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Rev. 0 del 2014-05-19

MANUALE DI CONTROLLO DELLA PRODUZIONE IN FABBRICA


In accordo alla norma armonizzata EN 1090-1:2009+A1:2011

Azienda #nomeazienda
Sede dello stabilimento #indirizzoazienda
Campo di applicazione Progettazione e fabbricazione di elementi strutturali in acciaio per uso strutturale
Tipologia di materiali Acciai tipo 1 e 3
Classe di esecuzione EXC2
Metodo 3b – modello ZA.5
Metodo di applicazione della marcatura CE
Metodo 31 – modello ZA.4
Responsabile FPC #NomeRespFPC
Coordinatore di Saldatura #NomeCoordSaldatura
Responsabile emissione dichiarazioni di prestazione #NomeLegalRappres
Direttore Tecnico Centro di Trasformazione #NomeDirTec

INDICE
Premessa
1. Scopo e campo di applicazione
2. Riferimenti normativi e altri riferimenti
3. Definizioni, simboli e abbreviazioni
4. Requisiti del sistema FPC
5. Metodi di valutazione
6. Valutazione della conformità
7. Classificazione e designazione
8. Marcatura
9. Scelta del metodo di apposizione della marcatura CE
10. Apposizione della marcatura CE e Etichettatura
11. Dichiarazione di prestazione

Rev. 0, in vigore dal 2014-05-19


Rev.0: prima emissione

Preparato da: ______________________________


#NomeDirTec
Direttore Tecnico Centro di Trasformazione

Verificato da: ______________________________


#NomeRespFPC
Responsabile Sistema di Gestione

Approvato da: ______________________________


#NomeLegalRappres
Amministratore Delegato

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Premessa
Il presente manuale descrive il sistema di controllo della produzione in fabbrica (FPC) attuato dalla Società
#nomeazienda con riferimento al processo di fabbricazione di elementi strutturali in acciaio nel proprio stabilimento
produttivo di #indirizzoazienda. Tale sistema FPC si armonizza con i preesistenti sistemi di gestione per la qualità e la
qualità nella saldatura già attuati e certificati in conformità alle norme ISO 9001 e ISO 3834-2.
In accordo al requisito 6.3.1 della norma EN 1090-1, il sistema ISO 9001, reso specifico rispetto ai requisiti EN 1090-1,
risulta già adeguato per gli aspetti procedurali ai fini della certificazione del sistema di controllo della produzione in
fabbrica.
Il presente manuale FPC è reso disponibile per l’Organismo di Certificazione Notificato, allo scopo di rendere possibile
la certificazione del Sistema FPC secondo il sistema di valutazione 2+ e l’apposizione da parte di #nomeazienda della
marcatura CE sui propri elementi strutturali in acciaio.

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


La Direzione della Società #nomeazienda, in linea con la propria politica per la qualità, e all’impegno di operare nel
rispetto dei requisiti cogenti di prodotto, ha deciso di attuare un sistema di controllo della produzione in fabbrica (FPC)
all’interno del proprio stabilimento di #indirizzoazienda, in conformità ai requisiti della norma armonizzata EN 1090-1 e
alla norma tecnica di supporto EN 1090-2.

inserire mappa estratta da GoogleMaps o da altra fonte

Ove alcune attività siano effettuate da parte di terzisti, il sistema FPC prevede anche la pianificazione di appositi
strumenti di controllo, nei modi previsti dal sistema di gestione ISO 9001, in modo che l’eventuale affidamento a terzi di
una o più fasi del processo di fabbricazione non possa essere all’origine del mancato rispetto di requisiti del progetto
esecutivo, o dei requisiti della norma armonizzata.
Il sistema FPC non si applica alla fabbricazione di elementi in acciaio per uso non strutturale.

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2 RIFERIMENTI NORMATIVI E ALTRI RIFERIMENTI

2.1. Riferimenti normativi


L’organizzazione opera nel rispetto dei requisiti cogenti e delle norme del settore della fabbricazione di elementi
strutturali in acciaio:
- Regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 marzo 2011 che fissa condizioni armonizzate per la
commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio
- L. 5 novembre 1971, n. 1086 “Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a
struttura metallica.
- DM 14-01-2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni”, capitolo 11 “Materiali e prodotti per uso strutturale”
- Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 - Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 14
gennaio 2008
- EN 1090-1:2009+A1:2011 “Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio – Parte 1: Requisiti per la valutazione di conformità dei
componenti strutturali”
- EN 1090-2:2008+A1:2011 “Esecuzione di strutture di acciaio e di alluminio – Parte 2: Requisiti tecnici per strutture di acciaio”
- EN ISO 3834-2:2006: “Requisiti di qualità per la saldatura per fusione dei materiali metallici – Parte 2 Requisiti di qualità
estesi”
- ISO 9001:2008 “Sistemi di gestione per la qualità – Requisiti”
- EN 1990:2002 “Eurocodice: Basi della progettazione strutturale”
- EN 1993 (tutte le parti) “Eurocodice 3 Progettazione delle strutture metalliche”
- EN 1994 (tutte le parti) “Eurocodice 4 Progettazione delle strutture composte in acciaio e calcestruzzo”
- EN 1090-2 Execution of steel structures and aluminium structures — Part 2: Technical requirements for steel structures
- EN 1090-3 Execution of steel structures and aluminium structures — Part 3: Technical requirements for aluminium structures
- EN 1990:2002 Eurocode: Basis of structural design
- EN 1991 (all parts) Eurocode 1: Actions on structures
- EN 1993 (all parts) Eurocode 3: Design of steel structures
- EN 1994 (all parts) Eurocode 4: Design of composite steel and concrete structures
- EN 1998 (all parts) Eurocode 8: Design of structures for earthquake resistance
- EN 10045-1 Metallic materials — Charpy impact test — Part 1: Test method
- EN 10164 Steel products with improved deformation properties perpendicular to the surface of the product — Technical delivery
conditions
- EN 13501-1 Fire classification of construction products and building elements — Part 1: Classification using data from reaction to fire
tests
- EN 13501-2 Fire classification of construction products and building elements — Part 2: Classification using data from fire resistance
tests, excluding ventilation services
- EN ISO 9001 Quality management systems — Requirements (ISO 9001:2008)
- EN ISO 14731 Welding coordination — Tasks and responsibilities (ISO 14731:2006)
- ISO 7976-1 Tolerances for building — Methods of measurement of buildings and building products — Part 1: Methods and
instruments
- ISO 7976-2 Tolerances for building — Methods of measurement of buildings and building products — Part 2: Position of measuring
points
- ISO 17123-1 Optics and optical instruments — Field procedures for testing geodetic and surveying instruments — Part 1: Theory

2.2. Altri riferimenti


L’organizzazione opera nel rispetto delle proprie procedure del sistema di gestione per la qualità e per la qualità nella
saldatura. il seguente elenco include i documenti del sistema qualità applicabili nell’ambito del sistema di controllo della
produzione di fabbrica:
- manuale della qualità ISO 9001
- manuale di qualità della saldatura ISO 3834-2

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- procedure del sistema di gestione

Id titolo

- istruzioni del sistema di gestione

Id titolo

Lo stato di revisione degli elaborati è tenuto sotto controllo dal Responsabile FPC per mezzo dell’elenco dei documenti
del sistema di gestione, al quale si rinvia.
Lo stato di revisione degli elaborati è tenuto sotto controllo dal Responsabile FPC con appositi elenchi, in accordo alla
procedura “Gestione documenti e registrazioni”.

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2.3. Documentazione del Sistema di Controllo della Produzione in Fabbrica


Il presente manuale di controllo della produzione in fabbrica e i documenti ad esso correlati sono identificati in accordo
alle procedure del sistema qualità, per mezzo delle seguenti informazioni:
- titolo
- indice di revisione
- data di emissione
- nomi dei responsabili del processo di emissione riportati in copertina, o in un cartiglio
Lo stato di aggiornamento dei documenti del sistema di controllo della produzione in fabbrica è tenuto sotto controllo
dal Responsabile Qualità mediante l’elenco dei documenti del sistema qualità.
Il personale coinvolto nel controllo della produzione in fabbrica deve avere accesso alla copia aggiornata del presente
manuale e delle procedure e istruzioni ad esso correlate.

