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Enneagramma e i 9 Enneatipi psicologici

L’Enneagramma è una antica dottrina che spiega i tipi psicologici a partire dall’impressione
che il soggetto si è fatto della realtà esterna a partire dalle esperienze intercorse nei primi
anni di vita. E’ ovvio che ognuno filtri le esperienze sulla base del proprio tipo psicologico,
ma non è detto, ad esempio, che due “introversi”, come li chiamerebbe Jung, vedano la
realtà allo stesso modo, sia perché ognuno di noi è unico e irripetibile sia perché tutti
abbiamo avuto una educazione e delle esperienze diverse nei primi anni di vita.
Queste esperienze portano a definire nove “visioni del mondo” diverse tra di loro, di cui
parla l’Enneagramma. L’Enneagramma, dal greco ennèa (nove) è una antica dottrina sufi
portata in Europa da Gurdjeff nel secolo scorso, e che fino agli anni ’70 era stata
pressoché snobbata dalla psicologia ufficiale, ritenendola erroneamente alla stessa
stregua di un oroscopo. Oggi, invece, questa dottrina è ampiamente utilizzata da diversi
studiosi dimostrandosi utile a diversi pazienti in difficoltà. Ciò non significa che sia adatta
solo in campo clinico ma anche chi non avesse problemi particolari ne può fare uso.
Di seguito viene fatta una descrizione sintetica dei 9 Enneatipi e delle loro
caratteristiche.
Ci tengo a specificare che l’essere umano non è da vedere o identificare con un
numero oppure con una etichetta (esempio il perfezionista), ma è invece da
considerare come un colore. Il rosso, infatti, può essere considerato nella varietà
del colore rosso e non come un unico rosso.
Questo articolo è stato pubblicato su www.rapport.it – Alfonso Maggio Master Trainer & Coach
TIPO 1- il Perfezionista: questo tipo ha imparato da piccolo a essere premiato dai genitori
per la sua buona condotta, la classica condotta del “bravo bambino”: si struttura così una
personalità intrisa di perfezionismo e di rigore morale, che mal tollera la tendenza degli
altri all’approssimazione o alla superficialità. Generalmente introverso, se è nevrotico cade
spesso preda di sensi di colpa immotivati e può sviluppare idee paranoiche, se sano può
diventare un’ottima risorsa grazie al suo impegno e ad uno spiccato senso del dovere.
TIPO 2- l’Altruista: da piccolo ha imparato che i genitori lo avrebbero premiato solo se li
avesse compiaciuti, anche attraverso l’adulazione. Ha imparato così a compiacere gli altri
intuendo in anticipo quello che ci si aspetta da lui, assumendo maschere diverse a
seconda della situazione, con sorrisi forzati tesi a ottenere l’interesse dell’altro e a rendersi
indispensabile. Generalmente estroverso (ma gli introversi, specie uomini, non sono
pochi), se nevrotico può diventare un astuto manipolatore, spesso senza scrupoli, se sano
aiuterà gli altri col suo altruismo disinteressato e gli ottimi consigli che dispensa.
TIPO 3- l’Esecutore: da piccolo ha imparato che solo lavorando sodo avrebbe potuto
ottenere l’attenzione dei genitori. Ha imparato anche a escludere i sentimenti dalla sua
vita, dando spazio solo alla razionalità; se i sentimenti rimossi riaffiorano cerca di
impegnarsi ancora di più nelle attività che svolge con impegno e ambizione. Molto
apprezzato nella società odierna, tende a giudicare chi si lascia abbattere, chi esprime i
propri sentimenti e chi ha poca forza di volontà come un perdente e non accetta le critiche
alla propria persona ritenendo che nascano da pregiudizi dettati dall’odio e non da una
analisi oggettiva. Generalmente estroverso, se nevrotico può gettarsi esageratamente nel
lavoro come il “Sette” e sviluppare sintomi psicosomatici, se sano può diventare una
persona stimata da tutti e un ottimo manager in grado di risolvere problemi complessi.
