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CITTÀ CAPOLUOGO
CAPITAL CITY
Basilicata
stepby step
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BASILICATA STEP BY STEP
VILLA ROMANA
DI MALVACCARO
CONSERVATORIO
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La brochure, réalisée par l’Agence de promotion territoriale de la VBasilicate,
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© Una pubblicazione APT Basilicata CHIESA di
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est un guide concis et essentiel de la ville de Potenza. La publication Cest
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S. LUCIA
Published by APT Basilicata disponible en 5 langues (italien, anglais, français, za espagnol et allemand)
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n’indique que les principaux pointsFlQad’intérêt
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Largo chef-lieu, qui se trouvent
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Direttore Generale APT / APT General Manager également sur la carte d’accompagnement, avec un focus particulier
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Responsabile Editoriale / Editorial Manager
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El folleto, creado por el Organismo
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Impaginazione grafica / Graphic layout guía esencial de Potenza. a La publicación
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español y alemán) incluye sólo los principales N
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que también se encuentran en el mapa adjunto,Amcon un enfoque en particular
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sobre el casco antiguo. Vi Scala Mobil
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Testi collana e revisioni finali / Series of texts and final revisions CHIESA DEI ia REGION
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PARCO DI
M. Calocero, V. De Rosa, A. Donadio, A. N. Fittipaldi, M. Occhionero, M. Vizzo Die Broschüre,
MONTEREALE die vom Fremdenverkehrsamt
SS.ANNA E der Basilikata verfasst wurde,
GIOACCHINO
ist ein einfacher und praktischer Reiseführer durch die Stadt Potenza. Die
Broschüre ist in 5 Sprachen erhältlich (Italienisch, Englisch, Französisch,
Foto / Photo 5
Spanisch und Deutsch) und enthält nurSS die
407 wichtigsten Sehenswürdigkeiten
Archivio APT Basilicata / APT Basilicata archive
der Hauptstadt, die auch auf der beiliegenden Karte zu finden sind, wobei der
Schwerpunkt auf die Altstadt gelegt wird.
Foto di copertina e di pag. 3 / Cover photo and on page 3
Marco Casino
Stampa / Printed by
P. 1 P. 21 P. 39 P. 57 S. STADIO
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Arti Grafiche Lapelosa Srl - Sala Consilina (SA) COMU
A. VIVIAN
PONTE MUSMECI 3
6
LA BASILICATA PER AREE
Potenza
Vulture-Melfese
POTENZA
•
MATERA
• POTENZA
Dintorni
di Potenza Dolomiti Lucane Da borgo medioevale a città verticale
Dintorni
e dintorni
di Matera
Antica, con angoli suggestivi e ricchi di storia, Potenza, il capoluogo
di regione più alto d’Italia (819 m.s.l.m.), si mostra oggi rinnovata e
moderna. Il suo passato è racchiuso tra le pietre di secolari edifici af-
fiancati negli anni da palazzi imponenti circondati da vicoli che rappre-
sentavano un tempo le strade principali di un centro abitato raccolto
Valle Costa Jonica
dell’Agri
attorno alla dimora baronale. Un borgo strategicamente arroccato su
un colle, parte di un complesso urbano più articolato, centro storico
di una cittadina che si è estesa oltre le mura di cinta medievali con-
quistando terreno e altezza, trasformandosi in una città verticale at-
Maratea traversata da innumerevoli scalinate che le hanno fatto guadagnare
e dintorni
Pollino l’appellativo di “Città delle scale”.
Mar Jonio
L’intero abitato nasceva, infatti, sul decumano principale, la “strada
Pretoria”, oggi punto nevralgico della città, luogo di incontri, sede di
varie attività commerciali e funzioni amministrative. È da qui che si
Mar Tirreno
diramano i vicoletti che portano a chiese storiche, conventi e palazzi
appartenuti a famiglie nobili, trasformati poi in musei o in abitazio-
ni caratterizzate da un’architettura che conserva ancora le tracce del
proprio passato.
2 3
Un’architettura lentamente contaminata da slanci verso il futuro, rin- ricco di chiese, conventi, galle-
venibili in alti edifici costruiti con materiali moderni, dal Palazzo del Tri- rie, edifici storici, come il Teatro
bunale alla sede dell’Università di Basilicata, in innovativi servizi di mo- Stabile, luoghi di ritrovo come
bilità, come il complesso impianto di scale mobili che attraversa parte piazza Mario Pagano, e vesti-
della città distinguendosi su scala europea per la sua maestosità, o an- gia storiche come le porte che
cora in percorsi della salute e numerose strutture dedicate allo sport. interrompevano la cinta muraria
fungendo da ingressi alla città
Il Centro Storico medioevale. Lungo la direttrice
Rivive nel centro storico poten- di via Pretoria, partendo dalla
tino il contrasto tra passato e Chiesa di Santa Lucia, è possi-
modernità, tradizione e inno- bile seguire le tappe architet-
vazione. Negozi, strade lastri- toniche più salienti dell’antico
cate, musei d’arte, costruzioni borgo racchiuse tra la Chiesa di
moderne che aumentano man San Michele e la Cattedrale di
mano che ci si dirige verso la San Gerardo fino all’imponen-
parte bassa del capoluogo, te Monastero di San Luca (oggi
contrastano piacevolmente e stazione dei Carabinieri), le piaz-
inaspettatamente con i resti ze e lo storico Palazzo Loffredo.
dell’architettura medioevale, di
cui via Pretoria rappresentava Le Porte
la strada principale, chiusa tra Erano attraversate da ben sei porte le mura che raccoglievano e pro-
mura di cinta che si estende- teggevano il nucleo urbano in età pre-napoleonica, e da due piccole
vano da Portasalza al Castello porte di servizio.
dei Guevara, di cui oggi possia- Quattro le maggiori, di cui solo la prima è andata distrutta: Portasal-
mo ammirarne ancora la torre. za, sulla parte occidentale del pianoro, abbattuta nel primo ventennio
Custode di un significativo pa- dell’Ottocento; Porta San Luca, il più importante sbocco sul versante
trimonio culturale e artistico, il meridionale; Porta San Gerardo, nota come la porta degli ecclesiasti-
centro di Potenza si presenta ci, adiacente all’omonima Cattedrale, considerata la più sicura perché
4 5
cole e grandi scalinate che con-
ducono dal cuore della città ai
quartieri immediatamente sot-
tostanti, rendendo comunican-
ti e facilmente raggiungibili a
piedi strade parallele collocate
sui diversi livelli su cui si svilup-
pa l’abitato. Sono poi notevoli
per grandezza e complessità le
scale mobili che attraversano la
città di Potenza mettendo in comunicazione la parte nuova e moderna
del capoluogo lucano con il centro storico situato nella parte più alta
della città. Un’opera architettonica che non ha eguali in tutta Euro-
pa e che per la sua lunghezza si posiziona al secondo posto su scala
mondiale dopo quella di Tokyo. Dai periferici rioni di Poggio Tre Galli e
Cocuzzo è possibile arrivare in poco tempo in centro, così come da via
Armellini si sbuca in via Due Torri. Piani urbani diversi vengono così
intersecati da moderni servizi per la mobilità, diventando parte di un
protetta direttamente dal Santo Patrono e utilizzata da chi volesse unico disegno, quello di una città in dialogo con le necessità logistiche
attraversare i possedimenti del vescovo; e, infine, Porta San Giovanni, di chi la vive.
che deve il suo nome all’omonimo ospedale esistito tra il XIII e il XVI
secolo. Accanto alle quattro grandi aperture troviamo due porte mino- Il Teatro Francesco Stabile í C3
ri non più visibili: Portamendola e Porta Trinità. Intitolato al musicista luca-
no Francesco Stabile, il teatro
í
La città delle scale C4 più prestigioso della Basilicata
Abbattuta la cinta muraria, Potenza ha intrapreso la sua espansione domina l’intera piazza Mario
ricorrendo a espedienti architettonici e strutturali che oggi ne caratte- Pagano in pieno centro storico.
rizzano l’identità. Diverse le gradinate che collegano i vari livelli urbani, Proclamato “Teatro storico lu-
a partire dal centro storico dove troviamo quella più nota, l’ottocente- cano” nel 2014, è stato costru-
sca Scala del Popolo, che collega via del Popolo a piazza XVIII Agosto. ito a partire dal 1856 ed è stato
Continuando a scendere troviamo lunghe successioni di gradini di pic- inaugurato solo nel 1881 in oc-
casione della venuta a Potenza
di Re Umberto I e della Sovrana
Margherita di Savoia.
Per alcune caratteristiche
strutturali ed estetiche richia-
ma il Teatro San Carlo di Napo-
li. Progettato come la maggior
parte dei teatri all’italiana, il
palcoscenico e l’orchestra sono
racchiusi dalla platea, dal log-
gione e da tre ordini di palchi.
La facciata si presenta suddi-
visa in due livelli sovrastati da
un timpano sommitale e carat-
terizzati da cantoni a bugne che
incorniciano le varie aperture.
