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In questa Unità Didattica analizzeremo alcuni casi studio nell’intero iter progettuale e

realizzativo per verificare passo passo l’applicazione delle procedure fin qui descritte.
Gli impianti presi come esempio sono di varia taglia a partire da un 4,5 kilowatt per una
utenza privata monofase, un 20 kilowatt trifase a servizio di una scuola, un 100 kilowatt
in Bassa tensione a servizio di un’azienda ed un Megawatt a terra collegato in rete in
Media Tensione e costituente una vera e propria Centrale di Produzione Elettrica da
fonte fotovoltaica.
Per ogni caso studio inizieremo ad analizzare la Progettazione Esecutiva e le Pratiche
Autorizzative alle quali è stato sottoposto il progetto, il tipo di struttura di supporto o
integrazione Architettonica adottata, la fase di Cantiere e di Collaudo finale.
Viene per prima cosa redatto uno studio di fattibilità volto alla verifica tecnico-
economica per la realizzazione di un sistema solare FV da installare sulla copertura di un
edificio sito in Piemonte in una frazione del Comune di Settimo Torinese.
Il dimensionamento viene formulato in seguito a sopralluogo ed alla verifica delle aree
effettivamente disponibili, al netto delle superfici soggette a persistenti fenomeni di
ombreggiamento dovuti alla presenza di balaustre, camini, sfiati, alberi, pali ed edifici
limitrofi.
Nell’ottica di realizzare un sistema solare fotovoltaico che sia in grado di contribuire
efficacemente all’approvvigionamento energetico annuale dell’edificio, nelle condizioni
geografiche ed ambientali di sito e tenuto
conto della tipologia e morfologia dell’edificio su cui sarà installato l’impianto, viene
proposta e descritta la migliore soluzione tecnica individuata.
I dati relativi al sito vengono riassunti in una tabella e viene valutata la migliore
superficie esposta nel quadrante Sud Est - Sud Ovest.
A questo punto è possibile calcolare, partendo dai dati di irraggiamento della località in
esame, l’irraggiamento sulla superficie considerata ovvero stima dell’irraggiamento
solare sul piano moduli secondo UNI 10339.
A questo punto si passa a considerare la caratteristica dei consumi utenza per stima
energia in autoconsumo.
I consumi dell’Utenza si attestano sui 4700 kilowattora all’anno e considerando
l’importo delle bollette possiamo stimare un costo medio del kilowattora di circa 23
centesimi di euro
L’utenza ha un consumo concentrato nelle ore diurne (F1) essendo gli utenti stessi attivi
proprio nelle ore centrali della giornata: questo fa si che si possa contare su un alto
autoconsumo stimabile per i carichi presenti nell’ordine del 60%.
La superficie disponibile sulla falda Sud-Ovest è di oltre 60 metriquadri e, considerando i
consumi e le ipotesi di incremento a fronte dell’installazione di Pompe di Calore per il
riscaldamento dell’acqua sanitaria e la deumidificazione del piano terra, si ipotizza la
realizzazione di un impianto di 4,5 kiloWatt di picco.
Considerando una tecnologia di tipo monocristallino con efficienza media del 16-17%
otterremmo un’occupazione di falda utile di 27 mq circa.
Composizione del sistema fotovoltaico
Per il dimensionamento del campo FV, si è considerato l’impiego di moduli fotovoltaici
SHARP di produzione europea in silicio monocristallino con efficienza di conversione pari
al 17 % ovvero potenza di 170 Watt per ogni metroquadro di moduli installato, modello
NU-RD 280 da 280 Watt di picco
Il sistema fotovoltaico proposto è composto quindi da 16 moduli fotovoltaici da 280
Watt di picco ciascuno per una potenza nominale complessiva pari a 4,48 kiloWatt di
picco.
Il sistema di conversione è effettuato mediante un inverter ABB modello PVI 4.2
Outdoor provvisto di sezionatore Corrente Continua.
L’organizzazione prevede la realizzazione di 2 stringhe da 8 moduli cadauna attestate
rispettivamente agli inseguitori MPPT 1 e 2 in ingresso all’inverter
Cenni sul progetto esecutivo
Il lato in corrente continua dell’impianto fotovoltaico comprende i moduli fotovoltaici, il
quadro di campo e manovra, i relativi cavi di collegamento e termina ai morsetti di
ingresso dell’inverter.
E’ esercito come sistema IT, ovvero senza punti direttamente collegati a terra.
Il campo fotovoltaico è organizzato con stretto riferimento allo schema elettrico
multifilare (da allegare alla relazione tecnica):
- le due stringhe sono realizzate connettendo in serie 8 moduli fotovoltaici tramite gli
appositi connettori rapidi premontati;
- i terminali di stringa sono riportati alle morsettiere del quadro di campo e manovra,
posto presso l’inverter, utilizzando cavi unipolari di tipo FG21M21 ed FG7 R da
0,6/1kiloVolt 1x6 millimetriquadri, intestati da un lato con gli appositi connettori rapidi
ed adattatori, rispettando le giuste polarità
- al quadro di campo e manovra giunge un cavo unipolare giallo/verde di tipo NO7V da
6 millimetriquadri proveniente dal morsetto di terra dell’inverter;
- dal quadro di Campo e Manovra parte poi un cavo unipolare giallo/verde di NO7V da 6
millimetriquadri verso il nodo di terra esistente.

