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Corso di Laurea in
MANAGEMENT DELLO SPORT E DELLE ATTIVITA’ MOTORIE
……….
Insegnamento di
……
ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE SPORTIVE
Moda e Calcio,
Una fusione perfetta tra stile e fatturato.
RELATORE: CANDIDATO:
Ch.ma Prof.ssa Carmela Di Guida Marika
NomeLongobardi
e Cognome
Matricola 0512102571
Matricola
Anno Accademico
2022/2023
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Moda e Calcio,
una fusione perfetta tra stile e fatturato
Introduzione
Nel commercio, così come nelle relazioni umane, scegliamo ciò che ci ha
colpito e la reputazione dell’azienda passa anzitutto dall’immagine. Se lo stile
visivo aziendale è ben strutturato, può suscitare una risposta psicologica in
termini di fiducia e rassicurazione del cliente.
Che non si tratti più di un fenomeno passeggero è evidente dal modo in cui si
svolge il dialogo tra i club e le persone che erano un tempo fashion partner.
Oggi questi ultimi sono qualcosa di più: sono attivi nel portare il club/brand a
un livello maggiore, non limitandosi, come fino a pochi anni fa, a fornire
l’abbigliamento formale a calciatori e staff. La nuova partnership tra il Milan e
Off-White è l’apice di questo processo, che parte dalla moda e culmina in un
sodalizio fuori campo.
Il 2022 è stato un anno in cui molti giganti della moda hanno deciso di
accostarsi a club di calcio: Inter-Moncler, lo scorso anno, era già stata
un’anticipazione in questo senso, ma poi nel corso degli ultimi mesi ci sono
state le partnership Balenciaga-Rennes, Zegna-Real Madrid, Fendi-Roma.
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INDICE
CAPITOLO I:
IL MARKETING SPORTIVO E I DIVERSI STRUMENTI DEL
MARKETING
CAPITOLO II
DALLA MARCA AL BRAND AZIENDALE
CAPITOLO III
MODA E CALCIO: STRATEGIE E STRUMENTI DEL MARKETING
PER IL SOSTEGNO RECIPROCO DELLO SVILUPPO DEL
BUSINESS
CAPITOLO IV
IL CASO: OFF-WHITE X A.C. MILAN
CONCLUSIONE
BIBLIOGRAFIA
SITOGRAFIA
CAPITOLO I
IL MARKETING SPORTIVO
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E’ possibile dire che l’attività fisica sia nata parallelamente alla nascita
dell’uomo, di quando nella vita quotidiana di ognuno le uniche attività erano
cacciare, difendersi dai nemici e costruirsi dei ripari.
L’essere umano scoprì molto presto che la ripetitività di alcuni esercizi
consentiva di eseguirli con maggiore agilità e sicurezza, avere dunque la
capacità di compiere il movimento motorio.
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Nel corso del tempo c’è stato un cambiamento per ciò che riguarda
l’orientamento al prodotto, ossia si è passati da un product oriented, dove
appunto l’attenzione si poneva esclusivamente sul prodotto, a quella del
marketing oriented, dove l’attenzione si pone sul cliente.
Era importante inizialmente valutare perlopiù ciò che l’impresa produceva,
ora invece abbiamo come punto di riferimento il consumatore
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post-comunismo, colui che non sa più cosa acquistare perché ha tutto ciò di
cui ha bisogno e per questo molto poco da desiderare.
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L'incidente segna una tendenza nel settore che altre aziende in settori diversi
dal tabacco stanno prestando attenzione a queste spese di marketing.
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I giochi olimpici del 1984 (Los Angeles), divennero un caso nuovo, poich il
LAOOC (Los Angeles Olympic Committe) tent di massimizzare l’esposizione
degli sponsor rendendo questi unici ed esclusivi. Ciò che fece fu limitare a
trenta in numero degli sponsor introducendo il concetto di esclusivit . Questo
vuole intendere che non debbano coesistere all’interno della stessa property
sponsor, due aziende che erogano lo stesso servizio. Facendo questo il LAOCC
ottenne somme di denaro molto superiori al passato, garantendo una
copertura.
