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Tutte le combinazioni di beni sulla frontiera sono efficienti dal punto di vista produttivo, ma soltanto una efficiente anche dal punto di vista allocativo. Lefficienza allocativa risponde al primo quesito fondamentale: che cosa produrre? Quante risorse bisognerebbe dedicare alla produzione di prestazioni sociali e sanitarie? gli individui hanno generalmente preferenze diverse: come metterli d'accordo?
altri beni
Produrre molte auto e poca sanit o viceversa (oppure molti ricoveri ospedalieri e poca prevenzione, oppure molti servizi per i disabili e pochi servizi per la famiglia....) indifferente dal punto di vista dell'efficienza produttiva: l'efficienza produttiva prescrive soltanto che non si sprechino risorse, qualunque sia la combinazione di beni che si producono. Ma produrre molte auto e poca sanit ha probabilmente effetti diversi sul benessere dei cittadini: non sarebbero piu' soddisfatti con un po' meno auto e un po' piu' di sanit? o forse meglio il contrario? quale la combinazione ideale di auto e di sanit?
La combinazione "ideale" quella dove massimo il benessere dei cittadini Il concetto chiave quello di ottimo allocativo paretiano richiamato in precedenza. Si i individua muovendosi sulla frontiera con il critterio costi-benefici criterio costi-benefici,cio confrontando benefici e costi marginali:
un'auto in pi significa un posto letto in meno il beneficio dell'auto in pi maggiore o minore del suo costo opportunit (= beneficio del posto letto cui si rinuncia)?
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il singolo individuo delega qualcuno a prendere decisioni per suo conto: decisioni collettive
riconosco che ci sono decisioni che da solo non potrei prendere, n avrei interesse a prendere. Devo necessariamente delegare qualcuno, qualche mio rappresentante a pensare alla difesa nazionale, alla giustizia, all'ordine pubblico.... a fare le leggi. Queste decisioni sono rimandate alla collettivit nel suo insieme, allo stato, alla regione, al intervento pubblico); comune, al direttore di distretto, di zona... ((intervento pubblico);
pubblico o privato?
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euro
offerta 100 prezzo minimo che i produttori vogliono ottenere
Q' (30)
Q* (50)
QUANTIT
Se il mercato funziona bene, si arriva automaticamente al meglio per tutti = ottimo allocativo = Q*
A sanit A
Q*= ottimo allocativo
altri beni
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Nel caso delle prestazioni sociali molto probabile che il mercato non funzioni bene (fallimento del mercato) perch le condizioni che definiscono un mercato ideale non sono rispettate: I. molto probabile che gli operatori abbiano potere di mercato (elementi di monopolio e di monopsonio) II. per diversi motivi molto probabile che non si formi correttamente la domanda.
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Per due motivi sul mercato delle prestazioni sanitarie sono presenti elementi monopolistici (potere di mercato dei venditori). 1. lentrata sul mercato non libera, ma regolamentata da diverse disposizioni legislative (BARRIERE ALLENTRATA) al fine di assicurare una adeguata competenza professionale a tutela del consumatore. 2. per molti servizi sanitari (per esempio i ricoveri ospedalieri) sono presenti rilevanti ECONOMIE DI SCALA: i costi unitari (o medi) di produzione diminuiscono allaumentare della quantit prodotta. In questo caso la grande dimensione di impresa pi conveniente della piccola e, anche con entrata completamente libera, si arriva a una situazione di monopolio (il cosiddetto monopolio naturale): sul mercato c posto soltanto per una grande impresa. Questa situazione molto probabile per le strutture che forniscono servizi sanitari, soprattutto per le strutture ospedaliere che diventano convenienti dopo una certa dimensione, dovendo predisporre, comunque, attrezzature di una certa dimensione che danno origine a un costo fisso piuttosto rilevante.
ELEMENTI MONOPSONISTICI
Questa una causa di fallimento del mercato che si verifica quando chi compra i servizi sul mercato unico (per esempio ASL per i servizi sanitari, o Comune per i servizi sociali). In questo caso si ha inefficienza perch il potere di mercato dell'acquirente consente di mantenere il prezzo al di sotto del segnale vero di scarsit (prezzo concorrenziale).
Molte riforme sanitarie e sociali in atto cercano di introdurre pi concorrenza sul mercato, dal lato dellofferta (produttori pubblici, privati, terzo settore) e anche dal punto di vista della domanda (pi assicuratori per i cittadini, ecc.)