6 7
La Cattedrale di San Gerardo F3 í
Una delle emergenze stori-
co-architettoniche più signi-
ficative della città è la Catte-
drale di San Gerardo, intitolata
al vescovo Gerardo La Porta,
Santo Patrono potentino, ve-
scovo di origine piacentina,
che resse la diocesi dal 1111
al 1119. Dedicata inizialmen-
te alla Beata Vergine Assunta,
nasce sul punto più alto del
centro storico. Fu eretta tra il
1197 ed il 1200, ampliata nel
1250 e a fine Settecento venne
ricostruita in stile neoclassico
Putti, motivi floreali alternati a mascheroni dorati e scene allegoriche
costituiscono, invece, il leitmotiv dell’apparato decorativo interno e del
plafond. Elementi che, insieme alle sue contenute dimensioni, ne fan- dall’architetto Magri, allievo del
no un vero gioiello artistico per eventi culturali di prestigio. Accresce il Vanvitelli.
fascino del luogo, il ritrovamento del pianoforte di Ruggero Leoncaval- Una scalinata comoda e se-
lo, noto compositore nato a Napoli nel 1857, morto a Montecatini nel micircolare precede l’ingresso
1919 e vissuto per qualche anno nel capoluogo lucano dove diede vita principale della chiesa caratte-
alla sua più celebre opera, “Pagliacci”. rizzato da una pregiata porta in
bronzo a due ante sulla quale
Piazza Mario Pagano í C3 sono raffigurati gli episodi più
È il cuore del centro sto- significativi della storia poten-
rico potentino, il salotto tina. Sormontata da un tim-
cittadino, punto di ritrovo pano, al centro del quale cam-
di giovani e luogo ideale peggia lo stemma del vescovo
per lo svolgimento di ma- Bonaventura Claverio, l’entrata
nifestazioni di diversa na- si staglia su una facciata sobria
tura. Piazza Mario Pagano nel colore e nelle linee, attra-
fu progettata nel 1838, versata da due coppie di lesene e divisa in due livelli. Una porta secon-
mentre i lavori iniziarono daria si trova, invece, sul lato destro del duomo ed è caratterizzata da
nel 1844, e rispecchia in due colonne cilindriche che terminano con capitelli jonici. Entrambe le
toto l’anima dualista della porte sono state realizzate dallo scultore calabrese Giuseppe Niglia
città. Circondata da antichi nel 1968.
edifici, come il Teatro Fran- La pianta della chiesa si sviluppa a forma di croce latina, l’altare è in
cesco Stabile e il palazzo marmo multicolore e le pareti sono tappezzate di oli su tavola e affre-
della Prefettura, è stata ristrutturata su progetto dell’architetto Gae schi barocchi. In un sarcofago, sono custodite le spoglie di San Gerar-
Aulenti del 2007 ed inaugurata il 13 ottobre 2012, con l’aggiunta di do, mentre sotto l’altare maggiore si trova una suggestiva cripta da-
panchine, alberi e moderni lampioni che mettono in risalto la grandez- tabile a un periodo che va dal IV al VI secolo d.C. che potrebbe avere la
za della piazza e la bellezza della cornice in cui è contenuta. funzione di “Martyrion”, cioè luogo che custodiva le salme dei martiri.
Inizialmente detta “del Mercato” per lo svolgimento di un mercato do- Notevole il campanile di pianta quadrata che, solenne, svetta sui tetti
menicale, fu dedicata nel 1870 al giurista lucano Mario Pagano, dopo del centro storico. Di quattro livelli e posto accanto all’entrata secon-
essere stata anche chiamata dell’”Intendenza” e “della Prefettura”. daria, termina con un tetto a quattro spioventi.
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L’edicola votiva di San Gerardo La Porta í E4 Le Chiese
Dedicato al Santo Patrono della città, il tempietto di San Gerardo - così Numerosi sono i luoghi sacri che
come lo chiamano i potentini - è stato costruito sui resti di una vecchia meritano attenzione per il loro
neviera e collocato in piazza Matteotti al confine col noto Muraglione valore storico-culturale. Dis-
che separa questa parte del centro dal sottostante Corso XVIII agosto. seminato ne è il centro storico.
Un busto in stile neorinascimentale ritraente San Gerardo La Porta, re- Qui troviamo, all’ingresso di via
alizzato dall’artista potentino Michele Busciolano, poggiato su una base Pretoria, la Chiesa di Santa Lu-
ottagonale, domina l’interno cia, posta nel larghetto Porta-
della struttura, un piccolo edi- salza, nome ereditato da quella
ficio sacro semicircolare chiuso che un tempo rappresentava la
in alto da una singolare cupola principale porta d’accesso alla
e sorretto sulla parte frontale città. Piccola, semplice, a nava-
da quattro colonne decorate con ta unica è circondata da basse
scanalature e terminanti in ca- case di origine medioevale che
pitelli corinzi. Ai lati della statua ancor oggi disegnano le linee di
due epigrafi: l’una informativa, un piccolo vicinato dell’epoca.
circa l’identità del busto, l’altra La facciata, chiara e incorni-
evocativa di due grandi eventi ciata da bugne che formano un
storici riguardanti la città, l’in- motivo lineare e sobrio, ospita
vasione dei briganti nel 1809 e un particolare ingresso in pie-
l’insurrezione del 1860. tra calcarea, varcato il quale ci
si ritrova di fronte a una bel-
Il Museo Diocesano di Potenza íF3 lissima statua lignea raffigu-
Situato alle spalle del duomo, il rante la Santa, dalle origini e
Museo Diocesano nasce all’in- dallo stile ottocenteschi come i
terno di un edificio costruito nel soffitti. Procedendo si incontra
1616, distrutto poi nel corso in via Rosica la Chiesa di San
della Seconda Guerra Mondiale Michele Arcangelo, capolavo-
e in seguito ricostruito. Scrigno
di antichi tesori, in esso sono
custoditi gli arredi della Catte-
drale e un’ampia collezione di ro di arte romanica risalente al
paramenti sacri, dipinti e parti- 1178 e custode di numerose
colari oggetti di argenteria che opere di pregio, quali un affre-
guidano il visitatore attraverso sco del Pietrafesa raffigurante
un singolare percorso tra fede l’Annunciazione (1612), o la
e arte. Madonna del Rosario e quindici
Misteri (1569) di Antonio Sta-
bile. Completamente in pietra,
a tre navate scandite da file di
robusti pilastri che sorreggono
archi a tutto sesto, accoglie i
credenti con un magnifico cro-
cifisso ligneo posto sull’alta-
re maggiore e una maestosa
statua di San Michele posta di
lato. In stile tipicamente fran-
10 11
cescano è la Chiesa dedicata Il Museo Archeologico Nazionale Dinu Adamesteanu F3 í
a San Francesco d’Assisi, alle Collocato all’interno del mae-
spalle di Piazza Mario Paga- stoso Palazzo Loffredo e inti-
no. La navata unica, la pietra tolato all’archeologo rumeno
a vista dell’intera struttura, Dinu Adamesteanu, primo so-
interrotta solo da un rosone a printendente della Basilicata, il
vetrata sulla facciata principa- Museo archeologico di Potenza
le, e la semplicità degli interni, custodisce in oltre 2000 mq
numerose testimonianze della
storia antica della regione: in
22 sale e 8 sezioni si articola
il racconto del territorio lucano
attraverso una collezione ar-
cheologica alquanto comples-
sa, frutto dell’incontro e del
susseguirsi di popoli e culture
diverse fra loro. Il periodo di
riferimento è quello che prece-
riflettono perfettamente il tipo de la colonizzazione greca fino
di religiosità a cui è ispirata. Ri- alla conquista romana, con particolare attenzione a elementi simbolo
sale all’XI secolo la Chiesa della di élites, quali armature, gioielli preziosi, statue in bronzo, oggetti in
SS. Trinità, con un impianto a marmo e terracotta.
navata unica e cappelle, impre-
ziosita da affreschi ed epigrafi La Galleria Civica e la Cappella dei Celestini í F3
del XIV secolo. Nascosta tra Si tratta di importanti spazi
vicoli che si intersecano fra di espositivi in cui prendono for-
loro e palazzi antichi, si trova ma mostre di arte figurativa di
la Cappella del Beato Bona- noti artisti italiani ed europei.
ventura, inizialmente casa del La Galleria Civica, a cui sono
Frate Bonaventura santificato annessi i locali della Cappella
da Papa Pio VI nel 1775. Al- dei Celestini, si trova all’interno
lontanandoci di poco dal cen- di Palazzo Loffredo ed è stata
tro storico, la Chiesa di Santa inaugurata nel 2005. Particola-
Maria del Sepolcro è una delle re la veste architettonica, che sottolinea come la struttura si attesti
più antiche della città, costruita tra le rare testimonianze di edilizia nobiliare della città.
molto probabilmente dall’ordine dei Templari tra fine XII ed inizi XIII
secolo. Un particolare portico con tre archi in pietra precede la porta Il Museo Archeologico Provinciale íG1
d’ingresso. All’interno, le due navate sono sormontate da un soffitto a Situato a rione Santa Maria,
cassettoni realizzato con legno policromo e arricchito da intagli e do- vicinissimo al centro, il Museo
rature che contrastano con la pietra che invece riveste l’arco trionfale, Provinciale è uno scrigno di
decorato con motivi floreali e zoomorfi e caratterizzato da un’archi- culture e tradizioni sussegui-
tettura tipicamente gotico-catalana. Altro punto di ritrovo religioso è tesi nel potentino dai tempi
la Chiesa di San Rocco, nell’omonimo quartiere. Costruita sui resti di della colonizzazione greca fino
una cappella risalente al 1400, si presenta con pianta a croce latina, all’Età Imperiale. Una mostra
un soffitto a emisfero e, in una delle cappelle interne, una bellissima permanente dedicata ai reperti
statua lignea ritraente il Santo. rinvenuti nel Metapontino, nel
12 13
Potentino e nei centri romanizzati dell’entroterra, occupa il primo pia- I PARCHI E LE VILLE
no della struttura, mentre è possibile trovare sugli altri livelli mostre Il Parco di Montereale è il parco più vicino al centro storico e il nome
temporanee di archeologia, arte moderna e contemporanea, con la è dato dal colle su cui sorge. Caratterizzato da una folta pineta, offre
possibilità di effettuare visite guidate e attività didattiche. zone lastricate arricchite da panchine, fontane, aiuole, un parco gio-
La Pinacoteca provinciale
Interessante da visitare è la Pinacoteca provinciale di Potenza, adia-
cente al museo, progettata nel 1905 dall’ing. Giuseppe Quaroni e
dall’architetto Marcello Piacentini. La Pinacoteca offre una mostra
permanente di pittura e scultura intitolata a Concetto Valente in cui
sono proposte opere di grandi autori dell’800 e del ‘900, quali Di Chiri-
co, Tedesco, Petroni, Giocoli, Guttuso, per citarne alcuni. Di particolare
rilievo sono due tavole attribuite alla bottega di Antonio Stabile.
