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13 case studios in totale.

NIKE- costruire un’immagine mediante una strategia di marketing evolutiva. E ora?


Esordio: 1962

Fondatore: Philip Knight

Testimonial
Michael Jordan, Kobe Bryant, LeBron James > pallacanestro

1994> Brasile vince la coppa dei mondiali vestita Nike

Tiger Woods> Golf

Maria Sharapova, Roger Federer, Rafael Nadal > tennis.

Il suo successo fu immediato, concentrandosi inizialmente sulla produzione di scarpe da corsa di


alta qualità. Credeva in una “piramide di influenza”, nella quale le preferenze di una piccola
percentuale di atleti di vertice potevano influenzare le scelte di marca e di prodotto di altre
persone. Fin dall’inizio per le campagne di mercato venivano ingaggiati atleti provetti.

Afferma un reporter “ pochi marketing manager sono stati bravi a selezionare e ingaggiare atleti
che vivano oltre lo sport che praticano, fino a raggiungere un effetto di così vasta portata”.

Nel 1988 Nike trasmise i primi annunci della campagna “just do it”, dove lanciava una sfida
sottile alle nuove generazioni sollecitandoli a raggiungere i loro obiettivi. Si trattava di una
naturale manifestazione dell’inclinazione aziendale verso lo sviluppo delle proprie potenzialità vs
lo sport.

Quando iniziò ad espandersi verso l’europa, comprese che doveva autenticare il proprio marchio
adattandolo alla cultura. Scelse il calcio. Era necessario che gli utenti vedessero atleti
professionisti che utilizzavano i suoi prodotti, soprattutto atleti vincenti.

L’immagine di Nike era sempre più quella di un marchio che rappresentava emozione, forza,
impegno, identificazione. Iniziò ad entrare anche in altri settori, come l’abbigliamento, accessori
ecc.

Ci fu una partita di tennis dove i due sfidanti erano tutti vestiti nike, descritta come uno spot
durato 5 ore.

Nike continua ad ingaggiare superstar per far loro indossare i propri prodotti, partnership con
Foot Locker, accordi con Apple per Nike+, oggi considerato il club di running più grande al
mondo.

Nike sta cercando come ogni altra impresa di rendere i suoi prodotti ecologici, ma trattandosi di
alta tecnologia, in realtà, non lo sta facendo sul serio, sarebbe “fuorviante per la sua immagine “.

Oggi Nike domina il mercato delle calzature sportive con una quota pari al 31% a livello globale e
al 50% nel mercato interno statunitense.

La strategia a lungo termine dell’impresa si basa su pallacanestro, corsa, calcio, fitness femminile,
allenamento maschile e cultura sportiva in generale.

Quali sono gli aspetti positivi, negativi e i rischi associati alla strategia di marketing di Nike?
Aspetti positivi: il brand value che trasmette alle sue tribù è qualcosa di imparagonabile, a partire
dal claim “just do it”, applicabile alle discipline sportive quanto alle sfide di tutti i giorni, inoltre a
livello di prestazione tecnica, materiali e performance rispecchiano a tutti gli effetti il cuore del
brand.

Aspetti negativi: trascurare tematiche importanti come la sostenibilità non è più una cosa
tollerabile, dovrebbe presto cambiare idea e rassicurare le sue tribù al più presto.

Rischi: l’impostazione strategica di tipo orizzontale ha permesso al brand di uscire dagli schemi
seppur con un altissimo rischio: scommettere su giovani promesse dello sport è stata una mossa
vincente, ma avrebbe potuto in poco tempo trasformarsi in fiasco totale.

Se foste al posto di Adidas in quale modo vi mettereste in competizione con nike?


Adidas si presenta come una multinazionale che produce calzature, articoli sportivi per attività
professionali, dilettantistiche e per il tempo libero. Facendo un rapido giro sul sito ufficiale, si può
subito notare che i prodotti e le discipline sportive inseguite dal brand sono circa le stesse
perseguite da Nike. La strategia che perseguirei qualora mi trovassi nell’ufficio marketing di
Adidas, sarebbe quella di puntare tutto su discipline sportive diverse, nuove: come non ne
esistessero altre al di fuori di calcio e pallacanestro!

Inoltre (mossa che Adidas ha già iniziato ad avanzare) sposterei di gran lunga l’attenzione sulla
sostenibilità, facendo in modo che i miei valori possano coincidere con quelli del mio
consumatore: trattandosi di un brand sportivo sposterei il focus ad esempio su lunghe
passeggiate in mezzo alla natura, trekking, arrampicata, sport che possano guardare più da vicino
il paesaggi naturali che potrebbe sposarsi bene con l’idea. Inoltre, dato che la strategia di Nike
prevede l’utilizzo di atleti professionisti come testimonial, la direzione che prenderei sarebbe
quella di servirsi non più di un “piramide di influenza”; ma piuttosto di un “campo di spintoni”,
dove il testimonial è il consumatore stesso, che riesce a portare il brand nella vita di tutti i giorni,
perseguendo un’emozione che non è più quella di vincere, farcela, dare il massimo delle
prestazioni durante una gara, ma quella di riuscire a vincere nella disciplina che pratichiamo tutti i
giorni: vivere.

H&M- quando l’attuazione dei piani di marketing è strategica


Fondazione: 1947, Svezia, Hennes e Mauriz

Deve il suo successo ad una missione aziendale chiara, e strategie creative e a piani di marketing
pensati per l’attuazione rapida ed efficace: mission “offrire al cliente un valore imbattibile con una
combinazione di stile e qualità a prezzi più bassi”. L’impresa impiega 3 mesi circa per trasformare
l’idea di uno stilista in un prodotto finito disponibile in negozio. Riesce a produrre in tempi brevi e
costi contenuti grazie alla sua concentrazione su leve strategiche:

- pochi intermediari e nessuno stabilimento di proprietà;

- Elevati volumi di acquisto;

- Vasta esperienza nel settore;

- Profonda conoscenza dei prodotti che andranno meglio e dove;

- Efficienza sistema di distribuzione;

- Attenzione ai costi in tutti gli stadi di produzione, distribuzione e vendita.

La strategia di H&M vuole unire fast fashion al lusso come consumo di massa. Ha di recente
stipulato accordi con stilisti della moda molto famosi.

Analisi swot H&M


opportunita: presenza globale , prodotti variegati, possibilità di fondersi con altri operatori di
mercati complementari come il Second hand.

Minacce: brand emergenti di fast fashion con la stessa missione. I falsi sono all’ordine del giorno
nel mondo della moda, H&M potrebbe riscontrare difficoltà nel conquistarsi alcune fasce di
consumatori.

