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Michael Jordan, Kobe Bryant, LeBron James > pallacanestro
Afferma un reporter “ pochi marketing manager sono stati bravi a selezionare e ingaggiare atleti
che vivano oltre lo sport che praticano, fino a raggiungere un effetto di così vasta portata”.
Nel 1988 Nike trasmise i primi annunci della campagna “just do it”, dove lanciava una sfida
sottile alle nuove generazioni sollecitandoli a raggiungere i loro obiettivi. Si trattava di una
naturale manifestazione dell’inclinazione aziendale verso lo sviluppo delle proprie potenzialità vs
lo sport.
Quando iniziò ad espandersi verso l’europa, comprese che doveva autenticare il proprio marchio
adattandolo alla cultura. Scelse il calcio. Era necessario che gli utenti vedessero atleti
professionisti che utilizzavano i suoi prodotti, soprattutto atleti vincenti.
L’immagine di Nike era sempre più quella di un marchio che rappresentava emozione, forza,
impegno, identificazione. Iniziò ad entrare anche in altri settori, come l’abbigliamento, accessori
ecc.
Ci fu una partita di tennis dove i due sfidanti erano tutti vestiti nike, descritta come uno spot
durato 5 ore.
Nike continua ad ingaggiare superstar per far loro indossare i propri prodotti, partnership con
Foot Locker, accordi con Apple per Nike+, oggi considerato il club di running più grande al
mondo.
Nike sta cercando come ogni altra impresa di rendere i suoi prodotti ecologici, ma trattandosi di
alta tecnologia, in realtà, non lo sta facendo sul serio, sarebbe “fuorviante per la sua immagine “.
Oggi Nike domina il mercato delle calzature sportive con una quota pari al 31% a livello globale e
al 50% nel mercato interno statunitense.
La strategia a lungo termine dell’impresa si basa su pallacanestro, corsa, calcio, fitness femminile,
allenamento maschile e cultura sportiva in generale.
Quali sono gli aspetti positivi, negativi e i rischi associati alla strategia di marketing di Nike?
Aspetti positivi: il brand value che trasmette alle sue tribù è qualcosa di imparagonabile, a partire
dal claim “just do it”, applicabile alle discipline sportive quanto alle sfide di tutti i giorni, inoltre a
livello di prestazione tecnica, materiali e performance rispecchiano a tutti gli effetti il cuore del
brand.
Aspetti negativi: trascurare tematiche importanti come la sostenibilità non è più una cosa
tollerabile, dovrebbe presto cambiare idea e rassicurare le sue tribù al più presto.
Rischi: l’impostazione strategica di tipo orizzontale ha permesso al brand di uscire dagli schemi
seppur con un altissimo rischio: scommettere su giovani promesse dello sport è stata una mossa
vincente, ma avrebbe potuto in poco tempo trasformarsi in fiasco totale.
Inoltre (mossa che Adidas ha già iniziato ad avanzare) sposterei di gran lunga l’attenzione sulla
sostenibilità, facendo in modo che i miei valori possano coincidere con quelli del mio
consumatore: trattandosi di un brand sportivo sposterei il focus ad esempio su lunghe
passeggiate in mezzo alla natura, trekking, arrampicata, sport che possano guardare più da vicino
il paesaggi naturali che potrebbe sposarsi bene con l’idea. Inoltre, dato che la strategia di Nike
prevede l’utilizzo di atleti professionisti come testimonial, la direzione che prenderei sarebbe
quella di servirsi non più di un “piramide di influenza”; ma piuttosto di un “campo di spintoni”,
dove il testimonial è il consumatore stesso, che riesce a portare il brand nella vita di tutti i giorni,
perseguendo un’emozione che non è più quella di vincere, farcela, dare il massimo delle
prestazioni durante una gara, ma quella di riuscire a vincere nella disciplina che pratichiamo tutti i
giorni: vivere.
Deve il suo successo ad una missione aziendale chiara, e strategie creative e a piani di marketing
pensati per l’attuazione rapida ed efficace: mission “offrire al cliente un valore imbattibile con una
combinazione di stile e qualità a prezzi più bassi”. L’impresa impiega 3 mesi circa per trasformare
l’idea di uno stilista in un prodotto finito disponibile in negozio. Riesce a produrre in tempi brevi e
costi contenuti grazie alla sua concentrazione su leve strategiche:
La strategia di H&M vuole unire fast fashion al lusso come consumo di massa. Ha di recente
stipulato accordi con stilisti della moda molto famosi.