Il marketing sportivo è stato studiato a fondo anche nel Regno Unito, dove
l'Anti-Hooligans Act del 1985 ha contribuito a realizzare una vera e propria
rivoluzione. Il fattore preponderante nella trasformazione dello sport in
un'industria "commercial-intensive" è lo spettatore, soprattutto il nuovo ruolo
svolto dallo "spettatore": le esigenze di chi assiste agli eventi sportivi giocano
un ruolo fondamentale, soprattutto se l'utilizzo del l'evento è accaduto
attraverso la TV.
Negli anni successivi alla crisi economica del 2008, la spesa per le
sponsorizzazioni sportive è cresciuta di almeno il tre percento all'anno, il
doppio rispetto alla pubblicità.
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1.5 Il Marketing Sportivo
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1.6 Le fasi del marketing
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Negli ultimi anni, la visione dello sport è cambiata da un'attività ludica a una
concezione aziendale. Ciò significa che le aziende sportive devono avere
politiche e strategie adatte per essere competitive nel mercato sportivo,
offrendo un prodotto sportivo adeguato. Lo sport è un fenomeno
socio-economico che richiede l'uso del marketing per guidarlo verso un
mercato in crescita. Ciò è possibile attraverso l'attivazione di un processo
organizzativo che guida l'offerta sportiva per raggiungere efficacemente il
mercato, mettendo a disposizione delle società, federazioni e club un insieme
di attività che arrivano all'individuazione dei segmenti target.
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La fase strategica del piano di marketing per una società di calcio comprende
la definizione delle strategie di prezzo, comunicazione e promozione in base
alle esigenze del mercato di riferimento. In questa fase si analizzano le
caratteristiche del pubblico di riferimento, le tendenze del mercato e si
individuano le opportunità per differenziarsi dalla concorrenza.
Una volta definite le strategie di marketing, si passa alla fase operativa che
consiste nell'implementazione delle attività di comunicazione e promozione.
In questa fase si definiscono le azioni concrete per raggiungere gli obiettivi
prefissati, come ad esempio la creazione di campagne pubblicitarie,
l'organizzazione di eventi promozionali, la gestione dei canali social media e
la sponsorizzazione di squadre e atleti.
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Una volta raccolti questi dati si passa alla segmentazione del mercato di
riferimento.
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Poi abbiamo la promozione, ossia in quale luogo investire che sia fisico o
virtuale. Ogni azienda deve determinare dove vendere i propri prodotti e
come portarli sul mercato.
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Il marketing dei produttori nei confronti dei clienti: qui troviamo tutte le
attività volte a conquistare nuovi tifosi per fidelizzarli alla squadra.
Il marketing dei distributori nei confronti dei produttori: in questo caso sono
gli stessi distributori a proporre delle strategie di vendita nei confronti dei
produttori per accaparrare più consumatori e proporre accordi con gli
sponsor.
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Il marketing degli sponsor nei confronti dei clienti finali: gli sponsor che si
trovano nel mezzo di un rapporto di produzione-distribuzione possono
utilizzare il potere del calcio per raggiungere il pubblico più ampio. Il primo
contatto con un marchio è considerato il primo passo verso la
sponsorizzazione e, man mano che queste fasi vanno avanti, diventa
importante per uno sponsor trasmettere un messaggio positivo attraverso una
squadra o un giocatore che sta bene in campo. Questo accade quando i singoli
giocatori o le squadre si trovano in una posizione privilegiata nel mercato dei
trasferimenti. Ciò ha portato gli sponsor a cogliere rapidamente e con forza
questo vantaggio fornendo ai produttori flussi di entrate aggiuntivi e servizi
differenziati.
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CAPITOLO II
DALLA MARCA AL BRAND AZIENDALE
Già nel Medioevo, quando le economie erano basate sui mercati commerciali,
iniziò a prevalere la differenziazione di prodotti o servizi. Solo
successivamente, grazie al marketing, è stato introdotto il concetto di marchio
e il processo che porta alla sua creazione.
In questo capitolo discuteremo le strategie di branding per creare un marchio
redditizio.
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Tale ritmo di cambiamento della grafica del marchio offre più aspetto
Rinnova il tuo marchio per conquistare il tuo pubblico e mantenere la
concorrenza.
Nel 1990 molte attività commerciali furono prese sul serio e per questo
iniziarono a partecipare alle prime trattative con i rappresentanti del marchio.
2000 ad oggi
Agli albori dell'era digitale, nel 2000, la pubblicità televisiva era protagonista
rispetto a quella stampata, e sono stati i social media a far brillare davvero
quest'era. In questo modo, gli inserzionisti hanno più potere e i marchi sono
meglio posizionati sul mercato.
