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HEBDOMADA PAPAE

25 marzo 2023

(TITOLI)
Papa Francesco ha accolto sabato 18 marzo migliaia di rifugiati e le loro famiglie giunte in
Europa attraverso i corridoi umanitari. A quelli arrivati dall’Ucraina ha detto che non rinuncia
a cercare la pace.
“Se la Chiesa non evangelizza sé stessa rimane un pezzo da museo”. Lo ha affermato il
Pontefice all’udienza generale incentrando la propria catechesi sulla esortazione apostolica
di Paolo VI "Evangelii nuntiandi".
Nella Giornata mondiale dell’acqua, il Papa lancia un appello alle Nazioni Unite per
salvaguardare questa risorsa vitale a beneficio nostro e delle generazioni future.

Un cordiale benvenuto a tutti voi da Alessandro De Carolis e bentrovati a questa edizione


del notiziario in lingua latina.

(SERVIZI)
Dall’Italia, Francia, Belgio e Andorra sono arrivati in Vaticano migliaia di rifugiati per
un’udienza con Papa Francesco. Per dare maggiore spazio alle loro testimonianze il Papa
ha abbreviato il suo discorso e ha ascoltato le storie drammatiche di quanti sono stati
costretti a fuggire dai loro Paesi. Sentiamo Monia Parente.

Venuti da Africa, Medio Oriente e anche dall’Ucraina, sono quasi cinque mila le persone che
sabato 18 marzo hanno riempito l’aula Paolo VI per incontrare Papa Francesco. Tanti di loro
sono profughi giunti in Europa attraverso i corridoi umanitari, scappando da violenze e da
contesti drammatici. Il Santo Padre ha sentito attentamente le loro tragiche testimonianze,
segnate da brutte esperienze in campi di detenzione. Ha ascoltato il grido di dolore di vittime
di traffico umano. A tutti loro Francesco ha rivolto parole di speranza. Il Papa ha anche
ricordato, ancora una volta, la crisi umanitaria che in tutto il mondo segna le vite di milioni di
migranti. Agli ucraini ha detto che non smette di cercare la pace per la loro nazione. Il
Pontefice ha poi espresso gratitudine per le iniziative promosse dai cristiani che stanno
dando assistenza ai rifugiati attraverso un coordinamento della Chiesa cattolica con le
Chiese evangeliche e con la Tavola valdese.

Riprendendo l’insegnamento di Papa Paolo VI sulla responsabilità di tutti i cristiani


nell’annuncio del Vangelo, Papa Francesco ha dedicato una nuova catechesi alla passione
per evangelizzare. Il servizio di Mario Galgano.

Nonostante sia stata scritta nel 1975, l’esortazione apostolica "Evangelii nuntiandi" di Papa
Paolo VI continua ad essere molto attuale. Lo ha sottolineato Papa Francesco nell’udienza
generale di mercoledì 22 marzo. Il Papa ha centrato il suo discorso sul ruolo della
testimonianza che può dare ogni cristiano nel processo di trasmissione della fede. Il
Pontefice ha ribadito, con forza, che non si tratta soltanto di trasmettere una dottrina o
principi morali ma, piuttosto, si deve essere testimoni di un incontro, quello con Gesù: quello
che viene offerto al mondo sia Dio stesso che si fa esperienza in noi. Francesco ha spiegato
infine che l’evangelizzazione non solo deve indirizzarsi a quelli che non conoscono Dio, ma
anche a tutti i credenti in Cristo e membra attive del Popolo di Dio.
(NOTIZIE)
Nella Giornata mondiale dell’acqua, celebrata mercoledì scorso, Papa Francesco al termine
dell’udienza generale ha assicurato la propria preghiera per il buon esito dei lavori della
Conferenza delle Nazioni Unite a New York dedicata proprio a questa risorsa. "Possa
accelerare le iniziative in favore di quanti soffrono per la scarsità di acqua. Da qui l’appello a
preservarla “a beneficio nostro e delle generazioni future”.

Questo è tutto per le notizie di oggi. Grazie per la vostra attenzione, ci incontriamo la
prossima settimana.

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