Punti di forza: dalla produzione alla commercializzazione in tempi brevissimi, presenza a livello
globale permette di ridurre i costi di trasporti, buona analisi dei mercati locali. Varietà prodotti,
fortemente clientecentrica

Come ha colmato le debolezze? Non produce internamente, questo la rende fortemente


dipendente dai suoi fornitori. Inoltre, il suo modo di fare fast-fashion segue mode del momento,
non destinate a durare nel tempo, questo comporterebbe il rischio di non apparire nuovo,
differente, dinamico: ognuno sempre più utilizza la moda per esprimere se’ stesso come gli pare,
hem pecca nel non puntare sulla novità e l’originalità dei prodotti che vende.

Quali strategie di partnership hanno reso possibile il successo di H&M?


NETFLIX- Un successo da film con big data e analisi dei dati di marketing
Netflix trasmette in streaming un numero di film e contenuti che superano di gran lunga quelli di
ogni altro servizio video. tuttavia, cosi come gli abbonati guardano netflix, anche lui guarda loro.
Difatti, l’immensa quantità di big data di cui dispone, nonché l’abilità con cui è in grado di gestirli,
lo rendono un colosso nel suo settore: offerte altamente personalizzate, consigli specifici, ecc
sono conferma del fatto che al mondo, esistano tante versioni di netflix quanti sono i suoi utenti.
inoltre, instagram integra questo già enorme archivio di pattern di comportamento con le
informazioni fornitegli da Nielsen, Facebook, ecc, e classifica ogni video in merito a centinaia di
caratteristiche: attori, interpretazioni, luci, scenografia, tono, genere, volume ecc.

La maggiorate dei costi che netflix si ritrova a dover sostenere sono quelli sui diritti per la
distribuzione, deve selezionare con attenzione che cosa vuole aggiungere al suo inventario di
contenuti sulla base di analisi e prevenzioni da parte dei software che sono sempre più corrette:
ad esempio per l’acquisto della serie House of cards, che secondo le sue previsioni sarebbe stata
un successo, difatti gli portò tanti nuovi abbonati e conquistò chi già possedeva la piattaforma.

“poichè abbiamo una relazione diretta con il consumatore, sappiamo già ciò che alle persone
piace vedere, e questo ci aiuta”.

Perché netflix ha soppiantato Blockbuster?


Tanto per cominciare, un’azienda che non sta al passo con i tempi, è un’azienda che muore. Ciò
che ha reso Netflix un’impresa successo è stata l’attenzione sin dal principio per le persone, il suo
atteggiamento cliente-centrico ha difatti reso possibile per l’azienda seguire il consumatore, che
stava iniziando a spostarsi dal fisico al digitale.

sicuramente un suo punto di forza è stata l’idea di disporre gli utenti di un catalogo dove andare a
pescare, il noleggio non più fisico dei dvd ma una vasta scelta di film e serie tv che puoi trovare
solo qui, e puoi guardare dove e quando vuoi.

La semplificazione del servizio altro punto a favore. Comunque Blockbuster stava malino già da
un po’.

Quali sono le relazioni che netflix stabilisce con i clienti e perché sono migliori dei
concorrenti?
Il tipo di relazione che netflix stabilisce con i suoi utenti è un tipo di rapporto 1to1, di tipo
personale, sa cosa ti piace e cosa non ti piace, probabilmente prima ancora che lo possa sapere
tu. Tra i fattori che rendono Netflix migliore rispetto ai concorrenti è la scelta di non ricavare
profitto dall’advertising, mentre in altre piattaforme come disney+ e Amazon prime ciò non
accade.

Altro punto a favore, netflix è molto attivo anche per quanto riguarda la comunicazione social,
anche qui, variando di paese in paese e da social a social, ha compreso benissimo il concetto di
multicanalità.

IDEO- ricerche di marketing e consumer insight per l’innovazione


IDEO è la più grande impresa di design degli stati uniti. Ha creato alcune delle icone di design più
note dell’era tecnologica, tra cui il primo computer laptop, il primo mouse, ma anche lo swiffer e il
tubetto di dentifricio squeeze delle procrter n Gamble . Il suo successo si basa su un approccio di
“design thinking”, fondato cioè sull’uomo. L’impresa cerca di creare prodotti che i consumatori
desiderino fortemente perché offrono un’esperienza estetica superiore ma soprattutto risolvono
un problema. Sono degli osservatori seriali, cercano quanto più possibile di scavare a fondo nelle
esigenze dei consumatori attraverso interviste, analisi, case Studies, e il loro approccio
fortemente incentrato sul cliente è diventato il loro successo.

Le imprese tecnologiche progettano dall’interno verso l’esterno, mentre noi progettiamo


dall’esterno verso l’interno”. Hanno altri metodi di osservazione:

- fattori umani: pedinare i consumatori, intervistarli registrarli, fotografarli

- Mappatura di comportamento : ripresi in uno spazio per vedere come si comportano e


migliorare la loro esperienza di conseguenza.

- Diari visivi: raccontami la tua idea

- Ricerche partecipate

Il loro approccio fortemente cliente-centrico è quindi vincente sia per i clienti che per l’azienda
stessa.

NOTE:

- il rischio potrebbe essere quello di risultare troppo invadenti: se tutte le imprese del futuro si
stanno rendendo sempre più conto che il centro del loro business è il cliente: quando anche il
più inconsapevole dei clienti se ne accorgerà non si sentirà abbindolato? Senza privacy?
Violato? (sta già in parte accadendo)

- Ideo crea soluzioni per aziende che poi ne traggono i vantaggi. Quindi per ideo i suoi clienti
sono proprio queste aziende. Sistema piramidale

DISNEY- sviluppi strategici e commerciali guidati dall’esame del comportamento del


consumatore
nascita: 1923

Fondatori: fratelli Disney

L’impresa ampliò i confini dell’intrattenimento in tutto il mondo. Nei suoi primi 2 anni di vita, era
uno studio di produzione di cartoni animati incentrato su un solo personaggio famoso: Mickey
mouse. Primo film animato di sempre: Biancaneve.

I due fratelli avevano creato una marca nota per la fiducia, divertimento e intrattenimento, che
bambini, famiglie e adulti associavano a personaggi, storie e ricordi tra i più commoventi ed ironici
di sempre. Negli anni 80 pensava a nuovi modi per rivolgersi ai suoi consumatori, orientandosi a
prodotti per famiglie ed entrando in nuovi campi per raggiungere un pubblico più anziano. Lanciati
Disney channel, touchstone pictures.

