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N.14  20/04/2023 SETTIMANALE GEMMA FRANCIS BURNETT


IN EDICOLA DAL 12/04/2023
Lib
ibeertà VIGILATA
Grazie alle riforme introdotte dal controverso principe Mohammed bin Salman,
in Arabia Saudita le donne godono di libertà impensabili fino a pochi anni fa: possono
uscire senza indossare il velo, guidare l'auto e scegliersi un lavoro, in una società che tuttavia
resta ossessionata dal controllo e intollerante di ogni dissenso. Comunque ora, a Riyadh,
una straniera da sola può provare a fare la turista. E le sorprese non mancano di certo
di Monica Piccini

ELLE|46
ellee REPORTAGE
ell

Due anni fa su un social vedo una foto di droni


luminosi che fanno disegni nel cielo notturno di un
deserto mediorientale. È il post di una mia amica che non
sento da un po’. Al telefono mi racconta della sua nuova vita
a Riyadh, capitale dell’Arabia Saudita. È entusiasta del Paese
dove si è stabilita da più di quattro anni, da prima che alle
donne fosse concesso scegliersi il lavoro, guidare, prendere
un aereo senza il permesso di un uomo di famiglia, padre o
marito o figlio (con tutte le limitazioni del caso, anche per una
donna occidentale). «Sopratutto ho scoperto», dice Stefania
Garibaldi, 44 anni, «che i giovani sono la vera forza motrice di
quest’incredibile nazione, età media 32 anni». Iper-scolarizzati
e pieni di risorse, hanno fretta di cavalcare il futuro. «Più del 90
per cento di chi ha studiato all’estero grazie alle borse di studio
istituite dagli anni Novanta dal Governo, torna in patria perché
il cambiamento passa da qui», racconta. «Saudi è talmente
unica che nessuno da fuori ci crede. Per capire devi vedere
con i tuoi occhi». Detto fatto, ho preso un volo per Riyadh,
una città nel deserto («Una volta d’estate entrando in auto mi
sono bruciata le ciglia. C’erano più di 50 gradi, la macchina era
diventata un forno!») da oltre 7 milioni di abitanti, sprovvista
fino allo scorso 19 marzo di bus pubblici, in attesa dell’apertura,
nel 2024, di nove linee della metropolitana in un colpo solo.
Prima di partire però mi assalgono i dubbi: turista e donna,
potrò camminare da sola per strada? Dovrò indossare il velo?
Come mi sposterò? Sopratutto, non riesco a capire il costo della
vita (il mio budget è limitato), finché un expat mi dice: «Non lo
capisci perché è una terra di estremi: da una parte c’è il livello
sopravvivenza degli immigrati del Sudest asiatico che lavorano
come schiavi, e dall’altra la ricchezza dei miliardari sauditi. Senza
vie di mezzo». A confondermi c’è anche il fatto che in Arabia
Saudita molte informazioni valide fino a pochi anni fa oggi
non lo sono più (occhio su Google!). La rivoluzione copernicana
del Regno è iniziata dal 2016, anno in cui il principe ereditario
Mohammed bin Salman, conosciuto come MBS, ha presentato
il piano economico Vision 2030 in cui ha promesso una società
"vibrante", sempre più aperta al resto del mondo e meno
dipendente dalla massima ricchezza del Paese, il petrolio. È lui
il volto mediatico del Paese che sta traghettando i sauditi in
un’epoca da boom economico e autorevolezza internazionale;
lo stesso principe che la Cia ritiene mandante dell'assassinio
del giornalista Jamal Kashoggi nel consolato saudita di
Istanbul, nel 2018, che però grazie alla forza di messaggi
universali come sport, arte e diplomazia culturale, proietta
Due giovani saudite camminano in Tahliya street nella un'immagine di modernità. Nonostante sia proibita ogni
capitale Riyadh davanti al murale che ritrae re Salman critica religiosa e politica, com’è scritto nella mail con cui mi
GETTY IMAGES

bin Abdulaziz, padre del principe ereditario Mohammed


bin Salman, il riformatore dell'Arabia Saudita. arriva in poche ore il visto al costo di 180 euro, la maggior
parte dei sudditi sono orgogliosi del cambiamento in corso