La fase autorizzativa ha previsto tempi di attesa di diversi mesi in quanto il sito risulta
ricompreso in area a Parco del fiume Po soggetta a Vincolo Paesaggistico ai sensi D.Lgs
42/2004 .
Le tempistiche relative a realizzazioni di sistemi solari in aree a vincolo si dilatano anche
perché l’impianto in esame risulta superiore di 1,4 mq in riferimento agli interventi
compresi dell’elenco di cui all’Allegato 1 del d.P.R. 139/2110) al n. 28. "pannelli solari,
termici e fotovoltaici fino ad una superficie di 25 mq (la presente voce non si applica
nelle zone territoriali omogenee "A" di cui all'articolo 2 del decreto ministeriale n. 1444
del 1968, e ad esse assimilabili, e nelle aree vincolate ai sensi dell'articolo 136, comma 1,
lettere b) e c), del Codice).
In sintesi una semplice Comunicazione di Inizio Lavori che questo genere di opere
comporta al Comune, che permette di iniziare i lavori il giorno stesso della
comunicazione si trasforma in un iter autorizzativo dove la Commissione Locale del
Paesaggio, laddove costituita, tramite il Comune, rilascia o meno il suo benestare alla
realizzazione; la palla passa poi alla Regione che tramite la Soprintendenza dei Beni
Culturali, ovvero il Ministero, rilascia o meno l’autorizzazione alla realizzazione delle
opere, solitamente non senza prescrizioni.
Nel caso specifico viene richiesto l’utilizzo di moduli policristallini disposti possibilmente
su unica fila e nel punto più basso possibile della falda o tegole fotovoltaiche;
Si preparano le controdeduzioni che spiegano le problematiche tecniche ed economiche
nell’utilizzo delle tegole fotovoltaiche per l’impianto in oggetto e che l’ufficio tecnico del
comune invece chiedeva il posizionamento il più alto possibile rispetto al filo di gronda;
si rileva che di conseguenza verranno utilizzati n. 18 moduli policristallini (meno
efficienti) per attestarsi alla medesima potenza e che il piano moduli veniva posizionato
al centro della falda in modo da non scontentare nessun ente chiamato a dare il proprio
parere sull’argomento.
Viene quindi redatto un ulteriore progetto definitivo che contempla le modifiche sui
LayOut dei Prospetti e Pianta coperture oltre che dello schema elettrico.
Viene completata anche l’offerta economica della ditta installatrice a fronte delle
modifiche sulla tipologia e numero di moduli fotovoltaici previsti.
Viene quindi rifatta un’analisi economica sull’investimento che riporta un tempo di
ritorno di 6 anni.
Vengono calcolati anche i benefici ambientali pari a circa 2.700 kilogrammi di CO2
evitati ogni anno.
Ad Autorizzazione ottenuta si può procedere con la formalizzazione degli ordini
relativamente a quanto indicato negli elaborati progettuali compresa la domanda di
allacciamento al distributore (ENEL) che era rimasta in sospeso.
La pratica di allaccio risulta infatti di tipo Ordinario e quindi contempla da parte del
progettista l’ottemperamento di tutti gli obblighi comprese le comunicazioni a tutti gli
enti preposti quali Comune, Regione e Ministero per le autorizzazioni alla realizzazione,
la registrazione sul Portale GAUDI’ di Terna e per ultimo la stipula della Convenzione di
Scambio Sul Posto con il Gestore dei Servizi Energetici - GSE.
Il posizionamento viene eseguito su falda Sud-Ovest (+25°) su sottostruttura in acciaio
inox e profili di alluminio anodizzato.
Le modalità di messa in opera prevedono la rimozione di parte delle tegole di
rivestimento della copertura, l’inserimento di uno staffaggio in acciaio inox per
l’ancoraggio della struttura di supporto consistente in profili di alluminio provvisti di
gola superiore a costituire un binario per ogni fila orizzontale di moduli (8); il fissaggio
degli stessi alla sottostruttura avverrà mediante morsetti in alluminio.
Il piano moduli risulterà così complanare al piano esistente ed adiacente ad esso.
Le immagini riportano una sezione verticale che rende visibile la sottostruttura lignea
della copertura e l’inserimento delle staffe regolabili , profili e moduli fotovoltaici.
Stessa struttura rappresentata parzialmente in pianta dove è visibile lo schema di posa
delle staffe, l’interasse orizzontale di 100 centimetri, ovvero in corrispondenza tra un
trave di falda ed un altro, la posa dei profili in alluminio considerando e uno sbalzo dei
moduli fotovoltaici non superiore ai 40 centimetri.
Le operazioni di cantiere si svolgono in sicurezza secondo quanto previsto dal DL 81/08.
Particolare cura nel posizionamento delle staffe permette di preservare la copertura
esistente, che rimarrà almeno per 20 anni al di sotto del piano moduli, di evitare
infiltrazioni e/o problemi alla struttura di supporto moduli.
Nello specifico, essendo il rivestimento costituito da tegole del tipo «portoghese», si
procede alla temporanea rimozione della tegola superiore a quella interessata dal
posizionamento delle staffe; per evitare inoltre che le tegole riposte nella posizione
originale possano risultare sollevate per la presenza del collo della staffa in uscita, è
buona regola «sbecchettare» la tegola dal dente presente nella parte inferiore
consentendo un appoggio uniforme e evitando il pericolo di infiltrazioni.
La posa di una struttura di sostegno solida e realizzata a regola d’arte è un requisito
fondamentale per la realizzazione di un buon sistema solare fotovoltaico; tale posa deve
essere fatta rispettando i requisiti di sicurezza dettati dal DL 81/08.
Il cablaggio lato Corrente Continua viene effettuato mediante cavi solari FG21M21 da 6
mmq posati in tubazione e cavedio esistente.
L’impianto prevede quadri di protezione provvisti di fusibili, scaricatori di sovratensione
e organi di manovra.
I quadri elettrici in corrente continua sono predisposti per realizzare configurazioni con
canali indipendenti; includono scaricatori di sovratensione, fusibili di stringa,
morsettiere, pressaguaina, adesivi di segnalazione.
I quadri elettrici in corrente alternata includono l’interruttore automatico generale con
protezione magnetica, termica e differenziale 300 mA, scaricatori di sovratensione,
morsettiere per l’ingresso e per l’uscita cavi, pressaguaina, adesivi di segnalazione.
L’impianto fotovoltaico garantire il funzionamento in piena conformità alle richieste
della norma CEI 0-16 e CEI 0-21.
convertitore statico marca ABB 4.2 posizionato nel vano tecnico al piano nelle
immediate vicinanze del Quadro elettrico Generale dell’edificio dove avviene il parallelo
della connessione alla rete pubblica.
Terminata la fase d'installazione dell'impianto viene effettuato il collaudo dello stesso
per verificarne il corretto funzionamento.
L’operazione risulta relativamente semplice e veloce per questa tipologia di impianti e
consiste in un collaudo tecnico funzionale che ha previsto una serie di step
- Esame Visivo ovvero che l'impianto sia conforme al progetto, che i moduli siano
posati correttamente, che la carpenteria sia saldamente ancorata e che siano state
prese tutte le precauzioni per evitare infiltrazioni d'acqua dal tetto;
- Verifica dei Cavi e dei Conduttori ovvero le sezioni le sezioni e i contrassegni di
identificazione
- Prove funzionali sul sistema di conversione statica con riferimento al manuale di
installazione ovvero inserimento delle impostazioni di connessione del paese di
installazione (Italia) secondo le prescrizioni CEI 0-21
- Prove di connessione e disconnessione inverter nelle diverse condizioni di potenza
(accensione, spegnimento, mancanza di rete del distributore);
- Autotest per la verifica delle impostazioni del Sistema di Protezione e Interfaccia,
rilievo fotografico dell’autotest utile per la compilazione del Modello Unico Parte 2 e
Regolamento d’Esercizio per il Distributore.
Verifica tecnico-funzionale dell’impianto
La verifica tecnico-funzionale di un impianto fotovoltaico richiede la valutazione:
- della continuità elettrica e connessione tra i moduli;
- della messa a terra di masse e scaricatori;
- del corretto funzionamento dell'impianto fotovoltaico nelle diverse condizioni di
potenza generata e nelle varie modalità previste dal gruppo di conversione (accensione,
spegnimento, mancanza rete) etc.;
- dell'isolamento dei circuiti elettrici dalla masse.
La procedura di verifica tecnico-funzionale di un impianto fotovoltaico prevede
l’impiego di una sonda piranometro munita di cella campione per rilevare il valore
dell'irraggiamento in Watt al metroquadro captati dalla superficie, per ciascuna stringa;
si procede alla verifica delle seguenti condizioni:
>> Potenza in corrente continua maggiore dell’85% della Potenza Nominale per il
rapporto tra Irraggiamento sul piano moduli e l’Irraggiamento alle «Standard Test
Conditions»
Dove:
- P cc è la potenza in kiloWatt misurata all'uscita del generatore fotovoltaico, con
precisione migliore del +-2%;
- P nom è la somma delle potenze in kiloWatt di targa dei moduli installati del
generatore fotovoltaico;
- I è l’irraggiamento in Watt al metroquadro misurato sul piano dei moduli, con
precisione migliore del +-3% ; deve essere maggiore di 600 Watt al metro quadro per
poter fare le verifche;
- ISTC è l’irraggiamento in condizioni standard il cui valore di riferimento e 1000 Watt al
metro quadro;

