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PARTE PRIMA La società feudale e la nascita delle letterature europee

CAPITOLO II Letterature romanze e amore cortese 1

T2 ON LINE Chrétien de Troyes


La notte di amore fra Ginevra e Lancillotto
[Lancelot] Ginevra prima si rifiuta di parlare con Lancillotto, perché ha esitato a montare sulla carretta: poi final-
mente lo fa salire di notte in camera.
Questo passo è stato tradotto da P. G. Beltrami da: Les romans de Chrétien de Troyes, ed. d’après la co-
pie de Guiot, III, Le chevalier de la charrette, publiè par Mario Roques, Paris, Champion, 1958. È una
traduzione che cerca di essere fedele all’originale, di cui rispetta il metro, l’*octosyllabe [ottosillabo] (che
corrisponde al *novenario italiano) in *distici a *rima baciata, il numero dei versi, i nessi sintattici e le
immagini. La traduzione di Beltrami è qui pubblicata per la prima volta.

Quand’egli vede la regina «Dama», egli fa, «dunque ora andate,


4584 che dalla finestra s’inclina, 4628 ma per nulla vi preoccupate
che di grossi ferri è ferrata, ch’io debba fare del baccano.
dolcemente l’ha salutata. Leverò i ferri piano piano,
Ella il saluto ha presto reso, credo, e impaccio non troverò,
4588 ché grande desiderio preso 4632 e nessuno risveglierò».
lei di lui e lui di lei ha. La regina se ne va allora,
Di villania né di viltà e lui si prepara e lavora
discorso alcuno o accordo fanno. a sconficcare l’inferriata.
4592 L’uno vicino all’altra vanno, 4636 Prende i ferri, dà una scrollata,
e le loro mani congiungono. tira e tutti li piega, e fuori
Che ad essere insieme non giungono li estrae dal muro via dai fori.
dispiace loro a dismisura, Ma poiché il ferro era affilato,
4596 e ne incolpan la ferratura. 4640 s’è al dito mignolo tagliato
Ma Lancillotto si fa vanto, fino al nervo la prima giunta,
se piace alla regina tanto, e all’altro dito dalla punta
che andrà dentro e insieme staranno: tutta la prima giunta; ma
4600 i ferri non lo tratterranno. 4644 del sangue che gocciando va
«Ma non vedete», ella a lui fa, né di quelle ferite sente,
«come son questi ferri qua poiché a tutt’altro intende, niente.
forti a infrangerli, duri a fletterli? La finestra non era bassa;
4604 Non potrete tanto sconnetterli 4648 pure, Lancillotto ci passa
né tirarli a voi né strapparli presto, senza essere impedito.
abbastanza da sradicarli». Vede nel letto Keu assopito,
«Dama», fa lui, «non ve ne importi! e va al letto della regina,
4608 Non conta se i ferri son forti; 4652 e l’adora, ed a lei s’inchina,
niente oltre voi mi può impedire perché non c’è reliquia a cui
che io possa da voi venire. creda più. E la regina a lui
Se concesso da voi mi sia, le braccia distende, e l’abbraccia,
4612 tutta libera m’è la via; 4656 e stretto al petto se l’allaccia;
ma se la cosa non v’è grata, se l’è a fianco nel letto tratto,
allora m’è così sbarrata ed il più bel viso gli ha fatto
che per niente vi passerei». che possa fargli, che da Amore
4616 «Certo che lo voglio», fa lei, 4660 le viene ispirato e dal cuore.
«dalla mia volontà non siete Questa gioia da Amore viene
trattenuto, però attendete che gli mostra,1 e se l’ama bene
che a coricarmi me ne vada, lei, centomila volte più
4620 che far rumore non v’accada; 4664 lui, perché nei cuori altrui fu
non sarebbe un gioco o un diletto Amore niente, al suo rispetto;
se il siniscalco ch’è qui a letto ma rifiorì tutto nel petto
si svegliasse per il trambusto. di lui, e fu tanto intero Amore,
4624 Che me ne vada è perciò giusto; 4668 che fu vile in ogni altro cuore.
nessuno potrebbe pensare Lancillotto ora ha ciò che brama:
bene, vedendomi qui stare». la regina lo accoglie, ed ama

1 Questa…mostra: questa gioia che gli mostra viene da Amore.

Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese LETTERATURA STORIA IMMAGINARIO [G. B. PALUMBO EDITORE]
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CAPITOLO II Letterature romanze e amore cortese 2

