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L'ENIGMA
PERFETTO
I luoghi del Sator in Italia
Prefazione di
Rosanna Tuteri
EDIZIONI
UNIVERSITARIE
ROMANE
Roberto Giordano
L'Enigma Perfetto
I luoghi del Sator in Italia
EDIZIONI
UNIVERSITARIE
ROMANE
L'Enigma Perfetto. I Iuoghi del Sator in Italia 7
Sommario
Prefazione
Prernessa
post quem, nel XIX secolo con il dipinto di Filippo Balbi nella
Certosa di Trisulti, nel Lazio.
La conclusione di questa ricerca e rappresentata da 14
schede regionali che raccolgono 30 segnalazioni nelle quali
e descritto il contesto storico e artistico nel quale si trova il
Palindromo. La ricerca relativa a ogni scheda e stata caratte-
rizzata da un sopralluogo diretto, e integrata con documenta-
zione fotografica e bibliografica. Questi accertamenti hanno
evidenziato, in alcuni casi, delle inesattezze che potrebbero
portare a nuove interpretazioni cronologiche i Palindromi
esaminati. E stata realizzata, inoltre, una "Tavola Cronologica"
nella quale sono ordinati cronologicamente tutti gli esemplari
citati nel testo. Nel capitolo "Specchio dei Tempi" si analiz-
zano i diversi contesti nei quali si trova il Palindromo conside-
rando le modalitá tramite le quali l'uomo e riuscito, nel corso
del tempo, a mantenere in vita e trasmettere questa incredibile
struttura lessicale.
Per lo stesso fine ci auguriamo che anche questo lavoro possa
contribuire alla conoscenza e diffusione di un argomento prove-
niente dalle profonditá della Storia, ma che rimane sempre
attuale, tanto da auspicare che le numerose informazioni raccolte
siano fonte di stimolo per nuovi spunti di riflessione e ricerca.
16 Roberto Giordano
L'Enigm a Perfetto. I luoghi del Sator in Italia 17
R o T A s
o p E R A
T E N E T
A R E p o
s A T o R
2
Decimo Magno Ausonio e stato un poeta latino, nato nel 310 d.C. a
Burdigala, oggi Bordeaux. Nel 334 fondo una scuola di retorica de-
stinata a diventare molto famosa. Ausonio era considerato uno de-
gli uomini piú dotti della sua epoca; cosi l'imperatore Valentiniano
lo chiamó a Roma come precettore del figlio Graziano.
20 Roberto Giordano
3
Guarducci 1983.
4
11 termine Tabula Iliaca fu impiegato perla prima volta nel 1699
11 Palindromo del Sator 21
Ed ancora:
"Si scrivono paro/e anche nelle mura, in caso d'incen-
dio, affinché il fuoco non si estenda. Ed e difficile dire se le
paro/e straniere, e che non si devano pronunziare, abbiano
maggior forza di levare la Jede, o le latine non pensate,
o quelle che fanno sembrare ridicolo il nostro animo, il
quale sempre guarda a qua/che cosa grande, e degna di
muovere dio, o piuttosto comanda alla deitá ".
Per continuare:
"Disse Omero che Ulisse con incantesimi coaguló il
sangue che gli usciva dalla coscia ferita: dice Teofrasto
che con gl 'incanti si guariscono le sciatiche. Ca tone
ritiene che gli incantesimi giovino a far tornare gli arti
slogati al loro pasto, e M Varrone che giovino alfe gotte.
Cesare dittatore, poiché con perico/o cadde dal carro, non
appena vi era moniato sopra, usava sempre ripetere per
tre volte un certo carme, per allontanare da sé tale peri-
co/o; e questo lo vediamo ancora oggi fare da molti".
Probabilmente e stato proprio il carattere insolito della lettura
che avrá originato la forza del Palindromo e la sua presunta effi-
cacia, ma anche la semplice curiositá per le parole con cui e
composto, analogamente a quanto avvenne nei casi, altrettanto
noti, di Abracadabra o Abraxas.
Nel corso del medioevo le presunte virtú magiche del
Palindromo assunsero signi:ficati diversi: da talismano apotro-
paico, in grado di allontanare il male e la sfortuna, a principio
alchemico. In questo periodo, inoltre, era anche utilizzato per le
sue presunte virtú taumaturgiche. In una pergamena d'Aurillac
del XIII secolo si legge che se era mostrato ad una donna incinta
l'avrebbe fatta partorire senza dolore; nel "De varia quercus
historia", scritto nel 1555 dal francese Jean du Choul, si esaltano
24 Roberto Giordano
7
Jean du Choul illustró la religione e la milizia dell'antica Roma,
pubblicó la storia della quercia, e raccolse la maggior parte di co-
noscenze che poteva trarsi dagli antichi scrittori greci e latini.
Il Palíndromo del Sator 25
8
Castellino, Villani, 1961.
9
Novati 1970
26 Roberto Giordano
In ogni caso le teorie proposte nel corso del tempo non erano
completamente soddisfacenti, anzi in parte alimentavano nuovi
dubbi ed interrogativi. Se il Palíndromo, ad esempio, serviva ai
primi cristiani come il segno di una fede segreta, perché allora si
ritrova sulle mura delle chiese medievali, costruite in un periodo
in cui ormai tutta l'Europa era quasi completamente cristianiz-
zata? Chi e perché ne avrebbe conservato la memoria per tanti
secoli? Oppure se il Palíndromo e nato come un semplice gioco
enigmistico come ha fatto a perdurare nella memoria e nell'inte-
resse degli uomini fino ai giorni nostri?
Durante la realizzazione di questo lavoro, condotto con
paziente ricerca di documenti e testimonianze, si e cercato di
rispondere a queste ed altre domande.
L'Enigma Perfetto. I luoghi del Sator in Italia 27
10
Haverfield 1899, pp. 318-323
28 Roberto Giordano
11
Wesher 1874
Gli studi sul Palindromo 29
Figura 1: Cirencester
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Dura Europos
Dura Europos e un'antica cittá della Mesopotamia, situata nel
nord della Siria fondata nel IV sec. a. C. da Seleuco I Nicatore,
12
Grosser 1926, pp. 165-169, Agrell 1927
Gli studi sul Palindromo 31
./
Le scoperte di Pompei
Le scoperte piú importanti avvennero durante gli scavi di
Pompei. Ne] novembre del 1936 l'archeologo Matteo Della Corte
rinvenne, tra molte altre, un'epigrafe graffita nello stucco che
rivestiva una colonna della grande Palestra presso !'anfitea-
tro. I numerosi reperti epigrafici rinvenuti a Pompei sono, per
forza di cose, anteriori all'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e
sono oggetto di studio, da molti anni, da parte degli studiosi.