Verifica tecnico-funzionale dell’impianto


La prova deve verificare la seguente ipotesi
>> Potenza in corrente alternata maggiore del novanta percento della Potenza in
corrente continua
Dove:
Pca è la potenza attiva in KiloWatt misurata all'uscita del convertitore con precisione
superiore al migliore del +-2%;
Per una misura corretta e precisa del rendimento del generatore fotovoltaico sarebbe
utile considerare per perdite indotte ad esempio dalla temperatura qualora il collaudo
fosse eseguito in periodi estivi
Ptpv sono le perdite termiche del generatore fotovoltaico (desunte dalle schede
tecniche dei moduli), mentre tutte le altre perdite del generatore stesso (ottiche,
resistive, caduta sui diodi, difetti di accoppiamento) sono tipicamente assunte pari
all'8%. Tale condizione deve essere verificata per Pca > 90% della potenza di targa del
gruppo di conversione della corrente continua in corrente alternata.
Alla fine se tutte le prove hanno avuto esito positivo il collaudatore provvede a rilasciare
il certificato di collaudo.
SI procede quindi alla redazione del Regolamento d’Esercizio e all’allaccio del sistema da
parte del distributore.
Completano l’opera la redazione del Manuale d’Uso e Manutenzione contenente la
documentazione completa ed i consigli per un buon funzionamento dell’impianto per i
prossimi decenni
Questo impianto preso come impianto pilota per un 20 kilowatt di picco fa parte di un
progetto di riqualificazione energetica di gran parte degli edifici pubblici di un comune
del Nord Italia.
Il progetto prevedeva infatti lo sfruttamento dei lavori di rifacimento coperture
piuttosto che di riqualificazione edilizia di alcuni immobili in disponibilità del Comune
per la realizzazione di interventi volti alla produzione di energia da fonte rinnovabile
sfruttando le coperture messe a disposizione durante tali interventi per una potenza
complessiva pari a circa 90 kiloWatt di picco.
Tali interventi sono stati valutati nell’ambito del Decreto del Ministero delle Attività
produttive “Criteri per l'incentivazione della produzione di energia elettrica mediante
conversione fotovoltaica della fonte solare ”Incentivazione alla produzione di energia
elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare’’
Descrizione dell’impianto fotovoltaico
L’impianto fotovoltaico installato presso il fabbricato in disponibilità al Comune è
connesso alla rete trifase di alimentazione del complesso 380 V 50 Hz ed opera in
regime di scambio sul posto. Tale impianto nei suoi componenti risulta così composto
· Campo o Generatore fotovoltaico comprensivo di Strutture di sostegno
· Quadri di campo
· Inverter
· Quadro di Interfaccia con la rete di distribuzione
· Sistema di acquisizione dati
E’ inoltre stata prevista la posa di una linea vita per la sicurezza degli operatori durante
l’installazione che per attività manutentivo sulla copertura.
Caratteristiche e Posizionamento del Campo Fotovoltaico
Il campo fotovoltaico risulta posizionato sulla copertura del fabbricato esistente; è stata
quindi prevista la realizzazione di una struttura di sostegno dedicata mediante posa di
staffe “L” in acciaio inox e assemblaggio di telai in alluminio anodizzato opportunamente
ancorati per l’alloggiamento moduli le cui caratteristiche costruttive sono dettagliate
nelle seguenti immagini.
Producibilità dell’impianto fotovoltaico
Considerando il sito di installazione e le caratteristiche di irraggiamento il
dimensionamento del generatore viene calcolato in
riferimento alle Norme UNI 10349 e UNI 8477 considerando l’irraggiamento relativo
espresso in MJ/m2 sul piano moduli, considerando la superficie utile al processo di
conversione, il rendimento di conversione dei moduli fotovoltaici adottati pari al 13,9 %,
ed il rendimento medio annuale dell’impianto valutato pari al 75% (valore cautelativo).
Caratteristiche generali dell’impianto in progetto
Tipologia di installazione dei moduli fotovoltaici: 60 celle policristallini
Orientamento 45° (esposizione Sud-Est)
Inclinazione 9°
Non essendo presenti attorno all’edificio in questione edifici di altezza superiore, non
esistono fenomeni di ombreggiamento portato tranne che per n. 2 canne fumarie/sfiati
delle quali si terrà debita distanza.
Considerando l’area netta utile pari a circa 140 metri quadri, l’inclinazione di 9° e
l’orientamento, il rendimento del modulo fotovoltaico pari al 13,9% e il rendimento
complessivo del sistema pari al 75% si può stimare una produzione energetica annua di
circa 20.400 kWh/anno, con una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di circa
10.812 Kilogrammi all’anno (riferendosi a 0,53 Kilogrammi di CO2 evitate per ogni
KiloWattora prodotto).
Descrizione ed organizzazione dell’Impianto
Tutte le parti attive del Campo fotovoltaico saranno isolate da terra realizzando in tal
senso un sistema di tipo IT o generatore flottante.
Considerato che l’area utile netta (considerando la porzione di copertura utile
all’impianto) è di circa 140 metri quadri , che l’area del modulo fotovoltaico è di 1,65
metri quadri il valore di targa del campo fotovoltaico dell’impianto risulta pari a 19,32
kiloWatt di picco ed è ottenuto con l’organizzazione di n. 84 moduli fotovoltaici
policristallini da 230 Watt di picco cadauno nelle condizioni d’irraggiamento pari a 1000
Watt al metro quadro e alla temperatura ambiente di 25°C, A-M di 1,5, condizioni
contemplate nelle STC (Standard Test Conditions).
I risultati dei calcoli riportati si basano quindi sulle impostazioni dei dati alle suddette
STC.
Il campo fotovoltaico risulta suddiviso in n.2 sub campi attestati rispettivamente a n.2
inverter.
Ogni sottocampo è costituito da n.3 stringhe da 14 moduli in serie ciascuna Tutte le
stringhe sono singolarmente sezionabili mediante fusibili/sezionatori alloggiati nei
quadri di campo.
Per la conversione e condizionamento dell’energia prodotta le stringhe si attestano a n.
2 inverter AROS da 10 kilowatt cadauno.
Le uscite in corrente alternata dall’inverter si attestano ad interruttori magnetotermici
con funzione di sezionamento e protezione alloggiati anche essi nel Quadro elettrico di
interfaccia.
L’inverter risulta installato in vano dedicato posizionato nei pressi del quadro elettrico
generale dell’edificio.
L’interfaccia con la rete risulta garantita dall'adozione di un apposito dispositivo, con il
compito di garantire il rispetto degli standard qualitativi dell’energia elettrica prodotta
dal sistema ed immessa nella rete, tale
dispositivo risulta integrato nel convertitore statico.
L’impianto risulta dotato di un sistema di acquisizione dati di tipo professionale, in
grado di acquisire ed immagazzinare i dati in un data logger rendendoli disponibili alla
consultazione sia in loco mediante pc sia
via internet mediante modem.
Vengono quindi acquisiti i dati di produzione istantanea e storica, quali tensione,
corrente, potenza ed energia sia generata dai moduli che ed in uscita dall’inverter.
Il sistema di acquisizione dati inoltre è dotato di opportuno software per il monitoraggio
e l’elaborazione dei dati acquisiti da remoto.
Il sistema fotovoltaico risulta ancorato alla copertura mediante una struttura di
supporto consistente in elementi in acciaio inox e alluminio.
La disposizione prescelta, a fronte dell’area disponibile al netto della zona limitrofa alle
canne fumarie per evidenti problematiche di ombreggiamento portato , prevede il
posizionamento dei moduli in orizzontale per ottenere un piano moduli dalla geometria
affine alla copertura esistente.
La struttura di copertura si presenta con orditura principale in travi di legno lamellare,
isolamento, listelli e lamiera grecata coibentata.
Si è previsto quindi il fissaggio di elementi in acciaio inox ad «elle» muniti di guarnizione
a tenuta di neoprene sulla costa alta della lamiera ed in corrispondenza dei listelli
esistenti.
Sono quindi stati fissati alle «elle» i profili in alluminio a costituire i binari per la posa dei
moduli fotovoltaici, ancorati mediante i morsetti ai profili.
Essendo la copertura molto poco inclinata ( 9 gradi) è importante che la posa della
struttura risulti eseguita a regola d’arte onde preservare la struttura da infiltrazioni.
La struttura ed il piano moduli infine non apportano un carico permanente alla struttura
di rilievo essendo questo di circa 12 kilogrammi al metro quadro circa.
Le tempistiche per la realizzazione di questo lotto sono state di circa 5 giorni lavorativi
escluse le pratiche di allacciamento, notoriamente più lunghe.
Il piano moduli è stato realizzato secondo le indicazioni precedentemente riportate
avendo cura di eseguire il cablaggio e lasciare i circuiti aperti lato corrente continua.
I cavi utilizzati sono del tipo FG21 M21 detti anche cavi solari da 6 millimetri quadri e
riportano le 6 stringhe ad attestarsi al quadro di campo, installato nelle immediate
vicinanze degli inverter, contenente i dispositivi di sezionamento e protezione per ogni
stringa.
Si è proceduto quindi al cablaggio delle stringhe agli inverter mediante gli stessi cavi
solari dal Quadro di Campo e Manovra lato Corrente Continua e da questi al Quadro di
Interfaccia, anch’esso posizionato nelle immediate vicinanze, contenente i dispositivi di
sezionamento dei rispettivi inverter, un sistema di protezione trifase ed un interruttore
generale.
Dal Quadro di Interfaccia si è proceduto ad allacciare l’impianto al Quadro Generale
della scuola lasciando comunque lo spazio per il successivo posizionamento del Gruppo
di Misura dell’energia prodotta da parte del Distributore.
Verifiche di collaudo
Il collaudo ha avuto lo scopo di verificare e certificare che l’impianto è stato eseguito a
regola d’arte e secondo le prescrizioni tecniche prestabilite, in conformità al progetto e
alle varianti approvate.
Le verifiche effettuate a cura dell’Impresa e del Direttore dei Lavori hanno constatato:
· Rispondenza alle Norme vigenti
· Rispondenza alle Norme CEI relative al tipo di impianto
Si è verificato il totale completamento dei lavori in ottemperanza a quanto prescritto
dalla Specifica Tecnica del Progetto Esecutivo, in particolare gli impianti risultano
completi di:
· Identificazione dei cavi
· Identificazione dei morsetti
· Identificazione delle apparecchiature, degli organi di manovra e segnalazione
· Cartelli segnaletici od ammonitori dove necessario
· Manuali di manutenzione delle principali apparecchiature
Sono quindi seguiti i controlli occorrenti per la verifica in conformità con le normative
vigenti, ed in particolare:
· Controllo dell'integrale rispondenza tra installazione ed elaborati
· Controllo della corrispondenza tra gli identificatori e le apparecchiature installate
· Controllo del corretto montaggio delle apparecchiature
· Controllo del serraggio dei morsetti elettrici
· Controllo della continuità dei collegamenti di messa a terra per protezione delle
apparecchiature elettriche e metalliche in genere
· Misura di isolamento sia tra i conduttori, sia verso terra, di tutti i circuiti di potenza
· Verifica della corretta realizzazione delle stringhe del campo fotovoltaico mediante
misura della tensione a vuoto

Verifiche di collaudo
- Verifica del corretto funzionamento dell’impianto fotovoltaico nelle diverse condizioni
di potenza generata e nelle varie modalità previste dal gruppo di conversione
(accensione,
spegnimento, mancanza rete, ecc.);
- Verifica della sfilabilità dei cavi
- Verifica della condizione di posa dei cavi e dei tubi di supporto
- Misura della resistenza di isolamento
- Misura della caduta di tensione nei circuiti più sfavorevoli
- Verifica dell'adeguatezza dell'impianto di terra alla normativa CEI
- Verifica dell'efficienza delle protezioni contro i cortocircuiti ed i sovraccarichi
- Verifica delle protezioni contro i contatti diretti
- Verifica delle protezioni contro i contatti indiretti
La Ditta installatrice ha prodotto una dichiarazione firmata attestante la rispondenza
dell'intero impianto fotovoltaico alla normativa CEI vigente.
Verifica impianto di messa a terra
La verifica dell’impianto di messa a terra effettuato alla presenza della DL e da parte
dell’impresa ha previsto:
- Misura della resistenza di terra
- Verifica del collegamento all'impianto di terra di tutte le masse presenti nell'impianto.
Eseguite le suddette verifiche l’Impresa ha presentato alla Stazione Appaltante la
Dichiarazione di conformità alle Norme vigenti dell'impianto elettrico nel suo complesso.
Verifiche di collaudo
Verifica delle protezioni contro i contatti indiretti
Sono quindi state effettuate le seguenti verifiche:
- Esame a vista dei conduttori di terra e di protezione, con controllo delle sezioni, dei
materiali e modalità di posa nonché dello stato dei conduttori stessi e delle giunzioni
- Misura del valore di "Resistenza di terra" dell'impianto, utilizzando un dispersore
ausiliario ed una sonda di tensione con appositi strumenti di misura
- Controllo in base ai valori misurati, del coordinamento dei tempi di intervento dei
dispositivi di massima corrente o di differenziale
Prove di isolamento
Le prove di isolamento dei quadri sono state eseguite secondo quanto previsto dalle
Norme CEI. Per i circuiti in Bassa Tensione eseguite a campione delle misure di
resistenza di isolamento che non risulta inferiore a 1 Mega ohm, con una tensione di
prova di 250 Volt
Verifica prestazionale
L’impianto rispetta integralmente le condizioni previste dal DM 19 febbraio 2007
ovvero
1. La Potenza in Corrente Continua è maggiore dell’85% della Potenza Nominale per il
rapporto Irraggiamento sul Piano Moduli e Irraggiamento alle Standard Test Condition
Tale condizione verificata per Irraggiamento superiore a 600 Watt al metro quadro.
2. La Potenza lato Corrente Alternata risulta maggiore del 90% di quella in Corrente
Continua
Si tratta di un impianto di medie dimensioni a servizio di un’utenza industriale in
Piemonte; il sopralluogo ha evidenziato come aree utili per l’installazione del campo
fotovoltaico una serie di coperture a RISIEGA o ‘’SHED’’ proprie dell’architettura
industriale.
Tali coperture si presentano rivestite di impermeabilizzante e caratterizzate da una
doppia curvatura: dal centro agli estremi a ‘schiena d’asino’ e dall’alto verso il basso
sempre in senso convesso.
Sarebbe possibile installare circa 180 kiloWatt di picco ma volendo rimanere in Bassa
Tensione ed essendo la linea soggetta a possibili richieste da parte del distributore della
cabina e trasformazione in Media Tensione si opta per una potenza limitata a 100
kiloWatt circa anche per accelerare le tempistiche di realizzazione ed accedere alle
tariffe previste dal Conto Energia.
Sito di installazione
Il campo fotovoltaico viene quindi ipotizzato sulla copertura dell’edificio ed in
particolare su 28 «shed» curvi, mediante struttura dedicata, che presentano un
orientamento azimutale di 16° rispetto al sud. Tale struttura prevede la disposizione dei
moduli su doppia fila orizzontale avente un’inclinazione rispetto all’orizzontale di 27°
medio (tilt) ovvero 20° relativamente alla fila superiore e 34° a quella inferiore.
Considerando le condizioni di mismaching cui sarà sottoposta ogni stringa i seguenti
calcoli verranno sviluppati relativamente al tilt peggiorativo (20°).
Il generatore sarà composto da 448 moduli parzialmente integrati architettonicamente.
Tale esposizione è la più idonea al fine di massimizzare l’energia producibile. L’impianto
sarà installato in un edificio non soggetto a vincoli paesaggistici.
E’ stato scelto un fattore di riduzione delle ombre del 0,95, garantendo così che le
perdite di energia derivanti da fenomeni di ombreggiamento non siano superiori al 5%
su base annua.

