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Titolo:

José María de Pereda

José María de Pereda (1833-1906) nacque e visse tutta la sua vita (tranne una
breve parentesi madrilena) a Santander, che sarà lo sfondo praticamente di tutti
i suoi romanzi: Pereda è infatti considerato (all'interno del romanzo realista) il
massimo esponente del romanzo regionalista, e la sua opera racconta la vita
della classe media rurale della sua città, con lo scopo di preservare gli usi e i
costumi che vedeva minacciati dal progresso portato dalla rivoluzione
industriale; ecco allora che abbondano nelle sue pagine descrizioni lente e
dettagliate dei paesaggi, degli uomini e degli usi della sua terra.

Di famiglia nobile, dopo aver avuto un'infanzia agiata decise di porsi come
missione della sua vita la difesa dei valori che l'aveva resa possibile, e cioè il
cattolicesimo, le tradizioni e il matrimonio; questa strenua difesa dei privilegi
di casta lo portò, per contro, ad un incorreggibile provincialismo, il che giustifica
il fatto che l'autore si affrettò a ritornare al suo "orticello" dopo un breve
periodo trascorso a Madrid (1852), da cui però rimase molto deluso (la riteneva
falsa e materialista); tornato a Santander, poté dedicarsi alla letteratura proprio
grazie alla sua condizione agiata; anche nella sua amata città era però ormai
giunto il progresso, e questo portò Pereda quasi alla nevrosi, condizione cui
contribuì anche la morte della madre (1855).

A Santander collaborò con alcune riviste, e i suoi attacchi al liberalismo e


al progresso gli valsero un posto come deputato carlista, condizione che lo portò
a conoscere molti caciques della sua zona, e a tornare brevemente a Madrid
(1872); una volta rientrato a Santander, la sua vita trascorse relativamente
serena fino alla morte, se si esclude il suicidio del suo primogenito (1893).

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Numero lezione:
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Pereda mette in pratica il romanzo costumbrista regionale teorizzato da


Fernán Caballero, con la quale condivide l'opposizione al progresso, al
materialismo e al liberalismo, ma questa sua posizione non gli impedì di farsi
amici i vari Galdós e Clarín (anche se con quest'ultimo ci fu un iniziale momento
di contrasto). La particolare situazione di protezione familiare in cui Pereda
crebbe lo portò ad avere come modello di vita (che ritroviamo nelle sue opere) il
patriarcato, e dal punto di vista letterario questa guida la trovò nella critica, dei
cui giudizi era sempre molto attento e rispettoso; fu proprio l'altro grande
santanderino, il suo amico Menéndez Pelayo, a fargli da 'guida spirituale' e a
convincerlo a riprendere la penna dopo un periodo di crisi, e sarà sempre
Menéndez Pelayo a trovare l'escamotage grazie al quale Pereda poté essere
ammesso nella Real Academia de la Lengua (1897) pur non risiedendo a Madrid
(che era una delle condizioni necessarie per l'ammissione).

La dipendenza dal giudizio altrui è evidente nei suoi romanzi, dove spesso
arriva ad esagerare nell'attenzione alle possibili esigenze del lettore, che
quasi accompagna per mano intervenendo per chiarire possibili zone oscure;
altra caratteristica che si trova più o meno costantemente nell'opera di Pereda è
il senso di superiorità e l'atteggiamento paternalistico che gli derivano dalla
sua condizione sociale, e che (come già detto) lo portano alla strenua difesa dei
suoi ideali e alla costante adesione ai principi e alle forme di vita tradizionale.

Pur nella sua costanza tematica, l'opera di Pereda è divisibile in quattro


diverse fasi, dove prevalgono di volta in volta uno dei seguenti elementi:
- un primo periodo segnato dal costumbrismo;
- un secondo periodo in cui predomina la forma del romanzo a tesi;
- un terzo periodo di maggiore apertura, in cui narra la Madrid da lui vissuta;
- un quarto periodo di serenità, quello delle cosiddette egloghe realiste.