Essi hanno restituito una grande massa di informazioni sulla
vita quotidiana, i costumi e la mentalitá degli uomini che abita-
vano l'impero romano nel I secolo della nostra era. Ma questo
graffito aveva qualcosa di speciale. Era situato a poco meno
di un metro e mezzo da terra, composto da pochi centime-
13
Rostovtzeff 1934
Gli studi su] Palindromo 33
14
Carcopino 1965
34 Roberto Giordano
Aquincum
In Ungheria nel 1954, ad Aquincum, l'odierna Altofen vicino
Budapest, l'archeologo János Gyorgy Szilágyi durante gli
scavi del Palazzo del governatore romano della Pannonia infe-
riore, rinvenne una tegola (altre fonti indicano un mattone),
sulla quale erano riprodotte tre bande striate (a forma di croce
di Sant'Andrea tagliata verticalmente) e, nell'angolo sinistro
formato da esse, due differenti mani avevano inciso queste frasi:
ROMA TIBI SUB di seguito TA quindi ROTAS
I1 reperto rinvenuto ad Aquincum e databile tra il 107 ed il
108 d. C. e lo scopritore del reperto sostenne che il Sator e la
frase palindroma incompleta superiore "Roma tibi sub ita moti-
bus ibit amor" fossero di matrice pagana, dal momento che, nel
107 d. C., il Cristianesimo non poteva ancora essere penetrato
nell'antica Pannonia.
Figura 4: Aquincum
Gli studi su] Palindromo 35
Le ricerche in Italia
In questo capitolo sono presentati gli studi di alcuni ricerca-
tori italiani. L'approccio alla conoscenza della Formula ed alle
relative ipotesi, e differente per ognuno di loro, in quanto nasce
da una diversa formazione e preparazione culturale e scientifica.
Alcuni hanno seguito la strada della ricerca storico-archeologica,
altri quella filologica ed epigrafica, altri ancora quella misterica
ed occulta, ma tutti, probabilmente, hanno perseguito l'obiet-
tivo comune di comprendere e descrivere i molteplici aspetti che
caratterizzano questa Formula.
Tra i primi studiosi italiani che si dedicarono al Palindromo
ci fu Matteo della Corte, uno tra i maggiori epigrafisti italiani.
Nato a Cava de' Tirreni nell'ottobre del 1875, si laureo in
Giurisprudenza e Lettere e divenne membro di numerose
Accademie italiane e straniere e trascorse quasi sessanta anni
nello studio della cittá di Pompei. Un problema molto sentito
dal Della Corte fu la presenza dei Cristiani a Pompei. E stato
il tema assillante di tutta la sua esistenza. Fin dal 1925 quando,
prima nella casa di Paquio Proculo e dopo nel 1936 nella
Grande Palestra, rinvenne il Palindromo, e stato un continuo
succedersi di relazioni accademiche, di scritti, di conferenze,
tesi a sostenere la presenza di un nucleo di cristiani nella cittá
vesuviana. II grande archeologo Giovanni Battista De Rossi
aveva giá trovato, nel 1864, a Pompei delle tracce di cristia-
nesimo, leggendo in un'epigrafe (ben presto svanita) il nome
dei cristiani. II Della Corte, sulle sue orme, riprese l'annosa
questione per portare avanti la sua tesi. Ma fu soprattutto contro
lo studioso francese De Jerphanion che scaglió le sue ragioni,
dettate dalla logica e dalle prove documentarie sia scritte che
monumentali ed artistiche. Le sue tesi non suscitarono soltanto
polemiche, ma raccolsero anche consensi negli ambienti scien-
tifici ed accademici e negli studiosi di tutto il mondo. Una scru-
36 Roberto Giordano
15
Giacomini 2004, p. 176 e Guida Touring d'Italia, Abruzzo Molise,
p. 485.
Gli studi sul Palindromo 39
Fruibilita
Modalitá di osservazione e segnalazione di eventuali diffi-
coltá. La compilazione di questa sezione ha fornito delle
inaspettate sorprese. In qualche caso, infatti, nel corso dei
sopralluoghi, sono emerse delle inesattezze sui testi studiati e,
a volte, e stato addirittura impossibile constatare la presenza
del reperto.
Sopralluogo
Data del sopralluogo dell'autore
Percorso
11 percorso tra Ludico, Sincretico e Magico nel quale e confi-
gurato il Palindromo in esame.
CIL
Con la sigla CIL (Corpus Inscriptionum Latinarum) si defi-
nisce la monumentale raccolta di iscrizioni latine, dall'ini-
zio sino alla caduta dell'impero di Roma, di qualsiasi natura
(pubblica, sacra, sepolcrale, onoraria, rupestre, graffiti, etc.).
Questa sezione e stata utilizzata solo per le iscrizioni di
Pompei.
44 Roberto Giordano
Valle d'Aosta
16
Orlandoni, Rossetti Brezzi 2001, p. 39
46 Roberto Giordano
17
Tale decorazione, secondo Paolo Papone e Viviana Vallett (in
Orlandoni, Rossetti Brezzi 2001) potrebbe rappresentare un unicum
nell'ambito dei mosaici pavimentali altomedioevali.
18
Gatto Chanu, Celi 2004, p. 55
l luoghi del Sator in Italia 47
Figura 5: Aosta
Riepilogo
Sito Collegiata di Sant'Orso
Loca/ita Aosta, via Sant'Orso 10
Datazione Fine XII, inizio XIII secolo
Tipología Iscrizione circolare su mosaico, inizio Rotas
Fruibilitá Osservabile con facilita
Sopralluogo Luglio del 2009
Percorso Sincretico
48 Roberto Giordano
Figura 6: /ssogne
19
Borettaz 1995, p. 79
I luoghi del Sator in Italia 49
Riepilogo
Sito Castello di Issogne
Localita Issogne, provincia di Aosta
La datazione piú coerente puó essere collo-
Datazione
cata intorno al XVI secolo.
Disegno in colore rosso su intonaco, inserito
Tipologia
in una griglia quadrata. Inizio SATOR
Fruibilitá Si osserva durante le visite guidate.
Sopralluogo Luglio del 2009
Percorso Ludico
Bibliografia
Aosta
• GATTO CHANU Tersilla, CELI Alessandro 2004, Storia
insolita della Valle d 'Aosta, Newton & Compton edizioni.
• ORLANDONI Bruno, ROSSETTI BREZZI Elena 2001,
Sant'Orso di Aosta, il complesso monumentale (Vol. 1), Aosta,
Tipografia Valdostana.
• PERINETTI Roberto, PASQUINI Laura 2005, Il mosaico del
coro della chiesa dei Santi Pietro e Orso ad Aosta.
• PERINETTI Roberto 2000, I mosaici medievali di Aosta, in
Aiscom, Atti del VI Colloquio dell'Associazione Italiana per
lo studio e la conservazione del mosaico.
Issogne
• BORETTAZ Ornar 1995, I graffiti ne! castello di Issogne in
Valle d 'Aosta, Priuli e Verlucca, lvrea.
• BOSON Giustino 1964, Il castello di Issogne, Soprintendenza
alle Belle Arti e dell'Ufficio del Turismo della Regione Autonoma
Valle d'Aosta, Istituto Geografico De Agostini, Novara.