La marca ha continuato ad espandersi negli anni 90, e la più grande sfida oggi per Disney è quella
di mantenere vivo l’interesse per una marca novantenne, presso il suo pubblico di base,
rispettando la propria tradizione e i valori centrali della marca. “il fatto di essere una marca
ricercata e in cui le persone hanno fiducia ci apre porte a nuove piattaforme e mercati, e quindi la
possibilità di raggiungere nuovi consumatori.”

Punto importante è lo scontro tra eredità e innovazione, senza trascurare l’attualità. L’impresa
crede nel dover Innovare e bilanciare il rispetto per la propria eredità con l’esigenza di stare al
passo coi tempi.

internamente, disney si è concentrato sulla “disney difference”, una dinamica di creazione di


valore basata su elevati standard di qualità e sulla riconoscibilità della marca dai concorrenti”,
Disney sfrutta in vari modi la sua capacità di entrare in contatto con il pubblico.

dISNEY UTILIZZA le tecnologie emergenti per creare collegamenti con il consumatore in modi
innovativi, è stata una delle prime imprese a produrre regolarmente podcast dei suoi programmi
televisivi, notizie sui prodotti, interviste al personale, componenti dello staff ecc.

Continua oggi a studiare come rendere topolino e ii suoi compagni più accessibili e interessanti.

NOTE:

-ottimo rapporto con gli stakeholder interni all’azienda, ed il fatto che (ad esempio con interviste)
si dedichi molto a loro.

- forse lo struggle più importante che l’impresa si trova a fronteggiare è quello di restare al passo
coi tempi cercando di mantenere il suo fascino autentico, e la tradizione.

- Longevità attraverso la diversificazione, la ricerca dell’espansione in quanti più mercati


possibile senza perdere autenticità e core values.

- Raggiunge tribù molto diversificate tra loro in termini di età, ma non in termini di esperienza:
punta soprattutto sulla famiglia e sul momento che la famiglia passerà insieme in un contesto
Disney.

Punti di forza: diversificazione (ad oggi se un settore di mercato dovesse andare peggio di un altro
sarebbe una perdita irrisoria) e lunga esperienza nel settore. Forte sentimento interno, fa percepire
l’intera azienda come una famiglia propria, e dal momento che è questo il vice che vuole passare,
è un punto a suo favore.

Debolezze: un colosso come Walt Disney conta un numero smisurato di dipendenti, che
potrebbero spesso risultare di difficile gestione.

IBM- il marchio b2b con più valore al mondo


Anche chiamata “big blue”, è il marchio b2b con più valore al mondo, sopravvive da più di 100
anni. Anziché vendere a basso costo a masse di consumatori, IBM realizza complesse vendite ad
alto costo con un gruppo più limitato di acquirenti di dimensioni assai più grandi, dove ogni
singolo acquisto coinvolge moltissimi decision Lakers. Quindi con il b2b IBM sposta l’accento
dalla vendita ai clienti ed alla creazione di partnership con questi.

Risolvere i problemi dei client causa del suo successo. (anche se inizialmente era nota per la
vendita di mainframe ecc, il suo focus si è spostato)

All’inizio degli anni 90 era stagnante, motivo per cui invia i top manager a incontrare clienti
importanti e capi che i loro nuovi problemi erano un grande senso di disorientamento nella
tecnologia ed informazione.

I clienti hanno bisogno di soluzioni ora, non di computer, noi gliele forniremo. È difatti l’enfasi
posta sulla stretta collaborazione con i clienti e sul cambiamento finalizzato a soddisfarne i
bisogni che rende la campagna speciale. Coinvolge le imprese attive sul campo.

Caso di Gupta (manager ibm), che accostò Vodafone che però non voleva saperne di affidarsi ad
IBM. Allora con molta pazienza per 4 anni restò ad osservare e familiarizzare con i principali
decision Lakers, arrivando a conoscere Vodafone meglio di qualsiasi altro. Alla fine vinse e
Vodafone firmò un contratto di molto valore.

IBM lavora con i clienti, percepisce le loro difficoltà e trova soluzioni, offre sistemi e le persone di
ibm.

NOTE

-i suoi b2b sono pazienti, osservatori, indagatori,

- ragioni del suo successo la versatilità, le connessioni orizzontali, l’essere intellettuale e non
meccanico, il non stagnare in una cosa ma restare al passo con i clienti e le loro esigenze.

LOUIS VUITTON- la rigenerazione del posizionamento contro i rischi della


contraffazione

Sinonimo di lusso, benessere e moda. È famoso per i suoi prodotti iconici ed è ad oggi la marca
di moda più quotata al mondo. Crea un insieme così affascinante che i loro clienti si dimenticano
del prezzo dei loro prodotti. Era il 1854 quando Louis Vuitton aprì il proprio primo negozio a
pARIGI. Nel 1987 si unì con Moet ET Chandon e Hennessy, importanti produttori di champagne e
cognac, creando LVMH conglomerato delle imprese di lusso.

La contraffazione è per LV un problema molto importante, tanto che spende tantissimo in legali e
cause, ha inoltre ridotto gli store alle zone strettamente necessarie con personale addetto e
fidato. Ha anche lanciato anche il primo spot televisivo e stabilito nuovi rapporti di collaborazione
con artisti, nella speranza di rinnovare l’immagine di marca.

NOTE

- il brand vende non solamente prodotti, ma status: i consumatori non acquistano una borsa,
acquistano uno stile di vita.

- Il punto di forza è sicuramente il fatto che i suoi prodotti sono visti come status symbol.

- I suoi prodotti artigianali impiegano lo stesso tempo di costruzione di anni fa, potrebbe risultare
un rallentamento per l’espansione ma allo stesso tempo un mantenimento delle sue origini,
inoltre rende praticamente impossibile non considerarlo al 100% un prodotto di altissima
qualità, cura e attenzione.

- Molto del suo capitale viene speso per le cause di contraffazione, soldi che ogni anno potrebbe
non trovarsi a dover spendere: esistono due tipologie di consumatori in questo caso,
consapevoli e non consapevoli. Il rischio maggiore per l’immagine dell’azienda sarebbe quello
nei confronti dei non consapevoli, che si ritrovano con un prodotto falso di scarsa qualità,
senza però rendersene conto. La soluzione a questa casistica potrebbe essere quella di
informare maggiormente le persone su cosa dovrebbe essere una caratteristica di un prodotto
lv e cosa no. Allo stesso modo, rendere ancora più ristretta e controllata la distribuzione in
termini di boutique e consapevolizzare i consumatori che online, l’unico portale dove sia
possibile acquistare un prodotto sia il sito ufficiale e niente altro.