Descrizione degli impianti


L’impianto fotovoltaico in oggetto è costituito da otto sub-campi fotovoltaici gestiti dai
rispettivi inverter, per un complessivo installato pari a 103,04 kiloWatt di picco.
Si riporta di seguito l’organizzazione dei sub-campi costituenti, in definizione degli
inverter, la potenza installata (in kiloWatt di picco, ovvero alle Standard Test Condition
STC), della potenza nominale in regime di Corrente Alternata espressa in kiloWatt, e dei
relativi valori massimi erogabili.
Sub-campi FV 1-2-3-4
Gli impianti 1-2-3 e 4 sono caratterizzati ognuno da una potenza installata pari a 11,040
kiloWatt di picco, e sono gestiti ognuno da un inverter trifase Power-One modello PVI
12.5
Per ogni campo sono state organizzate n° 3 stringhe ognuna composta da 16 moduli
fotovoltaici collegati tra loro in parallelo
Sub-campi FV 5-6-7-8
Gli impianti 5-6-7 e 8 sono caratterizzati ognuno da una potenza installata pari a 14,720
kiloWatt di picco, e sono gestiti ognuno da un inverter trifase Power-One modello PVI
12.5
Per ogni campo si utilizzeranno n° 4 stringhe ognuna composta da 16 moduli fotovoltaici,
collegate in parallelo a coppia di due stringhe che saranno gestite dai due MPPT degli
Inverter.
Il sistema fotovoltaico è quindi complessivamente caratterizzato dai seguenti valori:
N. 448 moduli fotovoltaici da 230 Watt di picco policristallini della REC
Potenza installata fotovoltaica pari a 103,04 kiloWatt di picco
Tutto il campo è gestito complessivamente da 8 inverter modello Power-One PVI 12.5
La valutazione della risorsa solare disponibile è stata effettuata prendendo come
riferimento la località che dispone dei dati storici di radiazione solare di Torino.
In base alla Norma UNI 10349 la località che meglio identifica quanto sopra esposto è
Torino.
L’irraggiamento solare per gli 8 sub-campi, aventi tutti la sessa esposizione, in base alla
norma UNI 10349 e calcolato per il piano moduli orientato di 16° rispetto al Sud ed
inclinati rispetto all’orizzontale di 20° (cautelativo) risulta pari a 1485 kiloWatt ora al
metro quadro all’anno.
La Produzione energetica annua risulta pari a 117,5 MegaWattora.
Essendo la distanza moduli-inverter superiore a 60 metri si è ritenuto opportuno dotare
il campo fotovoltaico di Quadri di Campo e Manovra posizionati a ridosso degli SHED per
consentire il parallelo di 3 o 4 stringhe, a seconda dei sub-campi, partire con un unico
montante ed attestarsi al relativo Quadro di campo posizionato nei pressi degli inverter.
I Quadri di Campo contengono i dispositivi di protezione e sezionamento oltre ad un
sistema di sgancio in mancanza di tensione richiesto ai fini del Certificato di Prevenzione
Incendi.
Tale dispositivo evita di lasciare sotto tensione tutta la linea in corrente continua dal
campo fotovoltaico fino agli inverter, nel caso di intervento del Dispositivo Generale del
fabbricato, sezionando in prossimità di ogni shed la linea.

Vengono quindi approntate le verifiche di calcolo per valutare l’accoppiata moduli-


inverter e analizzare l’andamento delle tensioni e delle correnti al variare della
temperatura.
Per i campi 1-2-3 e 4 si ottengono i seguenti risultati
- Potenza richiesta Pout 11040 [W]
- numero moduli 48
- Superficie metri quadri 79,2
- Potenza nominale 11.040 Watt
- Potenza in corrente alternata 9.384 Watt
- Energia producibile all’anno 12.238 kilowattora anno
Viene quindi eseguita la verifica di interfaccia per i sub-campi aventi identiche
caratteristiche considerando le variazioni di temperatura da meno dieci gradi, per
valutare la tensione di avvio dell’inverter, fino a più settanta, per verificare il range di
tensione minima di lavoro e le massime correnti in gioco.
La stessa verifica viene fatta in modo pressoché identico anche per i sub-campi 5-6-7 ed
8.

Lo schema unifilare generale riporta quindi i dispositivi fin qui descritti ovvero sub-
campi, Quadri in Corrente Continua e inverter;
All’uscita in Corrente Alternata degli inverter si attesta un Quadro di parallelo lato
corrente alternata (Q_PAR) e un trasformatore di isolamento
Si è previsto di installare un quadro di parallelo sul lato Corrente Alternata all’interno di
in una cassetta posta a valle dei convertitori statici per il collegamento e il controllo
delle grandezze in uscita dagli inverter. All’interno di tale quadro, risultano inseriti gli
interruttori magnetotermici e differenziale a protezione di ciascun inverter che faranno
capo all’interruttore magnetotermico generale a protezione del trasformatore di
isolamento a frequenza industriale (50 Hertz) da 120 kiloVoltAmpere, per la separazione
galvanica secondo la CEI 11-20.
Quadro di interfaccia con la rete in Corrente Alternata (Q_FV-R)
A valle del trasformatore di isolamento sarà installato un quadro elettrico in cui sarà
installato un interruttore magnetotermico e differenziale a protezione del secondario
del trasformatore e dove risulta inserito il dispositivo di interfaccia secondo la CEI 11-20
aggiornato alla successiva CEI 0-21 e il misuratore di energia prodotta ad uso fiscale.
Il quadro è completo di scaricatori di sovratensione atti alla protezione dell’impianto.
Quadro generale capannone (Q_DG)
Sul Quadro generale esistente del capannone sarà installato l’interruttore generale
dell’impianto, di tipo magnetotermico.
Per le caratteristiche e la posizione dei quadri e delle apparecchiature riferirsi agli
elaborati grafici.