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Corso di Laurea: LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO
Insegnamento: LETTERATURA SPAGNOLA 1 B
Lezione n°: 14/S1
Titolo: José Pereda
Attività n°: 1

José Pereda (opere)


Nella sua prima fase produttiva, quindi, Pereda esprime il suo amore per
la sua regione con scene dal sapore costumbrista; i suoi articoli usciti sui giornali di
Santander verranno raccolti in Escenas m ontañesas [Scene di montagna] (1864),
in Tipos y paisajes [Tipi e paesaggi] (1871) e, successivamente, in Tipos
trashum antes [Tipi transumanti] (1877), e raccontano i tipi e gli usi della zona.

In questa prima fase, Pereda non nasconde l’asprezza, le brutture e i difetti


della vita in campagna, e l’ambiente agreste è visto con occhio a volte anche
satirico, a differenza di quanto vedremo nelle opere più mature; il realismo
dell’autore si può però notare già in questi testi grazie alle sue doti di osservatore,
che gli permette di rispecchiare fedelmente la parlata popolare nei suoi testi,
riproducendone la ricchezza di termini, le deformazioni fonetiche, la genuinità, alcuni
modi di dire. Si può dire che in questi testi convivano due prospettive: da una parte
la deformazione stereotipante, dall’altra il racconto delle cose così come sono, come
l’autore le vede.
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Insegnamento: LETTERATURA SPAGNOLA 1 B
Lezione n°: 14/S1
Titolo: José Pereda
Attività n°: 1

José Pereda (opere)


Nella seconda fase, invece, trova piena espressione il tradizionalismo di
Pereda, e il messaggio che si ripete in questi testi è l’attacco al liberalismo, reo di
rompere l’equilibrio del mondo in quanto propone la ribellione dei più poveri e la
prevalenza della materia sullo spirito, quando la via per la felicità è invece (secondo
Pereda, naturalmente) la rassegnazione, la bontà sottomessa e l’obbedienza al
patriarca; in questi testi, di solito l’elemento di rottura (liberale) viene dall’esterno.

Fanno parte di questa fase Los hom bres de pro [Gli uomini per bene]
(1872), in cui la vita di un arricchito che si dà alla politica fa da sfondo alla denuncia
della corruzione della borghesia; El buey suelto [Il bue sciolto] (1877), favola sugli
inconvenienti del celibato basata sulle vicende di uno scapolo stolto; Don Gonzalo
González de la Gonzalera (1878), dove si narra in toni grotteschi la vita di un
difensore del progresso; De tal palo dal astilla [Tale padre, tale figlio] (1880),
dove un ateo liberale si innamora di una cattolica praticante, che lo ricambia ma ne
pretende la conversione; il protagonista non regge il peso dell’ideologia e si suicida.
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Lezione n°: 14/S1
Titolo: José Pereda
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José Pereda (opere)


Nella terza fase (che parte della critica considera in realtà uno sviluppo di
quella anteriore) troviamo la denigrazione di Madrid (che potremmo ricollegare,
nei modi, al Menosprecio de corte y alabanza de aldea di Guevara), che si basa sulle
brevi (e traumatiche, potremmo dire) esperienze dell’autore nella capitale, luogo (a
suo dire) di corruzione politica, miseria morale (soprattutto nella nuova aristocrazia)
e costumi troppo libertini. Fanno parte di questa fase Pedro Sánchez (1883) e La
M ontálvez (1888).