Minacce: brand emergenti di fast fashion con la stessa missione. I falsi sono all’ordine del giorno
nel mondo della moda, H&M potrebbe riscontrare difficoltà nel conquistarsi alcune fasce di
consumatori.
Punti di forza: dalla produzione alla commercializzazione in tempi brevissimi, presenza a livello
globale permette di ridurre i costi di trasporti, buona analisi dei mercati locali. Varietà prodotti,
fortemente clientecentrica
La maggiorate dei costi che netflix si ritrova a dover sostenere sono quelli sui diritti per la
distribuzione, deve selezionare con attenzione che cosa vuole aggiungere al suo inventario di
contenuti sulla base di analisi e prevenzioni da parte dei software che sono sempre più corrette:
ad esempio per l’acquisto della serie House of cards, che secondo le sue previsioni sarebbe stata
un successo, difatti gli portò tanti nuovi abbonati e conquistò chi già possedeva la piattaforma.
“poichè abbiamo una relazione diretta con il consumatore, sappiamo già ciò che alle persone
piace vedere, e questo ci aiuta”.
sicuramente un suo punto di forza è stata l’idea di disporre gli utenti di un catalogo dove andare a
pescare, il noleggio non più fisico dei dvd ma una vasta scelta di film e serie tv che puoi trovare
solo qui, e puoi guardare dove e quando vuoi.
La semplificazione del servizio altro punto a favore. Comunque Blockbuster stava malino già da
un po’.
Quali sono le relazioni che netflix stabilisce con i clienti e perché sono migliori dei
concorrenti?
Il tipo di relazione che netflix stabilisce con i suoi utenti è un tipo di rapporto 1to1, di tipo
personale, sa cosa ti piace e cosa non ti piace, probabilmente prima ancora che lo possa sapere
tu. Tra i fattori che rendono Netflix migliore rispetto ai concorrenti è la scelta di non ricavare
profitto dall’advertising, mentre in altre piattaforme come disney+ e Amazon prime ciò non
accade.
Altro punto a favore, netflix è molto attivo anche per quanto riguarda la comunicazione social,
anche qui, variando di paese in paese e da social a social, ha compreso benissimo il concetto di
multicanalità.
- Ricerche partecipate
Il loro approccio fortemente cliente-centrico è quindi vincente sia per i clienti che per l’azienda
stessa.
NOTE:
- il rischio potrebbe essere quello di risultare troppo invadenti: se tutte le imprese del futuro si
stanno rendendo sempre più conto che il centro del loro business è il cliente: quando anche il
più inconsapevole dei clienti se ne accorgerà non si sentirà abbindolato? Senza privacy?
Violato? (sta già in parte accadendo)
- Ideo crea soluzioni per aziende che poi ne traggono i vantaggi. Quindi per ideo i suoi clienti
sono proprio queste aziende. Sistema piramidale
L’impresa ampliò i confini dell’intrattenimento in tutto il mondo. Nei suoi primi 2 anni di vita, era
uno studio di produzione di cartoni animati incentrato su un solo personaggio famoso: Mickey
mouse. Primo film animato di sempre: Biancaneve.
I due fratelli avevano creato una marca nota per la fiducia, divertimento e intrattenimento, che
bambini, famiglie e adulti associavano a personaggi, storie e ricordi tra i più commoventi ed ironici
di sempre. Negli anni 80 pensava a nuovi modi per rivolgersi ai suoi consumatori, orientandosi a
prodotti per famiglie ed entrando in nuovi campi per raggiungere un pubblico più anziano. Lanciati
Disney channel, touchstone pictures.
La marca ha continuato ad espandersi negli anni 90, e la più grande sfida oggi per Disney è quella
di mantenere vivo l’interesse per una marca novantenne, presso il suo pubblico di base,
rispettando la propria tradizione e i valori centrali della marca. “il fatto di essere una marca
ricercata e in cui le persone hanno fiducia ci apre porte a nuove piattaforme e mercati, e quindi la
possibilità di raggiungere nuovi consumatori.”
Punto importante è lo scontro tra eredità e innovazione, senza trascurare l’attualità. L’impresa
crede nel dover Innovare e bilanciare il rispetto per la propria eredità con l’esigenza di stare al
passo coi tempi.
dISNEY UTILIZZA le tecnologie emergenti per creare collegamenti con il consumatore in modi
innovativi, è stata una delle prime imprese a produrre regolarmente podcast dei suoi programmi
televisivi, notizie sui prodotti, interviste al personale, componenti dello staff ecc.