2.4. Documentazione della qualità


In accordo a EN 1090-2, par. 4.2.1 “Documentazione della qualità”, i seguenti punti devono essere documentati per
EXC2:
a) organigramma e personale responsabile per ciascun aspetto dell’esecuzione;
b) le procedure i metodi e le istruzioni di lavoro da applicare
c) un piano di ispezione specifico per i lavori
d) una procedura per la gestione di cambiamenti e modifiche
e) una procedura per la gestione delle non conformità, delle richieste di concessioni e delle controversie in materia di
qualità
f) fasi vincolanti (Hold Points) indicate sui PCQ Piani Controllo Qualità, o altri requisiti che consentano di individuare
le attività di ispezione e prova e le relative modalità di gestione della produzione in funzione dei loro risultati.
Il Responsabile FPC assicura che i punti precedentemente citati siano soddisfatti con l’emissione e il successivo
aggiornamento continuo dei documenti del sistema di gestione.

2.5. Piano della qualità


Il Responsabile FPC assicura che, per ciascuna commessa di fornitura di elementi in acciaio per usi strutturali, sia
predisposto un piano della qualità, in accordo alla sua definizione data nella norma ISO 9000.

In mancanza di specifica richiesta da parte del committente, il PCQ Piano Controllo Qualità costituisce una sufficiente
evidenza di pianificazione della qualità.
Ove il piano della qualità sia richiesto, o emesso in quanto documento necessario, esso deve includere:
a) un documento generale di gestione che deve riguardare i seguenti aspetti:
1) revisione delle richieste specifiche in funzione delle capacità di processo
2) l’assegnazione dei compiti e l’autorità durante le varie fasi del progetto
3) principi e organizzazione per i controlli inclusa la definizione delle responsabilità per ogni controllo della qualità;
b) documentazione della qualità precedente all’esecuzione. La documentazione deve essere fornita prima
dell’esecuzione delle fasi di costruzione a cui è riferita;
c) le registrazioni dei controlli e delle verifiche effettuate, o delle qualificazioni dimostrabili, o delle certificazioni delle
risorse implementate, correlate a specifiche fasi vincolanti del PCQ e che devono essere prodotte affinché la
stessa fase vincolante possa essere superata con esito positivo.

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2.6. Piani Controllo Qualità


Il responsabile FPC assicura che siano emessi e applicati appositi PCQ in riferimento ai requisiti di qualità del progetto
esecutivo, o nel piano della qualità, se previsto.
Ispezioni e prove devono essere eseguite sugli elementi strutturali:
- in base alle specifiche del progetto esecutivo
- secondo una sequenza predeterminata
- nei modi previsti da procedure documentate
I criteri di accettazione dei risultati di ispezioni e prove devono essere conformi ai requisiti della norma tecnica EN
1090-2, in funzione della classe di esecuzione dell’opera.
In caso di non conformità, eventuali correzioni devono essere attuate nei modi previsti dalla procedura del sistema
qualità che tratta del controllo del prodotto non conforme.

2.7. Documentazione di esecuzione


Durante l’esecuzione degli elementi strutturali in acciaio il Responsabile FPC assicura che siano prodotti documenti e
registrazioni sufficienti a dimostrare, per ciascuna attività di ispezione e prova pianificata, la conformità dei prodotti alle
specifiche del progetto esecutivo e alla norma EN 1090-2.

3 DEFINIZIONI, SIMBOLI E ABBREVIAZIONI

3.1. Definizioni
Le seguenti definizioni tratte dalla norma armonizzata EN 1090-1 devono essere applicate per la documentazione del
sistema di controllo della produzione in fabbrica:
3.1.1 Specifica del componente: Documento o documenti che forniscono tutte le informazioni e i requisiti tecnici
necessari per la fabbricazione del componente strutturale.
3.1.2 Prodotti costituenti: Materiali o prodotti utilizzati nella fabbricazione con proprietà che rientrano nei calcoli
strutturali o sono altrimenti correlati alla resistenza meccanica e alla stabilità delle opere e delle loro parti, e/o
alla loro resistenza al fuoco, ad inclusione di aspetti della durabilità e della funzionalità in condizioni di
esercizio.
3.1.3 Direttive di progettazione: Documenti che contengono tutte le informazioni necessarie ad eseguire una
progettazione strutturale del componente, tenendo presente il suo uso previsto.
3.1.4 Specifiche tecniche europee: Norme europee e omologazioni tecniche europee per i prodotti da costruzione.
3.1.5 Metodo di valutazione: Mezzi per verificare che le caratteristiche prestazionali del componente siano
conformi ai valori da dichiarare e a tutti gli altri valori richiesti che sono utilizzati per la valutazione della
conformità per caratteristiche quali le proprietà materiali, le caratteristiche geometriche e quelle strutturali.
Nota 1 Se si svolgono prove fisiche come base per la valutazione, si utilizza il termine “metodo di prova”.
Nota 2 Se si utilizzano calcoli strutturali per valutare la capacità di supporto del carico e/o la resistenza a fatica, si
utilizza il termine “calcolo iniziale di tipo” (ITC - Initial type calculation).
3.1.6 Capacità di supporto del carico: Valore o serie di valori per i carichi che possono essere sopportati dal
componente facente riferimento rispettivamente a un singolo tipo e direzione di caricamento o a una serie di
carichi in varie direzioni e facenti riferimento a un livello definito di resistenza in conformità alla EN 1990 e alle
parti pertinenti delle EN 1993, EN 1994, o EN 1999. Per i kit la capacità di supporto del carico fa riferimento a
carichi e combinazioni di carichi che il kit può sopportare e che sono pertinenti per la struttura e la sua
destinazione d'uso.
Nota Nella norma EN 1090-1 il termine “capacità di supporto del carico” fa riferimento a situazioni per le quali i carichi
sono in modo predominante statici, tanto che non è necessario prendere in considerazione l'influenza dei carichi
ripetitivi con un potenziale di affaticamento. I criteri per i quali si deve prendere in considerazione la fatica sono
indicati nella EN 1993 per i componenti di acciaio.
3.1.7 Fabbricazione: Le operazioni di lavoro necessarie per produrre il componente, che possono comprendere
fabbricazione, saldatura, fissaggi meccanici, assemblaggio, nonché prova e documentazione delle
caratteristiche prestazionali dichiarate.

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3.1.8 Caratteristiche strutturali: Le proprietà del componente connesse alla sua capacità di funzionare in modo
soddisfacente sotto l'influsso delle azioni alle quali è sottoposto.
Nota Nella norma EN 1090-1 le caratteristiche prestazionali, la capacità di supporto del carico, la resistenza a fatica e
la resistenza al fuoco sono definite come caratteristiche strutturali assieme alle caratteristiche di fabbricazione
che influenzano il comportamento strutturale del componente. Le caratteristiche di fabbricazione sono, per
esempio, le classi di esecuzione, la qualità di saldatura, l'accuratezza geometrica (tolleranze) o le proprietà
superficiali, ovvero tutte le proprietà che hanno influenza sul comportamento strutturale.
3.1.9 Componenti strutturali: I componenti da utilizzare come parti di supporto del carico delle opere progettati per
fornire resistenza meccanica e stabilità alle opere e/o resistenza al fuoco, compresi aspetti della durabilità e
della funzionalità in condizioni di esercizio, che possono essere usati direttamente come forniti oppure
possono essere incorporati in un'opera di costruzione.
3.1.10 Kit strutturale: Serie di componenti strutturali da assemblare e installare in loco.
Nota Il sistema assemblato dei componenti strutturali è una “struttura”.
3.1.11 Saldabilità: Qualità di un materiale di acciaio che consente di sviluppare una procedura di saldatura
qualificata. Nota Vedere EN ISO 15607.