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La marca, d'altra parte, è un concetto più ampio che include non solo i segni
distintivi, ma anche i valori, l'immagine e la reputazione dell'azienda, e il
modo in cui essa si presenta ai consumatori. In breve, il marchio è il segno
distintivo, mentre la marca è il significato attribuito a quel segno distintivo.
la marca non è solo costituita dai segni distintivi (trademark), ma include
anche tutti gli elementi di comunicazione e di esperienza che un consumatore
associa all'azienda e ai suoi prodotti o servizi. La marca rappresenta quindi un
insieme di significati e valori che l'azienda vuole trasmettere al mercato, e che
possono influenzare le scelte dei consumatori.
Il trademark, come hai detto, è uno dei componenti della marca e indica
l'esistenza di un diritto giuridico sulla proprietà intellettuale. Per essere
registrato e tutelato legalmente, un marchio deve possedere capacità
distintiva, ovvero essere in grado di distinguere i prodotti o servizi
dell'azienda da quelli della concorrenza, e deve essere rappresentabile
graficamente in modo chiaro e preciso. Ciò significa che un marchio non può
essere costituito da una semplice descrizione del prodotto o servizio offerto,
ma deve essere creato in modo originale e distintivo.
Entrambi i concetti sono importanti per la protezione e il successo di
un'azienda sul mercato.
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Concedere la fiducia è l’obiettivo della marca per affermarsi nella società dei
consumi, per questo tra il consumatore e la marca viene a crearsi un patto
basato sulla fiducia.
Sono tre i motivi nelle quali i consumatori concedono la propria fiducia verso
altri soggetti:
- Familiarità nei confronti del brand (interazioni ripetute)
- Interesse (valutando il rapporto costi/benefici)
- Valori (quando il consumatore ha le stesse affinità del brand)
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La brand identity, ovvero l’identità di marca, già esiste nella mente dei
consumatori, ma deve essere resa visibile e coerente attraverso l’attività di
comunicazione dell’azienda. La brand identity deve essere stabile nel tempo,
ma anche flessibile per adattarsi ai cambiamenti del mercato e delle esigenze
dei consumatori.
È importante sottolineare che questa non si limita solo alla creazione di un
logo o di un packaging accattivante, ma comprende anche la scelta dei colori,
dei materiali, delle immagini e dei messaggi pubblicitari, che devono tutti
essere coerenti con i valori e la personalità dell’azienda.
L’identità di marca può essere costruita attraverso diversi canali di
comunicazione, come i social media, la pubblicità, le sponsorizzazioni, gli
eventi e le attività di responsabilità sociale. In definitiva, l’identità di marca è
un elemento fondamentale per la creazione di un rapporto duraturo e di
fiducia tra l’azienda e i suoi clienti.
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• Nome descrittivo
• Nome evocativo
• Neologismo
• Acronimo
• Patronimico
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La brand personality deve essere in linea con l’identità del brand e la sua
reputazione, poiché la percezione dei consumatori è fondamentale per la
creazione e il mantenimento del valore del marchio. La brand personality può
essere espressa attraverso diversi canali di comunicazione, come i messaggi
pubblicitari, i social media e l’esperienza in negozio. È importante che sia
coerente in tutti questi canali per creare un’esperienza di marca riconoscibile
per il consumatore. In questo modo, la brand personality può diventare un
fattore chiave per differenziarsi dalla concorrenza e creare un forte legame
emotivo con il consumatore.
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CAPITOLO III
- Sponsee: è colui che riceve questo supporto per svolgere le proprie attività
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Adidas, con chi cerca non solo popolarità ma prestigio sono anche fortemente
investiti rispetto ad aziende con obiettivi diversi per raggiungere realtà
esclusive.è importante operare con una strategia di comunicazione ben
definita e coerente con la propria mission e i propri obiettivi di marketing.
Ogni settore di sponsorizzazione offre differenti opportunità di
comunicazione e di visibilità, ma è fondamentale scegliere quelle che meglio
si adattano ai propri valori e al pubblico di riferimento. Inoltre, è importante
valutare attentamente il ritorno sull'investimento e il grado di coinvolgimento
che si può ottenere dal pubblico di riferimento, al fine di massimizzare gli
effetti positivi della sponsorizzazione sull'immagine e la reputazione
dell'azienda.
