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TECNICA TECNICA DI BASE

INTRODUZIONE ALLO STUDIO


DELL’AERODINAMICA (1 PARTE) a

I principali aspetti aerodinamici inerenti alle vetture di elevate prestazioni; breve


panoramica sulle diverse tipologie di gallerie del vento
Davide Migliorini

A llestire una vettura decisamente stimolante, mol- simili tra loro, possano fare
espressamente per le to più di quanto le forme del- pensare. La trasformazione
competizioni è un’impresa le moderne F1, tutte o quasi di una vettura di serie per
tecnico e sportivo per le com-
petizioni è un parametro da
considerare sempre quando
adattarla all’utilizzo in circui- si abbozza qualunque com-
to comporta invece esigenze mento su vetture destinate al-
diverse. Lo scontro che i tec- l’utilizzo in competizione, co-
nici hanno con la realtà du- sì come si deve tenere pre-
rante le fasi di progetto è sente sempre il vincolo delle
molteplice e differente a se- norme di omologazione
conda della tipologia di mac- quando si pensa alla proget-
china. Da un lato ci sono i tazione, produzione o modifi-
Flusso di aria su una superficie reale: a contatto con la su- vincoli regolamentari, dall’al- ca di una vettura di serie.
perficie l’aria è ferma e fino ad una certa distanza da essa tro quelli di progetto, se si La costruzione di un prototipo
sono preponderanti le azioni viscose, attive appunto nello considerano ad esempio ber- (come, ad esempio, una vet-
strato limite. La corrente libera, invece, caratterizzerà diret- line prima di tutto pensate tura di F1), un nuovo allesti-
tamente il campo delle velocità, quindi delle pressioni, per essere confortevoli, affi- mento per una vettura strada-
agenti sul profilo alare, [2]. dabili e prodotte in serie. le o una serie di modifiche
Vanno infine valutati tempi e più o meno mirate potranno
budget di intervento per l’al- essere tanto più vicine ai limi-
lestimento delle modifiche, ti imposti dal regolamento
spesso ristretti perché desti- quanto più ovviamente si ha
nati solo a fornire una miglio- disponibilità di tempo da de-
re visibilità ad un prodotto dicare alla ricerca tecnica. Il
appena lanciato sul mercato. tempo impiegabile è funzio-
Il concetto di regolamento ne del denaro che si ha a di-

Un profilo alare aeronautico in una corrente d’aria unifor-


me: la differenza di pressione spinge l’ala verso l’alto, con
Un esempio dei differenti aspetti più legati ai fattori di for-
un’azione preponderante delle depressioni agenti sul dorso
ma per tre corpi: una sfera, un profilo alare ed una parete
rispetto alla pressioni positive agenti sul ventre, [2].
piana, investiti da una corrente d’aria.

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Il campo di velocità attorno all’ala caratterizza il campo di All’aumentare dell’incidenza aumenta la spinta che il profi-
pressione, rappresentato dalle frecce orientate. Si noti l’an- lo alare riceve verso il basso e contemporaneamente anche
golo  di incidenza geometrica e il vettore V velocità dell’a- la resistenza all’avanzamento, cioè aumenta il Cz ma peg-
ria, [2]. giora anche il Cx del profilo.