3.2. Sigle e abbreviazioni


Le seguenti sigle e abbreviazioni, tratte dalla norma armonizzata EN 1090-1, devono essere applicate per la
documentazione del sistema di controllo della produzione in fabbrica:
FPC Controllo di produzione in fabbrica
ITC Calcolo iniziale di tipo
ITT Prova iniziale di tipo
MPCS Specifica del componente fornita dal fabbricante
PPCS Specifica del componente fornita dall'acquirente
NDP Parametro determinato nazionalmente, un termine utilizzato negli Eurocodici dove è ammessa una disposizione nazionale
NPD Nessuna prestazione determinata, un termine utilizzato se le effettive caratteristiche non sono state sottoposte a prova
Nota Questo può essere il caso se, per esempio, le caratteristiche effettive non sono regolate nello Stato
membro di utilizzo del componente.
R, E, I, M Caratteristiche prestazionali correlate alla prova di resistenza al fuoco in conformità alla EN 13501-2 con il seguente
significato per le caratteristiche individuali:
R resistenza al fuoco in minuti nel contesto di una serie di azioni determinate per il componente;
E integrità (mantenimento dell'integrità come elemento di separazione);
I isolamento (abilità come elemento di separazione di mantenere sotto un certo limite l'aumento di temperatura sul
lato non esposto al fuoco);
M azione meccanica (resistenza all'impatto dinamico mediante prove - dopo aver completato il riscaldamento con le
fiamme).

3.3. Classe di esecuzione EXC e criteri di scelta della classe di esecuzione

EN 1090-2:2012, definizione 3.7


Esecuzione: Tutte le attività eseguite per il completamento fisico dei lavori, cioè approvvigionamento,
produzione, saldatura, connessioni meccaniche, trasporto, montaggio, trattamenti superficiali
e relativi controlli e documentazione.
EN 1090-2:2012, definizione 3.7.2
Classe di esecuzione: Serie di categorie di requisiti specifici per l’esecuzione di lavori di insieme, di un singolo
componente o di un dettaglio di un componente.

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La classe di esecuzione deve essere definita in funzione di:

- classe di conseguenza,
- classe di servizio,
- classe di produzione.

La determinazione della classe di esecuzione dovrebbe essere fatta dal progettista in collaborazione con il
proprietario/committente delle opere in costruzione, tenendo conto delle disposizioni nazionali. In questo processo
decisionale il responsabile del progetto e il costruttore dovrebbero essere consultati come opportuno, seguendo le
disposizioni nazionali nel luogo di utilizzo della struttura.
In caso di dubbio, il Funzionario Commerciale, con la collaborazione del Responsabile FPC, deve contattare il
committente per verificare la classificazione dell’opera.
Ove il progettista non fornisca indicazioni in merito alla classe di esecuzione, essa deve essere assunta come
EXC2 e il Funzionario Commerciale deve indicare tale dato nell’offerta.

3.3.1. classe di importanza (o di conseguenza)


Le classi di importanza per i componenti strutturali sono suddivise in tre livelli denotate con CCi (i = 1, 2 o 3) in
funzione della norma EN 1990:2002. essa esprime il requisito di affidabilità delle strutture, in ragione delle
conseguenze di un evento di dissesto strutturale.

Una struttura, o una parte di essa, può contenere componenti con diverse classi di importanza.

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Rischi potenziali sono connessi in particolare con:

- fattori di servizio derivanti dalle azioni di cui la struttura e le sue parti possono essere esposte durante il
montaggio, l’utilizzo, e i livelli di sollecitazione nei componenti in relazione alla loro resistenza;
- fattori di produzione derivanti dalla complessità della realizzazione della struttura e delle sue componenti, per
esempio, applicazione di particolari tecniche, procedure o controlli.

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Il prospetto B.3 fornisce la matrice raccomandata per la selezione delle classi di esecuzione determinate dalla classe di
importanza, dalla produzione selezionata e dalla categoria di servizio.

In accordo ai criteri dell’appendice B della norma EN 1090-2 “Linee guida per la determinazione delle classi di
esecuzione” e in ragione delle tipologie di opere strutturali realizzate e della capacità di tenere sotto controllo i
relativi processi di fabbricazione e di saldatura (certificazioni ISO 9001 e ISO 3834-2), la #nomeazienda dichiara
di essere in grado di operare con classi di esecuzione fino a EXC2, derivante da:
_Classe di conseguenza CC1
_Categoria di servizio SC2
_Categoria di produzione PC2

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3.4. Requisiti relativi alle classi di esecuzione (EN 1090-2, appendice A, par. A.3)

Il presente punto elenca i requisiti specifici per ciascuna delle classi di esecuzione.
Nota: "Nr" nel prospetto significa: Nessun requisito specifico nel testo.

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4 REQUISITI DEL SISTEMA FPC

4.1 Materiali costituenti


4.1.1 Generalità
Gli elementi strutturali in acciaio sono realizzati da #nomeazienda utilizzando acciai qualificati in accordo alle norme
specificate dal progetto esecutivo e ai requisiti cogenti del paese di destinazione.
Gli acciai lavorati in #nomeazienda rientrano nei gruppi 1 e 3 secondo ISO/TR 15608.

4.1.2 Materiali costituenti per gli elementi in acciaio


I materiali costituenti devono rientrare nell’elenco dei materiali elencati in EN 1090-2 e includono:
- Acciai laminati, per uso strutturale
- acciai forgiati
- bulloneria
- tirafondi
- pioli
- materiali di apporto per saldatura
- appoggi strutturali
- pezzi speciali

I prodotti strutturali di acciaio devono essere conformi ai requisiti delle pertinenti norme di prodotto europee come
elencato nei prospetti 2, 3 e 4, a meno che non diversamente specificato. Gradi, qualità, e se opportuno, rivestimento e
finitura, devono essere specificati unitamente a qualsiasi altro requisito opzionale concesso dalla norma di prodotto,
incluse quelle legate all’idoneità per rivestimento di zincatura a caldo, se pertinente.
I prodotti di acciaio da utilizzare nella fabbricazione dei componenti formati a freddo devono avere caratteristiche
conformi ai requisiti di idoneità ai processi di formatura a freddo. Gli acciai carbonio idonei per la formatura a freddo
sono elencati nel prospetto 3.

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4.1.3 Documentazione di conformità


Il Responsabile FPC assicura che adeguate registrazioni della qualità dei materiali costituenti siano rese disponibili per
la produzione della documentazione finale di commessa.
Per i semilavorati ed i prodotti conformi ad una norma europea armonizzata deve essere resa disponile la marcatura
CE. Negli altri casi si applicano le prescrizioni regolamentari del paese di destinazione del componente strutturale.
In accordo alla norma EN 10025-1, Tabella B1, si specificano i tipi di documenti di controllo prescritti per ciascuna
fornitura di acciai per uso strutturale, tali documenti devono riportare i dati necessari per il calcolo del Carbonio
Equivalente CEV:

Documento di controllo
Requisito
EN 10204
Carico unitario minimo di snervamento ≤ 355 MPa e resilienza ad una temperatura di 0 °C o 20 °C 2.2
Carico unitario minimo di snervamento ≤ 355 MPa e resilienza ad una temperatura minore di 0 °C 3.1 o 3.2
Carico unitario minimo di snervamento > 355 MPa 3.1 o 3.2

Per i prodotti metallici, i documenti di controllo secondo la EN 10204 devono essere come quelli elencati nel prospetto
1 della norma EN 1090-2:

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4.2 Tolleranze di forma e dimensione

Per le definizioni, si cita la EN 1090-2

Le tolleranze di forma e di dimensione sono definite in EN 1090-2, in funzione della classe di esecuzione EXC stabilita
dal progettista.
In assenza di prescrizioni da parte del progettista, si applica la classe di esecuzione EXC2.