50 Roberto Giordano
Piemonte
negli ultimi due fogli del Codice, sono rappresentati degli spartiti
musicali, forse provenienti da altro testo. Dopo i primi due fogli
ne segue un terzo, molto rovinato e senza alcuna scritta o dise-
gno. Sul rovescio di questo vi sono delle scritte sistemate su! lato
verticale e suddivise in dodici righe, realizzate in grafia minuta.
A questi primi segue il resto dei fogli costituenti il Codice.
Ogni foglio del Codice e contrassegnato da una numerazione
moderna, posizionata sul bordo inferiore destro. 11 testo, realiz-
zato con grafia elegante ed ordinata, e suddiviso in due colonne
ed inizia con "In Principio crearun dir caelo & terra .. " ll testo
completo del Codice termina a pagina 154. Al foglio 155, l'ul-
timo del Codice, troviamo il Palíndromo. Questo foglio e abba-
stanza rovinato, presenta lacerazioni e lacune di materiale,
sembra essere il risvolto finale dei fogli componenti il Codice e
quindi non utilizzato dal redattore iniziale del testo.
Il quadrato con il Palíndromo si trova in un foglio caratteriz-
zato da altre scritte non pertinenti al contesto del Codice, quasi
come fossero esercizi di stile o grammatica. In fondo alla pagina,
inoltre, posta su un rigo e mezzo, si trova una frase posizionata
sottosopra, di difficile interpretazione. Poco sopra il quadrato,
disposte su quattro righe si trovano delle frasi, alcune mutile o
difficilmente comprensibili:
"Omnia sunt bona sunt, quia tu, bonus, omnia candis ... "
In:fine l'ultima riga: " .. ?.. amen ort and re? .. " Una frase con
notevoli difficoltá di interpretazione. La Formula inizia con
SATOR, ed e inserita nella classica struttura reticolare quadrata,
e posizionata nella parte inferiore del foglio, leggermente
spostata sulla destra. I lati della griglia misurano 2,9 per 2,9
cm. L'intera struttura e stata realizzata utilizzando un inchiostro
scuro, il tratto e abbastanza netto e preciso. La maggior parte
delle lettere e scritta in maiuscolo, tranne ne! TENET orizzontale
dove e scritta in corsivo la vocale "e".
Dal libro delle visite risulta che Federico Patetta ha visitato
la Biblioteca il 22 luglio e il 26 agosto del 1899. Il 3 giugno del
1890 risultano le visite di Patetta e di Carlo Cipolla, professore
dell'Universitá di Torino.
Figura 7: Vercelli
I luoghi del Sator in Italia 53
Riepilogo
Bibliografia
Vercelli
• PATETTA Federico 1905, Note sopra a/cune iscrizioni medie-
vali della regione modenese e sopra i carmina mutinensia,
Modena.
54 Roberto Giordano
Liguria
21
Rossi 1857, p. 84
56 Roberto Giordano
22
Belgrano 1889, pp. 627-630
I luoghi del Sator in Italia 57
23
Cipolla 1894, p. 3 e segg.
24
Balletto 1985, pp. 621-622
58 Roberto Giordano
s A T o R
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Figura 8: Genova
25
Pansa 1911, p. 9
26
Amati 1866, p. 48
60 Roberto Giordano
Riepilogo
Bibliografia
Genova
• AMATI Girolamo 1866, Ubbie, ciancioni e ciarpe del
secolo XVI, in Scelta di curiositá letterarie ecc, disp. LXXII,
Bologna.
• BALLETTO Laura 1985, Atti rogati a Ventimiglia da
Giovanni di Amandolesio dal 1258 al 1264, Genova,
Universitá di Genova, Istituto di Medievistica.
• BALLETTO Laura 1986, Medici e farmaci, scongiuri ed
incantesimi, dieta e gastronomia nel medioevo genovese,
Stamperia Brigati-Carucci, Genova.
• BELGRANO Luigi 1889, Di un codice genovese riguardante
la medicina e le scienze occulte, in Atti della Societá Ligure
di Storia Patria, XIX (1889), pp. 627-630;
• CIPOLLA Carlo 1894, Per la storia della formula Sator
Arepo, in Atti della Reale Accademia delle Scienze di Torino,
vol. XXIX.
• DURANTE, DE APOLLONIA 1988, Albintimilium, antico
municipio romano, Cavallermaggiore, Gribaudo.
I luoghi del Sator in Italia 61
Lombardia
27
Robolotti 1859, pp. 575 e segg.
I luoghi del Sator in Italia 63
Riepilogo
Sito Castello dei Rivola
Brusaporto, comune di Amberete, provincia
Localizzazione
di Bergamo.
La tipología dei caratteri utilízzati nell'epi-
grafe sembra del XIII-XIV secolo ma, in
Datazione
assenza di documenti specifici, e difficile
fornire una sicura datazione.
Incisione su pietra, inserito in una griglía
Tipología
quadrata, inizio con SATOR.
Osservabile previo accordo con .autoritá
Fruibilita
competenti.
Percorso Magico
28
Porter 1916, p. 280
I luoghi del Sator in Italia 65
29
Nella tradizione cristiana il termine e utilizzato per indicare l'im-
magine biblica composta dai quattro simboli degli Evangelisti.
66 Roberto Giordano
Riepilogo
Sito Chiesa di San Giovanni
Frazione di Pieve Terzagni, comune di
Loca/ita
Pescarolo ed Uniti, provincia di Cremona
Datazione Probabilmente del XII secolo
Iscrizione su mosaico, irregolare e molto
Tipo logia
lacunosa.
Visitabile previo accordo con le autor itá
Fruibilita
ecclesiastiche.
Percorso Sincretico
Bibliografia
Brusaporto
• CACCIA, MORRA 1994, Brusaporto - pro.filo storico, ed.
Ferrari
• CORDIER Umberto 1996, Guida ai luoghi misteriosi d'Italia,
Edizioni Piemme, Casale Monferrato
• UBERTI Marisa 2010, L'Enigma del Sator lombardo, Hera.
• UBERTI Marisa 2011, Il Sator di Brusaporto, Sphera, n.1.
Pieve Terzagni
• AUS'M Weerth, Der Mosaikboden in st. Gereom zu Koln,
Bonn 1873
• CAPONE Bianca 1978, Attraverso l Ttalia misteriosa,
Longanesi, Milano, p. 103
• DE SEDE Gerard 1962, Le Templier sont parmi nous, Jullrd
• FREGNI Giuseppe 1915, Di una antica iscrizione che trovasi
nella Pieve di Terzagni in Comune di Piadena, Pubblicato da
Societá tipografica modenese.
I luoghi del Sator in Italia 67
Veneto
30
Avogaro 1901
I luoghi del Sator in Italia 69
31
Biancolini 1750, p. 77
70 Roberto Giordano
32
Silvestri 1970
I luoghi del Sator in Italia 71
Riepilogo
Sito Chiesa di San Michele
Arce, comune di Pescantina, provincia di
Loca/ita
Verona
Datazione Prima meta del XII secolo
Inciso su pietra con andamento curvilíneo,
Tipología
inizio con SATOR.