sposizione per finanziare ri- su un aereo, cioè finalizzato


cerca, progettazione, produ- alla creazione di una spinta
zione e (soprattutto) per so- dal basso verso l’alto. Rife-
stenere l’arte divinatoria del- rendoci a queste prime im-
l’interpretazione delle norme magini, definiamo ventre (o
sportive e di omologazione! intradosso) la parte inferiore
Lo scopo di questo articolo è e dorso (o estradosso) la par-
quello di affrontare i princi- te superiore del profilo. Sup-
pali concetti aerodinamici poniamo il profilo alare fer-
che coinvolgono le vetture di mo in mezzo ad un flusso
elevate prestazioni, facendo uniforme di aria: tra la dire-
riferimento direttamente alle zione principale del vettore
vetture destinate alle competi- velocità dell’aria, visibilmen-
zioni. La riservatezza delle te inclinato verso l’alto, e l’as- Una delle motivazioni per cui a forte incidenza aumenta in
Case che si occupano di stu- se di questo profilo alare si maniera molto evidente la resistenza all’avanzamento è la na-
di aerodinamici e la conse- forma un angolo , detto in- scita di flussi fortemente turbolenti sul dorso dei profili.
guente arretratezza dei libri cidenza. Il bordo anteriore ri-
di testo in commercio rispetto spetto alla direzione dell’a-
agli ultimi sviluppi non ci han- ria, cioè il bordo dove il pro- vero comportamento dell’ala. In pratica, l’aria che circonda
no permesso per il momento filo in sezione ha un raccor- Lo scopo schematico di que- l’ala nel passare lungo la sua
di affrontare con la dovuta do arrotondato tra il dorso e sta trattazione, ricordiamo, è parte inferiore rallenta: que-
profondità molti aspetti im- il ventre, viene chiamato bor- quello di sintetizzare gli sto rallentamento, come di-
portanti. Ci riferiremo quindi do di attacco o di entrata; il aspetti principali, senza en- mostrabile con il teorema di
ad una sola analisi di tipo bordo dal lato opposto, ca- trare in questo caso nel detta- Bernoulli, crea un aumento lo-
macroscopico dei principali ratterizzato dall’avere un an- glio delle differenze tra le cale della pressione dell’aria
fenomeni, sperando in futuro golo acuto, è chiamato bor- due quantità e tra il loro si- rispetto alla pressione presen-
in una collaborazione più do di uscita. gnificato. Si potrebbe pensa- te nell’aria non disturbata dal
stretta con qualche casa o Se il profilo alare non avesse re che l’ala “si sostenga” gra- profilo; cioè, riferendoci alla
con qualche costruttore più una corda rettilinea, potrem- zie alla spinta dell’aria sulla superficie alare, si genera
disponibile. mo sempre individuare l’inci- sua superficie inferiore, e una forza dal basso verso
denza geometrica come l’an- cioè che in pratica la parte l’alto che si sviluppa tra la
I PROFILI ALARI AERO- golo tra la direzione del flui- superiore dell’ala non serva corrente dell’aria indisturbata
NAUTICI: PORTANZA E do e la perpendicolare alla quasi a niente. In realtà la e la superficie in metallo del
DEPORTANZA superficie curva anteriore in forza che sostiene l’ala è da- profilo.
Nelle immagini allegate è un punto ben determinato. In ta soprattutto dalla differenza Applichiamo il principio di
possibile osservare uno sche- realtà, esistono un’incidenza di pressione che si genera tra Bernoulli a questa corrente
ma rappresentativo di un pro- geometrica e una di funzio- la superficie alare inferiore e d’aria:
filo alare destinato all’utilizzo namento, caratteristica del quella superiore. p + (1/2)  V2 = cost.

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tamente a caratterizzare il
campo di velocità dell’aria
nella parte inferiore e in quel-
la superiore. Ripetiamo quin-
di come l’accelerazione o il
rallentamento locali della cor-
rente d’aria abbiano un’in-
fluenza diretta sulla differen-
za di pressione agente sulle
diverse zone della superficie
dell’ala.
Lungo la superficie curva di un profilo possiamo avere la conservazione dello strato limite La somma dei tre effetti aero-
o una sua separazione, con conseguente turbolenza superficiale; le frecce ben rappresen- dinamici, quello più piccolo
tano il campo di moto della velocità puntuale della corrente d’aria lungo al superficie, [3]. dovuto alla spinta dell’aria
sulla parte inferiore dell’ala e
quelli preponderanti di au-
Dove p è la pressione statica ci alla superficie di quest’ulti- massa, la corrente d’aria do- mento della pressione nella
dell’aria,  è la densità del- ma, si genera una forza dal vrà riunirsi alla fine del profi- parte inferiore e di diminu-
l’aria e V è la velocità dell’a- basso verso l’alto più o meno lo alare nello stesso istante, zione di pressione nella parte
ria relativa ad un sistema di inclinata rispetto alla vertica- cioè il flusso di aria inferiore superiore sono le principali
riferimento fisso, nel punto le applicata alla superficie ed il flusso di aria superiore azioni che agiscono sull’ala.
della corrente in esame. Trat- superiore in metallo dell’ala. appena dopo il bordo di usci- Trasformando tutte le pressio-
tandosi di un aeriforme e trat- L’aria che viene divisa dal ta dovranno di nuovo avere ni in forze agenti sulle super-
tandosi soprattutto di piccole bordo di attacco tra la parte la stessa velocità ed essere le fici, la risultante di queste for-
variazioni di quota, l’effetto superiore e quella inferiore “stesse molecole” separate ze sarà un vettore applicato
del termine relativo alla gra- del profilo percorrerà nello qualche istante prima dal in un punto ben preciso, chia-
vità è assolutamente nullo. stesso tempo spazi diversi bordo di attacco anteriore. Il mato centro delle forze aero-
Analogamente, nel passare prima di riunirsi, caratterizza- disegno della sezione del dinamiche, ed un momento ri-
sopra alla parte superiore ti dalla diversa lunghezza del profilo alare contribuirà diret- sultante applicato sempre a
dell’ala l’aria accelera; per profilo del ventre rispetto a
lo stesso motivo si creerà quello del dorso.
quindi un campo di pressione Abbiamo supposto la corren-
relativa negativa che tende te come uniforme, quindi a
letteralmente ad aspirare ver- velocità e portata costanti.
so l’alto l’ala, cioè, riferendo- Per la conservazione della