4.3 Saldabilità
Per la saldabilità del materiale si applica quanto prescritto da EN 1090-1 e EN 1999-1-1.
I requisiti di saldabilità del materiale sono assicurati dall’attuazione dei criteri stabiliti nel sistema di gestione della
qualità nella saldatura, in conformità alla norma ISO 3834-2.

4.4 Tenacità alla frattura


La tenacità alla frattura dei materiali costituenti deve rispettare le specifiche tecniche stabilite nel progetto. Il grado
dell’acciaio esprime la sua resilienza e, con essa, la tenacità alla frattura.

4.5 Caratteristiche strutturali


4.5.1 Generalità
Le caratteristiche strutturali degli elementi realizzati in conformità alla EN 1090-1 includono:
- resistenza meccanica
- deformazione allo stato limite di servizio
- resistenza a fatica
- resistenza al fuoco

Tali caratteristiche devono essere conseguite per mezzo di:


- adeguata progettazione strutturale
- fabbricazione dell’elemento strutturale in accordo a EN 1090-2
Il sistema di controllo della produzione in fabbrica assicura che le specifiche del progettista siano attuate in modo
rigoroso e realizzate per mezzo di procedimenti validati.

4.5.2 Resistenza meccanica


La resistenza meccanica degli elementi strutturali è un dato desumibile dalla documentazione di progetto fornita dal
Committente.

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4.5.3 Resistenza a fatica


La resistenza meccanica degli elementi strutturali è un dato desumibile dalla documentazione di progetto fornita dal
Committente.

4.5.4 Resistenza al fuoco


La resistenza meccanica degli elementi strutturali è un dato desumibile dalla documentazione di progetto fornita dal
Committente.

4.5.5 Deformazione allo stato limite di servizio


La resistenza meccanica degli elementi strutturali è un dato desumibile dalla documentazione di progetto fornita dal
Committente.

4.6 Reazione al fuoco


La dichiarazione della reazione al fuoco deve essere in accordo con le classi e i requisiti di prova previsti in EN 13501-
1.

4.7 Sostanze pericolose


Si devono usare solo prodotti costituenti per i quali tutte le emissioni di radioattività e tutti i rilasci di cadmio sono
inesistenti o limitati a valori che rientrano nel limite accettato nel territorio di destinazione previsto. I materiali utilizzati
nei rivestimenti non devono rilasciare o emettere alcuna sostanza pericolosa in eccesso rispetto ai livelli massimi
permessi specificati in una norma europea pertinente il materiale o ammessi nelle clausole nazionali dello Stato
membro di destinazione.

4.8 Resistenza all’urto


La resistenza all'urto è una caratteristica materiale che esprime per l'acciaio le stesse proprietà della resistenza alla rottura. Non ci sono
ulteriori requisiti specifici.

4.9 Durabilità
La specifica del componente emessa dal progettista deve indicare tutti i requisiti di protezione dalla corrosione.
Per la specificazione dei requisiti di durabilità, si rinvia ai seguenti riferimenti normativi:
- EN 1090-2 per l'acciaio al carbonio
- EN 1993-1-4 per l'acciaio inossidabile
Nota 1 La durabilità dei componenti dipende dal loro utilizzo, dall'esposizione alla quale sono soggetti e da tutte le protezioni
applicate.
Nota 2 Le caratteristiche prestazionali dei componenti strutturali fabbricati di acciaio adeguatamente progettati e fabbricati non
sono soggette a degradazione eccetto dove si consente alla corrosione di verificarsi. Si può impedire la corrosione
mediante l'uso di sistemi di protezione. La vita di servizio di un componente è preservata da un adeguata manutenzione
del componente.
Nota 3 Per i componenti di acciai resistenti agli agenti atmosferici secondo la EN 10025-5 o gli acciai inossidabili secondo la EN
10088 si può stimare una vita di servizio del componente. La EN 1993-1-4 fornisce una guida correlata alla durabilità
dell'acciaio inossidabile.
Nota 4 La EN 1090-2 fornisce una guida per l'applicazione di un sistema di protezione dalla corrosione e forniscono requisiti per
la preparazione della superficie dell'acciaio come pretrattamento precedente a qualsiasi successiva applicazione di un
sistema di protezione, a seconda delle condizioni di esposizione.

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5. METODI DI VALUTAZIONE

5.1 Generalità
I metodi di valutazione includono tutti i metodi previsti dal sistema di controllo della produzione in fabbrica di
#nomeazienda per dimostrare la conformità ai requisiti. Essi includono:
- prove fisiche
- misure geometriche
Non si fa uso di calcoli strutturali, con o senza il supporto di prove su modelli fisici, in quanto l’organizzazione non
esegue la progettazione delle proprie strutture, ma lavora sulla base del progetto fornito dal committente.

5.2 Materiali costituenti


I prodotti costituenti devono essere valutati verificando che i documenti di ispezione per i prodotti usati si conformino ai
requisiti della specifica del componente emessa dal progettista.
La valutazione dei prodotti costituenti deve includere anche una verifica della correttezza della geometria dei prodotti,
usando metodi e strumenti previsti dai piani di fabbricazione e controllo.

5.3 Tolleranze sulle dimensioni e di forma


Le tolleranze geometriche devono essere misurate usando metodi e strumenti selezionati tra quelli elencati nella ISO
7976-1 e nella ISO 7976-2 e in conformità alle disposizioni contenute nella EN 1090-2. L'accuratezza della
misurazione deve essere valutata in conformità alla ISO 17123-1.
Il Responsabile FPC assicura che il PCQ applicabile riporti ispezioni e prove per la verifica del rispetto delle tolleranze
dimensionali e di forma.

5.4 Saldabilità
Per la saldabilità, si può fare affidamento sulle proprietà associate con i materiali costituenti e i componenti a
condizione che questi siano indicati facendo riferimento a una specifica tecnica europea e ai documenti di ispezione.
La EN 1090-2 fornisce informazioni sulla saldabilità dei materiali di acciaio.
Se si specificano proprietà attraverso lo spessore per i prodotti di acciaio, esse devono essere valutate secondo le
classi di qualità indicate nella EN 10164.
In mancanza di altre prescrizioni, Il Responsabile FPC si accerta della saldabilità del materiale base con riferimento ai
documenti di controllo emessi in accordo a EN 10204.

5.5 Resistenza alla rottura


Per la resistenza alla rottura dei prodotti costituenti, si può fare affidamento sulle proprietà di resistenza all'impatto
associate ai materiali e ai componenti usati come prodotti costituenti, a condizione che queste siano indicate facendo
riferimento a una specifica tecnica europea e ai documenti di ispezione.
Se i dati dei prodotti costituenti non sono disponibili, la resistenza alla rottura può essere valutata usando prove di
resilienza Charpy svolte in conformità alla EN 10045-1. La EN 1993-1-10 fornisce disposizioni per la valutazione dei
risultati di prova per i componenti di acciaio.

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5.6 Caratteristiche strutturali

5.6.1 Generalità
La valutazione delle caratteristiche strutturali si deve basare su:
a) la progettazione strutturale
b) le caratteristiche di fabbricazione del componente.

5.6.2 Progettazione strutturale


Una progettazione strutturale adeguata può essere dimostrata da:
a) calcoli strutturali, oppure
b) prova strutturale supportata da calcoli strutturali per il componente.

5.6.2.1 Calcoli strutturali


I calcoli strutturali possono essere utilizzati per determinare le caratteristiche di progettazione strutturale del
componente e che i requisiti indicati nelle direttive di progettazione sono rispettate.
I calcoli di progettazione strutturale devono essere in conformità agli Eurocodici pertinenti.
In un caso generale questo richiede l'uso di:
a) EN 1990 Eurocode: Basis of structural design
b) EN 1991 Eurocode 1: Actions on structures (tutte le parti rilevanti)
c) EN 1993 Eurocode 3: Design of steel structures (tutte le parti rilevanti)
d) EN 1994 Eurocode 4: Design of composite steel and concrete structures (per le parti di acciaio nelle strutture composite)
e) EN 1998 Eurocode 8: Design of structures for earthquake resistance (tutte le parti rilevanti)
Per determinare le caratteristiche strutturali di un componente, si applicano le disposizioni indicate nelle appendici
nazionali agli Eurocodici per il paese di utilizzo del componente.