Il Ponte Musmeci í C6
È una vera e propria opera d’arte che accoglie, imponendosi con forza
visiva allo sguardo, chiunque arrivi in città: una struttura muscolosa,
massiccia, con forme futuristiche, che sorregge il Ponte più grande di
numentalizzata tra la fine del IV e gli inizi del V secolo d.C, si sviluppa
su più livelli. Il triclinium è caratterizzato da un pavimento con mosaico
policromo che presenta centralmente un medaglione con l’immagine
delle tre Grazie che si poteva ammirare da un divano semicircolare in
muratura, dove prendevano posto i convitati.
16 17
La festa del Santo Patrono e la Artigianato ed
Parata dei Turchi Enogastronomia
Tra le strade di Potenza si river- Risalta nella tradizione artigia-
sa il 29 maggio un lungo corteo nale di Potenza la lavorazione
di dame e cavalieri, turchi e po- del ferro. Finalizzata, in epoca
polani, sbandieratori e gruppi medioevale, alla produzione di
folcloristici, in una parata iti- attrezzi agricoli e utensili do-
nerante che, attraversando la mestici, si è poi specializzata
città, raggiunge il centro stori- nella produzione di cancelli,
co. Viene evocata, con costumi ringhiere e attrezzi da camino.
sfarzosi e teatralità, quella che Altrettanto cospicua è la pro-
la leggenda tramanda come duzione di oggetti in rame.
liberazione dall’invasione tur- Genuina e dalla lunga tradizio-
ne, la cucina potentina incanta
i palati con primi piatti di pasta
fatta a mano, quali strascinati,
ferretti, cavatelli e orecchiet-
te, conditi con saporiti sughi
di carne. Gustosi i secondi di
carne alla brace con contorni di
verdure locali, patate e formag-
gi vari, o ancora, il baccalà con
30 31
finds discovered in the Metapontino, in the Potenza region and in the PARKS AND TOWN VILLAS
Romanised centres of the hinterland, occupies the first floor of the The Montereale Park it is the park closest to the historic centre and
structure, while on the other levels it is possible to find temporary the name comes from the hill on which it stands. Characterised by a
exhibitions of archaeology, modern and contemporary art, with the thick pine forest, it offers paved areas enriched by benches, fountains,
possibility of guided tours and educational activities.
precisely the latter that over time was transformed into an urban
begins to come true. It is an engine of culture and the scene of green area, called “villa”, accessible from two entrances. A comfortable
numerous initiatives carried out in collaboration with local institutions. avenue crosses the area, accompanying visitors among flower beds,
Its location also makes it easy to be reached on foot, thanks to the a large fountain overlooking a romantic clearing and a playground for
escalator that from Santa Lucia, in the historic centre, reaches Poggio children.
Tre Galli.
32 33
Characterised by several levels with luxuriant vegetation, with paths bridge in Potenza, the Musmeci. Designed in the late 60’s by Eng.
connected by long stairways and interspersed with clearings and Sergio Musmeci, stands out in the Italian engineering scenario for
terraces with benches, the Villa del Prefetto was built in the 19th the particular combination of functionality and plasticity of the
century and was later renovated to become an ideal venue for numerous structure. Its design is quite singular: a single vault with a thickness
summer events. The fountain that the villa has housed for years and of only 30 cm is supported by 4 spans whose profile recalls that of a
that once dominated the centre of Piazza XVIII August is quite singular. huge, crumpled leaf, whose tips act as support pillars.
Even in the more peripheral areas it is possible to find green areas
equipped for sports and playgrounds for children, such as the Europa The San Vito bridge í I6
Unita Park, in the Poggio Tre Galli district, and the Elisa Claps Park in Also known as the “Roman
the Macchia Romana district. bridge” it was built in the
second half of the third century
AD, in the Diocletian period, and
overlooks the Basento with
its solid three-light structure.
Looking at the large stone
blocks takes you back in time,
letting you savour the idea of
a past that coexists with the
impulses towards the future
represented by the new ultra-
modern river crossings of the
pedestrian path that runs along
the river.
5th century AD, it has several levels. The triclinium, the dining room,
is characterised by a floor with polychrome mosaic that has a central
medallion with the image of the three Graces that could be admired
from a semi-circular masonry sofa for the guests.
34 35
The celebration of the Patron Crafts and Food and Wine
Saint and the parade of the Iron working stands out in
Turks the craft tradition of Potenza.
On 29 May, a long procession Aimed, in medieval times, to
of ladies and knights, Turks the production of agricultural
and commoners, flag-wavers and household tools, it
and folkloristic groups pours then specialised itself in the
through the streets of Potenza, production of gates, railings
in a parade that, crossing the and fireplace tools. Equally
city, reaches the historic centre. important is the production of
It evokes, with sumptuous copper objects.
costumes and theatricality, Genuine and with a long tradition
what the legend handed behind it, the cuisine of Potenza
down as a liberation from the enchants the palates of the
Turkish invasion which took most curious with first courses
of handmade pasta, such as
strascinati, ferretti, cavatelli and
orecchiette, seasoned with
tasty meat sauces. Then we
have tasty second courses of
grilled meat with side dishes
of local vegetables, potatoes
and various cheeses, or even
44 45
La châsse votive de San Gerardo La Porta í E4 Les Églises
Dédié au saint patron de la ville, le petit temple (comme l’appellent les ha- Outre la Cathédrale de San Ge-
bitants de Potenza) a été construit sur les restes d’une ancienne glacière et rardo, il existe de nombreux lieux
placé sur la Piazza Matteotti, à la lisière du célèbre Muraglione qui sépare sacrés qui méritent une attention
cette partie du centre du Corso XVIII agosto en contrebas. Un buste de style particulière, tant pour leur attrait
néo-renaissance représentant San Gerardo La Porta, reposant sur une base architectural que pour leur valeur
octogonale, domine l’intérieur de historique et culturelle. La vieille
la structure, un petit bâtiment ville en est parsemée. À l’en-
sacré semi-circulaire fermé au trée de la Via Pretoria se trouve
sommet par un dôme unique et l’Église de Santa Lucia, située
soutenu sur le devant par quatre dans le Larghetto Portasalza,
colonnes décorées de rainures et nom hérité de ce qui était autre-
se terminant par des chapiteaux fois la principale porte d’entrée
corinthiens. Sur les côtés de la de la ville. Petite, simple, avec
statue figurent deux épigraphes une seule nef très suggestive,
: l’une informative, concernant elle est entourée de maisons
l’identité du buste, l’autre évo- basses d’origine médiévale qui
quant deux événements his- dessinent aujourd’hui encore les
toriques majeurs concernant la contours d’un petit quartier de
ville, l’invasion des brigands en l’époque. La façade, claire et en-
1809 et l’insurrection de 1860. cadrée de bossages formant un
motif linéaire et sobre, possède
une entrée particulière en pierre
Le Musée diocésain de Potenza íF3 calcaire, qui une fois franchie
Situé derrière la cathédrale, il laisse apparaître une magnifique
a été créé à l’intérieur d’un bâ- statue en bois représentant la
timent construit en 1616, puis Sainte, aux origines et au style
détruit pendant la Seconde
du XIXe siècle, tout comme les
Guerre mondiale et reconstruit
plafonds. En continuant, dans la
par la suite. Le Musée diocésain
Via Rosica, on découvre l’Église
de Potenza regorge d’anciens
trésors : on y trouve le mobili-
er de la Cathédrale ainsi qu’une
grande collection d’objets sacrés, de San Michele Arcangelo,
de peintures et de pièces d’arg- chef-d’œuvre de l’art roman
enterie spéciales qui guident datant de 1178 et gardienne de
le visiteur à travers un voyage nombreux chefs-d’œuvre, com-
unique alternant entre foi et art. me une fresque de Pietrafe-
sa représentant l’Annonciation
(1612), ou la Madonna del Ro-
sario e quindici Misteri (1569)
d’Antonio Stabile. Spacieuse, lu-
mineuse, entièrement en pierre
et avec trois nefs marquées par
des rangées de robustes piliers
soutenant des arcs en plein cin-
tre, elle accueille les croyants
avec un magnifique crucifix en
bois placé sur le maître-autel
et une majestueuse statue de
46 47
San Michele placée sur le côté. Le Musée archéologique national Dinu Adamesteanu F3 í
L’Église dédiée à San Francesco Situé à l’intérieur du majestueux
d’Assisi, derrière la Piazza Mario Palais Loffredo et portant le nom
Pagano, est, quant à elle, de style de l’archéologue roumain Dinu
typiquement franciscain. La nef Adamesteanu, premier surinten-
unique, les pierres apparentes de dant de la Basilicate, le Musée
toute la structure, interrompue archéologique de Potenza con-
seulement par une rosace à vit- tient, sur plus de 2000 mètres
carrés, de nombreux témoignag-
es de l’histoire ancienne de la
région : dans 22 salles et 8 sec-
tions, l’histoire du territoire lu-
canien est racontée à travers une
collection archéologique assez
complexe, issue de la rencontre
et de la succession de différents
peuples et cultures. La période
de référence est celle qui précède
la colonisation grecque jusqu’à la
conquête romaine, avec une at-
raux sur la façade principale, et la tention particulière aux éléments
simplicité de l’intérieur reflètent symbolisant les élites, tels que les armures, les bijoux précieux, les stat-
parfaitement le type de religi- ues en bronze, les objets en marbre et en terre cuite.
