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Gonfiato ( psicopatico )

- posizione caratteristica: penetrazione

- blocco pelvico del rilassamento

- tematiche di assertività e di affermazione

- area critica: pelvi

- può avere rapporti solo con chi ha bisogno di lui; vuole il potere ma sa che è pericoloso

- conflitto: indipendenza o intimità


- soluzione del conflitto: indipendenza e intimità

- “Puoi starmi vicino solo e finchè mi consideri superiore”


- puoi starmi vicino = ho bisogno ( voglio ) starti vicino
- inversione di ruoli = manipolazione

- Ho il diritto di non essere soggetto al bisogno di altri ( genitore di sesso opposto seduttivo e
rifiutante )

- l’esplorazione è stata bloccata - terapia: gattonare ( sperimentare la separazione )

- può essere gonfiato nella parte superiore ( testa e spalle: forza e ragionamento ) o
nella parte inferiore ( bacino, pelvi e gambe: seduzione, ballare )

- in positivo: organizza, gestisce molte cose, energico, coraggioso, grinta, brio, forza di volontà

- respirazione psicopatica: trattiene il respiro ( e si gonfia )

- Sei il più bravo!

- parole chiave intraprendente, orgoglioso, competitivo, efficiente, irritante, guida, ragazzo d’oro

Descrizione

Una volta che i bambini hanno sviluppato una certa capacità di mantenersi in piedi e di
poggiarsi stabilmente a terra con il sedere e la parte posteriore delle gambe, possono iniziare,
letteralmente e simbolicamente, a “spingersi” in avanti. Con la mobilità si sviluppa anche la necessità
di essere riconosciuti e lodati, il desiderio di affermarsi, di occupare spazio, di mettersi in mostra.
L’esibizionismo sessuale diretto fa ben parte di ciò: i bambini di quattro o cinque anni sono
esseri sensuali, spesso in modo molto impetuoso, e hanno bisogno del riconoscimento soprattutto dei
loro genitori, sui quali verranno prevalentemente concentrati questi sentimenti. Più in generale c’è
bisogno di dire il proprio parere su tutto, di avere una certa sensazione di autonomia e di potere; l’ora
di andare a letto, la TV, il giocare fuori casa sono tutte opportunità tipiche per affermarsi.
Spesso accade che gli adulti trattino questo sano e naturale senso di affermazione come se fosse
“cattiveria”, testardaggine, insolenza. Ci può essere persino un’intenzione consapevole di schiacciare
e di opprimere la volontà del bambino, di intimorirla, di sottometterla. Ciò accade in maniera classica
quando il padre stesso è rinchiuso in una posizione di penetrazione, di modo che egli vede qualsiasi
forma di determinazione e di indipendenza da parte del bambino come una minaccia alla sua identità,
reagendo con violenza fisica o emozionale, con la cinghia o con la repressione perversa.
In una tale situazione il bambino di solito si sottomette, senza alcuna alternativa, ma da quel
momento nel suo carattere si viene a costruire una sorta di odio e vendetta che caratterizza
sottilmente tutto ciò che fa. Un carattere desideroso di penetrare sarà, da adulto, competitivo,
incalzante, rivolto al conseguimento dei propri obbiettivi, cioè quello di un uomo o di una donna in
carriera.
Molti di questi atteggiamenti sono fortemente incoraggiati nella nostra cultura, soprattutto negli
uomini; in questo modo vengono trasmessi alla generazione successiva, poichè un genitore
compulsivamente penetrativo e autoritario reprime l’indipendenza dei propri figli e li prepara a
recitare lo stesso copione.
La capacità di spingere e di avanzare, di “penetrare” con il bacino in modo morbido e sensibile,
è essenziale per fare del sesso in maniera soddisfacente, sia per gli uomini che per le donne, e avere
una corrispondente capacità nella vita è altrettanto importante.
Nella posizione caratteriale di blocco di penetrazione c’è un manto di odio e paura in questi
movimenti pelvici, la paura di “crollare” ( di fronte al potere degli adulti ), che conduce
all’atteggiamento chiamato da Reich “vendetta genitale”. Se la persona è un uomo, allora può
diventare uno stupratore, manifestamente o meno; se è una donna, userà il sesso per umiliare gli altri.
Il movimento penetrante, da morbido e tranquillo diventa violento e duro, da “scopata”.
Una donna o una ragazza che mostra tali tratti andrà spesso incontro alla disapprovazione e
all’invalidazione ( maschiaccio, poco femminile ), anche se la “penetrazione” può essere del tutto
sana, uno stimolo naturale all’autoaffermazione e realizzazione.
Il lato creativo del carattere penetrativo è l’energia, la grinta, il coraggio, il brio fisico e
mentale, la forza di volontà e la disciplina. Le deformazioni derivano dall’insicurezza, dalla paura di
essere abbattuti, che è nascosta sotto una “forza” esagerata, incapace di tollerare i propri pari,
figuriamoci i superiori.
Per la sua ossessione nei riguardi della condizione e della gerarchia sociali, della competizione,
e per la convinzione che ogni situazione debba implicare un vincente e un perdente, il blocco della
penetrazione è chiaramente un elemento centrale nella società di tipo patriarcale.

Esercizio

B sta in piedi su una sedia; A, in piedi, guarda in alto verso B, con le gambe strette o incrociate, la
mascella e il petto in fuori, i pugni serrati. Usate il respiro per gonfiarvi.
A dice cose del tipo: “No!”, “Non lo farò!”;
B dice: “Oh sì, lo farai”, “E’ meglio per te”, “Fà ciò che ti dico” ed altro.
Dopo una pausa riprendete contatto, invertite i ruoli ed infine condividete.

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