TIPO 4- il Romantico: questa persona ha sviluppato nell’infanzia un precoce senso di
abbandono, e ha imparato presto a conviverci sviluppando una malinconia di fondo che
non cercherà mai di rimuovere ma anzi, alimenterà sempre. Cerca quindi di farsi notare
come persona unica e originale per cancellare l’invisibilità agli occhi dei genitori che lo ha
abbattuto da piccolo: si veste in modo speciale, è un creativo e amplifica i propri stati
d’animo negativi per sentirsi vivo. Generalmente introverso, se nevrotico soffrirà di una
depressione cronica che ostacolerà ogni suo legame, soffrendo di fobia sociale che lo
renderà timidissimo, se sano sarà un altruista capace di capire gli stati d’animo del
prossimo, di rendere speciale un evento e di avere un senso dell’umorismo che tirerà su il
morale di chi gli sta vicino.
TIPO 5- l’Osservatore: questa persona ha sentito come invadenti e incostanti i propri
genitori, e ha cercato di difendersi accumulando conoscenze e ritirandosi nella propria
“torre d’avorio”(la propria casa, la propria stanza) nella quale periodicamente si isola per
elaborare le esperienze vissute. Cerca di farsi notare per le capacità della propria mente,
sviluppando interesse per argomenti particolari e inusuali e per i sistemi teorici che
spiegano il funzionamento della mente umana. Soffre la presenza di persone invadenti
che pretendono qualcosa da lui, e oscilla tra la paura di legami intensi e la ricerca degli
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stessi. Introverso, se nevrotico svilupperà sintomi psicosomatici e cercherà di assumere
una maschera di estroversione che contrasta con la sua natura, diventando assillante
verso chi gli sta vicino, se sano sarà un equilibrato e taciturno intellettuale che può essere
di aiuto agli altri grazie alla mole di conoscenze che possiede.
TIPO 6- lo Scettico: questa persona nell’infanzia ha avuto delle punizioni ingiustificate da
parte di genitori mutevoli e inaffidabili. Ha imparato così a cogliere le motivazioni nascoste
nel prossimo, gli intrighi e le storture nella realtà circostante. La parola d’ordine è fiducia:
la pretende dagli altri e fugge non appena non può averne. I sei si dividono in “fobici” e
“controfobici”: i fobici sono continuamente impauriti e intimiditi dalla realtà circostante, pur
nascondendolo al prossimo, i controfobici sono spesso duri per vincere la paura interiore,
ma spesso la fragilità interiore riemerge. Molto più spesso i due aspetti coesistono.
Spesso sviluppa interesse per i sistemi teorici che spiegano le dinamiche di potere tra gli
individui, perché per loro tutta la vita è un gioco di potere. Generalmente introverso, se
nevrotico si sola dal mondo esterno, nascondendo agli altri le proprie paure nel contempo
temendo gli inganni della “gente”; se sano mette al servizio della comunità la sua acuta
intelligenza.
TIPO 7- l’Epicureo: questo tipo ha imparato ad ottenere ciò che voleva grazie al sorriso e
ad una immagine di persona equilibrata e felice: i genitori, infatti, hanno disapprovato
qualunque manifestazione di tristezza. Oppure la persona ha avuto dei traumi che nega a
se stessa attraverso una immagine sapientemente costruita di persona spensierata.
Queste persone hanno sempre il terrore di non apparire agli altri come vorrebbero, e
spesso passano da momenti di euforia a momenti di depressione nel giro di poco tempo.
Sono molto attivi come i “Tre”, ma la loro meta non è il successo personale, bensì il
riuscire a cogliere aspetti variegati e multiformi della vita reale ed elaborare il meno
possibile gli aspetti negativi dell’esistenza. Anche loro, quindi, sono sempre impegnati, ma
per godere appieno delle possibilità della vita, e anche per pensare il meno possibile.
Amano la musica, il ballo, la scrittura, e spesso sono molto creativi. Estroversi, se nevrotici
il loro traumi verranno a galla e la persona passerà intere giornate senza far nulla
rimuginando sui propri problemi, negando nel contempo di stare male; se sani possono
diventare un’autentica forza della natura che effonde allegria alla comunità.