La chiesa, di solito, non e aperta la
Fruibilitá
pubblico; le chiavi si richiedono al Parroco.
Sopralluogo Maggio 2010
Percorso Sincretico
Riepilogo
Sito Palazzo Benciolini, cortile di ingresso
Loca/ita Verona, via Diaz numero 2,
Datazione Non databile con certezza
Tipologia Forma quadrata, inizio SATOR
Fruibilitá
La lastra si trova all'interno di una proprietá
privata, di solito non visitabile.
Sopralluogo Maggio 2010 )
Percorso Magico
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Riepilogo
Sito Biblioteca Cívica
Loca/ita Verona, vía Cappello, 43
Datazione Del XVI secolo
Disegnato con inchiostro scuro, forma
Tipologia
quadrata, non incasellato, inizio Sator.
Fruibilitá
I testi antichi sono consultabili previa
richiesta. n
Sopralluogo 2011
-
Percorso Magico / Ludico
Bibliografia
Verona
• AVOGARO Carlo 1901, Appunti di toponomastica veronese
• BATINI Giorgio 1968, L'Italia sui muri, Bonechi, Firenze.
• BIANCOLINI Giambattista 1750, Notizie storiche delle chiese
di Verana, libro terzo, Verona
• CIPOLLA Carlo 1894, Per la storia della formula Sator
Arepo, in Atti della Reale Accademia delle Scienze di Torino,
vol. XXIX
• CORDIER Umberto 1996, Guida ai luoghi misteriosi d'Italia,
Piemme ed. Casale Monferrato
• SILVESTRI Giuseppe 1970, La Valpolicella, ed. Fiorini
• SCOLARI Filippo 1825
Pescantina-Arcé
• VEZZA Angelo 1989, Pescantina, cenni storici e vicende
paesane, Verona 1965; seconda ed., Pescantina, pagg. 326 -331
78 Roberto Giordano
Riepilogo
Sito Castel Mareccio
Loca/ita Bolzano, via Claudia de Medici,12
Datazione Intorno al XVI secolo
Non e facilmente osservabile, in quanto le
Tipología visite al castello non prevedono, di norma,
l'accesso al mastio.
Disegnato con inchiostro rosso scuro, forma
Fruibilitá
quadráta, non incasellato, inizio Sator.
Ci sono notevoli difficoltá per visitare il
Sopralluogo
mastio.
Percorso Magico / Ludico.
Bibliografia
Trento
• CAPONE Bianca 1978, Attraverso ! 'Italia misteriosa,
Longanesi, Milano.
• CAPONE Bianca 1979, Vestigia Templari in Italia, Roma,
Edizioni Templari.
• CORDIER Umberto 1996, Guida ai luoghi misteriosi d'Italia,
Piemme ed. Casale Monferrato.
• DI DONATO Ugo 1990, San Giovanni e Capestrano,
Capestrano, Convento San Giovanni, Fracasso stampatore.
• GREBE, GROBMANN 2005, Bolzano - Castel Mareccio
• HORMANN M. 1989, Sul muro della Torre di Castel
Mareccio: Maretsch, in Tiroler Buch, di Trapp.Oswald
• MACKOVITZ H., Schloss Maretsch und seine Wandmalereien
in Osterreicher Kunst. Pattis, Erich: Maretsch ist eine
Wasserburg in "Dolomiten"
I luoghi del Sator in Italia 81
Emilia Romagna
Riepilogo
Sito Archivio Capitolare
Loca/ita Modena, via Lanfranco, 6
Datazione Intorno al IX secolo circa
Scritto lineare, a margine del foglio di un
Tipologia
Codice, inizio con ROTAS
I testi antichi sono consultabili tramite
Fruibilitá preventivo accordo con i responsabili
dell'archivio.
Sopralluogo Nel 2009 e 2011
Percorso Ludico
Bibliografia
Modena
• FRUGONI Arsenio 1979, Sator arepo tenet opera rotas, in
Incontri nel Medioevo, ed. Il Mulino, Bologna, p. 294
• PATETTA Federico 1905, Note sopra alcune iscrizioni medie-
valí della regione modenese e sopra i carmina mutinensia,
Modena,p. 64
• TRAUBE Ludwig 1896, Carmina Mutinensia, in Poetae latini
aevi Carolini da Monumenta Germaniae Historica, Berolini.
Parma
• BARONCELLI Francesco, ZANARDI Bruno, La cappella del
Comune nel Duomo di Parma. Arte, storia, restauri, Editrice
Mazzotta, 2007, pp.152-154
86 Roberto Giordano
Toscana
Figura 17:
Monogramrna
38
Giacomini 2004, p. 38
90 Roberto Giordano
Riepilogo
Sito Pieve di San Giovanni
Localita Campiglia Marittima, prov. Livorno
Datazione Seconda meta del XII secolo
Incisione su pietra, disposta su tre linee oriz-
Tipología
zontali, inizio SATOR.
L'epigrafe e posta all'esterno del braccio
settentrionale del transetto, ma non e osser-
vabile con facilita, in quanto, oltre ad essere
Fruibilita situata in alto, si trova in una zona transen-
nata per le numerose sepolture che hanno
lastre di copertura molto rovinate o addirit-
tura spezzate.
Sopralluogo 2009
Percorso Sincretico
I luoghi del Sator in Italia 91
Riepilogo
Sito Duomo di Santa Maria Assunta
Loca/ita Siena, piazza del Duomo
Datazione Fine XIII, inizio XIV secolo
Tipo logia Incisione su pietra, nella classica forma
quadrata, inizio SATOR
Fruibilitá L'epigrafe e di nuovo osservabile dopo i
recenti lavori di restauro.
Sopralluogo 2010
Percorso Sincretico
.. o ·~ ..
94 Roberto Giordano
Riepilogo
Sito Biblioteca Statale
Loca/ita
Datazione
Lucca, Via Santa Maria Corteorlandini 12
XV secolo
'
1
¡
Fruibilita 11 manoscritto puó essere consultato su 1
microfilm.
Sopralluogo 2010
Percorso Magico f
Bibliografia
Campiglia Marittima
• BACCI Peleo 1910, La Pieve di San Giovanni a Campiglia
Marittima costruita da Mº Matteo: 1109-1117, Leo Olschki,
Firenze.
• BELCARI Riccardo 2003, La Pieve di San Giovanni,
All'Insegna del Giglio, pp. 605 - 610
• BENEDETTINI Giovanni 2009, San Giovanni, la pieve
di Campiglia, Centro studi Giuseppe Mussio, Campiglia
Marittima.
• GIACOMINI Anna 2004, Sator Codice Templare, ed. Penne
e Papiri, Latina.
Siena
• CORDIER Umberto 1996, Guida ai luoghi misteriosi d'Italia,
Piemme ed. Casale Monferrato.
