Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
realizzativo per verificare passo passo l’applicazione delle procedure fin qui descritte.
Gli impianti presi come esempio sono di varia taglia a partire da un 4,5 kilowatt per una
utenza privata monofase, un 20 kilowatt trifase a servizio di una scuola, un 100 kilowatt
in Bassa tensione a servizio di un’azienda ed un Megawatt a terra collegato in rete in
Media Tensione e costituente una vera e propria Centrale di Produzione Elettrica da
fonte fotovoltaica.
Per ogni caso studio inizieremo ad analizzare la Progettazione Esecutiva e le Pratiche
Autorizzative alle quali è stato sottoposto il progetto, il tipo di struttura di supporto o
integrazione Architettonica adottata, la fase di Cantiere e di Collaudo finale.
Viene per prima cosa redatto uno studio di fattibilità volto alla verifica tecnico-
economica per la realizzazione di un sistema solare FV da installare sulla copertura di un
edificio sito in Piemonte in una frazione del Comune di Settimo Torinese.
Il dimensionamento viene formulato in seguito a sopralluogo ed alla verifica delle aree
effettivamente disponibili, al netto delle superfici soggette a persistenti fenomeni di
ombreggiamento dovuti alla presenza di balaustre, camini, sfiati, alberi, pali ed edifici
limitrofi.
Nell’ottica di realizzare un sistema solare fotovoltaico che sia in grado di contribuire
efficacemente all’approvvigionamento energetico annuale dell’edificio, nelle condizioni
geografiche ed ambientali di sito e tenuto
conto della tipologia e morfologia dell’edificio su cui sarà installato l’impianto, viene
proposta e descritta la migliore soluzione tecnica individuata.
I dati relativi al sito vengono riassunti in una tabella e viene valutata la migliore
superficie esposta nel quadrante Sud Est - Sud Ovest.
A questo punto è possibile calcolare, partendo dai dati di irraggiamento della località in
esame, l’irraggiamento sulla superficie considerata ovvero stima dell’irraggiamento
solare sul piano moduli secondo UNI 10339.
A questo punto si passa a considerare la caratteristica dei consumi utenza per stima
energia in autoconsumo.
I consumi dell’Utenza si attestano sui 4700 kilowattora all’anno e considerando
l’importo delle bollette possiamo stimare un costo medio del kilowattora di circa 23
centesimi di euro
L’utenza ha un consumo concentrato nelle ore diurne (F1) essendo gli utenti stessi attivi
proprio nelle ore centrali della giornata: questo fa si che si possa contare su un alto
autoconsumo stimabile per i carichi presenti nell’ordine del 60%.
La superficie disponibile sulla falda Sud-Ovest è di oltre 60 metriquadri e, considerando i
consumi e le ipotesi di incremento a fronte dell’installazione di Pompe di Calore per il
riscaldamento dell’acqua sanitaria e la deumidificazione del piano terra, si ipotizza la
realizzazione di un impianto di 4,5 kiloWatt di picco.
Considerando una tecnologia di tipo monocristallino con efficienza media del 16-17%
otterremmo un’occupazione di falda utile di 27 mq circa.
Composizione del sistema fotovoltaico
Per il dimensionamento del campo FV, si è considerato l’impiego di moduli fotovoltaici
SHARP di produzione europea in silicio monocristallino con efficienza di conversione pari
al 17 % ovvero potenza di 170 Watt per ogni metroquadro di moduli installato, modello
NU-RD 280 da 280 Watt di picco
Il sistema fotovoltaico proposto è composto quindi da 16 moduli fotovoltaici da 280
Watt di picco ciascuno per una potenza nominale complessiva pari a 4,48 kiloWatt di
picco.
Il sistema di conversione è effettuato mediante un inverter ABB modello PVI 4.2
Outdoor provvisto di sezionatore Corrente Continua.