5.6.2.2 Prova strutturale


La prova strutturale deve essere basata sulle norme europee e deve essere accompagnata da calcoli strutturali.
Nota 1 Al momento non sono disponibili norme europee generali sulle prove strutturali.
Nota 2 Per i componenti nei quali la dichiarazione di conformità è realizzata secondo il metodo 3b, vedere appendice A, le
disposizioni nazionali sulle prove strutturali possono essere pertinenti.
Nota 3 Le procedure di prova per gli elementi formati a freddo e la laminazione sono indicate nell'appendice A della EN 1993-1-
3:2006.
Nota 4 Le disposizioni per la valutazione dei risultati delle prove strutturali sono indicati nell'appendice D della EN 1990:2002.

5.6.3 Caratteristiche di fabbricazione


Le caratteristiche di fabbricazione devono essere valutate in relazione ai requisiti nella specifica del componente.
La fabbricazione dei componenti deve essere ispezionata e valutata in conformità ai requisiti per l'ispezione della
classe di esecuzione specificata e ai requisiti di tolleranza in conformità alle disposizioni contenute nella EN 1090-2 per
le strutture di acciaio.

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5.7 Resistenza al fuoco


La specifica del componente deve definire tutte le informazioni necessarie sui metodi di valutazione da utilizzare; sia
che siano eseguiti mediante calcolo o mediante prova.
Caratteristica prestazionale R: La resistenza al fuoco del componente può essere valutata secondo i risultati di prova
e la norma di classificazione EN 13501-2, oppure utilizzando un metodo di calcolo
degli Eurocodici elencati al punto 5.6.2 e un esposizione a fuoco secondo la relazione
tempo-temperatura normalizzata alla quale si fa riferimento nella EN 13501-2.
Caratteristica prestazionale I: L'integrità del componente come elemento di separazione può essere valutata
secondo i risultati di prova e la norma di classificazione EN 13501-2, oppure
utilizzando un metodo di calcolo secondo la EN 1994-1-2, e un esposizione a fuoco
secondo la relazione tempo-temperatura normalizzata alla quale si fa riferimento nella
EN 13501-2.
In alternativa, se la valutazione della resistenza al fuoco o dell'integrità si basa sul calcolo secondo un'altra esposizione
a fuoco specificata, diversa dalla relazione tempo-temperatura normalizzata, la caratteristica non dovrebbe essere
designata R o I dato che queste sono designazioni per classi di resistenza secondo la EN 13501-2.
Caratteristiche prestazionali E ed M: Queste caratteristiche prestazionali possono essere valutate soltanto sulla base
delle prove in conformità alla norma di classificazione EN 13501-2.

5.8 Reazione al fuoco


I prodotti costituenti di acciaio rientrano nella classe A1 della classificazione europea in relazione alla reazione al
fuoco, in quanto materiale incombustibile, e non occorre alcuna documentazione ulteriore. I componenti di acciaio
zincato sono anch'essi di classe A1. Nel caso dei componenti rivestiti si deve dimostrare che il componente abbia una
classificazione di reazione al fuoco che si conformi con i requisiti secondo il suo uso e funzione. La classificazione
deve essere eseguita in conformità alla EN 13501-1.
Nota: La reazione al fuoco dei rivestimenti applicati ai componenti di acciaio per fini di durabilità o per altri scopi può essere
diversa dalla classe A1. Informazioni sulla reazione al fuoco delle lastre di acciaio con rivestimento organico sono fornite
nella EN 14782 e nella EN 14783.

5.9 Sostanze pericolose


Il requisito al punto 4.7 è rispettato se i prodotti costituenti si conformano alle norme europee alle quali si fa riferimento
nella EN 1090-2 per l'acciaio. Non è richiesta alcuna prova ulteriore a meno che si utilizzino rivestimenti protettivi per i
quali sia impossibile valutare indirettamente una possibile emissione mediante il controllo del materiale di rivestimento
grezzo.

5.10 Resistenza all’urto


La resistenza all'urto dei prodotti di acciaio è valutata mediante analisi della resistenza alla rottura del prodotto.

5.11 Durabilità
Non esiste un metodo diretto per la prova della durabilità. La durabilità è valutata indirettamente mediante la verifica
dell'esposizione del componente e mediante la valutazione di eventuali requisiti per la protezione superficiale indicati
nella specifica del componente.

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6. VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ

6.1 Generalità
La conformità di un componente o del kit ai requisiti della norma EN 1090-1 e ai valori dichiarati (comprese le classi)
deve essere dimostrata mediante:
a) prova iniziale di tipo, vedere punto 6.2
b) controllo di produzione in fabbrica da parte del fabbricante, che include l'ispezione e la prova di prodotti campionati
dalla produzione in conformità a un piano prescritto dal fabbricante, vedere punto 6.3.
Ai fini della prova, i componenti o i kit possono essere raggruppati in famiglie, se le proprietà selezionate sono comuni
a tutti i componenti all’interno di quella famiglia.
Una famiglia di componenti di acciaio saldato può essere caratterizzata dal materiale di base e dal processo di
saldatura utilizzato. Materiali di resistenza minore e materiali più saldabili possono essere inclusi nella medesima
famiglia. I componenti non saldati nella stessa classe di esecuzione possono essere trattati come una famiglia.

6.2 Prove iniziali di tipo


6.2.1 Generalità
Una prova iniziale di tipo è la serie completa di prove o altre procedure, per la determinazione delle prestazioni dei
campioni di prodotti rappresentativa del tipo di prodotto. L'intenzione è quella di dimostrare e valutare che il fabbricante
sia in possesso delle capacità necessarie a fornire componenti e kit strutturali secondo la norma EN 1090-1.
Il Responsabile FPC assicura che la valutazione sia correlata a due possibili compiti eseguiti dal fabbricante:
• il calcolo iniziale di tipo (ITC) per valutare le capacità di progettazione strutturale, dove il fabbricante deve dichiarare
caratteristiche strutturali determinate dalla progettazione del componente;
• la prova iniziale di tipo (ITT) per valutare le capacità del fabbricante.

Devono essere eseguite prove iniziali di tipo:


• all'inizio della produzione di un nuovo componente o dell'uso di nuovi prodotti costituenti (se non è un membro della
stessa famiglia);
• all'inizio di un metodo di produzione nuovo o modificato, qualora ciò possa influire su una caratteristica soggetta a
valutazione;
• se la produzione cambia passando a una classe di esecuzione superiore.

Nel caso delle prove di tipo sui componenti o sui kit per i quali sono già state eseguite le prove iniziali di tipo in
conformità alla norma EN 1090-1, le valutazioni di tipo possono essere ridotte in uno dei due seguenti casi:
• se si è stabilito che le caratteristiche prestazionali rispetto ai componenti o kit già valutati non sono state modificate
• in conformità alle regole per il raggruppamento in famiglie o l’applicazione diretta o estesa dei risultati delle prove.
Se i componenti sono usati per caratteristiche che sono già state determinate dal fabbricante del componente sulla
base della conformità con altre norme di prodotto (per esempio la fabbricazione utilizzando prodotti costituenti
dichiarati come conformi a una specifica tecnica europea), queste caratteristiche non devono essere rivalutate, a
condizione che le caratteristiche dei prodotti costituenti e dei componenti usati nel processo di fabbricazione
mantengano le loro caratteristiche dichiarate.
I prodotti costituenti e i componenti marcati CE in conformità alle appropriate specifiche europee armonizzate possono
essere ritenuti dotati delle caratteristiche dichiarate dalla marcatura CE.

