, ogni giorno?
Matteo Tassi: “È il momento ______ rivoluzione digitale”
È impensabile e inaccettabile che ______ 2013 si debbano spendere 500 euro ______ anno ______ comprare
libri sempre uguali e ______ peso specifico menomante ______ gli studenti, quando ______ resto ______
mondo ormai l’e-book è l’unica realtà concepibile. Ovviamente ci vuole un lavoro infrastrutturale ______
sviluppare reti wi-fi gratuite. E bisogna aumentare le ore ______ dedicate ______ insegnamento ______ uso
______ computer, ancora oggi operazione lasciata più ______ “libera interpretazione” ______ singolo che
non ______ un sistema educativo degno ______ nostro secolo.
Alessandro Profeti: “Il cambiamento parte ______ strutture”
Il cambiamento parte ______ ammodernamento ______ strutture. Servono edifici moderni, provvisti ______
certificazione statica, abitabilità e altre certificazioni “normali” ______ paesi considerati terzo mondo. Stop
______ edifici fatiscenti e costruiti ______ terreni non idonei. E poi tutte le scuole devono essere provviste
______ una dotazione minima: materiale didattico (fogli per fotocopie), lavagne elettroniche, internet “flat”
in ogni istituto, almeno un computer ______ ogni classe connesso con monitor ______ disposizione ______
insegnanti ______ la didattica.
Antonella Guerretti: “Investiamo ______ formazione ______ docenti”
Dobbiamo investire in formazione. Fare ______ modo che i docenti siano sempre ______ altezza ______ loro
ruolo formativo, metterli ______ grado ______ forgiare le menti ______ chi sarà l’uomo e la donna del
domani. Poi si potrà discutere di abolire i finanziamenti alle scuole private, eliminare il precariato e così via.
______ mio avviso solo una preparazione ______ ottimo livello consentirà ______ corpo decente ______
poter riconquistare quell’autorità che ______ parecchio tempo sembra essersi persa ______ le pieghe ______
mediocrità.
Stefano Amantini: “Gli insegnanti non sono aggiornati”
Gli insegnanti, anche se ______ la maggior parte ci mettono tante energie e tanta buona volontà, risentono
molto ______ una formazione antiquata. Tranne rari casi non riescono veramente ______ comunicare bene la
loro materia ______ ragazzi. Quindi più investimenti ______ formazione moderna ______ una nuova
generazione ______ insegnanti e più incentivi ______ fare questa professione ______ passione e dedizione.
Va anche detto a parziale giustificazione ______ insegnanti che il numero ______ studenti per classe non va
bene. È assolutamente ridicolo che si pretenda ______ questi insegnanti ______ lavorare bene ______ 30
ragazzi ______ classe ______ prima liceo o 27 ______ seconda media. Le classi dovrebbero essere ______
massimo ______ 18-20 ragazzi.
Carlo Boisio: “Valutiamo i docenti”
______ scuola il soggetto più tutelato dev’essere lo studente. Tutto il personale docente e non docente
(dirigenti scolastici compresi) dovrebbe essere soggetto a valutazione ______ proprie prestazioni

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professionali; anche gli studenti e le famiglie dovrebbero poter esprimere un parere a riguardo (la cosiddetta
scheda di gradimento ______ servizio).
Luca Lopardo: “I concorsi non funzionano, passiamo ______ chiamata diretta”
Bisogna abolire i concorsi pubblici, dove gli insegnanti vengono selezionati ______ base ______ criteri
oggettivi ______ solo senso di “facilmente misurabili”. Basta ______ i quiz. E responsabilizziamo le singole
scuole, ______ una forte autonomia anche ______ assunzione ______ insegnanti, esattamente come avviene
______ Gran Bretagna e Germania, ma anche ______ Ungheria. Inoltre, gli insegnanti devono essere ben
pagati. Fatto come si deve, il mestiere ______ insegnante comporta fatiche e responsabilità notevoli.
Quantificherei il salario medio attorno al doppio ______ attuale, quindi 2.300 euro ______ media, ______
premi e penalità ______ seconda ______ soddisfazione ______ ragazzi, famiglie e istituzioni.
