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TUTORIAL:
MODALITÀ DI ALLESTIMENTO DEI VACCINI
Paola Minghetti
Università degli Studi di Milano
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Istruzioni operative SIFO-SIFAP
Le informazioni sulle modalità di allestimento dei vaccini le trovate nel foglio illustrativo nel
riassunto delle caratteristiche del prodotto emanate da EMA su indicazione dell'azienda
titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio. Infatti i vaccini vanno allestiti
secondo quanto disposto dall'azienda ovvero secondo quanto valutato in termini di
sperimentazione. Potete trovare delle informazioni aggiuntive nelle istruzioni operative che le
società scientifiche SIFO-SIFAP hanno allestito e che ritrovate nel materiale a vostra
disposizione in questo corso.
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Stabilità dei vaccini nelle fiale non perforate
Vaccino
-90/-60°C -25/-15 °C +2/+8°C +8/+25 °C +8/+30 °C
Comirnaty (Pfizer)
6 mesi - Max 5 giorni - 2 ore
Moderna
- 7 mesi Max 30 giorni 12 ore -
Vaxzevria
- - 6 mesi - -
(Astrazeneca)
Janssen
- 2 anni 3 mesi 9 ore -
Ogni vaccino ha le sue modalità e i suoi tempi di conservazione che riflettono gli studi di
stabilità effettuati dall'azienda in fase pre-registrativa. Come potete vedere in tabella, il
vaccino Pfizer può essere conservato fino a sei mesi a temperature molto molto basse
mentre in frigorifero ovvero +2°C, +8C° può essere conservato per massimo 5 giorni.
Moderna invece può stare sette mesi a temperature sempre freezer anche se un po' meno
marcate di quelle di Pfizer e fino a 30 giorni in frigorifero. Astrazeneca viene conservato in
frigorifero per sei mesi e il nuovo vaccino di Janssen può stare due anni in freezer e tre mesi
in frigorifero.
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Modalità di conservazione in Farmacia
Tutte le farmacie sono provviste di frigorifero che permette la conservazione dei medicinali a
una temperatura compresa tra +2°C e +8C°. Il vaccino probabilmente verrà consegnato alle
farmacie già scongelato. Se così non fosse, in tabella sono riportati i tempi necessari per lo
scongelamento di ogni singola fiala: si passa dalle tre ore nel caso del vaccino Pfizer, due
ore e mezzo per Moderna e due ore per Janssen. La fiala, dopo perforazione del tappo,
ovvero dopo che è stata prelevata la prima dose ha un tempo di conservazione molto limitato
che è normalmente di 6 ore anche per considerare gli aspetti microbiologici e nel caso di
Astrazeneca può arrivare fino a 48 ore. In ogni caso è indispensabile, una volta che si perfora
il tappo, limitare il più possibile il periodo di validità.
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Allestimento 1/3
L’allestimento delle dosi di vaccino deve essere effettuato nel rispetto delle
istruzioni riportate dall’azienda titolare dell’AIC negli stampati (foglietti illustrativi
e Riassunto Caratteristiche del Prodotto), ulteriori indicazioni e integrazioni
sono riportate nelle rispettive Istruzioni Operative elaborate dalle società
scientifiche SIFAP e SIFO
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Allestimento 2/3
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Allestimento 3/3
I vaccini devono essere allestiti in locali adeguati, possibilmente nel laboratorio della
farmacia dove vengono preparati i preparati magistrali. Devono essere adottate tecniche
asettiche per garantire il mantenimento della sterilità anche una volta che viene forato il
tappo del flaconcino. Per far questo è indispensabile adottare tutte le necessarie precauzioni
per evitare di contaminare il vaccino durante il prelievo e il riempimento della siringa. Per
prima cosa bisogna disinfettare il ripiano, per esempio con alcool etilico; bisogna delimitare il
campo per l'allestimento con un adeguato telo sterile; ovviamente l'operatore deve utilizzare
guanti sterili e utilizzare i necessari dispositivi di protezione individuale (mascherina, camice
monouso).
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Modalità di allestimento
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Allestimento – diluizione (Comirnaty, Pfizer)
Tratto da Webinar SIFO SIFAP LA GALENICA CONTINUA ONLINE, Vaccini: caratteristiche e corrette procedure di gestione
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Allestimento (Moderna, Vaxzevria, Janssen)
Nel caso degli altri tre vaccini l'allestimento è molto più semplice in quanto non è necessaria
la ricostituzione del vaccino stesso. Quindi si preleverà direttamente dal flaconcino la
quantità necessaria per la somministrazione. Anche in questo caso è importante segnare, o
sulla fiala oppure sulla siringa stessa, la data e ora massima di somministrazione (quindi il
limite di utilizzo). Anche questo caso, in ogni caso, la formazione del team di persone che si
dedicano al prelievo è comunque indispensabile.
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Smaltimento rifiuti
Per quanto riguarda lo smaltimento è importante, prima di procedere allo stesso, rendere
inutilizzabile il residuo eventualmente rimasto all'interno della fiala. Questo può essere fatto
sbarrando l'etichetta con linea nera indelebile e adulterando la soluzione residua, per
esempio con un colorante, oppure con qualsiasi altra modalità prevista e ritenuta opportuna
dalle procedure della farmacia stessa. Le fiale del vaccino, vuote o non più utilizzabili o rese
inutilizzabili, devono essere smaltite nel contenitore per taglienti dei rifiuti sanitari in accordo
con la normativa vigente e applicando quanto previsto dal riassunto delle caratteristiche del
prodotto. Lo stesso vale per le siringhe e gli aghi utilizzati i quali vanno smaltiti in un
contenitore per oggetti taglienti come rifiuti sanitari per assicurarsi che vengano distrutti in
modo permanente.
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Tracciabilità
Nel caso delle vaccinazioni è fondamentale anche la tracciabilità. Per tracciabilità intendiamo
la registrazione di ogni somministrazione effettuata nella quale bisogna indicare, oltre i vari
dati, anche il numero di lotto del medicinale somministrato. Quindi non solo la denominazione
del medicinale stesso ma anche il numero di lotto e ovviamente il nome del paziente la data
di somministrazione.
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