L’organizzazione prevede la realizzazione di 2 stringhe da 8 moduli cadauna attestate
rispettivamente agli inseguitori MPPT 1 e 2 in ingresso all’inverter
Cenni sul progetto esecutivo
Il lato in corrente continua dell’impianto fotovoltaico comprende i moduli fotovoltaici, il
quadro di campo e manovra, i relativi cavi di collegamento e termina ai morsetti di
ingresso dell’inverter.
E’ esercito come sistema IT, ovvero senza punti direttamente collegati a terra.
Il campo fotovoltaico è organizzato con stretto riferimento allo schema elettrico
multifilare (da allegare alla relazione tecnica):
- le due stringhe sono realizzate connettendo in serie 8 moduli fotovoltaici tramite gli
appositi connettori rapidi premontati;
- i terminali di stringa sono riportati alle morsettiere del quadro di campo e manovra,
posto presso l’inverter, utilizzando cavi unipolari di tipo FG21M21 ed FG7 R da
0,6/1kiloVolt 1x6 millimetriquadri, intestati da un lato con gli appositi connettori rapidi
ed adattatori, rispettando le giuste polarità
- al quadro di campo e manovra giunge un cavo unipolare giallo/verde di tipo NO7V da
6 millimetriquadri proveniente dal morsetto di terra dell’inverter;
- dal quadro di Campo e Manovra parte poi un cavo unipolare giallo/verde di NO7V da 6
millimetriquadri verso il nodo di terra esistente.
La fase autorizzativa ha previsto tempi di attesa di diversi mesi in quanto il sito risulta
ricompreso in area a Parco del fiume Po soggetta a Vincolo Paesaggistico ai sensi D.Lgs
42/2004 .
Le tempistiche relative a realizzazioni di sistemi solari in aree a vincolo si dilatano anche
perché l’impianto in esame risulta superiore di 1,4 mq in riferimento agli interventi
compresi dell’elenco di cui all’Allegato 1 del d.P.R. 139/2110) al n. 28. "pannelli solari,
termici e fotovoltaici fino ad una superficie di 25 mq (la presente voce non si applica
nelle zone territoriali omogenee "A" di cui all'articolo 2 del decreto ministeriale n. 1444
del 1968, e ad esse assimilabili, e nelle aree vincolate ai sensi dell'articolo 136, comma 1,
lettere b) e c), del Codice).
In sintesi una semplice Comunicazione di Inizio Lavori che questo genere di opere
comporta al Comune, che permette di iniziare i lavori il giorno stesso della
comunicazione si trasforma in un iter autorizzativo dove la Commissione Locale del
Paesaggio, laddove costituita, tramite il Comune, rilascia o meno il suo benestare alla
realizzazione; la palla passa poi alla Regione che tramite la Soprintendenza dei Beni
Culturali, ovvero il Ministero, rilascia o meno l’autorizzazione alla realizzazione delle
opere, solitamente non senza prescrizioni.
Nel caso specifico viene richiesto l’utilizzo di moduli policristallini disposti possibilmente
su unica fila e nel punto più basso possibile della falda o tegole fotovoltaiche;
Si preparano le controdeduzioni che spiegano le problematiche tecniche ed economiche
nell’utilizzo delle tegole fotovoltaiche per l’impianto in oggetto e che l’ufficio tecnico del
comune invece chiedeva il posizionamento il più alto possibile rispetto al filo di gronda;
si rileva che di conseguenza verranno utilizzati n. 18 moduli policristallini (meno
efficienti) per attestarsi alla medesima potenza e che il piano moduli veniva posizionato
al centro della falda in modo da non scontentare nessun ente chiamato a dare il proprio
parere sull’argomento.
Viene quindi redatto un ulteriore progetto definitivo che contempla le modifiche sui
LayOut dei Prospetti e Pianta coperture oltre che dello schema elettrico.
Viene completata anche l’offerta economica della ditta installatrice a fronte delle
modifiche sulla tipologia e numero di moduli fotovoltaici previsti.
Viene quindi rifatta un’analisi economica sull’investimento che riporta un tempo di
ritorno di 6 anni.