Marina Madia Modina: “Basta vivere le scuole ______ capire cosa non va”
Il fatto che chi sia chiamato ______ trovare soluzioni pensi ______ farlo attraverso un referendum popolare
mi trasmette un che di insicurezza e lontananza ______ problemi reali. E questo mi preoccupa molto. Ho
spesso la sensazione che basterebbe vivere più ______ vicino la realtà ______ scuole e ______ famiglie
______ studenti ______ capire cosa non va.
Anna Giordano: “Il sondaggio della Carrozza è un disastro!”
Appena ho letto il titolo ______ prima pagina ho sentito un pugno nello stomaco. Sono indignata: come si può
trattare ______ questo modo la scuola pubblica? I programmi, le materie, la durata ______ studi, ecc., non
dovrebbero essere materia ______ addetti ______ lavori? Evidentemente, la Ministra non lo è! È come se si
sottoponessero gli Italiani ______ un sondaggio ______ titolo: “La magistratura che vorrei”. Sarebbe un
disastro, un populistico disastro!
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II. Metti la forma corretta dell’aggettivo determinativo o del pronome.


Classe ghetto a Bologna: 22 stranieri insieme. I genitori degli italiani dicono no
Il preside dell'istituto parla di soluzione ponte e temporanea in attesa che gli studenti imparino l'italiano. Poi i
ragazzi saranno smistati in ______ classi. Il Consiglio d'istituto: "Una scelta di ______ tipo invece di andare
verso una direzione inclusiva va verso una direzione segregante"
Una classe delle scuole medie con ventidue alunni ______ di origine straniera ed è subito polemica. Succede
alle scuole Besta di Bologna, parte dell’Istituto Comprensivo 10 del quartiere San Donato, dove nell’agosto
scorso è stata composta la 1°A “sperimentale” per ragazzi tra gli 11 e i 15 anni ______ sanno poco o per nulla
l’italiano.
“Le famiglie di una quindicina di ragazzi, arrivati in Italia attraverso ricongiungimenti familiari e quindi con
______ o nessuna padronanza della lingua italiana, ______ sono presentate in segreteria chiedendo l’iscrizione
alle medie”, ha spiegato a Radio Città del Capo, il presidente dell’istituto Emilio Porcaro, “______ di loro, tra
l’altro, erano già stati respinti in ______ scuole dove non ______ era posto. Inoltre da ______ le classi erano
già formate. Da qui l’idea di una soluzione ‘ponte’ ”. Infatti la classe di ragazzi stranieri lavorerà soprattutto
sull’apprendimento della lingua italiana e appena gli alunni avranno raggiunto un buon livello di conoscenza
saranno smistati nelle ______ classi della scuola media, come è già avvenuto per due studentesse.
L’Ufficio Scolastico Provinciale era già stato avvisato in agosto e aveva successivamente dato formalmente il
via libera all’esperimento. Il progetto aveva comunque preso le mosse nonostante la mancata certezza dei
finanziamenti ministeriali per l’integrazione ______ permettono ai singoli istituti di avere personale
d’appoggio per l’insegnamento d’italiano. Certezza arrivata in ritardo e ancora senza una data precisa su
quando i fondi arriveranno.
Una scelta, inoltre, ______ ha ottenuto la conferma del Collegio dei Docenti della scuola Besta (solo 10 i
contrati su 100 insegnanti) ma non l’ok del Consiglio d’Istituto. È solo del 29 ottobre l’incontro tra Porcaro e

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il Consiglio con inevitabile strascico polemico. “Educheremo ______ figli in modo da far capire ______ che
la separazione insegna meglio rispetto alla coesione e all’integrazione?‘”, recita il testo critico che il Consiglio
d’istituto della scuola ha inviato in una lettera al Coordinamento dei Consigli di istituto, “Siamo perplessi e
preoccupati perché ______ soluzione sembra l’anticamera della riproposizione delle classi differenziali e
contrasta con i principi di inclusione e confronto ai ______ la scuola ______ deve ispirare”.