Continua oggi a studiare come rendere topolino e ii suoi compagni più accessibili e interessanti.
NOTE:
-ottimo rapporto con gli stakeholder interni all’azienda, ed il fatto che (ad esempio con interviste)
si dedichi molto a loro.
- forse lo struggle più importante che l’impresa si trova a fronteggiare è quello di restare al passo
coi tempi cercando di mantenere il suo fascino autentico, e la tradizione.
- Raggiunge tribù molto diversificate tra loro in termini di età, ma non in termini di esperienza:
punta soprattutto sulla famiglia e sul momento che la famiglia passerà insieme in un contesto
Disney.
Punti di forza: diversificazione (ad oggi se un settore di mercato dovesse andare peggio di un altro
sarebbe una perdita irrisoria) e lunga esperienza nel settore. Forte sentimento interno, fa percepire
l’intera azienda come una famiglia propria, e dal momento che è questo il vice che vuole passare,
è un punto a suo favore.
Debolezze: un colosso come Walt Disney conta un numero smisurato di dipendenti, che
potrebbero spesso risultare di difficile gestione.
Risolvere i problemi dei client causa del suo successo. (anche se inizialmente era nota per la
vendita di mainframe ecc, il suo focus si è spostato)
All’inizio degli anni 90 era stagnante, motivo per cui invia i top manager a incontrare clienti
importanti e capi che i loro nuovi problemi erano un grande senso di disorientamento nella
tecnologia ed informazione.
I clienti hanno bisogno di soluzioni ora, non di computer, noi gliele forniremo. È difatti l’enfasi
posta sulla stretta collaborazione con i clienti e sul cambiamento finalizzato a soddisfarne i
bisogni che rende la campagna speciale. Coinvolge le imprese attive sul campo.
Caso di Gupta (manager ibm), che accostò Vodafone che però non voleva saperne di affidarsi ad
IBM. Allora con molta pazienza per 4 anni restò ad osservare e familiarizzare con i principali
decision Lakers, arrivando a conoscere Vodafone meglio di qualsiasi altro. Alla fine vinse e
Vodafone firmò un contratto di molto valore.
IBM lavora con i clienti, percepisce le loro difficoltà e trova soluzioni, offre sistemi e le persone di
ibm.
NOTE
- ragioni del suo successo la versatilità, le connessioni orizzontali, l’essere intellettuale e non
meccanico, il non stagnare in una cosa ma restare al passo con i clienti e le loro esigenze.
Sinonimo di lusso, benessere e moda. È famoso per i suoi prodotti iconici ed è ad oggi la marca
di moda più quotata al mondo. Crea un insieme così affascinante che i loro clienti si dimenticano
del prezzo dei loro prodotti. Era il 1854 quando Louis Vuitton aprì il proprio primo negozio a
pARIGI. Nel 1987 si unì con Moet ET Chandon e Hennessy, importanti produttori di champagne e
cognac, creando LVMH conglomerato delle imprese di lusso.
La contraffazione è per LV un problema molto importante, tanto che spende tantissimo in legali e
cause, ha inoltre ridotto gli store alle zone strettamente necessarie con personale addetto e
fidato. Ha anche lanciato anche il primo spot televisivo e stabilito nuovi rapporti di collaborazione
con artisti, nella speranza di rinnovare l’immagine di marca.
NOTE
- il brand vende non solamente prodotti, ma status: i consumatori non acquistano una borsa,
acquistano uno stile di vita.
- Il punto di forza è sicuramente il fatto che i suoi prodotti sono visti come status symbol.
- I suoi prodotti artigianali impiegano lo stesso tempo di costruzione di anni fa, potrebbe risultare
un rallentamento per l’espansione ma allo stesso tempo un mantenimento delle sue origini,
inoltre rende praticamente impossibile non considerarlo al 100% un prodotto di altissima
qualità, cura e attenzione.
- Molto del suo capitale viene speso per le cause di contraffazione, soldi che ogni anno potrebbe
non trovarsi a dover spendere: esistono due tipologie di consumatori in questo caso,
consapevoli e non consapevoli. Il rischio maggiore per l’immagine dell’azienda sarebbe quello
nei confronti dei non consapevoli, che si ritrovano con un prodotto falso di scarsa qualità,
senza però rendersene conto. La soluzione a questa casistica potrebbe essere quella di
informare maggiormente le persone su cosa dovrebbe essere una caratteristica di un prodotto
lv e cosa no. Allo stesso modo, rendere ancora più ristretta e controllata la distribuzione in
termini di boutique e consapevolizzare i consumatori che online, l’unico portale dove sia
possibile acquistare un prodotto sia il sito ufficiale e niente altro.