Assemblaggi più complessi di diversi profili alari, caratteriz-


Esempi di alcune costruzioni di profili alari aeronautici; al- zati dall’impiego di più profili a corda ridotta per aumenta-
cune di queste strutture sono vietate dai regolamenti tecni- re l’efficienza della superficie complessiva, [2].
co-sportivi nelle competizioni su pista, [2].

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questo punto. La forza ten-


derà in questo caso a solle-
vare profilo con tutto quello
che c’è collegato, in questo
caso quindi sosterrà il peso
dell’aereo, mentre il momen-
to contrasterà il momento ge-
nerato dalla forza peso, dato
che generalmente il baricen-
tro non risiederà sulla linea di Effetto sulla sagoma di una vettura tradizionale delle azioni aerodinamiche: sono evidenti i vor-
congiunzione dei centri delle tici che condizionano l’ottenimento di buoni coefficienti di penetrazione aerodinamica, [3].
forze aerodinamiche delle
ali. Se ribaltiamo la nostra
ala, non pensandola più
quindi per un utilizzo su un
aereo, abbiamo una compo-
nente preponderante delle
forze aerodinamiche diretta
verso il basso, quello che si
ottiene con un alettone su una
vettura di elevate prestazioni.
Come visibile dalla formula
sopra esposta, l’entità delle
pressioni aerodinamiche e Due differenti parti finali della vettura si comportano in modo altrettanto differente nei con-
delle conseguenti forze è fun- fronti delle turbolenze residue nella scia del veicolo, [3].
zione della velocità relativa
dell’aria rispetto al profilo, dalla resistenza al rotolamen- spesso al solo design, per ot- y. La formula da tutti cono-
cioè della velocità che local- to dei pneumatici e di tutti gli tenere una forte presa sul sciuta per la determinazione
mente investe il profilo. In as- altri organi di trasmissione. pubblico, garantire abitabi- della resistenza aerodinami-
senza di vento sulla pista, la Più la velocità cresce, più si lità ottimale o sviluppare so- ca all’avanzamento è:
velocità della corrente fluida fanno sentire i fenomeni di at- luzioni tecniche alternative a
indisturbata attorno all’auto- trito e di resistenza dovuti al- quelle consuete. Recentemen- Rx = (1/2)CxSV2
mobile è uguale alla velocità l’effetto aerodinamico. Le vet- te è accaduto con una discre-
sul terreno della vettura stes- ture che promettono consumi ta frequenza che alcune di- Dove Cx è il coefficiente di re-
sa. Sulle sue ali e sulle altre molto contenuti devono ne- scutibili scelte di base di un sistenza all’avanzamento,  è
appendici aerodinamiche in- cessariamente minimizzare progetto, come la posizione la densità dell’aria, S la su-
vece arrivano correnti d’aria tutte le resistenze all’avanza- finale del baricentro o la for- perficie maestra (o la superfi-
già “incanalate” da altre mento ed essere caratterizza- ma globale della carrozze- cie frontale massima del vei-
strutture della macchina, te da masse ridotte, per ac- ria, abbiano messo fortemen- colo), V è la solita velocità
quindi con velocità locali di- celerare e frenare con il mini- te in crisi il comportamento dell’aria.
verse rispetto alla velocità as- mo dispendio di potenza. Le dinamico della macchina, o Il termine Cx ha una formula-
soluta del veicolo. vetture da competizione, per coinvolto indesiderabili effetti zione complessa: contiene,
potere sviluppare velocità aerodinamici anche a velo- infatti, un primo termine lega-
RESISTENZA AERODINA- massime elevate in relazione cità non particolarmente ele- to alle azioni tangenziali del
MICA E DOWNFORCE alla potenza del motore, de- vate. Per procedere nella no- fluido determinate dalla sua
Come più volte affermato in vono essere costruite in modo stra analisi dobbiamo prima viscosità ed un secondo ter-
altri articoli apparsi su Auto tale da limitare le resistenze di tutto necessariamente fissa- mine legato alla forma del
Tecnica, un’automobile (co- aerodinamiche e i fenomeni re un sistema di riferimento componente in esame (in
me qualunque altro veicolo) di slittamento dei pneumatici sulla vettura: la direzione del questo caso l’automobile),
viene rallentata nel suo moto per trasmettere tutta la poten- moto sarà l’asse x, la vertica- con i conseguenti “giochi” di
da diversi fenomeni di resi- za motrice al terreno. Per le sarà z e l’asse trasversale, pressione e depressione che
stenza. Alle basse velocità, la quasi tutte le altre vetture, quello cioè attorno al quale vengono generati nel fluido e
frazione più importante di purtroppo, la parte predomi- avviene il moto di beccheg- nella sua scia dalla presenza
potenza dissipata dipende nante viene lasciata molto gio della vettura, sarà l’asse del veicolo.