Pedro Sánchez è la storia di un giovane della provincia di Santander che va


a Madrid in cerca di fortuna, ma trova solo insuccesso e infelicità, per cui (dopo aver
comunque accumulato una discreta ricchezza) torna nella sua terra natale (sono
evidenti, in questo testo, gli echi autobiografici). La Montálvez è invece la storia di
una donna piena di qualità, spinta però ad una vita dissoluta dall’ambiente corrotto
e libertino in cui si trova a vivere, in cui possiamo vedere quindi echi del
determinismo ambientale tanto caro alla Pardo Bazán.
Corso di Laurea: LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO
Insegnamento: LETTERATURA SPAGNOLA 1 B
Lezione n°: 14/S1
Titolo: José Pereda
Attività n°: 1

José Pereda (opere)


La quarta fase è detta quella della cosiddetta egloga realista, che
presenta cioè una visione idillica del rapporto tra uomo e natura, allo stesso tempo
madre accogliente e matrigna iraconda; l’uomo potrà avere la meglio sulla natura,
dopo una lotta impari con essa, soltanto accettandone il dominio; in quest’ottica di
sottomissione, però, risulta impossibile qualsiasi idea di ascesa sociale, perché
sarebbe un modo di rompere gli equilibri, di ribellione alla natura; la felicità è quindi
garantita dal patriarcalismo dei ricchi, che proteggono le classi inferiori.

A quest’ultima fase appartengono tre romanzi in cui è rappresentata tutta


la geografia della regione santanderina: Sotileza (1884) narra la vita del
capoluogo; La puchera (1889) è invece il romanzo del mare; Peñas arriba [Sulle
montagne] (1895), infine, è il romanzo della montagna; i tre romanzi (le cui
caratteristiche erano già abbozzate in El sabor de la tierruca, 1882) sono accomunati
dall’idealizzazione, dal tono epico con cui si tratta il rapporto uomo-natura e
dall’essere, a modo loro, romanzi di formazione.
Corso di Laurea: LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO
Insegnamento: LETTERATURA SPAGNOLA 1 B
Lezione n°: 14/S2
Titolo: José Pereda
Attività n°: 1

Sotileza
Sotileza è la storia di Silda, bambina orfana maltrattata dai genitori adottivi
che, grazie all’intercessione del suo amico Andrés (di classe superiore) riesce ad
essere affidata ad un’altra famiglia, che però malauguratamente abita vicino alla
precendente; della protagonista sono innamorati lo stesso Andrés, Cleto (anche lui
di classe umile) e il rozzo Muergo; Silda ama Andrés, ma la differenza di classe
rende impossibile il loro amore, per cui alla fine sceglierà Cleto, mentre Andrés
sposerà una sua pari (che però non ama).

La prima parte dell’opera, che racconta l’infanzia dei ragazzi, è di sapore


ancora costumbrista, con la descrizione dei giochi dei bambini e delle condizioni di
vita dei più poveri; la seconda parte è invece più narrativa, e vi vediamo l’evoluzione
dei bambini, che pian piano diventano ragazzi, ma vi vediamo anche la difesa della
tesi perediana della necessità dell’immobilismo sociale per preservare gli
equilibri naturali e di conseguenza la bellezza del mondo. Inevitabile, per sostenere
tale tesi, l’idealizzazione dei personaggi, che a volte scade nell’inverosimiglianza.
Corso di Laurea: LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO
Insegnamento: LETTERATURA SPAGNOLA 1 B
Lezione n°: 14/S2
Titolo: José Pereda
Attività n°: 1

Sotileza
Sotileza (che in spagnolo indica la parte più sottile della lenza), è il
soprannome che il patrigno assegnerà a Silda quando passa dall’età adolescenziale a
quella adulta; la ragazza mano a mano dimostra il suo orgoglio e acquisisce sempre
più consapevolezza nei suoi mezzi, ma anche del ruolo che le è assegnato dalla
società, consapevolezza che le permetterà di rinunciare all’amore per Andrés a
favore di quello per Cleto, il che eviterà di rompere l’equilibrio sociale.