Vengono calcolati anche i benefici ambientali pari a circa 2.700 kilogrammi di CO2
evitati ogni anno.
Ad Autorizzazione ottenuta si può procedere con la formalizzazione degli ordini
relativamente a quanto indicato negli elaborati progettuali compresa la domanda di
allacciamento al distributore (ENEL) che era rimasta in sospeso.
La pratica di allaccio risulta infatti di tipo Ordinario e quindi contempla da parte del
progettista l’ottemperamento di tutti gli obblighi comprese le comunicazioni a tutti gli
enti preposti quali Comune, Regione e Ministero per le autorizzazioni alla realizzazione,
la registrazione sul Portale GAUDI’ di Terna e per ultimo la stipula della Convenzione di
Scambio Sul Posto con il Gestore dei Servizi Energetici - GSE.
Il posizionamento viene eseguito su falda Sud-Ovest (+25°) su sottostruttura in acciaio
inox e profili di alluminio anodizzato.
Le modalità di messa in opera prevedono la rimozione di parte delle tegole di
rivestimento della copertura, l’inserimento di uno staffaggio in acciaio inox per
l’ancoraggio della struttura di supporto consistente in profili di alluminio provvisti di
gola superiore a costituire un binario per ogni fila orizzontale di moduli (8); il fissaggio
degli stessi alla sottostruttura avverrà mediante morsetti in alluminio.
Il piano moduli risulterà così complanare al piano esistente ed adiacente ad esso.
Le immagini riportano una sezione verticale che rende visibile la sottostruttura lignea
della copertura e l’inserimento delle staffe regolabili , profili e moduli fotovoltaici.
Stessa struttura rappresentata parzialmente in pianta dove è visibile lo schema di posa
delle staffe, l’interasse orizzontale di 100 centimetri, ovvero in corrispondenza tra un
trave di falda ed un altro, la posa dei profili in alluminio considerando e uno sbalzo dei
moduli fotovoltaici non superiore ai 40 centimetri.
Le operazioni di cantiere si svolgono in sicurezza secondo quanto previsto dal DL 81/08.
Particolare cura nel posizionamento delle staffe permette di preservare la copertura
esistente, che rimarrà almeno per 20 anni al di sotto del piano moduli, di evitare
infiltrazioni e/o problemi alla struttura di supporto moduli.
Nello specifico, essendo il rivestimento costituito da tegole del tipo «portoghese», si
procede alla temporanea rimozione della tegola superiore a quella interessata dal
posizionamento delle staffe; per evitare inoltre che le tegole riposte nella posizione
originale possano risultare sollevate per la presenza del collo della staffa in uscita, è
buona regola «sbecchettare» la tegola dal dente presente nella parte inferiore
consentendo un appoggio uniforme e evitando il pericolo di infiltrazioni.
La posa di una struttura di sostegno solida e realizzata a regola d’arte è un requisito
fondamentale per la realizzazione di un buon sistema solare fotovoltaico; tale posa deve
essere fatta rispettando i requisiti di sicurezza dettati dal DL 81/08.
Il cablaggio lato Corrente Continua viene effettuato mediante cavi solari FG21M21 da 6
mmq posati in tubazione e cavedio esistente.
L’impianto prevede quadri di protezione provvisti di fusibili, scaricatori di sovratensione
e organi di manovra.
I quadri elettrici in corrente continua sono predisposti per realizzare configurazioni con
canali indipendenti; includono scaricatori di sovratensione, fusibili di stringa,
morsettiere, pressaguaina, adesivi di segnalazione.
I quadri elettrici in corrente alternata includono l’interruttore automatico generale con
protezione magnetica, termica e differenziale 300 mA, scaricatori di sovratensione,
morsettiere per l’ingresso e per l’uscita cavi, pressaguaina, adesivi di segnalazione.
L’impianto fotovoltaico garantire il funzionamento in piena conformità alle richieste
della norma CEI 0-16 e CEI 0-21.
convertitore statico marca ABB 4.2 posizionato nel vano tecnico al piano nelle
immediate vicinanze del Quadro elettrico Generale dell’edificio dove avviene il parallelo
della connessione alla rete pubblica.