T2 ON LINE Chrétien de Troyes ~ La notte di amore fra Ginevra e Lancillotto

che stia con lei e che le faccia 4704 Non fissano, e gli duole, quando
4672 piacere: tiene fra le braccia si rivedranno: non si può.
lui lei, e lei lui tra le sue. Triste la finestra passò
È così dolce il gioco ai due che all’entrata gli fu gradita;
e del baciare e del sentire, 4708 non aveva intere le dita,
4676 che n’ebbero, senza mentire, ma profondamente piagate;
una gioia meravigliosa e così bene le inferriate
tanto che mai una tale cosa raddrizza e a posto le rimanda,
non fu udita né conosciuta; 4712 che dall’una e dall’altra banda
4680 ma da me resterà taciuta: né dall’uno o dall’altro lato
nel racconto non può esser detta. pare che mai si sia forzato
Delle gioie fu la più eletta ferro o piegato o fuori tratto.
quella, la gioia che più piace, 4716 Partendo s’inginocchia, e l’atto
4684 che il racconto ci cela e tace. verso la stanza fa che fare
Gran piacere ebbe, e gioia vera dovrebbe davanti a un altare.
Lancillotto la notte intera. Poi se ne va molto dolente;
Ma viene il giorno, e gran dolore 4720 non incontra alcun conoscente,
4688 ha, perché s’alza dal suo amore. fin quando è venuto al suo tetto.
Vero martire fu ad alzarsene, Tutto nudo si mette a letto,
tanto penoso fu di andarsene; in modo che nessuno sveglia.
martirio è il dolore che ha. 4724 Solo allora si meraviglia
4692 Il cuore tira sempre là dei tagli che alle dita trova;
dove la regina si trova. ma turbamento non ne prova,
A richiamarlo invano prova, perché sa bene di sicuro
tanto la regina gli piace, 4728 che levando i ferri dal muro
4696 che di lasciarla non ha pace: della finestra si tagliò;
va il corpo, il cuore lì soggiorna. per questo non se ne crucciò:
Dritto alla finestra ritorna; gli sarebbe parso più giusto
ma tanto sangue resta lì, 4732 strapparsi le braccia dal busto
4700 che dai tagli alle dita uscì, che non essere oltre passato:
che il lenzuolo è tinto e macchiato. si fosse altrove lacerato
Lancillotto va via angustiato, e così offeso malamente,
piangendo molto e sospirando. 4736 sarebbe assai triste e dolente.

guida alla lettura


Il culmine della vicenda
L’episodio rappresenta il punto culminante della vicenda. La felicità cazione *allegorica per esprimere stati d’animo ed emozioni, di cui
amorosa è concepita, secondo il modello cortese, come unione di si vuol sottolineare l’eccezionalità.
cuore e di corpo. Da notare il ricorso a *iperboli e alla *personifi-

Amore e sacrificio
L’eroe svelle le sbarre dalla finestra e si ferisce. L’accesso all’amo- le, e tuttavia è dotato anche di un potere taumaturgico e risanato-
re-passione, anche in Tristano, ha spesso questa connotazione, è re. Lancillotto non si accorge neanche di essersi rotto le dita ed è
associato alla ferita, al sangue. L’amore ha un carattere sacrifica- felice.

Le metafore religiose
È evidente il ricorso a *metafore religiose: la sottomissione di Lan- religione dell’amore prenderà la via del misticismo, anticipando le
cillotto a Ginevra assume i tratti della devozione religiosa e, per donne angeliche dello Stil novo, o porterà a un conflitto aperto con
quanto si tratti di amore sensuale e adultero, la regina è trattata co- la religione, già evidente nel ciclo di romanzi in prosa che sosti-
me una santa. L’adorazione della donna non è ancora in contrasto tuirà, nel XIII secolo, quello in versi.
con il sentimento religioso. Solo successivamente a Chrétien, la

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esercizi
Analizzare e interpretare

1 Come è rappresentata la passione di Lancillotto. Quali effet- 3 Il motivo delle sbarre e della loro spettacolare rimozione può
ti produce sul cavaliere? avere anche un significato simbolico? Quale?
2 L’amore è anche ferita, martirio: perché? 4 Come spieghi in questa scena liberamente erotica (e per di
più adultera) il ricorso al linguaggio religioso?

Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese LETTERATURA STORIA IMMAGINARIO [G. B. PALUMBO EDITORE]

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