AIRBNB- rendere autentica l’ospitalità


Chi prenota una campera d’albergo in qualunque posto, si ritrova di fronte ad alcune
caratteristiche standard, che sono sempre quelle, che non ti fanno “rischiare” di cadere in nulla
che non sia nuovo, sicuro, agiato.

Airbnb sta oggi rivoluzionando i servizi di alloggio grazie alla promessa di un’esperienza di
ospitalità che è agli antipodi di quella offerta dalla maggior parte degli alberghi. Non è proprietario
di nessun alloggio. Propone il vero senso di come si vive nel luogo che si visita. È riuscita inoltre a
superare i risultati della catena alberghiera più grande al mondo: Hilton.

Ha capito che l’industria dei viaggi aveva perso il contatto con i clienti, offrendo una sola opzione
omologata, e questo modello sembrava esprimere un obiettivo, assicurare che non accadesse
nulla di neppur lontanamente interessante.

Chi prenota nelle stanze airbnb riceve qualcosa di più: otteneva un’opportunità unica di creare
rete sociale.

Ad oggi, airbnb detiene soltanto il 3% delle spese di prenotazione, restituendo all’host il restante
in meno di 24 ore. Durante il primo anno ebbero difficoltà perché la gente non si fidava ad andare
a casa di uno sconosciuto, e molti non credevano nella loro idea per questo motivo. Gli host sono
inoltre protetti da una polizza assicurativa che tutela in caso di danni. Gli ospiti cercano
esperienze che permettano loro di entrare in contatto con le persone e con la cultura, non
“automatizzare l’ospitalità”. L’intera industria dell’ospitalità fa sentire i viaggiatori dei turisti. Ma
meglio che sis sentano del posto.

Il logo si chiama “bèlo” simbolo universale di appartenenza. “belong anywhere”.

EBAY- quando la negoziazione del prezzo è il cuore dell’offerta


Fondata: 1995 Pierre Omidayar

Presto il sito divenne frequentato da consumatori di tutto il mondo che potevano mettere all’asta
oggetti da collezione ed altre cose. Venne poi scoperto dalle aziende, che anch’esse iniziarono a
vendere i loro prodotti.

Ha creato una rivoluzione dei prezzi, inc quanto l’acquirente poteva stabilire quanto pagare per
l’articolo. Anche un’impresa che avesse in progetto un nuovo prodotto e desiderasse conoscere il
prezzo della concorrenza poteva verificarlo li. Il suo modello di business è basato sul
collegamento tra individui che altrimenti non sarebbero connessi tra loro. È stato il primo esempio
di rete social online, e la fiducia del consumatore è la chiave del suo successo. Il problema era “si
fiderà la gente a comprare cose da sconosciuti?” Risposta “mi fido della bontà delle persone”.
inoltre, ogni tot ebani raccoglie una dozzina di venditori e acquirenti e sottopone delle domande
su come lavorano su cos’altro potrebbe fornire ebay per loro. E così attua modifiche. Ha acquisito
paypal ad esempio, dato che la maggiorate della gente era comoda a pagare così, ha acquisito
anche Skype per un ancora più diretto canale tra compratore e venditore. Il suo futuro però, non è
privo di sfide, come la recessione mondiale, la concorrenza di google, e la difficoltà di espansione
in mercati difficili come quello cinese.

Principi fondanti ancora oggi: forte impegno ed investimenti nelle tecnologie che aiutano le
persone ad entrare in contatto con loro.

NOTE:

- ha avuto successo per via della rivoluzione di prezzo, ed il fatto che il suo focus andava verso il
cliente e verso il cliente del cliente.

- Dovrebbe sicuramente effettuare un rebranding.ad oggi risulta un po’ vecchio, all’avanguardia,


ed esistono tanti altri modi per acquistare prodotti alla stessa maniera: nonostante ciò, dato
che il mercato del vintage è in forte crescita, potrebbe rivedere alcune delle sue priorità, magari
selezionare qualche settore di mercato anziché vendere di tutto.

- Un rischio è la frode: i falsi e le vendite illecite che potrebbe trovarsi a dover fronteggiare

- Tenendo conto di competitors come Amazon, tra i punti che dovrebbe sviluppare troviamo:
immagine di brand, l’abilità di attrarre consumatori, fiducia da parte loro, servizio clienti,
sicurezza, qualità dei prodotti,

ZARA il valore della distribuzione concentrato sulla logistica, il valore della


logistica centrato sul cliente.
Modelli attuali e di alta moda a prezzi accessibili, il suo successo deriva dalla sua rottura con i
metodi tradizionali. Il fondatore Amancio, già negli anni 80 lavorava con programmatori allo
sviluppo di nuovi modelli per la distribuzione che avrebbero rivoluzionato il settore.

Il modello prevede:

- riduzione tempo che trascorre dal design alla distribuzione (di 2 settimane),

- riduzione tempo di commercializzazione.

- Design e produzione: geograficamente i luoghi di produzione si trovano “Lungo la strada” del


suo commercio. Riduzione dei tempi di percorrenza. Inoltre non sfruttano il 3 mondo ma solo
europa.

- È disposta ad avere periodi di scarsità pur di mantenere l’esclusività

- 50% degli impianti di produzione è nelle vicinanze

- Negozi in luoghi strategici e di prestigio

- No campagne pubblicitarie ma tanta cura delle vetrine

- Tutto gira intorno ai clienti (cosa è andato bene? Cosa no?)

- Utilizza gruppi di designer invece che singoli

Zara fa stile, non design. Progetta con la data di scadenza, non per durare nel tempo.

BREMBO. Comunicare la marcia di componenti industriali


Produttrcce leader di settore di sistemi frenanti per auto e veicoli. Le sue ricche collaborazioni
permettono di riuscire ad avere una clientela fedele e basso tasso di bouncing rates.

ALIBABA- L’e-tailer opiu grande del mondo non è Amazon


Tradizionale mercato online + servizi di investimento online , cresciuto in Cina è diventato un
colosso peggio DI Amazon. Il fondatore era uno scarpino a scuola, ma super energico e pieno di
vitalità. Durante un viaggio negli stati uniti rimane sorpreso dal www, sorpreso di scoprire che non
c’era in cina. Avviò la sua azienda durante un momento in cui in Cina l’infrastruttura del
commercio tradizionale al dettaglio è molto arretrata, il commercio elettronico è la portata
principale . I concorrenti erano pochi.

Alibaba non possiede o gestisce centri di distribuzione, si limita a collegare gli acquirenti con i
venditori. Aiuta gli altri a fare commercio elettronico. L’il fondatore è l’inventore del singles day.
Vedeva cose che nessun’altra vedeva.