Airbnb sta oggi rivoluzionando i servizi di alloggio grazie alla promessa di un’esperienza di
ospitalità che è agli antipodi di quella offerta dalla maggior parte degli alberghi. Non è proprietario
di nessun alloggio. Propone il vero senso di come si vive nel luogo che si visita. È riuscita inoltre a
superare i risultati della catena alberghiera più grande al mondo: Hilton.
Ha capito che l’industria dei viaggi aveva perso il contatto con i clienti, offrendo una sola opzione
omologata, e questo modello sembrava esprimere un obiettivo, assicurare che non accadesse
nulla di neppur lontanamente interessante.
Chi prenota nelle stanze airbnb riceve qualcosa di più: otteneva un’opportunità unica di creare
rete sociale.
Ad oggi, airbnb detiene soltanto il 3% delle spese di prenotazione, restituendo all’host il restante
in meno di 24 ore. Durante il primo anno ebbero difficoltà perché la gente non si fidava ad andare
a casa di uno sconosciuto, e molti non credevano nella loro idea per questo motivo. Gli host sono
inoltre protetti da una polizza assicurativa che tutela in caso di danni. Gli ospiti cercano
esperienze che permettano loro di entrare in contatto con le persone e con la cultura, non
“automatizzare l’ospitalità”. L’intera industria dell’ospitalità fa sentire i viaggiatori dei turisti. Ma
meglio che sis sentano del posto.
Presto il sito divenne frequentato da consumatori di tutto il mondo che potevano mettere all’asta
oggetti da collezione ed altre cose. Venne poi scoperto dalle aziende, che anch’esse iniziarono a
vendere i loro prodotti.
Ha creato una rivoluzione dei prezzi, inc quanto l’acquirente poteva stabilire quanto pagare per
l’articolo. Anche un’impresa che avesse in progetto un nuovo prodotto e desiderasse conoscere il
prezzo della concorrenza poteva verificarlo li. Il suo modello di business è basato sul
collegamento tra individui che altrimenti non sarebbero connessi tra loro. È stato il primo esempio
di rete social online, e la fiducia del consumatore è la chiave del suo successo. Il problema era “si
fiderà la gente a comprare cose da sconosciuti?” Risposta “mi fido della bontà delle persone”.
inoltre, ogni tot ebani raccoglie una dozzina di venditori e acquirenti e sottopone delle domande
su come lavorano su cos’altro potrebbe fornire ebay per loro. E così attua modifiche. Ha acquisito
paypal ad esempio, dato che la maggiorate della gente era comoda a pagare così, ha acquisito
anche Skype per un ancora più diretto canale tra compratore e venditore. Il suo futuro però, non è
privo di sfide, come la recessione mondiale, la concorrenza di google, e la difficoltà di espansione
in mercati difficili come quello cinese.
Principi fondanti ancora oggi: forte impegno ed investimenti nelle tecnologie che aiutano le
persone ad entrare in contatto con loro.
NOTE:
- ha avuto successo per via della rivoluzione di prezzo, ed il fatto che il suo focus andava verso il
cliente e verso il cliente del cliente.
- Un rischio è la frode: i falsi e le vendite illecite che potrebbe trovarsi a dover fronteggiare
- Tenendo conto di competitors come Amazon, tra i punti che dovrebbe sviluppare troviamo:
immagine di brand, l’abilità di attrarre consumatori, fiducia da parte loro, servizio clienti,
sicurezza, qualità dei prodotti,
Il modello prevede:
- riduzione tempo che trascorre dal design alla distribuzione (di 2 settimane),
Zara fa stile, non design. Progetta con la data di scadenza, non per durare nel tempo.
Alibaba non possiede o gestisce centri di distribuzione, si limita a collegare gli acquirenti con i
venditori. Aiuta gli altri a fare commercio elettronico. L’il fondatore è l’inventore del singles day.
Vedeva cose che nessun’altra vedeva.
Principi cardine: ascoltare e imparare, empatizzare, capire, costruire un rapporto di fiducia, infine
offrire soluzioni. Lo storytelling è molto importante.