In questo romanzo Pereda si mostra maestro nel riflettere la lingua


colloquiale santanderina, tanto da sentirsi in dovere di inserire un breve
glossario alla fine. Altro elemento importante è la tempesta marina che Andrés
affronta quando fugge di casa dopo che il padre si è opposto al suo matrimonio con
Silda, che riflette la tempesta interiore del ragazzo: Andrés capisce che per non farsi
travolgere dalla natura bisogna assecondarla, per cui (se leggiamo la tempesta fisica
come simbolo di quella interiore) capisce che deve rinunciare a Silda perché l’ordine
naturale delle cose non venga stravolto.
Corso di Laurea: LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO
Insegnamento: LETTERATURA SPAGNOLA 1 B
Lezione n°: 14/S2
Titolo: José Pereda
Attività n°: 1

P eñas arriba
Se Sutileza è il romanzo del mare, Peñas arriba lo è invece della montagna,
ma anche qui ritroviamo la tesi perediana della necessità della conservazione di usi e
costumi locali per avere un’esistenza felice. Narra la storia di Marcelo, uomo di
mondo che fa ritorno a Tablanca (sulla Montaña) per volere dello zio, cacique del
posto che però non ha figli, e vorrebbe quindi tramandare il suo ruolo al nipote;
inizialmente Marcelo (uomo di città) non riesce ad apprezzare persone, abitudini e
paesaggio del luogo, ma dopo un periodo di adattamento inizierà a cambiare
opinione, e Tablanca diventerà per lui una sorta di paradiso terrestre; perché la
felicità di Marcelo sia completa, lì troverà anche l’amore, sposandosi con Lita.

La prima parte del romanzo è poco più che una descrizione della natura,
degli abitanti e dello stile di vita di Tablanca (quindi ancora una volta di natura
costumbrista), mentre l’intreccio (come già avveniva in Sotileza) si svilupperà nella
seconda parte. Caratteristica di questo testo è la prevalenza della descrizione sulla
narrazione, che dà a tutta la trama una sorta di sensazione di atemporalità.
Corso di Laurea: LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO
Insegnamento: LETTERATURA SPAGNOLA 1 B
Lezione n°: 14/S2
Titolo: José Pereda
Attività n°: 1

P eñas arriba
Anche in Peñas arriba si nota una certa idealizzazione dei personaggi,
che spesso si riducono ad archetipi; c’è anche una perfetta compenetrazione tra
uomo e natura, e (come tipico di Pereda), una netta distinzione tra il «qui», luogo
di pace e onestà, e il «là», il «fuori», luogo invece della disonestà, e questa
caratterizzazione finisce per riflettersi anche nei personaggi, secondo la logica
romantica dell’influenza del paesaggio sull’animo umano.

Ancora una volta spiccano le pagine in cui Pereda descrive la lotta titanica
tra uomo e natura, stavolta per sottolineare la dimensione sociale dell’eroismo,
in quanto soltanto collaborazione e solidarietà permettono all’uomo di poter vincere;
simbolo di questo rapporto è la scena della caccia all’orso, dove la battuta va a buon
fine proprio grazie alla collaborazione tra tutti i partecipanti. Questa solidarietà
permette anche di mantenere la pace sociale tra gli abitanti di Tablanca, secondo la
metafora del corpo (società) guidato da un capo (il cacique); ecco perché qualsiasi
elemento esterno che possa minare questa pace deve essere rigettato.
Corso di Laurea: LINGUE E CULTURE EUROPEE E DEL RESTO DEL MONDO
Insegnamento: LETTERATURA SPAGNOLA 1 B
Lezione n°: 14/S3
Titolo: José Pereda
Attività n°: 1

José Pereda
ESERCITAZIONE:

Esporre brevemente quali sono le principali differenze che si possono riscontrare tra
le opere di Valera e quelle di Pereda. Ci sono anche punti in comune? Se sì, quali?

Indicazioni pratiche: il testo prodotto deve essere lungo tra i 1000 e i 2000 caratteri
(spazi inclusi); va scritto in un file Word e inviato al docente caricandolo su «I miei
documenti» o sull’ePortfolio; in alternativa, è possibile inviarlo tramite sistema di
messaggistica della piattaforma.

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