SALESFORCE- serve una grande forza di vendita


Leader delle soluzione CRM, per la gestione delle relazioni con i clienti. Il suo modello informatico
si basa su cloud(tecnologia che non richiede il possesso di software), oggi comuni, ma all’epoca
loro erano all’avanguardia. Quello che salesforce fa è aiutare aziende clienti a connettersi con i
loro consumatori e potenziare l’efficacia della forza di vendita.

L’aggressivo programma di reclutamento di salesforce compie un’attenta scrematura della rosa


complessiva dei candidati alla posizione di rappresentante di vendita. L’esperienza conta. Le
nuove reclute dovranno poi guardare un video di 20 ore che insegnerà loro le tecnologie che
dovranno vedere ma anche usare.

Principi cardine: ascoltare e imparare, empatizzare, capire, costruire un rapporto di fiducia, infine
offrire soluzioni. Lo storytelling è molto importante.

AMAZON
Nome in cima ai pensieri quando si pensa a vendita online. È diventato un colosso nel mercato
delle organizzazione BtoB. Bezos spiega che nasce tutto da una grande passione per il cliente. In
ogni loro riunione è presente una sedia vuota che rappresenta il cliente. Come lo vende> cosa
vende, per ogni consumatore la vendita è personalizzata, è come se esistessero x negozi per x
persone. Il fattore “scoperta” è la carta vincente: il fatto che una volta nel sito ci si sente quasi
obbligati ad esplorarlo e guardare cos’ha da offrirci.

Bezos ha sempre avuto ben chiaro che se Amazon offre ai suoi clienti un valore superiore li può
conquistare e fidelizzare e, questo successo si traduce in fatturato e utili crescenti per l’azienda.

GOOGLE
Nel 1998 venne fondato Google. La sua missione era quella di “organizzare le informazioni del
mondo e renderle accessibili a tutti”. È presto diventata leader del mercato dei motori di ricerca
grazie alla sua filosofia aziendale e forte innovazione. Google diventava una destinazione primaria
e cresceva anche l’interesse da parte dei produttori di pubblicità online. AdWords ad esempio,
servizio google, vende spazi sulle pagine di ricerca per gli annunci correlati a specifiche parole
chiave, al miglior offerente. Gli editori del sito guadagnano ogni volta che i visitatori fanno click su
questi annunci. Discount Tire, cliente google, è stato in grado di identificare il punto in cui i
visitatori riscontravano dei problemi che li portavano ad abbandonare il percorso di acquisto.

Google abilita un processo di marketing in cui risorse e investimenti pubblicitari possono essere
monitorati e ottimizzati. Google definisce questo processo “marketing asset management”, per
evidenziare che la pubblicità dovrebbe essere gestita come i titoli di un portafoglio, quindi in base
all’andamento del mercato.

nell’ultimo decennio google ha aggiunto numerosi servizi applicazioni e strumenti, l’impresa crea e
distribuisce i suoi prodotti gratuitamente, e questi a loro volta forniscono nuove opportunità per la
vendita di spazi pubblicitari mirati. Perché il 97% dei ricavati di google proviene dalle pubblicità
online.

Google dispone anche di una lunga fase di sviluppo dei nuovi prodotti, con dei test, delle fasi
beta, per finire alla “fase dell’oro”, Los tadio finale.

Un analista afferma che google sta cercando di uscire dalla mischia con queste iniziative in modo
tale che quando la pubblicità sarà per la maggior parte via mobile, google sarà uno degli attori
principali. (display advertising> crescita fondamentale per google).

MKT SOCIALMENTE RESPONSABILE


- LIERAC E FONDAZIONE VERONESI
Lierac è oggi punto di riferimento dei trattamenti di skin care anti age venduta nelle farmacie.
Attingono a ricerche scientifiche e mediche per sviluppare soluzioni e innovazioni cosmetiche. La
vicinanza del brand alle donne si traduce in progetti di Corporate social responsabilità. Sostiene
anche la fondazione veronesi, che ha due grandi obiettivi: finanziare la ricerca scientifica e
promuovere la divulgazione della scienza e l’importanza della prevenzione . Da sempre porta la
scienza al centro del dibattito culturale, attraverso incontri, magazine, appuntamenti nelle scuole,
iniziative, mostre, ed il sostegno di Lierac avviene ogni anno in occasione di Natale, dove sulla
confezione del cosmetico viene evidenziata la partnership.

Lierac ha inoltre creato il programma “Run4me”, il training di bellezza, una corsa dedicata alle
donne per promuovere il benessere. Evento finale del programma, la “pink run”

MCDONALDS- Plan to win


Fin dall’inizio Kroc fece 4 semplici concetti: qualità, servizio, pulizia e valore. Mc Donald’s diventò
ben presto la catena di fast food più potente al mondo. Intorno a metà degli anni 90 però, il vento
favorevole iniziò a spingergli contro: gli americani cercavano alimenti più freschi e salutari, per non
parlare di nutrizionisti e attivisti sociali che incolpavano il colosso di essere una delle principali
cause della grave obesità delle persone. Il fatturato iniziò a calare, e i tentativi di aggiungere
alimenti alternativi al menù si rivelò un fiasco.

Plan to win: NEL 2003 VENNE annunciato il piano di rialzo dell’impresa, con un cambio di
missione che riportava il focus sul cliente. 5 concerti fondamentali fecero da base per il piano
(persone, prodotti, posto , prezzo, promozione). Puntarono tutto sulla qualità e sull’esperienza che
i clienti avrebbero vissuto una volta messo piede dentro uno dei ristoranti mc. Hanno investito nel
miglioramento delle vivande, servizi, atmosfera e marketing, arredi più moderni, accessori, wifi,
design. Oggi inoltrati ristoranti mcdonalds hanno anticipato l’orario di apertura per poter
distribuire anche la colazione, e chiudono più tardi per le esigenze dei nottambuli.

Oggi Mc Donald’s fa riferimento a delle “piattaforme” piuttosto che a singoli prodotti, quei pattern
o strumenti di base che danno origine ad elementi che fanno funzionare il piano.

COCA COLA IN AFRICA


La numero uno nella produzione di bibite al mondo, ha come principale ostacolo quello del blocco
della crescita di vendite in nord america e europa. Non le resta che guardare altrove. Comincia a
guardare con grande interesse l’africa, che fino a quel momento tutti si guardavano come se
fosse la terra di nessuno piena di carestia e nulla. Ma coca cola si rende conto che sono molti ad
esempio i giovani che ci vivono. Ci sono quindi tutte le premesse per la sua espansione, e
pianifica di immettere il suo mercato attraverso :

- impianti di imbottigliamento

Realizzazione di reti di distribuzione

Assistenza alla vendita al dettaglio

Campagna promozionale su larga scala.