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basso. Nei circuiti caratteriz-


zati invece da curve strette e
velocità più basse, per sfrut-
tare al massimo possibile ca-
rico aerodinamico, verranno
sviluppate apposite superfici
alari in grado di fornire ele-
vati valori di downforce an-
che a scapito di un’elevata
resistenza all’avanzamento,
con conseguenti velocità di
punta più o meno ridotte.
Esempio di un campo di pressione attorno a una vettura: come si può notare, è assoluta- Quando la velocità è comun-
mente consigliabile posizionare i radiatori e le eventuali prese di alimentazione dinamica que ridotta, a tal punto da
per il motore assolutamente al centro della parte frontale, dove l’arresto della corrente d’a- non permettere alla velocità
ria genererà un aumento della pressione statica abbinato ad una portata cospicua, [3]. dell’aria di generare un cari-
co apprezzabile sulle superfi-
ci alari, vengono in aiuto le
Un fondo carenato ed a maggiore altezza dal suolo, appartenente allo schema inferiore, capacità di funzionamento
caratterizza la scia dell’automobile, [3]. ottimale del telaio, delle so-
spensioni e soprattutto le ca-
pacità di guida del pilota. Le
vetture di F1, ad esempio, an-
che a velocità decisamente ri-
dotte, hanno dei campi di ve-
locità dell’aria nelle vicinan-
ze degli alettoni in grado di
fornire un apprezzabile ap-
porto delle forze aerodinami-
che per un aumento dello
schiacciamento verso terra
della vettura.
Le vetture a fondo piatto o
quasi (come le GT, o quasi
tutte le monoposto da pista,
F1 per prime) sfruttano inoltre
l’intercapedine d’aria tra ter-
reno e fondo della vettura per
generare downforce. L’aria
viene accelerata tra il terreno
Questa resistenza all’avanza- to e della densità dell’aria in principale di questo articolo. e il fondo piatto: questo au-
mento viene definita in ingle- cui si muove. Se la spinta ae- Una breve digressione sui mento di velocità fa diminuire
se semplicemente drag. rodinamica è dall’alto verso pneumatici: più l’automobile la pressione dell’aria nella
In maniera concettualmente il basso, come nelle vetture di genererà un carico verso il vena fluida, quasi sigillata ri-
analoga potremmo definire il F1 o in molte altre vetture da basso su ogni ruota, più i spetto ai lati esterni e la vet-
coefficiente di portanza o de- competizione, questa viene pneumatici saranno in grado tura viene “succhiata” verso il
portanza Cz: un coefficiente chiamata downforce, in in- di assicurare una corretta basso. La parte posteriore
cioè che ci dà un indice della glese. aderenza della vettura al fon- della vettura, lo “scivolo
relazione tra la forza di solle- In generale il Cx e il Cz sono do, scaricando bene a terra estrattore” ha un funziona-
vamento della vettura da ter- comunque variabili al variare la potenza del motore. Nelle mento ben preciso: serve per
ra o del suo schiacciamento del numero di Reynolds: an- curve a velocità elevate sarà estrarre appunto la maggiore
verso il basso in funzione del- che questa nota comunque quindi compito delle superfici quantità d’aria possibile dal-
la velocità longitudinale, di porterebbe a discussioni più alari quello di generare suffi- l’intercapedine sottostante,
una sua sezione di riferimen- approfondite dell’obiettivo ciente schiacciamento verso il contribuendo a diminuire ul-