• GIACOMINI Anna 2004, Sator Codice Templare, ed. Penne
e Papiri, Latina. p. 13 e segg.
I luoghi del Sator in Italia 95
•
Marche
l
campane, una della 1659, l'altra del 1718.
La seconda segnalazione ci conduce in prossimitá di
Marischio in provincia di Ancona. L'antichissima pieve di
S. Maria in Plebis Flexiae sorge su una collina del torrente
Riobono, in localitá Torre Cecchina, di Fabriano, nel trivio di
strade preromane che collegano l'agro Sentinate con il Piceno
ed i valichi appenninici umbro-marchigiani. Il primo documento
che ne parla risale al 1160. Fu parrocchia fino al Quattrocento 1
I luoghi del Sator in Italia 97
98 Roberto Giordano
Piemontesi nel gennaio del 1861, nel corso della lotta al brigan-
taggio. Rimossi i ruderi della canonica, alla nuova apertura fu
adattato il portale che era sul fianco sud e che reca nella cornice
la data 1476. All'interno della chiesa, sulle pareti un tempo tutte
ricoperte da affreschi, sono rimaste alcune figure eseguite con
probabilitá dal pittore Dionisia Cappelli di Amatrice. Il pavi-
mento della chiesa e in lastre di travertino realizzato, proba-
bilmente, nella seconda meta del '500 da maestri lombardi. Il
pavimento, inoltre, e caratterizzato dalla presenza di diverse
lastre tombali, ornate con scritte e stemmi nobiliari. Tra le opere
maggiori conservate nella chiesa troviamo un trittico, dipinto a
tempera su tavola, opera di Pietro Alemanno, databile intorno al
1482-84.
Riepilogo
Sito Chiesa di Sant'Andrea in Primicilio.
Loca/ita Canavaccio, provincia di Pesaro-Urbino
Accanto al Palindromo vi era scritto "anno
Datazione
domini 1407".
Incisione su campana, la forma geometrica
Tipologia
dovrebbe esserequadrata.
Fruibilitá La campana e stata rimossa diversi anni fa.
Sopralluogo Aprile 2012
Percorso Sincretico
Riepilogo
Sito Chiesa di Santa Maria Plebis Flexie
Percorso Sincretico
102 Roberto Giordano
Riepilogo
Sito Chiesa di Sant'Agostino
Loca/ita Monterubbiano, prov. Fermo
Datazione Del XVI secolo
Tipología Non rilevabile
Fruibilitá Non rilevabile
Sopralluogo Luglio 2010
40
Scipioni 1935, p. 26
I luoghi del Sator in Italia 103
Riepilogo
Sito Chiesa di San Lorenzo
Comune di Paggese di Acquasanta Terme,
Localita
provincia di Ascoli Piceno
L'incisione, presumibilmente, e successiva al
Datazione
XV secolo.
Graffito su affresco in forma quadrata suddi-
Tipo logia
visa in caselle, inizio Sator
Osservabile con facilita, previa richiesta alle
Fruibilita
autoritá locali.
Sopralluogo Nel 2009, 2010 e 2012
Percorso Magico / Ludico
Bibliografia
Canavaccio di Urbino
• CORDIER Umberto 1996, Guida ai luoghi misteriosi d 'Italia,
Piemme ed. Casale Monferrato
• LEONI Nicola 1962, Leggende Marchigiane, I quaderni della
famiglia marchigiana, Senigallia, pp.13-14.
• PETROMILLI Gabriele 1985, La chiesa Templare di
Sant'Andrea in Primicilio, 111 Convegno di ricerche Templari,
Casale Monferrato.
Torrececchina
• CAPONE Bianca 1979, Vestigia Templari in Italia, Roma,
Edizioni Templari, pp. 81-85.
• CORDIER Umberto 1996, Guida ai luoghi misteriosi d'Italia,
Piemme ed. Casale Monferrato.
• FERRETTI Domenico 1985, I Templari ne! fabr ianese,
Azione.
106 Roberto Giordano
Lazio
41
Guarducci 1991, pp. 589-96
110 Roberto Giordano
}ZO T/O'f
O p· Efl)~
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'º
1>·P-:E:
J /'To 1,
Figura 23: Roma, Santa Maria Maggiore
Riepilogo
Sito Basilica di S. M Maggiore
Loca/ita Roma, via Liberiana 27
Datazione E databile al III o inizio del IV secolo d.C.
Tipologia Graffito in forma quadrata con inizio ROTAS
Fruibilitá Osservabile solo tramite visite con guida
autorizzata.
Sopralluogo Aprile 2008
Percorso Ludico
Abbazia di Montecassino
Il Palíndromo e disegnato in uno dei Codici medioevali
conservati a Montecassino, perla precisione il Casinense 384 al
foglio 154. 11 volume e composto da due unitá codicologiche; la
112 Roberto Giordano
42
La scrittura detta beneventana o cassinese si sviluppo nel VII se-
colo nell'Italia meridionale. Gli scriptoria piú celebri furono quelli
di Montecassino e Cava de' Tirreni. Si presenta ordinata, regolaris-
sima, con molte legature che danno l'impressione di una linea con-
tinua, strutturata in brevi aste verticali e spezzate.
43
Inguanez 1934, p. 247
44
Orofino 1994, pp. 73-75
I Juoghi del Sator in Italia 113
Riepilogo
Sito Abbazia di Montecassino
Loca/ita Comune di Cassino, prov. di Frosinone
Datazione Fine del IX, inizio del X secolo
Disegno ad inchiostro, in una griglia quasi
Tipología
rettangolare, inizio con ROTAS
Il Codice 384 puó essere consultato solo su
Fruibilitá
richiesta.
Sopralluogo Maggio 2001
Percorso Ludico
Abbazia di Valvisciolo
11 chiostro dell'Abbazia ha conosciuto, nel corso dei secoli,
nurnerose modifiche e restauri 46• In origine la successione delle
arcatelle si presentava uniforme nei quattro lati e il portico era
coperto a tetto. Questo aspetto cambio quando furono costruite le
volte a crociera, per contenere la spinta di queste vennero innal-
zati i contrafforti. Questo nuovo elemento modifico notevolmente
il carattere del portico, che venne privato di alcuni passaggi verso
l'esterno del portico e gli accessi, che sostituirono quelli chiusi
durante la costruzione dei contrafforti, furono eseguiti in epoca
successiva adattando gli elementi architettonici. I costruttori copri-
rono, quindi, il chiostro imitando la struttura delle volte esistenti
nell'Abbazia. Sopra le volte vennero creati i terrazzi, rna uno solo
e arrivato fino ai giorni nostri, quello a flanco della chiesa, mentre
gli altri sono scomparsi per via delle continue trasformazioni. 11
lato Sud del chiostro presenta le trasformazioni piú considerevoli.
Ad una prima serie di archi verso la meta del 1500 se ne sovrap-
46
Perrotti 1961, pp. 79 e segg.