In africa, non si guarda più alle grandi città, ma ogni paesino, anche il più piccolina avrà il suo
piccolo rifornimento di coca.

YOUTUBE- come adattarsi ad un ambiente di marketing in rapida


evoluzione
Come disse Eraclito “Nulla è permanente tranne il cambiamento”. Valida oggi soprattutto nel
settore video e la rapidissima evoluzione di questo settore. YouTube ha una missione: fornire una
piattaforma di distribuzione sulla quale scoprire, guardare e condividere video. Terzo sito più
visitato dopo google (sua casa madre). Da qualche tempo produce un gran traffico ma anche una
montagna di denaro.

Ypoutube comincia come luogo in cui normali utenti amatoriali possono esprimersi, ma l’azienda
ha saputo bene come adattarsi a questo boom.

Più che reagire ai cambiamenti, YouTube vuole GUIDARLI. Così non si limita a fornire libero
accesso a contenuti cinematografici, ma incoraggia a produrre contenuti sempre nuovi. Mira ad
ospitare canali che non trovano spazio sull’offerta televisiva, nell’intento di sofddisfare il bisogno
di tutti.

YouTube si sta affermando come la prima stazione tv globale, il salotto del mono, per diventarlo
davvero però, deve riuscire ad occupare qualsiasi schermo esistente, pc , smartphone e tablet, e
vuole arrivare alla televisione. Sta lavorando per creare un’esperienza televisiva, per portare le
persone a stare più tempo davanti allo schermo. L’azienda dovrà certo continuare ad adattarsi
con rapidità e flessibilità all’ambiente di marketing che sta cambiando.

GRUPPO LEGO - portare alla luce i costume insights


Era vicino alla bancarotta. Aveva perso il contatto con i clienti, e l’avanzare dei giocato high tech
fece finire i mattoncini lego in soffitta (il loro scopo era quello di stimolare la creatività dei bambini
attraverso dei giocattoli che fossero neutri , ma ricerche hanno dimostrato che i bambini
preferivano cose sempre più complesse.

Lego creò il Global insight team, specializzato nella ricerca focalizzata sul cliente per poter
rilanciare l’impresa. Ricerca immersiva, intromissione nella vita dei clienti, domande, osservazione
costante e ravvicinata.

Fu così che cambiò il loro approccio e tutt’oggi la costruzione è basata sulle esigenze del cliente.

VODAFONE
Il settore delle telecomunicazioni dispone di una serie di informazioni sui profili dei clienti e sui loro
comportamenti. Il programma di gestione delle relazioni di Vodafone (CRM) è molto forte, ed è
consapevole del fatto che i suoi cliente mirano sempre più esigenti e hanno accesso a sempre
maggiori informazioni e più numerose alternative. Allo scopo di offrire la miglior esperienza
possibile, Vodafone si avvale di info provenienti da ogni touch Point. Assume un approccio
produttivo. I sistemi di CRM aziendali contengono informazioni che aiutano a segmentare la
clientela attraverso:

- comportamento d’utilizzo

- Ampiezza servizi utilizzati

- Posizionamento geografico.

HARLEY-DAVIDSON- quando il consumatore ama una marca.


I motociclisti che possiedono una Harley la amano, e ciò che conta è il mito, il marchio
trasformato in qualcosa di profondamente intimo. L’azienda ha sfruttato questa forza ampliando
anche la gamma di prodotti, ma non sempre con successo: è stata molto criticata dagli amanti
del brand quando decise di associarsi ad una linea di profumi/dopobarba. Non sempre più
prodotti= più vendite. A lungo terminerà questa strategia può portare ad una diluizione dei valori.
Oggi è molto più selettiva con i partner.

FERRERO
Grazie al suo costante impegno per l’innovazione e l’orientamento al cliente, ha superato i
concorrenti in numerosi mercati. Si concentra sulla soddisfazione standard elevati. Produce solo
laddove è sicura di mantenere costantemente le attese e di creare una catena di fornitura al
dettaglio in grado d i durare nel tempo. Si impegna a comprendere le preferenze di mercato e ha
successo nella gestione delle informazioni di marketing e l’ottenimento di customer insight.

Nel 2004 Ferrero sbarcò in india, che però non aveva ancora un mercato pronto per i cioccolatini.
La compagnia formò un team dedicato ai customer insights. Una come l’azienda riesca a
crescere nonostante una tassa del 30% sull’importazione del cioccolato. Nestlè e Cadbury
traggono la percentuale maggiore dei ricavi da prodotti destinati al mercato di massa. nESTLè
PERò SEGUE UN APPROCCIO DIVERSO, focalizzando la sua strategia su un segmento premium.
E sull’attenta osservazione dei customer insights.

GENERAL ELECTRIC
Ge offre un’enorme varietà di prodotti e servizi di consumo , ma i prodotti di consumo
contribuiscono per meno di un terzo al fatturato annuale dell’impresa, la maggior parte delle
attività GE provengono infatti non dai consumatori finali mia dai clienti commerciali e industriali.
Invece di vendere a molti e piccoli clienti vende a pochi e grossi clienti. La vera difficoltà st a nel
conquistare clienti costruendo, giorno dopo giorno e anno dopo anno, delle partnership basate
sulla superiorità dei prodotti offerti e su una stretta collaborazione durante tutto il percorso di pre
e post acquisto.

Per avere successo nel mercato business to business deve lavorare stretto contatto con i suoi
clienti e diventare partner nelle strategie e nella risoluzione dei problemi.

FERRARELLE- FONTE ESSENZIALE


Fonte essenziale è una vera e propria rivoluzione nel settore di food e beveraggi italiano. Nasce
da uno studio sui problemi di alimentazione e malesseri collegati al malfunzionamento di fegato e
intestino. Si inserisce all’interno di nuovi trend salutistici, legati all’allungamento della vita e alla
necessità di prevenzione attraverso l’alimentazione a cui stiamo assistendo in questi ultimi anni.
Ferrarelle propone un rimedio semplice e innovativo per affrontare tali problemi: fonte essenziale.
Destinata ad un consumo individuale, la strategia di marketing è stata del tutto innovativa per il
mercato delle acque minerali, focalizzata sull’obiettivo di veicolare in modo coerente il
posizionamento salutistico del prodotto, è stata lanciata premium, a 4 volte il suo rpezzo. Si
rivolge ad un target diverso rispetto agli altri prodotti, proprio per i benefici salutistici offerti, ma si
inserisce perfettamente nella mission aziendale.

