Le preposizioni articolate sono un argomento complesso per gli studenti, che tendono a
non riconoscere queste preposizioni e ad avere problemi con il loro utilizzo. Le preposizioni articolate sono però un elemento fondamentale nella grammatica italiana e soprattutto sono un tema basilare per riuscire a svolgere una buona analisi grammaticale. Di seguito vediamo quindi quali sono le preposizioni articolate, in che modo si utilizzano nel discorso e quali sono le differenze con le preposizioni semplici. Nei prossimi paragrafi potrete scoprire tutte le caratteristiche di questo argomento di grammatica di base, così da non commettere più errori e sapervi destreggiare bene con l’italiano.
Preposizioni articolate: quali sono e come si formano
Iniziamo dicendo che le preposizioni articolate si formano dall’unione di preposizioni semplici, che si uniscono agli articoli determinativi, formando questo elemento. Le preposizioni semplici di, a, da, in e su formeranno quindi questa struttura grammaticale, che seguirà poi le stesse regole dell’articolo determinativo con cui viene formata. La tabella che segue vi chiarirà senza dubbio il modo con cui si uniscono questi due elementi, in modo da avere uno schema chiaro della questione.
Preposizione semplice Il Lo L’ La I Gli Le
di del dello dell’ della dei degli delle
a al allo all’ alla ai agli alle
da dal dallo dall’ dalla dai dagli dalle
in nel nello nell’ nella nei negli nelle
su sul sullo sull’ sulla sui sugli sulle
Mediante questi legami nascono le preposizioni articolate, che si useranno poi
concordandole con il sostantivo a cui si riferiscono. Anche le preposizioni semplici tra e fra si legano con l’articolo determinativo, ma rimangono separate e non contraggono con l’articolo, avremo quindi "fra le" o "tra i". Le preposizioni articolate seguono le regole dell’articolo determinativo, che indica qualcosa di preciso e che concorda in genere e numero con il sostantivo a cui si riferisce.
Preposizioni articolate: come si usano
Ora che abbiamo compreso meglio come si formano queste strutture grammaticali andiamo a vedere nello specifico come si utilizzano. Anche in questo caso sarà bene avere uno schema chiaro, così da non commettere errori: del: questa preposizione si usa quando il sostantivo che segue è un maschile singolare e inizia con consonante. Esempio: la corsa del cane della: usata invece, come per la preposizione "di", quando il nome che la segue è femminile singolare e inizia con una consonante. Esempio: la giacca della mamma dei: in questo caso il sostantivo che segue deve essere maschile plurale, iniziante per consonante. Esempio: Nella maggioranza dei casi. degli: usiamo questa preposizione per far seguire nomi maschili plurali inizianti per vocale. Esempio: il mondo degli animali delle:quando useremo questa preposizione il nome che seguirà sarà femminile plurale e avrà come prima lettera una consonante. Esempio: il movimento delle nuvole dell’: questa proposizione si usa negli stessi casi che abbiamo segnalato per del e della, ma il nome che segue inizia per vocale. Esempio: gli esami dell’università oppure "i colori dell’oceano". al: viene usata questa preposizione negli stessi casi di "a" con nomi maschili singolari iniziati per consonante. Esempio: Andiamo al mare ai: si usa quando il nome seguente è maschile plurale che inizi per consonante. Esempio: dobbiamo pensare ai bambini agli: il nome che segue è sempre maschile plurale, ma questa volta inizia per vocale. Esempio: dovremmo parlarne con gli altri. alla: la usiamo con un nome femminile singolare iniziante per consonante. Esempio: siamo andati a dirlo alla maestra alle: usato con un sostantivo femminile plurale, che inizi per vocale. Esempio: siamo andati a dirlo alle maestre all’: questa preposizione articolata si usa come alle o alla, ma il sostantivo che segue inizia per vocale. Esempio: siamo andate dall’infermiera dal: viene usato quando il nome che segue è maschile singolare e comincia per consonante. Esempio: sono in fila dal medico dai: usato negli stessi casi di "dal" con un nome maschile plurale iniziante per consonante che segue. Esempio: andiamo a pranzo dai nonni dagli: si usa anch’esso negli stessi casi di "dai", ma con un sostantivo maschile plurale che inizi per vocale che lo segue. Esempio: Lo possiamo vedere dagli occhi dalla: usato con un nome che segue al femminile singolare iniziante per consonante. Esempio: sono andato dalla maestra dalle: si usa come dalla, ma in questo caso si ha un nome plurale. Esempio: ho preso i giochi dalle scatole dall’: questa preposizione si usa come "dal" e "dalla", ma il nome che segue deve iniziare per vocale. Esempio: ho preso i giocattoli dall’armadio nel: usato negli stessi casi di "in" (che ci esprime l’idea di stato in luogo) e in presenza di un sostantivo maschile singolare che inizi per consonante. Esempio: nel mare ci sono i pesci nella: usato anche questo negli stessi casi di "in", ma con nomi femminili singolari inizianti per consonante. Esempio: nella foresta nei: viene usata questa preposizione articolata con un nome maschile plurale che abbia come prima lettera una consonante. Esempi: nei sogni negli: in questo caso il nome a cui si riferisce sarà maschile plurale con una vocale come prima lettera. Esempi: negli anni nelle: la proposizione articolata deve essere seguita da un nome femminile plurale che inizia per consonante. Esempio: nelle foreste. nell’: usato negli stessi casi di "nel" e "nella", ma con sostativi che seguono che inizino per vocale. Es: il profumo di primavera era nell’aria sul: usato negli stessi casi di "su" con un nome maschile singolare iniziante per consonante. Esempio: l’uccellino è sul tetto sui: usato negli stessi casi di "sul" ma con nomi che segue maschili plurali e inizianti per consonante. Esempio: la finestra affacciava sui colli sugli: usato come "sui", ma con parole che iniziano per consonante. Esempio: provava ad arrampicarsi sugli specchi sulla: usato come la preposizione semplice "su", ma con un nome femminile singolare che abbia come prima lettera una consonante. Esempio: il cane era sulla tavola sulle: usato nello stesso modo di "sulla" ma con sostantivi plurali, che possono iniziare sia per consonante che per vocale. Esempio: sulle tavole, sulle acque sull’: usato negli stessi casi di "sul" e "sulla" quando però il sostantivo che segue inzia per vocale. Esempio: Sull’orlo del precipizio, sull’aria. Adesso che sappiamo in che modo utilizzare tutte le preposizioni articolate e in che modo concordarle con il nome che segue senza dubbio non si avranno più problemi con queste strutture in italiani.ocial Errore. Il nome file non è specificato.Errore. Il nome file non è specificato.Errore. Il nome file non è specificato.Errore. Il nome file non è specificato.Errore. Il nome file non è specificato.Errore. Il nome file non è specificato.Errore. Il nome file non è specificato.Errore. Il nome file non è specificato. Sololibri.net / New Com Web srls C.F./P.Iva 1