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In primo luogo, è utile definire nel modo più rigoroso possibile lo scopo o gli
scopi da assegnare a un'attività di comunicazione.
In secondo luogo, gli obiettivi delle azioni di comunicazione devono
rispondere a ruoli specifici svolti nell'ambito di un più ampio processo di
comunicazione integrato costituito da più componenti.
Tuttavia, questa prima distinzione non è sufficiente. Dobbiamo fare un
ulteriore passo avanti e distinguere tra due tipi di sponsorizzazione e
inizialmente due tipi di prodotti. La prima categoria di prodotti è quella dei
cosiddetti prodotti "tecnici", che sono strettamente correlati alle attività di
sponsorizzazione.
I prodotti non tecnici, invece, utilizzano gli eventi sponsorizzati solo per scopi
commerciali e di comunicazione.
In generale, quando si discutono gli obiettivi di sponsorizzazione, è necessario
considerare i diversi tempi di questo strumento di comunicazione.
Infatti, in termini di capacità della rete, l'effetto della sponsorizzazione è
molto rapido e l'aumento della consapevolezza del marchio è il primo a farne
le spese, perché anche l'effetto della popolarità è a breve termine.
Diverso è invece l'impatto di questo comportamento comunicativo sulla
costruzione di una solida immagine di marca: richiede molta pazienza e tempi
lunghi.
Definire i requisiti
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Scomporre questo processo in diversi passi può aiutare a garantire che ogni
aspetto importante sia stato considerato e che tutte le informazioni necessarie
siano state raccolte. Ci sono molti approcci diversi per scomporre il processo
di definizione dei requisiti, ma in generale, potrebbe essere utile suddividerlo
in questi passaggi:
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Seguire questi passi può aiutare a garantire che la definizione dei requisiti sia
completa, precisa e soddisfi le esigenze degli utenti e del cliente.
Ricerca e confronto
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Scelta
Contrattualizzazione
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Esecuzione
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Valutazione
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Nel corso degli anni, la figura dell'imprenditore tutto fare che compra
giocatori per avere successo in ambito sportivo sta gradualmente cedendo il
passo a quella degli manager qualificati e capaci di pianificare delle strategiae
aziendale a breve e lungo periodo. Questi manager mirano non solo a ottenere
successi sul campo, ma anche a creare valore per gli azionisti e a soddisfare le
esigenze dei tifosi e degli altri stakeholder dell'azienda. In questo modo, le
società calcistiche diventano più sostenibili e in grado di operare in
autonomia nel lungo periodo. Nel settore calcistico la concorrenza tra le
società è molto particolare, poiché si sviluppa principalmente sul campo e
non tanto fuori dal rettangolo di gioco. L'attenzione per i tifosi o clienti
diventa quindi cruciale per ampliare la propria fan-base e quindi aumentare
le fonti di ricchezza. Inoltre, nonostante gli investimenti di ingenti somme di
denaro per acquistare i calciatori, non è garantito che il risultato sportivo sul
campo sia positivo e questo potrebbe pesare sul piano finanziario. Per questo
motivo, la diversificazione delle fonti di ricavo diventa un aspetto importante
per l'azienda, in modo da non dipendere esclusivamente dalle performance
calcistiche della squadra.
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Entrambe queste attività, quindi, sono un modo per sfruttare il valore del
brand e della sponsorizzazione tecnica, generando ulteriori fonti di reddito
per la società sportiva. Inoltre, questi prodotti e articoli di merchandising
diventano anche un modo per i tifosi e i sostenitori di sentirsi parte della
comunità sportiva, aumentando l'attaccamento al club o all'atleta e la
fidelizzazione nei loro confronti.
Il rapporto tra questi è dato dal fatto che oltre alla fornitura di attrezzature e
abbigliamento, la sponsorizzazione tecnica prevede anche il licensing dei
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diritti di utilizzo del marchio del club sui prodotti connessi all'attività
sportiva, come maglie da gara, kit da allenamento, polo di rappresentanza, t-
shirt, vestiti per il tempo libero, cappellini e altri accessori. In questo modo,
gli sponsor tecnici ottengono il diritto di utilizzare il marchio del club sui
propri prodotti e di sfruttare l'immagine e la notorietà del club per
promuovere i propri prodotti.