Cavi elettrici e di cablaggio


Il cablaggio elettrico avverrà per mezzo di cavi con conduttori isolati in rame con le
seguenti prescrizioni:
- Sezione delle anime in rame in ragione di 1,5mm x 1 A
- Tipo Radox 0,6/1 kV per i collegamenti delle stringhe
- Tipo FG7 se in esterno o in cavidotti su percorsi interrati
- Tipo N07V-K se all’interno di cavidotti di edifici
La struttura di supporto non è del tipo STANDARD ma è stata progettata e realizzata per
poter permettere l’installazione su un’area dedicata come quella in esame.
I moduli sono montati su struttura in acciaio inox e profili in alluminio ancorata agli shed
curvi.
I disegni al lato illustrano le modalità di ancoraggio dei profili a 4 cave nei punti di
sommità e alla base degli shed al fine di permettere una rotazione tramite una forcella
in acciaio inox e preservare la copertura da infiltrazioni tramite un bicchiere ed un
sistema di tenuta del manto di impermeabilizzazione.
Essendo lo shed curvo è stato necessario predisporre una linea «spezzata» costituita da
due profili uniti da piastre in acciaio inox tali da permettere un’inclinazione prossima ai
14 gradi ed assicurare al tempo stesso una tenuta al carico neve e vento previsto per
tale zona.
Per quel che riguarda gli aspetti autorizzativi gli adempimenti sono stati diversi e
nell’ordine hanno riguardato la presentazione di pratiche per:
 Comunicazione di Attività Edilizia al Comune ovvero un Permesso di Costruire redatto
secondo il DPR 380/2000 con allegati una Relazione Tecnica, Elaborati Grafici,
Documenti di Titolarità alla realizzazione dell’opera.
 Domanda di connessione al distributore locale, ottenimento del Preventivo di
connessione, Accettazione, Fine Lavori , Regolamento d’Esercizio, posa ed Attivazione
dei Gruppi di Misura
 Comunicazione all’Agenzia delle Dogane e Richiesta di Licenza Fiscale per apertura
Officina Elettrica, essendo l’impianto superiore ai 20 kiloWatt
 Registrazione dell’impianto sul portale produttori TERNA ed ottenimento del codice
impianto «CENSIMP»
 Stipula della Convenzione con il GSE di riconoscimento delle tariffe incentivanti
previste dal Conto Energia e Ritiro Dedicato
Parallelamente alla fase autorizzativa si preparano le forniture dei materiali occorrenti e
gli allestimenti di cantiere per operare secondo quanto disposto dal DL 81/08; vengono
quindi messi a punto i disegni esecutivi per la realizzazione in proprio della struttura di
sostegno e realizzati dei prototipi posti in opera con l’ausilio della ditta installatrice.
Il sistema di rivestimento richiede la realizzazione di una particolare «saldatura» per il
ripristino della tenuta all’acqua nei punti di immissione degli ancoraggi: gli ancoraggi
inferiori , costituiti da un inserto , un bicchiere e una forcella, vengono posati e sigillati
progressivamente mente gli ancoraggi superiori, consistenti in una forcella ancorata allo
SHED tramite composto chimico e una guarnizione di neoprene tra questa e la lamiera
di risvolto.
Vengono quindi uniti i profili mediante piastre con inclinazione dedicata ed il tutto viene
ancorato alle forcelle tramite bulloneria inox alle gole dei profili.
Il tutto a costituire i binari di posa dei moduli fotovoltaici; binari che rimangono quindi al
di sopra del rivestimento esistente in modo da non inficiarne la tenuta.
Gli ancoraggi della struttura garantiscono quindi la tenuta stagna dell'attuale copertura
e sono calcolati per resistere a raffiche di vento fino alla velocità di 120 km/h. Tutti i
profili e gli organi di fissaggio sono in acciaio inox o alluminio, comunque trattati in
modo da garantire la tenuta agli agenti atmosferici per tempi superiori a 20 anni.
La posa delle condutture esterne sono eseguite in cavo di tipo FG-21-M-21 con
connettori MC4 in canali metallici zincati, posti perimetralmente alla copertura.
I quadri di parallelo lato Corrente Continua risultano posati all’esterno, sono in resina,
grado di protezione IP65 e dotati di scaricatori di sovratensione come illustrato sugli
elaborati grafici.
Le condutture interne sono del tipo FG7R, posate in tubo a vista e canalina metallica.
Le discese cavi, dirette agli inverter, saranno realizzate in canalina metallica completa di
coperchio staffata a muro.
L’area di posa dei dispositivi quali inverter, quadri, trasformatore, quadro di interfaccia e
gruppo di misura è costituita da parete dedicata al piano terra interna al fabbricato; le
linee transitano all’interno di canaline metalliche.
Il campo fotovoltaico viene gestito come sistema IT, ovvero con nessun polo connesso a
terra. Le stringhe sono provviste di protezioni contro le sovratensioni.
Questa soluzione viene proposta per evitare che tensioni indotte da fulminazioni
indirette provochino degli innalzamenti della tensione di terra, con conseguente
danneggiamento dell’isolamento dei pannelli fotovoltaici.
Oltre a ciò i moduli fotovoltaici sono in classe 2; non occorre collegare le strutture
metalliche di supporto, considerando i cavi in classe 2.
L’inverter all’accensione segnala in automatico difetti di isolamento delle stringhe
rispetto all’impianto di terra.
Ogni quadro si prevede un morsetto collegato a un conduttore di protezione, atto al
corretto funzionamento degli scaricatori. Il conduttore di protezione, connesso
all’inverter, viene utilizzato per riferimento e per testare l’isolamento dell’impianto. Il
conduttore viene quindi riportato su ogni sezione dell’impianto e su ogni nodo
equipotenziale presente su ciascun quadro.

Per queste tipologie di Impianti generalmente le attività di collaudo vengono svolte di


continuo durante i lavori ovvero all’installazione di un dispositivo segue una prova
tecnico-funzionale; alla fine dei lavori si eseguono infine le verifiche tecniche
dell’impianto nel suo complesso.
Le fasi principali hanno comunque riguardato:
1) Esame Visivo per accertare:
- che l'impianto sia conforme al progetto, che i moduli siano posati correttamente, che
la carpenteria sia saldamente ancorata e che siano state prese tutte le precauzioni per
evitare infiltrazioni d'acqua;
- che l'impianto sia stato realizzato nel rispetto delle prescrizioni delle Norme in
generale e delle Norme specifiche di riferimento per l'impianto installato;
- che il materiale elettrico sia conforme alle relative Norme, sia scelto correttamente ed
installato in modo conforme alle prescrizioni normative e che non siano presenti danni
visibili che possano compromettere la sicurezza;
- che le misure di protezione siano state rispettate;
- che vi sia la presenza di adeguati dispositivi di sezionamento e di interruzione;
- che vi sia l'identificazione dei conduttori di neutro e di protezione, l'identificazione dei
comandi e delle protezioni, dei collegamenti dei conduttori.
2) Verifica dei Cavi e dei Conduttori
- Verifica del dimensionamento in base alle portate indicate nelle tabelle CEI e che siano
dotati dei contrassegni di identificazione, ove prescritti, e siano adatti al tipo di posa.
3) Verifica della continuità elettrica e delle connessioni tra i moduli fotovoltaici.
4) Verifica della messa a terra di masse e scaricatori.
5) Verifica della resistenza di isolamento dei circuiti elettrici dalle masse, controllando
che siano rispettati i valori previsti dalla Norma CEI 64-8
Si deve eseguire con l'impiego di uno strumento adeguato e la misura si effettua in
corrente continua. L'apparecchio di prova deve fornire la tensione indicata nella tabella
A della norma CEI 64-8, quando eroga una corrente di 1 milliAmpere.
La misura deve essere effettuata tra l'impianto (collegando insieme tutti i conduttori
attivi) ed il circuito di terra; è raccomandata, per quanto praticamente possibile, la
misura della resistenza d'isolamento tra i conduttori attivi.
Durante la misura gli apparecchi utilizzatori devono essere disinseriti. I valori minimi
ammessi sono quelli previsti dalla Norma CEI 64-8.
6) Prove funzionali sul sistema di conversione statica con riferimento al manuale di
uso e manutenzione, nelle diverse condizioni di potenza (accensione, spegnimento,
mancanza di rete del distributore);
7) Verifica tecnico-funzionale dell’impianto
La verifica tecnico-funzionale di un impianto fotovoltaico richiede la valutazione:
- della continuità elettrica e connessione tra i moduli;
- della messa a terra di masse e scaricatori;
- del corretto funzionamento dell'impianto fotovoltaico nelle diverse condizioni di
potenza generata e nelle varie
modalità previste dal gruppo di conversione (accensione, spegnimento, mancanza rete)
etc.;
- dell'isolamento dei circuiti elettrici dalla masse.
Come per i collaudi dei casi precedenti la procedura di verifica tecnico-funzionale di un
impianto fotovoltaico prevede l’impiego di una sonda piranometro
Si provvede a rilevare il valore dell'irraggiamento per ciascuna stringa e si procede alla
verifica delle seguenti condizioni:
La Potenza in Corrente Continua è maggiore dell’85% della Potenza Nominale per il
rapporto Irraggiamento sul Piano Moduli e Irraggiamento alle Standard Test Condition
Tale condizione verificata per Irraggiamento superiore a 600 Watt al metro quadro.
La Potenza lato Corrente Alternata risulta maggiore del 90% di quella in Corrente
Continua
Si procede al collaudo del sistema di monitoraggio e verifica dei parametri elettrici
dell’impianto
Alla fine se tutte le prove hanno avuto esito positivo il collaudatore provvede a rilasciare
il certificato di collaudo.
Si tratta di una centrale di produzione vera e propria che fa parte di un complesso di 3
Megawatt realizzato in un Comune dell’area Nord di Torino a terra e connesso alla rete
di trasmissione in Media Tensione.
Il sopralluogo ha evidenziato la scarsa presenza di vegetazione a causa della consistenza
morfologica del terreno, l’idoneità alla realizzazione di un campo fotovoltaico a fronte di
una destinazione d’uso limitata al pascolo e la presenza di una linea di Media Tensione
nelle immediate vicinanze.
Dal punto di vista Geo-morfologico l'area è caratterizzata da un pendio con acclività
piuttosto uniforme , che evidenzia una certa linearità , con delle minime ondulazioni o
superfici blandamente terrazzate ; il pendio si sviluppa intorno alle quote 500 fino a 540
metri sul livello del mare. Nel settore superiore della proprietà , oggetto dell’intervento,
si osserva un cambio di pendenza che determina una diminuzione dell'acclività
complessiva.
Il limite orientale dell'area è impostato in corrispondenza di una dorsale che funge
anche da spartiacque superficiale mentre il limite occidentale vede la presenza ad ovest
di un Rio verso il quale si predispone lo smaltimento e la regimazione delle acque in caso
di precipitazioni straordinarie.
L’area in esame è individuata nella zonizzazione del vigente Piano Regolatore Generale
in zona omogenea di tipo «Agricola soggetta a vincolo idrogeologico, per la porzione
interessata dall’installazione del campo fotovoltaico;
Le opere previste per la realizzazione del Parco Fotovoltaico sono in sintesi
- la sistemazione dell’accesso alle aree oggetto dell’intervento oltre che nei sub lotti
interessati; tali lavori comportano, comprese le aree di cantiere, una superficie
complessiva delimitata di circa 22.000 metri quadri della quale 7.512 metri quadri
risulta l’area sottesa ai gruppi di sostegno moduli.
- La posa dei moduli fotovoltaici, della cabina, dei quadri e dei sistemi di conversione
statica ovvero gli inverter;
- La realizzazione della distribuzione elettrica primaria lato Corrente Continua e Corrente
Alternata;
- La connessione del sistema fotovoltaico in parallelo alla rete ENEL.
Le caratteristiche degli impianti stessi, nonché dei loro componenti, sono realizzate in
accordo con le norme di legge e di regolamento vigenti ed in particolare essere
conformi:
- Alle prescrizioni delle autorità locali;
- Alle prescrizioni e indicazioni della Società distributrice di energia elettrica ;
- Alle norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano).
Le opere principali riguardano:
- Sistemazione delle Aree interessate dall’installazione dei sistemi solari fotovoltaici
- Realizzazione Recinzione e predisposizione di un sistema di videosorveglianza e
telecontrollo
- Sistemazione dei percorsi interni all’area
- Realizzazione di una struttura di sostegno dedicata in acciaio zincato e alluminio
opportunamente ancorata al terreno mediante infissione .
- La realizzazione delle opere strettamente connesse alla realizzazione dell’impianto
compresi il vano dedicato di alloggiamento inverter e quadri elettrici, pozzetti e relativi
cavidotti per il passaggio dei cavi di collegamento tra il campo fotovoltaico e gli
inverter ;
Il cablaggio elettrico dei moduli fotovoltaici, delle relative stringhe ai quadri di Campo e
Manovra, da questi ai relativi inverter e da questi ultimi alla cabina di consegna Enel.