osité qui l’a inspirée. L’Église de
la SS. Trinità date du XIe siècle La Galerie municipale et la Chapelle des Célestins íF3
et a été reconstruite après le Ce sont des espaces d’exposition
tremblement de terre avec une importants où sont organisées
seule nef et des chapelles, or- des expositions d’art figuratif de
née de fresques et d’épigraphes célèbres artistes italiens et eu-
du XIVe siècle. Dissimulée en- ropéens. La Galerie municipale, à
tre des ruelles et des bâtiments laquelle sont annexées les locaux
anciens, la Chapelle de Beato de la Chapelle des Célestins, est
Bonaventura était à l’origine la située à l’intérieur du Palais Lof-
maison de Frère Bonaventura fredo et a été inaugurée en 2005.
qui a été sanctifié par le pape L’aspect architectural est par-
Pie VI en 1775. Un peu plus loin ticulier, soulignant le fait que la
de la vieille ville, l’Église de San- structure est l’un des rares exemples de bâtiments nobiliaires de la ville.
ta Maria del Sepolcro est l’une des plus anciennes de la ville, probable-
ment construite par l’ordre des Templiers entre la fin du XIIe et le début Le Musée archéologique provincial íG1
du XIIIe siècle. Un portique particulier avec trois arcs de pierre précède la Situé dans le quartier de Santa
porte d’entrée. À l’intérieur, les deux nefs sont surmontées d’un plafond Maria, tout près du centre-ville,
à caissons en bois polychrome, enrichi de sculptures et de dorures qui le Musée Provincial renferme
contrastent avec la pierre qui recouvre l’arc de triomphe, décoré de motifs une mine de connaissances, de
floraux et zoomorphes et caractérisé par une architecture typiquement cultures et de traditions qui se
gothique-catalane. Un autre lieu de rassemblement religieux est l’Église sont succédées dans la région de
de San Rocco, dans le quartier portant le même nom. Construite sur les Potenza de l’époque de la coloni-
vestiges d’une chapelle datant du XVe siècle, elle présente un plan en croix sation grecque jusqu’à l’époque
latine, un plafond hémisphérique et, dans l’une des chapelles internes, impériale. Une exposition per-
une magnifique statue en bois représentant le Saint. manente consacrée aux vestiges
découverts à Metapontino, dans
48 49
la région de Potenza et dans les centres romanisés de l’arrière-pays, oc- LES PARCS ET VILLAS
cupe le premier étage du bâtiment, alors que les autres étages sont dédiés Le Parc de Montereale est le parc le plus proche de la vieille ville et son
à des expositions temporaires d’archéologie, d’art moderne et d’art con- nom vient de la colline sur laquelle il se trouve. Caractérisé par une dense
temporain, avec la possibilité de visites guidées et d’activités éducatives. pinède, il dispose d’espaces pavés équipés de bancs, de fontaines, de
parterres de fleurs, d’une aire de jeux et d’une aire de restauration avec
La Pinacothèque provinciale
La Pinacothèque provinciale de Potenza, à côté du Musée, est intéres-
sante à visiter. Conçue en 1905 par l’ingénieur Giuseppe Quaroni et par
l’architecte Marcello Piacentini, le bâtiment devait initialement avoir des
fonctions différentes. La Pinacothèque propose une exposition perma-
organisées en collaboration avec les institutions locales, il est un moteur bain, appelé «villa», accessible par deux entrées. Une belle allée traverse
de la culture ainsi que le théâtre de nombreuses initiatives réalisées en l’espace vert accompagnant les visiteurs à travers des parterres de fleurs,
collaboration avec les institutions locales. Son emplacement le rend une grande fontaine surplombant une placette romantique et une aire de
également facilement accessible à pied, grâce à l’escalier mécanique qui jeux pour les enfants.
va de Santa Lucia, au cœur de la vieille ville, à Poggio Tre Galli. Labyrinthique, caractérisée par plusieurs niveaux qui se perdent dans
la végétation luxuriante, avec des chemins reliés par de longs escaliers
50 51
et entrecoupés de placettes et de terrasses avec des bancs, la Villa del Pont de Potenza, le Musmeci. Conçu à la fin des années 60 par l’ingénieur
Prefetto a été construite au XIXe siècle et a ensuite été rénovée pour de- Sergio Musmeci, il se distingue dans le milieu de l’ingénierie italienne par
venir un lieu idéal pour de nombreux événements estivaux. La fontaine sa combinaison particulière de fonctionnalité/plasticité de la structure.
que la villa renferme depuis des années et qui se trouvait autrefois au Sa conception est singulière : une voûte unique de seulement 30 cm
centre de la Piazza XVIII agosto est singulière. d’épaisseur est soutenue par quatre travées dont le profil rappelle celui
Même dans les zones les plus périphériques, il est possible de trouver d’une énorme feuille froissée, dont les pointes font office de piliers de
des espaces verts équipés pour le sport et les jeux pour enfants, comme soutien.
le Parc dell’Europa Unita, dans le quartier de Poggio Tre Galli, et le Parc
Elisa Claps dans le quartier de Macchia Romana. Le Pont de San Vito í I6
Également connu sous le nom de
«pont romain», il a été construit
dans la seconde moitié du IIIe siè-
cle après J.-C., à l’époque de Di-
oclétien, et surplombe le fleuve
Basento avec sa structure solide
à trois portées. En regardant les
grands blocs de pierre, on re-
monte le temps avec l’idée d’un
passé qui coexiste avec le souf-
fle vers l’avenir que représentent
les nouvelles traversées fluvi-
ales ultramodernes du chemin
piétonnier qui longe la rivière.
Le Pont Musmeci í C6
C’est une véritable œuvre d’art qui accueille quiconque arrive dans la
ville, en s’imposant avec une force visuelle aux yeux de tous : une struc-
ture musclée, massive, aux formes futuristes, qui soutient le plus grand
entre la fin du 4ème et le début du 5ème siècle après Jésus Christ, elle
se développe sur plusieurs niveaux. Le triclinium, la salle à manger, est
caractérisé par un sol en mosaïque polychrome qui présente un médai-
llon central avec l’image des trois Grâces que l’on pouvait admirer depuis
un canapé semi-circulaire en maçonnerie, où les invités prenaient place.
52 53
La fête du Saint Patron et Artisanat, gastronomie et vins
la Parata dei Turchi Le travail du fer caractérise la
Le 29 mai, un long cortège de tradition artisanale de Poten-
dames et de chevaliers, de Turcs et za. Au Moyen Âge, il servait à
d’hommes du peuple, de lanceurs produire des outils agricoles et
de drapeaux et de groupes folklor- des ustensiles ménagers, puis la
iques se déverse dans les rues de tradition s›est spécialisée dans
Potenza, un défilé itinérant qui tra- la production de portails, de
verse la ville jusqu’à la vieille ville. rampes et d›outils de cheminée.
Avec de somptueux costumes et La production d›objets en cuivre
une grande théâtralité, il évoque est tout aussi remarquable.
ce que raconte la légende, à savoir Authentique et de longue tradi-
que la libération de l’invasion tur- tion, la cuisine de Potenza en-
chante les palais les plus curieux
avec des plats de pâtes faites à la
main, comme les strascinati, fer-
retti, cavatelli et orecchiette, servis
avec de savoureuses sauces à
base de viande. Les plats de vi-
ande grillée avec des légumes lo-
caux, des pommes de terre et des
fromages divers sont délicieux,
tout comme la morue aux poiv-
que s’est produite en 1111 grâce rons secs, ou les plats typiques
à l’évêque San Gerardo, saint pa- liés à des occasions spécifiques,
tron de la ville. L’atmosphère fes- comme l’agneau de Pâques et
tive qui imprègne la soirée anticipe les pizzas rustiques. La carte des
l’événement purement religieux desserts est tout aussi variée,
qui se tiendra le lendemain, car- avec un assortiment de biscuits
actérisé par une messe solennelle aux pâtes et garnitures variées.
dans la Cathédrale de San Gerardo
et une procession à laquelle tous
les fidèles prennent part.
54 55
POTENZA
De burgo medieval a ciudad vertical
Antigua, con rincones pintorescos cargados de historia, Potenza, la
capital de región más alta de Italia (819 m s. n. m.), se muestra en la
actualidad renovada y moderna. Su pasado está contenido entre las
piedras de edificios seculares, pequeñas casas de baja altura yuxta-
puestas, en los tiempos de palacios y edificios imponentes rodeados
por callejuelas que formaban, tiempo atrás, las calles principales de un
núcleo urbano que se extendía alrededor del castillo baronial. Un burgo
estratégicamente situado sobre un cerro que pasó a formar parte, a
partir del Decenio francés inaugurado con el ascenso al trono de José
Bonaparte en 1806, de un núcleo urbano más articulado, casco antiguo
de una ciudad que se ha ampliado más allá de las murallas medievales,
conquistando terreno y altura, transformándose en una ciudad verti-
cal atravesada por innumerables escalinatas que le han hecho ganar el
apelativo de «Ciudad de las 100 escaleras».