[ luoghi del Sator in Italia 115
Figura 25:
Abbazia di
Valvisciolo
47
AA.VV. 1987, p. 109
116 Roberto Giordano
Riepilogo
Sito Chiostro dell'Abbazia di Valvisciolo
Loca/ita Sermoneta, provincia di Latina
Datazione Probabilmente alto medioevale
Tipología: Graffito sull'intonaco, di forma circolare
Fruibilitá Osservabile con facilita
Sopralluogo Numerosi sopralluoghi dell'autore
Percorso Ludico
Certosa di Trisulti
La chiesa abbaziale di Trisulti si trova a circa 6 km da
Collepardo, a circa 825 metri di quota, immersa nei secolari
boschi di querce dei Monti Ernici, a ridosso del Parco Nazionale
d'Abruzzo. La storia millenaria della Certosa di Trisulti inizia alla
fine del X secolo quando Domenico, monaco benedettino nato
ne! 951 a Foligno, inizió la sua vita eremitica in Sabina fondando
diversi monasteri tra Lazio ed Abruzzo. Giunse, infine, in un
luogo chiamato Tri salto (oggi Trisulti) dove scelse come eremo
una grotta dove, dopo tre anni passati tra digiuni e preghiere,
gettó le fondamenta di una chiesa dedicandola a San Bartolomeo.
La costruzione della chiesa e del monastero richiese un decen-
nio, fra il 986 e il 996 circa. Poco tempo dopo Domenico si
spostó nella valle del fiume Cacume ove costrui un oratorio dedi-
cato a San Michele Arcangelo. Verso l'anno 1000, richiamato dai
monaci, torno a Trisulti, che pero lasció definitivamente nel 1011
per prendere possesso della chiesa presso Sora assegnatagli da
Pietro di Rainerio, raccomandando al popolo di amare il mona-
stero di Trisulti perché aveva ottenuto da Dio la liberazione dalla
peste che aveva colpito i luoghi circostanti. Affidata quindi la
I luoghi del Sator in Italia 117
Riepilogo
Sito Certosa di Trisulti
Loca/ita Comune di Collepardo, provincia di Frosinone
Eseguito intorno alla meta del XIX secolo, tra
Datazione
il 1850 e il 1860.
Tipologia Dipinto su affresco, inizio con SATOR
Fruibilitá Osservabile con facilita
Sopralluogo Dal 2007 sopralluoghi annuali
Percorso Magico
[ luoghi del Sator in Italia 119
Bibliografia
Roma
• MAGI Filippo 1972, Il calendario dipinto sotto Santa Maria
Maggiore. Con appendice sui graffiti del vano XVI, a cura di
Paavo Castrén, Vol. XI.
• MOSCATI Sabatino 1976, Le pietre par/ano, ed. Mondadori.
• VARONE Antonio 1979, Presenze giudaiche e cristiane a
Pompei, Quaderni della Societá per lo studio e divulgazione
dell'archeologia biblica, Napoli.
Montecassino
• ADACHER Sabina 1983, La miniatura cassinese in alcuni
codici conservati nell 'archivio dell 'abbazia, in Monastica III,
Scritti raccolti in memoria del XV centenario della nascita
di S. Benedetto (480-1980), Montecassino (Miscellanea
Cassinese 47), pp. 187-234: 193-194.
• INGUANEZ Mauro 1934, Codicum Casinensium manuscrip-
torum catalogus cura et studio monachorum S. Benedicti, vol.
II, pars II, Montecassino.
• OROFINO Giulia 1994, I codici decorati dell 'archivio di
Montecassino, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, Roma.
• PENCO Gregario 1983, Storia del monachesimo in Italia:
dalle origini alfa fine del Medioevo, ed. Jaca Book, pag. 423 ,
• USSANI Vincenzo 1950, Per un esemplare cassinese di Rotas
Opera, Estr. da Studi medievali vol. 16, Loescher.
Abbazia di Valvisciolo
• AA.VV. 1987, Guida ai misteri e segreti del Lazio, SugarCo
edizioni.
• CAPONE Bianca 1979, Vestigia Templari in Italia, Roma,
Edizioni Templari, 1979, p. 103
I luoghi del Sator in Italia 121
Abruzzo
Riepilogo
Sito Chiesa della Madonna Apparente
Loca/ita Campotosto, provincia di L'Aquila
Datazione Successivo al XVII secolo
Tipologia Graffito su intonaco, inizio SATOR
Fruibilitá
e
La chiesa di solito chiusa, e necessario
chiedere il permesso.
Sopralluogo Ne! 2010
Percorso Ludico
I luoghi del Sator in Italia 127
49
Piccirilli, 1899, p. 6.
128 Roberto Giordano
50
11 Chronicon Vulturnense e un manoscritto miniato scritto dal mo-
naco Giovanni, che poi divento abate di San Vincenzo al Volturno
nel secolo XII.
I luoghi del Sator in Italia 129
51
Lopardi 2008, p. 169.
[ luoghi del Sator in Italia 131
52
Un esempio di tale pratica puó vedersi nelle mura esterne della
chiesa di Santa Vittoria a Monteleone Sabino, in provincia di Rieti.
132 Roberto Giordano
Riepilogo
Sito Chiesa di San Pietro ad Oratorium
Loca/ita Capestrano, provincia di L'Aquila
Datazione Tra VIII e XII secolo
Incisione su pietra, nella classica forma
Tipología quadrata, l'inizio, se fosse orientato corret-
tamente, e ROTAS.
La chiesa e di solito chiusa da una cancel-
Fruibilitá lata, e necessario chiedere le chiavi al
custode in paese.
Sopralluogo Da] 2009 sopralluoghi annuali
Percorso Sincretico.
l luoghi del Sator in Italia 133
53
E interessante constatare che la rappresentazione del pannello con
Sansone si avvicina, iconograficamente, al mosaico della chiesa di
Sant'Orso di Aosta, intorno al quale si trova disposto in circolo un
Palíndromo del XII secolo.
54
La maggior parte delle fonti consultate riporta SATOR come inizio.
134 Roberto Giordano
Riepilogo
Sito Chiesa di Santa Lucia
Loca/ita Magliano de Marsi, provincia di L'Aquila
Datazione XIII - XIV secolo
Incisione su pietra, di forma quasi quadrata,
Tipología
inizio con ROTAS
Osservabile tramite un binocolo o un teleobiet-
Fruibilita
tivo fotografico
Sopralluogo Dal 1997 sopralluoghi annuali
Percorso Sincretico
I luoghi del Sator in Italia 135
Bibliografia
Campotosto
• LOPARDI Maria Grazia 2006, La presenza. Il tesoro dei
Templari, Ed. 11 Ternario, L'Aquila.
• LOPARDI Maria Grazia Lopardi 2008, I Templari e il calle
magico di Celestino, Lavis (TN), Editore Barbera.
Capestrano
• AA.VV. 1988, Romines de Carapellas, Storia e archeologia
della Baronia di Carapelle, Deputazione Abruzzese di Storia
Patria, L'Aquila.