In generale, è vero che i grandi club sportivi hanno maggiori opportunità di
generare grandi ricavi dalle vendite di merchandising e licensing rispetto ai
club più piccoli. Questo perché i grandi club hanno una maggiore esposizione
mediatica e una base di tifosi più ampia, che rende i loro marchi più noti e
riconoscibili a livello globale. Inoltre, i grandi club hanno spesso contratti di
sponsorizzazione tecniche molto vantaggiosi, che prevedono un maggiore
numero di prodotti con il proprio marchio in commercio e una percentuale di
royalty più alta. Tuttavia, ci sono eccezioni e casi in cui anche club di
dimensioni più contenute riescono a generare grandi ricavi dal merchandising
e dal licensing. Ad esempio, alcuni club di calcio di medie dimensioni in
Europa hanno sviluppato un forte seguito di tifosi in paesi come Giappone,
Cina o Stati Uniti, generando così un'ampia base di consumatori per il loro
merchandising e il licensing.
La moda è stata per molti anni dettata dalla legge e spesso imposta ai
consumatori, ma oggi è diventata più attenta alle esigenze dei consumatori,
tenendo conto e rispondendo adeguatamente alle richieste di un consumatore
sempre più informato.
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Al fine di poter offrire prodotti e servizi che rispondano alle aspettative dei
consumatori. In questo senso, il marketing non deve limitarsi a soddisfare la
domanda esistente, ma deve anche stimolare e creare nuova domanda
attraverso l'innovazione e la creatività. Inoltre, il fashion marketing deve
essere in grado di adattarsi alle variazioni della domanda, mantenendo una
costante osservazione dei cambiamenti del mercato e delle preferenze dei
consumatori, e di conseguenza, riorientare la propria strategia di marketing
per soddisfare la domanda in modo più efficace. In definitiva, il fashion
marketing rappresenta una leva strategica fondamentale per le aziende del
settore moda, perché consente di creare una connessione tra l'offerta e la
domanda, di stimolare la domanda e di adattarsi ai cambiamenti del mercato.
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Prezzo:
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Distribuzione:
Oggi nel settore della moda si registra una tendenza crescente all'integrazione
verticale. Dove viene a mancare il passaggio dalla distribuzione all'ingrosso,
in cui sono presenti intermediari come grossisti e dettaglianti, per passare alla
distribuzione diretta al dettaglio, in cui i prodotti sono venduti ai clienti
attraverso negozi monomarca gestiti direttamente dal produttore.
Questa tendenza alla riduzione delle politiche distributive è anche dovuta alla
crescente importanza della vendita online, che sta diventando sempre più
rilevante per l'industria della moda. I negozi online permettono di
raggiungere un pubblico globale e di vendere in modo più diretto ai
consumatori, riducendo i costi di intermediazione. Inoltre, la vendita online
consente ai brand di moda di raccogliere dati preziosi sui consumatori e di
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Comunicazione:
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Inoltre, i fashion blogger e gli influencer hanno assunto un ruolo sempre più
importante nel mondo dello streetwear, in quanto possono raggiungere un
vasto pubblico di seguaci e influenzare le decisioni di acquisto dei loro
follower. Gli influencer sono spesso utilizzati come testimonial non
convenzionali per i marchi streetwear, in quanto possono offrire un'immagine
autentica e credibile del marchio. I marchi streetwear sono in grado di creare
un forte senso di appartenenza tra i loro clienti, attraverso l'adozione di
specifici valori e ideologie. Questo senso di appartenenza può essere
alimentato attraverso eventi e attività mirate, come collaborazioni con artisti,
eventi in store e la creazione di comunità online.
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CAPITOLO IV
Off-White è un marchio di moda di lusso con sede a Milano, fondato nel 2013
da Virgil Abloh, che ha guadagnato rapidamente una grande popolarità grazie
al suo stile unico e distintivo. La filosofia del marchio si basa sull'idea di
creare capi di abbigliamento e accessori di alta qualità che uniscano l'estetica
streetwear alla moda di lusso. Off-White è noto per i suoi capi di
abbigliamento con scritte in caratteri bianchi su sfondi neri e per il suo
simbolo a strisce diagonali.