La sistemazione dell’area consiste nella creazione di una pista per il raggiungimento


della sommità dell’acclivio lato est, una pista che raggiunga il campo agli estremi
dell’area lato Ovest, un accesso e piazzola manovra con sistemazione dell’area di posa
della platea per la cabina prefabbricata ed un terrazzamento tra le vele (10) per le
operazioni di montaggio e manutenzione dell’opera.
I terreni di interesse si sviluppano in senso ovest-est con esposizione verso sud. La
pendenza media del versante varia da 19° a 23° circa.
Per questo tipo di opere è necessario disporre di un’analisi geologica e geo-tecnica in
quanto per la valutazione dell’incidenza dell’impianto a livello strutturale e soprattutto
per la verifica e la regimazione delle acque reflue che in periodi particolarmente piovosi
possono determinare diverse problematiche anche solo di accesso all’area.
Dal punto di vista idrologico infatti , il fenomeno che caratterizza l’area è costituito dal
ruscellamento delle acque meteoriche sulla superficie del terreno.
A questo contribuiscono la forte pendenza dell’area e il fatto di trovarsi sulle pendici di
un rilievo.
L’infiltrazione nel sottosuolo è resa difficoltosa dalla natura geologica e dallo spessore
modesto della coltre (costituita da terreno argilloso-limoso).
Il ruscellamento è associato a fenomeni erosivi e di trasporto di frazione fine di terreno
a valle, data la scarsità o la completa assenza di vegetazione sull’area.
Il progetto delle opere di drenaggio consiste in larga parte nell’adozione di accorgimenti
nell’esecuzione di opere di viabilità di cantiere.
In particolare, si dovranno realizzare le piste di cantiere, che si sviluppano secondo la
direttrice Est-Ovest, in contropendenza, ovvero in modo tale che il lato a valle della pista
sia ad una quota maggiore del lato a monte.
In questo modo, il lato a monte costituirà una caditoia naturale dove le acque
meteoriche possono essere convogliate.
La pendenza longitudinale di queste piste sarà orientata in modo tale da scolare verso i
margini Est ed Ovest del campo.
Quando non sarà possibile mantenere questa pendenza, si provvederà a formare un
deflusso sulla pista di cantiere sottostante mediante la posa di embrici.
Le acque intercettate da queste piste saranno convogliate sulle piste di bordo lungo il
lato Ovest e Sud.
Sul lato Ovest, la pista di bordo sarà realizzata anch’essa in contropendenza. Le acque
che scendono da questa pista saranno allontanate dal campo mediante una serie di
embrici, posizionati in corrispondenza dell’angolo Sud-Ovest del campo.
La pista del lato Sud sarà anch’essa realizzata in contropendenza nel senso trasversale al
suo asse, mentre nel senso longitudinale le sarà data una pendenza verso Est. Le acque
convogliate lungo la pista saranno raccolte in un pozzettone, e da qui saranno
convogliate in un piccolo avvallamento, disposto sul lato Ovest del piazzale di entrata,
attraversando la pista di cantiere.
Dal momento che si realizzerà un rilevato a fondazione di una porzione di pista proprio
in questo punto, l’attraversamento verrà effettuato posando una tubazione di
calcestruzzo alla quota del terreno in posto, sopra il quale verrà successivamente
costruito il rilevato.
La pista di bordo lungo il lato Nord sarà costruita in contropendenza, e l’acqua
meteorica convogliata sarà scaricata mediante una serie di embrici in corrispondenza
dell’angolo Nord-Ovest del campo.
Al piazzale in ingresso al campo sarà data una contropendenza da Est verso Ovest, in
modo tale che le acque meteoriche che scolano dalla pista a tornanti sul lato Ovest
siano convogliate verso il pozzettone.

COMPOSIZIONE DEL GENERATORE FOTOVOLTAICO


Il sistema fotovoltaico e quindi complessivamente caratterizzato dai seguenti valori:
- Potenza installata fotovoltaica pari a 994,52 kWp
Saranno utilizzati complessivamente 3 inverter Power-One modello PVI-330-TL-IT:
- Potenza nominale in regime corrente alternata sarà pari a 990 kW
- Potenza erogabile in regime corrente alternata sarà in pratica limitato a 935kW.
Nello stabilire la configurazione dei moduli facenti capo ad ogni convertitore, si e
verificato che:
- la tensione massima di stringa a vuoto (a -10°Centigradi) sia inferiore alla tensione di
isolamento dell’inverter e del modulo fotovoltaico;
- la tensione massima e minima di stringa in condizioni di lavoro, ovvero nel punto di
massima potenza (a -10°Centigradi e a +70°Centigradi), siano comprese nel campo di
funzionamento MPPT dell’inverter;
- la corrente massima del subcampo in condizioni di lavoro, ovvero nel punto di massima
potenza (a +70°C), sia inferiore al limite massimo di ingresso dell’inverter.

COMPOSIZIONE DEL GENERATORE FOTOVOLTAICO


L’impianto fotovoltaico in oggetto e costituito da diciassette sottocampi fotovoltaici, per
un
complessivo pari a 994,52 kiloWatt di picco.
Sottocampi 1-6
Gli impianti da 1 a 6 presentano uguale potenza installata.
Ognuno e caratterizzato da 59,455 kWp, ottenuti con n°11 stringhe in parallelo, ognuna
composta da 23 moduli fotovoltaici Schott [LEGGI SCIOTT] POLY 235.
Si impiega n°1 inverter Power-One modello PVI-330-TL-IT, dedicando un cassetto di
conversione per ogni impianto.
Sottocampi 7-12
Gli impianti 7 e 8 sono caratterizzati da una potenza installata pari a 59,455 kWp
cadauno, ottenuti con n°11 stringhe in parallelo, ognuna composta da 23 moduli
fotovoltaici Schott POLY 235.
Gli impianti 9, 10 e 11 sono caratterizzati da una potenza installata pari a 54,050 kWp
cadauno, ottenuti con n°10 stringhe in parallelo, ognuna composta da 23 moduli
fotovoltaici Schott POLY 235.
L’impianto 12 e caratterizzato da una potenza installata pari a 59,455 kWp, ottenuti con
n°11 stringhe in parallelo, ognuna composta da 23 moduli fotovoltaici Schott POLY 235.
Si impiega n°1 inverter Power-One modello PVI-330-TL-IT, dedicando un cassetto di
conversione per ogni impianto.
Sottocampi 13-17
Gli impianti da 13 a 17 presentano uguale potenza installata.
Ognuno e caratterizzato da 59,455 kWp, ottenuti con n°11 stringhe in parallelo, ognuna
composta da 23 moduli fotovoltaici Schott POLY 235.
Si impiega n°1 inverter Power-One modello PVI-330-TL-IT, dedicando un cassetto di
conversione per ogni impianto (uno posto a scorta).
La normativa Regionale e più in generale quella Nazionale vincolano per simili impianti
ad una fase autorizzativa che contempli l’adozione di un Provvedimento Unico che
coinvolga tutti gli enti preposti a verificare quanto di propria competenza.
Viene redatto quindi un Progetto Definitivo per l’adozione del provvedimento finale di
autorizzazione relativa ad impianti alimentati da fonti rinnovabili ed alle opere degli
stessi ai sensi del D.Lgs. 29 dicembre 2003 n. 387: Attuazione della Direttiva 2001/77/CE.
Le competenze del progetto iniziano dal punto di consegna ENEL e comprendono la
realizzazione dell’impianto fotovoltaico , la realizzazione della struttura dedicata,
compresa la realizzazione delle canalizzazioni di connessione dei quadri DC dell’impianto
fotovoltaico con i quadri AC ed il quadri DG (Dispositivo Generale) installati in vani
dedicati prefabbricati previsti.
Le autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell’opera sono di competenza
Comunale (Permesso di Costruire) e Provinciale (Vincolo Idrogeologico); dato il valore
paesaggistico dell’area in esame si richiede contestuale parere all’ARPA, ASL, Corpo
Forestale; per la connessione è necessario coinvolgere, oltre al distributore, l’Agenzia
delle Dogane per apertura Officina Elettrica, il Ministero dello Sviluppo Economico e
delle Telecomunicazioni.
Per i lavori di sistemazione ed accesso all’area è necessario coinvolgere infine il Settore
Viabilità della Provincia anche in seguito alla sistemazione e posa della cabina di
consegna a ridosso della Strada Provinciale limitrofa all’impianto.
Viene quindi presentata Istanza di Autorizzazione Unica per la realizzazione di un
impianto fotovoltaico della Potenza Nominale di 995 kiloWatt di picco alla Provincia di
Torino, ente preposto per indire la Conferenza dei Servizi e convocare tutti i soggetti
sopracitati.