Toda la localidad nacía del decumano principal, la strada Pretoria, hoy
punto neurálgico de la ciudad, lugar de encuentro, sede de diferentes
actividades comerciales y funciones administrativas. Desde aquí parten
las callejuelas que llevan a las iglesias históricas, conventos y palacios
que pertenecían a las familias nobles, transformados más tarde en mu-
seos o viviendas caracterizadas por una arquitectura que aún conserva
56 57
trazos de su propio pasado. Un pasado lentamente corrompido por sal- ficios históricos, como el Teatro
tos hacia el futuro, visible en los altos edificios construidos con mate- Stabile, punto de encuentro al
riales fríos y moderno, como el Palacio del Tribunal y la sede de la Uni- igual que Piazza Mario Pagano,
versidad de Basilicata, en los innovadores servicios de movilidad, como y fragmentos de historia como
el complejo sistema de escaleras mecánicas que atraviesa parte de la las puertas que interrumpían las
ciudad, distinguiéndose a escala europea por su majestuosidad, o tam- murallas, actuando como entra-
bién en las zonas verdes equipadas con senderos para hacer deporte. das a la ciudad medieval. A lo
largo de Via Pretoria, partiendo
El casco antiguo desde la Iglesia de Santa Lucia,
Revive en el centro histórico se pueden seguir los hitos arqui-
potentino el contraste entre el tectónicos más sobresalientes
pasado y la modernidad, tradi- del antiguo burgo, entre los po-
ción e innovación. Tiendas, calles los Iglesia de San Michele y la
empedradas, museos de arte, Catedral de San Gerardo, hasta
construcciones modernas que llegar al imponente Monasterio
aumentan gradualmente ha- de San Luca convertido hoy en
cia la parte baja de la localidad día en puesto de los carabinieri),
contrastan placentera e inespe- las plazas y el histórico Palacio
radamente con lo que queda de Loffredo.
la arquitectura medieval, en la
que Via Pretoria representaba Las puertas
la calle principal recluida entre Las murallas que rodeaban y protegían el núcleo urbano estaban atra-
las murallas que se extendían vesadas por seis puertas y dos pequeñas puertas de servicio durante
desde Portasalza al Castillo de los tiempos prenapoleónicos.
los Guevara, castillo del que hoy Cuatro eran las mayores, de las cuales solo la primera fue destruida:
solo podemos observar su to- Portasalza, en la parte occidental de la meseta, abatida en las primeras
rre. Custodio de un significativo décadas del siglo XIX, Porta San Luca, la salida más importante de la
patrimonio artístico-cultural, vertiente meridional, Porta San Gerardo, conocida como la puerta de los
el centro de Potenza es rico en religiosos, adyacente a la Catedral homónima y considerada como la
iglesias, conventos, galerías, edi- más segura porque estaba protegida directamente por el santo patrón
58 59
corazón de la ciudad a los ba-
rrios inmediatamente subya-
centes, permitiendo comunicar
y llegar fácilmente a pie a calles
paralelas situadas en los dife-
rentes niveles en los que se es-
tructura la localidad.
Son notables por su grandeza y
complejidad las escaleras me-
cánicas que atraviesan la ciu-
dad de Potenza, comunicando
la parte nueva y moderna de la
capital lucana con el casco an-
tiguo, situado en la parte más
alta de la ciudad. Una obra arquitectónica sin igual en toda Europa y
que, por su longitud, se sitúa en segundo puesto a nivel mundial, tras la
que se encuentra en Tokio. Desde los barrios periféricos de Poggio Tre
Galli y Cocuzzo es posible llegar en poco tiempo al centro, al igual que
desde Via Armellini se llega a Via Due Torri. Diferentes planos urbanos
cruzados por diferentes servicios de movilidad, formando parte de un
y era utilizada por quien quisiera atravesar las propiedades del obispo,
solo diseño: el de una ciudad en comunicación con las necesidades lo-
y, por último, Porta San Giovanni, que debe su nombre al hospital del
gísticas de sus habitantes.
mismo nombre que existió entre los siglos XIII y XVI. Junto a las cuatro
grandes puertas se encuentran otras dos puertas menores que ya no
son visibles: Portamendola y Porta Trinità.
El Teatro Francesco Stabile í C3
Dedicado al músico lucano
Francesco Stabile, el teatro de
La ciudad de las escaleras í C4
más prestigio de Basilicata do-
Abatidas las murallas, Potenza emprendió su expansión recurriendo
mina Piazza Mario Pagano, en
a tácticas arquitectónicas y estructurales que hoy le dan su identidad.
pleno casco antiguo. Proclama-
Son diversas las escalinatas que conectan los diferentes niveles urba-
do «Teatro histórico lucano» en
nos, a partir del casco antiguo, donde encontramos la más notable: la
2014, comenzó a construirse en
Scala del Popolo, perteneciente al siglo XIX, que conecta Via del Popolo
1856 y no fue inaugurado hasta
con Piazza XVIII Agosto. Continuando el descenso encontramos largas 1881, con ocasión de la visita
sucesiones de pequeñas y grandes escalinatas que conducen desde el a Potenza del Rey Humberto I
y de la Soberana Margarita de
Saboya.
Por algunas de sus característi-
cas estructurales y estéticas, se
asemeja al teatro San Carlo de
Nápoles. Diseñado como la ma-
yor parte de los teatros a la ita-
liana, el escenario y la orquesta
están delimitados por la platea,
el gallinero y tres niveles de pal-
cos. La fachada está subdividida
en dos niveles coronados por un
tímpano y caracterizados por un
almohadillado que enmarca las
diferentes aperturas. Amorci-
llos, motivos florales alternados
con máscaras doradas y esce-
60 61
La Catedral de San Gerardo í F3
Uno de los elementos históri-
co-arquitectónicos más signifi-
cativos de la ciudad es la Cat-
tedrale di San Gerardo, catedral
consagrada al obispo Gerardo
La Porta, patrón potentino,
obispo de origen piacentino,
que gobernó la diócesis entre
1111 y 1119. Consagrada ini-
cialmente a la Beata Virgen de
la Asunción, nace en el punto
más alto del casco antiguo y fue
erigida entre 1197 y 1200, am-
pliada en 1250 y, a finales del
siglo XVIII, fue reconstruida en
66 67
el Metapontino, en el Potentino y en los centros romanizados del inte- PARQUES Y VILLAS URBANAS
rior, ocupa el primer piso del edificio, mientras que, en los otros pisos, El Parco de Montereale es el parque más cercano al casco antiguo y
se pueden encontrar muestras temporales de arqueología, arte moder- recibe su nombre del cerro en el que se sitúa. Caracterizado por un
no y contemporáneo, con la posibilidad de efectuar visitas guiadas y frondoso pinar, ofrece una zona pavimentada que cuenta con bancos,
actividades didácticas. fuentes, parterres, un parque infantil y un área de descanso con bar,
La Pinacoteca provincial
Es interesante la visita a la Pinacoteca provincial de Potenza, adyacen-
te al Museo. Proyectada en 1905 por el ingeniero Giuseppe Quaroni y
el arquitecto Marcello Piacentini. La Pinacoteca ofrece una muestra per-
manente de pintura y escultura dedicada a Concetto Valente, en el que
se presentan obras de grandes autores de los siglos XVIII y XIX, como Di
Chirico, Tedesco, Petroni, Giocoli y Guttuso, por citar algunos. De parti-
cular importancia son las dos pinturas sobre tabla atribuidas al taller de
Antonio Stabile.
El Puente Musmeci í C6
Es una verdadera obra de arte que recibe, imponiéndose con fuerza vi-
sual, a todo aquel que llega a la ciudad: una estructura robusta, sólida,
con formas futurísticas, que sostiene el puente más grande de Potenza,
70 71
La fiesta del patrón y la Parata Artesanía y enogastronomía
de los Turchi Destaca en la tradición arte-
Entre las calles de Potenza se sanal de Potenza el trabajo del
lleva a cabo, el 29 de mayo, hierro. Destinado, en la época
una larga procesión de damas medieval, a la producción de
y caballeros, turcos y plebeyos, aperos agrícolas y utensilios
abanderados y grupos folclóri- domésticos, después se espe-
cos, un desfile itinerante que, a cializó en la producción de por-
través de la ciudad, llega hasta tones, barandillas y utensilios
el casco antiguo. Se evoca, con para chimeneas. De igual im-
suntuosos trajes y teatralidad,
portancia es la producción de
lo que la leyenda cuenta: la libe-
objetos de cobre.
ración de la invasión turca que
Genuina y con una larga tradi-
sucedió allá por el lejano 1111
ción a la espalda, la cocina po-
tentina deleita los paladares de
los más curiosos, con primeros
platos de pasta hecha a mano,
como strascinati, ferretti, cava-
telli y orecchiette, condimentada
con suculentas salsas de carne.