Insomma sono i genitori dei bambini italiani ______ frequentano la scuola ad opporsi all’idea della classe
“ghetto”, contrariamente a un caso simile scoppiato in Italia a fine settembre in una scuola di Costa Volpino
(Bergamo) dove i genitori della “minoranza” italiana (7 alunni su 21) avevano ritirato i ______ figli da scuola
per lasciare gli stranieri unici alunni della classe. “Una scelta di ______ tipo invece di andare verso
una direzione inclusiva va verso una direzione segregante”, ha spiegato sempre alla radio bolognese, la
professoressa universitaria di didattica e pedagogia speciale Federica Zanetti, “L’approccio inclusivo
favorisce le differenze e lo scambio di ______ attraverso la lingua italiana ed ha una ricaduta diretta sugli
apprendimenti. ______ facciamo, classi separate per ______ tipologia di differenza ______ abbiamo?”.
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Fuga cervelli, scuola e lavoro in Italia? Mondi separati. E chi se ne va non torna
Secondo due studi della Commissione europea, ______ Paese fornisce grande sostegno sulla mobilità per la
formazione durante gli studi. Ma la scarsa comunicazione tra mondo dell'istruzione e impresa condanna i
giovani alla disoccupazione
L’Italia è tra i primi quattro Paesi europei a fornire sistemi di sostegno pubblico per incoraggiare e informare
gli studenti sulle opportunità di studio e formazione all’estero. Il problema è che molti ragazzi non tornano a
casa, o almeno provano a rimanere all’estero. È la triste conclusione alla ______ si arriva incrociando i risultati
di due recenti studi della Commissione europea, uno sulla valutazione della mobilità dei giovani in Europa e
l’______ sul rapporto formazione-lavoro.
A fare il resto ______ pensano gli ultimi dati Istat: 39.545 gli italiani emigrati e residenti all’estero nel 2010
(senza contare ______ ______ ______ hanno mantenuto la residenza in Italia). Secondo il “Quadro di
valutazione della mobilità” della Commissione europea, l’Italia – insieme a Germania, Belgio e Spagna – è
tra i Paesi Ue ______ meglio informa e sostiene i ______ ragazzi a studiare e formar______ all’estero.
Lo score italiano è alto soprattutto per due delle cinque voci dello studio, “informazione e orientamento sulle
opportunità di mobilità e “sostegno agli studenti provenienti da contesti svantaggiati”. Per quanto riguarda gli
______ capitoli (portabilità dei sussidi agli studenti, conoscenza delle lingue straniere e riconoscimento degli
studi all’estero) niente virtuosismi, ma nel contesto europeo la posizione dell’Italia è tutto sommato buona.
Bene. Se non fosse, però, per i risultati di un ______ studio, “Education to Employment” condotto dalla società
di consulenza McKinsey sempre per conto della Commissione europea. Sono stati intervistati 5.300 giovani,
2.600 datori di lavoro e 700 realtà del mondo dell’istruzione provenienti da otto paesi europei – Francia,
Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito – nei ______ ______ concentra quasi il
75% della disoccupazione giovanile dei 28 Paesi Ue. Il risultato è sconcertante: la scarsa comunicazione tra
mondo dell’istruzione e impresa e la carenza di informazioni dirette a ______ ______ deve inserire nel mondo
del lavoro condanna i giovani italiani alla disoccupazione.
Non è un caso che Eurostat, l’ufficio statistiche dell’Ue, riporti la disoccupazione giovanile in Italia nel
novembre 2013 alla quota record di 41,6 per cento. Il paradosso è che il 47% degli imprenditori intervistati
dichiara di non trovare le professionalità di ______ ha bisogno mentre il 72% degli enti di formazione ritiene
che i giovani abbiano le competenze giuste al termine del percorso di istruzione. Un divario di percezione
spiegabile secondo gli esperti solo in un modo: il mondo del lavoro e ______ dell’istruzione non comunicano
adeguatamente tra di ______.