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6.2.2 Caratteristiche
Tutte le caratteristiche per le quali il fabbricante fornisce una dichiarazione devono essere determinate usando le prove
iniziali di tipo, con le seguenti eccezioni:
a) reazione al fuoco di un componente che può essere valutata indirettamente controllando i prodotti costituenti il
componente stesso;
b) rilascio di sostanze pericolose che può essere valutato indirettamente controllando il contenuto dei prodotti
costituenti il componente;
c) durabilità di tutte le caratteristiche, che è assicurata dalla corretta specifica per evitare la corrosione o per
limitare il suo effetto mediante un requisito prescrittivo per la protezione dalla corrosione dei componenti.

6.2.3 Uso dei dati storici


Possono essere prese in considerazione valutazioni eseguite in precedenza in conformità alle disposizioni della norma
EN 1090-1 (stesso componente, stesse caratteristiche, stesso metodo di prova, stesso procedimento di
campionamento, stesso sistema di attestazione di conformità, ecc.).

6.2.4 Uso dei calcoli strutturali per la valutazione della conformità


Se si utilizzano i calcoli strutturali per determinare i valori della caratteristica o di progetto da dichiarare, la valutazione
della conformità di queste caratteristiche (ITC) si deve basare sulle risorse del personale del fabbricante (impiegato
direttamente o da un sub-appaltatore), delle attrezzature e delle procedure usate per eseguire calcoli strutturali per la
gamma di componenti da fabbricare.
Le procedure del processo di progettazione strutturale devono essere documentate e devono comprendere la gestione
delle ipotesi di progettazione, i metodi di progettazione, i calcoli di progetto con riferimento a tutti gli utilizzi previsti dei
programmi di computer e dei risultati dei calcoli con la dimostrazione delle procedure per le azioni correttive da
intraprendere in caso di non conformità.
Nei casi in cui il fabbricante realizzi componenti in conformità ai calcoli e alle specifiche del componente fornite
dall'acquirente, la valutazione di conformità deve verificare che i componenti o i kit si conformino alle specifiche del
componente.

6.2.5 Calcolo iniziale di tipo


Un calcolo iniziale di tipo svolto per un componente può essere usato per la documentazione di componenti fabbricati
successivamente con le stesse caratteristiche prestazionali. Se una o più delle caratteristiche strutturali prestazionali
che sono influenzate da una variazione delle direttive di progettazione del componente subisce una variazione, si deve
eseguire un calcolo nuovo o di tipo rivisto.

6.2.6 Criteri di campionamento, di valutazione e di conformità


Il numero di campioni da valutare per rappresentare un componente o una famiglia di componenti deve essere in
conformità al prospetto 1.

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6.2.7 Dichiarazione delle caratteristiche di prestazione


Tutte le caratteristiche di prestazione indicate nel prospetto 1 devono essere dichiarate dal fabbricante del
componente. Si può effettuare una dichiarazione NPD se questa si conforma al metodo di dichiarazione, oppure se
non ci sono requisiti per la caratteristica di prestazione dove si deve usare il componente.

6.2.8 Registrazione dei risultati delle valutazioni


I risultati di tutte le valutazioni iniziali di tipo devono essere registrati e conservati dal fabbricante per almeno cinque
anni, o in conformità alle disposizioni nazionali, qualora queste ultime risultino più restrittive.

6.2.9 Azioni correttive


Qualora fossero necessarie azioni correttive per soddisfare i requisiti della norma EN 1090-1, le azioni correttive
devono essere eseguite come indicato nella EN 1090-2 per i componenti di acciaio.

6.3 Controllo della produzione in fabbrica


6.3.1 Generalità
Il fabbricante deve instaurare, documentare e mantenere un sistema di controllo della produzione in fabbrica (FPC)
che garantisca che i prodotti immessi sul mercato siano conformi alle caratteristiche prestazionali dichiarate.
Il sistema FPC deve essere costituito da procedimenti scritti, ispezioni e prove e/o valutazioni regolari e dall’utilizzo dei
risultati per controllare i prodotti costituenti dei componenti, le attrezzature, il processo di produzione e il componente
fabbricato.
Per soddisfare i suddetti requisiti deve essere considerato un sistema FPC conforme ai requisiti della EN ISO 9001
rendendolo specifico ai requisiti della norma EN 1090-1.
Nota Un sistema di qualità non deve necessariamente essere in conformità alla EN ISO 9001 per soddisfare i requisiti
del sistema FPC della norma EN 1090-1.
I risultati delle ispezioni, delle prove e delle valutazioni dichiarati nel sistema FPC del fabbricante devono essere
registrati. L'azione da intraprendere se i criteri o i valori di controllo non sono soddisfatti deve essere registrata e
conservata per il periodo specificato nelle procedure FPC del fabbricante.

6.3.2 Personale
Devono essere definite le responsabilità, l’autorità e le relazioni tra i membri del personale che sono incaricati di
gestire, svolgere o verificare le attività riguardanti la conformità dei prodotti. Ciò si applica in particolare al personale
che deve intraprendere azioni atte a prevenire l’insorgenza di non conformità del prodotto, azioni in caso di non
conformità, nonché identificare e registrare ogni problema di conformità.
Il sistema FPC deve descrivere le misure atte ad assicurarsi che il personale coinvolto nelle attività che influenzano la
conformità dei componenti abbia qualifiche e formazione adeguate alla gamma dei componenti e alle classi di
esecuzione che devono essere esercitate dal fabbricante.

6.3.3 Attrezzatura
Le attrezzature di pesatura, di misurazione e di prova che influenzano la conformità dei componenti devono essere
tarate e regolarmente ispezionate secondo le procedure, le frequenze e i criteri documentati.
Le attrezzature utilizzate nel processo di fabbricazione devono essere regolarmente ispezionate e sottoposte a
manutenzione per assicurare che l'utilizzo, l'usura o il collasso non provochino un'incongruenza significativa nel
processo di fabbricazione.
Ispezioni e manutenzione devono essere svolte e registrate in conformità alle procedure scritte del fabbricante. Le
registrazioni devono essere conservate per il periodo definito nelle procedure FPC del fabbricante.

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6.3.4 Processo di progettazione strutturale


In caso di progettazione strutturale eseguita dal fabbricante, il sistema FPC deve assicurare la conformità con le
direttive di progettazione, nonché identificare le procedure per la verifica dei calcoli e gli individui responsabili del
progetto. Le registrazioni devono essere sufficientemente dettagliate e accurate da consentire di dimostrare che le
responsabilità di progettazione del fabbricante sono state assolte in maniera soddisfacente. Una registrazione dei
documenti deve essere conservata per un periodo definito nella procedura FPC dei fabbricanti

6.3.5 Prodotti costituenti usati nella fabbricazione


Il fabbricante deve implementare una procedura di ispezione scritta per verificare e registrare che i prodotti costituenti
siano conformi alle specifiche, e per tracciare che siano usate correttamente nella fabbricazione dei componenti. I
requisiti per la rintracciabilità dei prodotti costituenti indicati nella EN 1090-2 devono essere rispettati.
Le specifiche per i prodotti costituenti usati nella fabbricazione devono essere conservate secondo le procedure FPC
del fabbricante. I requisiti di rintracciabilità nella EN 1090-2 dipendono dalla classe di esecuzione.

6.3.6 Specifica del componente


La fabbricazione dei componenti deve essere controllata usando una specifica del componente che indica tutte le
informazioni necessarie sul componente con un livello di dettaglio sufficiente a permettere di fabbricarlo e di valutarne
la conformità.
La classe di esecuzione da applicare deve essere indicata nella specifica del componente, vedere EN 1090-2.
Il fabbricante deve implementare un'ispezione scritta e un piano di prova per verificare e registrare che i componenti
fabbricati siano conformi alla specifica del componente.
La specifica del componente deve essere preparata a partire dalle informazioni del progetto. Il punto 6.3.4 si applica
nella misura in cui il fabbricante esegue la preparazione della specifica del componente dalle informazioni di progetto.
L'appendice A fornisce una guida alla preparazione della specifica del componente.
Nota In molti casi la responsabilità della preparazione della specifica del componente è condivisa tra il fabbricante e
l'acquirente (oppure i progettisti che agiscono per loro conto). Una dichiarazione del fabbricante che un componente si
conforma alla propria specifica del componente non tratta gli aspetti della progettazione non intrapresi dal fabbricante,
né tratta la loro corretta incorporazione nella specifica del componente.