Sabrosos son los segundos pla-
tos a base de carne a la brasa
acompañada por verduras loca-
72 73
POTENZA
Vom mittelalterlichen Weiler zur vertikalen Stadt
Antik, mit eindrucksvollen und geschichtsträchtigen Ecken ist Poten-
za der höchstliegende Hauptort (819 über dem Meeresspiegel) Italiens,
der sich heute erneuert und modern zeigt. Seine Vergangenheit ist
umschlossen von den Steinen jahrhunderteralter Bauten und niedrigen
Häuschen, die im Laufe der Jahre von imposanten von Gässchen umge-
benen Wohnhäusern und Gebäuden flankiert wurden. Genannte Gäs-
schen repräsentierten einst die Hauptstraßen einer Siedlung, die sich um
den freiherrlichen Wohnsitz sammelte. Es handelt sich um einen strate-
gisch auf einem Hügel günstig liegenden Weiler, Teil eines stärker artiku-
lieren städtischen Komplexes wurde, nämlich ein historisches Zentrums,
das sich über den mittelalterlichen Mauerring hinaus erstreckt und Land
und Höhe erobert. So wandelte sich der Weiler in eine vertikale Stadt, die
von unzähligen Treppen durchzogen wird, die zu dem Spitznamen “die
Stadt der Treppen” führte.
Die gesamte Siedlung entstand in der Tat auf dem Haupt-Decumanus,
der “Pretoria Straße”, dem heutigen Nervenzentrum der Stadt, Treffpunkt
und Sitz verschiedener Aktivitäten und Verwaltungsfunktionen. Von hier
aus zweigen die kleinen Gassen ab, die zu den historischen Kirchen,
Klöstern und Palazzi, die Adelsfamilien gehörten, führen. Später wurden
diese in Museen oder in Wohnraum, der sich durch eine Architektur aus-
zeichnet, die noch immer die Spuren ihrer Vergangenheit bewahrt, um-
gewandelt. Eine Architektur, die allmählich von den Impulsen der Zukunft
74 75
kontaminiert wird. Sie findet sich in hohen Gebäuden, die mit modernen en und historischer Bauten, wie
Materialien gebaut wurden, vom Tribunal-Palast bis zum Sitz der Uni- das Theater „Francesco Stabile“,
versität der Basilikata, in innovativen Mobilitätsdiensten, wie dem kom- Treffpunkten, wie die Mario Pa-
plexen Rolltreppensystem, das einen Teil der Stadt durchquert und sich gano Platz und Fragmente der
durch seine Majestät auf europäischer Ebene auszeichnet, oder auch in Geschichte, wie die Tore, die den
den Gesundheitspfaden und den zahlreichen Sportanlagen. Mauerring unterbrachen und als
Eingänge zur mittelalterlichen
Die Altstadt Stadt dienten. Entlang der Pre-
Der Kontrast zwischen Vergan- toria Straße, ausgehend von der
genheit und Moderne, Tradition Kirche Santa Lucia, ist es möglich,
und Innovation wird in der Alt- den wesentlichsten architektoni-
stadt von Potenza wiederbelebt. schen Etappen des alten Weilers,
Geschäfte, gepflasterte Straßen, eingeschlossen zwischen der Kir-
Kunstmuseen, moderne Bauten, che San Michele und der Kathed-
die nach und nach mehr werden, rale San Gerardo, bis zum impo-
je weiter man in Richtung des santen Kloster San Luca (heute
unteren Teils des Hauptortes vor- Station der Carabinieri), den Plät-
dringt. Sie stehen im angenehmen zen und dem historischen Loffre-
und unerwarteten Kontrast mit do Palast zu folgen.
den Resten der mittelalterlichen
Architektur in der Pretoria Straße, Die Tore
der Hauptstraße, eingeschlos- Der Mauerring, der den städtischen Kern in vor-napoleonische Zeit um-
sen vom Mauerring, der sich von fasste und schützte, wurde von 6 Toren durchquert, darunter zwei kleine
Portasalza zur Burg Guevara er- Diensttore.
streckt. Von der Burg können wir Es gab vier große Tore, von denen nur das erste zerstört wurde: Porta-
noch heute den Turm bestaunen. salza, auf dem westlichen Teil der Hochebene, das in den ersten zwanzig
Das Zentrum von Potenza ist ein Jahren des 19. Jahrhunderts abgerissen wurde; Porta San Luca, die be-
Bewahrer eines bedeutenden deutendste Einmündung auf der Südseite; Porta San Gerardo, bekannt
kulturell-künstlerischen Erbes als Tor der Geistlichen, angrenzend an die gleichnamige Kathedrale. Die-
voller Kirchen, Klöster, Galeri- ses Tor gilt als die sicherste, weil es direkt vom Heiligen Schutzpatron
76 77
finden wir lange Abfolgen mit
kleinen und großen Stufe, die
vom Herzen der Stadt zu den di-
rekt unterhalbliegenden Vierteln
führen. Sie verbinden parallele
Straßen auf den verschiede-
nen Ebenen, auf denen sich der
Wohnort entwickelt und machen
sie einfach zu Fuß erreichbar.
Die Rolltreppen, die die Stadt
Potenza durchqueren und die
den neuen und modernen Teil
des lukanischen Hauptortes mit
der Altstadt im oberen Teil der
Stadt verbinden, sind aufgrund ihrer Größe und Komplexität bemerkens-
wert: ein architektonisches Werk ohnegleichen in Europa, das aufgrund
seiner Länge den zweiten Platz – nach Tokio – einnimmt. Von den Rand-
bezirken von Poggio Tre Galli und Cocuzzo ist es möglich, in geringer Zeit
ins Zentrum zu gelangen, so, wie man auch von der Via Armellini in die
Via Due Torri gelangt. Verschiedene städtische Ebene werden so durch
geschützt wurde und von denjenigen genutzt wurde, die die Besitztümer
moderne Dienste für die Mobilität durchkreuzt und so Teil eines einzigen
des Bischofs durchqueren wollten; und das Tor Porta San Giovanni, das sei-
Entwurfs, nämlich dem einer Stadt in Dialog mit den logistischen Anfor-
nen Namen dem gleichnamigen Krankenhaus, das zwischen dem XIII. und
dem XVI. Jahrhundert bestand, verdankt. Neben den 4 großen Öffnungen derungen der dort lebenden Menschen.
finden wie zwei nicht mehr sichtbare Tore: Portamendola und Porta Trinità.
Das Theater Francesco Stabile íC3
Nach dem lukanischen Musi-
Die Stadt der Treppen í C4
ker Francesco Stabile benannt,
Nach dem Abriss des Mauerrings hat Potenza seine Erweiterung einge-
beherrscht das renommiertes
leitet und dabei auf architektonische und strukturelle Hilfsmittel zurück-
Theater der Basilikata den ge-
gegriffen, die heute die Identität der Stadt auszeichnen: die verschiede-
samten Platz Mario Pagano
nen Treppen, die die unterschiedlichen städtischen Ebenen miteinander mitten im historischen Zentrum.
verbinden, ausgehend von der Altstadt, wo wir heute die bekannteste, Im Jahr 2014 zum “Teatro sto-
die Scala del Popolo (die Volkstreppe) aus dem 19. Jahrhundert finden, die rico lucano” proklamiert, wurde
die Via del Popolo mit der XVIII Agosto Platz verband. Weiter abwärts es ab dem Jahr 1856 erbaut und
erst 1881 anlässlich des Kom-
mens von König Umberto I. und
der Monarchin Margherita di Sa-
voia nach Potenza eingeweiht.
Aufgrund einiger strukturel-
ler und ästhetische Merkma-
le erinnert es an das Theater
San Carlo in Neapel. Wie der
Großteil der italienischen The-
ater entworfen, sind die Bühne
und das Orchester vom Par-
kett, von der Galerie und von
drei Logenreihen umschlossen.
Die Fassade zeigt sich in zwei
Ebene unterteilt, die von einem
Gipfeltympanon überragt wird
und die durch Buckelecksteine,
78 79
Die Kathedrale San Gerardo í F3
Eine der bedeutendsten histo-
risch-architektonischen Notfälle
der Stadt ist die Kathedrale San
Gerardo, die nach dem Bischof
Gerardo La Porta, Schutzheili-
ger der Stadt Potenza, benannt
wurde. Der Bischof stammt ur-
sprünglich aus Piacenza und
leitete die Diözese Potenza von
1111 bis 1119. Anfänglich der
Seligen Jungfrau Mariä Himmel-
fahrt geweiht, entstand sie auf
dem höchsten Punkt des his-
torischen Zentrums und wurde
die die verschiedenen Öffnungen umrahmen ausgezeichnet werden. zwischen 1197 und 1200 erbaut
Putten und Blumenmotive bilden im Wechsel mit goldenen Masken und und 1250 erweitert. Im ausge-
allegorischen Szenen hingegen das Leitmotiv der internen Dekoration und
des Plafond. Diese Elemente machen es zusammen mit seine geringen
Abmessungen, zu einem wahren künstlerischen Juwel für namhafte kul-
turelle Veranstaltungen. Die Wiederauffindung des Klaviers von Ruggero henden 18. Jahrhundert wurde
Leoncavallo, ein bekannter Komponist, der im Jahr 1857 in Neapel geboren sie im neoklassizistischen Stile
wurde und 1919 in Montecatini verstarb und einige Jahre im lukanischen vom Magri, Schüler von Vanvi-
Hauptort lebte, wo er sein berühmtestes Werk “Pagliacci” schuf, erhöht die telli, wieder aufgebaut.
Faszination dieses Ortes. Eine bequeme und halbkreisför-
mige Treppe geht dem Haup-
teingang der Kirche voraus: eine
Die Mario Pagano Platz í C3
hochwertige zweiflügelige Bron-
Dies ist das Herz des his- zetür, auf der die bedeutendsten
torischen Zentrums von Episoden der Geschichte der
Potenza, das städtische Stadt Potenza dargestellt sind.