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due ragioni:
1.La curva di domanda serve per rivelare la disponibilit a pagare degli individui; dipende dal beneficio individuale (privato) che ci si attende dal bene scambiato; Molti beni, tuttavia, (e tra questi molti servizi sanitari), oltre ad avere benefici privati hanno benefici sociali (beni pubblici, esternalit). LA CURVA DI DOMANDA DEVE ESSERE INTEGRATA CON I BENEFICI "SOCIALI".
2.E' comunque difficile riuscire a capire quale debba essere la domanda privata "vera" degli individui NON SI SA NEMMENO DOVE POSIZIONARE ESATTAMENTE LA CURVA DI DOMANDA "PRIVATA"
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Il problema con i beni pubblici che i singoli non sono disposti a rivelare le proprie preferenze: in quanto se esiste un bene pubblico questo soddisfa tutti, tutti ne possono godere (il bene non appropriabile, come un bene privato)
Per un bene privato se un individuo non disposto a pagare un prezzo viene escluso. Certi beni di importanza fondamentale per la tutela della salute (controlli igienici, servizi veterinari, servizi di vaccinazione, ecc.) oppure per rispondere a bisogni sociali (residenze per anziani poveri, ecc.) sono beni che se fossero lasciati direttamente al mercato non sarebbero prodotti. Tutti traggono benefici dalla presenza di tali beni, ma nessuno disposto a rivelare le proprio preferenze attraverso l'offerta di un prezzo. Alcuni potrebbero beneficiarne pi di altri ma ciascuno sa che i suoi benefici sono indipendenti dal suo contributo.
La curva di domanda che si formerebbe sul mercato (somma verticale delle disponibilit individuali) sbagliata perch per effetto del free riding, ciascuno dichiara una disponibilit inferiore a pagare.
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INDIVIDUO A
INDIVIDUO B qA
qB curva di offerta= costo marginale per collettivita disponibilit a pagare disponibilit "vera" a pagare della collettivit = beneficio vero disponibilit dichiarata per effetto free riding = beneficio sottostimato Q' qtot*
COLLETTIVITA'
1b.esternalit. I beni privati e i beni pubblici sono due situazioni estreme. Nella realt
esiste tutto un intero arco di situazioni intermedie costituite da quei beni il cui consumo o la cui produzione d luogo a effetti esterni (o esternalit) presenti anche nell'ambito di attivit sanitarie. Si tratta per lo pi di beni con le caratteristiche dei beni privati (a domanda individuale, consumati dal singolo individuo) che tuttavia hanno anche effetti sugli altri individui. Il fatto che un individuo consumi prestazioni sanitarie che aumentano la sua salute, oppure che sia accudito in caso di disabilit implica un aumento di utilit anche per gli altri individui con i quali in contatto. Il problema con le esternalit che sono presenti benefici o costi che non passano per il mercato (che non sono incorporati nei prezzi di mercato) perch le scelte individuali tengono conto soltanto dei costi e dei benefici privati. Nel caso di molti servizi sociali, molto probabilmente la curva di domanda "troppo bassa" perch incorpora soltanto i benefici privati e non quelli esterni: a parit di costo marginale, ne risulta una sottoproduzione. Si confronta il proprio beneficio (privato) con il costo marginale (privato). Ma il beneficio per la collettivit maggiore di quello privato e dovrei acquistare di pi di quel servizio. Complessivamente la disponibilit a pagare risulta troppo bassa per la collettivit. 40
l'efficienza allocativa richiede che si tenga conto di tutti i benefici, anche di quelli sociali
domanda integrata con benefici sociali (beni pubblici e esternalit) q q* domanda che tiene conto soltanto dei benefici privati quantit di servizi sociali
q = servizi sociali che si produrrebbero sul libero mercato q* = servizi sociali che assicurano l'ottimo allocativo
A sanit A
Q*= ottimo allocativo
q= soluzione di mercato
altri beni
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2b.non detto che essere liberi di scegliere significhi scegliere il meglio. La collettivit ritiene di sostituirsi alle preferenze dei singoli: superamento del concetto di efficienza allocativa: meglio parlare di bisogno piuttosto che di domanda (welfare state) BENE MERITORIO
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La delega d origine al cosiddetto RAPPORTO DI AGENZIA, in cui il medico agisce come "AGENTE" del paziente PRINCIPALE, mettendogli a disposizione la propria competenza professionale per tradurre il suo stato di bisogno (manifestato dai sintomi accusati) in diagnosi e quindi formulare la domanda di prestazioni. Il singolo, percepisce dei sintomi che gli permettono solo di rendersi conto che ha bisogno di cure, ma generalmente, non sa n il tipo, n la quantit di cure che sono in grado di risolvere il suo stato di malessere. E generalmente il medico stesso, cio colui che produce servizi sanitari a formulare la domanda, a tradurre la percezione di bisogno del paziente nella domanda di un determinato tipo e quantit di prestazione sanitaria (farmaco, analisi clinica, ricovero, ecc.).
