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Definizioni di LIMITE
 Isaac Newton (1642-1727)
da Philosophiae Naturalis Principia Mathematica (1687, I ed.)

 Jean-Baptiste Le Rond d’Alambert (1717-1783)


da Encyclopédie ou dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers (1745)
LIMITE. Si dice che una grandezza è il limite di
un’altra grandezza, quando la seconda si può
avvicinare alla prima più di una grandezza data, se
piccola quanto sia possibile supporre, senza tuttavia
che la grandezza che si avvicina possa in alcun modo
sorpassare la grandezza alla quale si avvicina; in modo
che la differenza di una simile quantità dal suo limite è
assolutamente inassegnabile.
Per esempio, supponendo due poligoni, uno inscritto e
l’altro circoscritto ad un cerchio, è evidente che si può
moltiplicare i lati quanto si vorrà, e in questo caso,
ciascun poligono si avvicinerà sempre di più alla
circonferenza del cerchio, il perimetro del poligono
inscritto aumenterà e di quello circoscritto diminuirà;
ma il perimetro del primo non sorpassera mai la
lunghezza della circonferenza, e quello del secondo
non sarà mai più piccolo della medesima
circonferenza; la circonferenza del cerchio è quindi il
limite della crescita del primo poligono e della
diminuzione del secondo.

 Augustin-Louis Cauchy (1789-1857)


da Course d’Analyse (1821)
Quando i valori attribuiti in successione a una
stessa variabile si avvicinano indefinitamente ad
un valore fisso, alla maniera di finire a
distanziarsi tanto poco quanto si voglia,
quest’ultimo è chiamato limite di tutti gli altri.
Come, per esempio, un numero irrazionale è il
limite delle diverse frazioni che forniscono dei
valori via via più vicini. In Geometria, la
superficie del cerchio è il limite verso il quale
convergono le superfici dei poligoni inscritti,
mentre il numero dei loro lati cresce sempre più.

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 Karl Theodore Wilhelm Weierstrass (1815-1897)
da Otto Stolz, Vorlesungen über allgemeine Arithmetik (Lezioni di Aritmetica Generale - 1885)

Si dice che la funzione 𝑦 = 𝑓(𝑥) abbia limite finito b,


quando 𝑥 cresce nel modo indicato dal valore a, e cioè
la formula

lim 𝑓(𝑥) = 𝑏
𝑥=𝑎+0
se e solo se, nel caso in cui per tutti i numeri positivi 𝜀
potrà essere assegnato un numero positivo 𝛿, tale per
cui il valore assoluto di 𝑓(𝑥) − 𝑏 sia minore di 𝜀 per
ogni valore che può assumere 𝑥 secondo la sua
definizione tra 𝑎 e 𝑎 + 𝛿. Cioè
𝑎 <𝑥 <𝑎+𝛿 |𝑓(𝑥) − 𝑏| < 𝜀

 Ulisse Dini (1845-1918)


da Fondamenti per la teorica delle funzioni di una variabile reale (1880)

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