47| ELLE
ellee REPORTAGE
ell

Le guardo per strada e nei bar dove non è raro che siedano
sole. In pubblico alcune sono interamente coperte dal niqab
I GIOVANI VOGLIONO CAMBIARE ‘ tranne gli occhi, altre hanno abaye colorate lunghe fino ai piedi,
IL LORO PAESE E VEDERLO AMATO aperte davanti. Quasi nessuna vuol farsi fotografare, neanche
&3*$0/04$*650 /0/1*¿"440$*"50 sullo sfondo. La privacy femminile in tempo di social è un po’
come la “segregazione di genere” in vigore fino al 2016. E oggi
ALL'INTEGRALISMO RELIGIOSO è come se le ragazze volessero recuperare il tempo perso. «Il
Governo c’incoraggia a fare scelte in ogni aspetto della vita,
da ciò che indossiamo al tipo di lavoro. Mentre in passato la
e dell'uomo che lo guida. Per farmelo raccontare dalla viva scelta era tra insegnante o dottoressa da poco abbiamo anche
voce di alcuni di loro prima di partire provo a contattare tre poliziotte, ministre e ambasciatrici come negli Stati Uniti,
conoscenti saudite via email, ma non ottengo risposta. Finlandia, Norvegia, Gran Bretagna e Unione Europea»,
racconta Lana, 29 anni, copywriter in un’agenzia di pubblicità.
j2VJUVUUPTJCBTBTVMSBQQPSUPJOUFSQFSTPOBMFFTVMMBàEVDJB È una Le ambasciatrici saudite – mi spiega un’esperta – al momento
questione culturale», mi spiega la mia amica. «Quando ho hanno più potere simbolico d’inclusione che operativo.
affittato casa i vicini sono venuti a presentarsi. Non avevano «Possiamo andare al cinema (e le scene dei baci non sono tagliate
mai visto prima occidentali nel loro quartiere e, in attesa sul più bello) e passare il weekend con gli amici nel deserto
che mi arrivasse la cucina nuova, mi hanno portato pranzo appena fuori città», racconta Sara, 34 anni, fotografa e graphic
e cena per giorni. Anche il mio lavoro è cambiato da quando designer che, dopo aver studiato in California, quattro anni fa è
mi sono trasferita in questa città che da centro governativo tornata a Riyadh in tempo per vivere «un vero shock culturale».
conservatore è diventata il fulcro del cambiamento». Stefania «Gli stranieri che vengono a lavorare qui finalmente si sentono al
è Ceo e Business director della Balich Wonder Studio Ksa sicuro (di notte in città c’è chi non chiude la porta di casa, e tutti
(sta per Kingdom of Saudi Arabia) vale a dire «responsabile assicurano zero criminalità) e da poco stanno arrivando anche i
delle relazioni istituzionali con i vari enti statali, tra cui il turisti perché è un Paese dalle bellezze naturali incontaminate».
ministero dell’Intrattenimento, della Cultura e del Turismo, a
cui presentiamo progetti di eventi su larga scala», dalla sfilata j*MDBNCJBNFOUPQJÜHSBOEFPWWJBNFOUFÍTUBUPQPUFSHVJEBSFv 
di Dolce& Gabbana nel deserto di AlUla, sito archeologico aggiunge Ghazal, 30 anni, traduttrice, che come la maggior parte
patrimonio Unesco sull’antica via dell’incenso, al Noor Riyadh, dei giovani single vive in famiglia. Per capire questa rivoluzione
uno dei più grandi eventi al mondo dedicati alle installazioni bisogna immaginarsi una città in cui se non hai un’auto non
luminose. Per lavoro coordina una squadra di ragazzi sauditi e vai da nessuna parte. Non c’è un centro dove passeggiare,
mediorientali (34 dipendenti che diventeranno presto 70, più la vita è quasi sempre al chiuso (anche per via delle alte
circa mille collaboratori occasionali). «I giovani qui hanno valori temperature) tra casa-auto-ufficio e i vari mall tirati a lucido.
come famiglia, comunità e accoglienza. Vogliono cambiare Ma sta cambiando anche quest’aspetto: vicino all’aeroporto sta
la società e vedere il loro Paese amato e riconosciuto, mentre per essere ultimato il parco verde più grande del mondo.
i giornali occidentali descrivono per lo più i sauditi come «Nonostante prima del giugno 2018 mettersi alla guida non fosse
talebani. Se poi chiedi alle ragazze cosa vogliono fare da grandi, illegale», continua Ghazal, «non avevamo modo di ottenere la
rispondono la parlamentare, la giudice, o la top manager del
fondo di investimenti saudita, il più ricco al mondo. Sono toste».
GETTY IMAGES

In alto, da sinistra. Un festival dedicato ai cammelli nella regione


Tanto quanto lei, mi vien da pensare. Sicuramente le ragazze di Rumah, dove da pochi anni anche le donne possono partecipare in sella
sono le persone a cui la vita è cambiata di più. ai loro cavalli. Una donna al lavoro in una stazione di servizio a Jeddah.