E qui ______ aggiunge un’______ beffa: secondo il Consiglio europeo della ricerca (Cer) i ricercatori italiani
sono al secondo posto in Europa – dopo i tedeschi – nel primo bando per borse di studio
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di consolidamento ______ ammontano a 575 milioni di euro, per la precisione 46 italiani su 312 totali. I
progetti finanziati sono molto diversi ma ______ di alta qualità, ______ va dalla previsione delle eruzioni
vulcaniche grazie ad un orologio geochimico all’analisi degli effetti della materia oscura sulla teoria
gravitazionale, passando per l’esplorazione dei fattori genetici e ambientali nei circuiti cerebrali a livello
embrionale. Guarda caso, invece, l’Italia non è tra i Paesi ______ accolgono ______ ricercatori per i ______
studi: Regno Unito (62), Germania (43) e Francia (42). Sempre secondo l’Istat, dei laureati italiani nel 2007
(oggi più o meno trentenni) ben 6.275 su 294.749 vivono all’estero (sempre senza considerare i residenti in
Italia).
Insomma, alla luce di ______ ______ dati, si arriva alla conclusione che l’Italia incoraggia i ______ studenti
a studiare e formar______ all’estero ma fa molto poco per incentivarne l’inserimento nel mercato del lavoro
interno. Ecco che per il gruppo Giovani Italiani a Bruxelles, ______ ha organizzato un incontro pubblico
al Parlamento europeo a fine gennaio, “per tanti giovani alla ricerca di lavoro, partire sta diventando un
obbligo, non più una scelta. Purtroppo ______ mobilità europea, ______ dovrebbe favorire
l’arricchimento personale, formativo e professionale è un viaggio di sola andata”. E poi ______ chiamano
“cervelli in fuga”.
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III. Metti la parola giusta.
Giovani italiani ‘poco internazionali’: colpa di scuola e genitori chioccia
I giovani italiani sono poco internazionali rispetto ai coetanei europei. Escono poco dall’Italia per studiare e
la scuola italiana non li aiuta ad essere al ___________ con i “cugini” degli altri Stati. Ancora una volta nelle
classifiche finiamo tra gli ultimi: il nostro ___________ di apertura all’estero si ferma a 27,5 punti a fronte
di una ___________ europea di 31,9; siamo battuti da polacchi, francesi, tedeschi, spagnoli e svedesi. A
presentare questi dati sui quali varrebbe la ___________ aprire una riflessione nei nostri istituti
è l’osservatorio nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole, promosso dalla Fondazione Intercultura e
dalla Fondazione Telecom Italia.
I numeri la dicono ___________: solo il 53% delle scuole italiane attiva almeno un’iniziativa per portare a
studiare fuori dall’Italia i nostri ragazzi mentre in Germania sono il 97%. Il paradosso è che i nostri ragazzi
___________ nella scuola forti aspettative nel favorire una loro emancipazione internazionale: una richiesta
che rimane nel libro dei ___________ visto che sui banchi sono poche le occasioni per partire. Un vero e
proprio rischio per le ultime generazioni che dovranno ___________ con giovani di altri Paesi che sanno più
lingue, che ascoltano musica e vedono film in lingua ___________ (secondo l’osservatorio l’85% degli
svedesi, il 52% dei tedeschi e il 44& dei polacchi mentre gli italiani sono il 27%) e che sono molto più
competitivi dei nostri ragazzi.
Secondo la ricerca presentata ___________ i genitori “chioccia” dei ragazzi italiani ad avere la maggiore
responsabilità nell’essere ___________ di coda nella classifica dei viaggi all’estero. Il problema è che nei
prossimi anni dovranno comunque uscire dai ___________ a fronte della crisi economica: ne sono consapevoli
i giovani italiani visto che l’89% ha dichiarato di essere favorevole ad un periodo di lavoro
all’estero. Dall’altro ___________ chi siede sulla o dietro la cattedra sa che la parola crisi è entrata nel
dizionario dei nostri ragazzi. I miei alunni già alla scuola primaria mi dicono: “___________, noi sappiamo
che dovremo andare all’estero a lavorare. A me piacerebbe restare qui, continuare il lavoro di mio padre in
cascina ___________ da noi c’è la crisi”.
Non resta che preparare questi ragazzi ad uscire dai ___________, ad essere europei, a conoscere le lingue, a
saper viaggiare. La scuola italiana in questo ha un compito che dev’essere profetico: dobbiamo non solo
guardare al ___________ ma al dopo-domani. I nostri alunni devono poter avere le stesse possibilità dei
tedeschi, dei polacchi o dei francesi.
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