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teriormente la pressione sotto Presso la Dallara Automobili una


al fondo e schiacciare ulte- fase dell’allestimento del modello
riormente la macchina verso per la galleria del vento della mo-
il basso. Il fondo e l’estrattore noposto destinata alla stagione Il comportamento di componenti molto piccoli, quali ad
forniscono, al contrario delle 2002 di gare in F3: estrema la cura esempio la forma del bordo inferiore della vettura, è asso-
superfici alari, un apporto di nella realizzazione di tutte le super- lutamente importante. Il labbro di Borda ad esempio può
downforce quasi gratuito, fici del modello. Possiamo notare il contribuire a generare una specie di sigillo aerodinamico,
cioè senza aumentare enor- fondo con la lama inferiore e il rac- ottimizzando il funzionamento del fondo piatto, [1].
memente anche la resistenza cordo a chiglia, le paratie dietro al-
all’avanzamento. Un’interes- le ruote anteriori, la definizione del-
sante nota del regolamento le prese d’aria dei radiatori. I com- te all’efficienza aerodinami- posizione costante e ben de-
tecnico per le monoposto si ponenti diversi sono stati realizzati ca di ogni componente della finita lungo tutto l’arco della
trova nella Formula Cart, do- con differenti materiali a seconda macchina, nasceranno quin- gara, analogamente al cen-
ve la forma del Venturi pre- della tipologia dei test sulle varie di intense azioni e reazioni, tro di massa: l’analisi e l’otti-
sente al di sotto di ogni pan- superfici. in grado di influire pesante- mizzazione della dinamica
cia laterale è praticamente mente sull’equilibrio della vet- di una “banale e semplice
imposta dal regolamento. bile. Se pensiamo alla vettura tura. F1” durante la percorrenza
E’ interessante notare come come idealmente ad una Le forze aerodinamiche sono di un giro di pista (con acce-
in realtà il Venturi – scivolo grossa ala, stavolta però con legate a relazioni complesse lerazioni, frenate e curve)
estrattore posteriore che aspi- una massa non trascurabile riferite alla velocità dell’aria non è quindi così semplice.
ra aria dalla zona inferiore (quella cioè dell’automobile nelle vicinanze di superfici at- Sperando nell’assenza di
del fondo piatto - non termini completa di pilota e benzina, tive, cioè non ci si può riferi- vento laterale in tutti i punti
dove fisicamente finisce lo appunto) procedendo a velo- re alla velocità del veicolo del tracciato, che potrebbe ri-
scivolo in materiale composi- cità costante in rettilineo le ma bisogna conoscere in durre molto l’efficienza aero-
to. Lo scivolo estrattore sfocia forze aerodinamiche che agi- ogni istante la velocità dell’a- dinamica di alcune superfici
in un secondo Venturi, delimi- scono su tutte le superfici ala- ria in ogni punto vicino alle oltre a generare una spinta
tato in alto dalla parte infe- ri, sul fondo e sul corpo vettu- superfici alari, al fondo, all’e- trasversale (lungo y) anche in
riore del profilo più basso ra saranno costanti. Possia- strattore, come già detto; il rettilineo, abbiamo un qua-
dell’alettone ed in basso dal mo quindi trovare anche sulla baricentro della vettura non dro indicativo ma completo
terreno. In pratica questo se- vettura un centro delle forze ha una posizione costante di quanto sia in realtà diffici-
condo Venturi, ben individua- aerodinamiche, generalmen- nel tempo: varia a seconda le in una vettura di elevate
bile visivamente ad esempio te diverso dal centro di mas- della posizione delle sospen- prestazioni accordare la
in gare sotto la pioggia, ha sa (o baricentro). Tra le forze sioni, del carico di benzina, componente aerodinamica a
un effetto di “moltiplicazio- collegate alla massa, cioè la dell’eventuale consumo di quella meccanica. I risultati
ne” del livello di depressione forza peso e tutte le azioni olio del motore (a volte co- sportivi alterni, in tutte le ca-
sotto al fondo della vettura, inerziali legate alle accelera- munque non trascurabile). tegorie, di tutte le squadre
permettendo un’elevata spin- zioni o alle decelerazioni, e Il centro delle forze aerodina- partecipanti sono un sintomo
ta verso il basso dell’automo- le forze aerodinamiche, lega- miche non avrà quindi una della fragilità di questi