AMAZON
Nome in cima ai pensieri quando si pensa a vendita online. È diventato un colosso nel mercato
delle organizzazione BtoB. Bezos spiega che nasce tutto da una grande passione per il cliente. In
ogni loro riunione è presente una sedia vuota che rappresenta il cliente. Come lo vende> cosa
vende, per ogni consumatore la vendita è personalizzata, è come se esistessero x negozi per x
persone. Il fattore “scoperta” è la carta vincente: il fatto che una volta nel sito ci si sente quasi
obbligati ad esplorarlo e guardare cos’ha da offrirci.
Bezos ha sempre avuto ben chiaro che se Amazon offre ai suoi clienti un valore superiore li può
conquistare e fidelizzare e, questo successo si traduce in fatturato e utili crescenti per l’azienda.
GOOGLE
Nel 1998 venne fondato Google. La sua missione era quella di “organizzare le informazioni del
mondo e renderle accessibili a tutti”. È presto diventata leader del mercato dei motori di ricerca
grazie alla sua filosofia aziendale e forte innovazione. Google diventava una destinazione primaria
e cresceva anche l’interesse da parte dei produttori di pubblicità online. AdWords ad esempio,
servizio google, vende spazi sulle pagine di ricerca per gli annunci correlati a specifiche parole
chiave, al miglior offerente. Gli editori del sito guadagnano ogni volta che i visitatori fanno click su
questi annunci. Discount Tire, cliente google, è stato in grado di identificare il punto in cui i
visitatori riscontravano dei problemi che li portavano ad abbandonare il percorso di acquisto.
Google abilita un processo di marketing in cui risorse e investimenti pubblicitari possono essere
monitorati e ottimizzati. Google definisce questo processo “marketing asset management”, per
evidenziare che la pubblicità dovrebbe essere gestita come i titoli di un portafoglio, quindi in base
all’andamento del mercato.
nell’ultimo decennio google ha aggiunto numerosi servizi applicazioni e strumenti, l’impresa crea e
distribuisce i suoi prodotti gratuitamente, e questi a loro volta forniscono nuove opportunità per la
vendita di spazi pubblicitari mirati. Perché il 97% dei ricavati di google proviene dalle pubblicità
online.
Google dispone anche di una lunga fase di sviluppo dei nuovi prodotti, con dei test, delle fasi
beta, per finire alla “fase dell’oro”, Los tadio finale.
Un analista afferma che google sta cercando di uscire dalla mischia con queste iniziative in modo
tale che quando la pubblicità sarà per la maggior parte via mobile, google sarà uno degli attori
principali. (display advertising> crescita fondamentale per google).
Lierac ha inoltre creato il programma “Run4me”, il training di bellezza, una corsa dedicata alle
donne per promuovere il benessere. Evento finale del programma, la “pink run”
Plan to win: NEL 2003 VENNE annunciato il piano di rialzo dell’impresa, con un cambio di
missione che riportava il focus sul cliente. 5 concerti fondamentali fecero da base per il piano
(persone, prodotti, posto , prezzo, promozione). Puntarono tutto sulla qualità e sull’esperienza che
i clienti avrebbero vissuto una volta messo piede dentro uno dei ristoranti mc. Hanno investito nel
miglioramento delle vivande, servizi, atmosfera e marketing, arredi più moderni, accessori, wifi,
design. Oggi inoltrati ristoranti mcdonalds hanno anticipato l’orario di apertura per poter
distribuire anche la colazione, e chiudono più tardi per le esigenze dei nottambuli.
Oggi Mc Donald’s fa riferimento a delle “piattaforme” piuttosto che a singoli prodotti, quei pattern
o strumenti di base che danno origine ad elementi che fanno funzionare il piano.
In africa, non si guarda più alle grandi città, ma ogni paesino, anche il più piccolina avrà il suo
piccolo rifornimento di coca.
Ypoutube comincia come luogo in cui normali utenti amatoriali possono esprimersi, ma l’azienda
ha saputo bene come adattarsi a questo boom.
Più che reagire ai cambiamenti, YouTube vuole GUIDARLI. Così non si limita a fornire libero
accesso a contenuti cinematografici, ma incoraggia a produrre contenuti sempre nuovi. Mira ad
ospitare canali che non trovano spazio sull’offerta televisiva, nell’intento di sofddisfare il bisogno
di tutti.