Terminata la fase d'installazione dell'impianto viene effettuato il collaudo dello stesso
per verificarne il corretto funzionamento.
L’operazione risulta relativamente semplice e veloce per questa tipologia di impianti e
consiste in un collaudo tecnico funzionale che ha previsto una serie di step
- Esame Visivo ovvero che l'impianto sia conforme al progetto, che i moduli siano
posati correttamente, che la carpenteria sia saldamente ancorata e che siano state
prese tutte le precauzioni per evitare infiltrazioni d'acqua dal tetto;
- Verifica dei Cavi e dei Conduttori ovvero le sezioni le sezioni e i contrassegni di
identificazione
- Prove funzionali sul sistema di conversione statica con riferimento al manuale di
installazione ovvero inserimento delle impostazioni di connessione del paese di
installazione (Italia) secondo le prescrizioni CEI 0-21
- Prove di connessione e disconnessione inverter nelle diverse condizioni di potenza
(accensione, spegnimento, mancanza di rete del distributore);
- Autotest per la verifica delle impostazioni del Sistema di Protezione e Interfaccia,
rilievo fotografico dell’autotest utile per la compilazione del Modello Unico Parte 2 e
Regolamento d’Esercizio per il Distributore.
Verifica tecnico-funzionale dell’impianto
La verifica tecnico-funzionale di un impianto fotovoltaico richiede la valutazione:
- della continuità elettrica e connessione tra i moduli;
- della messa a terra di masse e scaricatori;
- del corretto funzionamento dell'impianto fotovoltaico nelle diverse condizioni di
potenza generata e nelle varie modalità previste dal gruppo di conversione (accensione,
spegnimento, mancanza rete) etc.;
- dell'isolamento dei circuiti elettrici dalla masse.
La procedura di verifica tecnico-funzionale di un impianto fotovoltaico prevede
l’impiego di una sonda piranometro munita di cella campione per rilevare il valore
dell'irraggiamento in Watt al metroquadro captati dalla superficie, per ciascuna stringa;
si procede alla verifica delle seguenti condizioni:
>> Potenza in corrente continua maggiore dell’85% della Potenza Nominale per il
rapporto tra Irraggiamento sul piano moduli e l’Irraggiamento alle «Standard Test
Conditions»
Dove:
- P cc è la potenza in kiloWatt misurata all'uscita del generatore fotovoltaico, con
precisione migliore del +-2%;
- P nom è la somma delle potenze in kiloWatt di targa dei moduli installati del
generatore fotovoltaico;
- I è l’irraggiamento in Watt al metroquadro misurato sul piano dei moduli, con
precisione migliore del +-3% ; deve essere maggiore di 600 Watt al metro quadro per
poter fare le verifche;
- ISTC è l’irraggiamento in condizioni standard il cui valore di riferimento e 1000 Watt al
metro quadro;
Verifiche di collaudo
- Verifica del corretto funzionamento dell’impianto fotovoltaico nelle diverse condizioni
di potenza generata e nelle varie modalità previste dal gruppo di conversione
(accensione,
spegnimento, mancanza rete, ecc.);
- Verifica della sfilabilità dei cavi
- Verifica della condizione di posa dei cavi e dei tubi di supporto
- Misura della resistenza di isolamento
- Misura della caduta di tensione nei circuiti più sfavorevoli
- Verifica dell'adeguatezza dell'impianto di terra alla normativa CEI
- Verifica dell'efficienza delle protezioni contro i cortocircuiti ed i sovraccarichi
- Verifica delle protezioni contro i contatti diretti
- Verifica delle protezioni contro i contatti indiretti
La Ditta installatrice ha prodotto una dichiarazione firmata attestante la rispondenza
dell'intero impianto fotovoltaico alla normativa CEI vigente.
