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Appare, altresì, evidente, dallo scorrere della superiore narrativa, che si

confida i testimoni vorranno confermare, che le pretese avversarie conseguenti

l’asserito svolgimento di mansioni superiori dal 2002 al 2006 e, viceversa,

inferiori a decorrere dall’aprile 2008 sino alla cessazione del rapporto di

lavoro sono infondate.

Il ricorrente, infatti, non ha mai svolto mansioni di coordinamento e controllo,

richiedenti “notevoli capacità, conoscenze tecniche, esperienze” , e certo non con

quella autonomia che pretende di attribuirsi.

Come si è detto, le mansioni svolte dall’Oggiano erano mansioni d’ordine, di

natura esecutiva, prive di qualsiasi profilo gestorio e di coordinamento.

Così dicasi della gestione della cassa, che appartiene ai compiti di commesso

addetto alle vendite di cui alla declaratoria del IV livello contrattuale, della

ricezione di telefonate e fissazione degli appuntamenti, della compilazione

degli ordini di lavoro, che riportavano le richieste dei clienti e non

comportavano alcuna autonomia decisionale in ordine agli interventi da

effettuare.

Deve escludersi, inoltre, che il ricorrente gestisse autonomamente gli ordini

dei ricambi ed accessori, mentre le vendite richiedevano esclusivamente la

raccolta della specifica da parte dei clienti ed il prelievo in magazzino del

pezzo da consegnare al banco.

Di certo non si può pensare di applicare al ricorrente la qualifica di

“responsabile della concessionaria” per il solo fatto che egli ne deteneva le

chiavi.

Ma le ragioni del rigetto di siffatta pretesa si rinvengono nella stessa

declaratoria contrattuale riportata nel ricorso.


Come noto, nel c.c.n.l. Commercio la classificazione del personale e la

declaratoria delle categorie contrattuali è unica per quadri, personale con

mansioni impiegatizie e personale con mansioni non impiegatizie.

Nella declaratoria del quarto livello, cui appartiene il ricorrente, sono

inquadrati “i lavoratori che eseguono compiti operativi anche di vendita e relative

operazioni complementari, nonché i lavoratori adibiti ai lavori che richiedono

specifiche conoscenze tecniche e particolari capacità tecnico-pratiche comunque

acquisite, e cioè:

1. contabile d’ordine;

2. cassiere comune;

(…)

7. commesso alla vendita al pubblico;

8. (…) addetto all’insieme delle operazioni ausiliarie alla vendita, intendendosi per

tale l’esercizio promiscuo delle funzioni di incasso e relativa registrazione, di

preparazione delle confezioni, di prezzatura, di marcatura, di segnalazione dello

scoperto dei banchi, di rifornimento degli stessi, di movimentazione fisica delle

merci;

(…)

11. magazziniere; magazziniere anche con funzioni di vendita;

27. addetto al collaudo: lavoratore che effettua prove sull’autoveicolo ed operazioni

di semplice collaudo sempre su istruzioni del capo officina o del collaudatore senza

compiti di diagnosi”.
Viceversa, appartengono al terzo livello “i lavoratori che svolgono mansioni di

concetto o prevalentemente tali che comportino particolari conoscenze tecniche ed

adeguata esperienza, e i lavoratori specializzati provetti che, in condizioni di

autonomia operativa nell’ambito delle proprie mansioni, svolgono lavori che

comportano una specifica ed adeguata capacità professionale acquisita mediante

approfondita preparazione teorica e tecnico-pratica comunque conseguita, e cioè:

(…)

12. addetto alla vendita di autoveicoli con funzioni di stima dell’usato;

13. operaio specializzato provetto nel settore automobilistico: il meccanico

riparatore di gruppo/i (elettrico e/o meccanico e/o idraulico e/o alimentazione),

nonché l’addetto alla carrozzeria (lattoniere, verniciatore, che svolgono le mansioni

in autonomia operativa, sulla base di cognizioni teoriche e pratiche approfondite,

anche mediante l’uso appropriato di specifiche strumentazioni, individuando, dal

punto di vista tecnico economico, nell’ambito di specifiche direttive aziendali, le

opportunità e le modalità di esecuzione, di intervento e di definizione delle cause dei

difetti e ne effettuano la delibera funzionale;

(…)
16. commesso specializzato provetto anche nel settore alimentare: personale con

mansioni di concetto, di comprovata professionalità derivante da esperienza

acquisita in azienda, al quale è riconosciuta autonomia operativa e adeguata

determinante iniziativa, con l’incarico di svolgere congiuntamente i seguenti

compiti: fornire attive azioni di consulenza per il buon andamento dell’attività

commerciale, assicurare nell’ambito delle proprie mansioni l’ottimale gestione delle

merceologie affidategli, intervenendo sulla composizione degli stocks e sulla

determinazione dei prezzi, intrattenere rapporti commerciali e di vendita al pubblico

anche attraverso opportune azioni promozionali, espletare operazioni di incasso,

porre la sua esperienza al fine dell’addestramento e della formazione professionale

degli altri lavoratori;

(…)

19. contabile/impiegato amministrativo: personale che in condizioni di autonomia

operativa e di adeguata determinante iniziativa nell’ambito delle proprie mansioni,

sulla base di istruzioni e applicando procedure operative complesse relative al

sistema contabile e/o amministrativo adottato nell’ambito dello specifico campo di

competenza, è incaricato di svolgere congiuntamente i seguenti compiti: rilevare,

riscontrare, imputare, contabilizzare dati e chiudere conti, elaborare situazioni

contabili ed effettuare operazioni anche funzionali a bilanci preventivi o consuntivi,

evidenziare posizioni irregolari e gestire i conseguenti interventi operativi” .