• AMOROSA Berengario Galileo 1904, San Pietro ad
Oratorium. Note storiche sulla scorta della Cronaca
Volturnense, Rivista abruzzese di seienze, lettere ed arti, anno
XIX, Fase. 111.
• ANTINORI L. A., Corografia storica degli Abruzzi e luoghi
circonvicini Ms.vol. XXVIII.
• CAPONE Bianea 1979, Vestigia Templari in Italia, Roma,
Edizioni Templari.
• CONTI, PLACIDI 1986, Storia ed arte di Capestrano, edito
in Capestrano.
• CORDIER Umberto 1996, Guida ai luoghi misteriosi d'Italia,
Piemme ed. Casale Monferrato.
• DE NINO 1887, Gran Sasso D'Italia, n. 16.
• DI DONA TO U go 1990, San Giovanni e Capestrano,
Capestrano, Convento San Giovanni, Fraeasso stampatore.
• FEDERICI V. 1949, Il Crittogramma di San Pietro ad
Oratorium della fine del sec. XI, Bullettino dell'Arehi-
vio Paleografieo Italiano, Universitá di Roma Istituto di
Paleografia italiana, vol. V, fase. I, Roma.
• FRUGONI Arsenio 1979, Sator arepo tenet opera rotas, in
Ineontri nel Medioevo, ed. 11 Mulino, Bologna.
136 Roberto Giordano
Molise
58
Capone 1978, p. 33 e segg.
140 Roberto Giordano
59
Neri 2008, p. 99
I luoghi del Sator in Italia 141
Figura 30:
Campanile di Santa Maria Ester
142 Roberto Giordano
Riepilogo
Sito Chiesa di Santa Maria Ester
Piazza Nicola Neri, Acquaviva Collecroce,
Loca/ita
prov. Campobasso.
Datazione XI - XII secolo
Tipología Incisione su pietra, inizio con ROTAS
La chiesa e aperta solo in occasione delle
Fruibilitá
funzioni religiose.
Sopralluogo Luglio 2012
Percorso Ludico/Magico
Bibliografia
Acquaviva Collecroce
• BADURINA Teodoro 1950, Rotas, Opera, Tenet, Arepo,
Sator, Roma, Tipografia Pio X.
• CARBONE Annalisa 2000, Le Parrocchie del Molise,
edizioni Enne, Ferrazzano.
• CAPONE Bianca 1978, Attraverso ! 'Italia misteriosa,
Longanesi, Milano.
• CICOGNANI Egle 1988, Sculture erratiche altomedie-
vali, in Conoscenze. Rivista annuale della Soprintendenza
Archeologica per i Beni Ambientali Architettonici Artistici e
Storici del Molise, vol. IV, Campobasso, pp. 108-116
• CORDIER Umberto 1996, Guida ai luoghi misteriosi d'Italia,
ed. Piemme, Casale Monferrato.
• GIACOMINI Anna 2004, Sator Codice Templare, ed. Penne
e Papiri, Latina.
• GUIDE ROSSE TOURING 1979, Guida d'Jtalia, Abruzzo
Molise, Milano.
• MASCIOTTA G. B. 1914, Il Molise dalle origini ai giorni
nostri, Cava dei Tirreni.
• NERI Pierino 2008, I paesi slavi del Molise. Nuova Guida
turistico-culturale, Enzo Nocera ed., Campobasso.
144 Roberto Giordano
Campania
61
Guarducci 1983, p. 415
62
Varone 1979, p. 66
I luoghi del Sator in Italia 145
Riepilogo
Sito Casa di Publio Paquius Proculus
Loca/ita Pompei scavi archeologici, provincia di Napoli.
Datazione Del I secolo d.C.
Tipología Graffito incompleto su intonaco, in forma
quadrata, inizio ROTAS
Fruibilita Non si hanno notizie sull'attuale collocazione di
questo reperto.
Percorso Ludico
CIL IV, 8123
I luoghi del Sator in Italia 147
64
Giordano, Kahn, 2001, p. 78.
I luoghi del Sator in Italia 149
Riepilogo
Sito La grande Palestra
Localitá Pompei scavi archeologici, provincia di Napoli.
Datazione I secolo d.C.
Graffito su colonna, in forma quadrata, inizio
Tipología
ROTAS
Al momento della scoperta venne realizzata una
Fruibilita
copia del graffito, conservata oggi a Pompei.
Percorso Ludico
CIL IV, 8623
Bibliografia
Pompei, casa di Paquio Proculus
• BABUDRI Francesco 1946, Il Crittogramma Pompeiano in
una Leggenda Plutonica del Salento, Iapigia Ser. 3, anno 17,
150 Roberto Giordano
Bari (per le iscrizioni CIL IV 8623: II, vii e per CIL IV 8123:
I, vii, 1).
• CIPRIOTTI 1953, Cristiani nella casa di Venere? Ecclesia,
rivista mensile illustrata, 12, Cittá del Vaticano (per l'iscri-
zione CIL IV 10.477: II, iii, 3).
• CIPRIOTTI 1962, Pompei, ed. Studium, Roma, p. 72,
• CIPRIOTTI 1975, Ancora poche parole sugli indizi di cristia-
nesimo a Pompei, Neue forschungen in Pompei, pp. 277-278
• CORDIER Umberto 1996, Guida ai luoghi misteriosi d'Jtalia,
Piemme ed. Casale Monferrato.
• CORTES! 2005, Manoscritti segreti, Newton & Compton
editore, Roma.
• DELLA CORTE Matteo 1929, Pompei: Epigrafi della casa di
Paquio Proculo, Notizie e Scavi, p. 465 n. 200 e in CIL, IV
Suppl. 8297.
• DEVOS 1982, Pompei Ercolano e Stabia, Guide archeologi-
che Laterza.
• GUARDUCCI Margherita 1965, Il misterioso Quadrato
Magico, L'interpretazione di Jérome Carcopino e documenti
nuovi, Rivista di archeologia classica, XVII.
• MAULUCCI VIVOLO Francesco Paolo 1993, Pompei. I graf-
fiti figurati, Bastogi Editrice Italiana, Foggia.
• OMODEO Adolfo 1940, La croce d 'Ercolano e il culto
preconstantiniano della croce, La Critica 38, pp. 45-61.
Pompei, la Grande Palestra
• CARCOPINO Jéróme 1965, Le christianisme secret du carré
magique. Les fouilles de Saint- Pierre et la tradition, Revue
de l'histoire des religions, tome 167 nº2.
• CORDIER Umberto 1996, Guida ai luoghi misteriosi d'Italia,
Piemme ed. Casale Monferrato
I luoghi del Sator in Italia 151
Puglia
65
Le vicende riguardanti questa scoperta sono descritte nella scheda
relativa a Deliceto.
I luoghi del Sator in Italia 155
Riepilogo
Sito Chiesa del SS. Sacramento
Piazza Ceceo d'Ascoli, Ascoli Satriano, prov.