Verifica impianto di messa a terra
La verifica dell’impianto di messa a terra effettuato alla presenza della DL e da parte
dell’impresa ha previsto:
- Misura della resistenza di terra
- Verifica del collegamento all'impianto di terra di tutte le masse presenti nell'impianto.
Eseguite le suddette verifiche l’Impresa ha presentato alla Stazione Appaltante la
Dichiarazione di conformità alle Norme vigenti dell'impianto elettrico nel suo complesso.
Verifiche di collaudo
Verifica delle protezioni contro i contatti indiretti
Sono quindi state effettuate le seguenti verifiche:
- Esame a vista dei conduttori di terra e di protezione, con controllo delle sezioni, dei
materiali e modalità di posa nonché dello stato dei conduttori stessi e delle giunzioni
- Misura del valore di "Resistenza di terra" dell'impianto, utilizzando un dispersore
ausiliario ed una sonda di tensione con appositi strumenti di misura
- Controllo in base ai valori misurati, del coordinamento dei tempi di intervento dei
dispositivi di massima corrente o di differenziale
Prove di isolamento
Le prove di isolamento dei quadri sono state eseguite secondo quanto previsto dalle
Norme CEI. Per i circuiti in Bassa Tensione eseguite a campione delle misure di
resistenza di isolamento che non risulta inferiore a 1 Mega ohm, con una tensione di
prova di 250 Volt
Verifica prestazionale
L’impianto rispetta integralmente le condizioni previste dal DM 19 febbraio 2007
ovvero
1. La Potenza in Corrente Continua è maggiore dell’85% della Potenza Nominale per il
rapporto Irraggiamento sul Piano Moduli e Irraggiamento alle Standard Test Condition
Tale condizione verificata per Irraggiamento superiore a 600 Watt al metro quadro.
2. La Potenza lato Corrente Alternata risulta maggiore del 90% di quella in Corrente
Continua
Si tratta di un impianto di medie dimensioni a servizio di un’utenza industriale in
Piemonte; il sopralluogo ha evidenziato come aree utili per l’installazione del campo
fotovoltaico una serie di coperture a RISIEGA o ‘’SHED’’ proprie dell’architettura
industriale.
Tali coperture si presentano rivestite di impermeabilizzante e caratterizzate da una
doppia curvatura: dal centro agli estremi a ‘schiena d’asino’ e dall’alto verso il basso
sempre in senso convesso.
Sarebbe possibile installare circa 180 kiloWatt di picco ma volendo rimanere in Bassa
Tensione ed essendo la linea soggetta a possibili richieste da parte del distributore della
cabina e trasformazione in Media Tensione si opta per una potenza limitata a 100
kiloWatt circa anche per accelerare le tempistiche di realizzazione ed accedere alle
tariffe previste dal Conto Energia.
Sito di installazione
Il campo fotovoltaico viene quindi ipotizzato sulla copertura dell’edificio ed in
particolare su 28 «shed» curvi, mediante struttura dedicata, che presentano un
orientamento azimutale di 16° rispetto al sud. Tale struttura prevede la disposizione dei
moduli su doppia fila orizzontale avente un’inclinazione rispetto all’orizzontale di 27°
medio (tilt) ovvero 20° relativamente alla fila superiore e 34° a quella inferiore.
Considerando le condizioni di mismaching cui sarà sottoposta ogni stringa i seguenti
calcoli verranno sviluppati relativamente al tilt peggiorativo (20°).
Il generatore sarà composto da 448 moduli parzialmente integrati architettonicamente.
Tale esposizione è la più idonea al fine di massimizzare l’energia producibile. L’impianto
sarà installato in un edificio non soggetto a vincoli paesaggistici.
E’ stato scelto un fattore di riduzione delle ombre del 0,95, garantendo così che le
perdite di energia derivanti da fenomeni di ombreggiamento non siano superiori al 5%
su base annua.