FERRARI
Il successo di Ferrari non è misurabile in revenue o fatturato, ma piuttosto dal valore del brand e
del prodotto. Il piano di mktg non prevede neanche spese in pubblciità. Per l’unicità del suo
posizionamento e dei suoi prodotti, Ferrari si confronta soprattutto cons e stessa, prezzi e margini
sono quindi adeguati ad alimentare questa catena dell’eccellenza, fatta di componenti specifici e
spesso unici per clienti molto esigenti. L’azienda ha degli obiettiviprecisi: vetture uniche,
formazione costante, migliori tecnologie, massima cura.

P&G
La sua duratura leadership di mercato poggia su una serie di abilità e principi:

- conoscenza del cliente: studia i propri clienti, consumatori finali e partner commerciali, ricerche
di mercato e informazioni.

- Prospettiva di lungo periodo: investe tempo nell’analisi attenta a tutte le opportunità e nella
preparazione del miglior prodotto possibile.

- Innovazione del prodotto: promuove l’innovazione e la ricerca. Parte del suo processo di
innovazione consiste nello sviluppo di prodotti che offrano al consumatore nuovi benefici.

- Strategia di qualità: qualità superiore alla media, novità che abbiano valore per i consumatori.

- Strategia delle estensioni di marca: commercializza i propri prodotti in diverse forme e


dimensioni.

- Strategia multi-marca: commercializza più di una marca per categoria di prodotto, attenta però
a non immettere sul mercato troppe marche.

- Tecniche di comunicazione innovative: social

- Forza di vendita aggressiva : forti legami dei venditori con i rivenditori al dettaglio.

- Efficienza nella produzione e riduzione costi: spende molto per migliorare le operazioni di
produzione riuscendo a mantenere i propri costi a un livello tra i più bassi del settore.

- Brand management: è stata lei ad inventarlo.

IKEA
Per produrre mobili belli a prezzi bassi invece, bisogna sviluppare metodi efficienti in termini di
costo e al tempo stesso innovativi. Questo è stato l’obiettivo di Ikea sin dalla sua nascita.
Ottimizzando l’uso delle materie prime e adattandolo alla produzione.

- prodotti realizzati con soluzioni e material economici e vantaggiosi.

- Ottimizza la produzione usando materie prime e macchinari in modo efficiente

- I punti di vendita sono situati in zone poco costose e si basano sui concetti del self service, e
del montaggio fai da te.

UBER
Ribalta l’idea di trasporto urbano. Tra affrontando però alcune sfide: criticata perché eserciterebbe
uno scarso controllo sulla qualità e sulla sicurezza degli autisti, e non possiede alcun veicolo.

Uber è stata criticata anche per le sue pratiche di surge-pricing, un meccanismo di


determinazione dei prezzi che contribuisce al loro aumento quando la domanda super l’offerta,
generando talvolta tariffe incredibilmente alte e accuse di Price gouging(rincaro dei prezzi).
Nonostante la sua crescita esplosiva, Uber non ha ancora maturato i profitti, in quanto prevede
prima di tutto di crearsi un bacino ampio di utenti e solo in seguito iniziare a generare profitti.

WALMART
Un americano su 233 ha un qualche rapporto lavorativo con walmart. Si dedica con passione alla
sua tradizionale passione alla sua tradizionale proposta di valore: prezzi bassi e benefici in termini
di vita migliore che comporta per i clienti. L’ossessione per il valore per il cliente ha reso Walmart
non solo il più grande dettagliante del mondo ma anche la seconda impresa più grande del
mondo. Ma più diventa grande, più ha difficoltà a mantenere elevato il tasso di crescita. Per
continuare ad espandersi, è entrata in nuove linee di prodotti e servizi a crescita particolarmente
alta, cercando di differenziare la sua proposta , stando ben attenta a non tradire la sua mission
che è quella sin dal principio.

REDBULL
Il successo della comunicazione integrata di redbull ha consentito all’impresa di creare una
categoria di bevanda nuova: energy drink. Oggi leader.

Segreto? Essere diversi dagli altri. Per anni redbull ha offerto un solo prodotto, in un unico
formato (solito). Fin dagli inizi ha utilizzato con grande parsimonia le forme di pubblicità
tradizionali, trasmette spot televisivi minimali in animazioni con la famosa frase “ti mette le aaaali”.
Alimenta il passaparola, con tecniche di marketing virale dal basso, prendendo come obiettivo
negozi, club, grandi magazzini: “scegliamo dapprima i luoghi dove le bevande vengono
consumate sul posto, perché il prodotto ottiene grande visibilità e grande attenzione. Il rapporto
con i singoli clienti è molto più rapido di quello con le grandi catene . Redbull viene accettata
facilmente nei locali perché la gente è aperta alle novità. Una volta preso piede nei bar, passa ai
negozi di generi alimentari presso le università, palestre, . Il suo pubblico obiettivo sono i giovani
tra 16 e 29. Regala anche casse di lattine agli studenti.

Mira a costruire un’immagine di autenticità, originalità e comunità, distribuita gratuitamente alle


manifestazioni sportive, nelle limousine prima delle serate di gala e nelle feste esclusive.

Sostiene sport estremi, diventati famosi per il modo in cui estremizzano tanto la disciplina sportiva
quanto il concetto stesso di disciplina sportiva. esempi:

- Fligtag: costruire macchine volanti con meno di 200kg

- Red bull air race: piloti guidano gli aerei ad alte velocità con apertura alare di 8 metri in uno
spazio di 10.

- Redbull strato, 2012, caduta libera da 39 km di quota.

Ricorre alla pubblicità tradizionale quando il mercato è maturo, la sua strategia è


anticonvenzionale, motivo proprio per cui è così cara ai giovani.

Redbull ha saputo identificarsi nella posizione di mercato di impresa “sfidante”, adottando un


attacco indiretto alla concorrenza, percorrendo un sentiro totalmente differente e creandosi la sua
personale quota di mercato (Strategia blue Ocean, Green field).

MULINO BIANCO
La marca e il suo immaginario si sono evoluti, pur restando fedeli ai pilastri fondamentali del
“saper fare”, ispirato dalla tradizione italiana. Evocazione di un mondo fatto di relazioni autentiche.
Per trasmettere valori, mulino bianco sviluppa una campagna di comunicazione integrata che fa
leva su diverse piattaforme, tramite il canale tv.