Wohnzimmer, Treffpunkt
Überragte von einem Tympanon,
der jungen Leute und idea-
in dessen Zentrum das Wappen
ler Ort für Veranstaltungen
des Bischofs Bonaventura Cla-
anderer Art. Die Mario Pa-
verio sitzt, zeichnet sich der Eingang auf einer in der Farbe und in den
gano Platz wurde im Jahr
Linien schlichten Fassade, die von zwei Pilasterpaaren in zwei Ebenen
1838 entworfen, während
unterteilt wird, ab. Eine Nebentür befindet sich auf der rechten Seite des
die Arbeiten erst im Jahr
Doms und zeichnet sich durch zwei zylindrische Säulen mit ionischen
1844 begannen. Er spiegelt
Kapellen aus. Beide wurden vom aus Kalabrien stammenden Bildhauer
in toto die dualistische See-
Giuseppe Niglia im Jahr 1968 geschaffen.
le der Stadt wider. Umge-
Der Grundriss der Kirche entwickelt sich in Form eines lateinischen Kreu-
ben von alten Bauten, wie
zes, der Altar besteht aus mehrfarbigem Marmor und die Wände wurden
dem Theater “F. Stabile”
mit Öl auf Holztafeln und barocken Fresken tapeziert. In einem Sarko-
und dem Palast der Präfektur, wurde der Platz nach einem Projekt des
phag werden die Überreste des San Gerardo aufbewahrt, unter dem
Architekten Gae Aulenti des Jahres restrukturiert und am 13. Oktober
Hauptaltar hingegen befindet sich eine eindrucksvolle Krypta, die auf ei-
2012 mit dem Zusatz von Bänken, Bäumen und modernen Straßenla-
nen Zeitraum zwischen dem IV. und VI. Jahrhundert n. Chr. zu datieren ist.
ternen, die die Größe des Platzes und die Schönheit des Rahmens, von
dem er umgeben ist, betonen, eingeweiht. Anfänglich aufgrund eines Sie könnte als “Martyrion”, d.h. als Ort, an dem die Leichen der Märtyrer
dort stattfindenden Sonntagsmarktes “del Mercato” genannt, wurde aufbewahrt wurden, gedient haben. Bemerkenswert ist der Glockenturm
er im Jahr 1870 dem lukanischen Juristen Mario Pagano geweiht, nach auf quadratischem Grundriss, der feierlich die Dächer des historischen
dem er auch als Platz der ’”Intendenza” und “della Prefettura” bezeich- Zentrums überragt. Er besteht aus vier Ebenen und befindet sich neben
net wurde. dem Nebeneingang und endet mit einem Dach mit vier Abdachungen.
80 81
Das Heiligtum des San Gerardo La Porta í E4 Die Kirchen
Dem Heiligen Schutzpatron der Stadt geweiht, wurde der kleine Tempel Es gibt neben der Kathedrale
auf den Resten eines alten Schneekellers erbaut. Er liegt auf der Piazza San Gerardo zahlreiche heilige
Matteotti an der Grenze zum bekannten Muraglione, der diesen Teil des Orte, die sowohl aufgrund ih-
Zentrums vom darunterliegenden Corso XVIII agosto trennt. Eine Büste res architektonischen appeal
im Neorenaissance-Stil mit der Darstellung von San Gerardo La Porta als auch aufgrund ihres histo-
auf einem achteckigen Sockel beherrscht den Innenraum der Struktur, risch-kulturellen Werts Auf-
ein kleines halbkreisförmiges heiliges Gebäude, geschlossen durch eine merksamkeit verdienen. Hier
einzigartige Kuppel. Getragen finden wir am Eingang der Pre-
wird die Struktur auf der Vorder- toria Straße die Kirche Santa
seite von 4 Säulen, die mit Rillen Lucia am kleinen Platz Porta-
verziert sind und mit korinthi- salza gelegen. Ihren Namen hat
schen Kapitellen abschließen. sie von dem geerbt, was einst
An den Seiten der Statue be- das Haupteingangstor zur Stadt
finden sich zwei Epigraphiken: repräsentierte. Diese kleine,
eine informative zur Identität einfache Kirche mit einem ein-
der Büste , die andere evokativ zigen eindrucksvollen Schiff ist
bezüglich zweier großer histo- von niedrigen mittelalterlichen
rischer Ereignisse, die die Stadt Häusern umgeben, die noch
betreffen, nämlich die Invasion heute die Linien eines kleinen
der Briganten im Jahr 1809 und epochalen Viertels nachzeich-
der Aufstand von 1860. nen. Die Fassade, klar und von
Bossen eingerahmt, die ein li-
Das Diözesanmuseum von Potenza í F3
neares und schlichtes Motiv
Es liegt hinter der Kathedrale und entstand in einem Gebäude, das im bilden, beherbergt einen beson-
Jahr 1616 errichtet wurde. An- deren Eingang aus Kalkstein.
schließend wurde dieses Ge- Hinter diesem befindet sich ihm
bäude im Laufe des Zweiten
gegenüber eine wunderschöne
Weltkriegs zerstört und nach-
Holzstatue mit der Darstellung
folgend wieder aufgebaut. Das
der Heiligen mit Ursprüngen
Diözesanmuseum in Potenza ist
und im Stil des 19. Jahrhunderts
eine Truhe voller antiker Schät-
wie auch die Decken. Weiter
ze. In ihm sind die Einrichtungen
trifft man in der Via Rosica auf die Kirche San Michele Arcangelo, ein
der Kathedrale und eine Samm-
Meisterwerk der romanischen Kunst, die auf das Jahr 1178 zurück-
lung von heiligen Gegenstän-
geht und zahlreiche Meister-
den, Gemälden und besonderen
Silberwaren aufbewahrt, die den werke aufbewahrt, darunter
Besucher über einen einzigarti- ein Fresko von Pietrafesa mit
gen Pfad, der zwischen Glauben der Darstellung der Verkündi-
gung (1612), oder die Darstel-
und Kunst pendelt, führen.
lung der „Madonna del Rosario
e quindici Misteri“ (1569) von
Antonio Stabile. Weitläufig und
hell, vollkommen aus Stein, mit
drei Kirchenschiffen, die durch
Reihen mit robusten Säulen,
die Rundbögen tragen, unter-
teilt sind, begrüßt diese Kirche
die Gläubigen mit einem herrli-
chen Kruzifix aus Holz und einer
majestätischen Statue des San
82 83
Michele an der Seite. Im typisch Das Archäologische Nationalmuseum Dinu Adamesteanu F3 í
franziskanischem Stil ist die Das Museum befindet sich im
dem San Francesco d‘Assisi ge- majestätischen Loffredo Pa-
weiht Kirche gehalten. Sie liegt last und wurde nach dem ru-
hinter der Piazza Mario Pagano. mänischen Archäologen Dinu
Das einzige Kirchenschiff, der Adamesteanu, dem ersten Su-
freiliegende Stein der gesamten perintendenten der Basilikata,
Struktur, nur unterbrochen durch benannt. Das Archäologische
Museum von Potenza bewahrt
auf über 2000 m2 zahlreiche
Zeugnisse der antiken Ge-
schichte der Region aus; in 22
Sälen und 8 Abteilungen arti-
kuliert sich die Erzählung des
lukanischen Territoriums über
eine recht komplexe archäologi-
sche Sammlung. Sie ist das Er-
gebnis des Aufeinandertreffens
und des Aufeinanderfolgens
ein Rosetten-Fenster auf der verschiedener Völker und Kultu-
Hauptfassade und die Einfach- ren. Der Bezugszeitraum ist der,
heit der Innenräume spiegeln der der griechischen Kolonialisierung bis zur römischen Eroberung vor-
perfekt die Art von Religiosität ausgeht, mit besonderem Augenmerk auf Elemente, die für die „élites“
symbolisch sind, wie Rüstungen, wertvolle Juwelen, Bronzestatuen, Ge-
wider, an der sich die Kirche in-
genstände aus Marmor und Terracotta.
spiriert. Die Kirche SS. Trinità
geht auf das XI. Jahrhundert zu-
rück. Nach dem Erdbeben wur-
Die Städtische Galerie und die Celestini-Kapelleí F3
Es handelt sich um bedeuten-
de sie auf einem Grundriss mit
de Ausstellungsräume, in de-
einem einzigen Kirchenschiff
nen Ausstellungen figurative
und Kapellen, die mit Fresken und Epigraphiken des XIV. Jahrhunderts
Kunst bekannter italienischer
verziert wurden, wieder aufgebaut. Versteckt in den Gassen, die sich
und europäische Künstler Form
durchkreuzen und hinter antike Paläste liegt die Kapelle Beato Bona-
stattfinden. Die Städtische Ga-
ventura, die zunächst das Haus von Frate Bonaventura, der von Papst
lerie, an die die Räume der Ce-
Pius VI. im Jahr 1775 geheiligt wurde, war. Wenn man sich von der Alt-
lestini-Kapelle angeschlossen
stadt ein wenig wegbewegt, trifft man auf die Kirche Santa Maria del
sind, befindet sich im Loffredo
Sepolcro. Sie ist eine der ältesten der Stadt und wurde möglicherweise Palast und wurde im Jahr 2005
vom Templer-Orden zwischen dem ausgehenden XII. und dem begin- eingeweiht. Von besonderer Machart ist das architektonische Erschei-
nenden XIII. Jahrhundert erbaut. Ein besonderer Portikus mit drei Stein- nungsbild, das unterstreicht, wie sich die Struktur zwischen den raren
bögen liegt vor dem Eingangsportal. Im Innenraum werden die beiden
Zeugnissen von adligem Bauwesen der Stadt bestätigt.