MEDICO
agente (vantaggio informativo)
PAZIENTE
principale (meno informato)
DELEGA
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2b.non detto che essere liberi di scegliere significhi scegliere il meglio. domanda o bisogno?
Questa differenza fra percezione del bisogno sanitario da parte del medico e del paziente non da vedersi del tutto negativamente. Anzi secondo molti corretto che il medico si comporti in modo parzialmente diverso rispetto alle preferenze vere del paziente. Il medico dovrebbe, cio, tenere conto del bisogno del paziente piuttosto che della sua domanda, ovvero delle sue preferenze. Il problema con i servizi sanitari che non solo il venditore di servizi conosce meglio le caratteristiche di quello che fornisce (questo avviene per tutti i beni che si scambiano sul mercato), ma che il venditore di servizi conosce meglio anche il bisogno che il paziente intende soddisfare. Quale il bisogno rilevante, cio quello che deve portare a decidere quante risorse devono essere dedicate? Bisogna basarsi su quello che il paziente crede essere il proprio oppure su quello che il medico ritiene essere il meglio per lui? Bisogna basarsi su quello che il singolo ritiene essere il proprio bisogno di servizi sociali, oppure imporre il soddisfacimento di alcuni bisogni oggettivamente richiesti. OCCORRE DISTINGUERE FRA:
-bisogno soggettivo, percepito di salute -bisogno espresso, ritenuto meritevole soddisfacimento -bisogno oggettivo, riconosciuto dal medico
di
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unneeded
WANT
DEMAND
undemanded
unwanted unwanted
NEED NEED
Ragionare in questo modo significa uscire dalla logica della efficienza allocativa che richiede, comunque, che il singolo sia sovrano nel decidere quello che a lui serve. Significa, invece, ritenere che la collettivit possa decidere, tramite il medico, che esistano dei casi in cui la sovranit del singolo debba essere limitata e talvolta anche sostituita. Significa cio ammettere la meritoriet di certi beni. Significa ammettere che in certi casi giusto che il medico induca il consumo di prestazioni sanitarie: una specie di SID positiva. Esiste, tuttavia, anche il caso in cui il medico induce prestazioni non efficaci (SID negativa).
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SINTESI
SI
EFFICIENZA
il paziente riuscito a esprimere le proprie preferenze?
NO "consumismo"
bisogno soggettivo diventa domanda, ma manca il bisogno oggettivo"
ok SI
bisogno soggettivo diventa domanda riconosciuta come bisogno oggettivo
soluzione di mercato
SID "cattiva"
Manca il bisogno oggettivo
NO
"bisogno oggettivo"
INTERVENTO PUBBLICO?
INAPPROPRIATEZZA
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benefici e costi
A'
B'
C PRESTAZION
soluzione di mercato?
OTTIMO ALLOCATIVO ?
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LEQUITA
La meritoriet dei beni introduce un ulteriore motivo di intervento pubblico
In questo caso lintervento pubblico non giustificato da motivi di efficienza (sostituirsi a mercati che non funzionano bene), ma giustificato da motivi di equit: non si condivide il modo in cui il mercato distribuisce le risorse scarse della collettivit La meritoriet ha a che fare con il terzo quesito fondamentale: per chi produrre? meritorie Equit = ritenere che certe prestazioni sociali siano "meritorie", cio che tutti debbano usufruirne indipendentemente: 1. dalla loro capacit di acquisto e 2. dal fatto che desiderino usufruirne (esempio vaccinazioni obbligatorie)
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domanda integrata da considerazioni di meritoriet domanda integrata con benefici sociali q domanda che tiene conto soltanto dei benefici privati q* q** quantit di servizi sociali
q = servizi sociali che si produrrebbero sul libero mercato q* = servizi sociali che assicurano l'ottimo allocativo q** = servizi sociali che assicurano l'ottimo equitativo
prevenzione 100%
10% 3% 1%
100% cura
l'equit "costa" in termini di efficienza allocativa: quale il costo in termini di efficienza che la societ disposta a pagare per un bene meritorio in pi?
