Sei sulla pagina 1di 6

IMPIANTI ELETTRICI

RELÈ DI PROTEZIONE MOTORE


(SALVAMOTORE)
Il salvamotore è un dispositivo elettromeccanico che in caso di sovraccarico o di cortocircuiti
disconnette il circuito automaticamente.
Il salvamotore ha dei contatti interni che collegano la linea di alimentazione al carico. Una bobina
interna rileva le correnti di corto circuito (valori alti o molto alti di corrente), mentre un elemento
sensibile al calore, saldato sul bimetallo, rileva sovracorrenti (valori di corrente poco più alti della
nominale) che possono eventualmente danneggiare il motore. In caso di sovracorrenti, la bobina o il
bimetallo determinano l’apertura dei contatti.

Protezione dal sovraccarico


Il sovraccarico è una condizione estemporanea di funzionamento che porta il motore a
surriscaldarsi e ad assorbire una corrente superiore a quella nominale a causa di:
 coppia resistente troppo elevata per il motore scelto
 blocco del rotore
 elevata frequenza di avviamenti
 mancanza di una delle tre fasi di alimentazione
 tempi di avviamento troppo lunghi
Il dispositivo di protezione dal sovraccarico deve essere dimensionato in base alla corrente
nominale del motore, e nella scelta occorre prestare attenzione ai tempi minimi di avvio del motore.

Caratteristica di funzionamento di un motore asincrono


La curva tipica dell’assorbimento di corrente di un
motore asincrono in funzione del tempo è rappresentata
dalla figura a fianco.
Corrente nominale ln =
Corrente di avviamento Ia = 5 ÷8 In.
Corrente di spunto Is = 8 ÷12 In.

Salvamotore- 22/11/22
Norma CEI EN 60947-4-1
Protezione e coordinamento delle partenze-motore
Una partenza-motore può essere costituita da 1, 2, 3 o 4 apparecchi differenti (Sezionamento,
protezione contro i corto circuiti, comando, protezione contro i sovraccarichi e protezioni
specifiche complementari) che assicurano una o più funzioni; nel caso di associazione di più
apparecchi è necessario coordinarli al fine di garantire un funzionamento ottimizzato
dell’applicazione motore.

Correnti rispetto alle quali la partenza-motore deve essere


protetta
Sovraccarichi: I < 10 In
Generalmente possono avere origine:
- elettrica: anomalia di rete (assenza di fase, tensione fuori tolleranze, …);
- meccanica: coppia eccessiva dovuta a esigenze anormali del processo
o ad un deterioramento del motore (vibrazioni cuscinetti, …).
Entrambe le cause portano generalmente ad un avviamento troppo lungo.

Corto circuiti impedenti: 10 In < I < 50 In


Il deterioramento degli isolanti degli avvolgimenti motore ne è la principale causa.

Corto circuiti: I > 50 In


Questo tipo di guasto è molto raro, può avere come origine un errore
di collegamento nel corso di una operazione di manutenzione.

Corrente "Ic" (sovraccarico)


Il relé termico assicura la protezione contro questo tipo di anomalia, fino ad un valore Ic definito dal
costruttore.
La norma CEI EN 60947-4-1 precisa le 2 prove da realizzare per garantire il coordinamento tra il
relé termico e il dispositivo di protezione contro i cortocircuiti:
- fino a 0,75 Ic solo il relé termico deve intervenire;
- al valore di 1,25 Ic il dispositivo di protezione contro i cortocircuiti deve intervenire.
Dopo le due prove a 0,75 e 1,25 Ic le caratteristiche di intervento del relé termico devono restare
immutate.

Corrente "r"(Corto circuito impedente)


La principale causa di questo tipo di guasto è il deterioramento dei materiali isolanti.
La norma CEI EN 60947-4-1 definisce una corrente di corto circuito intermedia "r".
Questa corrente di prova permette di verificare che il dispositivo di protezione
garantisca una protezione anche contro i cortocircuiti impedenti.
Dopo la prova, il contattore e il relé termico devono conservare le loro caratteristiche di origine.
L’interruttore automatico deve intervenire in un tempo non superiore a 10 ms per una corrente di
guasto non inferiore a 15 In.
Corrente "Iq" (Corto circuito)
Questo tipo di guasto è molto raro e può essere originato, ad esempio, da un errore di collegamento
nel corso di un’operazione di manutenzione.
La protezione in caso di corto circuito è realizzata da dispositivi ad apertura rapida.
La norma CEI EN 60947-4-1 definisce una corrente "Iq" generalmente non inferiore a 50 In. Questa
corrente "Iq" permette di verificare l’attitudine in coordinamento delle differenti apparecchiature in
una linea di alimentazione motore.
Dopo questa prova alle condizioni estreme tutte le apparecchiature che fanno parte del
coordinamento devono continuare a funzionare correttamente.
Classe di intervento dei relé termici
Come detto in precedenza, occorre prestare attenzione ai
tempi minimi di avvio del motore a fronte dei quali è
necessario individuare una delle classi d’intervento
individuate dalla normativa IEC: 2 – 3 – 5 – 10 – 10A –
20 – 30 – 40.
Le 4 classi di intervento di un relé termico più diffuse
sono 10A, 10, 20 e 30 e se ne definiscono i tempi di
intervento massimi a 1,05, 1,2, 1,5 e 7,2 volte In.
Le classi di avviamento 10 e 10A sono le più utilizzate
(avviamento normale)
Le classi di avviamento 20 e 30 sono riservate ai motori
con avviamento difficile (pesante).
La tabella e la figura qui riportate mostrano
l’adattamento del relé termico ai tempi di avviamento
del motore.