Kirchenschiffe von einer Kassettendecke überragt. Diese Decke besteht
aus polychronem Holz und ist mit Schnitzereien und Vergoldungen be- Das Archäologische Museum der Provinz íG1
reichert, die mit dem Stein, der hingegen den Triumphbogen verkleidet, Im Bezirk Santa Maria ganz in
kontrastieren. Der Triumphbogen ist mit floralen und zoomorphen Mo- der Nähe zum Zentrum gele-
tiven verziert und zeichnet sich durch eine typisch gotisch-katalanische gen ist das Museum der Provinz
Architektur aus. Ein weiterer religiöser Treffpunkt ist die Kirche San eine Schatztruhe an Wissen,
Rocco, im gleichnamigen Viertel. Sie wurde auf den Resten einer Kapel- Kulturen und Traditionen, die in
le erbaut, die auf das 15. Jahrhundert zurückgeht und präsentiert sich der Gegend von Potenza seit der
auf einem Grundriss auf einem lateinischen Kreuz. Überragt wird der griechischen Kolonialisierung
Bau von einer Halbkugeldecke In einer der Kapellen befindet sich eine bis zur Kaiserzeit aufeinander
wunderschöne Holzstatue mit der Darstellung des Heiligen. folgten. Eine Dauerausstellung,
84 85
die den Funden aus der Gegend von Metaponto, von Potenza und in STADTPARKS UND VILLEN
den romanisierten Zentren des Hinterlandes gewidmet ist, besetzt das Der Park Montereale ist der Park, der der Altstadt am nächsten liegt.
erste Geschoss der Struktur. Auf den anderen Ebenen hingegen ist es Sein Name leitet sich vom Hügel, auf dem er liegt, ab. Er zeichnet sich
möglich, temporäre Ausstellungen der Archäologie und der modernen durch einen dichten Kiefernwald aus, bietet gepflasterte Bereiche
und zeitgenössischen Kunst zu finden, mit der Möglichkeit, Führungen mit Bänken, Brunnen, Blumenbeeten, einem Spielplatz und einer Er-
und didaktische Aktivitäten zu unternehmen.
Die Pinakothek der Provinz
Interessant ist auch die Pinakothek der Provinz von Potenza, neben
dem Museum. Entworfen im Jahr 1905 vom Ing. Giuseppe Quaroni und
vom Architekten Marcello Piacentini sollte der Bau anfänglich andere
Aufgaben übernehmen. Die Pinakothek bietet eine Dauerausstellung
mit Malerei und Skulptur unter dem Namen Concetto, in der Werke gro-
ßer Künstler aus dem 19. und aus dem 20. Jahrhundert , wie Di Chirico,
Tedesco, Petroni, Giocoli, Guttuso, nur um einige zu nennen, geboten
werden. Von besondere Bedeutung sind zwei Gemälde, die der Werk-
statt von Antonio Stabile zugeschrieben werden.
frischungsecke mit Bar. Diese
Elemente machen es noch an-
genehmer, in diesem Park die
Freizeit zu verbringen.
Stets in der Nähe des Zentrums
liegt eine weitere große Grünflä-
che, die Villa di Santa Maria. Ihre
Ursprünge gehen auf das begin-
nende 19. Jahrhundert zurück,
als es in diesem Bereich nur
die Kirche und das Franziskan-
erkloster S. Maria del Sepolcro
mit angrenzendem Garten gab.
Das Konservatorium Gesualdo da Venosa íA2 Letztgenannter Garten wurde
86 87
Die Villa del Prefetto entstand im 19. Jahrhundert und wurde anschlie- Sergio Musmeci entworfen und hebt sich in der italienischen Ingenieur-
ßend restrukturiert bis sie zum perfekten Sitz von unzähligen Veran- skunst durch die besondere Kombination von Funktionalität/Plastizität
staltungen von Potenza im Monat Mai wurde. Die labyrinthförmigen der Struktur hervor. In ihrem Design ist sie einzigartig: ein einzelnes Ge-
Anlage ist durch zwei Ebenen gekennzeichnet, die sich in der üppigen wölbe mit einer Stärke von nur 30 cm wird von 4 Spannweiten getra-
Vegetation mit Wegen, die durch lange Treppen miteinander verbun- gen, deren Profile an das eines riesigen gekräuselten Blattes, dessen
den und mit Weiten und Terrassen mit Bänken durchsetzt sind, ver- Spitzen als Stützpfeiler dienen, erinnern.
lieren. Einzigartig ist der Brunnen, der sich seit nunmehr vielen Jahren
Die Brücke San Vito í I6
Auch als “römische Brücke” be-
kannt, wurde sie in der zweiten
Hälfte des III. Jh. v. Chr. in der Zeit
Diokletians erbaut. Sie überragt
mit ihrer soliden dreibogigen
Struktur den Basento. Wenn
man den Blick auf den großen
Steinblöcken ruhen lässt, wird
man in die Zeit zurückversetzt
und man erhält einen Eindruck
einer Vergangenheit, die mit
dem Schwung in Richtung Zu-
kunft, die durch neue hoch-
moderne Flussübergänge des
in der Villa befindet und der einst im Zentrum der Piazza XVIII agosto Fußweges entlang des Flusses
emporragte. Auch in den Randgebieten ist es möglich, ausgestattete repräsentiert werden, nebenei-
Grünbereiche für den Sport und Spiele der Kleinsten zu finden, wie im nanderbestand.
Park „Europa Unita“ im Bezirk Poggio Tre Galli und im Park Elisa Claps
im Viertel Macchia Romana. Von der antiken Ponte Romano di San Vito Die römische Villa von Malvaccaro í A1
zur futuristischen Architektur der Ponte Musmeci ist es weiter möglich, Dies ist die einzige römische Villa, die in der Gegend von Potenza gebor-
einen langen Spaziergang, der sich zwischen den beiden Polen mit Blick gen wurde. Sie befindet sich in einer Seitenstraße des Viertels Poggio
auf den Fluss Base durchschlängelt, zu unternehmen: es handelt sich
um den neuen Flusspark von Potenza, ein idealer Ort, um die Natur zu
genießen, die diese Ecke der Stadt zu bieten hat.
Die Musmeci-Brücke í C6
Die Brücke ist ein wahres Kunstwerk, die alle, die in die Stadt kommen,
willkommen heißt, indem sie sich mit visueller Kraft aufdrängt: eine
muskulöse, massive Struktur mit futuristischen Formen, die die größte
Brücke, die Musmeci, trägt. Sie wurde Ende der 1960er Jahre vom Ing.
Tre Galli. Der monumentalisierte Teil wird auf das Ende des 4. und den
Beginn des 5. Jahrhunderts nach Christus datiert und entwickelt sich
auf mehreren Ebenen. Das Triclinium, das Esszimmer, zeichnet sich
durch einen polychromen Mosaikboden aus, der im Zentrum ein Me-
daillon mit dem Bild der drei Grazien aufweist. Dieses Werk konnte von
einem halbrunden Sofa aus Mauerwerk, auf dem die geladenen Gäste
Platz nahmen, bewundert werden.
88 89
Das Fest des Schutzheiligen Handwerk und Önogastronomie
und die Türken-Parade Die Eisenverarbeitung sticht in
Am 29. Mai ergießt sich ein lan- der handwerklichen Tradition
ger Festzug von Damen und von Potenza ins Auge. Im Mit-
Rittern, Türken und Frauen und telalter auf die Produktion von
Männern aus dem Volk, Fahnen- landwirtschaftlichen Geräten
schwingern und folkloristische und Haushaltsgeräten ausge-
Gruppen durch die Straßen. Es richtet, spezialisierte sie sich
handelt sich um eine wandern- später auf die Herstellung von
de Parade, die quer durch die Toren, Geländern und Werkzeu-
Stadt die Altstadt erreicht. Mit gen für den Kamin. Ebenso an-
den prächtigen Kostümen und sehnlich ist die Produktion von
der Theatralik wird an die Le- Kupfergegenständen.
gende erinnert, die die Befrei- Unverfälscht und mit einer weit-
ung von der türkischen Invasion zurückliegenden Tradition ver-
im entfernten Jahr 1111 durch zaubert die Küche von Potenza
Werk des San Gerardo Bischof, die Gaumen der Neugierigsten
mit ersten Gängen aus frischer
handgemachter Pasta, wie
Strascinati, Ferretti, Cavatelli und
Orecchiette, gewürzt mit köstli-
chen Soßen aus Fleisch. Hervor-
ragend sind ebenso die zweiten
Gänge aus gegrilltem Fleisch mit
Beilagen aus lokalem Gemü-
se, Kartoffeln und verschiede-
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Testi collana e revisioni finali / Series of texts and final revisions REGIONALE
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ArchivioPiazza Mario Pagano
APT Basilicata / APT Basilicata archive
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Foto di Via C. Battisti
copertina e di pag. 3 / Cover photo and on page 3
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Come arrivare in Basilicata
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Porto Turistico di Marina di Policoro (coordinate geografiche 40°12’,18 N 16°44’,06 E)
Porto Turistico degli Argonauti (coordinate geografiche 40°20’00” N 16°49’,05 E) information with other more interactive and cognitive activities about
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Distanze Potenza and the whole of Basilicata.
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Bari - Matera 67 km
Roma - Potenza 369 km
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By train
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along the A14 Bologna - Taranto motorway and from the Tyrrhenian side,
along the A3 Salerno-Reggio Calabria motorway.
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Foto di copertina e di pag. 3 / Cover photo and on page 3
Argonauti Marina (geographic coordinates 40°20’,00 N 16°49’,05 E)
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