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dal punto di vista dell'efficienza tutti sono d'accordo ma non esiste una risposta univoca Tutti sono d'accordo nel ritenere che lo stato possa intervenire su mercati inefficienti. E sicuramente il mercato delle prestazioni sociali e sanitarie presenta molti elementi di inefficienza. L'intervento pubblico in questo caso funziona come correttivo al mercato. Su questa funzione tutti sono daccordo, anche se differiscono sulle modalit di intervento (vedi oltre).
dal punto di vista dell'equit la risposta univoca ma non tutti sono d'accordo Soltanto alcuni ritengono che si debba intervenire anche per integrare le preferenze dei singoli, in modo da consentire loro di usufruire di beni ritenuti meritori. Soltanto alcuni ritengono non sia socialmente desiderabile il razionamento che di questi beni fa il mercato attraverso il sistema dei prezzi e ritengono preferibile che tutti ne possano usufruire. In questo caso l'intervento dello stato non il correttivo al fallimento del mercato, anzi provoca un allontanamento dallottimo allocativo.
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1.
l'offerta pubblica risulta pi costosa (non ci sono incentivi a minimizzare i costi); ci significa che nellavvicinarsi alla posizione di efficienza allocativa si genera, molto probabilmente, inefficienza produttiva in assenza di prezzo, occorre un meccanismo alternativo per definire le priorit o per "razionare", altrimenti si ripropone un conflitto tra beneficio privato e beneficio sociale.
2.
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D2 D1
effetto negativo dell'intervento: aumento di costi INEFF.PRODUTTI effetto negativo dell'intervento: domanda inappropriata effetto positivo dell'intervento: benefici "sociali"
S3 S2
S1
B'
Q* ottimo allocativo
senza intervento
A sanit
intervento "pubblico"
A soluzione di "mercato"
altri beni
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Linefficienza produttiva deriva dalla presenza di INTERNALITA, ovvero di costi privati che sono impropriamente inseriti nella funzione di produzione pubblica (che dovrebbe tenere conto soltanto dei costi per la collettivit). Due motivi: 1.mancanza di incentivi; 2.mancanza di controllo 1) LA MANCANZA DI INCENTIVI.
I managers pubblici perseguono la massimizzazione della dotazione, del budget pi che la minimizzazione dei costi: se un'impresa privata riduce di un euro i costi, aumenta di un euro i profitti, mentre se l'operatore pubblico riduce di un euro i costi riduce di un euro il suo budget, cio la propria sfera di influenza. Le spiegazioni teoriche a questo comportamento sono fornite dalle cosiddette "teorie della burocrazia". Sono teorie che spiegano il comportamento di un ente burocratico (Ufficio), che l'unico produttore di un servizio con le caratteristiche di bene pubblico (e quindi non finanziabile tramite la vendita a singoli consumatori. LUfficio vende direttamente il servizio alla collettivit. In cambio la collettivit assegna allUfficio uno stanziamento, cio un BUDGET (B).
COLLETTIVITA'
UFFICIO
Ufficio agente "non neutrale" perch sfrutta il proprio vantaggio informativo per max la propria utilit piuttosto che quella della collettivit
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Modello che spiega le scelte del manager pubblico con una certa funzione di utilit e sottoposto al un vincolo di bilancio. Il manager (Ufficio) essendo pi informato riesce a massimizzare la propria utilit invece di quella della collettivit. Il problema deriva dal fatto che nella funzione di utilit del manager non compare il benessere della collettivit ma due argomenti che possono indurre un comportamento inefficiente (dal punto di vista allocativo e anche produttivo). Lutilit del manager dipende positivamente sia dalla quantit prodotta Q (ossia dalla dimensione dellufficio), sia dalle spese discrezionali (Sd), ossia da tutte quelle spese quali arredi pi costosi, maggior numero di personale, possibilit di spese di rappresentanza, ecc. che il manager riesce a ottenere soltanto se riesce a ottenere un budget superiore ai costi di produzione effettivi.