6.3.7 Valutazione del prodotto


Il fabbricante deve istituire procedimenti per assicurare che siano mantenuti le classi e i valori dichiarati di tutte le
caratteristiche. Il controllo dei mezzi di produzione delle caratteristiche e i metodi di campionamento di un componente
o di una famiglia da valutare devono essere in conformità al prospetto 2.
Se la specifica del componente comprende un'ispezione prescritta e il piano di prova per le proprietà del componente
allora si devono seguire questi requisiti oltre ai requisiti indicati nel prospetto 2.

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6.3.8 Prodotti non conformi


Il fabbricante deve avere procedure scritte che specificano in che modo si devono trattare i prodotti non conformi.
Eventi di questo tipo devono essere registrati nel momento in cui si verificano e le registrazioni devono essere
conservate per il periodo stabilito nelle procedure scritte del fabbricante. Le procedure si devono conformare alla EN
1090-2.

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7 CLASSIFICAZIONE E DESIGNAZIONE
Il componente deve essere classificato in conformità alla classe di esecuzione EXC indicata nella EN 1090-2 per i
componenti di acciaio. Nota Le classi di esecuzione (EXC) sono definite per l'acciaio nella EN 1090-2

7.1 tolleranze geometriche


La EN 1090-2 definisce due tipi di tolleranze, alle quali si fa riferimento come tolleranze essenziali e tolleranze
funzionali, e forniscono valori numerici per gli scostamenti geometrici accettabili.
7.1.1 tolleranze essenziali
Le deviazioni permesse per le tolleranze essenziali sono riportate in EN 1090-2, appendice D e in particolare:
- D.1.1: Tolleranze di produzione essenziali - Profili saldati
- D.1.2: Tolleranze di produzione essenziali - Piegatura dei profili formati a freddo
- D.1.3: Tolleranze di produzione essenziali - Flange di profili saldati
- D.1.4: Tolleranze di produzione essenziali - Flange di sezioni scatolari saldate
- D.1.5: Tolleranze di produzione essenziali - Irrigidimenti dell’anima o dei profili o delle sezioni scatolari
- D.1.6: Tolleranze di produzione essenziali - Piastre d’irrigidimento
- D.1.7: Tolleranze di produzione essenziali - Lamiere grecate formate a freddo
- D.1.8: Tolleranze di produzione essenziali - Fori di fissaggio, intagli e bordi tagliati
- D.1.9: Tolleranze di produzione essenziali - Gusci cilindrici e conici
- D.1.10: Tolleranze di produzione essenziali - Componenti a traliccio
- D.1.11: Tolleranze di montaggio essenziali - Colonne di edifici a piano singolo"
- D.1.12: Tolleranze di montaggio essenziali - Colonne multipiano
- D.1.13: Tolleranze di montaggio essenziali - Appoggio di estremità a pieno contatto
- D.1.14: Tolleranze di montaggio essenziali - Torri e piloni
- D.1.15: Tolleranze di montaggio essenziali - Travi soggette a flessione e componenti soggette a compressione

7.1.2 tolleranze funzionali


Le deviazioni permesse per le tolleranze funzionali sono riportate in EN 1090-2, appendice D e in particolare:
- D.2.1: Tolleranze funzionali di produzione - Profili saldati
- D.2.2: Tolleranze funzionali di produzione - Profili piegati formati a freddo
- D.2.3: Tolleranze funzionali di produzione - Flange di profili saldati
- D.2.4: Tolleranze funzionali di produzione - Sezioni scatolari saldate
- D.2.5: Tolleranze funzionali di produzione - Anime di profili saldati o sezioni scatolari
- D.2.6: Tolleranze funzionali di produzione - Irrigidimenti d’anima di profili saldati o sezioni scatolari
- D.2.7: Tolleranze funzionali di produzione - Componenti
- D.2.8: Tolleranze funzionali di produzione - Fori di elementi di fissaggio, intagli e bordi tagliati
- D.2.9: Tolleranze funzionali di produzione - Giunture delle colonne e piastre di base
- D.2.10: Tolleranze funzionali di produzione - Componenti a traliccio
- D.2.11: Tolleranze funzionali di produzione - Piastre d’irrigidimento
- D.2.12 Tolleranze funzionali di produzione - Torri e pali
- D.2.13: Tolleranze funzionali di produzione - Lamiere formate a freddo
- D.2.14: Tolleranze funzionali di produzione - Impalcati da ponte
- D.2.15: Tolleranze funzionali di montaggio - Ponti
- D.2.16: Tolleranze funzionali di montaggio - Impalcati da ponte (foglio 1/3)
- D.2.17: Tolleranze funzionali di montaggio - Impalcati da ponte (foglio 2/3)
- D.2.18: Tolleranze funzionali di montaggio - Impalcati da ponte (foglio 3/3)
- D.2.19: Tolleranze funzionali di montaggio e di produzione - Travi per apparecchi di sollevamento e rotaie
- D.2.20: Tolleranze funzionali - Fondazioni in calcestruzzo e supporti
- D.2.21: Tolleranze funzionali di montaggio - Piste per apparecchi di sollevamento
- D.2.22: Tolleranze funzionali di montaggio - Posizioni di colonne
- D.2.23 Tolleranze funzionali di montaggio - Colonne di edifici a piano singolo"
- D.2.24: Tolleranze funzionali di montaggio - Colonne multipiano
- D.2.25 Tolleranze funzionali di montaggio - Edifici
- D.2.26: Tolleranze funzionali di montaggio - Travi in edifici
- D.2.27: Tolleranze funzionali di montaggio - Lamiere di copertura progettate come rivestimento rinforzato
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8 MARCATURA
Il componente deve essere fornito con un contrassegno che lo identifichi chiaramente, correlandolo alla specifica
tecnica di riferimento.
Lo stampaggio può essere utilizzato soltanto se e dove le posizioni sono state concordate con l'acquirente. Per i
requisiti e le restrizioni in merito alla marcatura, vedere EN 1090-2.
Secondo EN 1090-2, par. 9.6.2, i componenti che sono assemblati o montati individualmente in cantiere, devono
essere dotati di una marcatura di montaggio. Un componente deve essere marcato con il suo orientamento di
montaggio se questo non è chiaro dalla sua forma.
Nota I marchi dovrebbero essere apposti, se possibile, in posizioni dove saranno visibili sia durante il deposito che
dopo il montaggio. I metodi di marcatura devono essere conformi alla norma EN 1090-2, punto 6.2.

8.1 Identificazione (Secondo EN 1090-2, par. 6.2)


Ad ogni fase di lavorazione ciascun pezzo o lotto di pezzi simili di componenti di acciaio deve essere identificabile
mediante un sistema adeguato.
L'identificazione può essere ottenuta, se opportuno, in riferimento al dosaggio o alla forma e alle dimensioni del
componente o con l’impiego di segni distintivi durevoli e applicati in modo da non produrre danni. Tacche cesellate non
sono consentite.
Se non diversamente specificato, i seguenti requisiti si applicano a stampi a freddo, punzonatura o marchi perforati
utilizzati per la marcatura di singoli componenti o di un lotto di componenti simili:
a) sono ammessi solo per i tipi di acciaio fino al S355;
b) non sono ammessi per gli acciai inossidabili;
c) non sono ammessi sui materiali rivestiti per i componenti formati a freddo;
d) devono essere utilizzati solo nelle zone specificate in cui il metodo di marcatura non pregiudichi il
comportamento a fatica.
Se l'impiego di stampi a freddo, punzonatura o marchi perforati non è consentito, deve essere specificato se possono
essere utilizzati stampi a tensione leggera o bassa.
Se non diversamente specificato, per gli acciai inossidabili possono essere utilizzati stampi a tensione leggera o bassa.
Devono essere specificate tutte le zone in cui non è consentita l’apposizione dei marchi di identificazione o non deve
essere visibile dopo il completamento.