YouTube si sta affermando come la prima stazione tv globale, il salotto del mono, per diventarlo
davvero però, deve riuscire ad occupare qualsiasi schermo esistente, pc , smartphone e tablet, e
vuole arrivare alla televisione. Sta lavorando per creare un’esperienza televisiva, per portare le
persone a stare più tempo davanti allo schermo. L’azienda dovrà certo continuare ad adattarsi
con rapidità e flessibilità all’ambiente di marketing che sta cambiando.
Lego creò il Global insight team, specializzato nella ricerca focalizzata sul cliente per poter
rilanciare l’impresa. Ricerca immersiva, intromissione nella vita dei clienti, domande, osservazione
costante e ravvicinata.
Fu così che cambiò il loro approccio e tutt’oggi la costruzione è basata sulle esigenze del cliente.
VODAFONE
Il settore delle telecomunicazioni dispone di una serie di informazioni sui profili dei clienti e sui loro
comportamenti. Il programma di gestione delle relazioni di Vodafone (CRM) è molto forte, ed è
consapevole del fatto che i suoi cliente mirano sempre più esigenti e hanno accesso a sempre
maggiori informazioni e più numerose alternative. Allo scopo di offrire la miglior esperienza
possibile, Vodafone si avvale di info provenienti da ogni touch Point. Assume un approccio
produttivo. I sistemi di CRM aziendali contengono informazioni che aiutano a segmentare la
clientela attraverso:
- comportamento d’utilizzo
- Posizionamento geografico.
FERRERO
Grazie al suo costante impegno per l’innovazione e l’orientamento al cliente, ha superato i
concorrenti in numerosi mercati. Si concentra sulla soddisfazione standard elevati. Produce solo
laddove è sicura di mantenere costantemente le attese e di creare una catena di fornitura al
dettaglio in grado d i durare nel tempo. Si impegna a comprendere le preferenze di mercato e ha
successo nella gestione delle informazioni di marketing e l’ottenimento di customer insight.
Nel 2004 Ferrero sbarcò in india, che però non aveva ancora un mercato pronto per i cioccolatini.
La compagnia formò un team dedicato ai customer insights. Una come l’azienda riesca a
crescere nonostante una tassa del 30% sull’importazione del cioccolato. Nestlè e Cadbury
traggono la percentuale maggiore dei ricavi da prodotti destinati al mercato di massa. nESTLè
PERò SEGUE UN APPROCCIO DIVERSO, focalizzando la sua strategia su un segmento premium.
E sull’attenta osservazione dei customer insights.
GENERAL ELECTRIC
Ge offre un’enorme varietà di prodotti e servizi di consumo , ma i prodotti di consumo
contribuiscono per meno di un terzo al fatturato annuale dell’impresa, la maggior parte delle
attività GE provengono infatti non dai consumatori finali mia dai clienti commerciali e industriali.
Invece di vendere a molti e piccoli clienti vende a pochi e grossi clienti. La vera difficoltà st a nel
conquistare clienti costruendo, giorno dopo giorno e anno dopo anno, delle partnership basate
sulla superiorità dei prodotti offerti e su una stretta collaborazione durante tutto il percorso di pre
e post acquisto.
Per avere successo nel mercato business to business deve lavorare stretto contatto con i suoi
clienti e diventare partner nelle strategie e nella risoluzione dei problemi.
FERRARI
Il successo di Ferrari non è misurabile in revenue o fatturato, ma piuttosto dal valore del brand e
del prodotto. Il piano di mktg non prevede neanche spese in pubblciità. Per l’unicità del suo
posizionamento e dei suoi prodotti, Ferrari si confronta soprattutto cons e stessa, prezzi e margini
sono quindi adeguati ad alimentare questa catena dell’eccellenza, fatta di componenti specifici e
spesso unici per clienti molto esigenti. L’azienda ha degli obiettiviprecisi: vetture uniche,
formazione costante, migliori tecnologie, massima cura.
P&G
La sua duratura leadership di mercato poggia su una serie di abilità e principi:
- conoscenza del cliente: studia i propri clienti, consumatori finali e partner commerciali, ricerche
di mercato e informazioni.
- Prospettiva di lungo periodo: investe tempo nell’analisi attenta a tutte le opportunità e nella
preparazione del miglior prodotto possibile.
- Innovazione del prodotto: promuove l’innovazione e la ricerca. Parte del suo processo di
innovazione consiste nello sviluppo di prodotti che offrano al consumatore nuovi benefici.
- Strategia di qualità: qualità superiore alla media, novità che abbiano valore per i consumatori.