TIPO 8- il Capo: questo tipo ha imparato a vivere in un ambiente familiare carico di
litigiosità e di conflitti, e ha creduto che l’unico modo di difendersi fosse quello di aggredire.
L’unico modo che questo tipo ha di sentirsi vivo è l’interazione conflittuale con l’ambiente
circostante, e disprezza chi si tira indietro, mentre stima chi lo fronteggia, a differenza del
“Tre”che non ama le critiche. Non si concede momenti in cui lasciar emergere le proprie
fragilità, e solo con il partner mostra il suo “bambino fragile”che ha rimosso. Cerca di
incutere soggezione nel prossimo per dominare l’ambiente, e questo lo fa sentire al sicuro.
Generalmente estroverso (ma, come per il “Due”, gli introversi, specie uomini, non sono
pochi) se nevrotico può diventare cronicamente litigioso e petulante, se sano un leader
forte capace di proteggere i suoi amici e fronteggiare lealmente gli avversari.
TIPO 9- il Mediatore: questo tipo ha sentito nell’infanzia di non contare nulla per i suoi
genitori, o perché non lo stimavano a dovere o perché gli preferivano altri membri della
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famiglia. Ha imparato quindi a dimenticarsi della propria soggettività e a fondersi con gli
altri, coi loro bisogni e desideri, e ad aiutarli. Solo così si sentono vivi. Possono passare
ore e ore a narcotizzarsi davanti alla TV o col cibo o ascoltando musica. Amano la routine,
le abitudini sono il loro pane quotidiano. Litigano poco, sono pacifici ma se si
intestardiscono nessuno riuscirà a smuoverli dalle proprie posizioni. Generalmente
estroverso, il Nove se è nevrotico sarà totalmente passivo, bugiardo e compulsivo,
narcotizzandosi eccessivamente con il cibo e i piaceri in generale; se è sano sarà un
piacevole compagno con cui trascorrere dei momenti carichi di equilibrio e allegria.
Note importanti:
C’è da dire che ci si può riconoscere in un tipo e non condividere la storia individuale che la tipologia stessa
sottende.
Si tratta di argomenti molto delicati che attengono alla storia personale di ognuno nella quale non è giusto
entrare, ma vi inviterei a non scartare a priori le ipotesi che questo sistema, ormai accettato dal mondo
scientifico e medico, avanza sulle vicende infantili che “producono” una determinata visione del mondo: le
tipologie non nascono, o meglio non nascono solo, da problemi infantili, ma da determinati comportamenti
genitoriali che, interagendo con la nostra disposizione innata, ci fanno diventare in questo o in quel modo.
Ciò non vuol dire infatti che per diventare, ad esempio, un “Nove”, la persona x abbia dovuto subire un
trauma, ma solo che si è sentita poco considerata nell’infanzia pur avendo avuto una vita felice e dei genitori
sani ed equilibrati, magari perché vi erano degli altri fratelli più in vista.
La persona sana e la persona nevrotica sono due esempi estremizzati per semplificare, ma è chiaro che, ad
esempio, un “Due” possa essere manipolativo in alcune circostanze e in altre un prodigo dispensatore
d’aiuto; così come il ”Uno” può essere critico e giudicante in un’occasione ma conciliante e dinamico in
un’altra.
L’Enneagramma comprende le “ali”, che corrispondono alle “funzioni ausiliarie” di Jung: un “Otto ala
Sette”sarà forte e deciso, ma anche amante dei piaceri della vita, mentre l’”Otto ala Nove”potrà essere
definito dai familiari un “mediatore”perché, pur con la consueta forza, cercherà di trovare dei punti d’incontro
tra opposte tesi.
Attraverso il corso sull’enneagramma potrai scoprire i tuoi meccanismi e identificarti con un tipo
psicologico. Lo scopo naturalmente è quello di poter intervenire sui meccanismi che in maniera
automatica ti impediscono di vivere al meglio la tua vita rimuovendoli. Solamente dopo si diventa
liberi e capaci anche di vedere le “scatole” in cui gli altri sono prigionieri.

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