I lavori di realizzazione dell’impianto di rete riguardano anche l’installazione nel locale


della cabina di consegna di uno scomparto utente aggiuntivo, relativo alla connessione
di un altro impianto fotovoltaico
In particolare le opere di connessione realizzate in proprio riguardano:
- Allestimento consegna: montaggi elettromeccanici con 2 scomparti di linea + 2
scomparti di consegna ;
- Realizzazione linea entra/esci in cavo sotterraneo in Alluminio da 185 millimetri quadri
su strada asfaltata in tubazioni già esistenti, posate precedentemente da ENEL;
Caratteristiche Costruttive e Prescrizioni tecniche Enel
L’impianto di rete per la connessione è essenzialmente costituito dalle linee per il
collegano alla rete di media tensione e dall’impianto di consegna.
L’impianto di consegna, costituito dalle apparecchiature di sezionamento e misura, sarà
installato nel locale della cabina di consegna messo a disposizione dal richiedente la
connessione.
L’impianto di consegna sarà realizzato utilizzando i quadri MT dell’unificazione ENEL di
tipo unificato, con apparecchiatura di sezionamento in aria e complesso di misura.
Di seguito sono indicate le caratteristiche costruttive di tutti i componenti facenti parte
dell’impianto di rete MT in funzione delle specifiche e delle prescrizioni Enel .
Linea MT entra-esci
La linea MT entra esci sarà realizzata in cavo MT da 12/20 kiloVolt, della sezione di
3x1x185 millimetri quadri, posato in tubo PVC interrato (Diametro da 160 millimetri) alla
profondità minima di 1 metro dall’estradosso superiore del tubo
I lavori comprendono
- lo scavo per l’esecuzione dei giunti entra-esci su cavo MT esistente;
- l’esecuzione dei giunti MT entra-esci;
- l’esecuzione dei terminali per interno su cavo MT 185 millimetri quadri;
- la sostituzione di materiale inerte e ripristino della pavimentazione in asfalto.
La linea MT in oggetto collegherà in entra-esce, dalla dorsale esistente corrente lungo la
strada provinciale, la nuova cabina di Consegna realizzata da Ditta certificata.
Per perfezionare la connessione alla rete di Media Tensione è inoltre necessario, una
volta eseguito l’impianto di rete MT che dalla cabina di Campo si attesta nella cabina di
Consegna, preparare e consegnare al distributore documentazione prevista nella
“Guida per le connessioni alla rete elettrica di ENEL Distribuzione”; in particolare i
documenti di cui ai punti:
- 1 Addendum Tecnico (allegato J della guida per le connessioni );
- 1.a Schema Elettrico, avente le caratteristiche descritte in tale punto
- 2 Dichiarazione di conformità del sistema di protezione generale
- 3 Dichiarazione di conformità del sistema di protezione di interfaccia
- 4 Informazioni circa la funzionalità e le regolazioni del sistema di protezione (Allegato
K)
I dati da tenere in considerazione per la redazione di una Valutazione Finanziaria
dell’Intervento sono: il ricavo complessivo che si ottiene dall'installazione di un impianto
fotovoltaico come somma delle seguenti voci:
> quota ANNUA del Conto Energia: TUTTI i kWh prodotti dal sistema solare, per
generatori fotovoltaici “non integrati” collegati alla rete elettrica, vengono pagati con
tariffa incentivante pari a 0,3 €/kWh. La produzione energetica dell’impianto , nel corso
del primo anno di operatività, e stimabile in 1.170 MWh.
> Quota ANNUA di vendita dell’energia alla rete immessa in rete e venduta
all’Acquirente Unico alle seguenti tariffe:
· 101,1 €/MWh fino a 500 MWh/anno; 101,1 x (500) = 50.550 €
· 85,2 €/MWh per i successivi 500 MWh/anno; 85,2 x (500) = 42.600 €
· 74,5 €/MWh per quanto eccede i 1.000 MWh/anno 74,5 x (170) = 12.665 €
Le tariffe in vigore all’epoca del progetto per l’energia ceduta all’acquirente unico
comunque aggiornate annualmente dall’AEEG.
Considerando i dati sopraelencati si passa alla redazione di un Business Plan che tenga
conto quindi dei Ricavi Annui, del Flusso di Cassa cumulato e della Normativa per
cessione dell’energia fotovoltaica.
Dall’analisi risulta in sintesi che il pay-back semplice dell’investimento e di 7,3 anni. In
particolare il punto di pareggio si colloca nel primo trimestre dell’ottavo anno di
operatività dell’impianto considerando anche un costo annuo di 40.000€ circa per il
contratto di Manutenzione Programmata e Monitoraggio dell’Impianto
VALUTAZIONE AMBIENTALE
Il sistema fotovoltaico realizzato evita l'immissione in atmosfera di circa 650 tonnellate
di anidride carbonica all'anno, pari a 13.000 tonnellate in 20 anni.

STRUTTURE DI SUPPORTO MODULI


Le strutture di supporto dei moduli fotovoltaici saranno costituite da telai in acciaio
zincato a caldo calcolati secondo le vigenti norme tecniche per le costruzioni (DM. 14-
01-2008) e normative tecniche di comprovata validità (Eurocodici).
Il sistema di fondazione, data la natura rocciosa del suolo, sarà costituito da pali in
acciaio infissi nel terreno previa foratura dello stesso mediante opportuni macchinari.
L’inghisaggio dei pali avverrà mediante intasamento di sabbia fine e cemento con
aggiunta di acqua al fine di ottenere la massima aderenza tra il palo ed il substrato
roccioso. Gli elementi che costituiscono il telaio (travi, colonne e puntoni) sono costituiti
da profili pressopiegati zincati a caldo secondo le norme UNI 1461 tra di loro assemblati
mediante bullonature in acciaio inossidabile.
I moduli fotovoltaici sono fissati mediante viteria in acciaio inossidabile, pressori in
alluminio e viteria antieffrazione.

Prima di iniziare qualsiasi attività è necessario completare le opere di realizzazione di


una recinzione munita di cancello e piazzale per la manovra dei mezzi
Le attività di cantiere si svolgono iniziando da un allestimento generale che contempla le
aree di deposito e stoccaggio, la dislocazione delle baracche di Cantiere, servizi e
apprestamenti dedicati alla sicurezza;
Vengono quindi stoccati i primi mezzi di movimentazione e generatori, i materiali quali
cemento, il rilevato misto granulare e lo stabilizzato per la realizzazione della pista
perimetrale ed individuati i punti per effettuare le prime operazioni di drenaggio
dell’area considerando eventuali precipitazioni che rallenterebbero da subito tali
operazioni. Vengono quindi tracciati i terrazzamenti e «sgrossata» la superficie per
permettere il passaggio dei mezzi destinati alla perforazione; contestualmente vengono
stoccati i materiali destinati alla realizzazione delle strutture di sostegno moduli.
Si passa quindi alla fase di tracciamento per punti di inghisaggio dei montanti e dell’area
dedicata alla realizzazione della platea per la Cabina di Campo.
Vengono quindi effettuate le perforazioni con macchina operatrice dedicata, si procede
quindi ad incamiciare i fori con tubazioni in PVC, vengono inseriti i montanti e un misto
di sabbia e cemento.
Una volta calibrati i montanti fuori terra rispetto alle acclività del terreno si procede al
montaggio delle traverse e dei successivi profili porta-moduli.
Nel contempo vengono individuati i punti di inserimento degli embrici per la
regimazione delle acque reflue, predisposti i pozzetti e i cavidotti per il cablaggio del
campo.
Le operazioni di montaggio e cablaggio dei moduli fotovoltaici vengono svolte nell’arco
di tre settimane circa considerando la posa complessiva di oltre 4.200 moduli ovvero
1.400 moduli a settimana circa.
Viene quindi allestita la «casseratura» e l’armatura con contestuale getto per la
formazione della platea di sostegno della cabina di Campo prefabbricata
Tenuto conto degli scopi delle indagini idrologiche, si sono analizzate le misurazioni
denominate “Precipitazioni di massima intensità registrate dai pluviografi” riportate
negli Annali Idrologici.
Considerata la distribuzione delle stazioni pluviografiche aventi una serie storica di dati
di precipitazione sufficientemente estesa, per il calcolo della precipitazione critica e
quindi delle portate massime si è fatto riferimento alla stazione locale per la quale sono
disponibili i dati pluviografici necessari rispettivamente per il periodo 1989-2005.
Si sono calcolate le precipitazioni di progetto aventi tempo di ritorno pari a 50 anni.
Questo valore di tempo di ritorno è stato scelto perché superiore alla vita utile di un
campo fotovoltaico, solitamente calcolato in 20-25 anni.
A partire dai risultati ottenuti dalle elaborazioni statistiche sopra descritte, sono state
quindi costituite le linee segnalatrici di probabilità pluviometrica (per un tempo di
ritorno pari a 50 anni)
La verifica idraulica consiste nel calcolare il grado di riempimento risultante dal fluire
delle acque meteoriche nei manufatti che costituiscono il drenaggio finale alla chiusura
del bacino. Nel caso degli embrici di drenaggio, è evidente che se i manufatti alla
chiusura del bacino riescono a contenere la portata massima scolata dal bacino, anche
gli embrici a monte degli embrici di chiusura saranno in grado di scolare senza dare
luogo a straripamenti locali considerando anche che sono stati posizionati secondo le
regole di buona tecnica durante la fase di posa.
La sezione di questi embrici può essere schematizzata come una sagoma rettangolare di
larghezza pari a 0,5 metri e profondità pari a 0,2 metri e sono visibili nelle immagini.
Relativamente alle aree perimetrali al campo fotovoltaico è seguita la posa di una
gabbionata lato sud con convogliamento delle acque in pozzetto e una trincea lato sud-
est, in prossimità dell’accesso, per lo smaltimento delle acque da ruscellamento del
piazzale.