Vuole trasportare il pubblico italiano nel racconto delle emozioni e del saper fare di mulino bianco.
Oggi grazie al suo radicamento delle abitudini alimentari nella vita di milioni di persone, svolge il
ruolo sociale di promuovere la sostenibilità, oltre che la bontà dei suoi prodotti.

La marca instaura così una conversazione con il suo pubblico, basata solo sulla volontà di
ascoltare, tornando a raccontare il vero spirito della marca, raccontando un mondo sincero e
vicino alle persone.

BREMBO- comunicare la marca di componenti industriali


Leader del mondo dei sistemi frenanti. Comincia a produrre dischi freno per auto, moto e
formula1. Marchio di prestigio a livello mondiale. Brembo persegue una strategia di penetrazione
in aree specializzate di mercato, delle autovetture al racing, fino alle motociclette. Entrerà in
partnership con grandi produttori. Si consoliderà in mercati internazionali. I suoi sforzi innovativi e
le collaborazioni strategiche le consentiranno di mantenere unicità dei prodotti già conosciuti e di
guidare il mercato introducendo nuove soluzioni. Tutte attività sostenute da un’accurata politica di
comunicazione.

SKODA- campagna integrata e provocatoria


“qualità e tecnologia ad un prezzo accessibile”. Il brand in italia ha però problemi di immagine,
soffre ancora di Reggio negativo di auto dall’est. Come obiettivi di marketing si prefigge di
incrementare la notorietà, evolvere l’immagine, intercettare nuovi pubblici, ringiovanire la marca,
diventare più simpatica, emozionare il target- ha deciso di sfruttare la filosofia “simply clever”, con
campagne più simpatiche e intelligenti che permettano di dialogare in modo complice con il
proprio pubblico. Decide di intercettare gli insight ed esplorarne i sentimenti, cercando un dialogo
con i soggetti più per minded.

Il marketing aziendale quindi ha definito la strategia di lancio con un duplice obiettivo: promuovere
il prodotto ma allo stesso tempo incidere sull’immagine di marca di Skoda. I suv vengono
percepiti come spacconi, “bulli”, nasce la campagna “Ga el Suv”, un manifesto politically correct
contro la maleducazione: Yeti diventa il suv educato.

Filosofia di skoda contro gli eccessi e gli stereotipi che generalmente si associano all’uso distorto
di questo tipo di vettura parlare in modo intelligente al target.

COCA COLA
Inventata nel 1886 dal farmacista John per curare il mal di testa mischiò uno sciroppo di sua
invenzione con dell’acqua gasata. Coca cola Si convinse molto presto che il prodotto avrebbe
dovuto essere sempre “a portata di desiderio”. Durante la seconda guerra mondiale dichiarò che
“ogni uomo in uniforme ha diritto ad una bottiglia di coca per 5 centesimi, ovunque di trovi e
qualsiasi cosa ciò costi all’impresa. Ciò che coca sa fare meglio di chiunque è creare campagne
globali dal carattere fortemente attuale e positivo, facilmente adattabili a diversi paesi, lingue e
culture. Si è concentrata sull’efficacia del prodotto nel placare la sete e sulla magica capacità di
unire le persone. Andy Warhol dice “una coca è una coca e nessuna somma di denaro può
comprare una coca migliore di quella che sta bevendo qualsiasi altra persona. Uno degli spot più
memorabili e di successo di coca cola intitolato Hilltop”, conteneva la canzone i’d like to Buy the
world a coke.

Colpì emotivamente cosi tanti consumatori. Gli spot ancora oggi suggeriscono un messaggio
universale, spesso che ricorre a toni allegri per attrarre il pubblico giovanile. Data la vastità del
pubblico obiettivo e del campo d’azione dell’impresa, è cruciale scegliere il mezzo di
comunicazione e il messaggio giusti. Nonostante il successo non è perfetta. Ha affrontato un
grave fallimento facendo uscire la “new coke”, che però non è per nulla piaciuta, il tempo e le
risorse spese per la nuova coca non erano stati in grado di misurare ne di rivelare il profondo
attaccamento delle persone al brand.

Ancora oggi si definisce “fabbrica della felicità”.

GILLETTE
Conosce gli uomini. Ha proposto numerosi prodotti innovativi. Il suo successo è dovuto a diversi
fattori, tra cui l’intensa attività di ricerca sui consumatori, la qualità delle innovazioni applicate ai
prodotti e una comunicazione di massa efficace.

Hanno migliorato il modo in cui gli uomini curano la loro persona. Gillette utilizza un unico
messaggio di marketing globale, piuttosto che singoli messaggi mirati per ciascun paese o
regione. Il messaggio è sostenuto da un ampio spettro di attività pubblicitarie, come
sponsorizzazioni sportive, promozioni nei punti vendita, inserzioni sulla stampa, pubblicità online
e marketing diretto. Elemento cruciale: legame con lo sport. Ma uomini vuol dire anche musicisti,
videogiochi, film.

SAMSUNG

La competenza dell’azienda nel marketing diretto digitale rafforza il sostegno del brand e aumenta
la fedeltà nei suoi confronti. La strategia di marketing diretto attuata da samsung impiega una
vasta gamma di strumenti digitali per coinvolgere attivamente i consumatori. È riuscita ad
orientare il comportamento del consumatore lungo il cosiddetto costume Journey, dalla
consapevolezza alla considerazione all’acquisto.

I clienti interagiscono direttamente tra di loro e con l’agenzia. Attraverso la sua presenza sui social
media, samsung si è impegnata molto per permettere ai clienti e ambasciatori di entrare in
contatto con gli altri, favorendo la formazione di un contesto sociale molto supporto. Nelle attività
legate al lancio delle ultime linee di smartphone e tablet, l’azienda solitamente invita molti
influencer, youtuber, twetter ecc.

Ad alimentare il suo successo contribuisce l’app per smartphone, che offre un supporto costante
ai suoi clienti, progettata per mantenerli collegati con la marca. inoltre, grazie al suo vastissimo
database, samsung riesce a personalizzare ogni singolo messaggio di posta elettronica, sulla
base delle caratteristiche del cliente che lo riceve.

FIAT 500
Uno dei pochi prodotti ad essere diventato l’icona di un’epoca: l’Italia del secondo dopo guerra.
Di un paese che “sognava l’America”, ed inseguiva un sogno di benessere diffuso. Un prodotto
rilanciato grazie ad una campagna di comunicazione che per la prima volta nella storia
dell’azienda torinese ha portato i clienti ad interagire con l’impresa: il progetto 500 wants you
infatti, è un progetto di mkt collaborativo che portava i clienti ad esprimere le loro preferenze, le
loro ideee, facendoli cosi sentire parte attiva del progetto finale.

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