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• Estensione di linea
• Estensione di categoria
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Il valore del brand può essere misurato attraverso diverse metriche, tra cui il
valore monetario (brand valuation), che valuta l’effetto che il brand ha sulle
scelte d’acquisto dei consumatori e il potenziale futuro guadagno che ne
deriva.
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Tuttavia, il valore del brand può anche essere influenzato da diversi fattori
negativi, come ad esempio scandali o controversie pubbliche, problemi di
qualità dei prodotti o servizi, o perdita di reputazione a causa di
comportamenti non etici o di impatto ambientale negativo.
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Mai come gli ultimi anni il mondo del calcio e della moda si sono fusi così
tanto tra loro, da scambiarsi tante influenze. negli ultimi anni il mondo del
calcio e quello della moda si sono scambiati così tante influenze e idee.
Tuttavia, i risultati sono stati molto diversi da quelli che ci aspettavamo e
sono riusciti a rinvigorire un movimento che in pochi anni è passato dai pitch
della community alle passerelle delle fashion week. Se si è partiti con i
Mondiali di Italia '90, con le sfilate di noti brand locali alla cerimonia di
apertura, negli anni la palla è passata ai più grandi nomi della moda che, anno
dopo anno, assorbono sempre più Estetica lingua del campo sportivo. Ad
esempio, per la sfilata Alta Sartoria dell'Autunno/Inverno 2016,
Dolce&Gabbana ha optato per una replica della maglia del Napoli di Diego
Armando Maradona - dove è stata girata la sfilata - che ha suscitato non
poche polemiche in passerella e ha suscitato polemiche all'epoca fino al 2019
Si è risolta solo nel 2008 con la sentenza del tribunale di Milano. Nonostante
un inizio complicato, il rapporto tra calcio e moda non si è incrinato.
Il calcio, come tutti gli sport, è un mondo che vive di codici estetici ben
definiti e divise da gioco, divise però che si imprimono nell'immaginario
collettivo e popolare. Se una maglia in passerella oggi non suscita più il
clamore di qualche anno fa, è perché la moda, intanto, ha assorbito il
linguaggio del calcio, traducendone i simboli in abitudine, fino a fondere due
mondi: i giocatori diventano modelli, i proprietari di grandi imperi della
moda diventano proprietari di squadre di calcio, e anche le maglie create dai
marchi diventano maglie da gara.
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per la moda, poiché i giocatori di calcio sono spesso considerati icone di stile e
tendenza. Le loro acconciature, i loro vestiti e le loro calzature spesso
diventano di tendenza e influenzano la moda maschile in generale. Inoltre, il
calcio ha anche un grande potere di marketing, e molti marchi di moda hanno
sfruttato la popolarità del calcio per promuovere i loro prodotti,
sponsorizzando squadre e atleti di alto livello. D'altra parte, la moda può
anche influenzare il calcio, soprattutto nella scelta delle divise e
dell'abbigliamento sportivo. I designer di moda spesso collaborano con i club
di calcio per creare divise innovative e di tendenza, che possono contribuire
ad aumentare l'appeal del calcio agli occhi dei fan e dei consumatori in
generale. Inoltre, il calcio può anche essere visto come una forma di
espressione artistica, sia per i giocatori che per i tifosi. Le divise delle squadre
di calcio, ad esempio, possono essere viste come un modo per esprimere
l'identità e la cultura della squadra, e questo ha ispirato molti designer di
moda a creare collezioni ispirate al calcio.
La relazione tra calcio e moda può essere vista come una simbiosi, in cui
entrambi i settori possono influenzarsi a vicenda e trarre beneficio dalla
collaborazione e dall'ispirazione reciproca.
Il nostro caso studio parlerà della nuova partnership tra AC Milan e Off-
White, una nuovo sodalizio innovativo per promuovere un cambiamento
positivo attraverso il potere dello sport. In qualità di curatore ufficiale dello
stile e della cultura del club, l'eredità di Off-White come innovatore si
interseca con quella dell'AC Milan, uno dei club più innovativi del calcio.
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La frase "I Support" debutterà in un video originale narrato dalla voce dei
calciatori del Milan, in cui oggetti iconici del calcio saranno etichettati con il
claim "I Support".
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CONCLUSIONE
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BIBLIOGRAFIA
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Keller, K., Busacca, B., & Ostillio, M. C. (2021). La gestione del brand:
Strategie e sviluppo. EGEA spa.
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SITOGRAFIA
https://www.insidemarketing.it
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