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9 SCELTA DEL METODO DI APPOSIZIONE DELLA MARCATURA CE


9.1 Generalità

I metodi per l’apposizione della marcatura CE sono definiti in funzione dei seguenti criteri (prospetto A.1 EN 1090-1):

9.2 Note esplicative

Si forniscono alcune note esplicative, utili per la definizione dei criteri di apposizione della marcatura

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Nota esplicativa del Metodo 1

Nota esplicativa del Metodo 2

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Nota esplicativa del Metodo 3b

Nota esplicativa del Metodo 3a

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9.2 Metodi applicabili

In funzione dei requisiti contrattuali stipulati con il committente, l’organizzazione di #nomeazienda può ricadere in uno
dei due casi seguenti:
a) esegue elementi di acciaio strutturale sulla base del progetto e delle specifiche fornite dal committente
b) esegue elementi di acciaio strutturale sulla base del progetto affidato in outsourcing a un professionista abilitato.

Nel caso a) si ricade nel campo di applicazione del metodo 3.a di dichiarazione delle proprietà del componente
strutturale in acciaio, ovvero nel caso in cui la dichiarazione fa riferimento alle PPCS, ovvero alle Specifiche del
Componente Fornite dal Committente.

PPCS Il committente fornisce al fabbricante tutte le specifiche tecniche necessarie per produrre il componente, inclusi
i dati geometrici e le indicazioni per eseguire il lavoro come un disegno costruttivo.

Nel caso b) si ricade nel campo di applicazione del metodo 3.b di dichiarazione delle proprietà del componente
strutturale in acciaio, ovvero nel caso in cui la dichiarazione fa riferimento alle MPCS, ovvero alle Specifiche del
Componente Fornite dal Fabbricante.

MPCS Il fabbricante stabilisce le specifiche tecniche necessarie per produrre il componente, inclusi i dati geometrici e
le indicazioni per eseguire il lavoro come un disegno costruttivo.

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10 APPOSIZIONE DELLA MARCATURA CE ED ETICHETTATURA

10.1 elementi di acciaio strutturale sulla base del progetto e delle specifiche fornite dal committente (Z.A 3.4)

Per l’apposizione della marcatura CE e l’etichettatura del prodotto, si utilizza il metodo riportato in appendice ZA-3.4, ovvero dichiarazione di
prestazione con riferimento alle specifiche del committente.
Il produttore dichiara la geometria, le proprietà del materiale del componente e le caratteristiche strutturali derivanti dalla progettazione del
componente sviluppata direttamente dal committente.
Informazioni da fornire in etichetta:
- dati geometrici (tolleranze dimensionali e di forma)
- saldabilità (oppure NPD)
- tenacità alla frattura
- reazione al fuoco (classe A1, o, se rivestito con contenuto organico >1% la classe relativa di contenuto organico)
- rilascio di Cadmio e suoi composti (oppure NPD)
- rilascio di radioattività (oppure NPD)
- caratteristiche strutturali
o riferimento al progetto fornito dal committente
o fabbricazione: riferimento alle specifiche del componente e EN 1090-2, inclusa la classe di esecuzione EXC applicata

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10.2 elementi di acciaio strutturale sulla base del progetto affidato a professionista abilitato (Z.A 3.3)

Per l’apposizione della marcatura CE e l’etichettatura del prodotto, si utilizza il metodo riportato in appendice ZA-3.3, ovvero dichiarazione di
prestazione con riferimento alle specifiche del fabbricante.
Il produttore dichiara la geometria, le proprietà del materiale del componente e le caratteristiche strutturali derivanti dalla progettazione del
componente sviluppata direttamente dal committente.
Informazioni da fornire in etichetta:
- dati geometrici (tolleranze dimensionali e di forma)
- saldabilità (oppure NPD)
- tenacità alla frattura
- reazione al fuoco (classe A1, o, se rivestito con contenuto organico >1% la classe relativa di contenuto organico)
- rilascio di Cadmio e suoi composti (oppure NPD)
- rilascio di radioattività (oppure NPD)
- caratteristiche strutturali
o riferimento al progetto fornito dal committente
o fabbricazione: riferimento alle specifiche del componente e EN 1090-2, inclusa la classe di esecuzione EXC applicata

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11 DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE
Per ciascuna fornitura di elementi strutturali in acciaio, l’Amministratore Delegato dell’azienda firma per approvazione la Dichiarazione di
Prestazione predisposta in conformità all’appendice III del Regolamento Europeo 305-2011.
La dichiarazione di prestazione deve riportare le caratteristiche essenziali, come indicate nel prospetto 1 dell’appendice ZA-1

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DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE
Ai sensi del Regolamento Europeo 305-2011, Annex III
Rif. Certificato del Controllo della Produzione di Fabbrica XXXX-CPR-NNNN

DICHIARAZIONE N. ……………….

1. codice di identificazione unico del prodotto-tipo ……………………….


2. numero di tipo, lotto, serie o altro qualsiasi
elemento che consenta l’identificazione del ……………………….
prodotto da costruzione ai sensi dell’art.11 par. 4
3. uso o uso previsti del prodotto da costruzione,
conformemente alla relativa specifica tecnica ……………………….
armonizzata, come previsto dal fabbricante
4. nome, denominazione commerciale registrata, o
marchio registrato, e indirizzo del fabbricante ai
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sensi dell’art.11 paragrafo 5
5. nome e indirizzo del mandatario il cui mandato
Non applicabile
copre i compiti di cui all’art.12 paragrafo 2
6. sistema di valutazione e verifica della costanza
della prestazione del prodotto da costruzione di Sistema di Valutazione 2+
cui all’allegato v
Organismo notificato: xxxxxxxxxxxxxxxx ………………………….
Ha effettuato:
- l’ispezione iniziale dello stabilimento di produzione e del controllo della produzione in fabbrica in
7. Nel caso di dichiarazione di prestazione relativa a data ………….
un prodotto da costruzione che rientra nell’ambito - il rilascio del certificato di controllo della produzione in fabbrica N. ……….. in data …………,
di applicazione di una norma armonizzata confermando anche il rispetto di tutte le prescrizioni relative all’attestazione del controllo della
produzione in fabbrica descritte nell’appendice ZA della norma armonizzata EN 1090-
1:2009+A1:2011
- sorveglianza, valutazione e verifica continue del controllo della produzione in fabbrica
8. Nel caso di una dichiarazione di prestazione
relativa ad un prodotto da costruzione per il quale Non applicabile
è stata rilasciata una valutazione tecnica europea
9. Prestazione dichiarata
Riferimento normativo Specifica tecnica armonizzata
Caratteristiche essenziali Prestazione
EN 1090-1 Norma tecnica di supporto
Tolleranze sulle dimensioni e di forma 4.2, 5.3
Saldabilità 4.3, 5.4
Resistenza alla rottura 4.4, 5.5
Resistenza all’urto 4.8, 5.10
Resistenza meccanica 4.5.1, 4.5.2. 5.6.2
Deformazione allo stato limite di esercizio 4.5.5
Resistenza a fatica 4.5.1, 4.5.3, 5.6.2
Resistenza al fuoco 4.5.1, 4.5.4, 5.7
Reazione al fuoco 4.6, 5.8
Rilascio di Cadmio e suoi composti 4.7, 5.9
Emissione di radioattività 4.7, 5.9
Durabilità 4.9, 5.11
10. La prestazione del prodotto di cui ai punti 1 e 2 è conforme alla prestazione dichiarata di cui al punto 9. si rilascia la presente dichiarazione di prestazione
sotto la responsabilità esclusiva del fabbricante di cui al punto 4.

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