Loca/ita
Foggia
Datazione Non databile con certezza
Incisione su pietra, di forma quadrata, inizio
Tipologia
SATOR
Fruibilitá Visibile senza problemi
Riepilogo
Sito Chiesa SS. Annunziata
Localita Deliceto, provincia Foggia
Secondo Maulucci Vivolo l'epigrafe e
da collocarsi intorno al 111 secolo d.C.
Se questa datazione fosse confermata, il
Palindromo di Deliceto sarebbe, per !'Italia,
Datazione
l'unico esemplare ancora esistente di epoca
romana, tra l'altro con inizio SATOR anzi-
ché ROTAS come di norma per i reperti di
que! periodo.
Incisione su pietra, di forma quadrata,
Tipo logia
inizio SATOR
Fruibilitá Non rilevata
I luoghi del Sator in Italia 159
Bibliografia
Ascoli Satriano
• ROSARIO Pasquale 1989, Dall'Ofanto al Carapelle, ristampa
in sei volumi a cura di F. Capriglione, M. Popolo Libreria ed.
Ascoli Satriano, 1989
• MAULUCCI VIVOLO Francesco Paolo 2000, Sulle tracce di
San Patito: il Quadrato magico di Ascoli Satriano ed i primi
risultati del/e indagini archeologiche in localita Faragola.
Callana di interventi di Archeologia post classica in provincia
di Foggia, vol. 1, Bastogi, Foggia.
• VOLPE Giuliano, SILVESTRINI M. 2004, La villa di
Faragola (Ascoli Satriano) e gli Scipiones Orfiii, in Epigraphy
and Public Space from the Severans to the Theodosian Era,
Atti della XII Rencontre sur l'épigraphie.
160 Roberto Giordano
L'Enigm a Perfetto. I luoghi del Sator in Italia 161
Il Percorso Ludico
Possiamo far decorrere questo percorso nel periodo romano;
tra i sostenitori di tale origine, come si e detto, troviamo la
studiosa Margherita Guarducci, che riteneva il Palindromo nien-
t'altro che un gioco letterale e di questo suo attributo originario
ne ha fornito completa descrizione in diversi lavori. Esaminando
i tanti giochi grafici ideati dai romani, la Guarducci ricostruisce
la probabile nascita di un quadrato letterale67•
Dal piú semplice, che utilizza i due termini ROMA AMOR, si
costruisce la struttura estema del quadrato68:
67
Guarducci 1965, p. 264 e segg.
68 Questo Palindromo fu scoperto nel 1963 dallo studioso Armando
Petrucci, graffito nella caserma dei vigili ad Ostia Antica.
164 Roberto Giordano
R o M A
o M
M o
A M o R
R o M A
o L I M
M I L o
A M o R
R o T A s
o A
T T
A o
s A T o R
R o T A s
o E A
T E N E T
A t o
s A T o R
R o T A s
o p E R A
T E N E T
A R E p o
s A T o R
71
H. Leclercq, Dict. d'archeologie chretienne, voce Amulettes.
72
Crum 1902, p 42, n. 8147 "Coptic monuments"
Specchio dei Tempi 169
JI Percorso Sincretico
All'inizio del XII secolo il Palíndromo comincia a cambiare
significato; lo troviamo ad Aosta nella chiesa di Sant'Orso, ripro-
dotto in mosaico all'interno di una cornice disposta in circolo
sopra il luogo di sepoltura del santo, con un chiaro significato
protettivo e apotropaico. Sempre nel XII secolo in Abruzzo
si trova nelle chiese di Magliano de' Marsi e Capestrano,
posto all'esterno. In questi due casi l'analisi sulla funzione del
Palíndromo e piú complessa; a Capestrano la posizione rove-
sciata, che rappresenta un unicum nell'ambito delle testimonianze
conosciute, si presta, come descritto nella scheda relativa, a
numerose interpretazioni. Un dettaglio che unisce questo reperto
ad altri e fornito dalla sua collocazione, posta sul lato sinistro
dell'edificio sacro, particolare comune alle chiese medioevali.
Anche nella parrocchiale di Santa Lucia di Magliano de' Marsi
il Palíndromo e situato in alto, a sinistra della facciata, collo-
cato tra le zampe di un ippogrifo, inciso in maniera elementare
e poco visibile. In questo caso sembra essere un "rinforzo"della
figura mitologica rappresentata. In questi due edifici religiosi e
ben rappresentata la fase sincretica del passaggio dalla simbolo-
gía pagana a quella cristiana.
Nel medioevo la religione cristiana rappresenta I'archi-
trave sul quale poggia la societá del tempo, ma in diverse aree
geografiche italiane ed europee la persistenza di antichi culti
pagani e ancora presente e forse non solo per l'isolamento di
tali aree. E necessario, infatti, considerare anche altri fattori:
la superstizione e il timore della fine dei tempi. A quei tempi
la vita del popolo e fortemente condizionata dai nobili e dalla
Chiesa e deve credere in una divinitá pronta a giudicare qual-
siasi azione e in una terribile punizione quale l'inferno; l'unico
modo per difendersi e rappresentato dalla magia e dai suoi
simboli. L'utilizzo della magia rivela la persistenza, almeno a
172 Roberto Giordano
Il Percorso Magico
Questo percorso e strettamente connesso a quello Sincretico,
anzi in diversi casi e arduo discernere tra i due percorsi, ma da
questo se ne distacca quando la raffigurazione del Palindromo
e in ambito civile, impiegata come simbolo talismanico.
Esaminiamo, a tal proposito, gli esemplari rinvenuti in alcuni
libri e codici; in quello di Vercelli lo troviamo nell'ultima pagina
del Codice CXXI, preceduto da alcuni salmi religiosi. Anche in
un altro caso, un cartulario della meta del XIII secolo custodito
nell'archivio notarile di Genova, e rappresentato in un contesto
caratterizzato da aspetti legali e commerciali ed e circondato da
scritte che riportano (tra l'altro con diversi refusi) il Salmo I, 4-
5, tuttavia il realizzatore disegnó questa formula sicuramente a
scopo propiziatorio ponendola alla fine del Codice. In un mano-
scritto del XV secolo, conservato a Lucca, che tratta di alchi-
mia e altri medicamenti, il Palíndromo e posizionato nell'ultima
174 Roberto Giordano
Tabelle Cronologiche
Bibliogra:fia Generale
Fonti iconografiche
Figura 5. Aosta
Figura 6. Issogne
Figura 7. Vercelli, Biblioteca Capitolare, Codice CXXI, f. 155
Figura 8. Genova
Figura 9. Amberete (BG )(disegno)
Figura 10. Pieve Terzagni (CR), Aus'm Weerth, Der mosaikbo-
den in st. gereon zu koln, Bonn, 1873.
Figura 11, Arce (VR) (disegno)
Figura 12, Verana, Batini G. L'Italia sui muri, Bonechi, Firenze, 1986
Figura 13. Verana, Biblioteca Civica, Cinq. C. 0205, Clenardus
Nicolas, Institutiones ac meditationes in graecam linguam,
Parigi, MDLXVI
Bibliografía Generale 193