Lo schema unifilare generale riporta quindi i dispositivi fin qui descritti ovvero sub-
campi, Quadri in Corrente Continua e inverter;
All’uscita in Corrente Alternata degli inverter si attesta un Quadro di parallelo lato
corrente alternata (Q_PAR) e un trasformatore di isolamento
Si è previsto di installare un quadro di parallelo sul lato Corrente Alternata all’interno di
in una cassetta posta a valle dei convertitori statici per il collegamento e il controllo
delle grandezze in uscita dagli inverter. All’interno di tale quadro, risultano inseriti gli
interruttori magnetotermici e differenziale a protezione di ciascun inverter che faranno
capo all’interruttore magnetotermico generale a protezione del trasformatore di
isolamento a frequenza industriale (50 Hertz) da 120 kiloVoltAmpere, per la separazione
galvanica secondo la CEI 11-20.
Quadro di interfaccia con la rete in Corrente Alternata (Q_FV-R)
A valle del trasformatore di isolamento sarà installato un quadro elettrico in cui sarà
installato un interruttore magnetotermico e differenziale a protezione del secondario
del trasformatore e dove risulta inserito il dispositivo di interfaccia secondo la CEI 11-20
aggiornato alla successiva CEI 0-21 e il misuratore di energia prodotta ad uso fiscale.
Il quadro è completo di scaricatori di sovratensione atti alla protezione dell’impianto.
Quadro generale capannone (Q_DG)
Sul Quadro generale esistente del capannone sarà installato l’interruttore generale
dell’impianto, di tipo magnetotermico.
Per le caratteristiche e la posizione dei quadri e delle apparecchiature riferirsi agli
elaborati grafici.
Le opere edili realizzate hanno dovuto tener conto della forte acclività dell’area e della
consistenza rocciosa del terreno per cui molte delle soluzioni adottate hanno risentito di
questa particolare caratteristica.
In linea di massima le opere principali hanno riguardato:
- La sistemazione delle Aree di accesso, realizzazione di piste con fondo stabilizzato,
recinzioni e predisposizione cavidotti interrati a servizio del sistema fotovoltaico, del
sistena di sicurezza e anti-intrusione e videosorveglianza
- La sistemazione dei percorsi interni all’area attraverso la realizzazione di terrazzamenti
per l’accesso alle macchine operatrici e ai mezzi manutentivi
- La realizzazione di una struttura di sostegno dedicata in acciaio zincato e alluminio
opportunamente ancorata al terreno mediante infissione ed inghisaggio dei montanti.
La realizzazione delle opere connesse alla realizzazione dell’impianto compresa la
Cabina di Campo, il vano dedicato di alloggiamento inverter e quadri elettrici,
trasformatore e cella MT, pozzetti e relativi cavidotti per il passaggio dei cavi di
collegamento tra il campo fotovoltaico e la cabina di campo e tra la Cabina di Campo e
la Cabina di Consegna;
Le opere accessorie di accesso al campo fotovoltaico e alla Cabina di consegna dalla
strada provinciale
CABINA DI CAMPO
La cabina di Campo è in calcestruzzo armato, costituita da pannelli prefabbricati ed
assemblati in loco ed è posizionata su una scocca sempre il cemento armato
prefabbricato utile per il passaggio dei cavi di allestimento dal campo ai locali dedicati
previa botola;
La platea di fondazione è in calcestruzzo armato gettato in opera , di spessore 25
centimetri ed armato con rete in acciaio elettrosaldata; la platea ospita parte del
sistema di messa a terra dell’impianto.
Come desumibile dalle immagini la Cabina di campo presenta tre distinti locali:
Un locale inverter ( a sinistra) che vede la dislocazione dei 3 inverter Power One da 330
kiloWatt dotato di un sistema di tiraggio forzato dell’aria per il raffrescamento estivo
Un locale Quadro Generale lato Corrente Alternata in Bassa Tensione ( al centro)
Un locale dedicato alla trasformazione Bassa Tensione /Media Tensione e relativa cella
( a destra)
Dal Lato Media Tensione viene predisposta una linea interrata che andrà ad attestarsi
alla cella dedicata all’interno del locale della Cabina di Consegna del distributore.