funzione di utilit del manager vincolo di bilancio: : MAX U = f (Q, Sd) s.t. B(Q) >=C(Q) + Sd
dove: Q= quantit prodotta = dimensione dell'Ufficio; Sd= spese discrezionali, B(Q) la somma stanziata dalla collettivit (budget) che dipende dalla quantit prodotta; C(Q) il costo totale vero di produzione che dipende anch'esso dalla quantit prodotta. La curva di bilancio dapprima aumenta e poi diminuisce perch si suppone che i benefici marginali di Q per la collettivit siano decrescenti (dapprima positivi poi negativi); La curva del costo crescente nellipotesi di costo marginale crescente. La curva delle spese discrezionali si individua per differenza. Le curve di indifferenza (funzione di utilit del manager pubblico) hanno la forma usuale.
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C(Q) T'
euro
Q*coll
uff
N Q max
Qmax la quantit massima consentita dal vincolo di bilancio In caso di produzione = Qmax, la spesadiscrezionale nulla L'ufficio sceglie Quff dove la sua utilit massima (in H si ha la tangenza con curva di indifferenza pi a destra possibile) L'ottimo allocativo (massimo benessere per la collettivit) si avrebbe, invece, producendo Q*coll, dove beneficio marginale uguale al costo marginale (pendenza della curva di bilancio e di costo, rispettivamente) TT'= H-Quff sono le spese discrezionali scelte (misura delle internalit) per effetto della asimmetria informativa, alla collettivit viene fatta scegliere la quantit Quff (eccessiva dimensione dell'Ufficio) a un costo T' maggiore del costo effettivo T (la collettivit paga il servizio di pi del dovuto).
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2. LA MANCANZA DI CONTROLLO Un secondo motivo che rende troppo alti i costo nel caso di produzione pubblica la mancanza di controllo. Cio' avviene perch la PROPRIET estremamente FRAZIONATA: tutti i cittadini sono proprietari di una piccola frazione della burocrazie pubbliche; in quelle private la propriet, invece, anche se pu essere abbastanza dispersa (come avviene, per esempio, fra gli azionisti di una grande societ), comunque frazionata tra un numero molto pi piccolo di individui. Nel caso delle strutture private, inoltre, oltre a essere pi facile un controllo interno (da parte dei proprietari), presente anche un meccanismo di controllo esterno, costituito dal mercato. A questo proposito si pu ricordare come la minaccia di scalate (takeover) costituisca, secondo le teorie manageriali dellimpresa, un incentivo al manager a non scostarsi troppo dalla massimizzazione del profitto per perseguire i propri obiettivi. Nelle imprese pubbliche, invece, il controllo pu essere affidato soltanto a NORME e a PROCEDURE. La regola di comportamento diventa attieniti alla norma prevista. Ci determina: un eccesso di burocratizzazione, che va a detrimento della discrezionalit e della flessibilit operativa ed accresce la probabilit di comportamenti deresponsabilizzati. Ci si attiene a procedure senza chiedersi se un comportamento diverso possa accrescere l'efficienza. La norma, inoltre, tende a cristallizzarsi nel tempo, a prevalere sulla valutazione discrezionale del singolo. Si privilegiano condizioni di lavoro routinario, non ci si chiede quale il modo migliore per arrivare all'obiettivo. a livello individuale una diminuzione dello sforzo lavorativo: poich difficile misurare quanto ognuno produce, si instaura un comportamento demotivato, diminuisce lo sforzo lavorativo del singolo e quindi la produzione complessiva. Le cose sono complicate in campo sociale, dove
il prodotto non direttamente osservabile (e bisogna ricorrere a misure indirette, per esempio, tenendo conto degli input utilizzati o del tempo necessario per compiere certe attivit) manca una relazione diretta fra sforzo del lavoratore e successo della sua azione (si pensi a un malato grave che ha richiesto molto lavoro e che migliora poco, o addirittura peggiora; a un disabile che comunque non pu migliorare, ecc.) 57
q*
ottimo allocativo
q1
-domanda "propria" dal punto di vista del singolo (beneficio positivo) -domanda "impropria" dal punto di vista della collettivit (costo >beneficio)
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