ELLE|48
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IL GRANDE INTERROGATIVO ‘
È SE SI RIUSCIRÀ A TENERE INSIEME
LA NUOVA ARABIA CON LE PERIFERIE
PIÙ CONSERVATRICI E RELIGIOSE
patente. Dovevamo quindi affidarci a un driver o a un parente
maschio». Le sue parole spiegano bene come le categorie di
proibito e permesso siano alquanto interpretabili in una le materie scientifiche. «Il motivo sta nell’esser state chiuse in
monarchia assoluta che, prima di tornare a un Islam moderato casa fino a pochi anni fa, con un computer come unica finestra
per volere di MBS, applicava la dottrina più rigida dell’Islam. sul mondo, in un Paese dove con un’identità digitale fai tutto.
Niente bianco o nero oggi, ma sfumature. «A proposito di grigi, Le mie colleghe», aggiunge Uzairah, «sono giovani laureate
nel 2016 il principe ha depotenziato anche il ruolo della polizia e hanno successo anche perché il Governo le incentiva a lavorare
religiosa. Non è stata sciolta, ma è meno interventista di prima e le protegge dalle molestie (una legge prevede una multa di
in merito all’abbigliamento e alla possibilità di uomini e donne 300mila riyal, circa 75.000 euro, ndr) ma anche dai ricatti online.
di stare insieme allo stadio o ai concerti», spiega Eleonora Non sono rari i casi in cui malintenzionati usano le informazioni
Ardemagni, ricercatrice associata Ispi, esperta dei Paesi del personali postate sui social, basta anche solo la città o la scuola
Golfo, diventati negli ultimi anni un centro di "gravità globale". che si frequenta, per ricattare le donne». Per questo motivo
«Quello del principe è un cambiamento sociale che crea il 90 per cento delle saudite non usa il vero nome né la foto
aspettative all’interno dell’Arabia Saudita stessa. È un processo nell’account. Tra proibizioni ancora in vigore (alcol, prostituzione
graduale, in cui i nuovi diritti stanno arrivando dall’alto, come e omosessualità) e nuove libertà (tra cui forse anche
una concessione e non come il risultato di una conquista dal la convivenza, thanks to Ronaldo e Giorgina) «sono preoccupata
basso. Anche per prevenire uno scontento futuro». Il pensiero che i cambiamenti stiano arrivando troppo in fretta. Le persone
va subito alle proteste scoppiate sull’uso del velo in Iran, ex non hanno gli strumenti per affrontarli», dice Uziarah mentre
nemico storico dell’Arabia, «davanti alle quali i sauditi non il traffico della vigilia del weekend (venerdì e sabato) si specchia
hanno ancora preso posizioni ufficiali», specifica Ardemagni, sui grattacieli del Financial District. Tra gli expat che ho
«in attesa di capire che esito avranno le rivolte». appena conosciuto c’è chi guida fino al più permissivo Barhein
e chi vola a Jizan per una crociera in gommone sul Mar Rosso.
Libere di indossare o meno il velo, in attesa di vedere come si «Il grande interrogativo», conclude Ardemagni, «è se si riuscirà
svilupperà la modernizzazione, intanto le donne in Saudi a tenere insieme il centro politico culturale della nuova
Arabia conquistano terreno. Lo scorso anno la percentuale di Arabia con le periferie più conservatrici e religiose. Questo fa
occupate è salito al 37 per cento secondo il ministro delle Risorse anche capire perché la repressione non si è fermata lontano
umane. Come conferma anche Uzairah che, da Bangalore dai grandi centri». Persistono ombre anche sulla libertà di
(India), è arrivata qui dieci anni fa al seguito del marito assunto espressione e sui dissidenti politici, come riportato qualche
in un’azienda hi tech. Studiando di notte, ha trovato lavoro in giorno fa dal racconto sul Guardian del figlio fuggito a Londra
una grande azienda dove si occupa di cybersicurezza, settore nel del 65enne Awad Al-Qarni, professore di Diritto e predicatore
quale le saudite sono il 45 per cento della forza lavoro, un record (per i sauditi un pericoloso estremista) incarcerato nel 2017 in
in confronto alla percentuale di ragazze che in Europa studiano un giro di vite contro il dissenso sui media e sui social. Nello
specifico su Twitter, di cui il secondo maggiore investitore
dopo Elon Musk è un principe saudita. Un motivo in più per
GETTY IMAGES

In alto, da sinistra. Giovani saudite a un festival di musica elettronica a Banban,


nei pressi di Riyadh. Un gruppo di cicliste a Jeddah: fino a pochi anni fa,
conoscere e raccontare una società di giovani smart tecnologici
per le donne praticare uno sport in pubblico era considerato immorale. in grado di cambiare il mondo. Compreso il nostro. |

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