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Schema esemplificativo della prima galleria del vento ideata


da Eiffel; si noti la sezione di prova aperta, [2].

L’impiego di un doppio fondo piatto potrebbe realmente


creare un funzionamento a minigonna aerodinamica molto
intenso; il suo utilizzo è stato discontinuo e non soddisfacen-
te, per la complessità aggiunta alla vettura, per l’innalzamen-
to del baricentro che impone e per la forte incostanza di pre-
stazioni al variare dell’altezza da terra del fondo, [1].

Una galleria del vento a circuito chiuso ma a vena aperta, con


ritorno semplice, [2].

del vento di tipo subsonico. disturbo della vena fluida da


Una galleria del vento è com- parte delle pareti della came-
posta sostanzialmente da ra di prova. Questa soluzio-
una sezione di test, dove vie- ne è energeticamente molto
ne opportunamente collocato dispendiosa e rumorosa, tutta
il modello, da un grosso ven- l’energia residua dell’aria in
tilatore che genera la corren- uscita dal ventilatore viene in-
Schema semplificato di una galleria del vento a circuito chiu- te d’aria e da un condotto più fatti dissipata nell’ambiente.
so, a doppio ritorno e a vena chiusa, [2]. o meno diversamente confor- L’evoluzione di questa tipolo-
mato che convoglia l’aria sul gia di gallerie è costituita da
modello. La prima e più sem- quelle a circuito chiuso a sin-
equilibri e costituiscono spes- nels, sempre per gli anglofili. plice realizzazione di galle- golo o doppio ritorno e a ve-
so la parte principale delle di- La definizione delle caratteri- ria del vento è quella a cir- na chiusa o aperta, a secon-
scussioni post gara tra i tifosi. stiche di funzionamento dei cuito aperto e a vena aperta. da che la sezione di test sia
Trovare l’equilibrio in condi- nuovi componenti può essere Come visibile nella figura in cioè sigillata rispetto all’am-
zioni così variabili spesso è effettuata con test in galleria alto a destra è composta, da biente o sia in ambiente libe-
frutto di anni di lavoro, di or- del vento su modelli in scala sinistra, dal collettore di im- ro. In questo caso il ventilato-
ganizzazione, di ricerca e svi- opportuna e, negli ultimi tem- bocco (C), dalla sezione di re deve fornire al fluido solo
luppo: senza sminuire il com- pi, anche con un preventivo prova in questo caso all’aria l’energia per vincere le dissi-
pito del pilota, l’uomo da solo lavoro di simulazione al com- aperta (Cp, camera di prova) pazioni, ma non deve acce-
comunque non potrà sempre puter con codici CFD. Resta- e da un diffusore (D) che ter- lerare da ferma tutta l’aria su
fare la differenza rispetto alle no comunque fondamentali i mina in un ventilatore (V). Al- cui compie lavoro.
condizioni tecniche nelle qua- test in pista per la valutazio- la fine del collettore e prima Un parametro importante del-
li si trova a lavorare. ne sul campo degli sviluppi della camera di prova viene la galleria del vento è il gra-
tecnici effettuati. Nonostante inserito un setto a maglia con do di turbolenza o fattore di
TIPOLOGIE DI GALLERIE l’impegno profuso dai tecnici funzione di raddrizzatore (o turbolenza. La presenza delle
DEL VENTO dal dopoguerra ad oggi, le rettificatore) della corrente pareti, delle griglie rettificatri-
Gli studi sull’aerodinamica vetture utilizzate nelle compe- d’aria. La presenza di una ci, dei cambiamenti di sezio-
delle vetture sono da sempre tizioni ordinarie non supera- camera di prova aperta è ne o direzione della vena flui-
effettuati in strutture derivate no la velocità del suono… de- molto pratica per il posizio- da fanno sì che l’aria non ab-
dal settore aerospaziale: le scriveremo quindi brevemen- namento dei modelli; non so- bia una velocità costante in
gallerie del vento o wind tun- te solo le tipologie di gallerie no presenti effetti fastidiosi di tutti i punti della vena, ma sia

