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3.

Nella camera da letto c’era una luce fioca e una sola ancella, mentre Agrippina era sempre più in ansia
perché non arrivava nessuno da parte del figlio e non tornava neppure Agermo: ben altra sarebbe stata
l'apparenza di una situazione positiva; e diceva che ora (c’erano) solitudine, rumori improvvisi e segnali di
una irrimediabile sciagura. 4. Mentre anche l’ancella stava per andarsene, dopo averle detto: «Anche tu mi
abbandoni?», si volse a guardare Aniceto accompagnato dal trierarco Erculeio e dal centurione navale
Obarito. E subito gli disse che, se era venuto per farle visita, poteva riferire a Nerone che si era ristabilita; se
invece era lì per ucciderla, annunciasse che lei stessa non credeva a nulla (di male) riguardo al figlio: il
matricidio non era stato ordinato (dal figlio). 5. I sicari si mettono attorno al letto e il trierarca per primo
colpì al capo di lei con un bastone; già in punto di morte al centurione che brandiva il pugnale offrendo il
ventre, “Colpisci al ventre” gridò, e fu finita con molte ferite.

3. Cubicolo modicum lumen inerat et ancillarum una, magis ac magis anxia Agrippina, quod nemo a filio ac
ne Agermus quidam: aliam fore laetae rei faciem; nunc solitudinem ac repentinos strepitus et extremi mali
indicia.

- quod … indicia: discorso indiretto


- anxia Agrippina: ablativo assoluto con valore temporale che regge la causale con rediret/veniret sottinteso
(anxio, as, anxiare)
-ellissi del verbum sentiendi cogitabat da cui dipendono le due oggettive
-nunc con forte valore avversativo
-polisindeto ac et Agrippina cogitabat, si
- ne quidam in tmesi vuol dire neppure, di solito in mezzo c'è la persona che compie res laeta esset, aliam
l'azione fore eius faciem
- quod nemo: causale
-espressione brachilogica aliam fore laetae rei faciem
- facies, faciei
-solitudinem...indicia climax

4. Abeunte dehinc ancilla, «Tu quoque me deseris» prolocuta, respicit Anicetum, trierarcho Herculeio et
Obarito, centurione classiario, comitatum;

- abeunte: ablativo assoluto (abeo, is, abii o abivi, abitum, abire)


- tu quoque (…): simile alle parole di Cesare a Bruto (desero, deseris, deserui, desertum, deserere)
- prolocuta: participio congiunto subordinato a respicit (loquor, loqueris, locutus sum, loqui)
- respicit: presente storico, usato per far capire i movimenti dell'azione (respicio, respicis, respexi,)
- comitatum: participio deponente di valore passivo
- ablativi a chiasmo

ac, si ad visendum venisset, refotam nuntiaret, sin facinus patraturus, nihil se de filio credere: non
imperatum parricidium.

- ad visendum: prop finale con gerundio


- si venisset: atmosfera eventuale
- refotam: da refoveo (refoveo, es, refovi, refotum, refovere) oggetiva con sottinteso esse
- nuntiaret: congiuntivo indipendente esortativo con sottinteso esse (periodo ipotetico)
- patraturus: valore finale, congiunto, futuro, in variatio con ad visendum + facinus, facinoris
-parricidio: nasce da cedo + pater, antonomasia x omicidio di un congiunto

5. Circumsistunt lectum percussores, et prior trierarchus fusti caput eius adflixit; iam in mortem centurioni
ferrum destringenti protendens uterum, «Ventrem feri» exclamavit, multisque vulneribus confecta est.
- circumsisto, circumsistis, circumsteti, circumsistere
- percussor, percussoris
- fustis, fustis: ablativo strumentale, sarebbe fuste ma è irregolare
- caput, capitis
- affligo, is, afflixi, afflictum, affligere (perfetto)
- feri: imperativo da ferio, feris, ferire
- prior: predicativo del sogg
- protendens: participio congiunto (protendo, is, tendi, tentum, tendere)
- utero: Coefore di Eschilo, gesto simbolico di Clitemnestra
- “io ti ho allattato”. Agrippina offre il ventre come Clitemnestra offre il seno
- non ci sono tratti patetici, non c'è indulgenza nei confronti di Agrippina
- destringo, is, destrinxi, destrinctum, ere
- vulnus, vulneris
- conficio, conficis, confeci, confectum, ere

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