- Strategia multi-marca: commercializza più di una marca per categoria di prodotto, attenta però
a non immettere sul mercato troppe marche.
- Forza di vendita aggressiva : forti legami dei venditori con i rivenditori al dettaglio.
- Efficienza nella produzione e riduzione costi: spende molto per migliorare le operazioni di
produzione riuscendo a mantenere i propri costi a un livello tra i più bassi del settore.
IKEA
Per produrre mobili belli a prezzi bassi invece, bisogna sviluppare metodi efficienti in termini di
costo e al tempo stesso innovativi. Questo è stato l’obiettivo di Ikea sin dalla sua nascita.
Ottimizzando l’uso delle materie prime e adattandolo alla produzione.
- I punti di vendita sono situati in zone poco costose e si basano sui concetti del self service, e
del montaggio fai da te.
UBER
Ribalta l’idea di trasporto urbano. Tra affrontando però alcune sfide: criticata perché eserciterebbe
uno scarso controllo sulla qualità e sulla sicurezza degli autisti, e non possiede alcun veicolo.
WALMART
Un americano su 233 ha un qualche rapporto lavorativo con walmart. Si dedica con passione alla
sua tradizionale passione alla sua tradizionale proposta di valore: prezzi bassi e benefici in termini
di vita migliore che comporta per i clienti. L’ossessione per il valore per il cliente ha reso Walmart
non solo il più grande dettagliante del mondo ma anche la seconda impresa più grande del
mondo. Ma più diventa grande, più ha difficoltà a mantenere elevato il tasso di crescita. Per
continuare ad espandersi, è entrata in nuove linee di prodotti e servizi a crescita particolarmente
alta, cercando di differenziare la sua proposta , stando ben attenta a non tradire la sua mission
che è quella sin dal principio.
REDBULL
Il successo della comunicazione integrata di redbull ha consentito all’impresa di creare una
categoria di bevanda nuova: energy drink. Oggi leader.
Segreto? Essere diversi dagli altri. Per anni redbull ha offerto un solo prodotto, in un unico
formato (solito). Fin dagli inizi ha utilizzato con grande parsimonia le forme di pubblicità
tradizionali, trasmette spot televisivi minimali in animazioni con la famosa frase “ti mette le aaaali”.
Alimenta il passaparola, con tecniche di marketing virale dal basso, prendendo come obiettivo
negozi, club, grandi magazzini: “scegliamo dapprima i luoghi dove le bevande vengono
consumate sul posto, perché il prodotto ottiene grande visibilità e grande attenzione. Il rapporto
con i singoli clienti è molto più rapido di quello con le grandi catene . Redbull viene accettata
facilmente nei locali perché la gente è aperta alle novità. Una volta preso piede nei bar, passa ai
negozi di generi alimentari presso le università, palestre, . Il suo pubblico obiettivo sono i giovani
tra 16 e 29. Regala anche casse di lattine agli studenti.
Sostiene sport estremi, diventati famosi per il modo in cui estremizzano tanto la disciplina sportiva
quanto il concetto stesso di disciplina sportiva. esempi:
- Red bull air race: piloti guidano gli aerei ad alte velocità con apertura alare di 8 metri in uno
spazio di 10.
MULINO BIANCO
La marca e il suo immaginario si sono evoluti, pur restando fedeli ai pilastri fondamentali del
“saper fare”, ispirato dalla tradizione italiana. Evocazione di un mondo fatto di relazioni autentiche.
Per trasmettere valori, mulino bianco sviluppa una campagna di comunicazione integrata che fa
leva su diverse piattaforme, tramite il canale tv.
Vuole trasportare il pubblico italiano nel racconto delle emozioni e del saper fare di mulino bianco.
Oggi grazie al suo radicamento delle abitudini alimentari nella vita di milioni di persone, svolge il
ruolo sociale di promuovere la sostenibilità, oltre che la bontà dei suoi prodotti.
La marca instaura così una conversazione con il suo pubblico, basata solo sulla volontà di
ascoltare, tornando a raccontare il vero spirito della marca, raccontando un mondo sincero e
vicino alle persone.
Il marketing aziendale quindi ha definito la strategia di lancio con un duplice obiettivo: promuovere
il prodotto ma allo stesso tempo incidere sull’immagine di marca di Skoda. I suv vengono
percepiti come spacconi, “bulli”, nasce la campagna “Ga el Suv”, un manifesto politically correct
contro la maleducazione: Yeti diventa il suv educato.