Regolazione della soglia di intervento termico


La taratura degli sganciatori termici avviene mediante una vite di
regolazione, posta sulla parte frontale del dispositivo e dotata di una scala
graduata in ampere.

Senza voler entrare troppo nel dettaglio, è importante svolgere alcune


brevi considerazioni in merito ai motori:
 la corrente assorbita dal motore è proporzionale alla coppia che esso genera
 la corrente assorbita allo spunto del motore è circa 8 volte la corrente che assorbe a regime
In base a quanto sopra esposto si evidenziano 2 aspetti fondamentali: il primo è che per evitare un
danneggiamento del motore (sia meccanico che elettrico) è necessario proteggerlo con un
dispositivo che limiti la corrente da lui assorbita; il secondo è che detto dispositivo non intervenga
entro tempi troppo rapidi in quanto sarebbe impedito l’avviamento stesso del motore.

Importante fornire una piccola guida per il dimensionamento delle protezioni in base alla potenza
elettrica del motore. A tal fine è possibile fare riferimento alle 2 tabelle seguenti: una riguarda
motori trifase alimentati a 400 V, l’altra motori monofase alimentati a 230 V. Dalle tabelle è inoltre
possibile desumere la taglia del teleruttore necessario.
Tabella protezioni motori monofase 230V

Tabella protezioni motori trifase 400V

I fenomeni subtransitori legati agli avviamenti diretti dei


motori asincroni
Fenomeno subtransitorio alla messa in tensione di un motore a gabbia di scoiattolo.
La messa in tensione di un motore a gabbia di scoiattolo in avviamento diretto provoca una richiesta
di corrente elevata. Questa corrente elevata al momento dell’avviamento diretto è legata a due
parametri:
- il valore di autoinduttanza elevato del circuito in rame;
- la magnetizzazione del circuito in ferro.

In motore: corrente assorbita dal motore a pieno carico


Id: corrente assorbita dal motore durante la fase di
avviamento
Id’’: corrente subtransitoria generata dal motore alla messa
in tensione. Questo fenomeno
subtransitorio molto corto si esprime con la seguente
formula: k x Id x r (in A di cresta).
td: tempi di avviamento del motore da 0,5 a 30 s a seconda
del tipo di applicazione
(vedi classi di avviamento).
td’’: durata della corrente subtransitoria da 0,010 a 0,015 s
alla messa in tensione del motore

Irm: regolazione magnetica degli interruttori automatici.


Valori limite tipici della correnti subtransitorie
Questi valori che non sono normalizzati dipendono sostanzialmente dalla tecnologia dei motori che
si trovano sul mercato:
- motore classico Id’’ = da 2 Id a 2,1 Id (valore di picco);
- motore ad alto rendimento Id’’ = da 2,2 Id a 2,5 Id (valore di picco);
- variazione di Id’’ in funzione di Id

Esempio: un motore ad alto rendimento che ha un valore di Id pari a 7,5 In potrà produrre (in
funzione delle sue caratteristiche elettriche) al momento della messa in tensione una corrente
subtransitoria pari a:
- valore minimo = 16,5 In (di picco);
- valore massimo = 18,8 In (di picco).

Correnti subtransitorie e regolazione delle protezioni


Come si può constatare nella precedente tabella, i valori di corrente subtransitoria possono essere
molto elevati e possono, quando sono prossimi al limite massimo, provocare l’apertura della
protezione contro i cortocircuiti (intervento intempestivo).
Gli interruttori automatici devono essere regolati al fine di assicurare una protezione contro i
cortocircuiti adatta per gli avviamenti motore.

Protezione dalla mancanza di fase


Per aumentare il loro grado di affidabilità, spesso gli interruttori salvamotori assicurano anche la
protezione dalla mancanza di fase, che mette il motore al sicuro da pericolosi surriscaldamenti degli
avvolgimenti o da danni irreparabili per la bruciatura degli stessi.

Potrebbero piacerti anche