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Un esempio del collegamento tra il veicolo in prova (qui un


Esempi schematici di alcune gallerie del vento impiegate per
aeromobile) alla struttura fissa, con i punti di rilevamento del-
testare modelli in scala 1:1; a) Volkswagen; b) Ford; c) F.K.F.S;
le grandezze più importanti, cioè portanza, resistenza all’a-
d) Pininfarina; e) M.I.R.A.; f) Nissan, [3].
vanzamento e momento risultante. Ovviamente questo sche-
ma costitutivo era quello impiegato fino all’avvento delle cel-
presente uno stato di turbo- vento a vena aperta: diventa le di carico che semplificano molto la realizzazione della strut-
lenza più o meno diffuso so- quindi difficile valutare i risul- tura di collegamento, [2].
prattutto nella vicinanza di al- tati numerici della sperimen-
cuni componenti. I risultati tazione. Per aumentare il Re
delle prove sperimentali, an- portandolo a valori interes-
che nel rispetto della legge di santi, è possibile aumentare
Reynolds, sono differenti se la densità dell’aria, aumen-
ottenuti in diverse gallerie ae- tandone in maniera più o me-
rodinamiche a causa della di- no intensa la pressione: è
versa turbolenza. Si definisce quindi ovvio che questo tipo
prima di tutti il numero di Rey- di gallerie, definite a densità
nolds (da qui più brevemente variabile, devono necessaria-
Re) critico per quella galleria mente presentare una sezio-
del vento, cioè il Re al quale ne per i test di tipo chiuso.
si ha la transizione tra moto Per adeguare all’utilizzo per
laminare e turbolento. Si ritie- test su automobili queste strut-
ne come numero di Re critico ture nate per l’impiego aero- Come visibile, la differenza tra una galleria del vento aero-
il numero di Re al quale nel- nautico è stato necessario in- nautica e una per automobili è l’indispensabile presenza di un
la sezione di prova si ottiene trodurre un componente ac- dispositivo, in questo caso il tappeto rotante, che simuli la
per una sfera un Cx di 0,15 cessorio nella sezione test: il presenza della strada.
riferito alla sezione maestra tappeto rotante. Il tappeto ro-
della sfera stessa. Il fattore di tante viene messo in moto da Note e Bibliografia l’Autoveicolo, Levrotto & Bel-
turbolenza della galleria del opportuni motori elettrici e [1] G.A. Pignone, Motori ad la, Torino, 2000
vento sarà quindi il rapporto mantenuto alla stessa velocità Alta Potenza Specifica, Gior-
tra il Re in aria libera e il Re dell’aria, per simulare l’effet- gio Nada Editore, Torino, Si ringrazia per la cortese
appena verificato per la no- to del fondo stradale e il com- 1995 collaborazione l’ing. Luca
stra sezione di prova. L’otte- portamento delle ruote in mo- [2] G. Doria - C. Rovini, Ae- Pignacca della Dallara Au-
nimento di Re analoghi tra il vimento, oltre a permettere rotecnica (vol I, II, III), ETS tomobili e la sig.ra Inma
modello e il prodotto reale è un “funzionamento” ottimale Editrice, Pisa, 1991 Vazquez della 3D Systems
molto difficile in gallerie del del fondo piatto.  [3] G. Genta, Meccanica del- Italia.

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