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Lezione 1

L'elettronica, come ha avuto modo di rilevare nell'Introduzione, consente


all'uomo di risolvere i problemi più svariati: trasmettere i suoni e le immagini
a distanza, ampliare notevolmente le possibilità umane di calcolo e di indagi
ne, incrementare le produzioni industriali, esplorare gli spazi interstellari ed i
segreti degli organismi.
Non è praticamente possibile enumerare tutte le applicazioni di questa
appassionante tecnica dalle enormi risorse.
Però la molteplicità dei settori d'impiego dell'elettronica significa non
diversità di concetti, ma solo diversità delle loro applicazioni, proprio come i
mattoni che servono a costruire una casa sono sempre gli stessi: un'imponen­
te cattedrale ed una modestissima casetta di campagna sono costruite en­
trambe con i medesimi componenti basilari, i mattoni, pur avendo le due co­
struzioni aspetti nettamente diversi tra loro; ciò che non ha limiti è la fantasia
creativa dell'architetto.
Allo stesso modo, nel settore della tecnica elettronica, realizzati alcuni
circuiti fondamentali, è possibile combinarli opportunamente tra loro otte
nendo i più svariati e spettacolari risultati
Durante il Corso Lei avrà modo di realizzare una quantità di espenmen
ti interessanti ed istruttivi che si possono considerare fondamentali e sui qua
li si basa gran parte dell'elettronica.
Volendo fare un'analogia, tali esperimenti si possono paragonare ai mat
toni che servono a costruire una casa, poiché essi rappresentano i principi ba
silari sui quali è costruita la tecnica elettronica.
Ciascuna esperienza sarà accompagnata da spiegazioni semplici e chiare,
ricche di esempi tratti dalla vita quotidiana (senza formule od astruse dimo

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strazioni matematiche), che Le consentiranno di comprendere con la minore


fatica possibile i segreti dell'elettronica.
Potrà in tal modo incamminarsi alla scoperta di questo fantastico e mi­
sterioso mondo mediante una trattazione piacevole, priva di difficoltà, ma
nello stesso tempo precisa nell'esposizione dei vari argomenti.
Il programma di esposizione degli argomenti trattati nelle lezioni del
Corso si può suddividere in due parti.
La prima parte del programma, sino alla Lezione 5, riguarderà i fenomeni
elettrici fondamentali e le unità di misura delle grandezze elettriche che in­
tervengono nei fenomeni stessi, questo perché non è possibile iniziare la trat­
tazione dell'elettronica senza conoscere i fondamenti generali dell'elettricità;
infatti, occorre ricordare che senza l'elettricità l'elettronica non sarebbe po­
tuta nascere. In particolare le leggi deW elettrologia (la scienza che studia il
comportamento dell'energia elettrica e dei circuiti elettrici relativi) sono per
fellamente valide sia quando si considera un circuito elettronico sia quando
si considera un grande impianto elettrico industriale.
Nella seconda parte si tratteranno i principali componenti elettronici
(transistori e circuiti integrati), con particolare riguardo ai numerosi circuiti
d'impiego che costituiscono gli elementi fondamentali dell'elettronica.
Naturalmente questa suddivisione del programma del Corso ha solamen
te carattere generale ed indicativo e tutti gli argomenti saranno integrati con
nozioni complementari.
Chiarita la funzione del Corso e stabilito per sommi capi il relativo pro­
gramma di svolgimento, possiamo iniziare con le prime esperienze di elettri­
cità e di magnetismo.

1. -ALCUNE NOZIONI DI ELETTROSTATICA

Elettrostatica significa elettricità statica, ossia non in movimento e pertan


to ferma sui corpi; si è adottata questa definizione per distinguerla dall'elet­
tricità in movimento, che è la corrente elettrica, cioè quella comunemente usata
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per i vari impieghi della vita che tutti conoscono.


Volendo fare un'analogia possiamo paragonare l'elettrostatica ad una
certa quantità d acqua raccolta in un recipiente (fig. 1-a}e la corrente elettri­
ca, cioè I elettricità in movimento, all'acqua che scorre in una tubatura (figu­
ra 1-b}.
In entrambi i casi l'acqua sta a
rappresentare una certa quantità di e-
lettricità, che può essere ferma su un
corpo oppure in movimento in esso
per costituire la corrente elettrica.
Esamineremo ora alcuni fenome­
ni di elettrostatica, essendo questi i
primi ad essere stati osservati molti
secoli fa, mentre nelle lezioni che se a) ACQUA FERMA ^ELETTROSTATICA
guiranno saranno descritti gli effetti
dell’elettricità in movimento.
Il primo esperimento di elettro­
statica compiuto dall'uomo risale a
circa 2.500 anni fa; fu opera del filo­
sofo naturalista greco Talete, il quale
scopri che strofinando con un panno
di lana un pezzo d'ambra (resina fos­
sile secreta dalle conifere), questo ac­
quistava la curiosa proprietà di attira
re corpi leggeri: pezzetti di sughero, b) ACQUA CHE SCORRE ^ELETTRICITÀ
IN MOVIMENTO
piccole piume.
La scoperta di Talete non ebbe
alcuna applicazione pratica e fu ben Fig. 1 Analogia fra acqua ed elet
presto dimenticata. Dall'esperienza del taciti.
grande filosofo naturalista greco nac­
que però la parola elettricità (dal greco électron, che significa appunto "am­
bra").
Dopo Talete gli esperimenti sull'elettricità furono abbandonati per mol
ti secoli, sino a quando nel 1600 l'inglese Guglielmo Gilbert ripetè l'esperi
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mento di Talete e trovò che oltre l'ambra altri corpi avevano la proprietà, se
strofinati, di attirare oggetti leggeri ; per esempio, lo zolfo, la ceralacca e la
resina.
Dopo Gilbert numerosi ed insigni scienziati hanno portato il loro inesti­
mabile contributo per approfondire le conoscenze dei fenomeni elettrici e
studiarne la pratica utilizzazione per il progresso dell'umanità.
A questo punto, è ormai giunto il momento di fare la conoscenza dei
fenomeni elettrici fondamentali dai quali ha avuto origine lo sviluppo dell'e­
lettricità come fonte insostituibile di energia.

1.1 - Elettrizzazione per strofinio

Prima esperienza

Per mettere bene in evidenza il primo e fondamentale fenomeno di e-


lettrostatica Lei deve realizzare un pendolino elettrico; esso, sebbene rudi­
mentale, si presterà benissimo allo scopo prestabilito.
Per costruire il pendolino deve utilizzare il pezzo di filo di seta e la pal­
lina di plastica ricevuti con la prima serie di materiali.
Introduca un estremo del filo di seta nell'apposito foro della pallina di
plastica, facendolo fuoriuscire dal lato opposto per un tratto di qualche cen­
timetro. Esegua alcuni nodi su tale estremità del filo, in modo che la pallina
di plastica non possa più sfilarsi.
Fatta questa prima operazione, introduca l'estremità libera del filo di
seta, per un tratto di qualche centimetro, fra le pagine di un grosso libro.
Disponga poi il libro come si vede nella fig. 2, in modo che il lato dal
quale fuoriesce il filo collegato alla pallina sporga dal bordo del tavolo per al­
cuni centimetri, consentendo alla pallina di oscillare.
Ha cosi realizzato un semplice pendolino, che chiameremo elettrico in
quanto avrà le stesse funzioni dell'apparecchio didattico che porta appunto
tale nome, usato nei laboratori di fisica per lo studio dei fenomeni di elet-
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