Filosofia di skoda contro gli eccessi e gli stereotipi che generalmente si associano all’uso distorto
di questo tipo di vettura parlare in modo intelligente al target.
COCA COLA
Inventata nel 1886 dal farmacista John per curare il mal di testa mischiò uno sciroppo di sua
invenzione con dell’acqua gasata. Coca cola Si convinse molto presto che il prodotto avrebbe
dovuto essere sempre “a portata di desiderio”. Durante la seconda guerra mondiale dichiarò che
“ogni uomo in uniforme ha diritto ad una bottiglia di coca per 5 centesimi, ovunque di trovi e
qualsiasi cosa ciò costi all’impresa. Ciò che coca sa fare meglio di chiunque è creare campagne
globali dal carattere fortemente attuale e positivo, facilmente adattabili a diversi paesi, lingue e
culture. Si è concentrata sull’efficacia del prodotto nel placare la sete e sulla magica capacità di
unire le persone. Andy Warhol dice “una coca è una coca e nessuna somma di denaro può
comprare una coca migliore di quella che sta bevendo qualsiasi altra persona. Uno degli spot più
memorabili e di successo di coca cola intitolato Hilltop”, conteneva la canzone i’d like to Buy the
world a coke.
Colpì emotivamente cosi tanti consumatori. Gli spot ancora oggi suggeriscono un messaggio
universale, spesso che ricorre a toni allegri per attrarre il pubblico giovanile. Data la vastità del
pubblico obiettivo e del campo d’azione dell’impresa, è cruciale scegliere il mezzo di
comunicazione e il messaggio giusti. Nonostante il successo non è perfetta. Ha affrontato un
grave fallimento facendo uscire la “new coke”, che però non è per nulla piaciuta, il tempo e le
risorse spese per la nuova coca non erano stati in grado di misurare ne di rivelare il profondo
attaccamento delle persone al brand.
GILLETTE
Conosce gli uomini. Ha proposto numerosi prodotti innovativi. Il suo successo è dovuto a diversi
fattori, tra cui l’intensa attività di ricerca sui consumatori, la qualità delle innovazioni applicate ai
prodotti e una comunicazione di massa efficace.
Hanno migliorato il modo in cui gli uomini curano la loro persona. Gillette utilizza un unico
messaggio di marketing globale, piuttosto che singoli messaggi mirati per ciascun paese o
regione. Il messaggio è sostenuto da un ampio spettro di attività pubblicitarie, come
sponsorizzazioni sportive, promozioni nei punti vendita, inserzioni sulla stampa, pubblicità online
e marketing diretto. Elemento cruciale: legame con lo sport. Ma uomini vuol dire anche musicisti,
videogiochi, film.
SAMSUNG
La competenza dell’azienda nel marketing diretto digitale rafforza il sostegno del brand e aumenta
la fedeltà nei suoi confronti. La strategia di marketing diretto attuata da samsung impiega una
vasta gamma di strumenti digitali per coinvolgere attivamente i consumatori. È riuscita ad
orientare il comportamento del consumatore lungo il cosiddetto costume Journey, dalla
consapevolezza alla considerazione all’acquisto.
I clienti interagiscono direttamente tra di loro e con l’agenzia. Attraverso la sua presenza sui social
media, samsung si è impegnata molto per permettere ai clienti e ambasciatori di entrare in
contatto con gli altri, favorendo la formazione di un contesto sociale molto supporto. Nelle attività
legate al lancio delle ultime linee di smartphone e tablet, l’azienda solitamente invita molti
influencer, youtuber, twetter ecc.
Ad alimentare il suo successo contribuisce l’app per smartphone, che offre un supporto costante
ai suoi clienti, progettata per mantenerli collegati con la marca. inoltre, grazie al suo vastissimo
database, samsung riesce a personalizzare ogni singolo messaggio di posta elettronica, sulla
base delle caratteristiche del cliente che lo riceve.
FIAT 500
Uno dei pochi prodotti ad essere diventato l’icona di un’epoca: l’Italia del secondo dopo guerra.
Di un paese che “sognava l’America”, ed inseguiva un sogno di benessere diffuso. Un prodotto
rilanciato grazie ad una campagna di comunicazione che per la prima volta nella storia
dell’azienda torinese ha portato i clienti ad interagire con l’impresa: il progetto 500 wants you
infatti, è un progetto di mkt collaborativo che portava i clienti ad esprimere le loro preferenze, le
loro ideee, facendoli cosi sentire parte attiva del progetto finale.