Le opere edili realizzate hanno dovuto tener conto della forte acclività dell’area e della
consistenza rocciosa del terreno per cui molte delle soluzioni adottate hanno risentito di
questa particolare caratteristica.
In linea di massima le opere principali hanno riguardato:
- La sistemazione delle Aree di accesso, realizzazione di piste con fondo stabilizzato,
recinzioni e predisposizione cavidotti interrati a servizio del sistema fotovoltaico, del
sistena di sicurezza e anti-intrusione e videosorveglianza
- La sistemazione dei percorsi interni all’area attraverso la realizzazione di terrazzamenti
per l’accesso alle macchine operatrici e ai mezzi manutentivi
- La realizzazione di una struttura di sostegno dedicata in acciaio zincato e alluminio
opportunamente ancorata al terreno mediante infissione ed inghisaggio dei montanti.
 La realizzazione delle opere connesse alla realizzazione dell’impianto compresa la
Cabina di Campo, il vano dedicato di alloggiamento inverter e quadri elettrici,
trasformatore e cella MT, pozzetti e relativi cavidotti per il passaggio dei cavi di
collegamento tra il campo fotovoltaico e la cabina di campo e tra la Cabina di Campo e
la Cabina di Consegna;
 Le opere accessorie di accesso al campo fotovoltaico e alla Cabina di consegna dalla
strada provinciale

CABINA DI CAMPO
La cabina di Campo è in calcestruzzo armato, costituita da pannelli prefabbricati ed
assemblati in loco ed è posizionata su una scocca sempre il cemento armato
prefabbricato utile per il passaggio dei cavi di allestimento dal campo ai locali dedicati
previa botola;
La platea di fondazione è in calcestruzzo armato gettato in opera , di spessore 25
centimetri ed armato con rete in acciaio elettrosaldata; la platea ospita parte del
sistema di messa a terra dell’impianto.
Come desumibile dalle immagini la Cabina di campo presenta tre distinti locali:
 Un locale inverter ( a sinistra) che vede la dislocazione dei 3 inverter Power One da 330
kiloWatt dotato di un sistema di tiraggio forzato dell’aria per il raffrescamento estivo
 Un locale Quadro Generale lato Corrente Alternata in Bassa Tensione ( al centro)
 Un locale dedicato alla trasformazione Bassa Tensione /Media Tensione e relativa cella
( a destra)
Dal Lato Media Tensione viene predisposta una linea interrata che andrà ad attestarsi
alla cella dedicata all’interno del locale della Cabina di Consegna del distributore.

Quadri ed Organizzazione lato Corrente Continua


Il lato in corrente continua dell’impianto fotovoltaico comprende i moduli fotovoltaici, i
quadri diodi, gli String-Comb, i quadri di parallelo, i relativi cavi di collegamento e
termina ai morsetti di ingresso dei cassetti degli inverter.
E’ esercito come sistema IT, ovvero senza punti direttamente collegati a terra.
Il campo fotovoltaico e organizzato con stretto riferimento allo schema elettrico
multifilare:
- ogni stringa e realizzata connettendo in serie i moduli fotovoltaici tramite gli appositi
connettori rapidi premontati;
- i terminali di stringa sono riportati alle morsettiere dei rispettivi quadri Diodi
utilizzando cavi unipolari di tipo solare, intestati da un lato con gli appositi connettori
rapidi ed adattatori, rispettando le giuste polarità;
- dai quadri Diodi ci si connette agli String-Comb , sempre tramite il medesimo tipo di
cavi;
 l’uscita degli String-Comb e collegata ai rispettivi quadri di Parallelo, tramite cavi
unipolari di tipo solare;
I cavi, eccetto il breve tratto necessario per connettersi sotto ai moduli fotovoltaici, che
va comunque fascettato ai moduli o alla struttura cosi che non penzoli o appoggi sulla
copertura, sono posti in:
- appositi tubi corrugati, per i tratti interrati;
- canali metallici forati portacavi con coperchio continuo, per gli altri tratti.
Per i tratti esterni si e cercato di seguire, per quanto possibile, un percorso riparato
dall’irraggiamento solare diretto.
Il diametro dei tubi/canali risulta adeguato al numero e al tipo di cavi che devono
ospitare, in modo da garantire un facile infilaggio/sfilaggio, in vista anche di operazioni
di controllo e manutenzione.
Si e cercato di minimizzare l’area delle spire definite dai cavi ponendo gli stessi vicini
(ritorno del polo negativo parallelo al polo positivo), incrociandoli e ponendo le scatole
dei moduli vicine.
L’impianto fotovoltaico fa parte , come già accennato, di un complesso composto da tre
Megawatt di Impianti realizzati ancora con regime di tariffa incentivante e ritiro
dedicato.
Tale impianto è stato preso come esempio di realizzazione di Parchi Fotovoltaici a terra
per le sue caratteristiche e peculiarità nell’essere stato realizzato in ottemperanza alla
normativa nazionale e in Autorizzazione Unica ma soprattutto in un’area che presentava
oggettivamente diverse difficoltà legate alla sicurezza, all’organizzazione di cantiere, di
logistica e di tempistiche legate alla variazione delle condizioni economiche di mese in
mese.
Si può affermare che la realizzazione in se non ha determinato impatti ambientali
significativi , oltre all’impatto visivo, essendo l’area comunque destinata ad eventuali
future attività estrattive.
Si è proceduto alle verifiche di seguito riportate mediante apprestamento delle
apparecchiature di rilievo e misura, sopralluogo sul campo fotovoltaico e sul perimetro
dello stesso onde riscontrare eventuali anomalie
relativamente alla recinzione, al sistema di videosorveglianza, strutture, sistema di
regimazione delle acque reflue, pozzetti e cavidotti di collegamento
Relativamente alle misure elettriche tutte le prove sono state effettuate in
ottemperanza a quanto previsto dalla normativa vigente e, in particolare essendo
impianto da sottoporre alle tariffe incentivanti previste, dalla normativa di cui al D.M. 19
febbraio 2007 e successive modifiche ed integrazioni.
In particolare si è proceduto con la verifica che l’impianto fosse realizzato con
componenti conformi alle norme UNI CEI EN ISO/IEC 17025 che assicurino l’osservanza
delle seguenti condizioni:
1- La Potenza in Corrente Continua maggiore dell’85% della Potenza Nominale
dell’impianto fotovolyaico per il rapporto tra irraggiamento sul piano moduli e
l’irraggiamento alle Condizioni Standard di Test
Sempre considerando l’irraggiamento misurato sul piano dei moduli, con precisione
migliore del ±3% maggiore di 600 Watt al metro quadro;
2 - La Potenza lato Corrente Alternata maggiore del 90% di quella in Corrente Continua
Nel corso delle misure è stata rilevata talvolta una temperatura di lavoro dei moduli,
misurata sulla faccia posteriore dei medesimi, superiore a 40°C; si è proceduto quindi
con il calcolo e il raffronto con i dati reali della
correzione teorica calcolata mediante il seguente fattore dove:
- Ptpv indica le perdite termiche del generatore fotovoltaico (desunte dalle schete
tecniche dei moduli)
Le perdite termiche del generatore fotovoltaico Ptpv, nota la temperatura delle celle
fotovoltaiche Tcel o la temperatura ambiente calcolate mediante le condizioni riportate
dove vengono considerate:
- Il Coefficiente di temperatura di potenza è fornito dal costruttore (SHOTT 235 ovvero
0,42 percento per ogni grado centigrado)
- l’NOCT ovvero Temperatura nominale di lavoro della cella (SHOTT 235 ovvero 0,45 o
peggiorativa 0,47 °C)
- La Temperatura Ambiente
- La Temperatura delle celle misurata mediante sensore posto sul retro del modulo
le misure sono relative alle diverse condizioni di irraggiamento per ogni sottocampo in
Corrente Continua e modulo di potenza in Corrente Alternata riportate infine in tabelle
dettagliate.
Le prove evidenziano il variare della potenza lato Corrente Continua al variare della
temperatura e dell’irraggiamento; viene a questo punto posto un valore complessivo
dato dalla sommatoria dei valori di ogni sottocampo relativamente alla Potenza in
Corrente Continua e in Corrente Alternata dell’impianto.
Considerando le condizioni ambientali agevolate da una temperatura dei moduli
contenuta a causa della variabilità repentina dei valori di irraggiamento e ventilazione
del campo si riscontrano valori di performance
complessiva media pari al 86,9%.
Si ritiene pertanto che i valori di rendimento dell’impianto di produzione alle diverse
condizioni riscontrate siano pienamente soddisfatti.
Si passa infine alla verifica e collaudo di tutti i dispositivi costituenti il Sistema di Anti-
intrusione, il sistema di Monitoraggio ed i sistemi di sicurezza quali sistemi di pompaggio
di emergenza posti nei pozzetti in prossimità della cabina di campo e di tutta la linea di
collegamento tra la Cabina di Campo e la Cabina di Consegna.
Nella presente unità abbiamo trattato esempi di realizzazioni dalle tipologie e
destinazioni d’uso più varie.
L’impianto tra i 3 e i 6 kilowatt per il privato con o senza accumulo, all’impianto da venti
kilowatt installato su edificio scolastico e quindi un committente pubblico, all’impianto
da cento kilowatt a servizio di una piccola azienda fino ad arrivare ad una vera e propria
centrale di produzione fotovoltaica a terra su area a destinazione d’uso a pascolo.
Si tratta di esempi concreti dei quali è possibile trarre le peculiarità specifiche partendo
dalla destinazione d’uso propria fino ad arrivare alle scelte tecnologiche adottate alle
procedure di collaudo per adottare e fare propri tali strumenti utili all’attività
professionale in questo campo.

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