Appartengono, infine, al secondo livello “i lavoratori di concetto che svolgono

compiti operativamente autonomi e/o con funzioni di coordinamento e controllo,

nonché il personale che esplica la propria attività con carattere di creatività

nell’ambito di una specifica professionalità tecnica e/o scientifica, e cioè:

(…)
3. cassiere principale che sovrintenda a più casse;

(…)

9. consegnatario responsabile di magazzino;

(…)

21. collaudatore e/o accettatore: il lavoratore che in piena autonomia provvede ad

effettuare la prova e la diagnosi dell’autoveicolo, predispone il piano di lavorazione,

effettua il controllo di accettazione e quello di delibera, provvede a valutare il costo

della riparazione e ad intrattenere con la clientela rapporti rappresentativi

nell’ambito della sua specifica funzione;

35. programmatore di officina: il lavoratore che svolge congiuntamente i seguenti

compiti: coordina l’attività di più linee di accettazione e, sulla base di piani di

lavorazione sulle singole commesse predisposte dai vari accettatori, pianifica, in

piena autonomia operativa, l’attività dell’officina, ne predispone il piano di lavoro

stabilendo la sequenza degli interventi sui singoli autoveicoli, determina

autonomamente i relativi tempi di consegna e fornisce i dati e le relative

imputazioni dei costi per la contabilità dell’officina” .

Ora, ciò che caratterizza le mansioni riconducibili al secondo e terzo livello ex

c.c.n.l. di settore è:

- che si tratti di mansioni di concetto;

- che sussista la specifica professionalità tecnica e/o scientifica ovvero

le particolari conoscenze tecniche e l’adeguata esperienza e la specifica e

adeguata capacità professionale, acquisita mediante approfondita

preparazione teorica e tecnico-pratica comunque conseguita;

- che le mansioni integrino funzioni di coordinamento e controllo;

- che siano caratterizzate da autonomia operativa.


Dal raffronto della descrizione contenuta nella norma collettiva con le

mansioni effettivamente svolte dal ricorrente si deduce che, sin dall’inizio del

rapporto di lavoro, egli non ha svolto affatto quei compiti, caratterizzati dalle

sopracitate competenze, che soli avrebbero potuto garantirgli la qualifica

superiore.

Infatti, le “notevoli capacità, conoscenze tecniche, esperienze ed autonomia” (pagg.

4 e 9 e segg. del ricorso) non integrano affatto i presupposti di cui alle citate

declaratorie, trattandosi di definizioni del tutto generiche e non

circostanziate.

Difettavano, viceversa, nella attività del ricorrente, quella elevata

specializzazione e conoscenza delle discipline tecniche di competenza,

quell’ampia autonomia operativa e gestionale e quelle funzioni di

coordinamento, di cui egli nel ricorso lamenta poi essere stato privato.

Il ricorrente, in definitiva, pare non distinguere la qualifica di responsabile

del magazzino da quella di magazziniere , non allega quali fossero gli addetti

sui quali avrebbe esercitato il necessario coordinamento ed il controllo

richiesti dalla declaratoria del secondo livello; non specifica il significato di

“gestione della contabilità di cassa e dei corrispettivi” , di “gestione in autonomia

del servizio post vendita” e di “gestione del servizio di riparazione dei veicoli in

garanzia”.

Così facendo, il ricorrente enfatizza, insomma, una serie di compiti che

viceversa non ha svolto e dei quali, pertanto, non è stato successivamente

privato.

Nulla pertanto gli è dovuto al titolo rivendicato di differenze di livello.

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E) Segue

Ma vi è un’altra ragione che conduce comunque a ritenere l’infondatezza di

tale pretesa.

Il ricorrente, infatti, ha goduto, sin dalla sua assunzione, della corresponsione

di un superminimo individuale pari a euro 451,38, nel quale mai la resistente

mai ha assorbito i successivi aumenti contrattuali, così che la paga base è

andata aumentando negli anni da 611,34 euro a 847,46, mentre il superminimo

non è mai diminuito nella corrispondente misura (doc. 47).

E’ principio pacifico in giurisprudenza che nella valutazione della debenza di

emolumenti retributivi si deve operare un raffronto globale tra il trattamento

di cui il lavoratore ha complessivamente goduto e non certo sommare il

trattamento individuale con quello collettivo, in tal modo ingiustamente

moltiplicando quanto spettante.

Considerato quanto sopra, è evidente che il ricorrente ha complessivamente

goduto di un trattamento più favorevole, nel quale – e, più precisamente, nel

superminimo riconosciutogli in costanza del rapporto di lavoro - le eventuali

differenze retributive maturate devono ritenersi assorbite.

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