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COMO SUJETO
Ej.: Stultum est me praecipere quid agatis… (Es estúpido que yo os prescriba lo
que tenéis que hacer)
b) Verbos impersonales: necesse est, oportet, opus est, decet, licet, interest
Ej. : Nunc opus est animo te valere. (Ora bisogna che tu sia sollevato di animo).
COMO OBJETO
a) Verba sentiendi:
sentio, animadverto (sento, m’accorgo);
accipio, comperio (aprendo);
intelligo, cognosco (intendo, conosco);
arbitror, censeo, credo, puto, iudico (stimo, credo, giudico);
spero, despero (spero, dispero);
fido, confido, diffido...
Ej.: Caesar per exploratores comperit Suebos sese in silvas recepisse. (Cesare
sepe dagli esploratori che I Suebi si erano ritirati nelle selve)
b) Verba dicendi/declarandi:
dico, aio, adfirmo, confirmo (dico, affermo);
nego (dico che non);
respondeo (rispondo);
confiteor (confesso);
nuntio, scribo (annunzio, scrivo);
minor, monitor (minaccio);
iuro (giuro...)
Ej.: Haeduorum Caesar in omni Gallia summan esse autoritatem sciebat. (Cesare
sapeva che in tutta la Gallia grandissima era l’autorità degli Edui.)
c) Verba voluntatis:
volo, malo, nolo, cupio, opto, studeo, expeto,
iubeo, veto, prohibeo,
statuo, constituo...
Ej.: Nostram gloriam augeri expeto. (Bramo che la nostra gloria cresca.)
d) Verba affectuum:
gaudeo, laetor (godo, mi rallegro);
glorior, miror, admiror (mi glorio, mi meraviglio);
doleo, queror, conqueror (mi dolgo, mi lamento);
vix/aegre/moleste fero ( sopporto a stento, a malincuore)
Ej.: Cotidie querimur malos esse felices. (Ogni giorno ci lamentiamo che i
malvagi siano felici)
OBSERVACIONES
1) Verbos de percepción. I verbi che esprimono una percezione, come video, auspicio,
conspicio, animadverto, invento, audio.. hanno dopo di se l’accusativo e l’infinito, se
indicano lo stato di fatto che segue l’azione; hanno invece il participio presente se si
mette in risalto l’azione nell’atto del suo svolgimento.
Ej.: Catonem vidi in biblioteca sedentem. (Vidi che Catone era seduto nella
biblioteca)
Ej.: Caesar in Haeduos proficisci statuit. (Cesare stabilì di partire verso il paese
degli Edui.)
Ej.: Caesar Helvetios in fines suos reverti iussit. (Cesare comandò agli Helvezi
di ritornare nei loro territori.)
Qualora non sia espressa la persona a cui sono rivolti il comando o la proibizione, si
rende passivo l’infinito dipendente.
Ej. : Caesar pontem iubet rescindi. (Cesare comanda di tagliare il ponte)
Ej.: Responsum est Augusto centum solos dies (eum) victurum esse. (Ad
Augusto fu risposto che sarebbe vissuto per soli cento giorni)
Poiché alcuni di questi verbi, secondo che hanno l’una o l’altra costruzione, cambiano
notevolmente di significato, ne elenchiamo i principali.
a) Suadeo e persuadeo, nel senso di “convinco” (che una cosa è o non è) hanno
l’accusativo e l’infinito; nel senso di “persuadeo, esorto” (a fare una cosa) hanno
ut (o ne) e il congiuntivo.
Ej.: Persuade tibi (= convinciti) maximam rei publicae spem in te esse.
b) Censeo, nel senso di “penso, credo, stimo” (che una cosa è o non è) si costruisce
con l’accusativo e l’infinito; nel senso di “propongo, decreto” con ut (o ne) e il
congiuntivo.
Ej: Thrasibulus cives civibus parcere aequum censebat. (Trasibulo riteneva
giusto che i cittadini perdonassero ai cittadini)
c) Moneo y admoneo, nel senso di “ ricordo, dico, avverto” (che una cosa è o non
è) si costruiscono con l’accusativo e l’infinito¸nel senso di “esorto, consiglio” (a
fare una cosa) con ut (o ne) e il congiuntivo.
Ej.: Caesar monuit victoriam in cohortium virtute constare (Cesare ricordò che
la vittoria stava nel valore delle coorti)
d) Auctor sum, nel senso di “narro, attesto, affermo” si costruisce con l’accusativo
e l’infinito; nel senso di “consiglio, istigo” con ut (o ne) e il congiuntivo.
Ej.: Mihi, ut absim, vehementer auctor est. (Mi esorta caldamente a starmene
lontano)
e) Certiorem facio, nel senso di “informo, faccio consapevole, narro” che una cosa
è o non è si costruisce con l’accusativo e l’infinito; nel senso, invece, di
“ammonisco, esorto” (uno a fare una cosa) con ut (o ne) e il congiuntivo.
Ej.: Caesar certior factus est (= fu informato) tres iam copiarum partes Helvetios
flumentraduxisse.
Illud perlibenter audivi, te esse Caesari familiarem. (Questo ho udito dire con grande
piacere, che tu sei amico di Cesare)
a) Con videor e con tutti gli altri verbi che si costruiscono personalmente come:
dicor, feror, trador, putor, perhibeor, nuntior, iubeor, vetor…
Ej.: Aristaeus inventor olei fuisse dicitur. (Si dice che Aristeo sia stato lo
scopritore dell’olio)
b) con i verbi copulativi appellor, nominor, eligor, iudicor,… retti dai verbi servili
possum, debeo, soleo, inciprio, .. oppure da verbi come: desino, desisto, omitto
= cesso, tralascio; neglego = trascuro; cogito, meditor = penso, il cui senso, in
determinati casi, può essere completato da un infinito in unione con un
nominativo.
c) Si humani esse volumus, numquam deerum belle civilia. (Se vogliamo essere
clementi, non mancheranno mai le guerre civili)